Nel 1994 l’allora pm Carlo Nordio firma un appello contrario alla separazione delle carriere. Nel 2019 Deborah Serracchiani firma la mozione di Maurizio Martina, candidato segretario Pd, che afferma: “Il tema della separazione delle carriere appare ineludibile per garantire un giudice terzo e imparziale”. Nei giorni scorsi il ministro del centrodestra Nordio, intervistato dal Sole 24 Ore, ha messo al centro degli obiettivi del suo dicastero, l’obiettivo di “portare a compimento il progetto sulla separazione delle carriere”. Nel contempo, la Serracchiani afferma: “Separare le carriere dei magistrati significa piegare la giustizia al potere politico”. E ci domandiamo perché i cittadini che non vanno a votare? Vanni Raineri
L’arte della gussolese
Peri illumina Parma
Pani a pagina 24
CONFINDUSTRIA
Il cremonese Rossi presidente Giovani Imprenditori
Il Comitato regionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia ha eletto Stefano Rossi presidente per il quadriennio 2025-2029. Stefano Rossi dal 2021 è Ceo di MartinoRossi Spa, azienda a conduzione familiare di Cremona leader dell’industria del food, di cui è rappresentante della terza generazione. Nell’insediamento ha sottolineato che il mandato “sarà all’insegna dell’affermazione dell’industria come perno per la creazione di ecosistemi e partnership con startup e centri di ricerca, consapevoli che oggi la competitività passa dall’integrazione di nuove tecnologie digitali e dall’accesso all’Open Innovation.
“L’epoca dell’incertezza”: questo il titolo scelto per l’assemblea generale dell’Associazione Industriali Cremona che si è svolta ieri alla Fiera di Cremona, alla presenza di ospiti prestigiosi e di un pubblico che ha riempito la grande sala del padiglione 1.
LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE FERRARONI
Ad introdurre la giornata, come da tradizione, la relazione del presidente Maurizio Ferraroni , ricca e articolata, preceduta da un video che ha rimarcato l’importanza dell’industria nel rilancio dell’Italia dopo la guerra, grazie a qualità, creatività e ingegno. Ferraroni non ha nascosto l’emozione, acuita dall’80° anniversario dell’associazione, che si aggancia a quel 1945 che «segnò la nascita di un impegno, di un sogno, di una missione». «L’attuale momento storico - ha aggiunto Ferraroni - ci dà un profondo senso di inquietudine e di insicurezza». Il presidente ha toccato diversi temi, dalla transizione ecologica («Si deve rinunciare a una tecnologia quando è pronta quella nuova») all’export («L’Italia resta un Paese forte, ancora capace di sorprendere: siamo il secondo Paese esportatore d’Europa»), dall’Europa («Sono un europeista convinto, dobbiamo essere tutti orgogliosi di esserlo») ai positivi dati sul lavoro.
LA TAVOLA ROTONDA
Il giornalista Nicola Porro , conduttore di “Quarta Repubblica” su Rete 4, ha posto alcune domande a tre relatori d’eccezione: l’editorialista del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli , l’ex Primo Ministro e Comissario Europeo Paolo Gentiloni e il presidente di Confindustria Lombardia Giuseppe Pasini Ha iniziato Gentiloni, che ha indicato quattro priorità: l’incorporazione dell’intelligenza artificiale nel nostro sistema d’impresa, la transizione ambientale, la manodopera (e quindi l’immigrazione legale), e dove ci orientiamo oggi nel mondo: «Dovremmo dare più im-
CRONACa
SERVIZI
Raccolta porta a porta ok, con alcune eccezioni
In occasione della festività del 1° novembre, Aprica informa che nella giornata di sabato verranno effettuate regolarmente le raccolte porta a porta di secco indifferenziato, organico, carta e cartone, imballaggi in plastica e vetro e metalli previste a calendario nella città di Cremona. Fanno eccezione le raccolte di pannolini e pannoloni e sfalci e potature, che saranno sospese. Inoltre, il 1° novembre resterà chiusa la Piattaforma Ecologica di via Carpenella. Per ulteriori informazioni sono a disposizione dei cittadini il sito www.apricaspa.it, l’App per smartphone e tablet PULIamo e il numero verde 800.437.678.
Gli imprenditori cremonesi nell’epoca dell’incertezza
In Fiera l’assemblea generale dell’Associazione Industriali Cremonesi: dopo la relazione del presidente Ferraroni, la tavola rotonda con Nicola Porro a intervistare De Bortoli, Gentiloni, Pasini e il ministro Tommaso Foti
portanza al nostro mercato unico europeo e aumentare la propensione al consumo, mentre oggi ad aumentare è il risparmio. Il Mercosur è un’opportunità, e come ci si deve muovere con la Cina? Sono 4 temi su cui dovrebbe nascere un dibattito in Italia».
IL MINISTRO FOTI
«Sul ritorno al nucleare è necessario un accordo globale. Sennò sbatteremmo per la terza volta contro un referendum»
A De Bortoli Porro ha chiesto se esista ancora un pregiudizio anti industriale come negli anni Settanta. «Assolutamente sì - ha risposto De Bortoli -. L’Italia ha un vantaggio competitivo, non c’è il rancore sociale che vedo in Francia contro l’impresa. Mi spiace che la partecipazione dei lavoratori al capitale dell’impresa non sia stata appoggiata dal Pd, e non sia stata inserita nella Legge di Bilancio». Ci stiamo deindustrializzando? «Sì, e temo passi l’idea che in cer te zone del Paese possiamo vivere di turismo. E poi la sinistra si deve togliere il tabù del nucleare. Dobbiamo spingere perché le imprese si mettano insieme. Perché il sistema bancario finanzia così
poco le piccole e micro imprese?». Infine uno sguardo all’acciaio: «Discutiamo della crisi della più grande acciaieria italiana come se fosse una questione pugliese. L’acciaio serve, e anche le ripercussioni ambientali vanno sopportate: qui ha un ruolo anche la comunicazione».
Pasini si è addentrato nella questione energetica: «Noi dipendevamo dal gas russo, mentre la Francia ha compiuto un’importante scelta strategica andando sul nucleare, e oggi ha un costo dell’energia molto più basso». Ha strappato l’applauso quando ha detto che sull’energia c’è «il rendimento di qualcuno sulle spalle di tanti», intendendo le aziende che distribuiscono energia. «In un Paese in cui l’industria è predominante, si dovevano concedere 4-5 anni ai Riva per mettersi in regola. I Riva avevano investito sull’ambiente ma avevano ereditato dallo Stato una situazione pessima, che prima nessuno contestava. Un ruolo importante l’ha avuto la magistratura».
Gentiloni ha chiuso con un appello: per superare l’incertezza è fondamentale parlare di finanzia-
mento comune europeo: «Un salto nell’integrazione che dovrebbe essere un’ossessione per chi ci governa».
IL MINISTRO FOTI
L’ultima parte è stata dedicata all’intervista che Porro ha fatto al ministro per gli affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione Tommaso Foti. Anche lui ha auspicato gli eurobond, pur con tutte le dif -
ficoltà di farle “digerire” ad alcuni Paesi. Ha difeso il potere di veto che si esercita su alcuni temi, e sul nucleare ha auspicato un accordo globale («Sennò sbatteremmo per la terza volta contro un referendum»). Il Green Deal «è un piano ideologico che vuole consegnare l’Italia alla deindustrializzazione». Sulla concorrenza sleale «arrivano in Europa prodotti con regole che qui non sono consentite».
VANNI RAINERI ECONOMIA
Sopra la platea, a fianco la tavola rotonda, in alto Ferraroni
» I TEMPI DELLA Sanità
Una battaglia quotidiana contro otto gravi patologie e contro un sistema sanitario che, a suo dire, lo ha lasciato solo. È la storia di Bruno Baiocchi , 68 anni, residente a Cremona, invalido al 100%, che negli ultimi tre anni ha affrontato 95 visite ospedaliere, ma le lunghe liste d’attesa complicano l’assistenza di cui necessita. La sua vicenda è stata raccontata dal programma televisivo di informazione e attualità “Fuori dal Coro” ( Rete 4 ), nella puntata del 26 ottobre. Le telecamere hanno mostrato le difficoltà di Bruno nel prenotare le visite, a partire da quella dietologica prescritta come “urgente entro tre mesi” ma inizialmente fissata per il 31 agosto 2026. Solo dopo l’intervento della redazione della trasmissione televisiva, la Direzione Generale dell’Asst di Cremona è intervenuta, assicurando un nuovo appuntamento anticipato al 5 novembre. L’azienda sanitaria ha mostrato un’e-mail con le nuove disponibilità e ha garantito che il paziente sarebbe stato contattato per la riprogrammazione della visita. Abbiamo parlato con Bruno per capire come vive oggi, quali ostacoli deve ancora affrontare e che cosa si aspetta da un servizio sanitario che sente sempre più distante. Bruno, può raccontarci la sua situazione di salute?
maco a causa di un tumore, quindi peso appena 40 chili. Ho frequenti crisi glicemiche, rischio di andare in coma diabetico e soffro anche di problemi respiratori: dopo il Covid ho avuto almeno tre polmoniti virali all’anno. Cerco di non arrendermi anche se mi sento abbandonato».
Com’è nata la vicenda raccontata da “Fuori dal Coro”?
«La nutrizionista che mi segue lo scorso 17 ottobre mi ha prescritto una visita dal dietista da fare entro tre mesi, ma al Cup dell’ospedale di Cremona mi avevano dato come prima data disponibile il 31 agosto 2026. Mi sono sentito disperato. Ho contattato la trasmissione di Mario Giordano per denunciare questa assurdità. Dopo la messa in onda, la Direzione dell’Asst mi ha ricevuto per quasi due ore e la visita è stata anticipata».
Quante visite deve sostenere nel breve periodo?
«Al momento ho in programma svariate visite specialistiche: dietologo, epatologo, diabetologo, pneumologo, infettivologo, cardiologo. La prossima è quella tanto discussa, e oggetto dell’intervento in televisione, con il dietista, che mi è stata fissata per il 5 novembre alle ore 10.30. Poi avrò un altro esame il 6 novembre, una Tac senza contrasto nei giorni successivi e un controllo al fegato».
Attese infinite: il calvario di Bruno finisce in
rità per un malato cronico quale sono, i continui accessi al Cup per programmare i controlli. Vorrei solo che qualcuno mi aiutasse a fissare visite e ritirare i farmaci. Qualcuno che davvero mi prendesse in carico in modo continuativo».
«Convivo con otto patologie gravi. Sono malato da tanto tempo, ma negli ultimi due anni la situazione si è aggravata. Ho una cirrosi epatica in stadio terminale, sono diabetico e affetto da osteoporosi severa. Mi hanno asportato lo sto-
Lei parla di una “lotta contro il sistema sanitario”. Cosa intende?
«Io non ce l’ho con i medici - molti di loro mi chiamano “il guerriero”ma con il sistema. È una macchina che non funziona: le prenotazioni impossibili da prendere con prioBENEDETTA
In questi giorni deve anche affrontare un trasloco, giusto?
«Sì, devo lasciare l’appartamento di via Cadore, dove vivo, per lavori di ristrutturazione. Mi devo trasferire soltanto di un piano ma in queste condizioni faccio fatica. Attual-
FUORI DAL CORO
«Ho otto patologie gravi. Mi è stata prescritta una visita dal dietista da fare entro tre mesi: mi hanno fissato il 31 agosto 2026. Mi sono sentito disperato, e ho contattato la trasmissione su Re te 4. Ora l’Asst ha anticipato la visita»
mente abito in un appartamento di 32 metri quadri: pago 220 euro al mese. Mia figlia non vive a Cremona e io faccio fatica a spostarmi. La consigliera comunale Paola Tacchini mi sta aiutando in vista del trasloco ma comunque è dura».
Com’è la sua giornata tipo?
«Vivo da solo, sono vedovo dal 1999. Mia moglie purtroppo è morta molto giovane: aveva soltanto 35 anni e io ho cresciuto mia figlia da solo. Devo vivere in un ambiente quanto più possibile sterile e puli -
to perché sono immunodepresso quindi devo prestare anche particolare attenzione all’igiene personale e per uscire indosso spesso la mascherina per prevenire eventuali contagi. Nel mio caso, un semplice raffreddore potrebbe trasformarsi in una polmonite. Devo seguire una dieta rigidissima: solo omogeneizzati e pasta piccola, niente carne rossa né affettati. Ho sempre freddo, devo tenere la casa a 25 gradi e dormo con la termocoper ta. Con poco più di mille euro di pensione al mese, è molto difficile».
SONO OTTO QUELLE GRAVI: CIRROSI EPATICA IN STADIO TERMINALE, DIABETE, OSTEOPOROSI. GLI È STATO ASPORTATO LO STOMACO A CAUSA DI UN TUMORE
calvario in tv
C’è mai stato un momento in cui ha pensato di mollare?
«Sì, più di una volta. Che futuro ho? Ogni giorno è una prova e, a volte, penso che sia più difficile soffrire che morire».
Cosa si aspetta adesso?
«Chiedo solo di essere curato con dignità. Non pretendo miracoli, ma un sistema che funzioni. Mi è stato proposto di essere preso in carico come paziente presso la Casa di Comunità di Cremona, in via Belgiardino, e la Direzione dell’ospedale mi ha detto che resteremo in contatto».
(v.r.) Lo spostamento dal pubblico al privato dell’assistenza sanitaria è argomento che da tempo sta generando discussioni. Proviamo ad analizzare la situazione del nostro Paese partendo da un aspetto individuale: quanti sono gli italiani che, oltre ad affidarsi al Servizio Sanitario Nazionale, hanno una copertura integrativa?
La risposta non è semplice, in quanto la copertura integrativa può essere di varie tipologie (assicurazione privata o adesione a un fondo sanitario) e di diversa intensità (coprire ad esempio anche le cure odontoiatriche, tra le più costose). Complessivamente però emerge che circa il 30% degli italiani abbiano una copertura integrativa offerta da una assicurazione sanitaria privata.
È un dato positivo o negativo? Dipende dal punto di osservazione. Per lo Stato ha ripercussioni positive, in quanto libera il settore pubblico da ingenti spese, alla stregua di quel che avviene con le coperture assicurative contro gli eventi catastrofici (se mi assicuro io, in caso di evento pagherà la compagnia assicuratrice, non lo Stato): se tutti avessero una assicurazione privata, la spesa per la sanità si abbasserebbe. C’è però un lato negativo che deve preoccupare: se un numero sempre maggiore di persone si garantiscono le cure mediche, cosa ne sarà di coloro che invece non riescono a farlo?
Chiariamo subito che i fondi sanitari sono piani offerti dai datori di lavoro come parte del welfare aziendale, frutto della contrattazione tra le parti sociali in occasione dei rinnovi contrattuali. A regolamentarli è un decreto legislativo del 1992, e (per i motivi suddetti) sono stati favoriti dai vari governi tra-
COPERTURE SANITARIE INTEGRATIVE
Il 30% ha un’assicurazione
privata
Vantaggi per pochi, guai per molti?
mite incentivi fiscali sia ai datori di lavoro che ai lavoratori. Esistono due tipologie di fondi: quelli di tipo A (sono solo il 4%) coprono esclusivamente le cure non incluse nei trattamenti garantiti dal Ssn (si pensi ancora alle cure odontoiatriche), mentre quelle di tipo B (il 96%) forniscono agli assicurati la possibilità di accedere privatamente a prestazioni comprese nei livelli essenziali di assistenza. Importante considerare che solo nel 1999, secondo la ricerca di Elenka Brenna (docente di Economia Sanitaria presso la Cattolica) solo il 2% della popolazione aveva una assicurazione privata, cifra che è salita al 12% nel 2013 e al 15% nel 2019. Oggi come detto il dato si attesta attorno al 30%. Torniamo alla domanda sopra, e partiamo dall’identikit di chi è coperto. Quel che emerge è che la scelta di sottoscrivere un’assicurazione privata non dipende dal bisogno di cure, ma da variabili socioeconomiche. Infatti il 27% della fascia più ricca di popolazione possiede una assicurazione, così come il 26% dei più istruiti (contro il 5% di chi possiede un diploma di scuola primaria). Quanto ai contratti collettivi, coprono un quarto dei lavoratori, quota che scende al 10% tra i pensionati (che in genere hanno più bisogno di cure). D’altro canto solo l’8% degli over 70 è coperto, contro il 24% nella fascia 25-54 anni. Su ciò incidono alcuni fattori, tra cui la tendenza recente ad assicurarsi e l’alto costo per chi sottoscrive una polizza in tarda età. Enorme anche la differenza tra territori: nel Nord il 24% è assicurato, con -
L’ITALIA VERSO
IL MODELLO USA?
Poco meno di un terzo degli italiani ha una polizza privata: sono i più ricchi, giovani, istruiti e vivono al Nord
tro il 15% del Centro e il 5,5% del Sud. Il tutto fa temere che l’Italia stia procedendo verso il modello Usa. Il fatto, sostiene Elenka Brenna, che poco meno di un terzo della popolazione (i più ricchi, i lavoratori, i più istruiti, chi vive al Nord, chi ha meno di 70 anni) ha sottoscritto una assicurazione privata rappresenta un segnale di allarme in un Paese che ha un sistema sanitario universalistico garantito dalla Costituzione. Chi ha l’assicurazione può scavalcare le liste di attesa godendo di una scelta più ampia, senza farsi visitare dal medico curante. Chi invece ne è sprovvisto è costretto ad affrontare lunghi tempi di attesa anche in presenza di gravi patologie (come dimostra il caso affrontato in pagina). Emerge una discriminazione nell’accesso alle cure. Qualcuno mette anche in discussione il beneficio pubblico della copertura privata. L’obiettivo è alleggerire il carico del Ssn, ma l’assenza di vincoli all’accesso pubblico dei pazienti che usufruiscono di servizi privati, e il rischio di una duplicazione dei servizi erogati, potrebbero addirittura avere conseguenze negative sulla collettività. Inoltre, sottolineano i critici, la mancanza dell’obbligo di prescrizione del medico curante per l’accesso alle cure aumenta il rischio di erogazione inappropriata dei servizi. Serve dunque interrogarsi sul futuro del Ssn, e scegliere un nuovo modello anche in considerazione del costante invecchiamento della popolazione, anche se la politica sembra al momento in tutt’altro affaccendata.
Paolo Spotti
Oggi e domani, e poi l’8 e 9 novembre, le Casematte delle Mura di Pizzighettone tornano a trasformarsi in una grande osteria di un tempo, con panche e tavoloni in legno, oltre 1000 posti a sedere coccolati dal tepore dei camini di una volta ancora oggi perfettamente funzionanti, per ospitare la 33ª edizione della maratona gastronomica “Fasulin de l’öc cun le cudeghe”, che oltre alla tipica zuppa tradizione dei giorni dei Morti, porta in tavola prodotti e piatti tipici dell’autunno e dell’inverno contadine con materie prime di esclusiva provenienza del territorio.
La regia è come sempre del Gruppo Volontari Mura Pizzighettone, col supporto e la collaborazione di oltre 250 volontari del paese di tutte le età. L’obiettivo sempre lo stesso: raccogliere fondi da devolvere interamente a progetti per il recupero e la manutenzione delle mura e per la promozione turistica.
Tra le conferme: la manifestazione completamente “plastic free” (tutto bio, ad eccezione delle scodelle in ceramica che vengono lavate); i prodotti tradizionali in tavola: oltre 18mila scodelle di Fasulin de l’öc
Sabato scorso il centro
Alzheimer Caffè di Cremona, in via Filzi 35/E, ha aperto le porte alla cittadinanza per un Open Day speciale in modo da diffondere la conoscenza dell’aiuto e del sostegno che il centro può dare e far scoprire come un luogo possa diventare uno strumento di supporto, stimolo e solidarietà. L’open day inoltre è servito a rafforzare il legame con il territorio, ad ampliare il dialogo con la comunità e a far conoscere un modello di accoglienza che unisce cura e socialità.
All’inizio della giornata, alla presenza del sindaco di Cremona Andrea Virgilio
Fasulin de l’öc cun le cudeghe protagonisti nelle Mura
cun le cudeghe (zuppa a base di fagiolini dall’occhio da agricoltura locale, carni, verdure, brodo e ovviamente cotenne di maiale morbidissime) e ancora provolone con mostar-
da, gorgonzola, raspadùra di grana padano, polenta fresca, insalata di fagiolini dall’occhio con verdure fresche, salumi nostrani (salame e lardo di Colonnata) e l’immancabile
torta rustica dei morti, con la mescita di vini e il tipico liquore dell’evento a base di mele cotogne, lo “Sbùrlòn”). Tra le novità, in tavola da quest’anno un nuovo piatto, il Làard Pistàad, antica pietanza contadina a base di lardo, grana e rosmarino, ottima sulla polenta calda. E poi una bottiglia di vino logata con la piantina storica di Pizzighettone come etichetta, come già per l’etichetta dello Sbùrlòon. Oggi, a cavallo dell’ora di pranzo, allo stand interno alle mura sarà presente il campione di Raspadùra, Stefano Brioni , per dimostrazioni di raspa e di qualità nella velocità. Tra le collaborazioni, l’Einaudi di Cremona e alcuni ragazzi di “Thisability”.
Day al centro di via Fabio Filzi. Presente il sindaco
dell’assessore Marisa Della Giovanna , della presidente Maria Luisa Rocca , del direttore generale di Cremona Solidale Stefano Gariano e del presidente della Fondazione Città di Cremona Giuse ppe Foderaro sono stati presentati gli ambienti dell’Alzheimer Caffè ripensati e rinnovati con l’obiettivo di offrire uno spazio più accogliente, inclusivo e funzionale alle esigenze delle persone con demenza e dei loro caregiver. Attraverso
un ambiente progettato in modo consapevole si vuole favorire il benessere, l’autonomia (nella misura possibile) e la qualità della relazio-
ne degli ospiti. L’evento è stato l’occasione anche per far incontrare il team multidisciplinare - psicologi, neuropsicologi, tera -
pisti, volontari - e conoscere le attività che vengono svolte. Inoltre c’è stata la possibilità di visitare gli ambienti (aree terapeutiche, spazi di socializzazione, zone protesiche/riabilitative) e di offrire un momento di comunità e dialogo tra familiari, persone con demenza e operatori: un luogo dove “non sentirsi soli” e condividere vissuti, informazioni e speranza. Ampio ed interessato è stato il novero dei partecipanti che hanno condiviso l’importanza di mettere al centro le persone colpite dalla malattia valorizzando le capacità e competenze che ancora possiedono.
Massimo Malfatto
EVENTI
Presentata in Regione la Festa del Torrone
Torna a Cremona, dall’8 al 16 novembre, la tradizionale Festa del Torrone, un appuntamento di richiamo nazionale che celebra l’eccellenza enogastronomica e le radici culturali di un territorio ricco di storia, cultura e tradizioni. L’edizione di quest’anno, presentata a Palazzo Lombardia, è interamente dedicata alla musica, un omaggio vibrante alla rinomata tradizione liutaria cremonese, riconosciuta in tutto il mondo, ma anche un tributo a Mina , protagonista di un originale jingle dedicato al torrone che si potrà ascoltare con apposite cuffie in distribuzione ai visitatori. Le sette note faranno da filo conduttore a un ricco programma che spazierà dalle degustazioni ai grandi spettacoli, dalle installazioni artistiche a momenti culturali di alto profilo.
Alla presentazione è intervenuto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana . Tra i presenti, l’assessore al Turismo del Comune di Cremona Luca Burgazzi e Stefano Pelliciardi , responsabile Sgp Grandi Eventi e organizzatore della Festa del Torrone.
PIZZIGHETTONE
In occasione della Giornata mondiale del risparmio, che quest’anno taglia il traguardo della 101esima edizione, Acri e Ipsos hanno pubblicato alcuni dati interessanti sulla propensione degli italiani ad accantonare piccole o grandi somme a fine mese. Un tema particolarmente sentito, anche alla luce dei bilanci familiari ormai da mesi condizionati da rincari, inflazione e costo della vita in rialzo.
Nel 2025 la propensione psicologica a risparmiare "si è rafforzata ed è cresciuta l’ansia da mancanza di risparmio", anche perché "la capacità effettiva di accantonare si riduce": più famiglie consumano "tutto il reddito o attingono ai risparmi". Questo, in sintesi, emerge dal report, che lascia spazio a un dato di fondo: solo il 41% delle famiglie italiane riesce a risparmiare.
DATO IN CALO
Un dato in contrazione, rispetto al 46% registrato solo un anno fa, nel 2024. Ma si tratta di un altro record (infelice): è il dato più basso registrato dal 2018. E segnali positivi non arrivano neppure dalle aspettative per i prossimi dodici mesi, che prevedono una ulteriore compressione della capacità di risparmio.
IL TENORE DI VITA
Per il 57% delle famiglie il tenore di vita è peggiorato. Il che equivale a dire che cresce il “partito” di chi è insoddisfatto della propria situazione economica. Il tutto contro un 43% che ha dichiarato di aver sperimentato “miglioramenti” o maggiore “tranquillità” a livello economico. Guardando alle aspettative a medio-lungo termine, quelle dei prossimi tre anni, la situazione personale "divide gli italiani tra un 38% di ot-
Solo il 41% delle famiglie italiane riesce a risparmiare
Il dato è in calo rispetto al 46% del 2024 ed è il più basso dal 2018. Per il 57% dei nuclei familiari è peggiorato il tenore di vita, secondo i dati Acri-Ipsos. Il 53% è pessimista sull’Italia
timisti, un 39% che non vede cambiamenti, e un 16% di seriamente preoccupato".
IL FUTURO E L’EURO
I pessimisti sull’Italia sono il 53%, gli ottimisti il 19%. C’è poi il fronte della fiducia/sfiducia sull’economia europea e mondiale, capitolo in cui si registra "un ulteriore peg -
gioramento rispetto all’anno precedente"; per l’Europa il saldo tra chi si attende un miglioramento e chi prevede un peggioramento scende a -24 punti (rispetto a -16 nel 2024), per l’economia mondiale il saldo si attesta a -15 punti (-11 nel 2024; -16 nel 2023). Fra i dati, a vent’anni dalla sua entrata in vigore, si registrano anche
alcune considerazioni sull’euro, che ”continua a non essere percepito come un fattore in grado di appor tare un valore significativo". La percentuale di chi pensa che l’euro rappresenterà un vantaggio per il Paese nei prossimi vent’anni scende al 45% (dal 50% nel 2024), mentre crescono i pessimisti (41% vs 37% nel 2024). I
IL PRESIDENTE MATTARELLA: «TUTELARE IL RISPARMIO, LEVA DELL’ECONOMIA»
Sul risparmio, proprio in occasione della presentazione dei dati, è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella : «La Costituzione riconosce un alto valore civico al risparmio. La sua immediata finalità corrisponde all’aspirazione delle famiglie di perseguire obiettivi di crescita sociale, di risposta a bisogni, di protezione a fronte di emergenze. La Carta prescrive la tutela di un bene delle famiglie, dunque della comunità nazionale e questa tutela si esprime, anzitutto, nella sua salvaguardia, azione cui devono guardare istituzioni e ordinamenti. Tutelare il risparmio significa favorirne impieghi che ne accrescano il valore, creando condizioni affinché possa agire da leva fondamentale dell’economia. Essere, cioè, una risorsa che espanda il benessere personale e collettivo, proiettando questo patrimonio sulle generazioni future», ha detto il capo dello Stato.
più favorevoli sono i giovani (1830enni), i dirigenti, i laureati e le classi direttive. Fatto sta che il 65% degli italiani, sul fronte della moneta, si dichiara "insoddisfatto (60% nel 2024), con giudizi più negativi pronunciati tra gli adulti, i residenti nel Sud, e quelli con un’istruzione inferiore".
Non sono più una sorpresa per nessuno i dati Istat sui nuovi nati in Italia. Ormai siamo abituati a una discesa costante, e la circostanza che più calano le nascite, minore è il numero di persone in età per procreare, fa sì che sia come un cane che si morde la coda: difficile invertire la tendenza, tanto più che gli italiani non sembra abbiano una gran voglia di farlo.
LE CIFRE
Ma veniamo ai numeri, pubblicati in questi giorni dall’Istat. Nel 2024 i nuovi nati sono stati 369.944, circa 10mila in meno rispetto al 2023 (il calo è del 2,6%). L’Istituto Nazionale di Statistica dà uno sguardo anche all’anno in corso, considerando i dati ufficiali relativi ai primi 7 mesi: da gennaio a luglio 2025 le nascite sono addirittura già 13mila in meno rispetto al 2024 (-6,3%). Il numero medio di figli per donna si attesta nel 2024 a 1,18, contro l’1,20 del 2023, stabilendo un nuovo record negativo. Drammatica la stima della fecondità nel 2025 basandosi sui primi 7 mesi dell’anno: si prevede un calo sino a 1,13. Significa che, in media, ogni donna in età fertile avrà circa 1,13 figli nel corso della sua vita (una diminuzione dovuta interamente alle coppie italiane; gli stranieri mantengono una media più alta). Il punto è che il numero di donne in età fertile cala per la diminuzione delle nascite nei decenni scorsi (il calo iniziò già negli anni Settanta), e nel contempo cala il numero di figli per ognuna di loro. Il tutto provoca un calo drastico che ovviamente crea problemi alla società, dal mondo del lavoro alle pensioni alla presenza di un numero rilevante di persone anziane. E non può non interrogare tutti noi sulla necessità di importare manodopera dall’estero: la domanda
I nuovi dati Istat: nel 2024 sono 10milai nuovi nati in meno, nei primi 7 mesi del 2025 sono già 13mila in meno. La società cambia, la natura no. L’esperimento della Puglia
Non facciamo più figli I numeri sono allarmanti
non manca, utile sarebbe determinare corrette politiche per gestire l’immigrazione. Per mantenere stabile il numero di italiani (al netto delle migrazioni in entrata e in uscita) servirebbe che ogni donna mettesse al mondo in media 2 figli: siamo lontanissimi da tale obiettivo.
Ma torniamo ai numeri dell’Istat, che ci dicono che il tasso di natalità nel 2024 è stato pari a 6,3 ogni mille residenti (si pensi che solo nel 2008 era 9,7 per mille, ma in quell’anno i nuovi nati furono oltre 576mila).
Considerando i territori, il -2,6% del 2024 non è uniforme: nel Nord il calo è dell’1,8%, nel Centro del 2%,
nel Sud al 4,3%. Il Sud dunque, oltre a pagare un più elevato tasso di emigrazione (cui si aggiunge una minore immigrazione), è penalizzato da un numero di nuovi nati molto più basso della media già esangue.
I MOTIVI DEL CALO
A questo punto è logico passare alla considerazione dei fattori che contribuiscono alla denatalità. L’unica cosa certa è che sono molteplici. Non pochi mettono ai primi posti l’allungarsi dei tempi di formazione, la precarietà del lavoro giovanile, il costo della casa, tutti fattori che spostano in avanti l’uscita dalla casa dei genitori. Non
ha però nemmeno torto chi ricorda come nei tempi delle due guerre mondiali, quindi in condizioni economiche ben peggiori, la media di nascite era molto superiore, e che ovunque nel mondo si fanno più figli proprio quando la società è più arretrata e meno ricca. Hanno un po’ ragione tutti, e ci sono alcune considerazioni che vanno aggiunte. Il calo iniziò negli anni Settanta, quando il divorzio e l’aborto erano illegali. Lungi dal voler apparire come un giudizio, il dato di fatto è che fino a 50 anni fa la professione più frequente per la donna sulla carta d’identità era “casalinga”: la donna si sposava e andava a vivere col marito
nella casa dei genitori di lui, che non speravano altro che diventare nonni, con una donna in casa tutto il giorno che doveva solo preparare da mangiare e allevare figli, nella pressoché certezza che avrebbe vissuto un matrimonio eterno. Visto con gli occhi di oggi, non era certo un mondo ideale; la condizione della donna è migliorata, fortunatamente, ma la nostra società fatica a trovare un nuovo modello che permetta un rilancio delle nascite. L’età dell’adolescenza si è spostata in avanti, i giovani aspettano di vedere stabilizzata la situazione, vivono relazioni instabili e non hanno tra le priorità l’avere figli, almeno fino a 30 anni. Ma il ciclo della natura non è cambiato: la donna è fertile tra i 14 e i 44 anni, col picco massimo tra i 20 e i 30; dopo i 30 anni inizia a diminuire gradualmente, e dopo i 40 drasticamente. D’accordo che la tecnologia oggi consente di avere figli anche in età avanzata, ma si tratta di procedimenti, al di là delle convinzioni etiche, non certo alla portata di tutti. Da questo punto di vista si segnala il caso della Puglia, che recentemente ha varato una misura pionieristica a sostegno della crioconservazione degli ovociti, il cosiddetto social freezing: con un contributo una tantum fino a 3.000 euro, offre alle donne tra i 27 e i 37 anni (residenti in Regione da almeno un anno e con Isee non superiore a 30mila euro) la possibilità di posticipare la maternità, affermando il diritto all’autodeterminazione riproduttiva. Questo per ovviare a ostacoli quali la precarietà lavorativa, l’instabilità delle relazioni e l’assenza di servizi adeguati, che rendono difficoltoso conciliare ambizione professionale e desiderio di famiglia. In pratica si riconosce la fertilità come questione pubblica e non solo più come biologica o privata.
Grazie ai sistemi di filtrazione e trattamento acque di Veneziani Depuratori potrai avere acqua buona da bere e per cucinare direttamente dal rubinetto della tua casa o dall’erogatore della tua attività.
I prodotti forniti da Veneziani, rimuovono i sali di durezza che causano macchie sulle stoviglie e riducono il consumo di detersivi, estendendo così la durata delle tue attrezzature grazie alla prevenzione dell’accumulo di incrostazioni.
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Vongole, cozze e ostriche? Meglio mangiarle cotte, per evitare rischi, ma vallo a spiegare ai francesi grandi mangiatori di ostriche, rigorosamente crude, o ai pugliesi, che divorano a crudo cozze e conchiglie di ogni genere.
Fatto sta che sono sempre tanti gli amanti del pesce, anche se il costo spesso elevato ne scoraggia l’acquisto (val sempre la pena ricordare che esistono tanti pesci poco reclamizzati e a buon mercato che sono buonissimi). Per questo è interessante un approfondimento fatto dal noto sito Altroconsumo , che spiega come riconoscere la freschezza dei molluschi, con la vista, col fiuto e pure con l’udito.
COZZE, VONGOLE E OSTRICHE
Tutti i molluschi bivalvi per legge dovrebbero essere venduti freschi. La loro vitalità dipende dalle modalità di conservazione (la temperatura ideale è tra 0 e 4 gradi) e dalle caratteristiche della specie: ad esempio i frutti di mare con conchiglie che si chiudono perfettamente tendono a rimanere vivi fino a dieci volte di più rispetto a quelli i cui margini non aderiscono perfettamente (come le capesante).
COSA CONTROLLARE
Innanzitutto il peso: se i molluschi sono vivi, restano ben chiusi e trattengono il liquido interno, che garantisce loro la sopravvivenza. Il sacchetto di cozze o vongole, ad esempio, deve risultare pesante. Se è leggero e il suono è vuoto, probabile che molti molluschi siano morti. Quindi l’odore: se si passa una
condizioni
Quanto son buoni i molluschi
Ma attenzione alla freschezza
mano sul fondo della confezione, e annusandola si sentono odori sgradevoli, meglio evitare l’acquisto. L’odore deve essere fresco, di mare. Attenzione anche alla limpidità del liquido: se è torbido, non è segno di freschezza del prodotto. Importante è anche sottoporli a stimoli: i molluschi vivi resistono all’apertura della conchiglia, e se stimolati (con una forchetta, o con gocce di limone) reagiscono con piccole contrazioni cercando di chiudersi. Se rimangono aperti e immobili, probabilmente sono già morti. Meglio evitare infine molluschi sporchi, con residui di sabbia, fango o alghe, e peggio ancora se immersi in acqua quando sono proposti alla vendita: potrebbero
assorbire sostanze o microorganismi contenuti in quel liquido.
POLPI , CALAMARI E SEPPIE Sono molluschi dotati di un corpo a forma di sacco, da cui sporgono il capo e una serie di braccia o tentacoli. In questi casi la freschezza si nota dal corpo che deve essere lucido, ricoperto da uno strato di muco trasparente; l’occhio deve essere vivido e ben definito, nero, lucente; la pelle, viva, deve aderire alla carne che a sua volta deve risultare soda, di colore bianco senza colorazioni rosa o violacee; i tentacoli devono essere aderenti al corpo, così come le ventose. Anche in questo caso l’odore deve essere fresco, di alghe marine.
ETICHETTATURA
Tutti i prodotti della pesca devono sempre fornire alcune informazioni obbligatorie: il nome comune della specie, il nome latino, il metodo di produzione (se è pescato in mare o in acque dolci, oppure allevato) e la zona di pesca (per il pesce pescato si indica la zona Fao o il mare di provenienza, per l’allevato il Paese di provenienza). È poi necessario per i pesci indicare gli attrezzi utilizzati per la cattura, e per tutti i prodotti se si tratti eventualmente di prodotto decongelato. Infine, ovviamente, la data di scadenza (per i crostacei preimballati quella di confezionamento).
Quanto alla conser vazione, i molluschi vanno tenuti in frigo e consumati in un paio di giorni, così come quelli cotti, che possono essere anche tenuti 2-3 mesi in freezer. Importante riporre i prodotti nelle apposite borse refrigerate dopo l’acquisto, per ridurre gli sbalzi termici. Come detto, i molluschi bivalvi vanno consumati preferibilmente cotti, così come polpi, seppie e calamari, che se vogliamo mangiare crudi dobbiamo osservare la regola dell’abbattimento: congelarli almeno 4 giorni in freezer a -18 gradi per eliminare il rischio di parassiti.
Congresso di StarBrixia sul futuro delle famiglie
In un’epoca di profondi mutamenti sociali ed economici, le famiglie italiane si trovano a ridefinire il proprio ruolo all’interno della società. Per approfondire questa trasformazione e promuovere un confronto costruttivo tra attori istituzionali, economici e sociali, Star Brixia - Agente Prexta (Gruppo Bancario Mediolanum) organizza il congresso “Focus famiglie: crocevia di cambiamenti epocali? Quali le sfide economicosociali”, che si terrà sabato 8 novembre alle ore 9.30 presso il Centro Paolo VI in via Gezio Calini 30 a Brescia.
L’incontro nasce con l’obiettivo di esplorare le sfide e le opportunità che le famiglie affrontano oggi, ponendo l’accento sull’impatto economico, sociale e culturale di questi cambiamenti.
A condurre la giornata sarà Giusy Legrenzi , giornalista e speaker di Rtl 102.5. Interverranno: Daniele Cirimbelli , Amministratore unico di Star Brixia srl, Salvatore Ronzino , Amministratore Delegato di Prexta - Gruppo Bancario Mediolanum, Davide Giacalone , giornalista Rtl 102.5, Michele Pasinetti , direttore generale della rete di cooperative sociali Cauto, Andrea Trinchieri coach internazionale e commentatore televisivo, con un intervento dal titolo “Famiglia, sport e valori: educare i giovani attraverso la competizione”. La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati. È richiesta l’iscrizione entro mercoledì 5 novembre.
• Professors/instructors will alternate their presence between
Nel nostro Paese sono solo il 31,6% tra i 25 e i 34 anni (qui il 23,7%), mentre la media europea è del 44,2%. Nella nostra provincia penalizzati soprattutto i piccoli centri
Cominciamo con la notizia buona o con quella cattiva? Leviamoci il dente: in Europa, l’Italia è agli ultimi posti per numero di laureati tra chi ha tra i 25 e i 34 anni. Stando ai dati di Eurostat, a esserlo è solo il 31,6%, contro una media europea del 44,2%. Ora la buona notizia: il numero di laureati italiani cresce; secondo Skuola.net , che ha rielaborato i dati del Ministero dell’Istruzione, tra il 2001 e il 2024, il numero delle donne che hanno compiuto il terzo ciclo d’istruzione è cresciuto quasi del 140% (quella femminile si riconferma, peraltro, la maggioranza delle persone laureate). Ma vediamo più da vicino, ahinoi, alcuni dei dati meno confortanti
CR03 e CR04 | Aule didattiche
Laureati, Italia maglia nera Cremona abbassa la media
L’edificio si sviluppa su tre piani e ospita 16 aule tecnologicamente attrezzate, con capienze variabili da 30 a 256 posti.
GIOVANI LAUREATI: DOVE CE NE SONO DI PIÙ, DOVE MENO? Cominciamo con le differenze, diciamo così, di rito: in Italia la situazione non è problematica allo stesso modo lungo lo Stivale, in quanto sussiste la solita differenza tra il Nord e il Sud. Poco sorprendentemente, le migliori 5 regioni sono nel centro e nel nord Italia: Lazio (37,1%), Emilia-Romagna (36,9%), Umbria (36,6%), Veneto (36,3%), Lombardia e FriuliVenezia Giulia (35,2% per tutte e due). Le ultime posizioni sono occupate da Campania (27,3%), Calabria (26,5%), Sardegna (25,6%), Puglia (24,4%) e Sicilia (23,2%). E la situazione delle province? Andiamo a curiosare: qui i dati dispo -
nibili grazie all’Istat (sempre riferiti ai residenti) sono per una fascia d’età un po’ più ampia, 25-39 anni, e sono aggiornati al 2024. Guardiamo subito Cremona: 23,7% (+0,4% dal 2018). Non un granché. Anche perché, se si varca il Po, la quota sale (e non di poco): 32,3% per Piacenza e 30,8% a Parma; ed è una magra consolazione essere allineati con Brescia (24,5%) e posizionati meglio di Lodi (21,1%) e Mantova (21,9%).
CONFRONTANDO QUALCHE DATO
SULLA PROVINCIA DI CREMONA
Ma scendiamo ancora più nel dettaglio e vediamo se ci sono dati per i comuni. Ci sono. Anche in questo caso, la fascia d’età si allarga ancora un po’: 25-49 anni, mentre la data di riferimento è il 2021. Cremona arriva al 31,8% di laureati, Crema al 36,1% e Casalmaggiore al 24,3%. Già meglio; anche se nei piccoli centri, più ci si allontana dalle città, la percentuale si abbassa. Imbocchiamo via Giuseppina: a Sospiro e a Cella Dati la percentuale è già scesa al 21,3 e al 21,5%; proseguiamo e arriviamo a Cingia de’ Botti, dove
la percentuale scende al 17,8%; la quota torna a risalire a Solarolo Rainerio (21,2%) e San Giovanni in Croce (22,3%); ma qui ci troviamo già sulla direttrice Brescia-Parma, non lontani da Casalmaggiore e nemmeno da Piadena; che però, pur essendo la città di Mario Lodi , ha solo il 18,5% di laureati nella fascia d’età considerata. Per chi fosse curioso dei dati comune per comune, o provincia per provincia e altro ancora, suggeriamo di consultare in rete le ottime rielaborazioni dei dati Istat, realizzate da Openpolis e dall’impresa sociale Con i Bambini.
LA DISPARITÀ NELL’ISTRUZIONE È ANCHE QUESTIONE DI CLASSE
Che il sistema universitario italiano non sia particolarmente meritocratico è riconosciuto anche da un recente “Documento di valutazione”, redatto dall’Ufficio Valutazione Impatto del Senato della Repubblica. Le statistiche parlano chiaro: a prendere la laurea sono proporzionalmente più coloro che sono figli di laureati o di benestanti. Le ragioni sono due. La prima, spiega l’Ufficio, è di natura motivazionale: nel corso della carriera scolastica non si fa fronte adeguatamente alle difficoltà degli studenti svan-
taggiati, che si trovano perciò ad avere risultati peggiori degli studenti avvantaggiati. La seconda è ciò gli economisti chiamano “costo opportunità”; se è vero che chi è laureato guadagna mediamente meglio di chi non lo è, altrettanto vero è che un investimento che consista in 3 o 5 anni di istruzione ulteriore non viene giudicato da molte famiglie sufficiente per compensare i mancati guadagni di quegli stessi 3 o 5 anni di lavoro.
UNIVERSITÀ VUOL DIRE ANCHE SVILUPPO ECONOMICO
Torniamo ora all’Europa. Nel commentare i dati di Eurostat (l’articolo è comparso su SkyTG24), Gianluca De Fe o di Youtrend fa notare come la maggior parte dei laureati si concentrino “nelle capitali e nei principali poli economici e tecnologici del continente”. La formula vincente è “università di prestigio” e “settori industriali avanzati”. Qualche caso: il MidiPyrénées francese e una zona del Belgio, grazie all’industria aerospaziale; il nord della Spagna, in ragione del settore automobilistico e tecnologico; regioni dell’Irlanda contraddistinte da eccellenze del farmaceutico, delle biotecnologie e dell’elettronica; alcune zone dei Paesi Bassi, dove ci sono industrie specializzate legate all’ecologia e alla tecnologia. Insomma: è questa un’ulteriore prova di come investire nell’istruzione terziaria possa innescare un circolo strategicamente virtuoso tra formazione e lavoro, tra istruzione ed economia.
1 Novembre 1911: Giulio Gavotti lancia una bomba dal suo aereo sulla Libia
Le prime bombe aeree? Italiane
PAOLO A. DOSSENA
Bombardamenti e coincidenze significative È il fenomeno della “sincronicità” o “coincidenze significative” (“un principio di nessi acausali”) studiate da Carl Gustav Jung e dal fisico quantistico Wolfgang Pauli . Se la loro teoria (finora dimostrata solo a livello subatomico) è corretta, la nostra vita è piena di questi fenomeni. Eccone un esempio. Il 1° novembre 2011 i bombardamenti Nato sulla Libia sono terminati, ed esattamente un secolo prima, il 1° novembre 1911, il tenente Giulio Gavotti lancia una bomba dal suo aereo sulla Libia. Le coincidenze (pure o significative che siano) non finiscono qui: le bombe Nato e l’ordigno di Gavotti sono caduti nella stessa identica area geografica della Tripolitania. Queste analogie sono notate da Thomas H ippler (“Il governo del cielo”, Bollati Boringhieri, 2023). Ma qui interessa l’anniversario del 1° novembre 1911: il bombardamento aereo del tenente italiano è il primo in assoluto della storia. Gavotti lo racconta così: “Vedo due accampamenti vicino a una casa quadrata bianca, uno di circa 200 uomini e l’altro di circa 50. Poco prima di esservi sopra afferro la bomba colla destra; coi denti strappo la chiavetta di sicurez -
za e butto la bomba fuori dall’ala. Riesco a seguirla coll’occhio per pochi secondi poi scompare. Dopo un momento vedo in mezzo al piccolo attendamento una nuvoletta scura. Io veramente avevo mirato il grande ma sono stato fortunato lo stesso: ho colpito giusto”. I bombardamenti aerei sono terrorismo?
1914 I NESSI CON L’ATTENTATO A SARAJEVO
La bomba è caduta su Ain Zara, punto di raccolta di possibili ribelli libici, ma certamente insediamento civile della Tripolitania. Gavotti inaugura quel tipo di bersaglio che coinvolge non combattenti. Il caso più tipico di questo tipo di bombardamenti sono gli attacchi alleati sull’Europa e sul Giappone (colpito da due atomiche) della seconda guerra mondiale. Per quanto riguarda
Lo scatto della settimana
La ripresa aerea mostra i partecipanti al funerale riuniti attorno ai cadaveri, il giorno dopo una mortale operazione di polizia contro il traffico di droga nella favela do Penha, a Rio de Janeiro in Brasile
la Germania, per il 53% dei casi le azioni alleate hanno il solo scopo di terrorizzare la popolazione. Alle città tedesche viene dato fuoco come a immensi formicai, una furia annientatrice che nei cieli supera perfino quella di Hitler (i cui mezzi aerei e navali erano ben più limitati di quelli anglo-americani).
Dalla Libia a Gaza Il gesto di Gavotti si inserisce in uno scenario ben più grande di lui, che è solo un soldato: la campagna di Libia del 1911. Per Franco Cardini e Sergio Valzania (“La Scintilla”, Mondadori, seconda edizione, 2015), la prima guerra mondiale non comincia nel 1914, bensì nel 1911, quando il regno d’Italia invade le due province ottomane di Tripolitania e Cirenaica per farne una propria colonia. Lo storico Gordon Brook-Shepherd (“Royal Sunset”, 1987) è d’accordo:
Roberto Burioni
Ha detto addio a oltre un milione di followers che lo seguivano su Facebook, X e Instagram decidendo di abbandonare i social, stanco di essere una “sputacchiera”, bersaglio soprattutto dei no vax, che definisce dei “somari”. «Non puoi - ha affermato il virologo, immunologo e divulgatore scientifico - far cambiare idea a qualcuno convinto che le vaccinazioni facciano strage di persone, e il motivo è semplice: non sono atteggiamenti razionali».
“ogni fase dello smembramento e della fine dell’impero turco fu interdipendente.”
Infatti, “era stato l’attacco italiano contro la Libia, nel 1911, a incoraggiare gli stati balcanici a coalizzarsi e a sguainare la spada contro il sultano un anno dopo.”
Per Cardini e Valzania, quelle due guerre del 1912 e del 1913 che esplodono nella par te balcanica dell’impero ottomano, sono particolarmente disastrose. Anche perché, in quella parte sudorientale dell’Europa, eccitano gli animi a tal punto che un terrorista serbo assassina l’arciduca Fe rdinando (erede al trono imperiale austriaco) e la sua imperialregia consorte Sofia a Sarajevo. È il 28 giugno 1914. La prima guerra mondiale esplode esattamente un mese dopo. Il sottotitolo del libro di Cardini e Valzania recita quindi: “Da Tripoli a Sarajevo: come l’Italia provocò la prima guerra mondiale.”
Chi provocò la grande guerra causò nel lungo periodo anche la seconda (fu “una guerra in due tempi strettamente connessi” dicono Cardini e Valzania). Più precisamente, la seconda guerra mondiale è preparata dai trattati di pace che seguono alla prima, documenti che creano le premesse anche per le attuali perturbazioni, scrivono Cardini e Valzania, sul Medioriente. Così siamo partiti dal bombardamento di Gavotti per arrivare al genocidio della popolazione palestinese di Gaza.
«Hai sentito di quelle donne vittime dell’intelligenza artificiale? Un sito web mostrava donne famose che con l’aiuto dell’intelligenza artificiale venivano mostrate nude»
Ma non sei un po piccolo per parlare di queste cose?
«Per chi mi prendi? Ho 12 anni ma è da un po’ che giro» In effetti, pare anche a me «E dunque?»
Quel sito (ma probabilmente ce ne sono altri) utilizza le moderne tecnologie non solo per, diciamo così, mettere un corpo inventato sul viso della persona famosa, ma riesce anche a garantirne i movimenti. E così milioni di persone si sono registrate per poter accedervi. Il tutto è venuto alla luce grazie ad una delle donne che ha visto la propria immagine sfruttata per un fine così meschino, ma risulta che quel sito sia ancora attivo, e come ho detto prima non credo sia un caso unico «In pratica queste donne vengono spogliate con l’AI»
Qualcosa del genere. D’altra parte oggi è facilissimo animare immagini ferme: pensiamo alle app che riescono a mu overe antiche foto dei nostri nonni «Ho visto. Che bello!»
Mah, per la verità non mi provoca nessuna soddisfazione, è chiaro che sono movimenti finti. Tornando a noi, è facile movimentare le foto, e probabilmente presto saremo in grado di fare noi da soli operazioni per le quali oggi ci affidiamo alle app o al web «Insomma, vuoi dirmi che quelle donne non avranno giustizia»
Pur troppo temo sia una battaglia contro i mulini a vento: i responsabili del sito incriminato stanno chissà dove, e il web è popolato da un enorme traffico che contiene ogni cosa. Mi ricorda la battaglia per impedire anni fa la circolazione delle canzoni senza supporto fisico «È deprimente però»
Temo che presto ognuno di noi potrà coronare la propria voglia di esposizione raccogliendo applausi virtuali: potremo laurearci virtualmente, magari con bacio accademico, essere acclamati da una folla di persone per un post sui social o dopo aver cantato davanti a migliaia di persone inebriate dalle nostre virtù, ovviamente farlocche. Andiamo verso la creazione di un mondo parallelo che ci dia le soddisfaz ioni che non riusciamo a raccogliere in quello reale, dove le soddisfazioni devi sudartele «Poi però con la realtà devi confrontarti»
E lì viene il difficile. Non ti aspetta un periodo facile, Pericle, ma in fondo mi consola il fatto che i vecchi, spaventati dalle innovazioni tecnologiche, hanno sempre detto così del futuro dei giovani. In bocca al lupo, e buonanotte «Viva il lupo. Buonanotte»
Vanni Raineri
Giulio Gavotti
A ME PIACCIONO GLI UOMINI SENSIBILI MA FORTI! TU COSA FAI NELLA VITA?
SCRIVO POESIE IN PALESTRA!
IN BREVE
Il Comandante Giuseppe Fiore si è insediato a Casalmaggiore
Il Maggiore Giuseppe Fiore , nuovo Comandante della Compagnia Carabinieri di Casalmaggiore, è subentrato mercoledì al Tenente Colonnello Fabrizio Liberati , destinato al comando della istituenda Compagnia Carabinieri di Casalecchio di Reno (BO). Il Maggiore Giuseppe Fiore proviene da Gonzaga, dove negli ultimi 5 anni ha retto il comando della locale Compagnia. Originario di Ruvo di Puglia (BA), 46 anni, è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Camerino (MC). Ha intrapreso la carriera militare nel 1999 quale Allievo Maresciallo ed al termine del percorso formativo è stato destinato alla Tenenza Carabinieri di Ribera, in provincia di Agrigento, rimanendovi per 7 anni. Nominato Sottotenente, nella carriera da Ufficiale ha dapprima retto per 6 anni il comando della Tenenza Carabinieri di Misterbianco (CT) ed in seguito quello della Compagnia Carabinieri di Fidenza per cinque. Raccoglie il testimone passatogli dal Tenente Colonnello Fabrizio Liberati, rimasto per 5 anni alla guida del presidio casalasco.
Di nuovo alla guida senza patente: uomo denunciato
La mattina del 29 ottobre i Carabinieri di Casalmaggiore hanno denunciato per guida con patente revocata un uomo di 52 anni, pregiudicato e sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale. Quel giorno la pattuglia, poco prima delle 11, si trovava in via Fermi e ha notato un’auto con alla guida il 52enne, già ben conosciuto. Dopo averlo fermato e identificato, i militari lo hanno denunciato per guida senza patente perché revocata. come ammesso dall’uomo alla richiesta dei documenti. E non si trattava della prima volta che l’uomo teneva tale condotta perché, negli anni scorsi, era già stato sorpreso più volte alla guida di un veicolo nonostante, nel giugno del 2007, gli fosse stato notificato un decreto emesso dalla Prefettura di Cremona con il quale gli era stata revocata la patente per avere omesso la visita di controllo a seguito di richiesta di revisione. Trattandosi della seconda violazione commessa nell’ultimo biennio, è stato denunciato. Il veicolo, intestato ad altra persona, è stato restituito al proprietario.
Tante iniziative fino alla giornata clou di martedì 4 novembre. Già inaugurata la mostra
Da oggi San Carlo: 4 giorni di Fiera
Crocevia degli eventi popolari casalaschi e collante di appuntamenti culturali, la Fiera di San Carlo resiste al passare degli anni e delle consuetudini e può contare su una platea sempre più extra-locale. Le luci del lunapark allestito in piazza Garibaldi si sono già accese e da stamattina fino a martedì sera il centro storico di Casalmaggiore avrà solo i colori della ricca offerta della manifestazione novembrina. In campo, come sempre, forze dell’ordine e squadre di primo soccorso per garantire che tutto proceda per il meglio. Nell’ambito di un cartellone ad ampio respiro proprio una settimana fa è stata inaugurata al Museo del Bijou la mostra “Tra le maglie dello sport. Un filo fra Milano, Cortina e i gadget del museo” con la partecipazione del coro “D’Incanto” e l’intervento, fra gli altri, di Sergio Giuntini . In arrivo gli incontri con atleti di rango, dai canottieri Gianluca Farina Simone Raineri e Alessandra Montesano fino al velocista Fausto Desalu Ieri, intanto, è stata aperta al Museo Diotti la mostra “Giardini. Modelli storici e testimonianze dal territorio” a cura di Marida Brignani , Luigi Briselli e Valter Rosa . Oggi il varo all’oratorio “Maffei” della “Sagra del cotechino e del blisgòn” con gli immancabili tortelli di zucca oltre a trippa, cotechino con lenticchie, polenta e purè, spalla cotta, ciccioli, sbrisolona e
Finalmente
altro ancora. A due passi dalla tensostruttura della sagra e del parcheggio sempre provvidenziale meritano attenzione le mostre di pittura di Pasquali e Castoldi e i pannelli espositivi,
nella cripta del duomo, su “Non si può morire per un dollaro. La rivoluzione di Amadeo Peter Giannini”. In biblioteca resiste fino a martedì la mostra su “Il coraggio di dire no. Gli Internati
Militari Italiani (IMI) di Casalmaggiore” a cura di Ugo Lazzarini . Nell’auditorium Santa Croce c’è spazio per la rassegna fotografica delle “Donne di pace” su iniziativa del Fotocine Casalasco 1966 e di Acli Fotocine. In esposizione anche gli scatti di “Oltre l’evidenza”, frutto del corso di fotografia tenuto da Antonella Pizzamiglio presso il polo scolastico “Romani”. E ancora “Il cielo in una scatola”, mostra di modellismo dell’Associazione Arma Aeronautica. Presso la sede della Pro Loco (che è anche Infopoint) la mostra di Aldo Vecchi su “Le veline delle arance”.
Come da tradizione, il cartellone della Fiera di San Carlo è stato messo a punto dalla Pro Loco, guidata da Mirko Devincenzi , insieme a Comune, parrocchie, associazioni, istituzioni e aziende private. In piazza Garibaldi, oltre alle giostre, si può apprezzare l’offerta di numerose bancarelle. In piazza Turati l’esposizione di automobili e nelle vie limitrofe gli stand di prodotti gastronomici e artigianali. Martedì sera alle 21.15 in teatro Comunale il “Gran Gala Lirico Corale” a cui prenderanno parte il pianista Cristiano Paluan e il coro reggiano “Claudio Merulo” diretto da Valentino Salvini Informazioni: 0375-200434 e madesaniroberto@gmail.com (il consigliere comunale Madesani è stato il promotore dell’evento). Info generali sulla fiera: 378-0915851 e prolococasalmaggiore@gmail.com.
novità positive sulla tangenziale di Casalmaggiore
Ha avuto risvolti positivi l’incontro di martedì a Roma sulla tangenziale di Casalmaggiore. Un’emergenza nota che, ce ne fosse bisogno, è stata acuita dall’ennesimo incidente che pochi giorni prima aveva coinvolto una donna, travolta da un mezzo pesante mentre attraversava l’Asolana. Il vertice al Ministero delle Infrastrutture, durato circa un’ora, ha dato buone prospettive al territorio in merito a un’opera sempre più fondamentale per la cittadina rivierasca, oberata da un volume di traffico veicolare in costante aumento. Ad emergere, la convergenza unanime sulla priorità dell’opera da parte dei diversi esponenti istituzionali convenuti. Tra i presenti l’assessore alle Infrastrutture
regionale Claudia Maria Terzi e, sempre per Palazzo Lombardia, Carmine D’Angelo , direttore generale Infrastrutture, e il consigliere regionale Riccardo Vitari . Oltre all’onorevole Silvana Comaroli (Lega), anche Luigi Buda , segretario del viceministro Edoardo Rixi , e, in rappresentanza di Anas, Giuseppe Malgeri . Per la Provincia di Cremona sono intervenuti il presidente Roberto Mariani , il vice Luciano Toscani e l’architetto Giulio Biroli . Il tavolo si è completato con il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni e rappresentanti di Autostrade per l’Italia. Come detto, sono stati decisamente positivi gli spiragli che si sono aperti a Roma. Il costo totale della tangenziale è di 50 milioni di euro. Due i passaggi più significativi: in primis la conferma, dopo 25-30 anni, che l’opera dovrà stare in piedi sulle proprie gambe e dovrà essere scorporata dalla TiBre; inoltre, si cercherà, da parte di Anas, di inserire la tangenziale all’interno del contratto di programma che il Ministero stipulerà con Regione Lombardia. Uno schema di ampio respiro, di durata quinquennale, che viene aggiornato ogni anno. In questo senso, l’inserimento a fine anno andrebbe a confermare ulteriormente la priorità, emersa trasversalmente, in riferimento a una realizzazione non più procrastinabile. Non sarà finanziata subito, ma si è registrata la volontà, a diversi livelli istituzionali, di attivarsi per reperire i fondi.
VERTICE A ROMA
L’ingresso alla Sagra del cotechino e il museo del Bijou
GUIDO MORESCHI
Il
presidente della Provincia di Cremona Mariani: «È una priorità, noi abbiamo completato le attività di nostra competenza»
Ponte di Calvatone: ora tocca ad altri
Le Province di Mantova e Cremona hanno approvato, nel mese di ottobre 2025, un Protocollo d’Intesa aggiornato per regolare le rispettive competenze, tra cui le modalità di erogazione dei trasferimenti dalla Provincia di Mantova a quella di Cremona, subentrata quale soggetto attuatore dell’intervento di ricostruzione del ponte. La Provincia di Cremona ha già approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica dell’intervento di ristrutturazione del ponte, a seguito degli esiti della conferenza dei servizi, con delibera presidenziale n. 113 del 7 agosto 2025, esaurendo ad oggi tutte le attività di propria spettanza.
Come è noto, l’intervento prevede il concorso delle Forze Armate per la fornitura e posa di un impalcato realizzato con sistema Bailey, per il quale la Provincia ha già condotto numerosi confronti e accordi con i Comandi Militari
competenti. L’iter dell’intervento risulta tuttavia sospeso da alcuni mesi, poiché – come comunicato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – è necessario attendere l’emanazione e la pubblicazione delle “Linee guida sulla Sicurezza, Qualificazione, Progettazione, Realizzazione di ponti Bailey” per poter procedere con la progettazione esecutiva dell’opera di ripristino dell’infrastruttura. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non provvede-
rà infatti, fino alla pubblicazione delle nuove disposizioni, al rilascio dei certificati di valutazione tecnica richiesti per questo tipo di sistema di costruzione. Successivamente alla pubblicazione delle Linee Guida e in base a quanto in esse disciplinato, la Provincia di Cremona potrà aggiornare il cronoprogramma dell’intervento di ripristino del collegamento sull’Oglio tra i comuni di Calvatone e Acquanegra sul Chiese, proseguendo così
con gli step successivi verso la realizzazione dell’opera. Il presidente della Provincia di Cremona, Roberto Mariani commenta: «La ricostruzione del ponte di Calvatone rappresenta una priorità strategica per la nostra amministrazione e un esempio concreto di collaborazione istituzionale tra enti. La Provincia di Cremona ha completato con puntualità tutte le attività di propria competenza, ora attendiamo che il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici concluda l’iter tecnico necessario alla prosecuzione del progetto. Siamo consapevoli dell’importanza di questa infrastruttura per la viabilità interprovinciale e per la sicurezza dei cittadini: continueremo a seguire con la massima attenzione ogni passaggio, mantenendo costante il dialogo con il territorio e con la Provincia di Mantova per garantire tempi rapidi e certezza di realizzazione».
Rotary: incarico di grande prestigio per Maurizio Mantovani
Un incarico di grande prestigio è stato affidato in questi giorni al casalasco Maurizio Mantovani , nominato presidente della Fondazione Rotary Italia. Mantovani sostituisce nel ruolo Francesco Arezzo , che quest’anno è presidente del Rotary International, vale a dire il leader mondiale dell’associazione che raduna poco meno di un milione e mezzo di soci in quasi 50mila club in ogni parte del pianeta. Il nuovo incarico impediva ad Arezzo di continuare a presiedere la Fondazione Rotary Italia, da qui la scelta di Maurizio Mantovani, reduce dall’incarico triennale di Emga Regione 15 (che raggruppa Italia, Malta e San Marino promuovendo grandi donazioni e
lasciti). La Fondazione Rotary Italia facilita i cittadini italiani nel sostegno a progetti umanitari del Rotary in tutto il mondo. Anche il nuovo mandato di Mantovani avrà durata triennale, fino al dicembre 2028. Maurizio Mantovani è nato a Parma e risiede da tempo a San Giovanni in Croce. Laureato in Ingegneria Aeronautica, è attualmente libero professionista. È pilota professionista, con alcune migliaia di ore di volo di attività. È entrato nel Rotary nel 1999, nel Club Casalmaggiore Oglio Po, di cui è tuttora socio onorario. Oggi è socio dell’eClub 2050, che ha fondato, ed è stato, tra i diversi incarichi, Governatore del Distretto 2050.
Mercatini Emmaus: libri usati e oggetti natalizi
Il prossimo sarà weekend speciale nei mercatini solidali dell’Associazione Amici di Emmaus. Sabato 8 e domenica 9 novembre dalle ore 9 alle 12 e dalle 14 alle 18 si svolgerà la sesta edizione della grande vendita del libro usato presso il Centro del Riuso di Cremona situato in Via dell’Annona, 11 presso l’ex mercato ortofrutticolo nei pressi dello stadio. A partire da sabato 8 novembre al mercatino solidale Emmaus di Canove de’ Biazzi (Torre de’ Picenardi) si terrà invece la consueta vendita di articoli natalizi e giocattoli di Santa Lucia. Il mercatino di Canove de’ Biazzi è aperto il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 19, il martedì e il giovedì dalle 14.30 alle 19.
Scuola, tradizione e comunità: giornata di festa a Torre
Una giornata all’insegna della tradizione, della cultura e della partecipazione collettiva: oggi Torre de’ Picenardi sarà protagonista di un evento che unisce la vitalità del territorio, l’eccellenza scolastica e il dinamismo delle associazioni locali. Il programma prevede, a partire dalle ore 11, l’apertura del Teatro Soms, dove si potranno gustare i tradizionali fagiolini della tradizione preparati secondo le antiche ricette locali. Dalle 16 la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado di Torre de’ Picenardi apriranno le porte a famiglie, studenti e cittadini per l’Open Day delle scuole, un pomeriggio di scoperta e valorizzazione dell'Istituto Comprensivo G.M. Sacchi. Durante l’evento sarà possibile visitare una mostra e assistere a una conferenza, a cura di Davide Mometto ed Ettore Amadio dedicate a uno dei piatti simbolo della tradizione cremonese: i fasulìin de l’uc cun li cùdeghi. La Pro Loco sarà presente in Piazza Roma, dalle 16, per condividere con tutti i partecipanti momenti di convivialità e degustazione dei tipici fagiolini.
CLUB DI SERVIZIO
Mantovani e Arezzo
Negli ultimi anni, soprattutto in un mercato immobiliare ancora segnato da difficoltà di accesso al credito, il contratto di rent to buy si è imposto come uno strumento flessibile e vantaggioso sia per il conduttore-acquirente sia per il proprietario-venditore. Introdotto formalmente nel nostro ordinamento dall’art. 23 del D.L. 133/2014 (cosiddetto “Sblocca Italia”), il rent to buy consente di concedere l’immediato godimento di un immobile con diritto di acquisto differito nel tempo, unendo in un unico schema elementi della locazione e della compravendita.
UNA SPECIFICA DISCIPLINA
Si tratta di un contratto atipico, ma dotato di una disciplina specifica, che consente al conduttore di entrare subito nell’immobile e di rinviare la decisione finale sull’acquisto a un termine prefissato. Nel frattempo, il canone mensile viene suddiviso in due componenti: una quota imputata al godimento dell’immobile (simile a un affitto) e una quota destinata a costituire acconto sul prezzo di vendita, che verrà detratta dal corrispettivo finale in caso di esercizio del diritto di acquisto.
GODIMENTO E TRASFERIMENTO
COSA ACCADE NELLE DUE FASI
Il contratto di rent to buy prevede, quindi, una fase di godimento e una fase di trasferimento della proprietà. Durante la prima, l’utilizzatore ottiene la detenzione qualificata dell’immobile e paga i canoni concordati. Alla scadenza, egli potrà esercitare il diritto di acquisto, pagando il saldo del prezzo già ridotto degli acconti versati.
Dal punto di vista civilistico, la formula consente di superare l’incertezza economica che spesso accompagna la vendita immediata, dando tempo al conduttore di reperire la liquidità necessaria o di verificare la convenienza dell’acquisto. Per il proprietario, d’altra
Contratti con formula La guida per locazione
parte, il rent to buy rappresenta una forma di valorizzazione del bene che evita la mera immobilizzazione del capitale.
IL CONTRATTO NEI REGISTRI IMMOBILIARI
Una delle novità più significative introdotte dal legislatore riguarda la trascrivibilità del contratto nei registri immobiliari, per un periodo massimo di dieci anni.
Tale trascrizione tutela l’acquirente in caso di fallimento del venditore o di successiva alienazione del bene, impedendo che il suo diritto venga pregiudicato da atti dispositivi successivi. È una tutela analoga a quella prevista per il preliminare trascritto ai sensi dell’art. 2645-bis c.c. In caso di inadempimento dell’utilizzatore, il concedente può chiedere la risoluzione del contratto e trattenere, salvo patto contrario, le somme impu-
tate ai canoni di godimento, mentre deve restituire quelle destinate agli acconti sul prezzo. Viceversa, se è il concedente a risultare inadempiente, l’utilizzatore può ottenere la restituzione integrale delle somme versate, oltre all’eventuale risarcimento del danno.
FISCO E IMPOSTE
Dal punto di vista fiscale, i canoni di godimento sono trattati come redditi da locazione, sog-
formula “rent to buy” locazione e vendita
getti quindi a imposta di registro annuale o a cedolare secca se si tratta di immobile abitativo. Le somme imputate ad acconto prezzo, invece, non concorrono a formare reddito fino al momento dell’effettivo trasferimento della proprietà, quando saranno tassate come corrispettivo di vendita. Per l’acquirente, gli acconti possono essere considerati anticipi del prezzo e, in caso di successivo rogito, detratte dal totale pattuito davanti al notaio.
TUTTI I VANTAGGI
Il rent to buy presenta indubbi vantaggi pratici. Per il conduttore, la possibilità di “abitare” l’immobile e di posticipare l’acquisto consente di ridurre i rischi economici, soprattutto in presenza di condizioni di mutuo non ancora favorevoli. Per il venditore, il canone rappresenta un flusso economico costante e una garanzia di interesse da parte dell’acquirente.
Le risposte alle vostre domande
INVIATE LE VOSTRE DOMANDE A: avv.giuliofranzini@gmail.com
Egregio avvocato Giulio Franzini, ho firmato un contratto preliminare per acquistare un appartamento, ma ora il venditore sembra volerci ripensare. Quali sono i miei diritti e posso obbligarlo a concludere la vendita?
Risposta: Sì. Se il venditore si rifiuta di concludere la vendita, l’acquirente può chiedere al giudice l’esecuzione in forma specifica (art. 2932 c.c.), ottenendo una sentenza che tiene luogo del contratto definitivo. In alternativa, può rinunciare all’acquisto e chiedere il doppio della caparra confirmatoria a titolo di risarcimento.
E LE CRITICITÀ?
Consiglio: è essenziale che le parti si affidino a professionisti esperti, in grado di redigere un testo equilibrato e conforme alla normativa vigente, soprattutto sotto il profilo della trascrizione e della ripartizione dei canoni.
Avv. Giulio Franzini
Tuttavia, permangono alcune criticità: la complessità della disciplina, la necessità di un’attenta redazione contrattuale e la difficoltà di definire in modo chiaro le conseguenze dell’inadempimento. Il rent to buy si configura come una valida alternativa alla locazione con patto di futura vendita e al preliminare di compravendita tradizionale. È uno strumento moderno e dinamico, capace di adattarsi alle esigenze di un mercato immobiliare in continua evoluzione.
I punti sono molti: dai premi alle aziende virtuose alle nuove assunzioni di ispettori, fino all’adozione in tutta Italia del badge digitale di cantiere. E poi, massima attenzione ai giovani e alla formazione. Sono alcune delle novità contenute nel nuovo decreto per la sicurezza sul lavoro approvato dal Consiglio dei ministri questa settimana.
Formazione, prevenzione e controlli sono i punti cardine del provvedimento, che arriva dopo mesi di confronto serrato con le parti sociali. L’obiettivo principale resta quello di porre un argine a una piaga: le continue morti sul lavoro di cui la cronaca riporta notizia ormai quasi quotidianamente. L’Anmil conta un morto sul lavoro ogni 8 ore, un numero «tragicamente alto», come lo ha recentemente definito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
IL BADGE DIGITALE DI CANTIERE
Innanzitutto, la notizia che ha fatto più “rumore”, in quanto vera novità in materia. Viene introdotto l’obbligo, per tutte le imprese in appalto e subappalto, sia nel settore pubblico che in quello privato, di adottare il badge digitale di cantiere, una tessera di riconoscimento per i dipendenti dotata di un codice univoco anticontraffazione.
Il badge è in corso di sperimentazione da quest’estate nei cantieri dell’area metropolitana di Roma Capitale, ma - grazie ad accordi specifici - è stato attivato anche per la ricostruzione post sisma e in alcune zone dell’Emilia Romagna con l’obiettivo di rilevare automaticamente le presenze nei cantieri, garantendo un controllo efficace sul rispetto delle norme di sicurezza e sulla regolarità contributiva.
PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI, EFFICACIA NEI CONTROLLI
In generale, il decreto si pone come strumento normativo per aumentare la capacità di prevenire gli infortuni, migliorare l’efficacia dei controlli, rafforzare la formazione e attivare inizia-
Approvato il decreto sicurezza arrivano badge digitale e più
L’obiettivo: porre fine alle continue morti sul lavoro. L’Anmil conta una vittima ogni 8 ore, un numero «tragicamente alto», come lo ha recentemente definito il presidente della Repubblica
Sergio Mattarella
tive di sensibilizzazione sulla cultura della sicurezza sul lavoro, già a partire dalla scuola. Come più volte sottolineato dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone, esiste infatti «un tema legato all’informazione, alla formazione adeguata, ai lavoratori nei luoghi di lavoro, ma anche alle scuole». L’obiettivo è quello di creare «una consape-
volezza complessiva» della sicurezza inglobando anche gli infortuni in itinere che, a differenza che in Italia, in altri Paesi non vengono neanche tracciati.
A questo scopo giocherà un ruolo particolare l’Inail a cui nel dl è affidato il compito di promuovere campagne informative e progetti formativi, a favore delle istituzioni
scolastiche, con particolare riferimento proprio alla sicurezza stradale nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica.
FONDO PER BORSE DI STUDIO
FINO A 7MILA EURO «Istituito un fondo per le borse di studio che corrisponderemo agli orfani di vittime
di incidente sul lavoro. Previste borse di studio corrisposte annualmente per importi da 3mila a 7mila euro per frequentare corsi».
Lo ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone, in conferenza stampa al termine del Cdm, che ha approvato il nuovo decreto per la sicurezza sul lavoro.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
STOP AI LAVORI AD ALTO RISCHIO
Altro tassello importante, quello che riguarda le esperienze formative dei ragazzi. Le convenzioni stipulate tra scuole e imprese non potranno più prevedere attività di formazione scuola-lavoro nelle lavorazioni ad elevato rischio per gli studen-
ti. Il provvedimento è stato adottato in Consiglio dei ministri proprio per prevenire infortuni e morti sul lavoro durante i periodi di formazione frutto di accordi tra gli istituti e le aziende.
CAMPAGNE INFORMATIVE Contestualmente, l’Inail promuoverà nelle
scuole campagne informative e progetti educativi dedicati alla diffusione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica. «La formazione scuola-lavoro deve rappresentare un’occasione di crescita, non di rischio»: così il ministro Giuseppe Valditara.
PRIMO PIANO
Gli ultimi dati a disposizione sono quelli riferiti al periodo gennaioagosto di quest’anno.
Sono state 674, nei primi otto mesi del 2025, le denunce di infortunio mortale presentate all’Inail al netto degli studenti, a cui la tutela assicurativa è stata estesa dal 2023. Dai dati emerge che, da un lato, le denunce di infortuni mortali sul posto di lavoro sono leggermente scese: 488 lavoratori hanno perso la vita, 15 in meno rispetto alle 503 morti registrate nello stesso periodo del 2024. Dall’altro lato, però, aumentano gli incidenti mortali in itinere, nel tragitto casa-lavoro. Questa tipologia di infortuni sale dell’8,8%. Parliamo infatti di 186 casi, 15 in più rispetto ai 171 registrati nel 2024.
LE DENUNCE PRESENTATE
E I SETTORI COINVOLTI
L’incidenza delle denunce di infortuni con esito mortale nel tragitto casa-lavoro sul totale degli infortuni mortali è passata dal 25,4% nel 2024 al 27,6% del 2025.
L’incremento ha riguardato il settore dell’Industria e servizi, che passa da 148 a 175 denunce mortali. Sono aumentati anche i casi di incidenti mortali tra gli studenti: sono sette contro i sei del 2024, ma l’istituto ricorda che i dati sono “provvisori soggetti ai tempi di trattazione delle pratiche, soprattutto ai fini del loro riconoscimento”.
LE DIFFERENZE TERRITORIALI
I DATI REGIONE PER REGIONE
Per quanto riguarda le morti sul posto di lavoro, sono diminuite le denunce nel Nord-Ovest (da 127 a 121), nel Nord-Est (da 113 a 106), al Centro (da 101 a 91) e nelle Isole (da 56 a 54), e aumentate al Sud (da 106 a 116). Tra le regioni con i maggiori aumenti, si segnalano Veneto (+21), Piemon-
Inail: 674 morti sul lavoro nei primi 8 mesi del 2025
te (+7), Liguria (+6), Marche, Toscana e Campania (+5 ciascuna), mentre per i cali più evidenti Emilia-Romagna e Lazio (-20 entrambe), Lombardia (-17) e provincia autonoma di Trento (-4).
I DATI SULLE MORTI PER GENERE ED ETÀ
L’analisi per classi di età evidenzia incrementi delle denunce in particolare nelle fasce 45-59 anni (da 239 a 263 casi) e 25-29 anni (da 15 a 17). Riduzioni tra i 20-24enni (da 23 a 14), tra
i 30-44enni (da 84 a 76) e tra gli over 59 (da 137 a 110). Il calo riguarda sia donne (da 31 a 26) che uomini (da 472 a 462). Diminuiscono poi le denunce dei lavoratori italiani (da 383 a 380) e quelle degli stranieri (da 120 a 108).
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Sarà come di consueto il vescovo
Antonio Napolioni a presiedere a Cremona, in Cattedrale e al Cimitero, le celebrazioni della solennità di Tutti i Santi e della commemorazione dei Defunti.
Sia oggi che domani, domenica 2 novembre, il vescovo presiederà l’Eucaristia in Cattedrale alle ore 11: entrambe le celebrazioni saranno trasmesse in diretta televisiva su Cr1 (canale 19) e in streaming sui canali web e social della Diocesi.
Domani, 2 novembre, inoltre, alle 15 monsignor Napolioni presiederà presso il monumento centrale del Cimitero civico di Cremona (in caso di maltempo sotto l’androne di sinistra rispetto al monumento centrale) la preghiera in suffragio dei defunti. Alla celebrazione, che sarà proposta in diretta sui canali web e social della Diocesi di Cremona (Facebook, Youtube e il sito www.diocesidicremona.it), prenderanno parte i sacerdoti della città con il nuovo vicario zonale della Zona pastorale 3, don Paolo Arienti, insieme ai religiosi e alle religiose e ai fedeli. Lunedì 3 novembre, infine, come tradizione alle 18 in Cattedrale sarà celebrata la Messa in suffragio dei vescovi defunti: anche in questo caso la liturgia sarà presieduta dal vescovo Antonio Napolioni e concelebrata dal vescovo emerito Dante Lafranconi insieme al Capitolo della Cattedrale.
La commemorazione dei defunti Il 2 novembre nel segno del ricordo
Il 2 novembre è una data significativa nel calendario religioso e civile del nostro Paese. Una giornata dedicata alla riflessione sulla morte e alla memoria dei defunti, che nel corso dei secoli ha acquisito significati profondi legati alla fede, alla cultura e anche alla società contemporanea. La commemorazione è una tradizione che affonda le sue radici nella religione cristiana. Nasce all'interno della tradizione cristiana. La Commemorazione dei Defunti segue di un giorno la Solennità di Ognissanti, che celebra tutti i santi, conosciuti e sconosciuti. Se il 1° novembre è dedicato ai santi del Cielo, il 2 novembre è il momento in cui la Chiesa invita a ricordare le anime dei defunti. Nel corso dei secoli, questo giorno è diventato un momento di grande raccoglimento religioso, con celebrazioni liturgiche che coinvolgono parrocchie, cimiteri e luoghi di culto. Uno degli aspetti più visibili del 2 novembre è sicuramente l'afflusso ai cimiteri. Nei giorni che precedono la ricorrenza, i negozi e le bancarelle che vendono fiori proliferano. Fiori come crisantemi, garofani e margherite, tradizionalmente legati alla commemorazione dei defunti, diventano il simbolo di un ricordo che si rinnova. In molte città italiane, le vie dei cimiteri si colorano di giallo, bianco e rosso, grazie alla vendita di questi fiori.
Il 2 novembre non è un evento che interessa solo l’Italia. La celebrazione dei defunti, infatti, è diffusa in tutto il mondo, sebbene con forme e tradizioni molto diverse.
La celebrazione dei defunti è diffusa in tutto il mondo, sebbene con forme e tradizioni molto diverse
POTENZIATO IL TRASPORTO URBANO
In occasione della commemorazione dei defunti, per facilitare i cittadini che si recano al Civico Cimitero, in accordo con Arriva Italia, sarà potenziato il servizio festivo del trasporto urbano delle linee M e F.
In particolare, la Linea F sarà attiva con cadenza oraria nei giorni festivi, per facilitare gli spostamenti di andata e ritorno tra i quartieri cittadini e il Civico Cimitero. I bus delle Linee F e M transiteranno alternativamente, garantendo un passaggio ogni 30 minuti presso il Cimitero. Da segnalare inoltre che dal lunedì al venerdì i mezzi delle linee M e F sono attive ogni 30 minuti ciascuna, assicurando una frequenza regolare durante la settimana.
Da lunedì 3 novembre sino al giorno precedente l’entrata in vigore dell’ora legale nel mese di marzo compresi, gli orari di apertura del Cimitero Civico e dei cimiteri suburbani di Cavatigozzi, Gerre Borghi e San Savino saranno i seguenti: da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 17.00, domenica dalle 08.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00. L’orario di apertura e di chiusura al pubblico è stato così definito in modo da renderlo maggiormente coerente e uniforme sull’intero territorio comunale, tenendo inoltre conto della fascia oraria in cui i cimiteri cittadini sono maggiormente frequentati.
Il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni affronta il tema relativo ai dati personali in ambito sanitario
«La
Regione deve imporre uno standard di sicurezza a prova di bomba»
Mercoledì mattina in Commissione Bilancio del Consiglio Regionale è stato affrontato il tema della sicurezza dei dati personali dei cittadini in ambito sanitario. «Un incontro chiesto da noi – sottolinea il consigliere regionale del Pd, Matteo Piloni - con l’assessorato al Welfare e Aria Spa, dopo l'attacco hacker di inizio mese che ha visto la fuoriuscita di dati dei pazienti lombardi da una piattaforma in uso a diversi medici di medicina generale. Una sottrazione di dati da parte di una organizzazione criminale che ha portato a tentativi di truffa, in questo caso di phishing, nei confronti di ignari cittadini a cui venivano avanzate ri -
chieste di denaro molto circostanziate, grazie all’uso di dati sottratti in modo fraudolento. Gli sms che molti stanno ricevendo in questi giorni sono il risultato di quell'attacco, sms che ho ricevuto anch'io. Dall'incontro di oggi è emersa una situazione molto preoccupante: dei 20 applicativi in uso in Lombardia, solo 4 o 5, secondo l’assessorato guidato da Bertolaso, hanno tutte le caratteristiche di sicurezza informatica necessarie. Il punto sta tutto qui: un sistema informatico privato che dialoga con un sistema informatico pubblico, peraltro così prezioso, deve avere caratteristiche di sicurezza pari a quello pubblico. Ma così non è! Perché la Regione, attraverso
Aria, non è in grado di mettere a disposizione dei medici di medicina generale un applicativo pubblico valido come quelli privati a cui oggi i professionisti si rivolgono per tenere i contatti con i pazienti?». Il consigliere regionale ha poi concluso: «Nulla contro le app private, ma la Regione deve imporre uno standard di sicurezza a prova di bomba. Ed è ciò che abbiamo chiesto e chiederemo fino a che non lo otterremo. I dati sanitari dei cittadini lombardi devono essere protetti meglio e non può essere l’ennesimo attacco hacker a svelare che ci sono grosse falle nel sistema informatico regionale».
Per il sindacato il nosocomio è destinato a una lenta agonia. Belleri: «Allarmi senza soluzioni»
La Cgil Cremona torna a parlare dell’Ospedale Oglio Po. «Un presidio che, nonostante a parole venga definito “centrale” dalla direzione, nei fatti continua a essere condannato a una lenta agonia, con il rischio concreto di un’ulteriore sentenza dolorosa nel 2026. Sì, perché mentre attendiamo l’incontro promosso dal Prefetto di Cremona per il 15 dicembre 2025, nel quale si sarebbe dovuto fare il punto sulla situazione, abbiamo casualmente appreso con sorpresa e indignazione di nuovi annunci online per la ricerca di infermieri e di un coordinatore infermieristico da parte di soggetti privati, incaricati di appaltare (diciamolo chiaramente) interamente il reparto di Medicina Generale. La direzione ha cercato di minimizzare, parlando di “mandati esplorativi”, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi anni, infatti, l’Oglio Po è stato oggetto di un vero e proprio smantellamento progressivo: accorpamento di Chirurgia e Ortopedia, chiusura del Punto nascite, riduzione dei posti letto in Medicina Generale (da 60 a 48), appalto del servizio Oss, le “montagne russe” che hanno interessato il reparto di Cardiologia e la soppressione dell’attività chirurgica di Senologia, giustificata da indicazioni regionali e nazionali. Pur riconoscendo le difficoltà di reclutamento di personale sanitario a livello nazionale, non possiamo tacere l’assenza di politiche serie di attrattività e di fidelizzazione del personale da parte della Asst, né la mancanza di un vero coinvolgimento degli attori locali, a partire dai sindaci del territorio. Non bastano i concorsi: servono contratti dignitosi
La Cgil attacca l’Oglio Po La dura replica dell’Asst
(non come quello sottoscritto da altre organizzazioni sindacali il 27-10-2025), condizioni di lavoro sostenibili e un chiaro impegno politico per difendere la sanità pubblica. È inaccettabile che la direzione continui a dichiarare di non voler informare le Organizzazioni Sindacali e i dipendenti sul futuro dell’Oglio Po “perché non vi sono ancora certezze. Non è credibile. È evidente che il direttore generale intenda procedere verso ulteriori appalti, come più volte dichiarato tramite giochi di parole, e che non stia perseguendo l’interesse pubblico, cedendo progressivamente pezzi di sanità pubblica al privato. Abbiamo già denunciato, in ogni sede, la nostra contrarietà.
La replica dell’Asst di Cremona non si è fattaattendere: «Dal 2024 ad oggi gli incon tri fra la direzione strategica dell’Asst di Cremona e le or ganizzazioni sindacali si svol gono sistematicamente con una periodicità che varia dalle due alle tre settimane. Duran
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te gli incontri vengono portate all’attenzione e discusse le diverse criticità con le relative possibili soluzioni, motivate in modo puntuale e oggettivo, dati alla mano. Il tema della carenza di personale infermieristico, definita in Italia un'emergenza nazionale (mancano circa 65mila infermieri), è stato ampiamente affrontato più volte e in diversi contesti, dalla Conferenza dei sindaci al Collegio di direzione e in sede di confronto sindacale; sarà all’ordine del giorno anche nel prossimo incontro con le organizzazioni sindacali convocato nella mattina di mercoledì 5 novembre. A dimostrazione della serietà con cui l’Asst di Cremona sta trattando il problema, il 13 ottobre scorso, all’Ospedale Oglio Po, si è tenuta una riunione tecnico-operativa straordinaria alla quale hanno
direttore medico Maria Lidia Raffaela Sinatra, il direttore della Dapss Alberto Silla, i direttori e i coordinatori di tutte le unità operative. Al centro dell’attenzione i dati di attività, i lavori di riqualificazione del Presidio e le possibili azioni da attuare nell’immediato per gestire la carenza di infermieri mettendo in atto tutte le modalità di reclutamento e le formule contrattuali consentite: concorsi, libera professione e attivazione di accordi con fornitori esterni di personale. Unico obiettivo condiviso con i partecipanti, quello di garantire e – dove possibile – potenziare i servizi di sanità pubblica. Il tema della carenza di personale, medici e infermieri è molto serio e va affrontato con serietà. A nessuno è mai passato per la testa di minimizzare. Anzi. Lanciare allarmi senza proporre o trovare e solo ad acuire il problema, destabilizzare gli operatori e confondere i cittadini, rischiando di rendere la struttura meno attrattiva»,
Oltre un milione i vaccinati dell’antinfluenzale in regione nelle fasce over 65 e over 80
Oltre 1.036.000 vaccinazioni antinfluenzali effettuate con un forte contributo di medici di famiglia e farmacie e ampia adesione delle fasce over 65 e over 80. Questi i numeri principali dall’avvio della campagna gratuita 2025-2026 che dal 13 ottobre è stata estesa a tutti i cittadini lombardi, con prenotazione tramite rete territoriale e portale regionale. L'incremento è di circa 100.000 dosi rispetto allo stesso giorno della campagna vaccinale 2024-2025. Tra i canali principali, le somministrazioni sono state effettuate dai medici di medicina generale (567.945), farmacie di comunità (215.620), pediatri di libera scelta (123.236), centri vaccinali Asst (53.784).
Questa la divisione per province: Milano: 343.162, Brescia 139.859, Bergamo 111.305, Monza e Brianza 100.781, Varese 84.811, Como 62.648, Pavia 48.568, Lecco 37.768, Cremona 34.460, Mantova 30.338, Lodi: 27.332, Sondrio 15.040. Per fasce d'età qui di seguito i dettagli: 65–79 anni 372.025 dosi, over 80 anni 247.328 dosi, 18–59 anni 192.335 dosi, 60–64 anni 78.652 dosi, 2–6 anni 67.552 dosi, 7–17 anni 63.831 dosi, 0–1 anni 14.349 dosi. La crescita delle vaccinazioni è complessiva e costante negli anni, il totale di Regione è passato da 1.853.882 della stagione 19-20 a 2.088.894 della stagione 24-25; la crescita riguarda in particolare i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta che nello stesso periodo sono passati da 1.082.566 a 1.384.676 e le farmacie che sono passate da 2.832 a 394.996; quest’anno i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta sono già a 658.234 e le farmacie a 202.135. Al 28 ottobre 2024 erano rispettivamente a 555.962 e le farmacie a 147.838. Tutti i cittadini lombardi che desiderano proteggersi dall’influenza possono accedere gratuitamente alla vaccinazione presso: gli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, le farmacie aderenti alla campagna vaccinale, i centri vaccinali delle Asst (per accedere a centri vaccinali e farmacie aderenti si può prenotare un appuntamento tramite: https://pr enotasalute.regione.lombardia.it/prenotaonline/ ). Accanto all’influenza, prosegue la protezione dei più piccoli contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) con l’anticorpo monoclonale Bey fortus erogato nei punti nascita e nei percorsi pediatrici: ad oggi sono state effettuate 20.797 somministrazioni, circa un terzo delle dosi che dovranno essere somministrate nell’intera campagna; 12.944 dosi sono state somministrate dai pediatri di libera scelta e il restante da punti nascita e centri vaccinali. Le coperture vaccinali superano l’80% per i bambini nati da gennaio a marzo 2025 e superano il 60% per i bambini nati
CAMPAGNA GRATUITA
CULTURA
Questa volta parliamo di… “ DAVID GALE ”
Perché “The life of David Gale”? Perché pur essendo un film del 2003 (regia di Alan Parker, protagonista un ispiratissimo Kevin Spacey) c’è tutta l’attualità di questo mondo.
David Gale è un professore di filosofia di grande successo che, vittima di una bella ma rancorosa studentessa da lui bocciata (1 - il rapporto docente maturo e studentessa), resta intrappolato in una strumentale accusa di stupro (2 - il difficile giudizio nei casi di stupro in assenza di prove concrete).
Viene lasciato dalla moglie che porta con sé anche il figlioletto (3 - la solitudine dei mariti separati) e sprofonda nella depressione e nell’alcolismo (4le dipendenze come problema sociale). Trova una ragione di riscatto nella sacrosanta lotta contro la pena di morte (5 - gli ideali e l’umanità del volontariato) ma come già accaduto con l’università, viene presto allontanato dalla associazione (6 - l’emarginazione e il pregiudizio sociale).
Trova sincera amicizia nella sua nuova missione in Constance, ma scopre che non le resta molto da vivere perché malata di leucemia, e allora insieme elaborano una strategia diabolica a sostegno della loro lotta comune contro la pena di morte: Constance si suiciderà fingendo di essere stata uccisa proprio da David (7 - la legittimità di porre fine alla propria vita). In questo modo David verrà condannato a morte e ucciso (non voglio nascondermi dietro la parola “giustiziato”), ma facendo in modo che dopo la sua morte si scopra che la sua condanna era un errore giudiziario (8 - gli errori processuali e la responsabilità dei magistrati) e quindi ammonendo il mondo della disumanità di una pena per la quale non vi è rimedio: la morte. Alla fine, anche lo spettatore più duro non può che commuoversi di fronte a questo immolarsi, perché niente rende più triste della irreparabilità delle cose.
L’Adafa da oggi rende omaggio a Giorgio Mori
A un anno dalla scomparsa, l’Adafa rende omaggio a Giorgio Mori, fra i maestri dell’arte cremonese. La rassegna si apre oggi alle 17.30 nelle sale di Casa Sperlari (visitabile gratuitamente fino al 13 novembre da martedì a domenica dalle 17 alle 19 in via Palestro 32). La retrospettiva s’intitola “il colore dell’anima” e si articola in quattro sezioni.
MOSTRA
Presso
l’Unione
“Emozioni su carta” presso il Museo della Stampa
Si apre oggi alle ore 16 presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino, la rassegna collettiva “Emozioni su carta” con opere eseguite su supporti car tacei con diverse tecniche esecutive: incisione, grafite, acquerello, pastello e digital art. La rassegna è aperta al pubblico fino al 23 novembre secondo gli orari del Museo della Stampa.
Cattolica Artisti Italiani di Parma si possono ammirare le opere di Maria Cristina Peri
La bellezza della luce illumina l’arte
Sino a mercoledì 5 novembre sarà possibile visitare all’Unione Cattolica Artisti Italiani (in Galleria S. Andrea) di Parma la mostra della pittrice gussolese Maria Cristina Peri. Protagonisti della mostra, dal titolo “La bellezza della luce”, sono i fiori. Va detto che non sono fiori qualsiasi, bensì quelli coltivati, con cura e passione, dalla pittrice stessa: «Sì, sono proprio i fiori del mio giardino”» dice con affetto. Le decine di quadri esposti propongono un soggetto molto simile: un vaso contenente dei fiori, appoggiati su un tavolo con un telo bianco; il tutto si presenta su uno sfondo con campiture del medesimo colore, nelle quali si indovinano bene le pennellate. Questa scenografia, apparentemente disadorna, è a suo modo esplicita nelle intenzioni: esalta le forme naturali dei petali e delle foglie, così come – e arriviamo al titolo della mostra – le sfumature create dalla luce che li illumina.
«In questa serie di soggetti simili
– spiega Peri – vorrei esprimere ed esaltare la bellezza del creato (a maggior ragione nel momento storico, difficile, che ci troviamo a vivere)». E quale simbolo migliore della bellezza se non i fiori illuminati dalla luce?
Ai ritratti floreali si aggiunge, infatti, anche la bellezza della luce, che si esprime nella vasta gamma dei colori e delle sfumature. Sin dai tempi più remoti, la luce è stata simbolo del divino; e nella dottrina cristiana assume, se possibile, un ruolo ancora mag -
giore: basta pensare all’orientamento delle chiese, rivolte a oriente appunto, perché è da lì che sorge il sole, e con lui Cristo. Naturalmente, lo studio della luce è imprescindibile per qualsiasi rappresentazione artistica; talora però arriva ad essere il vero perno dell’intera composizione: dagli sfolgoranti mosaici ravennati, alla luce radente di Caravaggio, sino alla serie di Cattedrali di Rouen, realizzata da Monet. Gli esempi sarebbero infiniti. Va detto che Maria Cristina Peri cono -
sce molto bene la storia dell’arte: oltreché pittrice, è stata per una vita insegnante di Educazione Artistica, dopo un diploma conseguito all’Istituto d’Arte Toschi di Parma. La pittrice ha deciso di non mettere i quadri in vendita. Come ci spiega, «affronto questa mostra come mio riconoscimento personale, riconoscimento della mia attività di pittrice che poi è tutta la mia vita; la mia volontà è quella di trasmettere un messaggio, un invito a gioire della bellezza, a emozionarci del creato».
dialettale
IN REGIONE LOMBARDIA Proposta di legge per valorizzare il teatro
CONSIGLI IN LIBRERIA
Accanto al focolare domestico, le torce, le lampade, le lucerne, i candelieri, i lampadari e altri simili oggetti a combustibile (perlopiù la cera e l’olio lampante) furono gli strumenti che, per secoli e secoli, l’umanità adoperò “per vincere le tenebre notturne”. A partire dall’antichità, il loro uso proseguì “almeno fino al XIX secolo, quando si [sarebbero iniziati] a usare come mezzi illuminanti prima il gas e poi l’energia elettrica”. Ma se la tecnologia non fece quasi alcun progres -
Il gruppo regionale del Partito Democratico ha presentato una proposta di legge per valorizzare il teatro dialettale e il primo firmatario è il consigliere Matteo Piloni. Cosa comprende la proposta di legge? Prevede che la Regione Lombardia conceda contributi e finanziamenti per la produzione di nuovi spettacoli teatrali in dialetto, il recupero e riallestimento di opere teatrali
dialettali tradizionali, l'organizzazione di rassegne, festival e concorsi di teatro dialettale, la realizzazione di progetti di formazione e workshop per attori, registi e autori di teatro dialettale e l'attività di ricerca, studio e documentazione sul teatro dialettale. Il progetto di legge prevede una dotazione finanziaria di 500 mila euro all’anno per i prossimi tre anni.
“Arte e luce”, un viaggio con Barchielli
so per millenni, l’estetica invece rivestì un ruolo di crescente importanza, tanto da “trasformare questi oggetti in elementi di arredo” e meravigliose opere d’arte. Di tutto ciò scrive Mauro Barchielli nel suo saggio “Arte e luce. Un viaggio attraverso la storia degli apparecchi illuminanti d’interno” (Edizioni Fantigrafica). L’esperto di storia dell’illuminazione (suoi sono, tra gli altri, i libri “La città dal buio alla luce” e “Breve
storia dell’illuminazione pubblica a Cremona”) ci porta nelle domus patrizie e nelle cattedrali; nelle case della povera gente, di campagna e di città; nelle magioni borghesi e nelle residenze nobiliari. La costante è l’attenzione per gli innumerevoli sistemi di illuminazione d’interni (difficile indovinarne così tanti, prima della lettura del libro), pazientemente descritti e ben documentati. Fonti preziose in tal senso sono le raffi -
gurazioni artistiche degli apparecchi illuminanti: oggetti non solo estetici, dunque, ma anche dipinti e ritratti nell’arte; difatti, più di un centinaio di foto a colori accompagnano il libro, un apparato iconografico che – la metafora è d’obbligo – ben illumina le descrizioni di Barchielli; e c’è da scommettere che, dopo la lettura, si farà più attenzione alla presenza delle fonti di luce artificiale sia negli interni sia nei dipinti. Il
saggio è altresì un’occasione per ricostruire la vita del passato, scandita ben più che oggi dal ritmo giorno/notte e dove il lusso di apparecchi illuminanti a guisa di opera d’ar te era riservato a pochi. Il lavoro di Barchielli è solidamente documentato: saggi, esperienza diretta e archivi; un ruolo particolare è rivestito dagli inventari dei beni mobili, preziosa risorsa per rilevare sistemi di illuminazione che non fossero confinati – come le candele di sego – all’assoluta estemporaneità.
...PER MAURO ACQUARONI
di Federico Pani
FEDERICO PANI
Le opere della gussolese Maria Cristina Peri illuminate a Parma
TEATRO
Uno spettacolo per sostenere il canile Anpana
di Cremona
Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Daniel Pennac, “Abbaiare stanca”, una serata in cui il teatro d’improvvisazione sale sul palco per sostenere e aiutare i volontari del canile di Anpana Cremona. Sul palcoscenico si alterneranno i Tubocatodico, i Ribalta e gli Improstori, accompagnati dalle musiche del maestro Cristian Scaratti per una serata di intrattenimento leggero e intelligente. Tutto il ricavato della serata andrà, infatti, a sostegno delle attività di adozione e gestione del rifugio per cani. Appuntamento lunedì 3 novembre alle 21 al Teatro Filodrammatici di Cremona L’ingresso è a offerta libera (prenotazioni su https://short.do/crmvMt ).
Il tema della guerra demografica alla Libreria Logos con Fontana
Venerdì 7 novembre alle ore 18 presso la Libreria Logos (in Corso Garibaldi 92 a Cremona) il filosofo Stefano Fontana (nella foto) presenterà il 17° rapporto dell’Osservatorio Cardinale Van Thuan, dal titolo “La guerra demografica. Ci vogliono estinti?”, appena uscito dall’editore Cantagalli. Quindici esperti esaminano la vera “bomba atomica” dell’umanità di oggi, la glaciazione demografica e le pianificazioni politiche sulla procreazione e sulla popolazione. Il titolo del Rapporto è provocatoriamente realistico, provoca mettendoci davanti la realtà: quella della popolazione è una vera e propria guerra. I due aspetti principali di questa guerra demografica trattati dal Rapporto sono le politiche antinataliste e quelle immigratorie. Il Rap-
L’italo-boliviano Pablo Mizque ci parla del libro dal titolo
porto non fa unicamente un discorso di bioetica o di morale personale, ma propone una analisi schiettamente politica. Stefano Fontana, presente per la seconda volta presso la Libreria Logos, è direttore dell’Osservatorio
Cardinale Van Thuân sulla dottrina sociale della Chiesa e del Bollettino di dottrina sociale della Chiesa. Nel 2007 Benedetto XVI lo ha nominato Consultore del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Filosofo, giornalista e pubblicista, ha collaborato a varie testate e attualmente collabora con il quotidiano La Nuova Bussola Quotidiana. È studioso e divulgatore di Dottrina sociale della Chiesa, di filosofia della politica e di problematiche relative al rapporto fede e politica. Ha pubblicato molti libri, ultimo dei quali “Verità o interpretazione. Critica dell’ermeneutica cattolica”, Fede & Cultura, 2025 e da anni tiene scuole di formazione a livello nazionale sulla filosofia cristiana e di dottrina politica cattolica. L’evento è a ingresso libero.
Un poema in tre atti che parla dei due mondi
Pablo Mizque, italo-boliviano attualmente residente in Italia, ha appena pubblicato “OroCarneOcéano” (Gruppo Albatros-Il Filo), un “poema in tre movimenti, capace di raccontare la fragilità e la grandezza del vivere attraverso il mistero continuo della natura e del sentimento”. Così la scrittrice Marina Sarracino introduce il libro di Pablo Mizque, il cui libro è ordinabile presso le librerie o disponibile su tutte le principali piattaforme di vendita online (Ibs, Amazon, Feltrinelli, Libraccio). L’autore ha gentilmente concesso a “Il Piccolo” l’intervista che segue. Europa e America latina: lei parla dei due mondi nei quali è vissuto. «E ai quali sento di appartenere, in egual misura. Se è vero che la letteratura è un ponte che collega mondi, mi piace pensare che “OroCarneOcéano” parli tanto alla sensibilità europea quanto a quella latinoamericana».
A volte nel suo libro si trovano frasi in spagnolo.
«Sì, mi sono permesso di sottoporre al lettore italiano alcune parole spagnole non tradotte. In primo luogo perché le due lingue generalmente riescono a dialoga-
re. E poi perché certi concetti è un peccato tradurli, sono così tipici di una cultura che tradurli significherebbe tradirli». Una parte del libro è in prosa, un’altra in rima.
«Sì, inizialmente ero tentato di scegliere un genere, uno solo. Ma poi mi sono detto: la letteratura non è forse libertà, assoluta libertà? E allora ho lasciato fluire e ho dato ai miei scritti la forma che più mi sembrava opportuna per ciascun pezzo, senza preoccuparmi troppo dell’omogeneità stilistica. L’unità tematica c’è ed è (per lo meno nella mia testa) molto chiara e netta. Ma le forme espressive utilizzate sono variegate, e spero che questa cosa non confonda il lettore ma, al contrario, lo stimoli». Nel suo libro ci sono spesso citazioni o temi di carattere religioso. «Nulla di pianificato. Credo di non scandalizzare nessuno se dico che fare poesia è un atto eminentemente trascendentale. È, quindi, fisiologico che esplorando il tema
INIZIATIVE
dell’amore umano si intersechino temi mistici».
C’è ancora spazio per la poesia, oggi?
«Sembrerebbe di no. In una società ipertecnologica, dove il sentimento è considerato un’escrescenza superflua e fette sempre più consistenti di umanità vengono affidate all’intelligenza artificiale, scrivere e leggere poesie pare un atto quantomeno anacronistico. Andate in una libreria qualsiasi e chiedete dov’è il settore dedicato alla poesia, di solito vi indicheranno uno sparuto scaffale, collocato dietro all’estintore. Eppure credo che la poesia, in qualche modo, resista. Sempre. Come un fiume carsico che ogni tanto pare scomparire ma poi torna sempre a riaffiorare. Mi piace pensare alla poesia come a un atto di resistenza umana, uno strenuo, commovente tentativo di rimanere aggrappati alla parte più profonda, fragile e nobile dell’essere umano».
Un serie di incontri per celebrare Sofonisba Anguissola
Dopo l’apertura delle celebrazioni per i 400 anni dalla morte di Sofonisba Anguissola, avvenuta lo scorso 30 maggio alla Camera dei Deputati, Cremona la ricorda con una serie di incontri, dal titolo “Donne per l’arte - Conversazioni sulla figura di Sofonisba Anguissola”, in programma dal 6 al 27 novembre, pensata per consentire a un vasto pubblico di comprendere l’importanza artistica e umana di questa grande pittrice. L’amministrazione comunale e il Museo Civico Ala Pon -
zone sono recentemente ritornati su Sofonisba Anguissola. occupandosi di un’opera di più recente scoperta: la pala della parrocchiale di Paternò, che le era già stata attribuita da Alfio Nicotra nel 1995, dopo che lo studioso aveva visitato la mostra di Cremona. L’attribuzione era stata poi confermata da alcuni documenti. Poiché questo dipinto versava in non buone condizioni di conser vazione, è stato portato nei laboratori per il restauro, cogliendo poi l’occasione di mostrare il
PUNTO DI VISTA
Vedendo la tv e leggendo i giornali si finisce nell’ingranaggio di anticultura
Accendi la tv (ma anche aprendo certi giornali) ed inconsciamente entri in un ingranaggio potente, mostruoso e perverso di incultura o anticultura. Questa macchina enorme, assordante, incombente, inarrestabile fagocita, macina e distrugge cervelli, intelligenze, idee, buon gusto, riflessioni, ragionamenti, valori civili e morali, rispetto e dignità (individuali e collettivi)...
dipinto al pubblico insieme ad altre opere legate alla sua iconografia, quella della Madonna Odighitria (che mostra la via) o dell’Itria. Il
Museo Civico Ala Ponzone ha così allestito nel 2022 la mostra Sofonisba Anguissola e la Madonna dell’Itria. Conclusa l’esposizione cremonese, la mostra è stata ospitata dal Museo Diocesano di Catania. Giovedì 6 novembre è in programma un importante appuntamento organizzato da Cremona Musei e dalla Camera di Commercio di Cremona, Mantova e Pavia. Alle 18 la Sala Maffei della Camera di Commercio (in via Lanaioli 7) ospiterà lo storico dell’arte Flavio Caroli che presenterà
il suo libro “Come in uno specchio”, edito da Rizzoli. Un diario segreto ritrovato sul luogo della sepoltura di Sofonisba Anguissola in San Giorgio dei Genovesi a Palermo a quattrocento anni dalla morte. Venerdì 7 novembre, alle 17 in Sala Puerari (in via Ugolani Dati 4) sarà Gabriella Benedini, artista contemporanea cremonese, che ha ritrovato le tracce di Sofonisba Anguissola a Palermo, in San Giorgio dei Genovesi. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e non è necessaria la prenotazione.
delle connessioni sociali, del civismo, l'esaltazione dell'arrivismo, dell'egoismo, del narcisismo. Ma è anche un prodotto pericoloso: ci sta imprimendo le stigmate della decadenza dei nostri valori individuali e collettivi, basi imprescindibili della nostra società, della nostra democrazia. Mi e vi pongo una domanda: tutto ciò è avvenuto e avviene per caso? Io penso di no. Qualcuno ci vuol far tornare alla preistoria dell’Occidente e dei suoi valori attraverso un nuovo credo: consumare obbedire tacere. Anselmo Gusperti LETTERE & OPINIONI lettereilpiccolo@gmail.com
vomitandoti addosso ignoranza, piattezza, becerume, cialtroneria, qualunquismo, frasi fatte, arroganza, aggressività, violenza di ogni tipo (individuale o di gruppo, armata, fisica o psicologica, palese o subdola), truffe trionfanti, esaltazione del lusso e della ricchezza spudorata, successi senza meriti, culto della personalità, individualismo, bullismo, irresponsabilità, spregio delle leggi e delle regole. Il tutto confezionato e condito da pubblicità (bassa propaganda) che occupa almeno la metà dello spazio e del tempo, avendo, ov-
viamente, la priorità assoluta ed indiscutibile sulla scansione dei programmi o degli articoli. Questa macchina funziona, spadroneggiando da circa quarant'anni impadronendosi progressivamente dei gusti, del modo di ragionare, delle priorità, tipologie e scala dei valori degli italiani, orientandone le scelte, le simpatie, le decisioni, anche politiche. Il prodotto che questa macchina ci restituisce è desolante: impoverimento diffuso ed evidente della morale individuale e collettiva, del civismo individuale e collettivo, l'indebolimento
Ammirare le opere del Boccaccino con Target Turismo
In occasione dell’importante mostra monografica dedicata a Boccaccio Boccaccino in corso a Cremona, Target Turismo propone una serie di appuntamenti alla scoperta dell'artista cremonese e delle sue opere ancora oggi veri tesori e patrimonio della città di Cremona. Ogni prima domenica dei mesi di novembre, dicembre e gennaio, con inizio domani alle ore 15, i visitatori verranno accompagnati in un viaggio d’arte per ammirare dal vivo e conoscere storia, stile e opera del Boccaccino condotti dallo storico dell'arte e guida turistica Luca Maffi. Due ore di immersione tra affreschi e dipinti partendo dal Museo Diocesano, luogo che ospita l’importante mostra “Il rinascimento di Boccaccio Boccaccino” dove dialogano splendide opere provenienti da importanti musei italiani e collezioni private, per poi proseguire nella adiacente Cattedrale di Santa Maria Assunta per un approfondimento sugli affreschi conservati nel massimo tempio sacro cremonese. Terza tappa presso il Museo Civico Ala Ponzone, dove sono conservate opere di Boccaccino, per un pomeriggio di scoperte, approfondimento e confronti dedicati ad uno dei maestri lombardi della pittura tra XV e XVI secolo. Info e prenotazioni: 379 1165691.
Una mostra fotografica dedicata a Berlinguer
“Dialoghi sulle idee, i temi e le battaglie di Enrico Berlinguer” è il titolo della mostra fotografica, aperta dal 16 al 23 novembre e dedicata alla vita, alla carriera e al lascito morale del dirigente del Partito Comunista Italiano. A oltre 40 anni dalla sua scomparsa, l’evento in programma intende realizzare un momento di riflessione politica per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale della sinistra italiana e come opportunità di conoscenza, in particolare, per le giovani generazioni. La mostra è visitabile gratuitamente presso la Sala Conferenze Società Filodrammatica Cremonese.
PAOLO A. DOSSENA
Il bando per la pioppicoltura
Regole e requisiti in Lombardia
Visto il successo degli ultimi incentivi, continuano i contributi per il pioppo. Il bando è aperto, e questa volta è dedicato alla realizzazione di impianti arborei su superfici non agricole “Pioppeto su pioppeto”. La dotazione finanziaria è di € 570.000. Le domande vanno presentate entro il 13 novembre prossimo. In particolare il bando è riferito alla realizzazione di impianti di pioppi o arborei (come detto su superficie non agricola), il pioppeto deve essere realizzato con almeno il 20% di cloni MSA come AF8, BIC, MISSOURI, AF13. Maggiore è la percentuale di cloni a maggior sostenibilità ambientale maggiore sarà il contributo. Con il 50% di cloni MSA si può accedere al massimo del contributo (90%).
I BENEFICIARI
I soggetti beneficiari possono essere proprietari o possessori privati, altri soggetti ed enti di diritto privato titolari della conduzione delle superfici non agricole.
SUPERFICI AMMISSIBILI
Il sostegno è ammesso solo per terreni presenti nel fascicolo aziendale su Sis. Co, a condizione che: - il titolo di conduzione sia valido per l’intero periodo di impegno (8 anni dalla dichiarazione di fine lavori); – in caso di concessione, che nel contratto sia espressamente prevista la possibilità di realizzare pioppeti; – sia presente il permesso scritto del proprietario e, nel caso di comproprietà, l’assenso di tutti i comproprietari - la superficie minima di domanda è
CONTRIBUTO CONCEDIBILE
Il contributo è pagato sulle spese di impianto, e varia in base alle caratteristiche dell’azienda ed alla percentuale di diversificazione clonale, secondo questo schema:
• Senza certificazione PEFC o FSC, >20% MSA 60%
• Senza certificazione PEFC o FSC, > 80% MSA 80%
• Con certificazione PEFC o FSC, > 20% MSA 80%
• Con certificazione PEFC o FSC, > 50% MSA 90%
La certificazione e la scelta di cloni MSA quindi risultano importanti per poter aver accesso ad un contributo superiore.
pari a 1 ha, in appezzamenti di almeno 0,5 ha. La superficie ammissibile (e pagabile) è calcolata “netta” (area occupata dalle piante più una cornice di 6 m attorno ad esse).
TIPOLOGIA DI INVESTIMENTO
AMMISSIBILE
Obbligatorio l’utilizzo di ibridi di pioppo iscritti al RNMB come: I-214, AF8, Missouri, AF13, BIC ecc.., o in analoghi registri europei, utilizzando almeno 2 cloni di pioppo, di cui almeno 1 classificato MSA, che copra almeno il 20% del numero totale di pioppelle. Solo nel caso si utilizzino solo cloni MSA è ammesso l’utilizzo di un solo clone. Negli impianti superiori a 30 ha è obbligatoria la mescolanza clonale a blocchi, utilizzando almeno 3 cloni, di cui almeno 2 MSA.
SPESE AMMISSIBILI
• spese di impianto: calcolate unicamente con il metodo dei “costi standard”: di conseguenza non serviranno le fatture di acquisto di pioppelle e/o servizi di contoterzi.
• spese tecniche di progettazione, consulenza e direzione lavori.
• spese di informazione e pubblicità Non è possibile aggiungere voci di costo diverse, le spese possono essere rendicontate solo se sostenute dopo la presentazione della domanda di sostegno. Entro il 31 marzo 2027 tutti gli interventi dovranno essere terminati e rendicontati.
I CRITERI DI SELEZIONE
I criteri di selezione privilegiano:
– L’utilizzo di una percentuale superiore al 20% di cloni MSA
– Il possesso della certificazione PEFC o FSC (già presente al momento della domanda)
– Beneficiari con qualifica IAP e giovani agricoltori
– Gli impianti in aree protette
– Gli impianti in zone vulnerabili ai nitrati I requisiti che hanno dato origine al punteggio devono essere mantenuti per tutto il periodo di impegno.
Le nostre radici, il nostro impegno per il futuro. Un sapere coltivato nel tempo generando valore per la comunità, in armonia con l’ambiente, le persone, il lavoro.
Perché il futuro si costruisce ogni giorno con scelte consapevoli radicate nella nostra identità. www.panguaneta.com
La Sansebasket vince il titolo della Lombardia Sud A rischio la qualificazione di Musetti alle Atp Finals
La Sansebasket si è aggiudicata il titolo di baskin della Lombardia Sud, vincendo la finale con la Teambaskin per 76-68. La partita è stata in equilibrio e solo negli ultimi minuti i canestri di Matteo Tommasoni e Daniela Maldotti hanno creato il distacco per un finale in sicurezza. Durante l'intervallo è stato consegnato un contributo all'Associazione Baskin da parte dei giocatori della Sansebasket.
Qualificazione di Lorenzo Musetti (nella foto) alle Atp Finals di Torino sempre più a rischio. Ora è tutto nelle mani del canadese Félix AugerAliassime, che in caso di approdo in finale del Masters 1000 di Parigi, staccherà il pass a spese dell’italiano. Decisiva la semifinale di oggi contro il kazako Bublik. In campo femminile, domani alle 13 a Riyadh esordio di Jasmine Paolini nelle Wta Finals contro Aryna Sabalenka.
» BASKET SERIE A La Vanoli va a Desio sulle ali dell’entusiasmo
Una posizione in classifica da stropicciarsi gli occhi. Alzi la mano chi pronosticava la Vanoli a sei punti dopo quattro partite, con in calendario Venezia e Bologna? Nemmeno coach Brotto osava sperarlo, anche se ha sempre mostrato grande fiducia nel suo roster. Tenendo conto che nelle prime tre giornate è mancato totalmente l’apporto del centro Anigbogu, possiamo confermare che la Vanoli è la più grande sorpresa di questo inizio di stagione. Ma nessuno in casa biancoblu si fa condizionare dai facili entusiasmi ed anzi Brotto ha più volte rimarcato che i punti conquistati sono fieno in cascina per i momenti più difficili. La squadra, però, appare davvero in grande
Ieri pomeriggio coach Brotto ha presentato il match di domani nella sala stampa del PalaRadi. «A Desio affrontiamo una squadra di tradizione, tornata dopo qualche stagione in serie A, e di talento, allenata
Rimini 6
C lassifica (8ª giornata)
Verona 12
Pesaro 12
Livorno 10
Rieti 10
Fortitudo Bologna 10
Rimini 10
Brindisi 10
Avellino 8
Pistoia 8
Torino 8
Cividale 8
Cento 8
Bergamo 8
JuVi Cremona 8
Scafati 8
Forlì 6
Mestre 6
Roseto 4
Ruvo di Puglia 4
Urania Milano 2
salute e i giocatori danno la sensazione di divertirsi e di non patire la pressione nei momenti down dei match. Anche contro Treviso abbiamo assistito alla crescita esponenziale di molti giocatori e
Con tre successi in quattro turni il roster biancoblu è una delle più belle realtà in questo inizio di stagione e senza voli pindarici vuole continuare a correre
Risultati 4 ª giornata
Brescia-Cantù 104-94, Milano-Venezia 101-88, Napoli-Reggio-Emilia 95-87, Tortona-Trapani 108-100, Trieste-Udine 92-85, Vanoli Cremona-Trevso 96-79, Varese-Trento 7485, Vir tus Bologna-Sassari 90-71.
5 ª giornata (01-11)
Cantù-Vanoli Cremona (h 16), Reggio Emilia-Milano (h 18), SassariUdine (01-11 h 18.15), Tortona-Napoli (h 19), Trapani-Brescia (h 17), Trento-Virtus Bologna (01-11 h 20), Treviso-Triste (01-11 h 20.30), Venezia-Varese (h 16.30).
dei primi timidi segnali positivi di Anigbogu, la cui fisicità sarà indispensabile contro avversari molto for ti vicino a canestro. Con il morale alto, ma senza voli pindarici, la Vanoli si appresta ad affrontare
C lassifica
Brescia 8 Trento 6
Vanoli Cremona 6
Tor tona 6
Milano 6
al PalaFitLine di Desio la neopromossa Acqua S. Bernardo Cantù, reduce dalla sconfitta di Brescia.
La squadra di Brienza è penultima nella classifica dei punti segnati (77.25 di media), a conferma
Brotto: «Affrontiamo una squadra di talento»
da un ottimo coach come Brienza. Oltretutto Cantù è bisognosa di punti e vuole riscattare la sconfitta di Brescia, che ha fatto arrab-
biare Brienza. Noi siamo in un buon momento e vogliamo continuare su questa strada. Dopo Bologna avevo chiesto alla squadra
di tenere i piedi per terra, mentre in questa settimana ho insistito sull’agonismo, necessario contro Cantù. Tutti protagonisti i miei giocatori? Non è una scelta premeditata a tavolino». Sorpreso delle squadre a zero punti? «Sì, non me lo aspettavo, visto che hanno buoni roster. Ecco perché insisto a dire che bisogna guardarsi le spalle».
La JuVi ricarica le pile per sfidare la capolista
ALEXANDRO EVERET
Una grande vittoria e una sconfitta senza appello. In pochi giorni la Ferraroni JuVi ha giocato due partite dall’esito contrastante. Nel weekend è arrivata una splendida vittoria 89-91 a Pistoia (nella foto) , in un match giocato con grinta, in un clima resto triste e surreale dal ricordo della tragica morte di Raffaele Marianella (l’autista del bus dei tifosi pistoiesi ucciso da una sassata lanciata da mano criminale a Rieti), la cui memoria è stata onorata da entrambe le squadre. Sotto il canestro si è lottato, con Pistoia che dopo un avvio difficile ha preso il sopravvento, ma la JuVi è rimasta sempre in partita, l’ ha ribaltata ed è scappata sul
70-78. Pistoia con un break ha ricucito, ma trascinata da Garrett e McConico la squadra di Bechi ha tenuto duro vincendo 89-91. Nel turno infrasettimanale, invece, la “bestia nera” Cento
ha prevalso nettamente 94-74, in una gara che già nel primo quarto ha registrato gli emiliani avanti di 8 punti. La JuVi ha recuperato fino al 28-26, ma un parziale 9-0 ha portato all’allungo di Cento, che ha poi macinato punti su punti, allungando prima a +15 e poi al definitivo +20, con espulsione di coach Bechi per doppio fallo tecnico. La JuVi, che ha trovato in Bortolin un nuovo importante pilastro, sta comunque vivendo un buon momento e la sconfitta di mercoledì sera non cancella l’andamento positivo degli oroamaranto nelle ultime settimane. Domani alle 18 gli oroamaranto tornano al PalaRadi per sfidare un’altra grande del basket italiano: la Victoria Libertas Pesaro di coach Spiro Leka, capolista con Verona.
che il ritorno nella massima serie si sta rivelando più duro del previsto. Naturalmente la squadra brianzola ha il non facile compito di amalgamare gli stranieri, ma ha comunque un parco italiani di tutto rispetto, con i vari Moraschini, Andrea De Nicolao, Bortolani e Basile. Classifica alla mano, ad avere più pressione domani pomeriggio sarà sicuramente Cantù, che davanti ai propri tifosi deve tornare a fare punti, ma di fronte si troverà una Vanoli che anche in trasferta ha dimostrato di essere efficace. Ancora una volta sarà determinante la fase difensiva dei biancoblu, a maggior ragione contro un roster che fatica in attacco, ma come sempre a fare la differenza sarà anche la percentuale al tiro da tre, marchio di fabbrica della squadra di Gigi Brotto.
SERIE B
Una Logiman lanciata ospita domani la Gema
Logiman in rampa di lancio. La squadra di Gabrielli, senza la sconfitta a tavolino, sarebbe da sola in testa e questo conferma la solidità del gruppo, reduce da tre vittorie consecutive. Le ultime due sono arrivate prima a Conegliano contro la Rucker San Vendemiano (8776) e poi nel big match con la Sae Scientifica-Soevis Legnano (84-71), mercoledì sera al PalaBertocchi. Domani alle 18, sempre a Orzinuovi, altra sfida al vertice con la Gema Montecatini. Classifica (8ª giornata) Legnano, Treviglio, Gema Montecatini, Logiman 12; Omegna, Assigeco Piacenza, Fabo Montecatini, Vigevano, Desio, Vicenza 10; Capo d’Orlando 8; Fiorenzuola, San Vendemiano 6; Lumezzane, Piazza Armerina 4; Agrigento, Casale Monferrato, Fidenza, Bakery Piacenza 2.
FABIO VARESI
Aljami Durham contro Treviso (foto Passamonti)
SERIE A2
» calcio serie A Cremo, con la Juve
Fatti sotto… Vecchia Signora. Dopo Milan, Inter e Atalanta, la Cremonese affronta un altro big match in prima serata, ospitando la Juventus allo Zini (da giorni sold out). E lo farà sempre più da protagonista. La vittoria sonante di mercoledì sera a Marassi contro il Genoa consacra i grigiorossi come autentica sorpresa di questa prima parte di stagione, in serie A e su scala europea. Le statistiche incoronano Baschirotto e compagni come la miglior neopromossa degli ultimi dieci anni, l’entusiasmo della piazza testimonia invece come si stia scrivendo uno dei capitoli più importanti della storia grigiorossa. Ottava posizione in virtù dei quattordici punti in classifica, uno solo meno della Juventus che avrà tutta la pressione riversata su di sé. I bianconeri, infatti, si presenteranno a Cremona, al termine, di una settimana molto difficile: la sconfitta con la Lazio ha sancito l’esonero di Igor Tudor, rattoppato prima con la promozione temporanea di Brambilla alla guida della prima squa-
dra e poi con la vittoria d’orgoglio nel turno infrasettimanale contro l’Udinese. Ora toccherà a Luciano Spalletti, che esordirà sulla panchina bianconera proprio allo Zini, in cerca di rivincita dopo il flop ottenuto nelle vesti di commissario tecnico della Nazionale. La situazione juventina, aldilà del valore dei giocatori, rimane comunque con-
Ecco i consigli per la 10ª giornata di serie A (tre nomi per ruolo e tre possibili sorprese).
Portieri - Paleari (Torino) , dopo la grande prestazione del weekend scorso, merita fiducia anche contro il Pisa. Muric (Sassuolo) , il Genoa fa molta fatica a segnare, sfruttate l’occasione per schierarlo. Provedel (Lazio) , in casa con il Cagliari si mette senza se e senza ma. Difensori - Holm (Bologna) , la sua spinta sulla fascia è un fattore non secondario per Italiano,
fusa e la Cremonese potrebbe approfittarne, confermando di essere una delle squadre più in forma ed in fiducia del momento. Cosa ci sarebbe di male? A Genova, contro un avversario alla deriva, si è vista una squadra ancora una volta solida e senza fronzoli, capace di confermare che alcuni punti di forza non sono casuali. Basti pensare ai due
PRIMAVERA 1 - Prosegue il momento difficile dei grigiorossi, sconfitti dall’Inter in campionato (1-2) e dallo Spezia in Coppa Italia (2-3). Domani alle 11 delicato scontro salvezza a Lecce.
gol: entrambi nati ancora una volta da calcio d’angolo, nel quale la squadra di mister Nicola si conferma micidiale. E che dire dei meravigliosi replay di Federico Bonazzoli? Il bomber grigiorosso stavolta ha esagerato, ripetendo prima un capolavoro in rovesciata, dopo quello segnato al Milan alla prima di campionato e poi facendo doppietta
avrà occasione di far male alla retroguardia parmense. Dumfries (Inte r) , troppo tempo senza bonus, da un giocatore della sua caratura è lecito aspettarsi una grande partita. Kalulu (Juventus) , la Juve vuole conferme nella prima di Spalletti, la difesa non può deludere. Centrocampisti - Gudmundsson (Fiorentina) , ottima partita per incidere, magari anche da calcio piazzato. Neres (Napoli) , viene da due ottime partite, condite da bonus, non ci sono motivi per cui non possa confermarsi anche in questa giornata. Saelemaekers (Milan) , giocatore duttile e prezioso per Allegri, oltre ad essere un ex. Attaccanti - L. Martinez (Inter) , il capitano ne-
razzurro guiderà nuovamente l’attacco di Chivu, il gol del “Toro” è nell’aria, potrebbe arrivarne più di uno. Dybala (Roma) , giocatore dalle grandi occasioni, a San Siro si esalta, magari anche dal dischetto. Dia (Lazio) , sta attraversando un brutto periodo di forma, deve invertire al più presto la rotta, a cominciare da questa giornata. Possibili sorprese - Casadei (Torino) , campionato deludente finora, ha bisogno di un gol per sbloccarsi. Politano (Napoli) , jolly irrinunciabile di Conte, il gol, però, manca da tempo, serve il bonus. Bonazzoli (Cremonese) , in forma smagliante, dopo la grande partita di Genova, sarà in grado di abbattere il Golia bianconero?
al volo di sinistro appostato sul secondo palo (proprio come nel finale di gara contro l’Inter). Alla luce degli impegni ravvicinati, mister Nicola valuterà al meglio le condizioni dei suoi, in primis quelle di Jamie Vardy, autore di gol ed esultanza circense contro l’Atalanta ed in campo per tutta la gara anche a Genova. Lui e Bonazzoli rimangono la coppia offensiva più pericolosa da mettere in campo, così come Vandeputte in dodici mesi è passato da essere brutto anatroccolo a cigno splendente, capace di ricamare in qualsiasi zona del centrocampo. Anche dalla bandierina… perché, tornando ai calci piazzati, il piede da cui partono in genere è il suo. Ma restiamo con i piedi per terra. La sfida contro la Juventus, al netto di tutto, rimane assolutamente improba sulla carta. Sarà davvero dura limitare i bianconeri, ma questa Cremonese sembra aver voglia di continuare a stupire.
OGNI 3° VENERDÌ DEL MESE
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OGNI 3a DOMENICA
DEL MESE
FINO A MAGGIO
Dalle ore 16:30 “DOMENICHE
DELLE FAMIGLIE” con Valeria
2025-2026
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SABATO 15 NOVEMBRE
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SABATO 29 NOVEMBRE
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Palazzetto polivalente: Festa dell’atleta
DICEMBRE 2025
DOMENICA 7 DICEMBRE
• Ore 21:30 “A i mee temp” Spettacolo dialettale Compagnia PrimaDonne
LUNEDÌ 8 DICEMBRE
• Dalle ore 12:30 Pranzo dell’Immacolata: € 25,00 (è gradita la prenotazione)
VENERDÌ 12 DICEMBRE
• Dalle ore 15:30 Aspettando S. Lucia, merenda + asinello
GIOVEDÌ 25 DICEMBRE
• Dalle ore 12:30 Pranzo di Natale (è gradita la prenotazione)
VENERDÌ 26 DICEMBRE
• Dalle ore 12:30 Pranzo di S. Stefano (è gradita la prenotazione)
MERCOLEDÌ 31 DICEMBRE
• Veglione di Capodanno con Dj (è gradita la prenotazione)
GENNAIO 2026
MARTEDÌ 6 GENNAIO
• Arriva la Befana – Dalle ore 15:30 merenda dolce con la Befana
MATTEO
di matteo saviotti
non soffrire di vertigini
Il prezioso successo di Genova ha catapultato i grigiorossi nelle parti nobili della classifica, ma la squadra non deve perdere mai di vista il vero obiettivo stagionale
«Ogni sfida è l’occasione per fare
grandi cose»
«Sfidiamo una squadra che ha attitudine a vincere e lotta per obiettivi importanti come lo scudetto, ma c’è anche chi punta a migliorarsi ogni giorno come noi. Ogni partita è un’occasione per fare qualcosa di straordinario, senza troppo rumore ma con la convinzione che come squadra si può sempre fare qualcosa di buono. La coppia Bonazzoli-Vardy? In questo momento stanno lavorando bene per la squadra, ma in generale le punte stanno lavorando per i compagni, oltre a togliersi le soddisfazioni personali, e devono continuare così. Dopo la mini rifinitura di sabato mattina vedremo se qualcuno riesce a recuperare».
I bianconeri con Spalletti devono subito cambiare marcia
(F.V.) È finita nel peggiore dei modi l’avventura di Igor Tudor alla guida della Juventus. Senza vittorie da otto turni e con tre sconfitte consecutive, la dirigenza ha deciso di esonerarlo e d’incanto la squadra si è ritrovata contro l’Udinese. Solo un caso? Lo scopriremo presto, sotto la guida di Luciano Spalletti, voglioso di riscattare le delusioni patite in Nazionale. La rinascita bianconera deve necessariamente passare dalla crescita di
talenti come Yildiz, Vlahovic, Openda e Conceicao, che fino ad ora hanno reso al di sotto le loro possibilità. Il campionato è ancora lungo, ma la
Juve deve cambiare marcia in tempi brevi, perché in vetta hanno iniziato a marciare spediti. 10ª giornata (02-11): Cremonese-Juventus (01-11 h 20.45), Fiorentina-Lecce (h 15), Lazio-Cagliari (03-11 h 20.45), Milan-Roma (h 20.45), Napoli-Como (01-11 h 18), Parma-Bologna (h 18), Sassuolo-Genoa (03-11 h 18.30), Torino-Pisa (h 15), Udinese-Atalanta (01-11 h 15), Verona-Inter (h 12.30).
in partita, agevolata dal cambio fatto. Il nostro obiettivo era dare un po’ di sicurezza alla squadra in questo momento e per farlo serviva una vittoria, perché le sconfitte, anche al tie break, lasciano un po’ di rammarico e pensieri negativi», ha commentato il tecnico Giorgio Bolzoni. Le neroverdi tornano in campo domani alle 17 al PalaCoim contro la capolista Valsabbina Millenium Brescia e poi mercoledì alle 20.30 a Modena con il fanalino di coda. La
Non è bastata alla Vbc Casalmaggiore una Kavalenka da 24 punti per avere la meglio sulle azzurrine del Club Italia, che hanno così conquistato i primi punti in classifica. Le rosa hanno pagato gli errori, soprattutto in battuta e la carica delle giovanissime avversarie. «Rispetto alla partita con Roma, siamo state meno incisive e non siamo riuscite ad imporre il nostro gioco nei momenti fondamentali attorno soprattutto ai 20 punti. Nel terzo set questo, invece, è funzionato e si è visto. Dovremo lavorare di più sul muro, che con il Club Italia è funzionato poco e portarci dietro l’atteggiamento, perché non abbiamo mai mollato, anche se non è andata come volevamo», ha affermato la palleggiatrice Laura Pasquino. Insomma, un passo indietro dopo la bella vittoria contro Roma, ma la squadra di Cuello ha comunque la possibilità di crescere nelle prossime sfide, a partire da quella di oggi alle 15 al PalaFarina contro il Marsala Volley e poi quella di mercoledì sera alle 20.30 a Concorezzo con la Clerici Auto. Due delicati scontri diretti per allontanarsi dal fondo della classifica. Dopo due sconfitte al tie break, la Trasporti Bressan Offanengo ha finalmente colto il primo successo, arrivato
al quinto set sul campo della Futura Giovani Busto Arsizio. Mvp il capitano Valentina Zago, punto di riferimento importante con 20 punti a referto, mentre la top scorer è stata la schiacciatrice Sara Bellia con 27 punti (44% in attacco). «Già nelle partite precedenti eravamo partiti bene, ma non eravamo riusciti a concludere.
Stavolta l’obiettivo principale era portare a casa la vittoria. Poteva essere da tre punti? Il bottino pieno ci poteva stare, Busto è stata brava a tornare
RISULTATI (4ª giornata)
Concorezzo-Trento 0-3
Marsala-Melendugno 3-1
Roma-Messina 3-1
Vbc -lub Italia 1-3
Riposa Costa Volpino
CLASSIFICA
Trento 12; Costa Volpino, Melendugno 9; Messina, Roma, Marsala, Club Italia, Vbc Casalmaggiore , Concorezzo 3.
La Pergolettese è in crisi di risultati Oggi con il Novara serve un guizzo
Continua il periodo negativo della Pergolettese, tre punti nelle ultime sette gare. Anche al Silvio Piola i gialloblu (nella foto) hanno ceduto l’intera posta alla Pro Vercelli, piegati da una rete per tempo di Asane Sow e Akpa Akpro, che hanno fissato il risultato finale sul 2-0. Alla sconfitta hanno contribuito le troppe assenze ed anche se chi è sceso in campo ha dato il massimo, giocatori come Arini, Bane, Parker, Capoferri e Jaouhari sono troppo importanti per l’economia della squadra e sui quali è stata costruita la rosa attuale. Dopo un avvio di stagione brillante, la Pergolettese si trova ora con soli due punti di vantaggio sulla zona playout e quindi deve assolutamente tornare a muovere la classifica, oggi alle 14.30 al Voltini contro il Novara, che è a un solo punto dai gialloblu e quindi si tratta di un delicato scontro diretto da non sbagliare. Intanto, sono stati definiti giorni e orari delle prossime sfide: Arzignano-Pergolettese (sabato 8-11 h 14.30), Pergolettese-Giana Erminio (lunedì 17-11 h 20.30), Pro Patria-Pergolettese (venerdì 21-11 h 20.30), Pergolettese-AlbinoLeffe (sabato 29-11 h 17.30).
Il Crema prova a rifarsi
a
Modena
Ancora un turno casalingo amaro per il Crema, che ha ceduto
al Desenzano. La gara del Voltini è stata decisa da una doppietta di Brighenti: il primo gol è arrivato nel primo tempo, mentre il raddoppio è stato siglato su rigore al 27’ della ripresa. Un successo che permette ai bresciani di scavalcare i nerobianchi, comunque ancora in zona playoff e con un bel vantaggio su quella playout. Ma domani alle 14.30 sul campo del Cittadella Vis Modena, il Crema proverà a muovere di nuovo la classifica.
Bonazzoli festeggiato da Vandeputte mercoledì sera a Genova (foto Us Cremonese)
GIRONE A
GIRONE
La Vbc contro il Club Italia (Maurizio Molaschi)
Le noroverdi vincenti a Busto Arsizio
TENNIS A1
Vittoria pesante ottenuta dal Tennis Club Crema a Palermo. Il successo per 4-2 permette ai cremaschi (nella foto) di continuare a lottare per l’approdo alle semifinali scudetto (anche se recuperare 5 punti in due
Il Tc Crema sfida la capolista per sperare
gare al Match Ball Firenze non sarà per niente facile), ma consente anche l’allungo nei confronti proprio del Ct Palermo, ora terzo in
classifica e staccato di 3 punti. «Siamo soddisfatti per la vittoria - ha affermato il capitano Armando Zanotti -, i ragazzi hanno fatto
» bocce: le gare
alla grande il loro dovere, in particolare Mikrut, capace di vincere una partita quasi persa. Purtroppo la nuova vittoria del Match Ball Fi-
renze rende tutto complicato in ottica semifinale. Ma non ci perdiamo d’animo, consapevoli del nostro valore». Domani a Crema arriva proprio la capolista Firenze, assolutamente da battere.
Padre e figlio del Flora iniziano alla grande la nuova annata boccistica con il successo sulle corsie del bocciodromo piacentino nel Memorial Soci Valtrebbia
La famiglia Domaneschi senza rivali a Niviano
Inizia col botto l’annata agonistica della Canottieri Flora, che già lancia un messaggio potente alle altre società. Sulle corsie del bocciodromo di Niviano, la copertina se la sono presa Giuseppe e Luca Domaneschi al termine di una splendida prestazione, aggiudicandosi il Memorial Soci Valtrebbia, gara regionale organizzata dalla bocciofila piacentina. La famiglia Domaneschi esordiva nella Regionale superando i compagni di società Faenza-Generali (12-9) negli ottavi, più soft i quarti dove si sbarazzavano dei beniamini di casa Ferrari-Maini (12-2), mentre era insidiosa la semifinale dove s’imponevano su ManiniTagliaferri per 12-10. Approdavano in finale anche Gabriele Genna e Roberto Manghi, che estromettevano Lorenzo Bocchio e Fabio Fiamberti per 12-9 in semifinale. Match di finale intenso, ricco di
CONSEGNATE A VILLA CALCIATI Le benemerenze sportive assegnate il 22 novembre
emozioni, giocato ad alti livelli da entrambe le formazioni, che hanno dato il loro meglio. La spuntavano i rivieraschi cremonesi per 12-10. Erano approdati nella fase finale anche i bissolatini Giorgio Cremonesi e Davide Pompini, fermati negli ottavi ad opera di Repetti-Rivi per 11-12. Ha diretto la gara Gianluca Giulivi.
MEMORIAL BERLONGHI
Con un finale a sorpresa si è conclusa la tradizionale gara individuale organizzata dalla Bocciofila Tranquillo e giunta alla sua 29ª edizione. Questa volta protagonista è stata la categoria C ed a fare la voce grossa è stato il cremasco Adriano Lacca, che si è preso la scena con pieno merito,
Il Coni Provinciale di Cremona ha svelato i primi dettagli della cerimonia di consegna delle benemerenze al merito sportivo. Il Consiglio Nazionale del Coni ha istituito le seguenti onorificenze: Collare d’Oro al merito sportivo, Stella al merito sportivo, Medaglia al valore atletico, Palma al merito tecnico. Ricordiamo che la Giunta Nazio -
CICLISMO - La cremonese ha fatto un grande Mondiale su pista
Venturelli, il 4º posto individuale vale come un podio in prospettiva
Non è una medaglia, ma il quarto posto di Federica ottenuto Venturelli nell’inseguimento individuale vale tanto. L’azzurra, oro a squadre, ha corso le qualifiche in 4’31”876, guadagnandosi il diritto di disputare la finale per il bronzo contro la statunitense Chloe Dygert, che ha poi dominato la prova serale. Oro alla britannica Morris. Un risultato valutato in prospettiva, visto che delle quattro finaliste, l’azzurra di San Bassano è la più giovane, in una specialità in cui esperienza nella gestione delle gare può fare la differenza. Morris, Knight Dygert sono, infatti, nel pieno della loro maturità agonistica, mentre Federica Venturelli è tecnicamente ancora una Under 23, anche se ormai è già tra le grandi del settore Elite.
aggiudicandosi la Regionale con una prestazione convincente e determinata. Dopo aver eliminato il piacentino Luigi Sartori nello spareggio, il bocciofilo dell’Arci Crema Nuova si sbarazzava di Gabriela Linkova e Claudio Ardoli con l’identico punteggio (12-2) e s’imponeva su Luca Bagnacani (12-6) in semifinale. Sugli scudi anche Erminio Erba: il rivierasco del Flora estrometteva Luciano Ghisolfi nello spareggio, superava Angelo Rotta (12-4) e Giorgio Grazioli (12-2) ed approdava in finale infliggendo un “cappotto” a Massimiliano Arisi. Avvio di finale tutto di marca Adriano Lacca, che si portava avanti (6-1), poi in un leggero momento di difficoltà subiva la rimonta di Erba (6-6), ma la fiammata decisiva nelle ultime tre tornate lo portava al successo con il punteggio di 12-6. Ha diretto la gara Vanni Capelli, presente il delegato provinciale Antonio Vannucchi.
nale del Coni conferisce le Onorificenze sportive su proposta della Commissione Benemerenze Sportive, che valuta le proposte avanzate dai soggetti abilitati alla presentazione delle candidature ed all’invio delle segnalazioni per l’assegnazione delle onorificenze e formulare le relative proposte di conferimento. Per quanto riguarda
Alessandro Minoia è subito eliminato
(M.M.) Si è fermato subito il percorso di Alessandro Minoia e Ginevra Cannuli ai Mondiali Juniores in pieno svolgimento a Plaintel (Francia). Dopo aver trovato disco rosso contro gli americani Ava Della Croce e Nico Fox (7-6) all’esordio, la coppia azzurra veniva sconfitta dagli uruguaiani Valentina Perez e Diogo Martinez per 9-3. Una debacle inattesa quella degli azzurri (la Cannuli vinse il titolo mondiale con Luca Domaneschi nel 2023), ma nessun dramma per il 16enne del Flora, il cui desiderio è di rialzarsi subito. Ha vissuto una bella esperienza in Nazionale, un completamento personale di crescita e tempo per dimostrare il suo valore non manca.
la provincia di Cremona, la consegna avverrà la mattina di domenica 22 novembre presso Villa Calciati, antica dimora settecentesca situata alle porte di Cremona. Sono ben 13 i nomi che verranno premiati, per otto diverse discipline sportive, ma ancora c’è il massimo riserbo sull’elenco, che verrà svelato nei prossimi giorni.
Il bissolatino delle Fiamme Gialle sarà in gara ad Antalya in Turchia dal 6 al novembre
L’instancabile Gentili ai Mondiali di beach sprint
Sono sedici gli atleti Senior e Under 19 convocati dal direttore tecnico Antonio Colamonici per partecipare ai Mondiali di beach sprint, in programma ad Antalya (Turchia) dal 6 al 9 novembre. Tra loro, all'esordio assoluto dopo i successi ottenuti nel “flat”, anche gli instancabili Andrea Panizza, Giacomo Gentili e Luca Chiumento, campioni mondiali a Shanghai 2025 e vicecampioni olimpici a Parigi 2024 nel quattro di coppia (premiati lunedì con i Collari d’Oro al Merito Spor tivo). Ecco azzurre e azzurri che faranno parte della squadra per la rassegna iridata: Maja Antoni (CC Saturnia), Ilaria Bavazzano (SC Urania), Federico Ceccarino (CC Napoli), Federica Cesarini
(Fiamme Oro), Luca Chiumento (Fiamme Gialle/SC Padova), Barbara Cilli (LNI Barletta), Giovanni Ficarra (Peloro Rowing), Lucio Fugazzotto (Peloro Rowing), Gia-
como Gentili (Fiamme Gialle/SC Bissolati), Maria Lanciano (LNI Barletta), Stefan Domenic Magazzù (SC Palermo), Silvia Messina (Peloro Rowing), Andrea Panizza (Fiamme Gialle/Moto Guzzi), Andrea Sciavicco Fasano (Peloro Rowing), Pasquale Tamborrino (CC Barion) e Maria Elena Zerboni (CC Saturnia). Ad Antalya, con il capo delegazione Rossano Galtarossa e la team manager Ambra Di Miceli, lo staff tecnico del dt Colamonici sarà composto dagli allenatori Roberto Pusinelli, Cosimo Damiano Cascella, Fabio Castrignanò, Serena Lo Bue e Fabio Patrignani, l’handler Alessandra Lacatena, il medico Nicola Pucci e il fisioterapista Mattia Carannante.
MASSIMO MALFATTO
Le due coppie finaliste: padre e figlio Domaneschi sono sulla destra
CANOTTAGGIO
Il quattro di coppia del capovoga Giacomo Gentili (foto Canottaggio.org/Julia Kowacic)