Il Piccolo n. 28 del 17 luglio 2018

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PICCOLO

il punto, la virgola e anche i due punti.

IL

CREMONA

www.issuu.com/ilpiccolocremona Anno 2 • n. 28 • sabato 14 Luglio 2018

Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 328 0493888 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 1982590 • redazioneilpiccolo@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com

Tra Cremonese e Casalasco sono rimaste tre Feste dell’Unità. Poi solo LeU. A Gussola alla sinistra non serve una sigla

dove son finiti i volontari? le feste di partito in crisi

Alle pagine 4-5

occupazione

l’editoriale

centri impiego c’e’ chi taglia e chi rilancia

Prima gli italiani di Daniele Tamburini

Articolo a pagina 9

lavoro

f at e m i cap i r e . . .

voucher, si’ ma attenti agli abusi Articolo a pagina 6

TRA S PORTI

trenord, il divorzio sara’ utile? Articolo a pagina 3

basket

Il nuovo portale turismocremona.it è stato presentato il 28 giugno. Per gli amministratori è «il frutto di un lavoro impegnativo, che rappresenta una svolta epocale». La curiosità è troppo forte. Entro col mio pc e scelgo “Momenti”, dove si apre una cartina della Provincia. Clicco su Casteldidone e mi compare Villa Mina della Scala. Ok. Provo con Isola Dovarese e ancora si apre l’immagine del castello di Casteldidone. E così per Torre de’ Picenardi, San Giovanni in Croce e Castelponzone. Casalmaggiore no, penso, avrà le sue bellezze architettoniche: clicco ed ecco di nuovo il castello Mina della Scala. Dovranno ancora aggiornarlo, penso. Attendo due settimane ma la situazione non è cambiata. A questo punto prendo il telefono per segnalare il disguido. “Pronto, è lo Iat di Cremona?”. “Qui parla la contessa Mina della Scala”. pagina 23

La Vanoli si tinge d’azzurro grazie a Ricci e Ruzzier

I N TER N ET

Articolo a pagina 7

il diritto d’autore da tutelare sul web calcio

ciclismo

pagine 25

pagina 24

Federica Venturelli, un giovane talento in grande ascesa

Cremo, i due colpi ad affetto sono Carretta e Montalto

garda by bike

inquadra il QR CODE e leggi su smartphone e tablet la versione digitale e gratuita del giornale

inaugura oggi la ciclabile piu’ bella del mondo

Articolo a pagina 10

l u p p o l o

i n

r o c k

Oggi e domani nel parco delle ex Colonie Padane

grandi band Le vostre per Un week end fotografie a tutto rock a pagina 13

Anticolo a pagina 21

Una cosa bisogna che la dica: ma siamo proprio sicuri che il problema dei problemi, la questione che occupa da settimane, praticamente da quando il governo si è insediato (anche prima, ma si era in campagna elettorale) le prime pagine dei giornali e i primi titoli dei tg e, di rimbalzo, migliaia e migliaia di interventi sui vari social, siano davvero i migranti? Certamente si tratta di un problema, come suol dirsi, epocale e che andrebbe affrontato in modo molto serio, partecipato dai vari governi soprattutto a monte, con una riflessione approfondita, e azioni conseguenti, sui motivi dello spostamento di masse di persone, che penso starebbero più volentieri nei loro Paesi, se ne avessero l’opportunità. Ma, al di là di questi motivi, ripeto la domanda: è davvero il problema dei problemi, in nome del quale pare che si esaurisca il dibattito politico-istituzionale, si creano crisi tra le massime cariche dello Stato, si parla a proposito e a sproposito ovunque? In fin dei conti, nel 2017 sono arrivate circa 120mila persone. L’equivalente di una città di medie dimensioni, insomma. Per fare un paragone, nel 2016 sono emigrati circa 250mila italiani. Ripeto, il fenomeno va affrontato, ma, mi sembra, non con toni apocalittici. Quel che temo è che il puntare spasmodico su questo tema ne metta in ombra altri. Un esempio? Dall’inizio dell’anno ci sono stati 387 morti sui luoghi di lavoro, 69 a giugno. Una strage. Eppure, la nostra legislazione in tema di sicurezza sul lavoro è avanzatissima e stringente. Allora, forse, mancano i controlli? Se così fosse, non sarebbe meglio destinare risorse per svolgerli? In particolar modo rafforzando il ruolo degli ufficiali di polizia giudiziaria, che hanno competenza per fare i controlli, ma mezzi scarsissimi, piuttosto che parlare di inviarli a reprimere le vendite abusive di borse e di asciugamani sulle spiagge? Sul lavoro muoiono molti italiani, padri di famiglia, giovani e anziani. Ecco, sarebbe davvero un buon modo per affermare “prima gli italiani”.


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