

POLITICA
Virgilio, consensi giù
Caso terzo mandato
Raineri a pagina 4
AMBIENTE
Blocco diesel Euro 5 Cremona, rinvio al ’27
Articolo a pagina 6
fatemi capire...
A Forte dei Marmi ha riaperto la Pensione America. La proprietaria, intervistata sul Corriere della Sera, ha affermato: “Io credo che, in vacanza, si stia tornando ad apprezzare la semplicità delle cose”. Chi volesse prenotare una stanza in agosto alla Pensione America pagherebbe (Booking.com) “semplicemente” 2.610 euro al giorno. Se non si accontentasse dell’offerta base c’è anche la junior suite a 3.610 euro, sempre a notte. Bazzecole, in rapporto ai 46mila euro a notte cui può arrivare la presidential suite del Town House Galleria a Milano. La semplicità delle cose. Vanni Raineri
di idrocentro
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Campagna Amica domani in piazza Stradivari “La spesa di luglio” è il tema del mercato di Campagna Amica che si terrà domani, domenica 13 luglio, in piazza Stradivari a Cremona. Dalle ore 8 alle 12.30 i gazebo gialli degli agricoltori di Coldiretti saranno nel salotto della città, nell’ambito dell’iniziativa “Le quattro stagioni di Cremona”, con il patrocinio del Comune. L’ortofrutta sarà regina del mercato.
RFI IN COMUNE
A2A , interventi sulla rete di teleriscaldamento
A2A Calore e Servizi informa che, a partire da lunedì 14 luglio e fino al 30 agosto, verrà eseguito un intervento di manutenzione straordinaria sulla rete di teleriscaldamento in via San Rocco, in corrispondenza dell’intersezione con via Diritta. L’attività comporterà modifiche temporanee alla viabilità ordinaria , definite in coordinamento con la Polizia Locale del Comune di Cremona.
LAVORI/2
Piazza Marconi, manutenzione della linea elettrica
Lunedì 14 luglio, fine lavori prevista per venerdì 18 luglio, partirà un intervento di Unareti reparto elettrico (ex Ld Reti Elettrico) a beneficio del centro storico cittadino. L'intervento mira a risolvere un guasto sulla linea elettrica di media tensione in piazza Marconi, guasto che nei giorni scorsi ha generato alcuni black out sul centro storico cittadino e si connota come un intervento urgente.
Deviazione dei treni verso Piacenza, ripristino della tratta Bs-Cr-Pc, nuovo sottopasso a San Savino
L’attivazione della deviazione dei treni verso Piacenza, il ripristino ferroviario della tratta Brescia-Cremona-Piacenza, la volontà di valutare insieme la realizzazione di un sottopasso ciclopedonale in via Mulino a San Savino sono le importanti novità emerse nell’incontro che sì è tenuto giovedì a Palazzo Comunale in Sala Giunta con il Commissario Straordinario del Raddoppio Ferroviario ingegner Chiara De Gregorio accompagnato dai suoi collaboratori Giovanni Tamburo e Marco Maione di Rfi e il sindaco Andrea Virgilio con gli assessori Simona Pasquali e Luca Zanacchi . Oggetto dell’incontro è stato l’aggiornamento dello stato dei lavori della Fase 2 che comprende le tratte Cavatigozzi-Codogno e Piadena-Cremona. Si è parlato della possibilità, ancora da verificare, della realizzazione di un sottopasso ciclo-pedonale in Via Mulino a San Savino che consentirebbe di ripristinare il collegamento della frazione con la via Postumia almeno per la mobilità dolce. È stata occasione anche di aggiornamento rispetto agli altri interventi di superamento del passaggi a livello in via stazione
RICORRENZE
a Cavatigozzi e a Picenengo. Si è appreso che è stata accolta la proposta del Comune di Cremona, effettuata durante il dibattito pubblico, che prevede, durante la chiusura per lavori della tratta Cavatigozzi-Codogno, la deviazione dei treni su Piacenza, senza rottura di carico, che comporterà per i pendolari cremonesi un allungamento dei tempi di soli 10 minuti consentendo loro di utilizzare ancora il treno per recarsi a Milano e non i mezzi sostitutivi come bus o mezzo privato. È giunta inoltre l’informazione che nell’accordo quadro firmato tra Rfi e Regione Lombardia verrà ripristinata la tratta BresciaCremona-Piacenza.
Gli assessori Pasquali e Zanacchi dichiarano: «Ringraziamo la Commissaria Chiara De Gregorio e i suoi collaboratori per la costante disponibilità al confronto, confermando l’intenzione di un ulteriore incontro per vedere, anche con i quartieri interessati, i progetti definitivi del sottopasso di Cavatigozzi e degli altri interventi previsti sul territorio comunale, attività che valorizza il contributo dei cittadini e il lavoro fatto anche dall’amministrazione comunale». Il sindaco Andrea Virgilio dichiara: «Unendomi anch’io ai ringraziamenti alla Commissaria e ai suoi collaboratori ribadisco l’impegno di coinvolgere i Comuni di Brescia e Piacenza
Da Dopolavoro Ferroviario, Anpi e Comune onore al monumento
La mattina del 10 luglio 1944, esattamente 81 anni fa, la stazione ferroviaria di Cremona ed i rioni di S. Ambrogio e Porta Milano, attuale piazza Risorgimento, furono colpiti da un terribile bombardamento, senz’altro il più duro tra i numerosi che subì il nostro territorio nell’anno che precedette la fine della seconda guerra mondiale. Poco prima delle undici apparvero in cielo i bombardieri: vennero sganciate più di 50 bombe di medio e di grosso calibro, quartieri ridotti a cumuli di macerie. L’obiettivo erano la stazione e lo scalo ferroviario ma altre zone del quartiere di Porta Milano furono devastate. Si contarono ben 119 morti e 82 feriti, vittime innocenti di quella triste mattinata. Il ricordo è ancora vivo nel cuore di chi è stato testimone ed anche quest’anno il Dopolavoro Ferroviario, la sezione provinciale dell’A.N.P.I. e il Comune hanno organizzato una cerimonia, come sempre particolarmente sentita, che si è tenuta giovedì davanti al monumento alle vittime del bombardamento in via San Francesco d’Assisi. Dopo la benedizione ed il ricordo di don Paolo Arienti sono intervenuti il presiden -
te del Dopolavoro Ferroviario Graziano Badolato , il sindaco di Cremona Andrea Virgilio , il prefetto Antonio Gianelli , il consigliere provinciale Eugenio Vailati ed il presidente dell’Anpi Giancarlo Corada Toccante la lettura della poesia in dialetto scritta nel 1985 dal ferroviere Mario
Ghidotti e letta da Alvaro
Mario Ferlenghi
Al termine della cerimonia trasferimento nella sala d’aspetto della seconda classe della stazione dove si è tenuto, tra l’altro, il ricordo di Giacomo Guindani ed è stata consegnata una targa ricordo ai nipoti. Massimo Malfatto
e di attivarci insieme per fissare un incontro al più presto con l’assessore Lucente di Regione Lombardia e l’assessore ai trasporti della regione Emilia Romagna per chiedere l’attivazione dei trasporti su ferro fra le tre città. Questo sarebbe un traguardo importante per il collegamento ferroviario di Cremona verso sud». Soddisfatto anche il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni , a commento della delibera di Giunta regionale approvata in marzo, che prevede un accordo quadro per la riattivazione della linea ferroviaria che fu interrotta nel 2013. “L’accordo quadro per la riattivazione della tratta ferroviaria Brescia-Cremona-Piacenza per il trasporto passeggeri - ha commentato Piloni - è una gran bella notizia. Si tratta di un investimento necessario che chiedevamo da anni, sia in consiglio regionale, sia attraverso l’amministrazione comunale, per offrire un’alternativa concreta ai pendolari, anche in vista dei futuri lavori per il raddoppio della tratta Cavatigozzi-Codogno. Sarà importante, una volta riattivata, mantenerla attiva e operativa, anche per rafforzare i collegamenti con Piacenza”.
Minaccia e picchia la ex: braccialetto elettronico
Giovedì mattina i Carabinieri di Rivolta d’Adda hanno sottoposto un uomo alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, con applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal Tribunale di Cremona per tutelare la ex fidanzata che aveva subito minacce e lesioni personali a causa del comportamento aggressivo dell’uomo. Alcuni giorni fa la vittima aveva denunciato ai Carabinieri di aver chiuso una relazione con l’ex fidanzato. Poi un giorno la donna era andata al fiume Adda in compagnia di alcuni amici: qui era stata raggiunta dall’ex che l’aveva offesa e minacciata, anche colpendola con violenza e trascinandola sui sassi del greto del fiume, agendo in un luogo affollato e non fermandosi nell’azione violenta neanche quando gli amici della donna erano intervenuti in sua difesa. Dopo di che la donna si era presentata dai Carabinieri, che hanno documentato con fotografie i lividi riportati in varie parti del corpo durante l’aggressione. E la donna aveva espresso ai Carabinieri le sue preoccupazioni, ritenendo che l’ex fidanzato potesse nuovamente commettere fatti analoghi. I militari avevano avviato le indagini, trovando riscontro a quanto riferito dalla vittima, e avevano riferito all’Autorità Giudiziaria. Valutata la gravità dei fatti e la pericolosità dovuta all’incapacità dell’uomo di contenersi, è stato emesso il provvedimento cautelare, imponendo all’uomo di non avvicinarsi a tutti i luoghi frequentati dalla vittima e di non comunicare con lei in alcun modo, applicando anche il braccialetto elettronico.
Come ogni anno, Il Sole 24 Ore ha stilato le classifiche di gradimento dei cittadini rispetto ai sindaci dei Comuni capoluogo e ai presidenti delle Regioni. Al campione è stato chiesto se oggi voterebbe a favore o contro l’attuale sindaco o presidente. Ci sono politici che guadagnano consenso e altri che ne perdono. Il primo cittadino di Cremona e il presidente di Regione Lombardia sono tra questi ultimi.
SINDACI
Sono stati monitorati 97 sindaci dei Comuni capoluogo (ne mancano una decina, non analizzati in quanto in carica solo da poche settimane). Di questi, 83 superano la soglia del 50% di consenso, 14 (tra questi il cremonese Andrea Virgilio ) non ci riescono. In vetta troviamo il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti (centrodestra) che straccia tutti dall’alto del 70% dei consensi. Al secondo posto (65%) il sindaco di Parma (centrosinistra) Michele Guerra che vinse la classifica dello scorso anno. Al terzo posto ex-aequo a quota 61 troviamo altri due sindaci del centrosinistra: Vito Leccese di Bari e Gaetano Manfredi di Napoli. Al 5° posto con 60 punti quattro nomi: Mattia Palazzi (centrosinistra) di Mantova, Paolo Calcinaro , Mario Conte e Pierluigi Biondi (tutti di centrodestra) rispettivamente primi cittadini di Fermo, Treviso e L’Aquila. Vediamo le altre posizioni delle città più grandi e di quelle più vicine a noi. Giuseppe Sala (Milano, c-sx) occupa un più che onorevole 9° posto a quota 59, Marco Massari (Reggio Emilia, c-sx) e Katia Tarasconi (Piacenza, c-sx) sono al 19° posto, Elena Carnevali (Bergamo, c-sx) è 25ª, Sara Funero (Firenze, c-sx) è 34ª, Mat -
teo Lepore (Bologna, c-sx) è 58°, Michele Lissia (Pavia, c-sx) e Laura Castelletti (Brescia, c-sx) sono al 65° posto, Stefano Lo Russo (Torino, c-sx) è 72°, Andrea Furegato (Lodi, c-sx) e Luigi
Brugnaro (Venezia) sono al 73° posto. Alle spalle di Virgilio troviamo Roberto Gualtieri , sindaco di Roma (c-sx) e Damiano Tommasi (Verona, c-sx) all’89° posto, mentre a chiudere tristemente la
classifica sono due sindaci siciliani: al 96° posto Giacomo Trancia (Trapani, c-sx), al 97° e ultimo posto Roberto Lagalla (Palermo, c-dx) con un gradimento di soli 39 punti.
VIRGILIO: MALE PERÒ…
Andrea Virgilio dunque occupa una posizione di rincalzo, l’88ª con soli 48 punti. Ciò significa che oggi ha il gradimento del 48% della popolazione cremonese intervistata. Per correttezza bisognerebbe però valutare un altro parametro molto indicativo: la differenza di gradimento tra oggi e il momento dell’elezione: va da sé infatti che laddove un sindaco viene eletto in una città tradizionalmente schierata politicamente a suo favore, è difficile che subisca un calo di consensi che lo porti al di sotto del 50%. Ricordiamo a tutti che Virgilio fu eletto un anno fa con solo il 50,4% dei voti al ballottaggio contro Portesani , quindi la perdita di consenso è del 2,4%, nemmeno tanto elevata. Per fare un esempio, Vito Leccese è al terzo posto col 61% dei consensi, ma fu eletto col 70,3% dei voti, quindi in realtà ha perso quasi 10 punti. Oltre 10 punti li ha persi il mantovano Palazzi. In realtà tutti i primi 7 della graduatoria hanno perduto consenso, ecco che quindi i giudizi vanno soppesati, senza considerare la sola classifica finale.
Oltre ai sindaci, Il Sole 24 Ore ha analizzato anche il gradimento dei presidenti delle Regioni. Ultimo Francesco Roberti (c-dx) del Molise che crolla al 44% rispetto al 62,2% con cui fu eletto. A pari merito Francesco Rocca (Lazio, c-dx), che però perde “solo” il 10%. Una conferma al primo posto, dove col 66,5% prevale Massimiliano Fedriga (c-dx) del Friuli Venezia Giulia. A seguire, a un’incollatura, Luca Zaia (c-dx) del Veneto a quota 66. Il terzo, Alberto Cirio (c-dx) del Piemonte, è staccato, a quota 59. Se Fedriga e Zaia dominano la scena, va detto però che il primo guadagna oltre il 2% rispetto al 64,2% con cui venne eletto, mentre Zaia perde addirittura il 10,8%. Va ricordato in questo caso che Zaia stravinse le ultime elezioni regionali con un “bulgaro” 76,8%, dimostrando grande attrattività anche al di fuori della sua area di riferimento, tanto che la lista Zaia Presidente ottenne poco meno del 45% dei voti.
IL TERZO MANDATO Il sondaggio del Sole 24 Ore non ha fatto che riattizzare il fuoco sotto la cenere del terzo mandato dei presidenti di Regione. Ricordiamo che Fedriga e Zaia, entrambi leghisti, non potranno essere rieletti alle prossime elezioni se il Parlamento non abolirà il tetto al terzo mandato. Zaia all’indomani del sondaggio ha ricordato che anche oggi la sua lista potrebbe raccogliere dal 40 al 45% dei voti, lasciando intendere che se il centrodestra non trovasse l’accordo lui potrebbe candidarsi con una civica raccogliendo consensi anche nell’elettorato del centrosinistra. Il centrodestra perderebbe il Veneto, la Lega perderebbe Zaia: ne vale la pena?
ENRICO GALLETTI
C’è l’Italia delle città, delle metropoli, l’Italia in cui si fissano i millemila semafori nell’attesa che, inesorabilmente, cambino colore per regolare il traffico che si fa fitto e snervante nelle ore di punta. E poi c’è l’Italia dei ritmi lenti, l’Italia delle botteghe: quelle che resistono e quelle che, sempre più spesso, abbassano le serrande nello sconforto di non aver trovato una nuova generazione con lo stesso fuoco negli occhi o con la rassegnazione di non esser più riusciti a far quadrare i conti. L’Italia dei paesi, dei piccoli borghi nei quali è folle pensare di percorrere il “centro” - il più delle volte composto da piazza, chiesa, sagrato e biciclette - senza sapere il nome, il cognome e le origini di tutte le donne e gli uomini incrociati nel cammino.
Dal Veneto alla Calabria, c’è un’Italia - quella dei borghi - che rischia di spegnersi, di sparire. In lotta continua tra abitanti persi, nascite che calano drasticamente e servizi che chiudono i battenti.
Negli ultimi dieci anni le aree interne del Paese hanno perso quasi 700mila abitanti (694.497 per la precisione): un contesto di calo demografico generalizzato che vede però il Mezzogiorno soffrire più del Centro Nord. Ora vi abitano 13 milioni di persone ed entro il 2080, stando alle previsioni del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti , potrebbero essere 8 in meno. E poi c’è un dato chiaro, lampante, che meglio di tutti spiega il fenomeno dello spopolamento. Un numero che non può non avere a che vedere con la denatalità, che negli ultimi anni ha raggiunto livelli record: nel 2023, 341 comuni italiani hanno registrato nascite zero. Addirittura 23, tra
Li ha monitorati il Sole24Ore in uno studio sul tema. Nel quale si scopre che Rocca de’ Giorgi, nel Pavese, ha perso il 45% degli abitanti, che Noasca, nel Torinese, o Castelnuovo di Ceva, in provincia di Cuneo, contano ormai poco più di 100 anime. Al centro ci sono Montefano, San Giustino (91 abitanti) e Torrice (287), mentre al Sud la situazione è peggiore. «I picchi sono in Calabria, Tortora, nel Cosentino, e Roghudi, nel Reggino, ma i cali sono ingenti anche nell’abruzzese San Giovanni Lipioni (che conta 167 abitanti), nel molisa -
no San Giacomo degli Schiavoni o ad Ascoli Satriano, nel Foggiano. Il Mezzogiorno risente in percentuali più severe di un fenomeno che da anni erode i piccoli borghi». E se gli abitanti calano drasticamente, diminuiscono per forza di cose anche i servizi. Il 56% dei piccoli comuni, giusto per fare un esempio, non ha una banca o le scuole dell’obbligo. E così nascono i consorzi, gli accordi fra comuni, che si ritrovano a condividere i servizi per sopravvivere, se non a optare per fusioni più radicali che accorpino direttamente i municipi (si vedano i tanti esempi che anche
In 341 paesi si sono registrate zero nascite, oltre a negozi e botteghe che abbassano di continuo le serrande. I comuni cercano (anche nel Pnrr) soluzioni concrete allo spopolamento
in provincia di Cremona, nel nostro territorio, hanno nel tempo acceso più di un dibattito). Va detto comunque che dopo la pandemia, si è «parzialmente invertito il trend negativo, complici un significativo aumento dei rimpatri e una geografia del mercato del lavoro – spiega l’Istat nell’ultimo focus – disegnata da nuove forme di lavoro a distanza». In questo, un ruolo decisivo lo gioca la connettività. Quanto siamo in grado di unire l’Italia attraverso la rete, per comunicare, condividere, lavorare? Sono 5.560 i comuni raggiunti da Open Fiber, sui 6mila previsti dal piano nazionale (in tutta Ita -
lia sono 7.884), con 5,4 milioni di immobili in rete.
Il tema demografico non può, poi, non essere legato a quello dell’immigrazione, oggi in calo, ma che in passato era riuscita in parte a compensare le partenze soprattutto dei più giovani. E quindi i sindaci, che siedono al tavolo della Consulta Anci dedicata proprio ai piccoli comuni, provano a invertire la rotta, pensando a strategie che possano dare il la a un controesodo: “politiche per comuni a misura di famiglia, azioni sul bilancio (con la revisione del meccanismo del fondo crediti di dubbia esigibilità o il gettito Imu per gli immobili a statuto speciale), potenziamento dei segretari comunali, fiscalità di vantaggio, oltre all’annullamento del divario digitale o di mobilità, fino alla richiesta di sedi universitarie distaccate o la definizione di zone per impianti eolici e fotovoltaici”. E non è sempre e solo un tema di risorse economiche. Del resto il Pnrr, il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, ha messo a disposizione 420 milioni per favorire l’attrattività dei territori che rischiano l’estinzione. La sfida non è esclusivamente dei piccoli borghi, messi a dura prova da giovani che fanno le valigie o che addirittura non nascono proprio: impedire ai piccoli borghi di morire è una sfida di tutto il Paese, di tutti noi.
Eravamo stati ottimisti (pessimisti?) prevedendo il rinvio di un anno allo stop nelle città lombarde dei diesel Euro 5. La maggioranza è tornata sui suoi passi rinviando di un anno l’applicazione del divieto di transito nei centri storici delle città di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna delle auto diesel prodotte in linea di massima dal 2011 al 2014, ma è andata oltre: a partire dal 1° ottobre 2026 la misura riguarderà solo le città con almeno 100mila abitanti, mentre in precedenza il limite era di 30mila. La conseguenza è che sia a Cremona che a Crema sino all’autunno del 2027 non ci sarà alcun divieto. Da allora... si vedrà.
La misura è contenuta nel decreto Infrastrutture, assieme ad una serie di altri provvedimenti. Ma quel che ci interessa più da vicino è il rinvio del blocco alla circolazione, che riguardava le 4 regioni citate in quanto sono quelle in cui si sono più sforate le soglie di qualità dell’aria.
«Una scelta di buon senso» l’ha definita il ministro Salvini , raccogliendo il consenso dei tre presidenti delle regioni ammini-
AMBIENTE
strate dal centrodestra (EmiliaRomagna esclusa) oltre che del Codacons. La minoranza non ha assunto posizioni troppo critiche probabilmente per questioni di consenso, ma nell’area ambientalista non si nasconde il malumore:
“È l’ennesimo tentativo - affermano alcune associazioni - da parte del Governo di affossare ancora di più il Green Deal”, ricordando anche “le oltre 50mila morti premature per inquinamento atmosferico registrate annualmente
Il blocco slitta al 1° ottobre 2026, e varrà solo per le città di almeno 100mila abitanti. Cremona e Crema sono quindi escluse dal provvedimento: “rischiano” lo stop delle auto inquinanti nel centro storico non prima di fine 2027
nel nostro Paese, con la Pianura Padana maglia nera, in Europa, di una crisi sanitaria enorme”. Secondo i dati dell’Aci, le auto diesel euro 5 circolanti in Italia erano a fine 2023 circa 3,7 milioni, l’8,8% del parco auto totale. Di queste,
poco meno di 500mila si trovano in Lombardia, 340mila in Veneto, 270mila in Emilia-Romagna e 236mila in Piemonte, per un totale superiore a 1,3 milioni tra auto e veicoli commerciali, quelli cioé destinatari del provvedimento. Dal 1° ottobre 2026 al 15 aprile 2027 quindi (a meno di futuri nuovi rinvii) le auto e i veicoli commerciali con motore diesel Euro 5 non potranno più circolare nei giorni feriali dall’alba al tramonto nei centri storici, ma solo quelli delle grandi città. Le città interessate saranno 18: Milano (qui va detto che già dal 2022 i diesel Euro 5 non possono entrare nell’area B), Torino, , Brescia, Monza, Bergamo, Verona, Venezia, Padova, Vicenza, Bologna, Parma, Modena, Reggio Emilia, Ravenna, Rimini, Ferrara, Forlì e Piacenza, che supera di poco i 100mila abitanti. Cremona come noto ha una popolazione di poco superiore ai 70mila abitanti. Le sanzioni per i trasgressori saranno pesanti, con multe da 168 a 679 euro e la sospensione della patente da 15 a 30 giorni in caso di recidiva. Ma di questo si parlerà più avanti. Intanto i dati sull’inquinamento pare non ne vogliano sapere di rinvii.
AGRICOLTURA Una delegazione della nostra provincia ha partecipato al Coordinamento regionale nella Bergamasca
“Le imprenditrici agricole hanno un ruolo fondamentale in Coldiretti. Dalla loro intelligenza, creatività e tenacia nascono sempre iniziative di rilievo, a partire dal progetto scuola che consente di parlare alle giovani generazioni di come nasce il cibo buono e genuino, sottolineando nel contempo il valore dello sviluppo sostenibile. Nel nostro territorio le imprenditrici agricole sono in prima linea in tutti i comparti, dalla produzione di latte alla suinicoltura, dalle aziende cerealicole a quelle orticole. Nel contempo, osserviamo una
progressiva crescita della presenza di donne negli agriturismi, nelle fattorie didattiche e sociali, nei mercati di Campagna Amica”: è quanto evidenzia Coldiretti Cremona, nel sottolineare l’impegno di Coldiretti Donne, il movimento che riunisce le imprenditrici agricole dell’organizzazione. Tra gli appuntamenti cui Coldiretti Donne Cremona ha preso parte, con una delegazione, c’è il Coordinamento regionale di Donne Coldiretti Lombardia, che ha fatto tappa nella Bergamasca per una giornata di confronto e scoperta, tra terra e
cielo. Ad accogliere il Coordinamento c’erano il direttore di Coldiretti Bergamo Erminia Comencini , la responsabile Regionale di Donne Coldiretti Francesca Biffi e la presidente di Terranostra Lombardia Eleonora Masseretti La giornata ha proposto varie tappe, dalla visita ad alcune aziende vitivinicole di Scanzorosciate, terra di produzione del Moscato di Scanzo Docg, all’incontro dedicato alle testimonianze di leadership femminile, con la presenza della società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio.
Stando ai climatologi, il calore anomalo sperimentato a giugno diventerà sempre meno anomalo e sempre più normale. Un bel problema da molti punti di vista. Portafoglio compreso. Già, perché chi ci resiste in casa col termometro che fuori si avvicina, temibile, ai 40 gradi?
ECCO QUANTO POTREMMO ARRIVARE A SPENDERE IN PIÙ PER L’ARIA CONDIZIONATA
Altroconsumo ha provato a fare dei calcoli relativi al peso dell’attività dei condizionatori nelle bollette dell’energia elettrica. Ne esce una stima ben poco rassicurante: incrociando i dati Istat e i prezzi delle fonti energetiche, il rincaro trimestrale della bolletta nei mesi più caldi (giugno-agosto) potrebbe arrivare sino a 400 euro, se raffrontato alla bolletta dei mesi invernali. Certo, si tratta di una media. In primo luogo, solo la metà circa degli italiani possiede un condizionatore. In secondo luogo, l’utilizzo che ne si fa varia: continuando a leggere su Altroconsumo , si va da una media di 6 ore al giorno, sino alle 10 ore di chi ha bambini in casa o in casa ci lavora, oppure di chi è anziano (il caldo miete ogni anno molte vittime proprio tra gli anziani).
ALTRE STIME SULLE SPESE PER RINFRESCARE L’ARIA
NEI MESI ESTIVI
Anche il “ Corriere ” si è occupato
dell’argomento. Sulla base dei dati forniti da Facile.it con Consumerismo No Profit , si segnalano due cifre: a possedere un condizionatore sarebbe il 65% degli italiani; la spesa per l’aria condizionata che si stima per i mesi estivi peserà sulla bolletta per 86 euro al mese; e dunque 260 euro sul trimestre, con un incremento della spesa del 20% rispetto al 2023. Qualora l’uso fosse limitato a circa 4-5 ore al giorno, e il condizionatore fosse di classe B, l’esborso per una temperatura gradevole in casa, a fronte della canicola estiva, sarebbe di circa 140 euro in totale. Altroconsumo dettaglia ancora di più le stime di spesa: 50 euro circa con un climatizzatore piccolo (9.000 Btu/h, che è una misura della capacità di raffreddamento di un impianto), in uso per circa 2 ore quotidiane; 280 euro, se la taglia del climatizzatore aumenta un po’ (12.000 Btu/h) e le ore salgono a 8; mentre nei sistemi multisplit (più unità collegate a un
motore esterno), e con un uso intorno alla decina di ore, si salirebbe a una spesa aggiuntiva di 400 euro.
NASCE IL CONCETTO
DI “POVERTÀ DA FRESCO”
Su “ Domani ” Ferdinando Cotugno ha affrontato la questione dal punto di vista climatico e ha adottato una prospettiva globale. Innanzitutto, scrive come in certi casi il fresco non sia tanto un lusso, quanto piuttosto una necessità: la prestigiosa rivista Lancet , basterebbe far notare, ha calcolato che l’aria condizionata salva annualmente ben 200mila persone. Nondimeno, in molti Paesi solo una risicata minoranza di persone possiede dei condizionatori. Tutto ciò ha portato a parlare di un nuovo tipo di indigenza, detto “povertà da fresco” (“cooling poverty”). Il termine è stato coniato dal Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici. Si tratta, peraltro, di spese
regressive, cioé più impattanti per coloro che possiedono meno, giacché chiaramente il costo dell’energia resta sempre uguale, indipendentemente dal reddito. Anzi: chi ha di più spesso può permettersi impianti più performanti ed efficienti sotto il profilo energetico.
COME RINFRESCARE DI PIÙ INQUINANDO MENO?
Sempre Cotugno parla di come il crescente bisogno di aria condizionata - a causa naturalmente del riscaldamento climatico - produrrà un maggiore consumo di energia e un maggiore inquinamento. Già oggi questi impianti contribuiscono al 3% delle emissioni e assorbono il 7% dell’energia. Un circolo vizioso, aggravato dal fatto che sinora nell’Europa settentrionale un simile problema non si era mai davvero posto. Se bene o male alle nostre latitudini siamo abituati alle estati torride, molto diversa è la situazione in Paesi come il Regno Unito e in Germania, dove rispettivamente solo il 7% e il 3% delle case hanno degli impianti di aria condizionata. Bel dilemma. Il giornalista ed esperto di climariprendendo quanto scrive anche l’Agenzia internazionale per l’energia - pone la faccenda in questi termini: stante il fatto che ci sarà bisogno di più aria condizionata, per evitare una situazione ancora più drammatica, sarà necessario alimentare questi (e altri) impianti energivori con sempre più energia pulita e renderli costantemente più efficienti.
Si è concluso con successo il corso abilitante per Agente immobiliare, tornato dopo un decennio a Cremona grazie alla collaborazione tra Cr.Forma e Fimaa Confcommercio Cremona. Dodici allievi e allieve hanno concluso il percorso formativo che apre loro la possibilità di sostenere l’esame di idoneità per agente di affari in mediazione presso le Camere di Commercio di competenza. Il corso ha avuto una durata di 220 ore, tutte in presenza presso la sede di via Cesari di Cr.Forma. Le materie trattate hanno coperto tutti gli aspetti fondamentali della professione: diritto civile e commerciale, normativa urbanistica, estimo, catasto, fiscalità immobiliare, contrattualistica e tecniche di mediazione. Un programma completo e strutturato che ha garantito ai futuri professionisti una preparazione adeguata e conforme agli standard richiesti dal mercato. Alla luce del successo del corso, Cr.Forma e Fimaa Confcommercio sono già al lavoro per la 2ª edizione in programma per febbraio 2026. Il nuovo percorso terrà conto delle novità introdotte dal decreto regionale sulla formazione dedicata al commercio, in particolare il taglio sul monte ore che passerà da 220 a 150 ore.
In gran parte delle scuole si sono conclusi gli orali degli esami di maturità, e l’argomento dell’anno sembra il rifiuto ad accettare di sottoporsi all’esame da parte di alcuni studenti, che in realtà si erano già garantiti il minimo necessario per la promozione. A sorprendere in verità sembrano essere le tante polemiche attorno a un esame che tale è solo di nome: a passarlo in media è il 99,8% degli esaminandi, il che significa in pratica che si tratta di una mera formalità. La celebrazione con tanto di spumante stappato appare più il segno di un passaggio dallo studio “incanalato” a quello personalizzato per coloro che si avvieranno all’Università, e al mondo del lavoro per gli altri. GLI STRAFALCIONI
Anche quest’anno il sito Skuola. net non ha perso tempo nell’elencare gli errori grossolani, e ha già inserito le novità del 2025. Non limitiamoci a questi però, ma andiamo a vedere quali sono stati gli strafalcioni più clamorosi commessi dagli studenti negli ultimi anni. Nessuna volontà di mettere in croce i ragazzi: si sa che la pressione gioca a volte brutti scherzi, e pochi di noi in realtà sono al riparo da errori in qualche materia.
ARTE E LETTERATURA
È questo il terreno minato per antonomasia. E così scopriamo che D’Annunzio fu un poeta-water, che fu un estetista (e non un esteta), che scrisse I Malavoglia, mentre la poesia La pioggia nel pineto fu composta da Pascoli, che secondo un altro candidato era un pittore. Pascoli che scrisse X agosto, che si legge “per agosto” o addirittura “ics agosto”. Il grande Pirandello vinse addirittura il premio Oscar, forse col suo capolavoro “Uno, Nessuno, Duecentocinquantamila”. Quanto a Manzoni, pare sia un autore del Seicento, e scrisse Ma-
Skuola.net ha aggiornato gli strafalcioni dell’esame di maturità con gli ultimi orali “Perché si chiamava guerra fredda?” “Perché fu combattuta senza sentimento”
stro don Gesualdo. Sapete come si conclude I Promessi Sposi? Con la morte di uno tra Renzo e Lucia. Passiamo al Sommo Poeta, la cui opera simbolo fu il Decameron, mentre l’autore della Divina Commedia fu in realtà Giuseppe Garibaldi. Dante nacque a Milano, e fu uno dei più noti ebrei italiani. Quanto a Leopardi, fu un poeta del Novecento, e secondo qualcuno un illuminista. Lo psicanalista de “La coscienza di Svevo”, il Dottor S, diventa il Signor S degli youtuber Me contro Te. Andiamo indietro nel tempo, ma non per qualcuno secondo il quale la Germania di Tacito ha come pro-
tagonista Adolf Hitler. Usciamo dai nostri confini per scoprire che Gente di Dublino la scrisse Orwell ed è ambientata a Londra, mentre il concetto di superuomo fu introdotto da Freud. Emile Zola? È italiano, ovvio. Non va molto meglio nella pittura: Guernica di Picasso era “un quadro dipinto di rosso”, e per qualcun altro fu dipinto da Pablo Escobar. Fu Giotto invece a firmare La Gioconda, mentre L’Urlo è di Van Gogh. STORIA
Ebbene sì, l’Italia è una monarchia, mentre Garibaldi visse nel 1300. Il Rinascimento? Esplose nel dopoguerra, mentre Marie Curie ha vin-
to ben due premi Oscar. Di Nobel pare nemmeno l’ombra. PRIMA GUERRA MONDIALE E VENTENNIO FASCISTA
L’Italia entrò nella prima Guerra Mondiale nel 1918 (vabbè che noi prima di schierarci in guerra aspettiamo di vedere come vanno le cose, ma così pare troppo). Mussolini? Per qualcuno era comunista, per altri era cugino di Hitler. Quest’ultimo pianificò lo sterminio della razza… ariana. Poco più preciso un altro candidato, che ha affermato che i nazisti rinchiudevano gli ebrei nei campi di concentrazione. I giovani fascisti si chiamavano barilla: sì, con la r. Andiamo oltreoceano, dove il New Deal americano era legato nientemeno che a Winston Churchill. C’è anche una domanda curiosa di un candidato al vicino di banco: “Scusa, sai chi scrisse Il diario di Anna Frank?”.
SECONDA GUERRA MONDIALE
L’Italia tra il 1939 e il 1945 era sotto l’influenza comunista. La Seconda Guerra Mondiale è iniziata nel 1933, e tra i suoi protagonisti ci fu Napoleone. I partigiani combatterono al fianco di Mussolini, mentre ad Adolf Hitler fu consegnato il Nobel per la Pace. Liliana Segre fu imprigionata nei campi di concentramento perché di colore, mentre quello di Auschwitz fu liberato dagli americani. I responsabili
dello sterminio degli ebrei durante la Guerra? Ovvio, furono i russi. Diverse le interpretazioni sulle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki: per qualcuno furono lanciate durante la Prima Guerra Mondiale, per altri dopo la fine della Seconda. Domanda: cosa accadde a Hiroshima nel 1945? Risposta: ci fu un grande terremoto. Scopriamo anche che le foibe furono un metodo di tortura della Prima Guerra Mondiale, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale c’erano le navicelle spaziali. IL DOPOGUERRA È vecchia la nostra Costituzione: pensate che fu varata nel 1968. Ancor più antico il crollo del Muro di Berlino, che avvenne nel 1948, e ancor più indietro dobbiamo andare se parliamo di Brigate Rosse, tipico fenomeno del ventennio fascista. Aldo Moro fu rapito e ucciso da Cosa Nostra. Sapete perché si chiamava “guerra fredda”? Per qualcuno perché fu combattuta senza sentimento, per altri perché fu combattuta in Siberia.
L’ATTUALITÀ
Dura dire il nome del nostro Presidente della Repubblica: Per qualcuno è Conte, per altri Matteotti, per altri ancora un tal Matteozzi. A precisa domanda la risposta è implacabile: “Sergio Mattarella chi?”. Quanto a Kim Jong-un, si tratta di un dittatore giapponese.
GEOGRAFIA
Tra il Mar Egeo e il Mar di Marmara c’è il celebre stretto di Gargamella, noto personaggio dei Puffi. Per il resto non sfugge nulla: l’India si trova in Africa, il Giappone confina con la Polonia, Torino è il capoluogo della Toscana, l’Umbria è una città vicina ad Assisi mentre Berlino à la capitale dell’Inghilterra. Si ricorda che tempo addietro si chiese a un candidato il nome di un vulcano italiano. Risposta secca: il Vaticano.
12 Luglio 1916: i due irredentisti condannati dagli austriaci per alto tradimento
12 luglio 1916. I pensieri di Benito Mussolini sono rivolti a un suo compagno socialista mazziniano, uno degli ispiratori del suo social-nazionalismo. Cos’è successo? Nel corso dell’avanzata austriaca sul monte Corno viene catturato l’irredentista trentino Cesare Battisti , arruolatosi in un reggimento di alpini. È impiccato due giorni dopo (12 luglio 1916) insieme a Fabio Filzi , nativo di Pazin/Pisino, attuale Croazia. La condanna a morte è dovuta al fatto che Battisti e Filzi sono sudditi austriaci in uniforme italiana. Pareri discordi Come reagisce la popolazione in Italia alla notizia delle impiccagioni? I pareri sono divisi, come ha spiegato lo storico britannico Adrian Lyttenton : nel 1914-1915, “la spaccatura tra interventisti e neutralisti produsse una lacerazione violenta del tessuto politico, un’asprezza di sentimenti più tipica di una guerra civile che di una guerra ‘nazionale’. Le divisioni nel Paese e le loro conseguenze non possono essere capite se non alla luce del rapporto, o del mancato rapporto, tra Stato e massa del popolo italiano. Questo riporta inevitabilmente al Risorgimento” (“The Seizure of Power”, Routledge, 2004). Lo storico revisionista Renzo De Felice racconta che gli interventisti italiani erano per la maggior parte dei socia-
1914
SPACCATURA TRA INTERVENTISTI E NEUTRALISTI
listi ed erano odiati dalla popolazione. Ecco come Benito Mussolini, arruolato come caporale, apprende della morte al fronte del compagno sindacalista rivoluzionario Filippo Corridoni : “‘Sei tu Mussolini?”, gli chiese un giorno un commilitone. “Si”. “Benone, ho una buona notizia da darti: hanno ammazzato Corridoni. Gli sta bene, ci ho gusto. Crepino tutti questi interventisti!” (“Mussolini il rivoluzionario”, Einaudi, 1965, p. 323). Una verità scomoda Cesare Battisti è ancora oggi celebrato come eroe: non c’è città italiana che non gli dedi-
Lo scatto della settimana
Yannik Sinner era sotto di due set a zero negli ottavi di finale del torneo di Wimbledon contro il bulgaro Grigor Dimitrov quando questi si è fermato per un grave infortunio: 5° ritiro consecutivo in 5 Slam
chi vie o piazze, ma per quanto riguarda la sua fine ancora una volta gioca il fatto che è un interventista. Erano stati i prigionieri alpini del Battaglione Vicenza a riferire agli austriaci della presenza, tra le schiere italiane, di Battisti e Filzi. Secondo Stefano B. Galli , “Dalle linee dei Landesschützen (tiratori al bersaglio della Provincia del Tirolo, dipendenti dalla Dieta di Innsbruck) si stacca un gruppo di pochi uomini, in parte italiani per il riconoscimento, in parte austriaci per la cattura dei due irredentisti. Battisti e Filzi sono catturati e immediatamente riconosciuti come cittadini austriaci dai loro stessi compagni del Batta-
Aurelio Marchioni
La sua recente tragedia ha colpito gli italiani. Gestore di un hotel di Sestola (Appennini modenesi), anni fa aveva perso la figlia. Il figlio Fabio, che collaborava con lui e la madre nella gestione dell’albergo, martedì si è tuffato in un torrente, ma è morto a causa di un trauma cranico. Aurelio è corso a risonoscere il corpo del figlio, poi non ha retto: si è recato presso un ponte lì vicino e si è buttato, suicidandosi. A pochi passi dalla salma del figlio e a pochi minuti dalla sua morte.
glione Vicenza. Il tenente austriaco che li arresta è il trentino Brunetto Franceschini cadetto dei Kaiserjäger (cacciatori imperiali, dipendenti dal Ministero della guerra di Vienna)... Lungo il percorso che da Monte Corno arriva ai Toldi... Battisti trova schierate ai margini delle strade giovani mogli e vecchie madri rimaste a casa sole, senza mariti e figli, impegnati al fronte, che lo ricoprono di insulti per aver voluto e in parte causato la guerra. In quel viaggio, il prigioniero viene pesantemente apostrofato: ‘Hund’ (cane), ‘Schuft’ (briccone), ‘Canaille’ (canaglia), ‘porci, vigliacchi, traditori: avete fatto morire i nostri, ma adesso vi daremo le conferenze e le prediche per la Guerra’. La popolazione trentina è infuriata contro Cesare Battisti. È convinta che gran parte delle restrizioni e delle sofferenze subite abbiano un solo responsabile che, con la sua fervente attività a favore della Guerra, ha fatto del Trentino un grande cimitero” (“Cesare Battisti e la sua guerra: tramonto di un mito”, Etnie n. 13, Milano, 1987, p. 2).
Nella fortezza del Buon Consiglio Cesare Battisti e Fabio Filzi sono condotti sul patibolo della fortezza del Buon Consiglio. Muoiono con dignità e coraggio e nonostante il loro estremismo politico non meritavano una fine così tragica. Sono vittime di quella che lo storico Ernst Nolte ha definito “La guerra civile europea” (Rizzoli, 2018).
«Hai notato quanti giovani muoiono improvvisamente?»
Oddio Pericle, ti ci metti anche tu?
«Beh, tu mi dici di leggere il Corriere e io lo faccio»
Dì la verità: tu non leggi il Corriere della Sera, tu leggi le notizie (o meglio, i titoli) della sua pagine Facebook «Vabbè, cosa cambia? È sempre il Corriere»
Ma sui social sembra che ci sia la rincorsa al clic facile, inclusi commenti con scontri fra estremisti del vaccino sì e vaccino no. Cose che sul cartaceo si guardano bene dal pubblicare
«Sta di fatto che l’altro giorno ho letto di quella studentessa di 24 anni morta a Torino, e il giorno dopo una di 34 anni è morta all’improvviso mentre si allenava vicino a Trento. Ogni giorno ce n’è una»
Abbiamo già parlato più volte di realtà e percezione condizionata dalla comunicazione. Questo è un caso lampante. Sai in media quante persone sotto i 40 anni muoiono ogni anno improvvisamente? E questo non certo dagli anni post Covid
«Dici che non sono più del solito?»
Guarda qui, leggi questo giornale? Si tratta del Sole 24 Ore. Vedi il titolo?
«Certo che lo leggo: “Salute: 50mila morti improvvise all’anno, sempre più frequenti nello sport”. Vedi allora che ho ragione? Sono moltissime»
Però non hai letto la data di questo giornale: è stato pubblicato il 27 gennaio del 2013 «Ho capito. Certo 50mila sono tanti» È il solito meccanismo dell’informazione. Tu scrivi ogni giorno che muore un giovane e l’impressione che susciti è che stiano morendo tanti giovani, quando in realtà il fenomeno lo stai ingigantendo tu. Se fai il conto, 50mila persone all’anno significa una media di 137 al giorno. Un altro studio afferma che tra queste, un migliaio di casi riguardano under 35, con una media di 3 al giorno «Ma quando si parla di morte improvvisa?»
La morte cardiaca improvvisa si ha non tanto quando non c’erano cause pregresse, bensì quando queste non erano note, poiché è chiaro che una patologia esiste «Quindi non è vero che oggi i giovani muoiono di più» Anzi! Basta prendersi la briga di analizzare i dati Istat (può farlo chiunque): oggi i ragazzi tra i 18 e i 25 anni muoiono 3 volte meno rispetto a 40 anni fa, e i morti del 2023 sono meno dei morti nel 2019. Sono dati alla portata di tutti, ma la verità spesso non interessa. Si tratta di una suggestione collettiva, fomentata da chi cerca di suscitare il dibattito, cosa che accade puntualmente se scrivi di morti improvvise. Buonanotte Pericle «Buonanotte»
Vanni Raineri
Pasotto scrive al dg Ezio Belleri e lo invita a un incontro pubblico
(g.m.) Già amministratore comunale, quindi consigliere di opposizione e ora punto di riferimento di “Laboratorio Comune”, Pierluigi Pasotto ha scritto una lettera aperta a Ezio Belleri direttore generale dell’Asst di Cremona. Pasotto ha aperto la missiva coi ringraziamenti al personale dell’ospedale Oglio Po per il positivo trattamento ricevuto in occasione di un recente intervento chirurgico. Poi una riflessione meno positiva: “Da alcune settimane circolavano voci di una possibile dismissione e spostamento del reparto di senologia da Casalmaggiore a Cremona per una questione di numeri, medie, statistiche. Ingenuamente ho pensato: funziona così bene, perché mai dovrebbero spostarlo? Purtroppo oggi queste voci, sempre più insistenti, sembrano trovare conferma nell’articolo/denuncia del Coordinamento dei cittadini per l’ospedale Oglio Po”. E ancora: “Abbiamo già subito la soppressione del puntonascite, seguita da un lungo elenco di promesse mai mantenute… Da poco è stata spostata a Cremona la commissione per il riconoscimento dell’invalidità che ha sospeso gli appuntamenti presso l’Oglio Po. Potrei andare a ritroso con molti altri esempi di servizi differiti a Cremona”. Pasotto ha, infine, invitato Belleri a confrontarsi coi cittadini in un incontro pubblico per consentire a ciascuno di illustrare le proprie posizioni. Nei giorni scorsi Pierluigi Pasotto ci ha detto di aver inviato la missiva anche all’indirizzo-mail dell’interessato e di essere in attesa di una risposta. “Ho deciso di spedire questa lettera - ci ha spiegato - perché dopo tanti anni di discussioni coi direttori generali nominati dalla Regione Lombardia mi sono reso conto che c’è una forte distanza tra chi deve dirigere un’Asst e chi deve curarsi. Penso che sia arrivato il momento di ridurre questa distanza. Per questo ho invitato il dottor Belleri a un incontro pubblico. Non ci possono essere solo gli algoritmi numerici”. Oltre a sostenere la proposta di Luigi Borghesi di “una breast unit interaziendale che sommi gli interventi di Casalmaggiore e Cremona” il nostro interlocutore ha aggiunto: “Quella di senologia è una materia molto delicata. L’equipe di Casalmaggiore lavora bene e di solito le pazienti seguono il medico che le cura, non l’azienda ospedaliera. Non è detto che spostando a Cremona il reparto le pazienti non decidano di andare altrove”.
VANNI RAINERI
Ancora poche ore e la Vbc Casalmaggiore comunicherà ufficialmente la nuova sede delle partite. Non si parla ovviamente della sede societaria, che rimane saldamente a Casalmaggiore in via Baslenga, bensì del palazzetto che ospiterà le partite della serie A2 delle rosa 2025-2026. Nessuna conferenza stampa, solo un comunicato che appunto verrà reso noto nella mattinata di oggi. Il presidente Giovanni Ghini ovviamente non si sbilancia, tanto che il suo commento rimane fermo sulle motivazioni che hanno spinto la società a dire addio a Cremona dopo dieci anni: «Il Comune di Cremona si è prodigato per accoglierci e per questo merita il nostro ringraziamento. A Cremona siamo stati bene, ma abbiamo deciso di cercare alternative in diversi tessuti economici».
Dunque è stata la ricerca di nuovi sponsor che ha fatto sì che la Vbc tornasse nelle sue zone di origine. Sponsor che a Cremona non è facile reperire, non tanto perché la Vbc sia considerata squadra “forestiera”, come dimostrano le difficoltà incontrate anche dall’Esperia, che ha ceduto i diritti di A2. La conseguenza è che il PalaRadi in un colpo solo perde le due squadre di A di volley, lasciando campo libero alle due realtà cremonesi di basket.
Rileggiamo il comunicato con cui la Vbc si è congedata da Cremona: “Con profonda riconoscenza, la Pallavolo Casalmaggiore comunica che, a partire dalla prossima stagione sportiva, la squadra non disputerà più le proprie partite casalinghe al PalaRadi di Cremona. È una decisione che non nasce a cuor leggero. Per
(g.m.) Ottimo inizio per il Casalmaggiore International Music Festival che ancora una volta si avvale della direzione artistica di Anne Shih e ripropone i corsi di pianoforte, violino, viola, violoncello e musica da camera. Quest’anno, però, spicca la novità del corso di direzione d’orchestra col m° Pietro Veneri del conservatorio Boito di Parma. Da sempre il masterclass casalasco guarda anche al sociale e non a caso è in programma per stamattina, alle 10.30, il concerto presso la Casa Giardino. Questa sera alle 21 l’appuntamento alle 21 nell’auditorium Arvedi presso il Museo del Violino in collaborazione col “Cremona Summer Festival”.
undici stagioni il PalaRadi è stato la nostra casa, il luogo di grandi sfide e di emozioni indimenticabili. Un luogo che ci ha visto crescere, vincere, resistere. Desideriamo ringraziare con sincerità il Comune di Cremona, le amministrazioni che si sono succedute, i dirigenti, i funzionari e tutti coloro che hanno lavorato con competenza e disponibilità per renderci possibile questo lungo percorso. I rapporti sono sempre stati improntati alla stima e alla collaborazione, anche in quest'ultima stagione. Il nostro pensiero va anche a tutti i tifosi cremonesi che ci hanno sostenuto in questi anni: con passione, con calore, con affet-
to sincero. La vostra presenza e il vostro sostegno resteranno per sempre parte della nostra storia. Oggi ci troviamo nella necessità di un cambiamento, dettato da ragioni organizzative e dalla volontà di dare continuità al progetto sportivo della Pallavolo Casalmaggiore. Non è una rinuncia, ma una scelta di responsabilità e visione, per poter affrontare le prossime stagioni con solidità. Alla città di Cremona va il nostro grazie più autentico. Siete stati parte di un viaggio straordinario, e lo sarete sempre”. Tornando al futuro teatro delle gesta delle rosa, come detto Ghini non dice nulla, ma sappiamo che la società nei giorni
Interverrà anche la Mainzer Virtuosi String Orchestra. Domani alle 10.30 il festival farà tappa alla Canottieri Eridanea per un concerto aperitivo aperto anche ai non soci. Alle 17.45 il concerto quotidiano nell’auditorium dell’oratorio Maffei e alle 21 l’esibizione del duo formato dagli ap-
prezzati Enrico Pace e Sung Wong Yang in teatro Comunale. Lunedì 14 il concerto delle 21.15 sarà in teatro Comunale, martedì 15 la serata dedicata a Brahms nel Teatro all’Antica di Sabbioneta. Il 16 al Comunale si esibirà il Multi-Ethnic Opera Ensemble della regione autonoma di
scorsi ha analizzato tre possibili alternative: Parma, Viadana e Guastalla. Dalle nostre informazioni sembra che Parma sia stata scartata, e la scelta sia tutta tra Viadana e Guastalla, dove esistono due palazzetti di fatto nuovi: a Viadana il PalaFarina è stato ricostruito dopo la nevicata del febbraio 2015 che sfondò il tetto, mentre a Guastalla l’impianto polivalente “Pala Chiarelli Donati” è stato inaugurato solo tre anni fa e può ospitare 500 spettatori. Non solo Viadana dunque: anche Guastalla si candida ad ospitare le gare di A2 della Vbc. Quanto al palazzetto in costruzione a Casalmaggiore, sappiamo che non sarà collaudato prima della primavera del 2026, quindi se ne potrà riparlare a partire dalla stagione 2026-2027. La tribuna fissa potrà ospitare 400 spettatori, cui se ne aggiungono altri 300 grazie alla tribuna telescopica retrattile. In ogni caso per la A2 femminile la capienza di 500 spettatori è sufficiente. «La nostra centralità resterà comunque a Casalmaggiore» assicura Ghini, che prosegue: «Più avanti, a settembre, presenteremo anche il nuovo progetto che si aprirà al sociale. Non faremo solo sport ma qualcosa di importante e inedito». Chiudiamo con un giudizio tecnico: «La A2 dovrà essere fucina di giovani e talentuose atlete che abbiano voglia di applicarsi. Non ci sono le condizioni per vincere, ma se ci saranno i presupposti l’esperienza non ci manca. L’anno scorso iniziammo un percorso nuovo ma è questa la vera tappa zero. Un anno fa fummo costretti a fare tutto di fretta, quest’anno abbiamo fatto scelte ponderate. Abbiamo confermato 4 giocatrici su 12: la base di partenza c’è».
Guangxi Zhuang (Cina), poi toccherà il 17 al chiostro del palazzo municipale di Piadena Drizzona.Venerdì 18 all’oratorio Maffei il concerto Cime con spartiti moderni; ancora alle 21.15 l’evento presso la Villa Calciati di Dosimo in collaborazione con “Un altro festival” e con la partecipazione dell’Abel Quartet; infine alle 23 nel chiostro di Santa Chiara l’immancabile “Bach a mezzanotte”.
Il reparto guidato da Luigi Moschini fa parte di Stress Echo 2030, che riunisce 50 centri a livello mondiale
La Cardiologia dell’Ospedale
Oglio Po è entrata a far parte del progetto di ricerca internazionale Stress Echo 2030, un prestigioso studio multicentrico che analizza i risultati degli esami diagnostici eseguiti su pazienti “sotto stress”. La ricerca coinvolge oltre 50 centri di 20 nazioni di 4 continenti.
«È per noi motivo di grande orgoglio poter contribuire sino al 2030, insieme ad altri centri d’eccellenza a livello mondiale, a un progetto di ricerca così rilevante - afferma il primario Luigi Moschini -. Allo stesso tempo, si tratta di un riconoscimento importante per la qualità diagnostica che offriamo quotidianamente alla comunità casalasca».
La partecipazione allo studio è riservata esclusivamente alle strutture dove operano ecografisti certificati nell’applicazione di questa metodica e l’Oglio Po è una di queste grazie a due specialisti con la certificazione: Alberto Mazzi e Luca Moderato che spiegano «Negli ultimi dieci anni, è lo studio più ampio mai condotto in questo campo e
coinvolge istituzioni del calibro della Mayo Clinic e del Centro Cardiologico Monzino».
FUNZIONE DA SCREENING
PER LE PERSONE A RISCHIO
A Oglio Po vengono eseguiti circa dieci esami di ecostress ogni settimana. «È un esame che ha la funzione di screening in soggetti a rischio cardiovascolare, come le persone con ipertensione, diabete e dislipidemiaaggiunge Mazzi - ma anche per approfondire patologie note, valutando eventuali peggioramenti sotto stress». PER CAPIRE IN ANTICIPO COME REAGISCE IL CUORE
SOTTO STRESS
L’ecostress è una tecnica diagnostica non invasiva che consente di osservare il comportamento del cuore in condizioni di stress, sia fisico (mentre il paziente pedala su una cyclette), sia farmacologico (tramite la somministrazione di un farmaco che simula lo stress del cuore mentre si realizza un’attività fisica).
«Tutto il sistema cardiovascolare - spiega Moderato - viene messo sotto stress, e noi utilizziamo l’ecografo per analizzare i diversi parametri e individuare eventuali problemi, in particolare a carico delle coronarie».
Stasera la rassegna “Musica in Castello” sbarcherà a Piadena Drizzona. Al parco Devid Piazza, alle 21.30, ci sarà la band “Mé, Pék e Barba” ( nella foto ) con “Mé, Pék e cover - Un viaggio clandestino fino al termine della notte”. In caso di maltempo la serata sarà ospitata dal teatro parrocchiale. Venerdì 29 agosto “Musica in Castello” sarà di nuovo in terra cremonese e
precisamente a Soncino, nella Rocca sforzesca, con Raffaello Corti in arte “Faccestamagia” e “Uno spettacolo che mi vedrei”, comicità, magia e surrealismo col “Duo di Picche acoustic”. Infine giovedì 4 settembre a Sabbioneta il Teatro all’Antica ospiterà “Incomica - Il (non) sense della vita” con Andrea Ruberti, Dadde Visconti e Umberto Banti degli Eccentrici Dadarò.
«Molti pazienti arrivano preoccupati perché non sanno come si svolge l’esame - racconta Serena Ghezzi , infermiera dell’équipe di cardiologia guidata da Maruska Lukianenko -. Noi li rassicuriamo spiegando che non è un esame doloroso, ma molto efficace perché è in grado di rilevare informazioni fondamentali per la loro salute. Dopo l’esame, i pazienti sono più consapevoli e molto più tranquilli».
RICERCA ALLARGATA
AI DIVERSI PARAMETRI
La grande novità di Stress Echo 2030 rispetto alle ricerche degli anni precedenti, è l’ampliamento del campo di analisi: «Non ci si limita più, come negli esami tradizionali, alla sola ricerca di ischemie, ma vengono raccolti dati su un’ampia gamma di parametri che indagano la circolazione nelle coronarie più piccole, la funzionalità delle valvole cardiache, la forza di contrazione del ventricolo, la funzione diastolica, la presenza di liquido nei polmoni e i principali fattori di rischio cardiovascolare», concludono Mazzi e Moderato.
Cinema d’estate all’aperto: due giovedì a Casteldidone
L’estate si accende a Casteldidone con due serate speciali dedicate al cinema all’aperto, in programma giovedì 17 e giovedì 24 luglio alle 21.30 in Piazza Papa Giovanni Paolo II. L’iniziativa, promossa da Comune di Casteldidone e Pro Loco, offrirà la possibilità di vivere la magia del cinema sotto le stelle in un’atmosfera conviviale e suggestiva. La rassegna si apre giovedì 17 luglio con Wonka (2023) di Paul King , una favola musicale e fantastica per tutta la famiglia, che racconta le origini del leggendario inventore di dolci più famoso del mondo. Si prosegue giovedì 24 luglio con Romeo è Giulietta (2024) di Giovanni Veronesi , una commedia brillante e originale in cui una giovane attrice, esclusa dal ruolo di Giulietta, decide di travestirsi da uomo per ottenere la parte di Romeo… con esiti sorprendenti. L’ingresso è libero e aperto a tutti. Due serate da non perdere, tra risate, emozioni e il piacere di condividere il cinema all’aria aperta.
Prosegue fino a martedì Sinistra in Festa a Gussola
A Gussola è tornata “Sinistra in Festa”, che da giovedì 10 si tiene presso il Parco Comunale Lombardi. Il programma prosegue stasera col liscio proposto dall'orchestra di Katia Belli. Domani sera sul palco l'orchestra di Fausto Tenca. Martedì 14 luglio chiusura con la Grande Tombolata dalle ore 21. Durante tutte le serate, oltre alle specialità culinarie, la cucina propone piatti nostrani con vasta scelta di proposte tradizionali.
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Con l’arrivo dell’estate, aumentano i traslochi e — purtroppo — anche i furti nelle abitazioni lasciate vuote. Per chi sta per cambiare casa, una delle preoccupazioni principali è la sicurezza: come gestire l’impianto d’allarme nella vecchia abitazione? Quando e come installarne uno nella nuova? E quali soluzioni scegliere per non restare esposti a rischi in questo periodo di transizione? Negli ultimi anni, secondo i dati del Censis, i furti in abitazione hanno registrato una flessione rispetto al picco del 2015, ma restano comunque uno dei reati più temuti dalle famiglie italiane: nel 2024 sono stati denunciati oltre 140mila casi, in gran parte concentrati nei mesi estivi. E le case vuote per trasloco sono un bersaglio facile per i ladri: spesso disabitate, senza tende o serrature nuove, e con scatoloni ancora in bella vista.
Prima di lasciare la casa vecchia: l’allarme conviene? Se nella casa che si sta lasciando è già presente un impianto d’allarme, ci si pone subito una domanda: smontarlo e portarlo nella nuova abitazione o lasciarlo al nuovo proprietario?
LA SCELTA GIUSTA
La scelta dipende da vari fattori. Gli impianti cablati (filari), più diffusi fino a qualche anno fa, sono difficilmente riutilizzabili perché richiedono canaline, fori nei muri e cavi elettrici: smontarli è costoso e nella nuova casa bisognerebbe comunque riprogettare tutto da zero. In questo caso, spesso conviene includere l’impianto nella trattativa di vendita o lasciarlo in loco, garantendo un valore aggiunto all’immobile.
Diverso il discorso per gli impianti wireless, oggi sempre più diffusi: facili da installare e rimuovere, possono seguire il proprietario nella nuova casa con un intervento minimo. È sufficiente smontare i sensori e la centralina, verificare che nella nuova abitazione ci sia una buona copertura del segnale radio e magari aggiornare la configurazione.
IL SOPRALLUOGO
Un sopralluogo da parte di un tecnico può aiutare a valutare i punti deboli della casa: porte secondarie, finestre facilmente accessibili, garage collegati all’abitazione.
Nei condomini, è utile confrontarsi con l’amministratore per capire se ci sono regole sull’installazione di sirene esterne o telecamere.
TRASLOCO: IL MOMENTO GIUSTO Il trasloco è un momento in cui la sicurezza
può facilmente essere trascurata. Le porte restano aperte a lungo per il via vai di persone, alcuni serramenti potrebbero essere vecchi o rovinati.
In definitiva, traslocare significa cambiare casa, quartiere, abitudini, ma non deve significare abbassare la guardia sulla sicurezza.
Investire qualche ora per pianificare un corretto e sicuro trasloco è di fondamentale importanza. E questo può avvenire solo affidandosi agli esperti giusti e ad aziende qualificate. Del resto, la casa è molto più di quattro mura: è il nostro rifugio. E merita di essere trattata con la massima cura.
Negli ultimi anni, complice la crescente attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica, la scelta dei materiali da costruzione è diventata un elemento chiave nei cantieri italiani. Tra questi, i legnami per strutture come tetti e solai e i materiali per i serramenti (legno, alluminio e PVC) sono al centro di un mercato vivace e innovativo, che offre soluzioni adatte a ogni esigenza tecnica ed estetica. Per chi sta progettando o ristrutturando casa, conoscere le caratteristiche di queste soluzioni è fondamentale per fare scelte consapevoli e durature.
LEGNO STRUTTURALE PER I TETTI: TRADIZIONE E TECNOLOGIA
Il legno è uno dei materiali da costruzione più antichi e versatili. Nell’edilizia residenziale è ancora oggi il materiale d’elezione per strutture portanti leggere, soprattutto per tetti e solai. Ma la tecnologia ha profondamente trasformato il concetto di “legno da costruzione”. Oggi non si parla più solo di travi massicce, ma di prodotti ingegnerizzati: il più diffuso è il lamellare, ottenuto incollando a caldo lamelle di legno selezionato e trattato. Il lamellare unisce la resistenza meccanica del legno massello a una stabilità superiore, eliminando i difetti naturali del legno come nodi o fessurazioni. Inoltre, consente di realizzare travi lunghe e curve, ideali per coperture architettoniche complesse. Per chi preferisce un aspetto più naturale, resta disponibile il massiccio, utilizzato per capriate o travature a vista, anche se con limiti di lunghezza e maggiore sensibilità a deformazioni. Sempre più richiesto, soprattutto in edilizia ecosostenibile, è anche il cross laminated timber (CLT): pannelli multistrato incollati a incrocio, con prestazioni strutturali elevate, ideali per pareti portanti, solai e coperture. Tra
le essenze più usate ci sono l’abete e il larice (per il loro rapporto qualità/prezzo e la leggerezza), ma non mancano soluzioni in rovere o castagno per interventi prestigiosi. Tutto il legno strutturale in commercio è certificato secondo le normative europee (EN 14081) e viene trattato per resistere a umidità, insetti e fuoco.
SERRAMENTI: IL CONFRONTO
Altro elemento fondamentale per la qualità di un edificio sono i serramenti: finestre e portefinestre incidono su isolamento termico, comfort acustico, estetica e sicurezza. Oggi il mercato offre tre materiali principali: legno, alluminio e PVC, ciascuno con punti di forza e limiti.
LEGNO
È la scelta più tradizionale ed elegante. Caldo al tatto, naturale, con ottime proprietà isolanti
sia termiche che acustiche, il legno valorizza soprattutto edifici storici o ristrutturazioni di pregio. Richiede però manutenzione periodica (verniciatura o impregnazione) per preservare colore e integrità. Le essenze più usate per serramenti sono pino, larice, mogano e rovere.
ALLUMINIO
Moderno, leggero e resistente, l’alluminio si distingue per durata e minima manutenzione. I profili di nuova generazione sono a “taglio termico”, cioè con una barriera isolante interna per evitare ponti termici: questo ha eliminato il problema della condensa che affliggeva i vecchi infissi in metallo. È ideale per grandi superfici vetrate e per uno stile contemporaneo.
PVC Negli ultimi anni il PVC è diventato molto po-
polare grazie al prezzo competitivo e alle buone prestazioni isolanti. È leggero, facile da pulire, resistente agli agenti atmosferici e non richiede verniciature.
Tuttavia, ha una resistenza meccanica inferiore rispetto agli altri materiali e una resa estetica meno “calda”. Nei climi caldi tende a dilatarsi, quindi è importante scegliere profili di qualità.
SOLUZIONI IBRIDE: LEGNO-ALLUMINIO
Per chi cerca il meglio di due mondi, esistono infissi “combinati” in legno-alluminio: all’interno rimane il calore e la bellezza del legno, mentre all’esterno l’alluminio garantisce una protezione totale dagli agenti atmosferici e riduce la manutenzione. Naturalmente, il costo di queste soluzioni è un po’ più alto, ma si tratta di un vero investimento di lungo periodo.
Questa volta parliamo di… “ MUSICA ”
Che la musica provochi movimenti cerebrali non direttamente voluti non è un segreto, Oliver Sacks nel suo “Musicofilia” te lo racconta come neanche saprebbe fare Alberto Angela. Che la musica abbia, fra i suoi molti effetti anche quello di riesumare ricordi, a volte piacevoli, a volte no, non lo puoi negare, la canzone che accompagnava il primo bacio alla tua fidanzatina e quella che faceva atmosfera quando quella fidanzatina la lasciavi, cose così.
La musica, come una fotografia scolorita che emerge dal passato, ma più di una fotografia un vero e proprio flusso di coscienza e sensazioni, tanto che se a volte chiudi gli occhi, ti sembra davvero di riviverle. La musica, che si appiccica ad un tuo ricordo come una cozza allo scoglio.
E fin qui tutto bene, ma la musica a volte è dispettosa e segue sinapsi cerebrali tutte sue, o magari non ha un grande senso dell’orientamento e si appiccica allo scoglio sbagliato, e ti fa rivivere situazioni che non hai mai vissuto in realtà o addirittura si incolla a ricordi che con lei non hanno nulla a che vedere.
E così Baker Street ti riporta senza motivo ad una adolescenziale passeggiata notturna lungo Rue de l’Opera, ma Gerry Rafferty doveva ancora comporla, Lavender dei Marillion al tuo passato da dj, ma da anni avevi già abbandonato quel mondo, Ordinary World dei Duran Duran addirittura ti riporta al viaggio di nozze di mamma e papà, ma tu all’epoca non eri stato nemmeno concepito.
Alla fine, sono solo piccoli, piacevoli inganni, che però insegnano come sia suggestionabile il tuo cervello, come sia talvolta inaffidabile la tua memoria, e se te lo dice anche Carofiglio (L’arte del dubbio) vuol dire che è proprio così. Piccoli, piacevoli inganni che Valelapena vivere, e allora... viva la musica (possibilmente non rap o assimilati, grazie).
La storia della nascita e dei primissimi anni di vita della “Canottieri Leonida Bissolati 1920” sono raccontati dal ricercatore Roberto Caccialanza in una nuova pubblicazione illustrata di 48 pagine a colori (pubblicato il 26 giugno 2025), che raccoglie tutte le notizie inedite emerse grazie alle ultime ricerche d’archivio, a partire dalla data di costituzione della storica società: il 9 settembre 1920. Come spiega l’autore, «la Canottieri Leonida Bissolati è stata costituita, infatti, il 9 settembre 1920 e non nel 1921 come si è creduto e scritto per decenni e fino ad oggi. Questo è l’incredibile esito di un approfondimento delle ricerche svolte di propria iniziativa in seguito alla presentazione del libro del centenario (il 26 maggio 2021): in realtà - solo ora si può dirlo con certezzanon si trattava dell’anniversario della fondazione, ma di quello legato all’inizio dell’attività sportiva agonistica, avvenuta con gare di canottaggio sul Po il 26 maggio 1921, abbinate all’inaugurazione della sede sociale (all’epoca chiamata chalet). Tuttavia la so-
cietà era in vita già da ben otto mesi. Le prove raccolte sono inconfutabili. La costituzione della Bissolati va fatta risalire al giorno in cui avvenne la separazione (amichevole) del gruppo di soci della Canottieri Baldesio, che desideravano fortemente dedicarsi all’attività agonistica del canottaggio e del nuoto piuttosto che a quella ricreativa o sedentaria. I progressisti “secessionisti” erano capeggiati dallo scultore Francesco Riccardo Monti, il quale ricopriva niente meno che la carica di vicepresidente della Baldesio!
Vi fu un referendum tra gli iscritti della storica società rivierasca e il 9 settembre 1920 l’assemblea generale sancì il distacco: questa è la data di costituzione della nuova Canottieri, che venne intitolata alla memoria di Leonida Bissolati, avvocato, stimato politico e sportivo cremonese da poco deceduto a Roma (il 6 maggio 1920)». In base a quali elementi è possibile fare un’affermazione così “rivoluzionaria”? «Il 25 maggio dello scorso anno (2024) - precisa Caccialanza - in Archivio di
Dalle ore 19 alle Colonie Padane ultimo giorno della manifestazione di musica e cultura
Oggi è l’ultimo giorno del “Tanta Robba Festival”, organizzato nella cornice delle Colonie Padane. Una manifestazione che negli anni è diventata un vero e proprio punto di riferimento per la scena musicale e culturale del Nord Italia, capace di unire sotto un’unica bandiera musica, inclusività, promozione territoriale e creatività giovanile. L’edizione 2025 ha confermato la vocazione multidisciplinare e sociale del festival, realizzato anche grazie al sostegno del Comune di Cremona. Il gran finale vede protagonisti i “Finley” (nella foto) ,
L’evoluzione ha conferito agli esseri umani una capacità dal valore inestimabile e decisiva: saper imparare. “La nostra specie ha fatto dell’apprendimento la propria specialità”, scrive il professore di psicologia cognitiva sperimentale, Stanislas Dehaene in “Imparare. Il talento del cervello, la sfida delle macchine” (Raffaello Cortina). La tesi dello psico-
simbolo pop-punk di un’intera generazione, lo youtuber e performer Simone Panetti con la sua band
logo cognitivo è questa: rispetto alle macchine, gli esseri umani sono ancora più bravi a imparare; lo si vede in particolare nei bambini, veri protagonisti del saggio, in cui si descrive la loro straordinaria e innata capacità di generalizzare le esperienze (la cosiddetta “benedizione
Stato è stata rintracciata la corrispondenza inedita fra Riccardo Monti (per conto della Bissolati) e il presidente dell’Azienda del Porto di Cremona. In particolare sono estremamente significative due lettere dattiloscritte su carta intestata della “Società Canottieri Leonida Bissolati - Cremona”, la prima delle quali porta la data del 24 settembre 1920 (solo quindici giorni dopo la separazione dalla Baldesio) e la firma di Monti per conto della “Commissione Esecutiva” della Bissolati. Monti chiedeva di poter ottenere la cessione della “penisola sita fra il Riglio e Po” dietro pagamento da convenirsi (acquisto del terreno per costruirvi la sede sociale). Si tratta del documento più antico riferibile alla “Leonida” (nell’Archivio Storico Sociale bissolatino si trova il registro dei Verbali dei Consigli Direttivi, che inizia con la prima seduta ufficiale del 6 febbraio 1921). Il libro contiene la trascrizione integrale dello Statuto del 1926 (13 capi, 52 articoli) e una memoria sulla Nascita e la creazione della sede sul Po scritta nel 1971 dal “Socio fondatore vitalizio” architetto Vito Rastelli.
MOSTRA
“Round trip” di Pezzini sarà a Castell’Arquato
e il party sonoro in chiave karaoke di Disco Pianobar. Accanto al palco principale, lo stage Robba Elettronica si conferma il cuore pulsante delle notti del festival e oggi i ragazzi del collettivo “Glide” apriranno e chiuderanno con le loro sonorità immersive il turno del misterioso e sofisticato Camoufly, per una chiusura tutta da ballare. Tanta Robba è un festival accessibile, pensato per tutte le età e tutti i gusti: l’ingresso è fissato a 15 euro per ogni serata, mentre i bambini sotto i 10 anni entrano gratuitamente. Apertura cancelli ore 19.
dell’astrazione”); nonché la loro l’abilità nel formulare e gerarchizzare dei sistemi di regole. Formidabile è il modo in cui Dehaene coniuga l’accuratezza scientifica con la realtà concreta dell’apprendimento: c’è il riferimento teorico alle reti neurali e alla struttura del cervello (che, potremmo
dire, è la biologia dell’imparare); ma c’è anche la fenomenologia dell’apprendimento dei bambini, del loro sperimentare e fare ipotesi: un lavorio impressionante, spesso confuso con comportamenti insensati. L’ultima parte ha invece la forma di un prontuario, di gran-
“Round trip” è il titolo della personale di Claudio Pezzini che si terrà dal 2 al 17 agosto presso lo Spazio Arte “GioEle chi?” di Castell’Arquato, curata da Simone Fappanni. Pezzini, artista cremonese residente a San Martino del Lago, ha da sempre sviluppato una sensibilità particolare per la rappresentazione degli spazi urbani: nelle sue opere la città non è mai un semplice sfondo, ma protagonista assoluta, luogo di incontri, contrasti, sogni e perfino d’inquietudini.
de utilità non solo per chi insegna, ma anche per chi vuole tradurre in pratica la teoria dell’apprendimento illustrata nel saggio; sono esposti, infatti, i quattro pilastri dell’apprendimento, che sfruttano quel (per dir così) superpotere di noi umani, che è la facoltà di imparare: l’attenzione, il coinvolgimento attivo, il riscontro dell’errore e il consolidamento.
Il nostro collaboratore Mauro Acquaroni racconta il segreto della sua rubrica raccolta in un volume
Notaio “di spirito anarcoide” e dai multiformi interessi, coi piedi ben piantati nella sua terra - tra Casalmaggiore, Viadana e Sabbioneta - e col cuore in viaggio, a caccia di meraviglie, seduzioni culturali e storie da raccontare. Gli inglesi dicono “cherry picking”, “scelta di ciliegie”; noi una “raccolta di fiori” (il significato di antologia): fatto sta che Mauro Acquaroni - uomo di legge e scrittore - ha riunito 60 articoli della sua rubrica per Il Piccolo “Valelapena… per Mauro Acquaroni” in una raccolta, pubblicata dalla mantovana “Gilgamesh” e in vendita su tutti i circuiti online a 10 euro. Uno dei “fil rouge” (espressione non casuale) della raccolta è la passione per la cultura francese: è così? E quali sono gli altri?
«Sì, uno dei “fil rouge” è proprio la cultura francese, col suo cinema, la sua arte, la sua letteratura. Un altro filo conduttore non meno importante è l’intento programmatico della rubrica: parlare di opere artistiche di
cui si parla poco, o parlarne in modo inusuale. Di volta in volta, prendo in considerazione un’opera scegliendo tra quattro tipologie: dischi, libri, opere d’arte e film. Il racconto che faccio è però sempre l’occasione per esprimere un’idea, un’emozione, un ricordo, un ragionamento. Non ne parlo da esperto; anzi, rifuggo questa categoria. Perciò, cerco di dare sempre al racconto un taglio alternativo». Ci sono opere di cui ha esitato a scrivere?
Il Cremona Summer Festival 2025 entra nel vivo con un fine settimana all’insegna della musica classica e delle giovani eccellenze internazionali. Stasera alle 21 sono in programma due concerti, uno a Cremona e uno a Crema. A Cremona, l’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino ospiterà i
«Sì. Tra le opere d’arte, ad esempio, ho inserito l’incontro di pugilato tra Hagler e Hearns. Benché non sia considerato come tale, ritengo che quell’incontro sia stata una forma d’arte di pura eleganza. È stato poi difficile scrivere di certi tipi di musica: parlare del “Requiem” di Mozart da inesperto, ma ancor più difficile è stato scrivere di gruppi come i Sex Pistols e i Rage Against the Machine. L’ho fatto sempre con l’intento di parlare, oltreché di un’opera, anche
di un’idea: nel caso dei Sex Pistols, il fatto che la musica non fosse solo virtuosismo, ma potesse essere suonata anche da chi non era davvero capace: i Pistols erano pessimi suonatori; ma avevano delle idee e sapevano comunicarle».
La sua raccolta ci invita a selezionare che cosa valga la pena, ma non sarebbe interessante anche sapere che cosa non valga la pena?
«Il senso della raccolta può essere riassunto dicendo che il mondo è talmente vario e ricco che sarebbe sciocco non essere culturalmente onnivori, a patto che ciò che si consuma abbia senso e nasca da un’idea vera: si possono leggere sia “I promessi sposi” di Manzoni, sia “Crepate tutti” di Nicolas J. Gorlin. Un po’ come della vita, vale la pena assaggiarne tutti i sapori. Infine, se lo si legge attentamente, tra le righe dei “Valelapena” si possono trovare anche dei potenziali “Non Valelapena”, ossia opere a mio giudizio trascurabili». Il suo modo di vedere l’arte è cambiato da quando cura
la rubrica?
«Sì: innanzitutto, mi impone un lavoro di valutazione e ricerca culturale, giacché ogni articolo presuppone uno studio. Personalmente, poi, cerco sempre più spesso proprio quelle cose per le quali valga la pena alzarsi dal letto ogni mattina con entusiasmo. Inoltre, mi sono incoraggiato ad adottare una certa larghezza di vedute, senza prendermi mai troppo sul serio e imparando a sorridere (anche perché la raccolta è contrassegnata dall’impagabile libertà del dilettante); in fondo, siamo su questa Terra anche un po’ per giocare». Ha ricevuto complimenti che l’hanno particolarmente gratificata?
«Sì: ho ricevuto un complimento (bello e inopinato) da un importante uomo di Chiesa su quanto avevo scritto, pur da dilettante, sul “Requiem” di Mozart. Inoltre, non mi aspettavo che il pezzo su “Song for guy” di Elton John (il cui epilogo è il disguido sul titolo in cui cadde Gianni Versace) avrebbe destato così tanta curiosità».
giovani talenti del Casalmaggiore International Music Festival, con un programma che comprende opere di Rachmaninoff, Bach, Vivaldi e Kreisler, in un’appassionante serata dedicata alla musica so-
listica, cameristica e orchestrale. Nella stessa serata, presso l’Auditorium Manenti (Chiesa di San Bernardino) di Crema, si esibiranno gli studenti della Ulverston Victoria High School, istituto britannico
noto per l’eccellenza del proprio percorso musicale, che porterà sul palco un repertorio variegato, frutto del lavoro svolto da orchestra, ensemble corali e strumentali. Domani, sempre alle 21, la Ulverston
CONTRIBUTI
Bando regionale riservato alle sale da spettacolo
«Da Regione Lombardia un importante contributo di 5 milioni di euro destinati alle sale da spettacolo. Si tratta di un bando che prevede un contributo a fondo perduto fino al 70% delle spese sostenute con due distinte linee di intervento: una dedicata a sale già attive, per adeguamenti strutturali e tecnologici, nonché alla creazione di nuove sale nell’ambito di sale o multisale già esistenti; l’altra per l’apertura ex-novo di nuove sale o il ripristino di quelle inattive». Ad annunciarlo è il consigliere regionale Floriano Massardi (Lega). Il bando, aperto fino al 25 settembre, prevede contributi per spese da un minimo di 20mila ad un massimo di 500mila euro, relative ad attrezzature, arredi, dotazioni tecnologiche, allestimenti, impiantistica, sicurezza, accessibilità, interventi edilizi, acquisto e installazione di apparecchiature digitali per la proiezione.
Victoria High School sarà protagonista anche a Cremona, con un secondo concerto nel suggestivo Cortile Federico II. L’evento è un’ulteriore occasione per incontrare il talento di questi giovani musicisti provenienti dal Regno Unito. Tutti i concerti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Sporzon e Venturelli agli Europei Juniores e Under 23 Settebello oggi in vasca ai Mondiali contro la Romania
Ci sono anche Eros Sporzon dell’Arvedi Cycling e Federica Venturelli (nella foto) dell’Uae Development Team tra i convocati ai Campionati Europei Juniores e Under 23, in programma dal 12 al 20 luglio ad Anadia (Portogallo). Saranno loro due tra gli elementi di punta della Nazionale azzurra diretta dai commissari tecnici Diego Bragato, Ivan Quaranta, Edoardo Salvoldi e Marco Villa.
SINGAPORE - Il Settebello del ct Sandro Campagna (nella foto) , vicecampione iridato in carica, esordisce nel girone A dei Mondiali oggi alle 14.45 (ora italiana) contro la Romania, allenata dall’ex mancino azzurro Bogdan Rath. Poi per la supremazia del girone sarà decisiva la sfida di lunedì, sempre alle 14.45, contro i triolimpionici della Serbia. Esordio positivo per il Setterosa, che ha battuto 14-9 la Nuova Zelanda.
Sfumato Augello, per le fasce punta con forza su Romano Floriani Mussolini della Lazio, reduce da un’ottima stagione alla Juve Stabia. Terracciano può arrivare se parte Fulignati
Pronti a ripartire verso la serie A, nonostante una squadra da rifare. In attesa del raduno di lunedì, si lavora sotto traccia in casa grigiorossa, per fornire a mister Nicola una rosa all’altezza. La priorità, in genere, è quella di costruire una spina dorsale importante, ad iniziare dal portiere, per chiudere con un attaccante di spessore. Tra i pali non appare scontata la conferma di Fulignati (pare vicino a trasferirsi all’Empoli) come titolare e per questo motivo circolano i nomi di profili di grande esperienza nel massimo campionato come Pietro Terracciano, attualmente alla Fiorentina e di Marco Sportiello, classe ’92 del Milan. Più verosimile, nell’immediato, un crocevia di mercato con il Monza, retrocesso in serie B. Valentin Antov è rientrato ai biancorossi, ma tornerà disponibile solo nel 2026 dopo essersi ripreso dall’intervento al legamento crociato del ginocchio. In arrivo dal sodalizio brianzolo, al contrario, potrebbero arrivare nomi importanti, nonché già esperti per la categoria. Per la difesa, ad esempio, piace Andrea Carboni, classe 2001, mancino ideale per la difesa a tre come braccetto di sinistra e con lo stes -
so staff di procuratori di Vandeputte. Altro profilo seguito dalla società grigiorossa (che ha perso Augello, approdato al Palermo) è il laterale Romano Floriani Mussolini (classe 2003), di proprietà della Lazio e reduce da un’ottima stagione con la Juve Stabia. La Cremo sta trattando l’acquisto, con buone possibilità di riuscita e a breve è atteso l’annuncio ufficiale. Avanzando sul campo, il nome più altisonante potrebbe essere quello di Andrea Colpani, centrocampista offensivo classe ’99,
rientrato al Monza dopo una stagione sfortunata con la Fiorentina, condizionata da alcuni problemi fisici. Nonostante l’annata complicata, Colpani resta un giocatore di grandissimo talento: due stagioni fa aveva incantato tutti, sino a conquistarsi la chiamata in Nazionale. Altra piazza da cui pescare è sicuramente l’Empoli con la cui maglia hanno giocato nelle ultime stagioni sia il centrocampista Alberto Grassi (per il quale la Cremonese sembrerebbe in vantaggio sul Verona), sia il trequar-
tista Youssef Maleh, al momento di proprietà del Lecce. Nel reparto offensivo, data per certa la presenza di De Luca, al contrario di quella di Nasti (che potrebbe essere ceduto in prestito), sarà da valutare il futuro di Okereke e non è detta che rimanga a Cremona per il suo ultimo anno di contratto. Poi verrà valutato anche Bonazzoli, mentre sul mercato si cerca una punta in grado di garantire un buon numero di gol e per questo motivo sembra perdere quota la candidatura di Ambrosino. Per quanto riguarda le conferme, un po’ come è successo nell’estate del 2024, Franco Vazquez era dato per partente, ma dalle ultime indiscrezioni l’italo-argentino dovrebbe firmare per un’altra stagione, anche se con un ruolo meno centrale rispetto alla gestione Stroppa. Infine, Federico Agazzi va in prestito all’Alcione Milano.
CAMPAGNA ABBONAMENTI
Inizia lunedì 14 luglio e quest’anno il claim scelto è “Insieme è tutta un’altra musica”, un inno all’unione tra squadra e tifosi, ispirato all’eccellenza liutaria cremonese e al valore dell’insieme: come in un’orchestra è l’armonia tra tutti a fare la differenza. Tutte le informazioni si trovano nel sito ufficiale della Cremonese.
Sono stati ufficializzati gli ingaggi degli attaccanti Corti, Pessolani e Ferrandino e del difensore Bane
È una Pergolettese molto attiva sul mercato.
Nell’ultima settimana sono stati ben quattro i nuovi arrivi annunciati dalla società gialloblu. Il primo, in ordine di tempo, è stato l’attaccante Niccolò Corti (classe 2001), cresciuto nel settore giovanile del Milan, reduce dalla stagione al Lumezzane, che ha firmato un contratto biennale. Poi è stata la volta dell’attaccante esterno Gabriele Pessolani (20 anni), in prestito dal Genoa. Per lui si tratta di un gradito ritorno, dopo aver giocato nel vivaio gialloblu nella stagione 2021-22. Nell’ultimo campionato ha fatto il suo esordio tra i professionisti con l’Alcione Milano in serie C. Il terzo volto nuovo è la punta esterna Daniele Ferrandino (1999), che nell’ultima stagione ha indossato la maglia della Folgore Caratese (37 gare
disputate e 21 reti realizzate). «Sono molto entusiasta di questa nuova esperienza», ha
affermato il nuovo bomber gialloblu. Infine, è stato annunciato il difensore centrale Abdoul
Bane (nella foto) , nato a Parma nel 2001 e reduce da un brillante campionato con il Pro Palazzolo, con il quale in 36 gare ha realizzato 5 reti, in una stagione culminata con la vittoria dei playoff. «Ringrazio la Pergolettese che mi ha permesso di fare questo salto di categoria e spero di ripagarla sul campo», sono state le prime parole del nuovo difensore di mister Giacomo Curioni e del suo vice Michele Cremonesi.
MONDIALE PER CLUB
Domani sera alle 21 la finale
Inarrestabile Paris Saint-Germain. Dopo aver vinto tutto in stagione, i francesi hanno umiliato 4-0 il Real Madrid nella semifinale del Mondiale per Club e puntano con decisione a fare pokerissimo. Ma tra il Psg e l’emmesima coppa da alzare c’è il Chelsea di Maresca, che ha eliminato il Fluminense (2-0). La finale è in programma domani alle 21 al MetLife Stadium.
SERIE B
Il Mantova si rinforza con due grigiorossi
Il Mantova si è rinforzato con due grigiorossi. Dopo aver annunciato lo sloveno Žan Majer, la società virgiliana ha ufficializzato l’ingaggio di Cesar Falletti, reduce dalla stagione in prestito al Bari. Il centrocampista offensivo uruguaiano arriva in biancorosso a titolo definitivo. Ma si prevede che altri giocatori della Cremo possano essere ceduti a formazioni della cadetteria.
SERIE D
Il Crema annuncia quattro conferme e due nuovi arrivi
Dopo aver annunciato le conferme di Riccardo Tomella, Niccolò Abbà, Andrea Arpini e Riccardo Pavesi, il Crema ha ufficializzato due nuovi arrivi. Si tratta del centrocampista Alessandro Latini (classe 2003), reduce da una buna stagione con il Fanfulla (32 presenze e due gol) e dell’attaccante Daniele Fenotti (22 anni), proveniente dall’Orceana, con la quale ha realizzato oltre 20 reti in Eccellenza. Poi la società nerobianca ha annunciato lo staff del tecnico Piccolo: il suo vice è Luigi Nardò, il preparatore dei portieri è Marci Sacco e il preparatore atletico è Luca Bonvini.
La dirigenza della Vanoli è a metà dell’opera. Con l’ingaggio del nuovo play, l’americano Aljami Durham sono saliti a cinque i giocatori già a disposizione di coach Brotto, tre italiani (Veronesi, Burns e Grant) e due stranieri (Willis e appunto Durham). Ciò significa che ne mancano altrettanti per completare il roster biancoblu. In verità ci sarebbero anche Jones e Luca Conti, ma se il primo potrebbe anche restare (dopo la scadenza dell’uscita dal contratto), per il secondo è facile prevedere una cessione. Tornando all’ultimo arrivato, il play Durham (27 anni il 30 settembre), i 9.9 punti,
i 2 rimbalzi e i 2.3 assist in poco più di 20 minuti giocati di media con il Basquet Girona nella Liga Acb spagnola confermano le qualità del giocatore nativo di Lilburn in Georgia, che arriva in Italia dopo aver maturato importanti esperienze in Europa e quindi dovrebbero essere evitati i rischi di ingaggiare un rookie. Ma dopo quanto è accaduto la scorsa stagione con Booth, è meglio restare cauti nei giudizi. «Alj ha già un background di alto livello tra Eurocup in Germania e l'ultima stagione in Spagna. Prima di tutto è un’ottima persona, mentre in campo sarà un giocatore fondamentale al fianco di Payton», rassicura Andrea Conti. Per quan-
Con l’arrivo del play americano Durham sono diventati cinque i giocatori a disposizione di coach Brotto, che potrebbero presto diventare sei con la possibile conferma di Jones
GIOVANILI
ro riguarda le altre trattative, nelle scorse settimane sembrava probabile l’arrivo dalla Reyer Venezia di Davide Casarin, che però negli ultimi giorni sembra più vicino a Napoli. Ora la Vanoli si concentrerà sulla ricerca (non facile) di un lungo italiano.
Il giovane biancoblu Mattia De Martin è stato ufficialmente inserito da coach Alessandro Rossi tra i 12 convocati che partecipano al Campionato Europeo Under 20, in programma a
Nuovo importante innesto nel nuovo roster della Ferraroni JuVi Cremona. Si tratta di Gregorio Allinei (nella foto) , esterno classe 2004 (194 cm per 84 kg), proveniente dalla Nutribullet Treviso Basket, società con la quale ha firmato un contratto triennale. Allinei approda a Cremona in prestito per la stagione 2025-2026. Nato a Firenze il 21 aprile 2004, ha iniziato il suo percorso cestistico nella Pallacanestro Calenzano, per poi trasferirsi alla Pallacanestro Biella e successivamente al Pistoia
Basket 2000, dove ha completato il settore giovanile. Con la prima squadra toscana ha esordito nei campionati senior nella stagione
2021-2022, contribuendo alla promozione in serie A il campionato successivo. Si è poi trasferito alla Libertas Livorno 1947, risultando protagonista nella promozione in A2, chiudendo la stagione regolare con 7.2 punti e 3.1 rimbalzi di media. Nel campionato appena concluso, sempre con la maglia di Livorno, ha confermato la sua crescita, segnando 6.1 punti di media, saliti a 12.8 punti nei play-out contro Vigevano. Saluta, invece, Yannick Giombini, che è approdato a Montecatini in serie B.
Heraklion sull’isola greca di Creta fino al 20 luglio. Gli azzurrini esordiscono oggi alle 14.30 contro il Belgio, poi sfidano domani alle 12 la Germania e lunedì alle 19.30 l’Ucraina. Inoltre, anche nella prossima stagione torna la NextGen Cup, il torneo dedicato alle formazioni Under 19 dei club di serie A, giunto alla settima edizione. Prima tappa a Verona e a Villafranca di Verona da venerdì 28 a domenica 30 novembre, la seconda da lunedì 5 a giovedì 8 gennaio 2026 a Rimini e Santarcangelo di Romagna. Le prime quattro squadre di ogni girone accederanno alla final eight a eliminazione diretta da mercoledì 18 a domenica 22 febbraio.
Oxilia, Cacace, Zilli e Venturoli approdano alla nuova Logiman È Tommaso Oxilia il primo tassello della nuova Logiman Orzinuovi. Ala-centro di 2,02, nell’ultima stagione a San Vendemiano ha dominato sotto le plance, con 13.9 punti, 9.7 rimbalzi e 2.7 assist per gara. Arriva insieme al compagno di squadra Alberto Cacace, guardia di valore per la categoria. Inoltre, dopo una stagione a Civitanova Marche, in B Interregionale, l’ala Davide Zilli torna a vestire la canotta di Orzinuovi. Infine, resta alla Logiman (ma non più Crema) la guardia-ala Niccolò Venturoli.
VOLLEY SERIE A2
La Vbc Casalmaggiore conferma in maglia rosa la centrale Melissa Marku In attesa di conoscere la sede delle partite casalinghe, la Vbc Casalmaggiore ha inserito un nuovo tassello nel reparto delle centrali con la conferma: di Melissa Marku. Centrale classe 2004, resta a Casalmaggiore dopo una stagione che l'ha vista in forte crescita, soprattutto nella parte finale della pool salvezza, mettendo a referto 82 punti, di cui 30 muri e 5 ace. «Ho deciso di rimanere perché mi sono trovata benissimo con la società e l’allenatore in primis e in più ormai considero Casalmaggiore come una seconda famiglia. Mi aspetto un anno pieno di soddisfazioni, lavoro e miglioramento tecnico, professionale e personale. Sono felice ed entusiasta della mia scelta e non vedo l’ora di rivedere tutti», sono state le prime parole della Mark, che ha deciso di cambiare il numero di maglia, lasciando il “suo” 7 a Martina Morandi, per scegliere il 12. Intanto, la giovane Silene Martinelli della Trasporti Bressan Offanengo ha centrato con la Nazionale Under 22 la qualificazione ai Campionati Europei 2026, che si disputeranno nel mese di luglio in Olanda.
Il conto alla rovescia è giunto al termine: stasera torna l’appuntamento boccistico più importante e atteso dell’anno nella nostra città. Stiamo parlando della “Notturna di Cremona”, gara nazionale organizzata dalla Canottieri Bissolati e giunta alla sua 12ª edizione. Da anni non si chiama più “Fanino Alquati”, ma il fascino avvolgente di questa gara sotto le stelle (unica in Italia) è rimasto inalterato. Si tratta di una delle manifestazioni più seducenti della sfera sintetica, che si disputa in una particolare atmosfera “by night” che spingerà tanti appassionati e non ad imboccare i viali della società rivierasca di via Riglio. Sul successo della manifestazione non ha dubbi il presidente rivierasco Maurilio Segalini: «Noi cremonesi la chiamiamo ancora tante volte la nostra “Fanino” perché siamo degli eterni innamorati, ma in realtà è la nostra “Notturna” con un’età complessiva di 72 anni. Per tutti noi è la notturna di bocce più bella d’Italia, una manifestazione consolidata con una storia che attraversa praticamente due secoli. Un evento ed un simbolo della nostra estate padana, una luce che brilla ancora in mezzo alla pianura sulle sponde del fiume Po, il nostro grande fratello. Il mondo delle bocce si identifica con questa straordinaria competizione e noi della Bissolati la teniamo stretta come una delle tradizioni più rappresentative del territorio. Ne siamo orgogliosi, ma siamo anche consapevoli che ogni anno il lavoro è tanto e che senza quel grande gruppo di dirigenti non riusciremmo a far brillare come
sempre questa manifestazione. Voglio quindi ringraziare con affetto tutto lo staff che ha contribuito alla sua organizzazione, il nostro consiglio direttivo ed il consigliere delle bocce Davide Pompini, i nostri dirigenti ed il gruppo dei nostri accompagnatori. Un grazie anche agli sponsor, alla nostra agenzia pubblicitaria di Beppe Frittoli, la Federazione, i nostri dipendenti guidati dal direttore Zambelli, tutta la nostra segreteria amministrativa, i volontari che ci hanno messo anima e cuore e tutti i soci della
Bissolati che in questa occasione sanno bene accettare lo stravolgimento della vita sociale e tutti i lavori di preparazione». Da ben 37 anni una formazione cremonese non sale sul gradino più alto del podio di questa prestigiosa gara. L’ultimo successo porta la firma di Balestra e di “Momo” Torresani, portacolori della Canottieri Baldesio. Segalini si sbilancia in un pronostico, ma con un punto interrogativo: «Da troppo tempo ci manca un successo di casa nostra in questa prestigiosa ed ini-
mitabile parata di stelle: sapranno i ragazzi terribili del Flora essere cresciuti a tal punto da rendere difficile il successo ai conclamati campioni provenienti da altre realtà non cremonesi?».
L’edizione 2025 avrà una novità che ha infastidito gli organizzatori, in quanto la manifestazione è “Sport per tutti” e quindi un giocatore di categoria B potrà giocare con uno di categoria A. «Quest’anno la mitica Notturna ed ex Fanino - sottolinea Gabriele Ronda - vede un ridimensionamento della propria
fama. Questo non certo per volontà della società Canottieri Bissolati che avrebbe voluto senza dubbio il blasone che da circa sessant'anni gli è stato riconosciuto a livello nazionale. Ora, come da nostra consuetudine, saremo pronti a rendere questa manifestazione una delle più belle ed affascinanti per la partecipazione di grandissimi campioni, ma anche per contesto e location dove i volontari e gli addetti ai lavori si supereranno per dare la massima ospitalità ad atleti ed agli appassionati che, come ogni anno,
(M.M.) I portacolori del Flora dettano legge nel 31º Trofeo Le Querce, gara regionale organizzata dalla omonima bocciofila di Pieve d’Olmi. Quattro formazioni nella fase finale con un primo e un secondo posto della classifica generale per la società rivierasca. A prendersi la scena sono stati Erminio Erba e Andrea Zagheno (nella foto) . Dopo aver eliminato gli stradivariani Mineri-Dei Grandi, il duo del Flora s’imponeva sui mantovani Lodi Rizzini-Pellegri. Dall’altra parte del tabellone sugli scudi Alessandro Massarini e Luca Domaneschi, che esordivano superando i compagni di società Visconti-Minoia nella partita di spareggio, estromettevano i “sanitari” Vitaloni-Soana nei quarti ed in semifinale avevano la meglio sui beniamini di casa Ardoli-Bellardi.
affolleranno le corsie della nostra prestigiosa società. Abbiamo alcune coppie in meno dello scorso anno per colpa di scelte poco condivisibili dalla Federazione, che hanno portato ad un chiaro decremento delle formazioni di categoria A ed alla partecipazione a gare di questo tipo. Tutto questo non ci preoccupa, da oltre due mesi lo staff è pronto ed in fibrillazione per rendere questa manifestazione unica e ci auguriamo che gli spettatori possano godere di uno spettacolo unico nel suo genere».
Iscritte 94 coppie (sei in meno dello scorso anno) provenienti da otto regioni, in rappresentanza di 24 delegazioni e 54 società. Saranno 14 le formazioni della delegazione cremonese, di cui 5 del Flora, 4 della Bissolati, 2 della Codognese ed una ciascuna di Astra, Capergnanica e Cremosanese. Si inizia alle ore 18 con le dodici batterie, con quarta partita e fase finale sulle corsie della Bissolati. Insomma, il piatto è servito, ovviamente, con il tradizionale risotto di mezzanotte.
da Germana Cantarini
Quarta partita e finale saranno giocate presso: Canottieri Bissolati
In caso di pioggia le fasi finali verranno disputate presso il Bocciodromo Comunale
Match di finale in famiglia, equilibrato e durato oltre un’ora, ricco di colpi di scena: partivano forte i boys che si portavano avanti 6-1, subivano la rimonta degli avversari e quindi si andava punto a punto fino alla quattordicesima tornata, dove la spuntavano Erba e Zagheno per 12-9. Comunque applausi, consensi ed esperienza utile per i giovani Luca e Alessandro, ancora protagonisti nonostante siano al loro primo anno nella categoria A. Ha diretto la gara Vanni Capelli.
MEMORIAL SERGIO IMBERTI
Il 17enne Lorenzo Bocchio (ex Flora) ha trionfato nella Regionale organizzata dalla Achille Grandi. Il portacolori della bocciofila “Fontanella” superava negli ottavi Pierluigi Martinelli (12-3), a seguire Primo Santinelli e Domenico Rossoni con un doppio 12-8 ed in finale aveva la meglio sull’orobico Oscar Gazzaniga per 12-8. Quarto Michael Tedoldi.
ATLETICA LEGGERA RUGBY UNDER 20
Si è conclusa giovedì la fase a gironi del Mondiale Under 20 che si gioca a Calvisano, Rovigo, Verona e Viadana, dove c’è grande partecipazione di pubblico. Gli azzurrini sono reduci dal rocambolesco pareggio a Calvisano con la Georgia per 19-19 (perdevano 19-12 nel recupero!). L’Italia ha così agguantato la semifinale per il 5º posto contro l’Australia lunedì a Verona alle ore 20.30.
Chiara Rognoni conquista l’argento agli Italiani Juniores Grande entusiasmo anche a Viadana per il Mondiale Cremona Sportiva-Atletica Arvedi protagonista ai Campionati Italiani Juniores e Promesse di Grosseto. Chiara Rognoni, al primo anno tra le Juniores, ha conquistato l’argento nei 100 metri piani con il tempo di 1”93, battuta solo da Alice Pagliarini (Fiamme Gialle). Chiara ha poi chiuso al 5º posto i 200 metri in 24”71. Alice Sgarzi, invece, ha concluso la finale dei 400 ostacoli Juniores all'ottavo posto.
Un oro a testa per Baldesio e Bissolati, per Giacomo Gentili e Valentina Rodini nei quattro di coppia delle Fiamme Gialle e per Susanna Pedrola nell’otto della Cus Torino
Non sono mancate le soddisfazioni ai Campionati Italiani nel bacino della Standiana di Ravenna. Partiamo dalla grande impresa di Matteo Miglioli, Andrea Cigala, Marcello Balconi ed Emanuele Marconi (Bissolati), che hanno conquistato uno storico titolo italiano nel quattro di coppia Under 19, dominando gli agguerriti avversari fin dalle batterie. Bene anche Elena Sali, che si è aggiudicata ben due medaglie d’argento, nel singolo pesi leggeri e nel singolo assoluto, arrendendosi solo a Ilaria Corazza, sua compagna in tante competizioni internazionali. Soddisfazioni anche per la Baldesio, che ha conquistato il titolo con Maria Sole Perugino e Anita Gnassi nel doppio pesi leggeri, il quarto per le due ragazze, costruito con autorevolezza fin dalle prime palate e suggellato da un margine di cinque secondi sulle avversarie della Speranza Pra’ e
TENNIS ALLA BALDESIO Mascarini cede solo in finale con Malgaroli
di quasi dieci sulla Canottieri Sile. «Non è stata una gara semplice, perché ultimamente, tra i vari impegni, siamo riuscite ad allenarci poco insieme. Ma il nostro punto di forza è proprio la sintonia: remiamo insieme da tanto tempo e ci troviamo subito, sappiamo come rema l’altra», ha commentato la Perugino al termine della
gara. Di valore anche l’argento del quattro di coppia Under 19. Un risultato ancora più rilevante se si considera che le protagoniste (Maria Milanesi, Emma Caratozzolo, Irene Barbisotti e Delia Mazzoni) sono ancora tutte Under 17 e reduci dal titolo italiano di categoria conquistato appena due settimane prima. Tre medaglie è
È stato Leonardo Malgaroli (Tennis Club Pavia A.S. Dilettantistica) il vincitore dell’edizione 2025 del Torneo di San Pietro-Trofeo Arvedi “Memorial Carlo Dognazzi”, disputato sui campi della Canottieri Baldesio. In finale ha superato Riccardo Mascarini, portacolori di casa, con il punteggio di 6-4 6-4. Match ben interpretato da Malgaroli, testa di serie numero 1 del tabellone e classificato
il bottino del Flora. Dopo il titolo regionale e l’oro agli Italiani Under 23, Amedeo e Riccardo Benedusi e Giacomo e Mattia Mari hanno aggiunto l’argento tricolore nel quattro senza pesi leggeri, battuti dalla Canottieri Varese solo sul filo di lana. Dopo aver recuperato parzialmente le forze, i quattro ragazzi hanno provato a sfidare anche atleti più muscolari nella finale del quattro senza Senior ed hanno portato a casa un bronzo comunque importante. Argento, infine, per Tommaso Gaboardi del doppio PR3 II1 con Lorenzo Manzo dell’Armida.
Oro per i due quattro di coppia delle Fiamme Gialle, con a bordo rispettivamente Giacomo Gentili e Valentina Rodini, tornata con successo a remare, dopo l’ingresso nella Giunta del Coni. Vittoria tricolore anche per l’altra ex bissolatina Susanna Pedrola, a bordo dell’otto del Cus Torino.
Bissolatini protagonisti nella gara interregionale
Bissolati protagonista nella gara interregionale al Centro Canoa Sparafucile di Mantova. Tra i Cadetti B, oro di Mattia Tommasoni, argento di Leonardo De Camillo e di Chiara Zapponi. Tra gli Allievi B hanno brillato Giuseppe Lanfranchi e Maya Maffioli (argento), Lorenzo Panni (bronzo). Sulla distanza breve, successi di Matia Tomasoni, Leonardo De Camillo, Giuseppe Lanfranchi, a cui si aggiungono le medaglie di Chiara Zapponi, Leonardo Bandera, Asia Mainetti e Cecilia Bulgari. Nei 500 metri, oro Junior di Antonio Brostianu e argento Senior di Enrico Laudati. Nel K2 misto Ragazzi argento di Giovanni Lanfranchi e Clara Perini. Agli Europei a Pitesti, Giulia Bentivoglio (Fiamme Azzurre) è giunta 8ª nel K4 Under 23).
2.1, che ha saputo gestire ritmo e intensità nei momenti chiave, impedendo a Mascarini – seguito con grande calore dal pubblico di casa – di esprimere appieno il proprio gioco. Un pizzico di rammarico per l’atleta Baldesio, alla terza finale consecutiva, ma resta il valore di un percorso di alto livello e la soddisfazione per aver contribuito alla salvezza della squadra in serie B.
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