Il Piccolo 29 del 19-07-25

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G iornali, vendite in caduta libera

VIAGGI

Bagagli smarriti: l’incubo dei turisti

ECONOMIA

Galletti a pagina 5 Dazi, la Lombardia è la più colpita

Pani a pagina 7

fatemi capire...

Ha destato scalpore e indignazione la denuncia video di Luca Zingaretti, che ha raccontato di aver assistito all’aeroporto di Fiumicino alla scena della moglie di un ministro che, in procinto di imbarcarsi per le vacanze, è passata davanti a tutta la gente in fila aiutata dalla scorta. “Ma non vi vergognate?” ha detto il famoso commissario Montalbano senza fare il nome del politico. Che poi si è saputo essere Adolfo Urso, ministro del Made in Italy. Non capisco la sorpresa: cosa mai c’è di più “made in Italy” che sfruttare con arroganza i propri privilegi?

Vanni Raineri

Fornasari a pagina

REGIONE LOMBARDIA

Attività storiche: riconosciute 32 in provincia

La Regione Lombardia conferisce il riconoscimento di “Attività Storica e di Tradizione” ad altri 591 negozi, locali e botteghe artigiane che operano senza interruzioni da almeno 40 anni. Questa la suddivisione in base alle categorie: 300 negozi storici, 132 botteghe artigiane storiche, 159 locali storici. Si arricchisce dunque l'albo regionale che ora comprende in totale 4.477 imprese. In particolare, la Provincia di Cremona vede aggiungersi 32 attività, di cui 9 botteghe artigiane storiche, 13 locali storici e 10 negozi storici, tutti naturalmente avviati non oltre il 1984; la più antica delle new entry è la Gioielleria Bernuzzi di Cremona (1954).

SERVIZI

CRONACa

FINANZIAMENTI

Da CamCom il nuovo bando Fiere

internazionali

La Camera di Commercio di Cremona, Mantova e Pavia comunica che, nell’ambito delle funzioni assegnate in materia di assistenza ai processi di internazionalizzazione delle imprese, promuove il bando Fiere Internazionali 2025 con dotazione finanziaria pari a 300.000 euro per sostenere la partecipazione delle Mpmi del territorio a fiere, realizzate nel 2025, organizzate all’estero e in Italia con qualifica internazionale. Le domande vanno presentate esclusivamente con invio telematico fino alle ore 12 del 25 luglio; la modulistica é disponibile sul sito camerale www.cmp.camcom.it. Info a finanziamenti@cmp.camcom.it.

Il Comune di Cremona dopo la sentenza del Tar affida la gestione alle coop cremonesi. Portesani attacca

Saap, caso chiuso. Ma non per la politica

È stata una settimana ricca di polemiche sul fronte S.A.A.P.. Come noto, ad inizio anno il Comune aveva assegnato il Servizio (di Assistenza all’Autonomia Personale di minori e giovani adulti con disabilità) alla cooperativa sociale Progetto A di Bergamo, al termine di una gara che aveva visto soccombere la rete di cooperative sociali cremonesi che lo gestivano da tempo.

Una delle cooperative soccombenti, la Cosper S.C.S., aveva presentato ricorso al Tar, che il 31 maggio scorso l’ha accolto costringendo il Comune di Cremona a fare marcia indietro. E così il 9 luglio (ma il comunicato è stato inviato lunedì 14) si è proceduto all’aggiudicazione del Saap alla rete temporanea di imprese costituita da Cosper, Dolce, Gruppo Gamma, Meraki e Sentiero. L’aggiudicazione avrà durata 24 mesi, con decorrenza dal 1° settembre prossimo. I tecnici hanno effettuato le necessarie verifiche e stabilito la congruità dell’offerta.

Durissima la presa di posizione all’indomani della notizia da

POOL DI BANCHE

parte di Alessandro Portesani ( nella foto ) di “Novità per Cremona”: “Peggio di Bertoldo in Francia, ne combinano. La riassegnazione del servizio Saap è, aldilà della positività oggettiva della decisione, l’ennesima figuraccia rimediata dalla Giunta guidata da Andrea Virgilio davanti a una Cremona oramai attonita per la confusione somma che regna a palazzo Comunale, nel Pd e ancor di più in tutto lo schieramento di centrosinistra. Abbiamo assistito sconcertati a mesi di pasticci amministrativi: degni di dilettanti. Di bugie mascherate come principi assoluti. Di imbarazzi silenti. Di

figuracce davanti ai cittadini e ai magistrati”. È seguita la replica dei capigruppo di maggioranza. “Come ormai da mesi - afferma la nota - , assistiamo ancora ad attacchi aggressivi e personali su questa vicenda, sulla quale la minoranza non si è risparmiata in strumentalizzazioni. Sono spesso stati creati eccessivi allarmismi, in una situazione già complessa e delicata, che ha creato disagi, preoccupazioni e tensioni negli operatori e nelle loro cooperative, nelle famiglie degli utenti, negli istituti scolastici coinvolti. Ricordiamo solo che tutta la vicenda nasce dalla volontà, sollecitata dalle cooperative cremonesi e accettata dall’Amministrazione, di poter stanziare maggiori risorse (circa 600.000 euro) da parte del Comune, per rispondere ad un sacrosanto adeguamento del contratto di categoria degli educatori. Una gara di appalto di questo tipo, di competenza squisitamente tecnica, ha delle complessità tecnico-giuridiche rilevanti e gli esiti possono essere legittimamente impugnati

Importante finanziamento per il progetto E.A.S.I. di efficientamento

Reti idriche, 11 milioni a Padania Acque

Padania Acque ha sottoscritto un finanziamento di 11,2 milioni di euro con un pool di cinque banche, coordinato da Intesa Sanpaolo (Divisione Imi Cib) in qualità di banca agente e comprensivo di Banco Bpm

S.p.A., Crédit Agricole Italia

S.p.A., Credito Padano –Banca di Credito Cooperativo s.c. e Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A.

La nuova linea di credito, della durata di tre anni (fino al luglio 2028), è destinata a sostenere il maxiprogetto E.A.S.I. Efficientamento Reti Acquedottistiche tramite Sistema Integrato, il quale è stato finanziato per oltre 23 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), di cui 19 milioni a fondo perduto. L’operazione consente a Padania Acque di anticipare i flussi di cassa derivanti dai contributi Pnrr, assicurando la continuità degli interventi avviati negli scorsi mesi per incrementare l’efficienza e la sostenibilità del servizio. I lavori, che si completeranno nel 2026, porteranno a un miglioramento dei principali indicatori di Qualità Tecnica relativi alle perdite idriche, alle interruzioni del ser vizio e alla qualità dell’acqua erogata, insieme

Da sinistra Posadinu, Lanfranchi, Ottolini, Gaudiomonte, Pisani e Masneri

a un aumento della resilienza dei sistemi idrici, un risparmio della risorsa acqua e una riduzione dei consumi energetici. «Desidero ringraziare gli istituti di credito per la loro rinnovata fiducia, che attesta la buona amministrazione e la solida reputazione economica del gestore unico dell’idrico cremonese, società pubblica a servizio dei Comuni e dei cittadini. Al contempo, ringrazio la società di consulenza Agenia e l’advisor legale Legance, che con grande competenza e professionalità ci assistono nelle operazioni tecnico-gestionali ed economico-finanziarie, finalizzate allo sviluppo della nostra Società», dichiara l’a.d. di Padania Acque Alessandro Lanfranchi , il quale conclude sottolineando che

i progetti di ammodernamento ed efficientamento delle infrastrutture idriche proseguono con un’attenzione particolare alla sostenibilità. Par ticolare soddisfazione è stata espressa dal direttore generale di Padania Acque Stefano Ottolini : «Il nuovo finanziamento si aggiunge al precedente di 134,5 milioni di euro al 2037, e ci aiuterà a conseguire il nostro ambizioso programma di investimenti da 500 milioni di euro entro il 2043. Questa operazione, supportata da un gruppo di banche significativamente rappresentativo del settore bancario nazionale, conferma l’efficienza operativa della società e la sua riconosciuta stabilità economico-finanziaria nel realizzare investimenti di grande rilevanza».

dai par tecipanti, così come è avvenuto. A seguito della sentenza del Tar l’Amministrazione si è attivata immediatamente per ottemperare a quanto disposto”.

Non poteva mancare la controreplica di Portesani: “I cremonesi lo devono sapere: la minoranza non ha deciso nulla. Ha solo evidenziato, ancora prima dei giudici del Tar, le anomalie di tutta la vicenda chiedendo alla Giunta di risolverle prima dell’intervento dei magistrati.

Chi ha lasciato passare mesi e mesi prima di prendere una decisione che andava compiuta prima e che era quella che la minoranza chiedeva, a gran voce, fin dall’inizio? Chi ha replicato con la solita prosopopea e arroganza a chi faceva notare l’insensatezza della vicenda?

Chi ha fatto in modo che ora molti operatori si trovino nell’incertezza lavorativa per la scelta compiuta a monte fatta dal sindaco (alcuni lavoratori per mantenere il lavoro erano “passati” al nuovo gestore, ndr)? E su questo la minoranza non ha alcuna responsabilità”.

QUALITÀ DELL’ARIA

Regione: nuovi limiti emissivi per le caldaie a biomassa

La Giunta di Regione Lombardia ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione , una delibera che stabilisce nuovi requisiti emissivi per le caldaie a biomassa con una potenza termica fino a 35 kW. Questo provvedimento, ottenuto anche grazie a un confronto costruttivo con le principali associazioni del settore, avrà decorrenza dal 15 ottobre 2027. L’obiettivo è migliorare ulteriormente la qualità dell’aria in Lombardia. «Ci poniamo nuovi e sfidanti obiettivi - ha sottolineato Maione - in linea con la recente approvazione della prima legge regionale sul clima, per migliorare la qualità dell’aria, come dimostrano i progressi che stiamo facendo nella riduzione delle emissioni di PM10 e PM2.5;  con questa delibera la Lombardia guarda al futuro e si conferma leader nelle politiche ambientali sul territorio». L’attenzione è rivolta in particolare alla riduzione di due tipi di inquinanti: Particolato (PP), ovvero polveri sottili, dannose per la salute; Carbonio Organico Totale (COT): ovvero altre sostanze inquinanti presenti nei fumi.

I nuovi limiti variano in base a due fattori: l’altitudine del Comune dove viene installata la caldaia (se si trova sopra o sotto i 300 metri sul livello del mare); il tipo di impianto che viene sostituito (se era già una caldaia a biomassa legnosa, oppure una a gas, gasolio o Gpl).

Un insegnante di eccezione per dipendenti e consulenti dell’agenzia

Generali di Cremona Porta Venezia, diretta da Francesco Cozzoli

L’insegnante è nientemeno che il professor Carlo Cottarelli , che ha parlato di economia italiana, debito pubblico ed economia internazionale, rispondendo a parecchie domande nel corso di quasi tre ore. L’incontro si è tenuto presso la sede dell’Associazione Industriali di piazza Cadorna, e vi ha partecipato una trentina di operatori finanziari della compagnia assicurativa.

Come ha spiegato l’agente generale Cozzoli in fase di presentazione, questo incontro fa parte di un percorso di formazione che dura da anni e proseguirà, e che ha consentito già a 5 agenti di ottenere la prestigiosa certificazione European Financial Planning Association, e in generale di ottenere un effetto che andrà a vantaggio del cliente. Cozzoli ha spiegato infatti che lo stress cui è sottoposto il nostro Paese comporta effetti sulla spesa corrente e sul debito pubblico, il che rende necessario offrire soluzioni sulla previdenza integrativa, e «il forte legame che tradizionalmente abbiamo con i nostri clienti consente soluzioni personalizzate. In questo siamo unici, e per questo la formazione è fondamentale» ha chiuso Cozzoli prima di passare la parola a Cottarelli. Difficile ovviamente sintetizzare tre ore di intervento in poche righe. Il docente della Cattolica e della Bocconi ha iniziato analizzando il Pil, il reddito degli italiani, quanto cioé è prodotto dalle nostre imprese, che a sua volta dipende dalla domanda. Capacità produttiva e domanda sono i due valori che i governi devono mantenere vicini. È stata proprio la forte spinta alla domanda a creare inflazione. Ma se la domanda supera la capaci-

Consulenti Generali a lezione dal professor Carlo Cottarelli

tà produttiva, accade che i prezzi si alzino, oppure che la domanda sia soddisfatta dalle importazioni.

La riposta deve essere quindi aumentare la produzione, cioé il Pil potenziale, ma per farlo crescere sono necessarie riforme, e qui iniziano i nostri guai.

Cottarelli ha poi iniziato un excursus nella nostra storia del dopoguerra: negli anni Cinquanta e inizio Sessanta l’Italia aumentò la produttività e gli italiani facevano molti figli, ma nel giro di 15 anni il tasso di fecondità (ovvero il numero medio di figli per ciascuna donna) è sceso drasticamente: da 2,4 a 1,4 e fino ad oggi ha sempre oscillato tra 1,2 (il valore odierno) e 1,4. Negli anni Ottanta e Novanta la nostra economia è cresciuta

nella media dell’area Euro, ma nel primo ventennio del Duemila siamo diventati il fanalino di coda. Sul perché ci sono due interpretazioni, e una non esclude l’altra.

La prima: problemi sempre esistiti non sono stati più sopportabili in

un mondo globalizzato (un esempio: la produzione cinese), quindi si è pagato errori strutturali come la burocrazia, l’invecchiamento della popolazione, il sud che non riesce e svilupparsi e la corruzione. La seconda interpretazione dà la

colpa all’euro: in effetti qualcosa è andato storto, afferma Cottarelli, e abbiamo pensato di vivere nell’euro facendo le stesse cose di prima. Ma con la lira potevamo far leva sull’inflazione, che ci consentiva di aumentare le esportazioni. Con l’euro ciò non è più stato possibile, e sarebbe stato necessario mantenere i costi di produzione in linea con quelli tedeschi, cosa che non è avvenuta. E così la discesa dei tassi di interesse ha spinto la domanda: si doveva stringere sulla politica di bilancio, vale a dire meno soldi da spendere per lo Stato e meno soldi ai cittadini. E invece si sono adottate politiche di bilancio espansive, con aumenti di spesa pubblica e un lieve taglio delle tasse. Con la moneta unica pensavamo di non aver più problemi di debito pubblico, e gli stipendi aumentavano. Poi il caso Grecia e l’aumento dello spread ci ha messo in grave crisi, sino al “whatever it takes” di Draghi , per il quale bastò l’annuncio per placare i mercati. Il Covid ci ha risollevato per i grandi acquisti di titoli di Stato da parte della Bce, dall’Europa arrivavano tanti soldi e abbiamo commesso alcuni errori, primo fra tutti il superbonus.

Oggi l’Italia cresce dello 0,7%, la Spagna del 2,8%: perché? Perché la nostra tassazione è più alta, la pressione fiscale elevata, i nostri servizi pubblici poco apprezzati, la pesante burocrazia allunga i tempi, l’energia costa di più, e gli spagnoli hanno più immigrazione avvalendosi di quella del Sud America che parla la stessa lingua. Il Governo Meloni ha promesso di premiare chi merita ma nel pubblico non viene fatto. Cottarelli ha però riconosciuto alla linea Meloni- Giorgetti di voler rispettare le regole europee, il che ci consente di tenere basso lo spread.

La relazione si è chiusa con la questione dazi e un approfondimento sul debito pubblico.

I 30 consulenti Generali presenti all’incontro e Carlo Cottarelli, in basso al fianco di Francesco Cozzoli

È, per certi versi, l’incubo di tutti i viaggiatori. Arrivare nel luogo prenotato, sognato, progettato per le vacanze e trovarsi privi di tutto ciò che si era portato con sé. Più nulla: neppure un paio di calze. Sono più di 4,7 milioni gli italiani che, nell’ultimo anno, hanno viaggiato in aereo e hanno subito il furto o lo smarrimento dei propri bagagli. Il dato emerge da un’indagine commissionata da Facile.it a EMG Different. E solo un bagaglio su tre viene ritrovato.

SMARRIMENTI, RITARDI, FURTI

In particolare, per il 16,8% dei viaggiatori, vale a dire poco più di 4 milioni di italiani, il bagaglio è stato smarrito dalla compagnia aerea e non è stato più ritrovato, con buona pace di reclami, moduli compilati, mail e solleciti. Nell’8% dei casi invece (ovvero circa un milione e mezzo di vacanzieri), la valigia è stata consegnata solo in ritardo. C’è poi un gruppo più ristretto di passeggeri, quasi 549mila, ai quali il bagaglio è stato rubato in aeroporto e quindi non per colpa della compagnia aerea.

I consumatori (in questo caso ci affidiamo agli esperti di Altroconsumo) forniscono numerosi suggerimenti. Innanzitutto, in caso di bagaglio danneggiato o consegnato in ritardo, i passeggeri hanno diritto a un risarcimento (e a settembre 2024 è arrivata anche una sentenza del Tribunale di Pisa che ha condannato una compagnia aerea a pagare i danni morali per lo stress e il disagio subiti).

COME PROCEDERE

Ma che fare, prima del risarcimento? Se all’arrivo non si trova la propria valigia sul nastro, la prima cosa da fare è rivolgersi all’ufficio Lost and Found, presente in tutti gli aeroporti. Lì, sarà possibile compilare il modulo Pir (Proper-

La giungla dei bagagli smarriti

Solo uno su tre viene ritrovato

ty irregularity report), indicando con precisione le caratteristiche del bagaglio: colore, dimensioni, marca e qualsiasi altro elemento utile all’identificazione. Al momento della denuncia è anche possibile lasciare il proprio indirizzo di residenza, per il recapito (tramite corriere) della valigia, nel caso fortunato in cui venga ritrovata. Alcune compagnie aeree forniscono anche un kit di prima necessità, ma non è un obbligo previsto dalla legge. Se il bagaglio non viene riconsegnato entro 21 giorni, o se la compagnia aerea ne dichiara la perdita anche prima, viene considerato ufficialmente smarrito.

I RISARCIMENTI

A quel punto è possibile avviare la richiesta di risarcimento. Si ha diritto a un rimborso che varia in base alla compagnia:

- fino a 1.600 euro per ciascun bagaglio registrato, se si vola con una compagnia comunitaria o che aderisce alla Convenzione di Montreal (la stragrande maggioranza); - circa 20 euro per ogni kg di bagaglio in caso contrario (compagnie che non aderiscono alla convenzione).

Oltre all’indennizzo, si ha anche diritto al risarcimento delle spese sostenute per acquistare articoli per l’igiene personale, biancheria

Più di 4,7 milioni di italiani nell’ultimo anno, hanno viaggiato in aereo e si sono ritrovati senza valigia. Come procedere e il ruolo delle assicurazioni

gaglio nel caso di bagaglio smarrito; - un elenco dell’eventuale contenuto mancante nel caso di bagaglio ritrovato; - gli originali degli scontrini e/o ricevute fiscali nei quali sia riportata la tipologia della merce acquistata (in relazione alla durata dell’attesa) in sostituzione dei propri effetti personali contenuti nel bagaglio; indicazione delle coordinate bancarie complete: nome e indirizzo della banca, codici Iban, Abi, Cab, numero di conto corrente, codice Swift nel caso di conto estero, e nome del titolare del conto corrente.

IL RUOLO DI UNA POLIZZA

intima o indumenti di ricambio o altri beni di prima necessità.

I DOCUMENTI NECESSARI

Per compilare il reclamo - spiega

Altroconsumo - è sempre necessario essere in possesso di alcuni documenti da allegare:

- il codice di prenotazione del volo in caso di acquisto online oppure l’originale della ricevuta in caso di biglietto cartaceo; - l’originale del Pir rilasciato in aeroporto; - l’originale del talloncino di identificazione del bagaglio e la prova dell’eventuale avvenuto pagamento dell’eccedenza bagaglio; - un elenco del contenuto del ba-

Anche in conseguenza dei numeri illustrati all’inizio, sempre più italiani scelgono, prima della partenza, di tutelarsi con una polizza viaggio, le cui stipule nel mese di giugno 2025 sono state in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le assicurazioni tutelano da una serie di imprevisti, ad esempio con il rimborso del valore dei beni contenuti in un bagaglio smarrito, ma anche coprendo le spese sostenute per gli acquisti di prima necessità. È sempre bene prestare attenzione ai pacchetti offerti, prima della stipula: alcune assicurazioni, ad esempio, non coprono oggetti tecnologici (cellulari, tablet, pc...), altre mettono invece in campo massimali ridotti. È inoltre difficile che beni come denaro contante, opere d’arte o assegni presenti in un bagaglio smarrito vengano coperti da una polizza. Va tuttavia ricordato che se la responsabilità dello smarrimento è del vettore, l’assicurato sarà risarcito dalla società assicurativa con cui ha stipulato una polizza solo dopo aver dedotto l’importo liquidato dalla compagnia aerea.

Paolo Spotti

VIAGGI

ECONOMIA

Coldiretti stima forti perdite per il settore agroalimentare, e manifesta sfiducia nei confronti delle politiche Ue

FEDERICO PANI

Il tempo stringe: l’entrata in vigore dei dazi voluti dal presidente Usa Donald Trump è prevista per il 1° agosto, ma l’entità delle “tariffs” è tutta da vedere. In queste ore, il negoziatore europeo Maros Sefcovic è a Washington per scongiurare il peggio: dazi sino al 30%. Questo scenario, ha calcolato Confindustria, costerebbe alle esportazioni italiane 38 miliardi di euro l’anno: oltre la metà del valore dell’export verso gli Usa, pari a 65 miliardi.

ENTRATE DA RECORD

PER GLI USA: MA CHI PAGA?

Chissà se Trump sa che quei festeggiati 27 miliardi di dollari di entrate fiscali aggiuntive nel mese di giugno non sono nient’altro che tasse fatte pagare a consumatori e imprese americane. Già, i dazi infatti non vengono fatti pagare a chi vende le proprie merci negli Stati Uniti, bensì a chi le acquista: in prima istanza, dunque, alle aziende; che possono decidere, poi, se compensare quei costi aggiuntivi facendole pagare di più ai consumatori. Sì, cer to: ci sarebbe l’opzione di acquistare merci - più costose - Made in Usa; ma nell’immediato sono due i problemi: a) alcune merci Usa restano (e forse resteranno sempre, dati gli stipendi elevati dei lavoratori statunitensi) ancora più costose; b) la manifattura Usa non ha ancora avuto tempo di riorganizzarsi per fare fronte alla domanda interna.

UNA TRATTATIVA IDEOLOGICA

COMPLICATA

Quando parliamo di trattative con l’amministrazione Trump, la logica economica sembra perdere la priorità a vantaggio di questioni politiche e di prestigio. Il presidente Usa ha fatto notare come l’Europa sia

Dazi minacciati, trattativa e timori per le esportazioni

passata da un atteggiamento “brutale” a uno “gentile”: “facite ‘a faccia feroce” sembra essere passato da un ricordo storico (venivano incitate così le truppe borboniche) a una linea guida in politica estera. Cosa può fare l’Europa, a questo punto? La questione è spinosa: sul tavolo non c’è solo l’ipotesi del 30% dei dazi, ma anche un comunque temibile 20%. L’Europa ha alcune armi negoziali: dalla possibilità di ridurre al 10% le tasse sulle auto americane, sino a un pacchetto di contro-dazi pari a 72 miliardi di euro.

LE CONSEGUENZE PER LA LOMBARDIA

Avviciniamoci ora alla nostra realtà regionale. Come segnala Media Asset, piattaforma che si occupa di informazione economica, “La

Lombardia è la regione italiana più esposta all’impatto dei nuovi dazi statunitensi al 30% su numerosi prodotti europei. Secondo le stime elaborate da ReportAziende.it su dati Istat ed Eurostat, l’export lombardo verso gli Stati Uniti nei comparti direttamente colpiti supera i 5 miliardi di euro l’anno. A rischio ci sono tra i 30.000 e i 35.000 posti di lavoro, concentrati in particolare nelle province di Milano, Brescia, Mantova e Bergamo, dove si trovano alcuni dei distretti più internazionalizzati del Paese”. E ancora: “Secondo le stime di ReportA ziende.it, il 75% dell’impatto occupazionale sarà concentrato nel Nord Italia. L’effetto complessivo sull’occupazione potrebbe riguardare tra i 115.000 e i 145.000 posti di lavoro, con ricadute soprattutto sulle Pmi esportatrici e sulle filiere agroindustriali integrate”.

I COSTI PER IL SETTORE

AGROALIMENTARE

Anche l’industria agroalimentare è colpita dalla furia protezionistica Usa. Coldiretti stima che i dazi al 30% avrebbero, per le famiglie Usa e i produttori italiani, un costo di 2,3 miliardi di euro. Come si legge in una nota stampa di Coldiretti, “a pesare è anche il fatto che le nuove tariffe aggiuntive andrebbero a sommarsi a quelle già esistenti, penalizzando in par ticolar modo alcune filiere cardine, a partire da quelle già sottoposte a dazio. Con

il dazio al 30%, le tariffe aggiuntive per alcuni prodotti simbolo del Made in Italy arriverebbero al 45% per i formaggi, al 35% per i vini, al 42% per il pomodoro trasformato, al 36% per la pasta farcita e al 42% per marmellate e confetture omogeneizzate, secondo una proiezione Coldiretti”.

PER I COLTIVATORI DIRETTI, L’EUROPA NON FA ABBASTANZA

E l’Europa? La posizione di sfiducia sull’attuale condotta delle istituzioni europee da parte del mondo produttivo agricolo italiano è ben riassunta dalle dichiarazioni del Presidente di Coldiretti Ettore Prandini : “Purtroppo non possiamo che constatare, laddove dovessero essere confermati i dazi il 1° agosto, il totale fallimento della politica esercitata dalla Von der Leyen a danno dei settori produttivi e delle future generazioni. La Presidente deve spendersi per una soluzione vera, come non ha ancora fatto. In un momento delicatissimo per gli equilibri geopolitici ed economici globali, colpisce la totale assenza di coraggio e di visione strategica da par te dell’Europa. Mentre il mondo si riarma, le filiere si ricompongono e le grandi potenze investono nel rafforzamento della propria sovranità alimentare ed energetica, Bruxelles pensa a tagliare risorse proprio ai settori produttivi più strategici come l’agricoltura e dell'economia reale”.

IN BREVE

Truffava venditori di auto: condannato

La Polizia ha eseguito un Ordine di Esecuzione per la Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Cremona a carico di un sessantenne milanese condannato alla pena di quattro anni di reclusione per il reato di truffa, commesso nel 2020 in provincia di Cremona. Il soggetto, pluripregiudicato, è stato localizzato in un centro del Cremasco, arrestato e condannato in quanto responsabile di due truffe, perpetrate ai danni di soggetti intenzionati a vendere le proprie autovetture.

Ubriaco, molesta i clienti: denunciato

Ancora momenti di tensione alle prime ore di ieri in Piazza della Pace a Cremona, dove un 38enne modenese, in stato di ebbrezza, ha dato in escandescenza, molestando i clienti e il personale di un locale. Verso le 2.40 è intervenuta una pattuglia della Radiomobile. L’uomo, ostile e minaccioso, ha rifiutato di fornire le generalità. Condotto in caserma, è stato identificato, denunciato e sanzionato.

Sospesa la licenza di un locale cittadino

Il Questore di Cremona ha disposto la sospensione temporanea della licenza di un esercizio pubblico cittadino, a causa della frequentazione da parte di soggetti con precedenti e alla presenza ricorrente di disturbo della quiete pubblica.

Procede inesorabile il crollo delle vendite dei giornali cartacei. Lo confermano i dati di maggio 2025 da poco pubblicati da Ads, che ogni mese comunica i dati mensili dichiarati sotto responsabilità degli editori. Il calo medio di vendita dei quotidiani è di poco inferiore al 10% all’anno, il che mostra non solo che non ci sia il ricambio generazionale (ormai chi ha più di 50 anni difficilmente paga per avere notizie), ma che viene meno anche l’abitudine di alcuni a comprare il giornale. E non è che le cose vadano meglio per settimanali e mensili, come vedremo.

LA TABELLA

In pagina vediamo la tabella che evidenzia le vendite dei principali quotidiani nel mese di maggio 2025 rapportate allo stesso mese dei due anni precedenti. Ciò serve per rendere uniformi i dati: per diversi motivi in alcuni mesi potrebbero registrarsi picchi di vendita, quindi è corretto paragonare lo stesso mese di anni diversi.

Per ciascun anno consideriamo due cifre: le copie cartacee vendute e quelle digitali. Per le copie vendute consideriamo sia le vendite in edicola che quelle in abbonamento (sono escluse le vendite multiple, pagate da terzi, e quelle gratuite), mentre le copie digitali sono le stesse cartacee ma in formato digitale, a patto che non siano messe in vendita a un prezzo inferiore al 10% di quello del cartaceo. In questo modo si evita che nella cifra possano essere incluse le copie digitali regalate sotto varie forme.

Per quanto riguarda la Gazzetta dello Sport, esistono due testate: quella classica dal martedì alla domenica, e l’edizione del lunedì. Il numero in tabella non è altro che la media ponderata delle due edizioni.

Giornali cartacei, il crollo delle vendite non ha fine

Manca il ricambio generazionale, ma se ne vanno anche i lettori abituali. Ormai le notizie non si comprano più. Quotidiani nazionali e locali, ma anche settimanali e mensili vanno ko QUOTIDIANI

CORRIERE DELLA SERA 110966885101182918348913149189928

GAZZETTA DELLO SPORT 765141464373420131868476913534

LA REPUBBLICA 625183515969269369757319038762

LA STAMPA 504131086055578108986363911443

QN IL RESTO DEL CARLINO 445033634498272893554802954

IL MESSAGGERO 347607532381977854427818072

QN LA NAZIONE 281862092326021622360521730

IL SOLE 24 ORE 278795455531529556953378457177

IL GIORNALE 231031745249191540264431470

LA VERITÀ 182995842201516573232508303

IL FATTO QUOTIDIANO 179143489520513309552062327615 LIBERO 154142003166352002201651374

QN IL GIORNO 127034401433147816617339

AVVENIRE 124142426126631958139391640

L’ECO DI BERGAMO 178636986208427008214086754

GIORNALE DI BRESCIA 152134230165804072179023916

GAZZETTA DI PARMA 146412907159252775170772403

LA LIBERTÀ 109641750115501727123471708

GAZZETTA DI MANTOVA 899310339961910108231290

LA PROVINCIA DI CREMONA 77401103836111519128966

LA PROVINCIA PAVESE 513198857199606141949

ALTRI QUOTIDIANI

Tornando alla tabella, nella parte alta sono inseriti i quotidiani nazionali, in quella bassa i quotidiani locali principali delle province confinanti con Cremona: Bergamo, Brescia, Parma, Piacenza, Mantova e Pavia (Il Cittadino di Lodi non fa parte delle testate che forniscono i dati ad Ads, come Bresciaoggi, La Voce di Mantova e altri).

In tutto ci sono 14 quotidiani nazionali. Non si tratta di quelli che vendono di più: abbiamo eliminato, per non appesantire la tabella,

gli altri due quotidiani sportivi (il Corriere dello Sport vende 35mila copie, Tuttosport 17mila) e altre testate che sono da considerare regionali: il Gazzettino vende circa 25mila copie, il Dolomiten 23mila, il Messaggero Veneto 20mila, l’Unione Sarda 18mila, il Secolo XIX 17mila e il Mattino 15mila.

I L CALO

I freddi numeri evidenziano il calo drastico delle copie vendute, che riguarda un po’ meno le testate provinciali. I quotidiani che in due anni hanno perso più copie sono

Libero e Il Giorno (per entrambi -23,6%), La Nazione (-21,8%), La Stampa (-20,8%), Il Resto del Carlino (-19,8%) e Il Messaggero (-18,7%). Il Corriere della Sera ha perso il 15,6%, La Repubblica il 14,6% (ma il 9,7% solo nell’ultimo anno). Il numero medio di copie digitali cresce, ma molto meno rispetto al calo del cartaceo e in ogni caso non compensa le perdite economiche, pur considerando la pubblicità. L’unica via d’uscita sarebbe aumentare il prezzo del cartaceo, a rischio di diminuire ancor più la vendita. Non è un caso che la scelta del Piccolo sia quella della diffusione gratuita, che ci consente di mantenere fissa la cifra di 12.500 copie a settimana. Quanto ai quotidiani locali, La Provincia di Cremona ha perso in due anni il 15,2% dei suoi lettori. Nel maggio 2025 le copie cartacee vendute in edicola sono state in media 6.833 al giorno, cui si aggiungono i 907 abbonati. La diffusione complessiva, che comprende le copie cartacee e digitali, anche quelle gratuite, arriva alle 9.210 copie.

GLI ANNI PASSATI

Certo andare più indietro nel tempo è scoraggiante. Si pensi che nel 2012 (sempre edicola e abbonamenti) il Corriere della Sera vendeva 420mila copie, la Repubblica 355mila, la Gazzetta dello Spor t 250mila, e la Provincia di Cremona era di poco sotto le 20mila. Nel

2015, dieci anni fa, il Corriere era già sceso a 283mila, Repubblica a 248mila e la Gazzetta a 180mila; la Provincia era a quota 16mila. In pratica in un decennio le vendite si sono dimezzate.

SETTIMANALI E MENSILI

Il settimanale più venduto (sempre copie acquistate in edicola più abbonamenti) è Sorrisi e Canzoni Tv, che scende in due anni da 333mila copie a 290mila, poi in ordine Dipiù da 271mila a 211mila, Telesette da 246mila a 216mila, Famiglia Cristiana da 184mila a 158mila, Oggi da 150mila a 128mila, Io Donna da 147mila a 123mila, Sette da 139mila a 117mila, il Settimanale Nuovo da 135mila a 108mila, il Venerdì di Repubblica da 133mila a 112mila, Dipiù Tv da 128mila a 100mila, Gente da 111mila a 97mila, Intimità da 101mila a 81mila, L’Espresso da 95mila a 22mila (!), Guida Tv da 90mila a 74mila, Diva e Donna da 88mila a 63mila, Chi da 84mila a 62mila, Sport Week da 82mila a 80mila, La Repubblica delle Donne da 74mila a 55mila. Si può continuare, ma in media la perdita è del 20% in soli due anni. Il mensile più venduto è “50 & Più”, rivista di assistenza previdenziale di Enasco, che rimane attorno alle 243mila copie. Seguono Altroconsumo, sceso da 259mila a 223mila copie, e la rivista del Touring da 123mila a 92mila: in tutti e tre i casi si tratta di copie inviate solo in abbonamento. Tra le riviste classiche, con vendite soprattutto in edicola, è prima Al Volante con 106mila copie, che nel 2023 erano 134mila. Giallo Zafferano, caso unico, è aumentato in due anni da 64mila copie a 65mila, poi tutti in picchiata: Focus da 75mila a 64mila, Casa Facile da 64mila a 52mila, Amica da 62mila a 46mila, Starbene da 46mila a 41mila, Gardenia da 39mila a 30mila. Insomma, un bagno di sangue.

quotidiani nazionaliquotidiani provinciali

Tra le crepe dei mattoni e i solchi della terra si nascondono le tracce di una storia affascinante: quella di Bredalunga, una grande cascina di circa 2 ettari situata nella suggestiva campagna cremonese, tra il comune di Sesto ed Uniti e la frazione Casanova del Morbasco. Da quasi cinque anni, la famiglia Troiano lavora incessantemente alla riqualificazione di questa storica struttura agricola, risalente alla seconda metà del 1500, diventata nel tempo un’area rurale centrale per il nostro territorio. Nel 1800, Bredalunga - il cui nome significa “la cascina dalla forma allungata” - era animata da una vivace comunità di oltre 200 persone, dedita alla coltivazione dei campi e all’allevamento di vacche e maiali. Oggi, Matteo Troiano , 27 anni, laureato in Economia aziendale e specializzato in Innovazione e Imprenditorialità digitale, e sua sorella Letizia , 25 anni e laureanda in Giurisprudenza, guidano la rinascita di Bredalunga insieme ai genitori, Paola Guarneri e Felice Troiano . Con il cuore colmo di passione, si propongono di riportare la cascina al suo antico splendore e restituirla alla comunità. «Bredalunga è una sfida, la nostra scommessa», raccontano i due giovani. «Ci è capitata tra le mani come eredità di nostro nonno Ernesto , e con le nostre mani vogliamo prendercene cura e custodirla per farla rivivere». La vera unicità di Bredalunga non risiede soltanto nel suo valore storico e culturale, ma soprattutto nel patrimonio umano e affettivo che, a distanza di oltre 500 anni, resiste e vive. «Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal movimento di persone che si è creato attorno alla cascina e alla nostra impresa. Un bel gruppo di amici ci sostiene e partecipa anche ai lavori più faticosi. Le persone del posto ci in -

MATTEO&LETIZIA

«È la nostra scommessa. Era l’eredità di nonno Ernesto e vogliamo custodirla per farla rivivere. Quando arrivammo ci sembrò di essere catapultati in un’altra epoca»

Tra storia e rinascita: la magia di Bredalunga

coraggiano a proseguire, tifando per noi e condividendo i ricordi di chi qui, circa fino al 1950, abitava e lavorava». Grazie a questo affetto spontaneo e a uno scambio generazionale, la famiglia Troiano ha compreso l’importanza sociale di Bredalunga, che, nel 1800, era un vero e proprio Co -

mune, addirittura più popoloso di Sesto ed Uniti. Mattone dopo mattone, e racconto dopo racconto, la famiglia Troiano sta ricostruendo non solo fisicamente ma anche emotivamente i “pezzi” di Bredalunga, le sue tradizioni e la sua storia contadina. «Quando abbiamo aperto il portone, ci siamo spaventati: la cascina era invasa dalla vegetazione, che aveva ripreso i suoi spazi. I rifiuti popolavano un luogo ormai ammalorato, ma dopo un attimo di scoraggiamento, ne siamo rimasti affascinati. Ci sembrava di essere stati catapultati in un’altra epoca».

I Troiano si sono subito impegnati in lavori di recupero, avviando una ristrutturazione rispettosa della storia ma proiettata verso il futuro. Hanno iniziato salvaguardando le strutture di pregio architettonico e culturale, come la chiesetta, simbolo di Bredalunga, decorata dal pittore e caro amico di famiglia Giorgio Pastorelli che ha realizzato un ciclo di affreschi dedicati a Maria; inoltre hanno sistemato un portale e alcuni portici. La storia di Cascina Bredalunga è una trama di legami, intrecci generazionali, famiglie unite che hanno fatto dell’unione la loro forza. Un’eredità che Matteo e Letizia hanno raccolto, arricchendola dei loro sogni, per disegnare nella mente e nel cuore la nuova Cascina. «Vogliamo mantenere la vocazione agricola dell’edificio e valorizzare i prodotti dell’azienda attraverso le persone. Il nostro progetto prevede la convivenza e l’interazione di molte attività. Abbiamo alcune idee che cercheremo di realizzare e ci piacerebbe recuperare anche la casa degli archi, altri tetti e porticati, la torre e le case coloniche». Nel frattempo, Bredalunga ha già aperto le sue porte al pubblico, con eventi che si sono rivelati un successo. «Abbiamo ospitato oltre 250 persone in alcune occasioni. Non solo eventi culturali, ma anche competizioni ciclistiche e la gara di regolarità di auto storiche di Campagne e cascine. Stiamo valutando collaborazioni con il Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano per aprire Bredalunga a visite guidate e abbiamo in programma serate musicali e un incontro con il Gruppo Astrofili Cremonesi». La famiglia Troiano ce la sta mettendo tutta per portare avanti un progetto ambizioso e, giorno dopo giorno, affronta questa avventura con passione e determinazione, convinta che Bredalunga potrà tornare a brillare come un faro nella campagna cremonese.

«Scusa, ma quanto guadagna uno come Sinner?»

Si dice che avesse guadagnato circa 35 milioni di euro prima di Wimbledon, dove il primo premio gli è valso tre milioni e mezzo, da cui però deve detrarre le tasse britanniche. Poi una volta a casa, cioé a Montecarlo, non avrà altre tasse da pagare «Poi ci sono le pubblicità»

Esatto, e quelle rendono ancora di più. Si è calcolato che gli fruttino circa 50 milioni l’anno, tra spot tv e pubblicità varie e sponsor tecnici (come abbigliamento e racchetta)

«Ma guadagna più in pubblicità che a giocare!»

Certo, non è una novità per i campioni. Tra l’altro più vince premi nei tornei e più si alza la cifra che le aziende sono disposte a pagare per legare il suo nome al loro «Ma è vero che i premi del torneo femminile sono gli stessi di quello maschile?»

Sì, è così. Ormai da tanti anni i montepremi dei tornei del Grande Slam, e degli altri principali, sono uguali «Ma ti pare giusto che la Swiatek, che ha vinto 6-0 6-0 la finale, abbia lo stesso premio di Sinner?» Il punto non è questo. È vero che le donne giocano meno set, ma non è logico pensare che il pagamento sia legato all’orario “di lavoro”. Piuttosto io penso che ci sia un po’ di ipocrisia su questo aspetto «Cosa intendi?»

Gli stipendi dei grandi atleti sono legati all’interesse mediatico, specchio della passione popolare, e il torneo maschile attira certamente più interesse. Uniformare i premi mi pare una forzatura dettata dalla volontà di abbattere le differenze. Ma a quel punto perché non abbatterle del tutto eliminando le categorie maschile e femminile?

«Perché ad alto livello giocherebbero solo i maschi» Appunto. Ma so che la mia è una posizione impopolare, quindi tientela per te «Piuttosto, perché alla finale c’erano i reali di Gran Bretagna e di Spagna e nessun politico italiano?»

C’è stata questa polemica, ma l’opposizione avrebbe criticato anche l’eventuale presenza con l’accusa di voler farsi belli con le vittorie altrui. Piuttosto non ho gradito la scusa del ministro Abodi: “capita anche a un ministro a volte di passare una giornata con la famiglia”. Insomma… «E lo spot del Rolex?»

Bellissima questa. Durante il quarto set, in un momento decisivo, Sky ha trasmesso la pubblicità preparata nel caso di vittoria di Sinner, ma qualcuno ha sbagliato la scelta dello spot, e così c’era scritto “La prima vittoria a Wimbledon, questa corona è tua!” sull’immagine di Sinner. Pensa se non avesse vinto. Buonanotte Pericle «Buonanotte»

Vanni Raineri

Lo scatto della settimana

Bombe israeliane hanno colpito mercoledì la sede del Ministero della Difesa di Damasco, capitale della Siria, proprio mentre era in onda il tg

19 Luglio 1900: viene inaugurata la prima linea, dal Bois fino a Porte

Parigi, la metro parte da Vincennes

MAURO ACQUARONI

Accade il 19 luglio 1900. Parigi è una città in forte espansione e nonostante gli sventramenti del Barone Haussmann , dal quale i parigini non si sono ancora ripresi, il traffico urbano è diventato insostenibile. Non potendo volare occorre trovare nuove vie di fuga per i mezzi e viene spontanea l’idea di ricorrere alla soluzione già percorsa da Londra (1863) e Budapest (1896): fare viaggiare mezzi a trazione elettrica sotto la città. Discussioni a non finire per i costi, gli espropri, i tempi, ma incombe l’Esposizione Universale ed è doveroso ripetere il grande successo di dieci anni prima, quando era stata l’apertura al pubblico della Tour Eiffel ad inaugurare l’Esposizione Universale 1889. In più, di lì a poco, ci sarebbero stati i giochi Olimpici al Bois de Vincennes, bisogna a tutti i costi che tifosi e spettatori ci arrivino facilmente, e Parigi, la Ville Lumière, non può certo farsi trovare meno moderna e preparata di altre capitali; pazienza Londra, ma Budapest… E allora non resta che interpellare l’Ingegner Bienvenue Fulge nce (sì, lo possiamo tradurre come un augurio, Benvenuto Fulgenzio) e i lavori iniziano il 4 ottobre 1898. Non è necessario scavare sotto la Senna, tutta la linea corre oltre la rive droite, ma i mezzi tecnologici a disposizione sono quello che sono, occorre un sacco di mano

Manfredi Catella

Di origini siciliane, di nascita livornese, di studi milanesi, il suo nome non è celebre ma c’è lui dietro la trasformazione di Milano nell’ultimo decennio. Dopo Expo 2015 lo skyline milanese si è rivoluzionato in buona parte per opera del 56enne immobiliarista che gestisce importanti fondi di investimento che hanno attratto fiumi di denaro dall’estero. La Procura di Milano ha chiesto il suo arresto con l’accusa di corruzione e falso, per aver contribuito alla “incontrollata espansione edilizia”.

d’opera, gli operai iniziano a provare l’ebbrezza di qualche piccola rivendicazione salariale con conseguente sciopero, però i lavori avanzano velocemente, e nonostante tutte queste difficoltà la prima tratta della Linea 1, ora linea gialla, viene finalmente e vittoriosamente conclusa il 19 luglio 1900. All’inaugurazione non viene dato molto risalto all’epoca, forse per la fretta, forse per una mancata valutazione dell’importanza della cosa, forse per una sorta di snobismo francese, forse perché erano già tutti al mare, forse perchè erano finiti i soldi e non potevano permettersi più nemmeno due vol au vent, ma la metro’ parte. En voyage messieurs, si va da Porte de Vincennes a Porte Maillot; 8 stazioni, 14 chilometri, quasi tutti sottoterra, qualche breve uscita per una boccata d’aria, ma per il resto tutti nelle viscere della città.

Già a dicembre dello stesso anno verranno contati 4 mi -

L’inaugurazione del 1900, sotto Porte Maillot oggi

lioni di passeggeri, altre fonti dicono addirittura 17 milioni, c’è da sperare che i 13 di differenza non siano dovuti al fatto che fossero tutti passeggeri di frodo, sfuggiti ai bigliettai, ma è comunque un grande successo, è l’inizio della perforazione sistematica del sottosuolo cittadino che porterà Parigi ad avere una delle maggiori metropolitane al mondo: 16 linee, 245,6 chilometri, 321 stazioni, oltre ad altre linee urbane come Rer o treni a tratta breve. Quanto al prezzo, mentre i primi baffuti viaggiatori del

1900 se la cavavano con 15 centesimi, oggi un viaggetto ti costa 2,50 euro, ma ci puoi passare serenamente tutta la giornata e puoi sempre risparmiare qualcosa con abbonamenti o carnet. Sì, lo so, è impietoso il paragone con la nostra amata penisola. Si inizia a viaggiare sottoterra a Roma solo nel 1955, a Milano addirittura nel 1964, e le nostre reti sotterranee non hanno niente a che vedere con le fitte ragnatele interrate di Parigi e Londra, però non si può avere tutto dalla vita.

A Palazzo Camozzi l’antico materiale del Rotary Club Cvs

SOSTENIBILITÀ

CASALMAGGIORE

Bella sorpresa durante il recupero di Palazzo Camozzi, in centro a Casalmaggiore, da molti anni abbandonato, da parte dell’imprenditore Francesco Favagrossa . L’obiettivo è di ricavarvi 13 appartamenti trasformandolo nel “Palazzo Camozzi-Favagrossa”. Nel corso dei lavori, che dureranno circa un anno,

Favagrossa ha trovato due armadi contenenti materiale che documenta la storia del glorioso Club Rotary Casa lmaggiore-Viadana-Sabbioneta, fondato nel lontano 1958. Favagrossa ha così chiamato il presidente del Club Mauro Acquaroni per restituire tutto, ricevendo i dovuti ringraziamenti.

L’anno scorso le operazioni al Lido Po, ora è interessata la zona sud. Una rampa di collegamento all’argine

I lavori della VenTo toccano l’Eridanea

L’estate casalasca ha portato con sé anche il nuovo cantiere della ciclovia VenTo (VeneziaTorino) in modo da superare il centro abitato di Casalmaggiore e risalire sull’argine maestro in direzione di Viadana. Ci riferiamo sempre al cosiddetto “tratto L5” che collega Stagno Lombardo a Viadana passando per Pieve d’Olmi, San Daniele Po, Motta Baluffi, Torricella del Pizzo, Gussola, Martignana Po e Casalmaggiore. Si tratta di circa 50 chilometri per una spesa, al netto dei ribassi d’asta, di circa 5,5 milioni di euro. “La parte di progetto che interessa il centro abitato di Casalmaggiore – si legge sul sito dell’Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) che è l’ente attuatore di buona parte dell’opera – ha

Cardiologia in

di

rappresentato uno dei punti più delicati e progettualmente complessi da risolvere”. Proprio nel capoluogo casalasco è stato asfaltato lo scorso anno lo stradello ai piedi dell’argine fra la zona Lido Po e il ponte ferroviario. Su tale tratto, precisa ancora l’Aipo, nei mesi scorsi “è stato eseguito un trattamento con materiale depolverizzato a triplo strato che rende il percorso come una strada bianca in ghiaietto. Tale scelta, come per altri tratti della ciclovia, è scaturita dalle prescrizioni del-

crescita, ora

la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio in fase di Conferenza dei Servizi”. Qualcuno ha osservato che questo ghiaietto potrebbe creare problemi di stabilità ai ciclisti, ma è presto per trarre conclusioni. In queste settimane, però, i riflettori della VenTo sono puntati sul breve tratto che separa l’Eridanea dagli impianti idrovori del Consorzio di Bonifica Navarolo. Dietro i due principali campi da tennis del sodalizio bianconero la scenografia è completamente cambiata ri-

può disporre

un ecografo 3D di ultima generazione

La Cardiologia di Oglio Po ha un nuovo “super” ecografo grazie alla generosa donazione degli Amici dell’Ospedale Oglio Po e di Uniti per la Provincia di Cremona. Si tratta di uno strumento di ultima generazione del valore di 110mila euro in grado di leggere il cuore nei minimi dettagli attraverso immagini di altissima qualità. In Italia, sono pochi i centri dotati di un ecografo di questo tipo. L’apparecchiatura è stata presentata mercoledì nella sala riunioni del presidio casalasco alla presenza del direttore generale Ezio Be lleri , del sindaco di Casalmaggiore  Filippo Bongiovanni , del direttore sanitario  Francesco Reitano , e dell’équipe di cardiologia guidata da  Lu igi Moschini .  Per gli Amici dell’Ospedale Oglio Po sono intervenuti il presidente  Claudio Toscani  e i consiglieri  Roberto Asina -

ri  e Maria Rosa Ghizzardi L’Associazione Uniti per la provincia di Cremona era rappresentata dal presidente  Riccardo Crotti , dal segretario generale  Giovanni Bozzini  e dal tesoriere  Antonio Griffini . La cerimonia si è conclusa con la benedizione di don  Alfredo Assandri  cappellano dell’Oglio Po. Nel ringraziare i donatori, Belleri ha spiegato che «questa apparecchiatura fa davvero la differenza e migliora in modo molto significativo la qualità della diagnostica per i pazienti dell’Oglio Po», ricordando che «a giugno

del 2024, dopo un periodo non semplice, segnato dalla carenza di personale, la Cardiologia ha ritrovato vigore con il potenziamento dei posti letto e del numero di medici». Le due associazioni donatrici si sono dette soddisfatte per l’importante nuova dotazione. «La cardiologia di Oglio Po - ha detto Moschini - sta attraversando una fase di grande fermento. Questa donazione è un supporto fondamentale che ci permette di migliorare ulteriormente l’attività diagnostica non invasiva di secondo livello».

MUSICA

27° International Festival, gli ultimi appuntamenti

spetto a prima. Se in passato c’erano le barche dei canottieri, le palline colpite male dai tennisti e un’area adibita a magazzino, ora ci sono due rampe di cemento separate da un muretto. La rampa a ridosso della siepe che delimita l’Eridanea collega il sentiero della VenTo con l’argine maestro. Salvo imprevisti, tale sentiero verrà asfaltato nel prossimo mese ed entro la fine dell’estate l’intero percorso dovrebbe essere fruibile. Attualmente i ciclisti che provengono dal centro abitato di Casalmaggiore possono pedalare lungo il sentiero che costeggia l’Eridanea, a partire dalla struttura destinata al canottaggio, fino al cancello antistante l’attracco fluviale. Qui inizia il cantiere e non si può andare oltre. Fra qualche settimana si potrà addirittura risalire sull’argine.

Nel weekend torna la Sagra di Santa Margherita

Torna la “Sagra di Santa Margherita” all’oratorio di Vicoboneghisio. Oggi e domani musica e gastronomia: oggi dalle 19.30 sarà attivo

La 27ª edizione del Casalmaggiore International Music Festival sta per imboccare la terza e ultima settimana di lezioni e concerti. Ogni giorno, alle 17.45, gli allievi della masterclass si esibiranno nell’auditorium dell’oratorio Maffei. Stasera alle 21.15 il concerto nel chiostro di Santa Chiara. Domani alle 21 il festival casalasco tornerà nell’auditorium Arvedi del Museo del Violino. Nell’esibizione allestita in collaborazione col Cremona Summer Festival saranno interpretati brani di Frank, Schubert e Brahms. Lunedì 21 alle 17.45 l’auditorium del Maffei ospiterà “Cellissimo” con gli allievi del corso di violoncello di Bo Peng. Due gli appuntamenti serali: alle 21.15 nella chiesa parrocchiale di Commessaggio e nel chiostro di Santa Chiara che accoglierà “Notes on War” con la “iSchool Symphonic Rock Ensemble” di New York. Martedì 22 alle 21.15 l’appuntamento col festival sarà in teatro Comunale nell’ambito della rassegna “Venetia Picciola”. Mercoledì 23 alle 21.15 i giovani strumentisti del festival saluteranno il pubblico con il concerto di gala allestito ancora una volta nel cortile di Palazzo Melzi. Giovedì 24, alle 21.15, sempre nel cortile di vicolo del Tesoro si esibirà il Trio Kobalt nel concerto conclusivo della rassegna. Della blasonata formazione, oltre alla violinista Irené Fiorito e al violoncellista Lorenzo Guida , fa parte il pianista casalasco Riccardo Ronda . Anno dopo anno il Kobalt raccoglie crescenti consensi a livello internazionale rinnovando il repertorio. Giovedì saranno proposti spartiti di Brahms e Shostakovic.

il servizio di bar-cucina con piatti tipici come la trippa. Alle 21.30 karaoke-party con Robby & Jle. Domani alle 18.30 la messa per il 50° anniversario di sacerdozio di don Maurizio Germiniasi che dopo la lunga attività missionaria in Brasile ora collabora con le parrocchie di Vicoboneghisio, Cappella e Camminata. Dalle 19.30 cucina con gnocco fritto e altro. Alle 21.30 il “live music” Andrea Brunazzi . Saranno disponibili uno spazio giochi e il truccabimbi. La manifestazione è allestita dalla parrocchia locale e dal gruppo “Oga e bigoga”.

SANITÀ
VICOBONEGHISIO
GUIDO MORESCHI

EVENTI

IN BREVE

Chiusura del ponte sull’Oglio, nuovo appello Pd per i ristori

I consiglieri regionali del Pd  Matteo Piloni  e  Marco Carra  presenteranno, durante la sessione di assestamento di bilancio prevista la prossima settimana in aula consiliare, un ordine del giorno per i ristori per sostenere le imprese dei Comuni di Acquanegra sul Chiese e Calvatone, gravemente danneggiate dalla chiusura del ponte sull’Oglio, avvenuta nel giugno 2023, per ragioni di inagibilità. “La chiusura del ponte – spiegano Piloni e Carra – ha messo in ginocchio un’intera economia locale: cali di fatturato fino al 50%, imprese costrette a chiudere, lavoratori penalizzati da tempi e costi di percorrenza raddoppiati. E il ponte provvisorio non sarà pronto prima del marzo 2027. Non possiamo lasciare sole queste comunità per quattro anni”.

A Villa Medici del Vascello esplorazione notturna del bosco

Domani, domenica

20 luglio, è dedicata agli amanti della storia: Villa Medici del Vascello svelerà i suoi volti più nascosti in una visita guidata speciale dedicata ai personaggi meno conosciuti della rocca militare prima e della villa di delizie poi, con storie di amicizia, dedizione, giochi del destino, vita vissuta. Da Cabrino Fondulo al Principe Giuseppe Antonio Soresina Vidoni, passando anche per le cameriere e i cuochi della Marchesa Maria Carolina, le vicende più o meno nascoste di chi ha abitato nei secoli il palazzo saranno fatte rivivere insieme ai volti più celebri, da Cecilia Gallerani alla marchesa Maria Carolina Mocenigo Soranzo. La visita avrà inizio alle ore 10, è gradita la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni: segreteria@villamedicidelvascello.it, 370-3379804.

Stasera la “Notte rosa” nel centro di Viadana

TARIFFE

Stasera nel centro storico di Viadana si festeggerà la “Notte rosa” con negozi aperti, mercatini, street-food, spettacoli, spazio-bimbi e musica da discoteca. Alle 18.30 l’”Aperitivo italiano” col dj Yuri Grafitti . Alle 22 “Generation 90’s - 2000”

col dj Cristiano Desy e con Gianluca Federici e Barbara Bompani . Infine a mezzanotte “Love party in tour” in collaborazione con Gate Summer. Saranno presenti il dj Mad-J , Mattia Carpi e Barbara Bompani.

Anche qui le attività hanno ricevuto pesanti sanzioni che riguardano il pagamento della Tari per le aree esterne

Casalasca Spa, le multe ora a Piadena

VANNI RAINERI

Due mesi fa ci siamo occupati della pioggia di cartelle esattoriali piovute nelle pec degli imprenditori di Gussola, inviate da Casalasca Spa, che reclamava il pagamento a saldo della Tari non corrisposta negli ultimi anni (al massimo è consentito andare a ritroso fino a 5 anni fa). Questo perché gli imprenditori avevano denunciato, come base per la tariffazione, solo la superficie dei capannoni, e non la parte delle aree scoperte.

Ora le sgradite missive sono state recapitate a Piadena, come in passato in altri comuni e in futuro in altri ancora, e anche qui hanno comprensibilmente destato sgomento. Va infatti sottolineato come gran parte di chi ha un’attivi-

tà che comporta uno spazio ampio all’aperto va incontro allo stesso destino: nessuno ha mai inserito nel computo totale anche l’area scoperta, e mai in passato ha ricevuto sanzioni per questo. Ciò dimostra la buona fede con cui si sono comportati gli impren-

ditori. Ora evidentemente le cose sono cambiate, e a poco vale dimostrare la mancata volontà di aggirare la legge. Chi si è rivolto a un avvocato ha ricevuto una risposta sconfortante: in base alle norme quelle multe sono da pagare, il massimo che si possa fare

è trovare un accordo con Casalasca Spa per almeno azzerare la parte relativa alle sanzioni e agli interessi. E così diverse multe si sono ridotte di una buona percentuale, e in fondo è giusto così, stante la situazione che in pratica riguarda tutti. Ma cosa è cambiato negli anni per far sì che si chiedesse il pagamento delle aree scoperte solo dal 2021 ad oggi? La motivazione pare stia nel passaggio dai Comuni a Casalasca Spa del servizio riscossioni, e quindi del calcolo, che la società con sede a San Giovanni in Croce avrebbe fatto inserendo nel computo anche quelle aree da sempre “dimenticate”. Va sottolineato che dalle superfici scoperte va detratta l’area che ha funzione di ingresso.

Permette l’accesso al suo bar nonostante la sospensione: denunciato

Nuovi guai per i titolari di un bar di Piadena. Il locale, situato in via Libertà, era stato teatro alcune settimane fa dell’accoltellamento di un ragazzo gambiano, e successivamente, il 3 luglio, un controllo dei Nas di Cremona aveva riscontrato

COMITATO PROMOTORE

gravi carenze sanitarie, che avevano portato, l’8 luglio, il sindaco Federica Ferrari ad emettere un’ordinanza di sospensione dell’attività di somministrazione.

Mercoledì la pattuglia dei Carabinieri di Piadena ha notato

che all’esterno del bar erano presenti numerose biciclette, elemento che permetteva di comprendere che dentro il locale era presente qualcuno. La serranda era sollevata a metà e la porta era chiusa, ma era visibile della gente all’interno.

I Carabinieri hanno fatto aprire la porta e, dopo aver allontanato tutti coloro che si trovavano nel locale, hanno identificato il titolare del bar, un uomo di 34 anni che è stato denunciato per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.

PRESSO CASCINA ROTA RAMPINELLI A CADIMARCO

VENERDÌ 18

SABATO 19

CAMMINATA DELLA GENTILEZZA –non competitiva

Iscrizioni €10 comprensive di maglietta -pane e salamina –b. acqua. Tutte le info nel volantino a parte. ORE 19.30 CUCINA APERTA ORE 21.00 MUSICA CON FELICE PIAZZA

DIMENICA 20 ORE 19.30 CUCINA APERTA

ORE 18.00 S. MESSA solenne in onore di S. Maria Maddalena

ORE 21.00 TRIBUTO A LIGABUE 18-19-20 LUGLIO 26-27 LUGLIO 2025

SABATO 26 ORE 19.30 CUCINA APERTA

DOMENICA 27

ORE 19.30 CUCINA APERTA

ORE 21.00 I MITICI ANNI 70/80/90 CON FELICE PIAZZA E… A SEGUIRE SHOW SCUOLE DI BALLO

CRONACA

Il contratto di locazione, strumento cardine nella gestione immobiliare, è soggetto a un complesso quadro normativo che ne disciplina la validità e l’efficacia. La distinzione tra invalidità e inefficacia, seppur talvolta sfumata nel linguaggio comune, assume connotati precisi e distinti nell'ordinamento giuridico italiano, con significative ricadute pratiche per le parti.

L'invalidità del contratto di locazione si manifesta nelle forme della nullità e dell'annullabilità, ciascuna rispondente a vizi di differente gravità e con diverse conseguenze.

La nullità rappresenta la forma più grave di invalidità e ricorre quando il contratto è affetto da un vizio genetico che ne impedisce la produzione di effetti fin dall'origine (ex tunc). Le cause di nullità sono tassativamente previste dalla legge e attengono, principalmente, alla violazione di norme imperative, alla mancanza di uno degli elementi essenziali del contratto (accordo, causa, oggetto, forma ad substantiam), o alla illiceità della causa o dell'oggetto.

ESEMPI DI NULLITÀ

Nel contesto della locazione, esempi tipici di nullità includono:

- Mancanza della forma scritta ad substantiam: per i contratti di locazione di immobili, l'art. 1, comma 4, della Legge 9 dicembre 1998, n. 431, impone la forma scritta a pena di nullità. Tale requisito mira a garantire la trasparenza e la certezza del rapporto.

- Oggetto illecito o impossibile: ad esempio, la locazione di un immobile destinato a scopi contrari all'ordine pubblico o al buon costume, o di un bene inesistente.

- Causa illecita: quando la funzione economico-sociale del contratto è contraria a norme imperative, all'ordine pubblico o al buon costume (es. contratto di locazione stipulato per celare attività illegali).

- Violazione di norme imperative: includiamo qui le clausole che impongono al conduttore oneri eccessivi o che limitano diritti irrinunciabili previsti dalla legge (es. la clausola che esclude ex ante il diritto del conduttore al rinnovo tacito, se contraria alla disciplina legale).

Patti contrari alla Legge 431/98: In particolare, l'art. 13 della L. 431/98 commina la

Contratti di e inefficacia:

nullità dei patti volti a determinare un canone superiore a quello risultante dal contratto scritto e registrato. Questo mira a contrastare il fenomeno degli "affitti in nero" o delle pattuizioni simulatorie. La nullità può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse e rilevata d'ufficio dal giudice. L'azione di nullità è imprescrittibile, e la sentenza che la dichiara ha natura meramente dichiarativa, non costitutiva. L'annullabilità ricorre in presenza di vizi meno gravi rispetto alla nullità, che attengono solitamente a difetti nella formazione della volontà di una delle parti o ad incapacità delle stesse. Il contratto annullabile produce effetti finché non viene pronunciata la sentenza di annullamento, la quale ha carattere costitutivo e retroattivo (ex tunc).

LE CAUSE DI ANNULLABILITÀ Le cause di annullabilità più rilevanti in materia di locazione sono: - Errore: essenziale e riconoscibile dall'altro contraente (es. errore sulla natura del bene locato o sulla destinazione d'uso). Dolo: raggiri utilizzati da una parte per in-

di locazione, invalidità inefficacia: quando scattano?

durre l’altra a contrarre (es. il locatore che inganna il conduttore circa la regolarità urbanistica dell'immobile).

- Violenza morale: minaccia che costringe una parte a stipulare il contratto.

- Incapacità legale o naturale di uno dei contraenti: la stipula del contratto da parte di un minore, di un interdetto, o di una persona incapace di intendere e di volere al momento della conclusione.

L'azione di annullamento può essere proposta solo dalla parte nel cui interesse è stabilita dalla legge e si prescrive in cinque anni, che decorrono, a seconda dei casi, dalla scoperta del vizio o dalla cessazione dello stato di incapacità. L’inefficacia del contratto si distingue dall'invalidità perché un contratto inefficace è di per sé valido, ma inidoneo a produrre i suoi effetti tipici, temporaneamente o definitivamente. L’inefficacia può essere originaria (se il contratto non produce effetti fin dall'inizio) o sopravvenuta (se il contratto cessa di produrre effetti validamente sorti).

ESEMPI DI INEFFICACIA

- Condizione sospensiva o risolutiva: il contratto è valido ma i suoi effetti sono sospesi fino al verificarsi di un evento futuro e incerto (condizione sospensiva, es. la locazione diviene efficace solo se il conduttore ottiene un finanziamento) o cessano al verificarsi di tale evento (condizione risolutiva, es. il contratto si risolve se il locatore non ottiene il permesso di costruire un nuovo immobile).

- Termine iniziale o finale: il contratto produce effetti solo a partire da una certa data (termine iniziale) o cessa di produrli al raggiungimento di una certa data (termine finale). Si pensi alla locazione che decorre dal 1° settembre o che ha scadenza al 31 agosto. - Mancata registrazione del contratto: ai sensi dell'art. 1, comma 346, della Legge 30

dicembre 2004, n. 311 i contratti di locazione di immobili, se non registrati, sono nulli. Questa previsione, sebbene parli di “nullità”, è stata oggetto di ampio dibattito interpretativo e si colloca in un’area di confine tra nullità e inefficacia, con la prevalente giurisprudenza che ne riconduce gli effetti a una forma di inefficacia in senso lato, sanabile con la registrazione tardiva (seppur con le relative sanzioni fiscali).

CONCLUSIONI

Comprendere la differenza tra invalidità e inefficacia è cruciale per la corretta gestione dei rapporti locatizi. La nullità colpisce il contratto fin dalla sua origine, rendendolo improduttivo di effetti e la relativa azione è imprescrittibile. L'annullabilità, invece, sana i vizi meno gravi e richiede l'intervento della parte lesa entro un termine di prescrizione. L'inefficacia, infine, pur presupponendo la validità del contratto, ne sospende o ne fa cessare la produzione di effetti in ragione di specifici eventi o termini.

CONSIGLIO

Un’attenta redazione del contratto e la conoscenza delle cause che possono inficiarne la validità o l’efficacia sono indispensabili per prevenire contenziosi e garantire la tutela degli interessi delle parti. Di fronte a dubbi o patologie contrattuali, la consultazione di un professionista legale è sempre consigliabile per valutare la migliore strategia d'azione. Avv. Giulio Franzini

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Scrivi una mail all’avv. Giulio Franzini (avv.giuliofranzini@gmail.com).

La risposta alla tua domanda verrà pubblicata nel prossimo speciale casa.

CULTURA

Questa volta parliamo di…

“ INTERSTELLAR ”

È uno di quei film che non puoi immaginare senza la colonna sonora che li accompagna e qui Hans Zimmer ha fatto davvero un grande lavoro, portando la pellicola da un più che sufficiente a un ottimo in pagella. La storia è semplice fino a quando ti racconta che la terra ha le ore contate e bisogna che l’umanità trovi un altro mondo da abitare, ma poi diventa più difficile capire come il regista (Christopher Nolan) riesce a risolvere il problema, ma è un film, non è che tutto debba rientrare nella logica e nella ragione, qualche salto spazio-temporale improbabile lo si deve accettare. Assolutamente azzeccata la vicenda umana: un padre (un ottimo Matthew McConaughey), abbandona la figlia e sale su una navicella spaziale per esplorare il cosmo e trovare nuovi mondi da colonizzare. Entrambi sono consapevoli che non si rivedranno mai più, ma diavolo, qui c’è tutta una umanità da mettere in salvo, però la figlia non se ne dà pace fino a maledire non tanto il padre quanto la sua folle decisione. La scena è struggente, lacrimuccia. Il padre veleggia fra spazio e tempo fino a perdersi, ma poi, quando finalmente trova campo, riesce a rivedersi tutti i videomessaggi che dalla terra i suoi familiari gli avevano inviato, e scopre che, mentre per lui poco tempo è trascorso, sulla terra tutti sono cresciuti e invecchiati, il tempo lì correva più veloce. Cullato dalle note irresistibili di Zimmer, se prima allo spettatore scivolava una lacrimuccia, adesso è una cascata; il tempo che scorre, questa cosa allo stesso tempo meravigliosa e orribile. Peccato per il finale: mi sarei aspettato più calore da parte della figlia invecchiatissima al ritorno del giovane padre, quasi sembra non gliene importi più nulla, e poi, quell’ultima scena, in cui Matthew ruba un aereo spaziale per tornare a salvare l’amica rimasta imprigionata su un altro pianeta senza neanche passare al distributore per il pieno… bah, mio papà l’avrebbe chiamata una “americanata” (e ancora non conosceva Trump).

È

il consiglio dell’archeologo militare Walter Cortesi, che lo gestisce a Cesenatico «Se siete in Romagna, fate il Bunker Tour»

Andate in vacanza? Magari sulla riviera Adriatica? Nei dintorni di Cesenatico? Ecco allora un’attività alternativa alla spiaggia: una visita al Vallo Adriatico della seconda guerra mondiale, antica area militare fortificata in vista di un possibile sbarco alleato. Questo è il Bunker Tour di Cesenatico (Forlì-Cesena), concepito e gestito dall’archeologo militare Walter Cortesi. Il pezzo grosso della visita? Se siete for tunati, nel corso del tour potreste imbattervi nella leggendaria macchina Enigma, come racconta Cortesi nell’intervista che segue.

Cos’è il Bunker Tour?

«Nel cortile della Fondazione Centro Ricerche Marine, in via Amerigo Vespucci 2 a Cesenatico, c’è un formidabile bunker tedesco della seconda guerra mondiale (nella foto) . Questa struttura è collegata ad altri due bunker e all’adiacente Museo personale di Walter Cortesi (il sottoscritto)».

Perché questo e gli altri bunker adiacenti sono storicamente così importanti?

«La rilevanza storica del bunker Vf59a della Fondazione Centro Ricerche Marine sta nel fatto che questa struttura non era solo un luogo di difesa leggera (ho reinstallato anche le mitragliatrici e i cannocchiali originali), bensì anche di osservazione e comunicazione radio. Il bunker era dotato di radio e della famosa macchina Enigma, il noto dispositivo elettromagnetico tedesco per la cifratura e decifratura dei messaggi segreti. Se ne legge spesso nei libri di storia e nei romanzi dello scrittore inglese Robert Harris. Il suo “Enigma” (1995) è un best seller che ha reso popolare presso un vasto pubblico questo apparecchio spia. Nel 2001 il romanzo è diventato un film prodotto da Mick Jagger dei Rolling Stones. Nel cast c’è anche Kate Winslet». Cosa c’è nel museo?

C’era da aspettarselo: della storia dell’Africa sappiamo poco o niente. Questa è la consapevolezza che affiora dalla lettura del libro di Amat Levin, edito da Neri Pozza: “Nero. Storie mai raccontate dal continente alla diaspora”. Non si poteva chiedere di meglio a Levin – giornalista e podcaster svedese di origini gambiane – se l’intento era colmare l’immensa lacuna, nella

«C’è anche Enigma. Più in generale, il museo raccoglie tutto quel che resta della 98° Divisione della Wehrmacht (l’esercito tedesco della seconda guerra mondiale) e di altre forze stanziate a Cesenatico, come la Luftwaffe (l’aviazione militare tedesca). In una sala c’è tutta la cucina da campo, in un’altra ci sono le due sale operatorie (sala dentistica e sala radiologica), poi ho riassemblato l’officina meccanica e negli ultimi ambienti ci sono la sartoria e il reparto calzature. In ogni stanza ci sono manichini che indossano le uniformi originali, incluse le infermiere nella divisa

della Deutsches Rotes Kreuz, la Croce Rossa Tedesca. Si possono quindi osservare ricostruzioni molto fedeli, come quella del soldato che fa la radiografia, mentre per gli appassionati di uniformologia la sartoria trabocca di distintivi e uniformi originali». Come è nata l’idea del Bunker Tour?

«Io sono un archeologo militare. Nel 2014, con permessi particolari, ho tirato fuori il bunker, che ormai era sepolto e allagato. Con gru speciali lo abbiamo dissepolto e sotto abbiamo messo dei palloni e dello stabilizzante che hanno

completato il restauro. All’interno era pieno di attrezzature che sono in parte riuscito a recuperare». Come si fa a partecipare?

«Le visite sono aperte tutti i sabati, si prenota per whatsapp o sms a questo numero: 338 829 5552. Il prezzo per i bunker è di cinque euro per gli adulti, con ingresso libero per i bambini. Il museo apre nel pomeriggio, è visitabile solo dopo i bunker, tre persone per volta, ingresso solo per adulti al costo di 10 euro. Ci tengo ad aggiungere che la ricostruzione è fedelissima grazie al materiale originario reperito e alla testimonianza diretta di uno dei quattro soldati tedeschi che hanno servito nel bunker. Questo soldato era stato reclutato a soli sedici anni e viveva nel bunker in condizioni precarie, perché non aveva nemmeno carta per scrivere. Allora scrisse una bozza di lettera per la famiglia sul muro. Io l’ho ritrovata durante i restauri, sono andato in Germania a quell’indirizzo dal quale sono stato indirizzato ad un ospizio. Qui ho ritrovato quell’antico ragazzo, che è venuto ospite a Cesenatico per aiutarmi nella ricostruzione. Ci ha raccontato tutto. Alcuni degli oggetti esposti sono suoi».

È la nuova Linea F del progetto Next: il bando è aperto dal 17 luglio al 18 settembre

Un sostegno regionale alle sale indipendenti

Regione rilancia con convinzione il proprio sostegno alle sale cinematografiche indipendenti, destinando 500.000 euro a un settore che – tra crisi strutturali e nuovi consumi digitali – continua a rappresentare un presidio fondamentale di cultura e socialità. È la nuova Linea F del progetto Next – Laboratorio delle idee per la produzione e programmazione dello spettacolo lombardo, edizione 2025-2026: una misura concreta, pensata per valorizzare

le sale come luoghi di proposta culturale, aggregazione e crescita del pubblico. Il bando, pubblicato nei giorni scorsi sul portale regionale “Bandi e Servizi”, è aperto dal 17 luglio al 18 settembre. Possono partecipare soggetti privati e istituzioni ecclesiastiche che gestiscono sale cinematografiche operative in Lombardia, con almeno 150 giornate annuali di aper tura e una programmazione rivolta anche a target specifici come scuole, famiglie, universi-

tà del tempo libero. Il contributo - interamente a fondo perduto - potrà coprire fino al 50% delle spese ammissibili, da un minimo di 4.000 a un massimo di 18.000 euro per struttura. Saranno finanziate rassegne tematiche (arte, musica, storia, ambiente), proiezioni in lingua originale, incontri con registi e studiosi, attività laboratoriali ed educative, retrospettive e festival locali. Il tutto con una soglia minima di progetto pari a 15.000 euro.

I racconti inediti del “continente nero”

nostra conoscenza collettiva, rappresentata dalla storia del “continente nero”, cioè l’insieme delle regioni e dei popoli dal Sahara in giù. L’ampio saggio è una raccolta di articoli, più o meno brevi che, seguendo un ordine cronologico non rigido, raccontano personaggi ed episodi tratti dall’ar-

co plurimillenario delle vicende del continente. Si resta sbalorditi dalle varietà umane e di civiltà descritte: credenze animistiche, cristianesimo e islam; culture pastorali, agricole e mercantili; gradi di sviluppo che vedono coabitare capanne di fango e sofisticate architetture; resistenze e conni-

venze con lo schiavismo musulmano e occidentale; tragedie ed esempi di fierezza coronati dal successo. Va detto che la tratta degli schiavi allarga l’orizzonte del racconto: ci si sposta in Europa e, soprattutto, in America, dove ancor oggi vive una seconda Africa. Spiace non potersi diffondere sul

regno etiope (cristiano) che ospitò Maometto e salvò l’islam al suo nascere; così come nemmeno sull’ostinata resistenza – siamo nel ‘600 – della regina Nzinga contro i portoghesi, e tanto altro. Ma, appunto, il libro serve proprio a spalancarci un mondo che sinora, lontano nel tempo, ma sempre meno nello spazio, serve osservare con crescente attenzione.

di Federico Pani

Il Museo Diocesano ospita la mostra realizzata da autori neurodivergenti dell’Atelier Ticonzero

“Other vision”, un altro modo di vivere l’arte

Sono due opere “site specific”, cioè pensate per essere posizionate in uno spazio specifico: si tratta di due tele che resteranno in mostra al Museo Diocesano di Cremona sino al 31 agosto. Sono due anche le particolarità dell’iniziativa, dal titolo “Other vision” (nella foto) . La prima: le opere sono pensate per affiancare fisicamente “La carità di Sant’Omobono” di Giulio Campi, una pittura a olio del Seicento. La seconda: a realizzarli sono stati degli autori neurodivergenti dell’Atelier Ticonzero di Cremona, coadiuvati da alcuni artisti ed educatori. Ticonzero è una realtà cremonese (la sede è in via Maffi) che conduce delle attività di arteterapia e teatro sociale, spesso usando del materiale di recupero: come si legge sul sito, si tratta di “attività espressive, artistiche e culturali generate dalla neurodiversità, vista come risorsa naturale, relazionale e specifica di ogni essere umano, per favorire l’inclusione e il protagonismo dei soggetti nella comunità”. Da parte sua, la Diocesi di Cremona è ben lieta di ospitare

Un weekend dedicato al 7º “Luppolo in Rock”

È iniziata ieri la settima edizione del “Luppolo in Rock” alle Colonie Padane di Cremona, il festival “di fan fatto per i fan”, organizzato dall’associazione culturale Luppolo in Rock guidata da Massimo Pacifico, che proseguirà oggi e domani con un bill composto da 25 band. Appuntamento dalle ore 11.30.

un tale progetto: si inserisce, infatti, nelle attività in capo al Polo museale della Diocesi di Cremona, all’interno di un progetto più vasto e di carattere nazionale; parliamo di “Nel tuo nome. L’arte parla di Comunità”, voluto dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei), in occasione del Giubileo di quest’anno. Veniamo ora alle opere in mostra. Riportiamo la presentazione fatta

La magia dei violini di Cremona volerà fino a Osaka in Giappone. Regione Lombardia ha approvato un accordo con il Comune di Cremona per portare all’Esposizione Universale Expo 2025 una performance musicale capace di raccontare al mondo il valore di una delle eccellenze più riconosciute del nostro territorio: la liuteria. Dal 6 al 13 ottobre, all’interno del Padiglione Italia, sarà organizzato

da Siria Bertorelli, arteterapeuta e coordinatrice del Centro Ticonzero: «Abbiamo scelto di lavorare partendo dalla tela dedicata a Sant’Omobono, reinterpretandola attraverso due opere collettive. La prima, più figurativa, pensata per coloro che avevano maggiori abilità nella coordinazione oculo-manuale, e la seconda più contemporanea e astratta, in cui il linguaggio espressivo

si fa più libero e immediato, per consentire a tutti di partecipare e sentirsi parte del progetto. È stato un lavoro intenso, che non ha coinvolto soltanto il piano artistico, ma anche quello relazionale. Perché realizzare un’opera collettiva significa ascoltare, collaborare, trovare un linguaggio comune. È relazione, è comunità». Le ragioni della scelta della raffigurazione patronale sono chiare: è naturalmente, tra i santi, il più rappresentativo della realtà locale. Interessante è perciò soprattutto il modo in cui l’opera è stata reinterpretata: di fronte all’originale secentesco, l’Omobono reinterpretato si scompone in una serie di colori, innaturali, certo, ma espressionistici; questo accostamento cromatico è come se poi rimbalzasse sulla parete di fronte, raggiungendo un piano di astrazione molto più elevato. Sicché si creano delle relazioni, prima figurative e poi cromatiche, che in un cer to senso ben rappresentano il senso della mostra: fare della diversità una risorsa, capace di creare delle connessioni inusitate, fuori da una prospettiva ordinaria.

La liuteria cremonese sbarca a Expo Osaka

un programma speciale che prevede diverse esibizioni realizzate da un maestro violinista della Fondazione Casa Stradivari di Cremona, accompagnato da un pianista, per raccontare il genio del grande liutaio cremonese. Il progetto, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore alla Cultura, Fran-

cesca Caruso, è sostenuto da Regione Lombardia con 20.000 euro, a copertura delle spese organizzative. Expo Osaka 2025, che ha preso il via il 13 aprile e si concluderà il 13 ottobre, sarà visitata da oltre 28 milioni di persone. Il Padiglione Italia, tra i più grandi dell’intero sito espositivo, racconterà la creatività e la

bellezza del nostro Paese attraverso eventi, esposizioni, spettacoli e progetti culturali. Sarà il Comune di Cremona a organizzare la trasferta dello strumento e dell’artista, con il sostegno economico della Regione. L’obiettivo è duplice: promuovere all’estero un patrimonio culturale immateriale unico al mondo

PARCO PORTA MOSA

“Cremona Show”: tre sere di musica dall’8 al 10 agosto

Dall’8 al 10 agosto, il Parco Porta Mosa di Cremona si trasformerà in un palcoscenico di emozioni con il “Cremona Show”, tre serate all’insegna della buona musica e dello spettacolo. Venerdì 8 agosto è in programma il concerto dei Dik Dik (gruppo che ha segnato la storia della musica italiana), il giorno dopo spazio alla Trap Edition con special guest Bello Figo. Domenica 10 agosto chiusura in grande stile con i Gem Boy, con il loro travolgente mix di musica e diver timento. La biglietteria sarà aperta nei tre giorni dalle ore 18, ma i biglietti sono in prevendita tramite Liveticket e sono disponibili anche presso la tabaccheria Da Maffy in via Ferruccio Ghinaglia 41/c (tel. 0372-27623).

e supportare il sistema culturale lombardo in una prospettiva internazionale. «In un mondo che corre - ha affermato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso - la nostra cultura resta un punto fermo. E i violini di Cremona, che suonano da secoli nei teatri e nei cuori delle persone, sono il simbolo di una Lombardia che non ha mai smesso di credere nel valore della bellezza».

FEDERICO PANI

Gli anziani sono segni di speranza e testimoni di beatitudine. Primo messaggio di Papa Leone XIV in occasione della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, la cui quinta edizione si celebrerà domenica 27 luglio 2025. Il tema del Messaggio è “Beato chi non ha perduto la sua speranza (Sir 14,2)”.

Cari fratelli e sorelle, il Giubileo che stiamo vivendo ci aiuta a scoprire che la speranza è fonte di gioia sempre, ad ogni età. Quando, poi, essa è temprata dal fuoco di una lunga esistenza, diventa fonte di una beatitudine piena.

La Sacra Scrittura presenta diversi casi di uomini e donne già avanti negli anni, che il Signore coinvolge nei suoi disegni di salvezza. Pensiamo ad Abramo e Sara: ormai anziani, restano increduli davanti alla parola di Dio, che promette loro un figlio. L’impossibilità di generare sembrava aver chiuso il loro sguardo di speranza sul futuro. Non diversa è la reazione di Zaccaria all’annuncio della nascita di Giovanni il Battista: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni» (Lc 1,18). Vecchiaia, sterilità, declino sembrano spegnere le speranze di vita e di fecondità di tutti questi uomini e donne. E anche la domanda che Nicodemo pone a Gesù, quando il Maestro gli parla di una “nuova nascita”, sembra puramente retorica: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?» (Gv 3,4). Eppure ogni volta, davanti a una risposta apparentemente scontata, il Signore sorprende i suoi interlocutori con un intervento di salvezza.

Gli anziani, segni di speranza Nella Bibbia, Dio più volte mostra la sua provvidenza rivolgendosi a persone avanti negli anni. Così avviene, oltre che per Abramo, Sara, Zaccaria ed Elisabetta, pure per Mosè, chiamato a liberare il suo popolo quando ave-

Giornata mondiale dei nonni e degli anziani

Il messaggio di Papa Leone

va ben ottant’anni (cfr Es 7,7). Con queste scelte, ci insegna che ai suoi occhi la vecchiaia è un tempo di benedizione e di grazia e che gli anziani, per Lui, sono i primi testimoni di speranza. «Cos’è mai questo tempo della vecchiaia? – si domanda al riguardo Sant’Agostino – Ti risponde qui Dio: “Oh, venga meno per davvero la tua forza, affinché in te resti la forza mia e tu possa dire con l’Apostolo: Quando sono debole, allora sono forte”» (Super Ps. 70, 11). Il fatto che il numero di quelli che sono avanti negli anni sia oggi in aumento diventa allora per noi un segno dei tempi che siamo chiamati a discernere, per leggere bene la storia che viviamo.

La vita della Chiesa e del mondo, infatti, si comprende solo nel susseguirsi delle generazioni, e abbracciare un anziano ci aiuta a capire che la storia non si esaurisce nel presente, né si consuma tra incontri veloci e relazioni frammentarie, ma si snoda verso il futuro. Nel libro della Genesi troviamo il commovente episodio della benedizione data da Giacobbe, ormai vecchio, ai suoi nipoti, i figli di Giuseppe: le sue parole li spronano a guardare con speranza al futuro, come al tempo delle promesse di Dio (cfr Gen 48,8-20). Se dunque è vero che la fragilità degli anziani necessita del vigore dei giovani, è altrettanto vero che l’inesperienza dei giovani ha bisogno della testimonianza degli anziani per progettare con saggezza l’avvenire. Quanto spesso i nostri nonni sono stati per noi esempio di fede e di devozione, di virtù civiche e impegno sociale, di memoria e di perseveranza nelle prove! Questa bella eredità, che ci

hanno consegnato con speranza e amore, non sarà mai abbastanza, per noi, motivo di gratitudine e di coerenza.

C'è una beatutudine nella vecchiaia

Il Giubileo, fin dalle sue origini bibliche, ha rappresentato un tempo di liberazione: gli schiavi venivano affrancati, i debiti condonati, le terre restituite ai proprietari originari. Era un momento di restaurazione dell’ordine sociale voluto da Dio, in cui si sanavano le disuguaglianze e le oppressioni accumulate negli anni. Gesù rinnova questi eventi di liberazione quando, nella sinagoga di Nazaret, proclama il lieto annuncio ai poveri, la vista dei ciechi, la liberazione dei prigionieri e il ritorno alla libertà per gli oppressi (cfr Lc 4,16-21).

Guardando alle persone anziane in questa prospettiva giubilare, anche noi siamo chiamati a vivere con loro una liberazione, soprattutto dalla solitudine e dall’abbandono. Questo anno è il momento propizio per realizzarla: la fedeltà di Dio alle sue promesse ci insegna che c’è una beatitudine nella vecchiaia, una gioia autenticamente evangelica, che ci chiede di abbattere i muri dell’indifferenza, nella quale gli anziani sono spesso rinchiusi. Le nostre società, ad ogni latitudine, si stanno abituando troppo spesso a lasciare che una parte così importante e ricca della loro compagine venga tenuta ai margini e dimenticata.

Davanti a questa situazione, è necessario un cambio di passo, che testimoni un’assunzione di responsabilità da parte di tutta la Chiesa. Ogni parrocchia, ogni associazione,

ogni gruppo ecclesiale è chiamato a diventare protagonista della “rivoluzione” della gratitudine e della cura, da realizzare facendo visita frequentemente agli anziani, creando per loro e con loro reti di sostegno e di preghiera, intessendo relazioni che possano donare speranza e dignità a chi si sente dimenticato. La speranza cristiana ci spinge sempre a osare di più, a pensare in grande, a non accontentarci dello status quo. Nella fattispecie, a lavorare per un cambiamento che restituisca agli anziani stima e affetto.

Per questo, Papa Francesco ha voluto che la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani si celebrasse anzitutto incontrando chi è solo. E per la medesima ragione, si è deciso che quanti non potranno venire a Roma, quest’anno, in pellegrinaggio, possano «conseguire l’Indulgenza giubilare se si recheranno a rendere visita per un congruo tempo agli anziani in solitudine, […] quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro (cfr Mt 25, 34-36)» (Penitenzieria Apostolica, Norme sulla Concessione dell’Indulgenza Giubilare,

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III). Visitare un anziano è un modo per incontrare Gesù, che ci libera dall’indifferenza e dalla solitudine. Perseveriamo fiduciosi nel Signore Il libro del Siracide afferma che la beatitudine è di coloro che non hanno perso la propria speranza (cfr 14,2), lasciando intendere che nella nostra vita – specie se lunga – possono esserci tanti motivi per volgersi con lo sguardo indietro, piuttosto che al futuro. Eppure, come scrisse Papa Francesco durante il suo ultimo ricovero in ospedale, «il nostro fisico è debole ma, anche così, niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi, di essere l’uno per l’altro, nella fede, segni luminosi di speranza» (Angelus, 16 marzo 2025). Abbiamo una libertà che nessuna difficoltà può toglierci: quella di amare e di pregare. Tutti, sempre, possiamo amare e pregare. Il bene che vogliamo ai nostri cari – al coniuge col quale abbiamo passato gran parte della vita, ai figli, ai nipoti che rallegrano le nostre giornate – non si spegne quando le forze svaniscono. Anzi, spesso è proprio il loro affetto a risvegliare le nostre energie, portandoci speranza e conforto.

Questi segni di vitalità dell’amore, che hanno la loro radice in Dio stesso, ci danno coraggio e ci ricordano che «se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore invece si rinnova di giorno in giorno» (2Cor 4,16). Soprattutto da anziani, dunque, perseveriamo fiduciosi nel Signore. Lasciamoci rinnovare ogni giorno dall’incontro con Lui, nella preghiera e nella santa Messa. Trasmettiamo con amore la fede che abbiamo vissuto per tanti anni, in famiglia e negli incontri quotidiani: lodiamo sempre Dio per la sua benevolenza, coltiviamo l’unità con i nostri cari, allarghiamo il nostro cuore a chi è più lontano e, in particolare, a chi vive nel bisogno. Saremo segni di speranza, ad ogni età. Papa Leone XIV

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calcio serie A

Il marocchino è rientrato al Napoli dopo il prestito all’Espanyol e piace a Giacchetta. In mezzo al campo è seguito Mazzocchi, mentre Pickel avrebbe scelto di partire

La Cremo ci prova con Cheddira per l’attacco

Si parte, nel segno di nomi importanti. Il primo volto nuovo, infatti, è quello di Romano Floriani Mussolini, classe 2003 di proprietà della Lazio (pronipote di Benito, nonché figlio dell’onorevole Alessandra Mussolini). Il terzino, protagonista di un’ ottima stagione in serie B con la maglia della Juve Stabia, è stato presentato e si è già aggregato al resto della rosa nei giorni scorsi. Per il resto, prima di tutto vediamo cosa c’è di buono. Questo, in sintesi, il significato delle parole di mister Davide Nicola nel giorno del raduno, tenutosi lunedì scorso, della Cremonese 20252026. Parole chiare, dirette e molto motivanti quelle espresse dal nuovo tecnico grigiorosso, che ha sostanzialmente chiarito anche quello che sarà l’operato della società sul mercato: sino a fine luglio si valuteranno gli effettivi in rosa, in attesa che i movimenti di mercato facciano il loro corso.

Tra questi ci sarà anche “El Mudo” Vazquez, a cui è stato rinnovato il contratto di un anno, per provare a farne uno dei cardini attorno a cui costruire il resto della squadra. Lo stesso Nicola ha confermato di

In attesa dei gironi (ufficializzati il 24 luglio) e dei calendari (sorteggiati il 28 luglio), la Pergolettese ha programmato il calendario delle amichevoli nel precampionato. La prima uscita sarà per sabato 26 luglio a chiusura del ritiro di San

non volersene privare: doti tecniche, visione di gioco ed esperienza dell’argentino sono merce rara nel calcio di oggi e vale la pena provare a sperimentarlo anche in situazioni tattiche differenti.

Tra i pali, Lapo Nava (classe 2004, figlio di Stefano, ex difensore del Milan di Sacchi) è arrivato a titolo definitivo per offrire un’alternativa al parco portieri dopo l’esperienza nel Milan Futuro. Per il ruolo di titolare, è stato accostato Pierluigi

Gollini, in cerca di riscatto dopo le ultime stagioni, ma attenzione anche a Sebastiano Desplanches, portiere del Palermo e dell'Under 21 azzurra con il quale la dirigenza grigiorossa vorrebbe ripetere un affare alla Carnesecchi. Sulle tracce del gioiellino, cresciuto nelle giovanili di Inter e Milan, sembra esserci però anche il Torino. Per l’attacco, lo stesso Giacchetta è uscito allo scoperto, ammettendo l’interesse per Walid Cheddira, versatile attac-

cante marocchino con cittadinanza italiana (classe ’98), di rientro al Napoli dopo il prestito all’Espanyol. «Umile, corre tanto e ha fame. È il profilo che ci interessa», parole del direttore sportivo grigiorosso. Altro profilo ambìto dal Napoli è quello di Salvatore Mazzocchi, esterno in grado di giocare su entrambe le corsie, che, come sempre Giacchetta ha confermato, piace molto a Nicola. In uscita, dopo la cessione di Falletti al Mantova, da segnalare anche quella di Lochoshvili al Norimberga (Bundesliga 2) e di Eddy Cabianca in prestito alla Salernitana. Fulignati sembra vicino alla Sampdoria, mentre Pickel sta valutando il trasferimento in Spagna, sponda Espanyol. Va completandosi, nel frattempo, anche il programma delle amichevoli pre-campionato: durante la preparazione estiva a Livigno, la Cremonese disputerà un test contro la Aurora Pro Patria domenica 3 agosto alle ore 16. Nello staff dirigenziale, infine, da segnalare l’arrivo di Marcello Pizzimenti, ex direttore sportivo della Reggiana che lavorerà a stretto contatto proprio con Giacchetta, insieme a Matteo Guido Orlandini nell’area scouting.

La Pergolettese prepara la prima uscita stagionale

Marino contro una selezione locale ancora da definire. Ecco le altre amichevoli che si disputeranno al “Bertolotti” di Crema: sabato 2 agosto Pergolettese-Ospi-

taletto, mercoledì 6 agosto Pe rgolettese-Brusaporto, sabato 9 agosto Pergolettese-Renate. L’orario di inizio, che potrà avere eventuali variazioni, sarà alle 17.30.

Per quanto riguarda il mercato, la società gialloblu ha continuato ad essere attiva. Prima è arrivato il centrocampista Marco Tremolada (classe 2004), che nella

SERIE D

Il Crema si rinforza con la linea verde

Dopo aver ricevuto l’ufficialità dell’iscrizione al prossimo campionato (il 9º consecutivo in serie D), il Crema ha annunciato nuovi arrivi in rosa. In difesa il rinforzo è Luca Boffini (classe 2004), cresciuto nel vivaio del Piacenza, mancino che può giocare da centrale ed anche sulla fascia, reduce dalla stagione con l’Oltrepo. Il mediano Luca Gramignoli (classe 2005) arriva, invece, dal Caravaggio, con il quale ha giocato i due ultimi campionati, collezionando 50 presenze. Dopo la conferma del por tiere Christian Maianti, il Crema ha riaccolto il terzino Marco Vailati (già nerobianco in passato ed ex Soncinese) e l’ultimo acquisto in ordine di tempo è Matteo Stambolliu, difensore classe 2007, cresciuto nel vivaio del Mantova, dal quale arriva in prestito per mostrare le proprie doti nel campionato di serie D.

scorsa stagione ha indossato la maglia del Lumezzane per 18 volte. Poi è stata la volta del giovane attaccante Nicola Pepa (18 anni), reduce dalla stagione in serie D con la Recanatese. Infine, è stata la volta del terzino destro Andrea Padalino (classe 2004), che ha firmato il contratto per un anno con opzione per il secondo. Arriva dopo la stagione giocata con la Nocerina, con la quale ha giocato 33 partite.

Walid Cheddira all’Espanyol
SERIE C

Le azzurre sfidano martedì l’Inghilterra per la finaleDue argenti iridati a testa per Paltrineri e Taddeucci

GINEVRA - Dopo 28 anni, la Nazionale femminile è tornata in una semifinale europea, grazie al successo per 2-1 sulla Norveglia, griffato dalla doppietta di Cristiana Girelli (nella foto) . Una grande impresa quella delle ragazze del ct Soncin, che martedì 22 luglio alle ore 21 affrontano l’Inghilterra, capace di recuperare due gol alla Svezia e di imporsi dopo i calci di rigore (ne sono stati calciati 14!).

» ciclismo su pista

SINGAPORE - Intramontabile Gregorio Paltrinieri (nella foto) . Malgrado un dito fratturato, dopo l’argento nella 10 km, si è ripetuto nella 5 km iridata, sempre alle spalle del tedesco Florian Wellbrock, dominatore delle acque libere. « È stata una gara durissima, più della 10 km», ha confessato Paltrinieri. Doppio argento anche per la toscana Ginevra Taddeucci, sempre alle spalle dell’ australiana Moesha Johnson.

La Venturelli ha dominato l’inseguimento individuale Under 23, ennesimo oro giovanile in azzurro: «Questa maglia mi dà una sensazione speciale»

Federica mette in bacheca la sesta perla europea

Gli Europei su pista Juniores e Under 23 all’High Performance Center di Anadia in Portogallo si sono aperti nel nome di Federica Venturelli (nella foto) già protagonista con le grandi delle due ruote, ma ancora in età per regalare soddisfazioni alla Nazionale giovanile. La Venturelli si è confermata campionessa europea Under 23 nell’inseguimento individuale (la sua specialità), dominando la prova sin dalle qualifiche con il tempo di 4’30”588, performance che nessuna avversaria è riuscita ad avvicinare. In finale ha affiancato la britannica Elizabeth Lister già al terzo chilometro e poi è stata una passeggiata fino al trionfo. Per la 20enne cremonese si tratta del sesto titolo europeo su pista, che si aggiunge anche a tre titoli mondiali, sempre in pista e due continentali su strada. «La gara è andata abbastanza bene. È la prima volta che faccio 4 km, perché quest’anno la distanza è cambiata, ma mi sentivo bene, quindi nel finale ho cercato di dare il massimo, anche se avevo sette secondi di vantaggio in qualifica. Sì, ero abbastanza fiduciosa e alla fine è andata bene. Questa maglia è speciale, perché è sempre difficile iniziare pensando di

CANOA GIOVANILE

Baldesio e Bissolati grandi protagoniste sul lago di Mezzo

dover vincere. Ma alla fine sono riuscita a conquistare questa maglia per la quarta volta di fila, due volte nella categoria Junior e due volte tra gli Under 23. Quindi sì, è una sensazione speciale anche se non è la prima volta per me», ha affermato in inglese Federica, che poi nel finale dell’intervista ha rin-

Anche quest’anno la squadra degli Under 14 della Bissolati ha vinto la fase regionale del Trofeo Coni sul lago di Mezzo, in località Sparafucile a Mantova e si è qualificata alla fase nazionale che si terrà a Lignano Sabbiadoro dal 28 settembre al 1º ottobre. Gli atleti biancoblu hanno preceduto la squadra del Navigliosport di Trez-

graziato in italiano il tifo da stadio degli italiani presenti sulle tribune. Poco male che nell’inseguimento a squadre sia arrivato solo il 6º posto. Gli azzurri hanno trionfato anche con Jacopo Vendramin nello scratch Juniores, con il Team Sprint femminile Juniores, con Davide Stella nello scratch Under 23, con il Team Sprint maschile Under 23 e con il quartetto dell’inseguimento a squadre Juniores composto da Alessio Magagnotti, Francesco Cornacchini, Riccardo Colombo e Francesco Matteoli (con Ruben Ferrari in pista nel secondo turno di qualificazione).

Intanto, nelle gare femminili dei Gran Premi Internazionali di Fiorenzuola - 6 Giorni delle Rose bianche, in programma dall’1 al 6 agosto, i riflettori saranno puntati anche su Nuova Zelanda e Germania, due delle Nazionali più forti, attese protagoniste al Velodromo “Attilio Pavesi”.

zano sul Naviglio e della Canottieri Ticino Pavia. Da segnalare il successo di Mattia Tomasoni sul compagno di squadra Leonardo De Camillo. In evidenza anche la Baldesio nella gara regionale sulla distanza dei 500 metri e del circuito Canoagiovani, con prove sui 200 e 2000 metri. Il bottino è stato di 10 medaglie, di cui tre d’oro.

Nel 5º Meeting della Leonessa presso lo stadio Gabre Gabric di Brescia, la Cremona Sportiva Atletica Arvedi è stata protagonista con Leonardo Pini, che ha vinto nel salto in lungo con la misura di 7,28. Dopo una serie di salti difficoltosi a causa del vento, Leonardo è riuscito ad aggiudicarsi il Memorial Boroni a cui era intitolata la gara. In evidenza anche Aurora Volpi che ha corso i 100 metri in 11”93, che le è valso il 2º posto. Negli 800 si è messa alla prova Sveva Gerevini: la multiplista che gareggia per i Carabinieri, è giunta terza in 2’10”57. In occasione del meeting 48h di Multiple di Bologna, Ilaria Zaniboni ha stabilito il proprio primato personale raggiungendo i 4430 punti nell’eptathlon Allieve. Intanto, 27 giovani dell’Interflumina (accompagnati dal prof. Roberto Montesano, dal dott. Claudio Silla e dall’educatrice Lisa Barbieri) sono par titi stamattina dal piazzale della Palestra Baslenga di Casalmaggiore per il raduno estivo di Folgarida in Val di Sole.

A Brescia successo di Pini nel lungo, Volpi 2ª nei 100
ATLETICA LEGGERA

» BASKET SERIE A Alla Vanoli ora serve peso sotto canestro

Per la conferma della guardia-ala Tajion Jones mancava solo l’ufficialità, arrivata puntualmente nei giorni scorsi. Il giocatore americano, dopo una prima parte sottotono, si è reso molto utile nel decisivo finale di stagione, soprattutto in fase difensiva ed ha convinto la Vanoli a dargli un’altra chance, che Jones (26 anni) ha tutta l’intenzione di non farsi scappare: «Ho voluto fortemente tornare a lavorare con coach Brotto e il suo staff per un altro anno, hanno creduto in me, mi hanno dato fiducia e penso che possiamo fare un’ottima stagione». Andrea Conti, general manager della Vanoli, ha aggiunto: «TJ ha dimostrato grande attaccamento e professionalità al nostro club la scorsa stagione, per questo siamo certi che al secondo anno darà un contributo importan -

te». Con lui sono sei i giocatori del nuovo roster, quindi ne mancano quattro, due italiani e due stranieri. Per quanto riguarda gli americani (servono un lungo e un’ala forte),

Al nuovo roster biancoblu mancano due stranieri, un lungo e un’ala forte. Coach Brotto e Conti sono volati a Las Vegas per valutare possibili ingaggi durante la Summer League

Europei Under 20 - De Martin oggi in semifinale Grande Italia Under 20 agli Europei di categoria. Gli azzurri nella Nea Alikarnassos Arena di Heraklion in Grecia, con Mattia De Martin protagonista, hanno centrato la semifinale battendo 89-80 Israele nei quarti, rimontando da -19 ad inizio 3° quar to. Il giovane della Vanoli ha realizzato 5 punti e tornerà in campo oggi alle 14.30 contro la Serbia, che ha sconfitto 76-66 la Spagna

Brotto e Conti sono volati a Las Vegas per valutare possibili acquisti durante la Summer League. Ma con più della metà della squadra già ufficializzata, c’è tutto il tempo per valutare con attenzione gli ultimi innesti per la prossima stagione, che si annuncia non certo facile. A tal proposito, il Consiglio Federale della Fip ha annunciato l'ammissione di tutte e 16 le società al prossimo campionato: “Ad esito dei controlli effettuati dalla Com.Te.C., dalla Lba e dalla Commissione impianti sportivi, tutte le

società aventi diritto a partecipare al campionato di serie A sono state ammesse alla massima competizione per l’anno sportivo 2025-2026”. Inoltre, Luciano D’Ancicco (classe 1972) è il nuovo preparatore fisico, con alle spalle numerose esperienze, l’ultima in A2 a Orzinuovi. Per quanto riguarda gli ex biancoblu della scorsa stagione, Corey Davis è approdato nel campionato tedesco con i Niners Chemnitz, mentre Tariq Owens giocherà con i libanesi del Sagesse Sports Club.

La Ferraroni JuVi sta valutando i profili giusti degli stranieri

La Ferraroni Juvi Cremona vive serenamente la sua estate, avendo già fatto i compiti a casa. La società oroamaranto, infatti, si è mossa per tempo e ha già composto diversi pezzi del puzzle del roster 2025-2026: l’immagine definitiva non è ancora chiara, ma già si inizia a farsi un’idea. L’ultimo innesto è stato Gregorio Allinei, esterno classe 2004, alto 194 cm per 84 kg di peso, ex Treviso Basket. Giocherà nella JuVi in prestito, si tratta

di un ragazzo giovane ma già con esperienza, sulla carta un profilo molto interessante. Con Allinei la squadra ha già una sua fisionomia, in attesa di pescare gli americani, elementi sempre decisivi, ma che tradizionalmente sono anche gli ultimi ad arrivare, i giocatori da non sbagliare su cui bisogna perdere un po’ di tempo in più nella ricerca: se indovini loro, sei a metà del guado. La JuVi però è avanti sulla tabella di marcia e non ha fretta, si prenderà tutto il tempo necessario. Intanto, è partita la campagna ab-

bonamenti, che servirà per avere il consueto suppor to del pubblico di fede oroamaranto. Ci si aspetta una risposta poderosa, mai mancata in passato. Coach Bechi (nella foto Zenzolo) , nel frattempo, può iniziare a studiare la nuova JuVi che sarà chiamata a confermarsi in categoria: una impresa ogni anno più difficile ma anche sempre più stimolante, ricordando i non lontani tempi in cui gli oroamaranto viaggiavano nelle palestre del territorio, da Pescarolo a Soresina. Ne hai fatta di strada, cara JuVi…

La Logiman si rinforza con un giovane talento e due giocatori esperti

La Logiman Orzinuovi prosegue a puntare sulla linea verde. Dopo l’ala Zilli, classe 2005, è stato ingaggiato il centro di 204 cm, Alberto Stefani (2003), chiamato al salto di categoria dopo due anni in B Interregionale al Bramante Pesaro. Poi è stato ufficializzato Marco Giacomini, esperto playmaker classe 1994. Alto 182 cm e originario di Pesaro, Giacomini arriva in Lombardia dopo l’ultima stagione disputata con la maglia della Goldengas Senigallia, in serie B Interregionale. Il terzo rinforzo, in ordine di tempo, è stato Francesco Gnecchi, figlio d’arte (il padre Andrea ha trascorsi nella massima serie ed ha indossato le canotte di Desio, Fabriano ed Osimo), guardia-ala di 27 anni e di 194 cm, reduce da un’ottima annata in serie B nazionale con la Ristopro Janus Fabriano. «Gnecchi è un grande acquisto, ha una fisicità ed un atletismo più da serie A2 che da B, non usuale nel nostro campionato. Siamo convinti che possa dare fisicità al repar to esterni ed aiutare a rimbalzo oltre a gestire il pallone, è un giocatore che sa fare tante cose», ha affermato il ds Muzio.

FABIO VARESI
Tajion Jones (foto Passamonti)
SERIE B
SERIE A2
ALEXANDRO EVERET

» bocce: la notturna Una gara nazionale unica che non tradisce mai

Una manifestazione organizzata da applausi, un buon livello di gioco con bocciofili di qualità a darsi battaglia e un pubblico numeroso fino al termine della gara, alle quattro del mattino. Tutto questo è stata la 12ª edizione della Notturna di Cremona. Pronti a brindare ad un’ottima annata, con protagonisti di successo sulle corsie bissolatine: stiamo parlando di Luca Viscusi e Mattia Visconti che iscrivono per la seconda volta (con compagni diversi) il loro nome nell’albo d’oro di questa prestigiosa manifestazione nazionale, unica in Italia. La marcia trionfale dei portacolori della Caccialanza è iniziata sulle corsie del Signorini, dove si sono aggiudicati una batteria abbastanza complicata. Trasferimento poi alla Bissolati, dove Viscusi-Visconti davano spettacolo

e s’imponevano su Alessi-Della Schiava (12-6), in semifinale superavano i bresciani Benedetti -Sottili (12-11) ed in finale battevano i compagni di società Mirko Savoretti e Luca Ricci per 12-6.

Canottaggio - Gentili dal 22 luglio a Piediluco

A lato i vincitori con il presidente della Bissolati Maurilio Segalini e Germana Cantarini. Sopra una fase di gioco

Erano quattordici le formazioni cremonesi iscritte, con in evidenza i bocciofili del Flora ed in particolare Alessandro Massarini e Luca Domaneschi: i boys rivieraschi sugli scudi sulle corsie stra-

VOLLEY
Il presidente

Anche la 12ª edizione ha regalato spettacolo ed emozioni, vinta da Luca Viscusi e Mattia Visconti della Caccialanza

divariane, dove eliminavano Incerti-DallOlmo (12-10), si sbarazzavano di Capeti-Nadini (12-1) ed estromettevano CastelluzzoGuida per 12-8. Nulla da fare contro i blasonati Savoretti-Ricci, ma meritevoli di applausi e consensi i giovani del Flora, all'esordio in questa importante manifestazione. Recriminazioni e un po’ di delusione per essere arrivati ad un passo dalla finale Erba-Zagheno, Luccini-Bagnacani e R. ViscontiMinoia, tutti sconfitti alla terza partita.

Ha diretto la gara Christian Giovannini, assistito da Gabriele Ceriati e dagli arbitri Massimo Barbisotti, Giancarlo Bongiorni, Vanni Capelli, Francesco Lanzi e Antonio Vannucchi. Presente il consigliere federale Lorenzo Della Bella, ineccepibile l'organizzazione curata nei minimi par ticolari da Gabriele Ronda, Davide Pompini e da tutto lo staff bissolatino.

Stasera

si conclude il Memorial Pezzoli

(M.M.) Dopo due settimane di batterie, stasera si conclude il 2º Memorial Marco Pezzoli, gara regionale organizzata dalla Baldesio per ricordare un loro socio e dirigente prematuramente scomparso. Nelle undici batterie, i bocciofili “stranieri” hanno fatto la voce grossa. Nella categoria A successi degli emiliani Nizzoli-Paglioli e Franceschi-Capeti mentre, in categoria B in evidenza Amarossi-Dolara, Cremonesi-Pompini ed i beniamini di casa Priori-Passeri. Infine in categoria C, tra gli altri in evidenza Vitaloni-Soana, Generali-Faenza, Poggi-Galli e i salsesi Delfanti-Rori. Tutta la fase finale alla bocciofila di via Al Porto, inizio alle 19 con i tre recuperi.

di Offanengo lancia l’allarme: «La nuova stagione ci costerà 8mila euro in più»

La Vbc si è rinforzata con la regista Giulia Neri

L’Italremo, con lo sguardo proiettato ora verso i Mondiali di Shanghai, dopo le medaglie conquistate agli Europei di Plovdiv e alla Coppa del Mondo di Varese, si ritrova nuovamente a Piediluco da martedì 22 luglio a domenica 10 agosto. Sarà il nono raduno diretto in questo 2025 dal direttore tecnico Antonio Colamonici insieme al suo staff, che ha convocato 34 atleti, tra i quali ovviamente Giacomo Gentili (Fiamme Gialle/Bissolati), da anni capovoga del quattro di coppia, che punta a confermarsi nella rassegna iridata.

A pochi giorni dall’innesto della centrale Melissa Mattioli (classe 2006), che nell’ultima stagione ha militato in B1 con la maglia del Modena Volley, guadagnandosi la promozione in A2, la Vbc Casalmaggiore completa il reparto delle palleggiatrici con Giulia Neri (24 anni). Nata a Parma, è figlia di Sofia Grober, giocatrice allenata proprio da coach Cuello alla Fulgor Fidenza nella stagione 1992-1993 ed è reduce dall’ottimo campionato a Soliera, dopo essere passata per Persiceto, Rubiera e Alseno. Giulia ha scelto la maglia numero 9.

La Trasporti Bressan Offanengo, invece, ha annunciato l’ingresso della fisioterapista Irene Cavalli, che affianca il confermato Giacomo Ferrari nella squadra guidata da coach Giorgio Bolzoni. Irene è la sorella minore della ciclista Marta Cavalli. Ma a turbare la tranquillità della squadra neroverde, sono arrivare le parole del presidente Cristian Bressan: «Una società di A2 come la nostra ha dovuto far fronte a maggiori spese impor tanti per prendere parte nuovamente al campionato. La riaffiliazione ha visto un aumento di 300 euro, mentre servono 150 euro

in più per l’iscrizione. Altri 300 euro in aggiunta sono previsti per il tesseramento allenatori. Un’altra “botta” è arrivata con le tasse gare: ogni partita di campionato costa 200 euro in più e considerando 28 match stagionali, l’incremento è di 5600 euro. Nel nostro roster quest’anno non sono previste ad ora atlete straniere, ma se così fosse ognuna delle due consentite costerebbe 1000 euro in più. Tirando le somme, al Volley Offanengo la nuova stagione costa 6350 euro in più, totale che per una squadra che avesse due straniere lieviterebbe a 8350 euro in più».

SISTEMA DI REGOLAZIONE Pratica leva di regolazione profondità di lavoro. Posta a lato del manubrio accelera e facilita le regolazioni.

DALLE ORE 19
MASSIMO MALFATTO
SERIE A2
COLTELLI Rotore composto da 15 coltelli ssi con larghezza di taglio da 38 cm.
MANUBRIO Manubrio ripiegabile per ridurre gli spazi di ingombro in fase di rimessaggio
Giacomo Gentili

STARBRIXIA. SOTTO UNA BUONA STELLA.

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