

IL RICORDO
La mamma del bimbo ucciso nell’incendio di Ponteterra ci ha inviato una lettera toccante
IL RICORDO
La mamma del bimbo ucciso nell’incendio di Ponteterra ci ha inviato una lettera toccante
La gran solitudine della Generazione Z
fatemi capire...
Anche a Piacenza il 2 giugno si è svolta la cerimonia della Festa della Repubblica, con gran partecipazione delle autorità e schieramento di forze armate e associazioni davanti a un migliaio di cittadini. Sulla facciata di Palazzo Gotico, sede del Municipio in piazza Cavalli, era stata spiegata una gran bandiera tricolore, peccato che fosse al contrario, col rosso a sinistra come è la bandiera ungherese. Che la promozione in serie A della Cremo maturata poche ore prima abbia mandato in confusione qualcuno al di là del Po?
Vanni Raineri
CULTURA
La “Prose”, una pietra miliare dell’italiano
Pani a pagina 16
Varesi-Volpi a pagina 19
BASKET SERIE A2
VOLLEY FEMMINILE La JuVi ritroverà Crotti da avversario
Zampini, la riscossa con tutta la Vanoli Il Flora va a caccia delle finali nazionali Varesi a pagina 21 Malfatto a pagina 21 Ostiano cerca il pass per salire in serie A2
Articolo a pagina 21
Articolo a pagina 20
CARABINIERI
Bar di Agnadello chiuso per una settimana
Un esercizio pubblico di Agnadello è stato chiuso per una settimana per un provvedimento emesso dal Questore di Cremona. Il locale era diventato frequente luogo di ritrovo di avventori pregiudicati, polo di attrazione di persone dedite all’abuso di alcol. Grave un episodio verificatosi in febbraio, quando una donna fu molestata, offesa e picchiata da un ubriaco.
POLITICA
MANUTENZIONE
Parcheggio di via Ruffini: lavori dal 9 giugno
Da lunedì 9 giugno e sino al 1° agosto saranno eseguiti, per conto di Aem, lavori di manutenzione straordinaria nel parcheggio di via Dante Ruffini. L’intervento riguarda la pavimentazione della corsia principale dell’area, nel tratto compreso tra l’accesso da via dell’Annona sino al civico 16. Il cantiere si articolerà in due fasi. Il porticato resterà sempre praticabile per i pedoni.
EVENTI
Open Day sabato 14 alla Fondazione La Pace
Sabato prossimo, 14 giugno, si terrà presso la Fondazione La Pace di via Massarotti 49 l’Open Day: alle 10 i saluti del presidente, alle 10.30 racconti, letture, canzoni in dialetto cremonese con la Compagnia Primedonne; alle 12 pranzo con i famigliari, alle 15.30 inaugurazione dello spazio “Oasi di pace”, realizzato grazie alle raccolte fondi, alle 16 musica nel parco con Dino e Riccardo.
Si vota domani dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15 per i 5 quesiti. A Cremona chiamati alle urne 52.579 cittadini
Domenica 8 giugno, dalle ore 7 alle ore 23, e lunedì 9 giugno, dalle ore 7 alle ore 15, si vota per cinque quesiti referendari. Nel Comune di Cremona gli aventi diritto al voto sono 52.579 (25.000 maschi e 27.579 femmine). Questo numero comprende gli iscritti alle liste elettorali del Comune, i fuori sede domiciliati - iscritti nelle liste elettorali di altri Comuni, che, per motivi di studio, lavoro o cura, hanno chiesto di votare a Cremona - (91, di cui 48 maschi e 43 femmine), mentre non sono compresi gli iscritti all’A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), nonché i fuori sede che hanno chiesto di votare in altro Comune (44, di cui 12 maschi e 32 femmine) sempre per motivi di studio, lavoro o cura. I neo diciottenni (nati dal 10 giugno 2006 all’8 giugno 2007) che voteranno per la prima volta sono 588 (313 maschi, di cui 32 iscritti all’A.I.R.E. che voteranno all’estero, e 275 femmine, di cui 37 iscritte all’A.I.R.E. che voteranno anch’esse all’estero). È opportuno che l’elettore controlli per tempo gli spazi disponibili sulla propria tessera elettorale. Per agevolare i cittadini, l’Ufficio Elet-
SERVIZI A RETE
Padania Acque ha fatto parte delle oltre 40 utilities italiane invitate alla decima edizione del Ser vizi a Rete Tour, evento di riferimento per le aziende di servizio nazionali che si distinguono per l'innovazione nel settore. Durante questa due giorni di networking, i principali professionisti ed esperti del settore si sono riuniti per condividere esperienze e conoscenze attraverso presentazioni tecniche, dibattiti e casi studio. Il direttore generale Stefano Ottolini ( nella foto ) è intervenuto nella tavola rotonda “Sicurezza energetica e decarbonizzazione. I nuovi scenari mondiali cambieranno le attività?”, nel corso della quale ha affrontato temi attuali riguardanti la sicurezza degli approvvigionamenti energetici nel complesso contesto geopolitico mondiale e la sostenibilità
torale (corso Vittorio Emanuele II, 42) sarà aperto al pubblico, senza prenotazione, per il rilascio della tessera elettorale - in caso di esaurimento degli spazi o smarrimento - oltre ai consueti orari, oggi dalle ore 8.30 alle 18, domani dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì 9 giugno dalle ore 7 alle ore 15.
L’Ufficio Anagrafe (via Ala Ponzone, 32) sarà aperto al pubblico, senza prenotazione, per il solo rilascio delle carte d’identità per i cittadini che ne abbiano bisogno per recarsi al voto, domenica 8 giugno dalle ore 7 alle ore 23 e lu -
nedì 9 giugno dalle ore 7 alle ore 15. Gli elettori che intendano esercitare il diritto di voto, ma siano impossibilitati a recarsi al seggio autonomamente a causa di impedimento motorio, possono chiedere di essere accompagnati al seggio con servizio di trasporto effettuato da associazione provvista di automezzi attrezzati per il trasporto di persone disabili. Per usufruire del servizio di trasporto basta telefonare in tempo utile all’Ufficio Elettorale del Comune (tel. 0372407333 - 0372407332).
Tutti i seggi si trovano nella sede indicata sulla tessera elettorale, fatta eccezione per quelli qui di seguito elencati in quanto momentaneamente non idonei per le operazioni elettorali: Istituto scolastico “Anna Frank”, sede delle sezioni elettorali n. 49 - 50 - 5556: le sezioni sono state trasferite al Centro Scolastico “Bianca Maria Visconti” con ingresso da via Giuseppina 29; Centro Civico Maristella, sede delle sezioni elettorali n. 45 -73: le sezioni sono state trasferite al Centro Scolastico “ A. Stradivari” con ingresso da via S. Bernardo, 1. Inoltre, i seggi n. 58 e 59 sono stati definitivamente trasferiti dal Centro Civico Cascinetto al Centro Scolastico “Bianca Maria Visconti” di via Giuseppina, 29. È stato istituito un servizio di navette gratuite per gli elettori residenti al Migliaro e al Maristella che devono recarsi rispettivamente ai seggi del Centro Civico Boschetto e dell’ Istituto scolastico “A. Stradivari”. Sul sito del Comune è in ogni caso presente una sezione dedicata con il dettaglio di tutte le informazioni utili inerenti il voto.
Fuga dopo lo scontro: donna denunciata
Sabato scorso, verso le ore 11 a Quintano la Polizia Stradale è intervenuta su uno scontro stradale che vedeva coinvolta un’autovettura, datasi poi alla fuga, e un motoveicolo, il cui conducente era rimasto ferito. Gli operatori della Polizia Stradale di Cremona - Distaccamento di Pizzighettone si sono immediatamente attivati per ricostruire la dinamica dei fatti ed individuare il responsabile del grave incidente, svolgendo accurati rilievi. Grazie alle tracce lasciate sul luogo dello scontro, alle testimonianze raccolte sul posto dagli agenti e all’importante supporto dei sistemi di videosorveglianza, si è riusciti a ricostruire la dinamica esatta dell’evento, giungendo all’identificazione della conducente del veicolo in fuga. Si tratta di una quarantanovenne residente nel Cremonese con patente di guida scaduta: pur accorgendosi che il motociclista era caduto a terra, si era allontanata omettendo di prestare soccorso e di lasciare le proprie generalità, e per questo è stata denunciata.
“Progetti che guardano al futuro per una più efficace gestione della risorsa”: relatore il direttore generale Stefano Ottolini
“Reti in sicurezza”: Padania Acque all’evento nazionale
climatica, in vista dell’obiettivo di neutralità fissato per il 2050. Durante il suo intervento, il diretto -
re ha spiegato come per il gestore unico del Servizio Idrico Integrato della provincia di Cremona affrontare la transizione energetica non sia una scelta reputazionale, ma una necessità operativa. «Padania Acque ha costruito una strategia che coniuga sostenibilità, innovazione e rigore industriale, articolata su tre direttrici operative: efficienza nei consumi, autoproduzione da fonti rinnovabili e circolarità delle risorse. Abbiamo ridotto i consumi energetici del 16% con un risparmio annuo superiore a 700 MWh per effetto delle azioni di efficientamento delle pressioni di rete, inoltre negli ulti -
mi sei anni il consumo energetico degli impianti di depurazione è sceso del 25%. Guardando al lungo periodo, stiamo costruendo un mix equilibrato di autoproduzione e approvvigionamento sostenibile. Sulle nostre infrastrutture prevediamo installazioni dirette di fotovoltaico, cogenerazione e valorizzazione del biogas e avvieremo un programma per installare impianti fotovoltaici diffusi su 20 siti strategici. In tema di sostenibilità e circolarità, stiamo por tando avanti il nostro intervento principale per l’anno 2025 di efficientamento idrico ed energetico sul ciclo acquedottistico, finanziato con
25 milioni di euro dal Pnrr. Infine, grazie al nuovo impianto di essiccamento fanghi abbiamo ridotto il volume di fanghi di depurazione fino al 70% e azzerato il conferimento in discarica, mentre la media nazionale è ancora al 7,5%». In conclusione, il Direttore Ottolini ha evidenziato che la transizione energetica non è una moda, ma una necessità strutturale. Per questo motivo Padania Acque sta trasformando il suo ruolo di gestore di impianti a gestore di risorse, secondo una visione industriale basata su investimenti consistenti e selettivi e l’adozione di strumenti intelligenti.
I sapori e i colori della “spesa di giugno” saranno protagonisti in piazza Stradivari, al mercato di Campagna Amica, che domenica 8 giugno torna a Cremona.
Sarà una giornata nel segno di tutto “il buono e il bello” che nascono dall’agricoltura cremonese e lombarda. Ci sarà il mercato contadino, con i cibi tipici e i fiori di stagione, portati in piazza direttamente dai produttori. Due i temi della giornata: “una ciliegia tira l’altra”, in omaggio al frutto di stagione, e “la Giornata mondiale degli Oceani”, con un’attenzione speciale alla risorsa acqua e alla tutela dell’ambiente.
Sotto i gazebo gialli degli agricoltori di Coldiretti, i cittadini troveranno tutti i sapori tipici dell’agricoltura cremonese e lombarda. Dedicati ai più piccoli (ma non solo) ci saranno alcuni “giochi di una volta”, realizzati a mano e in legno, e il gazebo-laboratorio riservato ad attività, a misura di bimbe e bimbi, legate ai temi del mercato.
La giornata con Campagna Amica in piazza Stradivari si pone nell’ambito dell’iniziativa “Le Quattro Stagioni di Cremona”. L’orario previsto è dalle ore 9 alle 18.30. In caso di maltempo, o di forte afa, l’iniziativa potrebbe chiudersi con qualche ora d’anticipo.
SEDE RISTRUTTURATA
L’INDAGINE
Ha riaperto al pubblico l’ufficio postale di Volongo. Sono terminati nella sede, infatti, gli interventi di ammodernamento e ristrutturazione finalizzati ad accogliere anche tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione grazie al progetto “Polis-Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa idea-
ta da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio. L’ufficio postale è a disposizione dei cittadini con il consueto orario: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.45.
Una ricerca rivela come si tratti di una delle fragilità più diffuse tra i giovani. Ma non è che una conferma
VANNI RAINERI
Chi pensa che la solitudine sia assoluta esclusiva degli anziani è fuori strada, e ad affermarlo è una recente ricerca che anzi conferma come siano i giovani a soffrirne in modo particolare.
L’indagine porta la firma di Bva Doxa, e il risultato è sconfortante: il 45% dei giovani italiani appartenenti alla cosiddetta
Generazione Z (vale a dire i nati tra il 1997 e il 2012) si sente spesso solo. La solitudine si conferma così una delle fragilità più diffuse tra i giovani, nonostante (o forse a causa del) la costante connessione facilitata dalla tecnologia.
nostri giovani.
La prima, italiana, fatta dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali in collaborazione con l’Istat, si era concentrata sui ragazzi dai 14 ai 19 anni, ed aveva stabilito che sono diminuiti il tempo trascorso fuori in compagnia degli amici, la qualità percepita delle relazioni, in famiglia o con i coetanei, e la soddisfazione verso il proprio aspetto fisico: una vera e propria fuga dalla realtà dei nostri adolescenti.
Alla base del disagio ci sarebbe la disconnessione tra la realtà online e quella offline, che genera disorientamento e isolamento
A livello globale la percentuale dei GenZ che afferma di soffrire di solitudine è del 34%, e raggiunge il picco nel Regno Unito, con uno sbalorditivo 85% (secondo i dati in questo caso riportati da Class Cnbc e For tune Usa).
Dicevamo che la nuova ricerca non fa che confermare una tendenza in atto da tempo, tanto che già ad inizio anno altre due ricerche avevano fotografato lo stato di benessere (o malessere) nei
Lo studio inglese è stato elaborato dall’agenzia Craft per Channel 4, e aveva stabilito che la GenZ è meno ostile ai sistemi autocratici: addirittura oltre la metà degli inter vistati ha affermato che sarebbe auspicabile se al comando ci fosse l’esercito invece che il Parlamento.
Ma torniamo alla ricerca più recente, che mostra come alla base del disagio via sia la disconnessione tra la realtà online e quella offline, che genera disorientamento, senso di inadeguatezza e isolamento. A pesare è anche la pressione sociale, l’ideale di
perfezione imposto dai media e la solitudine affettiva. È il dialogo coi genitori che può rivelarsi un ancora di salvezza per colmare il vuoto relazionale: i figli non chiedono genitori per fetti, ma presenti e capaci di ascoltare senza pregiudizi. Proprio in questa direzione si muove il progetto “AscoltamiParlami” promosso dalla Fondazione Relazionésimo, un’iniziativa educativa e sociale rivolta a genitori e insegnanti, per riscoprire la relazione come strumento fondamentale
45% I GIOVANI CHE SI SENTONO SPESSO SOLI
contro la solitudine giovanile. L’approccio è concreto: incontri nei territori, attività condivise, confronto tra generazioni. L’obiettivo è parlare con i figli, non solo di loro, aiutandoli a costruire confini sani e a riconoscere ciò che nella loro quotidianità è fonte di malessere. Come dimostra anche la ricerca “Stacco tutto”, realizzata con l’Università Cattolica di Milano, i giovani sono in cerca di equilibrio e cercano di prendere distanza da ciò che percepiscono come tossico.
GALLETTI
La vicenda di Ponteterra, alle porte di Casalmaggiore, aveva suscitato al tempo stesso rabbia e commozione. Silvia Fojtikova , come è giusto e comprensibile che sia, non si è mai rassegnata. Dal primo giorno, ha chiesto che fosse fatta giustizia per il figlio Marco , all’epoca dei fatti, nel 2018, 11enne. Il 22 novembre di quell’anno Marco è morto nell’incendio della casa dove viveva con la madre e due fratelli. Ad appiccare le fiamme nella camera matrimoniale fu il padre del bambino, che non avrebbe accettato la fine della relazione con la moglie, Silvia Fojtikova.
A distanza di alcuni mesi, la mamma di Marco, che con gli altri figli ( Fabio e Alex ) nel tempo ha provato a farsi forza, ci aveva raccontato di “rivedere” quelle immagini ogni sera: «Il fumo che esce da casa mentre rientro, io che provo a salire le scale con Fabio impaurito. Poi torno indietro, lo metto al sicuro e risalgo per andare incontro a Marco, che era rimasto in cameretta: il fumo che mi blocca e non mi fa andare oltre. Le mie urla, l’arrivo dei vigili del fuoco. Il buio. Quel giorno ero andata io a prendere Marco a scuola. In auto gli avevo detto che la mamma aveva trovato lavoro in fabbrica.
Lui ha sorriso, mi ha dato un bacio e ha detto: “Finalmente saremo felici”. Era il giorno della tragedia. L’avevo lasciato seduto sul letto, gli avevo promesso che sarei tornata dopo dieci minuti. È l’ultima immagine che ho di lui. La nostra felicità è durata poco». Nel 2022 la Corte di Cassazione ha confermato i 14 anni di carcere per incendio doloso e omicidio colposo inflitti dalla Corte d’Appello di Brescia all’ex marito di Silvia. Quel giorno del 2018, il giorno del rogo che ha tolto la vita al pic-
A sinistra mamma Silvia con (dall’alto) i figli Alex, oggi 22enne, Marco, morto nell’incendio della casa, e Fabio, oggi 11enne. A destra la lettera che ci ha inviato, anche a nome de i due figli, rivolta al suo Marco che due giorni fa avrebbe compiuto 18 anni
colo Marco, l’uomo doveva stare lontano da Silvia e dai loro figli, dopo alcuni episodi di violenza.
Lo aveva stabilito proprio il Tribunale con un divieto di avvicinamento.
La tesi della difesa è che l’ex marito “voleva soltanto bruciare alcuni abiti di Silvia per vendicarsi
del tradimento e dell’abbandono”. Al contrario, i legali della donna hanno sempre rimarcato come l’ex marito abbia “appiccato l’incendio volontariamente. Infatti - hanno spiegato - nei giorni precedenti aveva detto che piuttosto che lasciare la casa a lei e al nuovo compagno l’avrebbe bruciata”.
LA LETTERA «Oggi sarebbe stato un grande giorno per te. Purtroppo la vita è una costante battaglia, e a noi non è stato concesso di festeggiare con te»
Questa settimana, precisamente giovedì, Marco sarebbe diventato maggiorenne. Avrebbe compiuto diciott’anni.
Silvia, anche a nome degli altri due figli (Alex, 22 anni e Fabio, di 11), ci ha inviato una lettera (pubblicata in questa pagina) che ha scritto al suo Marco, per festeggiare questa data che per lei resterà sempre cerchiata sul calendario. “Oggi sarebbe stato un grande giorno per te, un traguardo importantesi legge -. Essendo la tua mamma ti cerco in ogni sguardo, in ogni profumo, colore, ovunque. Un giorno ci riabbracceremo. E sarà per sempre”.
FEDERICO PANI
Signora mia, i giovani d’oggi non sanno più scrivere! Per evitare di dilungarsi inutilmente su questo pregiudizio – sì, lo è – consigliamo di leggere lo studio “UniversITA. L’italiano scritto degli studenti universitari: quadro sociolinguistico, tendenze tipologiche, implicazioni didattiche”. La ricerca è stata condotta (nell’a.s. 2020/21) da quattro atenei: Bologna, Pisa, Perugia e Macerata. Gli informanti sono stati 2.137 studenti universitari, distribuiti in modo omogeneo sia geograficamente sia per area disciplinare. Cuore della ricerca: una produzione scritta di 500 parole (circa due pagine word) per articolare un’opinione sulla didattica a distanza. Centrale, nella produzione, il ricorso a (citiamo) “uno stile formale”. Sulla questione abbiamo inter vistato Nicola Grandi docente di Linguistica generale all’Università di Bologna e coordinatore generale del progetto Univers-ITA. Che quadro dipinge la ricerca? «Ragionando in termini generali, si può dire che le nuove tecnologie rendano l’attuale sistema lingua più ricco rispetto al passato. Sino a 15-20 anni fa, l’attività di scrittura era confinata quasi esclusivamente a scuola. Oggi invece accade il contrario: la scrittura viene praticata in modo preponderante al di fuori della scuola. Il fenomeno ha avuto degli effetti positivi e negativi. La propensione alla scrittura è diventata molto forte, talché è difficile trovare qualcuno che non abbia mai l’occasione di scrivere. Certo, com’era naturale, la diffusione della scrittura è avvenuta senza un controllo da parte di un’autorità che la sorvegliasse, come invece accade a scuola. Ne consegue che i ragazzi in età scolare sono ben più allenati alla
AGRICOLTURA
Intervista a Nicola Grandi, docente dell’Università di Bologna e coordinatore del progetto “Univers-ITA. L’italiano scritto dagli studenti universitari”. Il commento sui risultati emersi
scrittura informale che alla scrittura formale. Ciò non significa che i giovani di oggi siano meno allenati alla scrittura formale in termini assoluti; semplicemente, quando scrivono tendono a ricorrere all’abilità più pronta, cioè la scrittura informale».
Quali sono le lacune maggiori degli scritti analizzati dallo studio?
«L’aspetto più eclatante è la scarsa pianificazione del testo: gli argomenti sono riprodotti con una cosiddetta “programmazione a breve gittata”; dunque c’è carenza, e talvolta assenza, di frasi subordinate (quali causali, concessive, ecc). Non che si tratti di uno sche-
male».
Dunque , attenzione all’ortografia ma anche all’architettura del testo, giusto?
«L’ortografia è l’unico caso in cui siamo abbastanza sicuri che negli ultimi anni ci sia stato un miglioramento, poiché sull’argomento già esistevano degli studi che permettono un raffronto. Il vero problema è la punteggiatura: c’è un divario enorme tra l’uso che ne viene fatto e la sua funzione. Ciò è dovuto anche al modo cronometrico di intendere la punteggiatura (pause
brevi o lunghe), a discapito della vera funzione della punteggiatura, cioè la logica. Bene: tra tutti i testi analizzati non ne abbiamo trovato uno solo che fosse esente da almeno un problema di collocazione della punteggiatura deviante rispetto alla norma. La confusione qui è dovuta peraltro anche alla proliferazione di nuove tipologie testuali: non più solo l’articolo di giornale, il saggio breve e il tema, ma anche le e-mail, i cv, i post, le chat, ecc.». Lei spesso ricorda come la nozione di errore andrebbe riconsiderata.
«Come scrive il linguista Gaetano Berruto , l’errore non è altro che l’applicazione di un’altra regola rispetto a quella prevista dalla norma. Una lingua, infatti, ha più grammatiche; il che permette al parlante di scegliere. Nella nostra indagine abbiamo saggiato se gli studenti fossero in grado di riprodurre un testo coerente con la grammatica normativa dell’italiano. Detto ciò, un testo distante dalla norma non è sbagliato: fa soltanto delle scelte diverse. Per capire il senso di queste scelte, è utile la metafora dell’abbigliamen-
to: ci sono scelte d’abbigliamento oggi ritenute accettabili, anche in contesti formali, ma che qualche decina di anni fa non lo sarebbero state. Di fatto, il nostro repertorio linguistico è un guardaroba: sulla base delle situazioni, vestendo un abito piuttosto che un altro, così come adoperando alcune espressioni anziché altre, comunichiamo qualcosa di noi». Dove stabiliamo il confine tra lecito e illecito nella scrittura formale?
«Un confine netto non si può tracciare. Nell’analisi degli elaborati abbiamo usato dei criteri contingenti, giocoforza legati al presente; ma nulla vieta che in futuro quei criteri possano cambiare. Personalmente, ritengo che il confine vada tracciato dalla consapevolezza sulle ricadute sociali delle scelte linguistiche: molti testi erano comprensibili ed efficaci, ma leggendoli ho formulato un giudizio negativo sugli scriventi, ritenendoli non adeguatamente formati. Difatti, se il significato di due espressioni può essere identico, l’aspetto comunicativo può divergere sostanzialmente».
Consigli per gli insegnanti?
L’ANALISI «L’aspetto più eclatante è la scarsa pianificazione del testo: c’è carenza, e talvolta assenza, di frasi subordinate»
«Meno ossessione per la grammatica, e più attività di comprensione e produzione testuali: serve una maggiore esposizione passiva e attiva alle diverse tipologie testuali, nonché molta riflessione esplicita sulle strutture dei testi; operativamente, parlo di analisi in sequenze, riassunto e riscritture, magari cambiando il registro; insomma: esercizi che permettano di maturare la consapevolezza della varietà del sistema lingua».
Dopo la visita, la presentazione di due libri: “Storia di una chiesetta di campagna” di Felice Troiano e “I Papi e i contadini” di Nunzio Primavera
Una serata bella e interessante - nel segno della storia e dell’arte, dell’incontro e dell’attenzione al mondo contadino - si è svolta giovedì 5 giugno con tante imprenditrici e imprenditori agricoli a Cascina Bredalunga, nel comune di Sesto ed Uniti. Accolta dalla famiglia di Paola Guarneri e Felice Troiano , con i figli Letizia e Matteo , una piccola folla si è data appuntamento in Cascina, rispondendo all’invito di Coldiretti Cremona, per trascorrere una serata che ha avuto tanti e significativi ingredienti. La giovane Letizia Troiano ha dapprima accompagnato gli ospiti alla scoperta della Cascina Bredalunga, preziosa testimonianza della nostra storia contadina. Ultima tappa, l’oratorio della cascina, rinato grazie al restauro fortemente voluto dalla famiglia Troiano. Compito di illustrare il ciclo di affreschi, dedicati a Maria, è stato affidato al pittore Giorgio Pastorelli , che ha ripercorso il cammino compiuto insieme a Felice Troiano e a tanti compagni di viaggio, uniti in questa impresa preziosa. La serata è proseguita con la presentazione di due opere, introdotte dal direttore di Coldiretti Cremona Giovanni Roncalli : “Storia di una chiesetta di campagna”, libro scritto dal professor Felice Troiano, edito da CremonaSera, proposto attraverso la testimonianza di Letizia Troiano, e "I Papi e i contadini. La fede nelle campagne e le radici della Coldiretti", ultima fatica del giornalista Nunzio Primavera , per Laurana Editore, dedicato alla storia della Coldiretti, con testimonianze, discorsi e messaggi indirizzati in 80 anni dai Papi alla Coldiretti. Letizia ha dato voce alla straordinaria passione del papà Felice Troiano, autore del libro, docente di Lettere e Storia dell’Arte e assistente di “Tecnica e didattica del linguaggio cinematografico” presso la Facoltà di Magistero di Parma. Con immagini, testimonianze, aneddoti, il libro è “il diario di una rinascita”, dal momento in cui i proprietari trovano la chiesetta in stato di abbandono alla decisione di ridarle vita. Tra le pagine c’è tutto il percorso dei restauri, tra riflessioni personali, spunti di storia dell’arte e momenti di narrazione. C’è anche la storia di una famiglia che - con sincera devozione e grande passione per le proprie radici - decide di salvare, letteralmente, la chiesetta. Perché i miracoli a volte riescono. Con la presenza dell’autore Nunzio Prima -
Alcune immagini della bella serata di giovedì presso Cascina Bredalunga a Sesto. Sopra il gruppo Coldiretti Donne con il direttore Roncalli, a fianco due momenti dell’incontro in Cascina. Più a destra i fratelli Troiano e Nunzio Primavera
vera - giornalista, storico e scrittore - si è quindi aperta la seconda par te della serata, dedicata al libro “I Papi e i contadini”. Il testo, in 555 pagine, racconta il rapporto tra la Chiesa e il mondo contadino, un legame evolutosi nel corso dei secoli, saldato dalle radici profonde della gente dei campi. Davvero interessante il “viaggio” proposto da Primavera, dalla Rerum Novarum di Leone XIII alla nascita della Coldiretti (il 30 ottobre 1944, fondata da Paolo Bonomi sostenuto da Pio XII e monsignor Montini, il futuro Paolo VI ). «Bonomi fonda la Coldiretti e offre rappresentanza a contadini e mezzadri, un terzo degli italiani: ectoplasma sociale senza diritti» ha detto l’auto-
re. «Interpretando gli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa, la Coldiretti diventa forza sociale che mette al centro la famiglia rurale: persegue la tutela sanitaria, le pensioni e la riforma agraria che toglie 3,6 milioni di ettari al latifondo e realizza l’unica redistribuzione di ricchezza dall’Unità, che genera un milione di aziende agricole». Il viaggio arriva ai giorni nostri, fino a Papa Francesco che, con un suo messaggio, ha definito l’opera di Primavera “meritevole lavoro di ricerca e riflessione che contribuirà a fare maggiormente conoscere, soprattutto ai giovani, il rapporto della Coldiretti con i Papi e con la Dottrina sociale della Chiesa”.
SOLIDARIETÀ
AMBIENTE
A quattro mesi dalla Festa del Volontariato 2025 il Comitato promotore, composto da CSV Lombardia Sud Ets, Forum del Terzo Settore e Comune di Cremona, è al lavoro per preparare la 31ª edizione in programma domenica 5 ottobre in Piazza del Comune e nelle aree limitrofe. Le iscrizioni per
le organizzazioni del Terzo Settore sono aperte fino al 15 giugno, secondo le modalità indicate sul sito: www.festavolontariato.org. Tutte le realtà iscritte sono convocate a un incontro preparatorio in programma venerdì 20 giugno alle ore 17.30 presso la sede del CrAb in via Fabio Filzi 60.
A partire dal 1° ottobre prossimo, e fino al 31 marzo, si allarga il numero di auto che non potranno circolare in città
Noi cremonesi ci siamo ormai abituati ai blocchi del traffico per limitare lo smog, vivendo in una delle città più inquinate d’Europa. Ma il blocco che ci attende nel prossimo autunno non solo si allarga a una nuova tipologia di auto, ma promette di coinvolgere molti più cittadini. A partire dal 1° ottobre 2025 infatti entrerà in vigore il blocco delle auto diesel euro 5 in tre regioni italiane: Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. In particolare, in Lombardia il divieto degli euro 5 sarà permanente, valido nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, nella fascia oraria compresa tra le ore 7.30 e le 19.30. Il blocco sarà attivo nei Comuni di fascia 1 (cioé capoluoghi di provincia e aree limitrofe) e di fascia 2, quelli con popolazione superiore ai 30mila abitanti. Tra i primi rientra Cremona, tra i secondi Crema. Nelle altre due regioni citate c’è qualche variazione, ad esempio di orario, mentre altre regioni hanno già preannunciato la volontà di adottare provvedimenti simili: tra queste il Veneto. Anche a Roma, ma a partire dal 1° novembre, potrebbero essere vietate le diesel euro 5 e le benzina euro 2 in una parte ampia della capitale.
Diciamo subito che i diesel euro 5 sono quelli prodotti tra il 2011 e il 2015, e l’appartenenza a questa classe è verificabile sul libretto di circolazione. Il divieto rimarrà in vigore fino al 31 marzo 2026. Per i possessori di auto diesel è consigliabile informarsi sulle aree specifiche interessate dal divieto e sulle eventuali eccezioni adottate. Per esempio, Regione Lombardia ha previsto di esonerare le auto che adottano il sistema Move-In (Monitoraggio dei Veicoli Inquinanti), un dispositivo
(una specie di scatola nera) che consente di percorrere un numero limitato di chilometri annuali sulla base della classe ambientale del veicolo. Per esempio un diesel euro 4 può viaggiare fino a 10mila km all’anno in tutta la Regione e fino a 1.800 km nella cosiddetta area B. Come noto, l’obiettivo di questo provvedimento è di migliorare la qualità dell’aria, riducendo le emissioni inquinanti, e le auto diesel Euro 5 sono considerate veicoli più inquinanti rispetto a
quelli di classi più recenti. Sappiamo bene come il bacino padano sia una delle aree più critiche in Italia per quanto riguarda la qualità dell’aria. Il provvedimento è frutto dell’accordo tra le regioni padane e il governo, ed è finalizzato ad abbattere le emissioni nocive, che sono tra le cause dell’inquinamento atmosferico nelle grandi aree urbane. A Cremona il blocco anti-smog attuato in passato ha coinvolto 3.784 veicoli, ma il numero di autisti penalizzati, considerato i tanti possessori di diesel euro 5, promette di crescere notevolmente. Cremona dovrebbe confermare le aree vietate sulla scorta di quanto avvenuto negli ultimi anni: rimangono esclusi i tratti di collegamento ai grandi parcheggi e le cosiddette strade di penetrazione, come ad esempio viale Po, via Riglio, via Castelleone, via Bergamo, via Boschetto dal cimitero verso la periferia, via Brescia fino alla tangenziale, via Mantova, via Giuseppina, via Casalmaggiore e altre. Escluse inoltre alcune vie di collegamento tra cui via Eridano, via Seminario, via Zaist, viale Concordia, via Massarotti, via Ghinaglia, via Dante, viale Trento e Trieste, via Ghisleri, via Novati e via Giordano.
La Giunta comunale è tornata nei quartieri. Dopo il Cambonino, lo Zaist, il quartiere Po, San Felice e San Savino, il sindaco Andrea Virgilio ha riportato la seduta dell’organo collegiale fuori da Palazzo Comunale. L’occasione è stata l’inaugurazione del Centro Civico del Boschetto, riaperto e restituito alla cittadinanza al termine di un intervento di riqualificazione e messa in sicurezza. L’edificio, oltre oltre a diventare sede del nuovo Comitato di Quar tiere, sarà a disposizione delle associazioni che ne faranno richiesta per le loro attività. Il recupero dell’intero stabile che oggi ospita il Centro Civico e la palestra ( nella foto ) - finanziato con il contributo di un milione di euro di fondi del Pnrr e oltre 80mila euro del Comune - si aggiunge alla realizzazione della pista ciclabile e all’intervento di ristrutturazione della scuola, interventi realizzati dall’Amministrazione comunale per un valore complessivo di altri quattro milioni di euro. I lavori hanno riguardato la riqualificazione degli spazi interni al piano terra del Centro Civico, la sistemazione degli impianti di riscaldamento ed elettrici, il rifacimento della copertura degli spogliatoi, la realizzazione di un impianto fotovoltaico, il ripristino della pavimentazione della terrazza e la tinteggiatura.
Fornendo ai sovraindebitati una via d’uscita alle loro insostenibili posizioni debitorie attraverso l’istituto giuridico della esdebitazione, spesso emergono domande colme di stupore e di incredulità.
La possibilità di una nuova vita senza debiti, avendo la possibilità di ripartire da zero, sembra quasi una favola, un sogno troppo bello per essere vero. Comprendere invece perché sia realtà, una realtà concreta e normata dalla legge, non può prescindere dal farsi la domanda delle domande: “perché esistono le leggi sul sovraindebitamento?”. Ed ancora, “quali sono gli obiettivi che la legge si prefigge?”, “quali benefici traggono i governi a promulgare e sostenere leggi riguardanti il sovraindebitamento?”.
Gli obiettivi che i legislatori si sono posti, si possono distinguere tra obbiettivi diretti ed indiretti. I diretti sono quelli strettamente attinenti alla sfera giuridica. Su tutti, l’obiettivo di risolvere la crisi da sovraindebitamento dei soggetti insolventi. Ai quali, con l’esdebitazione, viene offerta la possibilità di ripartire da zero, senza però pregiudicare la tutela degli interessi dei creditori. Infatti, anche in assenza di procedure di sovraindebitamento, spesso i creditori non avrebbero comunque modo di essere rimborsati. Assicurarsi che i creditori possano essere almeno minimamente soddisfatti, considerando l’effettiva patrimonialità del debitore, significa trattare i creditori nel modo più equo possibile. Nel rispetto del concetto di equi-
tà, la legge tende altresì a proteggere uno dei capisaldi dell’ordinamento concorsuale, ovvero la par condicio creditorum. Principio per il quale tutti i creditori chirografari (non garantiti) hanno lo stesso diritto di essere soddisfatti sui beni del debitore, in proporzione all’ammontare dei loro crediti.
L’esdebitazione non può e non deve tradursi in un danno ingiusto nei confronti dei creditori. Gli obiettivi indiretti invece, trovano le loro radici nella trasversalità del fenomeno sovrainde-
bitamento, che colpisce diversi aspetti della società: economia, protezione sociale e welfare, salute e benessere. Tra i più importanti obiettivi indiretti di carattere economico troviamo il rafforzamento e il consolidamento della struttura economica e finanziaria del Paese. Infatti, a livello di dato aggregato, la risoluzione delle crisi debitorie individuali può portare ad una maggiore stabilità del sistema economico e finanziario. Un esempio su tutti è la prevenzione dell’effetto domino delle
insolvenze a cascata, le quali aumentando il rischio sistemico di insolvenza-paese, causano for te diminuzione della domanda. Lo stesso vale per la riduzione dei crediti deteriorati (Npl - Non Performing Loan). Infatti, alti livelli di debito aggregato deteriorato, fanno sì che il sistema bancario sia meno incline alla erogazione di credito, rallentando di fatto la dinamicità economica del Paese. Altra importante finalità perseguita è il contrasto alla concessione abusiva del credito, limitando le pratiche predatorie di prestito. Un’ulteriore risorsa a disposizione dello Stato nello svolgimento del suo ruolo di garante della correttezza e della trasparenza nel mercato del credito.
Per quel che concerne gli obiettivi mirati alla protezione sociale e welfare, si possono citare la prevenzione dell’esclusione sociale, la riduzione della povertà, la tutela dei consumatori vulnerabili, la riduzione della grave deprivazione materiale (limitazione all’accesso ai beni primari ed essenziali), la coesione sociale, il reinserimento nel circuito legale, il contrasto alla deriva verso la criminalità, in particolare la prevenzione di fenomeni di usura, di credito illecito e criminalità finanziaria.
Da ultimi, ma non meno impor-
tanti, vi sono tutti quegli obiettivi indiretti che il legislatore si è posto per migliorare la salute e il benessere dei soggetti sovraindebitati.
Le normative tese a contrastare l’insolvenza possono significativamente ridurre i costi sociali, come ad esempio: problemi di salute mentale (ansia, stress, depressione, etc.) e fisica (disturbi del sonno, problemi cardiovascolari, coping, etc.), problemi familiari, senzatetto, suicidi. Per tanto, si può affermare che le leggi sul sovraindebitamento hanno un impatto positivo anche sulla salute pubblica, migliorando le condizioni di vita, prevenendo l’esclusione sociale e, nei casi più gravi, comportamenti estremi.
Ecco perché le disposizioni legislative in materia di sovraindebitamento ed esdebitazione trascendono la sfera del mito o dell’utopia, configurandosi come una soluzione concreta e pragmatica che, attraverso la risoluzione delle crisi debitorie individuali, contribuisce al miglioramento del benessere collettivo e alla stabilità del contesto socio-economico dei paesi.
* in collaboraz ione con il Movimento a difesa del cittadino di Cremona
7 Giugno 1984: il leader del Pci si accascia sul palco di Padova; morirà 4 giorni dopo
Padova, Piazza della Frutta, 7 giugno 1984: è in corso un comizio relativo alle imminenti elezioni europee del 17 giugno. Chi parla è il segretario del Partito comunista italiano, E nrico Berlinguer , il quale, mentre si rivolge alla folla, è colpito da un’emorragia cerebrale. Morirà tre giorni e mezzo più tardi. L’Italia si ferma. Anche Giorgio Almirante , capo del Movimento Sociale Italiano, il più acerrimo critico del movimento comunista in Italia, si mette in fila davanti al “Bottegone” (il palazzo sede del Pci a Roma) per visitare la camera ardente. L’emozione è tale che alle elezioni europee, per la prima e ultima volta, il Pci ottiene il 33,3 per cento dei voti, diventando il primo partito italiano sorpassando la Democrazia cristiana, attestatasi al 33,0.
Europa
Dunque il partito comunista italiano vince le elezioni europee. Ma nel suo ultimo comizio, quel 7 giugno 1984, Berlinguer di Europa quasi non parla, concentrandosi sulla politica italiana. Questo è indicativo dell’atteggiamento storicamente conflittuale del Pci nei confronti dell’integrazione europea (in questo 2025 la politica di riarmo Ue ha sostituito il Green Deal, ma l’idea di fondo dell’integrazione resta quella di evitare altre catastrofi come le due guerre mondiali, puntando anche sulle comuni radici carolinge). Contestualizziamo allora quel 7 giugno 1984. Il disprezzo di Lenin Il Pci è originariamente un partito che oggi si definirebbe sovranista, che, come per esempio il vecchio partito laburista britannico, vede nell’Ue il “club dei ricchi”. Il predecessore di Berlinguer alla guida del Pci è stato fondamentalmente Palmiro Togliatti (segretario del partito per quasi quarant’anni e
Lo scatto della settimana
brevemente sostituito da Luigi Longo ). Questi ha passato molti anni in esilio a Mosca, e i bolscevichi sono duramente anti-europeisti, come dimostrano gli scritti di Le nin , il cui giudizio, nel 1915, sull’unificazione europea, è ancora più duro di quello di Karl Marx : “Dal punto di vista delle condizioni economiche dell’imperialismo, ossia dell’esportazione del capitale e della spartizione del mondo da parte delle potenze coloniali ‘progredite’ e ‘civili’, gli Stati Uniti d’Europa in regime capitalistico sarebbero o impossibili o reazionari”. Nel 1928 la Terza Internazionale (Comintern) boccia senza appello la parola d’ordine degli Stati Uniti d’Europa. Il disprezzo di Togliatti Il disprezzo di Togliatti riecheggia quello del Comintern (nel quale era entrato nel 1926, diventandone uno dei pilastri) e si palesa sulle colonne di “Rinascita”, la rivista politico-culturale del Pci, diretta e fondata dallo stesso Togliatti a Salerno nel 1944. Sul numero dell’11 novembre 1948, il capo del Pci definisce l’idea federalista europea “uno dei punti di approdo dell’ingenuo e astratto pacifismo razionalistico settecentesco”. L’attac-
Giovanni Arvedi esulta in mezzo a giocatori, dirigenti e tecnici grigiorossi durante la premiazione per la vittoria ai playoff di La Spezia valsa la promozione in Serie A
co è diretto a Immanuel Kant e al suo saggio “Per la pace perpetua” (1795) contributo classico alla tradizione del pacifismo giuridico e spesso interpretato come un’anticipazione di alcune idee europeiste. Al contrario, Togliatti ha una concezione giacobina e Mazziniana dell’Italia (come scrive Giovanni Belardelli in “Mazzini”, Il Mulino, 2010, p. 247) e continua a ribadirne il carattere patriottico e nazionale del Pci (nel 1949, alla riunione del Cominform, che ha rimpiazzato il Comintern, attacca il “cosmopolitismo” in nome degli “interessi nazionali”).
Berlingu er, 7 giugno 1984 Succedendo a Togliatti e a Longo nel 1972, Berlinguer si fa promotore di un rinnovamento del Pci che si manifesta con un crescente distacco dall’Urss, con l’approvazione dell’eurocomunismo, con l’ingresso nelle istituzioni comunitarie e con una linea di integrazione all’interno della sinistra euro-occidentale. L’europeismo di Berlinguer esiste, ma è in realtà molto limitato, come rivela quel 7 giugno 1984: egli è ancora un marxista-leninista legato al centralismo democratico, che trova difficile inserire pienamente il Pci nel solco del processo d’integrazione europea.
Loïs
Giusto un anno fa la tennista francese era in gran forma e non vedeva l’ora di esordire al Roland Garros. Ma la settimana prima un terribile incidente (si è rotta il crociato del ginocchio sinistro) l’ ha costretta a 9 mesi di stop. Oggi ha da poco compiuto i 22 anni e si è presentata al via del Roland Garros con una wild card da numero 361 del mondo, ma ha sconfitto la numero 3 Pagula e la numero 6 Andreeva perdendo poi in semifinale contro la numero 2 Gauff. Chapeau.
«Ho sentito che da oggi chi maltratta gli animali rischia pene molto severe. È vero?»
Vero. La legge appena approvata prevede modifiche al codice penale a tutela degli animali. Chi uccide o maltratta animali o li utilizza per combattimenti o spettacoli e competizioni non autorizzate rischia di più. Non si tratta del solo aumento delle pene, ma dell’introduzione di nuovi provvedimenti, come il sequestro e la confisca
«Ma cosa cambia in concreto?»
Cambia la filosofia di fondo: non si tratta più di “delitti contro il sentimento dell’uomo per gli animali”, ma di “delitti contro gli animali”. Gli animali diventano soggetti di diritto, destinatari di tutela giuridica, e non è poco. Più in concreto, chi maltratta un animale rischia fino a 2 anni di reclusione, e senza la possibilità di avere sanzioni economiche alternative. Tra le novità, c’è il divieto di tenere il cane alla catena, ma ce ne sono davvero di molte altre
«Sei contento di questa legge?»
Ma certo. Fare del male agli animali è davvero da uomini miseri
«Mi dici che è vietato uccidere animali ma la caccia non è stata vietata»
No, ma ho l’impressione che verrà ancor più limitata. In verità oggi gran parte delle persone non capiscono perché l’uomo debba sparare agli animali per gioco. È vero che l’uomo caccia da sempre, ma lo ha sempre fatto per necessità. Un tempo si era molto più tolleranti con la caccia: ricordo amici toscani che quando ero piccolo la mia famiglia ospitava nel periodo di caccia, e loro ricambiavano d’estate dato che abitavano in Versilia
«Allora anche tu andavi a caccia?»
No. Mio papà ha provato a portarmici da piccolo ma dopo aver visto che quando sparava lui io facevo il tifo per l’uccellino non ha insistito
«Un tempo eravate molto cattivi con gli animali»
Diciamo che purtroppo non era frequente la sensibilità che c’è oggi. Ad esempio era considerato normale tenere i cani da caccia alla catena. Ricordo un episodio che mi inquieta ancora: ero con gli amici a giocare a calcio al campo sportivo del paese, e alcuni più grandi di noi gettarono benzina addosso a un cagnolino e poi gli diedero fuoco. Questo povero animale si scagliava con forza quanto inutilmente contro una siepe per spegnere le fiamme, e questi ridevano
«Questa n otte so che avrò gli incubi. Buonanotte» Buonanotte Pericle
Vanni Raineri
Incontro pubblico al Soms
Il cambiamento climatico, la crisi energetica e le sfide ambientali richiedono oggi più che mai un confronto aperto, informato e consapevole. Per questo motivo, venerdì 13 giugno alle ore 21 presso il Teatro Soms a Torre de’ Picenardi, si terrà l’incontro pubblico dal titolo “Quale energia? Sole, vento, acqua o nucleare e fossili?”. L’evento è aperto a tutta la cittadinanza e vedrà la partecipazione di due voci autorevoli nel panorama scientifico e ambientale: Mario Agostinelli , presidente dell’Associazione Laudato si’, un’Alleanza per il clima, già fisico e sindacalista, da anni impegnato nella promozione delle energie rinnovabili e nella giustizia climatica; Gianni Tamino , biologo e professore dell’Università di Padova, noto per il suo impegno sui temi della sostenibilità, della salute ambientale e della transizione ecologica.
Da venerdì 13 giugno al via Le notti di Quattrocase
Si apre venerdì prossimo l’edizione 2025 de “Le notti di Quattrocase” a cura del Gruppo Emergenti. Alle 19.15 l’apertura della cucina con piatti tipici e alle 21.30 l’esibizione della cover-band locale Five Live. A seguire il dj show dei Patrocinade. Sabato 14 alle 16 si svolgerà la classica “Mud Track Run”, corsa ludico-motoria aperta a tutti (alle 15 il ritrovo dei partecipanti presso il campo sportivo) e alle 19.15 sarà di nuovo attivo il servizio di bar-cucina. Alle 21.30 gli immancabili Spingi Gonzales e quindi il dj Lazzaro Party. Per domenica 15 è prevista la serata “gnocco fritto special” col mitico gnocco fritto di Quattrocase. Alle 21.30 la band Marmellata #25 per il “Cesare Cremonini tribute”. Ci saranno anche i gonfiabili per i più piccoli.
Dopo la serata “High School Music” a cura degli allievi del polo scolastico “G. Romani” i “Giovedì d’estate” del capoluogo casalasco proseguiranno il 12 giugno alle 21.30 in piazza Garibaldi con “Processo creativo”, spettacolo a chiusura del corso di musical di Alessandro Zaffanella presso l’Estudiantina. Per giovedì 19 a partire dalle 20 è in programma la serata “Sport & listone” con la partecipazione di associazioni sportive locali. Infine giovedì 26 alle 21.30 il concerto delle “Wox”, metal-band tutta al femminile. Saranno aperti i negozi e non mancheranno gli stand gastronomici. Organizzano la Pro Loco e il Comune in collaborazione con le Botteghe di Casalmaggiore. Info: prolococasalmaggiore@gmail.com.
Con l’approssimarsi della stagione estiva è aumentata la frequentazione dell’argine maestro e proprio dall’argine, nel tratto compreso fra via Italia e la rampa di Vicobellignano, è inevitabile gettare lo sguardo verso il nuovo palazzetto dello sport che è stato eretto a ridosso dell’istituto scolastico “Marconi” e ha già una conformazione ben delineata. Per avere informazioni aggiornate sullo stato di questa importante struttura ci siamo rivolti al sindaco Filippo Bongiovanni : «Sono state completate la struttura por tante del volume principale che contiene il terreno di gioco e le tribune fisse e la struttura por tante del volume minore che ospita gli spazi di servizio per gli atleti e la hall di accesso. La copertura, che poggia su un sistema strutturale composto da un’orditura primaria di travi in legno lamellare, è in fase di completamento. Inoltre sono già state realizzate
le fognature esterne degli spogliatoi e la pavimentazione al grezzo sempre degli spogliatoi e si è iniziato a mettere mano agli impianti e in particolare alle opere distributive». «Purtroppo – ci ha detto ancora il primo cittadino - da fine 2023 a metà giugno ‘24 i lavori sono stati condizionati da ripetuti eventi meteorologici caratterizzati da piogge intense e persistenti con andamento irregolare. Tali precipitazioni hanno determinato l’impraticabilità del cantiere e
reso impossibile l’esecuzione dei lavori, in modo regolare, per molti giorni. Pertanto solo a luglio 2024 il cantiere ha potuto realmente aprirsi con l’avvio delle fondamenta. L’entità e la persistenza degli eventi meteorologici avversi hanno determinato un ritardo complessivo di circa 120 giorni rispetto al previsto. La fine dei lavori è, dunque, slittata a gennaio 2026 mentre entro marzo ‘26 sarà effettuato il collaudo». L’accordo di programma sul
nuovo palazzetto era stato avallato dalla Regione Lombardia a fine 2020 mentre con una delibera comunale del 30 marzo 2023 è stato approvato il progetto esecutivo che prevedeva una spesa di 6 milioni e 300mila euro. Il 26 ottobre ’23 è stato siglato il contratto d’appalto per l’affidamento dei lavori alla ditta Artedil di Medolago per un importo di 5 milioni e 970mila euro, di cui 2 milioni e 850mila finanziati dalla Regione mentre per i restanti 3 milioni e 120mila euro il Comune ha acceso un mutuo ventennale a tasso zero coll’Istituto del Credito Sportivo. La nuova struttura sarà destinata sia agli alunni delle scuole locali che alle società sportive e potrà ospitare fino a 700 spettatori grazie ai 400 posti della tribuna fissa e agli altri 300 della tribuna mobile. È presto per prefigurare in dettaglio la gestione del nuovo palazzetto, ma la speranza di molti appassionati di sport è quella di vedere in città il volley femminile di A2 e il basket di serie C.
Gianni Fava si racconta tra l’amore per rugby e la delusione
Uno dei tre italiani che gestisce il mondo del rugby: è stato Gianni Fava l’ospite della serata rotariana di fine maggio, pomponescano partito da sindaco e approdato in Parlamento, fedele a un credo politico che ormai non lo rappresenta più, ma sempre e soprattutto appassionato della palla ovale. Incalzato dai ricordi e dalle domande dei presidenti del Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta Mauro Acquaroni e Vanni Raineri del RC Casalmaggiore Oglio Po, Fava ha ripercorso il suo passato sportivo degli esordi, da quando ad esempio, mentre frequentava le Medie, venne contattato da Gabriele Oselini per provare il rugby, giacchè per il calcio era proprio negato. Dal gioco attivo ai massimi livelli di dirigenza è stata questione di qualche anno, e attualmente è membro della Federazione Italiana Rugby, consigliere italiano del World Rugby e presidente delle Zebre Parma. Neppure la sconfitta col Rovigo di sabato 31 maggio potrà scalfire il suo
amore per uno sport che unisce, che tempra, che muove appassionati e famiglie da ogni parte del mondo, su cui Viadana ha saputo puntare fin dal 1970, investendo in strutture, persone, sponsor, attirando su di sé l’attenzione dei cinque continenti e raggiungendo i massimi livelli. «E - ha affermato Fava - è una delle poche occasioni di aggregazione per i giovani: la Club House è molto frequentata, è un posto che unisce». Manco a dirlo, il periodo della pandemia ha colpito duro, e la ripresa fati-
Da sinistra Vanni Raineri, Sebastiano Fortugno, Gianni Fava, Mauro Acquaroni e Domenico Maschi al termine della conviviale presso La Picara
ca ad arrivare: uno sport di contatto come il rugby ha sofferto particolarmente i divieti e le restrizioni del periodo Covid. Fava ha doverosamente citato i tanti che di fatto sono stati la “storia” della palla ovale di Viadana, come Silvano Mele gari (Arix, che proprio quel giorno festeggiava il compleanno) e Francesco Besana , e ha tracciato un bilancio anche della sua esperienza politica («Credevo in quella Lega, ci ho creduto fino alla fine, ma ora si è chiuso un ciclo, non ci sono più le condi -
zioni per un “liberale” come me; sono a posto con la coscienza, ma mi rammarico che sia naufragata quell’idea trasversale di una maggiore autonomia dei territori, affossata da tradimenti e qualunquismo»), rispondendo alle domande di Carlo Stassano , Stefano Beltrami e Michele Calavalle Proprio quest’ultimo, odontoiatra di Viadana e responsabile amministrativo di diverse Rsa del territorio, è stato presentato da Enzo Rosa come nuovo socio, mentre lo stesso Rosa insieme ad Ermes Galli sono stati insigniti di una Paul Harris Fellow per il loro assiduo impegno a favore del Rotary. Alla serata erano presenti anche Maurizio Turrini , presidente RC Piadena Oglio Chiese, l’assistente del Governatore Domenico Maschi , Sebastiano Fortugno per il Rotaract, i sindaci Carlo Alberto Malatesta (Marcaria) e Alessio Re noldi (San Martino dall’Argine) e Cedrik Pasetti , presidente della Rsa di San Martino dall’Argine.
Le allieve della classe 2ª C si sono aggiudicate il premio nazionale, cui hanno partecipato 30mila studenti
Nei giorni scorsi la classe 2ª C “Operatore benessere” della Fondazione Santa Chiara di Casalmaggiore, coordinata dal professor Alex Gardani, ha vinto il concorso nazionale “Raccontiamo il Patrimonio: Nuove Narrazioni” del Fai.
Il bando indetto dal Fondo per l’ambiente italiano mira ad educare le nuove generazioni a riconoscere il valore culturale dei luoghi di storia, ar te e natura presenti nel territorio.
Al concorso hanno partecipato 1.660 classi da tutta Italia con oltre 30.000 studenti di ogni fascia d’età.
Le alunne del Santa Chiara hanno lavorato diversi mesi ad un podcast sulla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio del fiume Po. La storia raccontata come un dialogo tra una nonna e la sua dolce nipotina ha permesso di spiegare al pubblico e alla giuria tutte le caratteristiche e peculiari -
ISTRUZIONE
Il professor Alex Gardani con le sue allieve vincitrici del concorso nazionale del Fai
tà del Grande Fiume.
Il verdetto vincente è stato poi accompagnato da una cerimonia on-line di riconoscimento nazionale, dalla consegna di un attestato con menzione d’onore e dall’otte-
nimento di un buono Feltrinelli da 200 euro spendibile in materiale scolastico.
I vincitori ringraziano la direttrice Martina Sgarbanti per aver creduto nel progetto ed averlo sostenuto fin dal principio.
Sul tema della lentezza e del riappropriarsi del proprio tempo si sono cimentati gli studenti delle terze medie di Piadena Drizzona e Torre de’ Picenardi, per onorare la memoria di Marco Bazzani capo servizio del Casalasco del quotidiano La Provincia morto nel settembre di sei anni fa. A promuovere la borsa di studio in sua memoria è ogni anno il Rotary Club Piadena Oglio Chiese, di cui Bazzani fu socio e fondatore. Il target consiste nei ragazzi che si affacciano alle scuole superiori, e la cerimonia di premiazione si è svolta sabato scorso, 31 maggio, presso
la sede scolastica dell’Istituto Comprensivo Sacchi di Piadena. Per il Rotary Club erano presenti il presidente Maurizio Turrini e Francesco Fabozzi , mentre l’i -
stituto era rappresentato dal dirigente scolastico Umberto Parolini e dagli insegnanti coinvolti nel progetto. Si tratta di Giulia Bellagamba , Emanuela Lini ,
Celeste Prats , Francesca Denti , Gabriella Occhipinti Adelaide Piccinelli e Michele Somenzi . Presente anche la moglie di Marco Annunciata Camisani Questo infine l’elenco dei vincitori: nella prova scritta prima classificata Martina Locate lli (3ª A Piadena Drizzona), al secondo posto Marian Haridou (3ª B Piadena Drizzona), e al terzo Emma Conzadori (3ª B Torre de’ Picenardi). Per la prova grafica prima Jasmine Leila Sadiku (3ª A Piadena Drizzona), secondo Renato Bonali (3ª A Torre de’ Picenardi) e terzo Alexander Kuzo (3ª A Piadena Drizzona).
Domenica 15 giugno a Villa Medici del Vascello doppio appuntamento nel segno della creatività e della letteratura. Alle ore 15. la scrittrice Lucia Gaiotto condurrà un workshop di scrittura creativa alla scoperta delle tecniche narrative che trasformano un’idea in un racconto compiuto e dei metodi con cui gli scrittori costruiscono e raccontano storie. Approfittando della bellezza e della suggestione di Villa Medici, col suo parco pittoresco e le sale luminose che narrano storie secolari, i partecipanti del workshop, guidati dall’autrice, esploreranno la scrittura attraverso lo sguardo e l’osservazione di ciò che li circonda, e potranno sperimentare differenti tecniche di scrittura e affinare il proprio stile narrativo attraverso esercizi di scrittura creativa in cui non mancheranno spunti pratici per proseguire in autonomia. L’attività avrà una durata di due ore. I posti sono limitati, pertanto è richiesta la prenotazione entro il 12 giugno. Seguirà alle ore 18 un aperitivo letterario con Lucia Gaiotto che, in dialogo con Chiara Boniburini ed Elena Bosi del club del libro “Non l’ennesimo bookclub”, presenterà il suo libro “Catalogo di Donne Sole”. Entrambi gli eventi sono in collaborazione con “Non l’ennesimo bookclub”. Per info e prenotazioni: segreteria@villamedicidelvascello.it, 370-3379804.
I mercoledì sera d’estate nella biblioteca di Piadena
“E le stelle stanno a guardare” ovvero “I mercoledì sera d’estate in biblioteca”: è questa l’iniziativa che prenderà il via mercoledì prossimo alle 21 nel giardino della biblioteca di Piadena Drizzona. In programma un incontro ogni mercoledì fino al 30 luglio a beneficio di bambini e adulti. Nella serata inaugurale sarà presentato il gruppo di lettura e verrà allestito un rinfresco. Ingresso libero.
Nel panorama normativo italiano, il contratto di locazione ad uso abitativo rappresenta uno degli strumenti più comuni per regolare i rapporti tra proprietari di immobili e conduttori. Spesso si presta attenzione ai diritti e agli obblighi dell’inquilino, ma è altrettanto fondamentale comprendere il ruolo e le responsabilità del locatore. La normativa di riferimento è la Legge 431/1998, che ha riformato la disciplina delle locazioni abitative, sostituendo la precedente Legge 392/1978, pur mantenendo alcune sue disposizioni in vigore. In questo contesto, analizziamo diritti e doveri principali del locatore, figura centrale nella gestione del rappor to contrattuale.
IL DIRITTO AL CANONE
E ALLA RESTITUZIONE DELL’IMMOBILE
Il diritto principale del locatore è certamente quello di percepire il canone pattuito nei termini e nei modi stabiliti nel contratto. È buona prassi indicare con chiarezza la periodicità, le modalità di pagamento e, se previsto, la cedolare secca e in questo caso viene meno l’adeguamento ISTAT. Oltre al canone, il locatore ha diritto alla restituzione dell’immobile alla scadenza del contratto, in buono stato e libero da persone e cose, salvo il normale deterioramento d’uso. In caso di morosità del conduttore, l’art. 5 della Legge 392/1978 consente al locatore di intimare lo sfratto e di richiedere la convalida dell’ordine di rilascio dinanzi all’autorità giudiziaria. È essenziale, però, che il contratto sia regolarmente registrato, poiché in assenza di registrazione il locatore perde il diritto di agire giudizialmente per la riscossione dei canoni.
DOVERE DI CONSEGNA E MANTENIMENTO DELL’IMMOBILE IN BUONO STATO
L’art. 1575 del Codice civile impone al locatore due obblighi fondamentali: consegnare l’immobile in buono stato di manutenzione e mantenerlo tale per tutta la durata del contratto. Il bene deve essere idoneo all’uso pattuito (abitativo) e conforme ai requisiti igienico-sanitari. Il locatore è inoltre tenuto ad eseguire tutte le riparazioni necessarie,
escluse quelle di piccola manutenzione che competono all’inquilino ai sensi dell’art. 1609 c.c. Si pensi, ad esempio, alla sostituzione della caldaia o al rifacimento dell’impianto elettrico: trattasi di spese che gravano sul proprietario, non sull’inquilino.
REGISTRAZIONE DEL CONTRATTO E RISPETTO DELLA DURATA
La registrazione del contratto è un dovere imprescindibile del locatore. Ai sensi dell’art. 3, comma 8, della L. 431/1998, il locatore è tenuto a registrare il contratto entro 30 giorni dalla sottoscrizione e a darne comunicazione al conduttore. L’inosservanza di tale obbligo comporta in
particolare sanzioni fiscali. Quanto alla durata, i contratti a canone libero (cd. 4+4) e quelli a canone concordato (3+2) prevedono termini minimi inderogabili: non è consentito stipulare contratti con durata inferiore, pena la nullità della clausola. La risoluzione anticipata da parte del locatore è ammessa solo nei casi tassativi indicati dalla legge, come la necessità di destinare l’immobile ad uso proprio o per ristrutturazioni importanti.
RISPET TO DELLA RISERVATEZZA E LIMITI DI ACCESSO ALL’IMMOBILE Un aspetto spesso sottovalutato riguarda l’accesso all’immobile locato. Il locatore non può entrare nei locali senza il consen-
so dell’inquilino, salvo che non vi siano gravi motivi e previo congruo preavviso. Anche per effettuare lavori di manutenzione, occorre il rispetto del principio di buona fede e della privacy del conduttore. Il diritto di proprietà, in questo caso, subisce una compressione a favore della tutela del domicilio dell’inquilino.
ADEMPIMENTI FISCALI
E OBBLIGHI INFORMATIVI
Infine, il locatore ha precisi obblighi fiscali. Oltre alla registrazione, egli deve dichiarare i redditi da locazione nel modello Redditi o nel 730, scegliendo tra il regime ordinario e quello della cedolare secca, ove applicabile.
In presenza di un contratto a canone concordato, è richiesta l’attestazione dell’accordo territoriale da parte delle organizzazioni firmatarie, documento necessario per beneficiare delle agevolazioni fiscali previste. Consiglio: essere locatore non significa semplicemente concedere in uso un bene dietro corrispettivo: è un ruolo giuridico che comporta obblighi precisi, la cui inosservanza può determinare conseguenze, sia in termini contrattuali che fiscali. Una corretta gestione del rapporto locativo, fondata sul rispetto della normativa vigente, consente di prevenire controversie. Avv. Giulio Franzini
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In un’epoca in cui la casa è sempre più vissuta come rifugio e spazio personale da proteggere e valorizzare, la scelta delle porte gioca un ruolo centrale. Le porte blindate rappresentano una soluzione indispensabile per la sicurezza, mentre le porte interne in legno massello si affermano come elemento distintivo dell’arredo, unendo solidità e pregio estetico. Due soluzioni complementari, che rispondono a esigenze diverse ma ugualmente importanti: proteggere e rendere unico ogni ambiente.
SICUREZZA CERTIFICATA
UNA GARANZIA CONTRO I FURTI
La porta blindata è il primo baluardo contro le effrazioni. Realizzata con materiali resistenti come acciaio rinforzato e dotata di sistemi avanzati – cilindri europei, serrature multipunto, piastre antitrapano – assicura un elevato livello di protezione. Classificate secondo la norma UNI EN 1627, le porte blindate offrono sei livelli di sicurezza, con le classi 3 e 4 più adatte alle abitazioni private. Ma anche le porte interne in legno massello, pur non essendo nate per la sicurezza, offrono una notevole robustezza strutturale, superiore a quella delle porte tamburate, e garantiscono una maggiore durata nel tempo.
TECNOLOGIA E INNOVAZIONE
A SERVIZIO DELLA PROTEZIONE
E DEL COMFORT
Le moderne porte blindate integrano soluzioni tecnologiche sempre più evolute: chiusure elettroniche, lettori biometrici, gestione da remoto tramite app e collegamento ai sistemi domotici. Ma anche le porte interne in legno massello si evolvono: oggi è possibile scegliere modelli con cerniere a scomparsa, apertura a filo muro o sistemi a scorrimento silenzioso, per unire estetica e funzionalità. Entrambe le soluzioni contribuiscono a migliorare l’esperienza abitativa quotidiana, sotto ogni aspetto.
DESIGN E PERSONALIZZAZIONE: FUNZIONALITÀ E STILE
SENZA COMPROMESSI
L’attenzione al design è diventata fondamentale, sia per le porte blindate che per quelle da interno. Le prime possono essere rivestite con materiali pregiati come legno, vetro blindato o finiture effetto cemento, per integrarsi perfettamente con l’estetica dell’edificio. Le porte interne in legno massello, dal canto loro, rappresentano il top dell’artigianalità e del valore estetico: disponibili in varie essenze, laccature, intagli o finiture naturali, donano carattere e calo-
re agli ambienti. Ogni dettaglio è personalizzabile, per un risultato che rifletta il gusto e la personalità di chi abita la casa.
UN INVESTIMENTO PER IL FUTURO
Sia le porte blindate che quelle interne in legno massello rappresentano un investimento duraturo. La prima garantisce sicurezza, isolamento termoacustico, incre-
mento del valore dell’immobile e spesso consente anche vantaggi assicurativi. La seconda arricchisce gli interni con materiali autentici, offre maggiore resistenza rispetto alle porte leggere e mantiene intatto il proprio fascino nel tempo. Scegliere con attenzione entrambi i tipi di porta significa migliorare il comfort abitativo, con soluzioni belle, sicure e pensate per durare.
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Questa volta parliamo di… “ MEDARDO ROSSO ”
Il Giovane Medardo Rosso (1858- 1928) amava la scultura classica, tipo Bernini, Michelangelo (o Michael Angel, come lo aveva battezzato il giovane Renzi, che dopo avere cercato inutilmente di rottamare la vecchia politica, cercava di rottamare anche il mondo dell’arte), però pensava che forse fosse tempo di superare l’idea della raffigurazione del vero. Sull’ondata artistica pittorica che da Parigi stava travolgendo il mondo intero, l’impressionismo di Monet, Cézanne, Renoir per ricordare solo qualcuno, lui rifiutava l’idea di riprodurre il reale, il suo obiettivo era quello di raffigurare le impressioni che l’artista trae dalla realtà. Proprio a Parigi, in quegli anni, la stessa idea toglieva il sonno al più anziano Rodin, con cui Medardo aveva fatto amicizia salvo litigarci poco tempo dopo, ma si sa, gli artisti sono tutti piuttosto caratteriali. Non pago di lavorare sul bronzo, Medardo aveva deciso di lavorare su un materiale nuovo, meno eterno di bronzo e marmo, un materiale che plasmato in forme di “non finito” rendesse il giusto senso di precarietà e provvisorietà delle cose: la cera. Il suo motto: il faut oublier la matière (bisogna dimenticare la materia). Memorabili i suoi busti di bimbi, il bimbo malato, il bimbo ebreo, il bimbo che ride, ecce puer e l’irresistibile bimbo davanti alle cucine economiche (ma perché?). Di spirito anarchico, insofferente all’insegnamento, Medardo Rosso (è il suo vero nome, non uno pseudonimo) viene espulso dall’accademia delle belle arti, ingrossa le fila degli “scapigliati” milanesi, anticonformisti artisti dalla vita dissoluta appartenenti al movimento detto del Maledettismo, dai poètes maudits francesi. Così, dopo avere per certi versi anticipato il futurismo e snobbato il dadaismo, dopo avere imposto ai musei di tutto il mondo l’uso dei condizionatori (la cera, si sa, ha la cattiva abitudine di sciogliersi ai primi caldi), ci regala nuove esperienze visive che Valelapena osservare da vicino.
Alle ore 18 “ll Vespro della Beata Vergine” sarà interpretato da La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations
Una grande anteprima al Monteverdi Festival dedicata alla composizione di musica sacra più imponente del Divin Claudio: “ll Vespro della Beata Vergine”, in scena oggi alle ore 18 nella splendida cornice della Chiesa di San Marcellino. Ad interpretarlo i due massimi gruppi di musica antica spagnoli, La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations, diretti e creati da Jordi Savall, in una interpretazione che rimarrà memorabile per il pubblico del Festival. Quattro secoli dopo la sua creazione, quest’opera non ha perduto nulla della sua forza d’espressione e della sua eccezionale intensità. E il segno incontestabile del genio di Monteverdi che ha saputo, più di ogni altro compositore del suo tempo, mettere a profitto i diversi movimenti apparsi intorno al 1600, e
INTERVISTA
che hanno fatto di questo periodo un momento cruciale nell’evoluzione del linguaggio musicale: grazie ad una mescolanza degli stili (antico e moderno), ad una volontà di sperimentazione e di ricerca su nuovi effetti d’espressione e di carattere (stile rappresentativo, stile concertato, madrigali guerrieri e amorosi, arie spirituali, ecc...), all’ar te del “cantare per la gorgia” (madrigali passeggiati e diminuiti) che deriva precisamente dalla scoper ta del “recitar cantando” (Nuove Musiche di G. Caccini). A ciò viene ad aggiungersi l’evoluzione della musica polifonica con nuovi tentativi riguardo allo spazio e all’espressione, il che provocherà una progressiva liberazione dell’armonia, permettendo una combinazione raramente così favorevole delle tecniche modali, tonali e cromatiche.
La visita guidata alla cripta e i suoi segreti in Cattedrale
Ultima visita con l’Unità Pastorale S. Omobono, alla scoperta dei nostri luoghi di fede, d'arte e di storia che ha avuto come tema conduttore la Cattedrale e i suoi segreti. Appuntamento domenica 15 giugno alle ore 15 per visitare la cripta e gli altari minori. Per iscriversi: don Carlo Rodolfi (339 7310382).
Cinquecento anni fa venne posta una pietra miliare nella storia della lingua italiana: furono pubblicate a Venezia le “Prose” nelle quali si ragiona della volgar lingua, oggi più note come “Prose della volgar lingua”, a cura del cardinale e umanista Pietro Bembo. Vi si fissavano due modelli per la lingua scritta che avrebbero conosciuto un successo duraturo: la prosa (di alcuni passi) del Decameron di Boccaccio e la poesia delle Rime di Petrarca. Di questo scritto e del suo autore abbiamo parlato con Francesco Rustici (nella foto) , assegnista di ricerca all’Università per stranieri di Siena, nell’ambito del progetto Repertorio delle corti. Lingua, linguaggi e cultura testuale (ReCoLLeCT).
«L’opera di Bembo ha permesso quella cristallizzazione linguistica che, ancora oggi, consente a un italofono istruito di leggere l’italiano di Dante e Petrarca e di percepire una vicinanza sorprendente tra la propria e quella lingua. Va detto che l’effetto delle “Prose” fu, per così dire, a lento
“Quodlibet” ha ripubblicato il libro del compianto Edmondo Berselli, “Venerati maestri. Operetta immorale sugli intelligenti d’Italia”, uscito per la prima volta nel 2006 per Mondadori. Il titolo richiama la triade del percorso degli intellettuali italiani, attribuita ad Arbasino: “giovane promessa, venerato maestro, solito s***o”. In quelle pagine, Berselli ritraeva il mondo
rilascio: inizialmente, riguardò una cerchia intellettuale ristretta; solo in seguito, come testimoniano le edizioni (successive) in formati più economici e maneggevoli, il libro conobbe una maggiore diffusione tra il pubblico. Resta comunque un testo difficile oggi come lo era allora: diviso in tre libri, mette in scena un dialogo tra Ercole Strozzi, Federico Fregoso, Giuliano De’ Medici e Carlo Bembo. Un modo di argomentare per iscritto all’epoca in voga, e però oggi forse più arduo da affrontare. I primi due
culturale più in vista dei primi anni Duemila, in parte ancora sovrapponibile a quello attuale: non ci sono più Rober to Calasso, Umberto Eco, Pietro Citati ed Eugenio Scalfari; ma sono ancora presenti Paolo Mieli, Claudio Magris, Nanni Moretti, Roberto Benigni, Giuliano Ferrara e altri an-
libri delle Prose sono più teorici e discorsivi mentre nel terzo compaiono le indicazioni precettistiche grammaticali». Le Prose vedono la luce in una città e in anni non casuali: la Venezia tra Quattro e Cinquecento, dove lavorava il primo editore della storia, Aldo Manuzio. «Il rapporto con Aldo Manuzio fu fondamentale: le Prose furono ambientate proprio a Venezia nel 1502, ossia nel periodo di pubblicazione delle edizioni aldine delle Rime di Petrarca (1501) e della Commedia di Dante (1502) curate da Bembo. Si trattava di edizioni rivoluzionarie, giacché Bembo applicò agli autori in volgare un metodo di indagine filologica fino a quel momento adoperato solo per i testi classici latini e greci. Al successo editoriale contribuirono poi il formato tascabile e il carattere corsivo, merito dell’abilità e inventiva imprenditoriali di Manuzio». Parlando sempre di lingua scritta, si può dire che Bembo abbia rilevato un parallelismo frut -
tuoso tra lo sviluppo del latino e qu ello del volgare fiorentino? «Non solo: Bembo si discosta dal modo di vedere i volgari italiani come una corruzione del latino. Certo, in linea con i suoi tempi, continua a riconoscere un maggiore prestigio al latino. Ma – e qui sta un punto decisivo –ragiona in termini di autori: se è vero che il latino aveva prodotto, nei secoli, un numero cer tamente maggiore di opere di valore, nulla vietava che anche il volgare avrebbe potuto raggiungere delle vette artistiche paragonabili; come dimostrano appunto Dante, Petrarca e Boccaccio. Ecco perché non si possono ridurre le Prose a un modello per pacificare la discussione su uno standard linguistico; piuttosto, quel che vi accade è la riapertura di una questione letteraria. Detto in altri termini: così come a suo tempo la letteratura classica aveva prodotto dei capolavori inimitabili, era tempo che anche il volgare facesse lo stesso, seguendo il modello fornito dagli autori più prestigiosi».
cora. Il libro allestisce una galleria satirica di personaggi, evidenziandone i difetti sino a trasformarli, per ammissione stessa dell’autore, a macchiette di loro stessi. Che l’ammissione di Berselli sia una “captatio benevolentiae” (uno stratagemma retorico sornione) o no, il punto è che sorridendo Berselli ha il coraggio di mostrare il lato tronfio e grottesco degli esponenti più in vista della cultura italiana (oggi, dopo aver scritto cose del genere, si farebbe probabilmente incetta di querele). Osservazioni di stile e di costume punteggiano il volume, dai
tic verbali a considerazioni puntute (come il fatto che fare la rivoluzione, in fondo, è meno faticoso che riformare il sistema). Tuttavia, il libro non è un nichilistico rifiuto della cultura: Berselli dissemina con disinvoltura la scrittura di riferimenti colti, lasciando l’impressione che la cura ai mali della cultura – italiana, ma non solo – si trovi proprio nella cultura.
Nell’ambito degli eventi collaterali della mostra “Apocalisse con figure” allestita al Museo Diotti, è in programma oggi alle 17 nella parrocchiale della frazione di Quattrocase l’inter vento di don Gino Assensi su “Le storie di San Giovanni Evangelista nella chiesa parrocchiale di Quattrocase”.
Martedì prossimo, alle 21 presso il Diotti, don Claudio Rubagotti, parroco di Casalmaggiore, parlerà de “Il libro dell’Apocalisse”. Domenica 15 alle 16 presso il Museo Civico di Canneto sull’Oglio
Marida Brignani guiderà la visita della mostra “Il sacro in casa”. Martedì 17 giugno alle 21 al Diotti, Vittorio Rizzi interverrà su “Il segno del Giudizio. La tradizione medievale del Canto della Sibil-
la”. Sabato 21 alle 17 nella sede della scuola di disegno “Bottoli” le “Tecniche di stampa delle illustrazioni dell’Apocalisse” saranno illustrate da Valter Rosa in collaborazione con Carlo Beccari. Infine, martedì 24 giugno alle 21 al Museo Diotti sarà proiettato il film di Ingmar Bergman “Il settimo sigillo” (inizialmente previsto a ridosso dell’inaugurazione della mostra). La proiezione sarà curata da Emanuele Piseri. Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito. Guido Moreschi
Dal 13 al 15 giugno torna anche a Cremona l’iniziativa del Touring Club presieduto da Auricchio
Dal 13 al 15 giugno la bellezza è per tutti, grazie ad “Aperti per voi sotto le stelle” del Touring Club Italiano. Una grande festa diffusa con eventi e visite a luoghi inconsueti, aperti eccezionalmente per l’occasione. Grazie all’accoglienza dei preziosi volontari del Touring, sarà possibile conoscere e ammirare piccoli e grandi tesori del nostro Paese. Palazzi, chiese, teatri, archivi e luoghi d’ar te saranno protagonisti di aperture straordinarie e serali, per permettere a tutti di scoprire e riscoprire luoghi e dettagli di ambienti suggestivi, fino al tramonto e aspettando le stelle. Un evento nazionale di valorizzazione della cittadinanza attiva e di raccolta pubblica di fondi. Il programma è ricchissimo e, insieme ai numerosi siti parte del progetto “Aperti per voi” - che quest’anno festeggia i suoi primi 20 anni di attività, ricevendo per questo importante anniversario l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica - include eccezionalmente delle vere e proprie chicche. A Cremona, per il filone “Dimore sto-
PRESSO LA LIBRERIA LOGOS
“Dentro il libro” ospita venerdì 13 giugno alle 18 don Luciano Carrer
riche, tra arte e istituzioni”, l’Antico Monastero di Santa Monica (nella foto) apre eccezionalmente le sue porte venerdì 13 giugno con visite guidate alle ore 19 e alle 20.30 e domenica 15 giugno con visite guidate alle 17 e 18.30. Per l’occasione sarà possibile esplorare l’affascinante ex monastero agostiniano, oggi trasformato in un campus universitario d’eccellenza. Ci si immergerà nella suggestione di un grande chiostro rinascimentale e si potranno scoprire l’Aula Magna, ex chiesa monastica, con affreschi del cremonese
Giuseppe Natali e del fiammingo Rober t de Longe, la Cappella, dove arte antica e scultura contemporanea dialogano in un’atmosfera magica e suggestiva, la Biblioteca, nella storica sala capitolare, custode di oltre 14.000 volumi e di un prezioso affresco del 1564, un vero tesoro da scoprire. Il Corpo Aule, infine, è uno splendido esempio di recupero di una struttura ottocentesca, in cui l’architettura contemporanea si fonde con la storia, un ambiente luminoso e innovativo pensato per l’apprendimento. I volontari del Tou-
Venerdì 13 giugno alle ore 18, presso la Libreria Logos in corso Garibaldi 92 a Cremona, avrà luogo l’ultimo evento della stagione organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Diogneto. Nell’ambito della rubrica “Dentro il libro”, don Luciano Carrer, socio dell’Associazione, presenterà una riflessione dal titolo “Dalla Bibbia alla vita: Antico
ring, inoltre, accoglieranno i visitatori, sabato mattina nella chiesa della Santissima Trinità e nel sito della Strada Basolata Romana, domenica nella chiesa di S. Maria Maddalena, sabato e domenica (dalle 12 alle 15) nella Cattedrale (per scoprire tutti i programmi, le modalità di prenotazione (dove prevista) e di visita: sottolestelle.touringclub.it).
Il nuovo presidente del Touring nazionale Gian Domenico Auricchio - in un’intervista sul Corriere della Sera - ha rivelato che “ A perti per voi, grazie a un appassionato esercito di oltre mille e seicento soci volontari, ha permesso finora a quasi venticinque milioni di visitatori di ammirare decine di siti monumentali abitualmente inaccessibili o con forti limitazioni d’ingresso». Obiettivi del suo mandato è «avvicinare al Tci i giovani, che non sono lontani dal viaggio, alimentando l’orgoglio, il senso di appartenenza, il rispetto per il nostro straordinario Paese. Sfida impegnativa che sento come una missione e sarà tra le priorità al tavolo di lavoro nei prossimi mesi».
Testamento” in cui affronterà alcune tematiche importanti quali la ricostruzione cronologica dei testi, l’attribuzione ai loro autori, l’ispirazione, il prestigio di ogni pagina della Scrittura, la necessità della mediazione ecclesiale del contenuto religioso, alla luce del Nuovo Testamento. L’incontro è aperto a tutti.
DIMORE STORICHE
Visite guidate oggi e domani in due ville Un’occasione unica per varcare oggi la soglia di una delle più interessanti residenze nobiliari dell'intero territorio casalasco, grazie alle visite guidate straordinarie a Villa Fadigati La Bastia a Mar tignana di Po, da secoli dimora della nobile famiglia Fadigati che dalla fine del ’700 la abita e la custodisce. La storica villa, sorta tra il XVII e il XVIII secolo e poi pervenuta alla nobile famiglia cremonese Lodi, dopo alcuni cambi di proprietà a partire dall’anno 1793 è della nobile famiglia Fadigati. Domenica, invece, altra speciale apertura per Villa Manna Roncadelli Vaghi di Grumone di Corte de’ Frati, residenza estiva cinquecentesca immersa nel verde della campagna del fiume Oglio. Per info e prenotazioni: 379 1165691.
Il Museo Ferroviario riapre domani alle 15 Il Museo Ricordi Ferroviari Cremonesi (nel piazzale della Stazione 12) riaprirà domani gratuitamente alle ore 15-18.
In attesa di conoscere il futuro del tecnico Stroppa, la società grigiorossa deve già iniziare a valutare la rosa e cosa serve per lottare con profitto nella corsa alla salvezza
FABIO VARESI
La gioia dopo la tempesta. Così possiamo parafrasare la celebre poesia di Leopardi per raccontare la folle sfida del Picco, dominata della Cremo, che sul 3-0 ha però mollato un po’ la presa ed ha incassato due gol in un minuto, facendo tremare i polsi dei tifosi grigiorossi. Sarebbe stata una follia gettare la vento una promozione strameritata sul campo, ma la squadra ha serrato le fila e raggiunto una promozione davvero speciale, perché a metà stagione appariva un’utopia. L’entusiasmo mostrato dalla piazza durante la premiazione di lunedì pomeriggio allo Zini testimonia il desiderio dei tifosi di rivedere la Cremo affrontare il gotha del nostro calcio (per la 9ª volta a girone unico), sperando che gli errori commessi tra anni fa, servano da monito alla società, la quale ha il non facile compito di allestire una rosa in grado di lottare per la salvezza. Rispetto ad allora, ci sono molti punti fermi in rosa, mentre i giocatori in prestito o in scadenza di contratto sono davvero pochi. Purtroppo torneranno alcuni giocatori, che probabilmente non rientrano nei progetto e che dovranno essere ceduti, cosa non age-
SERIE A 2025-26
vole. Stiamo parlando in particolare di Tsadjout, Okereke e Lochoshvili, che difficilmente verranno riscattati, mentre Quagliata potrebbe di nuovo interessare al Catanzaro. E poi c’è Vazquez, il cui valore è indubbio, ma a 36 anni la serie A potrebbe essere troppo impegnativa per lui, che non ha mai nascosto di voler terminare la carriera dove tutto è iniziato: in patria al Belgrado di Cordoba. Non ci siamo dimenticati della questione allenatore. Giovanni Stroppa ha rivendicato con orgoglio il lavoro fatto, mostrando anche di non aver gradito l’esonero ad inizio ottobre. Il suo contratto scade a fine giugno (come quello del direttore sportivo Giacchetta) e dopo i primi contatti con la proprietà, nulla è finora trapelato sulla trattativa. È probabile che le due parti si siano prese un po’ di tempo per riflettere, nell’interesse di entrambi. Non è un mistero che da mesi alla Cremo piaccia Gilardino, ma la promozione potrebbe aver cambiato le carte in tavola, anche se iniziano ad arrivare voci di interessamenti in serie B (in primis il Venezia) per il tecnico di Mulazzano, che in carriera vanta tre promozioni nella massima serie. Non ci resta che attendere. Con fiducia...
Si partirà con gli anticipi sabato 23 agosto e il calciomercato si chiuderà l’1 settembre
MATTEO VOLPI
Riagguantato il sogno, si torna tra i grandi. La promozione dei grigiorossi ha completato l’organico della prossima serie A, la cui fisionomia è ancora tutta da scrivere. Tante le incognite, soprattutto sulle panchine dove sta per iniziare un vero e proprio valzer di allenatori che si preannuncia ricco di colpi a sorpresa. Il Napoli si presenterà ai nastri di partenza da campione in carica ancora con Antonio Conte alla guida tecnica ed un doppio impegno campionato-Champions da gestire. L’Inter, dopo la brutta figura contro il Psg, ha salutato Simone Inzaghi ed ha scelto il suo successore (Cristian Chivu) per provare ad aprire un nuovo ciclo. Lo stesso dicasi per l’Atalanta, che si è separata da Gian Piero Gasperini dopo le tante soddisfazioni raccol-
Juventus Torino
Como Inter Milan
Verona Atalanta
Genoa
Parma
Pisa
Cagliari
Lazio Roma
te in questi nove anni, ma dovrà mantenere il dna europeo con il nuovo tecnico Juric. Punti di domanda anche in casa Juventus, dove Tudor è in attesa, o meno, di conferma dopo l’avvento in società di Giorgio Chielli-
Udinese
CREMONESE
Sassuolo
Bologna
Fiorentina
Lecce
Napoli
Napoli
ni e Damien Comolli. La Roma ha celebrato l’addio alla panchina di Claudio Ranieri e ha grandi aspettative dall’era Gasperini, in casa Fiorentina si è incassato l’addio di Raffaele Palladino che sembra essersi libe-
rato per una chiamata importante, mentre la Lazio ha salutato Baroni e richiamato Sarri. Il Milan, dopo la delusione dell’ottavo posto di questa stagione, ha provato ad agire d’anticipo ingaggiando Max Allegri in panch ina e Igli Tare come diesse, Bologna, Como, Genoa e Udinese vorrebbero confe rmarsi sui livelli crescenti, il Torino ripartirà da un nuovo tecnico ( Marco Baroni), così come il Lecce e le altre. La prossima serie A inizierà con gli anticipi della prima giornata sabato 23 agosto e terminerà il 24 mag gio 2026. La sessione estiva di calciomercato si chiuderà ufficialmente lunedì 1 settembre, per tanto le trattative saranno in via di definizione durante le prime due giornate di campionato. La Coppa Italia, infine, inizierà per la Cremonese il 17 agosto allo Zini contro il Palermo.
1ª GIORNATA (24-09-2025)
Milan-Cremonese
2ª GIORNATA (31-08-2025)
Cremonese-Sassuolo
3ª GIORNATA (14-09-2025)
Verona-Cremonese
4ª GIORNATA (21-09-2025)
Cremonese-Parma
5ª GIORNATA (28-09-2025)
Como-Cremonese
6ª GIORNATA (05-10-2025)
Inter-Cremonese
7ª GIORNATA (19-10-2025)
Cremonese-Udinese
8ª GIORNATA (26-10-2025) Cremonese-Atalanta
9ª GIORNATA (29-10-2025)
Genoa-Cremonese
10ª GIORNATA (02-11-2025) Cremonese-Juventus
11ª GIORNATA (09-11-2025) Pisa-Cremonese
12ª GIORNATA (23-11-2025) Cremonese-Roma
13ª GIORNATA (30-11-2025) Bologna-Cremonese
14ª GIORNATA (07-12-2025) Cremonese-Lecce
15ª GIORNATA (14-12-2025) Torino-Cremonese
16ª GIORNATA (21-12-2025) Lazio-Cremonese
17ª GIORNATA (28-12-2025) Cremonese-Napoli
18ª GIORNATA (03-01-2026) Fiorentina-Cremonese
19ª GIORNATA (06-01-2026) Cremonese-Cagliari
20ª GIORNATA (11-01-2026) Juventus-Cremonese
21ª GIORNATA (18-01-2026) Cremonese-Verona
22ª GIORNATA (25-01-2026) Sassuolo-Cremonese
23ª GIORNATA (01-02-2026) Cremonese-Inter
24ª GIORNATA (08-02-2026) Atalanta-Cremonese
25ª GIORNATA (15-02-2026) Cremonese-Genoa
26ª GIORNATA (22-02-2026) Roma-Cremonese
27ª GIORNATA (01-03-2026) Cremonese-Milan
28ª GIORNATA (08-03-2026) Lecce-Cremonese
29ª GIORNATA (15-03-2026) Cremonese-Fiorentina
30ª GIORNATA (22-03-2026) Parma-Cremonese
31ª GIORNATA (04-04-2026) Cremonese-Bologna
32ª GIORNATA (12-04-2026) Cagliari-Cremonese
33ª GIORNATA (19-04-2026) Cremonese-Torino
34ª GIORNATA (26-04-2026) Napoli-Cremonese
35ª GIORNATA (03-05-2026) Cremonese-Lazio
36ª GIORNATA (10-05-2026) Cremonese-Pisa
37ª GIORNATA (17-05-2026) Udinese-Cremonese
38ª GIORNATA (24-05-2026) Cremonese-Como
Come per Poser, intervistato la scorsa settimane, anche per Federico Zampini vale il discorso dello scotto da pagare del noviziato nella massima serie. Il playguardia di Perugia, 26 anni il 27 giugno, è sicuramente cresciuto dalla promozione ad head coach di Brotto, giocando anche buoni match, ma la percentuale nel tiro da fuori (sotto l'11%), ha sicuramente influenzato negativamente il giudizio sulla sua stagione.
Come valuti il tuo primo campionato in serie A?
«Credo che il mio primo campionato sia andato di pari passo con quello della squadra: una par tenza tranquilla e difficile per poi ingranare nella seconda parte». Con Brotto mi pare tu abbia giocato con maggior coraggio, lo confermi?
«Il minutaggio è cambiato inizialmente con coach Brotto, perché credo che la sua filosofia di ba-
In attesa dell’annuncio della conferma di coach Bechi, in arrivo nelle prossimo ore, sempre che non vi siano colpi di scena, la Ferraroni JuVi sta conoscendo le prossime avversarie in A2. Dalla massima serie A sono arrivate Scafati e Pistoia, due piazze che vogliono rilanciarsi dopo una stagione molto difficile. Proprio i campani hanno annunciato il nuovo tecnico, che è una vecchia conoscenza in casa oroamaranto: si
sket si sposi bene con quello che dimostro io all’interno del campo e soprattutto durante gli allenamenti»
Come mi spieghi la negativa percentuale nel tiro da tre punti?
«Ci sono annate durante le quali si vede il canestro più grande e altre - come quella di quest’anno - che la testa prende il sopravvento sul resto, sicuramente non mi definisco un tiratore mortifero da 3 punti, ma nemmeno un giocatore che
Il play-guardia di Perugia analizza la sua prima esperienza nella massima serie e sceglie quella contro Trapani al PalaRadi come miglior partita della stagione
rispecchia quelle percentuali».
L a più bella partita in questa stagione, tua e della squadra?
«La mia miglior partita credo che sia arrivata insieme alla partita più bella della squadra, parlando di intensità e qualità e sto parlando della vittoria in casa contro la corazzata Shark Trapani. Credo che dopo quella partita la squadra sia riuscita a cambiare mentalità e ad affrontare al meglio le partite seguenti».
Pensi di rimanere a Cremona anche nella prossima stagione?
«Stiamo parlando con la società, a fine mese mi scade l’opzione di rinnovo, quindi ne sapremo di più sicuramente più avanti». Intanto, la società sta proseguendo la ricerca di nuovi sponsor importanti o addirittura di nuovi soci, in modo da rendere ancora più sostanzioso il budget per il futuro, che sarà comunque affrontato ancora una volta con scelte oculate.
La volontà è di dare continuità al gruppo degli italiani, mentre quasi tutti gli stranieri saluteranno Cremona. Il desiderio sarebbe quello di trattenere Payton Willis, protagonista della salvezza, ma il giocatore ha sicuramente tante opzioni e non disdegnerebbe di giocare in una squadra che fa le coppe europee, quindi la sua permanenza è molto difficile. Ma Brotto e Conti sanno cosa può servire per lottare per la salvezza, sperando di non avere i problemi incontrati nel girone d’andata del campionato appena concluso. Per concludere, dando un’occhiata ai playoff, dobbiamo fare i complimenti a Peppe Poeta, che alla prima esperienza da capo allenatore, ha pilotato la Germani Brescia in finale, traguardo storico per la società biancoblu. Partito tra lo scetticismo e dopo un ciclo molto importante, l’ex play della Vanoli ha rivitalizzato una squadra che ora ha diritto di sognare, aspettando l’avversaria in finale.
tratta di Alessandro Crotti, artefice della promozione in A2 della JuVi nella stagione 2021-22. Esonerato il campionato successivo, è reduce dalla positiva esperieza ad Avellino, conclusa al play-in con una neopromossa. Altra conoscenza del basket cremonese cercherà il rilancio in A2: si tratta di Demis Cavina, che con la Vanoli ha vinto
tutto nel 2023 (promozione in serie A, Supercoppa e Coppa Italia di categoria) e
che l’anno dopo ha centrato la salvezza. Esonerato a fine dicembre con la squadra in fondo alla classifica, tenterà di riportare l’ambiziosa Tezenis Verona nel massimo campionato. Per completare l’elenco delle squadre, mancano la perdente della finale playoff e le tre promosse dalla serie B. Per quanto riguarda l’epilogo dei playoff di A2, la
finale tra Rimini e Cantù inizia domani sera in Romagna, con gara 2 sempre a Rimini il 10 giugno. Poi si va a Desio per gara 3 (13 giugno) e l’eventuale gara 4 (15 giugno), mentre la “bella” è in programma il 17 giugno a Rimini. Tutti i match si giocano alle 20.45. In serie B le finali playoff sono Montecatini-Ruvo di Puglia e Roseto-Mestre.
Quarti di finale
RIMINI -Brindisi 3-2 (88-84, 78-67, 57-59, 54-66, 81-74)
Cividale- FORLÌ 2-3 (90-85, 82-74, 81-91, 72-83, 78-81)
RIETI -Urania Milano 3-0 (65-47, 65-61, 89-81)
CANTÙ -Fortitudo Bo 3-2 (72-64, 81-67, 68-77, 68-74, 88-63)
Semifinali
RIMINI -Forlì 3-1 (75-69, 83-78, 78-87, 76-64) CANTÙ -Rieti 3-0 (83-59, 89-74, 84-77)
Nations League: la finale
è tra Portogallo e Spagna
Domani alle 21 a Monaco di Baviera si gioca la finale di Nations League tra Portogallo e Spagna.
Il Brescia scompare dopo 114 anni di storia Musetti cede ad Alcaraz, Errani-Paolini in finale
Ben 114 anni di storia evaporati in una calda giornata di giugno. Al termine di settimane estenuanti e di false illusioni, il presidente Cellino ha deciso di non pagare le spettanze per poter iscrivere la squadra nella prossima stagione ed ora sembra incomprensibile il ricorso portato avanti dalla società per essere riammessa in serie B. La speranza dei tifosi è in una fusione per partire almeno dalla serie D.
PARIGI - Il sogno di Lorenzo Musetti è durato due set, ma dopo aver vinto il primo 6-4 e perso il secondo solo al tie break, ha accusato un malanno a una gamba e si è ritirato, dopo aver perso 6-0 il terzo set. Peccato. Lo spagnolo Alcaraz torna in finale, dopo aver vinto il Roland Garros nel 2024. Nel doppio femminile, Errani e Paolini volano in finale dopo aver battuto ancora una volta Andreeva-Schneider (6-0, 6-1).
Dopo la sconfitta al tie break a Modena, le ragazze di coach Magri devono vincere al massimo 3-1 per essere promosse ed evitare il set supplementare
In attesa di completare i roster per la prossima stagione, Vbc Casalmaggiore e Trasporti Bressan Offanengo hanno fissato la data della preparazione estiva. La nuova stagione delle casalasche partirà, come da tradizione, dalla Casa al Mare del Comune di Casalmaggiore a Forte dei Marmi. La struttura versiliana dal 10 al 31 agosto sarà popolata da tante giovani atlete iscritte ai Forte Volley Camp targati Volleyball Casalmaggiore, ma dal 18 agosto fino a fine del mese saranno presenti anche tutte le giocatrici della prima squadra insieme a tutto lo staff tecnico capitanato dall’ head coach Claudio Cesar Cuello per la preparazione atletica precampionato. Sarà il 18 agosto, invece, l’inizio della nuova avventura sottorete della Trasporti Bressan Offanengo, data del raduno al PalaCoim della prima squadra neroverde, che si preparerà alla
NUOTO - S tamattina dalle 9 Il Trofeo Bissolati è in programma nel fine settimana
quarta avventura consecutiva della sua storia in A2 femminile.
Poi la squadra di Giorgio Bolzoni sarà protagonista al PalaCoim nel 4º Trofeo Pietro Bressan, in programma sabato 20 e domenica 21 settembre organizzato dal Volley Offanengo con Casalmaggiore, Costa Volpino e le azzurrine
del Club Italia. Successivamente parteciperà alla Valtellina Volley Week: martedì 23 settembre alle 18 a Tresivio contro la Futura Giovani Busto Arsizio e mercoledì 24 settembre alle 17 a Chiuro contro le croate dello Zagabria. In serie B1, la Fantini Folcieri Ostiano (nella foto) ha ceduto
È tutto pronto per il 13º Trofeo Bissolati di nuoto, in programma oggi e domani presso la Canottieri di via Riglio. Si parte stamattina alle ore 9, mentre la sessione pomeridiana è in programma dalle 14.45 (stessi orari per la giornata di domani). Impegnate tutte le categorie, dagli Esordienti B in poi e nelle varie specialità. La manifestazione è
solo al tie break dopo una battaglia nella gara d’andata della doppia sfida con il Volley Modena, che mette in palio la promozione in A2. Il primo set è stato equilibratissimo sino a quando la Fantini Folcieri infilava un filotto di 7-1 per chiudere sul 22-25. Reazione emiliana nel secondo parziale è successo per 25-23. Nel terzo set Ostiano ha messo la freccia sull’11-15, ma Modena completava la rimonta nel finale, imponendosi 25-23, mentre nel quarto le cremonesi partivano forte e poi chiudevano 23-25. Il tie break, purtroppo, è stato a senso unico e Modena arrivava presto sul 15-4. Ma tutto è ancora in gioco e stasera alle 20.30 al PalaVacchelli di Ostiano, la Fantini Folcieri di coach Valeria Magri per conquistare la serie A2 deve vincere 3-0 o 3-1, mentre con il 3-2 si giocherebbe la promozione al set supplementare.
cresciuta nel corso degli anni ed ha visto impegnati atleti che poi hanno fatto grandi cose a livello internazionale, in un movimento natatorio che in Italia sta vivendo uno dei momenti più felici della sua storia. L’appuntamento nel weekend alla Bissolati è quindi da non perdere per vedere all’opera tanti giovani di belle speranze.
Trofeo Dossena: stasera la finale Brescia-Genoa
Dopo le fatiche in Primavera 1 e la conquista della salvezza, la Cremo di Pavesi è apparsa un po’ scarica al Trofeo Dossena e dopo ha battuto di misura il Modena, ha perso con la Rappresentativa Lnd e con il Como, fallendo così le semifinali, che si sono giocate giovedì sera: Como-Genoa 1-2, Brescia-Rappresentativa Lnd 1-0. Stasera alle 21 al Voltini di Crema la finale che assegna il trofeo.
PALLANUOTO SERIE C
La Bissolati ha chiuso la stagione al 5º posto
La Bissolati ha chiuso la stagione con una sconfitta di misura (14-13) a Preganziol, piazzandosi al quinto posto finale, ma molto distante dal vertice. CLASSIFICA (16ª giornata): Lodi 43; Como 36; Verona 35; Orobica 32; Bissolati 2 5; Piacenza, Preganziol 21; Trento 19; Swim Project,
Continua lo show della formazione del Flora (nella foto) che ancora una volta non ha tradito le attese ed ha firmato un altro capolavoro imponendosi sull’Arcos Brescia per 7-1, mettendo così in cassaforte la qualificazione alla finalissima del Campionato Italiano Juniores di società. Sulle accoglienti corsie del bocciodromo bresciano di Castel Mella i dubbi su come sarebbe finito il match li hanno scacciati via in fretta i boys rivieraschi con le due coppie nel tiro di precisione. Nella categoria Under 15 Thomas Mor e Christian Di Vita s’imponevano nettamente sui bresciani Singh-Palazzi (4823), mentre tra gli Under 18 è stato più sofferto il successo di Alessandro Massarini e Alessandro Minoia, opposti a BrambillaVivenzi, per 34-32. Successo sul filo di lana (8-7) della terna rivie-
La formazione di Giuseppe Domaneschi ha travolto in trasferta l’Arcos Brescia e domani nella sfida casalinga bastano due set per la final four di Campobasso
rasca Di Vita-Massarini-Mor su Brambilla-Palazzi-Singh, mentre non ha tradito le attese il neo maggiorenne Luca Domaneschi che ha avuto la meglio su Rachele
Vivenzi per 8-5. L’exploit del Flora è proseguito negli incontri di coppia con Mor-Minoia che superavano i bresciani Magri-Singh (8-7, 8-1), mentre Di Vita-Domaneschi,
perso il primo set opposti a Vivenzi-Palazzi (6-8), si aggiudicavano il secondo per 8-3. Ha diretto il match Davide Cavagna Domani la sfida di ritorno sulle corsie del Bocciodromo Comunale e per i ragazzi del Flora si tratta di sfruttare il campo, chiudere i conti per garantirsi la fase finale a Campobasso a fine mese che vale il tricolore. Non nasconde la propria soddisfazione il ct Giuseppe Domaneschi, anche se nella disanima non manca qualche appunto: «Come sempre bravi i ragazzi, abbiamo vinto con un vantaggio ampio, ma con un po’ di sofferenza di troppo. Il risultato non deve trarre in inganno, perché un paio di incontri si sono conclusi sul filo di lana. Ora ci bastano due set nel ritorno per qualificarci alla final four, però dobbiamo alzare il livello sia domenica, sia nelle eventuali finali di Campobasso».
Mancato il podio continentale, il quattro di coppia proverà a rifarsi in Coppa del Mondo CANOTTAGGIO
Siamo solo ad inizio stagione e la preparazione non è ottimale, ma il quattro di coppia azzurro sperava di salire sul podio europeo, anche se non sul gradino più alto. Invece, la barca di Giacomo Gentili ha concluso la finale al quarto posto, non riuscendo ad essere incisivi nei primi 1000 metri, parte della gara in cui la lotta per il vertice ha interessato soprattutto Gran Bretagna, Olanda e Polonia. Di positivo
c’è la grande generosità e la voglia, alla ricerca di una insperata rimonta, con sorpasso prima della Spagna e poi della Germania. Al traguardo
il titolo è andato ai britannici, sull’Olanda e la Polonia, con un distacco di 3”14 sulla barca di Sartori, Rambaldi, Panizza e Gentili (nella foto Canottaggio. org/Julia Kowacic) . I quattro azzurri proveranno a rifarsi nella tappa di Coppa del Mondo in programma a Varese dal 13 al 15 giugno. Nel complesso l’Italia è tornata da Plovdiv con cinque medaglie (due argenti e tre bronzi), bilancio positivo per il dt Antonio Co -
lamonici. Intanto, oltre a Gentili, gareggeranno in Coppa del Mondo anche le bissolatine Susanna Pedrola ed Elena Sali nel quattro di coppia. Canottieri cremonesi protagoniste sul lago di Comabbio a Corgeno nei Campionati Lombardi giovanili 2025. Bissolati e Flora hanno portato a casa tre titoli, l’Eridanea due e la Baldesio uno. Conquistati anche complessivamente 6 argenti e tre bronzi.
SUCCESSO PARMENSE
(M.M.) Colpo grosso dei parmensi Alessandro Riva e Luca Sprega, vincitori del 46º Trofeo Flora e 14º Memorial Zanotti. I portacolori dell’Audace eliminavano nei quarti Sarzi Amadè-Assirati (12-5) ed in semifinale gli offanenghesi Vannucchi-Podenzana per 12-10. Sugli scudi anche i beniamini di casa Edoardo Massarini e Alessandro Minoia che estromettevano i compagni di società A. Massarini-L. Domaneschi (12-5), i cicognolesi Luccini-Vitali e in semifinale avevano la meglio su Pedretti-Lupi per 12-6. Finale a senso unico che si è dipanata per tredici tornate, successo di Riva-Sprega su Massarini-Minoia per 12-5. Ha diretto la gara Gabriele Ceriati.
Non sono mancate le emozioni nella CronoRomanengo 2025, il classico appuntamento con le prove contro il tempo che assegnava anche la maglia di campione regionale della Lombardia delle categiorie Under 23, Juniores, Elite e Juniores femminili, Allieve e Allievi. Da segnalare tra gli Under 23 il settimo posto di Eros Sporzon dell’Arvedi Cycling, al traguardo a 1’40” dal vincitore Nicholas Travella (Velo Club Mendrisio). Settimo posto anche per Jacopo Costi del Team Serio Pianengo tra gli Allievi, nella prova vinta da Edoardo Fiorini (Petrucci Zero24 Cycling Team). Gli altri vincitori sono stati: Riccardo Colombo, Federica Piergiovanni, Maria Acuti e Matilde Carretta.
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NEURORADIOLOGIA
«Non avevo mai avuto problemi di salute, non potevo immaginare una cosa così, io da sola con tre aneurismi», racconta con un sorriso Giancarla , cremonese di 63 anni. È arrivata due anni fa all'Ospedale di Cremona in urgenza per la rottura di un aneurisma; è stata operata, e dalla Tac di controllo hanno scoperto la presenza di altri due aneurismi cerebrali (non rotti). «Si può convivere con un aneurisma cerebrale per anni, senza saperlo», spiega Michele Besana (neuroradiologo interventista dell'Ospedale di Cremona, nella f oto con Giancarla). «Quasi sempre lo si scopre per caso, grazie a una Tac o una risonanza fatta per altri motivi. Non dà nessun sintomo, sino a quando non si rompe (e allora è un'emergenza), o sino a quando non inizia a comprimere le strutture vicine del cervello». L'aneurisma cerebrale è la malformazione vascolare più frequente. «Nonostante la terribile esperienza del primo aneurisma, che non dimenticherò mai, oggi mi sento tranquilla: so di essere in buone mani», racconta Giancarla. «La decisione di inter venire su un aneurisma non rotto è una decisione delicata, e dipende da diversi fattori», spiega Besana. «Da una parte, è fondamentale capire la dimensione, forma e posizione dell'aneurisma; dall'altro, contano anche le caratteristiche del paziente, come familiarità, età, ipertensione o abitudine al fumo. Quando il rischio legato all'aneurisma supera nettamente quello dell'intervento, allora ha senso procedere », conclude. Dopo l'intervento, la Neuroradiologia di Cremona segue il paziente nel tempo: per i cinque anni successivi, il team contatta ogni persona operata per sapere come sta e programmare i controlli.
L’inserto Salute di Repubblica ha pubblicato la ricerca sui migliori ospedali d’Italia: i nostri all’11° e 18° posto
Chi ha avuto la possibilità di leggere Salute , l’inserto di Repubblica , uscito giovedì 29 maggio, avrà certamente sobbalzato leggendo che i due ospedali dell’Asst di Cremona, ovvero il Maggiore cittadino e l’Oglio Po di Casalmaggiore, sono considerati tra i migliori in tutta Italia. La ricerca, che ha portato a classificare i 100 migliori ospedali del Paese, è stata condotta dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza Quello pubblicato dal settimanale di Repubblica, afferma l’ar ticolo, è “uno strumento per aiutare i nostri lettori a orientarsi, una guida alle strutture delle diverse Regioni. Il che è impor tante: i viaggi della speranza il più delle volte non hanno senso. Le persone disorientate inseguono i luoghi di eccellenza che spesso non ser vono al loro scopo. Magari perché gli ospedali che hanno un buon ufficio marketing hanno convinto pubblico e medici di base di essere la panacea per tutti i mali. Troppe volte vediamo persone prendere treni, spendere soldi, mettersi in fila alle porte dei luminari riconosciuti, magari bravissimi ma spesso inutili. Perché centri di cura di qualità ce ne sono ovunque, perché i protocolli sono la spina dorsale che tiene in piedi la medicina moderna, perché mettersi in viaggio non è quasi mai giustificato”. “Questa che vi proponiamoprosegue l’articolo - non è una classifica, ma un database per scegliere in cui l’Istituto Tedesco di Qualità ha messo insieme diversi parametri e li
ha valutati in modo da fornirci le indicazioni necessarie. Per ognuna delle strutture possiamo così vedere la valutazione di aspetti impor tanti come l’igiene e l’accessibilità, possiamo vedere cosa pensano le persone che ci sono andate e, soprattutto, scopriamo come si colloca il centro di cura nel Piano Nazionale Esiti, il database pubblico che ci fa sapere come sono andate le cose ai pazienti che sono stati curati nei diversi ospedali italiani per diverse patologie. Sapere quali sono i centri attorno a noi che possono darci una
mano in maniera adeguata è di grande utilità: saremo noi a scegliere dove andare ma possiamo così farlo avendo in mano delle valutazioni. Ed è tanto”.
I parametri considerati sono 6: la reputazione, il trattamento medico, l’igiene, il servizio al paziente, le iniziative sulla qualità, la ricerca. Ebbene, non solo i due nosocomi cremonesi sono tra i primi 100, ma fanno parte addirittura dei 20 d’élite: il Maggiore occupa infatti l’11° posto, l’Oglio Po il 18°.
L’ospedale di Cremona ottiene
il massimo punteggio (eccellente) in 5 parametri, mentre è solo buono a livello di reputazione. Anche l’Oglio Po è al top in 5 parametri, con la valutazione che scende a ottimo nel servizio al paziente. Osser vando la classifica complessiva, il primato appartiene al Policlinico Gemelli di Roma, mentre il Maggiore di Cremona è il migliore in Lombardia, poco avanti al Niguarda di Milano, agli Spedali Civili di Brescia e all’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, che precede di poco l’ospedale Oglio Po.
Entrando nel dettaglio della ricerca, l’Istituto Tedesco Qualità e Finanza valuta un ospedale sulla base di quattro fonti di dati: il Programma Nazionale Esiti, (Pne) 2024 Agenas, che rende noti i dati sull’efficacia e l’efficienza dell’assistenza medica negli ospedali italiani; la piattaforma online micuro. it, per confrontare i servizi offerti dagli ospedali rispetto ai loro competitor; le recensioni di Google con le esperienze dei pazienti; le informazioni fornite dagli ospedali stessi a proposito del tipo di trattamenti medici, igiene, assistenza medica e infermieristica, partecipazione a studi clinici e qualità dei servizi offerti. Sulla base di questi dati, ogni struttura ha ricevuto dei punteggi su una scala da uno a tre per i sei diversi criteri citati.
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