Al signor Charles Francis Kaufmann, indagato per la morte della donna russa e della bambina trovate senza vita a Villa Pamphili a Roma, è bastato spacciarsi per regista, col nome inventato di Rexal Ford, per ottenere dal ministero della Cultura
863mila euro per un film (“Stelle della notte”) mai realizzato. Il bonus risale ai tempi del governo Franceschini, e per questo la destra è ora all’attacco, in uno scaricabarile che aumenta il disgusto del cittadino medio. Il fatto che un truffatore violento, senza alcuna esperienza nel cinema, abbia potuto ottenere (con un nome falso!) quasi un milione di euro di fondi pubblici, dice molto del pantano in cui sta affondando questo Paese. Vanni Raineri
La genialità di Fattori in mostra a Piacenza
Pani a pagina 25
SPECIALE ECONOMIA CARLO COTTARELLI: «DOMINIO BIG TECH, LA COMPETIZIONE È DIFFICILE»
VACANZE
fatemi capire...
CULTURA
NUOVA LEGGE
Articoli alle pagine 13-20
EVENTI
Stamattina i bolidi della Mille Miglia in città
Questa mattina transita da Cremona la leggendaria 1000 Miglia. Il passaggio, promosso dal Comitato Organizzatore 1000 Miglia, è sostenuto dal contributo del Comune, con la collaborazione dell’Aci, e grazie al contributo di Cavec. L’arrivo degli equipaggi della 1000 Miglia è previsto alle 7.30 e proseguirà sino alle 11.30 circa. I bolidi, provienienti da Busseto, sosteranno in Piazza del Comune.
POLIZIA DI STATO
SOLIDARIETÀ
Sarà il 5 settembre la “Cena dei 500” di Medea Torna la Cena dei “meravigliosi 500” di Medea. Dopo il successo delle prime due edizioni, nel 2023 alle Colonie Padane e nel 2024 al Campus dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Medea ha voluto riproporre l’appuntamento, che si terrà venerdì 5 settembre a Villa Calciati a Persico Dosimo. Il contributo per la partecipazione alla cena e il sostegno ai progetti dell’associazione è di 100 euro.
LAVORI
Intervento di A2A sulla rete di riscaldamento
A2A Calore e Servizi informa che, nell’ambito delle attività di manutenzione programmata, sono stati avviati dei lavori sulla rete di teleriscaldamento in via Massarotti, in corrispondenza dell’intersezione con via Trebbia. L’intervento è finalizzato a garantire l’efficienza e la continuità del servizio, secondo i più elevati standard di qualità e sicurezza. Le attività proseguiranno fino al 27 giugno.
Si tratta del divieto di accesso alle aree urbane. Emesso anche nei confronti degli aggressori della “Ciocco”
Contrasto alle bande giovanili con il Dacur
In risposta al fenomeno delle cosiddette “bande giovanili”, oltre alle misure di custodia cautelare già eseguite nell’ambito dei procedimenti penali tutt’ora in corso a carico dei minori resisi responsabili di tali condotte, la Questura di Cremona ha emesso diverse misure per prevenire il ripetersi di ulteriori fatti criminosi connessi al suddetto fenomeno al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico in città. Nello specifico, sono stati emessi dieci avvisi orali e quattro provvedimenti di Dacur (divieti di accesso alle aree urbane): con tale misura viene vietato, all’autore delle condotte incriminate e che hanno originato i disordini, l’accesso e lo stazionamento nelle immediate vicinanze dei locali interessati. Nel caso di specie, con i provvedimenti emessi dal Questore Aragona è stato vietato l’accesso non solo al locale dove sono accaduti i gravi disordini in questione, infatti l’efficacia del provvedimento di divieto - predisposto dalla Divisione Anticrimine della Questura -, è stata estesa a tutti i locali e gli esercizi di pubblico trattenimento situati nel centro cittadino, con il divieto anche di poter stazionare fuori o nelle immediate vicinanze degli stessi locali, il tutto per la durata di tre anni.
Tale azione di contrasto attuata
LA POLEMICA
dalla Questura è stata la specifica risposta ai fatti criminosi accaduti negli ultimi mesi nel pieno centro di Cremona dove era stato registrato un incremento di episodi che avevano ingenerato turbativa per la sicurezza e la tranquillità pubblica, e dei quali si erano resi protagonisti soggetti minorenni o appena maggiorenni. Il fatto più eclatante si era verificato lo scorso febbraio presso l’esercizio pubblico “La Ciocco”. Nella circostanza, la vittima dell’aggressione, attuata da cinque minorenni, riportava una grave lesione oculare in seguito al trauma subito. I responsabili erano già stati nell’immediatezza colpiti dalla misura degli arresti in custodia cautelare. Ma adesso con i provvedimenti di Dacur emessi dal
Questore due dei responsabili non potranno neanche più fare ingresso in tutti i locali del centro e stazionare nelle immediate vicinanze; l’eventuale violazione del divieto è punita con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10.000 a 24.000 euro. Le posizioni degli altri due soggetti sono al vaglio della Divisione Anticrimine che ha avviato le relative istruttorie per l’emissione di ulteriori Dacur oltre a un Avviso orale già emesso. Infine, altri due Dacur sono stati emessi a carico dei tre soggetti, di cui uno minorenne, che si sono resi responsabili dei gravi fatti accaduti il 26 febbraio scorso: nella circostanza i tre erano stati arrestati dopo che avevano commesso una rapina all’interno dei locali
L’assessore commenta criticamente la raccolta di firme contro la revisione dell’assetto attuale
Muro Frazzi, la replica di Carletti
Tempo fa ci siamo occupati della volontà degli amministratori di abbattere o abbassare il muro di cinta di via Frazzi, e della conseguente raccolta di firme da parte dei cittadini per impedirlo. Sul tema è intervenuto l’assessore alle Opere Pubbliche del Comune di Cremona Paolo Carletti.
“Ringrazio il Comitato di Quartiere
Po - afferma Carletti - per la costante attenzione che pone alle dinamiche amministrative che riguardano quella zona così bel -
la e importante della città. È certamente positivo che i cittadini si organizzino per confrontarsi sul futuro e sulle necessità di sviluppo dei quartieri in cui vivono e dove crescono i loro figli. Inoltre, è altrettanto positivo che i cittadini si organizzino e si muovano compatti per contrastare quelle che ritengono prevaricazioni dell’amministrazione, spendendo energie per creare gruppi di pressione che contrastino decisioni imposte”. “Forse queste energie - prosegue
dell’attività “K2 Pizza Kebab Grill”, fatti durante i quali uno dei dipendenti aveva anche subito delle lesioni. Per tale evento, oltre agli arresti eseguiti in flagranza di reato, il Questore di Cremona ha emesso due provvedimenti di Dacur e tre Avvisi Orali; è tutt’ora in corso l’istruttoria per l’irrogazione del Dacur al terzo autore dei fatti.
Le restanti misure di prevenzione sono state emesse nei confronti degli autori di episodi analoghi ma di minore gravità sempre commessi in centro città e presso il centro commerciale Cremona Po. I provvedimenti emessi nei giorni scorsi non esauriscono la più generale azione di prevenzione e contrasto attuata dalla Questura. Infatti, sono tutt’ora in atto presso gli uffici della Divisione Anticrimine ulteriori procedure finalizzate all’emissione di altri provvedimenti Dacur a carico di altri soggetti minorenni che si sono resi responsabili delle condotte sopra descritte nonché di altri gravi episodi criminosi.
La Questura di Cremona, in stretto contatto con la Prefettura, continua a monitorare la situazione collaborando sinergicamente con le altre forze dell’ordine e le istituzioni locali per garantire la sicurezza e la tranquillità pubblica in città e provincia.
Nuovi episodi a Crema Rapina con un coltello
Allarme bande giovanili anche nel Cremasco. I Carabinieri di Crema hanno denunciato per rapina e porto illegale di un coltello un ragazzo di 18 anni, con pregiudizi di polizia. La notte di giovedì, alla centrale operativa veniva segnalata una rissa tra ragazzi in centro cittadino. Immediatamente si portavano sul luogo una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile di Cremona e a supporto le Stazioni di Romanengo e Rivolta d’Adda, che accertavano trattarsi di un’aggressione a due ragazzi da parte di tre sconosciuti, i quali minacciandoli con un coltello avevano rapinato uno dei due del suo telefono cellulare. Il malcapitato peraltro veniva colpito con un pugno al volto ed a seguito delle lesioni riportate ricorreva alla cure dei sanitari del Pronto Soccorso per essere poi dimesso con una prognosi di 10 giorni. Le immediate ricerche nelle vie adiacenti permettevano di rintracciare uno dei tre aggressori, condotto in caserma. Le indagini continuano per l’dentificazione degli altri due soggetti e per il recupero del telefono cellulare. L’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Cremona per il reato di rapina aggravata.
Carletti - sarebbe però opportuno risparmiarle quando è davvero necessario, altrimenti l’impegno potrebbe apparire come un esercizio di stile fine a sé stesso. L’amministrazione ha proposto il progetto di rivedere il muro di cinta dell’ex area Frazzi chiarendo fin da subito che ogni intervento sarebbe stato vincolato al benestare dei residenti. Questo lo ha ribadito al Direttivo del Comitato e all’assemblea del quartiere. Se si vuole mantenere il muro così com’è, non era necessario alzare barricate, semplicemente perché nessuno vuole agire contro la volontà dei cittadini”.
Una risposta piccata che non è stata accolta con grande favore dai promotori della raccolta firme.
CRONACA
In gran par te delle regioni italiane, Lombardia compresa, i saldi estivi inizieranno sabato 5 luglio e si concluderanno il 3 settembre. Si prospettano sessanta giorni di prezzi scontati e di opportunità per scovare affari interessanti, offrendo a chi ha rimandato i propri acquisti la possibilità di approfittare delle promozioni.
Marco Stanga , vice presidente di Confcommercio Provincia di Cremona e presidente provinciale Federmoda, prevede che la spesa media per famiglia si attesti intorno ai 200 euro (circa 90 a persona), con una partecipazione dei consumatori stimata attorno al 55%, simile a quella della stagione 2024.
Quali dati vi aspettate per la stagione dei saldi da luglio a settembre?
«Non abbiamo ancora proiezioni precise, ma ci aspettiamo numeri in linea con l’anno scorso. Il problema è che le aspettative sono spesso disattese da un contesto economico sempre più instabile: l’inflazione reale, quella percepita dai cittadini, è ben più alta di quella ufficiale. Questo riduce la propensione alla spesa e aumenta la prudenza. Speriamo che l’effetto saldi, almeno nel breve periodo, dia una boccata d’ossigeno, anche se la vera sfida resta quella di far tornare la gente nei negozi fisici».
I saldi reggono ancora come sistema di vendita?
«Sì, il saldo come concetto funziona ancora. Il nome stesso ha un suo fascino, resta un richiamo importante per il consumatore. Ma oggi la situazione è cambiata. In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo - e il 2025 è davvero uno degli anni più duri che io ricordi - i clienti tendono ad aspettare i saldi per fare acquisti.
«I saldi attraggono ancora ma pesano e-commerce e crisi»
Questo significa che, nel periodo che li precede, le vendite si bloccano. Per reagire, molti di noi hanno dovuto anticipare promozioni e iniziative già nelle settimane precedenti, pur di non restare fermi. I saldi quindi non sono più solo un’opportunità commerciale, ma spesso diventano una necessità per smuovere un mercato che si è fatto sempre più instabile».
Qual è il maggior concorrente del commercio al dettaglio?
«L’e-commerce è ormai un concorrente a tutti gli effetti, e in molti casi rappresenta una concorrenza sleale. Le grandi piattaforme possono permettersi
sconti che noi piccoli commercianti non possiamo sostenere, grazie a margini diversi e risorse molto più ampie. Spesso vendono gli stessi nostri prodotti, ma con tecniche promozionali aggressive e investimenti che per noi sono inarrivabili. E il paradosso è che, anche volendo usare le stesse piattaforme, in alcuni casi le aziende produttrici ce lo impediscono per evitare di “bruciarsi” il prodotto in rete. Online, se non compari nelle prime righe dei motori di ricerca, è come non esistere. E per una microimpresa vendere online oggi è un extra costoso, perché questo canale di vendita in realtà non porta dei grandi margini, anzi, tante volte
MARCO STANGA
«Il piccolo commercio a Cremona è in sofferenza. Negli ultimi mesi, lavorare in città è diventato ancor più difficile a causa dei numerosi cantieri aperti contemporaneamente.»
le società che operano rischiano di andare in perdita tra i costi di gestione e i costi di trasporto: diciamo che per la piccola attività è qualcosa in più, per sopravvivere».
Qual è la situazione a Cremona tra piccolo commercio e centri commerciali? C’è stato qualche cambiamento oppure il rilancio del centro urbano è ancora un miraggio? «Il piccolo commercio a Cremona è in sofferenza, e lo vediamo chiaramente anche dagli urban data. Gli accessi al centro, sebbene numericamente non bassi, non si traducono in reale affluenza utile per i nostri negozi. Negli
ultimi mesi, lavorare in città è diventato ancora più difficile a causa dei numerosi cantieri aper ti contemporaneamente. Con il traffico che si forma, raggiungere il centro storico diventa complicato e scoraggiante per molti cittadini. I disagi sono evidenti: si creano code, rallentamenti, e alla fine la gente rinuncia. Come Confcommercio Provincia di Cremona e Botteghe del Centro, stiamo cercando nel nostro piccolo di incentivare l’accesso al centro, anche attraverso accordi come quello con Saba sui parcheggi scontati. Ma la realtà è che la somma di questi disagi sta allontanando sempre più persone dal cuore della città. Servirebbe una programmazione più attenta e coordinata degli interventi, per non penalizzare ulteriormente il commercio di prossimità. Il confronto con i centri commerciali è impari: parcheggi gratuiti, ambienti climatizzati, servizi di ogni tipo. Il cliente sceglie la comodità. A tutto questo si aggiunge la concorrenza degli outlet, come il Fidenza Village, dove spesso troviamo gli stessi brand che vendono capi prodotti appositamente per quel canale, a prezzi impossibili per noi. Il contesto economico poi peggiora tutto: consumi in calo, inflazione reale ben più alta di quella dichiarata, aumento dei costi fissi e una sfiducia generale alimentata anche dal clima internazionale. Le piccole imprese, come quelle del centro, sono allo stremo. Chiediamo che le amministrazioni dei centri storicida Cremona a Crema e in tutta la provincia - comprendano che senza misure strutturali e coraggiose, non si regge. L’Imu è troppo alta, l’accessibilità è un tema non risolto e l’Iva al 22% ci sta soffocando: allo Stato diciamo che ser vono interventi urgenti, veri paracadute per chi ogni giorno prova a tenere aperta la propria attività. Perché lavorare in queste condizioni è diventato davvero molto difficile».
BENEDETTA FORNASARI
È un cibo presente in abbondanza sul pianeta, ricco di proteine e di gran lunga meno inquinante della carne. C’è un problema, però: alla vista e al palato di moltissimi resta, e molto probabilmente resterà, respingente; parliamo degli insetti.
I V ANTAGGI AMBIENTALI
DEGLI ALLEVAMENTI
DI INSETTI
Una delle ragioni che viene presentata più di frequente in favore di una dieta a base di insetti è il ridotto impatto ambientale. Il World Economic Forum ha stilato una lista di motivi per cui mangiare insetti può ridurre il cambiamento climatico; lista riassumibile dicendo che, a parità di nutrimento, allevare gli insetti comporta un consumo ridotto di risorse ambientali (ad esempio, il terreno e l’acqua) e una riduzione drastica di rifiuti (come i gas serra). Prendiamo il caso della farina di grilli; scrive nel suo blog il medico, neurologo e dietologo cremonese Francesco Puerari : “Per produrre 1 kg di carne sono necessari 11 kg di foraggio, 15.415 litri di acqua, 200 metri quadrati di terreno. La produzione di 1 kg di carne fa emettere circa 60 litri di CO2. Per produrre 1 kg di farina di grillo sono richieste molto meno risorse (il cosiddetto “indice di trasformazione alimentare”, ndr): 1,7 kg di mangime, 2 litri di acqua, 50 mq di ter -
Nutrirsi di insetti: vantaggi e riserve
reno con liberazione di soli 0,2 litri di CO2”.
IL DISGUST O PER GLI INSETTI È QUESTIONE ANCHE CULTURALE
Come accennato, uno dei freni maggiori all’introduzione degli insetti nell’alimentazione - nello specifico, l’entomofagia - è il senso di disgusto; gli inglesi parlano di “ick factor”, che in italiano (ricorrendo all’onomatopea) sarebbe il “fattore bleah”.
Sulla rivista australiana Aeon (l’articolo è stato tradotto in italiano su Internazionale ), Alexandra Plakias ha scritto che le ragioni di un siffatto disgusto hanno spesso delle radici culturali. Basta fare due esempi. Il primo riguarda i formaggi, che in alcune culture sono equiparati a del latte andato a male. Il secondo riguarda le scelte alimentari di chi, dopo aver assistito alla lavorazione di certi prodotti a
base di carne animale, ne è uscito inorridito e perciò ha optato per un’alimentazione vegetariana. Un’ulteriore prova è che gli insetti fanno già parte della dieta alimentare di milioni di persone; così come il fatto che la repulsione verso gli insetti interessa alcune culture più di altre.
UN MERCATO PER L’ENTOMOFAGIA
Più che di milioni di persone, per la verità, si dovrebbe parlare di miliardi: stando ai dati di una ricerca pubblicata dal National Institutes of Health degli Usa “circa 2,5 miliardi di persone nel mondo si affidano agli insetti come fonte di integrazione alimentare”. Non stupisce che l’industria alimentare legata agli insetti, si prevede, arriverà nel 2030 a valere circa 3 miliardi di dollari. In Tailandia - che, sul National Geographic, Stefan Lovgren definisce Paese leader nel settore - si contano ben 20mila fattorie dove si allevano grilli. In generale, la maggior parte degli insetti tailandesi allevati (si contano oltre 200 specie edibili) finisce come mangime
per altri animali; ma anche i ristoranti - spiega sempre Lovgren - stanno aggiornando l’offerta sui loro menu. In Tailandia, oltre ai grilli, si possono mangiare coleotteri, formiche, bruchi e cicale.
QUALCHE RISERVA
SU UNA DIETA
A BASE DI INSETTI
Non tutti però ritengono che una dieta a base di insetti potrà davvero fare qualcosa di decisivo per risolvere il problema del cambiamento climatico. Dustin Crummett , direttore esecutivo dell’organizzazione non-profit Insect Institute, ritiene che l’allevamento di insetti non funzionerà per almeno due motivi: il primo è che finirà per essere una fonte alternativa di alimentazione soltanto per il bestiame destinato all’industria della carne; il secondo è che, se proprio l’entomofagia si imporrà come abitudine alimentare, sostituirà al massimo dei prodotti già concorrenti alla carne, come quelli di panetteria. Inoltre, torniamo al solito problema: come superare il “fattore bleah”? Già, perché anche in un Paese pure all’avanguardia nel settore come la Tailandia proprio il disgusto è uno degli ostacoli maggiori; sicché spesso capita sì di mangiare insetti, ma sotto forma di più - per dir così - digeribili hamburger o farine, con cui produrre pasta, panificati o cioccolato.
EVENTI
Mattinata di festa quella di sabato scorso al San Pietro Park di Cremona, per la Giornata dell’Autismo. Ospiti speciali i ragazzi dell’associazione “Accendi il Buio”, che hanno potuto usufruire gratuitamente delle attrazioni e divertirsi insieme agli educatori. Una giornata all’insegna del divertimento e della solidarietà, a testimonianza dell’attenzione del comitato organizzativo del Luna Park per il terzo settore e per il mondo della disabilità.
Ma le iniziative non sono finite qui: mar tedì si è tenuta la Giornata della disabilità, offerta dai gestori del Luna Park, alla quale sono state invitate tutte le associazioni del settore e le famiglie. Domani spazio invece al divertimento per tutti, con una serata all’insegna dei supereroi. Ospiti speciali saranno Spiderman, Wonder Woman, Arlequin e Cat Woman, pronti a intrattenere gli ospiti del Luna Park e a scattare selfie. Un’occasione per rendere ancora più entusiasmante l’esperienza delle giostre. Luna Park inclusivo E domani i supereroi
Voi che leggerete queste righe sarete già in estate. Farà caldo, come oggi, ma - all’orizzonteoltre a una stagione rovente dal punto di vista meteorologico, l’estate 2025 potrebbe anche portare con sé nuovi rincari. A fare i conti, un rappor to di Facile.it e dell’assozione di consumatori “Consumerismo”. Diverse le voci di spesa interessate.
ENERGIA ELETTRICA
Partiamo dalle buone notizie.
Prendendo in considerazione la migliore offerta a prezzo fisso di giugno 2025, il prezzo risulta in calo del 2% rispetto alla migliore offerta del 2024. Buon segno, visto che d’estate la bolletta vede solitamente degli aumenti di prezzo, dovuti a ventilatori e condizionatori. Prendendo in considerazione un solo split in classe energetica B, tenuto in funzione per 5-6 ore al giorno nei mesi di giugno, luglio e agosto, dovremo quest’anno mettere a budget quasi 140 euro extra.
POLIZZE VIAGGIO
Quando si viaggia, soprattutto se all’estero, è bene sottoscrivere un’assicurazione per tutelarsi da una vasta gamma di imprevisti che possono incorrere durante la vacanza. Una polizza viaggio che comprende assistenza medica, smarrimento bagaglio e annullamento costa, in media, 36 euro per due settimane di viaggio in Europa, che diventano 48 euro se la vacanza è verso un paese extra europeo (ad esclusione di USA, Canada e Caraibi), e 55 euro se decidiamo di viaggiare verso queste destinazioni. Le tariffe, in questo caso, risultano stabili rispetto allo scorso anno.
VOL I, NAVI E TRENI
Capitolo trasporti. Sul fronte
CARA ITALIA
Ecco quanto ci costa l’estate 2025
traghetti, si rileva un aumento del 9,7% rispetto al 2024. I collegamenti marittimi con auto al seguito rappresentano una delle voci più critiche, soprattutto - neanche a dirlo - in prossimità di Ferragosto. I voli estivi verso l’Europa mostrano invece un aumento intorno al 7%, mentre i voli nazionali registrano un +21% su Ferragosto. I voli low-cost si assestano su rincari tra il +4% e il +6%. Buona la fotografia dei treni che, come rilevato da Consumerismo, non aumentano rispetto al 2024.
I L CARBURANTE
Ottime notizie per chi ha deciso di spostarsi in auto: nella prima settimana di giugno i prezzi di
benzina e diesel sono inferiori, rispettivamente, del 9% e del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo la simulazione del report, ad esempio, per percorrere la tratta Milano-Bari andata e ritorno, bisogna mettere a budget 195 euro per un’auto a benzina, quasi 20 euro in meno rispetto al 2024. Se si opta per una vettura diesel, invece, la stima di spesa è di circa 152 euro, 11 euro in meno rispetto allo scorso anno. La convenienza dei prezzi dei carburanti risulta tuttavia appesa agli avvenimenti internazionali tra Iran e Israele. I mercati del petrolio temono che un’escalation del conflitto possa rallentare o addirittura bloccare gli approvvigionamenti.
Voli, navi, treni, carburante, autostrade, centri estivi, assicurazioni, gelati. Quali prezzi aumentano e quali diminuiscono nella stagione che si è appena aper ta? L’indagine dei consumatori
IL PEDAGGIO A farsi sentire saranno i ritocchi sui prezzi dei pedaggi. A inizio anno Autostrade per l’Italia si è adeguata all’inflazione con un +1,8% sulle tratte di sua competenza.
CHI NON VIAGGIA L’estate rappresenta un periodo dell’anno ricco di spese extra anche per chi non viaggia: dalla gestione quotidiana dei figli all’abitazione, fino alle attività ricreative. Secondo i dati Istat, le famiglie italiane durante l’anno spendono in media 2.738 euro al mese per consumi. Le spese extra stimate tra giugno e settembre, escluse le vacanze e i centri estivi, si aggirerebbero tra i 1.500
e i 3.000 euro per una famiglia media con uno o due figli. I CENTRI ESTIVI
In una struttura privata si possono spendere circa 700 euro al mese per ciascun figlio. Nei centri estivi pubblici la cifra scende attorno a 400 euro. Il prezzo a tempo pieno rilevato nel 2025 nei centri estivi proposti in strutture private è più alto al Nord (190 €/ settimana), e scende al Centro (160 €) e al Sud (135 €). Il prezzo rilevato in strutture pubbliche è di 80 euro circa per metà giornata e di 100 euro per il tempo pieno.
TEMPO LIBERO E PASTI
L’estate è anche sinonimo di socialità: gelati, bibite, cene in pizzeria, cinema all’aperto, parchi diver timento. La spesa media stimata per famiglia è di 300–600 euro nell’arco dei tre mesi.
ALIMENTAZIONE
Il costo del cibo è un’altra voce che tende a crescere durante l’estate. La necessità di rinfrescarsi porta all’acquisto più frequente di frutta e verdura, spesso costosa, oltre a bevande fresche, gelati e snack che non fanno parte della routine invernale. Non mancano barbecue o grigliate in famiglia, che comportano l’acquisto di prodotti extra rispetto alle normali abitudini familiari ed una spesa extra che è compresa indicativamente tra 200 e 400 euro.
IL CARO GELATO
I consumatori italiani stanno pagando un prezzo sempre più alto per questa abitudine irrinunciabile. Nell’ultimo anno, il prezzo medio del gelato è salito del 9%; +24 % per i gelati a stecca e +23 % per quelli in vaschetta. Pesano i costi di latte, zucchero, cacao e panna, che hanno subito rincari tra il 50 % ed il 100%, costringendo artigiani e industria ad adeguare i listini.
SISTEMA DI REGOLAZIONE Pratica leva di regolazione profondità di lavoro. Posta a lato del manubrio accelera e facilita le regolazioni.
COLTELLI Rotore composto da 15 coltelli ssi con larghezza di taglio da 38 cm.
MANUBRIO Manubrio ripiegabile per ridurre gli spazi di ingombro in fase di rimessaggio
VACANZE (MA NON SOLO)
ENRICO GALLETTI
M ac in az io ne | C om pa tt az ion e Va gli a tur a | Mi sce l az ion e C onfe z ion a me n to di Sali M ineral i e Fertili zza nt i
Maci nazio ni & V ag liatu r e Sp ec iali anche co nt o t erz i
S OSP I RO (CR) | Via Giuse p pi na 7/ C
Tel. 0372 6 2 3 2 59 - 03 72 62 9 2 7 3 mi cr oc h imic a @lib er o.i t | ww w. mi croc himi ca .i t
Uno degli ostacoli su cui si era scontrata la riforma delle autonomie voluta dalla maggioranza (in realtà soprattutto dalla Lega, le altre forze in virtù di un accordo complessivo) riguarda i Lep (livelli essenziali delle prestazioni), e proprio su questo tema nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che attribuisce al governo una delega per la loro determinazione. Ovviamente la spinta è partita dal ministro Calderoli , che ha fatto della questione una vera e propria missione.
Riassumendo: la legge Calderoli sull’autonomia differenziata, che si basa sugli articoli 116 e 117 della Costituzione a seguito della riforma del Titolo V del 2001, era stata dichiarata incostituzionale in alcune sue parti dalla Consulta, che in particolare ha censurato l’intero procedimento previsto per la determinazione dei Lep, stabilendo che sia il Parlamento a fissare principi e criteri direttivi.
Il Lep sono una sor ta di salvagente per le regioni che dovessero andare in difficoltà nelle singole materie affidate alle Regioni, che sulla base dell’elenco dell’art. 118 sono davvero parecchie e pesanti, in quanto garantirebbero un servizio minimo che lo Stato dovrebbe assicurare a tutti i cittadini italiani. Se poi regioni più vir tuose riuscissero
Con la definizione dei Lep torna in auge l’autonomia
a migliorare il servizio attingendo a risorse proprie tanto meglio per chi vi abita: una specie di responsabilizzazione dei territori e di chi è chiamato ad amministrarli. La cosiddette “materie Lep” (quelle per cui vanno stabiliti) sono: istruzione, tutela dell’ambiente, beni culturali, tutela e sicurezza del lavoro, ricerca scientifica e tecnologica, alimentazione, ordinamento sportivo, governo del
territorio, por ti e aeroporti civili, grandi reti di trasporto e di navigazione, comunicazioni, produzione, traspor to e distribuzione nazionale dell’energia. Tra le eccezioni, la più rilevante è la tutela della salute. Il Governo avrà 9 mesi per emanare i decreti legislativi con cui determinare i Lep.
Non sono pochi coloro che avanzano dubbi sul testo del disegno di legge: ad esempio l’ar ticolo 1 af-
ferma che “la determinazione dei Lep è funzionale alla “completa attuazione” dell’autonomia differenziata”, ma l’articolo 2 precisa che la delega è finalizzata a “favorire il pieno superamento dei divari territoriali”: due obiettivi se non contrapposti, certamente ben diversi. “La legge 42/2009 - è il commento degli esperti Ivo Rossi e Alberto Zanardi per Lavoce.info -, in materia di federalismo fiscale, prevede che lo stato stabilisca i Lep, e finanzi i corrispondenti fabbisogni, per le funzioni delle regioni riguardanti i diritti fondamentali di cittadinanza (sanità, assistenza, istruzione e trasporto pubblico locale), insieme alle “funzioni fondamentali” degli enti locali. La legge Calderoli estende la determinazione dei Lep anche alle funzioni pubbliche oggi esercitate dallo Stato che, in attuazione dell’autonomia differenziata, potrebbero essere trasferite a singole regioni. Per questa finalità, uno strumento a 360 gradi, di straordinaria complessità e va-
stità, come quello configurato dal disegno di legge delega, è totalmente inappropriato e velleitario. Che senso ha procedere alla determinazione in via preventiva dei Lep in tutte le funzioni pubbliche statali se poi le regioni concretamente chiederanno l’attribuzione soltanto di alcuni ambiti di intervento?”. Altre perplessità riguardano l’autonomia differenziata come strumento per superare i divari territoriali: si potrebbe rispondere che nessuna riforma sull’autonomia dei territori si pone questo obiettivo, bensì quello di favorire i comportamenti virtuosi di chi amministra, il che rischia di produrre l’effetto contrario. Arduo sembra anche che il Governo possa rivalutare i Lep previsti, rivederli e introdurne di nuovi nel giro di soli 9 mesi. Ma l’obiettivo dei promotori della riforma (la parte della Lega legata al programma storico, lontano dal nazionalismo di Salvini ) è quello di anticipare i tempi ora che le condizioni politiche offrono uno spiraglio.
Infine, un profilo critico da parte dei due professori citati riguarda l’esclusione della materia sanitaria dalla determinazione dei Lep, in quanto secondo il Comitato Cassese la normativa già indica i livelli essenziali di assistenza, ma si tratterebbe di due parametri diversi. Un argomento spinoso per la stessa maggioranza, che promette di riservare altre sorprese.
EVENTI Martedì 24 a partire dalle ore 19, ritrovo in piazza Stradivari, poi tour della città
“Vespa
di sera 4”, in giro per le strade di Cremona
Ritorna, dopo il successo delle prime edizioni, l’appuntamento dedicato all’iconico scooter della Piaggio. La formula resta quella di sempre. Ma il Cavec, che promuove l’iniziativa grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale, ha scelto di calendarizzare l’evento a fine giugno. «In queste settimane,
in città, ci sono tanti eventi. - conferma il presidente Claudio Pugnoli -. Si respira un’euforia particolare. Che è in piena sintonia con lo spirito della Vespa». Le iscrizioni sono già aperte (con il modulo sul sito www.cavec.it). Per partecipare basta avere una “Vespa” e voglia di passare insie-
me una sera particolare. Sono ammessi tutti i modelli. Il programma prevede il ritrovo alle 19 in piazza Stradivari. Alle 20 sarà offerto un ricco buffet in Cortile Federico II, preparato dallo Ial di Cremona. Alle 21, la carovana, scortata dalla Polizia Locale partirà per un tour per le vie della città. Stop alle 21.45.
VANNI RAINERI
La protesta in Parlamento dell’opposizione contro l’autonomia
CLUB DI SERVIZIO
Lions e Leo Cremona Host: il passaggio di consegne
Nella sempre splendida cornice di Relais Convento, il presidente del Lions Club Cremona Host Alberto Chiarvetto e la presidente del Leo Club Elisabetta Chiarvetto hanno concluso la loro annata lionistica con la consueta serata di saluti e passaggio delle cariche. Entrambi hanno ringraziato i rispettivi consigli e i soci che hanno sempre dimostrato la loro partecipazione e disponibilità. A seguire il passaggio delle cariche con la consueta consegna del “martelletto” al neo presidente Daniele Squintani del Cremona Host e della spilla a Bianca Ferrari dei Leo.
«La prossima annata - ha ricordato Squintani nel suo primo saluto ai soci - sarà quella del 70° di fondazione del nostro club, sottolineando che sono stati, e continueranno a esserlo, 70 anni gloriosi di service e di iniziative in linea con i principi lionisitici, dando appuntamento a settembre per iniziare un altro anno di service a favore del territorio».
VANNI RAINERI
Mancano ancora pochi giorni e, dal 1° luglio, entrerà in vigore la nuova legge contro il maltrattamento degli animali. A livello giuridico la grande novità sta nel fatto che l’animale da oggetto di diritto diventa soggetto di diritto. In soldoni, il codice penale non tutela più il sentimento dell’uomo, bensì gli animali in quanto esseri senzienti, tanto che la rubrica del Titolo IX bis del libro secondo del Codice Penale viene rinominata “Dei delitti contro gli animali”. Vale a dire che prima di oggi gli animali erano in pratica beni mobili, e maltrattarli era considerato un reato contro il sentimento dei proprietari. Oggi vanno difesi in quanto tali, finalmente.
La legge 82 introduce una serie di importanti novità, tutte nel segno della difesa della loro incolumità e del loro benessere. Tra le principali modifiche, le pene più severe per i reati contro gli animali, il divieto di utilizzo di cani e gatti per produrre pelli e una serie di disposizioni per disciplinare la detenzione e custodia degli animali.
LE PENE
Le sanzioni si inaspriscono, tanto che la nuova legge prevede fino a due anni di reclusione per i maltrattamenti, e fino a 4 anni in caso di “sevizie o prolungamento volontario delle sofferenze dell’animale”. Ciò in aggiunta a una multa che può arrivare a 60mila euro. La riforma prevede fino a due anni di carcere e una multa di 30mila euro in caso di maltrattamenti, e lo stesso per chi partecipa a qualsiasi titolo a combattimenti tra gli animali, e anche a competizioni non autorizzate (fino a 4 anni per chi le organizza). Sono anche pre-
viste aggravanti, ad esempio nel caso il reato sia consumato in presenza di minori, se commesso a danno di più animali, se dopo le violenze e torture vengono diffuse immagini delle stesse. Altre aggravanti sono previste per chi provoca morte o ferite ad animali altrui, o anche ad animali di specie protetta, e poi per chi distrugge habitat di siti protetti. Legge particolarmente dura per chi abbandona l’animale: si prevede l’arresto fino a 1 anno e ammende fino a 10mila euro, con un aumento di pena fino a un terzo nel caso l’abbandono avvenga sulla strada. Punito anche il traffico di cuccioli: previste pene da 4 a 18 mesi con
multe fino a 30mila euro.
NIENTE CATENA
Tra le novità introdotte, il divieto di tenere i cani alla catena. Sappiamo bene come fino a qualche decennio fa erano in molti ad utilizzare la catena per costringere i cani a muoversi in spazi limitati e non far danni. In particolare i cani utilizzati per la caccia venivano spesso incatenati, e si capisce bene la loro gioia quando intravedevano il momento di poter scorrazzare liberi per i campi. Poche deroghe sono previste solo per ragioni sanitarie o di sicurezza temporanee.
AFFIDO
Soddisfatte le richieste delle as-
sociazioni animaliste che avevano chiesto la possibilità di ottenere l’affido definitivo degli animali in casi particolari. Nello specifico è stato introdotto un articolo nel codice di procedura penale che permette alle associazioni animaliste di chiedere il riesame dei sequestri e ottenere l’affido definitivo degli animali dietro cauzione.
LE REAZIONI
La soddisfazione dopo l’approvazione della legge è stata espressa soprattutto dalle forze di maggioranza. Più critica l’opposizione, che sottolinea come ci si sia concentrati soprattutto sull’inasprimento delle pene e ben poco sull’opera di prevenzione e conoscenza, ad esempio nelle scuole. Soddisfazione è stata espressa da parte delle associazioni animaliste e anche dall’Anmvi che raggruppa i veterinari italiani: «Spostare il focus del Codice penale dal sentimento umano all’animale in quanto tale è un cambio di prospettiva che mette l’essere senziente al centro delle tutele giuridiche. Non poteva che essere così» ha affermato il presidente Melosi, che però prosegue: «Ora è necessario che l’approccio repressivo sia affiancato da un approccio formativo-educativo, improntato alla prevenzione e alla qualità della convivenza con gli animali stessi».
21 Giugno 1970: nella finale mondiale con il Brasile il capitano del Milan entra solo
I sei minuti più famosi del calcio italiano
FABIO VARESI
I sei minuti più celebri e chiacchierati del calcio italiano. Dobbiamo tornare al 21 giugno del 1970, giorno della finale mondiale allo stadio Atzeca di Città del Messico tra il mitico Brasile di Pelèforse la Nazionale più forte di tutti i tempi - e l’Italia di Valcareggi , campione d’Europa in carica e composta da una generazione che ha fatto epoca. Su tutti Mazzola e Rivera , che per motivi mai completamente spiegati, raramente hanno giocato assieme, soprattutto da quando l’interista ha arretrato a centrocampo il suo raggio d’azione. Alla vigilia del Mondiale, Gianni Rivera ha subodorato di non essere titolare e ha minacciato di tornare a casa, ma dall’Italia è arrivato d’urgenza Nereo Rocco , allenatore del Milan, che avrebbe convinto il capitano rossonero a restare a disposizione. In ogni caso Rivera è sempre partito dalla panchina, ma dai quarti con il Messico ha iniziato a sostituire Mazzola nell’intervallo per la celebre staffetta ed in entrambi i casi è stato decisivo, segnando un gol ai messicani e la rete decisiva nello storico 4-3 con la Germania Ovest. In vista della finale, l’opinione pubblica spingeva per l’impiego dal primo minuto di Rivera, che ricordiamo era il Pallone d’Oro in carica e che contro una difesa poco arci-
4
Uno sconsolato Gianni Rivera allo stadio Azteca di Città del Messico non guarda nemmeno il campo di gioco. Davanti a lui, seduto in panchina, il commissario tecnico azzurro Ferruccio Valcareggi, al suo fianco Dino Zoff, allora riserva di Albertosi
I GOL INCASSATI DAGLI AZZURRI ALL’AZTECA
gna come quella brasiliana, avrebbe potuto facilmente inventare azioni pericolose per Boninsegna e Riva . Si tramanda che sarebbe stata la squadra a spingere per non impiegare il Gianni nazionale, perché poco incline alla copertura, mentre Mazzola in tutto quel Mondiale si è sacrificato al servizio della squadra. Sta di fatto che nell’undici titolare Rivera non c’è, per la gioia di Gianni Brera , storicamente molto critico con il capitano del Milan. La finale è molto dura, per la forza degli avversari e per il caldo che acuisce le fatiche dei 120
Lo scatto della settimana
Dieci anni di carcere ai capi ultras dell’Inter Andrea Beretta (ora collaboratore di giustizia) e del Milan
Luca Lucci. Fuori, tifosi milanisti e alcuni interisti hanno espresso il loro sostegno agli imputati...
minuti giocati con i tedeschi, ma dopo il vantaggio di Pelè, gli azzurri trovano il pareggio con Boninsegna e vanno al riposo sull’1-1. Negli spogliatoi Mazzola inizia a togliersi le scarpe, rassegnato alla staffetta, ma Valcareggi stupisce tutti e impone al capitano dell’Inter di prepararsi a rientrare in campo. Ad inizio ripresa l’Italia parte bene e sfiora il gol con un tiro di Domenghini deviato, ma poi crolla e incassa due reti da Gerson e Jairzinho E Rivera? Resta malinconicamente seduto in panchina e il primo cambio è Juliano per Bertini . A sei minuti dalla fine, il commissario tecnico inserisce Rivera al posto di
Lauren Sànchez
La prossima settimana sposerà il secondo uomo più ricco al mondo, Jeff Bezos (il primo è Elon Musk), e lo farà a Venezia: la festa durerà tre giorni, da martedì 24 a giovedì 26. La città lagunare sarà praticamente bloccata, soprattutto l’isola di San Giorgio. Un bel colpo davvero per la giornalista americana. Bezos era stato sposato in prime nozze con MacKenzie Tuttle, la quale dopo il divorzio è diventata la terza donna più ricca al mondo.
Boninsegna, scelta ancor più incomprensibile per una squadra che deve recuperare. Poco dopo Carlos Alberto rende fin troppo pesante la sconfitta degli azzurri (41), ormai stremati. Per anni si è cercato di capire i motivi di quei sei minuti e alla fine è plausibile pensare che Valcareggi sia andato nel pallone, non rendendosi conto dello scorrere del tempo, ma la sua scelta ha scatenato l’opinione pubblica e vanificato quanto di buono fatto da quella Nazionale. Ed infatti, al rientro in Italia, la comitiva azzurra è stata accolta tra le contestazioni, con un unico vincitore morale: appunto Rivera…
«Dimmi una cosa, com’è che oggi tanti cantanti fanno concerti nei grandi stadi? Questo significa che hanno più successo rispetto a quelli dei tuoi tempi?»
Il primo a fare un concerto in uno stadio fu Luciano Ligabue, che il 28 giugno 1997 iniziò il tour “Il Bar Mario è aperto” nello stadio di San Siro. Poi lo fece anche all’Olimpico di Roma. Inizialmente era perplesso, ma ebbe successo tanto che replicò le due date. Poi il grande successo lo fece Vasco Rossi, che iniziò nel 1990 anche lui a San Siro e fu il primo a riempirlo con 75mila spettatori. In tutto a Milano ne ha fatti già una trentina. Oggi devi considerare in primis una cosa: non è più possibile guadagnare tanti soldi dalla sola vendita dei dischi, come avveniva nel secolo scorso con quelli in vinile o i cd, a causa della pirateria e delle nuove modalità di ascolto, molto meno remunerative. E così non resta loro che vendere i biglietti dei concerti «Ok, ma da qui a riempire uno stadio ce ne passa» Verissimo. Ma vedi, ho trovato molto interessante un post di Tiromancino, all’anagrafe Francesco Zampaglione, che ha raccontato il meccanismo perverso per ottenere il sold out negli stadi. Accade, dice lui, che gli organizzatori approfittino spesso dell’inesperienza di artisti giovani, proponendo loro concerti negli stadi. Davanti alle perplessità dei cantanti, questi ne stimolano l’ego e li convincono a tentare «E quindi?»
Il giovane cantante annuncia sui social con toni trionfalistici l’avventura negli stadi, ricevendo i consensi dei fans. Senonché i prez zi non bassi scoraggiano tanti, e i biglietti venduti sono pochi. A quel punto il promotore chiama il cantante e gli dice che i concerti sono da annullare. Davanti al terrore di dover annunciare il forfait, l’organizzatore fa la proposta: riempire lo stadio con biglietti a prezzi irrisori, anche 1 euro, ad una serie di aziende che poi li distribuiscono, e altri gratuiti magari da affidare agli influencer che poi parleranno bene del tuo concerto. Al sì del cantante, gli viene detto a chiare lettere che ai costi necessari per riempire lo stadio deve provvedere in buona parte lui. A quel punto l’artista non può tirarsi indietro, dopo lo strombazzare fatto sulle date del tour. Alla fine dei conti buona parte di quel che guadagna l’artista finisce nelle tasche del manager. Un meccanismo diabolico, dice Zampaglione «Ma non è che è tutto frutto della sua invidia?» Può essere che in parte sia così, ma lui è da tempo nel giro. In ogni caso mi sembra un’allerta valida per i giovani artisti. Buonanotte Pericle «Buonanotte»
Vanni Raineri
IN BREVE
Da “Laboratorio Comune” richieste alla Fondazione Busi
Nelle ultime settimane il gruppo Laboratorio Comune e il suo bollettino “Testimoni oculari” hanno raccolto ed esaminato commenti e osservazioni sulla casa di riposo “C. Busi”. “Siamo stati contattati da diversi cittadini con congiunti residenti presso la Fondazione Conte Carlo Busi - si legge sull’ultimo comunicato di Laboratorio Comune - che hanno segnalato, non senza fastidio, di aver ricevuto una comunicazione dal titolo “Addendum al contratto d’ingresso nella Rsa Conte C. Busi onlus” con cui si informavano i familiari che la Fondazione non si sarebbe ritenuta responsabile dello smarrimento o furto di gioielli, denaro nonché danneggiamenti al vestiario… e addirittura smarrimenti o danneggiamenti alle protesi dentali, uditive o di qualsiasi altro genere”. Dopo aver precisato che “compito delle strutture è quello di cura e promozione del benessere mantenendo il più possibile le abilità fisiche e cognitive degli ospiti” i membri di Laboratorio Comune aggiungono: “Proponiamo al presidente e al cda di accendere un’assicurazione per danni a terzi”. Il gruppo guidato da Pierluigi Pasotto accenna anche a un altro tema di cui molto si è parlato negli ultimi tempi: “Siamo a conoscenza che alcuni familiari vorrebbero organizzare un comitato allo scopo di poter agevolare il compito dello stesso cda… e ci uniamo alla sollecitazione affinché venga assunto come valore la possibilità che i familiari degli ospiti possano vedersi riconosciuto un ruolo di supporto e attenzione alla qualità dei servizi offerti”.
È partito il Martignana Beach
Domani Alterego in concerto
È iniziata ieri sera l’edizione 2025 del “Martignana Beach”. Stasera si prosegue alle 19, presso il campo sportivo di Martignana Po, con lo “spritz party”. A seguire l’apertura della cucina e quindi la musica di “Abbronzatissimi - Il party che spacca!”. Domani a partire dalle 9 il torneo di beach volley 4x4 misto. In serata il consueto ser vizio di bar-cucina e poi l’esibizione degli “Alterego” di Alessandro Zaffanella. Info: 346-9914241 (Marco). Organizza la Pro Loco.
Festa dello Sport al Maffei
Il 27 serata finale del Grest
Oggi e domani l’oratorio “G. Maffei” ospita la “Festa dello Sport” dedicata a bambini e ragazzi. In programma tornei di green-volley, calcetto e basket. Si comincia oggi alle 14. Info: 333-2236471 (don Arrigo). Prosegue, intanto, al “Maffei” il Grest della parrocchia di Santo Stefano e San Leonardo e per venerdì prossimo alle 21 è prevista la serata finale con sorpresa.
incontro in Provincia con i sindaci casalaschi, Regione e Gal Oglio Po per condividere proposte di sviluppo TURISMO
Giovedì
Autodromo, risorsa per il territorio
Si è svolto giovedì alle ore 18, nella Sala Consiliare della Provincia di Cremona, l’incontro convocato dal presidente della Provincia Roberto Mariani e dal vicepresidente con delega alle aree omogenee Luciano Toscani , dedicato alla realtà dell’Autodromo Cremona Circuit e alle prospettive di sviluppo collegate al territorio casalasco. Ospite l’ingegner Guido Favalli , consulente tecnico dell’autodromo e interlocutore anche per le amministrazioni locali, che ha illustrato il quadro aggiornato delle attività e dei progetti legati al circuito sportivo. Presenti numerosi sindaci del Casalasco e i consiglieri regionali Matteo Piloni (Pd) e Riccardo Vitari (Lega), oltre al Gal Oglio Po, rappresentato dal presidente Domenico Maschi e dal direttore Giusy Botti Durante l’incontro è emersa con chiarezza l’importanza delle ricadute dell’autodromo sul territorio non solo per le gare di rilievo internazionale - come il Mondiale Superbike - ma per l’intero periodo di apertura, che coinvolge ogni anno circa 120.000 persone tra piloti, team (un terzo del totale) e accompagnatori provenienti da tutta Europa e da Paesi extraeuropei. L’ingegner Favalli ha evidenziato alcune criticità e opportunità: dalla carenza di ricettività locale, che costringe spesso gli ospiti a trovare sistemazione nel Basso Garda, all’esigen-
za di migliorare i collegamenti ciclabili e viari tra il circuito e i centri abitati limitrofi, per evitare la chiusura della strada provinciale imposta dalle misure di sicurezza. Le principali priorità emerse: realizzare un collegamento ciclabile con Cingia de’ Botti, per migliorare la gestione dei parcheggi e l’accessibilità in sicurezza, la riqualificazione del tratto di SP 70 e completare il tratto ciclabile per la frazione Ca’ de’ Soresini, quindi con il capoluogo San Martino del Lago, con una prospettiva di collegamento futuro fino a Solarolo Rainerio. Il vicepresidente Toscani ha sottolineato come il progetto stia assumendo valore strategico per il Casalasco e per la provincia: «Non è solo la tappa della Superbike a muovere persone: l’intera attività dell’autodromo rappresen-
ta una leva per il territorio. La Provincia si fa parte attiva per radunare idee e proposte, coordinarle e presentare in Regione Lombardia una progettualità condivisa. Abbiamo coinvolto il Gal Oglio Po per integrare questo percorso con l’Accordo Quadro per lo Sviluppo Territoriale e le azioni di attrattività».
Anche i consiglieri regionali Piloni e Vitari hanno confermato la disponibilità della Regione a valutare aggiornamenti dell’Accordo Quadro per lo Sviluppo Territoriale in chiave di mobilità sostenibile e potenziamento infrastrutturale, a condizione di ricevere una proposta unitaria dal territorio. Piloni ha aggiunto: «Bisogna abituarsi a ragionare in un’ottica territoriale. Regione Lombardia sta lavorando per valorizzare le aree omogenee come comunità di pianura, strumenti capaci di aiutare i Co-
muni senza togliere autonomia, ma rafforzando i servizi». Vitari ha ribadito: «Il modello cremasco di area omogenea ha dimostrato di essere più incisivo rispetto a percorsi frammentati. In Commissione Autonomia stiamo lavorando per costruire riforme concrete per i territori». Significativo il sostegno del Gal Oglio Po, che con il presidente Domenico Maschi e il direttore Giusy Botti ha accolto con favore l’apertura di Regione Lombardia e confermato la disponibilità a sostenere l’iniziativa. «Questo progetto - ha dichiarato Maschi - è perfettamente in linea con la mission del Gal, che promuove le condizioni per lo sviluppo economico dell’area Oglio Po, contribuendo a rendere il nostro territorio sempre più attrattivo per persone e imprese». All’incontro hanno partecipato i sindaci di San Martino del Lago, Gussola, Casalmaggiore, Calvatone, Piadena Drizzona, Torre de’ Picenardi, San Giovanni in Croce, Torricella del Pizzo, Martignana di Po, Solarolo Rainerio, Casteldidone e Tornata. Prossimo passo: condividere una proposta territoriale concreta e richiedere un incontro istituzionale in Regione Lombardia, per presentare una progettualità condivisa tra amministrazioni locali, Provincia, Gal e autodromo, puntando a valorizzare un’infrastruttura che può diventare motore di sviluppo per tutto il Casalasco.
Chiusura ponte di Calvatone: nessun ristoro per le aziende penalizzate
Il Partito Democratico ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale in merito alla lunga attesa di un nuovo ponte tra Calvatone e Acquanegra sul Chiese, chiedendo in particolare che le imprese penalizzate possano ottenere un riusarcimento del danno sopportato. “L’Ufficio territoriale regionale Val Padana - è il testo della risposta -, a seguito di proprie verifiche tecniche, ha inviato i dati sulle imprese del territorio interessato dalla chiusura del Ponte sull’Oglio. Sulla base di quanto trasmesso, è stato verificato... che è difficile individuare un gruppo di imprese direttamente colpite dalla chiusura del ponte e quantificarne il danno. Pertanto, al momento, non è possibile mettere in campo strumenti e misure di sostegno specifici a favore delle imprese del territorio”.
Piccata la reazione di Matteo Piloni e Marco Carra , che avevano presentato l’interrogazione: “In merito alla risposta ricevuta, la riteniamo assolutamente inaccettabile. Quantificare quante e quali sono, ma anche che danni possano riportare le attività economiche di quella zona non è né complesso, né impossibile. Tant’è che una procedura per una situazione analoga era stata fatta in relazione alla chiusura del ponte di Casalmaggiore. Nel caso specifico, si tratta tra l’altro di due piccole realtà, per le quali basterebbe sentire e coinvolgere i due Comuni interessati dalla chiusura del ponte, a partire da Calvatone che, insieme alle due Province, ha chiesto conto di questo alla Regione senza avere a oggi alcuna risposta”. Sul tema sono intervenuti anche i consiglieri regionali della Lega Alessandra Cappella -
ri e Riccardo Vitari : “Siamo ben consapevoli del disagio che la chiusura del ponte sull’Oglio sta causando ai cittadini e alle imprese dei Comuni di Calvatone e Acquanegra sul Chiese. Proprio per questo Regione Lombardia, pur non avendo competenza diretta sull’opera, ha scelto di intervenire, stanziando risorse proprie per contribuire alla realizzazione della nuova infrastruttura. Il progetto inoltre prevede lo stanziamento di risorse che ammontano a complessivi 2.350.000 euro, di cui 800.000 messi a disposizione dalle due provincie interessate e 750.000 messi a disposizione direttamente da Regione Lombardia: questo a significare il grande impegno di Regione ma anche delle Province che, in un momento in cui le disponibilità economiche sono limitate, hanno scelto di investire in maniera importante”.
REGIONE LOMBARDIA
FEDERICO PANI
È scontato, ma è sempre bene ripeterlo: non ci sono sfere di cristallo dalle quali scrutare con esattezza il futuro economico prossimo; a maggior ragione in un contesto di incertezza marcata, come quello attuale, con almeno tre guerre in corso (Ucraina, Striscia di Gaza e Iran), non così lontane da noi. Tuttavia, ci si può basare su alcuni dati che esprimono delle tendenze: è quanto fa l’Istat che, in una recente pubblicazione, ha illustrato le traiettorie potenziali di alcuni indicatori economici di Italia, Europa, Stati Uniti e Cina.
IL PIL ITALIANO E IL RUOLO
DELLA DOMANDA INTERNA
Un tempo si sarebbe detto numeri da prefisso telefonico. Ci si può comunque consolare col fatto che il segno davanti, per ora, sia ancora più; difatti, le previsioni di crescita dell’Italia sono tutte allineate un poco al di sotto dell’1%: +0,7% nel biennio 2023-2024, che scende a +0,6% nel 2025 e che dovrebbe risalire a +0,8% nel 2026. Questa crescita, sottolinea l’Istat, è lo specchio di una moderata propensione al consumo da parte degli italiani; in altri termini, i dati economici sono spinti dalla cosiddetta domanda interna. Spinti sì, ma non troppo: da una parte, gli italiani spendono un po’ di più, grazie ai buoni livelli di occupazione; dall’altra parte, però, l’incertezza favorisce la propensione al risparmio, e dunque si tende a rimandare gli acquisti per tempi migliori.
OCCUPAZIONE E INFLAZIONE
Si accennava alla questione dell’occupazione; in questo caso, la situazione lascia aperto lo spiraglio a qualche ottimismo; il rit-
Le prospettive economiche in un contesto di incertezza
L’Istat, in un quadro che deve fare i conti con diversi conflitti, ha illustrato le possibili traiettorie partendo dagli indicatori principali di Italia, Europa, Stati Uniti e Cina
mo di crescita delle unità di lavoro, infatti, è più rapido del Pil: +1,1% e +1,2% nel biennio 2025-2026. La conseguenza è un calo del tasso di disoccupazione, dal 6% del 2025 al 5,8% nel 2026. Un’altra ulteriore buona notizia riguarda l’inflazione; i tempi di un’inflazione sopra l’8% – parliamo di soltanto tre anni fa – sembrano per il momento ormai lontani: l’aumento medio dei prezzi dovrebbe attestarsi nel 2025 a +1,8% e scendere ancora, a +1,6%, nel 2026.
IL PRIMO TRIMESTRE
DEL 2025 Qualche dettaglio sul primo trime-
stre del 2025 in Italia. Il settore più in crescita è quello industriale (+1,2%), nel quale la performance migliore, ancorché di poco, è stata quella del segmento delle costruzioni (+1,4%).
Risultano invece in calo i servizi (-0,1%), in particolare quello finanziario-assicurativo e immobiliare (rispettivamente -1,4% e -0,9%), contro un buon risultato ottenuto invece dalle attività artistiche e di intrattenimento (+2,3%). È calato invece in modo generale il clima di fiducia (“sentiment”) di produttori e consumatori, per via di un aumento delle incertezze dovuto ai dazi americani. Nonostante ciò,
la previsione è che l’export italiano continuerà a essere superiore all’import sia nel 2025 sia nel 2026 (+2,2% e +2%, in percentuale al Pil).
CRESCITA E COMMERCIO
A LIVELLO GLOBALE
Veniamo ora a un quadro più generale.
Le dinamiche economiche sono state contrassegnate nella prima metà di quest’anno da una parola chiave: dazi. Va detto che una previsione sull’Amministrazione Trump è stata azzeccata: il livello di caos è aumentato. Detto ciò, l’economia non è solo
una questione di settimane o pochi mesi; sicché ha comunque ancora un ruolo positivo la crescita (sopra le aspettative) sinora registrata dai due colossi economici mondiali, Cina e Stati Uniti. Ecco allora i dati sulla traiettoria del triennio 2024-2026: +3,3%, +2,9% e +3%. Il decremento per quest’anno è quasi certamente imputabile proprio alla contrazione del commercio dovuta ai dazi (realmente imposti o minacciati). La controprova sta nelle previsioni della Commissione Europea sul commercio internazionale; sempre tenendo fermo il triennio 2024-2026, le cifre sono le seguenti: +2,9%, +1,8% e +2,2% nel 2026.
I VICINI EUROPEI
Il quadro delineato dall’Istat scende un po’ più nel dettaglio anche per ciascun Paese menzionato. Ne esce un’immagine più arricchita delle diverse economie. La Cina, ad esempio, mostra i suoi punti di forza e debolezza tradizionali: un’industria forte che spinge le esportazioni e degli stimoli fiscali ingenti, ma una scarsa domanda interna. Negli Stati Uniti pesa invece la svolta protezionistica di Trump: il guaio che potrebbe provocare è intaccare la dinamicità della domanda interna, grande motore dell’economia USA. In Europa, invece, sembra si cominci ad assistere a un risveglio della Germania, recentemente finita in recessione; mentre continua la crescita della Spagna, al di sopra della media. Un caso interessante, quello spagnolo, anche perché – pur in rallentamento nei prossimi anni – i tassi di crescita sono notevoli: +3,2%, +2,6% e +2% tra il 2024 e il 2026. Più altalenante la Francia: +1,2% nel 2024, +0,6% nel 2025, +1,3% nel 2026.
VANNI RAINERI
È uscito da poco più di un mese l’ultimo libro di Carlo Cottarelli per Mondadori, intitolato “Senza giri di parole”, sottotitolo “La verità sulle sfide economiche e sociali del nostro futuro”.
L’economista cremonese, che oggi dirige l’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e insegna nella stessa Università, ha presentato il libro martedì prima a Casalmaggiore poi a Sospiro. A Casalmaggiore lo ha fatto presso la Fondazione Santa Chiara, ospite dei tre Rotary Club del territorio, il Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, il Casalmaggiore Oglio Po e il Piadena Oglio Chiese, davanti ad almeno un centinaio di persone che lo hanno ascoltato con grande attenzione, sollecitato dalle domande dei tre presidenti dei Club e dei giornalisti Lorenzo Costa e Jacopo Orlo seguite all’introduzione del sindaco Filippo Bongiovanni
A margine dell’incontro, abbiamo chiesto al professor Cottarelli di rispondere ad alcune domande che ovviamente traggono spunto dalle sue riflessioni proposte nel libro, che affronta 7 temi di grande importanza in questo momento storico. Andiamo dunque per ordine.
Il primo capitolo tratta della redistribuzione del potere economico nel mondo, quindi le tensioni economiche, politiche e militari e la paura di una guerra che ci coinvolga direttamente. In particolare fa un parallelo tra la situazione odierna e quella che precedette la prima guerra mondiale, similitudine già fatta dallo storico Alessandro Barbero.
«La situazione odierna presenta una serie di somiglianze con quel tempo. Allora c’era un impero decadente (l’Austro Ungarico) che voleva ribadire la propria importanza: oggi quest’impero è la Russia. Di fronte aveva un impero in crescita (allora la Germania, oggi la Cina) che sfidava l’egemonia, che allora era del Regno Unito e oggi è degli Stati Uniti, e lo ha fatto attaccando una potenza più piccola che intendeva ribadire la propria indipendenza, qual era la Serbia, ruolo che oggi è dell’Ucraina».
Un parallelo che spaventa. «Che finisca allo stesso modo rispetto a 100 anni fa non è una cosa meccanica: non tutto quello che può andare male va male».
La grande paura è che col passare del tempo, grazie alla tecnologia, aumenterà il potere distruttivo nelle mani di un singolo uomo.
Oggi si ferma con le bombe il processo di arricchimento dell’uranio dell’Iran, ma a lungo termine è lecito immaginare che quella tecnologia sarà di dominio comune. Che accadrà a quel punto?
«Certamente la questione è trovare il modo di fermare questa corsa. Si è provato con i trattati di non proliferazione ma sono già tanti ad avere la bomba atomica e in chiave futura altri potrebbero averla. L’approccio statunitense è quello di dire “Ora basta, se provate ad averla vi bombardiamo”. Quanto può andare avanti una situazione del genere? Finché un Paese non riesca a ottenere l’obiettivo e annunci di averla. In realtà questo non un problema nuovo, la novità sta nel fatto che più Paesi nel mondo una volta erano in povertà e oggi hanno le risorse per armarsi, ma questa è una delle conseguenze della globaliz-
Carlo Cottarelli, senza affronta i grandi
zazione di cui parlo nel libro».
Il secondo capitolo affronta il tema del potere delle multinazionali tecnologiche: i nuovi oligarchi e la pesante influenza che esercitano sulla politica. Trump ha annunciato dazi all’Europa motivati dal fatto che esportiamo molto più di quello che importiamo dagli Usa. Ma si considerano i beni e non i servizi: ogni volta che affittiamo casa su Airbnb o ordiniamo un pacco su Amazon paghiamo un servizio e i soldi vanno negli Stati Uniti. Si dice
che l’Europa tema di applicare dazi a queste società per non danneggiare i clienti europei, ma davvero l’Europa non è in grado di avere società che facciano lo stesso servizio?
«Gli sviluppi tecnologici sono avvenuti negli Stati Uniti. Noi in Italia avevamo la Olivetti che si era buttata a capofitto nella tecnologia ma è perita. Nulla impedisce a una società italiana o europea di fare la stessa cosa, ma il mercato è dominato dalle big tech e oggi è difficile entrare in competizione. Da qui la necessità di
UN TERRITORIO LA SUA BANCA
oltre un secolo, siamo al fianco di famiglie e imprese con lo stesso entusiasmo e la stessa energia di sempre. Credito Padano, la Banca per te.
senza giri di parole,
temi del nostro tempo
ridurre il grado di controllo del mercato da parte di queste società».
Il tema del terzo capitolo è il riscaldamento globale. Lei cita appena il nucleare come forma di energia pulita. Non vede dei rischi legati ai referendum? Ricordiamo che nel 1987 sull’onda di Chernobyl abbiamo annullato un progetto a lungo termine con costi economici enormi, e l’unico referendum che ha avuto il quorum negli ultimi 30 anni è stato quello sul nucleare del 2011 dopo 3 mesi dal disastro di Fuku-
shima. Cosa ci vieta di pensare che in futuro un nuovo incidente nel mondo non ci porterà ad annullare di nuovo tutto?
«È così, il rischio c’è, ma dobbiamo cercare di superarlo: noi ci spaventiamo di fronte a certe cose ma non dovremmo. Il problema è la gestione delle scorie, ma quale alternativa abbiamo? Non possiamo limitarci alle sole fonti rinnovabili, che pure restano la via maestra, perché abbiamo un problema di continuità, servono fonti complementari».
C’è un caso recente emblematico delle difficoltà di procedere. Dal 1° ottobre 2025 i diesel euro 5 saranno vietati nelle città di 4 regioni a seguito di un decreto del 2023. Ora gli stessi che firmarono quel decreto cercano di rinviare il tutto, tra l’altro incolpando le politiche green europee.
«Questa è una questione che va al di là della decarbonizzazione: le auto più inquinanti emettono sostanze che finiscono nei nostri polmoni, e ridurre l’inquinamento è utile anche per quel motivo. Perché si incolpa l’Europa? Se certe parti politiche lo fanno è perché risulta loro comodo. Che poi ogni volta parlare di Europa non ha senso: se un provvedimento viene preso a Bruxelles le eventuali critiche andrebbero scaricate sulle forze politiche che lo hanno approvato, non sull’Europa,
così come se non ci piace una legge approvata a Roma non ce la prendiamo con l’Italia».
Nel quarto capitolo si parla di flussi migratori, in particolare della pressione verso l’Europa. Si parla sempre di quantità di immigrati e mai di competenze di chi entra. La Germania sa selezionare le figure necessarie, l’Italia no. Non crede siano interessanti progetti di formazione sul posto in Africa che formano lavoratori in vista di un’occupazione nel nostro Paese? «Credo proprio di sì: questa non solo è una strada possibile, ma è la strada. Questi progetti fanno parte della soluzione del problema».
Il quinto capitolo è sulla disunione europea. Noi della generazione Erasmus, e dell’Interrail che consentiva ai giovani di usare il treno con poche lire in tutta Europa, avevamo il sogno degli Stati Uniti d’Europa. Oggi, come visto sopra, si sentono spesso i politici incolpare l’Europa spesso come alibi: perché non riusciamo a far capire che gli Stati Uniti d’Europa sarebbero un vantaggio e non un freno?
«Perché non ci sentiamo europei. L’opinione pubblica non si sente europea: veniamo da 2000 anni di lotte ed è passato troppo tempo dalla Seconda Guerra Mondiale che fece capire quanto sia costoso essere
divisi. Ora è difficile capire che se vogliamo avere un ruolo nel mondo è necessario essere uniti. Purtroppo abbiamo in testa tropi stereotipi: per noi i tedeschi sono dei crucchi, per loro noi siamo mangiaspaghetti».
Nel sesto capitolo si parla della denatalità globale e delle sue conseguenze. Non è possibile pensare che la tecnologia possa un giorno sopperire alla ridotta maternità naturale?
«Sì, ed è quel che affermo nel libro, cioé che alcuni dei problemi che evidenzio potranno essere risolti dalla tecnologia. Ma resta un fatto: fare figli non è complicato solo nel momento della procreazione, ma anche nel momento in cui c’è da crescerli: lo facciamo fare ai robot?».
Il settimo e ultimo capitolo tratta dei problemi italiani. Ad un certo punto lei afferma: “il problema non è che non sappiamo cosa dovrebbe essere fatto. Il problema è
che non sappiamo perché non viene fatto”. Ha trovato una risposta?
«No. Nel libro dico che non c’è una soluzione, ma l’elemento caratterizzante del libro è che non abbiamo soluzioni per i problemi affrontati. Purtroppo in Italia, dopo anni in cui l’economia va male, siamo entrati in un circolo vizioso».
Casamia
TUTTA LA SICUREZZA CHE VUOI, CON QUALCHE ATTENZIONE IN PIÙ.
Casamia, la polizza Reale Mutua che tutela al meglio la tua casa, i beni e gli arredi che si trovano al suo interno. In più, protegge te e la tua famiglia anche all’esterno dell’abitazione, nel tempo libero e in vacanza.
METTI AL RIPARO IL TUO MONDO CON CASAMIA.
Prima della sottoscrizione leggere il Set Informativo disponibile su www.realemutua.it
Società Reale Mutua di Assicurazioni - Via Corte d’Appello, 11 - 10122 Torino - Iscritta al Registro delle Imprese di TorinoR.E.A. n. 9806 - Indirizzo PEC: realemutua@pec.realemutua.it
Da tre generazioni... AGENZIA DI CREMONA GIUSEPPE LAURITANO SRL Via Trecchi, 14 - 26100 Cremona - Tel. 0372 29479 - Fax 0372 412747 amministrazione@pec.realemutuacremona.net giuseppe.lauritano@lauritanoassicura.com
Tra le ragioni del fallimento dei referendum dell’8-9 giugno 2025 c’entra forse il fatto di aver mancato un problema urgente del mercato del lavoro in Italia, ossia la bassa crescita degli stipendi.
SALARI REALI IN CALO, MA SOLO IN ITALIA
Su “Pagella politica” Massimo Taddei ricorda che in Italia gli stipendi non sono, in media, i più bassi d’Europa: nel 2023, la retribuzione netta media annua (per un lavoratore single senza figli) è stata di circa 24.200 euro, contro i poco meno di 23.570 della Spagna. Anche se lontani dai 38 mila euro della Germania, siamo comunque a metà classifica. Il maggiore problema dell’Italia, piuttosto, è la crescita degli stipendi, che avviene al rallentatore. È girata molto una tabella di Openpolis, che ha rielaborato dei dati OCSE sul trentennio 1990-2020: se si considera l’inflazione, in Europa gli stipendi degli italiani sono gli unici ad avere registrato un decremento: -2,9%. Certo, per quanto concerne gli altri Paesi europei, ci sono dati molto diversi tra loro (del resto molto diversi erano, nel 1990, anche i punti di partenza): si va dal +276% della Lituania al +6,2% della Spagna; ma si tratta sempre di numeri col segno più.
I SALARI, UN PROBLEMA URGENTE DEL MERCATO DEL LAVORO
Nel commentare i referendum sul quotidiano “La Repubblica”, Tito Boeri ha scritto che, più che la materia dei quesiti, “ciò che è oggi al centro delle preoccupazioni delle famiglie è la perdita del potere d’acquisto dei salari”. Ha poi aggiunto che, negli ultimi 10 anni, la percentuale di coloro che, pur lavorando, si trovano in una condizione di “povertà assoluta” è pas-
SPECIALE ECONOMIA
Perché in Italia gli stipendi sono fermi da trent’anni?
Il tema non era protagonista dei referendum, ma ha a che vedere con un problema urgente del mercato del lavoro: per risolverlo serve guardare gli indicatori di produttività
sata dal 4,9% al 7,6%. La “povertà assoluta” è una soglia di reddito che non permette di soddisfare “l’insieme di bisogni considerati essenziali” (Istat). Su posizioni analoghe, sul “Corriere della Sera”, si è espresso anche Pietro Ichino: lungi dall’essere “soddisfatti delle condizioni in cui versa il loro mercato del lavoro”, gli italiani sono preoccupati da molte cose, tra cui anche “la produttività stagnan-
te da decenni” e “il conseguente ristagnare (…) delle retribuzioni medie”.
LA BASSA PRODUTTIVITÀ PORTA A BASSI REDDITI Arriviamo allora al cuore della questione: che cosa frena la crescita dei salari in Italia? Sul punto, la convergenza degli analisti è notevole. Proprio Ichino introduce una questione centrale: la produt-
tuare forme di gestione efficienti (un’economia di scala) e, al tempo stesso, raccogliere finanziamenti ridotti, o nulli, per crescere e innovare; il risultato è che i salari dei dipendenti non potranno crescere più di tanto.
ULTERIORI RAGIONI
DIETRO LA MANCATA
CRESCITA DEI SALARI
tività del lavoro, cioè il rapporto tra le risorse impiegate e i risultati economici. Della questione si sono occupati, tra gli altri, l’economista Giorgio Arfaras e il direttore del “Post” Francesco Costa (nel podcast “Wilson”). Nei suoi interventi, l’ottimo Arfaras individua – come fa Ichino – uno dei problemi dell’Italia nel “nanismo imprenditoriale italiano”. Essere una nano-impresa significa non at-
Ma i salari crescono poco anche per altre ragioni. “Il Post” considera determinante anche il cosiddetto “drenaggio fiscale”, ossia il fatto che al crescere dello stipendio cresce anche l’imposizione fiscale; sicché chi sale da uno scaglione fiscale a un altro rischia di perderci (l’ultimo scaglione IRPEF, a partire da 50mila euro all’anno in su, è del 43%). Non solo tasse, però. Ancora Francesco Costa spiega che le aziende più grandi, talvolta, non riversano i maggiori guadagni negli stipendi, bensì nel riacquisto di azioni per spingerne il prezzo. Dal canto loro, invece, le aziende piccole sono culturalmente portate a rischiare il meno possibile, talché mirano alla conservazione dello status quo, salari dei dipendenti compresi. Ma anche i dipendenti sono culturalmente condizionati, spesso, da un eccesso di cautela: stando ai dati OCSE, i lavoratori italiani sono quelli che restano più tempo nella stessa azienda; la qual cosa, di solito, limita le chance di ottenere degli aumenti; che certamente non arriveranno se, come accade qui da noi, parlare di aumento di stipendio è spesso un tabù. Infine, c’è l’attività dei sindacati che – ancora Costa – potrebbe essere giudicata negativamente proprio a partire dal mancato aumento degli stipendi: un risultato evidentemente non soddisfacente da parte di chi è chiamato a fare gli interessi dei lavoratori.
Quando si parla di intelligenza artificiale (IA) viene da rispolverare due categorie di Umberto Eco: gli apocalittici e gli integrati (o, come direbbe il Ministro Alessandro Giuli, l’“apocalittismo difensivo” e l’“entusiasmo passivo”). Ma veniamo a qualche considerazione nel merito. In un articolo sul Financial Times, Anjli Raval ha raccolto una serie di casi e di considerazioni sull’effetto dell’IA sul mercato del lavoro. Ad esempio, cita il cofondatore e amministratore delegato di Anthropic, Dario Amodei, il quale sostiene che le innovazioni dell’IA potrebbero portare a dimezzare la richiesta di nuovi impiegati d’ufficio nel giro dei prossimi 5 anni. Come ha recentemente affermato l’informatico Nello Cristianini, qualsiasi lavoro in smart-working può essere delegato a un’IA, giacché quel che serve è solo un’interfaccia, non necessariamente umana.
L’IMPATTO DIROMPENTE
DELL’IA
Il punto è che l’IA non si candida a ricoprire solo mansioni faticose e ripetitive: grazie alla straordinaria capacità di riprodurre i comportamenti umani, a cui si aggiunge una decisiva e immensamente maggiore capacità di calcolo, l’IA si presenta come sostituto molto concreto anche per le professioni intellettuali. La società di capitale di rischio SignalFire ha calcolato che i neolaureati rappresentano solo il 7% degli assunti nelle maggiori 15 aziende tecnologiche; al tempo stesso, dal 2023 al 2024, il numero di neolaureati assunti è calato del 25%. Del resto, il 9 maggio scorso la rivista “Nature” ha pubblicato un articolo dal titolo decisamente eloquente: “L’intelligenza artificiale di Google è migliore dei medici umani nel
Intelligenza artificiale, piano a chiamarla rivoluzione...
Non tutte le prospettive sull’IA, in rapporto all’occupazione, risultano così inquietanti. Anche le nuove “macchine” non sono infallibili, un po’ come l’uomo
diagnosticare le eruzioni cutanee dalle immagini”.
ALLA RICERCA DI ATTIVITÀ IRRIDUCIBILMENTE UMANE
Non tutte le prospettive sull’IA risultano così inquietanti. Sempre nell’ar ticolo del Financial Times viene riportata una considerazione di Peter Brown, esperto di mercato del lavoro a livello
globale: Brown spiega che, se è vero che qualsiasi lavoro dovrà fare i conti con l’IA, più che a una sostituzione degli uomini con le macchine, ciò potrebbe portare a una ridefinizione dei ruoli degli esseri umani. In altri termini: ci si concentrerebbe di più sul valore specifico degli esseri umani. Al momento, spiega ancora Cristianini, l’IA viene ampiamente
usata nella ricerca scientifica e può persino sostituire il lavoro dei ricercatori; a patto però che si tratti di problemi di routine (ad es., compiere delle serie di test). Nondimeno, ciò non esclude che l’attività dell’IA si allarghi; sicché serve che ci sia chi studi quello che l’informatico chiama “il residuo”, cioè l’attività che potrebbe restare esclusivamente di perti-
nenza umana.
L’ INTELLIGENZA ARTIFICIALE È DAVVERO INTELLIGENTE?
Sul “Corriere della Sera”, Walter Quattrociocchi, professore di informatica alla Sapienza di Roma, mette in guardia dal trarre conclusioni affrettate: per sua stessa natura l’I A che prende forma nei Large Language Models, come ChatGPT, è un’intelligenza statistica e, perciò, si rivela strutturalmente non affidabile; si basa infatti su un’esperienza non diretta e non verificabile della realtà, bensì mediata attraverso un linguaggio simbolico. Ora, se le cosiddette allucinazioni dell’IA non sono un’eccezione ma la norma, spiega il docente, cade la possibilità di un’effettiva delega del lavoro alle macchine. Quattrociocchi, peraltro, contesta proprio ad Amodei (l’AD di Anthropic) e ad altri imprenditori nel tech la retorica sensazionalistica: in generale, si tratterebbe di un modo per tenere desta l’attenzione dei finanziatori, più che una previsione davvero realistica.
L’ IA E LA SUA FALLIBILITÀ, MOLTO UMANA
Al momento, chiunque usi i programmi di IA e, in particolare, di Large Language Models può convenire su un fatto: sono ottimi strumenti per sbrigare molto lavoro; ma non sottoporli a una verifica umana resta un rischio. In questo senso, Quattrociocchi parla dell’“illusione che si possa delegare senza supervisionare”. Insomma, l’IA sembra che in una cosa ci assomigli da vicino: è lontana dall’ambire all’infallibilità; e questa sua fallibilità è la garanzia maggiore per moltissimi lavoratori che temono, presto o tardi, di venire sostituiti da questa tecnologia.
Nel 2025 è scoppiato quasi un allarme alimentare al giorno, a causa delle importazioni di cibo straniero, dalle arachidi cinesi con aflatossine cancerogene oltre i limiti alle arance egiziane con residui di Chlorpropham, un pesticida vietato nella Unione Europea dal 2020, oltre a pollo, pistacchi, pesce e altri prodotti consumati abitualmente sulle tavole. A denunciarlo è la Coldiretti, sulla base di dati Rasff, nel sottolineare che mai si deve abbassare la guardia in tema di sicurezza alimentare, riconoscendo un ruolo fondamentale alla scienza, nel garantire la salubrità dei cibi.
L'elenco dei prodotti più pericolosi – rileva la Coldiretti – vede la presenza di aflatossine nel burro d'arachidi indiano, nei pistacchi turchi, americani e iraniani, oltre che nei fichi secchi anch'essi provenienti dalla Turchia, che guida la classificazione dei Paesi con il maggior numero di cibi bloccati alla frontiera, davanti a Polonia e Spagna. Nel riso paki-
Per
Pesano le importazioni di cibo straniero, ma non solo. Roncalli (Coldiretti Cremona): «Serve garantire la piena trasparenza di ciò che finisce a tavola, subito l’origine in etichetta»
stano sono stati trovati residui oltre i limiti di un altro pesticida proibito nell'Unione Europea, il Clorpyrifos, presente anche nel pepe peruviano assieme ad altre sostanze, mentre il tonno spagnolo presenta elevate tracce di mercurio. Ma non mancano nemmeno i cibi contaminati da batteri e virus, dal pollo polacco con la salmonella alle ostriche francesi e olandesi al norovirus.
“Non è un caso se i cibi e le bevande straniere sono otto volte più pericolosi di quelli Made in
Italy, con il numero di prodotti agroalimentari provenienti dall'estero con residui chimici irregolari che è stato pari al 5,6% rispetto ad appena lo 0,7% di quelli di provenienza nazionale, secondo l'ultimo rapporto Efsa” sottolinea il Direttore di Coldiretti Cremona Giovanni Roncalli, evidenziando che “da qui nasce la richiesta di Coldiretti di applicare il principio di reciprocità rispetto alle norme di prodotti agroalimentari da quei Paesi dove non vigono le stesse regole in mate -
ria di sicurezza alimentare, tutela dell'ambiente e rispetto dei diritti dei lavoratori”. "Ed è altrettanto importante garantire anche la piena trasparenza su quanto si mette nel piatto - prosegue Roncalli - attraverso l'obbligo di indicare l'origine in etichetta su tutti gli alimenti in commercio. Per questo Coldiretti ha lanciato in Europa una proposta di legge di iniziativa popolare con l'obiettivo di raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come
italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori".
La raccolta firme prosegue in tutti gli uffici Coldiretti, nei mercati di Campagna Amica e in tutti gli eventi che vedono Coldiretti Cremona protagonista sul territorio. "Chiediamo di rendere obbligatoria l'origine degli ingredientispiega Roncalli - su tutti i prodotti alimentari venduti nell'Unione Europea. Solo così sarà possibile porre fine all'inganno dei prodotti stranieri spacciati per tricolori consentito dall'attuale norma del codice doganale sull'origine dei cibi che consente l'italianizzazione grazie ad ultime trasformazioni anche minime, come avviene nel caso anche dei semilavorati cinesi".
E' possibile sottoscrivere la proposta di legge anche via web, collegandosi al sito ufficiale dell'Unione Europea, nella pagina dedicata alla “Iniziativa dei cittadini europei - sistema di raccolta elettronica”, petizione “Stop cibo falso: origine in etichetta”.
Nelle due foto la raccolta a Crema (con l'aiuto dell'Associazione Pensionati) e a Cremona (con l'aiuto di ThisAbility)
Come spiega Marco D’Eramo nel libro “Il selfie del mondo. Indagine sull’età del turismo” (Feltrinelli), non c’è molto da stupirsi sui numeri del fenomeno: cosa dovrebbero fare queste enormi masse di persone se non concedersi il lusso – quando possono – di visitare e conoscere dei posti nuovi? Non è giusto, dunque, fargliene una colpa. Tuttavia, è un fatto che il risultato sia il sovraffollamento turistico, detto anche “overtourism”.
LA RICERCA DELLA
ESPERIENZA AUTENTICA
Ma facciamo un passo indietro. Quando si parla di vacanze, non tutti cercano il relax totale o la semplice spunta ai “must-see”, le cose “imperdibili”. Una ricerca di Airbnb sul comportamento delle famiglie italiane mostra che “il 75% dei genitori prenota un’esperienza durante le vacanze, e l’85% sceglie la meta proprio in base alle attività disponibili sul territorio”. In particolare, quel che si cerca è un’esperienza “autentica”: ne consegue che l’autenticità risulta decisiva nella scelta della meta per il 60% del campione; il 55%, anzi, resterebbe anche nella propria città, proprio per riscoprirne un aspetto autentico, facendo appunto – eccola che torna – “un’esperienza”.
EVITARE L’OVERTOURISM
Insomma: cresce la voglia di scoprire dei luoghi non saturati dal turismo di massa; o in altre parole – si legge sempre nella ricerca di Airbnb – la voglia di “riscoprire un’Italia più intima e genuina, dove ogni esperienza invita a rallentare e vivere con consapevolezza la bellezza del territorio”. Che poi il tutto sia fatto ad arte o no, poco importa; anche perché uscire dai circuiti del turismo di massa è considerato un modo per risolvere due problemi. Il primo: evitare
Turismo: in provincia
1 arrivo su 3 è dall’estero
Contro il fenomeno dell’overtourism, aumenta la voglia di scoprire luoghi poco frequentati. Crescono i flussi nel cremonese: nel 2024 240mila arrivi e più di 470mila pernottamenti
di confrontarsi con dei prezzi ormai orientati agli stipendi dei turisti stranieri, in media più elevati dei nostri. Il secondo: ovviare al sovraffollamento turistico, che rischia di annullare gli aspetti piacevoli di un viaggio.
METE TURISTICHE
ALTERNATIVE Non stupisce che prendano piede circuiti turistici alternativi. Un esempio non così lontano da noi è la Lunigiana, zona di passaggio per i vacanzieri marittimi, che cerca di attrarre persone offrendo castelli e borghi medievali, palazzi e piatti tipici (vanno forte i testaroli),
Casalmaggiore
nonché paesaggi, e altre attività come le escursioni montane o la discesa in canoa dei torrenti (lo sport in vacanza è un abbinamento tra i più classici). Che ci sia una domanda insoddisfatta quando si parla di mete poco frequentate, lo dimostra anche la nascita di alcuni servizi, come ad esempio la app “Unexpected Italy”: lo slogan (decisamente ambizioso) “Arrivi da ospite e te ne vai da locale” fa il paio con la promessa di non sovraffollare le mete prescelte.
IL RAPPO RTO SUL TURISMO IN PROVINCIA DI CREMONA Veniamo ora alla nostra realtà
locale. Prendiamo quello che si scrive nel “Rapporto sul turismo in provincia di Cremona” redatto dall’Ufficio Statistica della Provincia. In primo luogo, gli alberghi sono una forma di ricezione sempre più affiancata da soluzioni alternative: “le strutture extra alberghiere sono 522, il 92% delle strutture ricettive, hanno 3.051 posti letto, una capienza media di 6 posti letto per struttura e coprono il 57% dell’offerta provinciale di posti letto”. Certo non siamo una provincia in cui il numero dei locali è soverchiato dai turisti; ma va detto che il flusso turistico lentamente
cresce: nel 2024 ha sfiorato i 240 mila arrivi e superato i 470 mila pernottamenti; il mese preferito è settembre, seguito da quelli primaverili.
NUMERI PER PROVENIENZA E RELATIVI ALLE CITTÀ (CREMONA, CREMA E CASALMAGGIORE)
Chi visita la nostra provincia? Prevalentemente italiani (65%), benché più di un turista su tre sia straniero, con in testa a pari merito cinesi e tedeschi (rispettivamente 13% sul totale), seguiti dai francesi (10%). Tornando agli italiani, non c’è storia: il turismo locale è attrattivo soprattutto a livello regionale, con oltre il 38% degli arrivi dal resto della Lombardia; ben distante l’appor to della vicina Emilia (9,3%), del Piemonte e del Veneto (8,4% e 8%). I giorni medi di permanenza sono due: dunque in media i turisti si fermano una notte.
E a Cremona? Qui i numeri cambiano un po’; complessivamente parliamo di 97 mila arrivi. Il numero di turisti stranieri sale al 40%, con una prevalenza di tedeschi e francesi (16% e 13% sul totale degli stranieri), seguiti dagli americani (9%). Tra gli italiani scende anche un po’ l’apporto dei lombardi, che pure resta predominante (27%); e sale al secondo posto la percentuale di piemontesi (11%). I numeri di Crema (pur ridotti in assoluto: 21 mila clienti circa nelle strutture ricettive) si avvicinano in percentuale a quelli cremonesi. Una certa sorpresa è che la più piccola Casalmaggiore (oltre 20 mila clienti nelle strutture ricettive) si avvicini molto per numero di turisti a Crema; ma soprattutto che il 60% dei turisti arrivi dall’estero, con una schiacciante predominanza dei turisti cinesi, che compongono ben il 67% del totale.
Panguaneta è un’azienda moderna, top player internazionale, che produce pannelli di compensato Grazie agli investimenti degli ultimi 10 anni, ad un accurato lavoro di ottimizzazione dei consumi e all’adesione a progetti internazionali di compensazione, l’azienda ha raggiunto l’obiettivo prefissato della CARBON NEUTRALITY per le proprie emissioni di CO 2 e di scope 1 e scope 2 (valutate secondo il GHG protocol ). Un risultato importante, frutto di un percorso interamente guidato da una proprietà famigliare da sempre radicata nel territorio di Sabbioneta.
Cremona
La gestione efficiente di Padania Acque, che serve 113 comuni della provincia di Cremona con una popolazione di 352.965 abitanti e circa 160.000 utenze, coniuga obiettivi gestionali e industriali con un solido equilibrio economico-finanziario.
La robustezza aziendale, insieme al rafforzamento delle linee di sviluppo strategico e operativo, consente alla Società di realizzare un ambizioso piano di investimenti di oltre 500 milioni di euro entro il 2043. Innovazione e digitalizzazione, efficienza energetica, gestione circolare delle risorse e sostenibilità sono al centro delle scelte e dei processi adottati, nel perseguimento di elevati standard di efficienza, qualità e resilienza attraverso investimenti mirati e costanti.
INNOVAZIONE
E DIGITALIZZAZIONE
Per il prossimo futuro, Padania Acque punta fortemente su nuove tecnologie per monitorare e ottimizzare la gestione della rete idrica, contribuendo così alla salvaguardia delle risorse naturali e promuovendo un utilizzo più consapevole dell'acqua. Tra le misure previste vi sono il recupero avanzato di energia, come il riutilizzo del calore delle acque reflue, e i trattamenti avanzati per la rimozione di microinquinanti.
La digitalizzazione gioca un ruolo cruciale nell'operatività di Padania Acque, con particolare attenzione all'automazione.
L'installazione di sensori IoT, sistemi di intelligenza artificiale (AI) e SCADA (Supervisory Control and Data Acquisition System) mira a migliorare l'efficienza operativa delle infrastrutture idriche, riducendo consumi e perdite nella rete. Anche i servizi clienti sono stati potenziati, consentendo in -
SPECIALE ECONOMIA
Padania Acque SpA Esempio di eccellenza
I pilastri del successo: innovazione, digitalizzazione ed efficienza energetica
terazioni più intelligenti e userfriendly grazie a strumenti come la Bolletta Digitale, lo Sportello Online e l'app Acqua Tap per smartphone.
EFFICIENZ A ENERGETICA E CIRCOLARITÀ DELLE RISORSE
La transizione energetica è diventata una necessità operativa. La crisi energetica post COVID-19 ha evidenziato la necessità per i gestori del servizio idrico di trasformarsi in gestori di risorse, adottando un approccio integrato che unisce acqua, energia e soste-
nibilità.
In risposta all'aumento dei prezzi energetici, Padania Acque ha implementato una serie di misure “quick-win” che generano benefici immediati. Nel comparto acquedottistico, il Water Management System, un sistema all'avanguardia per il controllo remoto degli impianti e delle reti idriche, permette di monitorare i dati in tempo reale, attivando feedback automatici a supporto del processo decisionale. Inoltre, l'ammodernamento del parco pompe con motori ad alta effi-
cienza in oltre 30 impianti primari ha contribuito a ridurre i consumi energetici che, in totale, si sono abbassati del 16%. L'efficientamento delle pressioni di rete ha generato un risparmio annuo che supera i 700 MWh, le perdite di rete si attestano al 23,1%, rispetto alla media italiana del 42% e a quella lombarda del 32%, con l'obiettivo di scendere sotto il 21% entro il 2026. Negli impianti di depurazione, il consumo energetico è diminuito del 25% in sei anni grazie all'installazione di soffianti ad alta efficienza e strumenti digitali per
il controllo dei processi biologici. Il nuovo impianto di essiccazione dei fanghi ha ridotto il volume dei rifiuti fino al 70%, azzerando il conferimento in discarica, mentre la media nazionale è ancora al 7,5%.
SO STENIBILITÀ
La sostenibilità rappresenta un valore fondamentale per Padania Acque, la cui missione è generare valore per il territorio non solo in termini economici, ma anche ambientali e sociali. Il Progetto di Efficientamento Reti Acquedottistiche tramite Sistema Integrato, finanziato per oltre 23 milioni di euro dal PNRR, è il principale intervento per il 2025. Questo progetto, volto a migliorare l'efficienza idrica ed energetica, por terà alla realizzazione di 2.146 km di rete acquedottistica distrettualizzata, favorendo una gestione e manutenzione più efficiente e prevedendo una riduzione delle perdite idriche del 12,5%, equivalenti a circa 1.200.000 mc/anno. Inoltre, prevede un risparmio energetico di 600 MWh all'anno, evitando l'emissione di 150 tonnellate di CO2 .
I PRINCIPALI NUMERI DI PADANIA ACQUE PER L'ANNO 2024
UTILE NETTO di 3,4 milioni di euro, interamente destinato a riserva per investimenti. MARGINE OPERATIVO LORDO pari a 30,4 milioni, che rispetto al 2023 è cresciuto di quasi sette punti percentuali.
V ALORE AGGIUNTO GENERATO , superiore a 41 milioni di euro, in aumento del +6,46% rispetto al 2023. INVESTIMENTI per l'anno 2025 di 13 milioni di euro
In Italia l’amianto è fuori legge dal 1992, ma a oltre trent’anni di distanza la sua presenza sul territorio è ancora massiccia. Secondo l’ultima relazione annuale del Ministero dell’Ambiente e dell’ISPRA, sono oltre 370mila i siti contaminati censiti, tra edifici pubblici, capannoni industriali, scuole, ospedali e persino strutture residenziali. L’asbesto – questo il nome tecnico – è stato ampiamente utilizzato fino agli anni Ottanta per via della sua resistenza al calore, al fuoco e all’usura. Ma è altamente cancerogeno: secondo l’INAIL, provoca ancora oggi oltre 1.500 decessi l’anno per mesotelioma pleurico, una malattia che colpisce le membrane dei polmoni e che è quasi esclusivamente causata dall’esposizione a fibre di amianto.
DOVE SI TROVA
ANCORA L’AMIANTO
L’amianto è presente principalmente nei materiali da costruzione: tetti in eternit, canne fumarie, rivestimenti, isolamenti termici. Le zone più colpite sono quelle industriali, in particolare nel Nord Italia (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto), ma l’allarme è diffuso in tutto il Paese. Tra i siti ad alto rischio figurano ex fabbriche, cantieri navali e ferrovie, ma anche scuole e caserme. Secondo Legambiente, in Italia ci sono ancora oltre 2.000 scuole e 250 ospedali in cui l’amianto non è stato rimosso completamente.
COME FUNZIONA
LA BONIFICA
La rimozione dell’amianto è un’operazione delicata e rigidamen-
Amianto: la bonifica,
incentivi e il ruolo dei privati
te regolamentata. Non basta “smontare” il materiale contaminato: le fibre d’amianto, se disperse nell’aria, possono essere inalate con conseguenze gravi e irreversibili. Per questo la legge impone che la bonifica sia effettuata da imprese certificate, con personale formato, protezioni individuali e impianti di confina -
mento e aspirazione delle polveri. Una volta rimosso, l’amianto viene incapsulato e trasportato in discariche autorizzate, spesso fuori regione. I costi variano in base alle esigenze e alla superficie che necessita di bonifica. In generale, però, i preventivi partono da un prezzo al metro quadro.
GLI INCENTIVI E I L RUOLO DEI PRIVATI
Per le bonifiche su edifici privati, negli ultimi anni lo Stato ha messo a disposizione detrazioni fiscali fino al 65%, spesso legate a interventi di ristrutturazione o efficientamento energetico. Ma la burocrazia scoraggia molti cittadini, e spesso manca l’informazione.
Alcune Regioni hanno attivato bandi ad hoc per aiutare le famiglie a rimuovere l’amianto da tetti e garage, ma il quadro è frammentato. Il rischio, oggi, è che l’amianto resti “invisibile” ma pericoloso: nessuno lo vede, ma è ancora lì.
Nel panorama delle locazioni ad uso abitativo la posizione del conduttore comunemente definito inquilino è regolata da un complesso di norme che ne disciplinano puntualmente sia i diritti sia i doveri.
Il contratto di locazione inquadrato tra i contratti consensuali ad effetti obbligatori trova la sua disciplina principale nel codice civile artt 1571 e seguenti e nella Legge numero 431 del 1998 quest’ultima specificamente dedicata alle locazioni di immobili destinati a uso abitativo.
I PRINCIPALI DIRITTI DEL CONDUTTORE
1 Godimento pacifico dell’immobile
Il primo diritto fondamentale del conduttore è quello di godere dell’immobile locato in modo pacifico per tutta la durata del contratto art 1585 codice civile.
Il locatore ha l’obbligo di garantirne il possesso e di astenersi da qualsiasi ingerenza che possa comprometterne il godimento.
A tal fine egli deve anche garantire il conduttore da eventuali molestie da parte di terzi che pretendano diritti sull’immobile.
2 Conservazione dell’immobile
Il locatore è tenuto ai sensi dell’articolo 1576 codice civile a eseguire durante la locazione tutte le riparazioni necessarie affinché il bene possa essere utilizzato secondo la sua destinazione.
Il conduttore pertanto ha diritto alla manutenzione straordinaria a carico del locatore salva diversa pattuizione non vessatoria.
3 Riduzione del canone in caso di gravi vizi
Qualora l’immobile presenti vizi che ne diminuiscano in modo apprezzabile l’idoneità all’uso convenuto, il conduttore ha diritto a una riduzione del canone ai sensi dell’articolo 1578 codice civile salvo che ne fosse a conoscenza al momento della conclusione del contratto.
Contratti di locazione: diritti e doveri dell’inquilino
4 Subentro e successione nel contratto
In alcune circostanze, ad esempio in caso di morte del conduttore, la legge prevede la successione nel contratto in favore del coniuge convivente, dei figli e in determinati casi di altri conviventi more uxorio come previsto dall’articolo 6 della Legge 431 del 1998.
5 Rinnovo automatico del contratto e disdetta motivata del locatore Per i contratti a canone libero 4 più 4 il
rinnovo automatico è la regola salvo disdetta del locatore con motivazione tassativamente indicata dalla legge, ad esempio necessità di destinare l’immobile a uso proprio, vendita, gravi inadempienze del conduttore.
I PRINCIPALI DOVERI DEL CONDUTTORE
1 Pagamento del canone Il canone è l’obbligazione principale del conduttore.
Deve essere pagato nei termini stabiliti dal contratto, il ritardo reiterato può costituire inadempimento grave e giustificare la risoluzione del contratto per morosità.
La giurisprudenza ritiene grave anche il ritardo nel pagamento di una sola mensilità se il contratto lo prevede in forma espressa.
2 Obbligo di diligenza e custodia Il conduttore è tenuto a servirsi della cosa locata con la diligenza del buon padre
IL DIRITTO
Riduzione del canone in caso di gravi vizi Qualora l’immobile presenti vizi che ne diminuiscano in modo apprezzabile l’idoneità all’uso convenuto, il conduttore ha diritto a una riduzione del canone
di famiglia, articolo 1587 codice civile, ed è responsabile della perdita o deterioramento salvo che provi che ciò sia avvenuto per causa a lui non imputabile.
3 Manutenzione ordinaria
Le spese di piccola manutenzione e le riparazioni dovute al deterioramento causato dall’uso quotidiano sono a carico del conduttore.
Tali obblighi a volte fonte di contenzioso vanno distinti da quelli di natura straordinaria che competono al locatore.
4 Divieto di modifiche e innovazioni Il conduttore non può apportare modifiche all’immobile senza il consenso del locatore. In caso contrario il locatore può pretendere il ripristino o trattenere le opere senza obbligo di indennizzo articolo 1592 codice civile.
tuali danni possono dar luogo a una compensazione con il deposito cauzionale.
CONSIGLIO
Per il conduttore conoscere i propri diritti è fondamentale per evitare abusi e rivendicare le tutele previste dalla legge. Al tempo stesso adempiere scrupolosamente ai propri doveri contribuisce a garantire una locazione serena prevenendo conflitti e contenziosi.
IL DOVERE
Manutenzione ordinaria
Le spese di piccola manutenzione e le riparazioni dovute al deterioramento causato dall’uso quotidiano sono a carico del conduttore.
5 Restituzione dell’immobile Alla scadenza del contratto il conduttore ha l’obbligo di restituire l’immobile nello stato in cui lo ha ricevuto salvo il normale deterioramento d’uso. EvenINVIA LA TUA DOMANDA
Avv. Giulio Franzini
Scrivi una mail all’avv. Giulio Franzini AVV.GIULIOFRANZINI@GMAIL.COM
La risposta alla tua domanda verrà pubblicata nel prossimo speciale casa.
Ente Scuola Edile Cremonese Opportunità di alta formazione
L’Ente Scuola Edile Cremonese – CPT è un Ente paritetico sociale, il cui Consiglio di Amministrazione è composto da rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori appartenenti al comparto dell'edilizia, con compiti di interesse pubblico ed è accreditato da Regione Lombardia per i Servizi di Istruzione e Formazione Professionale e per i Servizi al Lavoro.
L’Ente eroga corsi di formazione e di aggiornamento diretti principalmente ai lavoratori del settore delle costruzioni; nello stesso settore offre servizi di consulenza alle imprese in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Tra le attività formative dell’Ente si segnalano:
• formazione professionale in diritto/dovere di istruzione e formazione rivolta ai giovani dai 14 ai 18 anni di età che desiderano lavorare nel settore delle costruzioni. Il corso, della durata di tre anni, prevede attività in aula e laboratorio, cantieri scuola e attività di stage presso le imprese iscritte alla Cassa Edile di Cremona;
• formazione professionale e linguistica per stranieri finalizzata all’inserimento nel settore delle costruzioni, mediante percorsi flessibili e personalizzabili con inserimento in imprese edili iscritte alla Cassa Edile di Cremona attraverso esperienze di tirocinio curricolare ed extracurricolare;
• alta formazione tecnica per diplomati fino a 29 anni di età nell’ambito della Fondazione ITS I Cantieri dell’Arte finalizzata a conseguire la figura del Tecnico del Cantiere Digitale con indirizzo Sostenibilità; il percorso ha la durata di 2000 ore suddivise in due anni di cui 800 in tirocinio presso imprese di costruzioni.
Il corso ITS è progettato insieme ad ANCE e alle imprese del territorio nell’ottica dell’immediato inserimento degli studenti nel mondo del lavoro. Al termine del percorso viene rilasciato un diploma di V livello EQF riconosciuto e spendi-
bile in tutta Europa.
Per i diplomati geometri la frequenza del corso ITS in Sustainability Construction Manager permette l’accesso diretto all’esame di Stato senza i 18 mesi di praticantato.
È previsto un test di selezione e un colloquio conoscitivo presso la nostra sede.
Iscrizioni al test al sito www.itscantieridellarte.it
MATURITÀ
Archiviati gli scritti, da lunedì gli orali
Mercoledì si è aperta la Maturità 2025 con la consueta prova di italiano. Oltre 524.000 studenti hanno svolto il tema a partire da sette tracce ministeriali, tra cui spiccavano (come analisi del testo) i brani di Pier Paolo Pasolini e di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (da Il Gattopardo). Delle tracce argomentative, ha riscosso maggior successo quella sul “rispetto”, parola dell’anno di Treccani, che ha raccolto il 40,3 % delle preferenze. Le tracce d’attualità hanno incluso brani sul ruolo dei social (“l’indignazione è il motore dei social”) e sul giudice Paolo Borsellino (“I giovani, la mia speranza”), oltre a spunti sull’ambiente e sulla salvaguardia del pianeta. Il giorno successivo, giovedì 19 giugno, è stata la volta della seconda prova, articolata secondo gli indirizzi.
Al liceo classico è toccato il latino con un passo dal De Amicitia di Cicerone; al liceo scientifico problemi di funzioni ispirati a Boccioni e Cartesio; all’artistico contenuti audiovisivi tratti dalla canzone “La Cura” di Franco Battiato. Gli istituti elaboreranno le valutazioni agli scritti almeno due giorni prima dell’inizio dei colloqui orali, che prenderanno il via lunedì 23 giugno.
ITS Sustainability Construction Manager:
Indirizzato ai giovani diplomati il corso ITS ha l’obiettivo di formare la figura di tecnico di cantiere digitale. Attraverso un percorso di DUE ANNI lo studente avrà modo di inserirsi da protagonista nel mondo del lavoro grazie a 800 ore di tirocinio con aziende leader nella sostenibilità energetica del costruito del nostro territorio. È previsto un test di selezione ed un colloquio conoscitivo presso la nostra sede. Posti limitati! Iscriviti al prossimo test al sito www.itscantieridellarte.it o inquadra il QR code.
Corso triennale per operatore edile:
Rivolto ai giovani dai 14 ai 18 anni che desiderano lavorare nel settore delle costruzioni. Il corso della durata di TRE ANNI prevede attività in aula, laboratori di informatica, cantiere scuola e attività di stage presso le imprese iscritte alla Cassa Edile di Cremona. Sono inoltre previsti percorsi modulari per giovani dai 15 ai 25 anni. La frequenza al corso è GRATUITA
Alcuni dei nostri corsi:
Corsi di formazione base sulla sicurezza –Antincendio e primo soccorso – Coordinatore per la sicurezza – Formazione su rischi specifici (ponteggi e lavori in quota, segnaletica stradale, ambienti confinati, ecc.) – Formazione all’uso di attrezzature e macchine da cantiere – Formazione addetti e preposti allo smaltimento amianto – Seminari tecnici per imprese e professionisti –Corsi di formazione per professionisti. CORSI PERSONALIZZATI E CORSI DI AGGIORNAMENTO PER IMPRENDITORI
CULTURA
Questa volta parliamo di… “ LIMITLESS ”
Bradley Cooper interpreta un giovane scrittore (come me?) che sta attraversando un momento difficile (beh, allora no), la moglie lo lascia, la fidanzata si sta stancando, l’ispirazione per la scrittura è scomparsa (allora, confermo, non è il mio normotipo).
Trova conforto in un farmaco (dire droga farebbe brutto), l’NZT-48 che aumenta enormemente le capacità intellettive conferendo poteri quasi soprannaturali e quindi per il nostro aspirante scrittore iniziano i successi, ma anche nuovi problemi, infatti il farmaco dà assuefazione e dipendenza, è quasi impossibile da trovare, i cattivi se lo vogliono por tare via, e fra i cattivi troviamo un Robert De Niro ottimo anche se ormai sul viale del tramonto.
“Limitless” (Senza limiti), film del 2011 ben diretto da Neil Burger, ci ricorda come non tutte le potenzialità del nostro cervello siano sfruttate a dovere, si potrebbe fare di meglio, ma anche di peggio in verità, come insegna Maccio Capatonda nel suo film “Italiano medio” dove al protagonista, per ovviare alle sue frustrazioni, viene proposta una pillolina in grado di ridurre le potenzialità del cervello dal 20% al 2%. E qui si potrebbe aprire il dibattito: sta meglio al mondo chi è molto (troppo) intelligente oppure chi non lo è per niente?
Anche Luc Besson si cimenta sull’argomento, aumentando le capacità mentali di “Lucy”, una (sempre) straordinaria Scarlett Johanson, che al contrario di Bradley Cooper, concentrato sul suo successo personale, beneficerà il mondo delle sue capacità fino a sacrificare la propria vita. Fantascienza? Certo, ma non troppo se è vero che in tutto il mondo è in crescita esponenziale l’uso di sostanze psicoattive non sempre prescritte dal medico curante. Di sicuro non è dopando il cervello che se ne aumentano le capacità. Non ne Valelapena.
Nella sala “Virginia Carini Dainotti” si esibiscono i solisti e il quartetto di fiati del Conservatorio
Una festa della musica presso la Biblioteca Statale
Oggi dalle ore 11 nella sala conferenze “Virginia Carini Dainotti” della Biblioteca Statale di Cremona, in collaborazione con il Conservatorio di Musica Claudio Monteverdi di Cremona e con il Tavolo Permanente delle Federazioni Bandistiche Italiane, viene presentato un programma musicale affidato ai solisti e al quartetto di fiati del Conservatorio, che eseguiranno musiche - in originale e in trascrizione - di Amilcare Ponchielli per celebrare il compositore cremonese, di cui la Biblioteca Statale di Cremona conserva
MOSTRA
la quasi completa produzione bandistica, autografi di composizioni operistiche e un ricchissimo carteggio, in parte pubblicato. Nell’occasione verranno donate alla Biblioteca due copie manoscritte della marcia “Milano”, provenienti da una collezione privata. La manifestazione si inserisce nella collaborazione da tempo avviata tra Biblioteca, Conservatorio e Tavolo Permanente (su progetto del coordinatore nazionale Giorgio Zanolini) per la valorizzazione e la diffusione della musica per banda di Amilcare Pon-
chielli: nel 2024, hanno promosso il progetto “Ponchielli 2024” per recuperare, digitalizzare, trascrivere e adattare spar titi per banda, che sono liberamente disponibili per gli esecutori. Il progetto ha portato alla realizzazione di un concerto in anteprima moderna della Banda dell’Esercito Italiano al Teatro Ponchielli di Cremona. I brani che verranno eseguiti stamattina, saranno originali e trascrizioni (a cura dei maestri Emiliano Gusperti e Giuseppe Caffi, direttore quest'ultimo del Conservatorio).
IN REGIONE
Una legge per tutelare la liuteria cremonese
In Commissione Attività Produttive a Palazzo Pirelli è stato discusso il progetto di legge regionale per la promozione e valorizzazione della liuteria cremonese che andrà al voto in aula consiliare, portando in audizione le principali parti interessate: Consorzio Liutai Stradivari, Comune, Camera di Commercio, Fondazioni Stauffer, Museo del Violino, Teatro Ponchielli, Conservatorio Monteverdi, Cna, istituto superiore Stradivari.
Fino a domenica 29 giugno sono esposte le opere del grande artista Giovanni Fattori
Il genio dei Macchiaioli si ammira a Piacenza
Giovanni Fattori fu il massimo illustratore del Risorgimento militare italiano, nonché l’esponente più noto del movimento dei Macchiaioli. Una mostra a Piacenza celebra i 200 anni dalla nascita del maestro toscano (Livorno 1825 – Firenze 1908). A ospitarla sono le sale del Palazzo Ex-Enel, oggi XNL Piacenza, spazio espositivo e di produzione artistica, proprietà della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Il titolo completo della mostra è “Giovanni Fattori 18251908. Il genio dei Macchiaioli” ed è a cura di Fernando Mazzocca, Elisabetta Matteucci e Giorgio Marini. L’esposizione sarà visitabile sino a domenica 29 giugno. La mostra è suddivisa in due sezioni. La prima è dedicata al Risorgimento, vi compaiono sia delle grandi scene di battaglie, sia degli episodi minori e quotidiani, come gli appelli dei soldati e le letture della corrispondenza. Le grandi scene sono illustrazioni traboccanti di uomini, non di rado dai volti soltanto accennati. Queste masse, alle prese con la paura e la fatica delle battaglie, affron-
tano con dignità le loro imprese, spesso avvolti in grandi polveroni. Di quadro in quadro, le giubbe blu, piemontesi e francesi, si affollano in circostanze diverse: la truppa in movimento o a riposo, le grandi manovre, gli assalti concitati. Sarà solo una suggestione, ma se si aggiunge la scabra aridità dei paesaggi quasi si intravede già il realismo dei film sulla Guerra di Secessione (del resto, gli anni sono pressappoco gli stessi). Ci sono poi dipinti di soldati e cavalieri solitari, oppure a coppie o
Il progresso materiale produce benessere e migliora le vite degli esseri umani e chi sostiene il contrario, spesso si sbaglia o è in malafede. Il progresso, però, non sottrae dall’assurdo, non elimina i fallimenti. Riconoscere che, col tempo, le condizioni di noi umani sono migliorate – immensamente, peraltro –toglie anzi un alibi: l’idea che il progresso corrompa e abbrutisca. Sono queste considerazioni a fare da campitura al libro di Antonio Pascale, “Cose umane” (Einaudi), un romanzo di auto-fiction. Il racconto, rammemorante, si svolge in una Caserta agostana, semideserta e torrida: facendo la spola tra Roma e la casa casertana dei genitori,
in manipoli sparuti. Suggestive sono le raffigurazioni di gruppi di vedette, che si stagliano su paesaggi scarni (un dipinto raffigura un lungo muro bianco) o su interminabili sfondi paesaggistici; sicché l’impressione è quella di una costante attesa. Interessanti sono anche le bozze preparatorie, dove si può ammirare lo studio meticoloso degli addobbi militari e delle pose dei soldati: ad es., gli studi sui soldati a cavallo. La seconda sezione è dedicata a soggetti vari, non a carattere mili-
tare. Compare una serie di ritratti, a cui seguono quei paesaggi con figure per cui Fattori è altrettanto celebre: vi si trovano scampoli della sua Toscana, in particolare della costa e dell’entroterra livornese, ma anche della Maremma, la più brulla delle terre toscane. Spiccano i paesaggi mediterranei e acquitrinosi; i buoi maremmani, con le loro grandi corna, appesantiti dai gioghi; i butteri, sorta di cowboy maremmani, guardiani a cavallo di bestiame (anche qui, guarda caso, torna un po’ il Far West). Nei dipinti di figure umane si estrinseca una predilezione per dei soggetti appartenenti al mondo contadino e rurale, che quasi mai rivolgono lo sguardo agli spettatori; sono spesso raffigurati di spalle, intenti nelle loro attività e ignari dello sguardo nostro e dell’artista. Al fascino dei quadri concorre anche la campitura del colore: una stesura “a macchie”, funzionale a riprodurre le impressioni di uno sguardo, per così dire, annebbiato dalle sensazioni. Del resto, proprio dal modo di dare il colore “a macchia” proveniva l’epiteto – che all’inizio fu di scherno – di “macchiaioli”.
Cose umane descritte da Antonio Pascale
affettuosi ma decrepiti, un artista è alla ricerca di un’idea per un’istallazione. Il titolo ci sarebbe già: “Da Pinocchio a Masterchef”, due punti – l’uno di par tenza, l’altro d’arrivo – che tracciano l’incedere dello sviluppo umano; ma come renderne le contraddizioni? Quel che trova, lui sessantenne, è certamente un “paese d’ombre”, le quinte teatrali di drammi già consumati. Scrive Pascale: “Quello che mi appartiene di Tonino (il protagonista, ndr) è lo sguardo pessimista. Il pessimismo è considerato un pernicioso strumento di conoscenza, ma per lo meno forma una poetica grazie alla qua-
le si riesce a misurare la distanza tra aspettative, promesse e realtà”. Il libro, che pure ironizza sulle saghe familiari tanto in voga tra gli scrittori, ne propone una a suo modo: antieroica, disillusa ma comprensiva, inframmezzata da inserti saggistici (Pascale è agronomo e divulgatore scientifico), e considerazioni – provvisorie – sull’esistenza e la vita che passa.
...PER MAURO ACQUARONI
CONSIGLI IN LIBRERIA
di Federico Pani
FEDERICO PANI
MUSICA
PRESENTAZIONE
AL MUSEO S. LORENZO
Un libro sul fregio in cotto di Palazzo Fodri a cura di Landi Il 26 giugno spazio alla 7ª Stradeejay in Piazza Stradivari Giovedi 26 giugno alle ore 18 nel Cortile di Palazzo Fodri, in corso Matteotti 17 a Cremona verrà presentato il libro dal titolo “Costruire l’arte. Il fregio in cotto di Palazzo Fodri a Cremona”, a cura di Angelo Giuseppe Landi, professore associato in Restauro Architettonico al Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - Dastu.
Il 26 giugno in Piazza Stradivari è in programma la 7ª edizione della Stradeejay, appuntamento consolidato ed atteso da un pubblico sempre più attratto dalla originalità e qualità della proposta organizzata e presentata da Andrea e Michele, con la partnership di Radio Deejay. La grande serata di musica e divertimento iniziera alle ore 21.
Presentata la rassegna estiva che inizia il 23 giugno alle 21 nel Chiostro dei Girolamini con il film
“No other land”
Quattro lunedì al cinema a Piadena Drizzona
A Piadena Drizzona ritorna la rassegna estiva “Lunedì di cinema” organizzata dal Comune e ad ingresso libero. Quattro appuntamenti dal prossimo 23 giugno alle ore 21, con la novità di essere itinerante in quattro luoghi diversi. «Si tratta di un’iniziativa alla quale sono molto legata – spiega Marica Dall’Asta, assessore alla Cultura –. Proprio con un “Cinema sotto le stelle” si era aperto il mio primo assessorato nel 2014. Sono passati undici anni, tuttavia resto convinta che il cinema sia un ottimo strumento per trasmettere messaggi e temi importanti. Il cinema ha la capacità di emozionarci, farci riflettere e interrogarci, sia attraverso la storia che racconta sia attraverso le immagini che ci colpiscono e che possono arrivare nel profondo». La rassegna è organizzata in collaborazione con l’associazione Inventio di Casalmaggiore (grazie ad un gruppo di giovani che nei mesi scorsi hanno proposto i titoli e dato inizio al progetto “Moviemente” di un cineforum sul territorio dell’Oglio-Po), con il Sistema Accoglienza Integrazione (Sai) e la Cooperativa Sociale Onlus “Il Gabbiano”. «A loro il mio più sincero ringraziamento e l’impegno a proseguire questa collaborazione anche oltre il periodo estivo - ha aggiunto Dall’Asta -. Por-
teremo il cinema in tre luoghi diversi di Piadena Drizzona: i primi due appuntamenti saranno nel Chiostro dei Girolamini, il terzo nel giardino di Villa Magio Trecchi a Vho ed il quarto presso il Parco Devid a Drizzona». Ad aprire la rassegna il 23 giugno sarà “No other land” (chiostro del Comune di Piadena, ore 21); a presentare la serata sarà Paolo Bergamaschi. Il 30 giugno sarà proiettata invece la commedia “The Holdovers” dell’acclamato regista Alexander Payne (Chiostro del Comune di Piadena, ore 21). Il 7 luglio “Il treno dei bambini” di Cristina Comencini (alla Rsa S. Vincenzo-Villa Magio Trecchi, ore 21), adattamento dell’omonimo romanzo di Viola Ardone per Einaudi. Chiusura, infine, il 14 luglio dedicata alle famiglie e ai bambini con il film d’animazione “Prendi il volo” di Benjamin Renner e Guylo Homsy (al Parco Devid a Drizzona). «La prima proiezione è dedicata alla Giornata Mondiale del Rifugiato, mentre il tema comune agli altri titoli del programma è la scelta di saper creare relazioni profonde anche con chi non condivide il nostro stesso sangue». L’obiettivo di questa rassegna, poi, «è quello di animare il nostro paese e offrire opportunità di condivisione e riflessione, creare momenti di confronto e dibattito».
Il violoncello costruito da Antonio Stradivari nel 1700, che fa parte della collezione del Museo del Violino, necessita di un restyling
Interventi di manutenzione straordinaria sullo Stauffer ex Cristiani
Ottemperando a un impegno di tutela e valorizzazione del patrimonio, il Museo del Violino monitora periodicamente - anche attraverso la collaborazione con il Laboratorio Arvedi di Diagnostica non Invasiva dell’Università di Pavia, attivo nello stesso Palazzo dell’Arte - lo stato di conservazione delle proprie collezioni e, quando necessari, intraprende opportuni progetti di restauro. Nei prossimi giorni uno strumento iconico, il violoncello Stauffer ex Cristiani, costruito da Antonio Stradivari nel 1700, sarà sottoposto a un intervento di manutenzione straordinaria. «Alcune crepe sulla tavola armonica, già riparate nei secoli scorsi - spiega Riccardo Angeloni, conservatore del Museo - tendono periodicamente a cedere, richiedendo di volta in volta interventi mai del tutto risolutivi, non sostenibili a
IN CONCERTO E IL 24 E 25 GIUGNO Il coro del London Graduate Consort a Cremona e Crema
Proseguono gli appuntamenti del Monteverdi Festival. Stamattina nel Corpo Aule dell’Università Cattolica (alle ore 11.30) protagonista sarà l’ensemble PassiSparsi, con “Imitare la natura: i versi degli animali in parola e musica”, una lezione aperta par tecipata ad ingresso libero, in cui sarà approfondita la presenza delle figure animali
LETTERE & OPINIONI
PUNTO DI VISTA
lungo termine. Al fine di inter venire in maniera duratura nel tempo, sarà necessario lo smontaggio della tavola armonica, eventualità che permetterà di agire, inoltre, su alcune problematiche conservative che interessano la cassa dello strumento e sono state oggetto di monitoraggio negli scorsi anni. Il progetto interesserà anche l’opacizzazione di alcune zone della vernice, dovuta alla presenza di una cera protettiva alterata, la tastiera e la messa a punto». L’intervento, a cura di Bruce Carlson, suppor tato da Riccardo Angeloni, sarà occasione di accrescere la conoscenza di questo capolavoro della liuteria cremonese, anche grazie alla collaborazione con il Laboratori Arvedi di Diagnostica Non-Invasiva del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia e il Musical Acoustic
Il Coro e l’Orchestra del Collegium Vocale di Crema, diretti da Giampiero Innocente, nell’attesa di eseguire a Montecarlo la Grande Messa K 427 di Mozart (il prossimo settembre), ospitano un coro della tradizione universitaria inglese, lo University of London Graduate Consort, che sarà protagonista di un tour in tre date (sempre alle ore 21): martedì 24 giugno nella
Lab del Politecnico di Milano, con i quali sono in programma una serie di approfondimenti scientifici. Il laboratorio di restauro verrà allestito in una sala del Museo non accessibile al pubblico, con attrezzature in parte messe a disposizione dal Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro di Beni Culturali del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, unico in Italia dedicato agli strumenti musicali e gli strumenti scientifici. «Il restauro è momento di riflessione interdisciplinare – osserva Virginia Villa, direttore generale della Fondazione Museo del Violino - e a Cremona è ormai radicato un intero sistema di professionalità che permette di attuare questa moderna visione della disciplina e operare su un patrimonio unico al mondo rispettando i più alti standard».
Cattedrale di Cremona, mercoledì 25 giugno nella Chiesa di S. Bernardino-Auditorium Manenti di Crema e giovedì 26 giugno nella Basilica di S. Barbara a Mantova. I concerti di Crema e Cremona sono inseriti nel calendario del Cremona Summer Festival, mentre quello di Mantova è sostenuto dall’Ufficio delle Belle arti della Diocesi mantovana e dal Touring Club.
Nuovi appuntamenti del Monteverdi Festival
nel reper torio rinascimentale e il loro senso simbolico-metaforico. L’ensemble sarà poi alle ore 18 a Palazzo Guazzoni Zaccaria con “Miracoli in natura; contrappunti antropomorfi”, un focus sul mondo animale e sulla generosità con cui si è a lungo prestato, per il
Gli italiani si stanno facendo indurre di nuovo nella cafonaggine politica
Domani mattina l’11º “Summer Poetry Festival”
Domani dalle 10.30 alle 19 torna il Summer Poetry Festival, giunto all’11ª edizione, dal titolo “I linguaggi della poesia”. Il Festival si rivolge alla partecipazione libera del pubblico ed a tutti coloro che condividono la comunicazione e la testimonianza del fare poesia, offrendo con coerenza tematica per ogni espressione poetica un panorama di esperienze attraverso i singoli eventi del festival. Appuntamento al Museo Archeologico S. Lorenzo (in via S. Lorenzo 4) e questa edizione approfondisce molte delle tendenze della performance in poesia e mette in evidenza i percorsi estetici ed artistici dei giovani e dei singoli autori. Il tema dell’azione, legato in essenza alle performance, affiora anche in un “Open Mic” dedicato - oltre che ai vari eventi del festival - a un’esposizione di micro editori di poesia, chiamati essi stessi ad inter venire ed interagire in un evento pubblico. Il Summer Poetry Festival è organizzato dal Centro Ticonzero Aps con il sostegno e la collaborazione del Comune di Cremona, dal Comitato di Studi Mara Soldi Maretti, dal Circolo Poetico Correnti e da Winifred Crema.
La mostra di Guzzetta al Centro Arte Perini
nostro divertimento, a fare da specchio alle virtù, ma anche alle bassezze del mondo umano.
“Venezia salva” è una tragedia incompiuta di Simone Weil, ambientata nel 1618 in cui si ricostruisce un fatto storico. Alcuni congiurati spagnoli progettavano di distruggere Venezia, ma il folle tentativo venne sventato dal tradimento di uno dei soldati. A narrare la vicenda in musica, sarà Michele Pasotti alla direzione del suo ensemble La Fonte Musica.
Oggi la politica italiana è più che mai bisognosa e quindi alla ricerca di uomini nuovi per un’Italia che sta ancora scontando nell’avventura della cosidetta “Seconda Repubblica” la soluzione moderata data a “mani pulite” che abbatté la tanto vituperata (mai abbastanza rimpianta) “Prima Repubblica”. Oggi aleggia la piena consapevolezza che soltanto con una vigorosa azione politica si potrebbe arrivare ad una trasformazione del Paese in chiave moderna ed altamente civile. Non si tratta di auspicare l’avvento di un’ingenua palinge-
Due attesissimi concerti sono in programma per
nesi (ovvero una trasformazione radicale) parlamentare o politica, ma di additare e di rimarcare con spirito vivacemente polemico, i limiti e le insufficienze della classe dirigente di questi tempi. Eppure, pur con sfumature diverse, non mancano avversari di una classe governativa e dirigente gravata giornalmente da comportamenti illegali e scon -
domani: a Palazzo Fodri (ore 18) i RossoPorpora guidati da Walter Testolin canteranno l’amore e le sue passioni in “L’arte di ben baciar,” mentre nella splendida cornice dell’Auditorium Giovanni Arvedi (alle 21) Stéphane Fuget alla guida di Les Èpopéss esplorerà la musica di maestro e allievo nel concerto “Monteverdi, Cavalli: maîtres et élèves”.
La mostra estiva proposta dal Centro Arte Perini (in Località Ponte 7, appena dopo il ponte del Po) è all’insegna della sperimentazione. Ad esporre è, infatti, Gabriella Guzzetta, autentica creativa in grado di emozionare e nelle sue opere spicca un prezioso utilizzo di fibre tessili. La personale è visitabile fino al 9 settembre da lunedì a sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19 (chiusa il giovedì mattina).
cer tanti che, sommati alla pochezza intrinseca, mostrano la sua incapacità di affrontare ed operare una radicale trasformazione della società e del costume italiano. Manca, nei politici attuali, anche e specialmente delle minoranze che dovrebbero operare il cambiamento auspicato, la vanitas del politico, quella concretezza e quel problemismo che, per esempio, permise in altri tempi ad una grande figura di democratico, Gaetano Salvemini, di vincere la lotta per la liberazione dei “cafoni meridionali”. Oggi il popolo italiano si sta facendo indurre ancora una volta nella cafonaggine politica, senza poter scorgere all’orizzonte nessun nuovo Gaetano Salvemini. Anselmo Gusperti
» calcio serie A Cremo, la fumata bianca continua a tardare
C’è chi sostiene che il ritardo sia un difetto di chi è multitasking. Ebbene… non sappiamo come questo concetto si possa adattare alla causa grigiorossa, sta di fatto che il tempo per programmare la prossima stagione di serie A ora stringe davvero. La società sta lavorando senza dubbio a pieno regime (multitasking…), ma nei prossimi giorni sono attesi i primi annunci ufficiali (per i quali inizia ad essere tardi). Rinnovata la fiducia a Simone Giacchetta come direttore sportivo, il tassello più atteso ora riguarda il nuovo allenatore, Davide Nicola, come detto, salvo clamorose sorprese dell’ultim’ora. Il vorticoso giro di allenatori di queste settimane ha fatto affiorare numerose ipotesi, ma il profilo scelto dalla società per tentare di mantenere la categoria è quello di un tecnico esperto e focalizzato sull’obiettivo salvezza come il tecnico piemontese. Nelle prossime ore capiremo se lo stesso allenatore deciderà di sposare il progetto Cremonese, dopo aver ricevuto adeguate garanzie in termini di squadra e mercato. L’alternativa è Paolo Vanoli, ma si spazia anche dall’ex Giampaolo sino a profili di maggiore grido, ma minore esperienza sul tema come De Rossi, Cannavaro, Farioli e via dicendo. Una cosa è certa: quella dell’allenatore è una scelta da non sbagliare e questo potrebbe giustamente far tardare le manovre. Nel 2022, Massimiliano Alvini era già stato annunciato come allenatore da circa due settimane. Un assoluto esordiente della categoria i cui risultati sono abbastanza facili da ricordare. I tempi però poi si prolungarono, tant’è che si finì per fare il ritiro a Dimaro in coda al Napoli (con tanto di presentazione della Cremonese in una piazza ancora piena di bandierine e stemmi dei partenopei). Nei prossimi giorni verranno ufficializzati anche la data di raduno e il luogo del ritiro (che dovrebbe essere in Val di Pejo dal 15 al 29 luglio). E poi c’è il mercato. La rosa è ricca di giocatori esperti in grado di fare la differenza in serie B, da dove potrebbero proprio arrivare offerte importanti per sbloccare le trattati -
Albinoleffe
Alcione
Arzignano
Bra
Cittadella
Dolomiti Bellunesi
Feralpisalò (Brescia?)
Giana Erminio
Juventus Next Gen*
Lecco
L.R. Vicenza
Lumezzane
Novara
Ospitaletto
Pro Patria
Pergolettese
Pro Vercelli
Renate
Trento
Triestina
* oppure Atalanta
o Inter Under 23
SERIE C
GLI ALLENATORI
Atalanta Ivan Juric (nuovo)
Dopo la conferma del direttore sportivo Giacchetta, i tifosi sono in trepidante attesa del nuovo allenatore: Nicola resta in cima alla lista, ma non sono esclusi colpi di scena
Bologna Vincenzo Italiano (confermato)
Cagliari Fabio Pisacane (nuovo)
Como Cesc Fabregas (confermato)
Cremonese ? (nuovo)
Fiorentina Stefano Pioli? (nuovo)
Genoa Patrick Vieira (confermato)
Inter Cristian Chivu (nuovo)
Juventus Igor Tudor (confermato)
Lazio Maurizio Sarri (nuovo)
Lecce Eusebio Di Francesco? (nuovo)
Milan Massimiliano Allegri (nuovo)
Napoli Antonio Conte (confermato)
Parma Carlos Cuesta (nuovo)
Pisa Alberto Gilardino? (nuovo)
Roma Gian Piero Gasperini (nuovo)
Sassuolo Fabio Grosso (confermato)
Torino Marco Baroni (nuovo)
Udinese Kosta Runjaic (confermato)
Verona Paolo Zanetti (confermato)
ve. In questo senso, ad esempio, Michele Castagnetti sembra piacere al Frosinone e Luca Zanimacchia al Modena. Senza nulla togliere alla rosa che ha ottenuto la splendida promozione in serie A, così com’è difficilmente riuscirebbe a salvarsi nella prossima serie A. Urgono rinforzi di rango in ogni reparto, scegliendo uomini giusti per i ruoli giusti.
Sopra il direttore sportivo Simone Giacchetta, che è è stato confermato fino al 30 giugno 2027 e a lato Luca Zanimacchia il giorno della festa allo stadio Zini per festeggiare la promozione in serie A. Il laterale è corteggiato dal Modena
I L CALENDARIO
Si partirà sabato 23 agosto alle 20.45 a San Siro contro il Milan di Allegri. Il debutto allo Zini sarà, invece, venerdì 29 agosto alle 18.30 contro il Sassuolo. Il terzo turno sarà lunedì 15 settembre alle 18.30 in casa del Verona, dopo la sosta per gli impegni della Nazionale, da poco affidata a Gennaro Gattuso.
La società gialloblu punterà molto sui giovani e migliorerà lo stadio Voltini
La Pergolettese sta già pensando al futuro
La Pergolettese è già carica per la prossima stagione. Perfezionata l’iscrizione al campionato, la società ha parlato dei progetti futuri nel corso di una serata organizzata nella sala Piero da Cemmo del Centro Culturale Sant’Agostino (nella foto) È stata l’occasione per presentare i nuovi ingressi societari, come quello di Muro Duca in qualità di amministratore delegato ad affiancare Anna Micheli e di Paolo Ro vida come nuovo componente del Consiglio direttivo. Il presidente Massimiliano
Marine lli ha ringraziato tutti gli sponsor che hanno permesso alla Pergolettese di presentarsi ai nastri di partenza per la settima stagione consecutiva in serie C: «Questo è un vanto per la città di
Crema, un vanto per la famiglia Micheli e per Anna in particolare, che con grande spirito di sacrificio ha voluto dare quella continuità alla storia della società gialloblu, nel segno del compianto Cesare Fogliazza». Oltre ad allestire un a squadra competitiva, ma puntando sui giovani, la volontà è anche quella di apportare qualche miglioria allo stadio Voltini. Intanto, si sta delineando il possibile girone A, che dovrebbe scongiurare il pericolo per la Pergolettese di finire nel girone B.
MONDIALE PER CLUB
Juve e Inter in campo di nuovo nel weekend
Debutto scintillante della Juventus (5-0 agli emiratini dell’Al Ain) nel Mondiale per Club in Usa, mentre l’Inter di Chivu si è dovuta accontentare dell’11 contro i messicani del Monterrey. In sordina anche il Real Madrid, fermato sull’1-1 dall’AlHilal di Inzaghi. Le due italiane tornano in campo nel weekend.
EUROPEO UNDER 21
L’Italia sfida domani nei quarti i tedeschi
L’Italia Under 21 di Nunziata ha iniziato ben l’Europeo in Slovacchia, battendo 1-0 Romania e Slovacchia e pareggiando 1-1 con la forte Spagna. Secondi nel girone A, gli azzurrini sfidano domani alle 21 a Dunajska nei quarti la Germania, che ha dominato il girone B. Una sfida dura, ma affascinante.
SERIE B
Domani sera la gara di ritorno dei playout
Domani sera alle 21 all’Arechi di Salerno si conclude un’interminabile stagione in serie B. Dopo l’intossicazione alimentare che ha colpito molti giocatori della Salernitana, la gara di ritorni dei playout è slittata di due giorni. La Sampdoria deve difendere il 2-0 dell’andata.
SERIE D Il Crema ritorna al passato con mister Michele Piccolo
Come anticipato la settimana scorsa, il Crema ha affidato la guida tecnica della prima squadra per la prossima stagione a Michele Piccolo (nella foto) . Per lui si tratta di un ritorno, dopo aver vinto il campionato con la Juniores Nazionale del Piacenza. Allenare in serie D è un’opportunità che mister Piccolo ha colto con grande entusiasmo e la società nerobianca fa sapere che la firma è arrivata senza alcun indugio.
IL PROBABILE GIRONE A
Azzurre inarrestabili in Vnl: ko anche il Giappone
HONG KONG - L’Italia di Velasco continua a vincere in Volleyball Nations League. Malgrado le assenze pesanti di Antropova, Orro e Sylla, le azzurre hanno battuto anche il temibile Giappone, piegato dopo 5 set (23-25, 25-16, 25-15, 20-25, 19-17). Si tratta della settima vittoria in altrettante partite per l’Italia, al comando della classifica con 19 punti. Domani alle 14 ultima fatica di questa fase contro la Cina.
» canottaggio
Cobolli cede con onore a Zverev sull’erba di Halle
HALLE - Dopo l’inattesa sconfitta di Jannik Sinner con Aleksandr Bublik, ieri anche Flavio Cobolli è uscito di scena ai quarti dell’Atp 500 tedesco su erba per mano del beniamino di casa Alexander Zverev, che nel turno precedente aveva eliminato Lorenzo Sonego. Cobolli ha ceduto onorevolmente 6-4, 7-6 contro il numero 3 del mondo, che in semifinale se la vedrà con Daniil Medvedev.
Il quattro di coppia del capovoga cremonese ha vinto con autorità la tappa italiana di Coppa del Mondo, riscattando il quarto posto agli Europei e candidandosi per il podio ai Mondiali
Gentili ha lanciato la sfida alle nazioni più forti
Il quattro di coppia azzurro è una certezza. Giacomo Gentili e i suoi compagni non hanno certo gradito il quarto posto agli Europei, ma alla prima uscita internazionale è più che giustificato non essere al meglio ed infatti con maggiore allenamento, i quattro cavalieri delle acque (Matteo Sar tori, Luca Rambaldi, Andrea Panizza insieme al capovoga cremonese) hanno fatto vedere quanto valgono, dominando la finale della tappa italiana di Coppa del Mondo. A Varese l’armo azzurro, argento olimpico in carica, ha battuto le nazioni migliori del mondo, in par ticolare Polonia, Gran Bretagna e Olanda (in ordine di arrivo). Un bel segnale in vista del quadriennio olimpico e in particolare per i prossimi Mondiali, in programma a Shanghai dal 21 al 28 settembre. Tornando alla finale di Coppa del Mondo, è stata una prestazione impeccabile quella degli azzurri, costruita attorno a un
CANOA VELOCITÀ
Simone Bernocchi esce in semifinale nel K4 agli Europei
formidabile passo di gara e a una chiusura fluida. Il vantaggio, all’arrivo di oltre due secondi e mezzo sulla Polonia, la dice lunga sul valore della gara di Gentili e compagni, premiati dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giorget-
ti. «È stata una gara pulitissima, abbiamo interpretato al meglio la nostra parte in questa finale. Siamo soddisfatti anche se il livello raggiunto qui a Varese non basta per realizzare il nostro obiettivo a Shanghai. Lavoreremo nei prossi-
La canoa velocità torna sotto i riflettori del panorama internazionale. Fino a domani, infatti, la Labe Arena di Racice, in Repubblica Ceca, ospita gli Europei di canoa sprint e paracanoa, una delle tappe più attese della stagione. Si tratta di un appuntamento chiave in vista dei Campionati del Mondo in programma ad agosto all’Idroscalo di Mila-
Estate 2025
PIAZZETTA CENTRALE
mi mesi per far crescere ancora il nostro equipaggio», ha affermato Gentili. Hanno sfiorato il podio (quarte), le giovani bissolatine Susanna Pedrola ed Elena Sali nel quattro di coppia, in un equipaggio composto anche da Irene Gattaglia e Beatrice Ravini Perelli che può sicuramente crescere. Il bottino complessivo degli azzurri è stato di due ori, tre argenti e tre bronzi. E da domani fino a lunedì 3 luglio, presso il Centro Nazionale di Preparazione Olimpica e Paralimpica di Piediluco, la Nazionale affronterà una nuova sessione di raduno valutativo olimpico. Intanto, oggi e domani le acque di Gavirate faranno da teatro ai Campionati Italiani Under 23, Under 17 ed Esordienti. Sulla sponda gaviratese del lago di Varese sono ben 109 le società impegnate, per complessivi 1115 atleti in gara e la bellezza di 531 equipaggi a caccia dei titoli tricolori.
no, ma anche di una delle edizioni più competitive degli ultimi anni, con oltre 30 nazioni par tecipanti e i migliori specialisti continentali a darsi battaglia per il titolo europeo. Tra i venti convocati azzurri c’è il cremonese Simone Bernocchi (Aniene), che ha raggiunto la semifinale nel K4 500, ma ieri è stato eliminato con il 5º posto.
sabato 21 giugno CENA BENEFICA AIDO (su prenotazione) - Live - TRIBUTO a BATTISTI - LUCI DELL’EST
lunedì 23 giugno Saggio della scuola di danza “INFINITY DANCE”
sabato 28 giugno Live - MATIX BAND
sabato 5 luglio Cartoni animati live band - MARMOCCHI DI GATTO
venerdì 18 luglio Live - PIERO GUARAGNI GROUP
sabato 19 luglio NOTTE BIANCA: Società illuminata e aperta fino alle 2:00 SFILATA DI MODA - DJ SET
domenica 20 luglio AREAS - SPETTACOLO DI DANZA AEREA CON I VELI
venerdì 25 luglio Live - MANUEL COMELLI SHOW
sabato 26 luglio SERATA LATINA
sabato 2 agosto Live - DISKORARIO
sabato 9 agosto DJ SET STRADJVARI
domenica 10 agosto GIORNATA DELLE FAMIGLIE: Dalle ore 10:30 Gonfiabili - GIOCHI BIMBI - In serata Fiaba “Cenerentola”
venerdì 15 agosto GIOCHI ACQUATICI piscina 33 mt - SERATA ZELIG CON CHIODAROLI - DJ SET
sabato 16 agosto GNOCCATA BENEFICA DI SAN ROCCO - LISCIO - MUSIC MOMENT LIVE
venerdì 22 agosto CENA BENEFICA in collaborazione con LIONS CLUB TORRAZZO (su prenotazione)
sabato 23 agosto BALLO LISCIO
sabato 30 agosto DJ SET + LIVE
Cremona Sportiva-Arvedi protagonista agli Italiani
La Cremona Sportiva-Atletica Arvedi ha partecipato all’atto finale del Campionato Italiano di Società Assoluto su pista 2025 sia con la squadra femminile che con quella maschile. Qualificate nella finale B Nord-Est, le formazioni cremonesi hanno gareggiato a Borgo Valbelluna e hanno dimostrato grandissima compattezza, nonostante fossero composte da tantissime giovani promesse, che insieme ai “veterani” hanno ottenuto molti risultati tecnici di interesse. Le ragazze hanno totalizzato 92,5 punti grazie anche al secondo posto della giovanissima allieva Giulia Pillitteri nei 5 km di marcia, conclusi nel tempo di 27’07”49. Bene anche la squadra maschile (101 punti), che vanta la vittoria di Leonardo Pini nel salto in lungo con la misura di 7,33, i secondi posti di Mattia Zoppi nel lancio del giavellotto (59,97 metri) e dello Junior Giona Bozzetti nella marcia 5 km in 23’04”36 (primato personale).
CHIOSCO PISCINA 50 MT
venerdì 27 giugno Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
sabato 5 luglio 12h di PALLANUOTO Piscina 33 mt - Area chiosco
venerdì 11 luglio Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
sabato 19 luglio NOTTE BIANCA: Dalle ore 16:00 POOL PARTY in piscina 25 mt. Dalle ore 19:30 GRIGLIATA E BIRRA 2x1 e DJ SET - PASTA DI MEZZANOTTE
domenica 27 luglio Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
venerdì 1 agosto Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
venerdì 8 agosto Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
venerdì 15 agosto POOL PARTY in piscina 25 mt DJ SET dalle 19:00 alle 21:00
venerdì 22 agosto Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
venerdì 29 agosto Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
AL CAMPO DA BASKET
sabato 5 luglio SERATA SOTTO LE STELLE in collaborazione con GRUPPO ASTROFILI CREMONESI (dalle 22:00)
EVENTI SPORTIVI
sabato 28 giugno TORNEO di CALCIO GIOVANILE “CHECCO GENNARI”
sabato 12 luglio “NOTTURNA DI CREMONA” Gara nazionale di bocce
domenica 21 settembre TORNEO “BISSOLATI” di PALLANUOTO
Tutti i sabati BABY DANCE in piazzetta centrale ore 20:45
In collaborazione con
ATLETICA LEGGERA
Il quattro di coppia azzurro dopo la premiazione (foto Canottaggio.org/Luca Pagliaricci)
VOLLEY TENNIS
» BASKET SERIE A
Dopo l’approdo di Poser e Zampini alla Tezenis Verona di coach Cavina, potrebbero essere confermati solo Burns e Jones, quindi servono almeno otto nuovi giocatori
Per la Vanoli sarà una rivoluzione quasi totale
Come già anticipato la scorsa settimana, appariva sempre più difficile la conferma di Federico Poser in biancoblu, che infatti da giovedì è un nuovo giocatore della Tezenis Verona. Il centro veneto ritroverà Demis Cavina e come ha scritto la Vanoli in una nota, è stata assecondata la richiesta di Poser, che probabilmente sente di poter essere più protagonista in una squadra ambiziosa di A2. Lo stesso discorso vale per Federico Zampini, anche lui approdato a Verona, dopo aver esercitato la clausola di uscita dal contratto con i biancoblu. Sta di fatto che al momento la Vanoli può contare solo su Burns e Jones, sempre che entrambi vengano confermati da coach Brotto. In caso affermativo, la società dovrà reperire sul mercato otto nuovi giocatori, equamente divisi tra italiani e stranieri. Un compito come sempre non facile per Andrea Conti, che è però abituato ogni volta a ricostruire il roster, confidando nel tempo che non manca, visto che la stagione dovrebbe iniziare il 4 ottobre, una settimana dopo rispetto a un anno fa a causa degli Europei. Due le pause per gli impegni della Nazionale nelle qualificazioni ai Mondiali 2027 (il 27-30 novembre
SOSTITUISCE MAURO SAJA
Marco Bergonzi è stato promosso a team manager
La Ferraroni JuVi Cremona edizione 2025-2026 prende sempre più forma. Gli oroamaranto stanno componendo il nuovo mosaico, tassello dopo tassello. Prima è arrivata la desiderata e attesa conferma di coach Luca Bechi, ormai una istituzione juvina, poi l’addio del direttore sportivo Marco Abbiati sostituito con la promozione di Nicolas Panizza, già conosciuto dall’ambiente oroamaranto, poi gli addii di Massone e Tortù. Ora ecco le conferme: saranno ancora nel roster importanti elementi come Simone Barbante, Andrea La Tor-
e il 27 febbraio-2 marzo), mentre la final fight di Coppa Italia si giocherà dal 22 al 25 febbraio. Intanto la stagione ha emesso gli ultimi verdetti: la Virtus Bologna è campione d’Italia, con tanto di dedica a Polonara, alle prese con una brutta malattia e Cantù è tornata in serie A dopo aver vinto in tre soli match la finale contro Rimini. Nella mappa qui sotto si può vedere come sia sempre più nordista la massima serie, con ben cinque squadre lombarde
e solo tre formazioni al di sotto dell’Emilia Romagna. Naturalmente non possono mancare i complimenti a Peppe Poeta e alla sua Germani Brescia, che malgrado la sconfitta nella finale dei playoff, è stata protagonista di una stagione eccellente, tanto che si vocifera di un interessamento di Milano per l’ex play della Vanoli, in predicato di sostituire nel 2026 Ettore Messina. Sarebbe il premio a un coach che sta bruciando le tappe.
In attesa di conoscere le prime mosse di mercato in entrata, la Vanoli ha annunciato il nuovo team manager: è Marco Bergonzi, cremonese classe 1998, che nella scorsa stagione ha integrato lo staff della Vanoli Young in qualità di team manager e coordinatore del settore giovanile. «Sono
grato alla società, alla proprietà e ad Andrea Conti per la fiducia che ripongono in me per questo ruolo importante. Ringrazio Mauro Saja (che lascia la Vanoli dopo sette anni), che nel corso della stagione appena conclusa mi ha trasmesso le sue conoscenze e mi ha accompagnato nel mio percorso
di crescita professionale. Sono molto orgoglioso di diventare il team manager della squadra della mia città», ha affermato Bergonzi. «Siamo molto contenti di affidare il ruolo di team manager ad un ragazzo della città con un forte legame con la Vanoli», ha aggiunto Andrea Conti.
La nuova JuVi sta prendendo sempre più forma
re e Alessandro Morgillo. Sarà ancora assistente di coach Bechi il giovane, ma già esperto Mattia Costa, una risorsa preziosa nello staff tecnico della JuVi. E poi ecco il primo colpo di mercato in entrata: Vittorio Bartoli. Classe 2002, ala di 201 centimetri, arriva dalla Tezenis Verona. Bartoli si è formato cestisticamente a Siena e poi ha giocato a Treviso, Capo d’Orlando e Ravenna, prima di approdare a Verona dove ha militato due stagioni, la prima condizionata da un problema al ginocchio e la seconda, invece, ha visto
Bartoli trovare più spazio con una media di 4.8 punti e 2.9 rimbalzi a partita. Ha anche vestito la maglia azzurra a livello giovanile
in più occasioni. Un altro volto nuovo è il play Tommaso Vecchiola classe 2004, dal 2021 in forza al settore giovanile della Va-
noli e nell’ultima stagione protagonista in serie B nazionale a Treviglio, dove è stato leader della squadra per punti e assist. Tali prestazioni gli sono valse il Trofeo Lnp come Miglior Under 21 della categoria, premio assegnato da allenatori, dirigenti e capitani dei club di tutta la serie B. Inoltre, dopo la conferma del preparatore atletico Giuseppe Lopetuso, giovedì è stato annunciato il nuovo vice allenatore Cesare “Cece” Riva, proveniente dalla Libertas Livorno 1947, dove ha ricoperto il ruolo di assistant
coach nell’ultima stagione. Intanto, è confermata per la prossima stagione la formula che prevede la retrocessione dell’ultima classificata e i playout per le squadre dal quintultimo al penultimo posto con retrocessione delle perdenti (sfide al meglio delle cinque gare). Con la conclusione della finale playoff, che ha visto il ritorno nella massima serie di Cantù, l’elenco delle squadre partecipanti alla prossima A2 è quasi completo, con le neopromosse Ruvo di Puglia e Roseto, oltre alla vincente tra Montecatini e Mestre dello spareggio in gara unica, in programma domani alle 18.30 a Cento.
SERIE A2
FABIO VARESI
Napoli Tortona
Sassari
Napoli
Tajion Jones in azione (foto Passamonti)
Vittorio Bartoli
Tommaso Vecchiola
Dopo
il coach è stato confermato anche il suo vice. Ingaggiata l’alzatrice Pasquino
La Vbc si affida ancora alla coppia Cuello-Beccari
La coppia in panchina della Vbc Casalmaggiore formata dall’head coach Claudio Cesar Cuello e da Guido Beccari ha funzionato alla perfezione la scorsa stagione ed allora è arrivata anche la conferma del tecnico mantovano, che sarà ancora il vice di Cuello anche nel prossimo campionato di serie A2 Tigotà. «La chiamata a rimanere al fianco di coach Cuello e tutto lo staff è stata la conferma che il lavoro di squa-
dra che avevamo fatto a fine stagione scorsa, è solido e abbiamo ancora tanto da dare. Sono felice e motivato. Ci vediamo in campo», ha affermato Beccari. Allenatore di grande esperienza, soprattutto nel mondo giovanile, Guido Beccari ha esordito da primo allenatore in serie A nel palazzetto di Vasto nell’ultima giornata di pool salvezza contro Altino a causa di un’indisposizione fisica del primo allenatore. Per
quanto riguarda il roster, ieri è stato ufficializzato l’ingaggio dell’alzatrice Laura Pasquino, reduce da un'ottima stagione
» bocce: le gare
con Olbia in A2. «Ciao a tutti, non vedo l’ora in questa stagione di poter crescere e continuare il mio percorso ad alti livelli», sono state le sue prime parole. Intanto, si attende la conferma della composizione di un girone unico a sedici squadre in A2, con la presenza del Club Italia. Una scelta certamente condivisa da tutti, in sostituzione delle pool promozione e salvezza, che non hanno mai convinto.
Ciclismo - Boscaro è 2º sulle strade del Vicentino
Arvedi Cycling protagonista anche nel “Memorial Cleto Maule,” disputato a Gambellara (Vicenza). A primeggiare dopo 140 km, pedalati a quasi 45 km/h di media, è stato Gabriele De Fabritiis, che si è imposto nettamente dopo aver attaccato nel finale della corsa. Alle sua spalle è giunto un ottimo Davide Boscaro (Arvedi Cycling), come il vincitore in forza al Team Rime Drali.
Gli emergenti Alessandro Massarini e Luca Domaneschi del Flora, vincitori nel 2024, sfidano i blasonati Luraghi e Palazzi in uno dei quattro spareggi della gara regionale
Una sfida generazionale lunedì al Trofeo Cral
Dopo due settimane di batterie, lunedì sera è in programma l’epilogo del Trofeo Cral, gara regionale giunta alla sua 40ª edizione. Nei dodici gironi non sono mancate le sorprese. Nella categoria A in evidenza Fornaciari-Stoppini, Luraghi-Palazzi e i giovani Alessandro Massarini e Luca Domaneschi (nella foto) , splendidi vincitori lo scorso anno di questa importante e longeva manifestazione. Nella categoria B successi di Cornacchia-Ghisolfi e Amarossi-Dolara mentre nella categoria C, tra gli altri, note positive per Betti-Lanfredi, Azzini-Somaschi e Caminati-Nani. Tutta la fase finale si svolgerà sulle corsie del Cral Aziende Sanitarie Cremonesi di via Postumia, inizio alle ore 19 con i quattro spareggi tra cui quello tra i ragazzi del Flora opposti ai blasonati Luraghi e Pa-
Si è conclusa con successo la XII edizione del Trofeo Nazionale Giovanni Baldesio, manifestazione riservata agli agonisti che ha portato a Cremona oltre 1100 atleti da tutta Italia per tre intense giornate di gare. A trionfare nella classifica per società è stato il Gam Team Brescia, seguito dalla Canottieri Baldesio (nella foto) e dalla Virtus Buonconvento, terza classificata. Le tre squadre sono state premiate dal consigliere del nuoto Federico De Stefani, che ha espresso il proprio apprezzamento per l’ottima riuscita della manifestazione,
lazzi, che potrebbe già essere un anticipo di finale.
CAMPIONATO DI PROMOZIONE
Sarà stata l’ultima giornata e la mancanza di motivazione, a spiegare il successo per 5-3 del Flora,
corsaro a Possaccio, dove a farne le spese è stata la bocciofila Basso Verbano. Sulle corsie verbanesi la formazione rivierasca si era presentata con soli quattro giocatori a referto, che hanno costruito
la vittoria con grande intensità, gioco e determinazione. Decisiva per il risultato finale si è rivelata la terna Erba-L. Domaneschi-Minoia che si è imposta in entrambi i set. Nella specialità individuale, Alessandro Massarini si aggiudicava il primo set, ma perdeva il successivo. Equilibrio anche negli incontri di coppia con i rivieraschi Erba-Minoia che s’imponevano all’esordio, ma poi subivano un “cappotto”. Bene anche L. Domaneschi-A. Massarini, vittoriosi nel primo set ma costretti a cedere ai padroni di casa nel secondo. Una vittoria e un pareggio per la bocciofila Capergnanica in dieci incontri: bilancio negativo per Venturelli e compagni, squadra troppo brutta per essere vera. La formazione cremasca è uscita sconfitta dallo scontro con la capolista Verdellese (3-5) e terminato il campionato con un amarissimo ultimo posto in classifica.
La Bissolati ha sorriso nella 31ª Targa Astra
(M.M.) Sorride la Canottieri Bissolati grazie al successo di Sergio Betti e Gianpietro Lanfredi nella 31ª Targa Astra. Gara caratterizzata da un condensato di sorprese, bravi e determinati a sfruttare l’occasione i rivieraschi di categoria C. Successo costruito già dai quarti, dove estromettevano Previdi-Cassetta ed in semifinale battevano i mantovani FornaciariStoppini. Sugli scudi anche Pierguido Pedretti e Morgan Lupi. I portacolori del Flora infliggevano un “cappotto” fuori stagione a Fornasari-Merlini ed approdavano in finale superando BergamaschiPoliti. Finale equilibrata lunga ed estenuante dove la spuntavano Betti-Lanfredi per 12-8.
La squadra della Baldesio è stata profeta in patria
sottolineando l’alto livello tecnico e la grande partecipazione. Il trofeo ha visto protagonisti nomi di rilievo del nuoto azzurro, su tutti l’atleta olimpica Lisa Angiolini. Elisa Cozzoli ha consegnato la targa in memoria del padre Maurizio, al miglior tempo nei 1500 stile libero, ad Edoardo Nember. A ricevere la targa Fervari per le migliori prestazioni tecniche assolute sono stati Marco Deano (Fondazione Bentegodi), classe 2004, autore di 758 punti nei 100 farfalla con il
tempo di 54”22 e Lisa Angiolini (Centro Sportivo Carabinieri), classe 1995, che ha ottenuto 837 punti nei
50 rana nuotati in 30”94. I riconoscimenti sono stati consegnati da Matteo Fervari, atleta della Baldesio e
figlio di Angelo, socio della Canottieri e grande sportivo. Le targhe in memoria di Luigi Lancetti, storico cronometrista cremonese e socio Baldesio, sono state assegnate alle migliori prestazioni tecniche nella categoria Esordienti: a Maria Carla Trentini (Vir tus Buonconvento), classe 2013, per i 400 stile libero nuotati in 4’57”66 (494 punti) e a Samir El Mouri (Rari Nantes Torino), classe 2012, conclusi con il tempo di 4’42”18 (474 punti). E proprio Lisa
Angiolini, olimpionica e habituée del Trofeo, ha commentato così il suo ritorno a Cremona: «Non sono venuta negli ultimi due anni perché ero impegnata nei meeting con la Nazionale, ma quando sono venuta mi sono sempre divertita tantissimo. L'atmosfera è praticamente familiare, visto che penso siano 10 anni che partecipo e mi diverto sempre tanto a gareggiare in questa vasca abbastanza veloce». Sulle sue prestazioni ha aggiunto: «È andata, né bene né male. Un piccolo passo verso il Sette Colli e verso il Mondiale».
VINCONO BETTI E LANFREDI
MASSIMO MALFATTO
NUOTO
Starbrixia inizia una nuova collaborazione con Prexta Gruppo Bancario Mediolanum.
Migliorano i nostri servizi finanziari, come prestiti e cessione del quinto, ma rimaniamo profondamente noi stessi: stesse persone, stessa attitudine all’ascolto, stessa disponibilità. Starbrixia. Per offrirti ancora di più.