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DEMOGRAFIA

L’indice di fertilità peggiora il record del 1995: solo 1,18 per donna. E il primo parto si fa a 32,6 anni

fatemi capire...

Se i tuoi genitori morti nel crollo del Ponte Morandi a Genova erano sposati hai diritto al risarcimento, se erano conviventi no. Figlio sei comunque, ma figlio di un dio minore, quindi niente soldi. Mattarella ha promulgato la legge per consentire l’avvio del risarcimento, ma segnalando alle Camere in modo fermo la necessità di intervenire per correggere l’assurdità, volontaria o involontaria che sia stata al momento dell’approvazione. Che fosse un modo sghembo per rilanciare i matrimoni?

Vanni Raineri

INTANTO GLI ANZIANI DA PESO A RISORSA

Raineri a pagina 10

RACCOLTA RIFIUTI

Servizi Aprica: le variazioni per le festività

In occasione delle festività Aprica informa che i servizi di raccolta rifiuti subiranno variazioni. Lunedì 21 e venerdì 25 aprile verranno effettuate regolarmente le raccolte porta a porta, a eccezione delle raccolte di pannolini e sfalci vegetali. Giovedì 1° maggio saranno sospese tutte le raccolte previste. Nelle giornate del 20, 21, 25 aprile e 1° maggio resteranno chiusi la piattaforma ecologica e gli sportelli.

EVENTI

SELEZIONE PUBBLICA

Il Comune assume funzionari tecnici

Il Comune di Cremona ha aperto la procedura di selezione pubblica per l’assunzione, con contratto di apprendistato di 36 mesi, di due funzionari tecnici (Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione), di cui uno da assegnare al Servizio Progettazione Verde, Rigenerazione Urbana, un altro al Settore Area Vasta, Ambiente, Transizione ecologica. Domande da inviare entro lunedì 19 maggio.

AREA INFORMATICA

Comune: altri due posti in mobilità volontaria

Il Comune di Cremona ha aperto la procedura di mobilità volontaria tra enti della Pubblica Amministrazione per l’assunzione di due persone con il profilo professionale di amministratore informatico/analista ICT-Information and Communications Technology (Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione) da assegnare al Servizio ICT e Agenda Digitale. Domande da inviare entro il 15 maggio.

Anche quest’anno, 80° anniversario, le iniziative prendono il via al Civico Cimitero. Il 27 aprile si ricorda l’eccidio di Bagnara

Il programma delle iniziative del 25 aprile

In occasione dell’80° Anniversario della Liberazione, il Comune di Cremona, in collaborazione con il Comitato Costituzione Liberazione (Associazione Nazionale Par tigiani Italiani, Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Cremona, Associazione Nazionale Divisione Acqui – Sezione di Cremona) ha predisposto il programma per la celebrazione del 25 Aprile.

Alle ore 9, al Civico Cimitero, celebrazione della Santa Messa all’aper to, alla Cappella ai Caduti, officiata da mons. Massimo Calvi , Vicario Generale e Moderatore della Curia. Al termine della celebrazione eucaristica, accompagnato dal trombettiere del Complesso bandistico “Città di Cremona”, si formerà un corteo, preceduto dai Gonfaloni del Comune e della Provincia di Cremona, che sfilerà all’interno del cimitero per rendere omaggio a quanti hanno dato la propria vita per la difesa della libertà, con sosta e deposizione di corone d’alloro e fiori alla cappella dedicata ai Caduti civili, alla cappella dei Fratelli Di Dio, ai monumenti commemorativi dei soldati trucidati a Cefalonia e Corfù, dei Caduti per la Resistenza, all’Altare della Patria e sulla tomba di Mario Coppetti.

Alle ore 10.15, dalla piazzetta antistante la chiesa di San Luca, partirà il corteo che sfilerà lungo il seguente percorso: corso Garibaldi, corso Campi, via Verdi, piazza Stradivari, via Baldesio per raggiungere infine piazza del Comune. Il corteo sarà preceduto dal Complesso Bandistico “Città di Cremona”, dalla storica bandiera

ISTRUZIONE

tricolore, dai labari delle Associazioni partigiane e dai Gonfaloni del Comune e della Provincia. La cerimonia in piazza del Comune inizierà alle ore 11 con gli interventi di due studenti, Margherita Appiani (classe IV B del Liceo “D. Manin) ed Evelin Hoxhara Shytaj (classe IV del Corso di relazioni internazionali, Istituto di Istruzione Superiore “A. Ghisleri”), di Roberto Mariani , presidente della Provincia di Cremona e di Gian Carlo Corada per le Associazioni partigiane di Cremona. Concluderà la serie degli interventi il sindaco Andrea Virgilio Seguirà la deposizione delle corone alla lapide dei Caduti per la Libertà, alla lapide Medaglia d’oro Cvl (Corpo Volontari della Libertà) in Cortile Federico II e alla lapide dedicata alle Donne Cremonesi della Resistenza. La cerimonia si concluderà davanti al quadro con le foto di tutti i caduti della Resistenza Cremonese. Al termine esecuzione di brani musicali del Complesso Bandistico “Città di

Alle ore 12, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale, saranno consegnate le borse di studio della Resistenza. Per la Festa della Liberazione corone di alloro verranno deposte in varie zone della città, in particolare in via Ghinaglia (torrione dell’ex castello di S. Croce), al tempietto del Cristo Risorto, posto a fianco della chiesa di San Luca, in via Manini, tra via della Colomba e via Ettore Sacchi sotto la lapide che ricorda Giuseppe Robolotti. Il pomeriggio, dalle ore 16 sino alle 24, nei giardini di Piazza Roma si svolgerà la manifestazione Liberarci Festa Popolare di Resistenza e Liberazione. Una festa aperta, condivisa, viva e gioiosa, organizzata da Arci Cremona in collaborazione con Anpi, che terrà insieme la memoria e il presente. Animazioni, giochi, laboratori, letture, musica e stand associativi riempiranno il pomeriggio mentre nella serata ci sarà musica live con gli AriaBuena e Frey in trio con Gianni

A Sergio Mantovani l’incarico di educazione ambientale da parte dell’Istituto

«Era quanto meno kafkiano dedicare ore ed ore all’Educazione civica, per poi constatare che quasi nessuno si preoccupava di separare la carta dalla plastica». Non usa mezzi termini Sergio Mantovani , docente di Geografia presso l’istituto “Luigi Einaudi”, studioso appassionato della natura cremonese, ornitologo, birdwatcher, che qualche mese fa ha ricevuto dalla dirigente Nicoletta Ferrari l’investitura a referente della raccolta differenziata, nelle tre sedi. Con lui, ora, il progetto si chiama

Satta e Loris Leo Lari Domenica 27 aprile si svolgerà la cerimonia in memoria dei Martiri di Bagnara organizzata dal Centro per anziani di Bagnara in collaborazione con il Comune di Cremona, Anpi, Anpc, Anda, Vigili del Fuoco di Cremona, Aup - Associazione Unitaria Pensionati con il seguente programma: ore 10 Santa Messa alla chiesa parrocchiale di S. Maria Nascente di Bonemerse (via G. Marconi); ore 11 deposizione di una corona d’alloro alla lapide collocata sull’edificio che ospita il Centro anziani, e interventi del sindaco Andrea Virgilio, del Comandante dei Vigili del Fuoco Michele Castore , e di Franco Verdi in rappresentanza delle Associazioni partigiane. Al termine saranno consegnate le borse di studio intitolate ai Mar tiri di Bagnara. Come ogni anno il 27 aprile, a Bagnara, si ricorda l’eccidio dei quattro vigili del fuoco e di due partigiani compiuto per mano di una squadra di nazisti delle SS il 27 aprile 1945 nelle vicinanze dello stabile delle ex scuole che era allora un distaccamento dei Vigili del Fuoco. La lapide posta anni fa sul luogo dell’uccisione a perenne memoria, restaurata ed integrata nel 2018 dagli aderenti all’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale - Sezione di Cremona, è posizionata sul muro esterno della sede del Centro per anziani di Bagnara. Nel punto in cui avvenne la fucilazione, davanti al muro di cinta dello stabile delle ex scuole, è stato posto un cartello stradale sul quale sono riportate le fotografie dei martiri e una breve descrizione dell’accaduto.

Einaudi

“Differenziare è un dovere e un piacere”, dopo essere stato “Fai la differenzia” con don Gianmario Anselmi ed ancora “DifferenziAMO” con Maria Luisa Zocchi e don Alberto Lauro Martinelli . In seguito, grandi trascuratezze e sciatteria, per anni. I contenitori specifici per secco, umido, vetro e via discorrendo erano rimasti sì, ma, troppo spesso, pieni della qualunque, malgrado le etichette, con l’indicazione precisa dei rifiuti da gettare in ciascuno di essi. Mantovani ( nella foto ) ora ha raccolto la sfida.

Milioni per progetti green in provincia

La Giunta di Regione Lombardia ha approvato, su proposta dell'assessore all'Ambiente e Clima Giorgio Maione , una serie di interventi di compensazione ambientale relativi alla concessione di stoccaggio denominata “Bordolano Stoccaggio”, situata nelle province di Cremona e Brescia. La delibera prevede un finanziamento per la realizzazione di percorsi ciclopedonali a valenza sovraccomunale: 214.537 euro saranno destinati al progetto inerente i Comuni di Corte De' Cortesi con Cignone e Bordolano, in provincia di Cremona. La delibera definisce, inoltre, gli stanziamenti per ulteriori opere comunali, sempre a beneficio dei Comuni, così ripartiti. Castelvisconti: 559.788 euro per la realizzazione di un nuovo municipio; Casalmorano: 519.109 euro per lavori di efficientamento energetico della scuola primaria e della scuola dell’infanzia; Azzanello: 281.094 euro per la realizzazione di un nuovo parcheggio pubblico a servizio del cimitero e per l’efficientamento energetico dell'asilo nido e del centro anziani; Corte de' Cortesi con Cignone: 487.580 euro per l’acquisto di uno scuolabus elettrico e l’efficientamento energetico dell’edificio comunale; Robecco d'Oglio: 392.350 euro per l’efficientamento energetico degli impianti idro termo sanitari del centro sportivo comunale Giovanni Bosco e degli alloggi comunali di via Martiri della Libertà. Casalbuttano ed Uniti: 660.318 euro per l’efficientamento energetico della Caserma dei Carabinieri e del centro sportivo di via Miglioli; Paderno Ponchielli: 177.005 euro per il rifacimento dell’impianto di riscaldamento della palestra comunale e per la realizzazione di un impianto fotovoltaico integrato. Annicco: 267.400 euro per la realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclopedonale.

Cremona.
DALLA REGIONE
Gian Carlo Corada commemoria i Martiri di Bagnara alcuni anni fa

» SENZA FIGLI

Uno virgola diciotto. È il numero che testimonia il crollo della fecondità nel nostro Paese. L’Istat infatti ha certificato che nel 2024 l’indice di fer tilità ha peggiorato il minimo storico che fu stabilito nel 1995, raggiungendo appunto quota 1,18 (nel 2023 era 1,20). Diminuisce ancora il numero di chi nasce e risiede in Italia: lo scorso anno sono stati 370mila, circa 10mila in meno rispetto all’anno precedente. Il calo ha riguardato anche gli stranieri: quasi 50mila (il 13,5% del totale) sono i nati di cittadinanza straniera lo scorso anno, circa 1.500 in meno rispetto al 2023.

NORD-CENTRO-SUD

L’indice più basso è al Centro (1,12), che però è rimasto invariato, mentre diminuisce nel Nord (da 1,21 a 1,19) e soprattutto al Sud (da 1,24 a 1,20). Dobbiamo considerare che il calo delle nascite dipende da due fattori: il primo è appunto la media di figli per ogni donna, il secondo il numero sempre più basso dei potenziali genitori, che dipende dalla bassa natalità degli ultimi decenni: per chiarire questo aspetto, basti dire che la popolazione femminile da 15 a 49 anni è scesa dai 14,3 milioni del 1° gennaio 1995 agli 11,9 milioni del 1° gennaio 2025. È per questo motivo che con un indice di fertilità simile, nel 1995 nacquero 526mila bambini a fronte dei 370mila del 2024.

L’ETÀ DEL PARTO

IL

CON 1,18 PEGGIORATO IL RECORD STORICO DI 1,19 DEL 1995. IL PIÙ BASSO È AL CENTRO (1,12), MEGLIO AL NORD (1,19) E AL SUD (1,20). CROLLANO I MATRIMONI

L’indice di fertilità tocca in Italia il

DIFFERENZE REGIONALI

Interessante notare che i dati sono molto diversi da regione a regione. Prendendo i casi estremi, si nota che in Trentino Alto Adige il numero medio di figli per donna è 1,39 (ma nel 2023 era 1,43), addirittura 1,51 in provincia di Bolzano, in Sardegna solo 0,91 (in Lombardia 1,19). L’età media del primo parto è di 33,3 anni in Lazio, 31,7 anni in Sicilia (in Lombardia 32,8).

IL CALO DEMOGRAFICO

La popolazione italiana non solo continua ad invecchiare, ma cala sempre di numero, e se il fenomeno non è consistente lo si deve solo alla migrazione positiva. Al 31 dicembre 2024 l’Italia contava 58 milioni 934mila residenti (37mila in meno rispetto al 2023), con un calo che prosegue ininterrottamente dal 2014. Ma questo calo non è generalizzato: nel Nord la popolazione aumenta sia pur solo dello 0,16%, mentre al Centro e soprattutto al Sud diminuisce. La perdita è più accentuata nelle aree interne rispetto alle città, un fenomeno che anche in questo caso colpisce soprattutto il Mezzogiorno. La crescita della popolazione è accentuata in Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna (+0,31%), seguite dalla Lombardia (+0,23%), dove vive ormai oltre il 17% degli italiani. Il record negativo spetta alla Basilicata (-0,63%) e alla Sardegna (-0,58%).

DECESSI E IMMIGRAZIONI

Siamo tornati ai livelli pre-Covid, con 651mila decessi in un anno, in sensibile calo rispetto agli anni dal 2020 al 2022.

A crescere è anche l’età media del primo parto, che si attesta sui 32,6 anni, ed è ovvio che più si ritardano le scelte di diventare genitori, più si riduce l’arco temporale per potere procreare nuovamente. Al nord si partorisce a 32,7 anni, al Centro a 33 anni e al Sud a 32,3 anni. Secondo qualcuno contribuisce anche il drastico calo dei matrimoni, un tempo considerati passaggio preliminare alla nascita di un figlio: sono stati 173mila nel 2024, ben 11mila in meno a distanza di un solo anno.

Osservando i dati Istat relativi alla provincia di Cremona, emerge come gli abitanti siano 354mila (con un aumento dello 0,29%), di cui 309.200 italiani e 44.800 stranieri (il 12,65%). Tutte le 12 province della Lombardia hanno saldo positivo. L’età media dei cremonesi è di 47,3 anni: solo Pavia in regione ci supera con 47,5 anni. La speranza di vita alla nascita è di 81,9 anni per gli uomini e 85,5 per le donne, purtroppo tra le più basse in Lombardia. Il numero medio di figli per donna cremonese è

CALO DEMOGRAFICO

Nonostante l’apporto degli immigrati, il numero di abitanti cala da oltre 10 anni di seguito. La Lombardia in controtendenza: vi risiede ormai oltre il 17% degli italiani. Oltre un terzo delle famiglie è formato da una sola persona

Nella nostra provincia indice di 1,23. Aumentano

14165

STUDENTI ISCRITTI NELLE SCUOLE DI CREMONA

1,23, anche in questo caso un dato migliore rispetto a quello nazionale ma peggiore rispetto a gran parte delle province lombarde. L’età media del primo parto è 32 anni tondi. Il nostro tasso di natalità è 6,3, di mortalità 11,8. Vengono in soccorso i nuovi cremonesi: il tasso migratorio interno (chi proviene da altre province) è 3,4, quello estero 5, per un tasso migratorio totale di 8,3. Sono ben 90mila i cittadini

cremonesi con oltre 65 anni di età, e 35mila di loro hanno oltre 80 anni. Al 1° gennaio scorso gli ultracentenari erano 146, solo 23 dei quali uomini. In netto calo i matrimoni: sono stati 2,9 ogni mille abitanti.

Altri dati interessanti per la nostra provincia provengono dal Rapporto per l’anno scolastico 2024-2025. I principali dati contenuti nel Rapporto, esito della sinergia tra il Settore Politiche Educative e Istruzione del Comune di Cremona, l'Ufficio Scolastico Territoriale e

VANNI RAINERI

il minimo storico

Aumentano gli abitanti

la Provincia di Cremona, sono stati illustrati alcuni giorni fa in Comune presenti il sindaco Andrea Virgilio , l’assessora all’Istruzione Rober ta Mozzi , affiancati da Silvia Bardelli , dirigente del Settore Politiche Educative e Istruzione del Comune, e Imerio Chiappa , dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale. Ecco alcuni dei dati emersi.

Nell’anno scolastico 2024/25, gli iscritti nelle scuole del Comune di Cremona sono 14615, in leggero aumento rispetto ai 14470 dell’anno precedente. A questi bambini e ragazzi si van -

no ad affiancare: gli iscritti alle attività formative cremonesi del Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti (CPIA), che nell’anno 2023/24 sono stati oltre i 1300; 686 iscritti ai percorsi di qualifica e diploma di formazione professionale, erogati da 5 Centri di formazione. L’incremento complessivo della popolazione scolastica è interamente riconducibile alla crescita degli iscritti nelle scuole secondarie di II grado, di 229 unità. Gli iscritti risultano invece in calo, più marcato nella scuola dell’infanzia (-3,47%), più contenuto nella scuola primaria e secondaria di primo grado (rispettivamente 0,42% e 1,02%).

Considerate le poche nascite, il saldo naturale è fortemente negativo (-281mila unità). Diminuiscono le immigrazioni dall’estero, che però mantengono un numero consistente: 435mila con un calo di 5mila rispetto a un anno prima. Aumentano invece le emigrazioni verso l’estero: 191mila, ben 33mila in più rispetto al 2023. Si conferma dunque come il saldo migratorio compensi in buona parte il saldo naturale negativo tra nascite e decessi. Lo spostamento tra comuni ha riguardato un milione e 413mila cittadini.

CITTADINANZA ITALIANA

I cittadini stranieri in Italia al 1° gennaio 2025 sono 5 milioni 422mila (il 9,2% della popolazione), in aumento di 169mila unità. Il 58,3% di loro vive al Nord, dove l’incidenza è dell’11,5%, mentre al Sud è solo del 4,8%. I cittadini italiani scendono a quota 53 milioni 512mila, con un calo in buona parte dovuto al Sud. Sono 217mila gli stranieri che nel corso del 2024 hanno acquisito la cittadinanza italiana. Le cittadinanze di origine che risultato avere il peso maggiore sono quella albanese (31mila acquisizioni), la marocchina (27mila) e la rumena (15mila) che toglie il 3° posto a quella argentina.

SPE RANZA DI VITA

Il calo dei decessi visto sopra si traduce in un guadagno di vita rispetto al 2023 di ben 5 mesi sia per gli uomini che per le donne. La speranza di vita alla nascita nel 2024 è stimata in 81,4 anni per gli uomini e 85,5 per le donne, valori che hanno superato quelli del 2019. La speranza di vita più alta è in Trentino Alto Adige (82,7 per gli uomini e 86,7 per le donne), la più bassa in Campania (79,7 e 83,8).

FAMI GLIE

Sono 26 milioni e 300mila, 4 milioni di più in 20 anni, il che non è un fattore positivo: dipende dall’aumento di famiglie unipersonali, che oggi è la forma più diffusa. Oltre un terzo delle famiglie infatti è formato da una sola persona (il 36,2%).

LE POSSIBILI SOLUZIONI

Si innesca la spirale: meno figli si fanno, meno genitori in futuro

Come provare ad uscire da questa spirale della crisi demografica? Non è certo facile dare una risposta; ci ha provato a farlo il professor Alessandro Rosina , docente di Economia alla Cattolica di Milano, sul sito lavoce.info Rosina ricorda come a lungo il tasso di fecondità è stato superiore ai 5 figli per donna, necessario per dare continuità a una popolazione con gravi rischi di morte. Si pensi che all’Unità d’Italia oltre un neonato su 5 non arrivava al primo compleanno, e meno della metà dei figli raggiungeva l’età dei propri genitori. Nel mondo moderno si calcola che il tasso di fecondità necessario per un equilibrato ricambio generazionale è di 2 figli per donna. Laddove il tasso è lievemente più basso, è l’immigrazione a compensare: il tutto per non indebolire la popolazione in età lavorativa. Quando il tasso scende sotto 1,5 si ha crisi demografica (quella in cui è l’Italia dal 1984), e la spirale che si sviluppa deriva dal fatto che i potenziali genitori sono sempre meno. A metà degli anni Novanta siamo diventati il primo Paese al mondo in cui gli under 15 sono scesi sotto i 65enni e oltre. Il problema dunque è che non solo facciamo pochi figli, ma siamo sempre meno a poterli fare. «La riduzione dei potenziali genitori - afferma Rosina - è anche riduzione dei potenziali lavoratori. La prima strategia da mettere in atto è quindi quella di consentire alle generazioni che entrano in età adulta e nel mercato del lavoro di trovare condizioni adeguate a realizzare in pieno i propri progetti professionali e di vita. La seconda strategia è l’immigrazione, che consente di rafforzare la platea degli occupati, rispondendo alla carenza di manodopera in molti settori.

Non si tratta di due strategie alternative, ma concomitanti. Da un lato, l’immigrazione solo in parte è in grado di compensare gli squilibri nel rapporto tra popolazione anziana e attiva. D’altro lato, se non migliorano le politiche generazionali e di genere, giovani e donne con background migratorio si troveranno ancor più in difficoltà».

In cima alla classifica c’è una perla della Liguria. Portofino (provincia di Genova), per il secondo anno di fila si conferma il comune più ricco d’Italia. I dati emergono dai redditi dichiarati nel nostro Paese nel 2024, ovvero quelli riferiti all’anno di imposta 2023. Numeri resi noti dal ministero dell’Economia e delle finanze, che permettono di farsi un’idea sulla geografia economica del nostro Paese, ma anche del territorio cremonese. La città ligure primeggia in classifica con un reddito medio di 94.505 euro, in crescita rispetto ai 90.610 dello scorso anno. Fino al 2022, con anno di imposta 2021, il primato era di Lajatico (Pisa), che anche quest’anno si attesta al secondo posto con reddito medio pari a 61.980 euro; anche in questo caso si certifica un aumento rispetto ai 52.955 euro dello scorso anno. Cremona mostra un reddito medio di 26.441 euro.

IL CONTRIBUENTE MEDIO

Il reddito complessivo dichiarato dagli italiani tocca quota 1.027,7 miliardi (+5,9%). Il reddito medio è di 24.830 euro (+5%), secondo quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Irpef) e dalle dichiarazioni Iva per l'anno d'imposta 2023. I contribuenti con imposta netta e redditi fino a 35mila euro (il 78% del totale) dichiarano il 36% dell'imposta netta totale, mentre il restante 64% è dichiarato dai contribuenti con redditi sopra i 35 mila euro (22% del totale). I più ricchi, ovvero i contribuenti con reddito complessivo superiore a 300 mila euro (0,2% dei contribuenti) dichiarano il 7,1% dell'imposta netta totale (dal 7,8% del 2022).

LE DICHIARAZIONI DEL 2024

Sono a Crema i redditi più alti

Cingia de’ Botti comune più “povero”

CREMONA E PROVINCIA

Nella sola città di Cremona, il reddito medio è di 26.441 euro. Di poco inferiore quello di Casalmaggiore (23.890). Crema batte tutti, con un reddito medio di 27.954 euro, secondo i dati rielaborati dal Sole24Ore (che abbiamo utilizzato per le statistiche di Cremona e provincia).

LA TOP 20 ITALIANA

I SUPER CONTRIBUENTI

I numeri resi noti dal ministero dell’Economia e delle finanze permettono di farsi un’idea della geografia economica del nostro Paese, ma anche del territorio cremonese. Nel Casalasco i redditi più bassi

Nell’indagare sui motivi che spingono molti comuni a primeggiare nella classifica, il Corriere ha fatto riferimento ai “paperoni” che vi abitano. E si scopre così che il motivo principale che spinge Por tofino al primo posto dell’elenco, risiede in un nome: Pier Silvio Berlusconi , che, dopo la spartizione dell’eredi-

A livello nazionale (dove a guidarci sono i dati del Corriere della Sera) alla terza posizione si colloca Basiglio, comune della provincia di Milano, con un reddito medio di 50.807 euro (in crescita, anche qui, rispetto alla media di 49.524 del 2023). A seguire troviamo Solonghello (provincia di Alessandria), novità assoluta nei primi posti della lista, con un reddito medio di 47.801 euro. Poi Cusago (Milano) e Torre d'Isola (Pavia), con 41.987 e 40.682 di media come reddito (dai 39.814 e 36.841 dell’anno scorso). "Solo" un ottavo posto invece per Milano, dove viene rilevato un reddito medio di 38.989 euro.

tà del padre con i fratelli, insieme alla moglie Silvia Toffanin ha spostato redditi e patrimoni della propria famiglia nel piccolo comune ligure. Insomma: dimmi chi paga le tasse da te e ti dirò dove sei (in classifica). Discorso molto simile per la già citata Lajatico, in provincia di Pisa, fino allo scorso anno al primo posto nella classifica dei redditi, ora al secondo, grazie alla residenza del cantante lirico Andrea Bocelli . Come anticipato, la grande novità ai vertici della classifica è il comune di Solonghello, paesino di 197 abitanti tra le colline alessandrine. In quel caso, la località è nota per la produzione dei vini Barolo e Nebbiolo e in passato è stata anche sede delle fabbriche di Bulgari.

ENRICO GALLETTI

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L’Intelligenza Artificiale ha fatto il suo ingresso anche su WhatsApp, l’app di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo. Negli ultimi giorni, milioni di italiani hanno notato un piccolo cerchio fluorescente che appare all’apertura dell’app. Questa novità, introdotta da Meta, il colosso tecnologico statunitense guidato da Mark Zuckerberg , offre agli utenti un assistente virtuale in grado di chattare e interagire esclusivamente tramite testo. La comparsa di questo nuovo tasto ha suscitato curiosità, ma anche preoccupazioni riguardo alla condivisione di informazioni sensibili e alla conservazione dei dati. L’integrazione della chat intelligente ha dovuto affrontare le sfide del complesso sistema normativo europeo, arrivando con quasi un anno di ritardo rispetto ad altri mercati.

Filippo Tramelli (nella foto) , giornalista di Primopiano , docente di Intelligenza Artificiale Generativa all’Università Bocconi ed esperto di comunicazione e strategie digitali per aziende ed enti pubblici, ci aiuta a scoprire di più sul recente servizio opzionale disponibile nelle app di Meta.

Che cos’è Meta AI e a cosa serve?

«Recentemente, l’Intelligenza Artificiale è stata integrata nei social di Meta, come Instagram e Facebook, ma anche su WhatsApp. Si tratta di una chat che utilizza il modello di linguaggio opensource Llama, simile per funzionamento a ChatGpt. Al momento offre funzioni limitate: è un chatbot testuale basato su un modello di linguaggio generativo, ma non ancora multimodale. Per ora (ma questa funzione è attesa a breve) non può creare immagini. Va precisato che, nonostante molti

L’intelligenza artificiale nel cerchio di whatsapp

utenti cerchino informazioni su come rimuovere Meta AI, attualmente non è possibile disinstallare o eliminare del tutto questo strumento. Tuttavia, non è obbligatorio utilizzarlo: l’icona rimane sulla schermata principale, ma la chat si attiva solo cliccandoci sopra. Meta fornisce un disclaimer con link all’informativa sulla privacy, in cui l’utente può esprimere il proprio consenso. L’azienda dichiara di non leggere i messaggi privati delle altre conversazioni su WhatsApp, quindi, stando a quanto affermato da Meta, non può acquisire informazioni se non quel-

le inserite volontariamente nella chat con l’IA». La diffusione dell’Intelligenza Artificiale ha aperto un dibattito etico. Qual è il suo punto di vista?

«Fare previsioni sul futuro dell’Intelligenza Artificiale è complesso, perché ci troviamo di fronte a una tecnologia che evolve a un ritmo estremamente rapido, persino più veloce dell’avvento dei social network. È difficile oggi definire con chiarezza quale impatto avrà sulle nostre vite o quali settori sarà in grado di trasformare. Ciò che è certo è che non possiamo igno-

rarla. L’adozione è in crescita, ma non ancora capillare, e proprio per questo è necessario approcciarla con consapevolezza. È comprensibile che ci siano preoccupazioni, anche sul fronte occupazionale: non è detto che l’AI porterà necessariamente a una perdita di posti di lavoro, ma nemmeno il contrario. Molto dipenderà da come sapremo integrare questa tecnologia nei processi lavorativi, mantenendo al centro le competenze umane e garantendo un controllo etico e trasparente del suo utilizzo. L’IA applicata alla robotica, per esempio, potrebbe aprire scenari

ancora più concreti, portando la sua presenza anche nel mondo fisico. Sarà fondamentale restare vigili e capaci di governare la tecnologia, senza subirla». Qualche consiglio per i non addetti ai lavori?

«Quando utilizziamo piattaforme digitali e social network per pubblicare contenuti personali, già oggi stiamo fornendo dati e informazioni che vengono salvate su server di proprietà di grandi aziende. È bene ricordarlo. La normativa europea (Gdpr) è tra le più tutelanti a livello globale in materia di protezione dei dati personali, mentre l’entrata in vigore dell’AI Act porterà con sé regole precise, applicate in modo graduale tra il 2024 e il 2026, per l’uso di strumenti di Intelligenza Artificiale che riguardano più le aziende che i singoli, anche se è un regolamento valido per tutti. Come sempre però la tecnologia arriva prima dei regolamenti, lo scenario è ancora in evoluzione e richiederà aggiornamenti costanti man mano che le tecnologie si svilupperanno. Non è proficuo demonizzare l’uso dell’IA, ma è importante non utilizzarla con leggerezza. Il mio consiglio è quello di esplorare questi strumenti in modo informato, formandosi sia sul piano tecnico sia su quello etico. Le AI Generative gratuite oggi disponibili possono offrire un supporto concreto nel velocizzare molte attività quotidiane e lavorative, ma vanno usate con criterio. Alcuni strumenti sono già entrati nella nostra routine: Gmail, ad esempio, riassume le e-mail, mentre Zoom e Teams permettono di trascrivere e sintetizzare le riunioni. Familiarizzare con l’IA è possibile, e in molti casi utile, ma servono conoscenza, spirito critico e aggiornamento costante per non farsi travolgere».

CONTRIBUTI

Inps: al via il Bonus Nuovi Nati: 1.000 euro

SOCIETÀ

Rispetto al passato gli ultra 64enni oggi fanno sport, politica, volontariato. Ma fumano e bevono di più

L’Inps rende operative, con la Circolare n. 76 del 14 aprile 2025, le disposizioni della legge di Bilancio 2025, introducendo il nuovo Bonus “Nuovi Nati”. Questo contributo una tantum di 1.000 euro è destinato ai nuclei familiari con figli nati, adottati o in affido preadottivo dal primo gennaio 2025, con l’obiettivo di sostenere le spese familiari. Requisiti di accesso:

Cittadinanza: possono richiedere il bonus i cittadini italiani, quelli di Stati membri dell’Ue, nonché cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo e altri specifici permessi.

Residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia al momento della domanda. Requisito economico: è necessario presentare un Isee minorenni non superiore a 40.000 euro annui.

Il Bonus “Nuovi Nati” non concorre alla formazione del reddito imponibile e sarà finanziato con 330 milioni di euro per il 2025, aumentando a 360 milioni di euro annui dal 2026. L’Inps monitorerà l’utilizzo delle risorse, comunicando mensilmente i risultati al Ministero del Lavoro e al Ministero dell’Economia. Per ulteriori dettagli e informazioni sulle modalità di presentazione della domanda, consultare la Circolare sul sito ufficiale dell’Inps: www.inps.it.

Il focus che pubblichiamo alle pagine 4 e 5 conferma l’avanzata ulteriore dell’età media degli italiani e della loro aspettativa di vita. Ma oltre che poter invecchiare, un’altra opportunità non meno importante è poterlo fare in buone condizioni fisiche, e con la possibilità di rimanere connessi con la società. È la società stessa che può trarne vantaggio, sfruttando le competenze di una fascia di popolazione sempre più ampia e che, dal punto di vista pensionistico, sempre più difficilmente potrà trovare compensazione nei contributi versati da un numero di cittadini in età lavorativa che si riduce. È opinione comune che il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione sia ormai un processo ineludibile in quasi tutti i Paesi sviluppati, e l’Italia non fa certo eccezione. L’invecchiamento della popolazione sta rimodellando gran par te degli assetti sociali ed economici, con conseguenze che si riflettono nel campo della produzione, del consumo, nel mercato del lavoro e soprattutto del welfare, nel cui ambito sanità e sistema previdenziale sono, e saranno sempre più, costretti a fare i conti con una “questione demografica”. Per governare un’evoluzione di questo tipo si ritiene dunque essenziale un profondo cambiamento culturale, un approccio innovativo che sia capace di stimolare politiche mirate e organiche, in grado di affrontare il cambiamento della struttura per età della popolazione trasformandolo da peso a risorsa per la nostra società.

L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui la speranza di vita è più

Anziani, da peso a risorsa nella società che invecchia

alta: 83,4 anni. Identifichiamo gli anziani in coloro che hanno almeno 65 anni, e oggi rappresentano un quar to della popolazione italiana. Certo, il 65enne di oggi non ha nulla a che vedere col 65enne di un secolo fa, e proprio grazie a questo è in grado di garantirsi una partecipazione attiva alla società. Proprio la partecipazione attiva, assieme alla salute e alla sicurezza, sono i pilastri della strategia promossa dalla World Health Organization per rendere le nostre città a misura di anziano.

La partecipazione degli over 64 è cresciuta anche sul fronte del lavoro. Non che questo sia un dato positivo a prescindere: la permanenza nel mondo del lavoro dipende dalle riforme pensionistiche, ed essere costretti a ritardare la pensione non fa piacere a nessu -

no, ma è chiaro che con l’avanzare della vita media, e a patto che le condizioni di salute lo consentano, sempre più persone lavorano anche in età avanzata. Inoltre, gli anziani partecipano più che in passato alla vita culturale al di fuori delle mura domestiche. Ed è proprio grazie a questa fascia di età che si sviluppa il volontariato, più che un’opportunità sempre più una necessità della nostra società. Anche la partecipazione politica è più alta in questa età rispetto al resto della popolazione. Analizzando i dati Istat, anche la salute va molto meglio: nel 2009 le persone che si dichiaravano in buona salute erano il 29,4%, nel 2023 sono salite al 37,8%: questo grazie a stili di vita e abitudini più salutari adottate lungo l’arco della vita. In controtendenza l’obesità,

che è in crescita. Addirittura gli over 64 che praticano sport sono più che raddoppiati in 20 anni, passando dal 6,7% al 16,4%. A peggiorare sono invece il consumo di fumo (soprattutto tra le donne, il cui numero è raddoppiato) e di alcol.

La sfera della salute mentale ci racconta un’altra storia. L’indice di benessere psicologico è più basso rispetto al resto della popolazione, specialmente tra coloro che superano i 74 anni di età e soprattutto tra le donne. Gli uomini, generalmente meno oberati dai carichi familiari, frequentano gli amici più delle donne e utilizzano di più le tecnologie della comunicazione e dell’informazione e internet, elementi che possono contribuire a una migliore qualità della vita. Inoltre, quasi un terzo della popolazione in questa fascia sempre più femminile – le donne sono più longeve – vive da sola. Fondamentale è la disponibilità di una rete di sostegno di amici, vicini o parenti non conviventi per le necessità di cura e assistenza. In effetti sta diventando sempre più comune per le persone tra i cinquanta e i sessantaquattro anni avere genitori o parenti di età pari o superiore a 85 anni di cui occuparsi: questo rapporto, che era pari al 3,4 per cento nel 1960, oggi è arrivato a superare la quota del 16 per cento.

È difficile scrivere di terre rare e non fare, almeno all’inizio, un po’ di ironia. O, se si vuole, un po’ di chiarezza. Come si legge spessissimo, infatti, le terre rare non sono né terre né rare: sono 17 elementi chimici (i cosiddetti “lantanidi”) che abbondano in natura e che si trovano incorporati in una vasta gamma di minerali. Il loro impiego industriale è legato alla metallurgia; in particolare, servono a realizzare alcuni componenti tecnologici dei laser, dei conduttori, dei catalizzatori chimici e dei magneti.

TERRE RARE, MATERIE PRIME STRATEGICHE E INQUINANTI

Le terre rare sono materie prime cruciali: i componenti di cui sopra servono in rilevanti settori economici e strategici, quali le industrie dei microchip, delle auto e della difesa. L’80% delle terre rare, però, è concentrato in un Paese solo: la Cina; sicché non stupisce che proprio lì si addensi il 60% dell’attività di estrazione e il 90% di quella di raffinazione; nel caso di due terre rare in particolare - disprosio e terbio - la percentuale sale al 99,9%. In un articolo sul Corriere della Sera di Paolo Ottolina , Giuliano Noci , professore ordinario al Politecnico di Milano e prorettore del Polo territoriale cinese, ha spiegato che la Cina non gode solo del vantaggio delle dotazioni naturali: da tempo, si è attrezzata anche per mettere a punto un efficiente sistema estrattivo e di lavorazione, capace di sostenere l’elevato costo ambientale; dato che per ogni tonnellata di terre rare estratte ne vengono prodotte 2mila di materiale tossico.

LA CINA E LA LEVA NEGOZIALE DEL SUO QUASI MONOPOLIO

Terre rare, la prova di forza cinese

Questa situazione, prossima al monopolio, è la carta che Pechino ha deciso di giocare contro Washington per rispondere ai dazi dell’amministrazione di Donald Trump . Il governo di Xi Jinping ha ordinato di fermare le partenze, dai porti cinesi in direzione degli Stati Uniti, di 7 tra le terre rare, nonché di altre materie prime strategiche. Ma com’è possibile che la Cina, in questi anni, abbia maturato questo vantaggio?

Come spiega Filippo Santelli su La Repubblica , le ragioni sono almeno due: il basso valore aggiunto dell’attività e, come si accennava, l’elevato costo ambientale. E così, anche Paesi nei quali le terre rare abbondano preferiscono inviarle in Cina per farle lavorare lì.

A questo punto viene da chiedersi questo: quanto e quali industrie occidentali rischiano dalla stretta da parte della Cina? Nicola Armaroli , chimico e dirigente di ricerca presso il Cnr, sempre sul Corriere

menziona i più importanti: la produzione di automobili elettriche, ma anche la produzione di turbine eoliche, radar, sonar e missili. L’INTERESSE DEGLI USA PER LA PARTITA IN AFRICA

La presenza di terre rare in Groenlandia fa capire meglio come mai Trump abbia dichiarato l’interesse degli Usa per l’isola; mentre sull’interesse per le materie prime presenti in Ucraina il Presidente non ha mai fatto mistero. Non solo. Come scrivono Mario Lettieri e Paolo Raimondi su Linkiesta , l’amministrazione Usa si starebbe muovendo nella medesima direzione anche in Africa. Recentemente, il governo della Repubblica Democratica del Congo sta fronteggiando l’invasione di alcune aree del Paese da parte dell’esercito del vicino Ruanda. Gli Stati Uniti potrebbero offrire aiuto alla repubblica congolese in cambio di un “diritto di prelazione” sulle materie prime strategiche di cui

è ricca l’ex colonia belga. In generale, l’amministrazione americana starebbe proseguendo, anche con l’arma dei dazi (si vedano le minacce nei confronti del Sudafrica), una strategia di contenimento della Cina in Africa, cominciata negli scorsi anni. IL CASO VIRTUOSO MA FORSE UNICO DI APPLE Nel frattempo, un po’ a sorpresa, è arrivata una notizia da Apple riguardante proprio le terre rare: nel Repor t Ambientale 2025, l’azienda ha dichiarato di realizzare i magneti dei propri prodotti usando per il 99% terre rare riciclate. Ma è molto probabile che si tratti - almeno su scale paragonabili - di una virtuosa eccezione. Del resto, come torna a dire Nicola Armaroli, riciclare le terre rare presenti nei componenti elettronici è complicato, soprattutto in ragione delle piccole dimensioni di quei componenti. Inoltre, per avviare una produzione e una raffinazione autoctona di terre rare - e ciò vale anche per altre produzioni industriali - servono tempo e grandi investimenti. A tale proposito, dopo una politica punitiva a suon di dazi, Trump avrebbe ora anche l’intenzione di togliere i generosi incentivi promossi dall’Amministrazione Biden (il “Chips Act”) per portare negli Usa una parte della produzione di semiconduttori; come scrive ancora Santelli, questa mossa del Presidente Usa potrebbe rivelarsi “un ulteriore atto di autolesionismo strategico”.

Intanto la Lombardia investe sul recupero

Regione Lombardia comunica che il 17 giugno aprirà il bando da 10 milioni di euro dedicato a startup e imprese lombarde impegnate nello sviluppo di tecnologie innovative per il recupero delle materie prime critiche da rifiuti elettronici, batterie e pannelli fotovoltaici a fine vita. «Vogliamo ridurre - ha sottolineato Giorgio Maione , assessore all'Ambiente e Clima della Regione Lombardia - la dipendenza sulle materie prime dai Paesi extra Ue: in questo contesto geopolitico internazionale promuoviamo la ricerca e lo sviluppo di soluzioni circolari per il recupero di questi elementi». Terre rare, litio, cobalto e altri elementi fondamentali per la transizione energetica e digitale sono oggi concentrati in poche aree del mondo e questo bando favorirà progetti volti a garantire maggiore autonomia strategica della Lombardia, come previsto anche dagli obiettivi europei. «Siamo la prima regione italiana per raccolta e riciclo dei Raee  - ha aggiunto Maione - e intendiamo garantire maggiore sostenibilità ambientale attraverso la valorizzazione del rifiuto».

Il bando prevede contributi a fondo perduto per progetti ad alto impatto tecnologico e ambientale, che potranno includere attività di sviluppo di impianti pilota, prototipazione e industrializzazione di processi di riciclo avanzato.

L’intento del presente articolo è quello di cercare di spiegare, nel modo più chiaro e semplice possibile, che cosa sia il sovraindebitamento.

Il termine stesso è una espressione che intuitivamente porta a pensare ad una situazione nella quale i debiti sono eccessivi e difficilmente onorabili. Tuttavia, il termine “sovraindebitamento” ha acquisito nel tempo una rilevanza normativa ed oggi è un concetto giuridico ben definito, grazie all’introduzione di leggi ad hoc che, dal 2012, cercano di offrire soluzioni al problema.

Il sovraindebitamento, come da definizione del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, è lo stato di crisi o di insolvenza del soggetto non fallibile. Ossia quando un soggetto non è più in grado di pagare regolarmente i propri debiti, scaduti o futuri che siano.

È interessante notare che la norma fa preciso riferimento anche al futuro. Infatti, lo stato di sovraindebitamento può manifestarsi anche in caso di forte tensione finanziaria che in un futuro prossimo potrebbe evolvere in una condizione di insolvenza.

La legge si rivolge ai soggetti non fallibili, ovvero ai debitori non assoggettabili alla liquidazione giudiziale o ad altre procedure liquidatorie previste dal codice civile o da leggi speciali.

Tra questi soggetti, per antonomasia, consumatori e piccoli imprenditori, ma anche aziende agricole, start-up innovative, soci di società di persone, lavoratori autonomi e professionisti, solo per citarne alcuni.

Cancellare i propri debiti?

legge arriva un aiuto

Dando uno sguardo ai riferimenti normativi, è importante fare alcune precisazioni. Spesso si sente ancora parlare di Legge 3/2012, conosciuta anche come “Legge Salva-Suicidi” in riferimento al sovraindebitamento; tale legge è stata sì una legge antesignana, ma oggi integrata, modificata e di fatto sostituita con il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, in vigore dal luglio del 2022.

La normativa oggi in vigore è certamente più orientata al debitore, con un maggior riguardo alle situazioni di fragilità sociale o economica.

Qualche numero può aiutare ad inquadrare la portata del feno-

meno.

Si stima che oltre 7 milioni di privati siano tecnicamente sovraindebitati ( Adnkronos ), che oltre il 20% degli italiani abbia debiti superiori a 40.000 euro ( Finsight ), che il 13% delle famiglie italiane non riescano ad arrivare a fine mese a causa dei debiti contratti ( La Repubblica ). Gli Osservatori Prevenzione Sovraindebitamento hanno ultimamente evidenziato le statistiche delle cause del sovraindebitamento: 30% perdita del lavoro, 20% cattiva gestione del debito, 25% malattia o infortunio, 20% separazione e divorzio, 5% altre cause. Nonostante questi numeri però,

le procedure di composizione della crisi presentate nei tribunali italiani nel 2023 sono state meno di 8.000 (Ministero della Giustizia) a causa della scarsa conoscenza degli strumenti a disposizione dei debitori. Si pensi che i tribunali di Paesi come Francia e Germania gestiscono ogni anno circa 100.000 casi di sovraindebitamento ciascuno ( Adnkronos ). Il sovraindebitamento è un problema sociale ed economico di ampia portata, che colpisce trasversalmente vaste fasce della società. Pensare che sia prerogativa esclusiva di categorie vulnerabili, ad alta fragilità sociale o basso reddito, è errato. Famiglie, pensionati, giovani, dipendenti, lavoratori autonomi, professionisti, imprenditori ed aziende, possono ritrovarsi ad essere insolventi per svariate cause. Tra le più comuni possiamo individuare: perdita del lavoro, contrazione del reddito, disoccupazione, precariato, crisi aziendali, cessazioni attività, malattie, infortuni, riduzione della capacità lavorativa, separazioni e divorzi, assenza di educazione finanziaria, errata gestione del debito, ricorso eccessivo al credito al consumo, concessione abusiva ed irresponsabile del credito, congiuntura economica, inflazione, aumento del costo della vita,

aumento dei tassi di interesse, incidenti, lutti, catastrofi naturali, aiuti economici a famigliari o terzi, garanzie, fideiussioni, e altro ancora.

Al fine di contrastare un fenomeno sociale tanto diffuso, la legge si è posta l’obiettivo della riabilitazione creditizia dei soggetti sovraindebitati. In altre parole, permettere loro di avere una seconda opportunità, ripartendo da zero, stralciando tutti i debiti e cancellando le segnalazioni nelle banche dati dei “cattivi pagatori” (Centrale Rischi Banca d’Italia e Sic quali Crif, Cerved, Experian, etc.).

L’istituto giuridico dell’esdebitazione è lo strumento attraverso il quale il soggetto sovraindebitato può ottenere una piena e totale riabilitazione creditizia.

In conclusione e in parole molto povere si può, in estrema sintesi, affermare che oggi in Italia esiste una normativa che permette al debitore onesto di cancellare i propri debiti per poter ripartire da zero.

Una normativa pensata non per chi può pagare e non vuol pagare, ma per chi vorrebbe pagare, ma no può farlo.

* in collaborazione con il Movimento a difesa del cittadino di Cremona

19 Aprile 1820: l’ufficiale francese d’Urville la nota nella capanna di un contadino

I tanti misteri della Venere di Milo

Sono molti i misteri che accompagnano la vicenda di quella che oggi conosciamo come la Venere di Milo, certamente una delle statue più celebri al mondo, conservata al museo del Louvre a Parigi. Ad esempio: perché non ha le braccia? Dove sono finite? Se ci si limita a consultare Wikipedia, sembra che le braccia al Louvre ci siano arrivate, ma siano state lì smarrite. Treccani avanza tra le ipotesi della loro scomparsa l’esito di una lotta per appropriarsene sulla spiaggia di Milo, e racconta il ritrovamento successivo di due braccia fatte giungere al Louvre ma poi dimostratesi non pertinenti con la statua. In realtà sembra che le vere braccia non siano mai state trovate. Ma partiamo dal ritrovamento di questo capolavoro di bellezza scultorea femminile. L’8 aprile del 1820 il contadino greco Yorgos Kentrotas , che viveva sull’isola di Milo, nelle Cicladi, sta scavando con la sua pala quando sente che nel terreno c’è qualcosa di molto duro. Estrae l’oggetto che si dimostra un busto di marmo senza braccia, e lo por ta nella sua cantina. La notizia del ritrovamento arriva a Olivier Voutier , giovane ufficiale della marina francese che, appassionato di archeologia, è attratto dai numerosi reperti che emergono presso i ruderi di un antico teatro greco. Oli -

vier il 19 aprile del 1820 vede la statua (attenzione: esiste un’altra versione secondo cui Olivier era nei pressi del ritrovamento già quell’8 aprile): racconterà poi che di quel busto erano spezzati il naso e il nodo dei capelli. Chiede al contadino di tornare a scavare, e così emerge la parte bassa della statua, quella in cui il corpo è coper to da un drappo e che contiene il basamento. Olivier era imbarcato sulla nave Chevrette che era ormeggiata sull’isola. Informato del ritrovamento, l’ufficiale Jules Durmont d’Urville condivide il suo entusiasmo e propone di acquistarla, ipotesi cui si oppone il capitano della Chevrette, Pierre -Henry Gauttier . A quel punto il contadino

Lo scatto della settimana

Superando i 300mila visitatori (di cui il 68% stranieri), il Salone del Mobile di Milano si è confermato l’evento clou del settore a livello mondiale

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avvia una seconda trattativa con un monaco ortodosso che vorrebbe offrirla al sultanato di Costantinopoli, al che d’Urville scrive all’ambasciatore di Francia a Costantinopoli, il quale, anche per motivi di prestigio politico (a seguito del Congresso di Vienna la Francia dovette restituire agli stati italiani diversi capolavori sottratti da Napoleone , tra cui la Venere Medici, l’Apollo del Belvedere e il Laocoonte), gli chiede di acquistarla a qualsiasi prezzo. La trattativa non è facile ma alla fine i francesi si aggiudicano la statua, e la imbarcano alla volta di Parigi, dove nel febbraio 1821 il re Luigi XVIII ne fa dono al Louvre. Subito si pone il problema del restauro: si aggiungono la parte del naso mancante e il piede sinistro (che poi sarà rimosso),

Sara Curtis

Figlia di un italiano e di una nigeriana, a 18 anni si è qualificata ai Mondiali di nuoto strappando il record italiano dei 100 metri stile libero a Federica Pellegrini, migliorandosi addirittura di 81 centesimi. Agli Italiani Assoluti di Riccione ha vinto anche i 50 dorso e i 50 stile libero, migliorando in questo caso il proprio primato personale, col secondo tempo mondiale del 2025. Agli Assoluti si è messa in luce anche la 14enne Alessandra Mao, che ha vinto i 200 metri sl.

mentre dopo diverse ipotesi sulla posizione originaria delle mani si decide di non aggiungere le braccia, la cui assenza sembra anzi valorizzare la bellezza del busto, del panneggio e del volto. Ma poi, perché il nome Venere? Così la chiamò dal primo giorno d’Ur ville, e mai più nessuno l’ha cambiato, anche se sul basamento (altro mistero: perché è scomparsa la parte che riportava le iscrizioni?) l’indicazione era diversa. Pare potesse trattarsi di Anfitrite, moglie di Poseidone (la cui statua fu trovata nei paraggi 57 anni dopo), ma dopo la grande popolarità conquistata nessuno si azzardò a cambiarle il nome Si diceva della popolarità, che arrivò in pochi anni grazie soprattutto all’apprezzamento di diversi ar tisti dell’epoca, a partire da Delacroix che vi si ispira nella sua “Libertà che guida il popolo”. Seguono diversi altri artisti che fanno esplicito riferimento alla Venere di Milo, tra cui Cézanne , Van Gogh , Magritte , Dalì e Man Ray Diverse volte la Venere, che fu realizzata nel 130 a.C. da Alessandro di Antiochia (era scritto nel basamento perduto), si trovò in pericolo: nel 1870 venne imballata in una cassa di legno durante la guerra franco-prussiana, nel 1939, coi tedeschi alle porte di Parigi, venne imballata e portata al castello di Chambord con migliaia di altre opere, lasciando al Louvre una copia per ingannare i tedeschi.

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«Aspetta, ti faccio vedere una foto. La vedi?» Certo, è un manifesto pubblicitario

«Domenica scorsa siamo andati a Lucca, e mio papà vedendo questo manifesto si è arrabbiato un sacco. Dice che Lucca è grande come Cremona ma in un solo mese organizza concerti di grandissimi artisti, mentre a Cremona questi non vengono mai. Io per la verità di questi nomi conosco solo Irama, Ghali e i Thirty seconds to Mars, però lui dice che sono tutti bravissimi»

Altroché se sono bravi. In effetti il Lucca Summer Festival in un solo mese offre concerti di star internazionali quali Santana, Scorpions, Rober t Plan t, Nick Cave, gli Chic, i Pet Shop Boys, Alanis Morrissette, i Simple Minds, Pat Morissey dei grandi Smiths e Bryan Adams. E poi italiani del calibro di Cocciante, Venditti e Riccardo Muti. Un elenco davvero suggestivo

«Però è vero che a Cremona non viene mai nessuno»

Se andiamo a vedere quali artisti di musica leggera saranno quest’anno a Cremona, non andiamo oltre Massimo Ranieri e Rkomi. Certo, il confronto è brutale. Ricordo che da ragazzo vidi Vasco Rossi, Branduardi e altri big in piazza del Comune, Battiato al palazzetto, Zucchero in Fiera. Per non parlare dei tempi del Recitarcantando. Anche le città a noi vicine propongono concerti di pop-rock di gran richiamo. Però considera una cosa «Cosa?»

Cremona è capitale della liuteria e in città arrivano grandi nomi della musica classica e non solo: basta scorrere il programma di Cremona Jazz al Museo del Violino e troviamo Al di Meola, Ana Carla Maza, Fabrizio Bosso e Stefano Bollani. È musica, diciamo così, più sofisticata, non per grandi masse, ma certo di gran qualità «Sai cosa importa a mio papà? Lui ascolta il rock» E allora digli di andare a Lucca. Buonanotte Pericle «Buonanotte»

Vanni Raineri
VANNI RAINERI

CLUB DI SERVIZIO

Lions e associazioni insieme per conoscere l’autismo

Il Lions Club Casalmaggiore, presieduto da Cristiano Albertoni , e il Lions Club Sabbioneta Nova Civitas, guidato da Fabio Guberti , il 12 aprile hanno promosso una serata di confronto e studio sul tema dell’autismo presso l’Auditorium San Giovanni Paolo II dell’Oratorio G. Maffei nella Parrocchia di Santo Stefano di Casalmaggiore. L’organizzazione dell’evento è stata affidata all’associazione Stelle sulla Terra con sede nella Parrocchia di Vicoboneghisio di Casalmaggiore, la cui presidente, Greta Visioli , ha illustrato, anche grazie alle proprie esperienze personali, l’approccio corretto che occorre avere nei confronti dei bambini affetti da autismo e come affrontare le situazioni critiche all’interno del nucleo familiare.

Il moderatore Daniele Goldoni ha introdotto i seguenti relatori: Giulia Ferrazzi (analista del compor tamento), Sabrina Dore (pedagogista ed educatrice), Maria Teresa Agosti (presidente di Work in Aut) e Giuseppe Guarnieri (referente lions per l’autismo della III circoscrizione del distretto 108Ib3). La serata si è conclusa con il racconto delle esperienze dei genitori con figli autistici, un modo per mostrare concretamente come comportarsi nella vita quotidiana e come affrontare le difficoltà che si presentano in ogni momento.

GEMELLAGGIO

Si consolida il “ponte” tra il Polo Romani e il liceo della città serba: studenti in arrivo a Casalmaggiore il 12 maggio

Loznica, nel nome di Umberto Chiarini

In un periodo così travagliato e incerto a livello internazionale ci sono iniziative locali che inducono ancora alla speranza. Una di queste è denominata “Un ponte con Loznica” ed è stata promossa oltre vent’anni fa dall’indimenticato ambientalista e pacifista Umberto Chiarini Loznica è una città serba di circa 85mila abitanti, ai confini con la Bosnia-Erzegovina. Il suo liceo musicale “Vuk Karadzic” da vent’anni è gemellato col polo scolastico “G. Romani” e ogni anno le due scuole s’incontrano, alternativamente in Italia e in Serbia. Quest’anno sono gli studenti di Loznica a raggiungere il capoluogo casalasco. Il loro arrivo è previsto per la sera di lunedì 12 maggio e il rientro sarà cinque giorni dopo. «Accoglieremo venti studenti - ci dice il professor Antonino Montalbano , referente del pro-

IN VERSILIA

getto per il “Romani” - accompagnati dal preside e da tre insegnanti. Arriveranno qui in pullman con due autisti che si alterneranno alla guida. Gli studenti saranno ospitati dalle famiglie dei nostri ragazzi mentre gli adulti alloggeranno presso il centro scolastico-residenziale di Santa Chiara».

Martedì 13 i liceali serbi saranno ricevuti in municipio dal sin -

daco Filippo Bongiovanni e poi si uniranno ai loro coetanei casalaschi per la prova generale dello spettacolo che l’indomani rappresenteranno insieme in teatro Comunale con la regia dei docenti Giancarlo Rose ghini e Alehander Tomic Mercoledì in mattinata la rappresentazione per i compagni di classe e alle 21 la replica per familiari e amici. La pièce

di quest’anno è ispirata al teatro di Karl Valentin . Sempre mercoledì i ragazzi di Loznica visiteranno Casalmaggiore con la sua golena, i suoi musei e gli altri monumenti più importanti. Giovedì 15 la delegazione serba sarà accompagnata a Milano, una delle città italiane col maggior flusso di turisti. Venerdì 16, al “Romani”, saranno presentati agli ospiti di Loznica i principali progetti attuati quest’anno dall’istituto guidato dalla dirigente Daniela Romoli . In serata la cena offerta dall’associazione Persona-Ambiente e infine la partenza per la Serbia. L’anno prossimo saranno gli studenti casalaschi a raggiungere Loznica nell’ambito di un gemellaggio all’insegna dell’amicizia e della pace fra i popoli. «È lo scambio più longevo attuato dalle scuole casalasche» commenta Damiano Chiarini che continua a sostenere con passione l’iniziativa promossa da suo padre Umberto.

Soggiorni estivi alla Casa al Mare, iscrizioni fino al 29 aprile

C’è tempo fino al 29 aprile per iscriversi ai soggiorni estivi che nei prossimi mesi saranno allestiti presso la Casa al Mare di Cinquale (For te dei Marmi) in Versilia. La gestione della struttura è affidata alla cooperativa sociale Meraki-Il Cerchio e per avere un preventivo si può scrivere a casalmare@ merakisociale.it. Sul sito web del Comune è, inoltre, disponibile il link per scaricare i mo -

duli d’iscrizione. Questi i periodi dei soggiorni: per i minori dal 21 al 28 giugno e dal 28 giugno al 5 luglio, per gli adolescenti dal 5 al 12 luglio e dal 12 al 19 luglio, per le famiglie dal 18 al 26 luglio, dal 19 luglio al 2 agosto e dal 2 al 9 agosto, per gli over 65 dall’11 al 20 giugno. I soggiorni saranno presentati pubblicamente nelle date seguenti: per gli over 65 sabato 31 maggio alle 10 in sala

consiliare, per i minori martedì 10 giugno alle 17.30 nell’auditorium Santa Croce, per gli adolescenti martedì 24 giugno alle 17.30 in auditorium, per le famiglie venerdì 4 luglio alle 17.30 sempre in auditorium. Si ricorda che la Casa al Mare dispone di una spiaggia privata con servizi igienici, spogliatoi e campo da beach volley oltre a un ampio giardino adatto ai giochi di squadra.

CLUB DI SERVIZIO

Relatori il Presidente del Tribunale di Mantova De Luca e il Procuratore Martani

Al Rotary Cvs si discute di giustizia

Tre relatori, i misteri del Triduo Pasquale, 2+1 casi di cronaca risolti dagli inquirenti. Ricorrente il “numero perfetto” nella conviviale che il Club Rotary presieduto da Mauro Acquaroni ha organizzato per lo scambio degli auguri targati Pasqua 2025.

Il primo a prendere la parola è stato don Gino Assensi , collaboratore delle Parrocchie di Casalmaggiore, che ha proposto una riflessione sulla Pasqua. Relatore numero due, Massimo De Luca : 68 anni, originario di Vicenza, Presidente del Tribunale di Mantova. A lui il compito di illustrare i contenuti della riforma costituzionale nei suoi tre aspetti fondamentali: la separazione delle carriere dei magistrati, il sistema di elezione dei membri del Consiglio Superiore della Magistratura e la riforma dell’organo disciplinare. Il primo caso è quello più dibattuto, e De Luca ha spiegato gli aspetti della riforma senza preconcetti; ha raccontato di conoscere il ministro Nordio da 35 anni (sono entrambi di Treviso) sottolineando come abbia sempre ritenuto opportuna la separazione delle carrie-

re tra magistrati requirenti e giudicanti, ovvero tra chi coordina le indagini e chi emette la sentenza. Il secondo aspetto prevede il sorteggio dei 20 membri togati del Csm (destinato a sdoppiarsi tra Csm giudicante e Csm requirente), nonché parzialmente per i 10 membri indicati dalla politica: una risposta che secondo i proponenti contrasta il sistema delle correnti, evidenziato ad esempio dal caso Palamara . Infine i giudizi disciplinari, che possono essere promossi dal ministro o dal Procuratore generale della Corte di Cassazione. «Oggi però - ha affermato De Luca - i magistrati sono tra i più sanzionati». Dalla riforma nascerebbe l’Alta Corte disciplinare, formata da 15 membri: 6 giudici, 3 magistrati requirenti, 3 nominati dal Parlamento (con sorteggio) e 3 nominati dal Presi-

dente della Repubblica. Relatore numero tre, Marco Martani : coetaneo di De Luca, attualmente Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, ha raccontato di quanto le nuove tecnologie siano determinanti nella risoluzione dei reati che la cronaca nera ci ripor ta ogni giorno: «Grazie alla videosorveglianza, ai dati telefonici, ai sistemi Gps, alle prove legate all’analisi del Dna, il lavoro degli inquirenti è senza dubbio più efficace di quanto non fosse 30/40 anni fa». Proprio grazie ad incroci di dati messi a disposizione da questi strumenti, Martani ha portato a termine inchieste quali ad esempio quella della morte di Yara Gambirasio , quella di Anica Panfile e di Margherita Ceschin , la 72enne uccisa nel giugno dello stesso anno a Conegliano, su ordine del marito.

GUIDO MORESCHI
Il gruppo degli studenti casalaschi coi colleghi di Loznica nel 2023

Dal 25 aprile al primo Maggio il “Pizzetto Week”: eventi, mercatini e gastronomia con la scuola di cucina Einaudi EVENTI

Torricella del Pizzo celebra il pizzetto

Torricella del Pizzo si appresta a celebrare il suo prodotto tipico, il pizzetto, salame con filetto, e lo fa con tre giornate di eventi in piazza Boldori a cura del Comitato Fiera in collaborazione con l’Amministrazione comunale.

Il “Pizzetto week” inizia venerdì 25 aprile: dalle ore 9 mercatino “Hobbisti in piazza”, alle 11.30 apre lo stand gastronomico (con salumi, frittata di luartis, piedini di maiale, marubini, caserecce al pesto, guancialini con polenta, formaggi e dolci della casa), alle 15 intrattenimento per bambini e grandi.

Domenica 27 aprile dalle 11.30

INIZIATIVE

Piadena celebra la Liberazione

torta fritta con salumi, e possibilità di asporto; alle 19 “Cena di una volta” con mariconde, coppa arrosto, ripieno, cotechino, lingua e dolci della casa. Ultima giornata il primo maggio, festa tradizionale in paese: primo appuntamento alle ore

8 quando avrà inizio la gara di pesca per pensionati. Alle 8.30 45° concorso di pittura sul tema “Il mio posto preferito nel mondo è…”. Alle 9 la 30ª edizione della motoconcentrazione d’epoca Memorial Otello Ronchi. Alle 11.30 apertura dello

“Tornando a casa-L’ultimo aprile di guerra fra Piadena e Drizzona, 1945”: è questo il titolo dell’evento in programma nell’ambito delle iniziative del “25 aprile” per lunedì 28 alle 21 presso la Casa delle Arti e del Gioco di Mario Lodi in via Ghinaglia 1 a Drizzona. Nell’occasione Luciano

Sassi interverrà su “Il contesto, 22-23 aprile

Devicenzi tra gli studenti di Torre

Un incontro intenso e partecipato quello organizzato dall’Assessorato alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Torre de’ Picenardi martedì mattinata presso il Teatro locale Soms; un appuntamento in compagnia dell’atleta paralimpico Andrea Device nzi , rivolto agli studenti e alle studentesse della scuola secondaria di primo grado di Torre de’ Picenardi. Numerosi i video proiettati; grazie alla sua comunicazione coinvolgente De Vicenzi è riuscito a catturare le ragazze e i ragazzi delle scuole medie. Inoltre, è stato importante e arricchente il contributo iniziale di Leopoldo Oneta , che ha raccontato la sua esperienza di vita personale e di come solo grazie al gioco di squadra si possano raggiungere grandi traguardi.

stand gastronomico (il menu prevede salumi misti, torta fritta, marubini, trippa, lasagnette vegetali, porchetta, patatine, formaggi e dolci). Attenzione: il primo maggio non è previsto l’asporto di torta fritta. La giornata si concluderà alle 15 con l’intrattenimento musicale a cura dell’Accademia di musica moderna dB Sound & Music Bonferraro (VR) e MMI Mantova Castellucchio (MN), e alle 16.30 con la premiazione della gara di pesca. La preparazione del menu è a cura della scuola di cucina Einaudi di Cremona. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 3356934822.

1945, una settimana fra fine e inizio”. Si proseguirà con ricordi e testimonianze di Lodi e Daverio Ferrari attraverso le letture di Alberto Branca . Intanto venerdì 25, a partire dalle 9.30, si svolgeranno a Piadena le celebrazioni istituzionali allestite per l’importante anniversario degli “80 anni dalla Liberazione”.

IN BREVE

La nuova opera di Sbolzani

Una nuova opera è stata realizzata a Rivarolo del Re da Francesco Sbolzani sul tema della Pasqua. Riportiamo a commento dell’installazione una composizione di Luciana Monteverdi : Quella nicchia di cemento, a fianco della vecchia casa; ultimo retaggio di una vite agreste, ormai lontana; per Sbolzani, è idonea alla su a ispirazione, come un richiamo. È la sua tela, il palco del suo tetro, per una rappresentazione sacra, è parete della sua mostra. Da un nuovo linguaggio espressivo, è insieme pittura, scultura, poesia. E l’effetto di quel quadro, chiaroscuro, è di straordinaria suggestione e calore. Per celebrare la Pasqua, aderisce al vangelo: evoca la morte di Cristo e la Resurrezione. Non mette in scena festosi uccellini, come ghirlande di fiori, in cornice all’uovo di Pasqua, e non fa rife rimento alla primavera sul ramo di pesco. Ma più che uno spirito religioso, esprime la sua anima, capace di patire la tragedia.

La croce di legno, in primo piano, è nuda, perché allude al dolore umano che può essere estremo, n ella vita di tanti. Quello scenario di morte al cuore, che ha il suo simbolo nella croce lascia intendere, o trasparire, la trasformazione, da una luce, che viene dal basso o dentro di sé. La luce nasce dal dolore e lo risolve, spoglia la croce e la riveste. Così la luce è idea della resurrezione, o rinascita.

Una libreria per Francesca

L’aula didattica dell'EcoOstello Interflumina si arricchisce del dono di Laura Passerini , mamma della compianta Francesca Cerati , che ha voluto donare la libreria in ricordo della figlia.

SCUOLA MEDIA

Il tempo di Pasqua per porsi come obiettivo quello di orientare gli sforzi a un clima di pace. Questo il senso del messaggio del vescovo di Cremona, monsignor Antonio Napolioni, diffuso in settimana proprio per celebrare la Santa festività di Pasqua:

Mentre tanti pensano a incrementare le forze per la guerra, noi vogliamo forze di pace. E non penso solo ai caschi blu dell’Onu o agli ospedali e agli interventi umanitari delle Ong più diverse. Penso alle energie e alle volontà dei cristiani che nel mondo, nonostante le loro divisioni storiche e teologiche, quest’anno provvidenzialmente celebrano tutti la Pasqua del Signore nello stesso giorno, il 20 aprile. Ma senza pace! La sera di Pasqua Gesù si è mostrato vivo ai discepoli, augurando e portando la pienezza della pace: Shalom… Salaam! Meglio scriverlo sia in ebraico che in arabo, per ricordare quanto ne abbiamo tremendo bisogno tutti, ovunque. La Pasqua non viene per darci un’illusoria pausa di spensieratezza primaverile, rispetto ai drammi e alle paure che ci affliggono. Viene piuttosto a ridestare ragioni di speranza, aprire vie di cambiamento, prospettive di vita nuova, quella che scaturisce da una morte disarmata del suo veleno. La passione del Figlio di Dio, la sua Pasqua di morte e risurrezione, è l’evento unico, decisivo e integrale della rigenerazione umana, persino di una nuova creazione. Come aveva detto il profeta: “Ecco, faccio una cosa nuova, non ve ne accorgete?”.

È la pace questa cosa nuova, che Dio inaugura capovolgendo la logica della forza muscolare con la debolezza di cui riveste la sua onnipotenza spirituale, morale. Perciò la via da riprendere è quella del dialogo, non del monologo arrogante, ed è il rispetto delle diversità che accredita la diplomazia e rinsalda la democrazia. Stili che i cristiani riassumono oggi nella “sinodalità”, ossia nel camminare insieme, come popolo in cui anche i più piccoli e fragili hanno la me-

IL MESSAGGIO DEL VESCOVO DI CREMONA, MONS.

“Pasqua, forza di pace nell e nelle nostre comunità

desima dignità, e diventano corresponsabili del bene e del futuro di tutti. In modo che nessuno si erga a padrone del mondo, spacciandosi per il suo salvatore.

Dio è sempre all’opera perché i suoi figli abbiano vita, in abbondanza e con giustizia. Dalla Pasqua del Figlio fa scaturire una sorgente, quella dello Spirito, che

ricolma anche le più piccole creature, perché osino credere, sperare, amare. Chi si mette in ascolto dello Spirito sa cogliere la profondità della realtà, vede le sue luci più

piccole e calde, raccoglie ogni briciola di vero bene, incrocia sguardi e benedice esistenze, osa passi e incontri che riconciliano con la vita, riceve e dona amore, quasi sen-

SISTEMA DI REGOLAZIONE
Pratica leva di regolazione profondità di lavoro. Posta a lato del manubrio accelera e facilita le regolazioni.
COLTELLI
Rotore composto da 15 coltelli ssi con larghezza di taglio da 38 cm.
MANUBRIO Manubrio ripiegabile per ridurre gli spazi di ingombro in fase di rimessaggio

nelle famiglie semplici”

za accorgersene.

Ce n’è tanta di gente così, nelle nostre comunità semplici e laboriose, nelle famiglie e nelle case. Ci sono tante persone che fanno Pasqua

CONTRO LA GUERRA

Mentre tanti pensano a incrementare le forze per la guerra, noi vogliamo forze di pace. E non penso solo ai caschi blu dell’Onu o agli ospedali e agli interventi umanitari delle Ong più diverse.

nel segreto dell’anima, che testimoniano la forza della vita anche sotto pesanti croci, che inventano gesti per rimettere in piedi chi non ce la fa. Il mio augurio pasquale è che ciascuno di noi se ne accorga: del bene che gli viene incontro, del desiderio che si riaccende, del dono che sorprende e rallegra. Che ci si accorga del Vivente, incarnato in miliardi di meravigliose e delicatissime esistenze umane, tutte sacre e intoccabili, tutte chiamate alla pienezza della pace. Cominciando col dire sì alla vita e no alla guerra, pronte a fare Pasqua in sé e attorno a sé, diventando così quell’invincibile forza di pace di cui abbiamo bisogno.

+Antonio Napolioni Vescovo di Cremona

COSTRUZIONI CIVILI

RESTAURO E CONSERVAZIONE MONUMENTI

RISTRUTTURAZIONI EDIFICI DI CULTO

IL CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

Le celebrazioni del Sabato Santo e il programma di domani

Con la Domenica delle Palme si erano aperti ufficialmente i riti della Settimana Santa. Le principali celebrazioni presiedute dal vescovo Antonio Napolioni nella Cattedrale di Cremona possono essere seguite anche in diretta televisiva su CR1 (canale 19) e in diretta streaming sui canali web e social della Diocesi (il portale diocesano, la pagina Facebook e il canale Youtube ufficiali).

Il servizio liturgico di tutte le liturgie della Settimana Santa viene garantito dagli studenti di Teologia del Seminario di Cremona, con la direzione del cerimoniere vescovile don Matteo Bottesini. L’animazione con il canto è a cura del Coro della Cattedrale diretto dal maestro don Graziano Ghisolfi; all’organo il maestro Fausto Caporali, organista titolare della Cattedrale.

Di seguito il programma delle prossime celebrazioni.

Restauro conservativo della cupola

Santuario S. Maria del Fonte di Caravaggio (BG)

Edil Frigé srl

24050 Covo (BG)

Via Lazzaro Fusari, 1

Tel. 0363 938790 - Cell. 340 2987350

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SABATO SANTO - OGGI

Anche il Sabato Santo inizierà per il vescovo Napolioni con la liturgia delle Ore alle 8.45 in Cattedrale, in attesa della solenne veglia di Pasqua, che avrà inizio alle ore 21 in piazza del Comune, davanti al portone del Duomo, con la benedizione del fuoco. Durante la celebrazione (diretta tv e streaming) saranno conferiti i sacramenti dell’iniziazione cristiana a sette catecumeni adulti.

DOMENICA DI PASQUA - DOMANI

Il giorno di Pasqua, domani, alle 9 il vescovo Antonio Napolioni celebrerà l’Eucaristia nella casa circondariale di Cremona. Quindi alle ore 11 in Cattedrale presiederà la solenne Messa Pontificale del giorno di Pasqua (diretta tv e streaming) al termine della quale impartirà la benedizione apostolica con annessa indulgenza plenaria.

La Pasqua 2025 si presenta come una delle festività più sentite dagli italiani, ma anche come una cartina tornasole dello stato dell’economia nazionale. In un contesto ancora influenzato dall’inflazione e dal caro-vita, i consumi pasquali crescono rispetto al 2024, anche se con maggiore prudenza. Secondo le ultime rilevazioni Coldiretti/ Ixè e Federconsumatori, le famiglie italiane stanno pianificando spese più alte per i beni alimentari e per il tempo libero, ma con scelte sempre più mirate e consapevoli.

IL PRANZO DI PASQUA

Il pranzo di Pasqua resta il fulcro delle celebrazioni. L’80% degli italiani lo trascorrerà in casa o da parenti, con una media di sei commensali. La spesa media stimata è di circa 82 euro a famiglia, in aumento del 9% rispetto allo scorso anno. A trainare il rincaro sono soprattutto le materie prime: burro, zucchero e uova hanno subito aumenti di prezzo rilevanti, che si riflettono direttamente sui dolci tipici della festività.

I PREZZI DEI DOLCI

Uova di cioccolato e colombe rimangono i simboli pasquali per eccellenza, ma costano di più: secondo Federconsumatori, i rincari hanno raggiunto il +40% per le uova e il +36% per le colombe. A fronte di questo, cresce anche il mercato delle versioni artigianali e delle produzioni locali, viste come acquisti di qualità e sostegno all’economia del territorio. Allo stesso tempo, aumenta la richiesta di dolci pasquali alternativi, senza zuccheri aggiunti o fatti con ingredienti biologici.

IL MENÙ DELLE FESTE

La carne d’agnello, tradizionalmente presente sulle tavole italiane a Pasqua, conosce un calo nei consumi. Le motivazioni sono sia economiche, per il forte aumento dei costi (oltre il +15%), sia etiche, con una parte crescente della popolazione che sceglie menù vegetariani o a base di pesce. Si

Il pranzo di Pasqua fulcro delle L’80% degli italiani in casa o dai

conferma così il trend verso diete più sostenibili, anche durante le festività.

RISTORANTI E AGRITURISMI

Per chi non cucina in casa, la Pasqua sarà comunque un’occasione per riunirsi attorno a una tavola apparecchiata. Circa 6,5 milioni di persone sceglieranno ristoranti e agriturismi,

generando un giro d’affari significativo per il settore della ristorazione. Secondo FIPE, i menù pasquali vanno da 45 a 70 euro a persona, e le prenotazioni sono cresciute rispetto al 2024, segno di un ritorno alla socialità.

TEMPO DI VIAGGI

Ma Pasqua è anche tempo di viaggi. Le stime

di Confcommercio indicano che oltre 11 milioni di italiani approfitteranno del lungo weekend per spostarsi, generando un giro d’affari stimato in quasi 5 miliardi di euro. L’88% rimarrà entro i confini nazionali, preferendo città d’arte, borghi e località naturalistiche. Il turismo di prossimità rsta il più gettonato, complice anche il prezzo ancora elevato

delle feste dai parenti

dei voli internazionali.

REGALI E CESTI

Non mancano, infine, i regali: dalle uova con sorpresa ai giochi educativi per i più piccoli, passando per prodotti gastronomici e cesti pasquali. Sempre più persone acquistano online, con picchi di traffico su

siti di e-commerce a partire da fine marzo. I consumatori si orientano verso prodotti a buon rapporto qualità/prezzo, ma anche verso confezioni personalizzate e sostenibili.

LE VENDITE DI FIORI

A completare il quadro dei consumi, il set-

tore florovivaistico stima vendite per oltre 80 milioni di euro, grazie a piante ornamentali e fiori primaverili scelti appositamente per decorare case e tavole o come regali simbolici.

FRA TRADIZIONE E RISPARMIO

In sintesi, la Pasqua 2025 si caratterizza per una duplice anima: da un lato, la volontà di non rinunciare a una tradizione che unisce le famiglie; dall’altro, la necessità di fare scelte più consapevoli, dettate da un contesto economico ancora fragile. Tra bilanci familiari da rispettare e desiderio di normalità, gli italiani dimostrano di saper celebrare con creatività e attenzione.

La Pasqua è una delle ricorrenze religiose più importanti al mondo, celebrata con intensità e colori diversi in ogni angolo del pianeta. Nonostante il significato cristiano della festività — la resurrezione di Gesù Cristo dopo la crocifissione — sia condiviso da milioni di fedeli, ogni paese interpreta e vive questa festa secondo il proprio contesto culturale, storico e spirituale. Ne nasce così un mosaico di riti, celebrazioni e tradizioni popolari che raccontano, più di ogni altra festa, la capacità della fede di adattarsi e intrecciarsi con le culture locali.

EUROPA: TRA SOLENNI PROCESSIONI E SIMBOLI ANTICHI

Nel vecchio continente, dove il cristianesimo affonda le sue radici più profonde, la Pasqua è ancora oggi una ricorrenza sentita e celebrata pubblicamente. In Spagna , la “Semana Santa” è una delle manifestazioni religiose più spettacolari al mondo. A Siviglia e in altre città andaluse, le confraternite por tano in processione enormi “pasos” — statue sacre decorate con fiori e candele — tra suoni di tamburi e corni, seguiti da migliaia di penitenti incappucciati. Nel mondo ortodosso, come in Grecia e in Russia, la Pasqua (che spesso cade in una data diversa da quella cattolica) è considerata la festività più importante dell’anno. Le celebrazioni culminano nella notte tra il Sabato Santo e la domenica, quando i fedeli accendono le candele con la “luce santa” e si salutano con “Cristòs Anèsti” — Cristo è risorto. In Grecia, è tradizione rompere uova rosse come simbolo di vita e rinnovamento.

AFRICA: 55 GIORNI DI DIGIUNO

In Etiopia , dove la religione cristiana ortodossa è praticata da secoli, la Pasqua si chiama “Fasika” ed è preceduta da 55 giorni di severo digiuno. La celebrazione pasquale avviene la domenica mattina con una lunga messa, seguita da un grande banchetto a base di carne, dopo un lungo periodo di astinenza. In altri paesi africani, come in Nigeria o in Kenya , dove le comunità cristiane sono molto attive, la Pasqua è celebrata con messe solenni, danze tradizionali, canti gospel e abiti coloratissimi. Talvolta, le pratiche cristiane si mescolano con rituali locali, dando origine a forme di culto sincretico che uniscono Bibbia e spiritualità ancestrale.

SARAGOZZA . SPAGNA

KALYMNOS . GRECIA

AMERICHE: TRA SPIRITUALITÀ E FOLKLORE POPOLARE

Negli Stati Uniti , la Pasqua assume una dimensione più familiare e commerciale. Accanto alle celebrazioni religiose, le attività legate al “coniglietto pasquale” (Easter Bunny) e alla caccia alle uova (Easter Egg Hunt) coinvolgono i bambini in giochi all’aperto e scambi di dolciumi. La Casa Bianca ospita ogni anno l’Easter Egg Roll, una gara

Pasqua che ogni

simbolica nel giardino presidenziale. In America Latina , la Pasqua è vissuta con grande partecipazione popolare. In Messico , le rievocazioni della Passione di Cristo, come quella celebre a Iztapalapa (quartiere di Città del Messico), coinvolgono migliaia di persone in veri e propri drammi sacri. In Guatemala , le strade si colorano con spettacolari

nel mondo: fede, riti e tradizioni

anno uniscono popoli diversi

tappeti di segatura colorata e fiori, su cui passano le processioni del Venerdì Santo. Anche in Brasile , dove il cattolicesimo è la religione dominante, la Pasqua è preceduta da eventi come il “Domingo de Ramos” (la Domenica delle Palme) e viene celebrata con messe, canti e piatti tradizionali come il pesce e il cioccolato.

ANTIGUA GUATEMALA

ASIA: COMUNITÀ CRISTIANE TRA MINORANZA

E FERVORE

Nei paesi asiatici a maggioranza non cristiana, la Pasqua viene comunque celebrata dalle minoranze religiose con grande fervore.

Nelle Filippine , unico paese asiatico a maggioranza cristia -

na, la Pasqua è vissuta con intensità drammatica. Alcune persone arrivano persino a farsi crocifiggere in segno di penitenza durante la Settimana Santa, anche se la Chiesa scoraggia tali pratiche. La domenica di Pasqua è segnata dall’incontro tra le statue del Cristo risorto e della Vergine Maria, in processioni piene di emozione. In India , dove i cristiani sono circa il 2% della popolazione, la Pasqua è particolarmente sentita negli stati del sud, come Kerala e Goa. Le chiese si riempiono di fedeli in abiti eleganti e le celebrazioni culminano in banchetti comunitari con piatti speziati e dolci locali. In Cina o Giappone , dove i cristiani rappresentano una piccola minoranza, la Pasqua viene celebrata principalmente nelle chiese e non è festa nazionale, ma negli ultimi anni ha acquisito una certa visibilità grazie al commercio e alla diffusione delle uova di cioccolato nei grandi centri urbani.

OCEANIA: TRADIZIONE ANGLOSASSONE

In Australia e Nuova Zelanda , la Pasqua segue il modello anglosassone, con messe, picnic e attività all’aria aperta. In Australia, invece del coniglio pasquale, in alcune regioni si promuove il “Bilby”, un piccolo marsupiale locale, per sensibilizzare l’opinione pubblica alla tutela della fauna autoctona. Nonostante le differenze, insomma, il cuore della Pasqua resta ovunque lo stesso: la celebrazione della vita, della speranza e del rinnovamento. Che si tratti di un uovo di cioccolato in Italia, di una messa notturna in Grecia, di danze in Nigeria o di una processione colorata in Guatemala , la Pasqua continua a essere una festa che supera i confini, capace di unire milioni di persone nel segno della rinascita e della fede. E proprio in un’epoca segnata da crisi, conflitti e cambiamenti, questo messaggio universale risuona con forza: la luce può ancora vincere sulle tenebre, la vita può rifiorire anche dopo il dolore Un messaggio, oggi più che mai, condiviso dal mondo intero.

Con la primavera che sboccia e le festività pasquali alle porte, sulle tavole degli italiani fa puntualmente la sua comparsa la colomba pasquale, dolce lievitato dalla forma inconfondibile che, insieme alle uova di cioccolato, incarna lo spirito di una delle celebrazioni più sentite dell’anno. Ma da dove nasce questa soffice bontà ricoperta di mandorle e granella di zucchero? La storia della colomba pasquale è un intreccio di leggenda, marketing e maestria dolciaria tutta italiana.

LE ORIGINI LEGGENDARIE

Le radici della colomba affondano in tempi antichi, tra racconti e leggende che ne attribuiscono la nascita a epoche e protagonisti diversi. Una delle versioni più suggestive ci riporta al VI secolo, quando, secondo la leggenda, Re Alboino, sovrano dei Longobardi, assediò la città di Pavia. Dopo tre anni di resistenza, la città si arrese e offrì al re un dolce a forma di colomba come simbolo di pace. Il gesto, pare, commosse il re a tal punto da risparmiare la popolazione.

Un’altra leggenda più recente ma altrettanto affascinante è legata a San Colombano, monaco irlandese in viaggio nel nord Italia nel VII secolo. Invitato alla cor te longobarda, rifiutò le carni offerte durante un banchetto, in osservanza del digiuno quaresimale. Per evitare offese, si narra che pregò su quei piatti e, miracolosamente, le pietanze si trasformarono in bianche colombe di pane.

INVENZIONE DEL NOVECENTO

Oltre le leggende, la colomba pasquale così come la conosciamo oggi ha origini ben più recenti e una matrice chiaramente indu-

La colomba, il dolce di Pasqua fra leggenda e maestria dolciaria

striale. Fu Dino Villani, direttore della pubblicità della Motta, azienda milanese già celebre per il panettone, a ideare negli anni Trenta una versione pasquale del dolce natalizio. L’idea geniale fu quella di riutilizzare gli stessi impasti e macchinari del panettone, adattandoli però alla primavera: nacque così un dolce dalla forma di colomba, simbolo cristiano di pace e re-

surrezione, con una glassatura a base di mandorle al posto dei canditi e della frutta secca. La trovata fu un successo immediato: la colomba pasquale conquistò rapidamente il mercato e divenne una tradizione immancabile delle festività primaverili italiane. Negli anni successivi molte aziende seguirono l’esempio, contribuendo a diffondere il dolce in tutta la penisola

e, successivamente, anche all’estero.

SIMBOLO DI RINASCITA Oltre al sapore, la colomba pasquale è ricca di significati simbolici. La sua forma richiama direttamente la colomba biblica che, con il ramoscello d’ulivo nel becco, annunciò a Noè la fine del diluvio, diventando così emblema di pace e di una nuova

vita. In ambito cristiano, rappresenta lo Spirito Santo e si collega profondamente al messaggio pasquale di resurrezione e speranza. Preparata con farine selezionate, burro, uova, zucchero e lievito madre, la colomba richiede una lavorazione lenta e attenta. La lievitazione naturale conferisce al dolce la sua par ticolare sofficità, mentre la glassa croccante di mandorle e zucchero lo rende irresistibile. Oggi ne esistono numerose varianti: con crema, cioccolato, pistacchio o frutta esotica, ma la versione classica resta quella più amata.

LA COLOMBA OGGI: TRADIZIONE E INNOVAZIONE Ogni anno, maestri pasticceri e grandi marchi si sfidano a colpi di creatività, dando vita a colombe gourmet che reinterpretano la ricetta tradizionale in chiave moderna. Tuttavia, nonostante le innovazioni, il legame con la tradizione rimane fortissimo, e la colomba pasquale continua a essere il simbolo di una festa che celebra la rinascita, la famiglia e la convivialità. In un’Italia che cambia, tra nuove tendenze alimentari e gusti sempre più raffinati, la colomba pasquale resiste come un dolce ponte tra passato e presente, tra sacro e profano. Un simbolo che ha saputo conquistare un posto d’onore nel cuore (e nel palato) degli italiani.

Tra i tanti simboli che affollano l’immaginario della Pasqua, una in particolare è entrata a pieno titolo nella tradizione contemporanea: l’uovo di cioccolato. Simbolo di rinascita, mistero e gioia infantile, l’uovo pasquale non ha solo un’anima dolce, ma racchiude una storia che attraversa i secoli, intrecciando ritualità antiche, simbologia religiosa e – più recentemente – invenzione industriale.

DALL’UOVO VERO

ALL’UOVO SIMBOLICO

L’associazione tra Pasqua e uova è molto più antica dell’arrivo del cioccolato. Fin dai tempi dei Persiani e degli Egizi, l’uovo era considerato un potente simbolo di vita, fertilità e rinnovamento. Con l’arrivo del Cristianesimo, il significato si rafforza e si trasforma: l’uovo diventa metafora della resurrezione di Cristo, con il guscio che racchiude una nuova vita, proprio come il sepolcro vuoto la mattina di Pasqua. Nel Medioevo, era consuetudine regalare uova vere, spesso dipinte a mano, come gesto augurale durante le festività pasquali. Nobili e re commissionavano addirittura uova preziose, decorate con oro e pietre, come simbolo di prestigio. La pratica si diffuse in tutta Europa, con varianti locali: in Germania e nei paesi slavi nacque la tradizione delle uova dipinte artisticamente, mentre in Russia, nel tardo Ottocento, la casa imperiale commissionava le celebri uova Fabergé, autentici capolavori di gioielleria.

L’ARRIVO DEL CIOCCOLATO

Bisogna attendere il XVIII secolo perché il cioccolato cominci a prendere il posto delle uova vere. Con la diffusione del cacao in Europa e i progressi nelle tecniche di lavorazione, i cioccolatieri

SPECIALE pasqua

L’uovo di cioccolato fra sacro, sorpresa e tanta dolcezza

francesi iniziarono a realizzare uova solide interamente di cioccolato. Tuttavia, le prime uova erano piene e molto dure: solo con l’invenzione di stampi più sofisticati, nella seconda metà dell’Ottocento, fu possibile creare le classiche uova vuote, da riempire con sorprese. È proprio in questo periodo che nasce la tradizione dell’uovo con sorpresa, ancora oggi elemento distintivo del dolce pasquale.

La sorpresa, inizialmente un piccolo dono fatto a mano, fu ben presto trasformata in oggetti industriali, portando il

concetto a un pubblico sempre più vasto.

LA CONSACRAZIONE

NELL’ITALIA DEL NOVECENTO

In Italia, l’uovo di cioccolato comincia a diffondersi capillarmente nel secondo dopoguerra, con la crescita dell’industria dolciaria.

Molti marchi fanno dell’uovo pasquale un prodotto popolare, proponendo versioni sempre più elaborate, dedicate ai bambini, agli innamorati e – negli ultimi anni – anche agli adulti gourmet.

Parallelamente, pasticceri arti-

giani di tutta Italia iniziano a creare uova decorate a mano, trasformando il dolce in una vera opera d’arte, spesso personalizzabile e sempre più sofisticata. Oggi il mercato delle uova pasquali è variegato e in costante evoluzione: dal cioccolato fondente a quello al latte, fino a versioni vegane, senza zucchero o al pistacchio, ogni palato può trovare la sua gioia.

UNISCE LE GENERAZIONI

Oltre al suo significato simbolico e religioso, l’uovo di Pasqua ha un valore affettivo fortissimo. Per molti, rappresenta un

ricordo d’infanzia, una sorpresa attesa, un regalo fatto con cura. È un gesto che si tramanda, capace di unire famiglie e generazioni diverse attorno allo stesso rito: quello della rottura dell’uovo, un momento di festa condivisa. Negli ultimi anni, anche il mondo del design e della sostenibilità ha iniziato a influenzare la produzione di uova pasquali. Packaging ecologici, materiali riciclati, sorprese educative o personalizzate sono solo alcuni dei modi in cui questo dolce si è evoluto, mantenendo però intatto il suo cuore simbolico.

Questa volta parliamo di… “KILLING IN THE NAME”

Mi conforta leggere che il Paese è già impegnato a fondo nell’organizzazione del prossimo Sanremo, mi dà sicurezza presagire quel susseguirsi di emozioni fatalmente allineate sull’asse cuore/amore, e già so che su quel palco fiorito non troverà spazio una poesia musicale graffiante, scomoda e attuale come “Killing in the name” dei Rage Against The Machine. Provocati dal pestaggio della polizia di Los Angeles di Rodney King, quei rabbiosi scapestrati si scaldano su una accusa contro l’atteggiamento talvolta razzista di una certa parte delle forze dell’ordine statunitensi, più vicine al Ku Klux Klan che alla Costituzione di quel grande Paese, ricco di contraddizioni e attualmente male occupato. L’acida poesia scivola sul pentagramma e si concentra sulla ripetizione ossessiva di poche, spigolose frasi “Alcuni di coloro che lavorano per la legge/sono gli stessi che bruciano le croci” (la croce in fiamme è il simbolo del KKK) e ancora “Ammazzare in nome di!” e “Vaffan…. io non farò ciò che mi dici”. Una volta li chiamavano ritornelli, ora sono slogan, urlati da Zack de la Rocha con tutta la rabbiosa forza che un ragazzo può avere, bastonati sulla batteria tanto da esplodere con gocce di sudore che schizzano fino alle Hawaii da Brad Wilk, slogan suonati sulle corde della chitarra da un indiavolato Tom Morello. Non è più il tempo delle spiegazioni, non serve più, oggi la comunicazione vuole poche parole di grande impatto, ripetute una, dieci, cento volte, e quello che conta non è tanto il contenuto quanto il modo in cui lo esprimi, ebbene sì, la prevalenza dell’emozione sull’intelligenza, della forma sulla sostanza. E la cosa funziona, cer to, per tutta la durata del concerto, ma poi, all’uscita dei cancelli, soprattutto quelli della Casa Bianca, non sarebbe male riaccendere tutte le lampadine del cervello e cercare di capire, con ragionevolezza, la complessità delle cose.

PUNTO DI VISTA

Oggi dimentichiamo il monito di Dante e assistiamo al trionfo della brutalità

Brutalità deriva da bruti. Il nostro padre Dante, grande indagatore e conoscitore dell’animo umano, nel canto XXVI dell’Inferno della Divina Commedia ammoniva i contemporanei: “Considerate la vostra

APPROFONDIMENTO

“Ponchielli Talk” incontra martedì Sigfrido Ranucci

Nuovo appuntamento di “Ponchielli Talk”, format di scoperta e approfondimento con personalità del mondo della cultura, martedì 22 aprile alle ore 20.30 con Sigfrido Ranucci, giornalista, autore, conduttore televisivo e volto del programma d’inchiesta Report che affronterà tematiche sul giornalismo d’inchiesta, presenti nel suo nuovo libro “La Scelta” (Ed. Bompiani), Dialogherà con l’autore il giornalista di CR1 Piero Brazzale. Durante la serata sarà anche possibile acquistare copia autografata del libro.

INTERVISTA

MUSICA

Mercoledì sera Massimo Ranieri torna al Ponchielli Mercoledì 23 aprile alle 21 al Teatro Ponchielli torna Massimo Ranieri in un’altra straordinaria avventura tra canto, recitazione, brani celebri, sketch divertenti e racconti inediti dal titolo “Tutti i sogni ancora in volo tour”. Con un nuovo allestimento scenografico, ascolteremo dal vivo anche brani inediti scritti per Ranieri da alcuni grandi cantautori italiani tra i quali Pino Donaggio, Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Giuliano Sangiorgi e molti altri, canzoni che fanno parte del suo ultimo album.

Per Federica Cattagni, fotografa e docente allo Ial, gli scatti hanno ancora un futuro

L’inimitabilità delle foto è a prova di AI

FEDERICO PANI

Ai tempi dell’intelligenza artificiale, che può generare al contempo immagini realistiche e visionarie, è inevitabile che chi pratica la fotografia si chieda quale valore artistico resterà in questa attività. Semplificando, ci si può chiedere se la fotografia sia un’arte destinata all’obsolescenza o resterà insostituibile. Lo chiediamo a Federica Cattagni, fotografa e docente di tecnica fotografica alla scuola Ial di Cremona. «Il dubbio è legittimo, tuttavia credo sia più utile spostare il focus: non si tratta di competere con l’IA, quanto piuttosto di capire che cosa rende davvero unica la fotografia. Una macchina può simulare lo stile di un fotografo ed emularne l’estetica, ma non può stare nel mondo come fa un essere umano: non può vivere un incontro, reagire d’istinto, aspettare la luce giusta, avere la pazienza che permette a un’intenzione precisa di assumere una forma. Come ha affermato Padre Benanti, l’IA offre spunti creativi e aiuta persino a sviluppare idee visive. Però, se il risultato è un’immagine che non ha dietro uno sguardo umano, manca qualcosa. Credo sia fondamentale tenere a mente che la fotografia

Sopra due immagini scattate da Federica Cattagni, che allo Ial di Cremona insegna tecnica fotografica

nasce dalla relazione del fotografo con un soggetto, un ambiente e un pubblico; nessun algoritmo può sostituire questa tensione emotiva e intellettuale. Mi sbilancio, e dico che sì, la fotografia come arte ha ancora un futuro. Chiaro, come ogni linguaggio si evolve, ma finché ci sarà il bisogno di raccontare, di testimoniare, di esplorare attraverso le immagini, la fotografia resterà viva. Oggi assistiamo a una rivoluzione: siamo in bilico tra tecnica e visione, tra realtà e interpretazione; in tutto ciò la fotografia continua a essere un atto profondamente umano. Sicché se l’IA è immensamente capace a imitare, allora è proprio l’irripetibilità dello sguardo umano che fa la differenza. Forse, più che una minaccia, l’IA è l’occasione per riscoprire il senso profondo del fotografare». Nell’era dell’intelligenza artificiale, che cosa ritiene più importante trasmettere ai suoi studenti?

DAL 24 MAGGIO AL 2 GIUGNO

«Al di là della tecnica, che ovviamente è importante, mi interessa soprattutto che i ragazzi imparino a guardare, a osservare con attenzione, a sviluppare una sensibilità personale, a costruire un pensiero visivo. L’IA può generare immagini, ma non ha un vissuto, delle emozioni, un’urgenza narrativa. Un fotografo, invece, racconta qualcosa di sé e del mondo attraverso l’inquadratura, la luce, il tempo. È questa consapevolezza che cerco di lasciare a chi esce dalla scuola: che ogni fotografia autentica è, prima di tutto, un atto umano».

Alla scoperta della città grazie a “Cremona contemporanea | Art Week”

Dal 24 maggio al 2 giugno torna “Cremona contemporanea | Art Week”, rassegna dedicata alle arti visive che, attraverso installazioni, mostre, incontri ed eventi, trasforma la città in punto di riferimento per la sperimentazione e la cultura promuovendo il dialogo tra l’arte contemporanea e il patrimonio storico-artistico cittadino. Giunta alla sua terza edizione, l’iniziativa, realizzata con la direzione artistica di Rossella Farinotti, è promossa dall’assessorato al Turismo ed Eventi di Cremona con il sostegno di Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, della Camera

di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia e di Confcommercio di Cremona. Cuore della rassegna è l’interazione tra i luoghi della città e le opere dei venti artisti selezionati per questa edizione: Ludovica Anversa, Trisha Baga, Michaël Borremans, Arianna Carossa, Daniele Costa, Roberto Cuoghi, Olivia Erlanger, Irene Fenara, Stina Fors, Maximo Gonzalez, Emilia Kina, Giulia Maiorano, Edoardo Manzoni, Eva & Franco Mattes, Luca Monterastelli, Giovanni Oberti, Marta Pierobon, Andrea Romano, Vedovamazzei, Angharad Williams. Dalle sedi conosciute fino agli angoli più

Sarà pure una lingua morta, ma sta di fatto che, in italiano e non solo, il latino sembra riappaia ogni volta che può. Certo, non è sempre facile esserne consapevoli. Il motivo è che il latino non è soltanto la lingua da cui hanno avuto origine l’italiano e – il nome è parlante – le altre lingue neolatine: è stata la più longeva lingua di cultura d’Europa, almeno sino al XIX secolo. Anche oggi torna a farsi sentire e lo fa in forme inedite, almeno nel significato: è il caso degli anglo-latinismi, quei prestiti dall’inglese di chiara derivazione latina, come “media”, “data”, “forum”, “quorum” e molti altri ancora. Al tema ha dedicato un saggio Francesco Crifò,

nascosti, la mappa di questa edizione si snoda attraverso 19 luoghi tra palazzi storici, piazze, musei, luoghi di culto, teatri, laboratori e spazi in disuso. Un’occasione unica per scoprire il ricco patrimonio storico-artistico di Cremona, partendo dalle tappe divenute ormai consolidate della manifestazione: Palazzo del Comune, Battistero di San Giovanni Battista, Museo Archeologico San Lorenzo, Palazzo Zaccaria Pallavicino-FasArchitetti, Palazzo Fodri, Chiesa del Foppone, Cinema Teatro Filo, Palazzo Vidoni, RobolottiSei, Palazzo Affaitati e Palazzo Raimondi.

Il nostro latino quotidiano nel saggio di Crifò

“Il nostro latino quotidiano”, uscito per la collana “Italiano di oggi” di Franco Cesati Editore; l’autore è ricercatore di Linguistica Italiana all’Università di Salerno. Nella prima parte del saggio, Crifò svolge una campionatura cronologia e tematica della presenza – latente o manife-

sta – del latino negli scritti dell’italiano. Nella seconda, analizza la presenza multiforme del latino negli usi della nostra lingua. Il saggio è una guida preziosa sia per sviluppare una certa sensibilità etimologica, sia per ripassare – o imparare a usarle sapientemente, giacché l’errore

MOSTRA

semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. Un invito esplicito a percorrere i più nobili sentieri della virtù e della conoscenza e a distogliere l’attenzione dagli interessi materiali. Invece no! Oggi assistiamo alla negazione sistematica di questo monito: oggi trionfa la brutalità, declinata sotto tanti aspetti: forza, potere, denaro, prevaricazio -

ne, razzismo, corroborate e sostenute da forti dosi di ignoranza. E così, sempre Dante, chiaroveggente, ci apostrofa: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!” (Purgatorio, canto VI, vv. 76-78). Rimaniamo in attesa di riuscire “a riveder le stelle” (dell’Europa Unita?). Anselmo Gusperti

è spesso dietro l’angolo – alcune espressioni latine. Del resto, come spiega l’autore, “un piccolo bagaglio di riusi inalterati di sintagmi, locuzioni o intere frasi latine è parte integrante di qualsiasi repertorio comunicativo che aspiri a un certo grado di ricchezza ed eleganza e dovrebbe essere compreso da chiunque, se non adoperato attivamente”.

“AcquAria e dintorni di terra” all’Adafa “AcquAria e dintorni di terra” è l’intrigante titolo che Chiara Renza Federici ha scelto per la sua personale allestita all’Adafa presso Casa Sperlari. Nelle sale di via Palestro l’artista presenta una serie di lavori recenti fino al 30 aprile. La rassegna, curata da Simone Fappanni, può essere visitata gratuitamente da martedì a domenica dalle 17 alle 19 e sarà chiusa il 20, 21 e 25 aprile. L’artista proviene da una famiglia di artigiani e artisti di Fossacaprara di Casalmaggiore.

...PER MAURO ACQUARONI
di Federico Pani

Quattro concerti presso i cortili più affascinanti delle dimore di Cremona

I cortili delle più affascinanti dimore storiche di Cremona diventeranno lo scenario di quattro imperdibili concerti che faranno da spin-off primaverile della stagione concertistica del Teatro Ponchielli. Anche quest’anno la partnership artistica della rassegna musicale sarà con la Fondazione Banca del Monte di Lombardia. La rassegna “Primavera in crescendo”, parte inte-

grante del progetto “Io s(u)ono Sud Lombardia”, nasce dalla volontà di connettere un territorio lanciando “ponti” culturali e rivolgendosi ad un ampio pubblico. Il progetto è anche l’occasione per valorizzare numerosi giovani musicisti, provenienti dalle più prestigiose istituzioni di formazione musicale del sud Lombardia. Si parte sabato 10 maggio alle 18 a Palazzo Guazzoni-

Zaccaria con “Saxofollia on stage”, domenica 11 maggio alle 18 a Palazzo Fodri “Le vent se lève” con l’Ensemble Orchestra da Camera di Mantova, sabato 17 maggio alle 18 a Palazzo Guazzoni-Zaccaria “I Solisti di Pavia” in quintetto, domenica 18 maggio alle 18 a Palazzo Fodri “I Solisti di Pavia” in settimino. Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro dal 28 aprile.

Sono aperti al pubblico Palazzo Calciati Crotti, Castello Mina Della Scala e Villa Sommi Picenardi

Pasquetta alla scoperta di palazzi e castelli

Si annuncia lunedì di festa alla scoperta di palazzi e castelli tra città e territorio quello della Pasquetta 2025 di “Dimore Storiche Cremonesi”. Il 21 aprile saranno aperte al pubblico tre tra le più interessanti dimore abitate da secoli dai suoi proprietari, che ancora oggi le vivono e le custodiscono. Nel centro storico di Cremona, si potrà visitare il Palazzo Calciati Crotti, nobile struttura costruita a partire dal 1763 per glorificare l'importanza del casato cremonese dei Crotti dal conte Cesare e arricchito negli anni successivi da significativi apparati decorativi di importanti autori della scuola pittorica cremonese. Gli ambienti del palazzo sono ancora oggi completamente arredati e ricchi di oggetti e

cimeli di famiglia, antichi ritratti, fotografie d'epoca e oggetti dalla storia secolare. Particolarmente suggestivi la lunga galleria di ingresso e il grande salone delle feste, uno dei più significativi del Settecento cremonese, simbolo dello sfarzo e del buon vivere nobiliare. E dopo gli ambienti di rappresentanza, salotti e salottini dalle cui

Arte, storia e spiritualità non si fermano nemmeno durante le festività: il Polo Museale Diocesano di Cremona - che comprende il Museo Diocesano, il Battistero e il celebre Torrazzo - accoglie i visitatori anche nei giorni di Pasqua, Pasquetta e per la Festa della Liberazione, con orari pensati per fa-

finestre è possibile ammirare scorci e visuali inedite delle vie del centro storico della città di Cremona. Le visite guidate partiranno alle ore 15 e alle 16.30. Nel territorio casalasco, invece, spazio alla tradizionale apertura di Pasquetta per due conosciute dimore a Casteldidone e Torre de’ Picenardi. La prima, Castello Mina Della Scala a

Casteldidone, da oltre 160 anni abitata dalla stessa famiglia e oggi custodita dai conti Persico Licer, è una antica residenza nobiliare di campagna eretta alla fine del XVI dalla famiglia Schizzi e conserva al suo interno decorazioni, arredi e una moltitudine di cimeli della e delle famiglie che da secoli la abitano. Le visite guidate permettono di rivivere le atmosfere e modi del vivere nobiliare “in villa”, arricchiti dall’esposizione delle collezioni dei proprietari come la sala da pranzo, la biblioteca, il salotto da gioco ed altri, fino alla cappella del castello che custodisce la memoria del più illustre antenato dei proprietari, Sua Santità Papa Benedetto XV. Sempre nel territorio casalasco, nuova stagione turistica

Feste al Polo Museale Diocesano

vorire l’accesso a cittadini e turisti.

Domenica 20 aprile - Tutte le sedi saranno aperte regolarmente per l’intera giornata, secondo gli orari abituali: 10-13 - 14.30-18 (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura).

anche per Villa Sommi Picenardi a Torre de' Picenardi (nella foto ), antica sfarzosa dimora dalla importante storia legata ai suoi nobili proprietari committenti del monumentale giardino all’inglese, uno dei primi esempi del genere costruiti in Italia, divenuto famoso nell’Ottocento, visitato e citato da re e regine, letterati e artisti. Anche per entrambi le visite guidate sono previste alle ore 15 e alle 16.30. Per informazioni e prenotazioni: Infopoint/Target Turismo 379-1165691 - prenotazioni@targetturismo. com , prenotazioni online https://shop.targetturismo. com . Il calendario completo è disponibile presso l’Infopoint in piazza del Comune a Cremona o sul sito www.targetturismo.com

Un ponte culturale tra Cremona e Fès

Un ponte culturale tra Italia e Marocco, un dialogo tra due tradizioni musicali nate entrambe nel grembo del Mediterraneo. Nel cuore dell’antica città di Fès, sabato 17 maggio alle 21 (ora locale), il Festival Musiques Sacrées du monde ospiterà una straordinaria collaborazione tra il Monteverdi Festival di Cremona, la più importante rassegna italiana dedicata alla musica antica e l’Orchestra AraboAndalusa di Fès: un concerto in cui alla monumentalità del Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi si unisce la spiritualità di brani provenienti dal patrimonio musicale arabo-andaluso. Protagonisti i Solisti, il Coro e l’Orchestra del Monteverdi Festival diretti da Antonio Greco, a cui si affianca la partecipazione straordinaria dell’Orchestra arabo-andalusa di Fès sotto la guida di Mohammed Briouel. L’appuntamento si tiene nella storica piazza Bab al Makina, adiacente al palazzo reale di Fès ed è organizzato dall’Ambasciata d’Italia in Marocco e dall’Istituto Italiano di Cultura di Rabat in collaborazione con il Monteverdi Festival.

Lu nedì 21 aprile - Nel lunedì di Pasqua il Polo Museale aprirà straordinariamente con orario continuato dalle 10 alle 18.

Venerdì 25 aprile - Il Torrazzo aprirà al termine delle celebrazioni ufficiali in programma in piazza del Comune, per garantire lo svolgimento in sicurezza degli eventi istituzionali.

Per tutti si tratta di un’occasione imperdibile per riscoprire, o scoprire per la prima volta, tesori d’arte sacra, panorami mozzafiato e angoli di storia millenaria.

Appuntamento musicale con la band sarda al Teatro e Cinema Soms di Torre de’ Picenardi la sera di sabato 26 aprile

Le sonorità dei Ruota Libera per la terza “Festa Libera d’aprile”

La terza edizione della “Festa Libera d’aprilePiccolo Festival Culturale”, organizzato dalla Soms 1908 di Torre de’ Picenardi, si concentrerà sulla serata di sabato 26 aprile al Teatro e Cinema Soms con il live dei Ruota Libera - combat folk/rock da Cagliari -, in tournée nel Nord Italia nei giorni intorno alla Festa di Liberazione. Dal vivo è garantito uno spettacolo dalle sonorità calde: un vero e proprio viaggio tra storie, personaggi e dialetti d’Italia. La band porta in giro i suoi brani inediti nelle piazze e nei locali dal 2010, insieme ad alcune cover dei più grandi cantautori italiani e dei maggiori esponenti del folk e rock. Nell’arco della loro attività musicale

suonano su palchi importanti come il “Palomart Festival” a Lago Patria, in provincia di Napoli, un festival con artisti da tutto il mondo. Nel 2011 chiudono il concerto di Caparezza a Quartu (Cagliari) e la manifestazione “Notte bianca dei call

center” a Roma in piazza del Popolo, suonano a Genova in piazza Alimonda per l'appuntamento annuale “Per non dimentiCarlo”. Il 1° giugno del 2016, infine, aprono il concerto dei Modena City Ramblers a Tissi. Dal 2018 al 2021 il nome della band cambia in RuLi-Ka e viene pubblicato il disco di inediti “Tutto può cambiare”. Nel 2022 la band torna al suo nome originale, Ruota Libera ed è pronta a partire per un nuovo viaggio. Il Quindicesimo compleanno dei Ruota Libera è appena cominciato e la festa sarà grande. Prima del concerto, che inizierà alle 21, è possibile cenare alle 19.30 su prenotazione: soms1908@ libero.it - 347 8903550.

L’ascesa e la fine di una band: i Soundgarden Oggi pomeriggio alle ore 17,30 la Libreria del Convegno (in Corso Campi 72) presenta il libro di Valeria Sgarella dal titolo “Niente specchi in camerino. La storia dei Soundgarden”, una band di Seattle. Nessun’altra città americana avrebbe potuto par torirli. Prendendo le mosse da questa inossidabile certezza, questo libro ne racconta la nascita, l’ascesa e la fine, anzi due, perché i Soundgarden sono finiti due volte: la prima per volere del proprio leader Chris Cornell, la seconda per mancanza di Chris Cornell. Sin dalla loro prima incarnazione, nel 1984, i Soundgarden non hanno mai confuso il successo con l’abbandono dell’integrità artistica. Lo dimostra il loro percorso: non hanno ceduto alle lusinghe di una major discografica finché non sono stati certi di avere l’ultima parola su ogni scelta artistica.

MUSICA
ORARI
LIBRI
Alessandra

e l’emorragia cerebrale:

«Che io sia qui ha dell’incredibile»

«Erano le cinque di mattina. Mi ero alzata per andare in bagno e all’improvviso ho sentito un fortissimo mal di testa. Un dolore così forte non l’avevo mai sentito, nemmeno quando ho partorito. Il mal di testa si è spostato al collo. Non ci vedevo più, era tutto buio, mi sentivo totalmente paralizzata».

«È arrivata la mia ora, mi son detta». Queste le parole usate da  Alessandra Testa , 51 anni, per raccontare cosa è accaduto quel giorno che non avrebbe mai immaginato di vivere. È il figlio a chiamare subito i soccorsi. Dopo una prima valutazione all’Ospedale di Crema, Alessandra viene trasferita d’urgenza a Cremona. Da quel momento, i ricordi si interrompono. Al risveglio, dopo l’intervento, scopre di aver avuto un’emorragia cerebrale causata dalla rottura di un aneurisma.

Inizia così la seconda di sette video-storie che spiegano l’attività svolta in emergenza dell’équipe di Neuroradiologia diretta da Claudia Ambrosi  e composta da  Michele Besana (nella foto con la paziente),  Emilio Giazzi ,  Gloria Maccabelli Barbara Romano Alessandro Scavuzzo Sei specialisti impegnati nel trattamento di patologie complesse come ictus, aneurisma e stenosi vasale. Lo scopo di questo progetto è far capire che - oltre alla competenza e l’impiego di strumentazioni adeguate - a salvare la vita dei pazienti è il tempo: in caso di sintomi chiamare il 112 per arrivare subito in ospedale.

Le video-storie, realizzate dal Servizio Comunicazione e relazioni esterne, nascono dall’incontro di due punti di vista: quello del paziente e quello dello specialista , dove la competenza clinica si intreccia con l’esperienza umana.

L’incarico provvisorio è stato affidato alla dottoressa Ferretti, ma è possibile fare una scelta diversa

Termina l’attività nell’ambito territoriale di Casalmaggiore il dottor Enrico Olivani

Dal 19 aprile 2025, il dottor Enrico Olivani cesserà la propria attività di Medico di Famiglia convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale. Ultimo giorno lavorativo ieri, 18 aprile 2025. Al fine di garantire la continuità assistenziale è stato affidato l’incarico provvisorio alla dottoressa Ivonne Maria Ferretti  con

studio nei Comuni di Casalmaggiore (via della Repubblica, 71/C) e Spineda (via Roma, 106). Gli assistiti del dottor Enrico Olivani che intendono avvalersi dell’assistenza della dottoressa Ivonne Maria Ferretti, non dovranno effettuare alcuna scelta. Per chi lo desidera, rimane comunque la possibilità di scegliere un altro Medico di Famiglia tra i professionisti disponibili nell’ambito territoriale di Casalmaggiore attraverso le seguenti modalità: di persona agli sportelli di scelta/revca (Casa di Comunità in piazza Garibaldi 3: lunedì e giovedì 8.3016.30, martedì, mercoledì e venerdì 8.3012.30), per email, online o in farmacia.

Il nuovo strumento viene utilizzato in Oncologia, ma anche in Neurologia, Cardiologia e Ortopedia

La Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso , ha approvato un importante provvedimento per il rafforzamento del sistema sanitario regionale. Con una dotazione complessiva di 202.157.380 euro stanziati per l’anno 2025, la Regione conferma il proprio impegno a favore di strutture più moderne, sicure e accessibili.

Grazie a questo provvedimento l’Asst di Cremona avrà la Pet  (tomografia a emissione di positroni). Si tratta di una metodica diagnostica di Medicina Nucleare che, in risposta a un preciso quesito clinico, può offrire informazioni su patologie di organi o tessuti del corpo con estrema precisione.

FONDAMENTALE PER LA SALUTE DEI CITTADINI

«L’arrivo della Pet all’ospedale di Cremona è una notizia importantissima che cambia e migliora in modo esponenziale il percorso diagnostico terapeutico dei pazienti oncologici e di molti altri pazienti» - ha dichiarato  Ezio Belleri , direttore generale dell’Asst di Cremona. «Siamo davvero soddisfatti che la richiesta inoltrata a ottobre del 2024, sulla base di una valutazione oggettiva del

Il direttore generale Ezio Belleri: «Una notizia importantissima che cambia e migliora in modo esponenziale il percorso diagnostico terapeutico dei pazienti»

fabbisogno, sia stata accolta con favore. È una prova ulteriore della volontà della Regione Lombardia di investire in questo territorio per rispondere a una reale esigenza e migliorare l’offerta sanitaria in modo sostanziale».

A questo proposito – precisa Belleri «i dati messi a dispo -

sizione da Ats Val Padana sono inequivocabili: nel 2023, a fronte di un totale di 2.647 esami Pet eseguiti per l’utenza del territorio, solo 1362 sono stati erogati dall’unica struttura dotata di questa apparecchiatura in città, mentre i restanti 1.285 sono stati erogati da altre strutture della

Lombardia o in altre regioni». CON LA PET CAMBIA TUTTO, IN MEGLIO

Per  Sandro Tonoli  (direttore Radioterapia e Medicina nucleare) «con l'arrivo della Pet cambieranno moltissime cose, ci sarà un rapporto diretto fra chi prescrive, esegue e referta l'esame».

COS’E’ LA PET La Pet, Tomografia a Emissione di Positroni, viene utilizzata in par ticolar modo in Oncologia , sia in fase diagnostica per individuare il tessuto malato e stadiare un tumore, sia durante il follow-up dopo la chirurgia o la radioterapia per valutare l’andamento di un trattamento. Utile anche in altri ambiti, in Neurologia la Pet viene utilizzata per differenziare l’Alzheimer da demenze di altro tipo, in Cardiologia analizza il flusso del cuore e la vitalità dei suoi tessuti, e in Ortopedia serve per valutare lo stato di protezione vertebrale e protesi infette.

Presentati i dati dell'Asst di Cremona: gli organi prelevati nel 2024 sono stati 45 e 320 le cornee

Donare gli organi significa offrire ad altre persone la possibilità di stare bene. Questo il messaggio promosso durante l’incontro “La vita in dono” che si è svolto lunedì pomeriggio in sala Zanoni a Cremona. Organizzata dall’Asst di Cremona, in collaborazione con l’Ats Val Padana, il Comune di Cremona e la sezione provinciale dell’Aido, l’iniziativa ha raccolto le testimonianze di chi ha ricevuto la donazione di un organo e dei familiari di chi gli organi li ha donati. Con loro anche gli operatori sanitari, che si trovano a comunicare in situazioni delicate e agire con tempestività per coordinare tutti i passaggi dal prelievo

al trapianto. Il dialogo fra gli ospiti è stato costruito sulle 55 storie (ma avrebbero potuto essere 55mila) raccolte nel libro “Volti di rinascita”, curato da Leonio Cal -

lioni e Francesca Boldegrini (Baldini e Castoldi editore), presentato dal professore  Sergio Vesconi  (direttore scientifico Fondazione Trapianti Onlus).

«Serve tutelare anche chi ha contratti precari e redditi bassi»

Piloni: «La Regione riveda i criteri per l’esenzione del ticket»

Rivedere i criteri per l’esenzione dal ticket sanitario e tutelare anche i lavoratori con contratti precari e redditi bassi. È quanto chiede il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni  attraverso un’interrogazione che sollecita la giunta lombarda a rivedere i criteri di accesso all’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria, estendendoli anche a lavoratrici e lavoratori con contratti saltuari o part-time e con redditi molto bassi. «Nella nostra regione - spiega Piloni - ci sono migliaia di persone che, pur lavoran-

do, hanno redditi talmente esigui da non superare nemmeno la soglia degli 8.500 euro annui. Si tratta di cittadini che, secondo le norme per l’iscrizione ai Centri per l’impiego, rientrano nei parametri di disoccupazione, ma che oggi non hanno diritto alle esenzioni sanitarie previste per i disoccupati». L’interrogazione prende in esame la normativa regionale che, pur prevedendo codici aggiuntivi rispetto a quelli nazionali, non riconosce lo status di disoccupazione a chi ha contratti intermittenti o a chiamata, anche quando il reddito prodotto è irrisorio.

L’incontro molto partecipato svoltosi lunedì in Sala Zanoni

Ecco i consigli per la 33ª giornata di serie A (tre nomi per ruolo e tre possibili sorprese).

Portieri - De Gea , miglior portiere di giornata, un must. Falcone , buona partita in cui schierare il portiere leccese, quella contro il Lecce. Svilar , sempre uno dei più positivi, va confermato.

Difensori - Cambiaso , difensore playmaker dovrebbe giocare avanzato, buona occasione per un bonus. Romagnoli , dopo il gol nel derby cerca continuità, fiducia al capitano biancoceleste. Biraghi , difficile chiedere un bonus, ma un 6,5 può arrivare. Centrocampisti - Anguissa , il motore del

» calcio serie b

centrocampo del Napoli, il suo impegno sarà cruciale. Saelemaekers , sempre tra i più elettrici dei giocatori giallorossi, merita la conferma nella sfida interna con il Verona. Pasalic , ex di giornata contro il Milan, ci terrà a fare bella impressione. Attaccanti - Krstovic , partita da bonus per il 9 montenegrino. Colombo , ottima partita per tornare al gol, sia per lui che per il suo

compagno di reparto S. Esposito. Thuram , in una partita molto delicata per i nerazzurri, servono i gol del francese. Possibili sorprese - Paredes , giocatore da 6,5 in questa giornata, ma occhio alle ammonizioni. Fagioli , pronto a stupire, anche dalla panchina; Noslin , gol del momentaneo pareggio in Europa League, ora cerca un altro gol un campionato.

Lunedì sera a Pisa e venerdì contro il Mantova allo Zini i grigiorossi cercano punti indispensabili per blindare il quarto posto e restare in corsa per il terzo

Arriva la settimana di passione per la Cremo

Torna la Pasqua ed anche per la Cremonese è in arrivo la “settimana di passione”. Si inizia lunedì sera nel big match conclusivo della giornata di Pasquetta. In un’Arena Garibaldi che si preannuncia stracolma di persone si sfideranno Pisa e Cremonese. Ai padroni di casa bastano 9 punti per sta ppare una bottiglia che è rimasta in frigo per 35 lunghissimi anni e festeggiare il ritorno in serie A. Successivamente, venerdì 25 aprile alle 18 allo Zini, andrà in scena il caldissimo derby Cremonese-Mantova (senza tifosi virgiliani, come ha stabilito ieri il Prefetto di Cremona) e l’imperativo dei grigiorossi sarà quello di rifarsi della cocente sconfitta nella gara d’andata. Si pa rte dalla sfida all’ombra della Torre pendente, contro la formazione che giustamente rincorre il posto utile insieme al Sassuolo per la promozione diretta in serie A. I nerazzurri di Pippo Inzaghi sono secondi dietro alla capolista anche per gare vinte (sia in casa che in trasferta), per gol fatti e seconda miglior difesa alle spalle dello Spezia. Tramoni, Moreo e Lind formano un attacco intercambiabile di grande spessore, nel quale il ragazzo della Corsica è il vero finalizzatore, mentre Lind e Moreo sono ottimi in rifinitura e di aiuto anche in fase di non possesso. Stroppa, dal canto suo, si gode una Cremonese che conferma la sua identità di squadra accademica

C lassifica (36ª giornata)

Padova 82

L.R. Vicenza 80

Feralpisalò 69

AlbinoLeffe 56

Giana Erminio 55

Atalanta Under 23 54

Trento 54

Renate 54

Virtus Verona 54

Novara (-2) 49

Arzignano 47

Alcione Milano 46

Lecco 43

Lumezzane 41

Pergolettese 39

Pro Vercelli 37

Triestina (-5) 36

Pro Patria 31

Caldiero Terme 27

Union Clodiense 21

R isultati 33 ª giornata

Bari-Palermo 2-1, Carrarese-Catanzaro 2-2, Cesena-Frosinone 1-1, Cosenza-Brescia 1-1, CremoneseJuve Stabia 1-1, Mantova-Spezia 2-2, Modena-Sassuolo 1-3, Reggiana-Pisa 0-2, Salernitana-Südtirol 2-1, Sampdoria-Cittadella 1-0.

34 ª giornata (21-04 h 15)

Brescia-Reggiana, Cittadella-Salernitana, Juve Stabia-Sampdoria, Mantova-Catanzaro, Modena-Cesena (h 17.30), Palermo-Carrarese, Pisa-Cremonese (h 20.30), Sassuolo-Frosinone, Spezia-Cosenza, Südtirol-Bari (h 12.30).

PRIMAVERA 1 - Un rigore dopo soli 4 minuti ha condannato i grigiorossi contro l’Inter e domani alle 13 a Verona cercano punti impor tanti per raggiungere la salvezza.

nel gioco e tecnicamente quotata, ma sempre un po’ pigra e poco cinica nei momenti decisivi. Anche contro la Juve Stabia, i grigiorossi hanno sprecato un’occasione importante per consolidare il quarto posto e sono riusciti a concretizzare la mole di gioco creata solo dopo essere passati in svantaggio. Il tecnico lodigiano cercherà di gestire al meglio gli effettivi a dis posizione, perché nelle prossime due gare ogni tentennamento potrebbe essere fatale. Il ritorno al gol di Bonazzoli è senza dubbio una buona notizia, visto che il giocatore sembrava sparito dai radar ed invece potrebbe rivelarsi un’arma in più in questo concitato finale di stagione.

Dopo il turno di ieri sera i gialloblu chiuderanno al Voltini contro la Pro Patria

Pergolettese, ultime fatiche prima del traguardo

Proprio sul più bello, la Pergolettese (nella foto) si è impiantata e contro la Giana Erminio (0-1) ha incassato la quinta sconfitta di fila. Peccato, sarebbero bastati solo un paio di pareggi per essere praticamente al sicuro, ma è davvero miracoloso che malgrado tutto i gialloblu siano ancora padroni del proprio destino. Ieri sera la squadra di Curioni è scesa in campo a Meda contro il Renate, mentre nell’ultimo turno sarà impe -

gnata al Voltini contro la Pro Patria (venerdì alle 16.30) in una sfida dalla doppia valenza: in primis i gialloblu devono tenere alle spalle Triestina e Pro Vercelli per evitare i playoff, che potrebbero anche non giocarsi nel caso in cui tra la quintultima e la penultima ci sia un distacco superiore a otto punti. Insomma, un finale ad alta tensione, come da tradizione della Pergolettese, ormai abituata a gioire dopo tanta sofferenza.

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SERIE D
Terza sconfitta di fila del Crema: ora serve un risultato positivo

Quando la salvezza sembrava in cassaforte, un po’ come i cugini gialloblu in serie C, il Crema si è smarrito, racimolando un solo punto nelle ultime cinque partite. Alla preventivabile sconfitta casalinga con il Desenzano (01), si è aggiunta quella più grave di giovedì sul campo di una Pro Sesto che aveva ben poco da chiedere al campionato e che ha piegato i nerobianchi con un gol al 34’. Ed ora la classifica fa paura, perché con i risultati maturati negli ultimi due turni, il Crema ha un solo punto di vantaggio sui playout, anche se al momento non si giocherebbero. Ma per non rischiare, è meglio fare punti domenica prossima al Voltini contro il Club Milano. Classifica (36ª giornata): Ospitaletto 73; Casatese 68; Folgore Caratese 67; Pro Palazzolo, Desenzano 66; Varesina 63; Chievo 54; Pro Sesto 49; Sant’Angelo, Club Milano 45; Sondrio, Breno 44; Sangiuliano City 43; Crema 42; Vigasio 41; Castellanzese 40; Magenta 32; Fanfulla 31; Ciliverghe 30; Arconatese 28.

Valoti festeggia con Bonazzoli il gol del pareggio con la Juve Stabia (foto Us Cremonese)
ALL.: GIOVANNI STROPPA
ARBITRO:

FORMULA 1

Le Ferrari cercano conferme in Arabia Saudita

JEDDAH - Le McLaren ancora una volta favorite nel Gran Premio dell’Arabia Saudita, quinta tappa del Mondiale. Ma sul tracciato cittadino più veloce del calendario, tutto può succedere. Nella classifica piloti, Lando Norris precede di soli tre punti il compagno

di scuderia Oscar Piastri, con Verstappen terzo incomodo. E la Ferrari? In Bahrain hanno fatto un passo avanti e puntano a compiere un ulteriore step in Arabia Saudita. Oggi alle 19 sono in programma le qualifiche e domani, sempre alle 19, la gara.

» volley serie a2

TENNIS

La Paolini sfida la Gauff nei quarti di Stoccarda

STOCCARDA - Come stabilisce lo stato del Baden-Württemberg, il venerdì santo sono proibite le manifestazioni sportive, quindi ieri niente quarti di finale del Wta 500 di Stoccarda, previsti oggi dalle 12.30. Jasmine Paolini scenderà in campo alle 18.30 nell’ul-

timo match di giornata contro l’americana Coco Gauff, numero 4 del mondo, mentre l’azzurra è 6ª nel ranking, a pochi punti dalla quinta posizione. Un match difficile, ma non impossibile, perché la Gauff rende di più sul veloce, rispetto che sulla terra rossa.

Nella stagione della ripartenza è stato indispensabile conservare la categoria, per poter programmare il prossimo campionato con rinnovate ambizioni di vertice

Vbc, una salvezza miracolosa per il futuro

Gara 1 semifinali

Macerata-Trento 3-1

Busto Arsizio-Messina 1-3

Gara 2 se mifinali

Messina-Busto Arsizio 3-0

Trento-Macerata 3-2

Gara 3 se mifinali

Macerata-Trento 3-1

Finale

Messina-Macerata 20-04

Macerata-Messina 23-04

Una salvezza incredibile, un giorno che i tifosi della Vbc Casalmaggiore non dimenticheranno mai. Emozioni che solo lo spor t sa regalare. La Vbc aveva una missione difficile e per certi versi quasi impossibile: salvarsi. Sì, perché le casalasche dovevano dipendere dai risultati utili da altri campi. La Vbc il suo lo ha fatto senza problemi: sul campo della già retrocessa Tenaglia Abruzzo Altino ha vinto in scioltezza 3-0. Si è poi messa all’ascolto dei risultati delle avversarie e la depressione stava attanagliando i cuori di tutti. Infatti, sembrava spacciata, ma poi è successo un miracolo: Mondovì, già retrocessa e sotto 0-2 nel palazzetto di Cesnate contro la Tecnoteam Albese Como, ha improvvisamente tirato fuori l’orgoglio, lottato, strappato set ai vantaggi e vinto al tie-break (col giallo di una palla fatta rigiocare sul match point per la squadra di casa!). Uno spaccacuore per le lariane, una festa stile Carnevale di Rio per Casalmaggiore, che ormai si sentiva in B (queste sono le sensazioni più forti che uno sportivo possa provare). La Vbc ha giocato un’intera stagione di rincorsa, dal primo all’ultimo momento, ma l’anno prossimo sarà ancora ai nastri di partenza della A2 ed è ciò che conta, anzi ora si potrà ragionare

FLAG FOOTBALL SERIE A La Baldesio si cimenta con successo in questa nuova disciplina

ATLETICA LEGGERA

su nuove basi. La Trasporti Bressan Offanengo, già salva da tempo, ha invece ceduto 3-0 al Castelfranco Pisa. La missione stagionale, comunque, era già stata completata. La società, nel frattempo, ha confermato coach Giorgio Bolzoni, ormai alla quinta stagione ad Offanengo, una vera bandiera. Intanto, l’Esperia Cremona aveva già concluso la sua stagione, le ragazze

Il flag football, nuova disciplina olimpica ai Giochi di Los Angeles 2028, è entrata a far parte delle attività della Canottieri Baldesio. Rispetto al football americano non sono previsti placcaggi, ma l’avversario viene fermato prendendo una bandierina (flag appunto) che è attaccata alla cintura La squadra cremonese milita nel campio-

Risultati 10ª giornata

Altino- Vbc 0-3

Imola-Concorezzo 3-0

Lecco-Olbia 3-0

Castelfr. Pi- Offanengo 3-0

Albese Como-Mondovì 2-3

Classifica finale

Olbia, Offanengo 41; Castelfranco Pisa, Imola, Lecco 39; Vbc 37; Albese Como 36; Mondovì 21; Concorezzo 16; Altino 15

hanno salutato, ora si attendono notizie sui programmi della dirigenza: affrontare con ambizioni il prossimo campionato di A2 o ridimensionare gli investimenti e di conseguenza le aspettative? Una volta stanziato il budget, l’Esperia potrà iniziare a ragionare sulla squadra da costruire dopo un’annata soddisfacente, con la partecipazione alla pool promozione.

nato italiano di serie A (girone unico a 33 squadre), che si svolge con cadenza mensile attraverso i cosiddetti “bowl”, giornate in cui le squadre disputano più partite consecutive riducendo così gli spostamenti. Nelle prime sei partite, i Wildcats Cremona-Baldesio hanno ottenuto ben 4 successi e torneranno in campo a maggio.

Ottimo terzo posto del piadenese a Prato alle spalle di due grandi atleti azzurri come Stano e Fortunato

Orsoni si migliora ancora ed entra nella top ten di ogni tempo

Giovedì a Riccione si sono conclusi i Campionati Italiani Primaverili Assoluto, con la partecipazione di tutti i migliori nuotatori d’Italia. All’importante kermesse hanno gareggiato anche due atleti della Baldesio: Giulia Leoni nei 50, 100 e 200 rana e Leonardo Bergomi nei 50 rana. Di rilievo le prove di Giulia Leoni, classe 2007, che sta raggiungendo tutti gli obiettivi che si era prefissata in questo secondo ciclo di preparazione. Ha ottenuto, infatti, il tempo per gli Europei Juniores in programma a Samorin (Slovacchia) dall’1 al 6 luglio sia nei 100 rana (nuotati in 1’09”27), che nei 200 rana, nei quali ha conquistato una meravigliosa finale A, conclusa al quinto posto in 2”28’78. È poi giunta quarta in finale B nei 20 rana in 32”20. In tutti e tre i casi ha stabilito il primato personale. Bene anche Leonardo Bergomi, che nei 50 rana ha conquistato anche lui il pass per gli Europei. Due ori nelle staffette del Centro Sportivo Esercito (4x100 e 4x200), infine, per la cremonese Giulia Verona.

PALLANUOTO SERIE C

Bissolati ko in terra orobica, ma sempre al quinto posto

Azzurri in grande in evidenza nella terza tappa del Campionato di Società di marcia a Prato. I 10.000 metri su pista, infatti, hanno regalato risultati di alto profilo, a partire dal record europeo siglato da Massimo Stano (37’33”03), che ha migliorato il 37’53”09 dello spagnolo Francisco Javier Fernandez stabilito nel 2008. L’oro olimpico di Tokyo ha preceduto di poco Francesco Fortunato (37’34”90) e il piadenese Riccardo Orsoni (nella foto alle spalle di Stano e Fortunato) , terzo migliorando il personale di quasi un minuto (39’05”72) ed entrando così nella top ten italiana di ogni tempo, al nono posto.

ATTIVITÀ GIOVANILE

Ottimo esordio all’aperto per la velocista Chiara Rognoni (Cremona Sportiva-Atletica Arvedi). Nei 100 metri del 1° Meeting Bronze Lombardia Assoluto svoltosi a Busto Arsizio, ha corso per la prima volta sotto i 12” netti (11”98), nuovo record cremonese per la categoria Juniores (il precedente era 12”23 di Aurora Volpi nel 2022). Bene anche lo Junior Cristian Mascherpa, che ha vinto i 100 metri correndo in 11” netti a soli 2 centesimi dal minimo di partecipazione agli Italiani di categoria.

Ad Imperia, nella 3ª prova del Campionato di società di marcia, molto bene i giovani della Cremona Sportiva-Atetica Arvedi: l'allieva Giulia Pillitteri ha chiuso la prova sui 5 km al quarto posto con il tempo di 26'06"82 che rappresenta il primato personale ed il minimo di partecipazione ai Campionati Italiani di categoria in programma a Rieti nel prossimo mese di giugno. Nei 10 km riservati alla categoria Allievi è salito sul podio (terzo) anche Francesco Struzzi che con 54’44”53 si è migliorato di ben 17 secondi.

Nulla da fare per la Bissolati a Romano di Lombardia, battuta 12-9 dalla Isocell Orobica. Una sconfitta che non modifica la posizione dei cremonesi (quinti), ora però braccati da Piacenza e Preganziol, distanti solo una lunghezza. La Bissolati tornerà in acqua sabato prossimo alle 19 proprio a Preganziol. CLASSIFICA (13ª giornata): Lodi 36; Verona 31; Como 29; Orobica 27; Bissolati 19; Piacenza, Preganziol 18; Trento 12; Virgiliana 3; Swim Project 0.

Giulia & Giulia in evidenza agli Assoluti di Riccione
NUOTO
La Vbc in festa per una salvezza conquistata in extremis (foto Tenaglia Abruzzo Volley)
PLAYOFF
POOL SALVEZZA

GIOVANILI

L’Under 19 approda alle finali nazionali

Sul campo neutro del PalaPiccolo di Caserta, l’Under 19 della Vanoli Basket ha conquistato un traguardo straordinario: il pass per le finali nazionali di Roma (dal 28 aprile al 4 maggio). I biancoblu hanno battuto 8587 l’Unibasket Lanciano e 89-79 l’Orange1 Basket Bassano, per la soddisfazione di Massimo Farioli, responsabile del settore giovanile.

SERIE A: COACH

BROTTO STA FACENDO UN GRAN LAVORO

Alla Vanoli manca solo un ultimo sforzo per festeggiare

(F.V.) La sconfitta a fil di sirena contro Trento brucia ancora, soprattutto dopo aver toccato anche il +15 contro un avversario di valore, ma resta la soddisfazione di aver giocato un grande match e di aver conservato il vantaggio di quattro punti su Scafati. Dopo la sfida di ieri sera a Milano (la cronaca della partita sulla pagina Facebook de Il Piccolo di Cremona) , la squadra di Brotto - che sta facendo indubbiamente un gran lavoro - dovrà giocare ancora tre match e dovrebbe bastare un successo per essere al sicuro da eventuali sorprese di fine stagione. Dopo la sfida al

» BASKET SERIE A2

PalaRadi contro Trieste, i biancoblu saranno ospiti di Pistoia, che con ogni probabilità in quell’occasione sarà già retrocessa, quindi i due punti dovrebbero essere alla portata di una Vanoli in salute e decisamente più motivata. Ultima fatica al PalaRadi contro Tortona del grande ex Denegri, che sta vivendo una stagione deludente nella squadra della sua città. La Givova Scafati, invece, dopo la proibitiva trasferta di stasera a Brescia, ospiterà Treviso, poi giocherà in casa contro la Virtus Bologna e chiuderà a Milano. Difficile che faccia più di quattro punti, quindi...

Risultati 26 ª giornata

Milano-Pistoia 95-80, Napoli-Varese 87-97, Sassari-Tortona 87-82, Scafati-Reggio Emilia 69-84, Trapani-Treviso 95-82, Vanoli CremonaTrento 86-89, Venezia-Trieste 10371, Virtus Bologna-Brescia 91-79.

27 ª giornata (20-04)

Brescia-Scafati, Milano-Vanoli Cremona (ieri sera), Pistoia-Virtus Bologna, Reggio Emilia-Napoli, Trapani-Venezia, Treviso-Tortona, Trieste-Trento, Varese-Sassari.

Il netto successo nello scontro diretto con Livorno tiene in corsa gli oroamaranto per evitare i playout, ma devono vincere le ultime due sfide e sperare in un ko di Cento

JuVi a Rieti per tentare il colpaccio salvezza

ALEXANDRO

La vittoria della speranza. Una Ferraroni JuVi tutta grinta e orgoglio ha travolto nel secondo tempo la gloriosa Libertas Livorno in uno scontro diretto fondamentale, tenendo vive più che mai le chance di salvezza diretta. La squadra di Bechi, per evitare i playout, deve recuperare due punti a Cento (ma ha gli scontri diretti a favore, dato fondamentale), servirà quindi una grande impresa in quanto deve sfidare le ostiche Rieti ed Avellino, ma anche Cento è attesa da match complessi contro Cividale e Forlì nel derby. Una sconfitta contro Livorno, al contrario, avrebbe reso inutile ogni conteggio. Invece, la JuVi ha tirato fuori il meglio di sé, con una prestazione corale. La sfida con i toscani, accompagnati da quasi trecento tifosi, ma arginati da un pubblico di casa caldissimo, è iniziata con grandi difficoltà: i labronici sono stati devastanti da tre, arrivando al 13-24

Si è concluso con grande partecipazione ed entusiasmo il progetto “Player on tour ”, l’iniziativa educativa realizzata dalla Vanoli Basket in collaborazione con Padania Acque, che ha coinvolto numerosi istituti della provincia durante l’anno scolastico 2024-2025.

SPOR T E VALORI EDUCATIVI: UNA LEZIONE SPECIALE NELLE SCUOLE

Risultati 38 ª giornata

Avellino-Torino 92-79, Brindisi-Vigevano 83-68, Cantù-Pesaro 85-78, Cividale-Urania Milano 95-96, ForlìFortitudo Bologna 67-58, Ferraroni JuVi Cremona-Livorno 107-95, Nardò-Cento 72-99, Orzinuovi-Rieti 9173, Piacenza-Verona 78-91, UdineRimini 95-86.

39 ª giornata (19-04)

Avellino-Cantù, Cividale-Cento, Forlì-Brindisi, Fortitudo Bologna-Rimini, Nardò-Orzinuovi, Pesaro-Udine, Rieti-Ferraroni JuVi Cremona (h 20.30), Torino-Piacenza, Urania Milano-Livorno Vigevano-Verona

C lassifica UDINE

e a fine primo quarto il punteggio era 17-33, grazie a un rendimento offensivo clamoroso di Livorno, che gli oroamaranto non sono riusciti ad arginare, anche per colpa di percentuali ridotte sotto canestro. Ma nel secondo periodo un parziale 7-0 ha riacceso la gara, diventata punto dopo punto, con coach Bechi che ha gestito bene le rotazioni, coinvolgendo l’intero roster. Poi nel terzo periodo, pian piano la JuVi ha cominciato a staccare l’avversaria, grazie a un Massone ispiratissimo (23 punti), poi nell’ultimo quarto Tortù ha piazzato una tripla letale per l’allungo decisivo (98-83) e col contributo di tutti, da Washington a Polanco, da Morgillo a Bertetti gli oroamaranto hanno trionfato 107-

INIZIATIVA

95. Ciò significa che la squadra è viva, sta bene ed è pronta a tentare di sbancare stasera Rieti, contro una Real Sebastiani degli ex biancoblu Topias Palmi e Filippo Gallo già certa dei playoff e che a Orzinuovi è sembrata voler rifiatare. Ma davanti ai propri tifosi vorrà fare bella figura, quindi servirà una grande prestazione per sperare in un successo .

Giocatori della Vanoli in visita nelle scuole della provincia

L’obiettivo del progetto è stato chiaro e ambizioso: promuovere l’educazione sportiva e i valori del gioco di squadra, del rispetto, dell’impegno e del benessere fisico, attraverso il contatto diretto tra studenti e atleti professionisti. Un’esperienza formativa che ha saputo coniugare

apprendimento, ispirazione e divertimento. Il progetto ha incluso lezioni di educa -

zione fisica all’interno delle scuole, nelle quali bambini e ragazzi hanno sperimenta-

to in prima persona l’importanza dell’attività motoria e del gioco di squadra. Questi momenti si sono conclusi in maniera speciale con la visita di un giocatore della Vanoli Basket, che ha incontrato gli studenti per un momento di dialogo, foto, autografi e un invito esclusivo ad assistere dal vivo alle partite del campionato di serie A presso il PalaRadi.

TUTTI I NUMERI

Un tour itinerante che ha lasciato il segno. Il tour, in-

L’UOVO DI REBECCA E RICCARDO

La Logiman è obbligata a battere Fiorenzuola

È simile a un match point quello sprecato a Lumezzane dalla Logiman Crema, che malgrado un vantaggio di 20 punti, non è riuscita a portare a casa un successo di vitale importanza per evitare i playout (92-91). Nulla è perduto, ma stasera alle 21 al PalaBertocchi contro una Bees Fiorenzuola rassegnata ai playout, i due punti sono d’obbligo. CLASSIFICA (36ª giornata): Treviglio 58; San Vendemiano, Legnano 52; Capo d’Orlando, Omegna 46; Mestre 44; Faenza 42; Agrigento, Casale Monferrato 40; Fidenza, Vicenza 38; Lumezzane 34; Virtus Imola 32; Costa Imola 30; Logiman Crema , Piacenza, Desio 26; Fiorenzuola 20; Ragusa 16; Saronno 14.

fatti, ha toccato 36 scuole tra ottobre 2024 e aprile 2025, con oltre 30 incontri organizzati direttamente all’interno degli istituti. Ha coinvolti circa 3.500 bambini, dalla scuola dell’infanzia alla primaria, tutti protagonisti attivi degli appuntamenti settimanali. Inoltre, sono state distribuite 3.494 magliette come ricordo dell’esperienza. Hanno partecipato all’iniziativa Jones, Poser, Nikolic, Lacey, Zampini, Owens, Davis, Willis e tutti i giocatori della Vanoli Basket Cremona, che hanno portato testimonianze autentiche di passione, sacrificio e successo.

EVERET
Federico Massone a canestro contro Livorno (foto Zenzolo)
SERIE B

» canottaggio

Smentite le voci di ritiro, ricompare tra i convocati del prossimo raduno azzurro, al via il 22 aprile a Piediluco. «Sono emozionata, proverò a costruire il ruolo un poco alla volta»

La Rodini si rimette in gioco da timoniere

Da martedì 22 a lunedì 28 aprile, presso il Centro Nazionale di Preparazione Olimpica di Piediluco, si terrà il quinto raduno valutativo della squadra Nazionale Assoluta di canottaggio. Leggendo i nomi dei convocati dal dt Antonio Colamonici, oltre a quelli scontati dei bissolatini Giacomo Gentili (Fiamme Gialle) e Susanna Pedrola (Cus Torino), compare a sorpresa quello di Valentina Rodini (nella foto) , anche lei bissolatina delle Fiamme Gialle. Da mesi ritenevamo che avesse lasciato la Nazionale, anche se per la verità non lo ha mai ufficializzato,

e con la sua solita passione torna in pista nel nuovo quadriennio olimpico. Ma con che ruolo, visto che a Los Angeles non ci saranno più i Pesi Leggeri, che l’hanno vista splendere d’oro a Tokyo? È la stessa Valentina a soddisfare la nostra legittima curiosità: «Mi cimenterò come timoniere. Giuro, non è uno scherzo e sono emozionata, perché in pratica devo partire da zero. L’obiettivo è costruirlo un poco alla volta. Mi sembra di tornare tra i Cadetti». È un’emozione forte tornare in azzurro? «Certamente, anche se si tratta solo di un raduno, ma non nego di essere un po’ terrorizzata al pensiero di rimettermi in

gioco». Insomma, la passione per il remo è ancora tanta e per chi è stata sul trono di Olimpia da capovoga del doppio PL, provare a 30 anni a rimettersi in

gioco da timoniere, merita comunque un plauso, anche se sono sicuro che non tutti la penseranno così. Pazienza per loro. Gli altri convocati sono Gio -

vanni Abagnale, Vincenzo Abbagnale, Veronica Bumbaca, Edoardo Caramaschi, Alice Codato, Giovanni Codato, Davide Comini, Nunzio Di Colandrea, Kiri English-Hawke, Alessandra Faella, Jacopo Frigerio, Emanuele Gaetani Liseo, Alessandro Gardino, Alice Gnatta, Stefania Gobbi, Clara Guerra, Laura Meriano, Elisa Mondelli, Salvatore Monfrecola, Davide Mumolo, Giulia Orefice, Francesco Pallozzi, Andrea Panizza, Giorgia Pelacchi, Leonardo Pietra Caprina, Luca Rambaldi, Matteo Sartori, Alfonso Scalzone, Marco Selva, Gabriel Soares, Silvia Terrazzi, Alessandro Timpanaro, Niels Alexander Torre.

Rivieraschi dirompenti nel Campionato Italiano. La Fib proviciale ha deciso: più promossi e meno retrocessi

Un Flora dirompente batte Caccialanza per 6-2, certifica il primo posto in classifica e si qualifica per la seconda fase del Campionato Italiano Juniores di società. Nel tiro di precisione gli Under 18 Massarini e Minoia s’imponevano per 45-36, tutto facile per gli Under 15 Di Vita e Mor (48-19). Sconfitta la terna Di Vita-Mor-Massarini (2-8), Luca Domaneschi, seppure in non perfette condizioni fisiche, superava Francesco Visconti per 8-2. Nella seconda parte del match tanta determinazione per i boys rivieraschi (nella foto) e c’è stato anche spazio per il tredicenne Paolo Casalini all’esordio in prima squadra. La coppia formata

Flora Juniores sempre in vetta

da Massarini-Minoia (Casalini) vinceva il primo set (8-7), ma cedeva il successivo ai milanesi, mentre Minoia-Di Vita (poi sostituito da Letizia Mombelli) si imponevano su Visconti-Trevisi per 8-2 e 8-6.

Estate 2025

PIAZZETTA CENTRALE

sabato 7 giugno Esibizione di POLE DANCE

PROMOZIONI E RETROCESSIONI

Nei giorni scorsi il delegato provinciale Fib Antonio Vannucchi ha convocato le ventiquattro società bocciofile per aggiornarle sul nuovo regolamento. La nuova regolamentazione delle promozioni e retrocessione punta a ristabilire una quota atleti più consona per le varie categorie. Attualmente la nostra delegazione annovera 548 atleti, di cui 53 di categoria A, 97 di categoria B, 327 di categoria C e 51 di categoria D. Si nota una enorme disparità tra la categoria A e B e la C: questo non permette la formazione di gironi di categoria A nello svolgimento delle

gare e sta spingendo le società ad organizzare gare B-C-D estromettendo la categoria A. Un altro problema per la categoria A (comune a tutte le categorie, ma molto rilevante nella A in quanto meno numerosa) è che molti non partecipano o partecipano poco e quando si compongono i gironi, gli atleti iscritti sono sempre molto pochi. La Federazione ha deciso di cambiare in corsa la regolamentazione per i passaggi di categoria, tornando alla vecchia formula del quorum. Questo significa che le categorie saranno maggiormente bilanciate a partire dall'anno 2026. Quindi per questa stagione ci saranno sicuramente più promozioni dalla B alla A e dalla C alla B e meno retrocessioni.

CHIOSCOPISCINA 50 MT

domenica 1 giugno

Ufficiali le 16 prove a Los Angeles 2028

Il Comitato Olimpico Internazionale ha confermato ufficialmente il programma della canoa ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028. Saranno 16 gli eventi in programma, con piena parità di genere e identica struttura rispetto a quanto previsto per Parigi 2024. Le gare si svolgeranno tra Long Beach e Oklahoma City, sedi designate per ospitare rispettivamente le prove di velocità e di slalom. La decisione del Cio garantisce la continuità della disciplina nel panorama olimpico e conferma la canoa tra gli sport con il più alto numero di eventi a medaglia. Il numero complessivo di atleti ammessi rimane invariato rispetto a Parigi: 318 posti, di cui 236 per la canoa velocità e 82 per la canoa slalom, equamente suddivisi tra uomini e donne. Nel dettaglio, il programma della canoa velocità prevede cinque eventi maschili (C1 1000, C2 500, K1 1000, K2 500, K4 500) e cinque femminili (C1 200, C2 500, K1 500, K2 500, K4 500). Non è stata accolta, invece, la proposta dell’Icf di includere la prova sui 5000 metri. La Federazione Internazionale proseguirà comunque il lavoro di promozione di questa specialità ai Mondiali e in Coppa del Mondo.

INAUGURAZIONE ESTATE 2025

Dalle ore 16:00 POOL PARTY in piscina 25 mt. Dalle ore 19:30 APERICENA STREET FOOD e DJ SET

domenica 1 giugno Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET

domenica 15 giugno Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET

venerdì 20 giugno Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET

venerdì 27 giugno Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET

sabato 5 luglio 12h di PALLANUOTO Piscina 33 mt - Area chiosco

venerdì 11 luglio Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET

sabato 19 luglio

venerdì 13 giugno Saggio della scuola di danza “CENTRO DANZA SPORTING LIFE”

sabato 14 giugno Saggio della scuola di danza “AMORE DELLA DANZA”

mercoledì 18 giugno FESTA del SETTORE NUOTO - DJ + KARAOKE + LIVE

sabato 21 giugno CENA BENEFICA AIDO (su prenotazione) - Live - TRIBUTO a BATTISTI - LUCI DELL’EST

lunedì 23 giugno Saggio della scuola di danza “INFINITY DANCE”

sabato 28 giugno Live - MATIX BAND

sabato 5 luglio Cartoni animati live band - MARMOCCHI DI GATTO

venerdì 18 luglio Live - PIERO GUARAGNI GROUP

sabato 19 luglio NOTTE BIANCA: Società illuminata e aperta fino alle 2:00

SFILATA DI MODA - DJ SET

domenica 20 luglio AREAS - SPETTACOLO DI DANZA AEREA CON I VELI

venerdì 25 luglio Live - MANUEL COMELLI SHOW

sabato 26 luglio SERATA LATINA

sabato 2 agosto Live - DISKORARIO

sabato 9 agosto DJ SET STRADJVARI

domenica 10 agosto GIORNATA DELLE FAMIGLIE: Dalle ore 10:30 Gonfiabili - GIOCHI BIMBI - In serata Fiaba “Cenerentola”

venerdì 15 agosto GIOCHI ACQUATICI piscina 33 mt - SERATA ZELIG CON CHIODAROLI - DJ SET

sabato 16 agosto GNOCCATA BENEFICA DI SAN ROCCO - LISCIO - MUSIC MOMENT LIVE

venerdì 22 agosto CENA BENEFICA in collaborazione con LIONS CLUB TORRAZZO (su prenotazione)

sabato 23 agosto BALLO LISCIO

sabato 30 agosto DJ SET + LIVE

NOTTE BIANCA: Dalle ore 16:00 POOL PARTY in piscina 25 mt. Dalle ore 19:30 GRIGLIATA E BIRRA 2x1 e DJ SET - PASTA DI MEZZANOTTE

domenica 27 luglio Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET

venerdì 1 agosto Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET

venerdì 8 agosto Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET

venerdì 15 agosto POOL PARTY in piscina 25 mt DJ SET dalle 19:00 alle 21:00

venerdì 22 agosto Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET

venerdì 29 agosto Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET

AL CAMPO DA BASKET

sabato 5 luglio SERATA SOTTO LE STELLE in collaborazione con GRUPPO ASTROFILI CREMONESI (dalle 22:00)

EVENTI SPORTIVI

sab/dom 7/8 giugno XIII “TROFEO BISSOLATI” di NUOTO

sabato 14 giugno BEACH VOLLEY CUP “SANDRA & RAIMONDO”

sabato 28 giugno TORNEO di CALCIO GIOVANILE “CHECCO GENNARI”

sabato 12 luglio “NOTTURNA DI CREMONA” Gara nazionale di bocce

domenica 21 settembre TORNEO “BISSOLATI” di PALLANUOTO

Tutti i sabati BABY DANCE in piazzetta centrale ore 20:45

CANOA
FABIO VARESI
In collaborazione con
MASSIMO MALFATTO

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