Gazzettino 166 b

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Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 166 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 26 settembre 2011 • Tiratura 8.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

fontebranda: la cena e la festa Pagine 8-9


cultura

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MYSTERY TUSCANY in viaggio tra le leggende

Vi innamorerete di Matelda, fuggirete dal Barone di Ferro, sentirete lo scorrere del fiume fantasma, sbarcherete su Montecristo alla ricerca di enormi ricchezze… Il primo film documentario con le leggende della Toscana raccontate nei luoghi dove hanno avuto origine: castelli, borghi, sotterranei, abbazie, necropoli e tutto l’incanto di una terra sospesa nel tempo. Mystery Tuscany è un viaggio di mistero, bellezza e meraviglia dentro dodici storie e dodici luoghi della nostra straordinaria regione. Prodotto dalla Galgano Production e diretto da Pantaleone A. Megna e Andrea Mignolo, Mystery Tuscany è un percorso non solo immaginario, non solo storico, ma anche reale. Al dvd è

infatti allegata una guida di viaggio cartacea, con le informazioni pratiche per visitare i luoghi del film e creare itinerari di viaggio personali. «Abbiamo voluto trasmettere la mentalità e le credenze del tempo - dice Pantaleone A. Megna - Ci siamo immaginati popolani che guardano con curiosità verso le impenetrabili mura del castello e fantasticano sulla vita al suo interno». La stessa curiosità che ispirerà e muoverà gli spettatori di Mystery Tuscany a scoprire la spada nella roccia di Chiusdino, il fiume fantasma di Siena, il tesoro di Montecristo, la Torre dei Diavoli di Poppi e le stregonerie di Volterra. Buon viaggio, buona visione.


cultura

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contemporaneamente barocco: al via l’edizione 2011 Tutto pronto per la quarta edizione di Contemporaneamente Barocco, il festival diretto e ideato da Alessio Rosati, che solo pochi mesi fa era stato ospite gradito del nostro Gazzettino e che così ci aveva raccontato la genesi del prestigioso appuntamento annuale. «Siena è da sempre famosa in tutto il mondo per le sue radici medievali, ma ancora pochi conoscono il suo lato barocco che pur è così presente quanto implicito, nascosto. Siena è per me una città estremamente barocca, nei suo angoli, nei suoi interni, nella musica. In effetti intorno al sei-settecento la vita musicale e teatrale della nostra città erano intensissime.» Così era nata l’idea di Contemporaneamente Barocco, un festival dedicato alle musiche antiche e alle contaminazioni contemporanee, che cerca di sfatare il mito della musica barocca, come musica “vecchia”, di nicchia. «La musica barocca – aveva continuato Rosati – è innanzitutto musica e quindi da emozione, e se è bella e da emozioni allora è viva. Se il passato

ci affascina, infatti, è perché ci parla ancora.» Il Festival, la cui presentazione ufficiale è prevista per giovedì 29 settembre, aprirà l’edizione 2011 venerdì 7 ottobre con il concerto dei “Musica Nuda” al Teatro dei Rinnovati. Il duo composto dalla cantante Petra Magoni e dal contrabbassista Ferruccio Spinetti, aprirà il programma del Festival con un progetto speciale realizzato appositamente per questa edizione. I “Musica Nuda”, ormai celebri per le reinterpretazioni del repertorio della canzone e non solo, racconteranno in musica “Quattro parabole sull’amore”, passione che quest’anno è il tema del Festival dedicato all’indagine degli affetti. Dando prova di una sorprendente ecletticità, dal jazz e dalla musica leggera Petra Magoni e Ferruccio Spinetti si confrontano con il repertorio barocco, in una rilettura moderna e personale del canto con accompagnamento di basso continuo, che è anche l’arte di saper riportare all’essenziale la musica.

primi weekend d’autunno fra i libri Si è appena conclusa nella splendida cornice di Bagno Vignoni la prima edizione de “I colori del libro. Mostra mercato del libro usato, antico e d’occasione”. Nello scorso week l’evento ideato dal Comune di San Quirico d’Orcia, coordinato dallo Studio Bibliografico “Libro Volante” di San Casciano Val di Pesa e promosso dal portale Toscanalibri.it con la collaborazione della Libreria Librorcia di Bagno Vignoni, ha riunito espositori provenienti da tutta Italia e semplici appassionati. Lo spazio del Loggiato di Santa Caterina, dedicato alla libreria di Toscanalibri. it e agli editori toscani, ha visto la partecipazione della casa editrice Protagon presente alla manifestazione con volumi e romanzi fortemente legati alla storia e alle tradizioni del nostro territorio. Una bella vetrina per l’editoria della provincia che sarà presente anche il prossimo fine settimana all’importante appuntamento “I Primi a Palazzo”, tra gli eventi della XV edizione di “Libri da gustare”.

Nella cornice di Palazzo Candiotti, nel cuore del centro storico di Foligno, il Festival che propone quest’anno un connubio tra arte, cultura ed alimentazione ospiterà, infatti, nella giornata di sabato 1° ottobre, la presentazione del libro Questa è la mia terra. Franco Biondi Santi, Montalcino e il Brunello, a cura di Maurizio Boldrini, Bruno Bruchi e Andrea Cappelli, edito dalla Protagon Editori.


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dentro le mura

sfida 2019: firenze è con siena

al contrario vascelli in secca Roberto Barzanti

Lotte secolari, battaglie sanguinose, rivalità calcistiche e campanilismo spietato. Siena e Firenze sono “nemiche” da sempre, o meglio, lo erano. Belle, ricche di tesori, monumentali e fiere delle antiche origini, vicine ma lontane oggi si incontrano unite proprio dalla cultura che le ha rese grandi nel mondo. Pochi giorni fa, infatti, il comune di Firenze ha aderito al comitato dei sostenitori di “Siena Capitale della Cultura 2019”. Lo ha annunciato il sindaco di Siena Franco Ceccuzzi in apertura della riunione del Comitato Promotore della scorsa settimana. «Voglio ringraziare il sindaco di Firenze Matteo Renzi – ha detto Ceccuzzi – per aver accettato il nostro invito dando vita a questa prestigiosa partnership. L’appoggio di Firenze alla candidatura di Siena ha un valore strategico unico e rende sempre più salda la volontà dei nostri comuni di unire le forze in progetti che possano portare beneficio alle nostre città e a tutta la Toscana». Scopo del Comitato dei Sostenitori è quello di attivare tutte le sinergie della città e del territorio per realizzare una progettazione “partecipata, utile ed efficace al fine di sostenere la candidatura della città di Siena (e del suo territorio) a Capitale Europea della Cultura per il 2019”. Il nuovo statuto prevede nuovi organi per svolgere le attività necessarie per la candidatura. Sono previsti: un’Unità Operativa; il Direttore di Candidatura; un Comitato Locale; un Comitato Scientifico; un Comitato Internazionale. Il Sindaco di Siena è il Presidente del Comitato Sostenitori. “Ringrazio tutti coloro che in questi mesi – dice Ceccuzzi – si sono adoperati nella fase preliminare di questo progetto. Da oggi entriamo in una fase nuova in cui l’iniziativa assume un carattere permanente e non più episodico. Continueremo ad avere bisogno del sostegno e del contributo delle persone che hanno portato avanti l’idea della candidatura. Il Comitato promotore e di progetto sono, di fatto, assorbiti dai nuovi organi. Adesso è il momento di concretizzare tutte le progettualità messe in campo per vincere questa esaltante sfida”.

sacco: direttore di candidatura Pierluigi Sacco è stato nominato la scorsa settimana Direttore della candidatura di “Siena Capitale della Cultura 2019”. Il noto docente universitario, esperto di sviluppo del territorio orientato alla cultura e di processi di produzione culturale e creativa legati all’economia della conoscenza, ha accettato la nomina di Franco Ceccuzzi che, in veste di presidente del Comitato Sostenitore, ha ringraziato il neo direttore e gli ha augurato buon lavoro per la sfida che aspetta Siena. Massimo gradimento anche da parte degli altri membri del Comitato che hanno accolto favorevolmente la proposta del sindaco.

Si ascoltano spesso lamentele sul declino del tasso di internazionalizzazione – del cosmopolitismo, per dirla con parola più ambiziosa oggi in auge – e sullo scarso risalto che i linguaggi della creatività contemporanea riescono a conquistarsi. E se ne fanno responsabili in prima istanza le pubbliche istituzioni, Comune in testa. Ecco due (parziali) sorprendenti smentite, da salutare formulando i migliori auguri di successo. Giusto ai piedi della Torre del Mangia – quasi a minuscolo e ironico contraltare del più celebre simbolo della totalizzante (agli occhi dei più) aurea età gotica – si è aperta una Galleria d’arte, FuoriCampo, che dichiara il provocatorio proposito di far conoscere giovani talenti. Un luogo – hanno sottolineato gli ideatori – dove si intrecceranno esposizione e ricerca, produzione e scambio. La programmazione del primo anno prevede rassegne di video-arte, proiezioni serali e notturne a cura di 42Projekt, fino alla musica. In concomitanza è stato inaugurato, nell’edificio che ospitava la sezione femminile dell’Istituto Pendola, un nuovo polo d’eccellenza per la formazione e la ricerca artistica fondato da Paul Getty III: “Drawn Together”, un’iniziativa che fa capo al Siena Art Institute. Quattrocento metri quadri di aule e laboratori in cui formare artisti di domani, accogliere le voci più interessanti del panorama artistico internazionale, fare dell’arte un’esperienza accessibile anche alla comunità sorda. Dal gennaio 2012 i primi studenti e un fitto programma di residenze. «Vogliamo essere non solo uno spazio per la formazione artistica – ha messo in chiaro il direttore Miriam Grottanelli – ma anche un informale contenitore d’arte aperto alle più diverse esperienze». Le due smentite sono parziali perché in entrambi i casi si tratta di salutari interventi di privati mossi da coraggio o in vena di mecenatismo. Coi tempi che corrono non si tratterà certo di eccezioni. Ciò non impedisce di ribadire che solo con convergenti strategie di pubblico e privato si riuscirà a contrastare, almeno un po’, la desertificazione in atto. Pure le librerie vivono un brutto momento. Nel corso del reading al Pendola Paola Lambardi ha scandito un bel pensiero di Emily Dickinson: “Non esiste vascello che come un libro ci sa portare in terre lontane”. I vascelli, e soprattutto quelli piccoli, inventati con eccitazione e sacrificio, non hanno mare.

Tutti i mercoledì è possibile leggere il settimanale free Il Gazzettino Senese nella versione scaricabile in pdf grazie a Siena News. Nella home page del giornale elettronico più letto di Siena e provincia troverete infatti un link che vi permetterà questa operazione.

www.sienanews.it


dentro le mura

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fondazione musei senesi: una gestione di qualità

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a Fondazione Musei Senesi è stata insignita del prestigiosissimo “Premio Cultura di Gestione”, promosso da Federculture in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Conferenza delle Regioni, l’ANCI, l’UPI, Legautonomie, Legambiente e CTS-Centro Turistico Studentesco e Giovanile. L’importante riconoscimento è stato consegnato ieri lo scorso giovedì 22 settembre, a Roma, nella magnifica cornice di Palazzo delle Esposizioni, nell’ambito de “Le città della cultura”, la Conferenza nazionale degli assessori alla cultura e al turismo che ogni anno delinea le strategie guida delle politiche culturali italiane. Il premio, ritirato da Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena, e da Gianni Resti, presidente della Fondazione Musei Senesi, è andato al progetto messo a punto da Luigi Di Corato, direttore generale della Fondazione, intitolato “Dal museo diffuso al museo partecipato. Il piano di distrettualizzazione del Sistema museale senese”. Si tratta di un nuovo modello di gestione che punta alla creazione di distretti culturali territoriali, definiti nel rispetto degli ambiti geografici tipici della Provincia di Siena, con l’obiettivo di operare come concreti strumenti di sviluppo strategico per l’eco-

nomia del territorio, proprio a partire dai beni culturali. Il progetto, attualmente in corso, prevede la messa a sistema del patrimonio museale senese, oggi forte di ben 43 musei, con ogni altra offerta culturale materiale e/o immateriale (monumenti, dimore storiche, festival, manifestazioni popolari) presente in ogni area per creare una nuova offerta che conti sulle peculiarità e sui punti di distinzione delle Terre di Siena, capace di determinare sia economie di filiera che nuove frontiere del campo delle industrie creative. «L’importante riconoscimento ottenuto ieri dalla Fondazione Musei Senesi - ha dichiarato il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini - non può che renderci orgogliosi. La provincia di Siena è stata presa come riferimento per un progetto che punta a una profonda innovazione nella gestione dei beni culturali. Da oggi si aprirà una fase ancora più importante: dare attuazione alle idee contenute nel progetto. Un grazie va a tutti coloro che si sono impegnati a raggiungere questo traguardo, dal presidente della Fondazione Musei Senesi, Gianni Resti al direttore generale Luigi Di Corato fino a tutti i loro collaboratori».

“città di siena-isf” a due coraggiosi siriani Si svolgerà nella Sala della Biblioteca di Palazzo Squarcialupi giovedì 29 settembre, alle 11 in punto, la cerimonia di consegna del Premio internazionale per la libertà d’informazione “Città di Siena-Isf”. I premiati sono, in quest’undicesima edizione, ben due, ex aequo, entrambi appartenenti al mondo dell’informazione siriana, attaccata da tempo, in modo più che feroce, dal regime di Assad. Si tratta del più noto blogger siriano Rami Nakhle, scappato da Beirut e rifugiatosi a Washington, e di Alì Ferzat, famoso disegnatore satirico siriano, il cui premio sarà consegnato, telematicamente, dal collega italiano Sergio Staino. I riconoscimenti saranno infatti ritirati, causa l’assenza forzata dei due protagonisti, dal giornalista libanese Saad Kiwan: figura di spicco della Fondazione Samir Kassir, intitolata giornalista-attivista politico assassinato con un’autobomba a Beirut nel giugno del 2005. Malath Auman, nome d’arte di Rami Nakhle, ha già conosciuto il dolore dell’esilio e combatte con ogni mezzo telematico la violenza di Al Assad. Laureatosi in Scienze Politiche, ventotto anni di cui gli ultimi cinque spesi per la causa più nobile, la libertà,

ha anche fondato una rivista online, Syria News, ed ora vive da prigioniero pur non essendolo. Dice di essere connesso tutto il giorno, di non uscire di casa, di essere pronto a morire prima che di arrendersi. Alì Ferzat è invece una vecchia conoscenza della satira siriana. Sessant’anni, è reo di aver disegnato numerosissime vignette anti-regime. Ha collaborato con Le Monde per anni ed ha fondato anche l’unico giornale siriano riconosciuto indipendente, Al-Domari. Ma, purtroppo, la sua notorietà non lo ha protetto abbastanza: il 25 agosto scorso è stato rapito da una posse non identificata, che lo ha abbandonato vicino all’aeroporto da poche ore dal sequestro. Nel frattempo, dopo l’invito a non prendersi gioco delle autorità, il disegnatore è stato percosso brutalmente e gli sono state spezzate entrambe le mani, come avvertimento “tangibile”.


il mestiere alessandro stella sulle orme della tradizione Martina Cenni

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estino. Fato. Sorte. Ci credete? Io no, ma la storia di Alessandro Stella cozza con le mie convinzioni, dà una possibilità al mio fatalismo assopito e per un po’ mi convince che, forse, la storia di ognuno di noi è già stata scritta. Nel libretto che mi consegna Working papers c’è il racconto affascinate di una vita e di un mestiere e di come le due cose abbiano poi finito per coincidere. «Il mio lavoro è uno stile di vita che è diventato un sostentamento. Mi piace la materia del cuoio perché è ancestrale. Nel cuoio c’è la memoria di quello che siamo. Mi fa pensare a quando l’uomo, per la prima volta, si è messo un pezzo di pelle sotto i piedi per percorrere distanze». Definirlo semplicemente calzolaio, nonostante il mestiere richieda una maestria incredibile, appare riduttivo. Alessandro è un vero artista del cuoio, uno studioso, un ricercatore la cui passione «ogni v o l ta che inizia un nuovo modello non invecchia mai». È nato a Roma ed ha studiato per diventare geometra, preparazione che lo ha portato a lavorare in Africa per un anno alla costruzione di strade. I suoi interessi, però, lo spingevano altrove e «per mancanza di stimoli nel mio lavoro nell’82 ho deciso di lasciare l’urbe per un ambiente aperto. Cercavo un luogo dove la cultura e le tradizioni secolari fossero ancora vive e non inquinate dai ritmi moderni della civiltà urbana e l’ho trovato in Toscana». Si trasferisce così a Panzano in Chianti e inizia a lavorare per un azienda vinicola, è qui che il destino gli da appuntamento. Fin da giovane, infatti, Alessandro aveva coltivato una crescente curiosità per il cuoio, il pellame e tutto quello che avesse a che fare con la produzione di scarpe. Ammirava e studiava il lavoro degli artigiani di Santa Maria in Trastevere e sognava di riuscire un giorno «a farsi le scarpe da solo». A Panzano il proprietario di un fondo del

paese gli chiede un aiuto per liberare il locale dato in affitto ad un vecchio calzolaio scomparso l’anno prima. Alessandro comprende in quel momento di essere davvero nel posto giusto al momento giusto. Erede inaspettato degli strumenti del mestiere che aveva sempre sognato, decide di trasferire tutto a casa sua e di iniziare la sua storia con il cuoio. Comincia a maneggiare con curiosità e smania di imparare tutti gli strumenti, prova le impugnature, tenta di modellare la pelle, ma si rende conto che interpretare i cartamodelli ingialliti attaccati nella vecchia bottega è impresa assai complicata. Beppe Mugnaini, vecchio mastro artigiano di Gaiole in Chianti, diventa il suo maestro. Qualche anno dopo, ancora il destino, lo porta in Inghilterra dove rimane per cinque anni e apre il suo primo laboratorio artigiano del cuoio, crea una sua linea di calzature e ha il suo posto fisso al mitico mercatino di Coven Garden. Nel ’91 torna in Italia e nel suo continuo bisogno di affinare la tecnica frequenta il centro

di studi professionali per “Modellista e Stilista per Calzature” a Firenze e inizia a collaborare con un artigiano fiorentino in San Frediano. Da qui, nonostante in molti gli consiglino di non lasciare la città, torna ad abitare nel Chianti e apre il suo laboratorio di calzature fatte a mano, in via Camollia a Siena: “La sartoria del cuoio”. Disegni, cartamodelli, pellami pregiati e ricercati, lesine, sgorbie, trincetti, bussetti, una macchina da cucire americana del ’56, estro, passione, stile e arte. Arte sì. Produrre scarpe non fa pensare a questo, forse perché vanno a finire in terra, ma ciò che fa Alessandro non può essere definito diversamente. Un piccolo stock di calzature, uniche per modelli e numeri e il resto della produzione fatta su richiesta dei clienti, amatori di tutto il mondo che non si accontentato di calzature qualunque. Da pochi mesi poi una linea per le signore. E poi i tanti oggetti per i costumi storici del Palio: faretre rivestite in pelle di cinghiale, corpetti, giazzerine e corazzette a sbalzo, cinture, scudi e naturalmente stivali. Circa 150 passaggi per realizzare una calzatura, pensata, disegnata e realizzata per essere unica, per portarti dove vuoi andare e per suggerirti, un passo dietro l’altro, che puoi arrivarci.


il personaggio matteo mecacci non è una stagione per vecchi Jacopo Rossi

Lo sport in Italia è un mondo profondamente conservatore, dove non è facile emergere per i più giovani, costretti spesso a scontrarsi con l’esperienza dei “grandi nomi” o, per ironia della sorte, con coetanei stranieri, figli di un’esterofilia che contagia qualsiasi ambito sportivo italiano. A volte, per fortuna o lungimiranza, tale dogma cade, e alcuni riescono ad affermarsi anche in giovane età o, meglio ancora, essere profeti in patria. Chi non

ha sognato, da piccolo, di distinguersi nella società d’appartenenza, diventarne una figura di rilievo? Matteo Mecacci, classe ‘86, senese ed istriciaiolo, cresciuto cestisticamente (poco, come ricorda schernendosi) nella Virtus Siena, ha l’occasione quest’anno di sedere proprio sulla massima panchina rossoblu per affrontare, da coach, il campionato di Divisione Nazionale A, anni fa prosaicamente definita Serie B1.

prima il campo, 1 poi la panchina Di tempo Matteo, dentro il palazzetto di via Vivaldi, ne ha passato molto. Abbandonato dopo poche settimane il minibasket a cinque anni, sarebbe rientrato in contatto con la realtà virtussina, grazie ad alcuni amici che vi militavano, solo nel 1998, in seguito ad un torneo in Spagna. Cinque anni nelle giovanili e la passione per il basket giocato scema in favore di quello “allenato”. E nel 2003 inizia a collaborare con il settore tecnico grazie a Sandro Finetti, figura storica della pallacanestro senese. Dopo corsi, patentini, clinic e camp, si ritrova terzo allenatore della prima squadra e, contemporaneamente, primo allenatore di alcune formazioni giovanili, nonché della Selezione Senese per un Torneo delle Province. I risultati arrivano: indimenticabile, nel bene e nel male, la finale scudetto persa con i suoi Under19 Nazionale nella stagione passata. E ricordi di questa gavetta ce ne sono molti, piacevoli e non, perché, come dice Matteo, «La pallacanestro è fatto di situazioni e movimenti, a passare dall’esaltazione alla delusione ci vuole poco».

2 l’annata che verrà La Virtus si trova ad affrontare un’annata del tutto particolare: retrocessa nella scorsa stagione dopo averne passate ben quattordici in Serie B1, solo grazie al ripescaggio si trova nuovamente nella categoria che le spetta. Categoria dove il diktat, fortunatamente è uno solo, insindacabile: lanciare i giovani, dar loro tempo e spazio per dimostrare chi sono. Comandamento che, per dna, la Virtus segue da sempre: non a caso ha un settore giovanile tra i migliori d’Italia. Comandamento che, quest’anno troverà la sua massima realizzazione possibile: l’età media della squadra supera, di poco i vent’anni, mentre Matteo è l’allenatore più giovane del campionato. «C’è la ferma volontà, da parte della società, di puntare sui giovani, sul vivaio che molte soddisfazioni e trofei ha regalato in questi anni. E soprattutto, c’è il coraggio di scommettere su giocatori ed allenatore», dice Matteo, riconoscendo con umiltà che la sua presenza su quella panchina è un’opportunità dovuta all’alchimia tra fortuna, caso e merito. Opportunità che molti suoi colleghi ben più esperti non hanno mai avuto e forse non avranno mai in carriera.

cose da grandi? 3 Pur contando su un bagaglio d’esperienze ed insegnamenti Matteo sa che deve migliorare, confrontarsi con altri allenatori, mettersi in discussione. Per far ciò serve la voglia di proseguire questa esperienza, volerla portare avanti anche da “grandi”. «Allenare ormai è una passione, è così da alcuni anni. Ho fatto tutta la gavetta in questa società e mi sto mettendo in gioco a livello lavorativo. Parliamone a giugno, ad annata conclusa, risultati alla mano». Potrebbe dunque diventare il suo lavoro ma, in caso contrario, resterà comunque una passione irrinunciabile. E, udite le sue parole in merito, non è difficile credergli.


il risorgimento

si è svolta sabato

24 settembre la cena della 65a

vittoria dell’oca per il successo riportato

nella carriera del

2 luglio. a far da sfondo

alla gioia dei contradaioli una scenografia imponente, curata nei minimi dettagli,

che riproduceva l’altare della patria. tra fuochi

artificiali, brindisi e danze, i festeggiamenti, tutti sul tema del risorgimento, sono andati avanti fino a notte fonda


in fontebranda


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fuori le mura

pigio, sarà per un’altra volta, Hanno vinto, infine, i no e lo hanno fatto in maniera schiacciante: ben sei rioni su sette hanno deciso di non partecipare al Pigio a causa delle tensioni verificatesi in questi mesi all’interno della macchina organizzativa, ora più che mai inceppata. La fazione degli scontenti è rappresentata da Romituzzo, Falco, Centro, Cimatori, Borgaccio e Girata de’ Preti. Unico rione favorevole quello degli Orti, il cui appello all’accordo ed alla serenità per il bene della Festa è rimasto inascoltato. Nonostante dunque i frequenti incontri, ai quali hanno partecipato anche rappresentanti delle istituzioni, la manifestazione tutta poggibonsese, in vita dal 2004 ma già capace di entusiasmare rioni coinvolti e cittadinanza tutta. L’associazione che si occupa dell’evento si è trovata più volte vittima di contestazioni dai rioni: l’accusa più pesante riguarda la scarsa rappresentatività di cui essi pensano di godere all’interno dell’associazione stessa. Da parte sua, quest’ultima rigetta ogni accusa, lamentando che «è un peccato che solo per colpa di alcuni soggetti si sia creato un clima ostico che induce razionalmente ad un rinvio, con la certezza che in questo lasso di tempo, si stemperino quei personalismi di individui che hanno anteposto il loro protagonismo all’interesse della festa». Adesso l’associazione è attesa dal rinnovo del consiglio direttivo e la speranza è che i nuovi nomi riescano a metter d’accordo tutte le fazioni chiamate in causa, in modo che il rinvio dell’ottava edizione del Pigio diventi solo un’eccezione ed un ricordo.

la fenice che danza Si è concluso domenica scorsa il Fenice Festival di Poggibonsi, la rassegna culturale che ogni anno anima le strade del paese sposando danza, linguaggi del corpo e fantasia negli spazi architettonici cittadini. La danza è stata la protagonista dell’ultima giornata del cartellone 2011 con lo spettacolo della compagnia brasiliana “Artesaos do corpo” dal titolo “Olhar urbano”, e l’esibizione della compagnia iberico-cubana Entremans che si è esibita in “En la cuenca de tus ojos” in Piazza Nagy raccontando la comunicazione tra amanti, narrando i peccati dell’amore e i peccati senza amore. A conclusione del Festival i presenti hanno potuto poi assistere alla replica dello spettacolo “Lunatico swing” della compagnia ADARTE di Francesca Lettieri prodotto dal Festival stesso e al dancejay-set di Lucille dj, una performance musicale che è stata l’ideale proseguimento delle danze del pomeriggio. La città si è trasforma come al solito in un palcoscenico meraviglioso ideale per sensuali coreografie e balli sinuosi e in un successo di presenze e consensi che ci lascia in attesa dell’edizione del prossimo anno.

città di cristallo Erica Becchi

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a brillantezza e la raffinatezza del cristallo risiedono nella tradizione colligiana da decenni. L’aggiunta di ossido di piombo alle materie prime del vetro consente di ottenere un prodotto di grande eleganza, del quale Colle di Val d’Elsa vanta il 95% della produzione italiana e il 14% di quella mondiale. Una tradizione lunghissima, che fa del cristallo il prodotto simbolo della città valdelsana, celebrato ogni anno con una manifestazione di alcuni giorni. Da quest’anno invece, il Comune di Colle di Val d’Elsa, insieme al Consorzio del cristallo e al Centro commerciale naturale Colgirandola, ha deciso di dedicare al cristallo un progetto che lo valorizzi tutto l’anno, con iniziative, mostre, esposizioni e occasioni per apprendere le tecniche di lavorazione del prodotto. “Città di cristallo – semprecristallo”, un titolo, per il progetto, di grande significato che, come sostiene il presidente del Consorzio del cristallo, Giampiero Brogi, mette in risalto la volontà di rendere il cristallo sempre protagonista a Colle. Il progetto sarà inaugurato ufficialmente venerdì 30 settembre con una serata particolare, nel suggestivo Teatro dei Varii, con la consegna del premio “Microfono di cristallo” e la presentazione di due progetti di valorizzazione del prodotto principe della città. Il microfono di cristallo, promosso dal Centro Unesco di Firenze e dall’associazione culturale “Personae:Arti e Comunicazione”, sarà consegnato al direttore scientifico dell’Istituto europeo di design, Aldo Colonnetti, che terrà anche una lectio magistralis sul tema dell’artigianato artistico. “Le Vie del cristallo” e “Taste the quality” sono, invece, i due progetti che saranno presentati. Il primo è una mappa con tre diversi percorsi tematici per scoprire altrettanti profili della città: quello della storia, quello dell’arte contemporanea e quello della tradizione del cristallo. Il secondo, invece, punta a favorire, attraverso un protocollo, l’inserimento di produzioni vetrarie colligiane, in particolare i calici da vino, nelle attività di somministrazione e ristorazione locali, valorizzando e consolidando il legame fra produzioni di qualità e sviluppo socio-economico del territorio. Sempre venerdì sarà inaugurata la lavorazione a freddo del cristallo nel forno permanente nel Vicolo della Misericordia, che già da mesi consente di osservare la lavorazione a caldo del prodotto. Con l’affiancamento di molatura, fresatura e incisione, sarà possibile assistere, quindi, all’intero ciclo di produzione e lavorazione. Cristallo e Colle di Val d’Elsa è un binomio visibile nella città anche in altre forme, con elementi artistici e di arredo urbano. Da venerdì saranno infatti al Museo del Cristallo le tre opere realizzate per la mostra “Di là da” - allestita presso il Centro Internazionale delle Arti Plastiche di Carrara e curata da Aldo Colonetti - che, insieme al marmo di Carrara e al cotto di Impruneta hanno valorizzato alcune eccellenze toscane. Nella città valdelsana, tuttavia, sono già presenti elementi in cristallo che ne arricchiscono il patrimonio artistico e culturale: dalla persiana in Piazza Arnolfo alla colonna all’interno del Teatro del Popolo fino alla “Pioggia di Cristallo” all’ingresso dell’impianto di risalita. Fino al 10 ottobre, inoltre, il Palazzo dei Priori ospita la mostra “Segni di donna”, esposizione itinerante di settanta opere realizzate da giovani artiste colligiane - Lara Francini, Alessandra Galardi, Rachele Gaziano, Silvia Massai e Anna Morandi – nell’ambito del progetto “Fondazione Giuliano Ghelli”, ideato e curato da Sandra Stanghellini, con pitture e sculture che contengono elementi in cristallo, in omaggio alla città valdelsana.


arezzo

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da quarant’anni capitale dell’antiquariato Il primo finesettimana di ogni mese si svolge ad Arezzo un rendez-vous orma imprescindibile per gli appassionati del genere: la Fiera Antiquaria. Nata per mano di Ivan Bruschi, noto antiquario locale, non a caso la sua prima edizione risale al 1968, anno spartiacque della storia contemporanea. Mentre nelle piazze di tutto il mondo i giovani contestavano governi e generazioni passate, Bruschi contestò da solo il modo fino ad allora in voga di “fare” antiquariato, uscendo da negozi bui e polverosi ed entrando nelle piazze. Accanto a lui, fin da subito, si pose l’Amministrazione comunale del sindaco Gnocchi che, tramite la delibera del 22 dicembre 1967, votata all’unanimità, istituì in Arezzo e nella piazza Vasari una fiera-mercato dell’antichità con decorrenza mensile da tenersi ogni prima domenica del mese. La prima edizione si tenne dunque il 2 giugno 1968, ed il suo successo superò le più ottimistiche aspettative: ben centosessanta espositori, provenienti da tutta Italia, si presentarono all’appuntamento in piazza Grande. Il loro numero cominciò poi ad aumentare fino ad arrivare alla ragguardevole cifra di circa quattrocento banchi espositivi per edizione con punte assai vicine ai cinquecento nell’edizione straordinaria di settembre al parco monumentale de Il Prato. Da allora la Fiera ha sempre rispettato l’appuntamento mensile con appassionati, collezionisti, amanti del bello e semplici visitatori, tramutandosi in un veicolo straordinario di promozione turistica e culturale della città. Nel 1997 è nata per volontà del sindaco Ricci, poi, l’associazione Fiera Antiquaria, incaricata di promuovere l’immagine della manifestazione e di contestualizzarla nella realtà economica aretina. La manifestazione, ad oggi, si svolge, dalle 9 alle 18, nel perimetro cittadino compreso tra corso Italia – via Cavour, piazza san Francesco, piazza della Badia, via Cesalpino, piazza Duomo-via Ricasoli, piazza Grande. Per informazioni è disponibile il numero 0575 377475.


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la robur travolge il lecce. ora palermo Pagina agina a a cura cura di di Pancrazio ancrazio Anfuso nfuso

BIANCO NERO

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hi si aspettava di vedere una rappresentazione delle potenzialità del Siena è stato accontentato. Tra la trasferta dell’Olimpico e l’impegno casalingo contro il Lecce, si è vista una squadra in grado di andare al di là di ogni rosea previsione. Poco importa che la strada fatta sia minima, o che molte contendenti per la salvezza siano partite di buon passo, con l’Atalanta addirittura asubito la pesante penalizzazione di 6 punti. Il Siena c’è, è squadra organizzata, ricca di personalità, costruita con mano sicura dall’allenatore. Che, grazie alle prestazioni fin qui mostrate, si è già conquistato la luce dei riflettori della serie A, che gli è stata (ingiustamente) negata fino a oggi. Le due gare giocate hanno fornito indicazioni importantissime. Intanto, l’ottima prova dei giocatori meno utilizzati finora. A Roma, contro un avversario importante, almeno sulla carta, Pesoli, Contini, Angelo, Bolzoni, Grossi, Vergassola si sono disimpegnati alla grande, nonostante i pochi minuti di calcio vero nelle gambe. Alcuni (Contini) con una prestazione davvero maiuscola. In casa, poi, di fronte a un Lecce titubante, ma reduce da una vittoria a Bologna nella prima trasferta di stagione, si è finalmente potuto ammirare il repertorio di Mattia Destro, finora rimasto ai margini. Ed è stata una scoperta eccitante, a maggior ragione perché nessuno se l’attendeva, perlomeno non con questa qualità. Destro ha segnato un bel gol in apertura, ha messo lo zampino nelle altre marcature della Robur, giocando su livelli di assoluta eccellenza. Accanto a lui si è sbloccato Calaiò, autore di due gol di pregevolissima fattura, al culmine di un tour de force che l’ha visto sempre in campo, in questa serie d’impegni ravvicinati. Anche Brienza è stato protagonista assoluto, folletto imprendibile per romani e salentini. Con la verve di Mannini e con l’eleganza di D’Ago-

stino, per tacere della velocità di Gonzalez, un ventaglio di soluzioni che qualifica il lavoro fatto finora dalla società e dall’allenatore. Sempre sugli scudi Vitiello, giocatore che sembra trovarsi meglio in A che in B. Col Lecce, poi, si è rivisto anche un Terzi eccellente. Ma nel calcio gli esami non finiscono mai. A Palermo arriva l’occasione per confermarsi, contro una squadra forte ma non imbattibile. La grande solidità difensiva del Siena, il piglio con cui i bianconeri hanno tenuto il campo finora in questo campionato fa ben sperare, ed è una bella sensazione. C’è ancora molto da fare, però. Atalanta, Chievo, Cagliari, Catania, Novara hanno centrato grandi risultati e prestazioni importanti, come la Robur. Arrancano Bologna, Lecce, Cesena e Parma. A loro i primi spaventi, ma per arrivare ai 40 punti della quota salvezza la strada è lunga e piena d’insidie. Sannino sembra conoscere, però, la via più sicura. Insistere.


città di cagliari, mps vince in sardegna

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Pagina agina a a cura cura di di Nicola icola Panzieri anzieri

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fermato anche Pianigiani, deve in questo momento riuscire soprattutto a livellare la condizione generale di un gruppo composto da giocatori che hanno potuto lavorare tutta l’estate (come il brillantissimo Aradori e il sempre più convincente Summers), giocatori che si sono aggregati

dopo gli Europei o che stanno recuperando da un infortunio, come Andresen. Senza dimenticare che all’appello mancano ancora capitan Stonerook, che sta curando un piccolo guaio alla schiena e Zisis, in recupero dalla distorsione alla caviglia patita con la nazionale.

scouting report il pasticcio Quer pasticciaccio brutto della Lega Basket Serie A. Così potremmo chiamare le vicende che hanno portato, a nemmeno un mese dall’inizio del campionato, ad allargare la serie A con l’inserimento di Venezia, che sarà la diciassettesima squadra questa stagione. Tutto questo si deve alla regola della wild card introdotta lo scorso anno, che permetteva alla penultima squadra – l’anno scorso fu Teramo – di pagare una cifra alla Lega per rimanere nella massima serie. Così, la seconda squadra che aveva conquistato la promozione dalla Lega Due attraverso i playoff, Venezia appunto, fu bloccata dopo aver già festeggiato. Dopo ricorsi e controricorsi, i giudici hanno deciso: Venezia deve essere ammessa nella massima serie. Il risultato è che i calendari saranno rivoluzionati, con una squadra che a rotazione dovrà osservare un turno di riposo e una sola retrocessione. Gli accadimenti estivi, hanno quantomeno fatto sì che fosse cancellata l’incomprensibile regola della wild card, con grande soddisfazione del presidente della Lega Due Marco Bonamico, che aveva sempre avversato il provvedimento.

BIANCOVERDE

rosegue l’avvicinamento della Montepaschi al match di sabato primo ottobre nel quale verrà assegnata la Supercoppa italiana. Si giocherà alle 17.50 sul campo neutro di Forlì e i biancoverdi se la dovranno vedere contro la Bennet Cantù, che la scorsa stagione si è dovuta arrendere alla Mens Sana nelle finali di Coppa Italia e campionato. Sarà inoltre l’occasione per la prima diretta televisiva del basket italiano su La7, quindi gli appassionati avranno modo anche di testare la qualità dell’offerta dell’emittente. I biancoverdi intanto hanno scelto l’unico modo che conoscono per avvicinarsi al primo obiettivo stagionale: continuare a vincere nonostante tutto. L’ultima occasione è stata al torneo Città di Cagliari, al quale hanno preso parte oltre alla Mens Sana la Dinamo Sassari, squadra-bandiera della Sardegna, e anche due big storiche di Eurolega come il Partizan Belgrado e l’Olympiacos Pireo. Se i sardi hanno regolato un Partizan ancora in fase di costruzione, la Mens Sana non ha voluto essere da meno e ha inflitto all’Olympiacos una sconfitta – l’ennesima di quest’anno, verrebbe da dire – più pesante di quanto non dica il 79-75 finale. I ragazzi di coach Pianigiani si sono poi aggiudicati la finalissima del torneo, regolando la Dinamo Sassari in una partita tiratissima e dominata dalle difese. Il 64-54 finale a favore dei biancoverdi la dice lunga sulla durezza di una partita che è sembrata quasi da playoff. Un’occasione importante di crescita per il gruppo bianco verde che, come ha af-


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enogastronomia

sagra del galletto a montalcino

l’enoteca italiana vola a shangai

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Anche quest’anno torna la tradizionale “Sagra del galletto” a Montalcino. Nel prossimo fine settimana, infatti, i vicoli del caratteristico borgo senese torneranno ad animarsi ma, come al solito, sarà la vita contadina con i suoi usi e le sue tradizioni a fare da padrona della famosa sagra che, fin dagli anni Sessanta, caratterizza il primo weekend di ottobre. Oltre a esibizioni, serate danzanti e rievocazioni storiche, come il Torneo Druzzola in costumi Trecenteschi, in programma per domenica pomeriggio, sarà la buona tavola la vera protagonista della sagra. Gli stand gastronomici, infatti, rappresenteranno il cuore pulsante della festa: lì verranno serviti piatti a base di selvaggina e frutti tipici della campagna senese, come ad esempio la “scottiglia”, le carni alla brace e le crostate cotte nel forno a legna. Il tutto ovviamente accompagnato dall’immancabile Brunello, di diverse annate, vino quanto più adatto a questi piatti della tradizione.

il cacciucco di carne Detta anche “cacciucco di carne”, la scottiglia ha una tradizione antichissima. La caratteristica principale di questo stufato è quella di miscelare carni diverse e addirittura si dice che più tipi ne vengono messe, migliore sarà il risultato. Alcuni fanno risalire le sue origini all’epoca medioevale, altri addirittura agli etruschi, certo è che in tutta la Toscana e specialmente nelle zone di montagna come il Casentino e l’Amiata, questo piatto è fortemente legato alla tradizione contadina. Molti nonni lo associano alle fredde serate invernali intorno al camino, quando la massaia dopo aver per ore tenuto il tegame di coccio sopra al fuoco, serviva la scottiglia ancora bollente ai commensali. Spesso per questa ricetta venivano utilizzate le parti meno pregiate degli animali ma, insaporite da tutti gli altri ingredienti, anche queste carni giungevano ad avere un sapore decisamente gradevole.

noteca Italiana è stata scelta per rappresentare l’Italia del vino a Shangai durante Wine & Spirits Festival, importante manifestazione enologica cinese. Per tre giorni a Shangai, da lunedì 26 a giovedì 29 settembre, le migliori eccellenze vitivinicole del Bel Paese potranno essere degustate dal pubblico orientale e non solo, sotto la sapiente guida di Enoteca Italiana. Insieme all’Italia ci saranno i più importanti stati produttori di vini al mondo. «Questo indica – ha affermato Carlesi, segretario generale di Enoteca Italiana – che la nostra sede a Shangai Yishang è l’unica struttura italiana in grado di rappresentare i nostri vini nel mondo orientale, sia in termini di qualità che di prestigio». La kermesse Wine & Spirits Festival, che quest’anno è alla sua settima edizione, ha attirato complessivamente più di 6 milioni di visitatori ed è stato molto apprezzato dai commercianti di vino, aziende e opinion leader. L’evento è diventato una piattaforma che non è solo una vetrina della cultura del vino e della promozione, ma anche una buona occasione per conoscere lo stato delle recenti politiche, le tendenze del settore vinicolo e come conseguire uno sviluppo sostenibile.

LA SCOTTIGLIA ingredienti 1 kg di carne mista (piccione, maiale, pollo, vitello, faraona) 500 g pomodori 1 grossa cipolla rossa 3 spicchi d’aglio una manciata di prezzemolo tritato olio vino bianco pane toscano bruschettato Cospargere il fondo di un largo tegame con l’olio, far rosolare la cipolla tagliata sottile e 2 spicchi d’aglio. Quando la cipolla sarà diventata bionda, aggiungere la carne precedentemente spezzettata e farla rosolare. Quando avrà preso colore aggiungere i pomodori, il prezzemolo, sale, pepe e girare frequentemente il tutto. Infine aggiungere il vino e, una volta evaporato, servire il tutto ancora bollente su un letto di pane toscano bruschettato e insaporito con aglio e olio.

Pagina a cura di Elena Vannucci


ultima pagina eroica: quando si correva per rabbia o per amore

Sei molto concreto nelle questioni lavorative, Marte in Leone ti offre una marcia in più. La Luna nel segno della Vergine regala svolte alla tua attività. Crescono i bisticci in coppia. Eros da urlo: l’astro rosso ti rende sensuale, inimitabile.

Leone

Nettuno è malizioso. Mercurio rafforza l’armonia interiore, ti favorisce nei viaggi, negli incontri professionali. Serata di coccole fra single in cerca di amore, innamorati: Venere è magica. Eros: a quello ci pensa Marte in persona.

Sagittario

Venere, Mercurio e il Sole ti regalano simpatia, abilità,. Marte segue il lavoro in ufficio. I centauri a caccia di dolci novità scalano la Top Ten dell’amore. Serata felice con gli amici, se sei appagato in amore. Entrate: nel menù di Plutone.

DA ADOTTARE drugo

Drugo ha 1 anno, abbandonato a soli 6 mesi, è di taglia medio grande (37 kg),
è dolcissimo e ha sempre bisogno del contatto umano.
È un cane bellissimo e affettuoso, è castrato e ha convissuto serenamente con bambini, cani (maschi e femmine) e gatti.
È affetto da diplasia alle anche e che si decida o meno di operalo, merita una vita serena e una famiglia tutta per lui.
Si cerca una casa con giardino o anche al piano terreno o primo piano, o a qualsiasi piano ma con l’ascensore, così da non dovergli far fare le scale, che aggraverebbero le sue condizioni fisiche (che per il momento non sono assolutamente evidenti).

L’appuntamento del 2 ottobre prossimo, per gli appassionati rappresenta ormai un qualcosa di nostalgico ed irrinunciabile. Stiamo parlando dell’Eroica, manifestazione che dal 1997 celebra ciò che gli organizzatori chiamano “ciclismo autentico”, ossia uno sport faticoso, ignaro delle comodità dei tempi moderni, corso su strade bianche, che non conosce vincitori. Dopo il via “alla francese” ossia libero, da svolgersi in un arco di tempo ben preciso, l’arrivo infatti non conosce una vera classifica, ma solo un elenco, in ordine alfabetico, di orario di partenza e di arrivo dei concorrenti. Da Gaiole in Chianti, dove la corsa conoscerà il suo inizio, partiranno ciclisti ed appassionati provenienti da quasi trenta nazioni differenti: oltre che dall’Italia infatti, molti rappresenteranno la Germania, la Francia, il Portogallo, la Svizzera, addirittura la Finlandia, il Messico e gli Stati Uniti. Tutti dotati, ovviamente, di attrezzatura d’epoca. Accanto alla corsa vera e propria però, sono numerosi gli altri appuntamenti che l’accompagnano: per maggiori informazioni visitate il sito www.eroica-ciclismo.it. Ariete

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Per informazioni: Laura 347 4728515 – 0577 563324 www.adottaunpelosino.it www.sienadozioni.it anapana.siena.adozioni@gmail.com

Toro

Ti piace controllare il tuo territorio, renderlo sereno. La salute risplende, sei in forma e si vede: Venere fa le cose per bene. Liti in casa: Marte è testardo, non confrontarti con i maschi di casa, tanto non la spunti, per il momento.

Vergine

La Luna nel segno ti rende meticoloso, preciso nel lavoro. Giove cammina a passo di gambero, forse è la volta buona che un cliente straniero decide di siglare un contratto con te. Venere ti rende vanitoso, Rivalità nel lavoro: Marte è all’opera.

Capricorno

La Luna indirizza le sue forze nel tuo cielo: autostima e fiducia in ciò che fai viaggiano sugli stessi binari, inoltre hai dalla tua una fertile intuizione, una fantasia geniale, tanta perspicacia. Marte aiuta i flirt segreti, Plutone l’eros fra chi si ama.

Gemelli

Sei così simpatico a qualche collega, ad altre figure del tuo ambiente che è difficile negarti un favore. Mercurio in Bilancia ti rende abile. Venere ti offre altri tipi di emozioni, utili al cuore, all’amore. Single: Marte è in onda, che serata!

Bilancia

Grazie a Mercurio spunta qualche opportunità: occasioni da agguantare al volo, affari o vecchi contatti sfumati che tornano all’ovile. Venere ispira il tuo lato socievole: sei brillante. Vivace l’amore, dolcissimi i flirt. Eros di marca: Marte è sensuale.

Acquario

Mercurio nel IX campo ti spiega come impostare i tuoi programmi. Non aver paura di fare nuove esperienze, ma scandaglia i territori utili ai tuoi fini. L’amore ti coccola: Venere difende la tua storia d’amore, i single a caccia.

Cancro

La Luna nel III campo è festosa. Mercurio solleva impicci in famiglia, frena le attività a gestione familiare. Crescono i confronti in coppia, fra unioni sbiadite: Venere è minacciosa. Voglia di evasione? Fai molta attenzione, Plutone è subdolo.

Scorpione

Negli incontri del giorno procedi spedito. Venere alle tue spalle smorza la tua storia d’amore, col partner sei un pitbull. I single volano sulle ali di Plutone, l’eros è da dieci e lode. Maschi di casa, scontrosi come Marte.

Pesci

Mercurio nell’VIII campo ti induce a essere realista, meno sognatore, remissivo. Così comprendi quando è il caso di concedere la tua fiducia. Venere ti rende sensuale, attraente. Single? A te ci pensa Plutone.

Il Gazzettino Direttore responsabile: Fabio Di Pietro

Fotografie: Fabio Di Pietro

Capo redattore: Martina Cenni

Grafica di: Claudia Gasparri

Hanno scritto: Pancrazio Anfuso, Roberto Barzanti, Erica Becchi, Martina Cenni, Vanessa David, Claudia Gasparri, Daniele Magrini, Nicola Panzieri, Jacopo Rossi, Salvatore Valentino, Elena Vannucci.

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Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008



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