Gazzettino 163 b

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Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 163 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 6 settembre 2011 • Tiratura 8.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

in piazza contro la crisi A pagina 3

In questo numero de Il Gazzettino Senese stagioni al museo: arriva l’autunno

pagina

7

come diventare davvero capitale

pagine

8-9

i magnifici del siena

30

pagine

12-14



sciopero

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scure sul lavoro compatta risposta all’appello della cgil Elena Vannucci

Si è svolto ieri lo sciopero generale indetto dalla CGIL per contrastare la manovra che proprio in questi giorni il Governo sta sottoponendo all’analisi del Parlamento. Un lungo corteo ha attraversato le vie della città e, dopo il ritrovo fissato per le ore 9 alla Lizza, i numerosi manifestanti si sono mossi verso Piazza Salimbeni da dove si sono svolti gli interventi conclusivi. Nei loro discorsi sul palco della centralissima piazza senese, i rappresentanti hanno ribadito le motivazioni che hanno spinto così tante associazioni e istituzioni ad aderire a questa rimostranza. Per agevolare i lavoratori che da tutta la

provincia intendevano muoversi verso la manifestazione senese, la CGIL stessa aveva inoltre organizzato una serie di servizi navetta che dalle diverse zone del territorio sono confluiti verso il centro della città. Un segnale chiaro e deciso, dunque, quello mandato dalle migliaia di cittadini che ieri, in tutta Italia, hanno deciso di scioperare e di scendere in piazza per manifestare contro una manovra da più parti definita come iniqua e incapace di affrontare la gravità della crisi economica attuale. L’iniziativa era stata annunciata solo una settimana fa dal Segretario della CGIL Susanna Camusso, che aveva dichiara-

to: «La situazione è difficile, c’è poco tempo. Ma non cerchiamo un successo per il nostro orgoglio. La CGIL vuole contrastare una manovra insopportabile nella convinzione che lavoratori e pensionati non si possono più fare carico da soli di salvare un’altra volta il Paese. Abbiamo sempre fatto la nostra parte, la faremo anche questa volta. Non ci ritiriamo sull’Aventino». E la risposta pare che ci sia stata; adesso spetterà all’esecutivo prendere atto di quanto successo e trarne le debite conclusioni, magari aprendosi alle parti sociali in cerca di modifiche che rendano gli interventi più condivisi.

siena: estese adesioni allo sciopero di ieri

camusso: un attacco alla costituzione

Lo sciopero generale di 8 ore indetto per ieri dal maggiore sindacato italiano, la CGIL, non ha trovato l’appoggio degli altri due sindacati nazionali CISL e UIL. Nonostante questo però l’iniziativa è stata accolta da numerose associazioni e istituzioni; nella nostra provincia hanno aderito allo sciopero enti importanti, come la Federconsumatori, che attraverso un comunicato stampa ha invitato a partecipare allo sciopero non solo i consumatori, «tra i più danneggiati sul piano economico e sociale, già costretti a rivolgersi sempre più spesso alla nostra assistenza per difendersi dagli abusi di grandi società e non di rado dello Stato stesso», ma i cittadini tutti. A questo proposito, significative le parole del Presidente della Federconsumatori della provincia di Siena Wilde Terrosi: «Siamo stufi di pagare per tutti. Vogliamo contribuire a salvare il nostro Paese ma a questo punto pretendiamo di non essere soli». Appoggio all’iniziativa è stato incassato anche da altri enti, come l’Arci e il Movimento Pansessuale (comitato promotore Arcigay) i quali attraverso una nota congiunta hanno fatto sapere che: «Giustizia sociale, coesione ed equità sarebbero i primi elementi per rimettere in moto il Paese. Siamo di fronte, invece, a un pacchetto di misure che, ancora una volta, risparmia i ricchi e colpisce le fasce più deboli e gli enti locali, già penalizzati negli anni da una progressiva riduzione delle risorse. Tutto questo mette in pericolo la possibilità di continuare a garantire i servizi essenziali promossi fino ad oggi, in particolare nei settori del welfare e delle politiche giovanili». Hanno aderito anche il Comitato Referendario Acqua Pubblica, l’Auser, l’Unione Italiana Ciechi, l’Udi (Unione Donne d’Italia), il Comitato Donne del 13 febbraio (Comitato SeNonOraQuando) e l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) che dal suo sito ufficiale ha fatto sapere, pur aderendo allo sciopero indetto dalla CGIL, che «Resta fermo, in ogni caso, l’obiettivo imprescindibile dell’unità sindacale, particolarmente importante e decisiva in momenti così difficili per la vita del Paese». Per quello che riguarda i partiti politici, hanno detto sì PD, IDV, Rifondazione Comunista, SEL e Giovani Democratici. A titolo personale hanno inoltre aderito anche diversi sindaci: oltre a Ceccuzzi, infatti, hanno scioperato i primi cittadini di Abbadia San Salvatore, Castelnuovo Berardenga, Chiusi e Poggibonsi oltrechè il Presidente della Provincia di Siena, Bezzini, e la parlamentare Susanna Cenni.

La manifestazione di ieri, già programmata da giorni dalla CGIL, è stata si è resa ancor più necessaria dalle ultime delibere del Governo che, dopo giorni di lavori sulla manovra, ha approvato un emendamento sull’articolo 8 di sostanziale importanza. La questione, infatti, riguarda una modifica fondamentale all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori che, di fatto, andrebbe quindi a intaccare quelle norme che attualmente regolano le aziende in materia di licenziamenti. Duro il parere della leader CGIL a riguardo: «Le modifiche volute dalla maggioranza di governo all’articolo 8 indicano la volontà di annullare il contratto collettivo nazionale di lavoro e di cancellare lo Statuto dei lavoratori, e non solo l’articolo 18, in violazione dell’articolo 39 della Costituzione e di tutti i principi di uguaglianza sul lavoro che la Costituzione stessa richiama». La Camusso, inoltre, denuncia la gravità dell’emendamento anche per quello che riguarda la possibilità per i lavoratori di poter scegliere i propri rappresentanti: «Negano il principio di rappresentatività che non può che essere dato dall’iscrizione al sindacato e dal voto dei lavoratori che viene invece escluso dalle modalità previste dall’articolo 8», e infine annuncia: «Vogliamo ancora una volta sottolineare il comportamento autoritario del Governo che interviene sull’autonomia contrattuale delle parti con una scelta senza precedenti nella storia della nostra Repubblica».


il mestiere lorenzo rossi

che il pane sia “magnifico”

Ilaria Acciai

U

n caldo quasi insopportabile, il profumo dolce del pan co’ santi appena sfornato, il sorriso gentile e grande di Lorenzo che mi viene incontro come se già mi conoscesse. Se le scelte si fanno in base alle sensazioni, o meglio ancora, di pancia, allora il pane del Magnifico è il più buono del mondo. Trovo Lorenzo impegnato a sfornare pinolate che non manca di farmi assaggiare. È ancora calda e la sua sofficità mi viene raccontata ancor prima che il palato ne sia stupito. A me i pinoli nemmeno piacciono. Eppure quell’assaggio mette in discussione le convinzioni di una vita. Provo a concentrarmi perché non è in veste di assaggiatore che sono qui, ma per raccontare uno dei mestieri più antichi e, senza dubbio, più faticosi: il fornaio. Il Magnifico è qui dal 1952 quando lo zio di Lorenzo lo aprì al primo piano dello storico palazzo che fu residenza di Pandolfo Petrucci, detto appunto il Magnifico. In pieno centro e ad un passo dal Duomo il forno della famiglia Rossi è una delle botteghe storiche di Siena e una delle tappe preferite di turisti e curiosi di ogni genere. Anche il babbo di Lorenzo era fornaio e forse è proprio vero che «il pane ci s’ha nel sangue», come dice lui scherzando. Il babbo infatti non voleva che il figlio facesse il suo stesso mestiere. Troppi sacrifici, troppo lavoro e troppo poco tempo per stare coi figli. «Ma si vede che ce l’avevo dentro questa passione. Quando uscivo da scuola correvo subito qui a guardare mio zio e a dare una mano. Poi nell’80 ho iniziato a lavorarci e nell’86, dopo la morte improvvisa di mio zio, ho costituito una società con i miei cugini. Da allora sono qui ogni giorno, perché questo è un mestiere che non conosce pause.» E in effetti qui non c’è solo un lavoro, ma un si-

stema di vita. Gli orari non sono quelli del mondo fuori, ma quelli delle lievitazioni, delle cotture in forno e delle impastatrici. Un lavoro a ciclo continuo che inizia molto prima delle 3 o 4 di notte, che nell’immaginario collettivo sono il momento in cui il fornaio scende al forno. È già dalla sera prima che i lieviti devono cominciare ad essere preparati; è allora che inizia la pianificazione del lavoro per il giorno successivo. Così in base agli ordini e alle consegne si fa il calcolo del lievito madre necessario a tutti gli impasti. Se ne considera l’acidità in base alla stagione e si iniziano le lavorazioni partendo dal “pane fino”, il primo impasto che si utilizza nella preparazione di pizze e ciaccini. E poi su su fino al pane, che qui si inforna ancora con la stecca. Soffice e con la crosta spessa e croccante, il fondo è rugoso, sporco di farina e imperfetto. Non è liscio o peggio a puntini perché poggiato su un anonimo piano con motivo, ma è il pane come dovrebbe essere. Fa gola e vien voglia di spezzarlo con le mani e di staccarne un morso, anche se, dopo la pinolata, sono passata dall’assaggio del ricciarello, morbidissimo e profumato, al pan co’ santi basso, una squisitezza che non vi posso raccontare. Passione, sudore, ricerca continua e attenzione ai dettagli. «Il mestiere del fornaio lo devi amare altrimenti non lo puoi mandare avanti», dice Lorenzo dopo aver sfornato l’ennesima torta dal grande forno. È lui infatti che ha introdotto la tradizione dolciaria in questa bottega. Lo zio aveva passione per il pane, la pasta e per la pizzicheria, ma non per i dolci. È stato Lorenzo ha cominciare la sperimentazione nel ’96, provando, dosando e saggiando. Oggi i suoi ricciarelli sono tra i più conosciuti e apprezzati, come il panforte m a r -

gherita e il panpepato, oppure i cantucci nella variante classica e in quella con gocce di cioccolato e nocciole. «Il risultato è l’unico mezzo che hai per conservare il tuo lavoro. Hai due mani, le materie prime e testa e passione per fare. Devi avere ben in mente qual’è il tuo obbiettivo, il prodotto che vuoi ottenere. Per questo ho sempre preferito lavorare con piccole quantità ma bene, piuttosto che vendermi e perdere la tradizione di questa famiglia». Le mandorle di Avola, le uova freschissime, le farine non lavorate, gli antichi macchinari restaurati e messi a norma. Tutto è scelto per fare un prodotto unico perché come dice Lorenzo «non conta cosa hai fatto fino ad ora, ma cosa farai di qui in avanti».


il personaggio maurizio bologni

l’articolo che salvò il papa Martina Cenni

Ha salvato Papa Wojtyla e solo questo basterebbe, forse, a dedicargli un intero numero del Gazzettino. È stato tra i primi giornalisti della grande avventura del Corriere di Siena, tra i fondatori dell’agenzia Freelance e corrispondente di

1 il suo destino non era in farmacia Nato a Chiusi, ha frequentato il liceo classico a Montepulciano per poi iscriversi alla facoltà di Scienze Politiche a Siena nel 1980. «Ho scelto quel corso perché guardavo al diritto come ad uno sconosciuto che mette in soggezione, ma dopo qualche esame ho capito che mi sbagliavo». Si iscrive così a Giurisprudenza e si laurea nell’86. Nato in una famiglia di farmacisti nessuno lo inizia al giornalismo, ma quella per la cronaca sembra essere una passione innata. Già da ragazzo scrive, infatti, per un periodico del paese e ancor prima di iscriversi all’università diventa corrispondente de La Nazione da Chiusi, introdotto dall’amica Gabriella Ferranti, allora ricercatrice universitaria presso la cattedra di Organizzazione Internazionale con la quale si laurea il Bologni.

4 il legame con siena Il legame con Siena resta profondo perché è alla nostra città che deve davvero l’inizio di questo virus che non fa male e che è diventato giorno dopo giorno la sua vita. «C’è un’aria di autenticità a Siena e ogni volta che torno il legame forte che c’è si rinfocola ad ogni respiro. È qui che ho iniziato davvero a fare il giornalista in quella folle avventura che fu il Corriere; c’era l’idea di essere pionieri, c’era il mito del buco e l’imperativo: darne e non prenderne».

Repubblica per le province di Arezzo, Siena e Grosseto. «Il giornalismo è un virus che mi ha colpito e mi è cresciuto dentro». Così Maurizio Bologni inizia il racconto di una professione che spesso è andata a cercarlo.

2 il virus lo prende al corriere di siena I genitori gli impongono un dictat: laurearsi prima di pensare al giornalismo. Ma quello è un anno di grande cronaca per Chiusi. Un omicidio e poi un crollo che isola il paese lo costringono a più di una nottata alla battitura della tesi. Appena laureato, siamo nell’aprile dell’86, riceve inaspettatamente una telefonata da Stefano Bisi, che lo invita a partecipare alla grande avventura del neonato Corriere di Siena. Bologni rifiuta per dedicarsi ad un’estate di riposo dopo le fatiche scolastiche, ma a settembre la proposta torna a cercarlo con una nuova telefonata. È tempo di accettare. In breve tempo viene assunto e qualche anno più tardi diviene professionista. È qui che il “virus” lo infetta profondamente e che rimarrà fino alla chiusura del giornale nel ’93. Lo stesso anno, dopo soli pochi mesi da disoccupato, gli viene offerta una collaborazione con Repubblica come corrispondente per le province di Arezzo, Siena e Grosseto. Non si lascia sfuggire l’opportunità e pochi anni dopo viene assunto a tempo indeterminato.

3 da papa wojtyla alle brigate rosse Nel mezzo c’è il racconto di anni di cronaca, della fondazione insieme agli amici David Rossi e David Taddei, dell’agenzia Freelance e della partecipazione alla rifondazione del Corriere di Siena. C’è anche la storia di come, nel 2004, salvò la vita a Papa Giovanni Paolo II “impedendogli” di andare a Sarajevo, allora sotto i bombardamenti. «Ero a Siena e dalla redazione di Firenze mi chiamarono e mi dissero di andare a Pontignano ad un convegno dove sarebbe stato presente il responsabile ONU della sicurezza a Sarajevo. Mi dissero di provare ad intervistarlo, anche se, senza alcun dubbio, non mi avrebbe dato udienza. Invece mi parlò e con l’aiuto del traduttore dichiarò che era praticamente impossibile garantire la sicurezza del Papa a Sarajevo in un momento così delicato». Divenuto o meno strumento di decisioni già concertate, fatto è che all’articolo di Bologni seguì la decisione di annullare il viaggio del pontefice in ex Jugoslavia. Oltre a questo tanti altri sono stati i fatti di cronaca seguiti dal Bologni: dal ritorno delle Brigate Rosse con l’attentato della Lioce nel 2003 nei pressi di Arezzo, alla strage di Viareggio del 2009. Da qualche anno però il suo interesse per l’economia si è intensificato tanto da portarlo a condurre un’inchiesta, che diverrà presto un libro, sulle aziende toscane che hanno retto alla crisi e hanno saputo reinventarsi.


succede in città

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wi-fi in piazza Piazza del Campo, Piazza del Duomo, Piazza Gramsci e Piazzale Rosselli. Saranno queste le prime quattro piazze di Siena dotate di Wi-Fi gratuito, che consentirà ai cittadini un accesso wireless ai servizi del Comune e alla navigazione web. Lo ha deliberato la giunta comunale riunitasi lo scorso mercoledì 31 agosto. L’obiettivo del progetto è quello di realizzare una “rete civica dei servizi comunali” accessibile in modalità wireless, per mezzo della quale rendere disponibili, a cittadini e turisti dotati di portatile (NetBook, NoteBook, palmari e smartphone) servizi di natura istituzionale, informazioni turistiche e culturali, aggiornamenti in tempo reale sulla mobilità, news ed eventi. Una parte importante del progetto generale, inoltre, prevede l’accesso ad alcune applicazioni della rete, dalla navigazione sul web all’utilizzo della posta elettronica, in condizioni ed entro tempi di navigazione che saranno definiti dal Comune. L’amministrazione comunale provvederà, inoltre, all’accreditamento degli utenti per l’accesso alla rete attraverso una “welcome page”, dalla quale sarà possibile visualizzare informazioni sul Comune e registrarsi per accedere alla navigazione. L’obiettivo è quello di arrivare, in futuro, a coprire venti piazze della città, tra centro storico e quartieri periferici. «Abbiamo iniziato con quattro piazze estremamente significative per Siena - ha affermato il sindaco di Franco Ceccuzzi - Piazza del Campo e Piazza del Duomo, infatti, sono due cuori della città, mentre Piazza Gramsci e Piazza Rosselli rappresentano due “portali” da cui, ogni giorno, arrivano e partono tanti cittadini e tanti visitatori».

siena, una città per le donne «Parcheggi rosa, tata di quartiere, valorizzazione dei servizi per l’infanzia, riorganizzazione degli spazi e degli orari della città sono solo alcune delle misure su cui stiamo lavorando». Così Paola Rosignoli, assessore alle pari opportunità del Comune di Siena è intervenuta negli scorsi giorni per rispondere all’appello lanciato da una cittadina senese. «Fare di Siena una città sempre più a misura di donna. È questo uno degli obiettivi prioritari del programma e per questo l’amministrazione comunale sta lavorando sin dall’inizio del mandato. Servirà un po’ di pazienza e l’impegno di tutti, perché il contesto di crisi generale e i tagli agli enti locali ci costringono ad uno sforzo straordinario, ma sono convinta che, grazie al grande lavoro che gli uffici tecnici stanno portando avanti, riusciremo a cogliere quei risultati necessario per migliorare la qualità della vita e garantire la piena parità di genere per le donne e le mamme senesi». Il Comune, infatti, ha già demandato agli uffici competenti l’individuazione dei posti da riservare ai parcheggi rosa, destinati alle donne in stato di gravidanza e alle mamme con bimbi fino ad un anno di età, e lo studio della relativa segnaletica, visto che strutture di questo tipo non sono previste dal codice della strada. Sul fronte della “tata di quartiere” l’amministrazione si sta inoltre attrezzando per istituire un albo delle tate che, con la collaborazione del terzo settore e del volontariato, possano offrire cure qualificate a bambini tra 0 e 6 anni. «Siamo convinti - prosegue Rosignoli - che una mobilità più sostenibile e accessibile per le neo mamme debba essere uno dei primi compiti del mobility manager, figura di cui si doterà l’amministrazione nelle prossime settimane. Raccogliamo, inoltre, l’invito di creare spazi dedicati all’allattamento e alla

cura dei bambini all’interno degli uffici comunali, cercando di sensibilizzare così anche altri soggetti, pubblici e privati, ad andare in questa direzione». Per quanto riguarda, infine, le priorità di accesso agli asili nido e alle scuole di infanzia, il principio adottato dall’amministrazione comunale è quello costituzionalmente sancito, come ha precisato l’assessore, dell’uguaglianza tra tutti i cittadini. Saranno quindi potenziate le strutture esistenti, cercando la qualità dell’offerta pubblica e calibrando sulla base del lavoro part o full time gli orari di apertura. «Sono tutti interventi impegnativi - ha concluso la Rosignoli - e che richiedono tempo e risorse, ma faremo di tutto per cogliere tutti gli obiettivi che ci siamo posti».

pd, tesoriere rosa

È a maggioranza femminile, con sette donne su tredici componenti, il nuovo esecutivo dell’unione comunale di Siena del Partito democratico. L’organismo dirigente è stato nominato lo scorso mercoledì 24 agosto dal segretario del partito, Giulio Carli, durante l’assemblea che si è tenuta presso la Fortezza Medicea. Carolina Persi è stata eletta all’unanimità nuovo tesoriere, succedendo nell´incarico al nuovo segretario Giulio Carli.

l’ateneo senese tra i 500 del mondo Tra i 500 migliori Atenei al mondo c’è anche l’Università di Siena: la classifica ARWU 2011 (Academic Ranking of World Universities), recentemente divulgata e redatta dall’Università Jiaotong di Shanghai, include quella di Siena insieme ad altre 21 Università italiane tra gli Atenei al top nel mondo, nonostante le sue dimensioni medio-piccole. La classifica di Shanghai si basa su parametri essenzialmente quantitativi, che quindi sono influenzati positivamente dalle maggiori dimensioni di ogni Università. Il risultato dunque è particolarmente positivo per Siena, se si considera che tra le 22 Università italiane complessi-

vamente presenti, è una delle due insieme a Ferrara, ad avere meno di 20 mila iscritti. «Mi preme mettere in evidenza la performance dell’Università di Siena nella classifica cinese - ha sottolineato il rettore Angelo Riccaboni - perché da questa emerge senza dubbio che siamo tra le migliori istituzioni di didattica e di ricerca nel mondo e tra le migliori in Italia. Soffermandosi, infatti, ad analizzare il punteggio in proporzione alle dimensioni, scopriamo che siamo duecentosettantesimi al mondo e sesti in Italia».

Tutti i mercoledì è possibile leggere il settimanale free Il Gazzettino Senese nella versione scaricabile in pdf grazie a Siena News. Nella home page del giornale elettronico più letto di Siena e provincia troverete infatti un link che vi permetterà questa operazione.

www.sienanews.it


cultura stagioni al museo: arriva l’autunno

Dal successo della rassegna Primavera al Museo 2010, che ha visto una grande partecipazione di cittadini e turisti, nasce Autunno al Museo 2011 che dal 9 settembre al 27 novembre prossimi proporrà un nuovo e ricco calendario di appuntamenti da non perdere per vivere appieno i 43 musei delle Terre di Siena. Durante tutti i finesettimana, visitare lo straordinario patrimonio custodito nel sistema museale senese sarà ancora più interessante, grazie agli allievi del corso per guida turistica, formati dall’Istituto Dante Alighieri. Saranno loro, infatti, ad accompagnare gratuitamente i visitatori nel viaggio alla scoperta dei musei che partecipano alla Fondazione Musei Senesi. Un sistema unico in Europa, volto a preservare e valorizzare al meglio le meraviglie di un territorio come quello delle Terre

di Siena che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto, ricco di preziose testimonianze archeologiche, di straordinari capolavori artistici, di rarissime collezioni scientifiche e naturalistiche. Si comincia, come detto, venerdì 9 e sabato 10 settembre con la visita al museo Tepotratos. Scene del Teatro Popolare Tradizionale Toscano di Monticchiello in concomitanza con la festa dell’Arci. Si proseguirà nel weekend del 24 e 25 settembre con le visite al Museo Civico e Archeologico e d’Arte Sacra e al Museo Cassioli di Asciano in occasione di settembre ascianese. Nello stesso weekend sarà possibile ammirare il patrimonio del Museo d’Arte Sacra della Valdarbia e del Museo della Mezzadria di Buonconvento in occasione della sagra della Valdarbia. Altre iniziative sono previste fino al 30 settembre.

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la scomparsa di cirese

È scomparso domenica scorsa a Roma all’età di 90 anni l’antropologo Alberto Maria Cirese, uno dei maggiori studiosi delle culture e delle tradizioni popolari. Professore emerito della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza”, Cirese era stato anche insegnante di Antropologia Culturale presso il nostro Ateneo dal 1971 al 1973. Nato ad Avezzano (L’Aquila) il 19 giugno 1921, Cirese studiò a Campobasso, Rieti e Roma, laureandosi con Paolo Toschi in storia delle tradizioni popolari. Iniziò la carriera accademica all’Università di Cagliari per passare poi all’insegnamento di Antropologia Culturale all’Università di Siena e infine a quella di Roma.

premiato cesare gigli

inaugurata la mostra di mitoraj È stata inaugurata domenica scorsa l’attesissima mostra Igor Mitoraj: dialoghi etruschi. La mostra organizzata da Vernice Progetti Culturali in collaborazione con Fondazione La Versiliana rimarrà aperta dal 4 settembre al 9 ottobre 2011 presso le sale del Museo Civico di Sarteano. L’esposizione è incastonata come un prezioso gioiello nell’ambito della rassegna culturale Archeofest, organizzata dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Vernice Progetti Culturali, con la collaborazione della Fondazione Musei Senesi. Le sculture di Mitoraj rappresentano in maniera esemplare il rapporto esistente tra arte contemporanea e antica, sposandosi alla perfezione con la ricostruzione della Tomba della Quadriga Infernale presente nelle stanze del Museo. Nelle opere dello scultore polacco rivive il dialogo tra la tradizione e la modernità, in equilibrio tra la grande tradizione classica e la contemporaneità, raccogliendo così la sfida di misurarsi con uno dei territori più affascinanti d’Italia.

Luci e celebrità a San Gusmé dove, nel palco allestito dalla Pro Loco in Piazza Castelli per la Festa del Luca Cava, è salito Cesare Gigli che, vincitore del Premio “Silvio Gigli”, ha ricevuto l’ambita statua, preziosa opera d’arte in bronzo. Regista e attore, nome famoso del cinema, personaggio apprezzato per la sua qualificata ed eclettica professionalità, Cesare Gigli è stato premiato a San Gusmé per aver contribuito con esperienza e capacità e con la sua poliedricità, ad elevare e promuovere l’offerta italiana, espressione di uno stile di vita apprezzato nel mondo. Questione di meriti ed anche di continuità familiare: Cesare è figlio di Silvio Gigli a cui San Gusmé dedica il Premio.


come diventare dodici domande all’assessore alla cultura Lucia cresti. Ciò che occorre fare per partecipare al bando di capitale europea della cultura 2019.

Il Consiglio Comunale

sta discutendo su

Siena

capitale europea della cultura.

Fra pochi giorni Si attendono nuove iniziative e una nuova spinta propulsiva. Su questi e altri temi Daniele Magrini, direttore di Toscana Tv, ha intervistato per noi il nuovo assessore alla cultura Lucia Cresti. si riunirà il comitato promotore.

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Assessore, il comitato promotore di Siena capitale europea della cultura nel 2019, si riunisce il prossimo 20 settembre. E’ la scelta che la giunta comunale ha adottato il 25 agosto scorso. Quali le direttrici di marcia che intendete trasmettere, sia nei contenuti che nell’organizzazione? E cosa ha fatto il Comitato in questo anno o poco più di insediamento? Il 20 settembre entreremo nel vivo della sfida di Siena a capitale europea della cultura 2019. Fino ad oggi il lavoro del Comitato ha prodotto essenzialmente delle linee di indirizzo generali legate a parole e concetti chiave che potrebbero contraddistinguere il progetto. Ora dobbiamo cambiare decisamente passo e cominciare a dare concretezza a questa idea di Siena 2019. Come primo atto, a questo proposito, penseremo a rivedere i vari comitati organizzativi previsti dallo Statuto: oltre al comitato di progetto locale costituiremo un comitato scientifico, il quale dovrà proporre idee e accompagnare l’attuazione del programma da presentare al bando nazionale del 2012. Si pensa inoltre di proporre un comitato internazionale, costituito da personalità, anche e soprattutto straniere, che lavoreranno per sostenere il progetto in ambito europeo. Per elaborare una sintesi del lavoro di questi organismi, istituiremo un’unità operativa che sia l’anima di Siena 2019 ed eventualmente una segreteria organizzativa che, attraverso un ufficio e un lavoro di front office, possa dare anche materialmente il senso di un luogo dal quale si sta costruendo questa sfida. Ci sono ben 15 città italiane candidate e fra queste Venezia, Ravenna, Torino, tanto per citarne solo alcune. Se ne aggiungeranno altre e si rischia un mucchio selvaggio. In vista del bando ufficiale, che verrà pubblicato il prossimo anno, e della scelta finale che avverrà nel 2015, esponenti del Governo hanno già detto che le candidate sono troppe, qualcuno si è già pronunciato a favore di Ravenna, altri ancora - per non fare il solito nome - si sono espressi contro Siena a causa del Palio. Non è che la nostra città parte già svantaggiata? Siamo consapevoli che le realtà in competizione sono tante e di grande spessore e tutte daranno

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battaglia per cogliere questa opportunità. Siamo convinti però che Siena abbia tutte le carte in regola per avanzare una candidatura forte e credibile in vista del 2019. Sono pienamente d’accordo con quanto espresso dal sindaco in un recente intervento in cui ha evidenziato che esiste una pregiudiziale da parte del governo rispetto alla nostra città. Una pregiudiziale neanche troppo velata, visti, solo per fare un esempio, i recenti attacchi rivolti alla nostra Festa. Credo, però, che questo ostruzionismo debba solo rafforzarci a dar vita ad un progetto di dimensione europea preparato con massima cura in base agli obiettivi e ai criteri richiesti e condiviso e partecipato da tutti i cittadini. Le altre città stanno realizzando alleanze e sinergie per vincere la sfida a Capitale Europea della Cultura. Siena ha già incassato l’appoggio incondizionato della Regione Toscana e quello annunciato informalmente dal sindaco di Firenze. Come si lavorerà su questo fronte? L’appoggio da parte della Regione è essenziale, così come la collaborazione e la sinergia con altre città toscane. Cercheremo di rafforzare questa sinergia, organizzando occasioni ed eventi in modo da creare una rete sistemica che possa promuovere Siena non solo come singola città, ma come asse baricentrico e capofila di un intero territorio. Uno dei punti cardine per rivestire il ruolo di Capitale Europeo della cultura è che le manifestazioni vengano utilizzate quale base per una strategia duratura di sviluppo culturale delle città interessate. Significa non eventi effimeri, ma capacità di investimenti che producano effetti duratori. L’Unione Europea contribuisce con un milione e mezzo di euro, che non può rappresentare oltre il 60% dellle risorse investite. E non pare che questi siano anni facile per investire nella nostra città. Cosa ne pensa? In effetti il contributo dell’Unione Europea non è sufficiente per sostenere gli investimenti legati ad un progetto di questo tipo. E’ altrettanto vero che siamo in un periodo di ‘vacche magre’ e la città non può contare sulle risorse su cui invece poteva contare in passato. Dobbiamo lavorare affinché si attivino sinergie pubbliche e private a livello cittadino, ma anche del territorio circostante e regionale in modo da reperire le risorse necessarie per coltivare il sogno di Siena capitale della cultura. Siamo convinti che, proprio nei periodi più difficili, possano essere poste le basi per progetti sul lungo periodo. Non una visione della cultura contingente e legata all’evento, ma un’occasione per cambiamenti strutturali e di crescita che abbiano ricadute organiche sulla città e la cittadinanza.

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Linz, che è stata Capitale Europea della Cultura 2009, ha investito le sue risorse per operare un vero e proprio cambio d’abito: da centro siderurgico è passata ad essere il terzo polo culturale austriaco, nonché uno dei più importanti centri al mondo per l’applicazione delle nuove tecnologie alla sfera della cultura. Siena come potrebbe cambiare?
 Linz è sicuramente un esempio, come altri da citare sono Lille, Liverpool, Glasgow, città che si sono profondamente trasformate e riqualificate. Siena non ha bisogno di riqualificarsi quanto, piuttosto, di assumere un profilo più europeo, di aprirsi maggiormente alla contemporaneità. Siena deve riuscire a inserire la sua storia e la sua tradizione, i suoi valori, il suo sistema di relazione, il suo patrimonio culturale, le sue eccellenze come i punti fondanti di un modello di città che si apre alle nuove sfide, ai nuovi linguaggi. Già si dice che il cuore di ogni iniziativa legata a Siena capitale europea della cultura nel 2019, sarà il Santa Maria della Scala, ed il suo recupero come fulcro di attività culturali che siano volano di sviluppo della città. E’ la stessa cosa che si dice da qualche decennio. Non le pare che le enormi potenzialità del Santa Maria della Scala non siano, al momento, sfruttate a pieno, e che i progetti ultradecennali di recupero restino tali, cioè progetti solo sulla carta? Sono d’accordo con lei riguardo al fatto che il Santa Maria della Scala non è sfruttato al massimo delle sue potenzialità. Il Complesso museale deve rappresentare il punto di riferimento per le attività culturali della città. E’ pur vero che i lavori negli ultimi anni sono andati a rilento, per questo ci siamo immediatamente attivati affinché il Santa Maria tornasse ad essere una priorità

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davvero “capitale” Daniele Magrini

dalla creazione degli organismi alle alleanze nella regione, dalle scelte strategiche legate alla storia urbana ai nuovi linguaggi. Il santa maria come cuore del sistema

nell’idea di sviluppo di Siena. Il primo passo è quello di dotare il S. Maria di una forma giuridica che gli consenta di avere una nuova gestione per svolgere la sua funzione, non solo di spazio espositivo, ma soprattutto di luogo di progettazione, di produzione culturale, di formazione: il cuore pulsante di un vero e proprio distretto della cultura. Un impegno, questo, che già entro la fine dell’anno dovrebbe dare i primi risultati, consentendoci anche di accelerare i lavori del cantiere. Inoltre, proprio il Santa Maria sarà il luogo più qualificato per accogliere la sede dei vari organismi organizzativi di Siena 2019, legando ulteriormente la città e il suo vecchio Spedale al progetto di “capitale della cultura”. Oltre alle ricchezze artistiche e storiche, Siena può mettere in vetrina eccellenze musicali come l’Accademia Chigiana, l’Istituto Franci, Siena jazz. Se la qualità è certa, come è la salute finanziaria di almeno alcune di queste attività, che rischiano grosso in questo momento di tagli degli enti pubblici, proprio quando potrebbero essere una carta in più per la corsa di Siena a capitale europea della cultura? I problemi ci sono e anche queste tre eccellenze musicali della città risentono della minore disponibilità di risorse. Sono convinta però, che proprio la loro eccellenza e le professionalità che esse esprimono possano essere la base per superare le difficoltà. Ritengo che sia necessario mettere a sistema il grande patrimonio musicale della città, creando un Polo della musica che, pur rispettando l’identità e la storia di ognuno, sappia valorizzare e collegare le specificità dell’Accademia Chigiana, del Siena Jazz, dell’Istituto Rinaldo Franci e di tutte quelle realtà musicali che sono presenti a Siena e che meriterebbero un maggiore sostegno.

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Una città come Siena ha mancato di lungimiranza, negli anni Sessanta, accantonando il progetto di Alvar Aalto per l’Auditorium in Fortezza. Per decenni avremmo potuto rimediare, quando le risorse anche della banca erano ingenti e disponibili. Ora, visto che è certa la necessità dell’Auditorium e non solo per non correre ad handicap per il ruolo di Capitale Europea della Cultura, come faremo a trovare le risorse necessarie? Inutile rimpiangere il passato e quello che potrebbe essere stato. Se sono stati fatti degli errori, cerchiamo di imparare da essi e guardiamo al futuro. L’Amministrazione sa che l’auditorium, come altre infrastrutture, è una delle priorità che la città richiede per poter crescere e svilupparsi. Stiamo studiando tempi e modalità per ottenere quanto prima questo risultato. Il suo lavoro come assessore alla cultura, si annuncia indubbiamente difficile. Perchè nel nostro Paese i tagli colpiscono sempre indiscriminatamente e ciecamente la cultura, e perchè invece le tante e interessanti attività culturali, dal teatro, alla musica, alla danza, che soprattutto tanti giovani portano avanti con sacrifici e passione, attendono risposte dall’istituzione comunale, soprattutto in materia di spazi. Come farà a dare le risposte che queste realtà si attendono? Vorrei partire dal dato positivo, ovvero dalla presenza ricca e variegata di realtà artistiche nella nostra città. Siena è una città molto vivace da questo punto di vista e anche la qualità è molto alta. Servono spazi, naturalmente, dove poter esprimere questa creatività e sto lavorando, fin dall’inizio del mandato, per riuscire a trovare le soluzioni più adeguate. Allo stato attuale stiamo facendo una “mappatura” generale delle strutture che sono potenzialmente disponibili per accogliere giovani artisti. Fra le attività culturali che si indicano come meritevoli di attenzione per la corsa europea, c’è giustamente il cinema. Ma non le pare una contraddizione il fatto che si realizzino eventi e iniziative di cinema, in una città che praticamente non ha sale cinematografiche? La carenza di cinema sia dentro che fuori le mura è un problema che dovremo risolvere, creando le condizioni, di concerto con soggetti privati che intendono investire nel settore, per poter aprire nuove sale. Naturalmente serve una razionalizzazione e un’attenta valutazione delle sale da aprire, in relazione al bacino di utenza che la nostra città può offrire. Per quanto riguarda i festival, credo

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che puntare su progetti di qualità e legati alla città sia un’ottima strada per sostenere il settore. Con questo spirito abbiamo patrocinato il nuovo Festival Cinematografico ”Campo e Controcampo”, che ha come elemento caratteristico quello di fare sistema nell’ambito della cultura e del cinema, attraverso un calendario annuale di eventi legati al “grande schermo”, di proiezioni, di studi e seminari. Come può recuperare un ruolo nell’arte contemporanea, la nostra città, dopo la scelta di chiudere le Papesse? Il rilancio del “contemporaneo” a Siena sarà uno dei punti chiave del mio lavoro. Non sarà facile, ma è una scommessa su cui punto molto. Quando si parla di arte contemporanea dobbiamo pensare a tutti i nuovi linguaggi, ovvero le forme contemporanee e le nuove tecnologie, intesi come veicoli di trasmissione di contenuti e nuove forme di sapere. Questi gli elementi di forza per trasformare la città in un laboratorio della modernità, che metta a punto un modello culturale distintivo e integrato nelle dinamiche globali. Già dal prossimo anno saranno programmate mostre, eventi e workshop legati all’arte contemporanea e daremo ampio sostegno anche a produzioni “nostre”, valorizzando i giovani artisti locali che lavorano e creano in questo settore. Ancora una volta il Santa Maria della Scala sarà un punto di riferimento, sia come luogo espositivo che come laboratorio creativo. Una parola chiave sarà “apprendimento”; una delle attività fondamentali sarà la continua promozione di percorsi di formazione capaci di avvicinare il pubblico, non solo giovane, alla lingua contemporanea. Lei ritiene che i tempi che stiamo vivendo, nella nostra città, considerando soprattutto la crisi dell’Università e le minori risorse disponibli della banca, consentano a Siena di avere una dimensione europea nel concreto, al di là della cosiddetta vocazione europea, che saremo comunque chiamati a dimostrare nei fatti? Sì, ne sono convinta. Il contesto è difficile e anche Siena, pur rimanendo ai vertici nazionali per la qualità della vita e dei suoi servizi, ha le sue criticità. E’ proprio in un momento difficile , quando alcune certezze a cui eravamo abituati vengono meno, che si misura la nostra capacità e volontà di guardare al futuro in una visione programmatica di lungo periodo e di grande respiro a vocazione internazionale. E’ la nostra grande occasione per dimostrare tutto questo. La nostra sfida di amministratori e di cittadini.

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spettacoli

la compagnia di andaloro «La danza è una disciplina seria, bisogna combatterla, per questo la vera tecnica si impara solo sul palcoscenico». Con queste poche parole Massimo Andaloro riesce ad esprimere la misura dell’impegno, della dedizione e della passione per questa disciplina, nonché la filosofia che sta alla base del suo ambizioso progetto: la Genia Ballet. La scuola, aperta da poco più di un anno, nasce infatti con un duplice obbiettivo: creare un istituto di danza altamente professionale e una compagnia stabile formata non solo da allieve ed allievi della scuola, portati così al professionismo, ma anche da ex colleghe e colleghi con i quali Massimo Andaloro ha lavorato durante la sua lunga carriera. Questa stupenda opportunità, che nasce a pochi chilometri dalla nostra città, in località Montarioso, è frutto di una professionalità, una disciplina ed uno stile acquisiti dal maestro Andaloro negli anni trascorsi accanto ai nomi più grandi della danza internazionale. Allievo del grande maestro Evgheni Polyakov, Andaloro ha avuto infatti la grande opportunità di studiare e lavorare con la compagnia del Maggio Musicale, prima come comparsa in vari balletti del repertorio classico e dall’82 come ballerino della compagnia dove essere arrivato primo al concorso per ballerini del corpo di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino. Nell’88 viene infine designato ballerino solista del MaggioDanza, compagnia per la quale danzerà fino al 2008. In 20 anni di carriera ha lavorato sotto la guida di otto diversi direttori artistici e danzato al fianco di étoiles di fama mondiale, fra i quali ricordiamo: Rudolf Nureyev, Carla Fracci, Alessandra Ferri, Sylvie Guillem, Roberto Bolle, Julio Bocca, Maximiliano Guerra, Charles Jude, Florence Clerc, Agnes Letestu, Maia Plisetskaja, Eleonora Abbagnato, Louis Falco, Denis Ganio. A partire dai primi anni ’90 Andaloro ha iniziato poi ad affiancare all’attività di ballerino quella di coreografo, elaborando fin dall’inizio un proprio stile basato

sulla padronanza della tecnica classica, reinterpretata e “sfibrata” in chiave postmoderna, e tradotta così in un linguaggio e una gestualità contemporanei. Ampi e funzionali gli spazi della scuola danno, nelle intenzioni del maestro, l’idea immediata della possibilità di movimento e delle potenzialità di ciò che si può fare. «Gli allievi devono imparare a lavorare in spazi grandi per fare cose grandi. Devono imparare a conoscere le loro potenzialità in spazi ampi, come sono quelli del palcoscenico». Per questo nel progetto di Massimo c’è anche l’idea straordinaria di creare un teatro interno alla Genia Ballet School, dove portare in scena il suo estro e la meraviglia dei movimenti dei suoi allievi. Il programma della scuola prevede oltre a lezioni di danza classica e danza contemporanea, lezioni di passo a due, lezioni individuali di repertorio classico e moderno per audizioni, preparazione atletica, “il gioco della danza”, ovvero lezioni pensate specificamente per allieve ed allievi di età compresa fra i 6 e i 9 anni, stage di danza con maestri di fama internazionale, lezioni di punta e di varie danze di stile (hip hop, contact, funky, teatro danza, etc.). «Scelgo i maestri della Genia Ballet - aggiunge il maestro Andaloro - sia per la loro preparazione tecnica e professionale, che per il loro rapporto con i ragazzi. Non c’è niente di peggio del creare conflitti con gli allievi e rischiare di bloccare da bambini o nell’adolescenza un talento che deve essere solo aiutato a fiorire». Per il momento, la compagnia, non ancora divenuta stabile, si sta preparando al debutto Fell Love previsto all’Auditorium di Roma il prossimo 18 settembre. Lo spettacolo composto da una prima parte sulle musiche di Bach e da una seconda su musica elettronica, sarà interpretato dalle danzatrici che hanno vinto l’audizione della Genia Ballet nel novembre 2010.


provincia come cambia “terre di siena” Mantenere alta la competitività e l’attrattività delle “Terre di Siena”, razionalizzando e aumentando l’efficacia delle risorse disponibili. È questo lo spirito con il quale la Provincia di Siena ha riorganizzato il coordinamento, la programmazione e la promozione turistica integrata, in seguito allo scioglimento delle Apt, come previsto dalla Legge regionale n. 65 del 29 dicembre 2010. Il nuovo modello organizzativo e gestionale, approvato dalla giunta provinciale nei giorni scorsi, punta al rafforzamento del ruolo di regia della Provincia di Siena per integrare e rendere coerenti, nei contenuti e nei metodi, le politiche locali con l’attività promozionale della Regione Toscana, attraverso una struttura interna, inserita nel Settore sviluppo economico. «Abbiamo scelto di collocare le competenze e le funzioni della Provincia in materia di turismo - spiega Anna Maria Betti, assessore provinciale - all’interno del Settore sviluppo economico. Dal 1° settembre la nuova struttura si occuperà di rendere ancora più riconoscibile il marchio Terre di Siena nel mondo e di svolgere un ruolo più marcato di programmazione e coordinamento dei vari soggetti sul fronte della promozione e del marketing integrato». La nuova struttura potrà contare sulla professionalità dei venti dipendenti provinciali, precedentemente assegnati alle Apt di Siena e di Chianciano, che svolgeranno le loro funzioni dalle sedi operative di Chianciano Terme, Siena e Abbadia San Salvatore. La nuova struttura si occuperà della promozione turistica, coordinando le diverse azioni e i tanti soggetti; un ruolo che, nella nuova impostazione regionale, la Provincia è chiamata a svolgere insieme alla Camera di Commercio.

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si vola nel cielo di chiusdino Erika Becchi

Avvitamenti, picchiate e acrobazie in volo nel cielo di Chiusdino per l’apertura del Campo Volo “Rossetti”, la pista aerea gestita dall’associazione sportiva dilettantistica Avio Club della città, sezione aerea protezione civile “Comandante Claudio Rossetti”. La pioggia non ha impedito le prestazioni aeree di Filippo Roncucci ed Enzo Piacenti, che hanno regalato il momento più entusiasmante di domenica mattina, in occasione dell’inaugurazione della pista aerea, la seconda in Italia gestita da un’associazione sportiva. L’inaspettato maltempo ha ridotto il programma previsto per la mattinata, ma in qualche modo ha dato la benedizione a una pista aerea che sarà utilizzata per le attività di protezione civile ma anche come veicolo di promozione turistica per il territorio e come area di atterraggio per privati. L’associazione che gestisce la pista è nata nel 2007 per motivi ludici, senza scopo di lucro. «Insieme ha un gruppo di amici e appassionati di volo - racconta il presidente, Sergio di Fazio - abbiamo discusso della mancanza di una sorveglianza dall’alto e delle meraviglie naturali della nostra zona, ed è nata così

l’idea di un campo volo nel territorio di Chiusdino». Il Campo Volo “Rossetti”, ultimato nei mesi scorsi presso un vecchio campo agricolo, è lungo 700 metri ed è stato interamente realizzato grazie all’autofinanziamento di circa 800mila euro provenienti dei soci fondatori. Presso l’area è stato costruito anche un hangar, una struttura antisismica di circa 500 metri quadrati, utile anche come riparo di primo soccorso in caso di calamità e che può ospitare i sei aerei e l’elicottero a disposizione dell’associazione. Su consiglio dell’amministrazione comunale l’hangar è stato realizzato in una colorazione verde che si mimetizza con la folta vegetazione dell’area, rimanendo visibile solo per i velivoli in volo, senza creare un impatto visivo eccessivo. Gli ultraleggeri a disposizione, invece, sono ideali per il sorvolo delle zone boschive e per la protezione civile e sono dotati di monomotori a elica che generano un minimo rumore durante la fase di decollo e un rumore quasi assente in fase di atterraggio, nel pieno rispetto dei decibel indicati dal Ministero dei trasporti. Una struttura innovativa e capace di coniugare l’utilità alla promozione del territorio.


15, Nicola Belmonte, difensore

36, Francesco Bolzoni, centrocampista

23, Franco Brienza, attaccante

1, Zeliko Brkic, portiere

11, Emanuele Calaiò, attaccante

Paul Codrea, centrocampista

6, Mariano de Almeyda Angelo, Centrocampista

33, Gabriele Angella, difensore

Giuseppe Sannino, allenatore

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siena, Finalmente si parte la prima è con il catania uno per uno, in ordine al


I

l Siena aprirà l’ottava avventura in serie A della sua storia sotto al vulcano. A Catania, invece che in casa contro la Fiorentina, in un derby da scintille: il fato aveva progettato un primo atto con i fiocchi, anche perché si trattava del prologo assoluto della serie A 2011/2012. Lo sciopero dei calciatori ha modificato l’agenda, e lo scontro con i viola andrà in onda, probabilmente, a Natale. Nel frattempo, il mercato ha chiuso i battenti, regalando qualche nuova illusione da verificare alla prova dei fatti. Il Siena si è preparato con cura. Ha una squadra nuova, con un buon equilibrio tra gioventù ed esperienza. D’Agostino è l’innesto più importante, Contini, Gazzi, Angelo e Mannini gli elementi d’esperienza, Gonzalez, Belmonte, Destro, Brkic, Milanovic le sfide interessanti, Pesoli e Grossi le possibili idee meravigliose. Non tutte le ciambelle riusciranno col buco: la continuità col Siena di Antonio Conte sarà garantita da Vergassola, Reginaldo, Bolzoni, Calaiò, Rossettini, Terzi, Del Grosso. Per il resto, facce nuove, come quella di Sannino, tecnico emergente. Serviranno gli occhi di tigre, per lasciarsi alle spalle tre delle molte concorrenti per la salvezza. E nessuna paura, per cominciare, sotto il vulcano.

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Pagina agina a a cura cura di di Pancrazio ancrazio Anfuso nfuso

3, Cristiano Del Grosso, difensore 14, Alessandro Gazzi, centrocampista 9, Marcelo Alejandro Larrondo, attaccante

10, Gaetano D’Agostino, centrocampista 12, Simone Farelli, portiere 17, Paolo Grossi, centrocampista

80, MAtteo Contini, difensore 22, Mattia Destro, attaccante 18, Pablo Andrés Gonzalez, attaccante

BIANCO NERO

lfabetico, i 30 bianconeri


77, Alessio Sestu, centrocampista

19, Claudio Terzi, difensore

7, Gennaro Troianiello, centrocampista

8, Simone Vergassola, centrocampista

2, Roberto Vitiello, difensore

Massimo Mezzaroma, presidente

21, Andrea Rossi, difensore

13, Luca Rossettini, difensore

83, Ferreira da Silva Reginaldo, attaccante

26, Emanuele Pesoli, difensore

25, Gianluca Pegolo, portiere

70, Daniele Mannini, centrocampista

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il mago di oz qualche consiglio per il fine settimana Quercegrossa da giovedì 25 agosto 2011 a domenica 11 settembre 2011 Dal 25 agosto all’11 settembre, tutti i giovedì, venerdì, sabati e domeniche, torna l’ormai tradizionale appuntamento con il Braciere di Carne e Pesce presso gli impianti sportivi di Quercegrossa (Monteriggioni-Castelnuovo Berardenga). Le sarate saranno ravvivate da musica e balli. Tutte le sere menù con antipasti, primi, secondi di mare e di terra. Apertura del Braciere ore 20.00 Castellina Scalo da martedì 30 agosto 2011 a domenica 11 settembre 2011 In occasione dell’annuale Festa Patronale dell’8 settembre, i quattro rioni - Campi, Castello, Fiume e Shangai - della frazione di Castellina Scalo si sfideranno in spettacolari e divertenti giochi per conquistare il trofeo finale del barilotto! Domenica 4 settembre alle ore 16.00 la sfilata dei carri allegorici. Giovedì 8 settembre, festa di Santa Ariete

Stai all’erta: possibili noie, in arrivo forse da alcuni amici, dai tuoi familiari, Marte è dispettoso. Mercurio sostiene chi lavora in pro- prio: ordinativi e contratti sono in dirittura d’arrivo. Amore: la Luna è polemica, non esserlo anche tu. Viva gli amici.

Leone

Vuoi smussare gli angoli più spigolosi del tuo carattere, poco importa se non arrivano le trionfali scuse che pretendevi. Fai il primo p a s - so per creare una riconciliazione. Nel lavoro fai progressi, se vuoi cambiare impiego, sei sulla strada giusta.

Sagittario

Hai molte chance per metterti in vista. Forse ti senti attratto da qualcuno, decidi forse di coltivare un personaggio che ti fa gola per motivi di lavoro? Non fa differenza. L’occasione per avviare il discorso la trovi. Hai una sottile ansia che riguarda la casa.

Maria Nascente; SS. Messe alle ore 8.30, 11.15 e 17.30; alle 18.30 processione per le vie del paese accompagnata dalla Fanfara dei Bersaglieri; dalle 16 alle 23 vi sarà anche lo Speciale Mercatale della Valdelsa lungo Via Berrettini. Venerdì 9 settembre alle 21.30 in Piazza Bersaglieri spettacolo “Il leggendario carro dell’Unità” Domenica 11 settembre alle ore 17.00 F1 dei “Grilli” (artigianali carretti monoposto) per le vie del paese. San Gusmè da sabato 3 settembre 2011 a domenica 11 settembre 2011 ‘’Festa del Luca Cava’’ Prodotti tipici, ottimo vino e tanti spettacoli. Per questa 32° edizione la Pro Loco ha organizzato un calendario ricco di iniziative, premi e incontri. A cominciare dal “Premio Silvio Gigli” e dal “Premio giornalistico Paolo Maccherini” di sabato 3 settembre, che premia nomi dello spettacolo, attori e giornalisti e che ha già richiamato numerosi personaggi. Toro

Giove nel segno ti prepara piccoli piaceri da gustare, nuova felicità. Marte è al fianco di chi cerca lavoro, ha in agenda incontri importanti. Venere ti vizia, ti coccola: la felicità in coppia vola. L’eros è bollente: Marte e Plutone sono sensuali, come te.

Vergine

Niente dubbi circa i miglioramenti tanto promessi dal buon Giove. Se sei nato oggi, buon compleanno, si capisce meglio perché le stelle prevedono una sfilza di doni a sorpresa. Venere coccola l’amore, Marte è al fianco dei single.

Capricorno

La Luna solleva contrasti con le donne di casa, con le amiche. Nel lavoro, con gli amici, sei messo bene, la serata in loro compagnia è uno spasso. Qualcuno pensa all’amore, altri ad una fuga: Marte è scaltro, ti spinge fra le braccia di una storia segreta.

Montalcino da venerdì 9 settembre 2011 a domenica 11 settembre 2011 La XXXV Settimana del Miele di Montalcino offre ai visitatori laboratori, spettacoli, degustazioni e un’eccellente mostra-mercato dove poter trovare alcuni dei rarissimi e rinomati mieli italiani, come il miele di corbezzolo, di rosmarino, di rododendro. All’interno della Fortezza sarà allestito un punto informativo con la presenza di esperti assaggiatori; i visitatori potranno così effettuare una degustazione guidata dei mieli e ricevere notizie sulle proprietà dei prodotti dell’alveare. Sarà presente un esperto apicoltore che darà informazioni a coloro che vorranno iniziare l’attività apistica. Per tutta la durata della manifestazione saranno mostrate le più moderne attrezzature apistiche e sarà presente un tavolo per la contrattazione di partite di miele toscano. L’appuntamento montalcinese è diventato un classico per tutto il settore, dal momento che sia gli espositori che i visitatori provengono da tutto il paese. Gemelli

Il sonno porta consiglio, specie se di recente ci sono state nubi in coppia. L’aspetto fra i pianeti indica il bisogno di relax, la ricerca di stabilità: senza contare che riavvicina non di rado i cuori in crisi. Mercurio sostiene chi cerca o vuol cambiare impiego.

Bilancia

La giornata ti riserva soluzioni su misura, sincere riconciliazioni se fra te e il partner ci sono state onde anomale. Mercurio ti concede di dire come la pensi agli amici, ai parenti per trovare l’armonia di sempre. La salute chiede più precauzione. Eros fiacco.

Acquario

La Luna accende la tua giornata: il buon umore è di casa, con la dolce metà, le amiche, le colleghe, sei dolce. Nettuno nel s e g n o ti regala idee vincenti nel lavoro, specie se sei un artista, un creativo. L’amore decolla fra coppie felici.

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DA ADOTTARE attilio

Attilio è un vero compagno con il quale distendersi in un prato a guardare il cielo! In foto non è bellissimo ma se lo vedi ti lasci rapire dalla sua dolcezza e gioia di vivere. Attilio è stato abbandonato in un canile lager, i volontari lo hanno riscattato e messo in pensione a pagamento. Attilio è stupendo!

Per informazioni: Laura 347 4728515 – 0577 563324 ore serali adottaunpelosino@gmail.com www.adottaunpelosino.it www.sienadozioni.it anapana.siena.adozioni@gmail.com Cancro

Ti mangi le mani se la persona che ti piace non accenna a volersi mettere seriamente con te? Mai dire mai: oggi il cielo è ponderato, porta a tutti buoni consigli. Non scalpitare. La Luna è acida: in famiglia, con la suocera, se c’è, stai calmo. Eros al top.

Scorpione

Che bella giornata: ricca di propositi. Venere ti aiuta a compiere scelte sagge. Nel lavoro, con gli amici, i clienti, sei sul pezzo, le tue idee piacciono, convincono tutti. I single si ritirano grazie ad un amore destinato a crescere. Eros da urlo.

Pesci

Nettuno alle tue spalle è pestifero: ti confonde le idee, ti rende incerto in amore. Reagisci amico, basta Venere a sollevare un cancan con la dolce metà. Marte ti infonde coraggio: detto fra noi fa ben altro, ti rende audace, erotico, un bel peperino.

Il Gazzettino Direttore responsabile: Fabio Di Pietro

Fotografie: Fabio Di Pietro

Hanno scritto: Ilaria Acciai, Pancrazio Anfuso, Erika Becchi, Martina Cenni, Claudia Gasparri, Monica Granchi, Daniele Magrini, Salvatore Valentino, Elena Vannucci.

Grafica di: Claudia Gasparri Pubblicità: Marilena Masia Tel. 0577 905316 - masia@salviettiebarabuffieditori.com Stampa:

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Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008



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