Gazzettino 159 b

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Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 159 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 04 luglio 2011 • Tiratura 8.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

sagre e dintorni Una mappa delle manifestazioni enogastronomiche e delle iniziative culturali in terra di Siena da pagina 10 a pagina 11

In questo numero de Il Gazzettino Senese Oca in festa ed è già estrazione

pagine

3-4

Claudio Pieri in Fondazione

pagina

“Se non ora quando?” Le donne a Siena

6

pagina

6


palio

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oca in festa domenica il corteo

È già tempo di estrazione

Giornate di gran festa per la Contrada dell’Oca, vincitrice del Palio della Madonna di Provenzano, che ha girato domenica. Come da tradizione il corteo è fissato per domenica 10 in concomitanza con l’estrazione delle tre contrade mancanti per il Palio di Agosto.

Il Gazzettino Direttore responsabile: Fabio Di Pietro

Fotografie: Fabio Di Pietro

Hanno scritto: Pancrazio Anfuso, Roberto Barzanti, Sonia Boldrini, Rosalba Botta, Tommaso Braccini, Martina Cenni, Vanessa David, Claudia Gasparri, Monica Granchi, Nicola Panzieri, Salvatore Valentino, Elena Vannucci.

Grafica di: Claudia Gasparri Pubblicità: Marilena Masia Tel. 0577 905316 - masia@salviettiebarabuffieditori.com Stampa:

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Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008

Hanno appena tolto la terra di Piazza, l’Oca gira con insistenza mettendo in bella mostra il Cencio di Pericoli e però è già tempo di pensare al Palio di agosto. Domenica, nel rispetto della tradizione, ci sarà l’estrazione delle Contrade per il Palio dell’Assunta. La sorte ha già messo insieme un bel po’ di rivalità e anche di voglia di rivincita. Non a caso la prima Contrada certa di correre è la Torre, fresca dell’umiliazione appena subita. Ovvio che tenti rivalsa. Poi si riincrociano Istrice e Lupa e, dopo quel che si è visto il 2 luglio, c’è da aspettarsi di tutto e di più. Poi Pantera-Aquila che già hanno dato segni di insofferenza nel Palio appena corso. Chi saranno le altre 3? Possono uscire altri tre nomi per alimentare le rivalità e allora sì che sarebbe un Palio da fuoco agostano.


palio

3–

un palio su cui riflettere Roberto Barzanti

I

l Palio del luglio 2011 ha avuto il suo venerdì nero, un venerdì di angoscia e turbamento. Lo schianto – a San Martino, durante la quarta prova – che ha causato la morte quasi istantanea di Messi, barbero al suo debutto sul tufo, ha rinfocolato mai sopite dispute. L’azzardoso Sgaibarre se l’è cavata per il rotto della cuffia. La tempesta alluvionale di metà giornata ha avuto un’intensità raramente raggiunta: il Campo ridotto ad un lago fangoso, le vie a fiumi in piena. L’afa stagnava asfissiante. Si moltiplicavano inusitati interrogativi. Domani si riuscirà a correre? Ce la faranno a stendere di nuovo la terra? Che diranno i soliti uccellacci del malaugurio? Talvolta la meteorologia riflette la psicologia o l’avvalora. Il primo luglio è accaduto qualcosa del genere. C’è una lezione da trarre, a mente fredda, come sempre dopo un Palio tumultuoso. L’incidente occorso alla Chiocciola è di quelli che lasciano l’amaro in bocca e un groppo un gola. E dispiace constatare come taluni l’abbiano usato ancora una volta per ribadire pregiudizi davvero infondati. Sarebbe un imperdonabile errore però – ritengo – respingere le polemiche senza accompagnarle da oneste e sincere riflessioni. Se è vero che spetta ai senesi assicurare la continuità e il decoro di una stupefacente festa ipercittadina, è anche vero che non ci si deve sottrarre alle necessarie analisi sulle sue trasformazioni e sulle correzioni opportune. E occorrerebbe darsi da fare in primo luogo per abbassare i toni, come il Comune ha tentato con pacatezza. Le misure adottate nella selezione dei cavalli, l’interdizione di sostanze dopanti, gli accorgimenti seguiti nell’arrotondare taluni segmenti del percorso e così

via dimostrano concretamente quanto ci si preoccupi di conciliare la salvaguardia della tradizione con le modifiche richieste da nuove sensibilità e più sollecite esigenze di tutela e sicurezza. In una società sempre più esposta a tensioni globali ed a percezioni che infrangono consueti confini, sarebbe stolto ragionare con stizza chiudendosi altezzosamente in se stessi. C’è un paradosso da richiamare: nella società che un grande sociologo ha caratterizzato come “società del rischio” si assiste al diffondersi di ideologie che, nell’illusione di eliminare ogni tipo di incognita, finiscono per immaginare scenari non realistici, né praticabili. E si inverte così l’ordine di ogni sensato ragionamento. La prima domanda quindi da porsi – e porre – è se il Palio abbia davvero conservato la qualità che gli è attribuita da una letteratura variegata e voluminosa. Se si evita questo passaggio, ogni discorso in materia diventa gratuito e reversibile. Palio & Contrade, malgrado gli urti livellanti e la crescente spettacolarizzazione mediatica, serbano forme e attualizzano rapporti che ne fanno ancora un universo di valori etici e estetici di indiscutibile unicità. Se c’è in Italia una festa che sintetizza i significati più tipici della cultura comunale e cittadina, del particolarismo che le fu connaturato e delle lacerazioni che l’hanno alimentata, è il Palio: documento vivo di un’eredità che non si è dissolta con gli anni ed anzi ha sfidato le spinte utilitaristiche dell’industrialismo o l’eclisse del Sacro e del Bello riaffermando una sua antica, anacronistica dignità. Non tutti saranno d’accordo con queste conclusioni: è comprensibile. In epoca postunitaria anche taluni ambienti della borghesia cittadina erano infastiditi da liturgie che mal s’intonavano alla religione del progresso e alla (pretesa) razionalità dell’economia. Il Palio sopravvisse a quegli attacchi, ma poteva anche soccombere. Oggi è doveroso ribadire che gli equivoci sono superati da un pezzo. Il Palio non è il manifesto di

un esoso passatismo. Ambisce piuttosto ad esser tramandato come un’opera d’arte collettiva, con le zone d’ombra, la rugosità e la luce che riverbera. La modernizzazione in chiave ippica e sportiva immessa nel suo cuore competitivo è stata probabilmente eccessiva. Ha portato effetti positivi, ma, insieme, un gusto dell’agonismo, una consistenza di interessi, una proliferazione di professionalità e tecniche di gestione che talvolta contrastano con misure e tempi di vetusto conio. Il gigantismo va frenato e ridotto. La girandola, ad esempio, di nuovi soggetti – questa volta sei cavalli su dieci erano neofiti della pista – per compiacere chissà quali strategie è può esser nociva. E i fantini – tutti – devono essere chiamati ad una responsabilità più coerente con il nuovo contesto che si è venuto definendo. Altrimenti l’azzardo di qualcuno può compromettere un lavoro lungo proficuamente avviato da anni. Poi, com’è ovvio, l’errore umano ci sta, o una qualsiasi, nefasta e inarginabile, smagliatura. Di fronte a evenienze del genere non è ammesso gridare allo scandalo. Né riversare sul Palio, e sul Palio soltanto – approfittando della sua valenza simbolica – un’ansia animalistica che, se davvero sentita in buona fede, dovrebbe investire situazioni e condizioni ben altrimenti lesive e programmaticamente violente contro animali e contro uomini, in nome di avidi commerci e cinici guadagni. Sorprende che il sottosegretario Francesco Giro, persona di attrezzata cultura che ha verificato direttamente come stanno le cose, ritiri fuori ora, a mo’di minaccia, il problema dell’inclusione o meno del Palio nella lista degli avvenimenti del patrimonio immateriale dell’umanità. Non ha bisogno di esami burocratici né di diplomatiche alchimie, il Palio, per esser considerato costruzione d’inestimabile spessore, modellata da una gente lunatica e fantasiosa. E abbastanza orgogliosa per non pietire etichette, elargite ormai con inefficace larghezza.


il luogo della settimana LA MERSE

era il mare dei senesi Sonia Boldrini

P

oi, quando arriva il caldo vero dell’estate c’è una soluzione vicina e piacevolissima. La Merse, come diciamo noi, o il Merse come si dovrebbe dire, fiume che nasce sulle Colline metallifere e se ne va verso il grossetano, ricevendo le acque del Farma prima di gettarsi nell’Ombrone vicino a Bagni di Petriolo. Una volta questo era il mare dei senesi. Adesso ci sono mille scelte a portata di mano, fino ai lidi più esotici. Ma la memoria, a volte, ti riporta a quando andavi al fiume a fare il bagno, con mamma e babbo prima e con gli amici poi. L’acqua di fiume ha un odore diverso e un fondo a tratti limaccioso, ci vuole un po’ di attenzione sui sassi resi scivolosi dai muschi e dalle alghe ma guadarlo è ancora un divertimento per grandi e piccini. Che la piscina attuale a Campalfi sia in origine la gora di un vecchio mulino medievale forse lo sanno in pochi ma il luogo si presterebbe perfettamente ad una lezione sul vasto sistema di mulini che il Comune di Siena aveva organizzato nel Duecento lungo la Merse. Come a Brenna, poco più in giù, con quel che resta del cosiddetto Mulino del Pero all’inizio del borgo. È nei pressi di queste due località, Campalfi e Brenna, che si faceva e si fa il bagno, senza pagare il biglietto della piscina o mettersi sulla disastrata Siena-Grosseto per raggiungere il mare. Nel territorio del fiume oggi si trovano due riserve naturali istituite dalla Provincia

di Siena, quella dell’Alto e quella del Basso Merse, in cui vengono organizzate escursioni e iniziative. Boschi, boschi e boschi, interrotti da località ricche di storia e leggenda: il Ponte della Pia, sul quale la sventurata sarebbe transitata per andare nella, per lei fatale, Maremma; ‘Castiglion che Dio sol sa’, in origine Castiglion Balzetti, con questo ‘soprannome’ che dice tutto sull’isolamento del luogo; l’abbazia delle Sante Trinità e Mustiola a Torri; Orgia con il suo bel museo del bosco. Sceglietene una come meta per la prossima gita, quando state a mollo nella Merse.

LINK Riserve naturali Merse (http://www.riservenaturali.provincia.siena.it) Museo del bosco (http://www.museisenesi.org/ index.php?id=288)


il personaggio della settimana carlo vigni

parigi val bene la foto Martina Cenni

Ha appena ricevuto il Silver Award nella categoria Advertising (pubblicità) al Prix de la Photographie di Paris, con lo scatto dal titolo Breathunderwater selezionata tra migliaia di fotografie inviate da partecipanti di oltre 85 Paesi. «È un premio che mi fa doppiamente piacere, sia per il prestigio e l’autorevolezza dei nomi in giuria, sia per la città che lo promuove, che per me è un posto spe-

ciale. È stato proprio a Parigi che decisi, più di dieci anni fa, che la fotografia sarebbe diventata la mia professione». Con queste parole Carlo Vigni commenta il successo raggiunto che spesso è il risultato, come tiene a precisare, del «lavoro di tante persone che svolgono ruoli essenziali nel trasformare un’idea in realtà: stylist, truccatori, tecnici e producers.»

galeotto fu l’erasmus 1 Nato a Siena nel 1973, dopo il liceo scientifico si iscrive a Filosofia che lascia poco dopo per iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza. Decide poi di partire in Erasmus per un periodo di studio a Parigi, città che tornerà spesso nel suo racconto. Nella capitale francese si trova, però, ad occuparsi ben poco degli studi in legge e molto più di fotografia. «Facevo solo foto e ho capito che quella sarebbe stata la mia strada.» Inizia così a fotografare come autodidatta nel 1991 finché nel ‘97 invia alcuni scatti ad Oliviero Toscani per Fabrica, la creativ factory di Benetton da lui voluta e diretta. Il famoso pubblicitario lo invita quindi a Livorno dove è impegnato per il vernissage di un’importante mostra. Carlo si trova sul set del Toscani che gli chiede di fotografarlo e nell’imbarazzo di questo improvvisato debutto, inizia la collaborazione per Fabrica. Nel 1999 vince poi una borsa di studio per giovani fotografi offerta da Nikon Italia e Agfa per seguire workshops con vari fotografi internazionali presso il TPW e fa il secondo incontro decisivo per la sua carriera, quello con Mario Catoni, inizia ad occuparsi professionalmente di fotografia e comunicazione con Catoni & Associati a Firenze. Nel 2003 una sua foto viene scelta da Luerzer’s ARCHIVE per essere inserita nella speciale pubblicazione “200 Best Ad Photographers Worldwide” e riceve l’invito a partecipare al ADC Photography Portfolio Review dell’Art Directors Club di New York. Il Photography Award of Exellence della rivista californiana Communication Arts arriva invece nel 2004 e nel 2005 il suo lavoro viene pubblicato su Graphis Photo Annual di New York.

la cattedrale 2 del tabacco Nell’anno accademico 2004-2005 Vigni inizia a insegnare fotografia alla University of California EAP Italy, mentre l’anno successivo pubblica ”La cattedrale del Tabacco” che è premiato dall’Internetional Photographic Awards IPA di Los Angeles nella categoria Best Other Photobook of the year. Nel 2007 è in short list ai Corbis Awards a Londra e nel 2010 nel nuovo volume “200 Best Ad Photographers Worldwide” di Archive e nel Graphis Photo Annual di New York. «Sono numerosi i riconoscimenti internazioni ottenuti negli anni con la mia agenzia fiorentina Catoni Associati. Si può essere bravi, ma è fondamentale lavorare in un contesto in cui certe cose sono possibili. Con persone che hanno voglia e talento per confrontarsi con le più importanti realtà del mondo. Il merito è anche loro La pubblicità è una cosa che mi diverte e mi stimola molto, anche se un’altra mia grande passione sono i libri, naturalmente fotografici. Mi piace comprarli, collezionarli e farli ovviamente.»

3 uno sguardo disincantato su siena «Per quanto riguarda Siena, beh, è la mia città, ma ho uno sguardo piuttosto disincantato su lei. È una città che può darti tanto, senza dubbio, ma che può anche negarti tanto, perché tende a chiudersi e chiuderti. È per questo che cerco sempre di confrontarmi con l’esterno, anche e soprattutto a livello internazionale. È importante cercare conferme del proprio lavoro anche all’esterno e sapersi mettere in discussione. Forse l’importante è non prenderla troppo sul serio e sapere che c’è un mondo fuori da qui.»


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succede in città le donne si riuniscono al santa maria

Fondazione mps: pieri al posto di parlangeli

A Siena

Claudio Pieri è il nuovo direttore generale della Fondazione MPS. La deputazione amministratrice nella riunione straordinaria che si è tenuta nel pomeriggio del 3 luglio, ha deliberato la risoluzione consensuale dall’incarico di direttore generale (provveditore) per Parlangeli, ringraziandolo per l’impegno profuso in questi anni, e ha nominato quale suo successore Claudio Pieri. Alcune avvisaglie, nei giorni scorsi, avevano fatto pensare che qualcosa si stesse muovendo, soprattutto dopo lo shock del primo bilancio in rosso presentato dalla Fondazione. In effetti, sabato pomeriggio, l’assenza di Parlangeli a Palazzo Sansedoni, quando la Fondazione ha aperto i suoi saloni ai numerosi ospiti per assistere al Palio di Provenzano, aveva dato il via ai primi brusii. Lo stesso era avvenuto qualche settimana prima quando la deputazione generale e quella amministratrice della Fondazione avevano deliberato la partecipazione all’aumento di capitale della Banca di cui è principale azionista. In quei giorni Parlangeli era infatti a casa per malattia, un’assenza che aveva lasciato spazio a varie interpretazioni. Infine, alle 17.30 di domenica, la seduta della deputazione ha formalizzato la rescissione del contratto di Parlangeli e la nomina di Claudio Pieri nato nel 1951 a Chianciano Terme con una storia alle spalle tutta targata Monte dei Paschi. Pieri ha conseguito il diploma di ragioniere e poi la laurea in Scienze Politiche presso l’Università agli Studi di Siena. Ha percorso tutta la sua carriera, come detto, nel Gruppo Monte dei Paschi di Siena dove è stato assunto nel 1971. Fra gli ultimi incarichi ricoperti prima di andare in pensione nel gennaio 2010, dal 2003 al 2006 è stato direttore generale della Divisione Banca della Banca Mps, dal 2006 al 2008 direttore generale di Banca Agricola Mantovana, dal 2008 al 2009 direttore responsabile della Direzione Rete di Banca Mps. Fra gli altri incarichi ricoperti: membro del cda di Quadrifoglio Vita, Montepaschi Leasing e Factoring, E.Idea, Snia, Sorin, Montepaschi Vita, Mps Recupero Crediti; presidente del cda di Bios Mps. Ringraziamenti per «l’intenso lavoro svolto in questi 8 anni come direttore generale» sono arrivati a Parlangeli dal presidente Gabriello Mancini che ha poi dato il benvenuto al nuovo direttore generale rivolgendogli «i migliori auguri di buon lavoro e l’assicurazione della sincera collaborazione di tutta la Fondazione.»

“Se

non ora quando ?”

Siena si tinge di rosa. È prevista per questo fine settimana la due giorni degli Stati generali della condizione femminile nella nostra città. Dopo la grande manifestazione dello scorso 13 febbraio a Roma le donne di “Se non ora quando?” tornano a riunirsi e far sentire la propria voce. L’incontro è previsto per il 9 e 10 luglio presso il complesso di Santa Maria della Scala dove le donne di tutta Italia si troveranno per un momento di confronto sui temi fondamentali che le riguardano: il lavoro, la strumentalizzazione dell’immagine femminile, il ruolo nella società, la difficoltà di conciliare carriera e famiglia. Sono ben 120 i comitati locali nati dopo il primo grande raduno nella capitale, una rete enorme che si è arricchita in numeri e contenuti soprattutto grazie alle nuove vie offerte dai social network. «Vogliamo che la rete resti in piedi e che si allarghi il più possibile – ha detto la regista Laura Comencini – se siamo riuscite a portare tanta gente in piazza è stato grazie al web, al confronto continuo con tante donne diverse, in tutto il Paese. È fondamentale mettere insieme le esperienze e confrontarci, c’è stato un risveglio lo scorso inverno che è prezioso, le energie non vanno disperse.» Sono 800mila, almeno stando ai dati, le italiane costrette a lasciare il loro impiego dopo una gravidanza e ancora più le precarie e le disoccupate. «Per cambiare davvero va combattuta una battaglia culturale – dice Lunetta Savino tra le fondatrici del movimento – il mondo ha bisogno dello sguardo delle donne, capace di andare a fondo nelle cose e modificarle. E va rinnovato anche il linguaggio, il modo di far sentire la protesta.» Tante le iniziative e gli sconti previsti per la due giorni senese, che si preannuncia un’occasione importante per cambiare la condizione femminile e il Paese e che si prefigge di coinvolgere anche il mondo maschile e soprattutto quello della politica, come ha precisato Francesca Comencini, anche lei tra le fondatrici del movimento. «Vogliamo coinvolgere gli uomini e farci sentire perché la politica non può non farsi contagiare da un movimento che dal nord al Sud ha scosso il Paese.»

PALIO

il

il movimento di

immagini e parole della festa

Il 3 luglio è tornato il tradizionale appuntamento nelle edicole senesi con la storica rivista che racconta la

Carriera di Provenzano

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cultura miti al salone della parola Miti di Città, opera sulle nostri origini mitiche edito dalla Salvietti e Barabuffi Editori, approda questo venerdì all’importante Salone della parola di Pesaro, Festival della filologia, in concomitanza con l’uscita in libreria. La presentazione del volume, curato da Maurizio Bettini, Maurizio Boldrini, Omar Calabrese e Gabriella Piccinni, è inserito nel ricco calendario di appuntamenti che animeranno la cittadina marchigiana dal 7 al 10 luglio. Sarà il professor Giuseppe Pucci, autore di un saggio all’interno della pubblicazione, a raccontare questo volume che è la storia delle nostre origini, un viaggio fra le principali città italiane e si avvale del contributo di alcuni dei maggiori studiosi italiani. Il tema, la ricerca degli antenati, l’invenzione della genealogia, la definizione dell’identità di gruppo attraverso la creazione di un mito di fondazione, è certamente di grande interesse sia dal punto di vista storiografico sia da quello del dibattito contemporaneo. Ambiti disciplinari diversi si intrecciano in quest’opera di alto valore scientifico ma anche di grande impatto divulgativo. Pure l’iconografia e la scelta grafica diven-

tano racconto, grazie alla collaborazione con i più importanti archivi fotografici italiani, la creazione di servizi inediti alla scoperta degli angoli più belli di ogni città e la scelta di una grafica esteticamente ricercata e innovativa. Il libro, tuttavia, non esaurisce la sua forza nel disegno della storia antica e medievale, pure momenti cardine della nascita e dello sviluppo del nostro Paese, ma si porta al passo con la contemporaneità spostando, nell’ultima sezione, l’interesse su nuovi miti; entrano così in campo il cinema, la letteratura, la storia contemporanea e la genesi delle diverse etnie. Un volume, insomma, dall’alto livello culturale e estetico, già strenna della Banca Monte dei Paschi di Siena, che sarà disponibile nelle librerie italiane proprio in questi giorni e che non mancherà di tenere alto il già elevato valore culturale della manifestazione di Pesaro. Il Salone della Parola, infatti, organizzato dalla Biblioteca e dai musei Oliveriani di questa città, dopo l’ottimo risultato dello scorso anno, torna con molti eventi e nomi prestigiosi del panorama culturale italiano e fra le altre presentazioni dedica spazio proprio al libro sulle nostre origini mitiche.

7–

anche i film hanno un sapore Si può parlare di sapore di un film? È quello che si chiede Lorenzo Bianciardi, giovane studioso, giornalista e operatore televisivo, nel libro Il sapore di un film. Cinema, sensi e gusto, che sarà presentato domani sera all’Enoteca Italiana. Il libro, edito da Protagon Editori nella collana di Comunicazione e da questa settimana in libreria al prezzo di 15 euro, sarà protagonista alle 19 al Bastione San Francesco delle Fortezza Medicea con una serata all’insegna della cultura cinematografica e del gusto che in quest’opera vengono indagati. A discuterne con l’autore saranno i docenti Maurizio Boldrini e Tarcisio Lancioni, autore anche della prefazione del libro. Bianciardi, con questo volume, va oltre il senso comune che ci fa pensare al cinema come mezzo privo di gusto, mostrando come non sia raro imbattersi in film capaci di trasmettere i sapori agli spettatori. La storia del cinema infatti si mostra ricca di pellicole che hanno raccontato e continuano a raccontare storie intimamente legate al senso del gusto, ma sono davvero pochi i film che riescono a spostarsi dalla pura rappresentazione del cibo ad una vera e propria scoperta dei “confini” segreti del gusto. Perché il gusto, lo dimostra Bianciardi, è palato, ma anche piacere, e infine conoscenza, per il legame già etimologico del sapore al sapere. Pellicole come Mangiare bere uomo donna o Tortilla Soup, al centro di questo libro, stanno ad indicare che se il canale sensoriale solleticato in partenza è solo quello audiovisivo, alcuni film possono davvero riuscire ad andare al di là dei loro limiti. Bianciardi indaga il gusto, ma anche l’essenza stessa del cinema: un mezzo che è rappresentazione e insieme evocazione, descrive la realtà ma è anche capace di andare dritto al cuore delle emozioni. E perché no, delle sensazioni… Si discuterà di tutto questo e, per restare in tema, la presentazione si concluderà con un aperitivo.

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Invito alla lettur a

adriano, viaggiatore dell’anima Tommaso Braccini

I

l 10 luglio del 138 d.C. moriva Publio Elio Adriano, passato alla storia come l’imperatore Adriano. Ancora oggi, a Roma, restano due grandi monumenti che commemorano questo ultimo atto della sua straordinaria parabola: Castel Sant’Angelo, ricavato dal suo colossale mausoleo, ed il tempio che gli venne innalzato quando fu divinizzato, di cui restano le maestose colonne in Piazza di Pietra, a pochi passi da via del Corso. Ma il monumento che più ne riassume la vita e la personalità è costituito da Villa Adriana a Tivoli, dove aveva fatto ricreare i monumenti che aveva potuto ammirare nel corso dei suoi incessanti viaggi per tutto l’impero, soprattutto (ma non solo) quelli dell’amata Grecia. Da quando subentrò al cugino Traiano fino alla morte, infatti, fu quasi sempre in movimento. Non lo accompagnavano solo i suoi generali: con lui c’erano anche il fido segretario Flegonte, incaricato di raccogliere le notizie più curiose sulle province att r a -

versate (Adriano era avido di conoscere fatti prodigiosi, storie di fantasmi, profezie e oracoli), e l’aristocratica poetessa Giulia Balbilla, che fu con lui in Egitto e compose quattro lunghi epigrammi in greco che furono incisi, per ricordo, sulle gambe dei celebri colossi di Memnone (e lì si possono vedere ancora oggi). E poi, naturalmente, c’era il grande amore della sua vita, Antinoo, un giovinetto conosciuto in Bitinia. Nel 130, la tragedia: nel corso di una navigazione, Antinoo cadde nel Nilo e annegò. Forse fu una disgrazia o forse, come si disse all’epoca, il giovane si era volontariamente sacrificato per stornare, con la sua morte, una minaccia che incombeva sull’imperatore. Adriano fu distrutto dal dolore: lo divinizzò, fondò una città in suo nome (Antinupoli), riempì l’impero di statue e busti che lo raffiguravano, gli intitolò persino una costellazione, che fu abolita (forse per pruderie) solo nel 1930. Adriano tuttavia nei suoi viaggi oltre alle lettere e all’amore si dedicò con serietà anche agli affari di Stato, reprimendo rivolte, riorganizzando province, riducendo i confini dell’impero lungo linee più difendibili. I resti della sua instancabile attività si estendono da Atene fino alla lontana Britannia, che protesse con il celebre Vallo. Poco prima di morire scrisse un ultimo componimento, una breve poesia dove diceva addio alla sua anima, che tanto aveva visto e che si apprestava a scendere, come quella degli eroi omerici, in luoghi “incolori, ardui, spogli”.

Tommaso Braccini è docente di Civiltà Bizantina all’Università degli Studi di Siena.

il capolavoro d Capolavoro di Marguerite Yourcenar pubblicato nel 1951, Memorie di Adriano è una lunga lettera autobiografica che l’autrice immagina essere stata scritta proprio dall’imperatore romano. Adriano infatti, convinto di essere ormai in fin di vita, ripercorre attraverso sei appassionati capitoli tutte le tappe principali della propria esi-

«l’occhio del medico non vede in Mio caro Marco, Sono andato stamattina dal mio medico, Ermogene, recentemente rientrato in Villa da un lungo viaggio in Asia. Bisognava che mi visitasse a digiuno ed eravamo d’accordo per incontrarci di primo mattino. Ho deposto mantello e tunica; mi sono adagiato sul letto. Ti risparmio particolari che sarebbero altrettanto sgradevoli per te quanto lo sono per me, e la descrizione del corpo d’un uomo che s’inoltra negli anni ed è vicino a morire di un’idropisia del cuore. Diciamo solo che ho tossito, respirato, trattenuto il fiato, secondo le indicazioni di Ermogene, allarmato suo malgrado per la rapidità dei progressi del male, pronto ad attribuire la colpa al giovane Giolla, che m’ha curato in sua assenza. È difficile rimanere imperatore in presenza di un medico; difficile anche conservare la propria essenza umana: l’occhio del medico non vede in me che un aggregato di umori, povero amalgama di linfa e di sangue. E per la prima volta, stamane, m’è venuto in mente che il mio corpo, compagno fedele, amico sicuro e a me noto più dell’anima, è solo un mostro subdolo che finirà per divorare il padrone. Basta... Il mio corpo mi è caro; mi ha servito bene, e in tutti i modi, e non starò a lesinargli le cure necessarie. Ma, ormai, non conto più, come sostiene ancora Ermogene, sulle virtù prodigiose delle piante, sulla dosatura precisa di quei sali minerali che s’è recato a procurarsi in oriente. È un uomo fine; eppure, m’ha propinato formule vaghe di conforto, troppo ovvie per poterci credere; sa

bene quanto detesto questo genere d’imposture, ma non si esercita impunemente più di trent’anni la medicina. Perdono a questo mio fedele il suo tentativo di nascondermi la morte. Ermogene è dotto; è persino saggio; la sua probità è di gran lunga superiore a quella d’un qualunque medico di corte. Avrò in sorte d’essere il più curato dei malati. Ma nessuno può oltrepassare i limiti prescritti dalla natura; le gambe gonfie non mi sostengono più nelle lunghe cerimonie di Roma; mi sento soffocare; e ho sessant’anni. Non mi fraintendere: non sono ancora così a mal partito da cedere alle immaginazioni della paura, assurde quasi quanto quelle della speranza, e certamente assai più penose. Se occorresse ingannarmi, preferirei che lo si facesse ispirandomi fiducia; non ci rimetterei più che tanto, e ne soffrirei meno. Non è detto che quel termine così vicino debba essere imminente; vado ancora a letto, ogni sera, con la speranza di rivedere il mattino. Nell’ambito di quei limiti invalicabili di cui t’ho fatto cenno poc’anzi, posso difendere la mia posizione palmo a palmo, e persino riconquistare qualche pollice di terreno perduto. Ciò nonpertanto, sono giunto a quell’età in cui la vita è, per ogni uomo, una sconfitta accettata. Dire che ho i giorni contati non significa nulla; è stato sempre così; è così per noi tutti. Ma l’incertezza del luogo, del tempo, e del modo, che ci impedisce di distinguere chiaramente quel fine verso il quale procediamo senza tregua, diminuisce per me col progredire della mia malattia mortale. Chiunque può morire da

un momento all’altro, ma chi è malato sa che tra dieci anni non ci sarà più. Il mio margine d’incertezza non si estende più su anni, ma su mesi. Le probabilità che io finisca per una pugnalata al cuore o per una caduta da cavallo diventano quanto mai remote; la peste pare improbabile; la lebbra e il cancro sembrano definitivamente da escludere. Non corro più il rischio di cadere ai confini, colpito da un’ascia caledonia o trafitto da una freccia partica; le tempeste non hanno saputo profittare delle occasioni loro offerte, e sembra avesse ragione quel mago a predirmi che non sarei annegato. Morirò a Tivoli, o a Roma, tutt’al più a Napoli, e una crisi di asfissia sbrigherà la bisogna. Sarà la decima crisi a portarmi via, o la centesima? Il problema è tutto qui. Come il viaggiatore che naviga tra le isole dell’Arcipelago vede levarsi a sera i vapori luminosi, e scopre a poco a poco la linea della costa, così io comincio a scorgere il profilo della mia morte. Vi sono già zone della mia vita simili alle sale spoglie d’un palazzo troppo vasto, che un proprietario immiserito rinuncia ad occupare per intero. Se non ci fosse altri che io a disturbarli, mentre ruminano e giocano, i caprioli sui monti d’Etruria potrebbero vivere tranquilli. Con la Diana delle foreste, ho avuto sempre i rapporti mutevoli e appassionati d’un uomo con l’oggetto amato: adolescente, la caccia al cinghiale m’ha offerto le prime occasioni di conoscere l’autorità e il pericolo; mi ci dedicavo con passione; i miei eccessi in questo esercizio mi attirarono le rampogne di


9–

nota a margine quello che gli uomini non dicono

della yourcenar stenza, rivolgendosi direttamente all’amico e futuro imperatore Marco Aurelio. Le pagine, oltre a raccogliere racconti e descrizioni, fungono anche da spunto per le riflessioni più profonde e intime dell’imperatore stesso, che affida a questo ultimo gesto tutto il suo complesso e tormentato mondo interiore.

Non c’è niente di più bello, a mio avviso, di un grande uomo restituito dal ritratto attento, complesso, intimo ed indulgente di una grande penna femminile. Libri come questo offrono l’occasione rara dell’incontro di due anime che, da opposti punti di vista, provano a conoscersi davvero. Solo una donna poteva avere la curiosità di scendere così in fondo all’uomo Adriano lasciando in ombra, sia pure essa un’aura, l’imperatore. Solo una donna poteva indulgere alla compassione per le sue umane debolezze, poteva scusarne in pieno l’ambizione, coglierne le fragilità, restituirne la poesia. Solo a chi è diverso da noi riusciamo a concedere in pieno il beneficio della comprensione. Ogni singolo tratto del personaggio che la Yourcenar ci regala è Adriano in tutto e per tutto. Niente di inventato, fantasioso o irreale sarebbe uscito dalla sua meticolosa ricerca biografica, sia pure resa in forma poetica. Eppure niente di ciò che è detto, probabilmente, sarebbe stato detto da lui stesso. Non nello stesso modo. E così al contrario. Madame Bovary coma la Monaca di Monza. Figure indelebili di donne ritratte al maschile. Figure granitiche a cui solo un occhio esterno e distante, opposto, appunto, sa rende giustizia. Quella giustizia che completa il quadro a cui avremmo lasciato lacune. Cose scontate e cose sottaciute. Sottovalutate. Non comprese in pieno. Cosa a cui la nostra natura non dà il giusto rilievo, presa ad esaltare altro di se stessa. Succede, con i personaggi opposti per natura, quello che succede, o dovrebbe succedere, con l’amore: si è più di ciò che si crede di essere quando altri occhi accendono ciò che semplicemente era rimasto in ombra. L’amore ci accresce. Non so se valga lo

Monica Granchi

stesso per tutte le scrittrici, ma questa scrittrice accresce lo spessore del suo personaggio, lasciandolo se stesso. Certo, la scrittura è dichiaratamente femminile. È meravigliosamente materna la visione di quell’umanità intermittente capace, nei secoli, di comprendere e tramandare il valore delle azioni e del pensiero di Adriano. Ma all’imperatore che si sentiva responsabile della bellezza del mondo di sicuro questo non sarebbe dispiaciuto.

me che un aggregato di umori» Traiano. La spartizione della preda in una radura della Spagna è stata la mia prima esperienza della morte, del coraggio, della pietà per le creature, e del piacere tragico di vederle soffrire. Da uomo fatto la caccia mi rilassava da tante lotte segrete contro avversari di volta in volta troppo sottili ottusi, troppo deboli o troppo forti per me; è una lotta pari tra l’intelligenza umana e l’astuzia delle fiere e sembrava stranamente pulita in paragone con gli agguati degli uomini. Imperatore, le cacce in Etruria mi sono servite per giudicare il coraggio o le capacità dei miei alti funzionari: ivi ho scartato o prescelto più d’un uomo di Stato. Più tardi, in Bitinia, in Cappadocia, le grandi battute di caccia mi fornirono un pretesto di feste, di trionfi autunnali nei boschi dell’Asia. Ma il compagno delle mie ultime cacce è morto giovane, e il desiderio di questi piaceri violenti è molto scemato in me dopo la sua dipartita. Pure, persino qui a Tivoli, basta l’improvviso sbuffare d’un cervo sotto le fronde perché trasalisca in me un istinto più antico di tutti gli altri, grazie al quale mi sento gattopardo quanto imperatore. Chissà, forse sono stato così parco di sangue umano perché ho versato quello delle fiere: benché talvolta, segretamente, le preferissi agli uomini. La loro immagine, comunque, mi torna alla memoria più spesso, e m’è difficile non abbandonarmi ogni sera a interminabili racconti di caccia che mettono a dura prova la pazienza dei miei convitati. Certo, il ricordo del giorno della mia adozione mi è dolce, ma quello dei leoni uccisi in Mauretania lo vale.

Rinunciare al cavallo è un sacrificio ancora più penoso per me: una belva non è che un avversario, ma il cavallo era un amico. Se mi fosse lasciata la scelta della mia condizione, avrei optato per quella di Centauro. Tra Boristene e me i rapporti erano d’una precisione matematica: obbediva a me come al suo cervello, non come al padrone. Ho mai ottenuto altrettanto da un uomo? Un’autorità così totale comporta, come qualsiasi latra, il rischio d’un errore per chi la esercita, ma il piacere di tentare l’impossibile in fatto di salti all’ostacolo era troppo grande per rimpiangere la lussazione d’una spalla o la frattura d’una costola. Il mio cavallo surrogava i mille concetti inerenti al titolo, alla funzione, al nome, che complicano le amicizie umane, con la sola conoscenza del mio peso esatto. I miei slanci erano per metà suoi; conosceva con precisione, e forse meglio di me, il momento in cui la mia volontà divergeva dalle mie forze. Ma ora non infliggo più al successore di Boristene il peso d’un malato dai muscoli infiacchiti, troppo debole per issarsi in groppa da solo. In questo momento, il mio aiutante di campo, Celere, lo sta addestrando sulla strada di Preneste; tutte le mie esperienze di velocità mi consentono di condividere il piacere del cavaliere e quello dell’animale, di valutare le sensazioni d’un uomo lanciato a briglia sciolta in una giornata di sole e di vento; quando Celere balza da cavallo, io riprendo contatto col suolo insieme a lui. Lo stesso accade col nuoto: io vi ho rinunciato, ma partecipo ancora alla delizia del nuotatore carez-

zato dall’acqua. Correre, perfino sul più breve dei percorsi, oggi mi sarebbe impossibile quanto lo sarebbe a una statua massiccia, a un Cesare di pietra, ma ricordo le mie corse di fanciullo sulle arse colline della Spagna, il gioco che si fa con se stesso allorché, trafelati sino ai limiti della resistenza, si sa che il cuore saldo, i polmoni intatti ristabiliranno l’equilibrio; e provo, con il più oscuro tra gli atleti che si allenano alla corsa di fondo nello stadio, un’intesa che l’intelletto da solo non saprebbe darmi. Così, da ciascuna delle arti che praticai a suo tempo traggo una conoscenza che mi compensa in parte dei piaceri perduti. Ho creduto, e nei miei momenti migliori lo credo ancora, che in tal modo potrei partecipare all’esistenza di tutti; e questa simpatia potrebb’essere uno degli aspetti meno revocabili dell’immortalità. Ho avuto momenti in cui questa comprensione si è sforzata di superare l’umano, si è rivolta dal nuotatore all’onda. Ma, poiché in questo campo non c’è nulla di preciso a rendermi edotto, entro nella sfera delle metamorfosi, delle chimere. Mangiar troppo, è un vizio romano, ma io sono stato sobrio con voluttà.

Testo tratto da Memorie di Adriano, Einaudi, Torino 1963, I capitolo.


l ’ e state

– 10

Con la bella stagione

che si svolgeranno

ritroviamo numerosi

nelle prossime settimane

appuntamenti

e che, come al solito,

che animeranno

vedranno come

le vie e le piazze

protagonisti

del nostro territorio.

il divertimento e la buona

feste e le sagre

e la cultura.

Saranno molte, infatti, le

cucina, ma anche l’arte

SAGRE E DINTORNI e musica

Montepulciano, Loc. Tre Berte - da venerdì 1 luglio 2011 a domenica 10 luglio 2011

XI edizione della Festa alla Madonna del Cerro I visitatori avranno a disposizione stand commerciali di vario genere, dalle specialità locali alle curiosità legate al mondo venatorio e non.

Casole d’Elsa - da martedì 5 2011 a domenica 10 luglio 2011

luglio

137° Palio di Casole d’Elsa Si iniziano i festeggiamenti martedì 5 luglio con la sfilata delle contrade che partecipano al palio e giovedì 7 luglio la presentazione del Drappellone.

Sarteano - da sabato 9 luglio 2011 domenica 10 luglio 2011

a

San Casciano

8

Festa della Contrada di SS Trinita. Il nome di “Spineta” si perde nella notte dei tempi ed è probabilmente dovuto ad estese e fitte foreste impenetrabili per le spinaie esistenti. dei

Bagni – da 10 luglio

venerdì

luglio a domenica

Festa del vino Mostre fotografiche, musica in piazza e assaggi delle specialità culinarie della tradizione contadina e di vini Chianti.

Monteriggioni – dall’8 dal 15 al 17 luglio

al

10

luglio e

21° Festa Medievale Tradizione e novità si incontrano per accogliere i visitatori in una grande avventura a cielo aperto, in cui il filo rosso della narrazione li accompagnerà tra mirabili battaglie, burle, intrighi, ricostruzioni, spettacoli di ogni genere, usiche, acrobazie, animazioni per bambini, mercatini medievali e allegre taverne.

Asciano - domenica 11 luglio

Mercatino delle Crete Torna il tradizionale appuntamento ascianese con le bancarelle lungo il Corso Matteotti; l’esposizione di prodotti tipici e di preziosi manufatti allieterà come di consueto i visitatori che avranno la possibilità di trascorrere una piacevole domenica immersi nella meravigliosa cornice naturale delle Crete senesi.

Poggibonsi- martedì 12 luglio, lunedì 4 agosto

Atuttomondo Per la dodicesima edizione di Atuttomondo, promosso dall’Associazione culturale Timbre e dall’Amministrazione comunale di Poggibonsi, due eventi teatrali che hanno come protagonisti due grandi del teatro italiano: Antonio Rezza e Marco Paolini.

Poggibonsi – 16 luglio

da mercoledì

13

a sabato

Festa della birra Musica live e stand gastronomici fra le mura del Cassero della Fortezza medicea.

Chianciano Terme - da giovedì 14 glio a domenica 17 luglio

lu-

Selvaggina in Tavola Il circolo ArciCaccia invita tutti alle cene di “Selvaggina in Tavola”. Giunti alla V° edizione, proporranno un ristorantea base di selvaggina e piatti tipici locali. In contemporanea XII° Edizione Festa della Musica a cura di “Collettivo Fabrica”

Staggia – dal 15 al 17 luglio

Sagra della ranocchia Torna come ogni anno il gustoso appuntamento di Staggia con la 26° edizione della sua Sagra della Rana

Piancastagnaio (SI) glio 2011

dal

25

al

31 Lu-

Roccone festival 2011 Piazza Castello - Piancastagnaio (Siena) Nell’innovativo Festival di Piancastagnaio, dal 25 al 31 Luglio 2011, la musica, la cultura, lo sport, la sensibilizzazione all’ambiente e alle più importanti tematiche sociali, sono i protagonisti assoluti di questo palcoscenico di grande successo.

Poggibonsi - 10 agosto

Calici di Stelle In occasione della notte di San Lorenzo, nella Piazza d’Armi della Fortezza, si svolgerà la grande manifestazione di degustazione vini prodotti da aziende locali.

San Gimignano - dal venerdì 1 luglio a sabato 17 settembre

Una serie di eventi con artisti del calibro di Antonello Venditti, Francesco Renga, Maurizio Crozza, il pianista Alexander Lonquich con l’Orchestra della Toscana e per finire la lirica con la Tosca e la Traviata.

Siena - da domenica 24 a martedì 26 luglio

Enoteca Jazz club Concerti di musicisti della scuola jazz.

Poggibonsi- da martedì 26 luglio a giovedì 28 luglio

Jazzin’ Fortezza Assaggi di musica e cibo tra le mura del Cassero: torna, per il quinto appuntamento, la rassegna Jazzin’Fortezza, organizzata dall’Associazione OltremurA. La serata inizia alle ore 18 con aperitivo e menù degustazione e prosegue con i concerto gratuiti alle ore 22.

Siena – da martedì 23 agosto a venerdì 26 agosto

La città aromatica In piazza San Francesco si esibiranno Roy Paci, Filippo Graziani, le Compagnie di danza Motus Danza e Francesca Selva. Il 26 concerto di chiusura in Piazza del Campo con Massimo Ranieri.

Siena e provincia – luglio, agosto, settembre

Festival Estate Musicale Chigiana 80° edizione L’Accademia Musicale Chigiana di Siena, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena ed il Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Regione Toscana presentano l’80° edizione dell’Estate Musicale Chigiana, tradizionale appuntamento che connota ormai da anni l’estate senese. Nello stesso periodo avrà luogo anche la 4° edizione del festival Maestri Chigiani in Terre di Siena, un’opportunità unica per assistere a grandi e bei concerti in luoghi estremamente suggestivi.


senese VORREI LA PELLE NERA Tempo di tintarella. Il sole rende più felici, permette al corpo il rilascio di endorfine, rende il colorito più sano e bello e spesso cancella le imperfezioni. Sono tanti i motivi per amarlo, ma altrettanti gli accorgimenti da adottare per stare al sole senza rischi. Per conoscerli siamo andati a parlare con il dottor Paolo Sbano specialista in Dermatologia all’Università degli Studi di Siena. «Sono due i sistemi principali per preparare la pelle al sole: il primo consiste nell’assunzione di prodotti antiossidanti e complessi a base di vitamina E e betacarotene; questi integratori stimolando, infatti, la pelle nel modo giusto favorendo l’effetto di melanogenesi, che permette di abbronzarsi prima e più in fretta. L’assunzione deve iniziare almeno 15/20 giorni prima e continuare durante il periodo di esposizione. Il secondo sistema è quello mediante lampade, anche se bisogna stare attenti al tipo. Quelle ad alta pressione sono, infatti, molto aggressive e quindi da sconsigliare; le più adatte sono quelle di vecchia generazione che espongono la pelle gradualmente e ad intensità minori». Per quanto riguarda la scelta delle creme solari? «È fondamentale proteggersi con filtri adatti al proprio tipo di pelle, che in dermatologia si definiscono fototipi. Quindi i fototipi 2, con pelli chiare, dovranno almeno inizialmente utilizzare protezioni molto alte, noi consigliamo 50+, fin quando non raggiungono un po’ di abbronzatura. Un fototipo 3, intermedio, deve iniziare con una protezione tra i 20 e i 30 SPF (sun protective factor) per poi scalare a 10, mentre per chi ha la pelle scusa è sufficiente una protezione 10 per tutto il periodo di esposizione, giusto per ridurre i danni da invecchiamento.» Può aiutare seguire una dieta particolare? «Naturalmente sì. L’alimentazione aiuta e, in alcuni casi, permette di sostituire gli integratori. Occorre consumare molta frutta e verdura che sono ricche di vitamina E e betacarotene, come i frutti rossi e le carote, e anche i derivati vegetali, come l’olio di oliva.» Quali sono i rischi di prendere il sole in topless? «In realtà i rischi non sono più elevati che per qualsiasi altra parte del corpo. Infatti la pelle del seno non è più sensibile o problematica, è solo che va protetta maggiormente perché molto chiara, dal momento che raramente viene in contatto con i raggi del sole.» Può spiegarci infine che cos’è la tanoressia? «La tanoressia è una malattia dei nostri tempi. Si tratta, infatti, dell’ossessione per l’abbronzatura. Per fortuna è in diminuzione rispetto a qualche anno fa, perché oggi la paura maggiore è quello di invecchiare e un’eccessiva esposizione al sole, si sa, fa invecchiare più velocemente la pelle.»

11 –

CONSIGLI PER L’ABBRONZATURA C’è ANCHE QUELLA ARTIFICIALE Raggi ultravioletti: sono senz’altro loro i migliori amici dei fanatici della tintarella, stimolando la produzione di melanina favorendo così l’abbronzatura. Accresce sempre più il numero di persone che decide di ricorrere all’abbronzatura artificiale. C’è chi la ritiene una semplice moda, chi una vera e propria dipendenza: la lampada solare fa così il suo ingresso nella cultura odierna dove, spesso, abbronzatura è sinonimo di bellezza e buona salute. E con la calda stagione ormai alle porte cresce vertiginosamente la corsa verso i centri estetici. É per preparare la pelle all’esposizione solare, evitando di “ beccarsi” un bell’eritema, o è meramente una questione estetica? Forse entrambe le cose, anche se esordire al primo giorno di mare esibendo con orgoglio la propria abbronzatura è un’idea che piace a tanti!

COME TI CLASSIFICO LA PELLE Hai i capelli neri, la pelle olivastra e ti abbronzi facilmente? O i tuoi capelli sono biondi, la tua pelle è chiara e le scottature sono per te una consuetudine? Se è così allora è proprio il caso di dirlo: il tuo è un fototipo 2. Si, fototipo. Questo è il nome adottato dalla scienza dermatologica per classificare i diversi tipi di carnagione in base alla quantità e qualità di melanina presente nella pelle. La dermatologia individua sei fototipo: ai primi numeri corrispondono le pelli più chiare e dunque più sensibili, mentre gli ultimi numeri sono associati alle pelli più scure. Da quanto detto finora è facile intuire che non tutti siamo uguali davanti al sole. Per questo conoscere la propria pelle è fondamentale: permette infatti di valutare correttamente il comportamento che ognuno di noi, in base alla propria sensibilità cutanea, deve assumere durante l’esposizione solare . Prima di “buttarsi” sulle spiagge occorrerebbe quindi porsi una domanda: che tipo di pelle ho?

SE LA CARNAGIONE è DELICATA

Vorrei la pelle nera. Non è solo il ritornello di una famosa canzone, no, è qualcosa di più! É infatti il sogno più ambito, il desiderio più ardente, la meta più ambiziosa di tutti coloro che dopo mesi in spiaggia ancora si trovano a dover fare i conti con le scottature o che al massimo sono riusciti a “guadagnare” solo una leggera tonalità ambrata. Lampade solari, creme e olii abbronzanti di ogni tipo, lunghe diete rigorosamente a base di betacarotene non bastano. È già, perché certi tipi di pelle di abbronzarsi non ne vogliono proprio sapere! Si tratta di pelli molto chiare e delicate che necessitano pertanto di particolari cure e attenzioni. Dato il loro basso contenuto di melanina, infatti, difficilmente riusciranno a raggiungere un’abbronzatura intensa. Per chi ha questo tipo di carnagione la parola d’ordine è prudenza. Un eritema potrebbe rendere la vostra vacanza poco piacevole!


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il siena s’è destro

BIANCO NERO

Pagina agina a a cura cura di di Pancrazio ancrazio Anfuso nfuso

G

iorni decisivi per il nuovo Siena. Perinetti e Mezzaroma sono al lavoro per mettere a disposizione di Mister Sannino una squadra già completa per il ritiro, che inizierà lunedì 11 luglio a Ridanna (Bolzano), dove la Robur si tratterrà per 15 giorni. Sarà in ritiro che Sannino inizierà il suo lavoro di preparazione per la serie A, che è una novità soprattutto per lui. La squadra dovrà cercare di evitare il doppio scotto del cambio di guida tecnica e di categoria. Per questo è importante che i bianconeri comincino da subito a parlare la lingua che il tecnico preferisce. Sudore e lavoro, manco a dirlo. Ad aiutare i bianconeri nell’impresa potrebbe arrivare dall’Albinoleffe, via Varese, Paolo Grossi. Centrocampista propenso all’attacco e con un buon feeling col gol, Grossi ha già lavorato con Sannino in biancorosso, prima di passare all’Albinoleffe dove ha disputato una buona stagione, mettendo a se-

gno 8 gol in 24 partite. Sempre in funzione del gol l’altro nome nuovo in procinto di approdare in bianconero. Arriva dal Genoa ed è figlio d’arte: Mattia Destro, giovanissimo attaccante che ha assaggiato la serie A col Genoa, segnando anche un paio di gol. Nel giro dell’under 21, giudicato come uno dei ragazzi più promettenti in circolazione, Destro è un attaccante rapido, molto pericoloso nei sedici metri e in grado di fare la differenza, almeno a livello giovanile. Un ruolo fondamentale da coprire è quello del portiere. Si parla molto del serbo Brkic, dell’Udinese, già nel giro della nazionale e colonna della Vojvodina. Brkic ha 25 anni, è altissimo ed è un portiere moderno, forte in uscita e a suo agio con i piedi. L’alternativa si chiama Julio Sergio Bertagnoli, reduce da una stagione in chiaroscuro nella Roma, dove Ranieri l’aveva imposto come titolare, spedendo in panchina Doni. Portiere esplosivo, anche per via dell’ingaggio elevato: ma è una scelta di ripiego o il giocatore è in grado di rilanciarsi davvero? Qualche nome importante circola: Caracciolo, D’Agostino, Almiron. Lo scoglio è sempre la compatibilità dell’ingaggio, ma un mix tra giovani affamati e professionisti esperti è quello che ci vuole.


mens sana già al lavoro si costruisce il futuro

13 –

Pagina agina a a cura cura di di Nicola icola Panzieri anzieri

disposizione di scariolo giocatori come Omar Cook e il campione d’Europa Fotsis – anche la squadra bianco verde comincia a delinearsi. Se da Montegranaro danno ormai per fatto l’affare-Maestranzi, il rifiuto di Malik Hairston di firmare l’estensione del contratto ha convinto la Montepaschi a guardare altrove. Ancora dal mercato americano è arrivato sotto la torre del Mangia l’ala Usa DaJuan Summers, nelle ultime due stagioni nella Nba con i Detroit Pistons. Summers proviene dalla grande scuola cestistica di Georgetown ed è un 3 con un fisico incredibile (203 cm per 109 kg) e grandissime potenzialità atletiche. Nella Nba ha avuto poco spazio, ma si tratta di un giocatore dotato di un buon tiro da fuori e grandi capacità difensive, forse un po’ meno talentuoso ma più solido del suo predecessore.

BIANCOVERDE

I

l solito “regalo” paliesco offerto da Minucci ai tifosi senesi stavolta è stato anticipato di qualche giorno. Come avevamo anticipato infatti la scorsa settimana la Montepaschi ha ufficializzato il ritorno del pivot australiano David Andersen, protagonista dell’ultimo scudetto bianco verde. Il “canguro” andrà ad aggiungere ulteriore qualità e profondità ad un reparto lunghi nel quale potrebbe rimanere anche Milovan Rakovic, che però dovrebbe accettare di fare i conti con il turn over imposto dalle regole del campionato italiano. Andersen si è legato ai biancoverdi per tre stagioni, con una clausola di uscita a suo favore in caso di chiamata a fine stagione dalla Nba, che rimane ancora un suo pallino. Ma non finisce certo qui. Mentre infatti le avversarie si rinforzano – vedi Cantù con Cinciarini e il pivot bielorusso Parakhouski – o costruiscono squadre di assoluto valore europeo – Milano ha messo a


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tecnologie

con la campagna “Paskey” banca mps è mobile La creatività realizzata dall´agenzia Catoni Associati per Banca Monte dei Paschi di Siena in occasione del lancio di `PasKey´, il servizio di mobile banking del Gruppo, è stata premiata nel corso della serata dei Media Key Awards. Il premio è stato assegnato per la sezione stampa, affissioni e comunicazione non convenzionale, nella categoria Finanza e Assicurazioni, Commercio e GDO. «Non importa che tu sia in spiaggia, al lavoro, a casa, per strada o appena uscito dalla doccia. Non importa se è giorno o notte, sabato o domenica: PasKey mobile banking ti dà l´accesso alla tua filiale, tutti i giorni, 24 ore su 24, per fare tutte le operazioni che vuoi. PasKey mobile banking: la banca mobile, nel tuo telefonino». La tua filiale a portata di mano, sempre. La realizzazione creativa dei principi guida del servizio offerto da Banca Monte dei Paschi alla sua clientela interpreta alla perfezione la funzionalità, l´efficienza, la comodità di Paskey mobile banking, non trascurando nella sua trasposizione grafica la compresenza di innovazione e tradizione, come evidenziato dall´elegante accostamento tra le linee moderne di uno smartphone e la rassicurante imponenza di un antico, solido palazzo sullo sfondo. Ancora una volta Banca Monte dei Paschi è stata in grado di trasmettere con semplicità e chiarezza la capacità di innovazione e la costante attenzione che il Gruppo riserva da sempre alle esigenze della sua clientela. Con il mobile banking è possibile accedere al proprio conto corrente, verificarne i movimenti, disporre bonifici, giroconti, ricaricare il cellulare, la carta prepagata ed effettuare compravendita di titoli sui mercati finanziari, semplicemente collegandosi all´indirizzo http://mobile.mps.it.

F5

il sito del consorzio per la tutela del palio pagina a cura di

Rosalba Botta

È

in rete il nuovo sito del Consorzio per la Tutela del Palio di Siena, consultabile digitando: www.ctps.it oppure www. consorziotutelapaliosiena.it, nato dalla sentita esigenza da parte della struttura del CTPS di essere sempre più a contatto con le necessità delle Contrade e della cittadinanza. L’attuale va a sostituire integralmente quello da anni esistente e lo fa utilizzando le metodiche più moderne con ampi spazi per documentare, brevemente, la storia del Consorzio, gli scopi sociali, le comunicazioni emesse e le risultanze di azioni legali messe in atto per contrastare l’utilizzo improprio dei simboli delle Contrade e della Festa. Il Consorzio Tutela Palio desidera ringraziare in prima persona Francesco Boschi per la preziosa collaborazione e la qualità del suo intervento, assieme al Comitato Amici del Palio, di cui lo stesso è Presidente, per aver messo a nostra disposizione anche materiale fotografico. Peraltro questa collaborazione conferma le perfetta intesa ormai ampiamente consolidata fra le Istituzioni contradaiole che hanno a cuore il futuro e la difesa della nostra Festa. La “mappa mentale” utilizzata per la progettazione del sito, prevede una home page con notizie sulla nascita del Consorzio, i più recenti comunicati e informative (sia sulla carta stampata che video) che hanno come protagonista il CTPS, una galleria fotografica sulla vita delle 17 contrade, nonché il collegamento ai siti delle altre Istituzioni contradaiole (sezione “Intorno a noi”, con rimandi al Comune di Siena, al Magistrato delle Contrade e al Comitato Amici del Palio). Sono poi presenti quattro link: – “Consorzio”, con l’illustrazione delle origini, degli obiettivi sociali, delle politiche di tutela del CTPS, oltre ad altre informazioni sintetiche (storiche, organizzative e di scopo). Da tale link si può passare ad un maggior dettaglio sulla attività del CTPS, con approfondimenti sulle due aree di competenza (Marchio e Immagine e Comunicazione); al collegamento con la rassegna stampa quotidiana (per chi è abilitato); all’archivio delle notizie, dei comunicati e di quanto altro pubblicato dal Consorzio; – “Contrade”, con il collegamento diretto ai siti delle 17 Consorelle; – “Vita di Contrada”, replica della sezione presente nella home page; – “Contatti”, con tutti i riferimenti (email, indirizzo, contatto telefonico e mappa) per permettere a chiunque di mettersi in relazione con il Consorzio.

Agcom: «internet è impantanata» Internet in Italia si è impantanata. Le reti vecchie e nuove non crescono, né quelle fisse né quelle mobili. E gli stessi utenti dimostrano di aver fatto entrare solo a metà il web nelle proprie vite, a differenza di quanto accade nel resto d’Europa: primeggiano solo per uso di Facebook e per pirateria. Di fondo, sono ancora teledipendenti. È il quadro che emerge dalle parole di Corrado Calabrò, presidente di Agcom (Autorità Garante delle Comunicazioni). Sulla copertura della banda larga, «c’è ancora un 4 per cento

di digital divide da colmare, cui si aggiunge circa il 18 per cento della popolazione servita da Adsl sotto i 2 Mbps. Siamo sull’orlo della retrocessione in serie B», ha detto. «Questo potrebbe anche precludere all’Italia la possibilità di estendere il servizio universale alla banda larga». Servirebbe una diversa politica nazionale del settore per permettere non solo una maggiore alfabetizzazione all’uso dei nuovi mezzi ma ancor di più per dotare le amministrazioni e le aziende delle infrastrutture necessarie.

Tutti i mercoledì è possibile leggere il settimanale free Il Gazzettino Senese nella versione scaricabile in pdf grazie a Siena News. Nella home page del giornale elettronico più letto di Siena e provincia troverete infatti un link che vi permetterà questa operazione.

www.sienanews.it


il mago di oz Ariete

Mercurio attiva proteste in famiglia e in qualche caso per gli hobby, gli interessi che ti vedono spesso fuori casa. Non reagire alle proteste a muso duro, ma trova un’intesa. Se operi nelle pubbliche relazioni o ti occupi di vendite Urano dà una scossa ai clienti indecisi: concludi affari d’oro. Flirt deliziosi: grazie Venere. Vincente

GEMELLI

Giove rischia di farti commettere qualche imprudenza, caro amico dei gemelli: evita i clienti incerti, i colleghi opportunisti, le alleanze al buio. Marte ti rende scattante nel lavoro, nello sport: sbrighi al meglio tanti impegni. Gli imprenditori possono contare su Saturno alleato. Delizie in coppia, fra single: Venere è amabile. Dinamico

LEONE

Sei concentrato sugli impegni professionali, ma una zampa leonina è mentalmente in vacanza. Fai shopping spaziando dal tecnologico agli articoli sportivi. Controlla quanto spendi amico, Giove è avaro. Marte incoraggia gli incontri in agenda. Venere è la madrina di flirt deliziosi. L’eros è nel menù di Marte: sei un bel bocconcino. Spendaccione

BILANCIA

Il Sole minaccia la serenità familiare, Mercurio accende polemiche coi figli, se ne hai, i parenti. Se sei in carriera niente bravate, richieste assurde al capo, con l’astro del business contrario ci rimetti. Ti consoli in amore: Venere è alleata; in coppia, fra single, innamorati, scoppia la felicità. Eros di marca. Polemici

SAGITTARIO

Urano annuncia belle novità in campo professionale, specie se lavori in proprio. Giove invece protegge la quotidianità, il lavoro in ufficio. Marte accende imprevisti nei rapporti interpersonali. Grazie a Mercurio cresce il fiuto negli affari. Unioni agitate: Venere è sul piede di guerra. Voglia di fughe. Rissosi

Toro

Ti piace sapere dove e con chi sono i tuoi cari, ma non eccedere con le dosi rischi di diventare indiscreto, possessivo, sospettoso. Giove offre il suo appoggio ai carrieristi, gli imprenditori: il successo è a portata di mano, la crescita economica e la reputazione, prendono il volo. Mercurio propone uscite con gli amici. Plutone una notte hard. Possessivo

CANCRO

La gelosissima Venere è in azione. Considerato il tuo alto concetto dell’amore non puoi che sentirti lusingato se qualcuno oggi fa il geloso, ti dice che lo trascuri: vuol dire che prova dei sentimenti sinceri. Mercurio segue il lavoro, la tua professione, l’attività che porti avanti: i risultati non si fanno attendere. Compiaciuto

VERGINE

Il Sole in Cancro ristabilisce la tempra migliore. Ritrovi, strada facendo, tutte le tue capacità. Non sei a disagio coi colleghi, gli amici, ti raccontano tutto, ti coinvolgono nei loro programmi. Se inizi la tua vacanza, viaggi per lavoro in Italia o all’estero hai dalla tua Giove, non può che andare tutto bene. Venere è acida in amore. Socievole

SCORPIONE

Marte accende il fiuto per gli affari: investimenti in Borsa, acquisti, occasioni in campo immobiliare. Mercurio augura buon viaggio a chi va in vacanza, ma protegge chi opera con l’estero. Giove solleva contrasti coi soci, i collaboratori. Nettuno protegge l’amore, i single. L eros è nelle mani di Plutone. Affaristi

CAPRICORNO

Non comportarti da indifferente solo perché qualcuno tra gli amici o i conoscenti ti hanno messo in disparte. Il lato ambizioso, il naturale protagonismo caro al tuo segno lo considerano uno smacco. Giove ti tira su il morale, rivela che negli affari e nel lavoro sei tre metri più avanti di tutti. Viva lo sport e viva l’eros. Protagonisti

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DA ADOTTARE REGINELLA Due settimane fa questa piccola era magrissima, in calore, braccata da un nugolo di cani. Adesso però è ospitata in una casa dove vive una femmina dominante, che non la vuole. Ha bisogno urgentemente di trasferirsi in una casa dove nessuno la minacci e tutti le vogliano finalmente bene. È molto docile, giocherellona e paziente con i bambini. Per informazioni: Laura 347 4728515 – 0577 563324 ore serali www.sienadozioni.it anapana.siena.adozioni@gmail.com

FARMACIE

Sabato 09 e Domenica 10 luglio Farmacia Centrale via Banchi di Sotto, 2 0577 280109 giornaliero Farmacia Ravacciano strada di Santa Eugenia, 31 0577 285378 giornaliero e notturno a chiamata

DISTRIBUTORI

Domenica 09 luglio Q8 Agip Aci (Lcm) Total Total (anche Gpl) Esso

METEO MERCOLEDI

ACQUARIO

Appartieni al segno che governa gli spazi siderali, ma ti manca subito lo spazio quando qualcuno inizia a mostrarsi geloso. Per questo il cambio di guardia in amore si movimenta e Venere consola il tuo parco fan se l’attuale flirt inizia ad esserti stretto. Mercurio ti rende un asso in ufficio e nello sport. Eros da urlo: Marte è sexy. Costretto

PESCI

Sembri quello strano tipo che nessuno conosce ma tutti chiamano bastian contrario. Cento ne pensi, altrettante ne mandi all’aria, non sei convinto di niente. La colpa è dell’ultimo spicchio di Luna che agita le tue certezze, le decisioni. Mercurio ti regala saggezza, abilità nel lavoro, nella professione. Nettuno protegge le unioni felici. Avverso

via Peruzzi tangenziale San Marco via Massetana Romana viale Sclavo via Pescaia tangenziale Ruffolo

06

15,1°

28,4°

GIOVEDI

07

15,5°

30,9°

VENERDI

08

17,2°

27,2°

SABATO

09

17,2°

27,6°

17,4°

28,3°

11

18,3°

28,7°

12

18,7°

28,8°

18,5°

28,3°

DOMENICA LUNEDI MARTEDI

MERCOLEDI

10

13



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