#7 - marzo 2021
Alessandro Giovene Laera
Editoriale
Mi è stata data la responsabilità di aprire questo numero speciale del nostro maGAZine interamente dedicato al rinnovo del nostro Accordo Integrativo di durata triennale. L’Accordo è stato recentemente presentato nel corso di un webinar a cui ha partecipato oltre il 90% delle Agenzie iscritte alla nostra Associazione. Per mia abitudine, quando devo commentare/analizzare un documento (in questo caso il nostro Accordo), inizio mettendo a confronto prima, per poi analizzare di seguito, i punti a mio parere caratterizzanti l’importante intesa:
• nuovo contesto temporale ed economico;
• forza e disponibilità delle parti;
• nuovo valore prodotto.
Premetto che un Accordo Integrativo, ed il nostro in particolare, nasce dalla richiesta di una delle Parti il cui obiettivo tende a colmare un gap generalmente di natura
economica verificato nel tempo e presente nei mandati proposti dalle Compagnie. Sottolineo il fatto che nulla è dovuto, ma non è mai mancata la volontà e l’impegno del Gruppo per addivenire ad una soluzione.
Non voglio soffermarmi sull’Accordo scaduto il 31.12.2019 perché l’allora contesto e il suo contenuto economico non può che essere stato ben compreso da tutti voi, visto il disappunto espresso per la mancata sottoscrizione del rinnovo per decisione unilaterale di una delle parti coinvolte.
Era da poco iniziato il 2020 quando la Compagnia presentò il nuovo Direttore Commerciale al quale immediatamente chiedemmo di rinnovare senza soluzione di continuità rispetto al passato i capitoli legati al nostro welfare, ponendo così le basi per una serena ripartenza della trattativa sui capitoli restanti. Richiesta per altro immediatamente accettata e ufficializzata nel corso del Road Show Zurich del 19 febbraio 2020, evento in cui furono anche presentati gli obiettivi di crescita della Compagnia che sarebbe bene non dimenticare.
La nuova direzione tracciata dalla mandante si esprimeva infatti nella volontà di crescere, cambiando quindi il proprio obbiettivo rispetto al recente lungo passato. Ecco che la soglia d’ingresso del nuovo Accordo avrebbe dovuto essere compatibile con tale loro esigenza.
Preso atto, abbiamo comunque ribadito la natura intrinseca dell’Accordo che nel caso di specie era quella di fungere da necessario strumento di riequilibrio delle differenze presenti tra i vari mandati in Zurich. Per la verità, da un po’ di tempo stavamo riflettendo sulla necessità di affrontare il capitolo tabella provvigionale di mandato C, che ricordo essere il mandato di riferimento della Compagnia Zurich.
Con estremo coraggio, abbiamo espresso ai nostri interlocutori la necessità che prendessero in carico la nostra richiesta, totalmente indipendente dalla trattativa per il nuovo Accordo Integrativo. Parlo di coraggio perché abbiamo chiesto un confronto volto a considerare l’aumento della tabella provvigionale, che riteniamo sia l’unica via per lavorare in sicurezza verso un futuro che ci accollerà sicuramente nuovi costi prima di nuove opportunità.
Sull’argomento, e a margine delle trattative in corso, ci fu recapitata una proposta
perentoria nel senso che il contenuto dell’offerta non era negoziabile. Aumento provvigione 1% Rami Elementari Mandati C per tutta la rete e per sempre, a partire dal 1 gennaio 2021.
Con senso di responsabilità abbiamo deciso che fosse importante comunque consolidare un plus e che l’argomento per noi ancora aperto sarebbe stato successivamente posto all’attenzione del Congresso elettivo.
Nel frattempo, l’iniziale stato di emergenza si trasformò in pandemia... In questo nuovo contesto abbiamo ripreso la trattativa sul nuovo Accordo Integrativo 2021-23 e abbiamo posto all’attenzione della Compagnia tre punti per noi importanti: un anno di deroga nel caso non si trovasse un nuovo Accordo alla naturale scadenza; una commissione bilaterale che potesse monitorare le condizioni socio economiche date dall’emergenza sanitaria ed economica nazionale (e che quindi potesse studiare eventuali correttivi volti a raggiungere gli obbiettivi Dell’accordo), e, per ultimo, una migliore aliquota percentuale del rapporto sinistri premi.
Accettati questi punti dalla Compagnia, sono stati in sostanza anche migliorati i principi applicativi da noi proposti perché personalizzati e non più dipendenti da dati di provincia (parametri Rc). Abbiamo anche previsto che vengano migliorate le tabelle a seconda dei risultati d’incasso.
Questo nuovo corso iniziato con la Direzione Commerciale ci vedrà vigili sul prossimo futuro, abbiamo tuttavia provato ad immaginare un percorso di ripresa economica dalla quale non si può prescindere per trovare le risorse necessarie alla nostra attività.
Le sfide del futuro che ci attendono devono trovare risposte positive dal punto di vista economico in una tabella provvigionale di mandato, piuttosto che in Accordi Integrativi comunque vincolati da fattori a noi indipendenti.
Obiettivo certamente sfidante ma a parer nostro indispensabile per poter interpretare il ruolo declinato all’interno dei nuovi regolamenti da poco introdotti nel nostro Paese.
Sempre uniti e buon lavoro in sicurezza!
Alessandro Giovene Laera
Intervista a Enrico Ulivieri
#essereGAZ
in un Accordo L’epilogo vincente di un percorso lungo un anno della digitalizzazione
La firma del nostro Accordo Integrativo 2021-2023 è stato certamente l’ultimo atto di un lungo percorso iniziato a partire dalla scadenza del precedente triennale 2017-2019.
Ad incidere sulle dinamiche della trattativa, durata oltre un anno, son intervenuti diversi fattori, non ultimo lo scoppio della pandemia da Covid 19. I risultati raggiunti, di cui si chiede conto nelle due interviste al Presidente e al suo Vice, hanno ripagato la fatica fatta.
Una storia che vale la pena di essere raccontata.
Presidente, può ripercorrere in sintesi le tappe che hanno portato alla firma dell’Accordo Integrativo 2021-2023, partendo dalla scadenza dell’accordo 2017-2019.
Sintetizzare in poche righe una trattativa durata oltre un anno di certo non rappresenta un esercizio dalla semplice soluzione. Se poi se è una Pandemia tra i principali motivi che hanno portato i tempi ad allungarsi, si fatica a dare ospitalità alla semplicità. Per assurdo l’avvio della trattativa fu sancito nei primi giorni di dicembre del 2019 dalla decisione della Zurich di non rinnovare l’integrativo che sarebbe andato in scadenza il 31.12.2019. Fu un momento particolarmente movimentato che probabilmente segnò uno dei punti più bassi nella relazione tra il nostro Gruppo aziendale e la mandante. Le settimane, per la verità non molte, che ci dividevano dal Road Show di Compagnia furono investite nel ricercare una strada diplomatica che evitasse le forti spinte alla delegittimazione della nostra Associazione in corso proprio in quei giorni, quando fummo testimoni di imbarazzanti transumanze di pseudo portatori d’interessi nella sede Zurich di Milano. Per la verità, venimmo aiutati anche dall’importante riorganizzazione posta in essere nei primi giorni del 2020 dalla Compagnia, che pose le basi per una nuova relazione Compagnia/Agenti. Nuova relazione che, nella sorpresa generale, venne ufficializzata nel corso del Road Show Zurich del 19 febbraio 2020 a Milano. In quell’occasione venne annunciato che, in attesa di definire meglio i capitoli economici in discussione, la Compagnia accettava la nostra richiesta di concedere l’automatico rinnovo dei capitoli welfare, oltre a quelli prettamente relazionali.
Il resto purtroppo è storia e, nel giro di qualche ora, ci trovammo costretti ad affrontare l’incubo del contagio da Covid-19 che ha pesantemente influenzato il prosieguo della nostra vita associativa. Dal pianificare il futuro ci siamo trovati estemporaneamente a gestire con grande fatica la quotidianità. Impossibile in quei momenti avere un orizzonte temporale che superasse le 24 ore.
Inutile descrivere nel dettaglio quei momenti che tuttavia possiamo sintetizzare in 3 elementi chiave e per la precisione: ricercare immediato ristoro economico per le nostre agenzie coinvolte nell’oceano di adempimenti
tesi a salvaguardare la salute pubblica, oltre che la nostra; gestire l’accelerazione data dalla crisi sanitaria al mondo del digitale e della sempre più forte richiesta di servizi assicurativi che prevedessero la possibilità di operare in sicurezza e possibilmente a distanza, impedendo quanto più possibile la forte spinta alla disintermediazione del nostro ruolo; definire nel frattempo un accordo che ponesse le basi per un lento ma auspicabile ritorno ad una possibile normalità.
Nel frattempo, e più precisamente il 7 aprile 2020, in pieno lock down, Zurich ci presentò ufficialmente la sua strategia digitale nel corso di una movimentata riunione in video conferenza. Lì capimmo quanto un virus, fino a poche settimane prima sconosciuto, potesse influenzare le nostre vite: Zurich aveva deciso di dare una decisa accelerazione alla pressante richiesta di una nuova relazione con la clientela; una relazione basata sempre più su strumenti digitali, con il conseguente addio alla tanto amata carta. Che fare? Continuare a dichiarare la nostra indipendenza intellettuale sul ruolo dell’intermediario o provare ad influire sulle scelte strategiche di Zurich sul digitale? Attendere sull’Aventino che altri influenzassero le nostre vite professionali per poi, come da italica abitudine, lamentarci ex post, o provare ad essere protagonisti?
Ecco che quello che avrebbe dovuto essere uno dei capitoli del nuovo Accordo Integrativo venne estrapolato dallo stesso e, una volta definito, fu messo a disposizione dei Colleghi che potevano scegliere se aderirvi o meno. Nel frattempo, i primi segnali di estate portarono molte Compagnie a sospendere i sostegni pro Covid-19 per riproporre le normali incentivazioni a cui siamo ormai abituati (quali rappels e gare incentive di varia natura). Noi, al contrario ritenemmo necessario considerare l’intero 2020 come anno legato all’emergenza sanitaria. Grazie a ciò, ottenemmo che i sostegni venissero forniti a tutte le agenzie e non solamente a quelle che avrebbero comunque ottenuto risultati positivi.
Più volte ci fu detto che l’emergenza sanitaria prima, ed economico finanziaria poi, stava portando effetti simili a quelli sofferti nel corso dei conflitti. Ebbene: in guerra ci si aiuta tutti (non solo chi per capacità o altro riesce ad emergere) ed è motivo di orgoglio aver trovato una Compagnia
che appoggiasse la nostra scelta. Sappiamo che tale decisione ha causato qualche malumore, ma è nello spirito del Gruppo sostenere tutti e di questo ne andiamo fieri.
A questo punto la terza fase è stata caratterizzata dal desiderio di ricominciare a pianificare, sperando che il 2021, grazie al vaccino e alla maggiore preparazione del sistema sanitario, ci accompagnasse (seppur lentamente) verso la nuova normalità.
Infatti, nei giorni scorsi, durante un affollatissimo webinar, abbiamo presentato il frutto di quella che in queste poche righe spero di esser riuscito a rappresentare come una complicatissima trattativa, iniziata in un mondo oramai lontano e portata a termine tra mille emergenze, paure, perdite, sconfitte, vittorie e, soprattutto, speranza.
Esiste una relazione fra l’Accordo Dati siglato lo scorso anno e questo Accordo Integrativo?
Come accennato poc’anzi, inizialmente l’Accordo Dati avrebbe dovuto essere uno dei capitoli del nuovo Accordo Integrativo; questo, almeno, nelle intenzioni della Compagnia.
In seguito, sono intervenuti due fattori che hanno disgiunto le due intese: la pandemia da Covid-19, che ha imposto un’accelerazione verso un’offerta sempre più in digitale e quindi a distanza e la convinzione che porre la fiducia accordata dai Clienti sotto la spada di Damocle di accordi di natura temporanea fosse non solo irrispettoso per loro, ma addirittura pericoloso per noi Intermediari. Nei fatti, confermo l’assenza di una relazione diretta tra i 2 accordi, che sono quindi indipendenti l’uno dall’altro.
Al momento oltre 400 Agenzie hanno sottoscritto il nostro Accordo Dati. Un risultato per noi sorprendente, preso atto della “confusione” creata sul delicato argomento dalle Associazioni di rappresentanza nazionale. Per quanto riguarda le adesioni al nostro Accordo Integrativo, al momento non abbiamo i dati ufficiali da poter commentare.
C’è stato un confronto con il sindacato di categoria sull’Accordo Integrativo?
La nostra Associazione, come sempre, ha inviato al Sindacato Nazionale Agenti il testo del normativo dell’Accordo Integrativo e dell’appendice al mandato, che i colleghi dovranno sottoscrivere per accettazione. Abbiamo preso atto dell’invito del Sindacato Nazionale Agenti di modificare il testo dell’appendice adottato dalla Compagnia per l’adesione all’Integrativo 2020 e, come dichiarato nel corso del webinar di presentazione, abbiamo ricevuto parere positivo dallo SNA in data 26 gennaio 2021. Nel documento, anche se non richiesto, vengono confermate da parte del Sindacato le criticità espresse a mezzo stampa al nostro Accordo Dati. Ribadisco che la nostra Associazione e i suoi consulenti, oltre a Konsumer Italia, sono a disposizione per qualsivoglia approfondimento che entri veramente nel merito della questione; questione a nostro parere creata ad arte da portatori d’interessi non si capisce ancora bene di chi.
In quale clima politico si sono svolte le trattative con la Compagnia?
Diciamo di rinnovata volontà di fare le cose “insieme”. Filosofia per altro imposta nel corso del 2020 dai nuovi paradigmi dettati dal maledetto virus che, da oramai oltre un anno, sta sconvolgendo le nostre vite. Pur nel rispetto dei ruoli, e nella consapevolezza che poco o quasi nulla tornerà come prima, stiamo faticosamente percorrendo con Zurich Italia la difficile strada che dovrà portarci a breve a definire la nuova relazione Compagnia/Intermediario. Una relazione meno conflittuale che, rispetto al passato anche recente, tenga conto delle attese di entrambi gli attori e che ricerchi nella sintesi degli obiettivi il giusto equilibrio tra gli interessi di una multinazionale e le esigenze dell’intermediario, non sempre purtroppo collimanti. Sfida difficile e di grande responsabilità, ma che il momento pretende. Mai come in questa fase servirà stare INSIEME per vincere.
C’è un collegamento fra l’Accordo Integrativo e l’aumento provvigionale di 1 punto sui rami elementari dal 1 gennaio 2021 per le tabelle C?
Nella vita nulla accade per caso. La capacità diplomatica dimostrata dalla nostra Associazione nel corso degli ultimi 14 mesi credo sia difficilmente confutabile ed i risultati solo lì a dimostrarlo. Nel corso del 2020, Zurich ha condiviso l’idea del Gruppo Agenti di sostenere le Agenzie italiane e, “unicum” sul mercato, lo ha fatto per tutto l’anno solare e non solo per i 3 mesi di lock down primaverile, rinunciando peraltro a qualsiasi azione di recupero anche di fronte ad andamenti tecnici oltre soglia. Quindi il sostegno è stato concesso a “fondo perduto”. Quante Compagnie lo hanno fatto?
Da qualche settimana tutte le Compagnie stanno incontrando, seppur a distanza, le proprie reti agenziali ed in tali consessi si sprecano i ringraziamenti per chi, come Noi, è stato in prima linea, in trincea in un periodo dove sarebbe stato più giusto difendersi e difendere le nostre famiglie dal rischio del contagio. Bellissime parole, proclami talvolta eclatanti, ma non mi è dato di sapere se altre Compagnie ai proclami abbiano aggiunto altro. Nel nostro caso il 10 dicembre 2020 le Agenzie sono state raggiunte da una comunicazione che ufficializzava l’aumento della tabella provvigionale di riferimento (esclusa rcauto) a partire dal 1 gennaio 2021.
Risultato storico non solo per la nostra Associazione ma per l’intera categoria.
Poco dopo abbiamo rinnovato per i prossimi tre anni l’Accordo Integrativo GAZ presentato qualche settimana fa nel corso di un webinar dedicato. In tutto questo c’è un importante fil rouge che ha permesso il raggiungimento di risultati impensabili ed in alcuni casi addirittura utopistici e si chiama RELAZIONE, credibilità e forza di una Associazione che ha saputo, spesso in silenzio, operare nel tentativo di sostenere quanto più possibile le Agenzie Associate.
Cosa si sente di dire alle agenzie che hanno il mandato provvigionale da tabella A che si sentono poco coinvolte dai benefici economici dell’accordo?
Le Agenzie con tabella provvigionale “A” non usufruiscono, se non in misura ridotta, dei benefici economici contenuti nel nostro Accordo Integrativo in quanto al momento lo stesso funge da riequilibratore del GAP provvigionale presente tra Zurich ed i principali competitor.
Non va dimenticato che non avevamo a disposizione risorse illimitate e, preso atto di ciò, abbiamo deciso di sostenere chi si trovava in condizioni di maggiore difficoltà. Detto questo, siamo ancora convinti che la strada maestra da seguire sia un’altra: uscire sempre più dagli Accordi Integrativi per trovare la giusta gratificazione economica alla nostra attività nel riconoscimento di una tabella provvigionale congrua. Questo in ossequio a quanto stabilito dall’IDD, i cui contenuti, se ben interpretati, sono un chiaro invito a prediligere questa via.
Sull’argomento abbiamo aperto un piccolo varco che riteniamo meriti importanti approfondimenti in sede congressuale.
Intervista a Marco Manfredini
#essereGAZ in un Accordo Focus sui contenuti
Ritiene complete le tutele di previdenza e assistenza per gli agenti previste nell’accordo?
Il capitolo legato al nostro welfare è per noi motivo di orgoglio e abbiamo lottato con grande forza per ottenerlo, ma mi rendo conto che spesso i grandi risultati vengono sottovalutati dai Colleghi, quasi dati per scontati.
Così però non è. Nel caso specifico, convincere Zurich a farsi carico della copertura e dell’assistenza dei propri Agenti ha una grande valenza relazionale, oltre che economica.
Il passaggio dal contributo “carta e toner” alla “digitalizzazione delle agenzie” significa che anche il GAZ guarda al futuro in quest’ottica?
Domanda che merita una risposta “poco politica” ma i colleghi mi conoscono e sanno che vado dritto al punto. La nostra preoccupazione in sede di rinnovo dell’Accordo Integrativo era quella di trovarsi di fronte una Compagnia che, in cambio del sostegno alla rete agenziale, ci chiedesse di rinunciare a tutto ciò che faticosamente ci eravamo conquistati negli ultimi anni.
Al contrario, e grazie alla nuova relazione creatasi con la mandante negli ultimi mesi, abbiamo condiviso che la digital agency immaginata dal GAZ rappresentasse un plus anche per la Compagnia, che nei fatti ci fornirà il suo supporto (anche economico), per velocizzare il raggiungimento dei nostri obiettivi. Per l’Associazione è un grande risultato e la certificazione che, quello che per alcuni pareva essere una strategia di lontananza dalla mandante, altro non era che un’insopportabile strumentalizzazione.
Nel precedente Accordo gli incassi auto erano parametrati sulla provincia di appartenenza dell’agenzia: perché nel nuovo Accordo non è stata mantenuta la stessa impostazione?
Era una delle criticità che gli iscritti ci avevano segnalato e che abbiamo provveduto a modificare in occasione del rinnovo. Approfitto della domanda per ringraziare i tanti colleghi che ci hanno inviato commenti, critiche e richieste di chiarimento perché è grazie al loro contributo se siamo riusciti a far inserire nel normativo di rinnovo alcune integrazioni o modifiche.
Ritiene che la soglia di mantenimento del portafoglio al 98%, visto il contesto economico, possa creare criticità?
Al momento della trattativa era coerente con i dati che osservavamo per il 2020 e con le attese della Compagnia che, rispetto al 2015, ha volontà
di crescita e non di semplice mantenimento della quota di mercato. Detto questo, è chiaro che siamo legati agli sviluppi della situazione pandemica nel nostro Paese e non solo. Per tale motivo è pronto l’eventuale piano “B” che modificherà i paletti di accesso al nostro Integrativo come già successo nel 2020.
L’innalzamento della soglia del rapporto s/p dal 60% al 63% è un risultato soddisfacente o si poteva pensare ad un valore maggiore?
Direi che tale valore era impensabile solo 14 mesi fa. Valore che, che se sommiamo all’aumento della tabella provvigionale, fa capire la portata economica di quanto ottenuto. Ogni punto percentuale a nostro favore rappresenta centinaia di migliaia di euro a disposizione delle nostre agenzie/aziende. Un grande risultato! Non solo tecnico, ma direi anche politico.
Riguardo alla sezione G dell’Accordo che riguarda i sinistri, quali sono gli aspetti principali che meritano di essere evidenziati?
La definizione del nuovo Accordo sinistri ha visto il grande contributo della commissione tecnica di riferimento guidata dal presidente Romolo Marinelli, che ci tengo a ringraziare. Definizione condivisa già da alcuni mesi, contrariamente agli altri capitoli. Sostanzialmente, le modifiche interessano il contributo della Desk Analysis, che a breve vedrà coinvolto anche il mondo della liability. Abbiamo anche finalmente ottenuto dalla Compagnia un sistema che ci permette di tenere sotto controllo - oserei dire - quotidianamente le varie contribuzioni presenti nell’Accordo sinistri e che ci dà la possibilità di monitorare i capitoli in cui poter intervenire per non perdere gli importanti riconoscimenti economici.
A brevissimo il portale Agenti si arricchirà del “cruscotto sinistri”, grazie al quale potremo verificare in tempo reale il posizionamento della nostra agenzia rispetto alla contribuzione per la gestione dei sinistri. Data la specificità dell’argomento, la nostra Commissione Tecnica è costantemente
al lavoro per poter integrare eventuali nuove attività all’interno dello stesso Accordo; attività che verranno comunicate attraverso l’emissione di circolari della Compagnia.
In conclusione, siamo soddisfatti di quanto ottenuto e dello spirito di forte collaborazione che Commissione Tecnica e Compagnia hanno dimostrato di avere. Motivo per cui siamo certi che, a breve, riusciremo ad ottenere altri importanti riconoscimenti.
Accordo Integrativo I commenti a latere
Bruno Corda
Sono felice ed orgoglioso di aver fatto parte della squadra che ha lavorato per la stesura dell’Accordo Integrativo 2021/2023; un Accordo in linea con il periodo che stiamo trascorrendo e che con un’attenta ed oculata nuova produzione, oltre al mantenimento del vecchio portafoglio, ci permetterà di sostenere le nostre agenzie e ci darà una buona redditività. Gli incentivi per la crescita sono molto interessanti, ma questo Accordo ci permette di averne degli altri anche se la nostra agenzia dovesse incassare un meno 2% rispetto all’anno precedente. Questo io lo ritengo un buon risultato.
La parte del welfare con le tutele previdenziali ed assistenziali sono di ottimo livello con polizza TCM e LTC.
Le convenzioni per le polizze degli agenti iscritti al GAZ con buoni sconti e il supporto con un contributo allo sviluppo digitale dell’agenzia ci aiutano, ed inoltre aver confermato l’accordo sinistri, migliorandolo anche nel recupero delle franchigie, è assolutamente premiante ed esclusivo nel panorama assicurativo.
Per non dimenticare il sostengo alle agenzie in riorganizzazione e alle future rivalse.
Nella speranza che l’economia riprenda a camminare e che questa brutta pandemia ci abbandoni, rimbocchiamoci le maniche, come sempre abbiamo fatto, e facciamo vedere che siamo Professionisti veri che raggiungono i meritati risultati.
Buon lavoro a tutti.
Massimiliano Neri
A mio parere questo accordo deve ritenersi molto soddisfacente: è chiaro che si può sempre ottenere di più e tutto è migliorabile, ma l’impianto complessivo, che ricalca peraltro quello dell’Accordo triennale precedente, copre tutte le aree dove è necessario un sostegno per le agenzie, dal welfare, alle sovra provvigioni, ai contributi per l’operatività quotidiana.
Credo che acquisti ancor più valore allorchè si consideri che la sottoscrizione è stata nel segno di una ritrovata relazione con la Compagnia, con la quale il confronto sui temi trattati nell’Accordo è stato serrato, ma serio e leale.
Auspico che questo Accordo possa funzionare da ponte per arrivare a quello che è un obiettivo più ambizioso, ossia il mandato provvigionale unico.
Marco Montesi
Finalmente abbiamo firmato anche “l’Accordo Integrativo”, un lavoro che ci ha visto coinvolti per più di un anno.
Un Accordo nato sotto il Covid e quindi lavorando e confrontandoci con la Direzione sempre in conference- call.
Un confronto non sempre facile, ma portato avanti nel rispetto reciproco dei ruoli, ben sapendo, in ogni fase della trattativa e da ambo le parti, che l’Accordo Integrativo era necessario perché di forte aiuto alle Agenzie.
Un Accordo che ha rivisto soprattutto, rispetto al precedente, l’accordo sinistri e ben 6 tabelle: 3 per la RCA e 3 per la Reo/RES.
Abbiamo cercato, ed in parte anche ottenuto, che, per gli Agenti con mandato “A”, oltre alla tutela di previdenza e assistenza, ci fosse un incentivo legato all’S/P di Agenzia.
Che dire ora, forse che il lavoro è finito? Tutt’altro!
Altre sfide attendono il Consiglio Direttivo, ma siamo ancora tutti insieme e uniti per uscire al meglio da questa pandemia e affrontare il futuro come certamente sappiamo fare: da protagonisti
Fabio Vetrugno
Pillole sul vita
Come raccontato dal collega Alessandro Giovene Laera nell’editoriale di apertura di questo numero del maGAZine, sul capitolo welfare dell’Accordo Integrativo è stata posta la giusta attenzione in un momento in cui, con il sopraggiungere della pandemia, la Compagnia probabilmente avrebbe potuto addurre validi motivi per un approccio differente.
Anche se forse meno importante rispetto al capitolo welfare, ma non di secondo piano, il GAZ ha richiesto e ottenuto che fossero mante nute aperte le tante posizioni legate ai TFR delle nostre Agenzie nel prodotto Happy end, risultato che riteniamo importante per le nostre imprese/ agenzie, essendo noto a tutti che la Compagnia ha intrapreso az ioni di riforma sul portafoglio gestito per la sostenibilità delle gestioni separate, sempre più critica nel contesto dei mercati obbligazionari e di titoli di Stato attuali.
Con riferimento all’Accordo Integrativo appena siglato, sappiam o che la parte economica non riguarda il ramo vita.
Tuttavia, è importante ricordare come nella parte delle convenzioni GAZ siano stati rinnovati i vantaggi previsti per le condizioni economiche delle sottoscrizioni di polizze vita per gli Agenti, i familiari e i collaboratori di agenzia.
In particolare, segnaliamo che sono stati eliminati i tunnel di uscita previsti dai prodotti, azzerati i caricamenti e ridotti i costi di gestione.
Redazione a cura di UNOONE
www.unoone.it