maGAZine #13 - Agosto 2022

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#13 - agosto 2022

L’Editoriale

Care Colleghe e Cari Colleghi, Il nostro amato lavoro si sta sempre più evolvendo, grazie anche ad una tecnologia che progredisce velocemente. Noi dobbiamo farci trovare pronti ad accogliere tutte le novità per poter continuare a svolgere il nostro lavoro in sicurezza, guidando i nostri futuri e vecchi Clienti affinché non abbiano brutte sorprese in caso di difficoltà. Per questo la nostra Associazione sta completando e portando avanti diversi progetti per dare agli associati, attraverso i nostri Partner, la necessaria conoscenza e la formazione su tutte le novità che, giorno dopo giorno, arrivano dagli organi competenti.

In questo numero del nostro Magazine, troverete importanti consigli forniti dal nostro assicuratore CGPA, con il quale collaboreremo in futuro per fornire ai nostri iscritti informazioni utili, anche sulla nostra rc professionale.

Contributo affiancato alla preziosa attività svolta attraverso il CESIA ogni anno, che ci fornisce le novità sul nuovo sistema sanzionatorio di IVASS oltre a percorsi formativi settoriali; il tutto per facilitare la nostra attività professionale.

All’interno troverete inoltre alcune note informative sul promulgamento del Regolamento 51, oltre ad un vero e proprio approfondimento sul tema GamaLife.

A fare una panoramica dello stato dell’arte della questione ci ha pensato il collega Fabio Vetrugno, mentre in una intervista ad hoc, il Presidente Enrico Ulivieri risponde a tutte le domande frequenti che, in questa ultima tornata assembleare, sono state poste dai colleghi sul tema.

Proprio a chiusura di una delle ultime assemblee regionali, il collega Vittorio Broggini dà voce al territorio lombardo esprimendo considerazioni e preoccupazioni dei colleghi, spesso proprio sulla questione GamaLife.

Troverete appassionante anche l’intervista al Collega Dario Piccirillo, figlio d’arte che ci racconta la storia dell’Agenzia creata dal Nonno, che ora vede Lui come convinto Attore principale.

Molto interessante è anche il nuovo modo di concepire l’ambiente in cui si esercita la consulenza assicurativa, nato da un’idea del nostro Collega Paolo Gamba, che ha presentato lo spazio “Nof filò” allestito all’interno della sua agenzia in occasione di un convegno a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Dott. Michele Colio e il Presidente Enrico Ulivieri. Un’occasione per “fare cultura”, in cui si è ribadita la centralità del ruolo dell’intermediario assicurativo sul territorio.

L’ultima parte del maGAZine è dedicata al Cyber Risk, tema ancora poco conosciuto e molto sottovalutato; su questo c’è anche una testimonianza del nostro esperto Partner Allesklar, nella persona di Gherardo Garulli, che entrando dettagliatamente nella parte tecnica, ci parla della vulnerabilità dei software.

Rivolgo qui un sincero ringraziamento ai Colleghi responsabili delle quattro aree territoriali: Giuliano Richiedei (Area 1), Luca Marusso (Area 2), Fabrizio Viscillo (Area 3) e Luigi Masucci (Area 4) per il costante lavoro e per la puntuale attenzione ai territori di loro competenza, permettendoci di essere collegati in modo utile a tutti Voi che siete il punto forte del GAZ.

Augurandovi buona lettura, vi saluto calorosamente

I Percorsi formativi e le pillole di formazione di

CGPA Europe per il 2022

Nell’ottica della formazione e dell’informazione al servizio degli intermediari assicurativi, da sempre peculiarità e valore aggiunto della Compagnia, CGPA Europe ha dato il via quest’anno a una nuova iniziativa: 4 percorsi formativi che si sviluppano nell’arco dei quattro trimestri.

Per ogni percorso scegliamo un argomento ad hoc, con l’obiettivo di darne una visione d’insieme e di farne una trattazione la più completa possibile. E lo facciamo con la realizzazione di svariati contributi sotto forma di “pillole”: crediamo infatti che i contributi brevi favoriscano la fruizione degli stessi.

Ricorriamo a format diversi (video con scrittura digitale, videointerviste, podcast, webinar in diretta), a seconda del format che più si adatta al

CGPA EUROPE

contenuto trattato, per offrire varietà e andare incontro alle diverse abilità di apprendimento.

Il primo trimestre è stato dedicato al nuovo sistema sanzionatorio di IVASS. Abbiamo illustrato i cambiamenti principali con il passaggio dal vecchio al nuovo regime; abbiamo visto nel dettaglio le novità introdotte dal nuovo sistema; abbiamo analizzato i dati relativi alle sanzioni pecuniarie e alle sanzioni non pecuniarie, i relativi trend e i primi effetti della riforma. In un podcast il prof. Pierpaolo Marano ci ha illustrato il procedimento sanzionatorio: le diverse fasi, gli attori coinvolti in ogni singola fase e le garanzie a tutela degli intermediari che diventano oggetto di un procedimento sanzionatorio. Il primo trimestre si è concluso con un’altra importante novità: un nuovo format, che abbiamo lanciato quest’anno Il focus del mattino: 30 minuti con CGPA Europe, un webinar in diretta di 30 minuti circa, dedicato a temi di interesse professionale per gli intermediari assicurativi, con il contributo e la partecipazione di esperti. Nel primo Focus abbiamo parlato delle tutele per gli intermediari e delle misure preventive da adottare per evitare i comportamenti illeciti, grazie agli interventi di due avvocati: Andrea Dalla Villa, responsabile sinistri di CGPA Europe, e Alessandro Calzavara, legale fiduciario di CGPA Europe.

A maggio abbiamo avviato il secondo percorso formativo 2022, incentrato sull’analisi delle cause più frequenti dei sinistri che occorrono nell’attività dell’intermediario assicurativo e sull’analisi delle tipologie di contratti interessate. Siamo partiti con un podcast, nel quale il collega Gianfranco Mazza, Area Claims in CGPA Europe ha spiegato il concetto di sinistro, il sinistro nel regime di loss occurrence e di claims made con le relative implicazioni. Nei due video, che sono seguiti, abbiamo presentato nel dettaglio i dati relativi alle analisi, per numero e per importo monetario, svolte sui sinistri denunciati in CGPA Europe. Nella seconda edizione de Il focus del mattino: 30 minuti con CGPA Europe, l’avv. Michele Tavazzi, legale fiduciario di CGPA Europe, ci ha parlato della violazione del dovere di consiglio e consulenza dal punto di vista della normativa, della giurisprudenza e portandoci un caso pratico. E l’avv. Mazza ci ha fornito alcuni consigli pratici su come evitare determinati errori professionali.

Il terzo trimestre sarà dedicato al cyber risk, tema estremamente attuale ma purtroppo ancora poco conosciuto e pertanto sottovalutato. Crediamo quindi che una sua trattazione nell’ambito di un percorso formativo sia funzionale alla prevenzione e alla gestione del rischio di attacchi informatici, a cui anche gli intermediari assicurativi sono esposti.

Già a luglio siamo partiti con un podcast introduttivo su questo tipo di minaccia, in cui abbiamo presentato anche alcuni casi di attacco cyber con una fotografia della situazione in Italia. Dopo la pausa estiva, riprenderemo a settembre con un secondo contributo sugli aspetti tecnici del rischio cyber e un terzo contributo sull’assicurazione cyber. Seguirà quindi, giovedì 22 settembre, il nostro terzo webinar Il Focus del mattino: 30 minuti con CGPA Europe, in cui vedremo come questo rischio impatta sulla quotidianità lavorativa dell’intermediario assicurativo e, con l’aiuto di un legale che fornirà consigli utili, tratteremo anche un sinistro cyber.

Tutti i contributi dei primi due trimestri sono disponibili su CGPApp, nell’area Formazione > e-Campus, dove prossimamente troverete anche le pillole formative del terzo trimestre.

CGPApp è disponibile gratuitamente e scaricabile velocemente inquadrando il QR code oppure andando nel proprio store di riferimento

Segnatevi già in calendario il terzo appunto de Il focus del mattino: 30 minuti con CGPA Europe, che si svolgerà giovedì 22 settembre dalle ore 9.30 alle ore 10.00, per il quale sarà necessaria l’iscrizione gratuita.

Novità Normative Regolamento 51 in vigore dal 2023

Il 21/06/2022 Ivass ha promulgato il regolamento n 51 recante disposizioni concernenti la realizzazione di un sistema di comparazione on line tra le imprese di assicurazione operanti in Italia nel ramo RcAuto. Lo stesso dovrebbe trovare la sua applicazione per le Compagnie a partire dal 31 ottobre 2022 mentre per Noi Intermediari l’obbligo di produrre la documentazione richiesta si attiverà il 28 febbraio 2023.

In estrema sintesi, ci troviamo di fronte all’ennesimo provvedimento teso a minare gli equilibri oramai debolissimi all’interno delle nostre organizzazioni. Il provvedimento trova la sua genesi nel lontano 2012, quando all’interno del decreto sulle liberalizzazioni spuntò l’obbligo in capo a tutti gli intermediari di proporre almeno 3 preventivi RCauto in occasione di ogni

rinnovo di copertura. Provvedimento immediatamente sospeso in attesa della formulazione di normativo base uguale per tutte le compagnie operanti in Italia, conditio sine qua non per poter fare un coerente confronto, oltre all’adeguamento tecnico del preventivatore Ivass.

Nel frattempo, in attesa che le due condizioni appena citate trovassero le dovute risposte, ecco che l’obbligo di multi-preventivazione fu confermato unicamente per gli Intermediari plurimandatari e non per l’intero comparto. Come sempre, da una parte il nostro Paese regala aperture un tempo impensabili per poi promulgare regolamenti che nei fatti rendono difficile potersi avvalere degli strumenti predisposti.

Come Gruppo Agenti faremo sentire la nostra voce all’interno delle sedi deputate, ma troviamo doveroso, se non addirittura necessario, che la categoria prenda visione del particolare provvedimento.

Di seguito trovate il link dal quale potrete scaricare il provvedimento emanato dal nostro regolatore.

https://gaz.it/wp-content/uploads/2022/08/Regolamento_51.pdf

Fabio Vetrugno Operazione GamaLife, a che punto siamo?

Cari Colleghi, mi è stato assegnato il difficile compito di provare a raccontarvi in poche righe quello che è successo dal 3 di Gennaio dell’anno in corso, dopo l’uscita della notizia della cessione di parte del portafoglio vita di Zurich Investments life Spa a GamaLife Seguros, tutt’ora in divenire.

Proverò, per quanto possibile, a riassumere e a raccontare questo passaggio, sapendo per fortuna di poterlo fare, condividendo con voi il medesimo sentimento che questa operazione ha agitato in tutti noi.

Il ramo vita è soprattutto una questione di fiducia.

Non siamo rimasti spiazzati solo perché non eravamo preparati alla notizia, lo siamo stati piuttosto perché abbiamo paura, seppur indirettamente, di

tradire la fiducia dei nostri clienti, le persone che da sempre ci affidano con tranquillità i loro risparmi e lo fanno perché si fidano di noi.

Questo è il punto di maggior preoccupazione che abbiamo riscontrato in questi mesi, avendo potuto ascoltare tanti colleghi in occasione delle riunioni che si sono tenute sul territorio. Con altri ci siamo confrontati sull’argomento, molto spesso con lunghe telefonate.

Dovremmo essere orgogliosi di provare questo sentimento, perché significa che stiamo facendo bene il nostro lavoro, che lo stiamo facendo investiti di quel ruolo socialmente utile, necessario, anzi essenziale, come è stato definito dalle istituzioni del Paese nel recente passato.

Entrando nel merito di quanto accaduto, dobbiamo però dirci con franchezza che è il momento di passare dal concetto di verità (perché la verità è “un fatto stabilito” è il concetto dentro il quale possiamo raccontarci che tutto ciò non avrebbe dovuto verificarsi, tutto ciò nessuno se lo sarebbe aspettato, tutto ciò dovremo spiegarlo ad un cliente) al concetto di realtà, che è invece “un fatto esistente” e che dobbiamo affrontare.

Come Gruppo Agenti, dopo aver appreso la notizia dagli organi di Stampa quel 3 Gennaio, per cercare di ridurre al minimo l’impatto dell’operazione che abbiamo “subìto”, con senso di responsabilità e appartenenza, ci siamo messi a disposizione dei colleghi e della Compagnia, intesa come Zurich, con l’unico obiettivo di definire nel modo più proficuo possibile tutte quelle situazioni che ci siamo trovati prima a decifrare e poi a dover assimilare.

Lo abbiamo fatto anche contribuendo a modificare tutto ciò che è stato e sarà giusto modificare, nel limite delle possibilità che il ruolo in cui ci troviamo ad operare ci consentirà di fare – aggiungo-, senza lasciare nulla al caso.

Abbiamo chiesto alla Compagnia un vademecum che ci fornisse almeno in parte le risposte alle tante giuste e doverose domande che ci siamo posti.

Abbiamo chiesto e ottenuto di conoscere quali fossero singolarmente i clienti impattati dall’operazione attraverso l’invio di intere liste di nominativi.

Abbiamo chiesto di conoscere quali fossero le polizze e i relativi capitali oggetto della cessione, per meglio comprendere la reale portata economica che sarebbe ricaduta sulle nostre realtà agenziali, azione propedeutica alla gestione, nel prossimo futuro, del portafoglio clienti nel miglior modo possibile.

Ci siamo avvalsi del parere di professionisti con le necessarie competenze per supportarci nell’analizzare tutti gli impatti dell’operazione, a partire dalla sottoscrizione di un mandato che porta con sé un primo elemento di novità da interpretare rispetto al passato, perché sarà un mandato a gestire e non a sviluppare.

Abbiamo condiviso, anche con i Sindacati, la necessità di ottenerne uno che fosse nel pieno rispetto di quanto previsto dall’Accordo Nazionale Agenti vigente, condizione che pare forse scontata ai più distratti, ma che se così fosse stato, non ci avrebbe visto impegnati anche in tal senso.

La previdenza complementare, che sarà la vera partita di responsabilità da giocare, ci vede già impegnati anche sul fronte della creazione del nuovo prodotto.

È recentemente uscita la lettera del Presidente di Gruppo sull’argomento per aggiornarvi sullo stato dell’arte dei lavori.

Vista anche la strategica rilevanza che avrà in futuro per il nostro business vita il nuovo prodotto previdenziale, non può esser argomento di secondo piano ed è adeguatamente attenzionato dalla preposta commissione con il supporto dell’intero Consiglio Direttivo.

La previdenza complementare è, oltretutto, quella parte di portafoglio che ci vedrà maggiormente impegnati, tanto dal punto di vista operativo per la sua implicita ricaduta di lungo termine, quanto in prima linea nel mantenere la relazione fiduciaria con i nostri clienti.

Nel nostro Paese, che all’interno della sua costituzione prevede anche la tutela del risparmio dei cittadini, hanno certamente un ruolo le Authorities preposte a tale scopo: Ivass naturalmente e per la previdenza complementare anche la Covip.

In particolare, sull’argomento avremmo molto altro da dire, ma se le istituzioni avalleranno questa operazione, non potremo fare altro che accettare ciò che non possiamo determinare ulteriormente, pur non approvandolo.

Attraverso le commissioni tecniche dedicate life, Informatica e operations stiamo ingaggiando la Compagnia su temi operativi che non saranno meno importati.

Vorrei concludere condividendo con tutti voi il pensiero che, il successo o l’insuccesso dell’operazione, non in senso strettamente finanziario, mi riferisco piuttosto al rapporto con i nostri clienti, dipenderà da quanto e come ognuno di noi saprà vivere e interpretare il proprio ruolo nel modo giusto e ancora più dall’atteggiamento che sapremo metter in campo per trasformare in opportunità ciò che oggi parrebbe vestito di altra forma.

“La verità può essere sfidata, la Realtà ti costringe alle sfide “

Fabio Vetrugno

Questione GamaLife, il Presidente risponde

Il tema legato alla cessione di parte del portafoglio vita a GamaLife resta sempre sotto i riflettori. Nel giro di Italia che abbiamo fatto con quest’ultima tornata di assemblee regionali, e dal piacevole confronto avuto con tutti i colleghi intervenuti, sono state raccolte una serie di domande ricorrenti, che portiamo alla vostra attenzione per fugare dubbi, prevenirne e fornire eventuali delucidazioni sull’impatto operativo che questa cessione avrà sul nostro lavoro.

Il Presidente Enrico Ulivieri, già intervenuto personalmente in questi ultimi incontri, risponderà anche in questa sede a tutte le domande poste alla sua attenzione.

Enrico

Nella presentazione del mandato GamaLife e nel vademecum fornito da Zurich si è sempre detto che le provvigioni non avrebbero subito modifiche. Qualche collega, tuttavia, ha riscontrato una differenza provvigionale sul prodotto Vipensiono. È così?

Confermo che sarà comunque confermata la totale continuità provvigionale di tutte le tabelle in corso, ivi incluse quelle oggi riconosciute da Zurich sul prodotto ViPensiono per tutti i codici prodotto in vigore, ovvero anche quelli non in corso per l’apertura di nuove posizioni, ma oggetto di versamenti aggiuntivi. Dietro nostra richiesta, la Compagnia chiarirà con apposita comunicazione quanto già originariamente definito nell’allegato provvigionale alla lettera di nomina, risultato di difficile interpretazione.

Nel summenzionato mandato si fa riferimento al territorio di competenza di ciascuna agenzia; ciò impatterà sulle polizze in gestione già sottoscritte a clienti al di fuori del territorio stesso?

Essendo un mandato filosoficamente immaginato per permettere l’assoluta continuità rispetto al passato, nulla cambia per quanto concerne le operatività concesse nel mandato “precedente”.

Rimaniamo ancora sul tema del mandato: se comparato, appare molto simile rispetto a quello Zurich. Il GAZ ha chiesto il parere allo SNA circa il rispetto dell’Accordo Nazionale Agenti?

Il mandato ricevuto dalla Compagnia ha visto impegnati i nostri consulenti legali, ed in particolare Giorgio Grasso dello studio BTG Legal, per un’iniziale opera di affinamento rispetto a quanto proposto dalla Compagnia portoghese. Immediatamente dopo, è stato inviato l’elaborato al Sindacato Nazionale Agenti che non ha espresso argomentazioni ostative alla sottoscrizione del documento ricevuto. Per la verità, sono stati evidenziati solo alcuni passaggi più per la forma che per il contenuto, dando in definitiva un sostanziale via libera.

Infine, l’ultima domanda su questo: in caso di mancata sottoscrizione del mandato, a quali conseguenze si va incontro?

In questo genere di operazioni, al di là degli obiettivi di natura finanziaria che interessano unicamente le Compagnie coinvolte, il via libera delle Authorities delegate avverrà unicamente se gli impegni presi nei confronti dei Clienti saranno mantenuti, ivi compresa la messa a disposizione di un canale consulenziale fisico o “digitale” immediatamente operativo. Zurich Italia ha chiesto a GamaLife Seguros di continuare ad avvalersi dei medesimi intermediari, per dare anche al Cliente quel senso di continuità figlio di un’operazione sì finanziaria, ma diciamo non “aggressiva”. Detto questo, permane la possibilità per ognuno di noi di non sottoscrivere il mandato proposto che avrà come naturale conseguenza l’assegnazione del portafoglio interessato ad altro Intermediario.

Parliamo dei piani di rivalsa: quelli precedentemente contrattualizzati condivisi con Zurich subiranno ricalcoli o modifiche?

Il mandato interessato accoglie quale fonte normativa l’ANA 2003. Ne consegue che il tutto verrà regolato come da previsioni dello stesso.

E la liquidazione ad oggi maturata con Zurich Investments Life s.p.a.? Come sarà gestita?

Secondo le previsioni contenute nell’ANA 2003. Il Gruppo Agenti ha comunque richiesto che Zurich comunichi alle agenzie che sottoscriveranno la lettera di nomina con la compagnia portoghese l’importo di quanto maturato sino al closing, che verrà comunque garantito da Zurich. GamaLife Seguros sarà responsabile delle maggiori indennità dovute a partire dalla data di entrata in vigore del mandato agenziale sino alle possibili scadenze dello stesso, come previsto dagli istituti contenuti nell’Accordo Nazionale Agenti.

Diamo uno sguardo più ampio in avanti: una volta avvenuto il closing, con parere favorevole di Ivass, gli intermediari saranno sereni e tutelati dalle attività svolte dall’organo di vigilanza sulla capacità della nuova azienda di adempiere agli obblighi contrattuali precedentemente assunti da Zurich. In tal caso, cosa accadrebbe ad un intermediario che decidesse di riscattare le posizioni per trasferirle ad altra azienda?

Nel caso di specie, ricordo essere coinvolta anche la Covip oltre ad Ivass, perché Zurich Investment Life spa ha ceduto anche i fondi pensione nelle forme si qui previste. Sottolineo, inoltre, quanto l’operazione conclusa da Zurich coinvolga in estrema sintesi investimenti e risparmi di cittadini italiani la cui tutela la cui tutela è prevista dalla nostra Costituzione all’art.47 e pertanto demandata allo Stato Italiano. Nel caso venga quindi autorizzata l’operazione dalle Authorities delegate, la Compagnia acquirente avrà nei fatti dato dimostrazione di essere perfettamente in grado di sostenere, o meglio garantire, gli impegni contrattuali in essere. Noi Intermediari saremo quindi chiamati a prendere atto delle risultanze che emergeranno evitando di influenzare senza le dovute conoscenze, non solo tecniche ma anche giuridiche, il pensiero del Cliente. Adeguatezza, coerenza e trasparenza e competenza continueranno ad essere i caposaldi su cui costruire la nostra relazione con il cliente al di là delle romantiche reminiscenze verso un mondo che in effetti non esiste più. Aggiungo che, a seguito di operazioni simili, è chiaro che l’attenzione di tutti i protagonisti coinvolti sarà massimale e proprio per quello sarà ancora più importante continuare a relazionarci con i nostri Clienti con assoluta responsabilità e lasciatemi dire….”cum grano salis”.

Passiamo ai risvolti che l’operazione avrà sui nostri clienti. Sappiamo che Ivass impone a GamaLife di inoltrare una lettera per informare la clientela sul suo subentro nella gestione del contratto. In tale occasione sarà anche comunicato l’intermediario di riferimento?

Ricordo a tutti che la comunicazione prevista è imposta ex lege e per tale motivo difficilmente potrà contenere indicazioni di tipo pubblicitario/

commerciale. Sull’argomento comunque stiamo intrattenendo i nostri consulenti, la Compagnia e i regolatori.

In ogni caso, è prevedibile che le nostre strutture saranno interpellate dalla quasi totalità della clientela circa le posizioni in essere. Quali sistemi informatici ci fornirà GamaLife per la consultazione delle stesse e per l’ordinaria operatività?

I sistemi informatici saranno i medesimi forniti da Zurich, cambierà solamente il logo. Ci stiamo quotidianamente confrontando con la Compagnia per rendere il meno impattante possibile la nuova operatività che verrà imposta alle nostre Agenzie.

Per quanto riguarda il supporto del personale di direzione, quali interlocutori saranno messi a disposizione delle agenzie?

Come già dichiarato più volte, GamaLife Seguros troverà sede nello stesso stabile della direzione italiana di Zurich e si avvarrà di alcuni dipendenti della stessa anch’essi parte essenziale di questa particolare cessione di ramo d’azienda. Quindi, in estrema sintesi, per noi intermediari dovrebbe cambiare molto poco sotto il punto di vista relazionale.

La voce dei Territori - Area 1

Il giorno venerdì 15 luglio si è tenuta a Brescia l’Assemblea regionale lombarda. Presenti il delegato territoriale dell’area 1 Giuliano Richiedei, il collega membro del Consiglio Direttivo Fabio Vetrugno, il delegato regionale Lombardia ovest Vittorio Broggini.

Scopo principale dell’assemblea è stato fornire informazioni circa il mandato Gamalife. I partecipanti hanno mostrato molto interesse agli argomenti trattati. Abbiamo avuto il piacere di avere con noi il Presidente Enrico Ulivieri che, con dovizia di particolari, ha parlato della intera operazione.

L’acquisizione del mandato Gamalife sarà a noi necessario per continuare ad assistere quei clienti le cui polizze verranno trasferite alla Compagnia Portoghese, sempre che l’operazione venga approvata dell’Istituto di Vigilanza.

Il Presidente ha riferito di aver ricevuto rassicurazioni da più fonti circa la capacità finanziaria di Gamalife.

La gestione del portafoglio impattato dall’operazione avverrà con i soliti strumenti informatici in uso alla rete Zurich, nonché con le stesse persone in forza attualmente al Vita Zurich.

Si è ricordato il lavoro e l’impegno degli addetti alla Cassa Previdenza Agenti e del Direttivo GAZ nel raccogliere informazioni e poter dare a Zurich il benestare per cedere la convenzione n.108420 a Gamalife, importante risultato è stato avere una nuova convenzione migliorativa rispetto quella in corso oltre la novità rappresentata dalla “Convenzione Welfare Agenti” che consentirà ad ognuno di noi, su base volontaria, di sottoscrivere una Multinvest a condizioni vantaggiose, così come già a noi comunicato dalla CPA.

La piacevole conversazione con i partecipanti è proseguita con informazioni e punti di vista circa l’atteggiamento commerciale da tenere con la clientela sia nel rispetto di normative, etica professionale, interessi dei clienti e rispetto di mandati ed accordi, sono stati toccati anche altri argomenti quali aspetti commerciali rcauto, comparazione tariffe RC Auto tramite servizio denominato Preventivass e relativi impatti sulle agenzie in particolare se plurimandatarie.

L’assemblea si è sciolta verso le ore 18.00 con soddisfazione di tutti i partecipanti e dei rappresentanti del GAZ.

Un cordiale saluto a tutti i colleghi

Dario Piccirillo

La voce dei colleghi, parla Dario Piccirillo, componente CT Commercial

Il nostro Gruppo vanta una storia di oltre 75 anni, ormai. Sono tanti i volti e le professionalità che, ab urbe condita, si sono messi a disposizione della nostra Associazione, al servizio dei colleghi. Uno di questi è

Dario Piccirillo, giovane agente partenopeo che, a un anno dalla sua designazione come componente della CT Commercial, ci dice la sua sulle prospettive future del Gruppo e sulla qualità del suo contributo.

Dario, sei un giovane agente Zurich, anche se provieni da una famiglia di storici assicuratori napoletani. Ci racconti la tua storia?

La nostra agenzia è stata fondata da mio nonno Bettino Martorano nel 1971 circa. Sin dagli albori il core business dell’agenzia è stato il mondo corporate, in particolar modo pubbliche amministrazioni ed appaltatori pubblici.

Alla fine degli anni 80, inizio anni 90 la gestione dell’attività è passata a mia madre Maria Martorano e mio padre Costantino Piccirillo, che hanno consolidato ed ampliato il business dell’agenzia puntando anche su settori di attività diversi (aziende private) e sullo sviluppo delle reti secondarie, gestendo con successo anche momenti di difficoltà quali la liquidazione della compagnia Tirrenia, nostra mandante originaria, diventata poi Nuova Tirrenia, inglobata e fusa oggi in Groupama Assicurazioni S.p.A. filiale Italiana del primario player assicurativo francese.

Nel 2016, dopo anni di monomandato, abbiamo aperto le porte al plurimandato con 2 nuove compagnie, Zurich per l’appunto ed Elba Assicurazioni S.p.A.

Oggi rappresentiamo 5 compagnie (Zurich, Groupama, Elba, TUA ed Assicuratrice Milanese).

Personalmente ho iniziato a lavorare in agenzia a fine 2016, a cavallo di questo processo, dopo un percorso di studi in economia aziendale tra Federico II e Bocconi. Sono diventato corresponsabile dell’attività di intermediazione nel 2019.

Hai avuto modo di interagire con due diverse multinazionali, riscontri approcci diversi nel servizio offerto alle agenzie? Cosa ritieni possa essere utile mutuare per noi?

La rete agenziale Groupama è fatta di tanti punti vendita (dovrebbero essere circa un migliaio) prevalentemente di dimensioni medio piccole con una forte specializzazione nell’auto e nella linea persone Retail.

Zurich invece ha meno agenzie, di taglio leggermente più grande (in termini di portafoglio premi) e mediamente con una focalizzazione maggiore su rami elementari e linea aziende.

La naturale conseguenza è che il servizio offerto da Zurich, in termini di underwriting, nel mondo aziende, sia di un livello superiore mentre nel mondo Retail l’offerta Groupama sia più performante e più vicina alle esigenze della pronta vendita (rapidità dei processi emissivi, velocità di aggiornamento prodotti, competitività). Mutuerei quindi questo aspetto.

Devo dire però che il prodotto Zurich Impresa Smart sembrerebbe andare in questa direzione…

Hai deciso di dedicare parte del tuo tempo al GAZ, essendo un componente della Commissione Tecnica Commercial, come vivi tutto ciò?

Da un lato si tratta di un’esperienza altamente formativa, in quanto mi permette di vivere “alla fonte” le dinamiche e le logiche di sviluppo e gestione dei prodotti assicurativi.

Sono inoltre estremamente entusiasta di poter contribuire per lo sviluppo ed il miglioramento dei servizi offerti dalla compagnia ai colleghi della rete.

Come ritieni muterà il nostro lavoro e cosa il GAZ potrebbe fare per essere sempre più vicino alle agenzie

Ritengo che il nostro lavoro mutuerà sempre più verso una logica di ottimizzazione dei servizi offerti alle reti secondarie ed ai clienti da un lato e alle compagnie mandanti dall’altro.

Insomma, il valore aggiunto delle agenzie sarà quello di trovare, con le proprie risorse, processi e competenze il giusto equilibrio tra le esigenze

delle Compagnie assicurative (compliance, redditività, snellimento processi…) e quelle del mercato (rapidità, semplicità, trasparenza, competenza…).

Sicuramente il GAZ dovrà avere la funzione di facilitare il dialogo con la compagnia, di tutelare gli interessi della rete trovando i giusti equilibri con quelli delle compagnie mandanti, di incentivare e stimolare la compagnia al miglioramento continuo del livello di servizio offerto alle agenzie e di conseguenza al mercato.

Novità dalla rete agenziale

Inaugurazione nuovo spazio NOF FILÒ

“Territorio, il ruolo delle assicurazioni”. È questo il titolo del convegno che lo scorso 13 luglio il nostro amico e collega Paolo Gamba ha organizzato a San Pietro di Feletto (TV), in occasione dell’inaugurazione dello spazio Nof Filò all’interno della sua agenzia di Vittorio Veneto.

Un evento fortemente voluto, nelle parole di Paolo Gamba “per fornire un servizio al territorio e renderlo consapevole delle proprie potenzialità ma anche delle fragilità che, sempre più spesso, ci dimostrano quanto la sicurezza e la protezione ormai non rappresentino più una domanda, ma la risposta”. L’avvento della digitalizzazione, della crisi sanitaria e dei grandi mutamenti che hanno interessato la società e la professione di intermediario negli ultimi anni, inoltre, hanno apportato altrettanti mutamenti nei paradigmi delle relazioni sociali, “per questo – continua Paolo Gamba – abbiamo voluto creare uno spazio adeguato all’interno

della nostra agenzia, che potesse al contempo accogliere il cliente e rispondere prontamente alle nuove esigenze organizzative del personale che lavora al suo interno; lo abbiamo fatto attingendo dalle nostre tradizioni, ristrutturandole in chiave postmoderna”.

Nelle stalle e nelle barchesse, infatti, “far filò” significava chiacchierare e raccontare storie e fiabe ai bambini intorno al fuoco, nelle sere d’inverno. Da qui, il “nof” (nuovo) filò, ovvero un nuovo luogo di incontro creato all’interno di un’agenzia di assicurazioni.

Tra i relatori intervenuti al convegno, oltre al Dott. Michele Colio, anche il Presidente Enrico Ulivieri, che nell’elogiare l’iniziativa ha fatto il punto sul ruolo dell’intermediario assicurativo:

“Siamo consapevoli dell’importanza della nostra veste consulenziale nel fornire soluzioni assicurative in linea con le nuove esigenze di una clientela sempre più esigente – ha evidenziato Enrico Ulivieri – per questo motivo ritengo molto costruttivo questo incontro, che ci permette di confrontarci con i diversi segmenti del settore pubblico e privato e concorrere così a generare maggiore consapevolezza su concetti quali protezione, rischio e sicurezza, promuovendo, in un certo senso, quella cultura assicurativa notoriamente scarsa nel nostro Paese. Ritengo il progetto presentato oggi un grande laboratorio d’idee che, come gruppo agenti, sosteniamo nella convinzione che solo riavvicinandoci ai territori potremo mantenere la centralità del nostro ruolo a tutela dei Clienti/consumatori. Osserviamo quindi con grande interesse questa iniziativa che in futuro potrebbe essere mutuata anche in altri territori perché in estrema sintesi nonostante la sempre più pervasiva presenza di canali digitali riteniamo vincente continuare ad aggiungere a quanto la modernità ci mette a disposizione la voglia, il desiderio, per certi versi la necessità di continuare ad incontrare i cittadini che vivono sul territorio e per il territorio”.

Allesklar

La cyber security è un lavoro difficile

La cybersecurity è l’insieme di tecnologie, processi e conoscenze, finalizzate alla protezione dei sistemi, e delle reti e dei programmi dagli attacchi digitali.

Un approccio di cybersecurity di successo ha diversi livelli di protezione distribuiti su computer, reti, programmi o dati che si intende mantenere al sicuro. In un’azienda, le persone, i processi e la tecnologia devono integrarsi a vicenda per creare una difesa efficace dagli attacchi informatici.

Gli attacchi informatici sono solitamente finalizzati all’accesso, alla trasformazione o alla distruzione di informazioni personali, sensibili e non, nonché all’estorsione di denaro agli utenti o all’interruzione dei normali processi aziendali.

La maggior parte degli attacchi si basa sullo sfruttamento di “vulnerabilità” dei sistemi.

Ma andiamo in dettaglio: una vulnerabilità è una debolezza in un software o in generale in un sistema, che può essere sfruttata da un aggressore per oltrepassare i limiti di sicurezza definiti.

Esistono varie iniziative che raccolgono la lista delle vulnerabilità, la più importante è Common Vulnerabilities and Exposures (CVE) gestito da MITRE, una società non profit americana che assegna ad ognuna un numero identificativo e un punteggio che ne misura l’impatto a livello di sicurezza.

Le vulnerabilità vengono scoperte da studiosi e società di sicurezza informatica e tipicamente vengono corrette in un certo periodo di tempo dalle aziende produttrici del software o dalla comunità open source. Quando una vulnerabilità di un software viene resa nota pubblicamente prima che gli sviluppatori ne siano informati e abbiano potuto correggerla, si parla di vulnerabilità “zero-day”. Questo tipo di vulnerabilità è particolarmente insidioso, poichè è immediatamente utilizzabile da chiunque, prima che esista una correzione applicabile al software.

Solo nel 2021 il numero di vulnerabilità significative, trovate nei software più diffusi, sono state oltre 20 mila, in aumento del 9% rispetto all’anno precedente, e il numero di zero-day resi noti sono stati 83, in aumento del 120% rispetto all’anno precedente.

Alla luce di quanto esposto, si capisce come l’implementazione di misure di cybersecurity efficaci sia particolarmente impegnativa oggi, perché ci sono più dispositivi che persone, gli hacker stanno diventando sempre più innovativi e, cosa ancora peggiore, le misure di risposta a eventuali attacchi sono quasi sempre tardive e/o inefficaci.

E in effetti si nota come, a fronte di una richiesta sempre maggiore di sicurezza, ci sia un’offerta non all’altezza del compito, con Professionisti improvvisati, aspiranti solamente a “cogliere la palla al balzo” e poi dedicarsi alle prossime opportunità.

Ci si chiede spesso il perché di questo fenomeno e le risposte sono molteplici e tutte degne di considerazione. Una delle principali è che, fondamentalmente, buona parte delle attività di cybersecurity richiedono competenza elevatissima. Sono “difficili”, per dirla in breve.

Il continuo sviluppo di tecniche, strumenti e strategie di attacco, inoltre, ci porta a dire che quello della cyber security non è un lavoro che si impara una volta e si ripete per sempre, e semmai è vero l’esatto contrario: si impara di continuo e, spesso, le nozioni acquisite servono per portare a termine attività che si fanno per un breve periodo.

Perché quello della cyber security è uno scenario che cambia di continuo e ciò che è utile oggi diventa insufficiente già domani.

Ma sorge a questo punto una domanda: come facciamo quindi ad elaborare una strategia di difesa efficace, che riesca a mitigare gli effetti di un futuro eventuale attacco informatico?

Credo che la risposta giusta sia: “cominciamo a pensare ed agire come gli hacker”, mettendo in campo strumenti, strategie e modalità di approccio tipiche dei malviventi, ma utilizzate in modalità “etica”.

Quanto è sicura la mia rete? Il mio sito B2B è affetto da vulnerabilità conosciute? Il mio e-commerce è protetto contro i DDoS? La mia mail usa standard di sicurezza adeguati? La vulnerabilità scoperta oggi impatta sui miei sistemi?

Sono domande fondamentali che ogni azienda dovrebbe porsi ed avere delle risposte periodiche e aggiornate continuamente. Esiste uno strumento, che comprende numerose “armi” abitualmente a disposizione degli Hacker per il lancio dei loro attacchi, per può fare al caso nostro: Cybersecurity Rating.

Risponde a queste e altre domande, è una misurazione oggettiva e quantificabile delle prestazioni complessive di sicurezza informatica di un’azienda, viene riassunto con un valore che identifica il rischio ad attacchi cyber, il dato viene generato considerando centinaia di variabili raccolte

automaticamente e aggregate considerando l’importanza di ogni variabile nel contesto della sicurezza.

Il risultato è un numero da 0 a 100 di semplice lettura ed identifica in una fotografia la postura dell’azienda dal punto di vista della Cybersecurity, più il valore si avvicina a 100 e più l’azienda ha messo in atto azioni e comportamenti che minimizzano il rischio cyber.

Le variabili raccolte, misurate e aggiornate in automatico, sono indicatori di minacce, vulnerabilità, zero-day conosciuti, livello di resilienza ad attacchi DDoS che, aggregati, generano il rating e singolarmente danno all’azienda informazioni dettagliate di dove e come migliorare la propria postura cyber e minimizzare i rischi di attacco.

I consulenti possono quindi intervenire con efficacia laddove siano presenti i punti deboli dei sistemi.

La difesa inizia dai dati, dalla consapevolezza e dal continuo aggiornamento.

Sempre in allerta, dunque.

Buon lavoro!

Gherardo

Redazione a cura di UNOONE soft.it/unoone

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