Patrizia Pellegrino
ospiti per tutto l’evento, e i cantanti Emilio Valvo, imprenditore edile siciliano con la passione per la musica, paroliere e compositore ha scritto appositamente brano per l”evento in riferimento alla storia di Ulisse e Penelope ( Io e te ); la mezzo soprano Marcella Foranna con la canzone “Itaca” di Lucio Dalla. Ma in generale tutti gli artisti, ognuno nel suo ambito, si sono esibiti con grande professionalità ed intensa emozione. L’affascinante Eleonora Altamore ha fatto riemergere l’essenza del mito non solo nella collezione da lei presentata, ma anche attraverso l’atmosfera e la cura dei dettagli di un memorabile evento che ha fatto parlare tutta Roma. La contessa ha omaggiato le donne presenti con dei ciondoli a forma di sirena, e da perfetta padrona di casa ha sfoggiato con eleganza la ospitalità, l’amorevolezza. Insomma L’Odissea della Altamore si è presentata come un viaggio affascinante di mare in mare: il mare della moda, della musica, dell’arte, sotto una complice luna riflessa nell’acqua della piscina che ha fatto rivivere Circe, Calipso, Penelope, Leucotea, Atena alla quale la stilista ha dedicato la torta per i saluti finali. La serata è stata arricchita da una lotteria di beneficenza a favore dell’ANT di Ostia. Tante personalità erano presenti, oltre a conti, principesse, il presidente del Menotti Art Festival di Spoleto Prof. Luca Filipponi, il Prof. Enzo Dall’Ara, la musicologa e maestro di pianoforte Stella Camelia Enescu, il prefetto Fulvio Rocco, la principessa Conny Caracciolo, la giornalista e poetessa Anna Maria Stefanini, il violinista Enrico Lotterini, Pippo Franco e consorte Piera, l’ambasciatore Todor Stoyanov, il regista Agostino De Angelis, la giornalista Maria Cristina Mancini, la soprano Rossana Potenza, la contessa Erika Emma Fodre’, Gino Foglia,Maria Luisa Lo Monte giornalista, il regista Angelo Apolito, l’avvocato Ignazio Lo Coco, la dottoressa Ella Grimaldi, la poetessa Antonella Pagano, la giornalista Maria Teresa Guidetti, lo scrittore Pascal Schembri,gli architetti Natalia Parisella e Paolo de Luca, il colonnello Casu, l’Avvoca-
tessa Laura Nuccitelli con il consorte Alessandro, la scrittrice Maria Pia Cappello. La conduzione della serata è stata affidata alla splendida attrice Patrizia Pellegrino con la regia di Luigi Galasso. Il menù della serata prevedeva fusilli con pomodorini, salumi vari, parmigiana, verdure grigliate, arista al forno, un grosso trancio di porchetta tagliata al momento, pane di genzano, una bellissima torta scenografica a base di panna, cioccolato e crema, trionfi di fettine di anguria il tutto innaffiato con i vini del Casale del Giglio. Gli Hair Stylist “Spettinati” hanno curato le acconciature delle modelle, un team di cinque professionisti: Giuliano Tiberi, Antonio Renzoni, Luca Iannilli, Giulia Pulcini e Alessandra Cacialli, tutti figli d’arte, allievi e poi assistenti, maestri, direttori della prestigiosa A.R.A. Accademia Romana Acconciatura che ha sfornato tra i migliori professionisti del settore (www.spettinati.it). Per il trucco L’accademia Professionale di trucco. Fotografo ufficiale del Summer Fashion and Art il professionista della fotografia Valerio Faccini. Tra i partnership l’Academy Art e Image rappresentata dalla dottoressa Paola Zanoni. Le riprese televisive a cura di Mediasud Reti Televisive rappresentate dalla giornalista Maria Luisa Lo Monte; Altre riprese televisive a cura di Maria Rosaria Sangiulo.
La contessa Eleonora Altamore
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COVER STORY
questa canzone fosse il vestito perfetto per Annalisa e così l’abbiamo chiamata per cantare con noi il brano. La sua voce era perfetta per questa sonorità a tratti club, lei per noi ha un timbro che accarezza ma allo stesso tempo punge e graffia. E’ un artista che stimiamo da molti anni, è per noi motivo di grande soddisfazione poter condividere con lei questo brano, fin ora non c’era mai stata. Con noi condivide l’amore per la sperimentazione musicale”. Le vostre produzioni musicali e i vostri brani hanno la caratteristica di essere estremamente contagiosi, un'esplosione di vitalità e positività che contraddistingue anche le vostre personalità. La mission del gruppo sembra quasi voler essere quella di offrire agli ascoltatori la possibilità di evadere dalla quotidianità e dalle mille problematiche che possono affliggere la società. Forse è proprio questa la vostra missione musicale, far evadere il pubblico e farlo scatenare? “Assolutamente sì, noi ci siamo sempre contraddistinti per una produzione musicale caratterizzata da good vibes, per noi è sempre stato fondamentale lasciarci trasportare dalla musica e dalle emozioni che riesce a comunicare. Crediamo fortemente nella nostra passione musicale, negli anni è come se fosse diventata una missione per far star bene le persone, e se questo messaggio arriva non può che renderci orgogliosi, arrivare al pubblico con entusiasmo credo sia la cosa più gratificante per ogni artista. Diciamo che essendo un gruppo che predilige l’estate, l’attitudine a far ballare e scatenare le persone ci viene naturale, fa parte di noi. Crediamo anche che soprattutto in questi ultimi anni tra restrizioni e situazioni difficili le persone ne abbiano anche un pelo bisogno e se la nostra musica può contribuire a dare la grinta giusta per affrontare la giornata non possiamo che esserne felici”. Quest’anno sono 20 anni di carriera! Campioni d'ascolti delle estati italiane. avete innumerevoli dischi di platino e collezionato negli anni tantissimi riconoscimenti un vostra canzone estiva ormai da anni è un grande atteso e gradito ritorno, una colonna sonora indelebile sulla pelle. Siete orgogliosi di questo? Che effetto vi fa? E quali sono i feedback che vi dà il pubblico? “Il tempo passa e tu non te ne accorgi, noi ci sentiamo gli stessi ragazzi di 20 anni fa, anche se ci conosciamo anche da qualche anno prima. Sono stati vent’anni intensi vissuti tra sacrifici, coraggio, determinazione, scelte importanti e tanta musica, la vera compagna di viaggio che non ci hai amai abbandonato e che ci ha dato la forza per andare avanti è stata lei insieme al grande affetto del pubblico che ci ha sempre sostenuto sin dal giorno zero. Se siamo arrivati ad oggi e dopo oltre 20 anni lo dobbiamo a loro. Sono
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in tantissimi d’estate ad aspettare una nostra canzone, da parecchi anni ormai è come se non ci fosse un’estate senza un pezzo di Boomdabash, questo è motivo per noi di grande soddisfazione. La nostra priorità è sentirci bene noi prima di tutto e fare la musica che ci piace, solo così possiamo far star bene anche gli altri”. Immaginiamo sarà un'estate calda, dove vi troveremo in giro per l'estate? “Quest’estate ci dividiamo tra palchi televisivi, impegni nei festival e qualche data nei cup proprio per la dimensione di 'Tropicana'. Diciamo che non mancheremo, suonare fa parte del nostro dna e la musica live ci è assai mancata”. Boomdabash non solo d'estate, dobbiamo aspettarci delle sorprese per il futuro? “Noi siamo costantemente al lavoro e anche quest’estate tra un impegno e l’altro appena possiamo ritorniamo nel nostro amato salento, la terra che ispira le nostre produzioni, per produrre nuova musica. Stiamo già lavorando ad un nuovo disco che verosimilmente speriamo possa vedere la luce del sole i primi mesi del 2023. Nonostante noi abbiamo una specificità d’estate, ricordiamoci che abbiamo nel nostro repertorio tantissimi brani meno 'estivi' e dedicati anche a tematiche sociali importanti. La nostra musica ha sempre avuto nel dna un messaggio sociale importante. In piena estate uscirà anche un altro brano nostro che è colonna sonora del film 'Sotto il sole di amalfi' per Netflix, il brano è un omaggio alla grande Giuni Russo dei quali siamo sempre estati grandi estimatori. Per noi è stata una bella prova con il mondo del cinema non ci eravamo mai davvero confrontati prima ed è stato interessante”. Avete collaborato con tantissimi artisti, qualche sogno nel cassetto vi è rimasto ancora? “Possiamo tranquillamente affermare che non ci siam fatti mancare nulla negli anni.Diciamo che i sogni nel cassetto sono tanti anche se negli ultimi sei anni non ci siamo fatti mancare nulla. In generale possiamo dirti che tra i tanti artisti che stimiamo c’è Zucchero e non ci dispiacerebbe affatto in un futuro collaborare con lui, anche Damian Marley è un’artista con cui vorremmo lavorare, che per noi è un guro che arriviamo dalla matrice reggae”. La vostra è stata certamente una gavetta lunga e importante. Ora siete soddisfatti del vostro percorso, rifareste tutto quello che avete fatto sin ora? Di cosa siete più orgogliosi ripensando alla vostra storia e quale il momento più bello? “La nostra è stata una gavetta super lunga che siamo contenti dia vere fatto esattamente così e la rifaremmo altre mille volte perché ci ha formati in tutto e per tutto. Non possiamo che essere contenti e orgogliosi dei risultati che
WEB & SHOW by Luca Dell’Oro
Gaia on top moGlie, mamma e... “milF naZionale” Un marito di cui è follemente innamorata, una figlia adorata e adorabile, una splendida casa da curare, due lauree di cui una in Economia e l’altra appena presa in Psicologia. Raccontata così, potrebbe sembrare la storia di una donna come tante. Invece Gaia - per il popolo del web semplicemente Gaia on Top - quantomeno per la professione che svolge, certamente spicca dalla massa. Dopo anni vissuti in Italia, da qualche tempo si è trasferita in Spagna ed ha iniziato a creare contenuti per adulti. Intriganti e piccanti. I suoi video sono diventati il suo lavoro, portato avanti proprio insieme a suo marito. Produzioni home-made che, a livello di visualizzazioni, raccontano numeri da capogiro. Gaia on Top ha superato gli 11 milioni di views su Pornhub e ha raggiunto una posizione in classifica vicina alle pornostar più importanti del pianeta. La sua forza sta tutta nella genuinità e nella voglia di sperimentare. I suoi followers l’hanno ribattezzata “La zia hot d’Italia”, il concept di milf ha fatto il resto nel farla conoscere al grande pubblico. “Diciamolo: la mia carta d’identità dimostra che non sono più una ragazzina…” scherza Gaia, origini venete, ormai stabilmente trasferitasi in Spagna, innamorata delle temperature bollenti. In tutti i sensi… Perché hai scelto di lanciarti nel mondo dell’hard? “Perché adoro sperimentare, perché non ho mai visto il sesso come un tabù ma come un normale argomento di discussione. Ho iniziato parlando di argomenti piccanti, sfidando l’ipocrisia e i silenzi che ancor oggi pervadono questo settore. E poi, mi sono spinta un po’ più in là”. Alla faccia della carta d’identità! “All’inizio pensavo fosse un limite, poi ho scoperto che avere una certa età poteva trasformarsi in un vantaggio. Oggi voglio essere la milf che ogni uomo sogna di avere in casa con sé. Sono donna, mamma, donna, imprenditrice, icona hard. Insomma, mi do da fare”. Di recente sei diventate anche un caso “nazionale”, con una intervista al programma radiofonico La Zanzara. “Per me il porno è lavoro, è hobby, è passione, è espressione. Ne adoro ogni forma, voglio e devo provare tutto. Ecco, questo mio pensiero non ho avuto problemi a dirlo in radio. È fondamentale essere sé stessi, io lo sono sempre stata. Ho iniziato questa mia avventura col mio compagno di vita, insieme abbiamo mosso ogni passo. Trasparenza e libertà vengono prima di ogni altro valore”. Gaia on top oggi è un brand, e di conseguenza anche una azienda.
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“Un’azienda di cui io, che sono corpo e immagine, controllo ogni minimo dettaglio! Troppe content creator per adulti delegano la costruzione dei loro personaggio ad altri, dimenticandosi che stanno mettendo in gioco la loro immagine. Nel mio caso, anzi nel nostro caso, con il mio partner abbiamo deciso di seguire tutto in modo diretto. Mio marito si occupa di montare i nostri video, ma il resto del lavoro lo gestisco io. Sono come uno chef… voglio assaggiare tutti i piatti prima che vadano in tavola! Voglio essere io ad avere l’ultima parola”. E sei tu che ti impegni a soddisfare i gusti del pubblico. “Assolutamente sì! Con i miei fans ho un rapporto diretto su Onlyfans, uno spazio speciale dove posso mettermi in gioco… senza filtri e senza veli! Mi sto dedicando full time a questo progetto per offrire sempre contenuti speciali: è questo il compito di una content creator, il mio ruolo di milf italiana voglio guadagnarmelo sul campo”. Un ruolo, questo, che è nell’immaginario di molti giovani. “Adoro curare la mia immagine e conquistare la testa degli altri. Le persone devono attrarmi intellettualmente, trovo che i ragazzi di oggi siano più brillanti, intelligenti ed aperti degli over 45. Hanno tante esperienze, hanno meno pregiudizi, ti rispettano come donna indipendente. Insomma, sono felice di essere la loro milf”. CONTATTI SOCIAL https://www.instagram.com/gaiaontop_official/ www.gaiaontop.com
Dal 5 luglio scorso è disponibile in tutte le librerie “Tutti i trucchi del make-up” il primo libro della beauty star e make-up artist più seguita su Tik Tok italia con oltre 1,2 milioni di followers, diventando in pochissimo tempo un vero e proprio punto di riferimento quotidiano per la sua enorme e fidelizzata community WEB & FASHION by Alessio Certosa
Beatrice GHerardini “tUtti i trUccHi del make-Up” il liBro della tiktoker più SeGUita Considerata come una delle beauty maker e make-up artist più amate e seguite sui social Beatrice Gherardini è un concentrato di sana positività e di entusiasmo, un’energia frizzante e contagiosa che è riuscita a trasmettere nel quotidiano al pubblico che la segue, attraverso consigli preziosi e contenuti mirati a valorizzare la bellezza femminile grazie al trucco, momento quotidiano di fondamentale importanza nella vita di ogni donna. Come hai iniziato su Tik Tok? “Ho iniziato su Tiktok quando questa piattaforma doveva ancora esplodere. Mi piaceva moltissimo l’idea di poter trasmettere la mia passione e le varie informazioni riguardanti il mondo del make-up,attraverso contenuti videografici che su Instagram, ai tempi, non andavano ancora moltissimo”. Dove prendi ispirazione per i tuoi make up e per i tuoi video? “Prendo sempre ispirazione dalle domande che mi vengono fatte sui miei canali social. Ascolto davvero tantissimo le richieste della mia community perché i miei followers sono la mia prima fonte d’ispirazione”. Cos'è per te il make-up? “Per me il make-up è sempre stato un modo per dare sfogo alla mia creatività, fin da quanto ero piccola,utilizzavo il momento del make-up come un momento solo per me,in cui potevo stare con me stessa e non pensare a niente. Anche adesso, nelle giornate no,quando sono un po’ triste oppure agitata, utilizzo il trucco per sfogarmi e per stare meglio”. Quanto è importante truccarsi? “Dipende da persona a persona, è una domanda molto soggettiva. Per alcune persone il trucco è fondamentale, per altre invece è una cosa superflua. Io dico sempre che la bellezza inizia nel momento in cui ci sentiamo a nostro agio”. Cosa significa per te "bellezza"? “La bellezza inizia nel momento in cui ci sentiamo a proprio agio con noi stesse. Essere belle significa questo! Non c’è bellezza più vera di una donna che si ama per quello che è”. Quali saranno le tendenze trucco per l'estate 2022?
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Una delle tendenze che mi piace di più per questa estate, sono gli ombretti color pastello. Verde, rosa, arancio, celeste... si possono utilizzare questi colori per dare sfogo alla creatività! Sono colori adatti sia a carnagioni chiare che scure e permettono di realizzare un make-up super delicato,quindi si può giocare tantissimo con i colori. Un’alta tendenza che sarà molto apprezzata è il make-up monocromatico che consiste nel scegliere ombretti, blush e rossetti dalle stesse tonalità, al fine di realizzare un make-up molto armonioso Da vera amante dell’eye-liner non posso non parlare della tendenza nell’utilizzare eye-liner super colorati. Si potranno utilizzare eye-liner dai colori più semplici oppure eye-liner dai colori vivaci, anche fluo”. Sei la prima TikToker italiana nell’ambito beauty e make-up, cosa significa per te questo traguardo? Sono davvero onorata di aver raggiunto questo traguardo. Quando avevo iniziato il mio percorso sui social è stato per gioco,volevo riuscire a condividere la mia passione,ma non pensavo di poter arrivare a questi traguardi”. I cosmetici must have che non possono mai mancare nel beauty case estivo? “Al primo posto metterei la protezione solare. Proteggerci è sempre molto importante, soprattutto in estate. La cipria deve essere la nostra migliore amica, soprattutto per chi ha la pelle grassa, perché ci aiuta ad opacizzate l’incarnato ed eliminare eventuali zone lucide. Il mascara deve essere waterproof, così potremmo tranquillamente utilizzarlo durante le giornate calde e anche al mare, in modo tale da evitare sbavature”. Il segreto del tuo successo? “Sono una persona molto motivata che crede tanto nei sogni. Penso che il mio segreto sia sempre stato quello di non pensare che che sia impossibile raggiungere ciò che si vuole. Per me nella vita si può raggiungere qualsiasi cosa,ovviamente con tanto lavoro,costanza e determinazione”. Perché scrivere un libro? “Ho scelto di scrivere questo libro per racchiudere in un unico manuale tutte le informazioni nell’ambito del make-up che,solitamente, diffondo solo attraverso i video. Così è nato tutti i trucchi del make-up,una vera e propria guida che ci si può tenere di fianco nel momento in cui ci si trucca, per imparare tutto nell’ambito del make-up”.
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LIBRI by Francesca Ghezzani
manUela cHiarottino “la liBreria delle Storie rimaSte” È recentemente tornata in libreria Manuela Chiarottino, l'autrice del magico mondo de La bambina che annusava i libri. Sempre pubblicato con More Stories, il nuovo libro della scrittrice torinese si intitola La libreria delle storie rimaste e come genere si colloca tra il romance e la Up Lit. Manuela, vogliamo subito spiegare che non è la continuazione di “La bambina che annusava i libri”? “Molti lo hanno pensato, è vero, soltanto perché ancora una volta si parla di libri, però in questo caso la protagonista è una libreria un po' particolare in un paesino nelle campagne inglesi. Non ci sono ex libris o aneddoti storici per risolvere un enigma, ma profumo di tè e biscotti e un mistero che aleggia tra gli scaffali. Non ci sposteremo tra borghi e città, ma impareremo a conoscere Bibery, con i suoi ponti di pietra, i fiori che circondano le case e tutti i suoi abitanti, a volte strampalati”. Lo hai portato al Salone del Libro di Torino. Come è stato accolto? “Ha avuto davvero una splendida accoglienza, molti sono venuti a cercarlo e la cosa mi ha reso felice, perché al di là della promozione c’è stato un passaparola positivo. E poi mi piace il contatto diretto con i lettori”. Da Londra a Bibery, un paesino di poche anime immerso nelle campagne inglesi… sbaglio o sei particolarmente attratta da alcuni tipi di paesaggi come già avevamo trovato in Tesoro d’Irlanda? “In questo caso cercavo un paesino dall’aspetto quasi antico, in mezzo alla natura, particolare e con quel che di magico che poteva donarmi quel tipo di ambientazione. Ho visto delle foto delle 'Cotswold' e ho scoperto quello che viene definito il più bel villaggio d’Inghilterra e da lì ho preso liberamente spunto, il nome è storpiato ma si può scoprire facilmente. Volutamente in questo romanzo non ho usato il nome reale perché volevo essere libera nella descrizione e volevo che anche il lettore potesse immaginarsi il suo paesino ideale. Se quella zona è perfetta per la mia storia, non disdegno i paesaggi italiani, anzi, 'La bambina che annusava i libri' infatti si svolge del tutto nella bellissima Toscana”. Riferendosi ai personaggi e alle vicende che li vedono protagonisti, potremmo definire quest’opera un romanzo
di formazione? “Nelle mie storie c’è sempre un personaggio che durante il percorso acquista una nuova consapevolezza. Così Amabel è una giovane donna condizionata da mille insicurezze e una profonda paura che cerca di nascondere con modi distaccati e a volte superficiali, ma durante la storia, proprio grazie a Emily, la proprietaria della libreria, ai vari personaggi che incrocerà nonché a un affascinante veterinario, imparerà man mano a lasciarsi andare, a capire che si precludeva da sola la possibilità di essere felice e di come la felicità a volte possa trovarsi anche nelle piccole cose. Proprio come un buon libro, una tazza di tè e un biscotto, meglio se di quelli fatti da Emily”. In quale personaggio pensi che una lettrice e un lettore potrebbero meglio immedesimarsi? “Ci sono molti personaggi, ognuno rappresenta una nostra sfaccettatura, un elemento positivo o, almeno all’apparenza, negativo. Il lettore saprà sicuramente cogliere le emozioni che risuonano dentro di sé, magari immedesimandosi per certi aspetti in Amabel e per altri in Emily o in qualcun altro ancora”. In ogni tuo libro si scorge sempre un messaggio finale. Qui, in un caleidoscopio di personaggi divertenti e stravaganti, tra biscotti pronti a cambiare sapore a seconda di chi li mangia, torte, libri, gatti e sorrisi prende vita una storia che profuma di amore e magia, quale troviamo? “C’è l’amore per i libri, la lettura e la poesia. C’è la semplicità delle piccole cose, il senso di solidarietà che a volte sembra essere smarrito. È una storia che parla di paure, ma anche di come queste possano essere vinte, insieme, fidandosi dell’altro e di se stessi. Parla di sentimenti, di vita e naturalmente di amore”.
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LIBRI by Marialuisa Roscino
Valeria Fatone “il matrimonio, Un laVoro come Un altro” Presentato il libro alla libreria Notebook dell’Auditorium Parco della Musica
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C’era anche Emanuele Urso, il re dello swing, alla presentazione del romanzo “Il matrimonio, un lavoro come un altro” di Valeria Fatone presentato ieri nella libreria Notebook dell’Auditorium Parco della Musica. Il libro, edito da Albatros, racconta la storia d’amore appassionata, ambientata a Milano, fra una giovane donna in carriera e un professionista sposato, di vent’anni più grande di lei. “In realtà la relazione fra Marika e Alberto, i protagonisti, è un pretesto per compiere un viaggio nei rapporti sentimentali di oggi – sottolinea l’autrice - e scandagliare con ironia, grazie alla voce di un’amica filosofa, la realtà del matrimonio e delle avventure extraconiugali, viste da una prospettiva anticonformista”. All’incontro hanno partecipato molti amici e amiche dell’autrice al suo romanzo d’esordio: tra loro le giornaliste e volti noti della tv Manuela Lucchini, Giovanna Trapani, Paola Aristodemo, Alessandro Poggi e Ivo Mej (che ha fatto da moderatore). Il libro vuole essere una lettura leggera e per certi versi forse appartiene al genere “Chick Lit”, inaugurato in America, che ha per protagoniste giovani donne in carriera, ma contiene anche molte riflessioni sulla vita di coppia e i rapporti sentimentali di oggigiorno, che ci stanno sempre più stretti. I personaggi di Marika e Chiara, l’amica con cui lei si confida, rappresentano due modi di vedere le cose diametralmente opposti: tradizionalista e conservatrice la prima, disinibita e avversa ai condizionamenti sociali la seconda. Le conversazioni fra le due ragazze ricordano i celebri dialoghi di Platone e inducono a riflettere e liberare la mente dalle regole della morale comune che influenzano i nostri comportamenti. La figura dell’amante viene riabilitata al punto di disegnarne un elogio fra le pagine del libro che, spiritoso quanto audace, reclama il diritto delle donne alla libertà sessuale, oggi solo apparente. E nel vortice ci sono lui, lei e il matrimonio. Che può sembrare un vero e proprio lavoro. Il romanzo, la cui prefazione è scritta da Barbara Alberti e l’introduzione dalla psicoanalista Adelia Lucattini, sarà presentato anche a Milano il 16 giugno nella prestigiosa Sala Stampa Nazionale di via Cordusio e, nel corso di tutta l’estate, in numerose località di mare. Valeria Fatone, giornalista, conduttrice e autrice tv, parteciperà inoltre a dicembre alla fiera “Più libri più liberi” di Roma e a maggio 2023 al “Salone del Libro” di Torino.
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Dal web poi “Il Monito” sbarca in tv, come mai? In genere il percorso è inverso. “Il Monito è arrivato in tv dopo l’incontro con Lorenza Licenziati su TvLuna, con l’obiettivo di portare l’esperienza consolidata in quegli anni in un programma di 30 minuti. La competenza degli interventi e l’efficacia del messaggio sono stati due elementi essenziali su cui costruire lo spazio di parole e pensieri gestiti con il ritmo dello streaming in tv. Ho potuto notare col tempo che lo streaming è un vero e proprio laboratorio che può contribuire alla creazione di programmi che possono accendere l’interesse del pubblico verso tematiche gestite ancora con lentezza o poco coraggio dalla tv”. Informare sperimentando dunque. Può un mezzo tradizionale come la tv alimentarsi di new media? “Sì. Lo sviluppo di questa cultura social può abbattere le fake news e riportare quell’utenza stanca della informazione alla vecchia maniera che lascia poco spazio alla fantasia e alla libertà di pensare al futuro. Più volte abbiamo sentito parlare della importanza di dare buone notizie ma credo che si sia frainteso il metodo perché si è inteso di dare sic et simpliciter notizie positive. Dare buone notizie, a mio parere, significa usare nel modo migliore gli strumenti a disposizione per aiutare chi assiste ad un programma come questo anche a ricredersi delle proprie convinzioni, magari nutrite dalla pigrizia di informarsi”. In questi anni ha studiato il mondo social. Che idea si è fatta di Tik Tok? “Ho passato molto tempo ad osservare i social e il Tik Tok
è una piattaforma democratica che tira fuori il peggio ed il genio dei cittadini del mondo, molto utile per trarre anche elementi necessari addirittura per un tg o per scrivere trattati sull’evoluzione dell’umanità che in maniera stupida ma anche commovente trova unità nei challenge realizzati in ogni vicolo del mondo. Questo social ha reso celebri canzoni dimenticate o addirittura reietti od invisibili della società suggerendo nuove strade di ricerca ed indagine che vanno irrobustite con interventi di protagonisti dotati della giusta competenza di interpretare i nostri tempi e con studi interdisciplinari”.
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TELEVISIONE
118.614. Sono le visualizzazioni totali facebook, con una media di 3.389 a puntata, della seconda edizione di “Luce Nuova sui fatti”, format televisivo ideato e condotto da Gaetano Alaimo con la conduttrice Arianna Cigni
lUce nUoVa SUi Fatti Una StaGione da Grandi nUmeri per la traSmiSSione di tele laZio nord Sono numeri certi, visibili sempre sulla pagina del programma, che danno l’idea della continuità di gradimento intorno ad una trasmissione nata appena un anno e mezzo fa su Tele Lazio Nord e diventata un punto di riferimento per l’approfondimento giornalistico tematico settimanale del Lazio. Migliaia anche gli spettatori televisivi di cui, essendo il target locale, esistono solo stime che attestano “Luce Nuova sui fatti” da un minimo di 6 mila a picchi fino a 12 mila spettatori a puntata tra Web e Tv. E’ stato un anno lungo, scattato il 23 settembre 2021 con la puntata inaugurale e terminato il 15 giugno 2022 dopo 35 puntate. In mezzo centinaia di ospiti e la conferma dei partner ormai fissi: il Centro per gli Studi Criminologici di Viterbo, con il direttore scientifico Rita Giorgi e il presidente Marcello Cevoli, i Comuni di Bagnoregio e Vignanello (che hanno creduto nel progetto de “Il Lazio degli Eventi”, inserto dedicato alla promozione turistica Tv), la Confimprese Viterbo con il presidente Gianfranco Piazzolla, il partner scientifico Acustica Bruno. Nel corso della seconda edizione di “Luce Nuova sui fatti” il format del programma ha subito una specializzazione non solo in singoli temi per puntata ma ha offerto al vasto pubblico un contenitore televisivo completo, invitando gli
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esperti nei vari settori informativi per parlare di temi d’attualità locale, regionale e nazionale. Sì, perché il filo conduttore di “Luce Nuova sui fatti” è proprio il fatto di dare la parola agli esperti contro i tuttologi e fare un’informazione qualificata e di qualità. Siamo in voluta controtendenza contro la prassi diffusa oggi di una Tv degli opinionisti generalisti: questo è un nostro pilastro e lo porteremo avanti! Nel corso della seconda edizione di “Luce Nuova sui fatti” abbiamo affrontato temi come il “Codice Rosso” e lo stalking parlando con giuristi, professori ed esperti. Abbiamo voluto fare conoscere ciò che rappresenta la piaga della violenza domestica e di altri reati odiosi, approfondendo gli strumenti per combatterli. Quindi puntate speciali sulla cronaca come la testimonianza sul caso David Rossi dell’avvocato Paolo Pirani, legale della famiglia Rossi, del fratello Ranieri Rossi e dei giornalisti di fama nazionale Giovanni Terzi e Pierangelo Maurizio. Abbiamo anche spaziato sull’attualità dello spettacolo che conta, facendo un tributo doveroso alla mitica Raffaella Carrà, scomparsa prematuramente alcuni mesi fa, e parlando di eventi (con nostri inviati e interviste in collegamento) come il Festival di Sanremo con Maddalena Menza, la Festa del Cinema di Roma, i Carnevali più belli d’Italia (con Arianna Cigni inviata da Venezia e l’intervista al direttivo del Carnevale di Viareggio). Insieme ai grandi eventi anche nuovi partner come Miss Mondo Lazio con i due esclusivisti Eramo Fiorentino e Maurizio Serafini. L’attualità nazionale ed internazionale è stata analizzata con un occhio critico sui territori della Tuscia e del Lazio. Ne sono nate interviste ed approfondimenti sulla guerra in Ucraina con l’ex Generale e Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi e le testimonianze dolorose di Valeria, una ucraina di Leopoli fuggita e rifugiatasi a Viterbo e la solidarietà della comunità ucraina della Tuscia e di Viterbo con Alina Onachyshych. Quindi il tributo all’ex presidente del Parlamento europeo David Sassoli, di casa nella Tuscia. Tanti i focus d’attualità sulle elezioni amministrative locali (con la partecipazione anche di Vittorio Sgarbi), sulla situazione del Covid e della pandemia e sulle emergenze ambientali della Tuscia con il rischio della realizzazione del Deposito nazionale delle scorie nucleari. Spazio anche all’approfondimento sul caro-energia e sulle bollette sempre più costose. Turismo: lo abbiamo affron-
tato sia sugli effetti del Covid e della guerra in Ucraina ma anche per la promozione territoriale con Il Lazio degli Eventi. Insieme a Bagnoregio e Vignanello abbiamo parlato del meraviglioso mondo degli Alpaca con una puntata specifica sull’allevamento dei Piani degli Alpaca nel Comune di Tarquinia. Senza dimenticare lo sport ed il calcio, con un’analisi non solo della Viterbese e del Monterosi ma delle principali squadre regionali del Lazio. Tantissime le rubriche tematiche e sempre prezioso il contributo dell’opinionista fisso Stefano Stefanini e della responsabile della rubrica di cultura “Aut Aut” Emanuela Ferruzzi. Ci ha onorato ancora della sua collaborazione la grande Maria Giovanna Elmi e lo farà ancora. Tra le novità della prossima edizione ci sarà una seconda parte interamente dedicata allo spettacolo ed ai talent show, di cui diremo prossimamente, e spazi informativi fissi a cura della Diocesi di Viterbo (curato dall’addetto alle comunicazioni sociali Don Emanuele Germani) ed uno dedicato al Sociale ed al terzo settore.
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SPETTACOLO by Antonio Desiderio
Danzatore e coreografo belga, ha iniziato giovanissimo la sua carriera. Ha cominciato allo Scapino Ballet di Amsterdam. E da lì è stato un crescendo di esperienze e di consensi. E' stato vice direttore del Ballo dell'Arena di Verona e del Balletto di Venezia. Successivamente Carla Fracci lo chiamò per essere affiancata, sempre nel ruolo di vice direttore alla guida del Teatro dell'Opera di Roma. Incarico che ha ricoperto fino al 2007, momento in cui ha iniziato a creare coreografie per i maggiori teatri e compagnie del mondo
lUc BoUY qUei Sette anni al teatro dell’opera di roma a Fianco di carla Fracci Maestro Bouy, che piacere immenso ritrovarla. La sua lunga carriera è piena di ricordi e grandi successi. Partiamo dalla sua infanzia e del ricordo che ha nei primi approcci con la danza.... “Dopo aver visto a 15 anni il mio primo spettacolo di danza, fu amore a prima vista!”. Che ruolo hanno avuto i suoi genitori nella sua formazione di ballerino? “'La sagra della primavera' di Maurice Bejart ha determinato che quello che avrei fatto nella mia vita e così, dopo una faticosa lotta con i miei parenti, anche loro capirono che la mia ragione di essere era la danza e mi hanno appoggiato in tutti modi”. Il suo primo ruolo importante? Che ricordi ha? “Il mio primo grande ruolo è stato 'La casa di Bernarda' di Mats Ek, un ruolo molto impegnativo e bellissimo”. E' stato per molti anni Primo Ballerino del Culberg Ballet e partner della stupenda Ana Laguna. Insieme siete conosciuti al grande pubblico per la famosa versione contemporanea di "Giselle" di Mats Ek. Come ricorda quel lavoro e come ha cercato di dare spessore al personaggio cosi modificato? “'Giselle' di Mats è stato un momento importantissimo nella mia carriera, accanto alla mia grande amica Ana Laguna, un lavoro molto intenso e molto bello (il ruolo della mia vita) durante la creazione della coreografia sia Ana che io dovevamo fermarci per quanto ci commuovevamo spesso prima di riprendere le prove”. Dopo i suoi grandi successi di danzatore, la carriera da coreografo in tutto il mondo.... “La coreografia è sempre stato molto importante per me, ho cominciato a coreografare prima di iniziare a studiare danza. Poi ho fatto il mio primo passo dà coreografo per il saggio della mia scuola poi per lo Scapino Ballet di Amsterdam fine anni 60, poi per la Compagnia di Maurice Bejart per un workshop. Sono molto ono-
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