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IL PIACERE DELLA REGIA UN SOGNO ORMAI REALTÀ

Un flm di genere è il secondo diretto dall’attore

La Caccia è il secondo flm da regista di Marco Bocci, attore reso celebre dalla serie Romanzo Criminale che oggi è uno scrittore e un regista di provato talento. Nessuno, però, deve restare stupito da questa transizione abbastanza veloce verso l’altro lato della macchina da presa “Fare il regista è quello che ho sempre sognato di fare.” Spiega Bocci “Sì, adoro recitare, ma la regia è quello che mi interessa di più professionalmente da tanti punti di vista. Soprattutto perché mi piace scrivere delle storie mie da portare sullo schermo. Credo che non ci sia niente di più bello e stimolante di potere concepire una storia e di poterla vedere crescere fno a diventare un flm..” Aggiunge Bocci che ne La Caccia prodotto da Gianluca Curti e Santo Versace di Minerva Pictures in collaborazione con Rai Cinema dirige per la prima volta sua moglie Laura Chiatti insieme a Filippo Nigro, Paolo Pierobon e Pietro Sermonti che interpretano Luca, Silvia, Mattia e Giorgio quattro fratelli molto diversi tra loro: Dopo svariati anni di lontananza, i quattro si riuniscono per l’improvvisa morte del padre, proprio in quella villa dove hanno trascorso l’infanzia e che, con loro sorpresa, rimane la sola eredità lasciata dal genitore. Decidono così di vendere la casa di famiglia, che ancora oggi nasconde una terribile verità. Poiché però il ricavato è insufciente a sanare i rispettivi problemi economici, Luca propone una soluzione estrema… Marco Bocci non si schermisce quando gli facciamo notare che sarebbe stato più facile fare ‘il bello’ nelle Fiction anziché un impegno da regista di flm di genere “È vero, è più faticoso e il risultato non è mai scontato, ma vuoi mettere il divertimento e il piacere di mettere insieme una squadra che ottiene risultati cinematografcamente interessanti e importanti? Questo, del resto, è un flm sui personaggi che preferisco: è un flm sugli antieroi” continua Marco Bocci “Su personaggi estremi inseriti un contesto dal sapore archetipico dove tutto è portato ad un contesto pericoloso e violento. Questo flm nasce dalla domanda riguardo al possibile impatto che avrebbe nella nostra esistenza il fatto che i ricordi da cancellare, quelli da eliminare, quelli ai quali si dedica una vita intera ad allontanare dalla propria mente, siano quelli che più di tutti ci hanno formato come persone, nel bene, e nel male, ma soprattutto, senza che ce ne fossimo mai accorti. Fino a che punto si può tenere lontano il nostro passato. Quanto può vincere il raziocinio sull’istinto e la passione? L’unione fa la forza, è vero, come “I 4 fratelli ingegnosi” dei fratelli Grimm. Vedere se stessi negli occhi di chi si ama ci porta a due sentimenti opposti che devono trovare il modo di convivere. Una voce narrante ci porta dentro al flm con una dimensione favolistica, per confonderci, per metterci in bilico proprio tra quei ricordi che non si sa se provengano dalla realtà, dall’immaginazione o da una stessa faba raccontata da bambini.” Un racconto gotico per cui Bocci aveva sempre pensato a questo cast: almeno metà. “Ho sempre immaginato mia moglie Laura Chiatti in quel ruolo e Paolo Pierobon. Poi sono arrivati Filippo Nigro e Pietro Sermonti che per la prima volta vediamo in un personaggio così minaccioso e pericoloso.” Aggiunge il regista

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“È stata una scommessa vinta vedere un interprete associato a personaggi positivi e da buono in una parte all’opposto.”

È stato un vantaggio essere un attore prima di un regista? Bocci non ha dubbi “Gli attori si fdano istintivamente degli altri attori perché sanno che condividono le stesse fragilità e debolezze. A me piace lavorare con i miei interpreti perché li capisco e so come tirare fuori il meglio mettendo insieme quelle pratiche che a me – da attore – piace vedere tirate fuori da un regista.” Bocci non ha mai pensato ad un ruolo per lui? “Ci ho pensato, ma ho lasciato perdere. E non è nemmeno una questione di duplicare l’impegno. Per me il tema è quello di essere un regista che si studia e si ‘gode’ la messinscena da dietro lo schermo. Se avessi anche recitato mi sarei privato di parte del piacere della regia e sinceramente questo non mi andava.”

È già pronto un terzo flm? “Sì un’altra grossa produzione con Curti e Versace. È un’altra storia molto emozionante cui tengo molto. “ Ma dopo esperienze di regia così intense è facile tornare sul set come attore? “Certo!” Conclude Bocci. “La vita dell’attore è – in un certo senso - più semplice di quella del regista e così quando sono sul set mi metto a totale disposizione degli altri. Un’esperienza da regista semmai ti insegna ad essere ancora più rispettoso degli altri.”

50 Days of Cinema in Florence

An intense program, which holds together important and historic Florentine festivals with an international character, bringing to the city cinema, culture, art, events and, new for this edition, the award to the talents of the future, the "rising stars" of Italian cinema , a new collaboration with the Academy of Italian Cinema Premi David di Donatello. www.50giornidicinema.it october 5-8

FÁN HUĀ CHINESE

FILM FESTIVAL october 10-15

MIDDLE EAST NOW october 18-22

FLORENCE QUEER

FESTIVAL october 28 - november 1

FRANCE ODEON november 4-12

FESTIVAL DEI POPOLI november 15-19

LO SCHERMO DELL’ARTE november 24-26

FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE december 1

PREMIO N.I.C.E.

CITTÀ DI FIRENZE december 7-12

RIVER TO RIVER

FLORENCE INDIAN

FILM FESTIVAL

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