Bollettino dell'Assunta Ottobre/Novembre 2018

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Anno LXIII - n 11/12 Ottobre\Novembre 2018 - Sped. in Abb. Postale, art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Regione Campania -BN- In caso di mancato recapito restituire al mittente

Ottobre - Novembre 2018

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Santuario dell'Assunta

"Catechesi sui Comandamenti. Non dire falsa testimonianza.

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Nella catechesi di oggi affronteremo l’Ottava Parola del Decalogo: «Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo». Questo comandamento – dice il Catechismo – «proibisce di falsare la verità nelle relazioni con gli altri» (n. 2464). Vivere di comunicazioni non autentiche è grave perché impedisce le relazioni e, quindi impedisce l’amore. Dove c’è bugia non c’è amore, non può esserci amore. E quando parliamo di comunicazione fra le persone intendiamo non solo le parole, ma anche i gesti, gli atteggiamenti, perfino i silenzi e le assenze. Una persona parla con tutto quel che è e che fa. Tutti noi siamo in comunicazione, sempre. Tutti noi viviamo comunicando e siamo continuamente in bilico tra la verità e la menzogna. Ma cosa significa dire la verità? Significa essere sinceri? Oppure esatti? In realtà, IN QUESTO NUMERO: questo non basta, 2 "Catechesi sui Comandamenti. 3 Hanno collaborato con noi... perché si può esse4 Il Rosario, un tesoro da riscoprire re sinceramente in 6 Nuovo Anno in Oratorio 7 Nuovo Consiglio errore, oppure si 8 Celebriamo insieme il Natale può essere precisi 9 Sotto la protezione dell'Assunta 9 Esprimono gratidutine all'Assunta nel dettaglio ma 10 Appunti di Cronaca 12 La devozione Mariana.... non cogliere il 13 Beato Salvio Huix Miralpeix ... senso dell’insieme. 14 In Memoria di 14 Sono tornati alla casa del Padre A volte ci giustifi2

Papa Francesco

chiamo dicendo: “Ma io ho detto quello che sentivo!”. Sì, ma hai assolutizzato il tuo punto di vista. Oppure: “Ho solamente detto la verità!”. Può darsi, ma hai rivelato dei fatti personali o riservati. Quante chiacchiere distruggono la comunione per inopportunità o mancanza di delicatezza! Anzi, le chiacchiere uccidono, e questo lo disse l’apostolo Giacomo nella sua Lettera. Il chiacchierone, la chiacchierona sono gente che uccide: uccide gli altri, perché la lingua uccide come un coltello. State attenti! Un chiacchierone o una chiacchierona è un terrorista, perché con la sua lingua butta la bomba e se ne va tranquillo, ma la cosa che dice SANTUARIO DELL’ASSUNTA quella bomba Direttore Responsabile: P. Giustino Di Santo d. O. buttata distrugDir. Red. Amm.: Congregazione dell’Oratorio PP. ge la fama Filippini 82034 Guardia Sanframondi (BN) - Tel./Fax altrui. Non 0824.864013 dimenticare: www: santuarioassunta.com e-mail: santuarioassunta@email.it chiacchierare è Aut. Tribunale BN Dec. 3/4/1956 uccidere. n. 25/56 del Registro Stampe C.C.P. 11000825 Ma allora: IBAN: IT63 Q010 1075 3600 4120 0000 632 che cos’è la BIC: IBSPITNA verità? Questa Sped. in abb. post., art. 2, comma 20/C Legge 662/96 Regione Campania -BN è la domanda Con approvazione ecclesiastica fatta da Pilato, Stampato nel mese di DICEMBRE 2018 da: proprio mentre NUOVA IMPRONTA s.a.s. Cusano Mutri (Bn) Tel.-fax 0824.862723 - info@nuovaimpronta.net Gesù, davanti a lui, realizzava In copertina: foto di Alessandro Sebastianelli


Ottobre - Novembre 2018 l’ottavo comandamento (cfr Gv 18,38). Infatti le parole «Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo» appartengono al linguaggio forense. I Vangeli culminano nel racconto della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù; e questo è il racconto di un processo, dell’esecuzione della sentenza e di una inaudita conseguenza. Interrogato da Pilato, Gesù dice: «Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità» (Gv 18,37). E questa «testimonianza» Gesù la dà con la sua passione, con la sua morte. L’evangelista Marco narra che «il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!» (15,39). Sì, perché era coerente, è stato coerente: con quel suo modo di morire, Gesù manifesta il Padre, il suo amore misericordioso e fedele. La verità trova la sua piena realizzazione nella persona stessa di Gesù (cfr Gv 14,6), nel suo modo di vivere e di morire, frutto della sua relazione con il Padre. Questa esistenza da figli di Dio, Egli, risorto, la dona anche a noi inviando lo Spirito Santo che è Spirito di verità, che attesta al nostro cuore che Dio è nostro Padre (cfr Rm 8,16). In ogni suo atto l’uomo, le persone affermano o negano questa verità. Dalle piccole situazioni quotidiane alle scelte più impegnative. Ma è la stessa logica, sempre: quella che i genitori e i nonni ci insegnano quando ci dicono di non dire bugie.

Domandiamoci: quale verità attestano le opere di noi cristiani, le nostre parole, le nostre scelte? Ognuno può domandarsi: io sono un testimone della verità, o sono più o meno un bugiardo travestito da vero? Ognuno si domandi. I cristiani non siamo uomini e donne eccezionali. Siamo, però, figli del Padre celeste, il quale è buono e non ci delude, e mette nel loro cuore l’amore per i fratelli. Questa verità non si dice tanto con i discorsi, è un modo di esistere, un modo di vivere e si vede in ogni singolo atto (cfr Gc 2,18). Quest’uomo è un uomo vero, quella donna è una donna vera: si vede. Ma perché, se non apre la bocca? Ma si comporta come vero, come vera. Dice la verità, agisce con la verità. Un bel modo di vivere per noi. La verità è la rivelazione meravigliosa di Dio, del suo volto di Padre, è il suo amore sconfinato. Questa verità corrisponde alla ragione umana ma la supera infinitamente, perché è un dono sceso sulla terra e incarnato in Cristo crocifisso e risorto; essa è resa visibile da chi gli appartiene e mostra le sue stesse attitudini. Non dire falsa testimonianza vuol dire vivere da figlio di Dio, che mai, mai smentisce se stesso, mai dice bugie; vivere da figli di Dio, lasciando emergere in ogni atto la grande verità: che Dio è Padre e ci si può fidare di Lui. Io mi fido di Dio: questa è la grande verità. Dalla nostra fiducia in Dio, che è Padre e mi ama, ci ama, nasce la mia verità e l’essere veritiero e non bugiardo.

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Santuario dell'Assunta

Il Rosario, un tesoro da riscoprire

Il mese di ottobre, per tradizione cristiana dedicato al Santo Rosario, ci dà l’opportunità di approfondire questa preghiera, semplice, bella, accessibile a tutti ma anche esigente. Si inserisce in quella logica dell’incarnazione, secondo cui a ogni uomo è offerta la salvezza di Cristo, tutti possono ottenerla attraverso la preghiera. Nei misteri del Santo Rosario infatti, meditando sulla vita di Cristo e di Maria siamo chiamati ad interrogarci sulla nostra vita e su come, alla luce di quello che meditiamo, viviamo il nostro essere cristiani oggi. Non occorrono doti o capacità straordinarie. Nella nostra spesso frenetica esistenza, basta trovare un po’ di spazio, un po’ di silenzio, affinché possa attecchire quello spirito contemplativo, di cui tutti

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abbiamo tanto bisogno e che ci fa tanto bene. Il Santo Rosario è per un verso alla portata di tutti, ma per altro anche esigente. Oltre alla necessità di saper fermarsi e di trovare il tempo, si richiede un minimo di attenzione, di riflessione. Come succede per ogni cosa, anche qui occorre calma, allenamento. Non è sbagliato infatti considerare la preghiera come ginnastica dello spirito. Il Rosario è nato certamente dall’amore dei cristiani per Maria in epoca medioevale, forse al tempo delle crociate in Terrasanta. L’oggetto che serve alla recita di questa preghiera, cioè la corona, è di origine molto antica. Gli anacoreti orientali usavano pietruzze per contare il numero delle preghiere voca-

li. Nei conventi medioevali i fratelli laici, dispensati dalla recita del salterio per la scarsa familiarità col latino, integravano le loro pratiche di pietà con la recita dei “Paternostri”, per il cui conteggio S. Beda il Venerabile aveva suggerito l’adozione di una collana di grani infilati a uno spago. Poi, narra una leggenda, la Madonna stessa, apparendo a S. Domenico, gli indicò nella recita del Rosario un’arma efficace per debellare l’eresia albigese. Nacque così la devozione alla corona del rosario, che ha il significato di una ghirlanda di rose offerta alla Madonna. Promotori di questa devozione sono stati infatti i domenicani, ai quali va anche la paternità delle confraternita del Rosario. Fu un papa domenicano, S. Pio V, il primo a incoraggiare e a raccomandare ufficialmente la recita del Rosario, che in breve tempo divenne la preghiera popolare per eccellenza, una specie di “breviario del popolo”, da recitarsi la sera, in famiglia, poiché si presta benissimo a dare un orientamento spirituale alla liturgia familiare. Quelle “Ave Maria” recitate in famiglia sono animate da un autentico spirito di preghiera: “E mentre si propaga la dolce e monotona cadenza delle “Ave Maria”, il padre o la madre di famiglia pensano alle preoccupazioni familiari, al bambino che attendono o ai problemi che già pongono i figli più grandi. Questo insieme di aspetti della vita familiare subisce allora l’illuminazione del mistero salvifico del Cristo, e viene spontaneo affidarlo con semplicità alla madre del miracolo di Cana e di tutta quanta la redenzione” (Schillebeeckx). Di notevole importanza è anche la Festa del Santo Rosario, istituita da S. Pio V per commemorare la vittoria riportata nel 1571 a Lepanto contro la flotta turca (inizialmente si diceva “S. Maria della Vittoria”), celebrata il giorno 7 ottobre, che in


Ottobre - Novembre 2018 quell’anno cadeva di domenica, che venne estesa nel 1716 alla Chiesa universale, e fissata definitivamente al 7 ottobre da S. Pio X nel 1913. La “festa del santissimo Rosario”, com’era chiamata prima della riforma del calendario del 1960, compendia in certo senso tutte le feste della Madonna e insieme i misteri di Gesù, ai quali Maria fu associata, con la meditazione di venti momenti della vita di Maria e di Gesù. Gli ultimi Pontefici, in ordine di tempo, hanno tutti dato molta importanza a questa preghiera e alla sua Recita. Papa Paolo VI attribuiva una straordinaria importanza al Rosario recitato in famiglia: “Non v’è dubbio scriveva - che la Corona della Beata Vergine Maria sia da ritenere come una delle più eccellenti ed efficaci ‘preghiere in comune’ che la famiglia cristiana è invitata a recitare. Noi amiamo, infatti, pensare e vivamente auspichiamo che, quando l’incontro familiare diventa tempo di preghiera, il Rosario ne sia l’espressione più gradita” (Marialis Cultus 53). Sempre nella Marialis Cultus Paolo VI sottolinea che “con la recita del Santo Rosario, la famiglia cristiana, sull’esempio di quella di Nazaret, diventa una dimora di santità e una scuola efficacissima di vita cristiana. La considerazione dei misteri della Redenzione, infatti, insegna agli adulti a specchiarsi quotidianamente negli esempi di Gesù e Maria nelle vita domestica di Nazaret (misteri gaudiosi), a ricavare da Loro conforto nelle avversità (misteri dolorosi) e a tendere costantemente verso i beni celesti, cercando sempre «le cose di lassù» (misteri gloriosi). Il Rosario, inoltre, porta i piccoli a conoscere le principali verità delle fede, facendo germogliare nelle loro anime, quasi naturalmente, la carità verso il Redentore”. Giovanni Paolo II nel libro autobiografico “Dono e Mistero” racconta: “Ci fu un momento in cui misi in qualche modo in discussione il mio culto per Maria ritenendo che esso, dilatandosi eccessivamente, finisse per

compromettere la supremazia del culto dovuto a Cristo. Mi venne allora in aiuto il libro di San Luigi Maria Grignon de Montfort che porta il titolo di Trattato della vera devozione alla Santa Vergine”. Fu così che il Papa si rese conto che non solo”Maria ci conduce a Cristo”, ma “che anche Cristo ci conduce a sua Madre” (Dono e Mistero, pp. 37-38). Si tratta di una preghiera semplice, apparentemente ripetitiva, ma quanto mai utile per penetrare nei misteri di Cristo e della sua e nostra Madre. E’, al tempo stesso, un modo di pregare che la Chiesa sa essere gradito alla Madonna stessa. Ad esso siamo invitati a far ricorso anche nei momenti più difficili del nostro pellegrinaggio sulla terra. Quant’era provvidenziale la pia tradizione che si era andata stabilendo nelle famiglie cristiane! Dopo una giornata d’intenso lavoro, raccolti nella quiete serena delle pareti domestiche, genitori e figli si riunivano intorno a un’immagine della Vergine Santa per pregare il santo Rosario. I vecchi innalzavano la loro preghiera nel pieno della loro maturità, i fanciulli imparavano, pregando, ad amare la famiglia, prima chiesa domestica. E la benedizione di Maria pioveva abbondante sui cuori di tutti. Il Rosario in famiglia era uno degli atti più solenni e preziosi della vita familiare. Spero che questi non siano solo dolci ricordi, ma che ancora oggi si possa realizzare nelle nostre famiglie… Il Rosario è il mezzo per elevare la mente, rasserenare i cuori, trovare conforto nelle sofferenze, educare i fanciulli e, soprattutto, unire i cuori dei familiari e volgerli tutti a Dio. Il Rosario è davvero la preghiera familiare per eccellenza.Certo, oggi viene piuttosto da chiedersi se tutte le famiglie cristiane apprezzano ancora o, addirittura, se conoscono la preghiera del Rosario! Molte, forse la maggioranza, lo considerano un costume ormai sorpassato e questo non è certo un segno confortevole per la vita cristiana.

L’invito a non trascurare la recita del Rosario soprattutto nel mese di ottobre viene da lontano. Nel 1951, il papa Pio XII così scriveva: “…è soprattutto in seno alla famiglia che Noi desideriamo che la consuetudine del santo Rosario sia ovunque diffusa, religiosamente custodita e sempre più sviluppata. Invano, infatti, si cercherà di portare rimedio alle sorti vacillanti della vita civile, se la società domestica, principio e fondamento dell’umano consorzio, non sarà ricondotta alle norme dell’Evangelo. Per ottenere un compito così arduo, Noi affermiamo che la recita del santo Rosario in famiglia è un mezzo quanto mai efficace”. San Giovanni Paolo II, che molte foto ritraggono con la corona del Rosario in mano, ci ricorda dal paradiso: “il Rosario è anche, da sempre, preghiera della famiglia e per la famiglia. Un tempo questa preghiera era particolarmente cara alle famiglie cristiane, e certamente ne favoriva la comunione. Occorre non disperdere questa preziosa eredità. Bisogna tornare a pregare in famiglia e a pregare per le famiglie, utilizzando ancora questa forma di preghiera….La famiglia che prega unita, resta unita. Il Santo Rosario, per antica tradizione, si presta particolarmente ad essere preghiera in cui la famiglia si ritrova. I singoli membri di essa, proprio gettando lo sguardo su Gesù, recuperano anche la capacità di guardarsi sempre nuovamente negli occhi, per comunicare, per solidarizzare, per perdonarsi scambievolmente, per ripartire con un patto di amore rinnovato dallo Spirito di Dio.. A questa preghiera è anche bello e fruttuoso affidare l’itinerario di crescita dei figli …. Pregare col Rosario per i figli, e ancor più con i figli, educandoli fin dai teneri anni a questo momento giornaliero di «sosta orante» della famiglia, non è, certo, la soluzione di ogni problema, ma è un aiuto spirituale da non sottovalutare. Riprendete con fiducia tra le mani la corona del Rosario, riscoprendola alla luce della Scrittura, in armonia con la Liturgia, nel contesto della vita quotidiana”. Benedetto XVI ha ricordato: “Il

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Santuario dell'Assunta Rosario è preghiera contemplativa e cristocentrica, inseparabile dalla meditazione della Sacra Scrittura. É la preghiera del cristiano che avanza nel pellegrinaggio della fede, alla sequela di Gesù, preceduto da Maria”. Per questo Benedetto XVI ha chiesto a tutti di “recitare il Rosario durante questo mese di ottobre in famiglia, nelle comunità e nelle parrocchie per le intenzioni del Papa, per la missione della Chiesa e per la pace nel mondo” (1 ottobre 2006). Papa Francesco ha dichiarato: “Ottobre è il mese del Rosario, e nella prima domenica è tradizione recitare la Supplica alla Madonna di Pompei, la Beata Vergine Maria del Santo Rosario. Ci uniamo spiritualmente a questo atto di fiducia nella nostra Madre, e riceviamo dalle sue mani la corona del Rosario: il Rosario è una scuola di preghiera, il Rosario è una scuola di fede!”. (6 ottobre 2013) La devozione a Maria quindi è stato uno dei fili conduttori e caratteristici del pontificato di Giovanni Paolo II; lo fu del suo successore l’a-

mato Papa Benedetto. Lo è di Papa Francesco. Il Papa desidera profondamente che ogni credente possa servirsi di Maria per arrivare più speditamente a Cristo. Maria è infatti - come recita un antico inno la stella del mare, colei che nella navigazione della fede ci aiuta a non perdere mai la bussola, e a virare sempre verso Cristo. La Madonna è maestra di verità e segno della fede vera nel suo Figlio. Da due millenni la Chiesa invoca con fiducia il nome benedetto di Maria, madre di Cristo e dei credenti. Recitando il Rosario, noi guardiamo a Lei, umile e alta, docile strumento nelle mani dell’Onnipotente. Con la corona del Rosario in mano noi preghiamo per la Chiesa, perché il Signore possa renderla santa, pura e umile come Maria, sempre in ascolto della sua parola e pronta alla sua volontà; abbiamo la possibilità di pregare il Santo Rosario per noi, per la nostra salvezza, per i nostri cari vivi e defunti; ci ricordiamo della famiglie in difficol-

tà e di tutta la Comunità, ci ricordiamo della mamme, di chi soffre, di chi è sfiduciato. «O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell›inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell›ora dell›agonia. A te l'ultimo bacio della vita che si spegne. E l'ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo». (dalla Supplica alla Madonna di Pompei) Portiamo sempre con noi la corona del Rosario, è un’arma che ci difende da ogni insidia, da ogni pericolo; nei momenti tristi, nei momenti di gioia, prendiamola e cominciamo a farla scorrere tra le dita…. Siamo certi di stare con Maria…..

Il vostro Don Giustino

NUOVO ANNO IN ORATORIO L’Oratorio è il luogo dove si educa alla fede e dove i giovani ragazzi insieme ai bambini si ritrovano per passare pomeriggi all’insegna del divertimento, ma soprattutto l’Oratorio è il luogo più adatto per socializzare e crescere insieme. Anche quest’anno l’Oratorio è iniziato a settembre, ma a differenza dello scorso anno i bambini sono stati divisi in tre fasce d’età: 4/6 anni - 7/10 anni - 11/13 anni, in modo da permettere a tutti di avere i giusti stimoli rispettando i tempi e le capacità di ognuno. Il primo giorno, noi animatori ci siamo ritrovati tutti felici per iniziare un nuovo anno insieme ai bambini. Con tanto entusiasmo, abbiamo fatto l'accoglienza ai nuovi iscritti con canti e balli preparati per la festa di San Filippo. La settimana successiva, i bambini hanno iniziato diversi laboratori, lavorando con le tempere e con il das. Nelle prime settimane di ottobre, invece, si sono impegnati nella preparazione del lavoretto di Natale che quest'anno consiste in una Madonna con un bambino tra le mani, realizzata con palline di carta crespa. Adesso, i bambini dai 4 ai 6 anni hanno iniziato ad imparare le canzoni di Natale, mentre i bambini dai 7 ai 12 anni sono impegnati nelle prove della recita, che allieterà la notte di Natale nel Santuario dell’Assunta. Abbiamo pure, come ogni anno, preparato con cura la Festa del Tesseramento che avrà luogo l’8 dicembre festa dell’Immacolata Concezione. Quest’anno saranno consegnate 50 tessere ai bambini e 20 agli animatori. Chi ancora non l’ha fatto e volesse farlo, può venire a trovarci tutti i sabato pomeriggi alle ore 15 presso il Santuario. Vi aspettiamo! Ida Foschini 6


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DIOCESI DI CERRETO SANNITA-TELESE-S.AGATA DE’GOTI Basilica Parrocchiale Santa Maria Assunta e San Filippo Neri Piazza S. Filippo, n. 14 82034 – GUARDIA SANFRAMONDI (BN) ELENCO MEMBRI CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22.

Sebastianelli Consiglia - Delegata Azione Cattolica Adulti – Segretaria Garofano Antonella – Responsabile Gruppo famiglia – Ministro Straord. Eucaristia Foschini Damiano – Responsabile Gruppo Famiglia Abate Consiglia – Responsabile Missioni e Apostolato preghiera Garofano Dario – Responsabile gruppo” Giovani della Parrocchia” Prete Filomena – Responsabile gruppo liturgico Izzo Franca – Scelta dal Parroco De Luca Grazia – Ministro Straord. Dell’Eucaristia Coletta Guido – Maestro Coro – Presidente Azione Cattolica De Nicola Luigi – Scelto dal Parroco De Vincentis Maria Gianna – Responsabile Gruppo di preghiera “S. Pio” Guarnieri Maria – Responsabile Gruppo Caritas Di Brigida Maria – Delegata “Misericordia” Di Paola Marika – Responsabile “Oratorio” Perfetto Marialucia – Delegata “Oratorio” Fischini Michele – Consiglio Affari Economici Labagnara Carlo Renato – Scelto dal Parroco Sanzari Adriana – Referente gruppo Catechiste Falato Umberto – Delegato Comitati Feste Acc. Curcuruto Sebastiano – di diritto Suor Sara – Ministro Straord. Eucaristia Suor Aurelia – Delegata Corale “Cantate Domino in laetitia”

ELENCO MEMBRI CONSIGLIO PER GLI AFFARI ECONOMICI 1. 2. 3.

Curcuruto Sebastiano Foschini Michele Sebastianelli Consiglia

Guardia Sanframondi, 12 novembre 2018 IL PARROCO P. Giustino Di Santo d.O.

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Celebriamo insieme il Natale

Santuario dell'Assunta

nella nostra Basilica parrocchiale

"VAGLIATE OGNI COSA E TENETE CIÒ CHE È BUONO." (1Ts 5,21) 16 dicembre - ore 8,00: Inizio della novena di Natale con i tradizionali canti popolari. 24 dicembre - ore 23,00: I ragazzi dell'Oratorio presentano "Natale nel paese di Gesù" Veglia Natalizia e S. Messa della Notte. 25 dicembre - ore 8,00: S. Messa. ore 11,00: Messa Solenne. ore 17,00: S. Messa vespertina 30 dicembre - FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA ore 17,30: S. Messa per le famiglie della Comunità parrocchiale. 31 dicembre -

ore 17,00: S. Messa e “Te Deum” di ringraziamento. 1 gennaio 2019 - 52a giornata mondiale della pace:

«La buona politica è al servizio della pace»». ore 8,00: S. Messa. ore 11,00: Messa solenne con la partecipazione delle varie componenti la Comunità parrocchiale ore 19,30: Il Gruppo Vocale “Vox Fidei” presenta “Alba” - Augurio musicale 6 gennaio - Epifania del Signore ore 8,00: S. Messa ore 11,00: Messa solenne ore 17,00: Arrivano i Magi Santa Messa e bacio del Bambino. Sorteggio del Bambino. 13 gennaio - Battesimo del Signore ore 11,00: Messa solenne con la partecipazione dei battezzati il 2018

A tutti i nostri gentili lettori gli auguri più sentiti di un Santo Natale e felice anno 2019 nella pace e nella gioia di Cristo La Redazione

É disponibile presso la nostra redazione il calendario 2019, curato dalla nostra Parrocchia. É possibile richiederne copie alla nostra redazione: santuarioassunta@email.it

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Ottobre - Novembre 2018

sotto la protezione dell’ASSUNTA

La nonna materna

Diomira Di Lonardo,

in occasione del suo 70° compleanno affida i suoi nipoti alla Vergine Assunta.

Elda Maiorani ed Elio Borrelli

Sposi il 29-9-2018 I genitori li pongono sotto la materna protezione dell’Assunta.

Mario Garofano

In occasione della Laurea, i genitori ringraziano la Vergine Assunta e affidano il loro figlio alla sua materna protezione affinché lo guidi e lo sostenga nel cammino della vita.

Pasquale Garofano di Giuseppe e Rita Festa I genitori e i nonni lo affidano sotto la materna protezione della Vergine Assunta in cielo.

Ida Pengue

Nel suo 92° compleanno, i figli Teresa, Maria, Giuseppe e i nipoti la affidano alla protezione della Vergine Assunta in cielo.

Deborah Di Geronimo Laureata il 11-10-2018

I nonni Gambuti Maria e Maffei Erasmo la pongono sotto la speciale e materna protezione dell’Assunta.

Gli ospiti della casa di anziani "San Filippo Neri Residence" festeggiano la festa dei nonni.

Si sono uniti in MATRIMONIO

L'arma dei Carabiniere festeggia la "Virgo Fidelis" sotto la protezione dell'Assunta

ESPRIMONO GRATITUDINE ALL'ASSUNTA OTTOBRE 2018 7 – Mancinelli Vittorio e Orso Noemi 27 – Mendillo Andrea e Calabrese Germana

OTTOBRE 2018 23 - Di Brigida Anna

NOVEMBRE 2018 3- Di Lonardo Diomira 17- Una devota 25- Una devota

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Santuario dell'Assunta

appunti di CRONACA

ottobre - novembre 2018

L’inverno ormai è arrivato. Il freddo e la pioggia ci fanno compagnia durante le nostre giornate, ma nonostante ciò la nostra parrocchia è in continuo fermento. Il mese di ottobre, infatti, si apre con la Festa dei Nonni (2 ottobre); per l’occasione, infatti, il nostro Parroco Don Giustino ha fatto visita agli ospiti del casa di Anziani “San Filippo Residence”, dove si è intrattenuto con loro. Il 5 ottobre, invece, si l’incontro di preghiera del primo venerdì del mese, animato dal Gruppo di San Pio presso la Chiesa di San Sebastiano; alle ore 17:30 con la recita del Santo Rosario e alle 18:00 con la Celebrazione della Santa Messa. Il 6 ottobre si prosegue con il devoto appuntamento del primo sabato del mese, ovvero la Veglia in onore della Vergine Assunta. Come ogni mese i devoti all’Assunta si recano presso la Basilica Santuario per la recita del Santo Rosario alle ore 21:00 e a seguire, alle ore 22:00, con la Celebrazione della Santa Messa. Il nuovo anno liturgico è ormai in arrivo e non possono mancare gli incontri di catechesi. Sabato 20 ottobre continuano gli incontri di catechesi e formazione per gli adulti nei locali parrocchiali, a cui possono partecipare le coppie di tutta la comunità parrocchiale per approfondire la propria fede e conoscenza. Durante il mese di ottobre il popolo guardiese, alle prese ormai con la raccolta dell’uva, attende la festività di San Pascasio, svolta il 21 ottobre. Alle ore 9:00, nella cappella dove sono riposti i resti del Santo, si celebra la Santa Messa. Il 21 ottobre è anche la Giornata Mondiale Missionaria; tutte le offerte verranno devolute per opere missionarie. Alla celebrazione delle ore 11 presso la Basilica Santuario prendono parte gli ospiti della casa di riposo “Villa Lina”. Durante la giornata è possibile, però, svagarsi presso la Grande Fiera, in Via Parallela, tra bancarelle ed esposizioni varie. Il 24 ottobre inizia, anche la Novena alle Anime del Purgatorio. Il 27 ottobre arriva il tanto atteso cambio dell’ora, salutiamo l’ora legale e diamo il benvenuto all’ora solare e al mese di novembre. Il mese si apre con la Festa di tutti i Santi; le Celebrazioni Eucaristiche della mattina sono quelle della domenica, mentre il pomeriggio alle ore 16 si celebra la messa al Cimitero. Il 2 novembre, invece, si svolge la Commemorazione dei Fedeli defunti e tutta la Comunità fa visita ai propri cari al Cimitero. Queste giornate sono giornate particolari, non solo perché si ricordano i defunti cari che non sono più in vita, ma anche perché a noi cristiani viene data la possibilità di lucrare l’indulgenza

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Ottobre - Novembre 2018 plenaria in suffragio dei defunti. È possibile averla una sola volta solo se confessati e comunicati, se si visita una chiesa e si recitano il Padre Nostro, il Credo e una preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Questa condizione è valida fino alle ore 12:00 della giornata dell’1 novembre. Dall’1 all’8 novembre a chi visita il cimitero e prega per i defunti è concessa l’indulgenza plenaria alle stesse condizioni. Il 4 novembre, invece, presso la Basilica Santuario Assunta, si svolge la Veglia all’Assunta. Il 4 novembre a conclusione della Celebrazione Eucaristica delle ore 17:00 presso il Santuario si depone l’immagine di Sant’Antonio nella sua nicchia, dopo una breve processione davanti la Chiesa e lo spettacolo di fuochi pirotecnici organizzato dal Comitato Festa e offerto dalla comunità. Il 21 novembre alle ore 19:00 presso i locali parrocchiali si riunisce il Consiglio Pastorale, presieduto dal parroco Don Giustino e composto dai rappresentanti dei diversi gruppi parrocchiali, per discutere della programmazione del nuovo anno liturgico, in particolare sui preparativi imminenti delle varie Celebrazioni e attività natalizie. Sabato 17 novembre, gli adulti si incontrano insieme al Parroco presso i locali parrocchiali per l’appuntamento con la catechesi. Salutiamo il mese di novembre con due importanti eventi. Il 29 novembre inizia la Novena all’Immacolata Concezione; la mattina presso la Basilica Santuario e il pomeriggio presso San Sebastiano. Il 29 novembre, inoltre, la Tenenza dei Carabinieri di Cerreto Sannita celebra la memoria della Virgo Fidelis patrona dell’arma dei Carabinieri. Per l’occasione si celebra la Santa Messa alle ore 17 presso il Santuario Assunta presieduta da sua Eccellenza Monsignor Vescovo Domenico Battaglia, con discreta partecipazione anche della comunità parrocchiale. Consiglia Sebastianelli Foto: Alessandro Sebastianelli

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Santuario dell'Assunta

La devozione Mariana nella vita del Beato Jhon Henry Newman Il Beato Newman non ha composto un vero trattato di Mariologia, ma troviamo il suo pensiero sparso nelle lettere, nei discorsi, nelle omelie, nelle composizioni poetiche, negli scritti spirituali. La comprensione e l’accettazione della Mariologia cattolica è stato per Newman un passaggio graduale e ponderato. Già molto tempo prima, da sacerdote anglicano, Newman aveva mostrato grande interesse al tema mariano, come attesta una sua omelia nella festa dell’ Annunciazione del 1832. In essa egli afferma come per mezzo di Maria si sarebbero invertiti i destini del mondo e sarebbe stata schiacciata la testa del serpente infernale. A lei, chiamata ad essere la Madre del Verbo di Dio incarnato, è stato conferito l’onore più grande che potesse essere concesso ad una creatura, e nessuno si può avvicinare alla santità e perfezione di Colei che avrebbe educato il Cristo e lo avrebbe fatto crescere in età, sapienza e grazia. Per lui era inconcepibile che l’Unigenito Figlio di Dio, fosse venuto al mondo in una donna coperta di peccato, ma è venuto invece in modo nuovo e vivificante: ha selezionato e purificato un tabernacolo per sé, divenendo il seme santo della Donna nel cui seno il suo corpo si è miracolosamente formato dalla sostanza incontaminata di lei. Tuttavia Newman criticava aspramente le esagerazioni del culto mariano cattolico, soprattutto quella eccessiva venerazione delle statue nelle chiese e ancora nel 1842 affermava come proprio la Madonna fosse uno degli ostacoli maggiori alla sua accettazione della dottrina cattolica. Lo stesso Rosario, guardato allora con molto sospetto da Newman, altro non era che pura meditazione dei misteri dell’Incarnazione, della Passione e della Gloria del Signore e che, quindi, veniva tratto in inganno pensando che la Chiesa venerasse troppo la Vergine Maria a scapito dell’onore unico e assoluto dovuto alla SS. Trinità. Fin dall’inizio della sua attività pastorale e teologica, Newman è stato profondamente attratto dal mistero dell’Incarnazione. Questo si può considerare già uno dei motivi fondamentali del suo interesse per Maria che, come Madre del Verbo di Dio fattosi uomo, appare indissolubilmente legata a questo evento di salvezza. Via via che il suo pensiero e la sua devozione diventeranno più completi e il percorso della sua conversione si sarà pienamente realizzato, egli guarderà a Maria e ne approfondirà il mistero, sempre guardando al Figlio del suo grembo, come a Colei che ha permesso e realizzato il rapporto diretto e visibile di Dio con la nostra umanità. Maria rimane una di noi, una creatura della nostra specie ma è l’orgoglio della nostra umanità perché ci aiuta a guardare a Dio senza paure, mostrandoci che si è fatto per amore uno di noi. Donna povera e assisa sul trono di gloria più alto per una creatura, donna delicata e forte, donna umile ma con immenso potere, questa è la Donna Maria che canta il Magnificat. La Vergine studiata, difesa, amata e venerata da Newman, testimonia il mistero di Cristo Salvatore, lo custodisce, lo conferma e ci conduce a Lui, senza oscurare la sua ineffabile e divina luce, anzi esaltandola. Sebastiano Curcuruto 12


Ottobre - Novembre 2018

Beato Salvio Huix Miralpeix vescovo e martire Fra le vittime dell’ondata di violenza che investì la Spagna dopo lo scoppio della guerra civile nel luglio 1936 c’è anche il vescovo oratoriano Salvio Huix Miralpeix di Lérida (oggi Lleida). Era nato il 22 dicembre 1877 a Santa Maria Margarita di Vellors nella diocesi di Vic, in Catalogna, circa settanta chilometri a nord di Barcellona. I suoi genitori provenivano da stimate famiglie locali con una lunga tradizione di fede, che già in precedenza avevano dato alla Chiesa dei sacerdoti. Salvio crebbe in un’atmosfera domestica nella quale la fede in Dio e l’amore verso la Chiesa ed il papa rappresentavano una forma mentis naturale e spontanea. Nutrito da questo spirito di religiosità, ben presto Salvio maturò la decisione di farsi sacerdote. Seguirono quattordici anni di studi (1889-1903) nel seminario minore e maggiore di Vic, dove Huix si esercitò ancor giovanissimo ad una vita di preghiera, di ascolto della volontà di Dio, di obbedienza incondizionata, di studi e di apostolato. Il seminarista Salvio era un allievo modello, che non solo si sforzava di compiere formalmente il suo dovere di studente, ma soprattutto cercava di maturare interiormente, per prepararsi al meglio al servizio verso le anime. Salvio Huix aveva quasi 26 anni quando, il 19 settembre 1903, il vescovo Torrás y Bages lo ordinò sacerdote. A quei tempi la Congregazione dell’Oratorio di san Filippo Neri di Vic, fondata nel 1723 e ancor oggi esistente, era un noto centro di spiritualità, la cui opera di apostolato possedeva un raggio di azione che andava ben oltre la città di Vic. Padre Adjutorio, uno zio di Salvio, era stato membro di questa Congregazione dell’Oratorio, e il popolo dei fedeli di Vic conservava ancora di lui una buona memoria. Un po’ per volta, in Huix maturò la decisione di voler lavorare per Cristo “fino alla morte”. La vita nell’Oratorio gli appariva come il presupposto ideale per dedicarsi intensamente alla cura delle anime, e così all’età di trent’anni chiese di essere accolto nell’Oratorio di Vic. Dopo quattro anni di esperienze pastorali in diverse parrocchie, Salvio Huix entrò quindi a far parte della Congregazione dell’Oratorio di Vic, all’interno della quale avrebbe prestato la sua opera nei successivi venti anni. Fervido imitatore di san Filippo Neri, Salvio passava svariate ore al giorno a confessare. Era preposito dell’Oratorio di Vic, quando nel 1927 fu nominato

amministratore apostolico di Ibiza. P. Huix lasciò Vic fra le lacrime dei suoi figli spirituali e fu ordinato vescovo il 15 aprile 1928. Il 28 gennaio 1935 Salvio Huix Miralpeix fu nominato vescovo della diocesi di Lérida (Catalogna). Durante il breve periodo di tempo che gli fu concesso di passare lì, il nuovo vescovo cercò di rafforzare l’Azione Cattolica e di diffondere la devozione al Santissimo Sacramento. A poche settimane dallo scoppio della guerra civile riuscì ancora a celebrare delle giornate eucaristiche, per rafforzare nella sua diocesi la fede nella reale presenza di Gesù Cristo nel sacramento dell’altare. Una delle sue ultime fotografie lo mostra in compagnia degli alunni nel giardino del seminario. Il 16 luglio 1936 il vescovo mariano Huix celebra la festa della Madonna del Carmine nella chiesetta della sua tenuta di famiglia. Fino al 21 luglio, quando i repubblicani prendono d’assalto la curia di Lérida, riesce ancora a continuare la sua opera apostolica per la diocesi. Poi acconsente, seppure a malincuore, a fuggire per rifugiarsi presso dei conoscenti, principalmente per salvare i suoi collaboratori. Quando però viene a sapere a quali rischi si espongono i suoi protettori, abbandona segretamente il suo nascondiglio nella notte del 23 luglio e si costituisce alle guardie, dichiarando la sua identità. Imprigionato insieme ad altri arrestati, condivide con loro le sofferenze della prigione e le segrete gioie della preghiera e dei sacramenti, confessa di nascosto i condannati a morte e porta loro la comunione. Tutti questi uomini moriranno poi sotto il piombo dei plotoni di esecuzione. La mattina del 5 agosto 1936, festa della Madonna della Neve, patrona di Ibiza, i prigionieri furono svegliati alle tre e mezza del mattino. Gli fu detto che sarebbero stati portati a Barcellona, ma già dopo pochi chilometri il convoglio si fermò al cimitero, e fu chiaro che erano stati portati lì per essere fucilati. Nelle prime luci dell’alba il vescovo impartì l’assoluzione a tutti e chiese ai suoi carnefici di essere ucciso per ultimo, per poter benedire fino alla fine i suoi compagni di martirio. Quest’ultimo desiderio gli fu concesso, come ha poi testimoniato uno dei suoi aguzzini. Fino alla morte dunque il vescovo di Lérida rimase un autentico pastore del suo gregge. Così si compì quello che anni prima aveva scritto ai suoi diocesani: Con l’aiuto della Grazia divina, vogliamo restare fedeli a Cristo fino al martirio. Prima del suo arresto aveva consegnato la sua croce di vescovo ad un conoscente, pregandolo di spedirla al Santo Padre, assicurandogli la sua fedeltà alla Chiesa, per la quale si sentiva disposto a dare la vita. Sebastiano Curcuruto d.O. 13


Santuario dell'Assunta

IN MEMORIA DI...

Angelina Tribisonna

n. 21-1-1931 – m. 29-9-2018 I familiari, con grande fede nel Signore Risorto la affidano alla sua misericordia e alla preghiera della Chiesa.

Giovanni Foschini

n.7-11-1921 – m. 28-12-2006 la moglie Vittorina, con grande fede nella risurrezione, lo affida al Signore della vita, perché gioisca nella luce dei giusti.

Erminia Rossi

n. 20-8-1067 – m. 27-1-2016

Lorenzo Nifo Sarrapochiello n.26-3-1987 – m. 7-10-2018

I familiari, con immutato affetto li affidano alla infinita misericordia del Signore e alla Vergine Assunta in cielo.

Claudia Lombardi

n. 7-10-1923 – m. 18-11-1998

Giovanni Pengue

n. 10-11-1932 – m. 19-10-2017

I figli li ricordano a quanti li conobbero e li amarono in vita e li affidano alla preghiera della Chiesa e alla misericordia divina.

Nicola Pigna

n. 28-4-1926 – m. 19-10-1998 La famiglia lo ricorda con immutato affetto e lo affida alla preghiera della Chiesa e alla misericordia divina.

Armida Di Santo

n. 8-3-1927 – m. 28-11-1997 Nel 21° anniversario della sua morte, i figli Luigi e Angelina, con immutato affetto, la affidano alla infinita misericordia del Signore.

SONO TORNATI ALLA CASA DEL PADRE SETTEBRE 2018 29 - Tribisonna Angelina, nata a Guardia Sanframondi il 21 gennaio 1931, coniugata Ceniccola Umberto. 30- Del Vecchio Romualdo, nato a Guardia Sanframondi il 7 febbraio 1939, celibe OTTOBRE 2018 7 - Nifo Sarrapochiello Lorenzo, nato a Caserta il 26 marzo 1987, celibe 11 - Morgillo Delfina, nata a Guardia Sanframondi il 13 aprile 1930, vedova Pigna Alfonso. NOVEMBRE 2018 7 - Turco Olga, nata a Guardia Sanframondi il 1 luglio 1933,

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vedova Catena Mario. 9 - Pezzullo Isabella, nata a San Lorenzo Maggiore il 5 giugno 1922, vedova Grillo Giovanni. 14 - D urante Maria Immacolata, nata a San Lorenzo Maggiore il 7 dicembre 1932, vedova Morone Arcangelo. 19 - Garofano Aurelia, nata a Guardia Sanframondi il giorno 8 ottobre 1939, vedova Di Lorenzo Mario. 20 - Sanzari Armida, nata a Guardia Sanframondi il 30 settembre 1927, vedova Falato Giovanni. 23 - Sebastianelli Armida, nata a Guardia Sanframondi il 10 febbraio 1928, vedova Di Santo Raffaele


IN MEMORIA DI...

Ottobre - Novembre 2018

Ottobre 2018 1 - Paolella Maria Giocondina, le figlie (Trigesimo) 3 - Morone Rosalia, il marito e le figlie 4 - Maiorani Luigi, la moglie e le figlie (Anniversario) 5 - Uccellini Fiorinda, il gruppo di preghiera San Pio 6 - Perugini Gilda, il padre - Don Filippo, Pasquale Di Lonardo ed Elena Mancini, i familiari 7 - Iuliani Maurizio e Paolino, da Diomira Di Lonardo - Pingue Filomena e Ciarleglio Mario, i figli - Tribisonna Albertina e Zacchino Giuseppe, la figlia Giuseppina 8 - Pa n z a A n g e l i n a e Fa l a t o G i n o , i f i g l i (Anniversario) 9 - Mancinelli Italo, un amico 10 - Pengue Olga, i figli (Trigesimo) 12 - Nedia Vincenzo, la moglie e i figli (Anniversario) 13 - Sanzari Giovanni, la moglie e i figli 14 - Grillo Luisa, i figli - Panza Alberto, i familiari - Di Palma Aurelio, la moglie e i figli - Anime del Purgatorio, Gambuti Teresa 17 - Foschini Ennio, la moglie e i figli 19 - Pengue Giovanni e Lombardi Claudia, il figlio 20 - Pigna Nicola, la moglie e i figli 21 - Maria e Alberico Foschini, la figlia

- Borrelli Silvio e Perugini Leonarda, i figli - Mancinelli Marino, gli amici - Falato Giuseppe e Annamaria, la nuora Ceniccola Luisa 23 - Iuliani Umberto, la moglie e i figli (Trigesimo) 24 - Di Lonardo Giacomo, i genitori - Coppola Maria Giuseppa, la figlia 25 - Gambuti Giovanni, la moglie e i figli - Perfetto Angelo e Sanzari Maria, il figlio 26 - De Blasio Filomena, Loreto e Maria, la figlia - Morone Angelina e Vittorio, il figlio 27 - Domenico Fappiano, la famiglia - Anime del Purgatorio, Falato Renata 28 - Sanzari Ruggero, Vincenzo e Angelina Zacchino, la congiunta Maria - Sanzari Nicola, la moglie e i figli - Labagnara Filippo, i figli - Fausto Falato, la moglie e i figli 29 - Tutti i defunti di Mancinelli Marianna - Di Lonardo Filomeno e De Vincentis Lucia, la figlia 30 - Rosolina e Giuseppe, il figlio - Sebastianelli Maria e Gabriele, la figlia 31 - Fiorinda Uccellini, i figli - Benevento Giuseppe, la figlia Mena

Novembre 2018 1 - Tutti i defunti di Maria Garofano - Garofano Angelo e Giovanni, la familiare Luisa - Rosalia Morone, la famiglia 3 - Del Vecchio Angelo Raffaele, la moglie e i figli (Anniversario) 4 - Maiorani Renato ed Elda, i figli - Di Palma Rosa, la figlia - Mancini Arcangelo e Plenzich Santina, la figlia - Ceniccola Pasquale e Grillo Iolanda, la figlia Luisa 5 - Ceniccola Anna e Antoci Carlo, i familiari 6 - Del Vecchio Romualdo, la sorella e la cognata (Trigesimo) 7 - Tribisonna Angelina, le sorelle e il fratello (Trigesimo) 8 - Foschini Giovanni, la moglie - NifoSarrapochiello Lorenzo, il padre (Trigesimo) 10 - Mancini Pasquale e Garofano Erminia, la figlia 11 - Franco Martino, i genitori - G a m b u t i F i l i p p o , l a m o g l i e e l e f i g l i e (Anniversario)

- Sanzari Raffaele, la moglie e i figli 12 - Morgillo Delfina, la figlia (Trigesimo) 13 - Grillo Ida, i familiari (Anniversario) 14 - Lombardi Cleofe, i figli (Anniversario) 16 - Anime del Purgatorio, da Sanzari Antonietta 17 - Sanzari Giovanni, la moglie e figli 18 - Gambuti Mafalda, i figli - Maiorani Guido, la moglie e i figli - Nicola Di Cesare e Renato Pigna, la congiunta Silvia - Falato Fausto, la moglie e i figli 23 - Pengue Luigi, la sorella Lucia Gina 24 - Romano Francesco, la moglie e i figli 25 - Filippelli Marianna, da Mariconte Anna - Conte Elio e Colella Carolina, i figli - Ceniccola Armida, Nucciarelli Antonio e Gambuti Raffaele, le figlie 27 - Giovanni Grillo, le figlie 29 - Sanzari Alfredo e Franco Malvina, i figli 30 - Don Domenico Pascale, la sorella

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“Chi vuole altra cosa che non sia Cristo, non sa quel che vuole. Chi domanda altra cosa che non sia Cristo, non sa quello che domanda. Chi non opera per Cristo, non sa quel che fa�. S. Filippo Neri


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