Bollettino dell'Assunta Dicembre 2017/Gennaio 2018

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Anno LXIII - n. 1/2 Dicembre 2017 /Gennaio 2018 - Sped. in Abb. Postale, art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Regione Campania -BN- In caso di mancato recapito restituire al mittente

Dicembre 2017 - Gennaio 2018

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Santuario dell'Assunta

La Santa Messa - L’atto penitenziale

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Riprendendo le catechesi sulla celebrazione eucaristica, consideriamo oggi, nel contesto dei riti di introduzione, l’atto penitenziale. Nella sua sobrietà, esso favorisce l’atteggiamento con cui disporsi a celebrare degnamente i santi misteri, ossia riconoscendo davanti a Dio e ai fratelli i nostri peccati, riconoscendo che siamo peccatori. L’invito del sacerdote infatti è rivolto a tutta la comunità in preghiera, perché tutti siamo peccatori. Che cosa può donare il Signore a chi ha già il cuore pieno di sé, del proprio successo? Nulla, perché il presuntuoso è incapace di ricevere perdono, sazio com’è della sua presunta giustizia. Pensiamo alla parabola del fariseo e del pubblicano, dove soltanto il secondo – il pubblicano – torna a casa giustificato, cioè perdonato (cfr Lc 18,9-14). Chi è consapevole delle proprie miserie e abbassa gli occhi con umiltà, sente posarsi su di sé lo sguardo misericordioso di Dio. Sappiamo per esperienza che solo chi sa riconoscere gli sbagli e chiedere scusa riceve la comprensione e il perdono degli altri. Ascoltare in silenzio la voce della coscienza permette di riconoscere che i nostri pensieri sono distanti dai pensieri divini, che le nostre parole e le nostre azioni sono spesso mondane, guidate cioè da scelte contrarie al Vangelo. Perciò, all’inizio della Messa, compiamo comunitariamente l’atto penitenziale mediante una formula di confessione generale, pronunciata alla prima persona singolare. Ciascuno confessa a Dio e ai fratelli “di avere molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni”. Sì, anche in omissioni, ossia di aver tralasciato di fare il bene che avrei potuto fare. Spesso ci sentiamo bravi perché – diciamo – “non ho fatto male a nessuno”. In realtà, non basta non fare del male al prossimo, occorre scegliere di fare il bene cogliendo le occasioni per dare buona testimonianza che siamo discepoli di Gesù. é bene sottolineare che confessiamo in questo numero: sia a Dio che ai 2 La Santa Messa - L’atto penitenziale fratelli di essere 3 Cammino per i fidanzati 4 Canzoncine di Comunione: peccatori: questo invito alla Missione 5 Hanno collaborato con noi... ci aiuta a com7 Canzoncine dei Rioni 2017 prendere la 8 Nell’oratorio chiamati ad essere Santi. 10 Sotto la protezione dell'Assunta dimensione del 10 Esprimono gratidutine all'Assunta 12 Appunti di Cronaca peccato che, men12 Sono tornati alla casa del Padre tre ci separa da 14 In Memoria di 2

Papa Francesco

Dio, ci divide anche dai nostri fratelli, e viceversa. Il peccato taglia: taglia il rapporto con Dio e taglia il rapporto con i fratelli, il rapporto nella famiglia, nella società, nella comunità: Il peccato taglia sempre, separa, divide. Le parole che diciamo con la bocca sono accompagnate dal gesto di battersi il petto, riconoscendo che ho peccato proprio per colpa mia, e non di altri. Capita spesso infatti che, per paura o vergogna, puntiamo il dito per accusare altri. Costa ammettere di essere colpevoli, ma ci fa bene confessarlo con sincerità. Confessare i propri peccati. Io ricordo un aneddoto, che raccontava un vecchio missionario, di una donna che è andata a confessarsi e incominciò a dire gli sbagli del marito; poi è passata a raccontare gli sbagli della suocera e poi i peccati dei vicini. A un certo punto, il confessore le ha detto: “Ma, signora, mi dica: ha finito? – Benissimo: lei ha finito con i peccati degli altri. Adesso incominci a dire i suoi”. Dire i propri peccati! Dopo la confessione del peccato, supplichiamo la Beata Vergine Maria, gli Angeli e i Santi di pregare il Signore per noi. Anche in questo è preziosa la comunione dei Santi: cioè, l’intercessione di questi «amici e modelli di vita» (Prefazio del 1° novembre) ci sostiene nel cammino verso la piena comunione con Dio, quando il peccato sarà definitivamente annientato. Oltre al “Confesso”, si può fare l’atto penitenziale con altre formule, ad esempio: «Pietà di noi, Signore / Contro di te abbiamo peccato. / Mostraci, Signore, la tua misericordia. / E donaci la tua salvezza» (cfr Sal 123,3; 85,8; Ger 14,20). Specialmente la domenica si può compiere la benedizione e l’aspersione dell’acqua


Dicembre 2017 - Gennaio 2018 in memoria del Battesimo (cfr OGMR, 51), che cancella tutti i peccati. E’ anche possibile, come parte dell’atto penitenziale, cantare il Kyrie eléison: con antica espressione greca, acclamiamo il Signore – Kyrios – e imploriamo la sua misericordia (ibid., 52). La Sacra Scrittura ci offre luminosi esempi di figure “penitenti” che, rientrando in sé stessi dopo aver commesso il peccato, trovano il coraggio di togliere la maschera e aprirsi alla grazia che rinnova il cuore. Pensiamo al re Davide e alle parole a lui attribuite nel Salmo: «Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità»

(51,3). Pensiamo al figlio prodigo che ritorna dal padre; o all’invocazione del pubblicano: «O Dio, abbi pietà di me, peccatore» (Lc 18,13). Pensiamo anche a San Pietro, a Zaccheo, alla donna samaritana. Misurarsi con la fragilità dell’argilla di cui siamo impastati è un’esperienza che ci fortifica: mentre ci fa fare i conti con la nostra debolezza, ci apre il cuore a invocare la misericordia divina che trasforma e converte. E questo è quello che facciamo nell’atto penitenziale all’inizio della Messa.

Cammino per i fidanzati verso il Matrimonio 2018 - ore 20.00

I – Sabato 13 gennaio P. Giustino Di Santo, Introduzione: Il Sacramento del Matrimonio II – Sabato 20 gennaio Don Antonio Parrillo, Il Matrimonio e l’Eucarestia: quale relazione III – Sabato 27 gennaio Don Pino Di Santo, Il Matrimonio cristiano: aspetti teologici e morali IV – Sabato 3 febbraio - Suor Laura Garavello, Il Matrimonio cristiano è una vocazione V – Sabato 10 febbraio – Don Antonio Macolino Il Matrimonio, nuova via da percorrere insieme VI – Sabato 17 febbraio Giuseppe Ciambriello e Franca Russo, Famiglia Cristiana e stili di vita VII – Giovedì 22 febbraio P. Giancarlo Giannasso, Il Matrimonio cristiano: aspetti giuridici VIII – Sabato 24 febbraio P. Giustino Di Santo, Il rito del Matrimonio. Conclusioni.

Domenica 25 febbraio ore 17 S. Messa

Consegna Attestati di partecipazione. Il Parroco P. Giustino Di Santo d.O.

Si sono uniti in matrimonio 2 DICEMBRE 2017 - Pascale Cristian e Pengue Caterina 16 DICEMBRE 2017 - Pushaj Alessandro e Sebastianelli Consiglia

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Santuario dell'Assunta

Canzoncine di Comunione: invito alla Missione

Nelle nostre processioni settennali in onore della Vergine Assunta hanno avuto sempre un posto e un ruolo importante i cori rionali. Essi, come è noto, presentano, durante la manifestazione penitenziale, tre canti inediti: uno cosiddetto di “Penitenza”, l’altro di “Comunione”, ed infine uno che si esegue al momento dell’apertura della Lastra, il giorno prima della Processione generale. Nel settennio che abbiamo appena celebrato, attraverso questi canti il popolo ha espresso la propria gratitudine a Maria, ne ha invocato le grazie, e, specialmente nei canti di comunione, si è impegnato a continuare a vivere i Riti, anelando sempre al Signore, e impegnandosi a cercare sempre il pane che solo è capace di sfamare tanta gente. Come una cerva anela ai corsi d’acqua, così recita la canzoncina del Rione Portella, l’ani4

ma mia anela al Dio, al Dio vivente, e non trovo pace se non nel ricevere la grazia del Signore e nel vedere il suo volto di gloria. Il Rione Croce invoca a voce alta e scandita il Signore e lo invoca affinché venga in mezzo a noi, per spezzare ancora una volta con noi il suo pane e poter vivere noi con Lui e Lui con noi. Il Rione Piazza, con un canto accorato e sentito, a mo’ di preghiera, chiede costantemente al Signore di venire in mezzo a noi, per farci sentire la sua voce, per nutrirci del suo Pane e per farci sentire tutto il suo amore. Il Rione Fontanella, infine, insieme a una profonda riflessione sul Mistero Eucaristico, prega il Signore di rimanere sempre con noi, Risorto e vivo, per guidarci nel nostro cammino. Se andiamo a rileggere i testi, che sono pubblicati in questo numero del Bollettino, ci accorgia-

mo che in ogni canto c’è sempre un invito a celebrare il Memoriale d e l l a Pa s s i o n e d e l Signore, a ricercare sempre Cristo, a vivere con Lui nella nostra vita, rimanere sempre con Lui, e di tutto questo essere testimoni attivi. Mi piace rassomigliare la nostra esperienza settennale a quella dei Discepoli di Emmaus. Dopo l’esperienza del Risorto divenuto pane di vita, i due discepoli di Emmaus “partirono senza indugio” (Lc. 24,33) alla volta del cenacolo di Gerusalemme per comunicare agli apostoli e a tutta la comunità ciò che avevano visto e udito, cioè “come lo avevano riconosciuto nello spezzare il pane” (Lc. 24,35) Nel giro di una settimana a Gerusalemme è capitato di tutto. Gesù è stato accolto in maniera trionfale, acclamato come un re; ha trasmesso il comandamento dell’amore; durante la cena per la pasqua ha rivelato il valore del servizio con la lavanda dei piedi, ha garantito la sua presenza reale spezzando un pane e versando del vino; è stato arrestato; ha sopportato tradimenti e rinnegamenti; è stato arrestato, processato, condannato a morte, trafitto su una croce, sepolto… E basta. Tutto è finito. Nel giro di una settimana sono sfumati progetti, speranze e illusioni tessuti pazientemente in tre anni di sequela fedele e attenta. Tutte le cose che abbiamo


Dicembre 2017 - Gennaio 2018 costruito, per le quali ci siamo spesi, per le quali abbiamo sudato, lottato e pianto, per le quali abbiamo anche rischiato, ci siamo esposti, sono definitivamente sigillate e oscurate dietro quella grande pietra rotolata contro l’entrata di quel sepolcro nuovo, scavato nella roccia. Sembra di sentirli: "…che delusione… e chi se l’aspettava… lasciamo perdere, andiamo via… Basta, torniamo ad Emmaus!". Anche noi, durante un settennio, facciamo esperienza di delusioni, di progetti sfumati, di speranze non realizzate…. Anche noi a volte ci siamo ritrovati soli, abbandonati, sconfitti e a volte, ci siamo lasciati sconfiggere anche dalla noia, dal peccato….. Ma per fortuna c’è qualcuno che rimane sempre con noi. "… Gesù in persona si accostò e camminava con loro" (v. 15b) è lui che prende l’iniziativa e

soprattutto cammina al loro fianco, si fa compagno di quella strada, di quella determinata fase del loro cammino. Anche noi, specialmente dopo la grande gioia della celebrazione di riti settennali, dobbiamo avere desideri, progetti, speranze da raggiungere con tanta passione insieme con Cristo, con la materna protezione dell’Assunta. E deve essere proprio l’Eucaristia la chiave di svolta della nostra vita come lo è stata per questi due uomini. Di colpo balzarono in piedi, lasciano la cena a metà e corrono verso Gerusalemme. Quel Gesù che fu profeta, che speravano liberasse Israele, che è stato ucciso in croce era apparso loro, aveva camminato con loro e aveva spezzato per loro il pane. Ecco l’insegnamento per noi oggi: balzare in piedi, lasciare la

mensa, correre nel buio per gridare a tutti: "Il Signore è veramente risorto! Noi l’abbiamo visto". Gesù ha acceso il loro cuore ed essi non riescono più a contenere l’ardore: sentono il bisogno di comunicarlo agli altri. è fonte di commozione e di responsabilità sapere che Gesù chiede la nostra collaborazione per raggiungere gli altri uomini. È questo il compito che abbiamo ricevuto da svolgere per i successivi sette anni: diventare testimoni di Cristo Risorto, di Lui che si è fatto Pane di vita per noi, che ci accompagna nel nostro cammino, che rimane sempre con noi e che ci fa sentire sempre il suo amore. Maria SS. Assunta in cielo benedica questi nostri propositi e ci guidi nel nostro cammino. Il vostro Don Giustino

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Santuario dell’Assunta 82034 Guardia Sanframondi Direttore Responsabile: P. Giustino Di Santo d. O. Dir. Red. Amm.: Congregazione dell’Oratorio PP. Filippini 82034 Guardia Sanframondi (BN) Tel. e Fax 0824.864013 www: santuarioassunta.com e-mail: santuarioassunta@email.it Aut. Tribunale BN Dec. 3/4/1956 n. 25/56 del Registro Stampe C.C.P. 11000825 IBAN: IT77U0335901600100000136796 BIC: BCITITMX Sped. in abb. post., art. 2, comma 20/C Legge 662/96 Regione Campania -BN Con approvazione ecclesiastica Stampato nel mese di FEBBRAIO 2018 da: nuova impronta s.a.s. Cusano Mutri (Bn) Tel.-fax 0824.862723 - info@nuovaimpronta.net

Hanno collaborato con noi per sostenere il Bollettino da Guardia: Carlesimo Manuel - Garofano Sebastiano - Foschini Francesco - Morone Michele Morone Maria - Turco Modestina - Orso Alessandrina - Pigna Silvia - De Vincentis Maria Gianna Rubicondo Luigi - Grillo Giuseppe - Garofano Filippo - Falluto Felicita - Rubicondo Rosina e Ciervo Lorise - Falluto Salvatore - Falato Floriano - Di Gregorio Ennio - Panza Annibale - Falato Pasquale Antonio - Foschini Pasqualino e famiglia - Mancinelli Marianna - Mancinelli Ida - Ceniccola Vincenzo Labagnara Angelo - Iuliani Mario e Pascale Lina - Casilli Michele - Lavorgna Anna. dall’Italia: Lombardi Italo, Pinerolo (TO) - Foschini Pasquale, Benevento - Di Santo Luigi, Castelvenere (BN) - Longo Flaviano, Torino - Cutillo Orlando, Ponte (BN) - Blandino Giuseppina e Flavio, Montesilvano (PE) - Sannino Libera, Ercolano (NA) - Ceniccola Maria, Agrate Brianza (MI) - Di Donato Franca, Rezzato (BS) - Paolucci Pellegrino, Morcone (BN) - Del Vecchio Pasqualino, Magenta (MI) - Garofano Mario, Brugherio (MI) - Del Rosso Angelo, Como - Del Vecchio Benito, Albavilla (CO) De Blasio Mariella, Rezzato (BS) - Esposito Michele, Telese Terme (BN) - Copercini Anna, Graniti (ME) - Colangelo Flaviano, Napoli - Parroco di S. Giacomo Ap., Puglianello (BN) - Di Blasio Giovanna, Cerreto S. (BN) - Garofalo Bruno, S. Salvatore T. (BN) - Colangelo Pasquale, Novara - Panza Raffaele e Angela, Rezzato (BS) - Germanotta Carlo e Maria, Telese Terme (BN) - Foschini Lorenzo, Anzio (ROMA) - Panza Michelangelo, Pinerolo (TO) - Raucci Vincenzo, Bassano del Grappa (VI) - Cuccaro Vincenzo, Castelvenere (BN) - Sanzari Di Toro Filomena, Varese - Garofano Florindo, Milano - Nicolella Giustino, Moncalieri (TO) - Labagnara Luisa, Roma - Pengue Renato, Montesilvano (PE). dall’Estero: Sebastianelli Tonino e Angelina, Australia

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Santuario dell'Assunta CANZONCINA DI COMUNIONE RIONE CROCE 2017 Versi e musica di Enza Di Blasio-Elaborazioni musicali di Rosario Del Duca

Vergine bella Coronata di Stelle Coro: Dove Troveremo tutto il pane per sfamare tanta gente? Dove troveremo tutto il pane Oh Signore se non abbiamo niente! Solo e Coro: Vieni in mezzo a noi- Oh Signore Spezza ancora il pane. Mangerò alla tua mensa Tu vivrai in me e io in Te. Tu vivrai in me e io in Te.

Coro: Per sfamare tanta gente? Solo: Vivrete in me Coro: Dove troveremo tutto il pane Solo: Questo mio corpo Coro: Oh Signore- se non abbiamo niente! Solo: sarà Pane di Vita.

Rione Croce 2017

Solo: Credete in me Coro: Crediamo in te Solo: Vivrete in me Coro: Vivremo in te Tutti: Per le strade del mondo (vi) ci riconosceranno Solo: Tutto è pronto Coro: E’ pronto Solo: Venite alla mensa Coro: Veniamo Tutti: Questo mio (Tuo) corpo- spezzato e mangiato Sarà sempre pane di vita. Coro: Dove troveremo tutto il pane Solo: Credete!

CANZONCINA DI COMUNIONE RIONE PORTELLA 2017 Testo dal Salmo 41-Musica Padre Giancarlo Giannasso capp.

Come la cerva anela all’acqua, l’anima mia anela a Dio. 1. L’anima mia ha sete del Dio Vivente! Quando verrò e vedrò il volto di Dio. Come la cerva anela all’acqua, l’anima mia anela a Dio. 2. Le lacrime sono mio pane giorno e notte, mentre mi dicono sempre: “Dov’è il tuo Dio?”. Come la cerva anela all’acqua, l’anima mia anela a Dio. 3. Di giorno il Signore mi dona la sua grazia: di notte canto lodi al Dio Vivente. Come la cerva anela all’acqua, l’anima mia anela a Dio.

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Rione Portella 2017


Dicembre 2017 - Gennaio 2018

CANZONCINA DI COMUNIONE RIONE FONTANELLA 2017 Testo Maestro Angela Di Blasio-Musica Maestro Alessandro Fusco

Mistero della cena è il Corpo di Gesù. Mistero della Croce è il Sangue di Gesù. Il pane e il vino è Cristo in mezzo a noi. Gesù Risorto e vivo sarà sempre con noi.

Mistero della Croce è il Sangue di Gesù. Il pane e il vino è Cristo in mezzo a noi. Gesù Risorto e vivo sarà sempre con noi.

1. Io sono la vite e voi siete i tralci: se in me non vive il tralcio sfiorirà, ma se rimanete in me, il Padre mio vi darà la forza di una vita che non muore mai. Amen Mistero della cena è il Corpo di Gesù. Mistero della Croce è il Sangue di Gesù. Il pane e il vino è Cristo in mezzo a noi. Gesù Risorto e vivo sarà sempre con noi. 2. Io sono la Via la Verità: amici vi chiamo e sempre sto con voi, chi annuncia al fratello la fede nel nome mio davanti al Padre lo riconoscerò. Amen Mistero della cena è il Corpo di Gesù. Mistero della Croce è il Sangue di Gesù. Il pane e il vino è Cristo in mezzo a noi. Gesù Risorto e vivo sarà sempre con noi. 3. Lo Spirito Santo parlerà di me: dovunque c’è un uomo al mondo sono io, chi crede in me un fratello sarà e nel battesimo rinascerà. Amen Mistero della cena è il Corpo di Gesù.

Rione Fontanella 2017

CANZONCINA DI COMUNIONE RIONE PIAZZA 2017 Testo e Musiche del Maestro Michelangelo Malgieri

E tu, sei in me 1 Eccomi Signore, qui davanti a Te, tutta la mia vita io la offro a Te, donale speranza, la gioia, e vera libertà e un nuovo senso avrà per me, o Dio d’amore, e griderò Tu sei in me e sento amore, e sento amore.

e un nuovo giorno sarà per me, o Dio d’amore, e pregherò Tu sei in me e sento amore, e sento amore.

Rione Piazza 2017

2 Parlami Signore, cerco solo Te, apri il cuore mio, fa che creda in Te. Prendi queste mani, i gesti di pura carità, e un nuovo mondo sarà per me, o Dio d’amore, e canterò Tu sei in me e sento amore, e sento amore. 3.Nutrimi, Signore, vero pane Tu, tanto t’ho cercato, resta qui con me, grazia infinita, la pace, e vera santità,

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Santuario dell'Assunta NELL’ORATORIO CHIAMATI AD ESSERE SANTI Nella Chiesa ogni battezzato è chiamato a vivere in pienezza la Vocazione comune ricevuta nel battesimo come ci ricorda la Costituzione dogmatica Lumen Gentium del Concilio Vaticano II, al capitolo V : “La Chiesa, il cui mistero è esposto dal sacro Concilio, è agli occhi della fede indefettibilmente santa. Infatti Cristo, Figlio di Dio, il quale col Padre e lo Spirito è proclamato «il solo Santo», amò la Chiesa come sua sposa e diede se stesso per essa, al fine di santificarla (cfr. Ef 5,25-26), l'ha unita a sé come suo corpo e l'ha riempita col dono dello Spirito Santo, per la gloria di Dio. Perciò tutti nella Chiesa, sia che appartengano alla gerarchia, sia che siano retti da essa, sono chiamati alla santità, secondo le parole dell'Apostolo: «Sì, ciò che Dio vuole è la vostra santificazione» (1 Ts 4,3; cfr. Ef 1,4).” Questa Grazia Divina ha realizzato un autentico tesoro di santità attraverso il cammino compiuto da molti uomini sulla Via dell’Oratorio. I figli di San Filippo a cui è dedicato questo mio breve articolo, sono uomini che nel silenzio della loro quotidianità, anche in tempi recenti hanno vissuto in pienezza la fede, la speranza, la carità e l’esercizio delle virtù umane e cristiane, dando origine ad opere apostoliche o semplicemente dedicandosi, se Sacerdoti all’esercizio ordinario del ministero sacerdotale, se Fratelli laici alla testimonianza semplice e quotidiana del loro essere battezzati. Insieme a San Filippo, la Congregazione dell’Oratorio possiede la testimonianza di tanti uomini che hanno vissuto il carisma oratoriano nella Chiesa fino ad arrivare al grado massimo della loro perfezione. Di seguito presentiamo tre figli di San Filippo che seguendo le sue orme, il suo carisma, la Chiesa ha annoverato nell’elenco dei santi e beati. Beato Antonio Grassi, il terzo dei Beati filippini in ordine di canonizzazione, innalzato sugli altari da papa

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Leone XIII, nell’anno Santo 1900. Nato a Fermo (Marche) il 13 novembre 1592, fin da fanciullo conduce una vita semplice ed austera, improntata a sincera devozione, venne educato dai Padri dell’Oratorio della sua città. Entrò in Congregazione l’11 ottobre 1609 ed il 17 dicembre 1617 venne ordinato sacerdote; eletto Preposito della comunità dal 1635 fino alla sua morte, esercitò il suo ministero sacerdotale nell’istruzione catechistica e spirituale, nella carità verso gli infermi e i carcerati, nella cura dei fanciulli e dei giovani. Quotidianità e momenti di straordinarie esperienze mistiche si intrecciano nelle sue “semplici” giornate, e la gente affascinata da questa sua semplicità, fu attirata al suo consiglio soprattutto in confessionale, dove diceva sempre ai suoi confratelli “bisogna compatire, aiutare, consolare”. Fu definito “Angelo di pace” nel comporre numerose liti e rivalità, e fu chiamato “Padre dei poveri” per la carità eroica con la quale distribuiva tutto, persino i suoi indumenti. Coltivò verso la Vergine Maria una tenerissima devozione, manifestata anche con i numerosi pellegrinaggi a piedi alla Santa Casa di Loreto, nel cui Santuario, il 4 settembre 1621, rimase prodigiosamente illeso da un fulmine che bruciò le sue vesti. Ormai vicino alla morte, ripeteva spesso ai Padri e figli spirituali che lo assistevano “Oh che bella cosa morire figli di San Filippo”. Assistito spiritual-

mente dai suoi confratelli e dall’arcivescovo di Fermo, che non si mosse dal suo capezzale per tutti i giorni della sua lunga agonia, si addormentò nel Signore il 13 dicembre 1671. La fama di santità che godeva in vita, si estese subito, in Italia e fuori in modo particolare in Germania, favorita da molti miracoli ottenuti per sua intercessione. Il suo corpo riposa sotto l’altare maggiore della chiesa del Carmine a Fermo. La chiesa celebra la sua memoria liturgica il 15 dicembre. La Congregazione dell’Oratorio, per sua natura, non è un Istituto per le missioni ad gentes; anche nelle terre tradizionalmente dette di missione, le Congregazioni oratoriane sorgono come iniziativa locale, l’intenzione di sacerdoti e laici che desiderano servire la Chiesa nello spirito di San Filippo neri. Figura di notevole importanza sul piano della diffusione dell’Oratorio in Asia fu San Giuseppe Vaz. Nato in India, nel villaggio di Benaulim, territorio di Goa, il 21 aprile 1651 in una famiglia cristiana,

fu sicuramente il fervore di fede della sua casa a far maturare in Josè la vocazione sacerdotale. Compiuti gli studi si trasferì all’Università dei Gesuiti in Goa per la formazione umanistica e poi al collegio domenicano di S. Tommaso d’Aquino per la filosofia e la teologia, ricevendo l’or-


Dicembre 2017 - Gennaio 2018 dinazione sacerdotale nel 1676. Ritornato nel suo villaggio natio iniziò ad esercitare il suo ministero sacerdotale per breve tempo, fu invitato a predicare nella cattedrale e a dedicarsi nella metropoli al servizio delle confessioni e della direzione spirituale. L’ardente ardore missionario che lo animava gli fece scoprire la triste realtà di Ceylon ed avrebbe voluto recarsi, ma invece le autorità della sua diocesi lo inviarono nel Kanara dove si era scatenata da tempo una triste contesa di competenze e giurisdizioni. La vita cristiana dei fedeli ne era profondamente turbata e compromessa, per riconciliare i Pastori era necessaria una grande umiltà e per rianimare i fedeli occorreva una straordinaria dedizione: a Padre Vaz non mancarono né l’una né l’altra e quando, nel 1684 lasciò l’incarico di Vicario Apostolico la situazione poteva ben dirsi appianata. In questo periodo nell’animo di Padre Josè si fece sentire forte il desiderio di entrare in un Ordine religioso, ma dal momento che tutti gli ordini allora esistenti ricevevano solo candidati di origine europea, il Padre dovette cercare una soluzione. In quel periodo storico c’erano stati tentativi di fondare una comunità indigena ma erano tutti falliti; a Goa però, con il permesso del Vescovo, tre sacerdoti indiani avevano iniziato la vita comune, Padre Jose chiese di farne parte. Eletto superiore , ne fu il vero fondatore, in quanto non solo diede alla comunità una nitida fisionomia spirituale, ma trovò anche la forma giuridica che le permetteva di continuare. Della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri era giunta notizia dal Portogallo dove già esisteva, Padre Vaz il 9 gennaio 1686 chiese al servo di Dio Padre De Quental le Costituzioni oratoriane e indicazioni sulla nuova fondazione. Cosi nacque l’Oratorio di Goa. Sul finire del 1686, mentre la Congregazione di Goa era ricca di vocazioni e di buoni frutti, e poteva continuare la sua attività senza la presenza di Padre Vaz, egli senti che era

giunto il momento di rispondere alla sua vocazione missionaria e parti per Ceylon in compagnia di fratel Giovanni, dove esercitò la sua missione in mezzo a innumerevoli difficoltà, soprattutto nel regno di Kandy, dove organizzò una fiorente missione. Nella notte del 15 gennaio 1711 ricevendo il viatico, ai Padri che gli chiedevano l’ultimo ricordo disse: “Ricordate che non si può facilmente compiere al momento della morte quello che si è trascurato di fare per tutta la vita” e tenendo in mano una candela con il nome di Gesù sulle labbra chiuse il suo pellegrinaggio terreno. Fu beatificato il 21 gennaio 1995 da San Giovanni Paolo II e il 14 gennaio 2015 canonizzato da Papa Francesco. La chiesa lo celebra il 16 gennaio. Beato Sebastiano Valfrè, nato a Verduno, diocesi di Alba, il 9 marzo del 1629 da un umile famiglia. Ancora molto giovane iniziò la sua formazione al ministero ecclesiastico, ma desiderando con maggior ardore di dedicarsi tutto a Dio e alla salvezza delle anime, entrò nel 1651 nella Congregazione dell’Oratorio di

Torino. Quest’ultima era stata fondata da due anni, la comunità e gli esercizi dell’Oratorio si trovavano in piena crisi, tutto ciò sarebbe in poco tempo morto se il giovane Sebastiano non si fosse presentato a Padre Cambiani per chiedere di essere ammesso in

quella congregazione di un solo membro, povera di mezzi, sull’orlo della chiusura. Era povero, Sebastiano, e non gli fece paura la povertà dell’istituzione: vide in essa l’ambiente più adatto ad un dono senza riserve. Uomo di preghiera intensa e nutrito di contemplazione, attinse dalla sua ottima preparazione intellettuale e dalla fervida esperienza spirituale lo zelo per la predicazione. Il suo desiderio di annunciare la Parola del Signore lo portò, alla scuola di Padre Filippo Neri, ad una predicazione alla semplice incontrando ogni genere di persone per le vie, per le piazze, in conventi, negli ospedali, nelle carceri e nella stessa corte reale. Fu ammirevole nell’istruire religiosamente i bambini e il popolo lasciando un testo di catechesi che sarebbe servito alla Chiesa per molto tempo. Apostolo di carità, conobbe i problemi e le necessità dei più poveri , fu attivamente partecipe di tutte le iniziative di bene che in Torino fiorivano. Fu lui a suggerire la fondazione della scuola di formazione che prepara il personale diplomatico della Chiesa, il Beato esercitò pure una profonda influenza sulla società sabauda, in un’epoca travagliata da guerre, da conflitti giurisdizionali, da rapporti difficili con le minoranze valdesi e con gli ebrei. Trascorse i pochi giorni che gli rimanevano su questa terra ascoltando i suoi penitenti e amici, spirò verso le otto del 30 gennaio del 1710. La sua salma esposta nella chiesa dell’Oratorio, attirò tutta Torino che voleva ancora salutare quel padre che per sessant’anni aveva percorso le strade e le piazze della città facendo catechismo e sollevando ogni genere di povertà, con la stessa dedizione con cui a Corte svolgeva l’ufficio di confessore della Real famiglia, e nelle carceri, negli ospedali infondeva coraggio e testimoniava la carità del cristiano. Il 15 luglio 1834 Gregorio XVI iscriveva P. Valfrè nell’albo dei Beati. La chiesa celebra la sua memoria il 30 gennaio. Sebastiano Curcuruto d.O

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Santuario dell'Assunta

sotto la protezione dell’Assunta

Francesco, Alessandro, Brando e Allegra

Angelo, Innocenzo, Ida e Rino I nonni Leonina e Innocenzo Pengue affidano i loro nipoti sotto la materna protezione dell’Assunta.

I nonni Renato Pengue e Antonietta Sanzari affidano i loro nipoti sotto la materna protezione dell’Assunta.

Pasquale Coletta Gaetano e Mariasole Falluto I nonni li pongono sotto la materna protezione dell’Assunta.

Laurea magistrale in Ingegneria I genitori ringraziano la Vergine Assunta e affidano il loro figlio sotto la sua materna protezione.

Alessandro Pushaj e Consiglia Sebastianelli

Sposi il 16-12-2017 La redazione tutta formula i migliori auguri a Consiglia ed Alessandro, nostri validi collaboratori, e affida la loro nuova famiglia sotto la materna protezione della Vergine Assunta.

Marcello Civitillo e Filomena Falato

Si pongono sotto la protezione della Vergine Assunta nel giorno del loro 50° anniversario di Matrimonio.

I nonni materni Civitillo Marcello e Falato Filomena affidano la nipote Carmen Colangelo sotto la protezione della Vergine Assunta nel giorno della sua prima Comunione.

Esprimono gratitudine all'Assunta Dicembre 2017 2 - Famiglia Perugini-Maffei 3 - Pushaj Alessandro e Sebastianelli Consiglia - Uccellini Felice e Labagnara Filomena, 50° di Matrimonio 8- Panza Annibale 11- Aveta Cristina 12- Pezzella Teresa 15- D’Orso Prisco 21- Melillo Antonietta 22- Mastrocola Pietro 23- Teresa Macolino e famiglia

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gennaio 2018 1 - Alcuni devoti 8 - Garofano Filippo e Zacchino Ermenegilda. (40° di marimonio) 14 - Gambuti Teresa e Borrelli Carlo (50° di matrimonio) Una devota. 18 - Ceniccola Maria 19 - Tommaselli Floriano 24 - Famiglia Cosimo Coletta. 28 - Del Nigro Ida


Dicembre 2017 - Gennaio 2018

appunti di CRONACA

dicembre 2017 - gennaio 2018

Dicembre è ormai arrivato e in paese si comincia a respirare una meravigliosa aria natalizia. In parrocchia, come anche in paese, questo è il periodo più intenso, non solo a livello spirituale, ma anche a livello di attività. Si inizia subito, il primo venerdì del mese (2 dicembre), nella chiesa di San Sebastiano alle ore 17:30 con la recita del Santo Rosario e la Celebrazione della messa animata dal gruppo di San Pio. Il 3 dicembre, primo sabato del mese, non può mancare l’appuntamento con la Veglia in Onore della Vergine Assunta; alle 21:00 con la recita del Santo Rosario e alle 22:00 con

la Celebrazione della Santa Messa. Giornata impegnativa, invece, è l’8 d i c e m b r e (Immacolata Concezione): alle 11:00 presso il Santuario durante la Celebrazione Eucaristica i bambini della c o m u n i t à portano un fiore all’Assunta, salendo sulla scala; al termine della Celebrazione i tesserati dell’Azione C a t t o l i c a confermano la loro adesione all’associazione. Alle 17:00, invece, durante la Celebrazione Eucaristica, sono i tesserati dell’Oratorio a confermare la loro appartenenza all’associazione. Dopo la messa, nei locali parrocchiali, si svolge l’accensione dell’ Albero di Natale e l’Inaugurazione della mostra fotografica “Le 100 foto più belle dei riti settennali”. Si inaugurano, dunque, ufficialmente le attività natalizie, non solo parrocchiali ma anche civili. L’11 dicembre alle ore 18:00 presso la Basilica Santuario Assunta, infatti, si svolge l’Inaugurazione dei presepi nel centro storico, a cura del Centro Commerciale Naturale Il Guardiolo, attività attesa e seguita, non solo dai Guardiesi, ma anche dagli abitanti dei paesi limitrofi. Il 15 dicembre alle ore 17:00 presso la Chiesa di San Sebastiano avviene il Gemellaggio tra Guardia

Sanframondi e la città di Orria (SA). In parrocchia, il 16 dicembre inizia la Novena di Natale, con i tradizionali canti popolari; la mattina presso il Santuario e il pomeriggio presso San Sebastiano. Alle ore 19:00, nei locali parrocchiali, si svolge l’incontro mensile di catechesi per adulti. Mancano ormai pochi giorni al Natale e in paese le attività non mancano. Il 17 dicembre, alle ore 18:30, presso la Basilica Santuario Assunta si svolge il gran concerto a cura del Conservatorio “N. Sala” di Benevento. Siamo giunti alla settimana natalizia: il 24 dicembre, Vigilia di Natale, presso il Santuario, alle ore 23:00, i bambini dell’Oratorio presentano un recital dal titolo “Anche oggi è Natale”; a seguire si celebra la Veglia Natalizia e la Santa Messa della notte. Il 25 dicembre, Santo Natale, le celebrazioni sono come quelle della domenica. Il 28 dicembre nella Chiesa di San Sebastiano alle ore 18:00 si celebra la messa a seguire l’Adorazione a Gesù Sacramentato; il 29 dicembre alle ore 18:00 si svolge, nella Basilica Santuario, il convegno “Il cuore nel presepe” a cura del Centro Commerciale Naturale Il Guardiolo, che vede come relatore Monsignor Antonio Di Meo, Vicario generale della nostra diocesi. Il 30 dicembre, festa della famiglia, al Santuario, alle ore 18:00, si svolge la Santa Messa per le famiglie della Comunità parrocchiale, che si sono sposate nell’anno 2017 e che hanno festeggiato 25 anni di matrimonio, 50 anni di matrimonio e 60 anni di matrimonio nell’anno 2017, seguita da un momento di condivisione con una cena a cura del Gruppo Famiglia parrocchiale. Il 31 dicembre, Vigilia di Capodanno, salutiamo il 2017 e ci prepariamo all’arrivo del 2018: in parrocchia alle ore 17:00 si celebra la Santa Messa e il “Te Deum” di ringraziamento.Il nuovo anno è arrivato e gli impegni sono in continuo aumento. Il 1 gennaio si celebra la 51esima giornata mondiale della pace: al Santuario alle ore 11 la messa solenne ha una sentita partecipazione. Le festività

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Santuario dell'Assunta natalizie stanno ormai per concludersi: il 5 gennaio alle ore 17:30 nella chiesa di San Sebastiano appuntamento

con la recita del Santo Rosario e la celebrazione della messa animata dal gruppo di San Pio; la sera alle ore 20:00, nei locali parrocchiali, si svolge una tombolata a cura di tutti i gruppi. In parrocchia si concludono le festività con la celebrazione dell’Epifania del Signore (6 gennaio): il pomeriggio alle ore 17:00 arrivano i Magi, si celebra la Santa Messa a conclusione della quale si svolge il bacio e il sorteggio del Bambino. Alle ore 21:00 si celebra la Veglia all’Assunta. Il 7 gennaio, Battesimo di Gesù, al Santuario, alle ore 11:00 Messa solenne con la partecipazione dei battezzati nel 2017. In paese, invece, si chiude la manifestazione “Presepi nel centro storico”. Con la fine delle festività natalizie si ritorna alla quotidianità: il 13 gennaio, in parrocchia, viene smontata la scala, che ha dato possibilità

a tutti i fedeli di poter vedere da vicino la Vergine Assunta. Il 17 gennaio, festività di Sant’Antonio Abate, nella Cappellina di via Sant’Antuono viene celebrata alle ore 16:30 la Santa Messa. Il 19 gennaio, solennità in onore della Santa Maria Cristina Brando fondatrice delle suore vittime espiatrici, alle ore 18:00 presso la chiesa di San Sebastiano si celebra la Santa Messa presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Battaglia. Il 20 gennaio, solennità di San Sebastiano, alle ore 8:30 3 alle ore 18:00 presso la chiesa di San Sebastiano si celebrano le Sante Messe; alle ore 19:00 nei locali parrocchiali si svolge l’incontro di catechesi per adulti. Il 21 gennaio, presso la Basilica Santuario, al termine della Celebrazione Eucaristica, viene presentata la mostra del vestito dell’Assunta restaurato dalla Dottoressa Portoghesi. A San Sebastiano, il 25 gennaio, alle ore 18:00 si celebra la messa e a seguire l’Adorazione Eucaristica a Gesù Sacramentato.

Consiglia Sebastianelli

sono tornati alla casa del Padre Dicembre 2017 2 - Di Blasio Fausta, nata a Guardia Sanframondi il 16-2-1927, vedova Florio Giuseppe 13 - Foschini Luigi, nato a Guardia Sanframondi il 2-8-1920, vedovo di Assini Assunta 17 - Iuliani Angelo, nato a Guardia Sanframondi il 7-2-1928, vedovo Falato Filomena 18 - Giardiello Gina, nata a Bovino (FG) il 3-1-1925, vedova De Lorenzo Vincenzo 24 - Ceniccola Silvio, nato a Guardia Sanframondi il 16-4-1926, vedovo Venditti Raffaella 27 - Mancini Elvia, nata a Guardia sanframondi il 18-1-1931, Vedova Romano Giovanni 28 - Sanzari Angelo, nato a Guardia Sanframondi il 23-7-1931, coniugato Di Gregorio Maria Teresa. 29 - Ceniccola Maria, nata a Guardia Sanframondi il 6-8-1935, vedova Foschini Vittorino

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Gennaio 2017 1 - Garofano Elda, nata a Guardia Sanframondi il 14-12-1931, vedova Maiorani Renato 4 - Pingue Teresa, nata a Guardia Sanframondi il 20-1-1930, vedova Di Virgilio Enrico 4 - Pascale Luisa, nata a Guardia Sanframondi il 25-7-1932, vedova Blandino Goffredo F. 5 - Foschini Marino, nato a Guardia Sanframondi il 20-121954, celibe 6 - Armeli Joseph Anthony, nato a Jaschson (USA) il 7-121956, coniugato Hoke Gaillevon 17 - De Libero Vera, nata a Guardia sanframondi il 23-2-1933, vedova Pagnozzi Giovanni 21 - Gambuti Giovanna, nata a Guardia Sanframondi il 27-11924, vedova Filippelli Ettore


Dicembre 2017 - Gennaio 2018

in memoria di...

Erminia Rossi

Angelo Garofano

n. 20-8-1961 – m. 27-12-2016

n. 20-2-1924 – m. 28-12-2010

Il marito e i figli la affidano alla infinita misericordia del Signore.

La moglie Luisa ed i suoi familiari lo ricordano con immenso affetto e lo affidano alla misericordia del Signore.

Filomeno Orso

Vittorio Labagnara

I familiari tutti li ricordano con immutato affetto e li affidano alla misericordia divina.

Lorenzo Ciambrella

La moglie e i figli lo ricordano con immutato affetto e lo affidano alla misericordia del Signore.

I familiari la affidano alla infinita misericordia del Signore

La moglie, i figli e le nipoti lo affidano al Signore Risorto perché lo accolga nel suo regno di luce, di amore e di pace.

Maria Cusani

Alessandro Sebastianelli

Giacomo Di Lonardo

n. 15-2-1937 - m. 14-12- 2011

La moglie e i figli lo affidano al Signore Risorto e alle preghiere della Chiesa.

Alfredo Mancino

Flaviano Labagnara

n. 27-6-1961 – m. 29-9-2015

Suor Maria Antonina Grazia Falluto

n. 19-4-1935 – m. 15-4-2001

n. 24-7-1936 – m. 22-12-2016

Antonio Labagnara

n. 12-6-1927 – m. 24-7-2012

n. 3-2-1937 – m.27-5-2016

I familiari li ricordano a quanti li conobbero e li amarono in vita per una preghiera e li affidano alla infinita misericordia del Signore.

n. 28-12-1939 – m. 21-11-2009

n. 29-3-1933 – m. 16-2-1995

La moglie, i figli e i nipoti lo ricordano con affetto e lo affidano alla misericordia del Signore perché gioisca nella luce dei Santi.

n. 2-4-1948 – m. 24-1-2017

n. 16-2-1975 – m. 1-2-2016

I genitori Felice e Adele lo ricordano con immutato affetto e lo affidano alla infinita misericordia del Signore.

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Santuario dell'Assunta

Manfredo Gambuti

Angelo Garofano

n. 29-4-1940 – m. 12-5-2017

n. 8-1-1927 – m. 26-1-2003

La moglie e i figli, con grande fede nella Risurrezione, lo affidano al Signore della vita e alle preghiere della Chiesa.

La moglie e i figli lo ricordano con immutato affetto e lo affidano alla infinita misericordia del Signore

Nicola e Filomena Conte

Gabriele e Maria Sebastianelli

I figli Angelina e Tonino Sebastianelli, dall’Australia, li affidano alla misericordia di Dio per intercessione della Vergine Assunta.

I figli Tonino e Angelina li affidano al Signore nella speranza della risurrezione.

Vincenzo Garofano

Maria Concetta Grosso

n. 2-2-1922 – m. 20-1-2017

n. 27-2-1932 – m. 18-11-2017

Le figlie, con immenso affetto, li affidano alla misericordia del Signore e alla preghiera della Chiesa.

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in memoria di...

Abele Foschini

n. 18-8-1915 – m. 25-2-2008

Alcina Morone

n. 18-12-1913 – m. 21-5-2007

Le figlie, con immutato affetto, li ricordano e li affidano alla infinita misericordia del Signore.

Manfredo Di Blasio

n. 25-10-1922 – m. 25-11-2014

Cleofe (Dora) Lombardi

n. 4-11-1926 – m. 11-11-2017

I figli e i nipoti, li ricordano con immutato affetto e li affidano al Signore Risorto.

Rosa Pigna

n. 15-6-1970 – m. 25-6-1984

Luciano Pigna

n. 24-11-1967 – m. 30-12-2016

I genitori li ricordano con immutato affetto e li affidano alla infinita misericordia del Signore


Dicembre 2017 - Gennaio 2018

in memoria di... Dicembre 2017 1 - Morelli Lorenzo e Ada, la figlia - Conte Giovanni, Antonio e Dorotea, i congiunti 2 - Garofano Romualdo e Falato Concettina, la figlia 3 - Di Libero Rosina, Tommaso e Giuseppina, la nipote Rosa - Di Lonardo Armando, i figli - Anime del Purgatorio, Foschini Ida 4 - Del Vecchio Angelo Raffaele, la moglie e i figli (trigesimo) - Falato Filippo e Ilda, la figlia 5 - Anime del Purgatorio, Conte Giuseppe 6 - Morone Giovanni, la moglie e i figli - Garofano Gaetano, i cugini 7 - Franco Martino, i genitori - Sebastianelli Gabriele e Maria, la figlia 8 - Parente Alfonsina, la famiglia - Garofano Concetta, la congiunta Luisa - Mei Francesca, la famiglia 9 - Foschini Marino e Giuseppe, la moglie di Marino 10 - Morone Michele e Nicolella Assunta, la famiglia - Musto Filomena ed Elvio, i figli - Maiorani Guido, la moglie e i figli - Sanzari Alfredo e Franco Maria, il figli 11 - Grillo Ida, la famiglia (trigesimo) 12 - Gambuti Filippo, la moglie e le figlie (trigesimo) 13 - Paolino e Lucia, la congiunta Diomira - Lombardi Cleofe Dora, i figli (trigesimo) 14 - Maturo Anna Michela, le figlie (anniversario) 16 - Anime del Purgatorio, fedeli 17 - Capocefalo Ciro e Lombardi Carmela, la figlia - Falato Pasquale, i figli

- Iuliani Flaviano, la moglie e i figli - Di Lonardo Goffredo, Gaetana, Giuseppe e Fausto, le figlie 18 - Pengue Giuseppe, la moglie e i figli - Ceniccola Caterina, i figli 19 - Gambuti Vittorio, la moglie - Benevento Giuseppe e Letizia, la figlia 20 - Perfetto Fausto, Pengue Angelina e Perfetto Michele, il congiunto Raffaele - Macolino Giuseppe, la moglie Maria 21 - Grosso Maria Concetta, le figlie (trigesimo) 22 - Mancino Alfredo, la famiglia (anniversario) 23 - Michele, da Di Santo Ilde 24 - Pengue Umberto, un gruppo di amici - Del Vecchio Giacomo e Iacobucci Malvina, le figlie - Sacco Santo, i familiari - Falato Angelo e Grillo Angiolina, la figlia Renata 25 - Santopietro Carmine, un amico - Sebastianelli Alessandro, la moglie e i figli - Garofano Angelo, la moglie - Di Lonardo Ezio e Clorinda, la congiunta Maria 26 - Teresa, il marito Casbarra Umberto - Garofano Giovanni, la moglie e i figli (anniversario) 27 - Di Lonardo Clotilde, il marito e i figli (anniversario) 28 - Rossi Erminia, il marito e i figli (anniversario) 29 - Anime del Purgatorio, Falato Mario (inghilterra) - Pigna Luciano, i genitori (anniversario) 31 - Mancini Michele e Ludovica, la figlia - Pigna Renato, la famiglia - Falato Annibale, la moglie - Morone Rosalia, amici

Gennaio 2018 1 - Sanzari Vittorio e Morone Angelina, il figlio Franco - Foschini Giovanna, la moglie Vittorina. 2 - Di Blasio Fausta, i figli (trigesimo) 3 - Zerrillo Giorgio, la moglie e i figli (anniversario) - Anime e Purgatorio, un devoto. 5 - Pingue Emilia, le figlie - Di Brigida Filippo e Falato Gina, i figli 6 - Mancini Filippo e Pasqualina,i figli. - Meoli Vincenzo, la moglie e i figli. - Sebastianelli Alessandro, la moglie e i figli. - Anime del Purgatorio, fedeli. 7 - Ceniccola Raffaele e Falato Imelda, i figli. - Lombardi Angelina, i figli. - D’Errico Caterina, il figlio. 8 - Mei Anna, le catechiste (Trigesimo) 12 - Sanzari Adamo, la moglie e i figli (anniversario) 13 - Di Lonardo Armando e Mafalda, il nipote Umberto. 14 - Sanzari Giovanna, la moglie e i figli. - Grillo Salvatore, Santilli Anna e Grillo Luisa, la congiunta Filomena. 15 - Morone Giovanni, la moglie e i figli (anniversario)

16 - Foschini Luigi, i figli (Trigesimo) 21 - Tessitore Annibale, Gambuti Elena e Zucca Adriano, il congiunto Tessitore Ernesto. - Garofano Teresa e Gambuti Michele, la figlia Sandra - Tomaselli Floriano, la famiglia. - Ceniccola Vittorio e Tribisonna Vinicia, i figli. 22 - Iuliani Angelo, la figlia. (trigesimo) 23 - Foschini Matilde, i figli (anniversario). - Assini Antonio e Florio Rachele, la figlia 24 - Ciambrella Lorenzo, la moglie e i figli (anniversario) 25 - Garofano Vincenzo, i figli (anniversario) 26 - Prete Pasqualina e Prete Lina, i familiari (anniversario) 27 - Di Lonardo Alfredo, il nipote Umberto. 28 - Di Lonardo Giacomo,i genitori - Mancinelli Umberto,Letizia e Annibale,la famiglia. - Sanzari Francesco e Tessitore M.Assunta, la nuora e i nipoti. 29 - Armando e Letizia, Lina e Nino (Inghilterra). - Fusco Vittoria, il marito e i figli (anniversario) 30 - defunti,Perugini Filomena - Mancini Elvia,il figlio (trigesimo) 31 - Sanzari Angelo, la moglie e il figlio (trigesimo)

Angelo Raffaele Del Vecchio n. 7-9-1943 – m. 3-11-2017 La moglie e i figli lo ricordano a quanti lo conobbero in vita e lo affidano alla infinita misericordia del Signore.

Don Angelo Di Santo n.26-7-1952 – m. 27-3-2006

Giuseppe Di Santo

n. 27-2-1930 – m. 14-4-1982

I familiari li ricordano con immutato affetto e li affidano al Signore della vita, perché gioiscano nella luce dei giusti.

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Santuario dell'Assunta


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