Bollettino dell'Assunta Giugno/Luglio 2017

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Anno LXII - n. 7/8 Giugno/Luglio 2017 - Sped. in Abb. Postale, art. 2 comma 20/c Legge 662/96 Regione Campania -BN- In caso di mancato recapito restituire al mittente


Ricordando il mio " Eccomi"

"Seguitemi, vi farò pescatori di uomini" (Mc 1, 17): è l'invito che Cristo rivolse un giorno ai primi discepoli incontrati sulla riva del mare di Galilea. "Vieni, seguimi. È l'invito che un giorno il Signore fece risuonare nel mio cuore e nella mia mente. Farò di te un lavoratore nella mia vigna. S. Giovanni Paolo II nella ricorrenza del 50° della sua ordinazione sacerdotale ricordava: “Ogni vocazione sacerdotale è un grande mistero, è un dono che supera infinitamente l'uomo. Ognuno di noi sacerdoti lo sperimenta chiaramente in tutta la sua vita" Il 29 giugno1977, nella Chiesa del Convento di S. Francesco, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Mons. Felice Leonardo, di venerata memoria, divenni sacerdote di Cristo e con voce tremante dissi ECCOMI! Eccomi! Quella parola e quel passo in avanti volevano dire non semplicemente ‘sono qui’, volevano echeggiare la parola del profeta: “Eccomi, Signore, manda me!” Mandami a predicare, ma prima ad ascoltare; mandami a consolare, ma prima a condividere; mandami a guidare altri, ma prima a discernere il cuore. Ascoltare, condividere, discernere sono parole altrettanto impegnative quanto predicare, santificare, guidare. Oggi siamo qui ad elevare un inno di ringraziamento al Signore per il dono della vocazione al sacerdozio e una supplica per il futuro, affinché il Padrone della mistica vigna in questo numero: voglia rendere fecondo di 2 Ricordando il mio "Eccomi" bene quel lavo4 Riti Settennali: Presntazione in Vaticano. 7 Sotto la protezione dell'Assunta ro apostolico 7 Hanno collaborato con noi... che indegna8 Programma Festa dell'Assunta 9 Programma Riti Settennali 2017 mente ho inizia10 Parrocchia ... in forma to quarant'anni 12 I Riti 2017: le “Processioni” rionali 13 In Memoria di 15 Sono tornati alla casa del Padre

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fa e che desidero continuare. La mia vocazione è nata in questa mia parrocchia, nel nostro Oratorio, in questa Chiesa. Da bambino frequentavo l’oratorio e facevo parte del gruppo Ministranti. Eravamo attirati e guidati qui da una caro Padre filippino, che poi fu anche mio padrino di cresima: Don Giovanni Garofano, al quale devo tutta la gratitudine di un figlio verso un padre; fu lui che dopo la terza media mi invitò ad entrare in Seminario a Cerreto e dopo il quinto ginnasio mi invitò a diventare aspirante presso la Congregazione dell’Oratorio. Ricordo con immutato affetto il P. Garofano e lo affido alla infinita misericordia del Signore. Proseguii gli studi liceali ad Acireale, dove nel frattempo feci il noviziato, e gli studi teologici a Catania. Tornavo a Guardia a Natale, a Pasqua e per il periodo estivo, in famiglie e in comunità, dove già mi ritrovavo impegnato in varie attività parrocchiali. All’Oratorio di Acireale ebbi modo di fare molte esperienze con i ragazzi e i giovani. E nell’incontro con il mondo adolescenziale e giovanile, nello sperimentare i loro bisogni e la loro sete di incontrare Cristo e di essere guidati in questo cammino, ho sentito in me il grande desiderio di seguire Cristo con il carisma di Filippo Neri, amico e trascinatore dei giovani, Durante gli studi Teologici, continuando l’apostolato in mezzo ai giovani, ho sentito che il Signore mi chiamava alla speciale consacrazione al Sacerdozio, e, con l’aiuto dei Padri dell’Oratorio e del Padre Spirituale, ho deciso di rispondere “Eccomi” alla chiamata del Signore, nella gioia e nel carisma di Filippo Neri. In questi 40 anni ho avuto la gioia di servire all’inizio del mio ministero l’Oratorio di Guardia, e ricordo con nostalgia la freschezza, la gioia e il chiasso dei bambini. Ero rettore della Chiesa di S. Rocco, dove celebravo la Messa ogni mattina, prima di raggiungere la segreteria dell’Istituto Luigi Sodo, che ho servito dal 1 settembre 1977 e che ancora servo con mansioni di vera responsa-


bilità, grazie alla fiducia finora accordatami da ben quattro vescovi. Il Luigi Sodo è parte integrante della mia vita, è lì che ho conosciuto tante generazioni di giovani, come docente e come segretario, è lì che ho contribuito, almeno lo spero alla formazione di tanti e tanti giovani, insieme a venerati Sacerdoti e docenti laici, alcuni dei quali non sono più presenti tra noi. Nel 1981 Mons. Leonardo mi disse che a Guardia eravamo in tanti e che potevo servire anche la Diocesi; fu per questo che mi nominò parroco di due frazioni del Comune di Gioia Sannitica, Curti e Criscia. Ricordo con gioia quegli anni giovanili, trascorsi per lo più sulla macchina per raggiungere tali frazioni, e porto nel cuore la povertà, la semplicità e la fede di quella gente. Mons. Mario Paciello, nel 1992, pensò che quella parrocchia era troppo lontana per me che lavoravo a Cerreto e mi propose un avvicinamento: Civitella Licinio, dove sono rimasto fino al 2009, anno in cui

sono ritornato a Guardia, poiché, chi per un motivo, chi per un altro, i numerosi Padri che c’erano nel 1977, non erano più presenti nell’Oratorio e la Comunità Parrocchiale aveva bisogno di Sacerdoti. L’esperienza di Civitella, durata ben 17 anni, ha segnato certamente in positivo la mia vita ed ha arricchito notevolmente il mio sacerdozio. Una comunità piccola ma capace di grande amore, con delle potenzialità che in tanti anni, siamo riusciti a sfruttare. Abbiamo riaperto al culto ben tre chiese, ricostruendole come edificio e cercando di partire da questo per ricostruire anche la Comunità parrocchiale. Lì quanta povertà ho

visto, quante sofferenze ho cercato di confortare, quante solitudini ho cercato di aiutare, quante difficoltà ed emarginazioni ho cercato di alleviare. Quanta gratitudine ha avuto e ancora ha nei miei confronti quella piccola comunità parrocchiale, che tanto bene ha fatto nella mia crescita spirituale. Ma quello che ora ho nel cuore sono le gioie e le soddisfazioni che ogni giorno mi date voi, comunità parrocchiale di Guardia, la mia comunità la mia parrocchiale, specialmente in questo momento particolare della mia vita. Particolare perché sento sulle mie spalle, ormai non più giovanili, il peso di enormi responsabilità che, come ben sapete, da circa due anni, mi sono cadute addosso. E la responsabilità più grande è quella di preparare un futuro alla Congregazione dell’Oratorio guardiese e quindi alla Comunità parrocchiale, ad essa giuridicamente legata. Se, insieme con Mons. Vescovo abbiamo pensato di celebrare questo mio anniversario, lo abbiamo fatto non per omaggiare alla mia persona, ma perché questa celebrazione potesse servire in qualche modo a parlare di vocazione al sacerdozio, a pregare per le vocazioni al sacerdozio, a suscitare nella nostra comunità parrocchiale qualche risposta alle chiamate che il Signore certamente continua ancora a far sentire ai nostri giovani. Il mio : “Eccomi” pronunciato 40 anni fa, possa essere pronunciato di nuovo in questo 2017, con l’aiuto e l’intercessione di Maria SS. Assunta in cielo. Le nostre famiglie, le nostre scuole, il nostro Oratorio sono certamente individuate come significative realtà nelle quali la trasmissione della fede cristiana e la partecipazione a iniziative di approfondimento della fede possano consentire l’avvio di un cammino di discernimento vocazionale. Ma le vocazioni al ministero sacerdotale e alla vita consacrata sono primariamente frutto di un costante contatto con il Dio vivente e di un'insistente preghiera che si eleva al “Padrone della messe” sia nella comunità parrocchiale, sia nella famiglia cristiana, sia nei luoghi di formazione È una proposta, impegnativa ed esaltante, quella che Gesù fa a coloro a cui dice “Seguimi!”: li invita ad entrare nella sua amicizia, ad ascoltare da vicino la sua Parola e a vivere con Lui; insegna loro la dedizione totale a Dio e alla diffusione del suo Regno secondo la legge del Vangelo. Ma la preghiera della Comunità ecclesiale deve esse-

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re incessante: “Signore, manda operai nella tua messe”. Il Signore non manca di chiamare, in tutte le stagioni della vita, a condividere la sua missione e a servire la Chiesa nel ministero ordinato e nella vita consacrata, ma, come scrive S. Giovanni Paolo II nell’Esortazione Pastores dabo vobis “La Chiesa è chiamata a custodire questo dono, a stimarlo e ad amarlo: essa è responsabile della nascita e della maturazione delle vocazioni sacerdotali. Specialmente in questo nostro tempo in cui la voce del Signore sembra soffocata da “altre voci” e la proposta di seguirlo donando la propria vita può apparire troppo difficile, ogni comunità cristiana, ogni fedele, deve assumersi con consapevolezza l’impegno di promuovere le vocazioni. È importante incoraggiare e sostenere coloro che mostrano chiari segni della chiamata alla vita sacerdotale e alla consacrazione religiosa, perché sentano il calore dell’intera comunità nel dire il loro “sì” a Dio e alla Chiesa. Occorre che la nostra Comunità parrocchiale si renda sempre più sensibile e attenta alla pastorale vocazionale, educando ai vari livelli e non cessando mai di elevare al Signore la preghiera per ottenere numerose e sante vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa. S. Filippo Neri, ancora una volta faccia sentire ai giovani guardiesi, la sua voce, come l’ha fatta sentire nei tempi passati, chiamandoli numerosi nella sua Congregazione a seguire Cristo con il suo carisma di gioia, di allegria e di amore. È questo il messaggio che voglio lasciarvi il questo mio anniversario di sacerdozio, è questa la sfida che voglio lanciare ai ragazzi e ai giovani di Guardia: che siano pronti e disposti a rispondere SI al Signore che li chiama, per fare in modo che il Carisma di San Filippo Neri continui a guidare questa Comunità ecclesiale,

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come lo fa da secoli. Sarebbe bello, da parte di qualche giovane, poter dire: ho deciso di seguire il Signore nell’anno in cui Maria SS. Assunta in Cielo è scesa in mezzo a noi portatrice di fecondità spirituale per tutto il popolo guardiese. Siamo chiamati ad aver fede in Lei e a chiederle che interceda presso il Figlio Suo Gesù Cristo, perché questa comunità possa crescere nell’incontro con il Signore attraverso Sacerdoti che Lei stessa consacrerà al Cuore di Cristo. Grazie Eccellenza che con la vostra presenza e con la vostra parola avete voluto dare solennità a questa celebrazione, grazie a tutti coloro che l’hanno voluta, favorita e realizzata. Grazie al Sig. Sindaco, a tutte le autorità civili e mili-

tari, ai membri dei Comitati rionali, per la loro presenza. Grazie alle due corali, unitesi per l’occasione, per rendere più festosa questa celebrazione. Io certo non merito festeggiamenti, il Signore solo sa quanto dovrei dare di più a questa comunità. Confesso che la salute e la stanchezza dovuta al momento particolare di intenso lavoro in preparazione ai Riti settennali, a volte non mi consentono di dare tutto quello di cui avete bisogno, dando anche luogo e spazio ad incomprensioni reciproche. Vi chiedo scusa, con la speranza che vogliate continuare a collaborarmi come avete fatto finora, perché senza di voi, Gruppi parrocchiali, non ce la posso fare. Insieme costruiremo una comunità ecclesiale degna di questo nome, che saprà, nell’amore, vivere di fede e darne testimonianza fattiva.

Il vostro Don Giustino


Riti Settennali: Presentazione in Vaticano. Lo scorso venerdì 7 luglio, alle ore 10:30, presso la Sala Marconi della Radio Vaticana, a Roma, sono stati presentati alla stampa i Riti settennali di penitenza in onore dell’Assunta, che si terranno a G u a r d i a Sanframondi tra il 21 ed il 27 agosto 2017. La conferenza stampa è stata introdotta d a l Pa r r o c o e Rettore del Santuario, Padre Giustino Di Santo, il quale ha dichiarato quanto sia importante vivere in prima persona i Riti guardiesi, sottolineando l’importanza di trascorrere nel centro sannita del tempo, così da scoprire che dietro la settimana di penitenza c’è una lunga preparazione, talvolta iniziata già sette anni prima. Secondo il Padre Di Santo “i Riti settennali hanno una collocazione precisa nella vita della Chiesa: essi rispondono all’esortazione evangelica secondo cui il cristiano deve mettersi continuamente in discussione, affinché la conversione sia sincera ed aperta ad una verifica continua e sempre vigilante nella fede” pertanto “chi volesse leggerli fuori da questa chiave di lettura resterebbe parziale nelle sue conclusioni e descrive-

rebbe una cosa del tutto diversa”. “Per definire cosa sono i Riti settennali,- ha concluso il Parroco-, bisogna individuare l’unico punto di partenza, nonché l’unico parametro

di riferimento dei nostri Riti: la Parola di Dio, è in essa che il cristiano trova tutto ciò di cui ha bisogno nella sua vita di fede e su di essa i Riti settennali sono modellati e ad essa guardano in tutte le loro manifestazioni”. È intervenuto quindi il Sindaco di Guardia Sanframondi, Floriano Panza, che ha riconosciuto il prestigio di tenere nella singolare cornice

della Radio Vaticana la presentazione dei Riti guardiesi. Ha sottolineato, inoltre, le affinità tra la storica e straordinaria missione della Radio nell’annuncio del Vangelo al mondo e l’analoga finalità dei Riti settennali. Il primo cittadino ha concluso il suo intervento ribadendo il sostegno all’organizzazione dei Riti ed ha evidenziato quanto il Comune si stia impegnando per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico. È intervenuto, quindi, Mons. Antonio Di Meo, Vicario Generale della Diocesi di Cerreto - Telese Sant’Agata de’Goti, ed ha ripercorso, con una ricerca documentata e puntuale, la cura dei Vescovi diocesani verso la devozione guardiese, fin dai secoli passati. Il Vicario ha, infine, portato il saluto del Vescovo, Mons. Domenico Battaglia, il quale ha inviato un messaggio in cui ha dischiarato: “Ciò che mi colpisce dei Riti Settennali, da quanto mi è stato detto, è il segno delle ferite! Non è tanto il rituale in sé con la penitenza inferta al proprio corpo ad attrarre la mia attenzione, quanto piuttosto la ferita e le ferite sul corpo delle persone. Le ferite mi ricordano quelle del Cristo sulla croce, quelle ferite sono per tutta l’umanità il

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segno di un Dio che si è pienamente coinvolto nelle piaghe di questa nostra storia. Lui, il Cristo, coinvolto nelle nostre ferite per aiutare tutti noi a guardare in quelle piaghe le feritoie di luce. Sarebbe molto bello, se al segno delle piaghe dei Riti settennali, s’incarnasse per questa nostra Chiesa un cammino di attenzione e premurosa sollecitudine a “celebrare” nella carne e nel sangue di questa nostra gente quello che diventerà il “rituale della vita”, ricco di speranza, con lo sguardo rivolto al cielo, a Maria, la donna Assunta, trasfigurata e risorta dal dolore”. È seguito l’intervento della Prof.ssa Helga Sanità, docente di Antropologia all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, la quale ha osservato quanto i Riti siano un grande rituale collettivo e comunitario che, ogni sette anni, rifonda la comunità e la rinnova, benché la comunità esista quotidianamente e conserva tutti i giorni il suo legame con la Madonna. La studiosa ha ricordato anche che i migranti tornano, ogni sette anni, a Guardia per riallacciare il legame con la propria fede e con la propria identità. La professoressa Sanità ha, infine, offerto una singolare interpretazione del “valore democratico del cappuccio, che protegge l’identità di chi non vuole essere riconosciuto poiché non ci sono individui che esibiscono la propria fede: non è il corpo di un singolo ad essere martoriato

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ma è un intero corpo sociale che pratica un mea culpa collettivo”. La parola è, quindi, passata al Teologo Padre Corrado Mario Magnano, avvocato Rotale e d o c e n t e d i Te o l o g i a Fondamentale, che presentando il gesto dei penitenti, ha osservato come “il mondo postmoderno facilmente tollera la pratica della sofferenza quando riguarda lo sport e il benessere fisico, mantenendo con rigore diete, con dolori costosi, con scioperi della fame e della sete, ma non si interessano ai grandi benefici spirituali della mortificazione e del sacrificio per amore di Dio e della nostra vita spirituale”. Il tema della pietà popolare guardiese e l’assetto celebrativo dei Riti settennali è stato infine presentato dal Mons. Fausto Carlesimo, che per circa cinquant’anni è stato coordinatore dell’organizzazione delle manifestazioni penitenziali guardiesi e dal 1976 al 2001 ha ricoperto il ruolo di Rettore della Basilica Santuario dell’Assunta. Mons. Carlesimo si è soffermato sulla descrizione liturgica delle manifestazioni settennali e sul messaggio che esse promuovono, concludendo che: “Con tranquillità possiamo argomentare che i Riti, lungi dal

creare cicli abitudinari, costituiscono per Guardia l’inossidabile “novità” cristiana, perché se l’arco di tempo dei sette anni, fa risentire le sue varianti nella cultura e nelle costumanze sociali con notevoli ricadute sulla vita pubblica e privata, certamente non erode la salda tradizione di fede, esternata dalla settennale celebrazione, per i Guardiesi i Riti penitenziali si calano nell’oggi di sempre, e per ogni epoca, lo dimostra la storia del nostro toponimo, il loro messaggio è di sconvolgente attualità”. È seguito, infine, l’intervento del regista Valerio Vestoso che ha dato un’anticipazione del documentario “Sette anni di attesa”, prodotto dalla Parrocchia e dal Centro Studi Sociali Bachelet ONLUS. La conferenza stampa è stata conclusa del moderatore, Nicola Pigna, che ha ricordato ai giornalisti che intendano accreditarsi presso l’ufficio stampa della Basilica Santuario dell’Assunta di provvedervi compilando il modulo disponibile online all’indirizzo ufficiostampa@santuarioassunta.com. La Sala Stampa, allestita presso i locali dell’Oratorio, ha posto in essere alcuni servizi, come la conferenza stampa quotidiana, al fine di facilitare ai giornalisti il loro gravoso compito di comunicazione e per salvaguardare la correttezza della trasmissione del messaggio dei Riti Settennali. Nicola Pigna


sotto la protezione dell ’Assunta

In occasione della prima comunione di Antonio Mobilia i nonni materni Falato Antonio e Grillo Alfonsina pongono i loro nipoti sotto la protezione dell’Assunta.

In occasione del loro trentesimo anniversario di Matrimonio,

Pasqualino Foschini ed Enrica De Lucia

pongono la loro famiglia sotto la materna protezione dell'Assunta

Giuseppe De Blasio In occasione della cresima, ricevuta nella nostra Parrocchia il 21-5 2017, i genitori e il padrino Filippo De Blasio lo pongono sotto la protezione dell’Assunta.

si sono uniti in matrimonio Giugno 2017 3- Germanotta Paolo e Avvakumova Svetlana 4- Basile Francesco e Di Santo Maria 17- Ceniccola Albino e Iacobucci Filomena 25- Ciervo Roberto e Sanzari Maria Teresa

LUGLIO 2017 1-Del Vecchio Lorenzo e Del Vecchio Ida 2-Orsini Filippo e Falato Giusi 12- Di Paola Salvatore e Pengue Michela 29-Orlacchio Teofilo e Assini Mariasperanza

esprimono gratitudine all'Assunta Giugno 2017 3 - Famiglia Perfetto 4 - Maiorani Antonio e Consiglia (XXX Ann. di Matrimonio) 10 - Una devota 13 - Una devota 18 - De Blasio Giovanni e famiglia 21 - Sebastianelli Antonio e Angelina 27 - Parente Giuseppe e Di Virgilio Maria (XXV Ann. di Matrimonio)

Luglio 2017 2 - Perfetto Pasquale – Panza Giovanna (XXX Ann. di Matrimonio) 16 - Alcuni devoti 29 - Foschini Teresa 30 - Garofano Mirella 29 - Filippelli Rosa 30 - Fam. Benevento - Conte Teresa, Australia

Hanno collaborato con noi per sostenere il Bollettino da Guardia: Mancinelli Lina in Foschini - Falato Ida - Gambuti Laura - Foschini Pasqualino - Pengue Lucia Gina - Pengue Giovanni - Labagnra Giovanni e Albanese Cristina. dall’Italia: Foschini Lorenzo, Anzio (Roma) - Cicchelli Falato Luisa, Gaeta - Silvestri Vladimiro, Centrache (CZ) - Garofano Giuseppe, Alberi (Parma) Garofano Antonio, S. Lorenzo Maggiore (BN) - De Vincentis Vittorio, San Lupo (BN) - Pengue Ernesto, San Lupo (BN) - Pellegrino Antonio, Frosinone - Griffo Anna, S.Marcellino (CE) - Griffo Paola, S. Marcellino (CE) - Griffo Luisa, S. Marcellino (CE) - Griffo Michelina e Capogna Angelo, S. Marcellino (CE) - Battista Filippo, S. Marcellino (CE). dall’Estero: Lombardi Rita e Angela - Longobardi Ildo, USA - Falato Toni e Carolina, Australia - Assini Umbertina, Australia - Foschini Elvira in Pengue, Australia - Pengue Giovanni, Australia - Conte Albina, Australia - Romano Elvio, Canada - Perugini Livia, Canada - Aramini Letizia, Australia - Pelosi Frank, Inghilterra - Gugliotti Pasquale, Australia, Mancini Antonio, Australia - Di Santo D'Angelo Maria, Australia - Polidori Aldo e Lina, Canada.

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parrocchia in ...forma Giugno – luglio 2017 Caro Lettore, giornate bellissime e dense di significato quelle vissute in questo mese di giugno. I Riti Settennali sono ormai alle porte e tutta la Comunità, in tutte le sue componenti, si sta preparando a viverli con vera fede e a far in modo che tutti quelli che saranno presenti in quel periodo a Guardia, potranno essere coinvolti dalle nostre celebrazioni o quanto meno comprenderli nella giusta dimensione. La Parrocchia si è attivata creando un proprio ufficio stampa, per rendere un servizio a tutti i giornalisti e

fotoreporter che saranno presenti, per fare in modo che essi possano cogliere il giusto significato dei riti che, se non sono visti con l’occhio della fede, rischiano purtroppo di essere fraintesi o addirittura giudicati negativamente. Domenica 11 giugno, festa liturgica della SS.ma Trinità, abbiamo avuto la gioia di vivere un avvenimento molto importante: nell’anno in cui Maria SS.ma Assunta in cielo discenderà in mezzo a noi, pellegrina di pace e portatrice della misericordia del Padre, ragazzi della nostra Parrocchia, ben preparati dalle Catechiste, si sono accostati per la prima volta all’Eucarestia. Padre Giustino, con linguaggio adatto a loro, li ha spronati a vivere questo giorno non in funzione dei regali o dei banchetti organizzati, bensì con la fede, con la gioia e con l’entusiasmo dell’innocenza che li ha

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invasi quando hanno ricevuto Gesù Eucarestia. Ha raccomandato loro, tra l’altro, di chiedere con insistenza ai propri genitori di partecipare insieme alla Messa domenicale. “Dovete stancare papà e mamma con questa richiesta, sarete accontentati, perchè l’amore che nutrono per voi è davvero molto grande...” e, rivolgendosi direttamente ai genitori: “…la famiglia sarà così di esempio e la società ne trarrà certamente beneficio…”. E’ stato bello, altresì, vedere questi ragazzi partecipare alla processione del Corpus Domini, che si è snodata lungo le strade di Guardia, cui ha partecipato una grande folla, con i Gruppi Parrocchiali e le massime autorità civili e militari. Tanti sono stati gli altarini su cui ha sostato il Signore per ricevere l’incensazione, benedire tutto il popolo e tutta Guardia Sanframondi ed ascoltare le silenziose personali richieste. Il 29 giugno, festa grande per la Chiesa universale, è il giorno anche dell’anniversario di ordinazione sacerdotale del nostro parroco P. Giustino Di Santo, ora al 40°. Sin dalle prime ore del mattino, tramite i moderni mezzi di comunicazione sociale e personalmente, sono stati in tanti a fargli pervenire gli auguri più cordiali, anche dalle zone in cui ha pastoralmente operato in questi anni. La festa grossa, come si suole dire, a Guardia l’abbiamo celebrata il 3 luglio, con una solenne celebrazione, presieduta dal nostro vescovo Battaglia e concelebrata da P. Giustino, da don Fausto Carlesimo e don Flaviano Foschini. Il Vescovo ha tessuto la Sua brillante omelia sulla figura di San Tommaso, nostro gemello dubbioso ma non incredulo. Ci ha spronati a “non aver paura dei dubbi, tirarli fuori,

avere l’umiltà di saper scegliere” e ad usare spesso “l’espressione più alta di tutto il Vangelo: mio Signore,

mio Dio”, per sentirsi come Tommaso “accolto ed amato, voluto bene”. Un discorso penetrante rivolto al festeggiato, ai presbiteri e a tutti e noi, perché la vocazione, è una storia d’amore con tutti i lati negativi, ma con una certezza: la fedeltà di Dio…”, indicando la direttrice su cui camminare: “…Se scegli una vita al servizio dell’uomo nel nome del Vangelo, fino a dare tutto te stesso, non domandarti cosa è il prete, lo inventerai strada facendo…”, e bisogna “nei momenti difficili abbandonarsi nella mani di Dio e fidarsi di Lui. Si è prete per donare, trasmettere Cristo, riempire la vita dell’altro di Cristo…”. Questi solo alcuni dei passaggi annotati sul taccuino, di una omelia episcopale - densa di tanti altri spunti meditativi, che non riportiamo per evidenti ragioni di spazio - che l’illustre Presule ha concluso con l’invito a pregare intensamente per le vocazioni che “sono la risposta di Dio


ad una comunità orante”. Padre Giustino, al termine della celebrazione, ha ringraziato il Vescovo per la sua presenza, per le sue parole e per gli auguri, tutti i gruppi parrocchiali che hanno organizzato la manifestazione e le Corali Parrocchiali che insieme hanno reso servizio liturgico con la direzione del maestro dr. Guido Coletta. Poi, con voce rotta dall’emozione, ha ripercorso l’iter che ha seguito da quando, giovinetto, entrò in Seminario fino ad oggi. Ha ringraziato in modo particolare il suo padrino don Giovanni Garofano, che lo seguì negli studi e lo fece crescere nella vocazione. Nel cortile dell’Oratorio, poi, un momento di convivialità ha sugellato la bellissima serata. A cavallo dei mesi di giugno e luglio la Parrocchia ha organizzato due pellegrinaggi. L’uno per San Giovanni Rotondo, dove, accompagnato da Sebastiano Curcuruto, si è recato il Gruppo di Preghiera “S.Pio da Pietrelcina”. Ha pregato sulla tomba del Santo e consegnato una cospicua offerta alla Casa Sollievo della

Sofferenza, per l’acquisto di una To m o t e r a p i a . L’ A r c i v e s c o v o di Manfredonia, s.e. Castoro, ha indirizzato al nostro Parroco una cordiale lettera di ringraziamento, invocando la ricompensa del buon Dio per queste donazioni. L’altro pellegrinaggio si è snodato verso il Santuario Madonna delle Grazie di Cerreto Sannita, per onorare la Patrona della Diocesi, nel giorno a Lei dedicato. Non ha potuto partecipare il Parroco, data la coincidenza con la giornata di Domenica e, quindi, con i tanti impegni in Parrocchia. A qualche giorno di distanza abbiamo registrato un altro evento straordinario: la presentazione dei nostri Riti nella Sala Stampa Marconi di Radio Vaticana, di cui si parla in altra parte di questo Bollettino. Intanto l’emittente Media TV ha dato inizio ad un ciclo di trasmissioni per animare questo periodo di attesa, intitolate appunto “Aspettando i Riti”. Nella prima puntata il Parroco P. Giustino, il Sindaco dr. Panza, il Rappresentante del Rione Portella prof. Filippo Del Vecchio e il rappresentante del Rione Piazza sig. Remo Del Vecchio sono stati intervistati dalla dott.ssa Elena Sanzari. I rappresentanti dei rioni Croce e Fontanella interverranno nell’ultima puntata che sarà registrata nella Sala Stampa del Santuario ad inizio agosto. Nel secondo appuntamento è intervenuto don Fausto Carlesimo, e, nella puntata

successiva, il prof. Silvio Falato, intervistati dal sottoscritto, quale Componente dell’Ufficio Stampa Parrocchiale. Non sono mancate le catechesi di padre Giancarlo Giannasso e padre Dino Magnano, intervistati rispettivamente da Elena Sanzari e dal sottoscritto. Sabato 22 luglio nella Chiesa di A.G.P. é stato presentato al pubblico il documentario “Sette anni di attesa, la festa di penitenza di Guardia Sanframondi” realizzato dalla Parrocchia e dal Centro Studi Bachelet, con l'intervento di vari relatori dello stesso Regista Valerio Vestoso. S.E. Battaglia, ad un anno dalla sua elezione a nostro Vescovo, ha indirizzato la sua prima lettera pastorale alla Diocesi, dal titolo “Coraggio! Alzati, ti chiama”. L’hanno presentata al numeroso pubblico presente nella Cattedrale di Cerreto Sannita, don Francesco Cosentino, officiale della Congregazione per il Clero e docente di Teologia Fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana e Concettina Garofano, docente di Teologia Morale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sez. San Luigi. Una gradita sorpresa hanno trovato i Guardiesi che si sono recati in Basilica domenica 16 luglio per partecipare alla Messa domenicale: sull’altare maggiore è stata installata la scala metallica che porta fin sotto il trono dell’Assunta. La notizia diffusasi in un baleno, ha consigliato a tanti di sperimentare, da vicino, sin d’ora, una preghiera, una richiesta di aiuto, un atto di venerazione alla Madonna e di ammirarla in tutto il suo sacro splendore. Il mese di luglio si conclude con la Festa del Patrocinio di San Filippo. Il Parroco è tornato a parlare del nostro Patrono invitando ancora una volta alla preghiera per le vocazioni, affinché Guardia torni ad essere quella fucina di Sacerdoti che le fu di onore e vanto in tempi ormai passati. Carlo Labagnara

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I Riti 2017: le “Processioni” rionali Ripuntualizziamo i due momenti celebrativi dei singoli Rioni, durante la Settimana di Penitenza. Il primo momento celebra il sacramento della Penitenza. Con una modalità, che è propria dei Riti, perché trattasi di una vera e propria celebrazione comunitaria, che si sviluppa con un corteo processionale, partecipato da uomini, donne, giovani, ragazzi, che si riconoscono nel Rione di turno, seguita, nella giornata, dalla confessione e assoluzione personale. Una forma, che a Guardia venne introdotta nei secoli passati, costantemente celebrata in occasione dei Riti penitenziali. Il Direttorio liturgico pastorale per l’uso rituale dei Sacramenti soltanto da alcuni decenni ha istituito e promosso, tra le tre forme celebrative del Sacramento della Penitenza, la forma comunitaria. La celebrazione comunitaria della Penitenza, qui a Guardia, nacque con i Riti nei secoli passati. Il corteo processionale ha la sua logica spiegazione perchè si traduce in momenti di catechesi, che prepara al sacramento e facilita il percorso di conversione interiore, espresso dal segno della personale confessione. Siamo in perfetta linea con quanto ci ricorda il citato Direttorio, che sottolinea: “…la Chiesa ha voluto richiamare e spronare tutti i fedeli all’osservanza del precetto divino della penitenza, insistendo soprattutto sull’intimo rapporto che intercorre tra atto esterno, conversione interiore, preghiera e opere di carità, per evitare il reale e sempre ricorrente pericolo di formalismo e di fariseismo”. Con una preziosa precisazione: “Con la pratica delle opere penitenziali, prescritte o di libera scelta, nei giorni stabiliti, tutti i cristiani manifestano di appartenere ad un popolo di penitenti, e danno al mondo una testimonianza di pazienza, di ascesi e di carità” (p. 57). Si capisce, allora, come i Riti Guardiesi, fin da quando vennero istituiti, hanno fatto propria questa istanza per viverla, in maniera mirata e volutamente periodica, per avvertirne la freschezza e lasciarsi inondare dalla grazia sacramentale, che si fa storia ed evento di salvezza. Perché l’itinerario di conversione interiore è del cristiano di tutti i tempi: “Convertitevi e credete al Vamgelo…”. Il secondo momento celebra il Sacramento dell’Eucarestia. E’ sempre un corteo processionale del rione di turno,che si muove verso la Basilica per la partecipazione corale all’Eucarestia. Una vera e propria “festa”. Ce lo ricorda la dottrina teologica. Se tutta l’economia sacramentaria è una festa, il “cuore” e l’espressione centrale di questa economia, come di ogni festa cristiana, è l’Eucaristia. Essa è il sacro convito in cui si perpetua il memoriale della pasqua, l'anima è ricolmata di grazia, e all’uomo viene dato il pegno della gloria futura. Nell’Eucarestia, la chiamata alla festa della salvezza, si esprime e si realizza in un modo particolare, che permette ai credenti di aprirsi all’esperienza dell’incontro col Signore risorto nell’atto dello spezzare il pane. Così, se tutti sacramenti sono celebrazioni della festa della salvezza e trasfigurano la vita cristiana in espressione gioiosa di fede nel Cristo risorto, l’Eucarestia lo è in modo eminente, perché è il segno della presenza stessa del Redentore nella sua Comunità. Santuario dell’Assunta 82034 Guardia Sanframondi I Guardiesi da sempre hanno coltivato la devozione all’Eucarestia e da sempre hanno promosso il culto eucaristico in tutte le sue forme. Non possiamo dimentiDirettore Responsabile: P. Giustino Di Santo d. O. care le sacre quarantore. Dir. Red. Amm.: Congregazione dell’Oratorio PP. Filippini Nessuna meraviglia per questo posto che i Riti in onore dell’Assunta riservano 82034 Guardia Sanframondi (BN) all’Eucarestia. Che, anzi, proprio i Riti sottolineano con vigore il rapporto causale Tel. e Fax 0824.864013 che stabiliscono con il culto eucaristico, di cui sono l’insostituibile fondamento. www: santuarioassunta.com Senza l’Eucarestia i Riti non avrebbero alcun significato. e-mail: santuarioassunta@email.it Nel contesto della festosa processione del rione, l’Eucarestia è celebrata con Aut. Tribunale BN Dec. 3/4/1956 n. 25/56 del Registro Stampe segni e quadri viventi: il mistero eucaristico è al centro della religiosità del popolo C.C.P. 11000825 e si incardina nel vissuto della comunità come elemento formativo del costume. IBAN: IT77U0335901600100000136796 Con tranquillità possiamo argomentare che i Riti, lungi dal creare cicli abitudiBIC: BCITITMX nari, costituiscono per Guardia l’inossidabile “novità” cristiana, perché se l’arco di Sped. in abb. post., art. 2, comma 20/C Legge 662/96 tempo dei sette anni, fa risentire le sue varianti nella cultura e nelle costumanze Regione Campania -BN sociali con notevoli ricadute sulla vita pubblica e privata, certamente non erode la Con approvazione ecclesiastica salda tradizione della settennale celebrazione. Foto: di Rita Falato Per i Guardiesi i Riti penitenziali si calano nell’oggi di sempre, e per ogni Stampato nel mese di LuGLIO 2017 da: epoca, lo dimostra la storia del nostro toponimo, il loro messaggio è di sconvolgennuova impronta s.a.s. te attualità. Cusano Mutri (Bn) Fausto Carlesimo Tel.-fax 0824.862723 - info@nuovaimpronta.net

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in memoria di...

Egidio Pengue

Carmine Flaviano Pengue

Teresa Pengue

Elio Pengue

n. 24-7-1930 – m. 10-9-2004

n. 25-5-1946 – m. 7-11-1997

Gli zii Guido e Clara con fede profonda implorano per lui il riposo eterno.

Il fratello Guido e la cognata Clara lo affidano alla misericordia del Signore.

Guido e Clara li ricordano e li affidano alla misericordia divina.

Antonio Meoli

Lorenzo Meoli

n. 16-9-1967 – m. 3-7-2007

n. 28-11-1933 – m. 20-6-1998

n. 27-6-1952 m. 11-6-2014 in Australia

Guido e Clara Pengue affidano il cognato e fratello alla misericordia del Signore.

Lo zio Guido Pengue e la cugina Clara Pengue con immutato affetto lo affidano alla infinita misericordia del Signore

Enrico Pengue

n. 12-3-1905 – m. 18-9-1978

Rosina Foschini

n. 5-6-1914 – m. 26-9-1990 Il figlio Guido con la moglie Clara li ricordano con immutato affetto e li affidano alla misericordia del Signore.

Rosina Di Virgilio

n. 5-6-1914 – m. 23-11-2001

Alfredo Di Virgilio

n. 13-3-1910 – m. 17-1-2003

Vincenzo Meoli

n. 28-3-1910 – m. 19-6-2002

n. 31-5-1944 – m. 30-3-1997

Maria Giuseppina Meoli n. 29-6-1912 – m. 3-2-2008

La figlia Clara e il genero Guido con immutato affetto li affidano al Signore risorto

Filomena Mancinelli

n. 15-2-1933 – m. 13-10-2011

Annibale Mancinelli

n. 19-10-1933 – m. 24-8-2014

Il fratello Guido Pengue e la cognata Clara li ricordano e li affidano alla misericordia del Signore.

La loro figlia Ida con grande fede affida i suoi genitori alla misericordia del Signore.

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in memoria di...

Anna Mancini

n. 25-7-1927 – m. 4-3-2010

Giovanni Mancini

n. 27-4-1926 – m. 1-11-2010

La figlia Agnese e il genero Lupo con immutato affetto li affidano alla infinita misericordia del Signore.

Pietro Di Gennaro

A otto anni dalla scomparsa la moglie e le figlie lo ricordano con immutato affetto e lo affidano alla misericordia divina.

Gaetano Garofano

Nazzareno Mignone n.1-8-1937 – m. 1-7-2016

Nel primo anniversario della scomparsa la moglie e i figli, con grande fede nella risurrezione, lo hanno ricordato con una celebrazione eucaristica, implorando per lui il riposo eterno.

Rosina Ceniccola

n. 22-4-1961 – m. 7-2-2015

n. 19-5-1941 – m. 24-7-2007

n. 23-3-1957 – m. 2-4-2017

n. 26-2-1930 – m. 28-5-2017

I familiari lo ricordano con immenso affetto e lo affidano alla misericordia del Signore.

Nell'anniversario della morte il marito Luigi, il figlio Giovanni e la nuora Rosa, i nipoti Luigi ed alessio la Ricordono con affetto.

La moglie e i figli lo affidano alla misericordia del Signore e alla Vergine Assunta in Cielo, perché gioisca nella luce dei giusti.

I figli con grande fede nella Risurrezione la affidano alla infinita misericordia del Signore e alla Vergine Assunta.

Ada Falato

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Filomena Ceniccola

Giuseppe Pengue n. 3-11-1934 – m. 21- 2 – 2009

Giuseppina Morelli

Ilda Sanzari

Giovanni Ceniccola

n. 12-11-1927 – m. 17-5-2017

n. 23-5-1935 – m. 10-7-2007

n. 20-9-1946 – m. 22-5-2017

n. 25-2-1945 – m. 14-2-2002

La figlia Vincenzina la ricorda a quanti la ebbero cara in vita e la affida al Signore della misericordia.

Il marito e le figlie la ricordano con immutato affetto e la affidano alla infinita misericordia del Signore.

Il fratello e le sorelle la ricordano a quanti la ebbero cara in vita e la affidano alla infinita misericordia del Signore e alla Vergine Assunta.

La moglie e i figli con immutato affetto lo ricordano a quanti lo ebbero caro in vita e lo affidano alla infinita misericordia del Signore.


in memoria di... Giugno 2017 1 - B l a n d i n o M a r i n o , i f i g l i (Trigesimo) 2 - Anime del Purgatorio, i fedeli 3 - Garofano Romualdo e Falato Concettina, la figlia 4 - Nicolella Assunta e Michele, le figlie - Capobianco Armando e Simeone Giovannina, i figli 8 - Casilli Irma, i familiari - Pascale Ugo, la sorella Lina 9 - Maiorani Ludovica e Mancini Michele, i figli (Anniversario) 10 - Anime del Purgatorio, i fedeli 11 - Di Paola Salvatore e Sebastianelli Anna, i figli - Sanzari Raffaele, la moglie e i figli - Guerrera Giuseppe, la moglie e i

figli 12 - Falato Edvige, le figlie (Trigesimo) 13 - Di Lonardo Pasquale, la moglie e le figlie (Trigesimo) 15 - Falato Ada, la figlia (Trigesimo) 16 - Maurizio, Paolino e Lucia, da Diomira - Gambuti Manfredo, la moglie e i figli (Trigesimo) 17 - Anime del Purgatorio, i fedeli 18 - Diomira e Silvio Sebastianelli, la figlia - Pingue Teresa e Di Santo Guglielmina, il familiare Daniele - Sacerdoti Defunti, da Consiglia 19 - Verrillo Giuseppe e Pengue Angelina, i familiari 20 - Mario, Giovannina e Agnese, la figlia Maria

- Falato Pasquale, la moglie e la figlia 22 - Fasulo Luigi, i figli (Trigesimo) 23 - G i s m o n d i G i u s e p p i n a (Anniversario) 24 - Ceniccola Giovanni, la moglie e i figli 25 - Garofano Giovanni e Teresa, da Luisa Garofano - Morgillo Angelo, la moglie e i figli - Falluto Marzio, la moglie e i figli 26 - Sanzari Ilda, le sorelle e le nipoti 28 - C e n i c c o l a Ro s i n a , i f i g l i (Trigesimo) 29 - Rubbo Pietro, la sorella Angelina 30 - In Suffragio di Pengue Carlo, morto in Australia, le sorelle

Luglio 2017 1 - Guarnieri Gino, la moglie e i figli - Foschini Marino e Angelo, la moglie di Marino 2 - Parente Domenico, i figli - Foschini Luigi e Basile Alfonsina, la figlia 3 - Falato Giacobbe, la moglie e i figli 4 - Mignone Nazzareno, la moglie e i figli (Anniversario) 5 - Sebastianelli Teresa, le figlie (Trigesimo) 6 - Blasiello Francesco, i figli (Trigesimo) 9 - Sanzari Adamo, la moglie - Fiore e Ida Del Vecchio, i nipoti Tonino e Angelina Sebastianelli dall’Australia - Del Vecchio Lorenzo e Ceniccola Luisa, la figlia Lina da Milano - Orso Nicola, la moglie e i figli

10 - Ro b e r t o Pa r e n t e , l a m o g l i e (Anniversario) 15 - Filomena, Nicola e Aldo Varrone, l’amica Renata 16 - Morelli Giuseppina, le figlie e il marito - Nicola e Filomena Conte, i figli Angelina e Tonino Sebastianelli - Pinto Silvia e Labagnara Filippo, i figli 17 - Lombardi Silvio, le figlie Rita e Angela 18 - Gravino Ermelinda e Martone Pasquale, la nipote Munno Maria 19 - Viscusi Pietro, il nipote Carmine Tommaso 22 - Falato Fausto, la famiglia 23 - Franco Martino, i genitori - Di Lonardo Ezio e Clorinda, la congiunta Maria

- Gabriele e Maria Sebastianelli, i figli Tonino e Angelina - Ceniccola Filomena, il figlio e il marito 24 - Letizia e Armando, da Luisa e Isolina 26 - Gambuti Michela, il fratello e le sorelle (II Anniversario) 27 - Di Palma Aurelio, la moglie e i figli (Trigesimo) 28 - Ludovico, Maria e Concettina, i familiari - Assini Pasquale (Trigesimo) 30 - Borrelli Elvio e Del Vecchio Maria, la figlia - Sanzari Pancrazio e Mariuccia, la nuora - Falato Annibale e Rina, la moglie di Annibale

sono tornati alla casa del Padre Maggio 2017 31- Sanzari Renato, nato a Guardia Sanframondi il 23 marzo 1924, vedovo Pengue Generosa Giugno 2017 3 - Sebastianelli Teresa, nata a Guardia Sanframondi il 10 ottobre 1936, vedova Falato Pasqualeantonio5 - Blasiello Francesco, nato a Guardia Sanframondi il 19 luglio 1933, vedovo Sanzari Mafalda. 19 - Pezzullo Giovambattista, nato a San Lorenzo Maggiore il 20 settembre

1944, coniugato Paolella Maria. 27 - Di Palma Aurelio, nato a Casalduni il 14 giugno 1930, coniugato Ceniccola Lina. - Assini Pasquale, nato a Guardia Sanframondi il giorno 8 dicembre 1925, coniugato Del Vecchio Maria. Luglio 2017 4 - Ceniccola Maria, nata a Guardia Sanframondi il 5 agosto 1923, vedova 24 - Garofano Filippo, nato a Guardia Sanframondi

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Vergine Maria, Madre di Dio, prega GesĂš per Noi


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