casinò
Luci a Campione L’ENCLAVE SI PREPARA ALLA RIAPERTURA DEL CASINÒ, CON TANTE ASPETTATIVE MA ANCHE CON LA CONSAPEVOLEZZA DI NON DOVER E POTER RIPETERE GLI ERRORI DEL PASSATO. ECCO TUTTI I DETTAGLI SUI LAVORI IN CORSO, ILLUSTRATI DAL SINDACO ROBERTO CANESI.
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er una sera illuminato. Com’era un tempo e come a breve sarà di nuovo. Le prove tecniche, qualche giorno fa, per verificare la tenuta delle luci a led del Casinò Campione d’Italia, hanno riscaldato di speranza il cuore di chi da oltre tre anni attende la riapertura della struttura. Un’attesa che sembra ormai alla fine, visto che lo stesso piano di concordato in continuità presentato dalla società di gestione della Casa da gioco e ammesso dal tribunale di Como fissa entro il 2021 il riavvio dell’attività. La nostra intervista con il sindaco Roberto Canesi parte dunque con la domanda fatidica: riuscirà il casinò a riaprire entro il mese di dicembre? “L’amministrazione comunale è confidente sulla riapertura della Casa da gioco entro la fine di dicembre 2021, come da programma. I lavori sono attualmente in corso di completamento”. Quali sono le sue attese nei confronti della riapertura? Come essa cambierà la vita dell’enclave? “Penso che ridare con urgenza occupazione e lavoro a Campione sia un passo importante ed essenziale. Purtroppo il Casinò
ROBERTO CANESI
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GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2021
di Anna Maria Rengo
non potrà soddisfare nell’immediato tutte le aspettative, ma la riapertura sarà un passaggio fondamentale per l’intera economia locale”. Ci sono stati errori, in passato, nella gestione di Casinò e Comune, e se sì, che cosa sta facendo la sua amministrazione per non ripeterli? “Penso che le principali criticità che hanno causato il disastro di Campione siano state: la diretta e totale dipendenza finanziaria del Comune di Campione dalle entrate del casinò, con la conseguente necessità di versamenti da parte di quest’ultimo di somme completamente sproporzionate rispetto alle proprie entrate, il tutto con scarso controllo di gestione di entrambe le parti. Venendo meno la liquidità del Casinò e diventando quindi impossibile il versamento di queste somme, si sono concretizzati due fattori: da una parte l’azienda Casinò a causa delle scarse risorse finanziarie ha continuato ad accumulare debiti, sia verso il Comune che verso terzi, dall’altra il dissesto del Comune che è rimasto privo di entrate sufficienti a coprire i propri elevatissimi costi di gestione corrente. Altra criticità è stata la mancata tempestiva riduzione dei rispettivi costi di gestione. L’attuale amministrazione comunale, ben consapevole di quanto sopra, ha impostato una situazione corrente di bilancio del Comune che