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POLITICA • Silvio Lai: “Riordino gioco, trovare una sintesi”
EVENTI • Sbc Summit e Igb Live, due eventi che si rinnovano
PERSONAGGI • Mario Maffucci – Sagi Rei
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Il riordino del gioco pubblico è arrivato. Anche per il fisico. Dopo aver ottenuto quello del settore online, che nel frattempo ha completato anche la procedura di gara per le nuove concessioni, finalmente è arrivato anche l’attesissimo decreto legislativo che permette di riformare il terrestre. E una volta tanto, il documento non appare soltanto completo, ma anche preciso, puntuale, esaustivo e pure innovativo. Rivoluzionario. In grado di passare senza ostacoli e opposizioni anche lo scoglio della Conferenza Stato-Regioni, dando così il via libera all’iter che porterà anche al bando di gara per le concessioni di slot e scommesse. Inaugurando così una nuova, vera fase di mercato. Tutto perfetto, dunque, e contro ogni pronostico. Ed è proprio qui che finisce il sogno, ormai ricorrente per molti addetti ai lavori, e si deve tornare a fare i conti con la realtà, che continua a essere triste, per il settore. Soprattutto per quello terrestre. Sì, perché nonostante gli slanci ottimistici di governo e regolatore, che promettono di veder completata la riforma entro i (nuovi) termini previsti per la legge Delega, mentre portiamo in stampa questa rivista ancora non si vedono testi ufficiali e definitivi del decreto, al di là delle varie indiscrezioni trapelate da più parti. Peggio ancora, va detto, anche se il documento dovesse uscire - come pare - a stretto giro dal Mef, dovrebbe comunque essere sottoposto di nuovo al vaglio della Conferenza Stato-Regioni e chissà perché, su questo punto, il sogno sopra descritto appare decisamente irrealizzabile. Pur volendo essere ampiamente ottimisti, è impensabile anche solo ipotizzare un passaggio rapido e indolore o comunque senza osservazioni in quel contesto. Senza poi contare che lo stesso decreto dovrà tornare anche in Parlamento, dove le opposizioni già preannunciano battaglia. Per questo c’è da attendersi una lunga estate di lavori, anche quest’anno, portandosi dietro pure in vacanza tutti i dubbi e le preoccupazioni del caso. Provando, nel frattempo, a lasciarsi ispirare dai vari eventi di business che ci accompagnano verso la stagione delle vacanze, tra Malta e Londra, di cui parliamo in questi numero. Anche se, pure in questo caso, i riflettori sono più che altro puntati sull’online e non sul fisico, che sembra confermarsi come il figlio di un dio minore. Almeno in Italia. Anche se i dati ci dicono ben altro, visto che i soli apparecchi, per quanto in declino, continuano a rappresentare oltre il 50 percento delle entrate erariali. Ma le proiezioni dicono che la quota persa dal gioco terrestre è pressoché equivalente a quella guadagnata dall’online. E questo deve imporre più di una riflessione, soprattutto per il legislatore. Mentre gli addetti ai lavori non possono far altro che attendere, continuando a rimboccarsi le maniche per gestire una situazione sempre più complessa, sapendo che il caos, proprio come ci insegna la commedia shakesperiana, può essere artefice del nostro destino, e nulla possiamo fare per contrastarlo. Ma la politica, lei sì, può tentare di governarlo. Anzi, deve farlo.
4/
Questione territoriale, serve volontà di ascolto
Il deputato Bachisio Silvio Lai porta la sua visione sul gioco pubblico, esprimendo la sua preoccupazione per le difficoltà nel trovare una sintesi tra Stato ed enti locali
Attualità
6/
Dove tutto ebbe inizio
È tempo di voto per eleggere i nuovi sindaci a Bolzano, “culla” della questione territoriale e delle prime norme restrittive sul gioco, e a Trento, che ne ha seguito le orme
10/
Se ci fosse davvero lo Stato
L’effetto espulsivo che non ci sarebbe, la tutela della Salute che andrebbe sempre tutelata con priorità e la necessità di un’effettiva valutazione del contemperamento degli interessi costituzionali per la quale potrebbero contribuire interventi ad adiuvandum da parte delle istituzioni
12/
Sicurezza, elemento chiave
L’esperto di cybersecurity Gerardo
Costabile (DeepCyber) sottolinea
l’importanza della protezione degli utenti e la centralità, in tal senso, della formazione del personale
14/ Sogei, tecnologia e processi al servizio del gioco sicuro
18/ Operatori di gioco, una posizione delicata
19/ Obiettivo tutela del giocatore
20/ Simulare per contrastare
21/ Anticipare è meglio che difendersi
22/ Bmm, conoscere per prevenire
24/ Codere Italia, legalità e controllo per un intrattenimento di qualità
25/ Casinò di Saint Vincent, niente azzardi sulla protezione
Esteri
26/ Rotta verso la legalità
Anders Dorph, direttore della Danish Gambling Authority, analizza le strategie utilizzate dall’ente regolatore nella lotta al gioco illegale
Eventi
28/ L’isola cuore pulsante dell’iGaming europeo
Tutto pronto per Sbc Summit Malta 2025: ecco i numeri e i temi dell’evento, dove si accendono i riflettori sulle ultime innovazioni del settore
30/ Betsson Group, alla scoperta di nuove idee
30/ TaDa Gaming, affiliati e streamer come un asso nella manica
32/ Igb Live, nuovi obiettivi e traguardi all’orizzonte
34/ Egt Digital, una strada aperta a nuovi mercati
35/ Amusnet, migliorare l’interazione per gli utenti
35/ Altenar, l’esperienza dell’utente al centro
36/ Endorphina, la sicurezza un pilastro fondamentale
38/ Londra chiama (ancora) Italia
40/ Sigma Asia, l’importanza delle connessioni
41/ Canadian Gaming Summit, quadri normativi che cambiano
Slot/ Vlt
44/ Il futuro delle slot oltre il riordino
Il riassetto del gioco fisico è condizione necessaria ma non sufficiente per garantire un futuro al settore degli apparecchi da intrattenimento. Lo dicono i numeri.
45/ FISCO E SLOT
Scommesse
46/ Scommesse al bivio
Ecco il bilancio della stagione sportiva appena conclusa mentre il settore del betting online è giunto al capolinea ed è pronto a ripartire col riordino dell’iGaming voluto dal legislatore
«Serve una vera e propria riforma del gioco pubblico e non interventi parziali. Serve mettere al centro le persone e non gli interessi, a cominciare da quelli economici dello Stato.»
Bachisio Silvio Lai
52/ Italia pazzesca all’Ept Monte Carlo
Una kermesse incredibile quella finita a metà maggio nel Principato, con i campioni azzurri assoluti protagonisti ma con il solo successo di Mustapha Kanit
54/ Attila “flagello” di Bratislava
Interviste
64/ Il signore della tv
Mario Maffucci illustra molte pagine celebri della storia della Rai e del Festival della Canzone, nato al Casinò di Sanremo
65/
Il privilegio di essere musicista
Sagi Rei, ospite della serata conclusiva della rassegna Jazz Royale al Casinò di Campione d’Italia, racconta il percorso che sin da bambino l’ha portato a vivere di note
RUBRICHE
Ippica
48/ Puglia, la terra del trotto
Le storie e i progetti dei gestori degli impianti di Casarano (Le), Castelluccio dei Sauri (Fg) e Taranto
Amusement
50/
Diversi target, differenti esigenze a cui adeguarsi
Sergio Milesi dell’associazione As.tro conferma i buoni risultati del comparto e delinea alcune strategie per rendere il settore appetibile e solido
Flipper
51/
L’Europa chiama, l’Italia risponde
A fine maggio in scena il Campionato europeo 2025 di flipper sportivo che richiama vari italiani, mentre nella Penisola si è entrati nel vivo del circuito nazionale Ics
56/ La buona mano del gioco online legale
Fabio Abate, presidente della Commissione federale case da gioco, analizza lo stato di salute dei casinò svizzeri
58/ PANNO NERO
60/ LA SLOT ONLINE DEL MESE
66/ L’ORA DEL GIOCO
68/ DAL MONDO
69/ DA NON PERDERE
70/ ROAD TO IGE
72/ VISTO DA VICINO
73/ L’AVVOCATO DEL TAVOLO
74/ GIOCO E RETAIL
76/ GIOCO E SOSTENIBILITÀ
78/ A CARTE SCOPERTE
80/ GIOCARE CON GUSTO
81 / AL BAR DEGLI ESPORTS
82/ LA SLOT DEL MESE
84/ GIOCO E PSICHE
85/ LO SFIZIO DEL GIOCO
96/ OROSCOPO
AZIENDE
42/ Amusnet, l’Italia al centro
61/ Il client di gioco di GoodStar si rinnova
83/ NEWSLETTER
ENGLISH PAGES
86/ The island that is the beating heart of European iGaming
87/ Changing regulatory frameworks
88/ New goals and milestones on the horizon
90/ Amusnet, Italy at the center
92/ Where the fun begins
94/ Italian creativity put at a test
Il deputato Bachisio Silvio Lai porta la sua visione sul gioco pubblico, esprimendo la sua preoccupazione per le difficoltà nel trovare una sintesi tra Stato ed enti locali
Daniele Duso
entre il processo di riordino del gioco fisico tarda a trovare la sua conclusione, il dibattito sul settore continua a essere acceso, con implicazioni che spaziano dalla tutela della salute pubblica alla salvaguardia dell’occupazione, al contributo che il gioco porta alle casse dello Stato. Per approfondire il tema, abbiamo intervistato Bachisio Silvio Lai, del Partito democratico, affrontando diversi aspetti critici del settore. Il deputato, che si è recentemente espresso in merito ai rischi etici e alle criticità in termini di conflitto di interessi legati alle sponsorizzazioni sportive, ha condiviso il suo punto di vista sulle sfide attuali. Dai limiti del gioco pubblico alla necessità di una regolamentazione trasparente, l’attenzione è sempre alta.
Il comparto del gioco dà lavoro a migliaia di persone, tra esercizi fisici, concessionari e operatori, tecnici, software house. Molti chiedono una minor diffusione del gioco, ma secondo lei, come si può conciliare la necessaria tutela della salute pubblica con la salvaguardia dell’occupazione in questo settore?
“Il tema, dal mio punto di vista, è un altro: come evitare commistione e contiguità tra gioco legale e gioco illegale. Oggi questo confine è troppo labile e il sistema dell’illegalità afferma la sua forza proprio sulla possibilità di pescare potenziale utenza nell’area della cosiddetta legalità perché è in quell’area, innanzitutto, che si afferma l’indebitamento e la ludopatia, con gravi
conseguenze sociali e sanitarie. Lo Stato di contro aumenta le possibilità di giocate, a cominciare dai gratta e vinci, per garantirsi maggiori risorse economiche e addirittura oggi consente che nel mondo dello sport si possa permettere che società di scommesse sponsorizzino squadre di calcio (una misura in verità prospettata in una risoluzione approvata in Senato, ma senza che sia stata presa alcuna decisione definitiva in merito Ndr). Oltre a un problema etico per i valori che lo sport dovrebbe trasmettere verso i giovani vi sono palesi rischi di conflitti di interessi tra obiettivi degli sponsor e obiettivi degli sponsorizzati. Ecco perché toccherebbe allo Stato disincentivare il gioco, confinarlo in luoghi specifici e non ricorrenti, garantire massima trasparenza all’interno del sistema e garantire al contempo, nella fase di passaggio, gli attuali livelli occupazionali in prospettive di riconversione.”
Dopo la regolamentazione del gioco online, al momento, quella del fisico è stata nuovamente posticipata dal Governo, che ha approvato in prima lettura un disegno di legge che allunga sino a fine anno i tempi di attuazione della Delega fiscale, che sarebbero invece scaduti ad agosto. Tra le questioni critiche c’è anche la posizione traversa degli enti locali, sui quali nel recente passato è gravato l’onere dei costi sociali del contrasto al Gap. A suo parere è possibile trovare un punto d’incontro, magari condividendo con gli enti locali una parte delle entrate erariali?
“Non c’è la volontà di trovare una sintesi di equilibrio. La Conferenza delle Regioni ed enti locali hanno
avanzato riflessioni e proposte, ma sono rimasti inascoltati così come inascoltate sono state tutte quelle organizzazioni del terzo settore e dei consumatori che hanno manifestato più volte preoccupazioni per i dati allarmanti sul piano sociale e sanitario che scaturiscono dagli eccessi del gioco d’azzardo. Abbiamo proposto al Governo di convocare gli Stati generali del settore, ascoltando le parti, pur diverse tra loro, ma al ministero dell’Economia le orecchie sono attente solo verso i grandi interessi e sulla necessità di fare cassa.”
Molti Comuni, in questi anni, hanno adottato misure restrittive locali, spesso disomogenee. Un quadro nazionale univoco e centralizzato non renderebbe più efficace la lotta al gioco patologico e la promozione di quello responsabile?
“Infatti serve una vera e propria riforma e non interventi parziali. Serve mettere al centro le persone e non gli interessi, a cominciare da quelli economici dello Stato. Il gioco d’azzardo è fuori controllo. Negli ultimi dieci anni le scommesse sono aumentate del 78 percento. Tanto per fare dei paragoni, le giocate in un anno sono decisamente superiori alla spesa alimentare e alla spesa sanitaria. La sindrome della ludopatia si allarga sempre di più e le organizzazioni criminali sanno come incunearsi dentro i drammi sociali. E lo Stato rimane a guardare.”
Parliamo di un settore, quello del gioco fisico, per il quale il riordino normativo è fermo da anni. Non crede che una regolamentazione chiara, coerente e uniforme sul territorio nazionale possa rappresentare un argine importante contro la diffusione del gioco illegale?
“Non si può continuare ad allargare l’offerta del gioco senza valutare le conseguenze sociali ed economiche. Lo Stato non lo sta facendo. Anzi ha cancellato il tavolo nazionale che da otto anni con le Regioni rappresenta l’unico argine e sostegno ai territori per progetti di prevenzione e lotta alla ludopatia. Servirebbe definire un accesso limitativo al gioco anche con l’identificazione obbligatoria dell’utente e l’introduzione di una carta nazionale dei servizi per regolamentare l’accesso così come risulterebbe utile responsabilizzare gli attori coinvolti con la previsione di una carta dell’esercente per chi opera nel settore.”
Lei di recente ha sottolineato la presenza di ‘palesi rischi di conflitto di interessi’ nel legame tra sponsor di scommesse e mondo sportivo. Alla luce di ciò, ritiene che l’assenza di una cornice normativa aggiornata per il gioco fisico stia contribuendo a rafforzare dinamiche opache e poco trasparenti? Come si potrebbe garantire una regolamentazione equilibrata che tuteli l’integrità dello sport?
zioni da parte di società di scommesse. È come chiedere a Dracula di dirigere l’Avis. Il conflitto di interesse è evidente e palese, persino sfacciato, tra sponsor e sponsorizzato. In questo modo non c’è la trasparenza sul comportamento degli attori su cui si scommette e non viene assicurata la regolarità di eventi sportivi. Ci sono ragioni etiche e morali evidenti davanti agli occhi di tutti. Come per l’aereo del Qatar donato personalmente a Donald Trump. Chi può evitare che il suo comportamento sia equo con quello Stato o non venga favorito rispetto all’interesse generale anche degli americani?”
Lei ha evidenziato con forza le implicazioni etiche delle scommesse. Non pensa che un quadro regolamentato e trasparente, con limiti e regole condivise, possa proprio ridurre quelle ambiguità etiche che oggi rischiano di alimentare il mercato parallelo?
“L’etica in questo caso è sostanza e non si ha nessuna intenzione di avere a riferimento valori e persone. Contano solo i soldi che finiscono per favorire il gioco illegale.”
In alcune realtà, il gioco legale di casinò e sale da gioco contribuisce a generare ricadute economiche positive in termini di turismo, servizi e sviluppo tecnologico. Ritiene possibile valorizzare queste esperienze senza banalizzare i rischi del settore?
“La forza del nostro Paese è legata alla bellezza dei suoi territori, alla sua storia e alla sua cultura, alle produzioni di eccellenza. Credo, in tutta sincerità, che il Made in Italy possa fare a meno di proporsi attraverso luoghi dove giocare d’azzardo.”
A suo parere perché è così difficile un confronto aperto e laico sul tema del gioco pubblico, capace di tenere insieme legalità, salute, occupazione e fiscalità?
“Perché gli interessi di chi decide davvero stanno al Mef e sono quelli di bilancio. Siamo un Paese che non può più fare a meno delle entrate dei giochi che coprono da soli un settore come quello scolastico. Non si vogliono calcolare i costi sul sistema sanitario, sociale e assistenziale che pure si pagano. Non si tratta di moralismo ma di un vero bilancio economico complessivo. Ma per farlo bisognerebbe disintossicare il bilancio dello Stato e chi lo redige sul piano politico. Serve rinunciare a coperture dal gioco per trovarne altre più adeguate e ‘sane’”.
“Sono molto preoccupato e contrario alla possibilità che nel mondo dello sport siano possibili sponsorizza-
Considerando il bilanciamento tra rischi e benefici, quale dovrebbe essere l’approccio della politica nei prossimi anni per garantire un settore del gioco pubblico equo e sostenibile?
“Basta guardare al quadro europeo e discuterne senza ambiguità e avere la forza di cambiare orizzonte. La sostenibilità e l’equità non possono prescindere dalla necessità di confinare il gioco d’azzardo, seppure legale, dentro uno schema di occasionalità. Se rimane fatto ricorrente, minuto per minuto, ogni giorno dell’anno, tutto l’anno, non vedo grandi soluzioni di discontinuità all’orizzonte.”
Anche nel riordino appare sempre più centrale la preparazione degli addetti alle attività di gioco, già prevista dalla gran parte delle leggi regionali per il contrasto al Gap. Ma non sempre attivata.
di Francesca Mancosu
Il decreto legislativo “Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza” pubblicato in Gazzetta ufficiale ai primi di aprile del 2024 prevede espressamente l’utilizzo di “strumenti tecnici, tecnologici e informatici” per “tutelare e proteggere il giocatore prevenendo e contrastando il gioco patologico”. La stessa cosa sarà chiamato a fare, con modalità differenti, il riordino del gioco fisico, come ribadito nelle varie bozze del documento stilato dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli e dal ministero dell’Economia e delle Finanze circolate finora e in attesa di passare nuovamente all’esame della Conferenza unificata Stato, Regioni ed Enti locali.
Fra i temi sul tavolo c’è senza dubbio quello riguardante la formazione di chi ogni giorno lavora nelle attività di gioco e quindi si trova a fronteggiare eventuali criticità nel comportamento dei giocatori, se non casi di dipendenza problematica. In una delle proposte del Mef, difatti, è stato ipotizzato il superamento della distinzione tra esercizi generalisti e non generalisti a favore di una classificazione in esercizi certificati/non certificati. Prevedendo per quelli certificati, soggetti a “distanza giuridica”, “una specifica formazione degli esercenti, particolari controlli dell’accesso agli esercizi e la presenza di personale addetto al controllo all’interno delle sale, nonché altri possibili requisiti da individuare”.
Un punto cruciale, fatto proprio in primis dai concessionari e da vari stakeholder del comparto, ma non una novità, visto che nella gran parte delle leggi regionali emanate in questi anni nella penisola e nelle isole italiche è prevista l’organizzazione se non l’obbligatorietà di corsi di formazione ad hoc
A riportare l’attenzione su di essi ci ha pensato recentemente l’associazione As.tro, che alla fine di aprile ha chiesto un confronto alla Regione Veneto sulle loro modalità di svolgimento, segnalandone le criticità giuridiche. In particolare, secondo quanto riportato da
numerosi esercenti veneti, “per l’assolvimento di tale obbligo formativo non è sufficiente la partecipazione ai corsi ma è necessario il superamento di un test di valutazione per ognuno dei sette moduli che compongono il corso, ai quali si aggiunge un test di valutazione fina-
le”. E chi non supera tali test, pur avendo frequentato regolarmente i corsi di formazione viene considerato inadempiente all’obbligo formativo e quindi passibile della sanzione amministrativa pecuniaria e della diffida previste dalla legge n. 38/2019, alla quale può far seguito, in caso di rinnovata partecipazione ai corsi (ma con ulteriore mancato superamento dei relativi test di valutazione), l’applicazione della sanzione accessoria della chiusura temporanea mediante apposizione dei sigilli agli apparecchi.
Inoltre, appare anomalo che la quota di iscrizione, fissata in 102 euro (comprensive dell’imposta di bollo), “debba essere corrisposta ogniqualvolta il soggetto sia costretto a ripetere il corso a seguito del
mancato superamento del test di valutazione, anche se riferito a un solo modulo”.
L’associazione As.tro fa notare che la legge regionale n. 38/2019 “non prevede che per l’assolvimento dell’obbligo formativo sia necessario il superamento di appositi test di valutazione”, ma “il decreto dirigenziale n. 788/2023 (e le ‘Linee di Indirizzo’ a esso allegate), subordinando l’adempimento di tale obbligo al superamento di un esame, ha travalicato il dettato normativo della legge regionale”.
Un caso sul quale finora la Regione non ha dato risposta, né all’associazione As.tro né alla nostra testata che ha interpellato direttamente in proposito l’assessora alla Sanità, Manuela Lanzarin.
Di problematicità nell’attuazione della formazione degli operatori del gioco parla anche Aniello Baselice, presidente dell’Osservatorio regionale della Campania sul disturbo da gioco d’azzardo.
La legge campana, varata e poi ritoccata nel 2020, è considerata da molti un modello nella regolamentazione del comparto che potrebbe essere usata come base per il riordino nazionale, e all’articolo 4 comma f) prevede che la Regione promuova, “con riguardo al Dga, per il tramite del Servizio sanitario regionale anche in collaborazione con i soggetti di cui all’articolo 2 e il Comitato regionale per le Comunicazioni della Campania (Co.Re.Com), la conoscenza, l’informazione, la formazione e l’aggiornamento degli esercenti, anche favorendo il riconoscimento di crediti formativi in ragione della loro formazione e preparazione, degli operatori di polizia locale, degli operatori sociali, sociosanitari e sanitari, nonché degli operatori delle associazioni di consumatori e utenti e degli sportelli welfare”.
Un compito preciso, ma non ancora attuato, come sottolineato dallo stesso Baselice in un recente intervento pubblico: “Si registra un forte ritardo proprio nell’avvio della formazione diffusa degli operatori, circa 6mila. Era un obiettivo annunciato già nel 2024, nell’ambito della prima giornata dedicata al ‘No gambling’, ma serve un’organizzazione poderosa. La didattica a distanza ci aiuta a raggiungere il maggior numero possibile di addetti, e rende più facile garantire la fruibilità della formazione, che è un presidio di legalità. Allo scopo, insieme con Antonella Ciaramella (ex consigliera del Partito democratico firmataria della proposta per il contrasto al gioco patologico poi divenuta legge regionale, Ndr) abbiamo attivato un tavolo di lavoro specifico. In parallelo serve anche la formazione di secondo livello per i formatori degli operatori delle sale. Pensando in prospettiva e contemplando la necessità di aggiornamenti di pari passo con l’evoluzione del gioco e dei comportamenti dei giocatori”.
Abbiamo chiesto all’associazione Sapar di fornirci una panoramica delle regioni dove sono attivi i corsi di formazione per i preposti di gioco.
In Abruzzo la prima scadenza del corso di formazione per titolari di locali specializzati e generalisti era fissata per il 10 dicembre 2024 (entro quattro anni dalla legge n. 37 del 2020) ed è contemplato anche l’obbligo di esposizione del certificato attestante la partecipazione al corso. In questo caso le sanzioni vanno da 300 a 1.000 euro per gli esercizi generalisti e da 1.000 a 5.000 euro per i titolari delle sale dedicate.
In Emilia Romagna, regione molto attiva in tal senso, secondo quanto testimonia la frequente pubblicazione di notizie sulla formazione, è necessaria la frequenza di un corso di 16 ore per i titolari e per i
preposti delle sale provviste di licenza ai sensi degli articoli 86 e 88 del Tulps entro due anni dal rilascio della stessa. L’obbligo originario era previsto entro l’11 marzo 2015. In questa regione le sanzioni previste vanno da 6.000 a 10.000 euro, in caso di recidiva scatta la sospensione della licenza da 10 a 60 giorni.
In Lombardia è previsto un corso di 4 ore per i titolari e i dipendenti di locali generalisti e specializzati, i nuovi titolari e dipendenti devono assolvere all’obbligo formativo entro sei mesi dal rilascio della licenza; se non si rispetta tale obbligo si rischia una sanzione da 1.000 a 5.000 euro.
Per la Puglia ci viene indicato un corso di 12 ore per titolari e personale operante nei locali specializzati e generalisti, con cadenza biennale. In caso
di violazione delle specifiche norme sono previste sanzioni da 6.000 a 10.000 euro, che in caso di recidiva culminano con la sospensione della licenza da 10 a 60 giorni.
Per quanto concerne la Toscana era prevista l’obbligatorietà dei corsi per titolari e dipendenti delle attività di gioco entro il 31 dicembre 2023. In caso di subentro o assunzione di nuovi addetti è previsto l’obbligo di formazione con un corso di otto ore per titolari e dipendenti entro un anno dal cambio di titolarità, pena ammende da 1.000 a 5.000 euro. I Comuni procedono a diffida e se non si adempie alla prima offerta formativa disponibile c’è la chiusura temporanea del locale e vengono posti i sigilli agli apparecchi fino a che non si adempie all’obbligo.
Torniamo infine al Veneto, per cui Sapar ci rife-
risce di corsi da fare entro il mese appena terminato per titolari di esercizi specializzati e generalisti della durata di 4 ore, che hanno validità triennale dalla data di conseguimento dell’attestato. Dopo il primo anno l’obbligo è esteso anche ai dipendenti. In caso di subentro si ha un anno di tempo dal cambio di titolarità per frequentare il corso. Come rimarcato anche dall’associazione As.tro il costo è pari a 102 euro (100 euro + 2 euro per l’assolvimento dell’imposta di bollo) per ogni singolo frequentante. Il costo è esente da Iva. Per chi non frequenta i corsi sono contemplate sanzioni da comprese fra i 500 e i 1.500 euro e la diffida da parte del rispettivo Comune di appartenenza. Se quindi non si provvede entro 60 giorni s’incorre nello spegnimento degli apparecchi fino a che non si adempie all’obbligo.
Oltre a quello delle Regioni, sul fronte della formazione degli addetti alle attività di gioco appare centrale il ruolo di chi opera nel settore. A cominciare dalle rappresentanze dei concessionari, che hanno preso più volte posizione in materia.
L’Acadi - Associazione concessionari di giochi pubblici, ad esempio, insieme con la Confcommercio Bari Bat, ha proposto e siglato con il Comune di Bari un accordo per la realizzazione di un programma formativo sui rischi del gioco patologico avente come finalità non solo quella di prevenire le sanzioni derivanti dalla mancata osservanza del dettato normativo regionale da parte dei gestori e del personale impiegato ma, soprattutto, di rispondere a logiche di prevenzione del fenomeno della ludopatia tra gli avventori delle sale da gioco. Un corso strutturato in tre moduli che verte sia sull’impianto normativo vigente in materia, sia sull’aspetto psicologico della dipendenza da giochi d’azzardo sia, ancora, sulle modalità di prevenzione e riduzione del rischio di ludopatia.
L’Agic - Associazione gioco da intrattenimento in concessione, aderente a Confindustria, attraverso il vicepresidente Giovanni Emilio Maggi ha proposto “l’introduzione di un approccio unico per tutto il territorio nazionale, fondato non più solo sul concetto di ‘distanza fisica’, ma integrato con il nuovo concetto di ‘distanza giuridica’ che si fonda su criteri di certificazione dei punti di vendita. Tali criteri risiedono nella capacità di assicurare un’elevata qualità dell’offerta di gioco espressa in termini di caratteristiche degli ambienti, dotazioni tecnologiche, formazione e qualificazione del personale addetto, assistenza ai giocatori problematici, nonché nella vigilanza e nel controllo per scongiurare l’accesso dei minori. Per ottenere questi risultati si renderà necessario uno specifico protocollo operativo, soprattutto per garantire comportamenti e azioni omogenee, nonché azioni di verifica e controllo
in corso d’opera. Siamo convinti che l’adozione di questo principio, per gli operatori che intenderanno recepirlo, porterà benefici a tutti e consentirà di migliorare la percezione del settore. Non si tratta di tenere a distanza il gioco, ma di creare ambienti sicuri e qualificati che consentano di escludere comportamenti rischiosi, garantendo un gioco responsabile e controllato”.
La Confcommercio ad esempio nel 2023 ha avviato una collaborazione specifica con la Regione Toscana per lo svolgimento dei corsi di formazione obbligatori per gli operatori, con una parte dedicata alle questioni sanitarie, curata da esperti dei Serd, e una alla parte amministrativa, con la collaborazione dell’Anci: una collaborazione all’epoca salutata con entusiasmo da Egp - Associazione italiana esercenti giochi pubblici (che è parte di Confcommercio) a cui abbiamo chiesto aggiornamenti in materia.
Cosa è emerso? È stato diffuso fra gli iscritti alle sezioni territoriali della Federazione italiana pubblici esercizi un questionario dal quale emerge una situazione alquanto frammentaria.
Secondo il 52,9 percento di chi ha risposto la normativa regionale di riferimento prevede l’obbligo della formazione di chi offre gioco regolamentato, il 23,5 percento riferisce che non lo prevede e la stessa percentuale che l’obbligo è previsto ma che non sono state avviate iniziative in merito.
Alla domanda “La vostra organizzazione territoriale ha attivato/partecipato ad iniziative/corsi in materia di formazione degli esercenti/operatori dell’offerta di gioco regolamentato?” il 55,6 percento ha risposto no, mentre chi ha detto di sì ha riferito che l’attività formativa è stata realizzata al 66,7 percento in aula, al 25 percento da remoto e all’8,3 percento in forma ibrida. Percentuali che cambiano quando la formazione è erogata da altri enti: il 40 percento in aula, un altro 40 percento in forma ibrida, e il 20 percento da remoto.
L’EFFETTO ESPULSIVO CHE NON CI SAREBBE, LA TUTELA DELLA SALUTE CHE ANDREBBE SEMPRE TUTELATA CON PRIORITÀ E LA NECESSITÀ DI UN’EFFETTIVA VALUTAZIONE DEL CONTEMPERAMENTO DEGLI INTERESSI COSTITUZIONALI PER LA QUALE POTREBBERO CONTRIBUIRE INTERVENTI AD ADIUVANDUM DA PARTE DELLE ISTITUZIONI
La giurisprudenza continua a respingere i ricorsi contro i distanziometri regionali e provinciali affermando che non esiste effetto espulsivo perché le percentuali di interdizione non sarebbero del 100 percento assoluto e affermando il ritenuto giusto obiettivo di anteporre anzitutto la tutela della salute agli altri interessi. Peccato che tuttavia il legislatore continua a fare le proroghe delle concessioni in essere esplicitando il problema della Questione Territoriale (ossia dicendo che c’è l’effetto espulsivo). Ma soprattutto peccato che i dati scientifici dimostrano sul piano sanitario l’esatto contrario di quanto affermato in giurisprudenza sia per l’inidoneità dello strumento del distanziometro in sé, sia per la struttura tecnico-urbanistica utilizzata dal regolatore locale, sia soprattutto per essere univocamente focalizzato su due dei trentatré prodotti e su uno dei due canali distributivi del gioco. Per cercare di avere una valutazione di questi principi innanzi alla Corte costituzionale possono dare un forte contributo le Istituzioni in campo con interventi ad adiuvandum nei giudizi degli operatori.
P remessa
Con la sentenza pubblicata il 16/5/2025 numero 4233/2025 nel procedimento numero 6622/2018 (sottolineo 2018), il Consiglio di Stato ha rigettato le impugnazioni contro il distanziometro della Provincia di Bolzano applicato al Comune di Bressanone, con sostanzialmente due motivazioni: non vi sarebbe un divieto del 100 percento del territorio e dunque non sarebbe possibile parlare di effetto espulsivo in assoluto, da un lato, e la tutela della salute va messa al primo posto nell’ordine di rispetto degli interessi costituzionali, soprattutto se riferiti unicamente a quelli delle imprese private, dall’altro.
N o N serve u N divieto totale P er creare P roblemi ai N umerosi i N teressi P ubblici i N ballo
La sentenza sul punto afferma tra l’altro che “Assume aspetto dirimente l’esito della verificazione che esclude
l’effetto espulsivo (…) nel territorio di Bressanone. (…) L’accertamento (…) ha quindi chiarito che: a) gli edifici locati in fascia di rispetto (…) costituiscono il 67,2 percento del totale (…); b) le aree effettivamente disponibili (…) hanno un’estensione totale di 730.000 m², all’interno delle quali sono inclusi 485 edifici (…); - la sala (…) può essere delocalizzata (…); - esiste un numero consistente di edifici ed una significativa superficie del Comune effettivamente disponibile per l’allocazione legale di sale (…); - anche la perizia suppletoria (…) ha provato che l’effetto escludente non è minimamente accertabile. (…) Da ciò è quindi dimostrato che l’asserita illegittimità costituzionale, per violazione degli articoli 3, 41 e 97 Cost., (…) avrebbe un effetto espulsivo per gli operatori del settore non è fondato.”
Ora si prescinde qui dalla superficialità e non attendibilità del metodo forfetario che la relazione tecnica sembrerebbe avere adottato per il calcolo, che si deduce sia stato criticato dai ricorrenti e che avrebbe portato alle percentuali richiamate, diverse dal 100 percento.
Quel che rileva qui è che l’effetto espulsivo denunziato dagli operatori non deve essere del 100 percento per creare lesioni degli interessi costituzionali richiamati. Bastano percentuali più basse. Anche molto più basse. E non lo dicono solo pareri di autorevoli costituzionalisti come il presidente emerito professor Annibale Marini, come si è più volte avuto modo di ricordare.
Come ampiamente già rappresentato, si ricorda infatti che è lo stesso Consiglio di Stato che nel 2019 ha ricordato in due parerei al ministero delle Finanze che è impossibile fare le gare per assegnare le nuove concessioni ormai scadute se prima non si risolva la Questione Territoriale, fatta delle percentuali di interdizione dei territori (qualunque esse effettivamente siano: 100, 90, 70, 60 percento) determinate dai distanziometri territoriali e, ricordiamo per completezza, anche dalle limitazioni orarie. E ancora, è lo stesso legislatore nazionale che ha scolpito sulla pietra della legge con cui ha disposto la proroga delle concessioni scadute il principio per il quale la proroga è motivata
dal fatto che non è possibile fare le gare per le nuove assegnazioni a causa della Questione Territoriale che ancora non è stata risolta in sede di riordino. La domanda non può non sorgere spontanea in sede giudiziale: di quali altre prove tecniche si ha bisogno per dimostrare che esiste un problema di effetto espulsivo di questi distanziometri e che intralcia in maniera evidente e concreta gli interessi pubblici in ballo?
i N realtà i dista N ziometri N o N tutela N o la salute e P erta N to N el sotto P orre la loro illegittimità i NN a N zi alla valutazio N e della c orte c ostituzio N ale N o N si crea alcu N P roblema alla tutela della salute . a N zi , si P o N go N o le basi P er u N a giusta valutazio N e del fe N ome N o La sentenza in un altro passaggio motivazionale per il rigetto del ricorso dell’operatore afferma quanto segue: “La Corte costituzionale, nella sentenza n. 27 del 2019, ha evidenziato (…) le finalità di carattere socio-sanitario di discipline regionali recanti limiti di distanza dai luoghi sensibili, ascrivibili quindi alla materia della «tutela della salute» ed ha sottolineato che quasi tutte le Regioni hanno adottato disposizioni tese a individuare luoghi sensibili, prevedendo distanze minime dagli stessi, oscillanti fra i 300 e i 500 metri, per l’ubicazione di sale da gioco.
(…) Di talché, rientra nella discrezionalità legislativa stabilire i limiti distanziometrici, (…) con l’unico limite della ragionevolezza che, nel caso di specie, è sicuramente rispettato (…) Sulla restrizione (…) della libertà di iniziativa economica tutelata dall’art. 41 Cost., in un’ottica di bilanciamento degli interessi ed in presenza di ragionevoli presupposti, essa deve ritenersi recessiva rispetto a quello dell’art. 32 Cost., che tutela il diritto alla salute, laddove sia messa in pericolo la salute psico-fisica dei cittadini. D’altra parte, l’art. 41 Cost., nel sancire la libertà dell’iniziativa economica privata, dispone che la stessa non possa svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana e, al terzo comma, stabilisce che la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali. Tale è il senso delle norme provinciali in discorso, che tendono a privilegiare la tutela, sia pure potenziale, della salute psico-fisica delle categorie più a rischio rispetto al pieno estrinsecarsi della libertà di iniziativa economica privata. (…) La Sezione, con la (…) sentenza n. 1618 del 2019 (…) ha posto in rilievo che la disciplina de qua “realizza in modo plausibile il bilanciamento dei valori costituzionali in gioco (…)”
In realtà qui va ricordato che i dati scientifici degli studi in materia sanitaria, anche successivi alla pronuncia richiamata nella sentenza mettono in evidenza quanto la proibizione o la ghettizzazione (o marginalizzazione o concentrazione a discapito della presenza capillare che dir si voglia) non tutelino la sa-
lute ma la pregiudichino. E su questo in effetti è possibile fare un richiamo ai diversi studi che nel tempo sono stati pubblicati sulle riviste scientifiche anche internazionali specializzate. Ma c’è un altro passaggio centrale che smentisce la sentenza quando afferma che la misura distanziale andrebbe ritenuta legittima per il combinato disposto del fatto che è posta con l’obiettivo di tutelare la salute e che per questo è idonea a supere il vaglio di ragionevolezza. Si tratta dei dati storici sull’andamento della spesa e della raccolta del gioco pubblico, registrati a livello nazionale e confermati su base, in questo caso provinciale. Sono messi a confronto i dati di oggi con quelli del periodo precedente a quello in cui in cui è stata introdotto la misura e si ricorda che la misura è stata concepita per essere applicata solo agli apparecchi del territorio e quindi a due delle trentatré tipologie di gioco pubblico e ad uno dei due canali distributivi del gioco pubblico. Ebbene i dati dicono che a fronte del calo di spesa e raccolta dei soli apparecchi del territorio e dell’aumento riferito ad altri prodotti del territorio e all’altro canale distributivo, quello dell’online, la spesa e la raccolta complessive dell’intero comparto sono aumentate. Il problema qualcuno potrebbe dire non si è solo spostato ma si è addirittura acuito, proprio come affermano gli studi scientifici laddove evidenziano non solo l’inidoneità della misura ma anche la pericolosità della stessa.
c o N clusio N i
Da quanto sopra emerge non solo l’inidoneità (se non la pericolosità) della misura a tutelare la salute (stesso può dirsi per le limitazioni di orario) ma anche la conferma dell’irragionevolezza della stessa. Il tutto senza contare che i dati oggi stanno anche confermando che questo spostamento del problema sta determinando conseguenze anche sul gettito erariale che è in calo, nonostante l’aumento della raccolta, e sta determinando conseguenze anche sul numero dei punti sul territorio, che in calo diminuiscono i presidi di legalità. Tutto ciò richiama la necessità del bilanciamento degli interessi costituzionali che non riguardano quindi solo l’articolo 41 delle imprese. Per questo le Istituzioni, come evidenziato da tempo è bene che valutino concretamente di portare a loro volta tali aspetti in interventi ad adiuvandum nei ricorsi degli operatori, ricordando anche le questioni della tutela effettiva della salute (sottolineo effettiva), dell’ordine pubblico e del gettito erariale.
Geronimo Cardia
Avvocato cassazionista, dottore commercialista e revisore contabile
Studio Cardia www.gclegal.It
L’esperto di cybersecurity Gerardo Costabile (DeepCyber) sottolinea l’importanza della protezione degli utenti e la centralità, in tal senso, della formazione del personale
di Daniele Duso
Nel mondo del gaming online, la cybersecurity è una sfida sempre più complessa, con minacce sofisticate che mettono a rischio giocatori e piattaforme. Dalla manipolazione delle microtransazioni al furto di identità, le aziende devono adottare strategie avanzate per proteggere i dati e garantire un ambiente sicuro e trasparente. Ne parliamo, in questo speciale dedicato alla sicurezza che nelle pagine a seguire ne dipanerà tutti i suoi aspetti, con Gerardo Costabile, Ad di DeepCyber, esperto di cybersecurity e in particolare di cyber threat intelligence e antifrode. Con lui siamo partiti da una visione generale, cercando innanzitutto di individuare quelle che sono, per giocatori e piattaforme, le minacce più sofisticate in termini di cybersecurity.
“Nel mondo del gaming online, le minacce informatiche sono sempre più sofisticate e pericolose sia per i giocatori che per le piattaforme. Una delle trappole più comuni è il phishing, dove i malintenzionati, o bad actor, cercano di ingannare i giocatori con email o messaggi in-game falsi per rubare password o dati personali. Un’altra minaccia è rappresentata dai malware, spesso nascosti in file apparentemente innocui come cheat o mod, che possono compromettere i dispositivi degli utenti e rubare informazioni sensibili. Anche gli attacchi DDoS sono un problema crescente: questi attacchi sovraccaricano i server dei giochi, rendendoli inaccessibili e rovinando l’esperienza di milioni di utenti. Inoltre, il furto di account è un fenomeno molto diffuso, con attaccanti che sfruttano password deboli o vulnerabilità per appropriarsi di profili ricchi di
oggetti virtuali o valute di gioco. Infine, le piattaforme stesse possono essere prese di mira attraverso exploit che sfruttano bug o falle di sicurezza. Insomma, nel gaming online la sicurezza è una sfida cruciale, e sia i giocatori che le aziende devono essere sempre vigili.”
In che modo le aziende, in particolare quelle del settore gaming, possono proteggersi da attacchi informatici mirati, come il furto di identità e la manipolazione delle microtransazioni in-game?
“Le aziende del settore gaming possono adottare diverse strategie per proteggersi da attacchi informatici mirati, come il furto di identità e la manipolazione delle microtransazioni, investendo in tecnologie avanzate e in una cultura di sicurezza. Prima di tutto, è fondamentale implementare sistemi di autenticazione a più fattori (Mfa) per proteggere gli account dei giocatori, rendendo molto più difficile per gli attaccanti accedere ai profili anche se riescono a ottenere le credenziali. Inoltre, le piattaforme di gaming devono crittografare i dati sensibili, come le informazioni personali e finanziarie, per impedire che vengano intercettate o utilizzate in modo improprio.
Per prevenire la manipolazione delle microtransazioni, è importante monitorare costantemente le attività finanziarie in-game attraverso algoritmi di rilevamento delle frodi basati sull’intelligenza artificiale, in grado di identificare comportamenti sospetti o transazioni anomale in tempo reale. Allo stesso tempo, le aziende devono testare regolarmente i propri sistemi e giochi con audit di sicurezza e penetration test, per individuare e correggere vulnerabilità prima che possano essere sfruttate.
Un altro aspetto cruciale è la formazione del personale: i dipendenti devono essere sensibilizzati e addestrati a riconoscere tentativi di phishing o altre tecniche di ingegneria sociale. Infine, trasparenza e comunicazione con i giocatori sono essenziali: educare gli utenti sulle migliori pratiche di sicurezza e fornire aggiornamenti regolari sulle misure adottate aiuta a creare un ecosistema più sicuro. In un’industria così dinamica, il gioco di squadra tra aziende e utenti è fondamentale per prevenire e contrastare gli attacchi informatici.”
L’intelligenza artificiale sta contribuendo tanto ad aumentare la sicurezza quanto, dal lato opposto, a creare nuove minacce in ambito digitale. Come possiamo assicurarci che non venga utilizzata per sviluppare strumenti di hacking sempre più sofisticati?
“L’intelligenza artificiale è una tecnologia potente, in grado di rafforzare la sicurezza digitale ma anche di essere sfruttata da attaccanti per sviluppare strumenti di hacking sempre più sofisticati. La sfida principale è bilanciare il progresso tecnologico con un controllo etico e responsabile. Per prevenire l’uso malevolo dell’AI è essenziale adottare un approccio multilivello.
In primo luogo, le aziende e le istituzioni devono investire nello sviluppo di sistemi di sicurezza basati sull’IA per anticipare e bloccare attacchi avanzati. Ad esempio, l’AI può essere utilizzata per individuare anomalie nei comportamenti degli utenti, riconoscere schemi di attacco complessi e rispondere in modo rapido e automatizzato. Tuttavia, è altrettanto cruciale monitorare come gli strumenti di AI vengono sviluppati e distribuiti. Questo significa introdurre normative chiare e globali che regolino l’uso dell’AI, assicurandosi che le tecnologie non vengano utilizzate per scopi dannosi.
Un altro passo importante è la collaborazione tra governi, aziende tecnologiche e comunità accademiche per creare standard di sicurezza condivisi e piattaforme di scambio di informazioni sulle minacce emergenti. Inoltre, è fondamentale che i team di ricerca e sviluppo adottino misure di sicurezza nella progettazione dei modelli di AI, come la limitazione dell’accesso ai dati di addestramento e l’introduzione di sistemi di verifica per garantire che le tecnologie non possano essere facilmente adattate per scopi illeciti.
ridurre il rischio che l’AI venga utilizzata per creare strumenti di hacking sempre più sofisticati. La lotta contro l’abuso dell’AI richiede un impegno collettivo e una visione lungimirante, perché solo agendo in modo coordinato si può garantire che questa tecnologia venga utilizzata per il bene comune.”
Guardando al futuro, quali interventi normativi sarebbero necessari per garantire una maggiore sicurezza nel metaverso, nei videogame e nell’intelligenza artificiale, evitando che questi strumenti diventino terreno fertile per attività cybercriminali?
“Guardando al futuro, è fondamentale sviluppare interventi normativi che garantiscano la sicurezza nel metaverso, nei videogame e nell’uso dell’intelligenza artificiale, prevenendo il rischio che queste tecnologie diventino un terreno fertile per attività cybercriminali. Innanzitutto, è necessario introdurre leggi specifiche a livello internazionale che regolino l’uso dell’AI e stabiliscano standard di sicurezza per le piattaforme digitali. Questi standard dovrebbero includere l’obbligo di implementare misure avanzate di cybersecurity, come la crittografia end-to-end, l’autenticazione a più fattori e audit regolari per identificare vulnerabilità.
Un altro intervento fondamentale riguarda la protezione dei dati personali. Le normative, come il Gdpr in Europa, potrebbero essere estese e adattate per il metaverso e i videogiochi, imponendo limiti sull’uso dei dati biometrici, comportamentali o sensibili raccolti nelle interazioni digitali. Ciò è particolarmente importante poiché nel metaverso i dati raccolti sono ancora più dettagliati e possono includere movimenti, espressioni facciali e interazioni sociali.
Inoltre, è necessario regolamentare le microtransazioni e le economie virtuali, che spesso rappresentano un punto critico per frodi e manipolazioni. Le leggi dovrebbero imporre trasparenza sulle meccaniche di acquisto e limitare le pratiche scorrette, come la ‘scarsità artificiale’ o le loot box, che possono indurre comportamenti compulsivi, soprattutto nei minori.
Infine, la sensibilizzazione e l’educazione sono strumenti chiave per prevenire l’abuso dell’AI. Creare consapevolezza sulle potenziali minacce e responsabilizzare gli sviluppatori a seguire codici etici rigorosi può contribuire a
Un aspetto cruciale è anche l’introduzione di responsabilità legali per le piattaforme. Le aziende dovrebbero essere obbligate a implementare misure per prevenire attività illecite, come il riciclaggio di denaro attraverso valute virtuali o la diffusione di contenuti illegali nel metaverso. Questo potrebbe includere l’obbligo di monitorare le attività sospette con l’aiuto dell’AI, nel rispetto della privacy degli utenti.
Infine, è essenziale promuovere una collaborazione tra governi, aziende tecnologiche e organizzazioni internazionali per creare un quadro normativo globale. Le cyberminacce non conoscono confini, e una regolamentazione frammentata rischia di lasciare zone d’ombra sfruttabili dai malintenzionati. Solo attraverso un approccio coordinato e globale sarà possibile garantire che il metaverso, i videogame e l’intelligenza artificiale evolvano in modo sicuro e responsabile, tutelando sia gli utenti che le aziende.”
Claudio Teodoro Costa, direttore Soluzioni e Servizi Economia e Adm Sogei, evidenzia il ruolo svolto dall’azienda e le sue evoluzioni, tra innovazione e nuovi obblighi di legge
di Anna Maria Rengo
Il concetto di sicurezza nel gioco ha subìto una notevole evoluzione nel corso degli anni, soprattutto grazie all’implementazione di soluzioni tecnologiche sempre più avanzate.
Sogei, la società di informatica del Mef, ha giocato un ruolo cruciale in questo processo, ottimizzando la sicurezza nel gioco, fin dalla progettazione di ogni sistema considerando, by design, tutti gli aspetti legati alla protezione del dato e alla definizione di tutte le misure atte alla difesa delle informazioni trattate. Ma sicurezza vuol dire anche garanzia di trasparenza verso i giocatori, garanzia di un gioco che sia fonte di intrattenimento senza favorire comportamenti patologici e che consenta allo Stato il contrasto di comportamenti illegali o fraudolenti.
Realizzare soluzioni sicure by design vuol dire applicare processi e standard in ogni fase dell’iter di industrializzazione di soluzioni software con ruoli e responsabilità chiare e in coerenza con le best practice internazionali e le norme Iso.”
Claudio Teodoro Costa, direttore Soluzioni e Servizi Economia e Adm Sogei, spiega così l’evoluzione del concetto di sicurezza del gioco. E scende nel dettaglio di come si concretizza l’impegno del “braccio” informatico del ministero dell’Economia e delle Finanze, oltre che dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli in materia.
“Nelle nostre infrastrutture applichiamo le competenze necessarie alla progettazione, dimensionamento, implementazione, conduzione, controllo ed evoluzione di ciascuna componente.
In relazione alla complessità dei servizi di gioco e delle banche dati che gestiamo applichiamo diversi pattern architetturali e tecnologici pensati appositamente per le specificità del singolo gioco.
Per i sistemi dei giochi inoltre è previsto da sempre un servizio di Disaster Recovery (Dr) che consiste nella replica dei dati sui siti distanti dal data center primario
grazie a una infrastruttura dedicata e della presenza, per ognuna delle piattaforme presenti sul sito primario, di un sistema analogo in Dr.
In aggiunta a tali soluzioni, l’evoluzione della tecnologia e la ricerca di un costante miglioramento in termini di continuità operativa sta consentendo l’evoluzione delle piattaforme verso modelli di business continuity che prevedono la ridondanza di risorse e l’allocazione di spazio in nuove aree.
Anche a livello di connettività le continue evoluzioni comportano una revisione costante degli ambienti di riferimento, con particolare attenzione alle tecnologie e processi di progettazione e alla realizzazione ed esercizio della rete gestita. Rete, che per l’ambito giochi, è dedicata, rispetto agli altri contesti in cui opera Sogei, e che recentemente ha visto un innalzamento della propria capacità di connettività verso gli operatori di gioco direttamente collegati con il nostro hub tecnologico.
Ancora, sviluppare e gestire, inoltre, sistemi complessi come quelli per i giochi impone a Sogei l’adozione di approcci strutturati. Basti pensare ad esempio che attualmente per i giochi a totalizzatore vengono gestite fino a 12,6 miliardi di transazioni (dato 2024)
Questo si traduce nell’applicazione di metodologie, standard e framework che permettono il miglioramento costante dei processi produttivi e di controllo, garantendo qualità, sicurezza, performance e scalabilità dei nostri servizi.
La protezione delle informazioni rappresenta la nostra priorità assoluta. Tale obiettivo si persegue sia attraverso l’adeguamento della tecnologia ai requisiti di sicurezza sempre più stringenti, sia modellando i processi e promuovendo internamente la cultura della sicurezza.
La normativa in materia di Protezione Dati prescri-
ve l’esecuzione di una Dpia (Data Protection Impact Assessment) che mira a descrivere un trattamento di dati personali per valutarne la necessità e la proporzionalità nonché i relativi rischi. Titolare di ciascun trattamento dei dati personali in ambito giochi è Adm che esegue l’analisi del rischio e la valutazione di impatto. Sogei a fronte di questa analisi definisce e mette in opera le misure idonee ad affrontare i rischi rilevati e a mitigarli.
Per ciascun servizio, Sogei svolge inoltre tutte le analisi necessarie a determinare le conseguenze derivanti dal verificarsi di eventi critici, a valutarne l’impatto sull’operatività dell’organizzazione e a definire i parametri di continuità operativa dei servizi applicativi, nonché le relazioni tra gli stessi.
Nell’ambito dei controlli software relativi alla sicurezza, sono utilizzati strumenti di automazione dei task, in supporto alle consuete attività di Wapt.
I requisiti di sicurezza da implementare sono collegati direttamente all’insieme dei test di sicurezza descritti nella Owasp Testing Guide e che sono la base per la successiva fase di verifica di sicurezza del software prodotto.
Tutti i sistemi di gioco hanno conseguito e rinnovano periodicamente la certificazione di conformità alla norma Iso/IEC27001 da parte di un ente terzo accreditato. Questa certificazione attesta il nostro impegno nel garantire i massimi livelli di sicurezza per la protezione delle informazioni.
Inoltre, minacce informatiche sempre più sofisticate richiedono contromisure adeguate e in tempi brevi: le misure di sicurezza attuate vengono costantemente monitorate e ne viene valutata l’efficacia adottando tempestivamente azioni di miglioramento e aggiornandole proattivamente.
L’utilizzo di certificati digitali invece nella trasmissione attraverso i protocolli di comunicazione tra i sistemi di gioco e i sistemi dei concessionari autorizzati garantisce l’autenticità e l’integrità di dati scambiati, proteggendoli da accessi non autorizzati ed eventuali manomissioni.
Sogei garantisce, inoltre, la sicurezza e la riservatezza dei dati personali dei giocatori implementando tecnologie di crittografia e psedominimizzazione.
A seguire, l’innovazione tecnologica continua a trasformare il settore. Il panorama dei giochi digitali si è ampliato con nuove forme di intrattenimento: tornei virtuali, esport o sfide in ambienti virtuali che riproducono la realtà sportiva. Queste piattaforme non solo consentono agli utenti di scommettere su eventi sportivi reali, ma offrono anche giochi basati su simulazioni virtuali, creando un’esperienza più accessibile, regolamentata e sicura per chi desidera misurarsi con abilità e strategia. Questi nuovi scenari devono essere regolamentati.
Sogei a supporto del Mef e di Adm garantisce il supporto anche alla stesura delle regole tecniche dei
diversi settori di gioco.
Tali regole tecniche vengono progettate nell’ottica di prevedere elevati standard di sicurezza sia dal punto di vista della trasmissione dei dati, sia dal punto di vista della garanzia verso il giocatore e l’erario. Il loro rispetto è garantito da organismi di verifica convenzionati con Adm.
Nell’ambito degli apparecchi da intrattenimento, questo ha consentito l’evoluzione da sistemi stand alone a terminali di gioco connessi in tempo reale a un sistema centrale in cui il gioco e l’esito della giocata vengono determinati.
La sicurezza viene garantita anche attraverso il monitoraggio e il controllo costante dei dati. I sistemi realizzati per monitorare le attività di gioco in tempo reale e identificare comportamenti illeciti, utilizzano strumenti di analisi per identificare e prevenire frodi e manipolazioni nel gioco.
A tal fine svolgono un ruolo chiave strumenti di Business Intelligence e antifrode, nonché sistemi di monitoraggio territoriale (come, ad esempio, Smart).
Significativa è la piattaforma BI denominata ‘Frodo’ al cui interno sono presenti diversi applicativi per il contrasto alle frodi in materia di poker online, scommesse e antiriciclaggio. Piattaforma caratterizzata dall’utilizzo di data base a grafo e non relazionali, machine learning e algoritmi di indagine evoluta.
In relazione al supporto per la garanzia del gioco legale, Sogei, al fianco dell’Agenzia, mette in atto una serie di attività relative all’esecuzione di controlli puntuali delle informazioni trasmesse dagli organi competenti e all’esecuzione degli accertamenti e/o verifiche tecniche su apparati e apparecchiature informatiche.
Nel dettaglio vengono effettuati controlli specifici su apparecchi da intrattenimento con e senza vincite in denaro, apparati multimediali quali Pc, Totem e dispositivi mobili, piattaforme e giochi Gad. Inoltre, vengono effettuate attività di verifica/auditing presso concessionari/ Fsc e organismi di verifica (Odv).
Nell’evoluzione di tutti questi sistemi inizia a farsi strada l’introduzione di meccanismi di AI tradizionale basata sul machine learning, che consentono di realizzare analisi predittive e di clusterizzazione rispetto a comportamenti anomali. Allo stesso modo si sta consolidando l’impiego di soluzioni generative in grado di affiancare tecniche di indagine Osint con agenti virtuali a sostegno dell’analisi della rete internet per il contrasto alle offerte di gioco da parte di siti illegali.”
Quali sono le sfide future, anche in considerazione del processo di riordino in atto del gioco online e fisico?
“Il processo di riordino del gioco online e fisico in Italia presenta diverse sfide future che devono essere affrontate. Prima fra tutte la necessità di aggiornamento della regolamentazione attualmente in vigore per riflettere le nuove realtà del mercato e garantire che le concessioni siano assegnate in modo trasparente >
e competitivo.
Proprio per questo Sogei supporta Adm nella predisposizione dei bandi di gara. Nuove gare e investimenti sulla tecnologia sono fondamentali per sbloccare il potenziale del settore.
L’obiettivo del riordino, inoltre, è quello di assicurare che entrambi i canali siano regolamentati in modo coerente per garantire un equilibrio tra le diverse forme di gioco e per rispondere adeguatamente alle esigenze degli operatori e dei giocatori.
Un altro aspetto importante è la prevenzione delle patologie legate al gioco.
La norma ha inserito una serie di misure in tema di tutela dei soggetti più vulnerabili e di prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo e del gioco minorile.
In coerenza con le novità introdotte sono in corso di realizzazione nuovi servizi digitali che per il gioco online prevedono: un albo pubblico dei titolari di Punti vendita e ricarica; nuovi servizi per i processi di verifica tecnica e la certificazione dei sistemi dei concessionari; l’evoluzione dell’anagrafe dei conti di gioco per tenere conto delle misure di autolimitazione; servizi dedicati alla tutela della sicurezza dei sistemi e del giocatore; nuovi protocolli di gioco finalizzati a un monitoraggio più efficace sui conti di gioco.
Per quanto riguarda il gioco fisico, l’attività si focalizza per ora sul supporto all’Agenzia: nella valutazione del nuovo modello distributivo del gioco; regionalizzazione degli orari di gioco; dati di raccolta ed erario; nella stesura di nuove regole tecniche per gli apparecchi da intrattenimento che prevedrà la definizione di nuovi standard di sicurezza; la revisione dei processi di certificazione; un’evoluzione tecnologica degli apparecchi stessi in relazione ai nuovi requisiti definiti che prevede l’inalterabilità e il monitoraggio continuo delle transazioni di gioco.
Sia per il gioco fisico che per l’online la stabilità che le nuove concessioni porteranno al settore consentirà di poter evolvere tecnologicamente i sistemi sia da parte degli operatori economici che da parte di Sogei sfruttando le potenzialità delle soluzioni di AI, della moneta elettronica, di infrastrutture di rete che nel corso del tempo si sono estese ed evolute. La realizzazione delle soluzioni tecniche affidate a Sogei non potrà che tenere conto, in primo luogo, delle norme e delle indicazioni dell’Agenzia e al tempo stesso prestare attenzione agli aspetti innovativi che un mercato estremamente tecnologico come quello del gioco regolato.”
Gli operatori, ma anche Sogei, Adm e Mef, possono essere soggetti ad attacchi informatici. Come vi difendete?
“Bloccare gli attacchi è fondamentale per garantire la continuità operativa dei servizi esposti in rete.
Sogei persegue la sicurezza del patrimonio informativo, delle infrastrutture e dei dati attraverso azioni in linea con le disposizioni dell’Agenzia per l’Italia digitale e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Il
perimetro da proteggere è ampio, ma Sogei garantisce la sicurezza attraverso: un Security Operations Center, un laboratorio di analisi dei virus informatici; un Computer Emergency Response Team. Per evitare attacchi informatici Sogei utilizza strumenti di monitoraggio della rete e delle applicazioni che identificano i modelli e le caratteristiche di traffico tipici della propria realtà, stabilendo una linea di base per identificare più facilmente attività insolite sintomatiche di un attacco. È in grado, inoltre, di ripristinare rapidamente le aree geografiche principali e i servizi business-critical.”
L’evoluzione tecnologica e l’intelligenza artificiale porranno nuove esigenze in materia di sicurezza del gioco?
“L’innovazione tecnologica è essenziale per migliorare la sicurezza e l’efficienza del settore. Investimenti in nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e la blockchain, possono aiutare a monitorare le attività di gioco, prevenire frodi e garantire la trasparenza.
Modelli di machine learning e algoritmi avanzati possono elaborare in tempo reale l’enorme patrimonio informativo di Sogei, migliorando la capacità di identificare schemi sospetti, contribuendo a combattere fenomeni illegali come il cheap dumping o il match-fixing
Grazie all’analisi approfondita delle scommesse e dei risultati, l’intelligenza artificiale è ad esempio in grado di segnalare anomalie che potrebbero indicare attività fraudolente, proteggendo così l’integrità del gioco.
L’AI rappresenta una svolta nella lotta contro le frodi. È essenziale continuare a investire e sviluppare tecnologie AI per garantire sicurezza e protezione in un mondo sempre più digitale.
L’AI sarà sempre più integrata nei sistemi di sicurezza per offrire soluzioni avanzate e personalizzate, consentendo una risposta più rapida e coordinata alle minacce che si presentano ogni giorno in nuove forme.
Queste stesse soluzioni potranno però essere utilizzate in maniera malevola per generare cyberattacchi o nuove tipologie di frodi innalzando il livello della necessità di controllo. Già oggi vengono utilizzati dei bot sofisticati per eseguire attacchi su account e transazioni.
Gli stessi modelli di AI generativa adottati nei servizi, se non adeguatamente protetti, potrebbero essere oggetto di hacking, basti pensare al così detto prompt injection (utilizzo di input nocivi inseriti all’interno di prompt legittimi).
Come ogni altra innovazione tecnologica l’AI ci pone di fronte a nuove sfide da raccogliere e vincere attraverso lo studio, l’innovazione e un approccio sistemico.”
Il responsabile scientifico di ConfSec 2025, Lino Fornaro, parla della necessità, per le aziende di gioco, di un approccio proattivo alla sicurezza informatica
li operatori del gioco online si trovano oggi in una posizione delicata: devono bilanciare l’esperienza utente con una protezione rigorosa dei dati e delle transazioni.”
A dirlo è Lino Fornaro, responsabile scientifico di ConfSec, il più importante evento del Sud Italia dedicato alla sicurezza informatica, che torna alla Masseria Pietrasole Metaresort di Bari il 13 giugno. Un evento, quello pugliese, giunto alla decima edizione, e ormai riconosciuto come un punto di riferimento per chi vuole capire come proteggere dati, sistemi e attività in un mondo sempre più connesso.
Nella sua versione rinnovata il programma di ConfSec si articola quest’anno in quattro aree: la Tavola rotonda istituzionale, dove si parla di norme e strategie di sistema, di evoluzioni del rischio informatico e dell’impatto concreto su imprese e istituzioni; il Technology Lab, con dimostrazioni pratiche, approfondimenti su tecnologie emergenti e presentazioni di casi d’uso reali; gli interventi di Esperti Indipendenti, che costituiranno il 50 percento degli speech in programma, portando analisi libere, critiche e non influenzate da interessi commerciali, per offrire contenuti di qualità e spunti di riflessione autentici. Appuntamento da non perdere anche per apprendere dagli sponsor speech di aziende leader del settore esperienze concrete, case study e dati aggiornati sui rischi legati al cyber crime e sulle strategie di difesa adottate con successo.
Oggi, proteggere le informazioni non è più un compito solo per informatici o grandi aziende. Ogni cittadino, ogni impresa, ogni pubblica amministrazione è un potenziale bersaglio. Phishing, furto di identità, ransomware sono solo alcune delle minacce che ci riguardano da vicino.
Qual è la mission dell’evento?
“Questo evento è nato per sensibilizzare le aziende del territorio e i professionisti sull’importanza della sicurezza delle informazioni per la tutela del business. Non bisogna guardare la sicurezza come un costo, ma come
un investimento, perché quando un’azienda subisce un attacco e non ha un sistema resiliente, le conseguenze possono essere fatali.”
Quali sono i temi centrali di ConfSec?
“L’analisi delle normative europee, come la Direttiva Nis2, che impone obblighi più stringenti in materia di sicurezza informatica. Le nuove normative sono un passo importante per aumentare la resilienza delle infrastrutture critiche. Tuttavia, è essenziale che le aziende non si limitino a rispettare gli obblighi legali, ma adottino una cultura della sicurezza proattiva, integrando la protezione informatica in ogni aspetto del loro business.”
Un settore che ha vissuto un’accelerazione digitale nel post-pandemia è senza dubbio quello del gioco pubblico. Con l’aumento delle piattaforme online per giochi e scommesse, il rischio di frodi, furto di credenziali o uso illecito dei dati degli utenti sono cresciuti, come ci si deve rapportare a tutto ciò?
“La crescente sofisticazione delle minacce digitali, dal phishing mirato al furto di identità, rende indispensabile un approccio proattivo alla cybersecurity. Non bastano più misure di base: è cruciale investire in soluzioni avanzate come l’autenticazione multifattoriale, la cifratura end-to-end e sistemi di monitoraggio comportamentale in tempo reale. Ma soprattutto, serve una cultura della sicurezza condivisa. La vera difesa nasce da persone formate, processi strutturati e una governance consapevole che consideri la sicurezza non come un costo, ma come un valore competitivo per l’intero ecosistema del gioco online.”
In un’epoca in cui tutto passa per il digitale, proteggere la propria “vita online”, aziendale o personale che sia, è una priorità.
“Sì, per questo ConfSec 2025 si conferma come un appuntamento imperdibile nel Sud Italia e non solo, per chiunque desideri comprendere le sfide e le opportunità offerte dalla cybersecurity.” (Dd)
Fabrizio Mancini, chief commercial officer di Alfa Group, effettua un focus sulle tecnologie utilizzate per garantire la sicurezza informatica nel settore del gioco online
Nell’epoca del digitale il concetto di cybersecurity diventa fondamentale anche in un settore complesso e variegato come quello del gioco online. Quali sono dunque le principali tecnologie che vengono utilizzare per proteggere i giocatori? Che ruolo potrà avere in tutto questo l’intelligenza artificiale? Ne parliamo con Fabrizio Mancini, chief commercial officer di Alfa Group, azienda attiva nel campo della sicurezza informatica.
Quali sono le principali tecnologie usate per la protezione informatica nel settore del gioco?
“La protezione dell’ambiente di gioco è fondamentale per garantire un’esperienza sicura e affidabile ai player. Attraverso l’impiego sinergico di tecnologie avanzate di Exposure Management, necessarie a evitare la presenza di vulnerabilità dei software e strumenti da Security operations center (Soc), miriamo a prevenire accessi non autorizzati, a contrastare il furto delle identità fino alla compromissione ed esfiltrazione di dati del profilo giocatore. A tutti gli effetti i siti di gioco sono similari a siti di e-commerce e quindi vanno protetti sia dal punto di vista tecnologico, di protezione del dato, di disponibilità del servizio in conformità con i regolamenti e normative.”
Quali sono i mezzi più adatti che possono supportare i player e rendere il loro ambiente di gioco più sicuro?
“Attualmente, al fine di evitare l’accesso ai dati da parte di terzi, l’accesso agli account è regolato da: username e password, ovvero la combinazione fondamentale per l’accesso; domande di Sicurezza, un ulteriore livello di verifica in caso di recupero password o accessi insoliti; autenticazione a doppio fattore (2FA) con Pin/ Codice: un passaggio cruciale che richiede un secondo metodo di verifica (spesso tramite app di autenticazione o Sms) oltre a username e password. Questo rende molto più difficile l’accesso non autorizzato, anche se la password viene compromessa.
Inoltre, i giocatori possono adottare ulteriori strumenti e pratiche per rafforzare significativamente la sicurezza. Per quanto riguarda la sicurezza degli account abbiamo la gestione password avanzata: password manager per creare e gestire password complesse e uniche per ogni account. A questo si aggiunge l’autenticazione multi-fattore (Mfa) potenziata: Abilitazione del Mfa con app di autenticazione dedicate (es. Google Authenticator) rispetto agli Sms per i codici.
Esistono sul mercato alcune tecnologie specifiche e dedicate per il settore del gaming che integrano funzionalità di protezione del device, di multi-factor authentication sulla base del rischio valutato per l’accesso ai servizi di gioco, di controllo dell’account takeover (furto dell’identità), e delle caratteristiche comportamentali del giocatore. Noi di Alfa Group abbiamo una tecnologia proprietaria che garantisce un ambiente di gioco sicuro e conforme alle normative, tutelando la reputazione del brand e l’integrità delle operazioni.”
In questo mercato l’intelligenza artificiale che contributo può portare?
“Grazie all’integrazione di modelli di machine learning nei sistemi, oggi è possibile individuare e prevedere in anticipo comportamenti di gioco potenzialmente rischiosi, offrendo strumenti mirati per la prevenzione. Questo include la capacità di rilevare anomalie negli accessi (es. tentativi di phishing) e la creazione automatizzata di account “sintetici” per abusare di promozioni. Il Machine Learning (Ml) analizza grandi volumi di dati per identificare pattern nascosti, offrendo strumenti mirati per la prevenzione proattiva.
Altro ambito di esplorazione sono le potenzialità della Generative AI nello sviluppo di campagne di formazione personalizzate, realizzabili utilizzando assistenti virtuali in grado di comunicare in modo empatico ed efficace con gli utenti. Attraverso assistenti virtuali empatici, è possibile comunicare in modo efficace e su misura sui rischi di sicurezza, come il phishing, e fornire consigli pratici per proteggere gli account. Questo approccio rende la formazione più coinvolgente e mirata, migliorando la consapevolezza e la resilienza dei player.
In merito ai principali schemi di frode del settore, possiamo elencare la compromissione di account tramite phishing: utilizziamo l’Ai per identificare email e siti web malevoli e formiamo i nostri utenti a riconoscere e segnalare tali tentativi. L’autenticazione a più fattori è la nostra difesa chiave. C’è poi la creazione di account ‘sintetici’ per abuso di bonus: attraverso algoritmi di machine learning e la verifica dell’identità, è possibile rilevare e bloccare la creazione automatizzata di account fasulli che mirano a sfruttare bonus e campagne promozionali.” (Cc)
Federico Cornagliotto, direttore divisione cybersecurity di AizOn, analizza le strategie di sicurezza nel settore del gioco online, a cominciare da come fronteggiare gli attacchi informatici
uali sono le migliori strategie per garantire la sicurezza nel settore del gioco online? Difficile dare una risposta univoca ma esistono aziende che hanno fatto della cybersecurity una delle loro mission. Tra queste c’è AizOn, società di consulenza tecnologica di innovazione, indipendente, che opera a livello globale. Ad approfondire con noi questo tema è Federico Cornagliotto, direttore divisione cybersecurity.
Per quanto riguarda la cybersecurity quali sono le tecnologie principali che vengono applicate nel gioco online?
“La sicurezza va analizzata nel complesso, prendendo in considerazione tre aspetti fondamentali, ovvero: le tecnologie, i processi e le persone. La tecnologia è un tassello importante ma non l’unico e anche nel gioco online riveste la sua importanza. In questo settore, le aziende possono sia essere vittime di frodi sia esserne complici inconsapevoli: la loro immagine o i loro portali vengono utilizzati per attaccare gli utenti finali.
Considerando che ogni realtà usa tecnologie diverse non c’è una ricetta unica. Noi, con alcune realtà del gaming, svolgiamo delle verifiche di tipo penetration testing sia tradizionale sia attraverso l’implementazione di specifici scenari ideati sulla base dei fattori di rischio. Questo ci permette di simulare attacchi reali e aiutare queste realtà a prevenirli o imparare a contrastarli. Dopo ogni attività analizziamo con il cliente quello che è successo e lo aiutiamo a migliore velocemente.”
Quali sono invece gli esempi di attacchi più frequenti in questo settore?
“Gli attacchi più frequenti nel settore sono quelli legati ai tentativi di truffa sia sull’azienda provider del gioco stessa, sia sui loro utenti finali. A volte gli hacker provano a ingannare le logiche dei giochi per ottenere guadagni illeciti ma molto più spesso gli attacchi iniziano con delle mail di phishing rivolte al personale dell’azienda.
Altre volte gli attacchi sono rivolti agli utenti finali, i cybercriminali ap-
profittano dell’immagine del provider per rubare credenziali di accesso, dati, e denaro. Le aziende di questo settore dovrebbero sempre monitorare la loro immagine, il loro perimetro, cercare di intercettare chi prova a ‘impersonificarli’ magari creando siti identici all’originale ma controllati dagli hacker, questo attraverso attività di digital intelligence e monitoraggio.
È poi importante condurre test di sicurezza periodici per ottenere quella che si chiama in gergo situational awareness (ovvero consapevolezza della propria situazione e della propria postura di sicurezza). Infine, è fondamentale insistere sulla formazione: attraverso simulazioni, ad esempio di phishing, verso il proprio personale interno non tecnico; attraverso una formazione specialistica verso i propri tecnici; attraverso una campagnia di awarness verso i propri utenti finali.”
Quali sono i consigli da dare agli operatori per evitare attacchi di questo tipo?
“Con l’evolversi della normativa diventa fondamentale costruire le proprie decisioni sulla base della valutazione del rischio. Un buon approccio è quello di partire dal ‘tradizionale’ e quindi preoccuparsi della sicurezza già in fase di progettazione dei giochi e delle piattaforme. Bisognerebbe poi effettuare analisi e test durante lo sviluppo implementando processi di DevSecOps e infine, effettuare test e simulare attacchi sull’applicativo una volta completo. Quindi suggerisco che un approccio olistico, che includa anche il monitoraggio della propria superficie aziendale e che includa una vera e propria protezione all’immagine sia ciò che ogni azienda di gaming dovrebbe considerare.”
Ci sono delle peculiarità che riguardano la cybersecurity nel gioco online?
“Chi produce giochi, ha una responsabilità maggiore rispetto ai propri utenti e lo Stato. Su quest’ultimo punto non è raro che gli applicativi vengano utilizzati come sistema per effettuare una vera e propria attività di money laundering
Mentre se analizziamo la domanda da un punto di vista prettamente difensivo, non ci sono differenze peculirari. Tuttavia bisogna tenere presente che chi attacca compie una targetizzazione precisa su un numero di persone con determinate caratteristiche. Per questo ritengo che in questo settore ci debba essere una protezione maggiore dei dati del cliente.”
Su cosa devono investire le aziende per migliorare la sicurezza?
“È fondamentale investire sulla formazione degli operatori e degli utenti, perché se curata nel dettaglio innalza il livello di sicurezza. A questo aggiungiamo un monitoraggio continuo dei sistemi e di quello che succede all’esterno.” (Cc)
La mission di Kriptia, specializzata in intelligence e sicurezza strategica, è affiancare e accompagnare le aziende nella tutela degli aspetti critici, nella prevenzione dei rischi e nella salvaguardia del brand
Un’azienda sicura, nel gioco come in altri comparti, è più efficiente, ha una reputazione migliore e, alla lunga, è anche più competitiva. Come diventarlo? Ne parliamo con Salvo Castiglia, general manager di Kriptia, società specializzata in intelligence e sicurezza strategica.
Di cosa si occupa Kriptia e quali servizi offre?
“Kriptia è una società specializzata in intelligence e sicurezza strategica, adottiamo un approccio orientato al risultato e ci rivolgiamo a realtà complesse e regolamentate, come potrebbero essere quelle del settore del gaming. Soprattutto in un contesto in cui la reputazione, la fiducia degli stakeholder e il rispetto normativo rappresentano asset fondamentali, il nostro compito, e anche la nostra mission, è affiancare e accompagnare le aziende nella tutela degli aspetti critici, nella prevenzione dei rischi e nella protezione del brand
criticità prima che diventino crisi, consente di valutare in modo continuo fornitori, agenti responsabili e soggetti collegati, in aggiunta all’individuazione di potenziali infiltrazioni criminali e alla prevenzione di episodi fraudolenti, rafforzando in questo modo la fiducia nei confronti del marchio e la brand reputation. Kriptia parte dal presupposto che un’efficace strategia di sicurezza inizia con la consapevolezza che, al giorno d’oggi, la principale vulnerabilità non è solo tecnologica, ma umana. Il rischio non arriva soltanto da un attacco informatico, potrebbe bensì derivare da errori, complicità, omissioni o debolezze interne, tutti fattori che un’organizzazione deve saper prevenire, monitorare e gestire.”
Quali sono i trend attuali e le sfide del futuro in questo ambito?
Non ci limitiamo a fornire consulenze, ma sviluppiamo soluzioni operative e strategiche personalizzate, al fine di rafforzare l’integrità della filiera, garantire la compliance e intervenire in maniera proattiva sulle vulnerabilità reputazionali, fisiche e digitali. I nostri team collaborano attivamente e in modo trasversale per offrire strumenti di analisi avanzata, valutazione di terze parti, monitoraggio dei rischi e delle minacce emergenti e una gestione centralizzata della sicurezza, sempre con un occhio attento alle implicazioni regolatorie e reputazionali che caratterizzano il settore gaming.”
Quanto è importante la Security intelligence in ambito aziendale?
“Ancora tante aziende non adottano strategie di security intelligence. Nel mondo del gaming digitale e delle piattaforme ad alta esposizione, la sicurezza non è solo un tema informatico, è una funzione strategica e determinante che impatta sulla sostenibilità del business, sull’affidabilità percepita dal mercato e sulla capacità di operare in contesti ad alto rischio reputazionale. La security intelligence consente di intercettare le
“La security aziendale ha tante sfide da affrontare, soprattutto rendere integrate la sicurezza cyber e quella fisica facendole gestire da una unica regia. Il settore del gaming, ad esempio, sta affrontando minacce sempre più sofisticate. Le frodi non sono più circoscritte alle tecniche tradizionali come potrebbe essere quella del phishing, oggi si ricorre sempre più spesso all’utilizzo di deepfake per manipolare sistemi di verifica dell’identità, oppure all’impiego di jammer per compromettere la videosorveglianza fisica nei punti vendita, o ancora a strategie complesse al fine di infiltrarsi nella filiera attraverso soggetti che potrebbero essere formalmente legittimi, ma in realtà legati a circuiti ‘opachi’.
La sfida che in questo momento storico ogni organizzazione dovrebbe porsi non è soltanto quella di difendersi, ma di anticipare: le minacce si evolvono, allo stesso modo dovrebbero evolversi gli strumenti di difesa. In questo contesto, la convergenza tra sicurezza fisica, digitale e reputazionale è ormai inevitabile e necessaria. Solo un approccio integrato, capace di combinare competenze in ambito intelligence, risk management e compliance, può garantire la corretta valutazione e il controllo del rischio in tutte le sue dimensioni. Ultimo tema ma non meno importante è diffondere, soprattutto in azienda, una cultura della sicurezza creando conoscenza e consapevolezza, soprattutto tra i dipendenti.
Chi saprà dotarsi di questa vision strategica, avrà non solo maggiore protezione, ma un reale vantaggio competitivo.” (Fm)
Marzia Turrini, president iGaming & cybersecurity di Bmm Testlabs, sottolinea che la certificazione va ben oltre il mero adempimento normativo ma è un pilastro di un modello di crescita basato su trasparenza, responsabilità e resilienza tecnologica
uando si parla di gioco legale non bisogna dimenticare il ruolo svolto dagli enti di certificazione accreditati dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, essenziali per verificare il rispetto delle normative e degli standard di sicurezza, equità e trasparenza previsti dalla legge, e quindi per assicurare la protezione dei giocatori, e anche delle imprese.
Fra quelli presenti nell’apposito elenco ufficiale pubblicato sul sito dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli c’è Bmm Testlabs, uno dei laboratori di certificazione di prodotti per il gaming leader al mondo.
A raccontarci quali sono i servizi che offre e qual è il suo approccio è Marzia Turrini, president iGaming & Cybersecurity.
Nel 2017, Bmm Testlabs e i Monopoli di Stato hanno firmato una convenzione per il mercato dei giochi italiano. Può tracciare, per sommi capi, un bilancio di questi anni, evidenziando gli standard della sua azienda?
“Dalla firma della convenzione con Adm nel 2017, BmmTestlabs ha contribuito attivamente allo sviluppo di un ecosistema di gioco sicuro e conforme in Italia. Questi anni di collaborazione hanno permesso di consolidare processi di valutazione tecnica rigorosi, allineati alla normativa nazionale e alle migliori pratiche internazionali. Il fatto di avere uffici in Italia ci ha consentito di osservare da vicino l’evoluzione e i bisogni in continuo cambiamento del mercato locale, contribuendo in modo significativo grazie al nostro altamente qualificato team italiano.
Bmm unisce esperienza globale, conoscenza regolatoria e presenza locale, offrendo agli operatori italiani un servizio tecnico affidabile, reattivo e adattato all’evoluzione del mercato. Il nostro approccio si basa sull’indipendenza, la precisione metodologica e l’impegno per il miglioramento continuo: tre pilastri che hanno rafforzato la nostra relazione con le istituzioni e con gli operatori del settore.”
Quanto è importante la certificazione
delle piattaforme di gioco per garantire la sicurezza degli utenti, specie al giorno d’oggi, con la crescita dell’online?
“La certificazione rappresenta oggi uno dei principali strumenti a tutela della sicurezza nel gioco online. In un ecosistema digitale sempre più complesso e interconnesso, le piattaforme si trovano ad affrontare una crescente varietà di minacce: dalle vulnerabilità nei software applicativi e nei moduli Rng (Random number generator, ovvero un algoritmo capace di produrre numeri casuali in sequenza, Ndr), fino agli attacchi mirati alle infrastrutture di rete e ai database contenenti dati sensibili. In questo scenario, la certificazione assume un ruolo essenziale per identificare e mitigare i rischi prima che questi possano concretamente compromettere la sicurezza dell’utente o l’integrità del sistema.
Oltre alla conformità funzionale – ad esempio, la verifica dell’imprevedibilità e imparzialità della generazione casuale dei risultati – la certificazione include rigorosi controlli su aspetti di information security e cybersecurity. I test tecnici comprendono, tra l’altro, la valutazione delle misure di protezione contro attacchi informatici, intrusioni, malware, e accessi non autorizzati attraverso test orientati alla ricerca di vulnerabilità e test di penetrazione. Questo è cruciale per garantire che dati altamente sensibili, come le credenziali personali e le informazioni finanziarie degli utenti, siano gestiti in ambienti sicuri e resilienti.
Vengono inoltre analizzati i meccanismi di autoprotezione dell’utente, come l’autoesclusione e i limiti di gioco responsabile, così come la resistenza del sistema a eventuali tentativi di manipolazione interna o esterna.
In un contesto in cui la fiducia dei giocatori dipende anche dalla robustezza delle difese digitali, adottare standard certificativi aggiornati e rigorosi non è più solo una buona pratica, ma una vera e propria esigenza strategica. La certificazione, quindi, va ben oltre il mero adempimento normativo: rappresenta un pilastro per rafforzare la sicurezza del gioco online, tutelare i consumatori e sostenere un modello di crescita basato su trasparenza, responsabilità e resilienza tecnologica.” (Fm)
Il concessionario Codere Italia dipana le diverse accezioni del termine “sicurezza”, ciascuna approcciata con apposite politiche che hanno anche preceduto le ultime disposizioni di legge
a sicurezza è sempre stata al centro delle nostre politiche sia rispetto al cliente esterno, che sia B2B che B2C, che rispetto al cliente interno. E il concetto di sicurezza si declina in modi diversi: come sicurezza fisica, sicurezza informatica, sicurezza sui luoghi di lavoro, sicurezza intesa come protezione dei dati e così via.
Per ciascuno di questi aspetti abbiamo messo a punto soluzioni efficaci e innovative e siamo costantemente protesi verso il miglioramento e l’ottimizzazione. Sicurezza però, nel nostro settore in particolar modo, vuol dire poter garantire un gioco legale e controllato, poter offrire un intrattenimento di qualità con la garanzia del rispetto delle regole e della tutela del consumatore.”
Con queste parole da Codere Italia si evidenzia la centralità della sicurezza per il concessionario di gioco. E si prosegue parlando di sicurezza nel retail: quali sono le maggiori preoccupazioni del giocatore e come Codere Italia si attrezza in proposito?
“Conosciamo bene le preoccupazioni dei giocatori e sappiamo come agire per fare sì che il loro resti intrattenimento all’insegna della sicurezza e della responsabilità. Le nostre sale, ad esempio, sono dotate di sistemi di sicurezza mediante telecamere costantemente monitorate dalla sala controllo della sede centrale, e di presidi di sicurezza fisica per la tranquillità dei clienti che scelgono di passare qualche ora rilassandosi. Una nostra analisi interna, inoltre, ha evidenziato che le misure messe in campo sono efficaci ed efficienti e che i clienti percepiscono l’attenzione che mettiamo nel garantire loro la migliore permanenza nelle nostre sale. Sicurezza dei luoghi e formazione dei dipendenti sono due elementi determinanti che ben coesistono nel nostri valore portante: mettere il cliente al centro. Quanto varato nell’ultimo decreto Sicurezza è in linea con le nostre policy già utilizzate da tempo, quindi con serenità possiamo affermare che non dovremo stravolgere le nostre consuetudini per essere compliance con la norma.”
In che modo Codere Italia dà risposte all’esigenza di privacy e di tutela dei dati dei giocatori?
“Siamo in un momento in cui la protezione dei dati e, di conseguenza, della privacy delle persone è in primo piano. I dati sensibili hanno un valore inestimabile e proteggerli è un nostro dovere. Le procedure e i sistemi che abbiamo messo in atto blindano efficacemente i dati e sono disegnati in modo da garantire il massimo della sicurezza. Ciò vale sia per i dati dei clienti che per quelli
dei dipendenti. Abbiamo, inoltre, curato in maniera puntuale il tracciamento dei pagamenti ed effettuiamo rigidi controlli per l’antiriciclaggio. Siamo assolutamente consapevoli che la sicurezza passa anche attraverso un sistema di procedure e controlli ben disegnato e quindi ci siamo impegnati per ottenere il massimo. Auspichiamo che il legislatore voglia consentire anche per il gioco legale i pagamenti con moneta elettronica, con una reale riduzione dei rischi legati alla gestione di contante sia in termini di sicurezza per le persone e per le sale, ma anche per favorire il miglior monitoraggio dei pagamenti effettuati.”
Cosa possono e devono fare il legislatore e il regolatore per promuovere la sicurezza del gioco e quali sono le vostre attese per il riordino anche del fisico?
“La nostra posizione rispetto al riordino del gioco fisico è molto chiara e l’abbiamo espressa sempre, quando possibile, negli eventi pubblici e nei contesti dedicati.
Ci aspettiamo che il legislatore emani regole certe e uguali per tutti, che non ci siano giochi penalizzati, come sta avvenendo da tempo con le slot, e giochi favoriti. Che ci si renda finalmente conto che misure come il distanziometro e le riduzioni orarie per i locali di gioco non hanno avuto nessuna efficacia sulla riduzione del Gap, anzi, e che i veri strumenti di mitigazione sono da ricercarsi altrove, nella cooperazione tra aziende sanitarie locali e operatori di gioco, nel combattere le patologie ad personam e non con norme piatte ed indifferenziate che colpiscono indifferentemente il giocatore sociale e quello a rischio. Il gioco pubblico, vale sempre la pena di ricordarlo, è nato innanzitutto per combattere l’illegalità e per garantire un gettito alle casse dello Stato. I dati relativi al calo delle slot sono pubblici ed evidenziano una importante flessione; i volumi di gioco crescono, ma non il gettito, e crescono anche i numeri delle persone in cura, segno che l’assioma ‘slot uguale dipendenza’, seguito da tanti enti regolatori locali, non ha mostrato di essere vero. Bisogna ripensare un modello dove la distribuzione del gioco sia ‘imparziale’ e dove i luoghi di gioco, di qualunque offerta di gioco, vengano certificati e possano dare garanzie di legalità e di responsabilità anche attraverso una formazione degli operatori capillare e efficace. Questo per noi rappresenta la sicurezza: regole certe ed eque per gli operatori, legalità e responsabilità per i giocatori, garanzia di gettito per lo Stato.” (Amr)
Il Casinò di Saint Vincent attua delle rigorose e articolate procedure al fine di tutelare azienda, dipendenti e clientela. Le illustra l’amministratore unico Rodolfo Buat.
“I
n un contesto imprenditoriale del tutto peculiare, così come risulta quello di una Casa da gioco, è fondamentale stabilire procedure, strumenti e strutture specifici, atti a garantire la protezione dell’azienda, dei suoi dipendenti e della clientela. Considerando le rigide normative che regolano il settore del gioco d’azzardo e le ingenti somme di denaro che vi transitano quotidianamente, l’affidabilità della Casa da gioco in materia di sicurezza rappresenta un elemento essenziale e distintivo. La direzione, attraverso le proprie funzioni operative, è chiamata a svolgere un controllo continuo, efficace ed efficiente, assicurando al contempo la tutela concreta del personale e di ogni cliente.”
A evidenziare le specificità dei casinò in materia di sicurezza è l’amministratore unico di quello di Saint Vincent, Rodolfo Buat, che si sofferma su come, nello specifico, ci si è attrezzati e sulla cadenza con cui i sistemi implementati vengono aggiornati.
“Oltre alla realizzazione di infrastrutture dedicate, le attività di sorveglianza e sicurezza si concretizzano attraverso l’organizzazione di compiti specifici e la definizione di responsabilità distribuite tra diverse figure professionali. Le guardie giurate sono incaricate del controllo operativo sia all’esterno del Casinò sia all’interno delle sale da gioco, limitatamente agli orari di chiusura al pubblico delle stesse. Gli addetti alla sicurezza operano invece all’interno della struttura durante l’orario di apertura, intervenendo in occasione di situazioni anomale segnalate dal personale delle operazioni sale da gioco. Il servizio di portierato si occupa invece dell’accoglienza dei visitatori non clienti, della gestione del centralino telefonico, della distribuzione e del ritiro delle chiavi e della gestione delle emergenze.
Tutte le attività svolte dal personale dedicato alla sicurezza sono dirette e monitorate dal responsabile della funzione sicurezza aziendale. È possibile affidare alcuni di questi servizi a ditte esterne specializzate, selezionate secondo le procedure previste per gli acquisti. In tali casi, le attività vengono coordinate da un referente designato dal fornitore esterno, che collabora con il responsabile della sicurezza aziendale. Per garantire l’efficacia del servizio, vengono periodicamente organizzati corsi di formazione per il personale addetto alla sicurezza, con l’obiettivo di far conoscere in modo approfondito la struttura aziendale.”
In che modo i controllori regionali vigilano sulla regolarità del gioco e come il loro operato si affianca alle
funzioni di vigilanza svolte direttamente dagli addetti del Casinò?
“Fin dall’apertura del Casinò di Saint Vincent, la Regione Valle d’Aosta esercita attraverso una propria struttura la funzione di controllo sulla regolarità del gioco e di tutte le procedure ad esso collegate. Tale struttura è oggi coordinata da un dirigente e composta da personale con ruolo di Istruttore amministrativo e di controllore. Il servizio di controllo regionale assolve inoltre il compito di verifica della corretta determinazione dei proventi – oggi stabiliti nella percentuale del 10 percento degli introiti – che spettano alla Regione in relazione ai risultati di gioco.
Il servizio di controllo regionale da un lato la verifica della regolarità del gioco ai tavoli dei giochi cosiddetti ‘lavorati’ e del gioco elettronico; dall’altro il lavoro di back office relativo alle operazioni più prettamente contabili volte alla verifica della corretta determinazione delle risultanze del gioco, pertanto degli introiti del Casinò.
In riferimento al controllo della regolarità del gioco, l’attività è garantita dalla presenza continua di controllori nelle sale da gioco durante l’orario di apertura delle stesse ai clienti, ma anche durante le attività propedeutiche alla loro apertura e successive alla loro chiusura. Tutte queste attività vengono svolte in sinergia con i dipendenti incaricati della Casa da gioco.”
In che modo il Casinò tutela la privacy dei propri clienti e garantisce la sicurezza delle loro operazioni?
“Al momento di ogni ingresso al Casinò, durante la raccolta dei dati del cliente, viene presentata un’informativa riguardante il trattamento dei dati personali da parte della struttura. L’operatore incaricato acquisisce le informazioni necessarie e i consensi richiesti, prestando particolare attenzione a garantire la massima riservatezza. Durante tutta l’esperienza all’interno del Casinò, il personale è tenuto a non rivolgersi ai clienti utilizzando nome e cognome, anche qualora li conosca, per proteggere la loro identità rispetto agli altri giocatori presenti.
I dati personali raccolti e conservati relativi ai clienti devono sempre rispettare i principi di necessità, proporzionalità, finalità limitate e tempi di conservazione definiti.” (Amr)
Anders Dorph, direttore della Danish Gambling Authority, analizza le strategie utilizzate dall’ente regolatore nella lotta al gioco illegale
di Carlo Cammarella
Nel precedente numero della rivista Gioco News avevamo analizzato da vicino due Paesi scandinavi, ovvero la Norvegia e la Svezia, anche loro alle prese con grossi cambiamenti all’orizzonte. Ora il nostro viaggio nel Nord Europa prosegue in Danimarca attraverso una lente d’ingrandimento differente, la lotta al gioco illegale che per tutti gli enti regolatori rappresenta un punto cardine su cui impostare la propria strategia. A parlarci di questi aspetti è Anders Dorph, direttore della Danish Gambling Authority.
La lotta al gioco illegale è senza dubbio uno dei punti più delicati per il mondo del gioco. Quali sono le principali strategie adottate dall’ente regolatore danese?
“La lotta al gioco illegale è una priorità significativa per la Danish Gambling Authority (Dga) e usiamo una combinazione di strategie legali, tecniche e cooperazioni per combatterlo. Le principali strategie adottate dall’autorità includono prima di tutto l’applicazione: la Dga attua il Danish gambling act, che richiede a tutti gli operatori di possedere una licenza danese valida per offrire servizi ai consumatori locali. Le violazioni possono comportare multe, ingiunzioni e accuse penali contro operatori e individui. A questo aggiungiamo il blocco dei siti web: uno degli strumenti più importanti utilizzati è il blocco dei siti web illegali. La Dga monitora su Internet i siti che offrono servizi di gioco senza una licenza danese e può richiedere ordini dal tribunale per il blocco dagli Isp danesi. Cooperazione con piattaforme e parti interessate: l’ente regolatore collabora a stretto contatto con piattaforme tecnologiche di informazione come Google, Facebook e Twitch per far rispettare le sue regole e proteggere i giocatori sulle piattaforme online. Questa collaborazione si estende alla segnalazione di attività sospette e violazioni.
Consapevolezza del pubblico e tutela dei consumatori: una parte importante della strategia della
Dga è quella di educare attivamente il pubblico sui rischi del gioco senza licenza. Supervisione del marketing: la Dga monitora i canali pubblicitari per identificare promozioni illegali di gioco senza licenza, incluso il marketing di affiliazione. Enette amche avvisi e sanzioni contro aziende, affiliati o streamer che promuovono siti illegali. In ultimo la cooperazione con organismi internazionali: la Dga collabora con organismi di regolamentazione internazionali come Gref e Iagr per condividere informazioni sulle attività di gioco transfrontaliere e sulle migliori pratiche per assicurarci di essere sempre aggiornati sugli ultimi sviluppi.”
Quali sono stati i passi fondamentali nella lotta all’illegalità che oggi consentono ai player di giocare in un ambiente più sicuro?
“La Dga persegue diversi passi fondamentali nello sforzo di creare un ambiente di gioco più sicuro. Questi passi includono prima di tutto garantire un mercato legale competitivo con regole di supervisione e tutela dei consumatori, inclusi strumenti come Rofus (registro dei giocatori autoesclusi volontariamente) e StopSpillet (una linea di assistenza finanziata dal governo) che forniscono garanzie contro la dipendenza dal gioco. Inoltre bisogna educare il pubblico sui rischi del gioco senza licenza e sulla dipendenza attraverso conferenze nelle scuole e campagne di sensibilizzazione, come la campagna pluripremiata ‘Den enarmede tyveknægt’ (“Il bandito con un braccio solo”). Fondamentale è anche la supervisione del mercato illegale e repressione del gioco senza licenza attraverso l’applicazione e il blocco dei siti web. In breve, l’impegno è stato mirato a rendere il mercato legale competitivo e sicuro, rendendo al contempo più difficile l’accesso al mercato illegale.”
Quanto può essere efficace e importante l’intelligenza artificiale nella lotta al gioco illegale?
“Tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’automazione svolgono già un ruolo fondamentale nella
lotta della Dga contro il gioco illegale. In particolare, la tecnologia è ideale per settori come il rilevamento automatico di siti web illegali e il marketing di affiliazione, ma prevediamo che la sua portata si estenderà ad altri ambiti man mano che la tecnologia si svilupperà.”
Quali sono i principali obiettivi che vi siete prefissati per il 2025?
“Una delle massime priorità per la Danish Gambling Authority quest’anno è migliorare il nostro utilizzo dei dati sulle scommesse dei titolari di licenza per contrastare le partite truccate. Da metà giugno di quest’anno i titolari di licenza saranno tenuti ad aggiungere informazioni su giocatori ed eventi ai dati sulle scommesse che ci segnalano.
Questo ci mostrerà esattamente quali clienti hanno giocato a quale evento e mercato di scommesse, ma ci fornirà anche una migliore comprensione dello sviluppo del mercato delle scommesse danese in generale.
Questa iniziativa ci consentirà di valutare rapidamente se nel mercato danese siano state effettuate scommesse sospette. La Danish Gambling Authority riceve ogni anno più di 100 segnalazioni su potenziali partite truccate a livello globale.
Raccogliere manualmente informazioni su tutti questi eventi, caso per caso, dai titolari di licenza si è rivelato quasi ingestibile e un notevole onere per gli operatori e per noi. Avere dati disponibili internamente ci dà la possibilità di indagare maggiormente sulle segnalazioni di partite truccate e, soprattutto, di rafforzare la nostra capacità di fornire attivamente feedback alle segnalazioni di altre parti interessate sulle partite truccate.
La cooperazione internazionale e la fiducia tra le piattaforme o altre parti interessate sono fondamentali per individuare e contrastare le partite truccate. Per questo motivo in futuro daremo la massima priorità al feedback con le altre parti interessate.
Dall’inizio del 2025 abbiamo una nuova strategia aziendale. Questa amplia il nostro compito principale con la prevenzione, in modo che le attività rientrino ora nelle categorie di licenze, supervisione e prevenzione. Pertanto, uno dei nostri obiettivi principali per l’autunno è elaborare una nuova strategia aziendale che
traduca la strategia aziendale in obiettivi strategici.”
Per quanto riguarda la dipendenza da gioco, quali sono le principali strategie che avete adottato in questo ambito?
“La Danish Gambling Authority si impegna fortemente a informare i cittadini su come e dove ottenere aiuto per affrontare la dipendenza dal gioco ma anche, in larga misura, a sensibilizzare su come possano essere prevenuti i comportamenti problematici legati al gioco e alla dipendenza.
L’ente regolatore aiuta a informare i cittadini e a prevenire i comportamenti problematici legati al gioco facilitando il dialogo su questo tema. Forniamo strumenti e linee guida che possono aiutare i cittadini per cui il gambling sta diventando o è diventato dannoso.
Abbiamo l’obbligo speciale di proteggere i minori di 18 anni dal gioco che può creare le basi per comportamenti problematici anche in età adulta. Per lo stesso motivo ci concentriamo anche sulla cultura del gioco dei giovani di età superiore ai 18 anni.
La Danish Gambling Authority ha le seguenti offerte: StopSpillet (linea di assistenza), ovvero consulenza gratuita e riservata su problemi di gioco e dipendenza e fornisce un primo soccorso psicologico adeguato alla situazione individuale. È possibile contattare la linea di assistenza StopSpillet telefonicamente e tramite chat. StopSpillet - consulenza sulla dipendenza da gioco e StopGambling - linea di assistenza sul gioco responsabile | Danish Gambling Authority.
In secondo luogo c’è il Rofus, il Registro dei giocatori autoesclusi che consente ai cittadini di autoescludersi dal gioco per periodi più o meno lunghi. L’esclusione blocca anche la ricezione di materiale di marketing diretto. Lo StyrPåSpillet (controllo del gioco) è una piattaforma di conoscenza su gioco, gioco d’azzardo e dipendenza da gioco per genitori e professionisti. Il vostro punto di accesso alla conoscenza sulla dipendenza.
Inoltre la Dga vigila costantemente affinché gli operatori offrano il gioco in conformità con la legislazione, incluso il rispetto del loro dovere di diligenza e la corretta fornitura di informazioni ai consumatori.
Informiamo costantemente i cittadini sui rischi e sulle caratteristiche tipiche comportamentali dei problemi di gioco. Inoltre ci impegniamo costantemente a garantire che i cittadini siano consapevoli degli strumenti che possono utilizzare se sospettano che il proprio gioco o quello di qualcun altro stia sfuggendo di mano.”
In definitiva, quali sono i requisiti più importanti che un operatore deve possedere per operare in Danimarca e offrire un ambiente sicuro e legale?
“Riteniamo che il requisito più importante per un operatore sia la volontà di rispettare la nostra legislazione in modo responsabile e collaborativo.”
Tutto pronto per Sbc Summit Malta 2025: ecco i numeri e i temi dell’evento, dove si accendono i riflettori sulle ultime innovazioni del settore
Seimila delegati, tra cui 2.000 operatori, 750 affiliati e 75 espositori. Questi alcuni dei numeri che si leggono sulla carta d’identità di Sbc Summit Malta 2025, il grande evento del gaming e delle scommesse che sarà ospitato dall’isola mediterranea dal 10 al 12 giugno.
La tre giorni avrà come location l’InterContinental Hotel di St. Julian’s, destinato a ospitare uno degli appuntamenti più attesi nel settore del gaming e delle scommesse. L’evento, che rappresenta la naturale evoluzione del CasinoBeats Summit, offre un’opportunità unica per esplorare le ultime innovazioni del settore.
Per i partecipanti si preannuncia un’agenda ricca di contenuti e networking, con il summit che offrirà due giorni di conferenze, con interventi di 250 speaker di alto livello, che discuteranno le tendenze emergenti nel mondo del gaming e delle scommesse. Tra i temi principali ci saranno la regolamentazione, le strategie di marketing, l’evoluzione dei casinò e le nuove tecnologie applicate al settore.
Oltre alle conferenze, il summit sarà caratterizzato da numerose aree di networking, dove i partecipanti potranno stringere nuove collaborazioni e approfondire le dinamiche del mercato. Saranno presenti più di dieci spazi dedicati agli incontri, pensati per favorire il dialogo tra operatori, fornitori e investitori.
In particolare l’area espositiva dell’Sbc Summit Malta sarà aperta durante i due giorni principali dell’evento (10-11 giugno), dalle 10 alle 18, offrendo così otto ore di networking a chi desidera incontrare i leader del settore.
Tra i temi di principale interesse vi sarà l’innovazione nei pagamenti, con il Payments Innovation Track, in programma il 12 giugno, che costituirà uno dei momenti chiave dell’evento. Si tratta di un percorso tematico pensato dagli organizzatori per riunire i principali esperti di fintech, compliance e pagamenti digitali in un appuntamento che metterà in evidenza le principali sfide da affrontare, ma anche tutte le opportunità del settore. Tra gli argomenti
trattati ci saranno l’Open Banking, gli investimenti in criptovalute, la prevenzione delle frodi e le strategie di conformità per il gaming online.
Proprio in merito al percorso Payments Innovation all’Sbc Summit di Malta, il Ceo e fondatore di Sbc, Rasmus Sojmark, afferma: “I pagamenti non sono più solo una funzione di back-end. Sono un pilastro strategico fondamentale per promuovere il coinvolgimento, la fiducia e la crescita scalabile in tutto il settore. Ecco perché abbiamo introdotto il percorso Payments Innovation: per offrire agli operatori, ai fornitori e ai professionisti dei pagamenti uno spazio mirato per approfondire le tendenze critiche in questo spazio. Il nostro obiettivo è trasformare queste innovazioni in vantaggi tangibili”.
Oltre al percorso Payments Innovation, Sbc Summit Malta offrirà ai partecipanti approfondimenti sui principali mercati europei e globali attraverso percorsi mirati, tra cui Casino Evolution, Europe: Regulation & Compliance, Affiliate Insights, Next-Gen Sports Betting e Marketing Playbook. I workshop guidati da esperti in entrambe le giornate offriranno anche opportunità di apprendimento pratico.
Tra le personalità di spicco che sarà possibile incontrare nel corso dell’evento maltese ci sarà Piotr Lisak, Aml Governance Officer & Mlro di Fdj United, che porterà la sua esperienza nel campo dell’Aml (Anti money laundering, ovvero antiriciclaggio) nei panel dedicati agli ultimi sviluppi normativi, all’intelligenza artificiale e all’apprendimento automatico e all’uso di strumenti innovativi come scudo e anche spada per proteggere le organizzazioni dalle minacce Ml/Tf.
Ma l’Sbc Summit Malta non sarà solo un’occasione di business. Dalle anticipazioni date dagli organizzatori si preannuncia infatti un evento ricco di intrattenimento. Tra i momenti più attesi ci sarà l’Infinity Malta Party, previsto per l’11 giugno, con DJ set di Galantis e open bar per tutti i partecipanti muniti di pass completo.
Grazie alla sua posizione strategica e alla qualità dei contenuti offerti, Sbc Summit Malta 2025 si conferma come un appuntamento imperdibile per gli operatori. (Dd)
l mondo dell’iGaming è in continua evoluzione, e partecipare agli eventi chiave del settore è fondamentale per restare aggiornati sulle ultime tendenze e opportunità. Betsson Group, azienda leader nel settore, sarà protagonista all’Sbc Summit Malta, che rappresenta un momento cruciale per aziende e professionisti che vogliono essere protagonisti di questa trasformazione. Con un programma ricco di conferenze, incontri e presentazioni, questo evento è diventato un punto di riferimento per chi desidera anticipare i futuri sviluppi del mercato e cogliere nuove opportunità di business, e con Stefano Tino, managing director Italia
in Betsson Group, abbiamo approfondito il valore di questa esperienza per la realtà nata in Svezia nel 1963, ma ormai diffusa in tutto il mondo.
Perché è così importante per Betsson Group partecipare a eventi come l’SBC Summit Malta?
“Eventi come Sbc Summit Malta e iGb Live London rappresentano molto più che semplici conferenze: sono ecosistemi in cui innovazione, relazioni e visione strategica si incontrano.”
Cosa si aspetta Betsson Group da questa edizione dell’Sbc Summit Malta? Quali aspetti dell’evento ritenete più stimolanti per il futuro del settore?
“Per noi partecipare significa entrare in contatto con le tecnologie che stanno ridisegnando l’iGaming, confrontarsi con i migliori talenti e creare connessioni che spesso si trasformano in partnership decisive
on l’attenzione che le novità di quest’anno hanno portato nei confronti della tecnologia, sono molte le aziende che non vedono l’ora di svelare le loro novità al pubblico in eventi come l’Sbc di Malta e igb Live. Tra queste la giovaneTada Gaming (è nata nel 2019), della quale abbiamo parlato con Ray Lee che nell’azienda ricopre il ruolo di direttore dello sviluppo commerciale.
Quali novità presenterete all’Sbc Summit Malta, dal 10 al 12 giugno?
“I visitatori dello Stand B140 rimarranno colpiti: dalla tecnologia raffinata e dallo sparo sincronizzato ad alta velocità (con il sistema di transazioni che ora riduce il tempo di liquidazione a 3 secondi), al rifornimento automatico, dalla grafica migliorata all’aggiunta di round bonus in-game esclusivi insieme a nuovi temi e una localizzazione eccellente,
c’è molto da scoprire. Inoltre, la nostra compatibilità multipiattaforma e la sincronizzazione dei server sono state migliorate attraverso l’ottimizzazione hardware e software per offrire prestazioni sempre migliori. Con quasi 200 titoli e una roadmap completa per il 2025, inclusi gli strumenti di gamification, garantiamo che sarà una visita gratificante allo stand di TaDa.”
Tada sarà anche all’igb Live di Londra, il 2 e 3 luglio, cosa significa per voi questo evento?
“Igb per noi è importante e prevediamo un’affluenza notevole allo Stand R20. TaDa ha appena ottenuto la licenza di gioco dalla Uk Gambling Commission, che ci apre ulteriori mercati regolamentati.”
Quali sono i punti di forza di un’azienda come TaDa, che in pochi anni ha saputo consolidare
per la crescita.”
Oltre alla possibilità di interagire con esperti e stakeholder di primo piano, dunque Betsson Group punta a consolidare relazioni strategiche e approfondire le nuove tendenze. In conclusione, qual è il messaggio che Betsson Group vuole trasmettere attraverso la sua partecipazione?
“Siamo convinti che è in occasioni come questa che si hanno opportunità per scoprire le prossime grandi idee. Ed è per questo che è lì che vogliamo essere.”
Parole, quelle di Tino, che mettono in luce tutta l’importanza dell’Sbc Summit di Malta per Betsson Group, ma anche l’ambizione dell’azienda di essere protagonista dell’innovazione nel settore, puntando a essere sempre all’avanguardia, esplorando nuove opportunità e contribuendo attivamente, di fatto, anche all’evoluzione del mercato. (Dd)
la sua posizione e conquistare sempre più spazio sul mercato?
“Oltre a creare fiducia con un gioco che rispetta le regole, la nostra strategia di contenuti localizzati e le meccaniche di gioco globali stanno generando nuovo business. Le release di TaDa sono pensate per diversi mercati, dove mantengono vivo l’interesse dei giocatori attraverso l’utilizzo attivo di dati e feedback, monitorando la durata delle sessioni, l’importo delle puntate e i tassi di ripetizione delle giocate. A livello globale, gli operatori stanno notando che titoli come Jackpot Fishing e Mega Fishing attraggono nuovi giocatori grazie a contenuti localizzati, implementati con perizia e a una profonda comprensione dell’importanza delle collaborazioni tra affiliati e streamer. Chiunque voglia avere successo nell’iGaming dovrebbe assolutamente incontrare TaDa.” (Dd)
Naomi Barton spiega che “l’innovazione definisce l’esperienza dell’Igb Live di Londra: è un evento in cui si concludono accordi autentici e affari”
uno degli eventi più attesi dell’anno per il settore del gaming. E non potrebbe essere altrimenti visto il cambio di location da Amsterdam a Londra annunciato già da tempo. Quali sono dunque le aspettative per la prossima edizione di Igb Live che si svolgerà all’Excel di Londra dal 2 al 3 luglio? Ne parliamo con Naomi Barton, global portfolio director responsible di Igb Live.
Perché la scelta di cambiare città e trasferirsi da Amsterdam a Londra?
“Londra è la culla e la patria dell’iGaming, oltre 50 delle aziende più influenti del settore hanno sede in questa città e con la presenza di oltre 12mila professionisti del settore è una destinazione dell’industria per il networking aziendale e per la socializzazione; inoltre continua a essere un luogo per incontrarsi e per plasmare il futuro. Essere a Londra attirerà più visitatori dal Regno Unito e aumenterà significativamente anche la partecipazione dall’Europa continentale, offrendoci un maggiore accesso ai mercati principali più importanti e ai mercati emergenti globali più interessanti, tra cui America Latina e Cee. Con più investitori dell’iGaming con sede a Londra saremo anche in grado di attrarre un maggior numero di persone fondamentali per lo sviluppo futuro del settore.”
Quali sono le vostre aspettative per questa edizione?
“La nostra visione globale è quella di riunire l’intero ecosistema dell’iGaming nel più grande mercato regolamentato al mondo, connettendo il pubblico giusto per offrire ai nostri clienti una crescita aziendale autentica e tangibile. Nello specifico, puntiamo a oltre 30mila visitatori e oltre 550 espositori/sponsor entro il 2028. Continueremo a investire nella fiera per conto
delle migliaia di clienti internazionali che hanno contribuito al successo senza pari dell’evento. Igb Live ha registrato quattro anni di crescita straordinaria e il trasferimento a Londra pone l’evento su una traiettoria ascendente ancora più impressionante.”
Quali saranno i principali argomenti che verranno discussi e come saranno strutturati gli incontri?
“Il palco principale di Igb Pulse è il Ted dell’iGaming, con un mix di casi studio pratici, presentazioni di dati e panel sulle migliori pratiche di operatori e affiliati. Gli argomenti delle sessioni includono innovazioni nelle scommesse in-play, come utilizzare la proprietà intellettuale e il marchio per proteggere il vantaggio competitivo, la creazione di team di crescita allineati, agili e ad alto impatto, strategie di marketing e Seo integrate, come costruire connessioni quando nessuno vuole parlare di gioco e approfondimenti di mercato in America Latina, Emirati Arabi Uniti e Italia. Oltre al palco principale, quest’anno vedremo un programma di eventi ampliato che coprirà le risorse umane, lo sviluppo personale e le strategie basate sull’intelligenza artificiale per l’acquisizione, la fidelizzazione degli affiliati e come ingrandirsi e partire da startup.”
Come verrà affrontato il tema dell’innovazione?
“L’innovazione definisce l’esperienza di Igb Live London e abbiamo creato diverse iniziative per luglio, inclusa la prima Igb Affiliate Manager Academy, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale. Il programma di formazione che si terrà il 1° luglio nell’ambito della London Igaming week è curato in collaborazione con Affiverse, l’organizzazione fondata dall’esperta di marketing di affiliazione Lee-Ann Johnstone. È stato progettato per aiutare le organizzazioni di tutte le dimensioni a comprendere come sfruttare
nuove tattiche e semplici strumenti di intelligenza artificiale per reclutare, fidelizzare e attivare gli affiliati in modo più efficace. L’Academy offrirà un mix di apprendimento pratico, valutazioni tattiche e lezioni personalizzate, offrendo ai manager di affiliazione un’opportunità preziosissima per imparare dai leader dell’industria.
Per riprendere l’intuizione fornita da Lee-Ann, in un’industria in continua evoluzione e alimentata dall’adozione tempestiva di nuove tecnologie, le aziende e i manager di affiliazione devono continuare ad aggiornarsi per rimanere competitivi. Il divario tra i manager di affiliazione che si avvalgono dell’intelligenza artificiale e coloro che si affidano esclusivamente ai metodi tradizionali aumenta di mese in mese. L’ Igb Affiliate Manager Academy fornirà un ponte per garantire che le aziende siano dalla parte giusta di questo divario.”
Che tipo di assistenza riceveranno le startup durante Igb Live?
“Lo Startup summit è una nuova iniziativa per il 2025. Offrirà alle nuove imprese preziose opportunità di incontro con investitori istituzionali di capitale di rischio e di capitale privato di alto livello. Organizzato in collaborazione con Defy the Odds, l’evento offrirà opportunità di networking privato, tavole rotonde, panel e incontri informali, dando ai leader delle aziende in fase iniziale spunti e contatti utili per accompagnare le loro iniziative dall’ideazione alla realizzazione.
Lavorando con la comunità delle startup, sappiamo che le nuove imprese hanno difficoltà a reperire finanziamenti, incontrare mentori ed entrare nell’industria. Allo stesso modo, agli investitori manca un ambiente centralizzato, professionale e solidale in cui entrare in contatto con imprenditori di talento e, nel frattempo, ottenere un accesso anticipato alle startup all’avanguardia dell’iGaming.
Il pubblico di riferimento include investitori e vice presidenti alla ricerca della prossima grande idea, imprenditori e startup in cerca di spunti e finanziamenti, leader dell’industria che desiderano entrare in contatto con la prossima ondata di innovatori e professionisti dello sviluppo aziendale che esplorano collaborazioni strategiche. Lo streaming accessibile solo su invito includerà workshop pratici condotti da investitori e fondatori di successo che forniranno strategie concrete per far crescere una startup.”
Come verrà affrontato il tema della sostenibilità?
“Fiere di livello mondiale come Igb Live offrono una potente piattaforma di coinvolgimento. L’opportunità di riunire l’industria internazionale con i suoi relatori in un ambiente professionale è fondamentale per garantire che la regolamentazione del gioco offra solidi impegni a tutela dei player, all’interno di un quadro progressivo che consenta all’in-
dustria di crescere. Luglio vedrà il maggiore impegno per il gioco sostenibile nell’edizione di Igb Live. La Sustainable gambling zone (Sgz) riflette le più recenti riflessioni sulla tutela dei giocatori. I pod Sgz presenteranno un mix di aziende no-profit e del settore privato che hanno l’obiettivo condiviso di sviluppare tecnologie per un gioco più sicuro nell’industria dell’iGaming. A Sgz ci sarà anche un programma di contenuti di alto livello che fungerà da punto di contatto tra regolatori e decisori politici. Rimaniamo fermamente impegnati a sostenere un gioco più sicuro e la promozione dei mercati regolamentati.”
Un evento importante anche per il networking. Anche in questo caso, il cambio di sede offre nuove opportunità per l’intero settore?
“Igb Live è rinomata per essere un importante centro di networking e per il 2025 lanceremo la London iGaming Week. Sarà un’opportunità straordinaria per l’industria globale di riunirsi per una settimana di connessioni, innovazione e festeggiamenti, riunendo i migliori operatori, affiliati, sviluppatori di giochi, fornitori e investitori. Una nuova e straordinaria funzionalità di social e business networking sul lungomare sarà un elemento fondamentale dell’esperienza Igb Live 2025. Situata vicino agli storici Royal Docks, la London Waterfront experience prevederà l’acquisizione di Igb Live dello Street Kitchen and Bar, parte del quartiere di intrattenimento Dock Edge ‘Immerse Ldn’ di Excel. Includerà una serie di attività di intrattenimento, inclusa una chiatta centrale che sarà ormeggiata sul bordo del molo.
Con le temperature di luglio a Londra che raggiungono i 25°C, la Waterfront Experience fungerà da dinamico spazio di networking e socializzazione. Aperta per tutta la durata della fiera, offrirà una vivace svolta ispirata a Londra sulle opportunità sociali e commerciali che l’industria apprezza di Igb Live.”
Infine, qual è il suo messaggio per i membri dell’industria che stanno pensando di partecipare a Igb Live London?
“Se si lavora nell’iGaming e si sta cercando la prossima opportunità dopo Ice e Igb Affiliate Barcelona per incontrare e fare affari con i migliori investitori globali dell’iGaming e con gli operatori, fornitori, venditori tecnologici e gli affiliati più influenti nel più grande mercato regolamentato al mondo, Igb Live è un appuntamento imperdibile. È l’evento di iGaming in più rapida crescita al mondo e vedrete un pubblico incredibilmente eterogeneo di figure importanti in diversi ruoli lavorativi. Igb Live è un evento in cui si concludono affari e il trasferimento a Londra apre una delle reti di investimento più ricche al mondo, sbloccando un enorme potenziale di crescita per i nostri clienti e offrendo a chiunque abbia partecipato a Ice e igb Affiliate Barcelona 2025 un pubblico nuovo e diversificato con cui entrare in contatto a Londra. Sarà una celebrazione fantastica e memorabile sia per l’industria che per la città di Londra: ci vediamo a luglio!”
Tra le aziende che non mancheranno a questa prima edizione dell’Igb Live di Londra un occhio di riguardo va a Egt Digital che in questa sede presenterà le novità più importanti del suo portfolio. Carmen Faggiano, commercial manager for Italy di Egt Digital, spiega come avverrà la partecipazione a questo evento tanto atteso illustrando anche le ultime novità dell’azienda.
Egt Digital parteciperà a Igb Live. Può condividere con noi quali prodotti presenterete durante l’evento e cosa ne pensate della nuova sede di Londra?
“Egt Digital è pronta a presentare le straordinarie novità del suo portfolio insieme ai suoi prodotti più venduti all’edizione di quest’anno di Igb Live. I punti salienti della nostra selezione saranno le nostre nuove offerte di gioco e jackpot. Oltre ai noti Bell Link, Clover Chance, High Cash e Single Progressive Jackpot, che includono oltre 140 giochi consolidati, presenteremo la nuova aggiunta alla famiglia di jackpot di Egt Digital - il misterioso Gods & Kings Link a 4 livelli. Mostrerà i suoi primi due titoli - Glorious Alexander e Ape of Luck, che cattureranno l’attenzione dei nostri visitatori con la combinazione di un design accattivante unito da alte probabilità di vincita e bonus interessanti.
Anche la piattaforma di scommesse ‘tutto in uno’ sviluppata internamente da Egt Digital, X-Nave, introdurrà aggiornamenti e nuove funzionalità nei suoi quattro moduli principali: Prodotto sportivo, Aggregatore di gioco, Motore Crm e Gateway di pagamento. Ognuno di essi può funzionare come parte della soluzione completa o indipendentemente, poichè consentono l’integrazione con sviluppi di terze parti.
Per quanto riguarda la nuova sede dell’esposizione, la conosciamo molto bene grazie ad Ice e credo che ci offrirà condizioni eccellenti per organizzare un altro evento Igb di successo.”
Egt Digital ha appena annunciato la sua collaborazione con Replatz. Vuole raccontarci di più su questa collaborazione?
“Siamo molto lieti che il rinomato operatore Replatz abbia recentemente scelto di fidarsi di noi e, come conseguenza, i clienti del loro sito Fastbet hanno ora l’opportunità
di usufruire delle nostre soluzioni di casinò altamente performanti. Questa partnership è sicuramente un’eccellente referenza per noi e apre la strada ad altri attori chiave nel mercato.”
Quali sono stati finora i vostri prodotti di maggior successo in Italia?
“Sono lieta di dire che i nostri giochi stanno rapidamente guadagnando popolarità nel mercato locale e sono già tra i preferiti in diversi siti di scommesse del Paese. Se dovessi nominare i nostri prodotti di punta in Italia, direi che sono i jackpot Bell Link e Clover Chance. Bell Link attrae i giocatori con i suoi titoli classici preferiti, tra cui spiccano 40 Shining Crown Bell Link, 20 Super Hot Bell Link, 5 Dazzling Hot Bell Link e 40 Zodiac Wheel Bell Link.
Clover Chance offre un ricco mix di giochi classici e tematici, in linea con le esigenze e i requisiti di diverse tipologie di giocatori. Alcuni dei titoli più popolari di questo jackpot sono 10 Shining Diamond, 20 Super Fruits, 100 Burning Clover e Shining Crown. Anche High Cash, con i suoi quattro giochi avvincenti, suscita grande interesse tra gli appassionati di grandi vincite e avventure in mondi mitologici.”
A livello internazionale, quali sono i mercati su cui vi concentrerete nel prossimo futuro?
“I prodotti di Egt Digital sono attualmente presenti in oltre cinquanta paesi in tutto il mondo e puntiamo a continuare a espanderci in nuove giurisdizioni. Oltre al Brasile, dove abbiamo già diverse integrazioni, che sarà senza dubbio una delle nostre massime priorità nel prossimo futuro, ci concentreremo su diversi altri mercati in Europa, Africa, Nord e Sud America, dove vediamo un grande potenziale per le nostre soluzioni iGaming. Naturalmente questo andrà di pari passo con il rafforzamento delle nostre posizioni in mercati tradizionalmente forti, come l’Italia, dove ci siamo già affermati come uno dei fornitori preferiti di contenuti di gioco online di alta qualità.” (Cc)
ue giorni intensi per creare sinergie, conoscere e presentare le ultime novità. Dal 2 al 3 luglio si svolge a Londra l’Igb Live che ospita molte aziende rilevanti del mondo del gioco, tra cui Altenar, prestigioso fornitore di software per scommesse. Ci racconta questa esperienza il senior sales manager, Vagelis Bairlis: “Questo evento attrae partecipanti da tutta Europa, per questo saremo presenti in modo significativo a Londra, con membri dei nostri team che si occupano di prodotto, gestione
conto e vendite. Presenteremo la nostra lobby di corse autonoma, che ben si adatta al mercato del Regno Unito. Molte delle nostre recenti innovazioni - come i mercati veloci e il nostro modulo tipster - possono però essere utilizzate dagli operatori di qualsiasi regione e possono rappresentare importanti differenziali nei mercati competitivi”.
Bairlis analizza anche la ristrutturazione del terminale per scommesse self-service aggiungendo che “è stato trasformato in un innovativo centro di intrattenimento che offre una gamma di funzionalità avanzate. Queste includono l’integrazione dei pagamenti con Qr senza soluzione di continuità tramite app mobile, l’interazione bidirezionale tra due touchscreen, la possibilità di streaming live, promozioni esclusive e molto altro. Queste
l’interazione per gli utenti
ra gli operatori che prendono parte alla prima edizione dell’Igb Live a Londra, Amusnet occupa un ruolo di primo piano. A raccontarci questa esperienza è Polina Nedyalkova, direttrice di Amusnet Italia: “Igb Live è un evento chiave per il nostro calendario. Nel settore dei casinò online presenteremo titoli di grande successo come Candy Palace, Sparta Legend, Caramelo Sortudo. Per quanto riguarda i casinò live Showtime Roulette e Football Thrill mirano a migliorare l’esperienza di gioco attraverso un gameplay dinamico e ambienti progettati su misura. I visitatori potranno scoprire la serie di cabinet per slot Type S di Amusnet, sviluppata per soddisfare i più elevati standard del settore del gioco terrestre. Partecipare a Igb Live ci consente di rafforzare le partnership, mostrare il nostro impegno per l’eccellenza nel gaming e rimanere
allineati alle tendenze del settore”. Tra gli obiettivi dell’azienda Nedyalkova evidenzia quello di “migliorare l’esperienza di gioco. Ci impegniamo a fornire strumenti avanzati che aiutino gli operatori a migliorare l’interazione e la fidelizzazione degli utenti. Un altro obiettivo importante è il lancio dei nostri strumenti per i tornei, una funzionalità di coinvolgimento dinamico che permette agli operatori di organizzare competizioni in tempo reale su una vasta gamma di slot, consentendo configurazioni flessibili in termini di durata e struttura dei premi. Inolte abbiamo introdotto Golden Coins Link, la nostra nuova esperienza con jackpot progressivo”.
Nedyalkova conclude con uno
innovazioni migliorano significativamente l’esperienza utente, offrendo sia praticità che coinvolgimento a livello di terminale o di soluzione omnicanale”.
In ultimo, ma non per importanza, c’è la funzione Early Payout che “consente agli utenti di piazzare le proprie scommesse come vincenti su mercati predeterminati se vengono soddisfatte determinate condizioni, come un vantaggio di due gol nel calcio. La promozione è personalizzabile e gli operatori possono scegliere quali sport, categorie e campionati includere. È una funzionalità popolare in altri mercati in tutto il mondo e puntiamo a renderla disponibile ai nostri clienti in Italia. Siamo concentrati sull’innovazione e continuiamo a rilasciare nuove funzionalità che migliorano l’esperienza utente e generano maggiori ricavi per i nostri clienti”. (Cc)
sguardo all’Italia sottolineando: “Ci impegniamo a rafforzare la nostra presenza locale offrendo contenuti che soddisfino le aspettative dei giocatori locali e costruendo partnership a lungo termine. Quest’anno continuiamo ad espandere la nostra presenza in Italia offrendo una vasta selezione di titoli di alta qualità tra cui Coin Gobbler e Orient Story, presentati a maggio, e Secrets of Cairo nel mese di giugno. La nostra strategia a lungo termine si focalizza sulla costruzione di relazioni solide e durature con gli operatori locali e sul supporto alla loro crescita con un portfolio affidabile e certificato. Lo dimostra il riconoscimento agli Italian gaming awards 2025, dove Amusnet è stata nominata Content provider dell’anno”. (Cc)
Eventi
n evento di raccordo per il settore del gaming che non è soltanto una semplice sede espositiva ma il luogo che per due giorni ospiterà i più importanti leader di questo mercato. Presente a all’Igb Live dal 2 al 3 luglio, che per la prima volta si svolge a Londra, c’è Endorphina, tra i principali provider di slot online a livello globale che oltre a essere uno degli operatori leader in questo settore ha in serbo molte novità. L’azienda rafforza infatti la sua presenza nel mercato italiano con la nomina di Alessandro Sposito a country manager Italy. Con oltre quindici anni di esperienza nel settore iGaming e un solido background sia lato operatore che fornitore, porta in Endorphina una profonda conoscenza del mercato, maturata attraverso ruoli chiave in aziende di settore.
Già in azienda dal 2024 come key account manager, nel suo nuovo ruolo sarà responsabile dello sviluppo strategico e operativo dell’azienda nel mercato italiano, con l’obiettivo di espandere la rete di partner, ottimizzare le performance locali e rafforzare la visibilità del portafoglio giochi di Endorphina presso operatori e stakeholder di riferimento.
La nomina di Sposito si inserisce nella strategia di espansione globale di Endorphina, che continua a puntare su figure di comprovata esperienza per rafforzare la propria presenza nei mercati regolamentati. Ed è proprio il nuovo country manager Italy a raccontare a Gioco News come avverrà la partecipazione a Igb Live.
Iniziamo con l’evento. Come si svolgerà la vostra partecipazione e quanto è importante un appuntamento del genere per creare sinergie?
“Come ogni anno, la nostra partecipazione a Igb Live non è una semplice esposizione, ma un vero e proprio show che affrontiamo con la massima creatività e dedizione. Stiamo preparando uno stand unico, che siamo certi diventerà ancora una volta uno dei luoghi più chiacchierati dell’evento. Per ora il concetto rimane segreto, ma potete già trovare accenni e teaser sui nostri social media: tenete gli occhi aperti, sarà emozionante!”
Ci sono dei prodotti in particolare che presenterete nel
corso dell’evento e di cui ci volete parlare?
“Oltre all’aspetto visivo, delizieremo i nostri ospiti con nuovi prodotti esclusivi come sempre, eleganti, originali e altamente desiderabili. Siamo certi che diventeranno un must per tutti coloro che visiteranno il nostro stand. Aggiungo che porteremo una nuova serie di giochi con temi originali, immagini nuove di zecca e meccaniche innovative. Stiamo costantemente evolvendo il nostro prodotto per mantenere i giocatori di tutto il mondo impegnati, entusiasti e in attesa di ogni nuova uscita.”
La sicurezza e la protezione dei giocatori sono aspetti fondamentali del mondo del gioco. Quanto sono importanti per voi questi temi?
“La sicurezza e la tutela dei giocatori sono i pilastri fondamentali del nostro approccio all’iGaming, non solo come requisito, ma come valore fondamentale che sosteniamo in tutte le aree del nostro lavoro. Crediamo che il successo a lungo termine del settore sia possibile solo quando i giocatori si sentono sicuri, protetti e rispettati. Il nostro impegno per la sicurezza delle informazioni è supportato da standard riconosciuti a livello internazionale. Siamo orgogliosi di possedere la certificazione Iso/Iec 27001, che garantisce che i nostri sistemi di protezione dei dati e di gestione del rischio soddisfino i più elevati standard globali. Questa certificazione testimonia la solidità dei nostri processi interni e il nostro approccio proattivo alla salvaguardia dei dati sensibili.”
Tra le novità principali di questo periodo c’è la tua nomina a country manager per l’Italia. Ci vuoi commentare cosa significa per te questo traguardo?
“Sono entusiasta di iniziare questo nuovo capitolo con Endorphina in qualità di country manager per l’Italia. L’Italia è un mercato in continua evoluzione, con grandi potenzialità. Intendo contribuire con passione e competenza alla crescita di Endorphina, offrendo ai nostri partner soluzioni di gioco sempre più innovative e performanti.” (Cc)
In occasione del nuovo Igb Live di Londra di Clarion Gaming, il gaming tricolore torna protagonista con un panel dedicato al nostro mercato
Se il panorama internazionale degli eventi di gaming è pronto ad accogliere la nuova sfida lanciata da Clarion Gaming con la nuova e rinnovata edizione di Igb Live, trasferito da Amsterdam a Londra per questa edizione di luglio 2025, anche il gaming italiano si prepara a una nuova sfida, e pure a una nuova era, con l’assegnazione delle nuove concessioni di gioco online che promettono di delineare un nuovo mercato. Non è quindi un caso se i due eventi, praticamente coincidenti, incrociano le proprie strade, con l’organizzazione di un dibattito all’interno della manifestazione londinese dedicato proprio all’Italia. Del resto, se Igb Live rappresenta l’evento numero uno del settore che connette e celebra l’intera community del gaming online mettendo insieme oltre 15mila operatori, fornitori di tecnologia, affiliati e fornitori di iGaming di alto livello, il mercato italiano, dal canto suo, rappresenta un punto di riferimento e l’oggetto di grande interesse per gli addetti ai lavori dell’industria globale. Ecco quindi che diventa doveroso e inevitabile trattare la “materia” Italia all’interno di Igb Per farlo, insieme al team di Gioco News e Ige – Italian Gaming Expo & Conference, è stato organizzato un panel dal titolo: “Stimolare la crescita del mercato e la strategia di affiliazione in Italia” (i cui dettagli sono riportati nel box in pagina), nel quale intervengono i princi-
convegno di Gn Media / IGE a Igb Live! London
3 luglio 2025 – 11:40 -12:20
STIMOLARE LA CRESCITA DEL MERCATO E LA STRATEGIA DI AFFILIAZIONE IN ITALIA
Speakers:
Welcome by: Alessio Crisantemi, Chairman & co-founder Gn Media/Italian Gaming Expo & Conference
- Marco Tiso, Managing Director Sisal
- Simone Occhiuzzi, Digital Director Lottomatica Group
- Danilo Di Tota, Ceo DT9 Group
- Morten Marcussen, Ceo PowerMediaGroup
Moderator: Mauro De Fabritiis, Founder Mdf Partners
pali operatori italiani (Sisal e Lottomatica) insieme alle società di affiliazione e marketing per affrontare sotto vari profili l’evoluzione del mercato, le tendenze promozionali all’orizzonte e come operatori e affiliati possono presentare una strategia differenziata per entrare, crescere e distinguersi dalla concorrenza.
In particolare, tra gli obiettivi della sessione di contenuto, quello di analizzare le opportunità del mercato italiano, osservato l’elevato coinvolgimento, la possibile revoca dei divieti pubblicitari e la fiducia degli investitori. Capire come affrontare le sfide legate a: sovrasaturazione, scalabilità e sopravvivenza. Oltre a costruire una strategia promozionale per il successo: con nuovi modelli per affiliati e operatori. che stanno plasmando il futuro del settore, insieme ad esperti nello sviluppo di strategie di successo per entrare in nuovi mercati, ridurre la spesa pubblicitaria e distinguersi dalla concorrenza.
“L’Italia vanta uno dei mercati di gambing più dominanti e in più rapida crescita in Europa, con 50 nuove licenze online rilasciate e un tasso di crescita annuo previsto del Ggr (Gross Gaming Revenue) del 5,52 percento dal 2024 al 2029”, come scrivono gli organizzatori di Igb nella presentazione del panel. “Tuttavia, con la reputazione di favorire gli operatori locali e uno dei quadri normativi più restrittivi per raggiungere nuovi operatori, come è possibile entrare con successo e assicurarsi una crescita di scala? Mentre il modello di affiliazione tradizionale sta scomparendo, cedendo il passo al programmatic, l’Italia rimane soggetta a severe restrizioni pubblicitarie, ma il mercato è in rapida evoluzione”. Proprio per queste ragioni e questi punti chiave per capire a fondo il nostro mercato, l’appuntamento diventa imperdibile, non soltanto per gli operatori esteri, tenendo conto del periodo particolarmente delicato e importante che sta vivendo il nostro settore.” (Ac)
Neil Shih, managing director di Sigma Asia, evidenzia la crescita dell’evento, giunto alla sua terza edizione
Il Sigma Asia Summit 2025, che dal 1° al 4 giugno riunisce a Manila, cpaitale delle Filippine, migliaia di operatori, investitori e innovatori, è uno degli eventi più attesi del settore gaming. Con un’agenda strutturata e un’ampia rete di connessioni, il summit riflette la crescita dell’iGaming in Asia e le sue prospettive future. Ne parliamo con Neil Shih, managing director di Sigma Asia. Quali sono le caratteristiche principali che distinguono il Sigma Asia Summit di quest’anno dalle edizioni precedenti?
“Il summit di Sigma Asia di quest’anno a Manila è il più ambizioso di sempre, attendiamo oltre 20.000 delegati e 3.800 operatori. C’è uno spazio ancora più ampio tutto dedicato al gioco terrestre, dove si incontrano i settori B2B, B2C e terrestre. Tra i temi ci sarà quello dell’innovazione intersettoriale, con verticali integrate come intelligenza artificiale, blockchain e fintech. Tra le novità, un match-making esclusivo per i dirigenti, lounge di networking personalizzate e una maggiore attenzione al coinvolgimento normativo in tutta l’Asia. A completamento del summit, due ritiri: l’Affiliate Retreat, che si svolge in un’isola paradisiaca sull’isola di Boracay, e il Land-based Retreat, che si svolge in concomitanza con l’evento di Manila. Ma siamo entusiasti di organizzare anche un torneo di poker presso l’iconico Okada Manila, pensato per favorire la conclusione di accordi informali e approfondire le reti professionali in un ambiente rilassato e strategico. Quest’anno poi abbiamo aperto un ulteriore evento di pre-registrazione per gli espositori, consentendo loro di ritirare il badge in anticipo e saltare le code del primo giorno.”
Parlando dell’Asia quali sono i mercati emergenti o con le maggiori potenzialità che meritano attenzione?
“Mercati come Filippine, Sri Lanka, India e Thailandia stanno vivendo un momento di notevole slancio, con quadri normativi in rapida evoluzione. Sigma Asia si posiziona al centro di questa crescita ospitando un summit a Manila, un centro rinomato per il gaming, che offre una piattaforma per investimenti, dialogo sulla conformità e creazione di partnership regionali. Questo sarà il nostro terzo evento nelle
Filippine, con una partecipazione in costante crescita, dalle 5.000 persone del nostro anno di debutto a oltre 20.000 nel 2025. Oltre a Manila, la nostra presenza si sta espandendo, con un evento inaugurale a Colombo, in Sri Lanka, a dicembre, che rafforzerà il nostro ruolo nel connettere gli stakeholder in tutta l’Asia attraverso una solida rete globale.”
Può condividere approfondimenti sul posizionamento globale di Sigma Asia rispetto ad altri importanti summit del gaming in tutto il mondo?
“Sigma Asia è diventato un evento nel calendario globale del gaming, strategicamente ospitato a Manila, ormai identificata come polo significativo per il settore. La tempistica e la sede del summit sono in linea con la crescente importanza della regione, dimostrandosi un catalizzatore per diversi noti organizzatori di eventi del settore del gaming, che hanno confermato la loro presenza a Manila. In particolare ci sarà la seconda edizione dei prestigiosi Global gaming awards Asia-Pacific, a ulteriore conferma del ruolo della città come punto di riferimento per i leader del settore a livello mondiale.”
Chi può segnalare tra le personalità importanti che intervengono all’evento?
“Sono in programma incontri con operatori di alto livello, autorità di regolamentazione e innovatori come Joe Pisano, George Wong e Borislav Manislov. Ci saranno panel su regolamentazione, Web3 gaming, innovazione responsabile e strategia, per dare spunti sulle opportunità e le sfide più urgenti che stanno plasmando il panorama del gaming asiatico. Previsto anche un focus group cruciale tra dirigenti di alto livello, progettato per promuovere il dialogo sulle strategie regionali di investimento, l’evoluzione della conformità e la pianificazione commerciale a lungo termine.”
Quali sono gli eventi più attesi previsti per il summit di quest’anno?
“Tra gli eventi di spicco figurano i prestigiosi Sigma Asia awards, oltre a un fitto programma di cene Vip, iGathering e incontri di alto livello. Inoltre, la Fondazione Sigma segna una pietra miliare significativa nelle nostre iniziative benefiche e di impatto sociale con l’inaugurazione del Batiawan Community Centre a Bataan, nello Zambales, che fornisce servizi educativi e sociali essenziali al popolo Aetas.” (Dd)
Cristian Robalino Vp Marketing, Americas a Sbc analizza il Canadian gaming summit: “Un evento dal grande impatto”
Per un Paese grande ed esteso come il Canada il Canadian gaming summit (Cgs) è senza dubbio l’evento più atteso per il settore del gioco. Ogni anno infatti attrae le più importanti figure legate al settore del gaming e delle scommesse e non sarà da meno in questa edizione che si svolgerà dal 17 al 19 giugno 2025 presso il Metro Toronto Convention Centre. Quello canadese è infatti un mercato che in questo periodo sta vivendo un’evoluzione cruciale, ragion per cui un raduno del genere offre l’opportunità di fare il punto della situazione e di conoscere nel dettaglio lo stato dell’arte. Nel corso del precedente summit il ministro dei Servizi dell’Alberta e della Riduzione della Burocrazia aveva annunciando la decisione della provincia di adottare il modello di libero mercato dell’Ontario, un cambiamento epocale nel panorama normativo del settore. E ora a distanza di un anno l’aspettativa è quella di raggiungere 3mila professionisti per una tre giorni ricca di argomenti tra business, formazione e networking dove non mancheranno affiliati, fornitori, enti regolatori, esperti di conformità e organizzazioni sportive. In altre parole è prevista la partecipazione di un intero ecosistema in un evento che sarà ricco di spunti. A raccontarci come verranno strutturate queste giornate è Cristian Robalino Vp Marketing, Americas a Sbc.
Il Canadian gaming summit è senza dubbio uno degli eventi più importanti per il mercato del gaming in Canada. Quali sono le sue aspettative?
“Quest’anno ci aspettiamo un evento di grande impatto, con la partecipazione di importanti decision maker del settore, tra cui dirigenti di importanti operatori, fornitori, autorità di regolamentazione ed enti governativi. Una delle caratteristiche principali
è la Crown Corporations Lounge nell’area espositiva, che offre uno spazio unico per il networking di alto livello. Per le aziende europee che desiderano entrare o espandersi nel mercato canadese, soprattutto in regioni come l’Alberta, in vista della regolamentazione in arrivo, questo summit offre un’opportunità senza pari per creare connessioni e acquisire conoscenze fondamentali sul mercato.”
Quali saranno i principali argomenti che verranno discussi nelle conferenze durante l’evento?
“Il programma della conferenza copre un’ampia gamma di temi, tra cui le tendenze normative emergenti, il First Nations gaming, l’innovazione nelle scommesse sportive, i pagamenti e la conformità e il gioco responsabile. Una sessione di spicco che si prevede susciterà notevole interesse è il panel incentrato sull’Alberta, che esplorerà l’evoluzione del quadro normativo della provincia e il potenziale di espansione dell’iGaming. Con l’Alberta che sta diventando un mercato sempre più attraente, questa discussione sarà fondamentale per le aziende che desiderano allinearsi alle future opportunità di crescita nella regione.”
Come saranno organizzati gli interventi? Vorrebbe parlarci anche del programma?
“Il Canadian Gaming Summit 2025 è strutturato per offrire un’esperienza completa e coinvolgente a tutti i partecipanti. La conferenza si articolerà in sei sezioni dedicate, ciascuna incentrata su aree cruciali del settore del gaming: leadership, tutela dei giocatori, scommesse sportive e casinò, pubblicità e affiliazione, pagamenti e conformità e cybersecurity (presentata da Olg).
Ogni sezione includerà un mix di discorsi programmatici, tavole rotonde e workshop interattivi, consentendo un approfondimento degli argomenti e la partecipazione attiva dei partecipanti. In particolare, il summit affronterà questioni urgenti come la potenziale apertura del mercato iGaming dell’Alberta, le implicazioni del disegno di legge S-269 e l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle strategie di tutela dei giocatori. Oltre alle sessioni della conferenza, il summit offrirà ampie opportunità di networking diurne e notturne.” (Cc)
Italia continua a essere un pilastro della strategia globale di Amusnet. Essendo uno dei mercati regolamentati più importanti per l’azienda, Amusnet ha costantemente rafforzato la sua presenza locale attraverso partnership a lungo termine con gli operatori, la piena conformità normativa e l’attenzione all’offerta di un’esperienza di gioco migliorata.
“L’Italia è uno dei nostri mercati regolamentati chiave e rimaniamo profondamente impegnati a fornire contenuti che soddisfino le aspettative dei giocatori locali, costruendo al contempo partnership a lungo termine con gli operatori”, afferma Polina Nedyalkova, direttrice di Amusnet Italia.
Questo impegno è stato recentemente riconosciu-
to agli Italian Gaming Awards 2025, dove Amusnet Italia è stata nominata Content provider dell’anno, a dimostrazione sia della solidità del suo portfolio che della fiducia che ha coltivato nel settore. Il riconoscimento si basa sul continuo successo dell’azienda sul mercato, dopo il riconoscimento ottenuto lo scorso anno come Fornitore di contenuti per casinò dell’anno agli Egr Italy Awards, per il secondo anno consecutivo.
“Questi premi riflettono il duro lavoro del nostro team italiano, la solidità del nostro portfolio e la stretta collaborazione che abbiamo instaurato con gli operatori locali. Ci motivano a continuare ad alzare l’asticella e a supportare la crescita dei nostri partner”, aggiunge Nedyalkova.
Eccellenza di prodotto e preferiti locali All’inizio di quest’anno, Amusnet ha introdotto il suo ultimo strumento promozionale, Tournaments, progettato per migliorare le prestazioni degli operatori e aumentare il coinvolgimento dei giocatori. Già disponibile per i clienti in Italia, Tournaments riflette il costante impegno dell’azienda verso l’eccellenza, supportando i partner nell’affrontare un panorama competitivo e nel raggiungere una crescita sostenibile nel dinamico settore del gioco online.
Lo strumento si distingue per la sua interfaccia intuitiva, la perfetta integrazione e i formati di torneo
personalizzabili, offrendo una soluzione potente per migliorare l’esperienza dei giocatori e aumentare la fidelizzazione. Con Tournaments, gli operatori possono lanciare senza sforzo competizioni coinvolgenti e dinamiche che catturano l’interesse dei giocatori e incoraggiano la partecipazione continuativa, il tutto personalizzando regole, premi e criteri di vincita per soddisfare le preferenze del loro pubblico di riferimento.
Prossime uscite
“Quest’anno ci concentriamo sull’espansione della nostra presenza in Italia offrendo una vasta selezione di titoli di alta qualità progettati per soddisfare le aspettative dei giocatori locali. A maggio abbiamo lanciato Coin Gobbler e Orient Story, che combinano un gameplay intuitivo, meccaniche coinvolgenti e una grafica eccezionale. A giugno seguirà Secrets of Cairo, una slot a tema avventura sviluppata per offrire un’esperienza immersiva e un intrattenimento appagante”, afferma Polina Nedyalkova.
Coin Gobbler, l’ultima aggiunta al portfolio di Amusnet Italia, è una slot con pagamenti a cluster progettata per offrire un’esperienza di gioco innovativa e coinvolgente. Con un layout a rulli 6x6 e una meccanica di pagamento basata su cluster, il gioco sostituisce le linee di pagamento tradizionali per rendere il gameplay più coinvolgente, interattivo e divertente. I giocatori si uniranno a Oscar e al suo amato compagno, il maialino dorato, in un’avventura colorata piena di vivaci simboli fruttati, monete scintillanti e accattivanti funzionalità speciali, come Giri gratuiti progressivi e Bonus acquisto.
A maggio ha debuttato anche Orient Story, un’avvincente video slot che trasporta i giocatori attraverso le sabbie del deserto nell’incantevole mondo di Aladino e della sua lampada magica. I giocatori potranno librarsi su un tappeto magico attraverso cinque rulli e 15 linee di pagamento, incontrando personaggi come la Principessa, il Sultano e il Genio. Contraddistinto da una grafica elaborata ed effetti sonori coinvolgenti, il gioco offre un’esperienza memorabile, ulteriormente arricchita da funzionalità come Premi rullo dinamici, Giri gratuiti e Respin con Simbolo espandibile. Guardando al futuro, gli appassionati della storia dell’Antico Egitto possono aspettarsi la release di Secrets of Cairo, un entusiasmante titolo di prossima uscita di Amusnet Italia. Questa coinvolgente video slot invita i giocatori a esplorare un mondo di faraoni, divinità egizie e tesori nascosti, avvolti in un tema visivamente sbalorditivo e in un suggestivo paesaggio sonoro. Con cinque rulli e 100 linee di pagamento fisse, il gioco offre un’avventura emozionante con gratificanti funzionalità speciali come i Giri gratuiti. Il continuo investimento di Amusnet nel mercato italiano riflette un approccio strategico a lungo termine incentrato sull’eccellenza operativa, l’allineamento normativo e solide partnership locali. Offrendo costantemente contenuti certificati, supportando le performance dei partner attraverso diversi strumenti promozionali e ampliando il proprio portfolio in linea con la domanda del mercato, l’azienda rafforza la sua posizione di leader di settore affidabile e di forte forza competitiva nel panorama iGaming italiano e non solo.”
Il riassetto del gioco fisico è condizione necessaria ma non sufficiente per garantire un futuro al settore degli apparecchi da intrattenimento. Lo dicono i numeri.
di Alessio Crisantemi
Se la riforma del gioco pubblico attesa con trepidazione dagli addetti ai lavori del comparto terrestre rappresenta un passo indispensabile per poter mantenere un presidio di gioco “fisico” nel prossimo futuro, allo stato attuale appare sempre più evidente che il riordino, così come immaginato e descritto finora, non sembra più neppure sufficiente. Per garantire un futuro sostenibile al segmeneto di slot e Vlt (ma soprattutto per le prime) serve anche un intervento sulla tassazione per scongiurare la crisi sempre più evidente del settore e consentire alla filiera gli investimenti necessari per la sostituzione degli apparecchi che sarà imposta dal passaggio alle nuove concessioni.
A dirlo, oggi, sono (anche) i numeri, che diventano sempre più evidenti e preoccupanti. Come evidenziato dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli in occasione dei recenti Stati generali del regolatore, la “raccolta” - ovvero il totale delle somme giocate in una certa unità di tempo - nel 2024 il volume complessivo è stata di 157,45 miliardi di euro con un incremento del 6,59 percento rispetto al 2023. Ma nonostante l’apparente performance positiva, nello stesso anno si è anche registrata per la prima volta una leggera flessione al ribasso delle entrate erariali, pari allo 0,6 percento rispetto al 2023. Tutto questo è imputabile proprio alle prestazioni negative degli apparecchi, dove c’è stata una lieve riduzione del volume di gioco. Mentre nel settore delle scommesse virtuali e in quello dei giochi online, invece, si assiste a un progressivo e sempre più netto incremento dei volumi, con un corrispondente aumento delle entrate erariali (rispettivamente +18,14 percento e +16,73 percento). Ma siccome gli apparecchi rappresentano ancora oggi circa il 56 percento dei volumi complessivi di gioco, la riduzione delle entrate nel segmento si traduce inevitabilmente in una riduzione dell’intero comparto.
Non solo. Stando ai dati che riveliamo qui in anteprima, da un’analisi della rete dei concessionari italiani, il tasso medio di riduzione della raccolta del segmento apparecchi nel 2024 è stato di -3,2 percento nel 2024 rispetto all’anno precedente. Con il contributo più pesante attribuibile alle Awp (-5,8 percento) e una lieve flessione delle Vlt di appena mezzo punto. A provocare
però l’allarme, oggi, è il trend di ulteriore declino registrato dal segmento, con le stime relative al primo trimestre del 2025 che parlano di un -7,5 percento delle Awp rispetto al 2024 e di -3,5 percento delle Vlt nello stesso periodo di riferimento. Dati, questi, che non possono più passare inosservati, neanche agli occhi del legislatore. Sì, perché ciò significa che, già nel 2024, si sono persi ben 245 milioni di euro di Preu (Prelievo erariale unico) dal segmento, e se il trend di decrescita dell’anno corrente si dovesse consolidare, significherebbe bruciare 70 milioni di euro ad ogni trimestre. E tanto basta per capire che il segmento, a queste condizioni, non può più stare in piedi. Per questo diventa impossibile anche soltanto immaginare la sostituzione delle slot che si dovrà eseguire a partire dal 2027 dopo l’assegnazione delle nuove concessioni previste dalla legge.
Se la nuova generazioni di slot “da remoto” che il regolatore dovrà realizzare a partire dal prossimo anno sarà, come noto, con parametri di gioco invariati rispetto alla precedente e se anche la tassazione, come appare oggi, rimarrà inalterata, diventa evidente che i gestori, cioè i soggetti chiamati a investire i propri denari per acquistare le nuova macchine, tarderanno il più possibile la sostituzione, essendo un passaggio oneroso e venendo da un periodo di forte sofferenza economica. Ecco quindi che l’unica possibilità per incentivare il ricambio delle slot e accelerare il processo diventa quella di concedere uno sconto del Preu sulle nuove macchine: un incentivo che farebbe correre chiunque a procedere con il ricambio, consentendo così allo Stato di perseguire l’obiettivo che si era prefissato attraverso l’introduzione di una nuova generazione di slot, cioè quello di una maggiore sicurezza che si vuole attribuire alle nuove macchine. Visto che le precedenti, cioè le attuali, sono equipaggiate di tecnologie risalenti ormai a venti anni fa: ovvero, un’era geologica pensando ai ritmi di oggi a cui viaggia l’informatica.
Ma se proprio non si vuole procedere con lo sconto sul prelievo, si potrebbe sempre fare un passo ancora più approfondito e sistemico, attraverso una (vera) riforma fiscale, introducendo cioè la tassazione sul margine (già applicata a tutti gli altri giochi) anche sulle slot. Rendendo la tassazione variabile in base alle performance e con il rischio in capo alle imprese (come avviene nel resto del mondo) che garantirebbe maggiore flessibilità e sicura sostenibilità. Proprio come chiede l’industria da tempo, ma invano. Che sia questo il momento giusto?
Raccolta Apparecchi da intrattenimento (ADI)*
Nel generale riordino del comparto del gaming previsto dalla legge Delega, essa può e deve rappresentare uno “spartiacque” fondamentale nel contrasto al gioco d’azzardo patologico e alle organizzazioni criminali
ono passati più di vent’anni dall’avvento, in Italia, delle new slot di cui al comma 6 lett. a) dell’art. 110 del Tulps e più di dieci anni dall’entrata sul mercato delle videolottery (di cui al comma 6 lett. b) installabili solo nelle sale “per adulti”.
In questi anni sono stati pubblicati centinaia di studi e ricerche sul tema del contrasto al gioco d’azzardo patologico che hanno evidenziato e denunciato i gravi errori commessi dai governi e dalle amministrazioni periferiche nell’adozione di misure volte esclusivamente a limitare il gioco legale o relegarlo in aree periferiche lontane dai cosiddetti luoghi sensibili. Battaglia rivolta quasi esclusivamente contro gli apparecchi che pure rappresentano la maggiore fonte di entrate erariali (il decreto Dignità del 2018 coniò il logo “no slot” quale marchio virtuoso per i locali che avessero estromesso gli apparecchi da gioco). Continuando a premiare invece altre tipologie di gioco altrettanto letali per i giocatori patologici.
Con la contraddizione di continuare ad aumentare il prelievo erariale sugli apparecchi per far fronte alle annuali esigenze di bilancio e, quale contraltare ancora più deleterio, ridurre le percentuali di vincita (pay out).
Come noto, il Preu sulle Awp, comprensivo del canone di concessione, è passato dal 13,5 percento nel 2004 all’odierno 24,8 percento delle somme giocate (che equivale
a oltre il 70 percento del margine della raccolta detratte le vincite); il pay out si è ridotto dal 75 percento al 65 percento sempre delle somme giocate. Lo stesso per le Vlt, con un prelievo passato dal 2 percento al 8,6 percento del bet e un pay out mediamente ridottosi da oltre il 90 percento a meno del 85 percento considerando anche la fantomatica “tassa della fortuna”.
Così gli apparecchi sono diventati strumenti sempre meno di intrattenimento e sempre più di azzardo, con una migrazione dei giocatori abituali ad altre tipologie di gioco e un incremento dei giocatori più fragili (che notoriamente “inseguono” le perdite), con una progressiva riduzione anche delle entrate erariali come evidenziato dai dati ufficiali dell’ultimo biennio.
LA RIFORMA FISCALE
Occorre quindi una scelta drastica del legislatore fiscale per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Delega: mantenere le entrate erariali, contrastare il gioco illegale e tutelare i giocatori più fragili. Operando sulle aliquote di prelievo e restituzione di vincite.
La soluzione ideale sarebbe quella di prevedere una tassazione sul margine (al pari di giochi online e scommesse), a un’aliquota più “equa” non superiore al 50 percento del residuo della raccolta.
In alternativa è necessario ridurre il prelievo erariale riportandolo alle percentuali precedenti al decreto Dignità del 2018:
- per Awp non oltre il 20 percento del coin in;
- per le Vlt non oltre il 5 percento del bet.
In ogni caso è necessario restituire ai giocatori maggiori percentuali di vincita:
- almeno al 70 percento delle somme inserite per le Awp e il 90 percento per Vlt.
Solo così potrà essere preservato il gettito erariale; con la retrocessione di una quota di proventi alle regioni da investire in formazione e prevenzione delle dipendenze da gioco. Servono inoltre nuove regolamentazioni tecniche (per gli annunciati nuovi apparecchi Awpr) che innalzino i livelli di sicurezza e prevedano strumenti di funzionamento anche elettronici al fine di ridurre i rischi di rapine e di gestione del contante, con contribuzioni agli operatori (concessionari) che investiranno nei nuovi apparecchi (sotto forma di credito di imposta). Altrimenti la battaglia sarà persa per tutti, tranne che per gli operatori illegali.
Francesco Scardovi
Dottore Commercialista e Revisore legale
Partner Studio Scardovi & Giordani
Consulente Commissione Gioco Illegale 18^ Legislatura fscardovi@scardovigiordani.eu
ECCO IL BILANCIO DELLA STAGIONE SPORTIVA APPENA CONCLUSA MENTRE IL SETTORE DEL BETTING ONLINE È GIUNTO AL CAPOLINEA ED È PRONTO A RIPARTIRE COL RIORDINO DELL’IGAMING VOLUTO DAL LEGISLATORE. L’ANALISI DI NICCOLÒ CARAMATTI, CEO DI FANTASYGAMING.
di Cesare Antonini
un momento cruciale per il betting e il gioco online. Siamo tra la fine della stagione sportiva e il passaggio chiave del riordino proprio del gioco online. Accadrà tutto proprio tra la fine maggio (il termine per la scadenza della presentazione della documentazione per acquisire la concessione è proprio il 31 maggio) e i primi di giugno mentre i bookmaker fanno i conti con un anno sportivo di raccolta quando si chiudono le principali competizioni. Al netto della destagionalizzazione delle scommesse sportive grazie ai tanti prodotti del bouquet autorizzato dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, comunque, il momento è sempre una fase in cui qualcosa cambia.
Ad analizzare questi passaggi delicati e a modo loro storici, è Niccolò Caramatti, Ceo di Fantasygaming, azienda concessionaria che parteciperà al bando del riordino del gioco online e che gestisce i brand Fantasyteam e Sportitaliabet, due portali di igaming “punto it” con tutti i verticali di gioco espressi a ot-
timi livelli.
Partiamo dal riordino del gioco online, ormai in dirittura d’arrivo, con gli operatori che ovviamente cercano di avere le necessarie assicurazioni visti gli ingenti investimenti da stanziare per fare parte del futuro del settore: “La speranza - esordisce Caramatti - è che vi sia chiarezza di termini e regole sia di ingaggio del gioco per la parte tecnica che ancora non è chiara (tante le Faq che Adm deve produrre settimana dopo settimana per dirimere i dubbi degli operatori, Ndr) e sia per la parte fiscale che è quella che sarà più erosiva per le casse degli operatori. Oltre alle elevate imposte e i costi concessori una tantum, assistiamo ad un fortissimo aumento del prelievo sul Ggr con l’extra 3 percento oltre allo 0,5 percento che è stato deciso di applicare dal nulla. Le nuove tasse graveranno del 20 percento in più sull’attività delle aziende. Per non parlare del prelievo sul casinò che passerà dal 25 al 28,5 percento. Purtroppo siamo passivi rispetto a queste decisioni, un po’ troppo passivi, ma la speranza è che, per una volta, questi cambia-
menti siano definitivi per i nove anni della durata della concessione. Insomma, speriamo che non arrivi la Figc o il Coni a batter cassa perché i margini per farlo non ci sono già più.”
Il concetto è sempre quello, la marginalità, se manca, rischia di distruggere il gioco legale e gli operatori: “È molto difficile per un’azienda di gioco rimanere competitiva anche perché ci sono investimenti in più da fare per partecipare al bando di gara oltre alle tasse di cui parlavamoprosegue il Ceo Fantasygaming - tra l’altro gli operatori stavano già seguendo questa strada e avrebbero comunque investito su gioco responsabile, sicurezza sempre legata al primo tema ma più sul back office e avevamo già sviluppato da tempo tutta una serie di soluzioni dettate dal codice etico interno. Adesso sono costi obbligatori ma per noi cambia poco. L’importante è la possibilità di pianificare sul lungo periodo”. Anche parlando di pubblicità l’incertezza persiste: “È un tema estremamente importante e delicato. C’è stata un prima ondata di spot a nostro modo di vedere esagerata che ha attirato l’attenzione di Agcom e della politica. La revisione delle linee guida deve ancora vedere la luce e dovrà arrivare un decreto ma non riusciamo a capire come possa coesistere con il divieto totale imposto dal Dignità e allargarlo come pubblicità sulle maglie di calcio o sui ledwall degli stadi. Abbiamo già analizzato questo tema nei mesi scorsi paventando che si possano aprire mille precedenti e bypassare le regole e fargli perdere il suo significato. Sui tempi crediamo sia difficile avere novità prima della legge di bilancio. Siamo a giugno e affrontare la redazione di contratti pubblicitari per la prossima stagione sarà assai complesso.”
«La speranza è che vi sia chiarezza di termini e regole sia di ingaggio del gioco per la parte tecnica che ancora non è chiara e sia per la parte fiscale che è quella che sarà più erosiva per le casse degli operatori»
squisitamente tecnici serviranno maggiori approfondimenti e ci sono ancora dubbi sulla futura operatività dei concessionari. Un esempio? Il concetto di prima iscrizione in cosa consisterà? Ci saranno limiti sul giocato o solo accorgimenti sulla registrazione o sul riconoscimento del conto gioco? Vanno chiariti poi i limiti sui tempi di gioco ma anche quelli sulla possibilità di ricarica che bloccherebbe e ucciderebbe alcuni giochi per come sono strutturati come il poker. Nonostante queste problematiche siamo positivi sulla dirittura d’arrivo e sulle date certe e siamo pronti a lanciare novità interessanti che comunicheremo prossimamente.”
Un passaggio sul futuro dei competitor e sul field delle licenze che verranno assegnate? Adm continua a essere sicura che una cinquantina di operatori parteciperà al bando: “Saremo sorpresi qualora si arrivasse a questi numeri - analizza Caramatti - secondo le informazioni di cui siamo in possesso e secondo la mia personale opinione, crediamo di arrivare sulle 30 concessioni. L’obiettivo del regolatore è quello di avere poche aziende con cui relazionarsi e riuscire a programmare meglio le attività del settore”.
Sui tempi del riordino Caramatti ha le idee chiare anche se le problematiche tecniche persistono: “Crediamo che i tempi verranno rispettati e i primi mesi 2026 vedremo le prime concessioni andare online. Del resto ci vorrà qualche mese per effettuare gli adeguamenti tecnici e quindi andare online con le nuove licenze. Tuttavia, come detto, sono tantissime le questioni tecniche da smarcare. Sulla presentazione della documentazione per il bando sono stati chiariti tantissimi punti ma qualche incertezza rimane. Sugli aspetti
Abbiamo parlato del futuro ma intanto ci sono da tirare le somme per la stagione sportiva appena andata in archivio: “Il nostro bilancio è davvero positivo. Nell’ultimo mese il payout non è stato certo il migliore dell’anno ma a fine campionato, si sa, tanti risultati sono scontati. Alcune partite, specie quelle di Inter e Napoli, però, hanno riservato brutte sorprese per i nostri scommettitori che avevano puntato con sicurezza su questi due team che invece non hanno pagato come da pronostico riequilibrando un po’ la nostra lavagna. Intanto noi continuiamo a puntare sempre di più sulla diversificazione sul nostro gioco e l’obiettivo è avere un payout sempre più normalizzato nel tempo: gli utenti si devono divertire, giocare in maniera sana e vincere ma noi vogliamo anche stabilità. Per il futuro amplieremo sempre di più l’offerta con giochi nuovi sia nel betting che nel casino. I Crush game hanno vissuto un’esplosione vera, piacciono tantissimo e ne vedremo sempre di più. La mia passione, poi, è sempre stato il poker e vorrei vederlo sempre più al centro dei progetti dei concessionari anche se probabilmente servirebbe uno sforzo importante sulla comunicazione ludica. Noto un grandissimo sviluppo e interesse per i tornei live e anche questo potrebbe essere un tema da approfondire per promuovere anche la sua versione virtuale che dopo il boom del Covid-19 ha perso molti punti percentuali”, conclude Niccolò Caramatti.
PROSEGUE IL VIAGGIO DI GIOCO NEWS NEGLI IPPODROMI
DELLA PENISOLA. ECCO LE STORIE E I PROGETTI DEI
GESTORI DEGLI IMPIANTI DI CASARANO (LE), CASTELLUCCIO
DEI SAURI (FG) E TARANTO.
di Francesca Mancosu
ippica in Puglia vuol dire soprattutto trotto. Lo testimoniano i tre ippodromi della regioneCasarano (Le), Castelluccio dei Sauri (Fg) e Taranto – emblema di questa tradizione. Li abbiamo conosciuti più da vicino grazie ai racconti di chi li gestisce.
Casarano, tanta voglia di crescere e di correre di più
Cominciamo dall’ippodromo di Casarano, che, nella classificazione pubblicata dal ministero dell’Agricoltura lo scorso dicembre, limitata ai “requisiti tecnici”, è al 14esimo posto. Una posizione che soddisfa particolarmente Tony D’Aquino, che lo gestisce per conto dell’immobiliare Euroitalia, società della famiglia Di Luca, proprietaria di un complesso polivalente che comprende anche piscine, campi di calcio e calcetto, una clinica per la riabilitazione e non solo: “Sono rimasto molto contento, perché finalmente sono state premiate delle strutture che ‘fanno impresa’, e perché abbiamo ricevuto 100mila euro di sovvenzione in più rispetto allo scorso anno.
Abbiamo chiesto al Masaf di poter organizzare delle giornate di corse aggiuntive, non retribuite, per valorizzare l’impianto, farlo conoscere, dato che è vitale per la regione e per il Sud, dove ci sono tanti proprietari e tante scuderie. Ovviamente senza nulla togliere all’ippodromo di Taranto, in cui sono cresciuto, e che ho nel cuore”.
Per la cronaca, Casarano nasce come impianto ippico nel 1998, ed è stato riconosciuto come tale nel 2006 per il galoppo e subito dopo per il trotto. Portato avanti, come racconta ancora D’Aquino, “con passione e tanta voglia di fare. Quest’anno a gennaio abbiamo avuto cinque giornate, abbiamo coinvolto le associazioni, le scuole ed organizzato eventi di gastronomia prima delle gare vere e proprie, mentre per quest’estate stiamo progettando una rassegna per far conoscere i cavalli murgesi e l’asino di Martina Franca.
Nelle nostre scuderie ospitiamo cavalli che corrono nel salto a ostacoli, quelli che traiano carrozze storiche; nel nostro complesso poi abbiamo appartamenti per ospitare gli artieri e i driver, ci sono piste di allenamento oltre che da corsa, per la monta inglese e
americana, una pista dritta, percorsi per la doma dei puledri con centro di allenamento annesso.
Inoltre disponiamo di un servizio di trasmissione delle immagini delle corse di ultima generazione e stiamo progettando ulteriori innovazioni.
Insieme ad un’associazione stiamo mettendo su una scuola per piccoli driver, con i pony, e vorremmo fare un gemellaggio con Malta per organizzare corse con professionisti, con la finale in Italia o nell’isola, se il Masaf ci dà l’ok, unendo le forze anche con soggetti esteri.
Poi vogliamo allargare il novero delle nostre iniziative, ospitare concerti, attività che vanno oltre l’ippica.
Siamo aperti 24 ore su 24, anche la domenica, per chi vuole conoscere e scoprire il mondo dei cavalli”.
Le prossime corse, cinque, si terranno in notturna ad agosto, con un corollario di eventi ancora in via di definizione. “Ogni giornata cercheremo di fare qualcosa, come fosse una festa, per coinvolgere le famiglie e i turisti in vacanza. Casarano è al centro del Salento, molto vicina al mare, quindi da noi c’è tanto turismo e possiamo contare su molte presenze, specie dal Nord, anche quando non si corre.”
Spostando lo sguardo al rilancio generale dell’ippica, e alle iniziative che sarebbero necessarie per favorirlo, D’Aquino non ha dubbi: “Siamo contenti del lavoro che sta svolgendo il Masaf per l’ippica ma c’è un grande problema da risolvere: il ritardo dei pagamenti; molti operatori del settore ormai sono arrivati alla frutta, tenere in piedi le scuderie costa fatica e tante spese, e così non è possibile investire sul ‘prodotto’, che poi è quello che ti fa fare il salto di qualità.
Inoltre, bisognerebbe rendere gli ippodromi autosufficienti, riportare il pubblico negli impianti, sia le famiglie sia gli scommettitori. Insomma, far tornare la passione”.
Castelluccio dei Sauri e l’importanza di creare nuovi appassionati
Castelluccio dei Sauri è guidato da Francesca Romana Maglione, che ce lo presenta così: “Il nostro ippodromo nasce nel 1995, per volontà di mio padre, Luigi.
Situato a 25 chilometri da Foggia rappresenta un contenitore socio culturale sia per Castelluccio dei Sauri sia per i paesi vicini, oltre che per il capoluogo. In questi anni ci siamo tanto impegnati affinché la nostra struttura potesse migliorare sotto tutti i punti di vista. La pista è il nostro fiore all’occhiello, 1.000 metri di morbidissima sabbia di fiume, curve larghe, pendenze delicatissime. È una delle poche piste dove i cavalli possono correre completamente sferrati.
L’accoglienza per il pubblico, per i bambini, per i proprietari, e per gli operatori tutti è da sempre il nostro obiettivo principale. In questi anni il nostro lavoro di ippicizzazione del territorio ha avuto come focus sempre i più piccoli, perché è su di loro che dobbiamo investire se vogliamo dare un futuro al nostro amato sport.
Per il 2025 sono in programma 29 giornate di corsa e tre gran premi di gruppo tre: le due divisioni del gran premio Saranno famosi - maschi e femmine - già disputate nel mese di marzo, ed il gran premio di Capitanata che avrà luogo a fine novembre”.
In agenda ci saranno anche molti eventi collaterali, e per un motivo ben preciso, come rimarca la stessa Maglione: “Il mondo dell’ippica nell’ultimo ventennio ha subito un triste declino a livello di immagine, quindi il nostro lavoro è quello di attirare pubblico in ippodromo attraverso altre attività (quali motoraduni, concerti,
spettacoli per bambini, manifestazioni storiche mercatini a tema, eventi legati alla valorizzazione del territorio e delle eccellenze enogastronomiche) perché siamo sicuri che le persone pur non essendo lì appositamente per le corse non potranno che essere rapite dall’adrenalina e dalle emozioni che i cavalli in pista provocano, e che tutti noi conosciamo bene. Solo così si possono creare nuovi appassionati”.
La classificazione del Masaf ha posto Castelluccio dei Sauri all’ottavo posto fra gli impianti del trotto, e l’imprenditrice rileva che “al momento è ancora provvisoria, poiché il dato definitivo si avrà solo all’esito dei parametri relativi alla qualità degli impianti. Noi continueremo ad impegnarci per fare sempre meglio, perché nonostante tutto la passione per questo sport ci fa ancora battere il cuore e ci dà la forza di andare avanti. Posso solo dire che speriamo in un futuro più roseo per tutti”.
Maglione comunque dà “merito alla Direzione generale per l’ippica del lavoro svolto finora. Purtroppo veniamo da anni di lassismo, in cui nessuno si è mai voluto prendere seriamente l’onere e la responsabilità di rilanciare un settore ormai in crisi. Ogni iniziativa è sempre ben accetta, e tutte le attività proposte dal ministero hanno trovato sempre la collaborazione di tutti i gestori di ippodromi. Siamo fiduciosi per il futuro e continueremo a impegnarci con tutte le nostre forze, perché sebbene leggermente assopita la passione per l’ippica ancora arde nel cuore degli italiani, e ne stiamo avendo la prova”.
Taranto, il legame con la città e un futuro in bilico
C’è un’altra donna ai vertici dell’ippica pugliese: è Anita Carelli, che insieme con la sorella Milva gestisce l’ippodromo Paolo VI di Taranto, nato nel 1976 da un’idea di suo padre, Donato, che comprò “il terreno che lo ospita per fare delle corse a livello amatoriale, tra amici”.
Oggi si estende su una superficie di 260.000 metri quadri, di cui 60.000 dedicati agli spettatori, 25.000 alla pista da corsa, 10.000 alla pista di allenamento, 14.000 alle scuderie ed i restanti 151.000 a servizi vari. È dotato di un’area verde ampiamente attrezzata per il divertimento dei più piccoli, un centro sportivo polifunzionale, due bar/ristoro, due centri congressi ed un ampio parcheggio. Al centro la pista da corsa lunga 1000 metri, con un rettilineo per l’arrivo di 210 metri.
Una struttura che è cresciuta nel tempo, con una serie di continue migliorie, dall’impianto luci alla nuova regia e al nuovo impianto audio, e che punta molto sul turismo: “Per noi la valenza turistica è tutto poiché siamo una città di mare in una regione in continuo sviluppo come la Puglia”.
Le giornate di corse in calendario nel 2025 sono 44 con il clou domenica 27 luglio, quando si terranno gli storici gran premi Due mari e Città di Taranto.
Ma il Paolo VI è anche altro. “Il nostro ippodromo è sempre stato presente nella città poiché è sempre stato riconosciuto dai tarantini come un luogo dove poter svolgere anche tante manifestazioni collaterali: l’ultima di esse è stata ‘Oltre le parole’, dedicata ai bambini con disturbi dello spettro autistico, ma ne possiamo vantare anche altre promozionali come ‘Politica al trotto’, ‘Il Palio delle scuole’ e la manifestazione pugilistica ‘L’altro sport’.”
Come noto, nella classificazione degli ippodromi Taranto attualmente figura al 10° posto, e ha subìto un taglio delle sovvenzioni ministeriali pari a un milione di euro. Un duro colpo, a seguito del quale la proprietà ha annunciato la chiusura del centro di allenamento. “Sicuramente aspiravamo a qualcosa di meglio, non ne abbiamo mai fatto mistero, e quando l’apposita commissione tecnica valuterà anche la qualità, i servizi, ovviamente ci batteremo perché tutto venga valutato correttamente.
Dal canto nostro, faremo investimenti e offriremo servizi in base alle sovvenzioni e in base alle entrate dell’ippodromo, ma ovviamente non sarà più come prima.”
di Michela Carboni
“I
Sergio Milesi dell’associazione As.tro conferma i buoni risultati del comparto e delinea alcune strategie per rendere il settore appetibile e solido l mondo dell’amusement italiano “è un settore che, nonostante sia vittima delle difficoltà dettate dall’attuale normativa, sta ottenendo discreti risultati, confermando la sua importanza nel settore dell’intrattenimento”. Parola di Sergio Milesi, responsabile dell’associazione As.tro per il settore del gioco senza vincita in denaro, il quale traccia un bilancio dei primi mesi del nuovo anno del comparto. “Nel primo trimestre 2025, nonostante lo scenario internazionale continui a essere caratterizzato da un rallentamento dell’attività economica e da una elevata e persistente incertezza, e la fiducia dei consumatori sia in diminuzione, il settore dell’intrattenimento è stabile, confermando i risultati dell’anno precedente.”
Quali sono le maggiori novità che lo interessano in termini di prodotto?
“Le maggiori novità che ci interessano sono i nuovi apparecchi e attrazioni che utilizzano tecnologie moderne quali la realtà virtuale e la realtà aumentata e tutte quelle nuove attrazioni che attraggono un target ampio di visitatori come i ‘pavimenti interattivi’. Sono attrazioni che offrono un’esperienza di gioco immersiva e richiedono cooperazione e giochi di squadra. Siamo sempre alla ricerca di attività di gioco immersive che permettono di creare ricordi positivi e fidelizzare i clienti. Offrendo esperienze uniche e coinvolgenti, le sale giochi possono motivare i clienti a ritornare e condividere le loro esperienze con gli amici e la famiglia.”
Come è cambiato il target delle sale giochi?
“Diversi target, diverse esigenze. Per i millennial (25-40 anni) serve un intrattenimento per adulti, attività che soddisfino la voglia di divertirsi e rilassarsi dopo il lavoro, come ad esempio giochi di realtà virtuale o escape room per adulti. Alla Gen Z (10-25 anni) bisogna offrire giochi e attività moderne e innovative che siano in linea con le tendenze e gli interessi dei giovani. Occorre creare opportunità per i giovani di condividere le loro esperienze sui social media e creare contenuti virali, oltrre che realizzare un ambiente sicuro e confortevole
per le famiglie con bambini, con aree gioco dedicate e personale qualificato. Infine, dobbiamo offrire attività e giochi che siano adatti a tutte le età, come ad esempio giochi di gruppo e competitivi.”
Alla politica cosa chiedete?
“Alla politica chiediamo regole più semplici e chiare per il settore degli apparecchi senza vincita in denaro. Siamo in attesa dell’intervento normativo in fase di emanazione: il decreto legislativo attuativo della riforma fiscale della legge Delega, che si occuperà anche del riordino del gioco fisico. Tale decreto doveva essere emanato entro il 29 di agosto, ma tale data è stata posticipata al 31 dicembre 2025. Oggetto del decreto dovrebbe essere la regolarizzazione delle apparecchiature senza vincita in denaro già esistenti prima della riforma del settore del 2021 e un adeguamento del costo massimo per partita della categoria degli apparecchi della categoria comma 7, ferma da oltre venti anni come valore imposto dalla legge 388 del 2000. Ci auguriamo che la riforma del fisico si occupi anche del nostro settore e non solamente del settore dei giochi con vincita in denaro.”
Perché ha ancora un senso investire nell’amusement?
“Il mercato dei parchi di divertimento e delle sale giochi può ancora crescere se si investe nella qualità e nella diversificazione dell’offerta. Investire nella qualità del prodotto e nella creazione di esperienze uniche può aiutare a fidelizzare il pubblico e a mantenerlo interessato. Investire nel settore amusement richiede una strategia ben definita e un’attenta valutazione del mercato e del pubblico di riferimento. Tuttavia, con la giusta strategia e investimenti, è possibile creare un’esperienza di divertimento unica e memorabile per i visitatori.”
Quali sono, in termini associativi, le prossime iniziative che come As.tro intendete compiere?
Gli obiettivi che come As.tro Sezione Puro intrattenimento ci proponiamo di raggiungere per il biennio 2025/2026 sono: la salvaguardia del parco macchine esistente - che al momento ha il nulla osta provvisorio rilasciato a seguito di autocertificazione; la revisione delle regole tecniche emanate da Adm a luglio 2021 per facilitare l’omologazione di nuovi apparecchi e la costituzione di una confederazione delle associazioni del settore amusement, ad oggi riunite nel coordinamento Stati Generali Amusement, per una maggiore incidenza verso il governo e gli enti preposti.”
A FINE MAGGIO IN SCENA IL CAMPIONATO
EUROPEO 2025 DI FLIPPER SPORTIVO CHE
RICHIAMA VARI ITALIANI, MENTRE NELLA
PENISOLA SI È ENTRATI NEL VIVO DEL CIRCUITO
NAZIONALE ICS
di Vincenzo Giacometti
La stagione competitiva del flipper sportivo è ormai entrata nel vivo, a livello globale. E mentre i migliori cento giocatori del pianeta si preparano per la prossima edizione della Coppa del Mondo della disciplina, in programma a giugno in Austria, nel Vecchio Continente è già il momento di assegnare il titolo di Campione europeo, con l’edizione 2025 dell’European Pinball Championship in programma dal 28 maggio al 1 giugno a Vöcklabruck, sempre in Austria, all’interno degli spazi di FlippArena. Nel frattempo però anche l’Italia è nel pieno delle attività, dopo il quinto atto della stagione 2025 del Circuito nazionale di flipper sportivo Ics - Italian Championship Series che è appena andato in archivio, a Milano, celebrando il ritorno (e il successo) di Daniele Acciari: il grande assente nelle ultime competizioni del nostro paese, che è tornato a giocare in occasione del Mad4Pinball, aggiudicandosi facilmente il torneo – che rappresentava anche la tappa italiana del Circuito Europeo Ecs – European Championship Series – chiudendo davanti al pavese Fabio Francescato (secondo) e al polacco Maciej Budzynski (terzo). Quarto classificato Danny Iuliano.
Ma nonostante il podio milanese appena descritto, a guidare la classifica provvisoria del circuito Ics 2025 c’è ancora il lucano Giuseppe Violante, che si tiene stretta la leadership ottenuta già nelle precedenti puntate della competizione, pur avendo offerto, questa volta, una prestazione al di sotto delle sue possibilità. Ma riuscendo comunque a rimanere al vertice della classifica provvisoria dopo la quinta delle sette tappe di questa stagione. A seguirlo a ruota però c’è anche in questo caso Fabio Francescato, che grazie al secondo posto di Milano sale in seconda posizione nel circuito, davanti al bolognese Luca Fredella che è terzo. In quarta posizione il romano Gabriele Tedeschi davanti al lombardo Francesco Sacco, che aveva chiuso la stagione 2024 del circuito come leader e che si conferma ancora uno dei player di maggiore continuità. In sesta posizione sale invece Mirko Plumari davanti a Paolo Luise (settimo),
Roberto Pedroni (ottavo), Fabio Squadrani (nono) e Matteo Filippin, che chiude la “top ten” del circuito.
Ora il prossimo appuntamento con il Circuito nazionale Ics 2025 è per il 30-31 agosto a Marmore (Terni), con l’ormai imperdibile appuntamento con il Pinball at WaterfallsTorneo flipper Marmore, che come lo scorso anno si disputerà all’interno del Museo del flipper “Dino Merluzzi” nella località umbra. Mentre l’ultimo atto si svolgerà in autunno con l’immancabile Pinball Cup che andrà in scena all’interno del solito Milano Pinball Club.
Per il popolo europeo del flipper sportivo, però, il conto alla rovescia è già iniziato per l’edizione 2025 dell’Epc - European Pinball Championship che eleggerà il Campione d’Europa di quest’anno, davanti a un nutrito pubblico di giocatori (ben 300) e con molti italiani in gara. Con il 1 giugno che si eleggerà il nuovo Campione Europeo della disciplina, dopo cinque giorni di sfide e cinque tornei diversi, ma con i riflettori puntati sul Main tournament che sarà quello valido per assegnare il titolo.
classifica del Circuito Ics 2024
La classifica del Circuito Ics 2025 al termine del quinto round
UNA KERMESSE INCREDIBILE QUELLA FINITA A
METÀ MAGGIO NEL PRINCIPATO, CON I CAMPIONI
AZZURRI ASSOLUTI PROTAGONISTI MA CON IL SOLO
SUCCESSO DI MUSTAPHA KANIT
di Cesare Antonini
Èstato il torneo di Enrico Camosci ma anche quello del ritorno al successo di Mustapha Kanit e del prestigioso quarto posto di Enrico Coppola. L’European Poker Tour Monte Carlo giocato dalla fine di aprile al 12 maggio è stato il solito successo in riva al mare, al sole e nella meravigliosa location del Principato tanto amata dai player.
Il Main Event in Russia, Ucraina seconda, Coppola quarto
Probabilmente è stato il giocatore che durante tutto il corso del torneo ha dimostrato la maggior solidità e continuità, presentandosi sempre nella parti alte del chipcount ogni qual volta si è chiuso un Day nel Main Event e alla fine Aleksandr Shevliakov si è portato a casa la picca.
Sempre tra i primi, dunque, il trionfatore russo, secondo anche allo start dell’ultima giornata di gioco, il Day 6, che è coinciso anche con il tavolo finale a sei, che vedeva il favorito Boris Angelov, che nel Principato aveva sbaragliato il campo nel 2024, chipleader con 8,4 milioni, circa 1,2 milioni in più di colui che poi sarebbe stato vincitore.
A parte il trofeo Shevliakov ha messo in tasca la somma da un milione di euro, dopo aver estromesso nel testa a testa conclusivo l’ucraino Khossein Kokhestani, runner up per €615.000. Una “pace” giusta, questa sembra di sì. Per il resto la guerra continua mentre al tavolo da poker l’unica cosa contesa sono le chip.
Terza piazza per Boris Angelov, che ha così terminato ancora una volta molto vicino alla vittoria, terzo per 439.200 euro, a sua volta davanti all’ottimo Enrico Coppola, che ha condotto un torneo senza sbavature, che gli ha permesso di chiudere quarto per 337.900 euro.
Šhevliakov ha battuto un field complessivo di 1.195 iscritti, che hanno generato un prize pool pari a 5.795.750 euro, suddiviso alla fine della late registration del day 2 in 175 quote crescenti.
Un heads up che cominciava immediatamente dopo l’eliminazione di Boris Angelov, e che vedeva Šhevliakov e Kokhestani partire praticamente in parità, al livello a T.250.000 rispettivamente, con 18,25 milioni e 17,45 milioni.
L’heads up durava un tempo necessario per assistere a vari capovolgimenti di fronte, allontanamenti e riavvi-
cinamenti, fino a quando, nella mano conclusiva, a Bui 250.000/500.000/500.000, Kokhestani completava da Small Blind con A♠ 6♣ e Shevliakov le metteva tutte dentro con K♣ 2♥ per uno stack effettivo di 9.750.000 in possesso del suo avversario, che metteva.
Il board, 7♠ 2♣ 9♦ Q♥ 8♣, ha chiuso i giochi ed è stata festa russa.
Dicevamo dell’ottima prestazione del nostro Enrico Coppola, che, al livello numero 32, 100.000/200.000/200.000, andava All In da Under The Gun con J♦ 3♦, per 2.725.000, trovando il call da Small Blind da parte di Shevliakov, che si presentava allo showdown con una coppia di 6 neri.
Il board non cambiava la gerarchia delle mani di partenza, 3♠ 2♠ 7♥ 5♠ 9♦ e Coppola si è dovuto “accontentare” di un premio di 337.900 euro.
“È semplicemente andato tutto bene, ha funzionato tutto come doveva”, ha detto il vincitore nelle dichiarazioni di fine torneo.
“Non lo so. Forse giocherò qualche torneo high roller, ma non credo che cambierò tantissimo”, ha detto il russo in relazione all’eventuale innalzamento del suo spending per i tornei dal vivo. “Anche le Wsop sarebbero fantastiche, anche le Triton, ma cominciamo con questo”.
In relazione alla polemica del tavolo finale che lo accusava di angle shooting contro Wakil, un raise sospetto che ha causato l’eliminazione del canadese, ha commentato: “Basta controllare le immagini. Ho fatto un open-raise
Ormai arriva e colpisce e lo fa duramente. Dopo la super moneta da 3,6 milioni di dollari vinta alle Wsop Paradise Main Event di fine 2025 Mustapha Kanit ha trionfato nell’event #52, 2.200€ No Limit Hold’em Deep Stack. Ha avuto la meglio su un field di 266 avversari e si è preso anche la “picca”. Gli iscritti nell’evento in questione hanno generato un prize pool di 532.000 euro: la zona premi è riservata a 39 posizioni, con il cash minimo di 3.460 euro.
Una prima moneta da oltre 100mila euro per il player italiano che in heads up ha sconfitto il russo Eduard Barsegian che ha ottenuto una vincita di
Di picche sfiorate ce ne sono state tante a Monte Carlo come quelle di Andrea Agnoletto, Simone Salis ed Enrico Camosci. Quest’ultimo nel torneo con il buyin più pesante, il Super High Roller da 100.000 euro di buy in. Ma Camosci non si è fermato lì. Al contrario, ha “massato” praticamente tutti gli high roller.
Il pro bolognese, il 6 maggio si è iscritto a un altro evento con buy-in a cinque cifre: il €50.000 Nhl Super High Roller 2nd Chance (50 entries, 43 unici). Enrico Camosci ha raggiunto il settimo posto per 127.000 euro nel final table poi vinto da Mikita Badziakouski (788.500 euro). Non contento, il giorno successivo il pro azzurro ha preso parte al 25.000 euro Nhl Unlimited Re-Entry (67 entries, 46 unici), chiudendo al secondo posto per altri 387.258 euro. La cifra incassata è frutto di un deal con David Peters, poi vincitore finale. Il pro americano, quattro volte vincitore di un braccialetto Wsop, ha incassato 409.412 euro.
Ma non è finita qui. Camosci il 9 maggio ha preso parte al €10.200 Nhl Unlimited Re-Entry (evento da 86 entries e 59 giocatori unici). Camosci è approdato a un final table stellare, concluso all’ottavo posto per altri 32.300 euro. Il torneo è stato vinto dal francese Eric Sfez ma a premio sono andati anche player del calibro di Jesse Lonis, Erik Seidel, Adrian Mateos, Steve O’Dwyer. Camosci ha chiuso in gloria il 10 maggio, quando si è piazzato al terzo posto nel €25.000 Nhl Unlimited Re-Entry (22 entries e 14 unici), alle spalle di Steve O’Dwyer (2°) e davanti a
dallo small blind, e poi mi sono reso conto che Jamil aveva open-raisato. Quindi non è stato un angle shoot o qualcosa del genere. Sono molto triste per Jamil, è un mio errore, ma lui è solo una vittima, non l’ho fatto apposta.”
65mila euro. In terza posizione si è fermato, invece, il francese Maxime Manzone per 46.640 euro.
Buona la prova anche di Candido Cappiello, altro super player live, che ha terminato la sua run in settima posizione per 17.520 euro di premio.
un certo Artur Martirosyan. L’impresa gli ha consegnato gli ultimi 95.100 euro. Facendo i conti “della serva” Monte Carlo 2025 vale poco meno di due milioni di euro per Enrico Camosci, realizzati con due argenti, un bronzo e altri due final table. Ma lui ha dichiarato di essere sempre “tiltato marcio”. Paradossalmente nella sua psicologia per le sue capacità comprendiamo che la vittoria quando sfugge può sempre fare male. Ma come diciamo sempre, il poker, se non altro, ti consola con belle somme anche da runner up.
Altri risultati? Tornando a Cappiello, il reg live ha regalato all’Italia del poker un secondo posto nell’evento €1.100 Nhl Single Re-Entry (421 entries, 308 unici), per un payout con deal di 58.350 euro. Secondo posto anche per Federico Cipollini nel €1.100 Nhl Senior’s Event (118 entries, 91 unici), e per il sempre divertente (ma fortissimo) Nicola Grieco nel €10.150 Nhl Hyper Turbo KO da 40 entries. I premi: 42.300 euro per Grieco e 23.640 per Cipollini.
Gli ultimi podi riguardano Raffaele Caruso, secondo nel €330 Nhl Deep Stack Unlimited Re-Entry (150 entries) per 6.710 euro, Vincenzo Ventimiglia, runner up nel €1.050 Nhl Last Chance Super Hyper Turbo (51 entries) per 10.550 euro, e Salvatore Senapa, terzo nello stesso torneo per 7.100 euro.
SKILL POKER MASTER GIOCATA AL CARD CASINO
SU DAVIDE FERRARO E ANTONINO KARMAN PER UN
FINAL DAY EPICO E LUNGHISSIMO
SAMORIN (BRATISLAVA) — Alla fine lo Skill Poker Master giocato dal 22 al 28 aprile al Card Casino di Samorin, a due passi da Bratislava, l’ha vinto Attila Janosi, giocatore italo-rumeno che ha battuto in heads up l’ottimo esordiente e infermiere di professione, Davide Ferraro, dopo un deal a tre con il temibilissimo ungherese Antonino Karman. È stato un final day infinito, infatti, quello di un torneo che ha messo in palio 500.000 euro e che ha totalizzato ben 1.307 entries, leggermente in calo rispetto alle altre edizioni ma per un motivo ben preciso che spieghiamo poco più avanti.
“Se vinco il torneo raccontiamo la mia storia, una bella storia che parte da quando sono finito a 3BB, quando mi hanno scoppiato KK con AJ in bvb su uno spot in cui l’avversario ha messo dentro 25x, chiudendo addirittura full house. Ma sono caduto e mi sono rialzato,” c’aveva detto Attila.
Durante la fase finale era stato altrettanto chiaro: “Se non mi combinano delle cose strane sono davvero troppo convinto di quello che valgo e che posso fare.” E ancora: “Se non vinco quel trofeo impazzisco,” ha detto mentre giocava l’heads up contro Ferraro e quando il cuore rosso dell’Spm è arrivato sul tavolo per l’heads up decisivo.
Per Janosi, terzo cash in uno Skill Poker Master e dopo aver chiuso settimo nella primissima tappa della storia del circuito a San Marino, ora ha vinto il torneo centrando in un sol colpo la sommatoria di tutte le vincite conquistate in carriera nei tornei registrati su The Hendon Mob.
aprile, tutte le attività nel Paese per i funerali di Papa Francesco, misura che ha annullato lo starting flight probabilmente più importante di qualsiasi torneo live, quello delle 12 del giorno di maggiore afflusso dei giocatori. Evento che ha ovviamente complicato le cose per la raccolta dei numeri necessari per il raggiungimento del montepremi garantito. Un fatto da riportare solo per dovere di cronaca e per spiegare perché il format Poker Skill Events, per la prima volta della sua storia, non ha coperto il garantito messo alla vigilia.
Torniamo alla cronaca. Al final day si ripartiva in 16 dopo un Day2 ancora più duro e che ha selezionato i 135 player andati a premio con un cash minimo di 750 euro. La giornata finale prevedeva appena 4 player azzurri con Attila Janosi, Davide Ferraro, Andrea Iocco e Davide Cojaniz. Questi ultimi due avevano dominato l’ultima parte del Day2 per poi ripresentarsi al final day con 14-15BB e purtroppo lasciare il torneo rispettivamente in 14esima e 13esima posizione per una moneta da 5.300 euro.
Altra storia nella storia: i primi due si sono qualificati con un sat di appena 50 euro, Attila al The Club di Bologna e Davide in Sicilia.
Perché l’overlay? Dobbiamo segnalare la decisione del governo slovacco di bloccare, dalle 8:30 alle 18:30 di sabato 27
Giornata come detto infinita, data l’ottima struttura che contraddistingue il format di Poker Skill Events creato da Maurizio Giuseppucci, Marco Mello Meloni e Lele Sgherza. Era la seconda volta al Card Casinò, ma stavolta si giocava nella nuova sede di Samorin visto che la legge slovacca ha allontanato dal centro storico le case da gioco. Pur partendo in 16, come detto, ci sono volute ben 12 ore con appena una pausa di 30 minuti oltre ai soliti break fisiologici. Ci sono voluti 39 livelli per una struttura clamorosa con 40 bui fissi in average anche nel late stage a disposizione dei giocatori e nell’heads up finale. Giocabilissima anche quando i livelli si sono abbassati di mezz’ora nel testa a testa decisivo e i players hanno giocato sempre 30X fino in fondo al torneo.
La bolla del tavolo finale è stata scoppiata dall’israeliano Ilias Molko, che pure aveva recuperato
tantissimo appena partito il Final day. La prima eliminazione è arrivata molto presto con lo sloveno Nejbosa Lekic per 7.100 euro di premio.
Da 8 left in poi ci sono volute almeno quattro ore per vedere le prime eliminazioni: il primo a uscire è stato Alexandru Buda, il giocatore che ha compiuto back to back con il tavolo finale dello scorso anno, sempre al Card Casino, ma nella vecchia sede di Bratislava, dove era arrivato quinto dietro a Claudio Di Giacomo e al vincitore Milan Stojanović oltre all’altro azzurro Antonio Crocetta.
Alexandru Buda ha giocato un torneo davvero importante per qualità. Forse ha spinto un po’ troppo nella fase 8 left quando invece gli altri al tavolo erano molto più attendisti e speculavano moltissimo giocando col freno a mano tirato. Il romeno, con aperture con 5♠ 7♠ e con range molto ampi, è riuscito a tenersi vivo, ma poi, come detto, è stato l’unico a giocare per davvero, uscendo immeritatamente in ottava posizione per 8.400 €.
Due giocatori che non hanno interpretato molto bene il torneo sono stati l’ucraino Vitalyi Shcherba, che ha spesso foldato anche mani in cui magari con 10 bui davanti doveva mettere per cercare di risollevarsi ed è poi uscito in settima posizione per 9.900 €; l’austriaco Rapp Rainer, invece, ha foldato una serie di starting hands comeA♠ 6♠ o 8♣ per poi mandare K♣ 7♥ suited e trovare il call decisivo che l’ha eliminato in sesta piazza per 11.600 €. Premio frutto assolutamente di una tecnica eccessivamente attendista, ma che alla fine gli regala comunque un’ottima moneta e piazza le “ruote” davanti a 1.300 entries.
Delude in quinta piazza Rudolph Kosa. L’austriaco, che aveva dominato il Final day e la parte finale del Day2, partendo da super chip leader, ha poi mostrato qualche leak di troppo fino ad uscire dal torneo in quinta posizione per 14.100 euro.
Un’ottima impressione, invece, Andreas Mavromoustakis, che è uscito in quarta posizione per 18.000 euro. Il cipriota ha dimostrato davvero di avere delle move interessanti da parte sua per arriva-
re fino in fondo. Poi ha forzato probabilmente troppo alcune mani fino ad uscire. È quello che soffrirà di più dei pay jump, visto che dal suo premio si passerà ai 43.950 euro della terza e seconda piazza decisi dal deal a tre. Al primo sono andati 14.000 euro in più per un totale di 58.600.
Fase lunghissima anche quella 3 handed con Antonino Karman, giocatore con 650.000 dollari di vincite in carriera, che ha dimostrato davvero di avere le classiche “sette vite” e che sembrava molto più inesperto di quel che ha invece dimostrato di essere. Le sue rollercoaster ci hanno tratto in inganno. È stato invece un avversario temibilissimo che ha dato la sensazione di poter combinarla ai due azzurri fino all fine. Per lui poi un jam con J♠ 3♦ quando è sceso nel count con Ferraro che lo ha chiamato con K♠ 6♠, prendendo un K che elimina l’ungherese arrivato sui 700.000 dollari di vincite in carriera dopo questa tappa Spm.
Anche l’heads up decisivo ha visto un grande equilibrio con qualche scatto in avanti di David Ferraro che sembrava potersi prendere il trofeo. I due, comunque, non hanno avuto colpi per chiudere davvero fino a quando si sono ritrovati ai resti A♠ 10♦ per Janosi contro K♣ 10♠ di Davide. Un Asso sul flop ha certificato il successo per Attila che è salito ad una proporzione in chips di ben 5 a 1. Prima di uscire Ferraro si è ripostato sotto K♠ J♦ > J♣ 2♦, ma poi i due si ritrovano ancora ai resti con Janosi che gira 9♣ 9♥ vs Q♦ 10♥. La coppia regge e l’italo-romeno può sollevare il trofeo, coronare il suo sogno e prendersi la prima moneta più ricca! Appuntamento dall’11 al 16 giugno al Perla Resort di Nova Gorica, la seconda volta nel 2025, la terza tappa dell’anno, sempre con 500.000 euro garantiti.
Rudolf Kosa
Nebojsa Lekic
Ilya Smolko
Deniz Sueruecue
FABIO ABATE, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE FEDERALE CASE DA GIOCO, ANALIZZA LO STATO DI SALUTE DEI CASINÒ SVIZZERI, SOTTOLINEANDO LE DIFFICOLTÀ NEL
L’OFFERTA A DISTANZA NON AUTORIZZATA
di Anna Maria Rengo
Il momento difficile dei casinò italiani sembra alle spalle. Gli incassi del 2024 sono stati in generalizzata crescita e il 2025 si è aperto con la positiva conclusione del periodo concordatario per quanto riguarda quello valdostano, mentre il Casinò di Campione d’Italia prosegue nell’attuazione del suo, con risultati in linea rispetto a quelli attesi dal tribunale.
Ma come stanno andando i “vicini” di casa, ossia i casinò svizzeri? Lo chiediamo al presidente della Commissione federale case da gioco, Fabio Abate, includendo della richiesta di panoramica anche il fatto più recente che li ha riguardati,, ossia la chiusura di quello di St. Moritz.
“La Commissione federale delle case da gioco ha osservato nel 2024 un leggero calo del prodotto lordo dei giochi terrestre rispetto all’anno precedente.
Possiamo affermare che il Plg terrestre è rimasto relativamente stabile tra il 2015 e il 2019. Ma dopo la pandemia si registra una diminuzione.
Tuttavia, sempre dopo la pandemia, il Plg complessivo è aumentato grazie all’incremento del Plg online conseguente all’introduzione dei giochi in denaro online nella legge in vigore dal 2019.
In buona sostanza, l’importo del Plg complessivo è quindi aumentato dal 2015 (aumento del 32 percento
tra il 2015 e il 2024), fatta eccezione per gli anni della pandemia e il lieve calo registrato nel 2024 rispetto al 2023 (circa l’1 percento in meno). Si può quindi affermare che la diminuzione del Plg terrestre è stata più che compensata dalla crescita del Plg online.
Tra le possibili spiegazioni per il calo del Plg terrestre figurano, da un lato, la diminuzione del potere d’acquisto e, dall’altro, l’attrattiva maggiore del gioco online, ovvero un cambiamento nelle preferenze dei giocatori.
La chiusura del casinò di St. Moritz è stata una decisione presa dall’azionista principale della società concessionaria, argomentata con motivi di natura economica.”
Quanto “pesa” la concorrenza del gioco online, soprattutto quello non autorizzato in Svizzera?
“Attualmente, in Svizzera, dieci case da gioco offrono legalmente giochi online in virtù di un’estensione della loro concessione. Tutte le altre offerte di gioco non sono autorizzate in Svizzera.
Non esistono dati affidabili sull’impatto delle offerte illegali sul mercato – proprio perché si tratta di un settore non regolamentato. È tuttavia evidente che le offerte illegali rappresentano sempre più un problema per le concessionarie legali e che i meccanismi
di contrasto previsti dalla legge stanno diventando meno efficaci a causa dell’evoluzione tecnologica. Il danno non riguarda solo le concessionarie che offrono giochi legali, ma si estende all’intera collettività. Infatti, i casinò online illegali non versano imposte, pertanto mancano contributi importanti l’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (Avs), destinataria dei proventi fiscali.
Inoltre, le offerte non autorizzate si sviluppano senza le misure verificate di protezione sociale. Il gioco su piattaforme legali offre invece una maggiore sicurezza, grazie all’applicazione di concetti di protezione sociale. L’elaborazione di un concetto sociale è un requisito per l’ottenimento della concessione in Svizzera. Tale concetto deve prevedere misure per tutelare i giocatori e le giocatrici. La Cfcg verifica costantemente l’attuazione di questi concetti, controllandone l’implementazione.
Le persone che giocano su offerte online non autorizzate in Svizzera si espongono quindi a determinati rischi. La Cfcg riceve regolarmente segnalazioni di persone che hanno perso ingenti somme di denaro su tali piattaforme. Ma in questi casi, la Cfcg non è in grado di offrire assistenza.
La Cfcg combatte il gioco in denaro illegale, adottando tutti gli strumenti a sua disposizione. Ad esempio, redige una lista delle offerte di gioco non autorizzate da bloccare. Tale lista viene aggiornata e pubblicata almeno quattro volte l’anno. L’accesso alle offerte di gioco non autorizzate in Svizzera viene poi bloccato. Naturalmente, sarebbe illusorio immaginare la scomparsa delle offerte online illegali. Si tratta di un fenomeno conosciuto in molti paesi, in cui il gioco è regolamentato.”
Per quanto riguarda la chiusura del casinò di St. Moritz, che ha “liberato” una concessione, quali valutazioni farà la Commissione?
“Al momento è in corso la procedura di revoca della concessione. Successivamente, la Cfcg sottoporrà al Consiglio federale delle raccomandazioni.
Più precisamente, nel contesto del nuovo rilascio delle concessioni alla fine del 2023, il Consiglio federale ha incaricato la Cfcg di redigere, entro l’estate 2028, un rapporto sulla situazione delle case da gioco in Svizzera. In tale rapporto la Cfcg formulerà considerazioni ed eventuali raccomandazioni su adeguamenti, ovvero il rilascio di nuove concessioni. Ora, è prematuro esprimersi in merito.
La distribuzione geografica dei casinò in Svizzera è comunque destinata a cambiare nel prossimo futuro. Alla fine del 2025, il nuovo casinò di
Winterthur inizierà l’attività e, verosimilmente, l’anno successivo seguirà il casinò di Prilly, nei pressi di Losanna.”
A inizio 2025 è entrato in vigore l’accordo tra la Svizzera e il Liechtenstein sullo scambio di informazioni sugli esclusi e autoesclusi dal gioco. Quali effetti positivi, in termini di protezione dei giocatori, state riscontrando?
“Si tratta del primo accordo di questo tipo per la Svizzera, che prevede il riconoscimento reciproco delle esclusioni dal gioco e quindi una protezione transfrontaliera dei giocatori. L’accordo con il Principato del Liechtenstein è entrato in vigore il 7 gennaio 2025. Le persone escluse dal gioco in Svizzera non possono più accedere ai casinò in Liechtenstein e viceversa.
L’accordo rafforza chiaramente la protezione delle persone a rischio di dipendenza dal gioco e dimostra inoltre che lo strumento dell’esclusione dal gioco è efficace anche a livello nazionale.”
Auspicate che questo scambio di informazioni possa avvenire anche con i casinò italiani e, nel caso, come vi state muovendo al riguardo?
“Le esclusioni dal gioco, se applicate correttamente, sono uno strumento efficace per la prevenzione della dipendenza dal gioco. Se applicabili su un territorio ampio, la loro efficacia aumenta. La Cfcg accoglierebbe con favore ulteriori regolamentazioni analoghe, in particolare con i Paesi confinanti. La competenza per l’elaborazione di tali accordi bilaterali spetta all’Ufficio federale di giustizia e non all’Autorità di vigilanza.”
I casinò svizzeri si sono impegnati a rispettare un codice di protezione dei giocatori. Come salutate questa iniziativa e come valutate invece misure come quelle italiane, che vietano totalmente la pubblicità del gioco?
“La Cfcg accoglie con favore il Codice di protezione dei giocatori dell’Associazione dei casinò svizzeri, e in particolare la posizione unanime del settore su questo tema. Il codice ribadisce principi e misure già imposte alle concessionarie e oggetto di sorveglianza. Degno di nota è l’impegno a rinunciare a una pubblicità invadente o fuorviante. La pubblicità televisiva prima delle ore 22 dovrebbe essere evitata e le pubblicità per i casinò online dovrebbero essere corredate dell’avvertenza ‘Giocate con responsabilità’.
Fabio Abate
Ma un divieto generale della pubblicità per i giochi in denaro in Svizzera è un argomento che rientra nelle competenze del legislatore. Osservo tuttavia che i casinò titolari di concessione non possono essere svantaggiati rispetto agli operatori illegali, i quali non conoscono limiti nel pubblicizzare la loro offerta.”
Uno degli aspetti sui quali forse non ci si concentra abbastanza quando si parla di gioco d’azzardo è il tema della sicurezza.
Ma nel mondo dei casinò esso da sempre rappresenta una priorità assoluta con la quale ci si confronta quotidianamente.
La sicurezza del gioco in primis, che significa avere cura di mettere a disposizione della clientela le migliori attrezzature disponibili sul mercato, anche quelle più tradizionali di cui mai si è messa in dubbio l’affidabilità.
Le roulette, ad esempio, che per semplicità costruttiva paiono non necessitare di cure particolari, ma che per lavorare correttamente devono essere manutenute quotidianamente bilanciando la base di appoggio e controllando i tempi di rotazione del cilindro, ovvero del piatto che insiste sul perno centrale sul quale sono impressi i numeri.
Per passare alle carte, che devono essere di ottima fattura e distrutte al termine di ogni giornata di gioco per evitare che possano essere segnate da malintenzionati. E poi i dadi, che sono stati spesso oggetto di manipolazione al fine di condizionarne la corsa e soprattutto la caduta una volta lanciati dal giocatore.
Per farla breve, ogni casinò deve
mettersi nella condizione di garantire al proprio cliente la massima equità e imprevedibilità nel rapporto con la sorte nel momento in cui si accinge ad affrontare una sessione di gioco.
Un’attenzione che deve essere riposta ancora di più nei confronti dei giochi elettronici che vanno scelti assecondando il più possibile i gusti del giocatore, ma anche e soprattutto individuando programmi di gioco che assicurino la totale casualità nell’uscita delle combinazioni vincenti.
Si tratta di un insieme di accortezze che sono tutt’altro che facili da gestire e che necessitano della costante supervisione e del puntuale controllo da parte di professionisti che siano in grado di padroneggiare le regole dei vari giochi e di conseguenza di assicurarne la regolarità.
Le attenzioni richieste ai gestori dei casinò in tema di sicurezza non sono solo quelle di cui poco sopra ho scritto, ma interessano anche i locali in cui si gioca che devono allo stesso modo garantire la massima tranquillità a chi li frequenta.
La videosorveglianza è il sistema più semplice per raggiungere lo specifico scopo e ha anche la duplice funzione di controllare le aree comuni delle case da gioco, ma ancora di più è efficace nel monitorare i
movimenti dei clienti e dei croupier nel corso delle varie partite.
Una sicurezza passiva che si tramuta in attiva non appena nasce una minima discussione al tavolo da gioco che può essere facilmente sedata ricorrendo alla visione delle registrazioni video. Un supporto che permette di fugare ogni possibile dubbio su puntate effettuate ai tavoli da gioco, ancora di più se supportate anche dall’audio.
Un ultimo tema resta sul tappeto, quello relativo alla sicurezza dei dati che siamo tenuti a fornire per accedere ad un casinò. Fermo restando il pieno rispetto delle leggi in vigore a livello europeo e nazionale in tema di privacy e, più in generale, di trattamento dei dati personali, posso testimoniare senza nessuna remora che le case da gioco hanno sempre avuto un’attenzione speciale nei confronti dello specifico tema. Si sono infatti dotate di sofisticati sistemi informatici, assolutamente chiusi, che hanno continuamente aggiornato ben oltre i requisiti di legge.
Un’attenzione certamente volta a tutelare il proprio importante patrimonio, l’archivio clienti, ma anche una forma di assoluto rispetto nei confronti della fiducia che essi hanno sempre risposto nei confronti del proprio casinò!
Pragmatic Play arricchisce il suo portfolio di slot con l’uscita dell’in novativa ed emozionante Gates of Olympus Super Scatter, un’edizione speciale della pluripremiata Gates of Olympus
Come nella versione originale, il nuovo titolo presenta un’ambien tazione classica e accattivante, il Monte Olimpo, che permette ai gio catori di entrare in un mondo affa scinante e senza tempo.
Sebbene il riferimento al titolo originale sia evidente non mancano le novità infatti, in questo titolo, oltre ai simboli iconici troviamo anche il nuovissimo Super Scatter
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Mentre la grafica permette ai giocatori di immergersi completamente in questa esperienza epica, un grande merito va dato anche alla parte audio, particolarmente ricercata e a dir poco avvincente, degna di un’ambientazione divina! Particolarmente apprezzati sono gli effetti audio che si alternano e guidano i giocatori in ogni fase di gioco, permettendo loro di vivere un’esperienza full-immersion, capace di conquistarli sin dal primo istante.
NOME Gates of Olympus Super Scatter
PRODUTTORE Pragmatic Play
DISPONIBILE SU desktop, mobile DATA DI RILASCIO marzo 2025 PAYOUT 96,5%
VOLATILITÀ molto alta
In Gates of Olympus Super Scatter, moltiplicatori da capogiro e meccanica innovativa lavorano in sinergia con effetti sonori e grafiche avvincenti, offrendo ai giocatori momenti emozionanti e la possibilità di vincite epiche che rendono giustizia al regno divino in cui è ambientata questa slot.
PROGETTATO DAL GAME STUDIO INTERNO DI PSM TECH, OFFRE UN’ESPERIENZA PIÙ REATTIVA, FLUIDA E CENTRATA SULL’UTENTE. OTTIMIZZANDO
l futuro delle slot online parla chiaro: si gioca da mobile, e si gioca meglio. GoodStar, game studio interno di Psm Tech, annuncia il lancio del nuovo client di gioco, progettato per offrire un’esperienza più reattiva, fluida e centrata sull’utente. L’interfaccia è stata completamente ripensata con un focus sulla fruizione da smartphone in verticale, per adattarsi alle abitudini dei giocatori di oggi e migliorare ogni aspetto dell’user experience
Secondo gli ultimi dati di settore, la prevalenza degli utenti preferisce giocare da dispositivi mobili, con una netta prevalenza per l’utilizzo in verticale. Questo trend ha spinto il game studio a rivedere completamente design, dinamiche e modalità di interazione.
L’obiettivo è chiaro: migliorare drasticamente l’usabilità e la reattività dell’interfaccia, ottimizzando ogni aspetto per la fruizione da smartphone in verticale. L’utente si troverà di fronte a un ambiente completamente rinnovato: contatori più puliti, una barra di controllo perfettamente integrata nello sfondo, animazioni fluide e un sistema di puntata più diretto e immediato. Ogni elemento visivo è stato progettato per guidare l’attenzione del giocatore, con palette cromatiche studiate per non affaticare la vista e transizioni fluide che accompagnano l’interazione senza interruzioni. Ma le innovazioni non si fermano al design. Tra le nuove funzionalità di gioco spicca la possibilità di attivare l’autoplay turbo semplicemente tenendo premuto il tasto di gioco. Una soluzione che migliora l’engagement e rende l’interazione più veloce. Dopo il tasto Play il pulsante Stop è sempre accessibile, in qualsiasi punto dello schermo, semplificando così ulteriormente la sessione di gioco.
Fiore all’occhiello è il nuovo sistema di animazione delle vincite: da “Big” a “Mega”, da “Ultra” fino alla vincita massima, il giocatore è accompagnato da effetti visivi elaborati e coinvolgenti, capaci di amplificare la soddisfazione e prolungare il tempo di permanenza. GoodStar ha inoltre introdotto accorgimenti per rendere il client accessibile a un pubblico ampio, tramite pulsanti ingranditi e contrasto migliorato per le schermate principali.
Il nuovo client rappresenta anche un’interessante opportunità per gli operatori: l’esperienza più fluida
e personalizzata contribuisce a incrementare la fidelizzazione, con sessioni di gioco più lunghe e soddisfacenti.
Il lancio del nuovo client è atteso nei prossimi mesi, e GoodStar ha già messo in chiaro la propria ambizione: ridefinire i canoni dell’esperienza utente nel mondo delle slot digitali, offrendo un prodotto pensato per il pubblico mobile, performante e intuitivo fin dal primo tocco. GoodStar conferma così la vocazione all’innovazione, puntando su soluzioni che uniscono tecnologia, creatività e attenzione all’utente. Il nuovo client è solo il primo passo di una roadmap ambiziosa, che mira a portare l’esperienza slot a un livello superiore, in linea con le aspettative dei player digitali di oggi. (Fm)
Mario Maffucci illustra molte pagine celebri della storia della Rai e del Festival della Canzone, nato al Casinò di Sanremo di Anna Maria Rengo
Decenni di prestigiosa carriera in Rai, anche se dietro le quinte.
Mario Maffucci, giornalista, autore e dirigente televisivo, ha contribuito a scrivere fondamentali pagine di storia della televisione pubblica italiana e a lanciare trasmissioni che anch’esse sono passate alla storia. Dall’alto di questa esperienza iniziata nel 1968, qual è lo stato di salute della tv pubblica attuale e come giudica le sue prospettive future? Ce lo racconta dal teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, dove è ospite dei Martedì Letterari per presentare il libro, suo e di Andrea Scarpa, “SamuRai - Le avventure di un Forrest Gump della Tv dietro le quinte del potere” (Fuori Scena).
“Voglio premettere che oggi è più difficile fare tv perché la proposta è articolata su tante piattaforme che ai miei tempi non c’erano. Ma mi sembra di notare che il servizio pubblico non abbia una visione editoriale, che le cose siano abbastanza occasionali e non giustificate da una linea che è invece importante per la fedeltà degli ascoltatori e che non tradisca la loro attese. Il prossimo 5 agosto l’Unione europea renderà pubblica la lista dei servizi pubblici affidabili e quella nera di quelli che non lo sono. Un servizio pubblico affidabile è indipendente dal governo e dal parlamento sia in termini di contenuti che di finanziamenti. La prospettiva di avere un servizio pubblico è importante e sotto questo profilo mi pare che l’Italia sia in grave ritardo.”
Ma la politica non condizionava anche in passato la tv pubblica?
“Certo, ma in passato la politica si interessava di mettere a fuoco la competenza. I partiti che si interessavano alla Rai avevano come interesse il bene comune. Ecco la differenza.”
Tra le tante trasmissioni che sono nate grazie alla sua intuizione o collaborazione, ce n’è una cui tiene particolarmente?
“Fantastico 8 innanzitutto, condotto da Adriano Celentano, perchè aveva l’obiettivo di mantenere posizionata la Rai al centro del villaggio a scapito delle ambizioni di Silvio Berlusconi di sostituirla con le sue reti. Poi il cabaret del Salone Margherita,
sette anni nei quali, Pierfrancesco Pingitore come autore e regista, proponevamo due ore di ironia e parodia dei fatti quotidiani e della politica, con trasmissioni come Biberon, Créme Caramel, Bucce di banana. Un’altra produzione importante sono stati I promessi sposi del Trio Marchesini, Lopez e Solenghi. E come dimenticare i grandi concerti rock?
Sono stati i risultati di un’impresa unica sul mercato internazionale: come ha fatto il servizio pubblico, che ha risorse stabilite per legge, a investire oltre un milione di dollari a concerto? Ma questo è un racconto a parte... Non voglio poi dimenticare Pavarotti & Friends, l’unione tra lirica e musica pop, con duetti rimasti nella storia, o ancora gli show dedicati alla moda Made in Italy. In alcuni momenti la tv nazionale ha avuto uno smalto internazionale ben individuato in Europa. Ora non ci sono più queste pretese, non c’è più una visione editoriale che copra tutte le anime del Paese.”
La sua carriera professionale è legata anche al Festival della Canzone, cosa ci racconta al riguardo, in particolare del fortissimo appeal che continua ad avere sugli italiani?
“Io sono stato il dirigente che ha certificato la collaborazione con i suoi grandi patron, da Adriano Aragozzini a Carlo Bixio e per quattro anni sono stato responsabile anche della dimensione artistica del Festival. Esso è lo specchio del Paese, se si ferma a un modelllo fisso perde la sua scintilla magica che gli italiani si aspettano. Noi abbiamo una tradiziona canora unica al mondo, siamo il paese della lirica, c’è una partecipazione melodica che viene da diverse anime e scuole, a cominciare dalla tradizione napoletana. La presenza di trenta canzoni all’ultimo Festival testimonia l’interesse dei giovani per la musica e documenta la diversità nell’esprimere una melodia. Dietro al Festival c’è una tradizione, una bella idea del territorio nata proprio al Casinò e che ha trovato il consenso del pubblico: i loro beniamini a confronti per dare alla canzone italiana una rappresentazione la più completa possibile.”
Lei ha presentato il suo libro al Casinò di Sanremo, come vede questa accoppiata tra gioco e cultura?
“È un versante che dà al gioco (inteso come pratica del divertimento e del relax, altrimenti diventa una dipendenza) il giusto equilibrio, attraverso una proposta importante di cultura.”
SAGI REI, OSPITE DELLA SERATA CONCLUSIVA DELLA
RASSEGNA JAZZ ROYALE AL CASINÒ DI CAMPIONE D’ITA -
LIA, RACCONTA IL PERCORSO CHE SIN DA BAMBINO L’HA
PORTATO A VIVERE DI NOTE
di Anna Maria Rengo
are per mestiere quello che più piace e che si sente proprio. Chissà quante sono le persone che possono dire di avere questa fortuna. Certamente, è quanto ammette il musicista israeliano naturalizzato italiano Sagi Rei, ospite dell’ultimo degli appuntamenti della rassegna Jazz Royale organizzata dal Casinò di Campione d’Italia in collaborazione con lo storico locale Blue Note di Milano.
Ecco infacci come racconta il suo primo approccio alla musica e la comprensione che essa sarebbe stata il suo lavoro: “Ho seguito la passione per la musica sin da piccolo: in casa ce n’era tanta, a iniziare da mia madre che suonava la fisarmonica .Ho capito che sarebbe stata la mia strada quando mi sono reso conto che da hobby stava diventando un lavoro che cresceva sempre di più. Alla fine è stato un salto naturale. Poi è difficile concepire ciò che amiamo come un lavoro, è più un privilegio”.
Lei vive in Italia dai primi anni Novanta. Oggi si sente italiano o israeliano? E comunque, qual è il suo legame con il suo paese d’origine?
“Mi sento italiano a tutti gli effetti, anche se le mie radici hanno avuto un peso importante sulla mia formazione e sulla mia vita. Tuttora una parte dei miei
famigliari vive in Israele e quando possibile torno a trovarli.”
Assieme a sua moglie Helena avete scritto alcuni brani del suo ultimo album. Il legame affettivo aiuta la creatività e com’è condividere la stessa passione, in questo caso per la musica?
“Sicuramente il legame affettivo è importante per la conoscenza emotiva forte che si crea e che porta ad amplificare tutto, dalla creatività alle emozioni. La condivisione della stessa passione sicuramente gratifica molto entrambi e ci permette di esprimerci appieno, coinvolgendo maggiormente chi ci ascolta.”
Questa al Salone delle feste di Campione d’Italia è stata la prima volta che si è esibito in un casinò?
“Per me è la stata prima volta in un casinò, infatti non sono un frequentatore. Ma penso che potrei comunque tentare la fortuna!”
Come vede la collaborazione tra il Blue Note e il Casinò Campione e che ha già portato alla realizzazione di questa rassegna jazzistica?
“Il Blue Note è una realtà consolidata, è il tempio della grande musica live internazionale. Sono molto felice di collaborare con loro da anni, quindi quella con il Casinò Campione sarà sicuramente una partnership fortunata.”
Quali sono i suoi prossimi progetti artistici?
“Il prossimo progetto è un disco sia di cover che di inediti con un sound fresco e più attuale. Non vedo l’ora di farvelo sentire, spero per Natale!”
Sagi Rei, nome d’arte di Sagi Reitan, è nato a Tel Aviv il 24 novembre 1972, ma risiede dal primi anni Novanta a Bergamo ed è naturalizzato italiano. Musicista dalla versatile vocalità soul con influenze etniche, è anche un apprezzato cantautore ed è diventato un vero e proprio fenomeno di culto, scalando le classifiche di mezzo mondo, per aver riletto in chiave acustica alcuni tra i più noti successi dance degli anni novanta. Uno dei singoli cantati da Rei, “L’amour Toujours (I’ll Fly With You)” di Gigi D’Agostino, è stato scelto nel 2009 come accompagnamento musicale del famosissimo spot pubblicitario del marchio “Intimissimi” ed è entrato nella classifica dei singoli più scaricati in Italia, conquistando il Disco d’Oro per il numero di copie vendute.
Nella primavera 2012 Sagi Rei, che ha al suo attivo anche collaborazioni con il dee-jay Mario Fargetta, ha composto la colonna sonora del film “Area Paradiso”, diretto ed interpretato da Diego Abatantuono. Sempre nel 2012 Mario Biondi lo vuole all’interno del suo Tour Teatrale per esibirsi insieme a lui in un duetto entusiasmante. “Won’t You Come Back”, è il brano scritto e composto da Sagi appositamente per Biondi, contenuto all’interno dell’album “Due”.
Il 4 febbraio 2014 esce per Self Distribuzione il disco Diamonds, Jade & Pearls, prodotto da Umberto Iervolino e dedicato alla musica degli anni Ottanta. Il 4 ottobre dell’anno successivo rinnovà la collaborazione con Mario Fargetta con il singolo Sing It Loud, trasmesso in rotazione dalle maggiori radio italiane.
Il 25 novembre 2016 si esibisce in una doppia serata al Blue Note di Milano, dove registra il suo primo disco dal vivo Emotional Songs Live From Blue Note Milano uscito il 30 marzo 2017 per Diy/Sony.
Nel 2021 pubblica l’album di cover natalizie Two Can Play That Game con MasterM.
l nostro primo approccio al mondo del divertimento può avvenire in diverse forme e dimensioni, da una gita in sala giochi durante una vacanza in famiglia a una giornata in un parco a tema. Il più delle volte avviene attraverso le semplici giostre per bambini a gettoni che si trovano all’esterno o all’interno di Fec (Family entertainmnet center), cinema, centri commerciali o aree di gioco sicure in tutto il mondo, che rappresentano il primo approccio di un bambino all’industria. Alcuni potrebbero non essere così fortunati da ricordare il loro primo approccio con l’industria, a differenza di David Robinson di World of Rides, che spiega “la prima impressione è fondamentale per i bambini. La mia prima impressione di una giostra per bambini è stata una giostra statica Rocky Horse fuori dal barbiere di un granwde magazzino locale che premiava i bambini per essersi fatti tagliare i capelli. Costava due pence a giostra e, dopo tutti questi anni, me la ricordo ancora, grazie al suo design colorato”.
World of Rides, che è attiva da oltre mezzo secolo, ha esperienza diretta di come la tecnologia abbia permesso alle giostre per bambini di evolversi da semplici giostre statiche a nuovissime e scintillanti macchine dotate dei fronzoli più moderni. “Il colore e il design di una giostra per bambini statica sono fondamentali per attrarre i bambini, insieme a luci e suoni”, continua Robinson. “Le giostre dovrebbero anche essere immediatamente riconoscibili come un veicolo o un animale ben noto ed essere facili da utilizzare. Dovrebbero anche essere interattive”, aggiunge. “I bambini piccoli adorano avere tante cose da fare mentre la giostra è in funzione, come campanelli, pulsanti e leve con cui giocare. Di conseguenza molti dei dispositivi elettronici sono diventati molto più coinvolgenti e interattivi.”
ECCO
a cura di Thomas Dodds
vertimento, dell’eccitazione e persino delle interazioni sociali. Ecco perché creare una prima impressione positiva è fondamentale. Una brutta prima esperienza, dovuta a paura, disagio o noia, può allontanare un bambino dall’industria del divertimento per anni. Ecco perché il settore investe così tanto nel rendere le prime esperienze sicure, coinvolgenti e indimenticabili.”
www.intergameonline.com
Il consulente senior di Falgas, José Saus, condivide la visione di Robinson sull’importanza del design
esterno di una giostra per bambini. L’esperto veterano dell’industria spiega che è la prima cosa che cattura l’attenzione di un bambino e influenza la sua decisione di salirci. La progettazione di una giostra per bambini immersiva e divertente presenta diverse sfide, incluse sicurezza, accessibilità e coinvolgimento. “Garantire che la giostra sia sicura, abbia bordi morbidi e possa eseguire una frenata di emergenza è fondamentale. I bambini piccoli hanno una capacità di attenzione breve, quindi l’esperienza deve essere immediatamente coinvolgente”, continua. “La prima esperienza di un bambino con il settore del divertimento può plasmare la sua percezione del di-
Avere un’attrazione che utilizza la proprietà intellettuale è spesso visto come un grande vantaggio per molti prodotti dell’industria. I produttori di flipper, ad esempio, sono spesso a caccia della prossima grande proprietà intellettuale che possa resistere alla prova del tempo, come Star Wars, La famiglia Addams o Merlino. Dare un tema a una giostra per bambini è un altro paio di maniche; i programmi Tv per bambini possono essere un fuoco di paglia, un minuto ci sono e un minuto dopo spariscono. Il responsabile creativo e It della United Distributing Company, Matt Bland, spiega: “Sebbene vari ampiamente a seconda dei casi, nella nostra esperienza, tendono a essere gli adulti a decidere a quali attrazioni giocheranno i bambini, piuttosto che i bambini stessi. Questo significa che le giostre con licenza tendono a optare per proprietà intelletuali più datate con cui i genitori hanno familiarità piuttosto che per programmi e personaggi attualmente in Tv o che sono popolari online. Alcuni marchi sono evergreen e durano decenni. Ogni tanto tornano personaggi e programmi più vecchi, come Paddington e I Puffi. Tuttavia i bambini spesso preferiscono qualcosa di nuovo o unico perché non sono così affezionati ai personaggi di un marchio come gli adulti potrebbero pensare”.
Robinson condivide pensieri simili a quelli di Bland in termini di cautela quando si tratta di proprietà intellettuali popolari. “La tematizzazione è diventata molto popolare negli anni ‘80, in gran parte grazie alla quantità di personaggi su licenza disponibili relativi a programmi Tv e film, come
il Postino Pat, Sam il Pompiere, il Trenino Thomas e Peppa Pig. Tuttavia gli operatori si sono presto resi conto che, una volta che il personaggio era caduto in disgrazia tra i bambini, si ritrovavano con attrazioni che generavano guadagni molto bassi, mentre le loro giostre generiche continuavano a generare guadagni elevati, indipendentemente da mode passeggere.”
Questo non vuol dire che le licenze non siano vantaggiose. Peppa Pig, ad esempio, è stata il volto di numerosi parchi a tema in Europa e Nord America, mentre Lego ha parchi a tema in dieci località in tutto il mondo, inclusi Giappone, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti.
Mentre i parchi a tema sono costosi e richiedono molto terreno, le giostre per bambini occupano poco spazio e si possono trovare praticamente ovunque. Bland spiega: “Generalmente si trovano giostre per bambini in riva al mare, nei luna park, sui moli e nelle sale giochi, così come in luoghi pensati per le famiglie come Fec, piste da bowling, aree di gioco sicure, villaggi turistici e persino centri visite di fattorie”. Aggiunge inoltre che sono molto flessibili e non occupano troppo spazio, pur rimanendo facili da usare. “La strategia preferita da Udc è quella di promuovere giostre con un buon rapporto qualità-prezzo”, osserva Bland. “Una giostra con più posti a sedere è solitamente più conveniente per i genitori rispetto a una con un solo posto. Abbiamo giostre a cui possono partecipare anche gli adulti, come il nostro furgone dei gelati che ha
spazio a sufficienza per un adulto e un bambino. Il più delle volte la giostra è un’opportunità per un accompagnatore di fare una breve pausa, piuttosto che partecipare, ma è comunque una buona opzione”, continua Bland.
Le giostre per bambini hanno fatto enormi progressi rispetto ai loro esordi. Saus afferma: “Le giostre per bambini a gettoni si sono evolute in modo significativo grazie alla tecnologia moderna, migliorando sia l’esperienza utente che l’efficienza operativa”.
Saus evidenzia che gran parte delle giostre per bambini è cambiata, con l’aggiunta di schermi interattivi, elementi di realtà aumentata, pagamenti con carta e cellulare, tecnologia di movimento e sensori, personalizzazione, ludicizzazione, innovazioni di sicurezza e progressi nei componenti ecocompatibili.
“Queste innovazioni aiutano a rendere le giostre più coinvolgenti per i bambini e a migliorarne il potenziale di guadagno per le aziende. Le loro prestazioni dipendono in gran parte da fattori come visibilità, demografia del pubblico e tempo di permanenza. Le giostre vicino alle aree relax, come le aree di ristorazione e le aree gioco, sono più comode e più visibili al pubblico. Collocare le giostre in luoghi in cui le famiglie si fermano più a lungo, ad esempio centri commerciali, supermercati, zoo o musei, può contribuire ad aumentare le prestazioni delle giostre.”
L’installazione di giostre per bambini può rivelarsi vantaggiosa per gli operatori, come ha spiegato John Turner, direttore di Janet and John, fornitore di giostre per bam-
bini per il mercato britannico: “Spesso genitori e sorveglianti usano le giostre come un modo per premiare il buon comportamento. Generano buoni ricavi per le strutture e hanno probabilmente più possibilità di far partecipare famiglie con bambini piccoli se sono previste attività di intrattenimento per i loro bambini. Negli ultimi anni abbiamo creato giostre a tema per diversi luoghi. Brandizzare o tematizzare un’attrazione in un luogo può conferirle autenticità e far vivere al bambino un’avventura unica. Si tratta di valorizzare la visita del bambino e di fargli venire voglia di tornarci.”
Sebbene la maggior parte dei progressi tecnologici sia andata e venuta, diventando parte della vita quotidiana, Robinson spiega che ci sono ancora nuovi modi per evolversi. Sottolinea che le giostre statiche per bambini si sono evolute al massimo, con comandi digitali, luci e suoni. “Le giostre a batteria, tuttavia, continuano a evolversi in nuovi ambiti, sia su terra, che su piste di pattinaggio e in acqua”, afferma Robinsonm aggiungendo che World of Rides sta investendo ingenti somme di denaro nello sviluppo per garantire ai clienti le migliori giostre e il miglior servizio post-vendita possibili. Questi sviluppi sono visibili nel suo ultimo prodotto, una giostra Baby Car telecomandata e antiurto per i bambini più piccoli. Le macchinine possono essere guidate dal bambino e possono essere controllate a distanza dai genitori e dai sorveglianti mentre il bambino si diverte.
IN LIZZA AL MONDIALE DI ESPORT 2025
Gli esport in Nepal sono nati con l’ascesa degli internet café, dove i giovani, sprovvisti di connessione nelle proprie case, potevano giocare a titoli come Counter Strike, Dota e Warcraft con gli amici. Nel tempo, hanno ampliato la loro portata ed hanno attirato l’interesse di diversi soggetti, incluso il Governo del Paese.
Così sono state create l’Esan - Esports association of Nepal, che opera come organo governativo di regolamentazione ufficiale, con la supervisione del Consiglio nazionale dello sport, e la Nesa - Nepal esports association, fondata come società senza scopo di lucro nel 2016, riconosciuta dal Comitato olimpico nepalese e membro di International esports federation, Global esports federation e Asian electronic sports dederation. Alla Nesa si deve l’organizzazione del Nepal esports championship, che quest’anno ha raggiunto la quinta edizione, offrendo un formato di torneo ibrido, con qualificazioni e incontri a doppia eliminazione disputati online fino alle semifinali e finali svolte in Lan. L’evento è servito anche come qualificazione nazionale per il prossimo Campionato mondiale di esport 2025, organizzato dalla Federazione internazionale di esport. Per la cronaca, il calendario delle qualificazioni regionali prevede le seguenti tappe: in Europa fino al 13 giugno online e dal 9 al 13 luglio offline, in Africa dal 16 giugno al 31 luglio online, in Asia e Oceania dal 7 agosto al 9 settembre online, in America dal 12 settembre al 2 ottobre online.
IL GOVERNO PRONTO A INASPRIRE LE RESTRIZIONI SUL GAMBLING
Giro di vite sugli investimenti esteri nel sistema nazionale del gioco con vincita in denaro: lo prevede una proposta di modifica legislativa presentata nell’ambito dell’Integrated tourism act, volto a introdurre normative più severe sul settore, che attualmente beneficia del boom del turismo transfrontaliero a cinque stelle proveniente in primis dall’India.
Le nuove regole includerebbero anche aggiornamenti sulla conformità, una procedura più rigorosa per il rilascio delle licenze e il ritocco delle norme vigenti in materia di ubicazione di resort e casinò nel Paese: dal raggio minimo obbligatorio attuale, di circa cinque chilometri, si passerebbe a uno di almeno otto chilometri, ma ignorando le strutture esistenti che operano più vicine al confine.
La modifica legislativa aggiornerebbe l’attuale percentuale di controllo che un investitore esterno può avere su un’entità nepalese del gioco. Attualmente, qualsiasi investitore o proprietario esterno può detenere fino al 90 percento di una partecipazione di controllo in un’azienda come un casinò.
Questa nuova legislazione mira ad abbassare il limite di proprietà a un massimo del 49 percento, alla luce del crescente interesse per le attività di gioco, bloccando gli ambienti light casino all’interno di resort o hotel; inoltre qualsiasi casinò dovrebbe essere un’entità indipendente e richiedere l’autorizzazione al ministero del Turismo per operare all’ombra dell’Himalaya.
L’HOTEL ICHCHA PUNTA SUL
CASINÒ ED EMETTE AZIONI
DESTINATE AL PUBBLICO
Ichcha Limited, il primo e unico hotel a cinque stelle nella provincia di Madhes, situato a Simara, emetterà azioni destinate al pubblico. Recentemente è stato firmato un memorandum d’intesa per nominare Himalayan Capital Limited responsabile dell’emissione e delle vendite.
L’hotel, che ha un fatturato di 150 crore (unità di misura indiana) di rupie, detiene il 20 percento del capitale emesso, ovvero 3 milioni di rupie. Saranno offerte al pubblico tre milioni di azioni per un valore di 300 milioni di rupie, pari a circa 3 milioni di euro. L’ex presidente della Nepal land and housing association e assistente sociale Ichchha Bahadur Wagle inaugurò l’hotel circa 8 anni fa, avviandolo con investimenti personali, per poi attrarre pubblico e importanti aziende e professionisti.
La struttura dispone di 100 camere ben attrezzate, piscine, spa, sale ricevimenti, club house, e sono in corso i lavori di costruzione del mini casinò per trasferirlo in un edificio separato e gestirlo come un casinò di livello alberghiero a cinque stelle.
L’intero complesso vedrà la standardizzazione delle camere per la conversione in un hotel di standard internazionale.
A oggi è noto come punto di riferimento per i matrimoni dei cittadini dello Stato del Bihar – ne ospita almeno 30 o 40 ogni anno – e anche per i cittadini indiani che vogliono giocare nei casinò. Il resort beneficerà del completamento della tratta rapida Kathmandu-Nijgadh e dei collegamenti con l’aeroporto di Simara.
1–4
SiGma Asia 2025
Smx Manila, Isole Filippine www.sigma.world/asia
5
Gaming in Holland Conference 2025
Kit Royal Tropical Institute Amsterdam, Paesi Bassi www.gaminginholland.com/conference2025
10–12
Sbc Summit Malta
Intercontinental Hotel, St.Julians, Malta www.sbcevents.com/sbc-summit-malta
11–13
Cyprus Gaming Show 2025
Crowne Plaza Limassol Hotel, Limassol, Cipro www.eventus-international.com/cgs
11–13
First Playable
Palazzo degli Affari, Firenze https://firstplayable.it/
16–18
Interazar 2025
Feria de Madrid (Ifema), Madrid, Spagna www.feriainternacionaldeljuego.com
17–19
Canadian Gaming Summit 2025
Metro Toronto Convention Center Toronto, Ontario, Canada www.sbcevents.com/canadian-gaming-summit
The international appointments that you can’t lose
GIUGNO | JUNE 2025
18–19
Peru Gaming Show 2025 Centro de Exposiciones Jockey, Lima, Peru www.perugamingshow.com
18–19
iGX Summit 2025
Hilton London Syon Park London, Regno Unito http://igx.wbresearch.com/
26
Gaming in Spain Conference 2025 Auditorium Ecija, Madrid, Spagna www.gaminginspain.com
dal 29 giugno al 3 luglio
International Bowl Expo 2025
Gaylord Rockies Resort & Convention Center Aurora, Colorado, Stati Uniti www.bpaa.com/bowlexpo
3–21
TORNEO ESPORTS
Emea Masters
Spring Split online https://lolesports.com/it-IT
Fino al 3 giugno
Ips 500k Gtd Sanremo
Casinò Sanremo www.eurorounders.com
11–16
Skill Poker Master 500k Gtd
Perla Resort, Nova Gorica, Slovenia www.pokerskillevents.com
12
Italian Video Game Awards 2025
Cinema La Compagnia, Firenze https://firstplayable.it/
6–16
The Festival Rozvadov
King’s Resort, Rozvadov, Repubblica Ceca www.thefestival.com
14–24
La Notte degli Assi 1+1
Casino Arena, Tirana, Albania www.imperiummilano.it
25–30
People’s Poker Tour 1Mio Gtd
King’s Resort, Rozvadov, Repubblica Ceca www.eurodounders.com
27–29 giugno
FLIPPER SPORTIVO
Mondiale di flipper sportivo
Ifpa20 World Pinball Championship
Fippnic, Vöcklabruck, Austria https://www.ifpaitalia.com/evento/epceuropean-pinball-championship-2025
fino al 16 luglio
56 th Annual World Series of Poker
Horseshoe and Paris Casino
Las Vegas, Nevada, Stati Uniti www.wsop.com
www.gioconews.it
n un tempo in cui la trasformazione è la regola e la stabilità l’eccezione, anche il settore del gaming – storicamente uno dei più regolati, osservati e in rapida evoluzione – sente l’urgenza di spazi nuovi. Non vetrine pubbliche, non tavoli allargati, ma luoghi riservati di confronto strategico, dove le decisioni si costruiscono attraverso il dialogo e la visione condivisa.
È da questa esigenza concreta che nasce l’Ige Executive Gaming Club: un laboratorio riservato e operativo promosso da Italian Gaming Expo & Conference (Ige), pensato per mettere intorno allo stesso tavolo C-Level dell’industria, rappresentanti delle istituzioni e il regolatore.
Un progetto inedito in Italia, con una struttura essenziale ma ambiziosa: quattro incontri all’anno, a porte chiuse, con partecipazione diretta dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e un’agenda orientata ai contenuti, non alle dichiarazioni.
UN NUOVO FORMATO PER UN NUOVO CONTESTO
In un settore dove le sfide si moltiplicano – tra concessioni in scadenza, transizione digitale, nuove istanze normative e una crescente attenzione al gioco responsabile – la capacità di anticipare scenari, condividere letture comuni e costruire una governance coerente non può più essere lasciata al caso.
“L’Ige Executive Gaming Club nasce proprio per questo – dichiara Simona Clarizio, responsabile di Ige -, per offrire uno spazio continuativo, esclusivo e protetto in cui affrontare insieme le trasformazioni che stanno ridefinendo il futuro del settore.”
Non si tratta, però, di un’associazione o di un organismo rappresentativo. L’approccio è molto diverso: niente burocrazia, niente comunicati stampa, nessuna logica di lobbying. Solo dialogo strategico, dati, alert, insight ad alto valore e connessione diretta tra chi decide e chi regola.
La membership, infatti, è selettiva e riservata a figure apicali: Ceo, Cfo,
il futuro)
general counsel, head of compliance e altri C-Level di:
• Concessionari Adm (online e retail)
• Fornitori tecnologici e di contenuti
• Studi legali e fiscali con specializzazione nel gaming
• Stakeholder istituzionali e rappresentanze strategiche
L’obiettivo? Costruire una comunità non allargata ma qualificata, capace di generare impatto reale.
“Qui non ci sono spettatori, solo protagonisti” è uno dei motti del Club. Ogni partecipante è chiamato a contribuire attivamente, portando esperienze, casi, visioni e domande. Perché il vero valore, oggi, nasce dallo scambio tra pari.
Il calendario 2025 si apre con il lancio ufficiale a luglio e prosegue con quattro sessioni tematiche, ognuna dedicata a uno snodo strategico del settore:
9 luglio | Lancio del network e onboarding membri – Geopolitica del Caos: Come i nuovi equilibri globali riscrivono le regole del gioco
Ospite: Andrew Spannaus
24 settembre | 1° incontro - Normativa e AI nel gaming
26 novembre | 2° incontro – Concessioni, compliance e trasparenza
21 gennaio | 3° incontro – AI, innovazione e infrastrutture digitali (cybersecurity)
11 marzo | 4° incontro – Sostenibilità e Responsabilità sociale
Ogni incontro prevede la partecipazione attiva di Adm e altri rappresentanti istituzionali e momenti di lavoro operativo tra i membri. Gli output? Documenti riservati, paper condivisi, analisi regolatorie, early warning e alert su novità di sistema. Il tutto in un contesto di massima riservatezza, senza media, senza dirette, senza citazioni esterne.
UN’ESTENSIONE NATURALE DI IGE, MA CON VITA PROPRIA
Se l’Italian Gaming Expo & Conference rappresenta l’arena pubblica, il luogo del confronto aperto e della visione allargata, l’Executive Gaming Club è la sua anima riservata: un luogo dove le relazioni si trasformano in progettualità, e la visione si traduce in impatto sistemico.
“In un settore così regolato e sensibile, non possiamo più accontentarci di incontri occasionali o di processi reattivi. Serve un confronto strutturato, stabile e continuativo. Il Club è il primo passo in questa direzione”, osserva Clarizio.
Il network è in fase di lancio. In queste settimane si sta definendo il board promotore e stanno partendo le prime adesioni, in vista dell’appuntamento inaugurale di luglio.
Il messaggio è chiaro: non si tratta di aderire a un’iniziativa, ma di entrare in un sistema. Un sistema che non vuole rappresentare tutti, ma vuole coinvolgere chi ha la volontà – e la responsabilità – di costruire il futuro del settore.
Per ricevere informazioni o candidarsi: s.clarizio@italiangamingexpo. com | e.capri@italiangamingexpo.com
È in declino la spinta verso il Green Deal ma tra negazionismo ambientale e ideologia “verde” si delinea una strategia nazionale verso la vera sostenibilità
a cura di Patrizio Graziani
Nei primi mesi del 2025 si osserva un evidente rallentamento nell’impegno delle imprese verso la sostenibilità, tanto da far pensare a una ritirata o addirittura alla fine di questa “moda”. Numerose aziende statunitensi di primo piano – come Meta, McDonald’s, Walmart, Boeing e Ford – hanno sospeso programmi legati alla Diversity & Inclusion, talvolta per evitare controversie legali derivanti da accuse di discriminazione inversa. Anche il settore finanziario mostra segnali di ripensamento: BlackRock, storicamente un simbolo della finanza sostenibile, ha abbandonato l’associazione Net Zero Asset Managers, seguita da altri gestori patrimoniali, allontanandosi dagli impegni di riduzione delle emissioni entro il 2050. Nel campo industriale, Unilever, una delle aziende più attive negli ultimi anni sul fronte delle emissioni zero, ha rivisto la propria strategia, spostando il focus dalla narrativa Esg (Environmental, Social, Governance) alla crescita economica e a obiettivi più operativi e concreti. Anche in Europa, la nuova Commissione europea ha riaperto il dibattito: si parla di alleggerimento normativo e di revisione del Green Deal, sim-
bolo della legislatura Von der Leyen. Con il pacchetto “omnibus”, l’Unione Europea propone semplificazioni e proroghe per permettere alle aziende di adeguarsi agli standard ambientali.
Dal punto di vista mediatico, il tema della sostenibilità ha perso smalto, soppiantato dall’entusiasmo per le innovazioni legate all’intelligenza artificiale. L’immagine di Greta Thunberg, simbolo della lotta ambientalista della “Gen Z”, appare ormai sbiadita, sostituita dall’impronta aggressiva e muscolare della nuova leadership americana del movimento Maga (Make America Great Again, in italiano: “Rendiamo l’America di nuovo grande”), guidata dal presidente degli Stati Uniti. Tutto fa pensare che la stagione della sostenibilità sia ormai al tramonto, o quantomeno soggetta a una profonda trasformazione e a un ridimensionamento. Tuttavia, un’analisi più lucida e non ideologica offre uno scenario diverso. Negli anni scorsi, molte aziende si sono avvicinate ai criteri Esg più per adeguarsi a obblighi normativi e al clima di opinione dominante che per reale convinzione. Oggi, invece, si assiste a un cambio di passo: la sostenibilità non viene più vista solo
come un vincolo esterno, ma come una leva strategica per l’innovazione e la creazione di valore reale. In pratica, si passa da una sostenibilità “di facciata” a una sostenibilità concreta, integrata nella cultura aziendale e nei processi operativi. Per sopravvivere e crescere in un contesto globale in continuo mutamento, le imprese devono dimostrare con i fatti la validità delle loro azioni, non puntare su slogan, etichette o bollini di qualità. La nuova frontiera della gestione sostenibile mira a generare valore economico e a distribuirlo tra tutti gli stakeholder, adottando un approccio orientato al medio-lungo termine. Le parole chiave di questa nuova fase sono: strategie realistiche, innovazione di prodotti e processi, gestione dei rischi (anche non finanziari), governance adeguata e valorizzazione del capitale umano. In definitiva, la sostenibilità ha già vinto: i suoi valori fondamentali – rispetto per l’ambiente, attenzione al sociale, trasparenza e correttezza – sono ormai radicati nelle persone e nelle organizzazioni, indipendentemente dalle derive ideologiche o dalle mode del momento, che si tratti di Greta, Donald o delle istituzioni europee.
Patrizio Graziani | Docente di Impresa sostenibile nei corsi di laurea magistrale della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza e di Gestione sostenibile di impresa presso la Umbria Business School. Ha ricoperto per diversi anni ruoli apicali nei gruppi Eni e Tim, in Italia e all’estero nelle aree di direzione generale, internal audit, affari societari e governance, controllo di gestione, finanza, procurement e real estate. Attualmente è managing partner di una società di consulenza strategica, co-founder e di una start up innovativa che opera nel settore dell’analisi dei dati e dell’intelligenza artificiale nonché senior advisor per le attività di business development di una start up innovativa che opera nel settore delle reti di telecomunicazioni. Ha ricoperto e ricopre cariche di presidente amministratore e sindaco in società italiane ed estere, anche quotate sui mercati regolamentati.
Con la pubblicazione, lo scorso 21 marzo, dei Key Principles on In-game Virtual Currencies, il Consumer Protection Cooperation Network (di seguito Cpc Network) – rete di cooperazione europea per la tutela dei consumatori istituita nel 2004 – prende posizione a favore di un’attenta protezione del consumatore nell’ambito delle microtransazioni che vengono effettuate dagli utenti all’interno dei videogiochi.
1. Che cos’è il Cpc Network e che azione svolge?
Il Cpc Network è una rete di cooperazione tra le autorità nazionali degli Stati membri responsabili dell’esecuzione della normativa a tutela dei consumatori, istituita con il Regolamento Ue n. 2006/2004 del 27 ottobre 2004 ed ad oggi disciplinata dal Regolamento UE n. 2017/2394 del 12 dicembre 2017.
Obiettivo della rete, la cui azione è coordinata dalla Commissione europea, è creare una protezione effettiva del consumatore nel mercato unico, attraverso l’implementazione di azioni di contrasto concertate a livello europeo.
2. Che sono le Linee guida e che impatto hanno sul settore?
Le Linee guida sono una serie di principi chiave non esaustivi destinati a guidare gli operatori del settore del gaming nell’offerta di monete virtuali cc.dd. in-game in conformità alla normativa europea in materia di tutela dei consumatori.
Pur non costituendo una normativa vincolante, le Linee guida forniscono indicazioni circa le modalità con le quali gli operatori devono offrire monete virtuali destinate all’acquisto di contenuti o servizi digitali (skin, outfit, loot box ecc.) o di altra moneta virtuale all’interno del proprio gioco.
3. Quale sono i principali contenuti delle Linee guida?
Hélène Thibault è avvocato dal 2003 e socio dello studio legale Tonucci & Partners. Specializzata in diritto della proprietà intellettuale e delle nuove tecnologie, vanta un’esperienza pluriennale nei settori del gaming, dell’entertainment e dello sport.
a cura di avv. Hélène Thibault
Sono 7 i principi che vengono formulati dal Cpc Network per l’offerta di in game virtual currencies ai consumatori, e per ciascuno di essi vengono forniti esempi di do & don’t, all’occorrenza anche illustrati, destinati a guidare concretamente l’azione degli operatori del settore:
1) L’indicazione del prezzo deve essere chiara e trasparente. Si considera essenziale che venga indicato in modo chiaro e comprensibile il prezzo in denaro vero (real world money) dei contenuti o servizi digitali che si può comprare nel gioco;
2) Le pratiche destinate ad oscurare il costo effettivo del contenuto e dei servizi digitali offerti in game devono essere evitate (ad es. offrire diverse monete virtuali all’interno dello stesso gioco o obbligare il consumatore a più scambi di monete virtuali all’interno del gioco prima di procedere all’acquisto del contenuto o servizio in game);
3) Le pratiche che forzano i consumatori a comprare monete virtuali in game che non li servono vanno anche esse evitate. Rientrano in questa categoria tutte le pratiche che obbligano il consumatore a comprare più monete virtuali di quanto servono per comprare il bene o servizio di interesse (ad es. offrendo le monete virtuali solo in pacchetti disallineati rispetto al prezzo dei beni o servizi digitali venduti in game, o non consentendo al consumatore di scegliere la quantità di moneta virtuale da comprare);
4) Il consumatore deve ricevere informazione precontrattuale chiara
e comprensibile, sia per l’acquisto di monete virtuali in game che per quello di beni o servizi digitali acquistabili nel gioco. Vanno in particolare fornite informazioni relative alle caratteristiche principali dei beni o servizi acquistati, al venditore, al prezzo in moneta fisica, al diritto di recesso, alla garanzia di conformità e alle modalità di pagamento e consegna;
5) Si deve rispettare il diritto di recesso del consumatore nell’offrire sia i contenuti o servizi digitali che le monete virtuali che consentono di acquistarli nel gioco. Si potrà evitare l’applicazione del diritto di recesso in relazione al solo acquisto del bene o servizio digitale, e solo con il previo consenso e assenso del consumatore, da acquisire secondo modalità specificatamente descritte dalle Linee Guida;
6) I termini contrattuali devono essere equi e redatti in modo semplice e chiaro. Non deve essere possibile per l’operatore cessare, modificare o ritirare unilateralmente e in qualsiasi momento il contenuto/servizio digitale o la moneta virtuale venduto/a nel gioco, cambiare unilateralmente il valore della moneta virtuale offerta o escludere, sospendere o impedire l’accesso del consumatore al suo conto o ai contenuti o servizi acquistati senza che sia possibile per quest’ultimo contestare tale restrizione;
7) Il game design e il gameplay devono rispettare le vulnerabilità dei consumatori, in particolare i minorenni. Diverse azioni vengono suggerite, tra cui garantire una chiara distinzione tra il gameplay e gli elementi commerciali di pubblicità in game e non usare tecniche commerciali che sfruttano le debolezze dei consumatori o che esortano direttamente bambini o persuadono i genitori a comprare monete virtuali nel gioco. Da notare che, se gli operatori vengono incitati a usare di default le impostazioni di parental control e tutela del consumatore, non limita in alcun modo la loro responsabilità nell’adattare le loro prassi agli utenti del proprio gioco.
nche se non mi piace cominciare così questa nostra chiacchierata, desidero però mettere subito i puntini sulle
“i”: parlare di marketing non vuol dire parlare di pubblicità, anzi, solo di pubblicità. La pubblicità è una delle componenti di una strategia di marketing, non l’unica. Spesso si usano i due termini in maniera analoga e in realtà si tratta di un vero e proprio errore strategico tale da pregiudicare i risultati dell’attività di comunicazione e/o promozione di un’azienda.
Il marketing piuttosto rappresenta, oggi più che mai, un sistema integrato di pensiero strategico, comunicazione e analisi, in grado di determinare la relazione delle aziende con il loro target, in particolare per le aziende che operano nel settore retail, a contatto diretto con il cliente.
Già abbiamo visto come il retail moderno abbia trasformato luoghi di vendita o consumo, in luoghi di experience
Il cliente vuole vivere un’esperienza coerente con le sue aspettative e, in questo contesto, il marketing diventa lo strumento attraverso cui si costruisce quest’esperienza, si dialoga con il target, si differenzia la proposta offerta rispetto ai competitor, si fidelizza il cliente.
L’obiettivo principale di una strategia marketing retail, punta quindi a rafforzare la fedeltà del cliente e a generare un valore percepito che va oltre l’offerta stessa.
Non abbiamo purtroppo il tempo e lo spazio, in questa pagina, per simulare una campagna marketing e di comunicazione, vorrei però fornirvi un punto di vista alternativo, in chiave di marketing, nell’interpretazione di alcuni termini.
La prima parola-concetto è Qualità
a cura di Michele Bragantini
Quando pensiamo alla qualità, non dobbiamo pensare a materiali di pregio, ma alla capacità della nostra offerta di dialogare correttamente con il target di riferimento. Il livello della qualità, nello specifico della nostra campagna marketing, sarà dato dal livello di penetrazione, di successo se preferite, che svilupperemo nei confronti del nostro mercato di riferimento. In sostanza, dal livello di interazione positiva con il nostro target.
Vado a sé che la nostra seconda parola-concetto sarà Target
Uno degli elementi fondanti di qualsiasi strategia di marketing efficace è la chiara identificazione del target, cioè il nostro cliente obiettivo. Spesso ci culliamo nell’illusione di conoscere perfettamente i nostri clienti, di sapere cosa vogliano, generalizzando per macro segmenti il nostro mercato. L’esempio più classico è quello di definire la “famiglia” come target, quasi che la famiglia possa essere univoca nell’identificare omogeneità di reddito, di cultura, di abitudini di consumo. Applicarsi per comprendere il proprio target, significa sapere come modulare la propria offerta, quale emozione si stia attivando e per chi.
Cercando sempre di seguire un ragionamento logico, l’altra paro-
Michele Bragantini si forma in marketing e business administration. Già Ad di un concessionario per la parte retail (bingo) e presidente di Optima Gaming Service, attualmente è uno degli amministratori di TSJ Holding . È inoltre attivamente coinvolto nell’industria dei centri commerciali in qualità di vicepresidente di due consorzi. Svolge attività di advisor sia per il gambling che per l’amusement, oltre che per brand del retail in generale.
la-concetto è Concorrenza
Se ragioniamo in termini di marketing, soprattutto partendo dal contenuto di “qualità”, è chiaro che cambia anche il concetto di concorrenza, in quanto il nostro concorrente non sarà più solo quello che propone un’offerta simile alla nostra, ma chi va a soddisfare la stessa aspettativa del medesimo target. Il concorrente di un Fec sarà quindi chi offrirà intrattenimento, la possibilità di festeggiare il compleanno, un’offerta di ristorazione. La necessità di un’attenta strategia di marketing diventa sopravvivenza, la fidelizzazione del cliente una leva strategica.
Concludo soffermandomi per qualche riga sull’importanza del Brand, spesso nel nostro settore sottovalutato. Il brand non è solo un logo: è una percezione, una relazione emotiva. Un brand solido si distingue e genera fedeltà, suscita emozione. Investire per valorizzare, consolidare e diffondere il proprio marchio, è uno dei migliori investimenti che chi ha un’attività retail possa fare.
Senza addentrarci in approfondite analisi, diciamo semplicemente che un brand ben veicolato e che si ricorda, trasforma un locale di intrattenimento in un destination point, semplifica la vita al cliente nel momento in cui deve decidere dove passare del tempo, e tutti noi sappiamo come semplificare la vita il nostro cliente crea un sentimento di riconoscenza, che poi è il primo passo verso una fidelizzazione efficace.
Concludo ricordando come, in qualsiasi attività di marketing, sia importante porre il cliente al centro, ribadendo che il marketing non è uno strumento di vendita e che fare marketing significa impegnarsi per costruire una filosofia relazionale, sviluppare la capacità di ascoltare il target, agire di conseguenza e trasformare l’acquisto o il consumo in un evento speciale.
Il futuro del retail appartiene a chi sa trasformare tecnica e valore in emozioni, costruendo clienti fedeli e coinvolti.
a anni ci chiediamo se il settore del gioco seguirà le orme del settore dell’alcol o quelle del tabacco, per quanto riguarda la sua immagine nei confronti dei consumatori e dei regolatori, e il livello di restrizioni normative che regolano la sua pubblicità. La nostra preferenza ovviamente sarebbe per il settore dell’alcol, che si è posizionato come il settore della gioia, dell’intrattenimento, dei bei momenti e della vita sociale: sì del vizio, ma sempre con il sorriso. Al contrario del settore del tabacco, ormai disprezzato, con bassi livelli di accettazione, associato al vizio, alla cattiva salute, addirittura letale. C’è senza dubbio una differenza per quanto riguarda gli impatti sulla salute, con il tabacco che ha dimostrato di provocare danni molto più seri. Tuttavia, sono due settori che nel passato hanno goduto di rappresentazioni pubbliche positive e abbondanti, espresse attraverso la pubblicità, cambiate col tempo come risultato di maggiori conoscenze sugli impatti sulla salute, dell’evoluzione nelle attitudini dei consumatori e della gestione della loro immagine da parte dei settori stessi. Ed è qui che ci sono delle lezioni importanti da seguire per il settore del gioco. Si menziona spesso il gruppo Porter che si è incaricato di gestire l’immagine e le azioni nel settore dell’alcol in risposta ai rischi emersi anche di più restrittive norme regolatorie. Invece di negare i possibili impatti negativi dell’alcol, il Porter Group ha investito nelle più ricerche ed ha sviluppato nuovi standard, anche quelli di pubblicità e comunicazione con il consumatore. Lo vediamo, questo, già da parecchi anni anche con le varie istituzioni e associazioni nel settore del gioco che hanno implementato vari codici di pubblicità per restringere gli eccessi degli operatori, a volte “accecati” dalle pressioni competitive e quindi troppo aggressivi nei loro messaggi pubblicitari.
Negli ultimi anni, in Italia c’è stato uno scenario insolito dove non era
DEL GIOCO PASSA PER IL “GENIO”
TRICOLORE, PRENDENDO
a cura di Ewa Bakun
possibile alcun tipo di pubblicità. L’Italia ha avuto un ruolo di leadership dubbio nel contesto normativo della promozione. Tuttavia, sta arrivando un cambiamento delle norme che annullerà, parzialmente, il divieto totale della pubblicità, permettendo messaggi di carattere sociale ed educativo. I dettagli delle norme sono ancora incerti e da stabilire, come ho capito partecipando al recente evento Italian Gaming Expo & Conference tenutosi a Roma. Il ritorno della pubblicità, per ora, è limitato ai messaggi focalizzati sulle pratiche di gioco responsabile, nel tentativo di educare il pubblico sui rischi e sugli impatti negativi del gioco. È vero che questi non siano messaggi sexy e attraenti. Bisognerà sforzarsi un po’ con creatività e inventiva per renderli tali, il che potrebbe essere una sfida in sé. Anzi, direi che proprio questa limi-
tazione potrebbe essere un’opportunità per il settore, costringendolo a pensare ai messaggi più creativi, coinvolgenti e divertenti che parlino del gioco responsabile e dei rischi del gioco d’azzardo in maniera leggera, senza diminuire, anzi sottolineando la loro importanza.
Ma tornando al settore dell’alcol che vorremmo diventasse il nostro punto di riferimento piuttosto che quello del tabacco, possiamo trovare ispirazione, soprattutto nelle pubblicità dei prodotti senza alcol, ma anche in altre campagne, per esempio quelle sul problema del bere e guidare. Sono spot interessanti, coinvolgenti, creativi, che ci fanno ridere, ma, più importante, influenzano i nostri atteggiamenti e, a lungo termine, hanno anche il potere di cambiare le nostre abitudini. Ci sono già esempi di un approccio simile nel settore dei giochi e alcune aziende hanno già rilasciato spot di questo tipo, focalizzati sulla promozione del gioco responsabile e degli atteggiamenti responsabili dei giocatori. La percentuale di queste pubblicità è piuttosto bassa rispetto al totale e probabilmente con budget limitati. In Italia, invece, se le nuove regole entreranno in vigore, il budget totale sarà dedicato proprio alla pubblicità consapevole e responsabile. Ed è qui che vedo un’opportunità per il settore italiano non solo di promuovere finalmente i suoi prodotti ai consumatori, ma di farlo con una creatività senza precedenti, stabilendo una leadership di diverso tipo, una leadership positiva da seguire per altri Paesi, una leadership nell’ambito della pubblicità che possa realmente cambiare gli atteggiamenti dei consumatori, rendendoli più sani, responsabili e sostenibili. E gli italiani, lo sappiamo, sono bravi a essere creativi.
Ewa Bakun | Direttore delle strategie sui contenuti per Clarion Gaming dal 2018, è nel gruppo da oltre 13 anni, dove ha ricoperto i ruoli precedenti di head of content, event director focalizzati sul gaming e di programme manager.
a manco per niente. Nonostante tutta l’acrimonia che ho accumulato contro Luigi Di Maio, se saranno consentite nuovamente le sponsorizzazioni sportive del gioco in Italia non sarà un fatto positivo. E neanche “un primo passo.” Certo, veder sparire i marchi bastardizzati dai bordo campo e dalle maglie può sembrare un progresso, ma questa sarebbe solo la certificazione che l’industria del gaming ha trovato una leva per neutralizzare parzialmente quella parte del decreto indegnità, e che la politica ha digerito la sconfitta. Il problema principale è che le sponsorizzazioni sportive, da sole, non servono a niente. Sono uno dei “nice to have” del marketing mix. Sono un canale che funziona solo se è inserito in uno sforzo di brand building più ampio, e soprattutto produce ritorno solo se ci sono dei canali attivi per la conversione della consideration verso l’acquisto. Questi canali devono essere immediati e vicini al prodotto. Per il gioco online, significa display, paid social e ppc (più gli affiliati).
Insomma, non voglio annoiare nessuno con la lezioncina, ma se il bottom of the funnel - il fondo dell’imbuto - è stretto è inutile allargare la coppa. “Ammucchiati nell’imbuto non si scende dentro al buco” come dice Vinicio Capossela. Io ho i marchi sulle maglie di due squadre di Championship in Uk, ma non lo farei mai se non potessi anche fare Tv, paid social, paid search e display per convertire.
Mentre vale il contrario: si può fare benissimo acquisizione senza sponsorizzazioni.
Il secondo problema è che si tratta di una forma di pubblicità che ossessiona la politica ben oltre la sua effettiva portata. È visibile.
Prima di essere deputati e senatori, molti dei nostri rappresentanti sono tifosi (se non proprietari di squadre) di calcio. Consentire le sponsorizzazioni vuol dire far ripartire la cagnara dei pentastellati indignati, il che metterebbe a rischio la liberazione degli altri canali. Verrebbe dato il contentino al settore e rinviata ogni altra discussione. Invece, riattivare il display, il ppc e l’affiliazione libera sarebbe molto meno invasivo, meno “iconico”, meno a rischio di sceneggiata. Senza drammi si potrebbe ampliare al resto, alla Tv e allo sport. Il terzo problema è che il mercato delle sponsorizzazioni non è trasparente. È un ambito in cui sguazzano i riciclatori e i maestri dei fondi neri. Il motivo è semplice: puoi fatturare una sponsorizzazione quanto ti pare, come azienda puoi far risultare la spesa 20 volte più del valore reale.
Marco Trucco | Nato a Torino nel 1974, è uno dei pionieri del poker online. Dal 2010 a oggi ha guidato le operazioni online di diversi gruppi, tra cui Everest Poker, Eurobet, PokerStars e fino a giugno 2023 GGPoker. Ora è chief marketing officer del gruppo Immense Group (ex Videoslots).
primo canale di marketing riabilitato dovrebbe essere un canale che è irrilevante per alcuni concessionari?
Il quinto problema è che non ha un indotto, se non quello (minimo) dei professionisti dello sport e del loro entourage. Qualunque altro canale pubblicitario richiede una filiera molto più estesa, tra agenzie media, creatività, distribuzione, tecnologia e naturalmente editori. I servizi che un cittadino riceve dal web gratis grazie alla pubblicità online sono immensi. I servizi gratis offerti alla popolazione dalle squadre di calcio: non pervenuti.
Il sesto problema è che non è pubblicità mirata né possono essere esclusi i minori o chi sceglie di non riceverla. Migliaia di ore di rampogne dei pedagoghi di ogni ordine contro il settore del gioco perché “i bambini potrebbero vedere i banner sui telefonini dei genitori” e poi la prima cosa che viene riammessa sono i brand sulle maglie delle squadre di calcio e sui poster dei calciatori da appendere in cameretta?
Il quarto problema è che sarebbe discriminatoria. Lo sport è un’audience che va bene per le scommesse, va meno bene per il casinò e non vale praticamente niente per il bingo. Perché il
Il settimo problema è che è arrogante. È dal primo giorno del decreto indegnità che il mondo del calcio italiano si spende in piagnine per ottenere l’esenzione, senz’altro motivo che la propria forza politica ottenuta anche grazie al peso specifico di curve, ultras e tifoserie nelle elezioni locali. Hanno sposato la causa del gioco legale online? Ma figuriamoci. Vogliono solo i soldi facili dello sponsor di maglia. Potrei continuare, ma sette motivi mi sembrano sufficienti. Aggiustare il torto fatto da Di Maio con un altro torto, quale sarebbe privilegiare le sponsorizzazioni sportive rispetto a tutti gli altri canali pubblicitari, sarebbe peggio che non fare niente. Le sponsorizzazioni dovrebbero proprio essere l’ultima delle esigenze della categoria, l’ultimo canale da sbloccare. Non il primo. Se venisse offerta, andrebbe rifiutata per non compromettere la chance di ottenere ciò che conta. Se la pubblicità può rinascere, dev’essere riammessa su tutti i canali, con restrizioni diverse, razionali e adeguate.
ono tanti i riconoscimenti conquistati da Simone Padoan, titolare dal 1994 de I Tigli a San Bonifacio (Verona), un locale che definire una pizzeria è ormai riduttivo. Anche se nel 2024 ha ottenuto il terzo posto a 50 Top Pizza Italia e il settimo nella classifica mondiale, e il premio per miglior pizza dell’anno del Gambero Rosso, che gli ha dato anche quello come miglior carta dei dolci, la sua infatti è “alta cucina” a tutti gli effetti, come descrive bene lui stesso.
Lei viene da una famiglia di pizzaioli, e da sempre ha avuto a che fare con lieviti e farine. Come ricorda gli anni della sua formazione e quali insegnamenti - anche umani - le sono rimasti dentro?
“La mia formazione è iniziata ormai molti anni fa, ed è cominciata, per mia fortuna, all’interno della mia famiglia. Provenendo da un contesto contadino, il più grande insegnamento che ho ricevuto è stato quello dell’etica del lavoro: il senso del sacrificio per ottenere ciò che si desidera. Purtroppo, però, erano anche anni in cui la pizza non era ancora riconosciuta per il valore che ha oggi: era vista come un cibo veloce, pove-
ro, a cui si dedicava poca attenzione. Questo ha fatto sì che, durante la mia formazione, non potessi contare su tutte le conoscenze e le risorse oggi disponibili per le nuove generazioni di pizzaioli, soprattutto in termini di impasti, prodotti e lievitazioni.”
A un certo punto, ha deciso di cambiare rotta e di studiare un nuovo modo di fare la pizza, in chiave gourmet. Che tipo di approccio richiede, e che caratteristiche ha una buona pizza di questo tipo?
“Innanzitutto, non amo definire la mia pizza ‘gourmet’. La mia scelta è stata quella di proporre una pizza a degustazione, partendo dal significato profondo del verbo ‘degustare’: gustare appieno, con consapevolezza. Volevo dare a ogni cliente il tempo di assaporare ogni pizza prima di passare alla successiva, come in un vero percorso. Questa visione ha richiesto un’evoluzione su più fronti: un lavoro profondo sugli impasti e sul lievito naturale, una formazione specifica sul mondo della cucina - per apprendere tecniche un tempo riservate esclusivamente ai cuochi - e infine una ricerca costante
L’esperienza de I Tigli è raccolta nel libro “La pizza contemporanea”, dove Padoan cerca di spiegare come mettere in pratica il suo metodo di produzione e ricreare i suoi impasti (compresa la creazione e la gestione della pasta madre e di una serie di altri agenti lievitanti innovativi a base di frutta e di birra). Un capitolo è dedicato all’approfondimento tecnico scientifico sul come trattare le farine e su cosa accade all’interno di un impasto durante la lievitazione e la cottura. Nella parte centra-
per offrire un’esperienza di degustazione completa, coerente e degna di questo nome.”
Quali sono gli abbinamenti più particolari che ha elaborato negli anni e quelli preferiti dai suoi clienti?
“Più che di abbinamenti particolari, parlerei di abbinamenti che hanno lasciato un segno nei miei ricordi e in quelli dei nostri clienti. Alcuni nascono come omaggi al nostro territorio e alle sue radici contadine, altri invece sono ispirati ai miei viaggi. Tra i più emblematici c’è sicuramente la pizza con burrata e culatello, nata da un viaggio in Toscana, diventata negli anni una delle più riconoscibili e imitate. Oppure il branzino al vapore con tè verde, frutto di un’esperienza in Giappone. Restando nel legame con il territorio, cito volentieri l’anguilla laccata alla soia, che fonde un prodotto tipico veneto con una tecnica giapponese, e la mia personale rivisitazione di polenta e baccalà, con una base al mais e baccalà mantecato.”
Che tipo di locale è I Tigli e in cosa si distingue dalle solite pizzerie?
“Molti anni fa abbiamo deciso di eliminare qualsiasi etichetta da I Tigli. Non ci definiamo pizzeria, né ristorante. Semplicemente, siamo I Tigli. Il nostro è un approccio personale alla ristorazione, centrato totalmente sull’esperienza del cliente. Quando qualcuno sceglie di trascorrere un’ora o due con noi, il nostro compito è regalargli un tempo di sorrisi e spensieratezza. Tutto ruota attorno al cliente, e credo che questa attenzione autentica sia uno dei motivi per cui I Tigli continua a essere una scelta per tanti.”
le, invece, ci sono 60 ricette, creative e golose, suddivise per ingrediente (e comprese anche alcune ricette dolci). Vi è inoltre un importante paragrafo iniziale, che guida il lettore all’acquisizione delle necessarie competenze per la creazione di una ricetta originale e bilanciata partendo dalle materie prime. Per concludere, a fine volume, c’è un capitolo sulla gestione moderna della pizzeria e il marketing. Parte che comprende il servizio, la creazione di una carta, costi e ricavi e la comunicazione.
LA ESPORTS WORLD CUP FOUNDATION ANNUNCIA L’AMPLIAMENTO DELLE COMPETIZIONI CON L’INCLUSIONE DEL GIOCO “GEOGRAFICO” GEOGUESSR NELL’EWC FESTIVAL
a cura di Daniele Duso
nche GeoGuessr, il celebre gioco di geografia, entra ufficialmente nel mondo degli esports partecipando all’Esports world cup festival 2025, l’evento che si svolgerà in concomitanza con la Esports world cup 2025 a Riyadh, Arabia Saudita, dall’8 luglio al 24 agosto prossimi. Nel contesto dell’Esports world cup festival dunque, i player di GeoGuessr si sfideranno al Last chance wildcard tournament, che si terrà dal 21 al 27 luglio. Si tratta di un torneo che metterà in palio un montepremi di 20.000 dollari e offrirà gli ultimi due slot disponibili per il Campionato mondiale di GeoGuessr, previsto a Copenaghen il 29 e 30 agosto. Sedici dei migliori giocatori al mondo si sfideranno per ottenere un posto nella finale globale.
Questa sezione del festival ha l’obiettivo di includere nell’evento anche giochi tradizionalmente non associati ai videogame competitivi, consentendo anche ad altri player di dimostrare il loro potenziale e le loro abilità, e, nel contempo, attirare o creare nuove community di giocatori.
GeoGuessr, lanciato nel 2013, è stato progettato da Anton Wallén, un consulente It svedese, grazie al suo amore per i viaggi e la scoperta di luoghi lontani anche solo utilizzando Google street view, uno strumento capace di dare al visitatore la sensazione di essere effettivamente nei luoghi visualizzati sullo schermo.
Il gioco ha saputo crescere fino a diventare un fenomeno globale, trasformando l’esplorazione online in una sfida competitiva unica. Il gioco infatti è basato sul servizio Google street view, appoggiandosi al quale il sistema sfida i giocatori a indovinare la propria posizione nel mondo utilizzando solo gli indizi visibili nelle immagini.
L’esplosione di popolarità, neanche a dirlo, è arrivata nel 2020, quando nel corso del lockdown GeoGuessr ha attirato milioni di giocatori su browser e Steam, diventando un punto di riferimento per appassionati di geografia e puzzle, o forse anche semplicemente di player in cerca di “evasione”. Negli anni, GeoGuessr ha evoluto le sue modalità di gioco, introducendo versioni personalizzate, tornei di squadra e nuove funzionalità che hanno reso il titolo ancora più coinvolgente. Il gioco è utilizzato anche in contesti educativi, poiché permette di approfondire la conoscenza dei paesaggi, della cultura e dell’urbanistica globale, trasformando l’apprendimento in una forma di intrattenimento interattivo, e nel 2023, inaugurando il suo Campionato mondiale, il gioco ha quindi ufficialmente consolidando la sua posizione come titolo esport professionale.
GeoGuessr si unisce così ad altri prestigiosi titoli nel calendario dell’Esports world cup 2025, che vedrà 2.000 giocatori d’élite e 200 Club provenienti da oltre 100 paesi
competere in 25 tornei su 24 giochi. Il montepremi complessivo supererà 70 milioni di dollari, rendendo l’evento uno dei più importanti nella storia degli esports.
Tra le principali competizioni del torneo troviamo titoli come Valorant, Apex Legends, Rennsport (dall’8 al 13 luglio), League of Legends, Dota 2, Free Fire (dal 15 al 20 luglio), Starcraft II, Call of Duty: Black Ops 6 (dal 22 al 27 luglio), Chess, Overwatch 2, Pubg Mobile (dal 29 luglio al 3 agosto), Rainbow Six Siege, EA Sports Fc 25 (dal 6 al 10 agosto), Rocket League, Tekken 8, Pubg: Battlegrounds (dal 12 al 17 agosto) e Counter-Strike 2, Street Fighter 6 (dal 19 al24 agosto)
Accanto alla competizione principale l’Esports world cup festival offrirà una serie di tornei alternativi, tra cui il citato GeoGuessr e Naraka Bladepoint, dando spazio a titoli innovativi e coinvolgenti.
Come è accaduto qualche mese fa con gli scacchi, anche l’inclusione di GeoGuessr nella Esports world cup è in linea con la missione che gli organizzatori hanno voluto porre alla base del torneo, ossia quella di unire i giochi più popolari del mondo sotto un’unica bandiera, quella degli esports, in tal caso.
Questo articolo è realizzato in collaborazione a eSportsMag.it, il primo magazine online in Italia interamente dedicato al fenomeno degli eSports
In un panorama nel quale è diffusa più che mai l’esigenza di novità, Bakoo presenta la sua proposta di multigame a monitor verticale Full Hd. Sembra evidente l’intento di Marim e Bakoo di ottenere una slot di primo piano sotto ogni punto di vista e con forti elementi di innovazione nelle meccaniche di gioco. Che vale la pena provare, come facciamo noi qui
GRAFICA ›› 19 /20
Le potenzialità offerte dall’utilizzo di un monitor Full Hd di grandi dimensioni (si parla di 32” o di 43”) sono state sfruttate ai massimi livelli per ottenere tre giochi caratterizzati da una qualità grafica senza precedenti nel mercato italiano. Invece di esagerare con il numero di giochi nel multigame, l’azienda emiliana ha deciso di includere un numero ridotto di titoli curati nei minimi dettagli sia dal punto di vista grafico che nelle animazioni: tutto è animato e partecipa alle fasi di gioco contribuendo a un’esperienza estremamente piacevole ed immersiva.
AUDIO ›› 19 /20
Tutti i giochi sono caratterizzati da un sound design curato e coinvolgente: suono stereo di alta qualità e bassi ricchi e pieni accompagnano egregiamente le animazioni contribuendo a una percezione qualitativa estremamente elevata.
GIOCABILITÀ ›› 19 /20
In questa slo multigioco si hanno tre titoli diversi, per ognuno dei quali viene offerta la
NOME_ Casinò Evolution
PRODUTTORE_ Bakoo (esclusiva Marim)
DATA OMOLOGAZIONE_ gennaio 2025
SPECIFICHE NORMATIVE_ comma 6a del Tulps
CICLO_ 28.000 | PAYOUT_ 65%
possibilità di frammentare il “bet” tra 0,25 0,50 1,00 2,00 o 3,00. I giochi in questioni sono: Fortune Queen, Ares e The Great Magician. Il primo e il secondo sono slot a 20 rulli mentre il terzo propone un gameplay a 15 rulli. Tutti e tre i titoli si fanno apprezzare per le dinamiche di gioco fresche e attrattive e per le funzionalità di bonus. In Fortune Queen il bonus più importante è il Lock’n’Spin mentre in Ares è il Lock’n’Spin Double che arricchisce ulteriormente il bonus Lock’n Spin aggiungendo la possibilità di sdoppiare le sfere infuocate e le relative vincite. Invece la slot “magica” offre varie opzioni creative: dalla Ruota della fortuna (Wheel of Fortune) ai Freespin con Double Reels (30 rulli, 2 slot da 15 rulli sovrapposte) o con Magic Reel (un rullo magico
si sovrappone agli altri per creare combinazioni vincenti). Infine il Bonus Magia scambia il contenuto dei rulli per ottenere combinazioni vincenti.
PRESTAZIONI ›› 19 /20
Casinò Evolution rappresenta il punto d’inizio di una nuova linea di prodotti e, come tale, presenta caratteristiche inedite sotto ogni punto di vista: cabinet, scheda elettronica, software di gestione, software di gioco. Prima di avviare la commercializzazione vera e propria, Marim e Bakoo hanno deciso di sottoporre questo prodotto ad un lungo periodo di test sul campo per valutarne affidabilità e performance.
Un gioco davvero molto interessante e dalle grandissime potenziali. Casinò Evolution potrebbe senz’altro rappresentare il punto di partenza ideale per l’evoluzione del mercato Awp.
Dopo oltre 4 mesi di test i risultati sono assolutamente di primo livello: le caratteristiche estetiche di questo apparecchio sono di grande richiamo per i giocatori che lo provano per curiosità e finiscono per apprezzarne ogni caratteristica, a cominciare dal game design e dalla matematica..
BUDGET ›› 18,5 /20
Sebbene Casinò Evolution richieda un investimento iniziale superiore alla media, il rapporto qualità prezzo rimane adeguato e giustificato dalla qualità costruttiva del cabinet, dalle prestazioni della motherboard di nuova generazione, e soprattutto dalle performance di questo apparecchio che si è distinto in ogni esercizio nel quale è stato installato.
Un passaggio a ragione definito “storico”. È quello del marchio Snai, entrato ufficialmente a fare parte della famiglia di Flutter Entertainment.
Snai porta a Flutter: un marchio storico e iconico nel settore italiano delle scommesse; una rete di oltre 2.000 punti vendita; una forte presenza online; asset immobiliari sportivi unici come gli ippodromi Snai San Siro e Snai Sesana; Snaipay, una piattaforma di pagamento digitale consolidata.
Nel corso degli anni, Snaitech ha costruito una forte identità, combinando innovazione digitale con una capillare presenza locale, diventando un mo-
“La concessione del Lotto è uno dei più importanti contratti di lotterie al mondo. Igt, anche attraverso le diverse società del gruppo che l’hanno preceduta, ha gestito con successo il Lotto per oltre 30 anni attraverso una innovazione costante e l’introduzione di tecnologia all’avanguardia. Siamo molto soddisfatti per l’aggiudicazione e siamo onorati ed entusiasti di poter continuare a collaborare con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli per altri nove anni”
Marco Sala, presidente esecutivo del consiglio di amministrazione di Igt, commenta con queste parole l’aggiudicazione della procedura di selezio-
TaDa Gaming si unisce alla lista in continua espansione di partner “Powered By Relax”, introducendo una vasta gamma di nuovi contenuti nella rete di operatori leader di Relax. Tra questi, un’entusiasmante selezione di slot machine, giochi da tavolo, bingo e i popolarissimi titoli di pesca e tiro dello studio.
Katie Fraser, head of partnership success di Relax Gaming, saluta così la nuova partnership: “Avere TaDa Gaming a bordo è una mossa fantastica. La loro ampia gamma di contenuti, dalle slot più performanti ai titoli esclusivi di
SNAI
Un nuovo capitolo di successo in un’organizzazione globale
dello di successo di strategia omnicanalità. La capacità di integrare gioco e intrattenimento in spazi fisici e digitali, il valore degli asset strategici e una visione orientata alla sostenibilità rendono Snaitech il partner ideale per
IGT
ne per l’affidamento in concessione della gestione del servizio automatizzato del gioco del Lotto e degli altri giochi numerici a quota fissa. Vince Sadusky, Ceo di Igt, aggiunge.”L’offerta economica, pari a 2.230 milioni di euro, rappresenta un investimento che riflette il valore attribuito alla nuova concessione e Igt è fiduciosa che l’investimento migliorerà il potenziale di crescita dei nostri ricavi e dei profitti. L’importante programma
pesca e tiro, offre un valore immediato per i nostri partner operatori. Siamo particolarmente colpiti dal loro approccio di glocalizzazione e dalla forte trazione regionale, che si allinea perfettamente con la nostra visione di aggregatori”.
Ray Lee, direttore dello Sviluppo commerciale di TaDa Gaming aggiunge: “Siamo entusiasti di aderire al programma Powered By Relax, che segna un passaggio fondamentale nel no-
cogliere nuove opportunità globali. L’azienda che si unisce a Flutter con entusiasmo, esperienza, ambizione e, soprattutto, con le sue persone: oltre 1.000 professionisti appassionati e qualificati.
Snaitech farà parte della divisione internazionale di Flutter che comprende il Sud Europa e l’Africa, e si prevede che creerà valore per gli azionisti grazie al rafforzamento della posizione competitiva in Italia, il più grande mercato regolamentato in Europa. Con questa acquisizione, la quota di mercato online di Flutter in Italia salirà a circa il 30 percento.
di innovazioni, con nuovi lanci previsti per l’inizio della nuova concessione, sosterrà la crescita della raccolta del Lotto. Inoltre, intendiamo far crescere significativamente il segmento delle lotterie digitali, iLottery, e sfruttare questo sviluppo per espanderci nell’intero segmento del gioco digitale B2C in Italia: iCasino, sports betting e altri giochi digitali”.
L’offerta di 2.230 milioni di euro sarà corrisposta in tre rate, da versare tra il momento dell’aggiudicazione e aprile 2026.
stro percorso di crescita. Questa partnership ci apre nuove opportunità per raggiungere un pubblico più ampio e offrire contenuti di risonanza regionale attraverso una piattaforma di aggregazione affidabile e ad alte prestazioni”.
I contenuti di TaDa Gaming stanno registrando ottime performance nei mercati emergenti, con risultati eccezionali in America Latina e Brasile. Al centro della strategia di TaDa Gaming c’è il suo approccio di “Glocalizzazione”, che prevede lo sviluppo di contenuti su misura nelle regioni per soddisfare i gusti di mercati specifici, espandendosi al contempo a livello globale.
n questo periodo si svolge un evento che sta acquistando un rilievo sempre maggiore, anche a livello internazionale: il ciclo delle rappresentazioni tragiche che si svolge a Siracusa nel teatro greco. Nello stesso vengono rappresentate ciclicamente le opere dei grandi tragici, Eschilo, Sofocle ed Euripide che sono giunte sino ad ora essendo sopravvissute miracolosamente (erano scritti su pergamene di papiro) per l’impareggiabile valore artistico che contengono come espressione delle vicende umane di valore universale e rappresentate da racconti mitici che, come ricorda Hillman “rappresentano la psicologia del mondo antico, come oggi la psicologia rappresenta la mitologia del mondo moderno”. Nella stagione di quest’anno vengono rappresentate (chi fosse interessato può consultare www. fondazioneinda.it) Edipo a Colono, ultima opera di Sofocle, ed Elettra di Euripide. La figura di questo re di Tebe di epoca micenea (attorno all’anno 1.300 avanti Cristo) è molto conosciuta soprattutto attraverso l’opera di Freud che così si esprime “Una sola idea di valore generale mi è sorta: l’amore per la madre e gelosia per il padre rappresentano un fenomeno generale della prima infanzia” in una sua lettera al collega Fliess nel 1897 inaugurando la costruzione della sua concezione generale della psicologia nella quale cita questo personaggio per ben 263 volte come ineluttabilmente condizionato dal suo “complesso”. Ma la vicenda di questo eroe della conoscenza interiore non finisce con la tragedia dell’“Edipo re” che narra come questo personaggio venne “esposto” nel bosco (in pratica ucciso in quanto abbandonato similmente a quanto avviene anche a Biancaneve che la matrigna affida al cacciatore perché la uccida in quanto invidiosa della sua bellezza. Nel nostro caso, l’oracolo aveva profetizzato al padre Laio che se avesse avuto un figlio questo lo avrebbe spodestato. La vicenda narra tuttavia che la madre Giocasta avrebbe
ingiunto al pastore incaricato di abbandonarlo, di consegnarlo a un altro pastore che veniva dalla città di Corinto per essere adottato e sfuggire al figlicidio. Una volta cresciuto, tuttavia, Edipo ebbe dei dubbi sulle paternità dei regnanti di Corinto che lo avevano adottato ed andò ad interrogare l’oracolo per sapere di chi fosse figlio. La risposta dell’oracolo (che Freud associa all’inconscio, fu drammatica “ucciderai tuo padre e ti unirai a tua madre”. Di fatto, sulla via del ritorno, sulla “via stretta” avvenne un alterco nel quale Edipo reagì a chi guidava il carro del re uccidendo lo stesso tranne uno che in seguito testimonierà circa la morte del vecchio re Laio. Ve detto, tuttavia, in sintesi, che per decidere chi dovesse governare su Tebe la regina Giocasta (madre di Edipo) stabilì che sarebbe stato chi avesse sciolto l’enigma su chi fosse quell’essere che “cammina su 4 zampe, poi 2 e infine 3”, con riferimento all’uomo che in vecchiaia usa il bastone.
Avvenne così che Edipo sposò la madre (inconsciamente... salvo qualche dubbio che sul
potere dell’inconscio si possa avere...) e divenne re di Tebe avendo, in più, ben quattro figli dalla madre e un periodo di grande prosperità per la città. Salvo però che 20 anni dopo la città fu devastata da una terribile pestilenza che, sempre per responso dell’oracolo, non sarebbe passata sino a che non fosse stato identificato e punito chi aveva ucciso il vecchio re. Nella tragedia, che Aristotele identifica come quella più geniale per la complessità della trama, si descrive la indagine giudiziaria che Edipo conduce per trovare e punire il parricida per poi scoprire che era lui stesso. A lui non resterà che applicare la pena su se stesso che espierà in modo esemplare accecandosi e auto-espellendosi dalla città di cui si era rivelato l’untore. Seguiranno venti lunghi anni nei quali questo “uomo dei dolori” accompagnato dalla figlia Antigone vaga ramingo e reietto sino con la sola speranza di giungere un giorno al “bosco delle Eumenidi” (dee benevole che sono le stesse Erinni, dee che puniscono i criminali salvo trasformarsi in dee accoglienti dopo la espiazione della colpa). La vicenda si conclude quindi con “Edipo a Colono” nel quale lo stesso Sofocle, prima di morire, ci consegna un epilogo che si apre ad un radicale capovolgimento (reversal) del destino tragico: attraverso il processo del disvelamento, coerentemente alla logica apollinea per la quale “la verità vi farà liberi” (nel nostro caso la confessione del parricidio) anche Edipo inizierà un processo di riappropriazione delle sue colpe che lo condurrà finalmente al bosco sacro alle Eumenidi nei pressi di Atene dove, lui maledetto e fonte di sventure (la peste) diviene uomo di benedizione in quanto le sue ossa, come patrono, avrebbero tutelato la città. (continua)
Riccardo Zerbetto | È psichiatra e direttore del Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo.
L g Electronics lancia sul mercato italiano i primi monitor gaming della serie UltraGear dotati del sistema operativo webOs, Lg UltraGear 32G810Sa e Lg UltraGear Oled 34GX90Sa.
UGrazie all’introduzione di webOs 24, sistema operativo già apprezzato sugli smart Tv Lg, i nuovi monitor diventano i dispositivi ideali per chi è alla ricerca di un’esperienza multimediale completa e senza compromessi: non solo offrono le caratteristiche hardware e software ideali per esperienze di gioco di alto livello, ma funzionano come dei veri e propri hub per l’home entertainment, consentendo di accedere a tutti i servizi di streaming senza pc o set-top box, offrendo così una soluzione allin-one per un intrattenimento a tutto tondo. Una delle app introdotte più recentemente su webOs, per esempio, è l’app di Xbox, che consente ai possessori di dispositivi LG con webOs23 di accedere ai giochi Xbox senza necessità di una console esterna1.
Tramite la connessione wi-fi e Bluetooth è possibile condividere i contenuti tramite AirPlay e Screen Share.
n giovane cavaliere italiano trasforma l’amore per l’equitazione in un progetto imprenditoriale unico nel suo genere: un gioiello esclusivo che celebra il legame indissolubile tra cavallo e cavaliere. Mattia Santini, talento emergente dell’equitazione italiana, si distingue non solo per i risultati sportivi, ma anche per la sua visione imprenditoriale. A soli 18 anni ha scelto di allontanarsi dalla sua famiglia per dedicarsi interamente alla sua più grande passione: i cavalli. Oggi, quel percorso intriso di sacrifici e determinazione lo porta a gareggiare nel circuito Gold del prestigioso Csio di Piazza di Siena a Roma. Ma Mattia non si ferma al mondo sportivo. Insieme all’amica Veronica La Greca, idea un progetto straordinario che unisce ele-
Aganza, artigianato e sentimento: un gioiello dedicato al cavallo. Realizzato in oro 18 carati, questo oggetto prezioso racchiude una gemma ottenuta dal crine del cavallo e con inciso il suo codice genetico, rendendolo un pezzo unico e personale, simbolo del profondo legame tra cavallo e cavaliere. Un tributo all’identità e al prestigio di questo rapporto senza tempo, dove la bellezza e l’unicità si fondono con l’essenza dell’equitazione. Il gioiello è stato presentato in anteprima assoluta durante il Concorso Internazionale Csio 4 Stelle di Gorla Minore, in programma dal 15 al 18 maggio presso il Centro Equestre L’Equieffe. Mattia non è solo ideatore, ma anche testimonial esclusivo di questo progetto. “Oggi per emergere nell’equitazione
servono non solo buoni cavalli, ma soprattutto essere buoni cavalieri”, commenta Duccio Bartalucci, che ha seguito Mattia nel suo percorso sportivo fino a pochi mesi fa. “È un ragazzo determinato, che non teme la fatica. E questa è una qualità che va di pari passo col talento”. La storia di Mattia Santini è la testimonianza concreta che la passione e la dedizione possono diventare motore di grandi sogni. Il suo futuro sembra tracciato tra i più importanti campi gara internazionali, a patto, come lui stesso ammette, di non perdere mai quello spirito di sacrificio e quella voglia di migliorarsi che lo hanno portato fin qui.
nche il noto marchio di accessori Cruciani si è lasciato tentare dal mondo del gioco, e del poker in particolare. Un bracciale, costruito in pizzo di macramè, direttamente ispirato al mondo delle carte che, manco a dirlo, si chiama Poker e si rifà al famoso gioco: picche, quadri, fiori e cuori vanno a impreziosire il tutto. Un articolo pensato per gli appassionati del gioco e del rischio, che amano tentare la fortuna. Tra un bluff e una mano vincente, è anche un simbolo di buon auspicio. Il pezzo è disponibile nei colori bianco-oro, nero, argento e sandalo. In abbinamento, si può scegliere di indossare il braccialetto Lucky Garden, in puro argento 925. Impreziosito dai simboli portafortuna per eccellenza: quadrifoglio, ferro di cavallo e peperoncino per sentirsi speciali e fortunati tutti i giorni.
All set for Sbc Summit Malta 2025: here are the numbers and subjects of the event, where the spotlight will be on the latest innovations in the sector
Six thousand delegates, including 2,000 operators, 750 affiliates and 75 exhibitors. These are some of the numbers that can be read on the ID card of Sbc Summit Malta 2025, the great gaming and betting event that will be hosted by the Mediterranean island from 10 to 12 June.
The three-day event will be held at the InterContinental Hotel in St. Julian’s, which will host one of the most awaited events in the gaming and betting sector. The event, which represents the natural evolution of the CasinoBeats Summit, offers a unique opportunity to explore the latest innovations in the sector.
A rich agenda of content and networking is expected for attendees, with the summit offering two days of conferences, with 250 high-level speakers talking about emerging trends in the gaming and betting world. Key topics will include regulation, marketing strategies, the evolution of casinos and new technologies applied to the sector.
In addition to the conferences, the summit will feature several networking areas, where attendees can establish new partnerships and analyze market dynamics. There will be more than ten spaces dedicated to meetings, designed to foster dialogue between operators, suppliers and investors.
In particular, the exhibition area of the Sbc Summit Malta will be open during the two main days of the event (10-11 June), from 10am to 6pm, thus offering eight hours of networking for those wishing to meet industry leaders.
Main interesting topics will include innovation in payments, with the Payments Innovation Track, scheduled for June 12, which will be one of the key moments of the event. It is a thematic path designed by the organizers to bring together the main experts in fintech, compliance and digital payments, in an event that will highlight the main challenges to be faced, but also all the opportunities in the sector. Open Banking, investments
in cryptocurrencies, fraud prevention and compliance strategies for online gaming will be among the topics covered.
Speaking about the Payments Innovation track at the Sbc Summit Malta, Sbc’s Ceo and Founder Rasmus Sojmark said: “Payments are no longer just a back-end function. They are a key strategic pillar to promote engagement, trust and scalable growth across the sector. That’s why we’ve introduced the Payments Innovation track: to offer operators, providers and payments professionals a focused space to analyze critical trends in the space. Our goal is to turn these innovations into tangible benefits.”
In addition to the Payments Innovation track, Sbc Summit Malta will offer attendees insights into key European and global markets, through focused tracks, including Casino Evolution, Europe: Regulation & Compliance, Affiliate Insights, NextGen Sports Betting and Marketing Playbook. Expert-led workshops on both days will also provide hands-on learning opportunities.
Among the prominent personalities that will be at the Maltese event, there will be Piotr Lisak, Aml Governance Officer & Mlro of Fdj United, who will bring his experience in the field of Aml (Anti money laundering) in the panels dedicated to the latest regulatory developments, artificial intelligence and machine learning and the use of innovative tools such as shield and even sword to protect organizations from Mi/Tf threats.
But the Sbc Summit Malta will not only be a business opportunity. From the previews given by the organizers, it promises to be an event full of entertainment. Among the most awaited moments there will be the Infinity Malta Party, scheduled for June 11, with Dj set by Galantis and open bar for all participants with a full pass.
Thanks to its strategic position and the quality of the content offered, Sbc Summit Malta 2025 confirms itself as a must-attend event for operators. (Dd)
Cristian Robalino, Sbc’s Vp Marketing, Americas, analyzes the Canadian gaming summit: “A high-impact event”
For a country as large and extensive as Canada, the Canadian gaming summit (Cgs) is undoubtedly the most awaited event for the gaming sector. In fact, every year it attracts the most important positions related to the gaming and betting sector and this edition will no be different, taking place from June 17 to 19, 2025 at the Metro Toronto Convention Centre. The Canadian market is in fact experiencing a crucial evolution in this period, which is why a gathering of this kind offers the opportunity to take stock of the situation and to know in detail the state of the art. During the previous summit, the Minister of Alberta Services and Bureaucracy Reduction had announced the province’s decision to adopt the Ontario free market model, a historic change in the regulatory landscape of the sector. And now, a year later, the expectation is to reach 3,000 professionals for a three-day event full of topics, including business, training and networking. And affiliates, suppliers, regulatory bodies, compliance experts and sports organizations will be there too. In other words, the participation of an entire ecosystem is expected, in an event that will be full of ideas. Cristian Robalino, Sbc’s Vp Marketing, Americas, tells us how the event will be structured.
The Canadian Gaming Summit is undoubtedly one of the most important events for the gaming market in Canada. What are your expectations?
“We’re expecting a highly impactful event this year, with key decision-makers from across the industry in attendance, including executives from leading operators, suppliers, regulators, and government entities. One standout feature is the Crown Corporations Lounge on the show floor, offering a
unique space for high-level networking. For European companies looking to enter or expand in the Canadian market, especially in regions like Alberta with the regulation coming, this summit offers an unparalleled opportunity to forge connections and gain critical market insights.”
What will be the main topics that will be discussed in the conferences during the event?
“The conference agenda covers a wide range of themes, including emerging regulatory trends, First Nations gaming, sports betting innovation, payments and compliance, and responsible gambling. A standout session expected to generate significant buzz is the Alberta-focused panel, which will explore the province’s evolving regulatory framework and potential for iGaming expansion. With Alberta becoming an increasingly attractive market, this discussion will be key for companies looking to align with future growth opportunities in the region.”
How will the speeches be organized? Would you also like to tell us about the program?
“The Canadian Gaming Summit 2025 is structured to provide a comprehensive and engaging experience for all attendees. The conference will feature six dedicated tracks, each focusing on critical areas of the gaming industry: leadership, player protection, sports betting & casino, advertising & affiliation, payments & compliance, and cybersecurity (presented by Olg).
Each track will include a mix of keynote speeches, panel discussions, and interactive workshops, allowing for in-depth exploration of topics and active participation from attendees. Notably, the summit will address pressing issues, such as the potential opening of Alberta’s iGaming market, the implications of Bill S-269, and the integration of Ai in player protection strategies. In addition to the conference sessions, the summit will offer extensive networking opportunities during the day and night.” (Cc)
Barton explains that “innovation defines the Igb L!ve London experience - it’s an event where genuine deals get done and business is closed’
by Carlo Cammarella
It is one of the most awaited events of the year for the gaming sector. And it couldn’t be otherwise, given the change of location from Amsterdam to London announced some time ago.
So, what are the expectations for the next edition of Igb Live, that will take place at the Excel in London from 2 to 3 July? We talk about it with Naomi Barton, global portfolio director responsible for Igb Live.
Why the choice to change city and move from Amsterdam to London?
“London is the birthplace and the home of igaming and over 50 of the most influential companies in the sectir base themselves in this city and with 12,000+ igaming professionals of the sector remains an industry destination for business-networking and socialising; moreover, it continues to be a place where to meet and to shape the future. Being in London will attract more visitors from the Uk and will also significantly increase the attendance from mainland Europe giving us greater access to the most important core markets and the most exciting emerging global markets including LatAm and Cee. With more igaming investors being based in London we will also be able to attract more of the people most critical to the future development of the igaming industry.”
What are your expectations for this edition?
“Our overarching vision is to bring together the entire igaming ecosystem in the world’s largest regulated market, connecting the right audiences together to deliver genuine and tangible business growth for our customers. In terms of specifics, we have targeted over 30,000 visitors and 550+ exhibitors/sponsors by
2028. We will continue to invest in the show on behalf of the many thousands of international customers who have all been part of the event’s unparalleled success. Igb Live has sustained four years of fantastic growth and the move to London places the event on an even more impressive upward trajectory.”
What will be the main current topics that will be discussed and how will the meetings be structured?
“The main Igb Pulse stage is the Ted of igaming, featuring a mix of highly practical case studies, data presentations and panel discussions on best practices across operators and affiliates. Session topics include innovations in in-play betting, how to use Ip and branding to protect your competitive advantage, building aligned, agile, high-impact growth teams, integrated marketing and Seo strategies, how to build links when no one wants to talk about gambling, and market dives into Latam, Uae and Italy. Off the main stage, this year will see an expanded programmes of events covering Hr and personal development and AI driven strategies for acquiring and retaining affiliates as well as how to scale up and exit as startup.”
How the subject of innovation will be covered?
“Innovation defines the igb Live London experience and we have created a number of initiatives for July including the first Igb Affiliate Manager Academy which has a sharp focus on Ai. The training program which will be held July 1 as part of London iGaming Week is being curated in partnership with Affiverse, the organization founded by veteran affiliate marketer Lee-Ann Johnstone. It has been designed to help organizations of all sizes understand how to leverage new tactics and simple Ai tools to
recruit, retain and activate affiliates more effectively. The Academy will offer a mix of practical learning, tactical assessments and personalized coaching providing affiliate managers with an invaluable opportunity to learn from industry leaders.
To echo the insight provided by Lee-Ann, in an industry that’s constantly evolving, and which is powered by the early adoption of new technologies, businesses and affiliate managers have to keep learning in order to remain competitive. The gap between Ai-empowered affiliate managers and those relying solely on traditional methods is widening every month. The Igb Affiliate Manager Academy will provide the bridge to ensure businesses are on the right side of that divide.”
What kind of assistance will startups receive during Igb Live?
“The Startup Summit is a new initiative for 2025. It will provide new businesses with invaluable introductions to top-tier venture capital, private equity and institutional investors. Curated in partnership with Defy the Odds, the event will feature private networking, roundtable discussions, panels and fireside chats providing the leaders of early-stage businesses with the insights and connections to help take their enterprises from concept to execution.
We know from working with the startup community that new businesses struggle with securing funding, meeting mentors and entering the industry. Equally, investors lack a centralised, professional and sympathetic environment where they can connect with talented entrepreneurs and in the process gain early access to igaming’s cutting-edge startups.
The target audience includes investors and Vcs, looking for the next big idea, entrepreneurs and startups seeking insights and funding, industry leaders wanting to connect with the next wave of innovators and business development professionals exploring strategic partnerships. The invite-only stream will include practical workshops led by investors and successful founders providing real-world strategies for scaling a startup.”
How will the topic of sustainability be discussed?
“World class exhibitions such as Igb Live provide a powerful platform for engagement. The opportunity to bring together the international industry with its regulators in a professional environment is a key opportunity to ensure that gaming regulation delivers robust player protection undertakings within a progressive framework which enable the industry to grow. July will see the biggest commitment to sustainable gambling at an edition of Igb Live. The
Sustainable Gambling Zone (Sgz) reflects the very latest thinking on player protection. The Sgz pods will feature a mix of not for profit and private sector companies who have a shared objective of developing technology in the pursuit of safer gambling across the iGaming industry. There will also be a high calibre content programme at Sgz which will serve as a connection point for regulators and policy makers. We remain utterly committed to supporting safer gambling and the promotion of regulated markets.”
An important event also for networking. Also in this case, does the change of location offer new opportunities for the entire sector?
“Igb Live is renowned for being a major networking hub and for 2025 we are launching London iGaming Week. It will be an amazing opportunity for the global igaming industry to come together for a week of connection, innovation, and celebration, bringing together iGaming’s best operators, affiliates, game developers, suppliers and investors. A stunning new waterfront social and business networking feature will be a pivotal part of the Igb LIve 2025 experience. Situated adjacent to the historic Royal Docks, the London Waterfront Experience will involve an Igb Live take-over of the Street Kitchen and Bar part of ExCeL’s ‘Immerse Ldn’ Dock Edge entertainment district. It will include a series of entertainment activations including a centrepiece barge which will be moored at the edge of the dock.
With London’s July temperatures reaching the mid-twenties, the Waterfront Experience will serve as a dynamic networking and social space. Open throughout the show it will provide a vibrant London-inspired ‘twist’ on the social and business opportunities that the industry loves about Igb Live.”
Finally, what’s your message to industry members thinking about attending Igb Live London?
“If you work in igaming, and you are looking for your next opportunity after Ice and Igb Affiliate Barcelona to meet and generate business with the world’s best global igaming investors and most influential operators, igaming suppliers, tech vendors and affiliates in the largest regulated market in the world, igb Live should be a must-attend event for you. It’s the world’s fastest-growing igaming event, and you will see an incredibly diverse attendee audience of igaming decision-makers and implementers in multiple job roles. Igb Live is an event where genuine deals get done and the move to London opens up one of the world’s richest investment networks, unlocking huge growth potential for our igaming customers and providing anyone who attended Ice and Igb Affiliate Barcelona 2025 with a new and diverse igaming audience that they will want to meet and connect with in London.
It’s going to be a fantastic and memorable celebration of both the industry and of the city of London: see you in July!”
With a certified portfolio, strategic partnerships, and new releases on the horizon, the company reinforces its leadership in one of Europe’s most dynamic markets
Italy continues to be a cornerstone in Amusnet’s global strategy. As one of the company’s most important regulated markets, Amusnet has consistently strengthened its local presence through long-term operator partnerships, full regulatory compliance, and a focus on delivering enhanced player experience.
“Italy is one of our key regulated markets, and we remain deeply committed to delivering content that meets local player expectations while building long-
term partnerships with operators,” shares Polina Nedyalkova, Director of Amusnet Italy.
This dedication was recently recognized at the 2025 Italian Gaming Awards, where Amusnet Italy was named Content Provider of the Year, a reflection of both the strength of its portfolio and the trust it has cultivated across the industry. The recognition builds on the company’s continued success in the market, following last year’s achievement of being named Casino Content Supplier of the Year at the prestigious Egr Italy Awards for the second consecutive year.
“These awards reflect the hard work of our Italian team, the strength of our portfolio, and the close collaboration we have built with local operators. They motivate us to continue raising the bar and supporting our partners’ growth,” Nedyalkova adds.
Earlier this year, Amusnet introduced its latest promotional tool, Tournaments, designed to enhance operator performance and elevate player engagement. Already available to clients in Italy, Tournaments reflects
the company’s ongoing commitment to excellence, supporting partners in navigating a competitive landscape and achieving sustained growth in the dynamic online gaming industry.
The tool stands out with its intuitive interface, seamless integration, and customizable tournament formats, offering a powerful solution to enhance the player experience and improve retention. With Tournaments, operators can effortlessly launch engaging, dynamic competitions that capture player interest and encourage ongoing participation, all while tailoring rules, rewards, and winning criteria to meet the preferences of their target audience.
“This year, we are focused on expanding our presence in Italy by delivering a strong selection of high-quality titles designed to meet the expectations of local players. We launched Coin Gobbler and Orient Story in May, combining intuitive gameplay, engaging mechanics, and standout visuals. Secrets of Cairo will follow these in June, an adventure-themed slot developed to offer an immersive experience and rewarding entertainment,” says Polina Nedyalkova.
Coin Gobbler, the latest addition to Amusnet Italy’s portfolio, is a cluster-pay slot designed to deliver a fresh and engaging gaming experience. Featuring a 6x6 reel layout and a cluster-based payout mechanics, the game replaces traditional paylines to make the gameplay more engaging, interactive and entertaining. Players will join Oscar and his beloved companion, the golden piggy, on a colorful adventure filled
with vibrant fruity symbols, glittering coins, and captivating special features, such as Progressive Free Spins and Buy Bonus.
Orient Story debuted in May too, a captivating video slot that transports players through the desert sands into the enchanting world of Aladdin and his magic lamp. Players can soar on a magic carpet ride through five reels and 15 paylines, encountering characters like the Princess, the Sultan, and the Genie. Enhanced with rich graphics and immersive sound effects, the game delivers a memorable experience, further elevated by features including Dynamic Reel Prizes, Free Spins, and Expanding Symbol Respin.
Looking ahead, enthusiasts of Ancient Egyptian history can anticipate the release of Secrets of Cairo, an exciting upcoming title from Amusnet Italy. This immersive video slot invites players to explore a world of pharaohs, Egyptian gods, and hidden treasures, wrapped in a visually stunning theme and evocative soundscape. With five reels and 100 fixed paylines, the game offers a thrilling adventure with rewarding special features such as Free Spins.
Amusnet’s continued investment in the Italian market reflects a long-term strategic approach focused on operational excellence, regulatory alignment, and strong local partnerships. By consistently delivering certified content, supporting partner performance through various promotional tools, and expanding its portfolio in line with market demand, the company reinforces its position as a trusted industry leader and strong competitive force in Italy’s iGaming landscape and beyond.
ur first introduction to the world of amusements can come in all shapes and sizes, from a trip to the arcade on family holiday to a day out at a theme park. More often than not it is through the simple coin-operated kiddie ride that can be found outside or within FECs, cinemas, shopping centres or soft play centres across the world that are a child’s first foray into the industry.
Some might not be so lucky to remember their first brush with the industry, unlike World of Rides’ David Robinson, who explained “first impressions are so important to children.”
“My first impression of a kiddie ride was a Rocky Horse static ride outside of the barber shop in a local department store that used to reward children for having their hair cut. Priced at two pence a ride, I can still remember it all these years later, due to its colourful design.”
World of Rides, which has been in operation for over half a century, has firsthand experience of how technology has allowed kiddie rides to develop from simple static rides to shiny new machines fitted with the latest bells and whistles.
“The colour and design of a static kiddie ride is crucial in attracting children, along with lighting and sound,” continued Robinson. “Rides should also be instantly recognisable as a well-known vehicle or animal and be easy to both enter and operate. They should also be interactive,” he added. “Young children love to have lots of things to do while the ride is in operation, such as bells, buttons and levers to play with. As a result, many of the electronics have become a lot more immersive and interactive.”
THOMAS DODDS DISCOVERS WHAT MAKES KIDDIE RIDES SO IMPORTANT TO THE
by Thomas Dodds
www.intergameonline.com
the amusement sector can shape their perception of fun, excitement and even social interactions.
This is why creating a positive first impression is crucial. A bad first experience, whether due to fear, discomfort or boredom, can turn a child away from the amusement industry for years.
That’s why the sector invests so much in making the early experiences safe, engaging and unforgettable.”
Having an attraction utilise intellectual property is often seen as a big draw for a lot of products within the industry. Pinball manufacturers, for example, are often on the hunt for the next big IP that can stand the test of time, such as Star Wars, The Addams Family or Merlin.
enced industry veteran explained that it’s the first thing that captures a child’s attention and influences their decision to ride.
Theming a kiddie ride is a different kettle of fish; kids Tv shows can be a flash in the pan, here one minute and gone the next.
The United Distributing Company’s head of creative and It, Matt Bland, explained: “While it varies widely across the board, in our experience, it tends to be the adults who decide which kiddie rides children play, rather than the child themselves.
This means that licensed rides tend to opt for older Ip that the parents are familiar with, rather than the programmes and characters currently on Tv or that are popular online.
Falgas’ senior consultant, José Saus, shared the view of Robinson regarding the importance of a kiddie rides exterior design. The experi-
The design of an immersive and entertaining kiddie ride comes with several challenges, including safety, accessibility and engagement. “Ensuring that the ride is secure, has soft edges and can perform an emergency stop are all important. Young children have short attention spans, so the experience must be immediately engaging,” he continued. “A child’s first experience with
Some brands are evergreen and last for decades. Every now and then older characters and shows make a comeback, such as Paddington and The Smurfs. However, children often prefer something novel or unique as they’re not as attached to the branded characters as the adults may think.”
Robinson shared thoughts similar to Bland, in terms of erring on the side of caution when it comes to popular Ips. “Theming became very popular in the 1980’s, largely due to the amount of licensed characters avail-
able relating to Tv programmes and films, such as Postman Pat, Fireman Sam, Thomas the Tank Engine and Peppa Pig.
However, operators quickly realised that once the character went out of favour with children, they were left with rides earning really low incomes, whereas their generic rides continued to earn top money, unaffected by fads or fashions.”
That’s not to say licences aren’t beneficial. Peppa Pig, for example, has been the face of numerous theme parks across Europe and North America, while Lego which has theme parks in 10 locations around the globe, including Japan, the Uk and the Uae.
While theme parks are a massive expense and require lots of land, kiddie rides occupy a small space and can be found in almost any location. Bland explained: “You generally find kiddie rides at the seaside, funfairs, piers and arcades, as well as family focused locations such as Fecs, bowling alleys, soft play centres, holiday parks and even farm visitor centres.”
He explained that they are very flexible and don’t take up too much room while remaining easy to operate. “Udc’s preferred strategy is to promote rides that are good value for money,” Bland noted.
“A multi-seat ride is usually better value for parents than a single seater. We have rides that allow for adults to join in, such as our Ice Cream Van which has just enough room for an adult along with a child. More often than not the ride is an
opportunity for a caregiver to take a quick break, rather than joining in, but it is a nice option to have,” Bland continued.
Kiddie rides have advanced massively from their early beginnings. Saus stated: “Coin operated kiddie rides have evolved significantly with modern technology, enhancing both the user experience and operational efficiency.”
Saus explained that a large portion of kiddie rides have changed, including the addition of interactive screens, elements of augmented reality, card and mobile payments, motion and sensor technology, personalisation, gamification, safety innovations and advances in eco-friendly parts.
“These innovations help to make rides more engaging for children and improve its revenue potential for businesses. Their performance largely depends on factors like visibility, crowd demographics and dwell time.”
He added: “Rides near seating areas, like food courts and play zones, are more convenient and are more visible to the public. Putting rides in locations where families stay longer, for example shopping malls, supermarkets, zoos or museums, can help to increase the rides performance.”
Installing kiddie rides can prove beneficial to operators, as John Turner, director of Janet and John, a supplier of kiddie rides to the UK market, explained: “Often parents and guardians use rides as a
way to reward good behaviour. They generate good revenue for the locations, and they are probably more likely to get families with young children attend the venue if there are provisions for their children’s entertainment.
“In more recent years we have themed rides for venues. Branding or theming a ride to a venue can give it that authenticity and the child can have an adventure in something unique. It is all about enhancing the visit of the child and making them want to ride again.”
While a majority of the technological advancements have come and gone, becoming a part of everyday life, Robinson explained that there are still new ways to evolve. He pointed out that static kiddie rides have evolved as far as they can, with digital controls, lights and sounds.
“Battery rides, however, are still continuing to evolve into new areas, on both land, ice rinks and water,” Robinson explained. He went on to say that World of Rides is investing large amounts of money into development to ensure that customers always have the very best rides and after sale service possible. These developments can be seen in its latest product, a remote controlled, no-bump Baby Car ride for younger children. The cars can be operated by the child and have the capability of being controlled by parents and guardians from a distance as the child experiences the fun.
or years we have been discussing, and hoping, whether the gaming sector will follow in the footsteps of the alcohol sector rather than of tobacco, when it comes to its image in the eyes of consumers and regulators, and the level of regulatory restrictions ruling its advertising. Our preference would obviously be for the alcohol sector, which has positioned itself as the sector of joy, entertainment, good times and social life: yes, vice, but always with a smile. Unlike the tobacco sector, now frowned up, with low levels of acceptance, associated with vice, poor health, even lethal. There is undoubtedly a difference in terms of impacts on health, with tobacco having been shown to cause much more serious damage. However, these are two sectors that in the past enjoyed positive and abundant public representations, expressed through advertising, which have changed over time as a result of greater knowledge about the impacts on health, the evolution of consumer attitudes and the management of their image by the sectors themselves. And here are important lessons to follow for the gaming sector. The Porter Group,often mentioned in this context, has taken charge of managing the image and actions in the alcohol sector in response to the risks that had emerged of more restrictive regulatory rules too. Instead of denying the possible negative impacts of alcohol, the Porter Group has invested in more research and has developed new standards, including those of advertising and communication with the consumer. We have seen this for several years also with the various institutions and associations in the gaming sector, that have implemented advertising codes to restrict the excesses of operators, sometimes “blinded” by competitive pressures and therefore too aggressive in their advertising messages.
In recent years, Italy has seen
CAN THE ITALIAN CREATIVITY MAKE A GOOD USE OF THE CHANGES IN THE ADVERTISING LAW?
by Ewa Bakun
which could be a challenge in itself. In fact, I would say that this limitation could be an opportunity for the industry, forcing it to think of more creative, engaging and fun messages that talk about responsible gaming and the risks of gambling in a light way, without reducing, but rather emphasizing their importance.
But returning to the alcohol sector, that we would like to become our point of reference rather than that of tobacco, here we can find inspiration, especially in the advertisements of alcohol-free products, but also in other campaigns, for example those about the problem of drinking and driving. They are interesting, engaging, creative spots that make us laugh, but, more importantly, they influence our attitudes and, in the long term, they also have the power to change our habits. There are already examples of a similar approach in the gaming industry and some companies have already released spots of this kind, focused on promoting responsible gaming and responsible player attitudes. The percentage of these ads is quite low, compared to the total and probably with limited budgets. In Italy, however, if the new rules come into force, the total budget will be totally dedicated to conscious and responsible advertising. And I see an opportunity for the Italian industry, not only to finally promote its products to consumers, but to do so with unprecedented creativity, establishing a different kind of leadership, a positive leadership for other countries to follow, a leadership in advertising that can really change consumer attitudes, making them healthier, more responsible and sustainable. And Italians, we know, are good at being creative.
a different scenario, where no advertising was possible. Italy has had a dubious leadership role in the regulatory context of advertising. However, a change in the rules is coming that will partially reverse the total ban on advertising, allowing social and educational messages. The details of the rules are still uncertain and to be determined, as I understood attending the recent Italian Gaming Expo & Conference event held in Rome. The return of advertising, for now, is likely to be limited to messages focused on responsible gaming practices, in an attempt to educate the public on the risks and negative impacts of gaming. These are hardly sexy and attractive messages. It will take a bit of creativity to make them so,
Ewa Bakun | Director of content strategies for Clarion Gaming since 2018, she has been with the group for over 13 years, where she held previous roles of head of content, gaming focused event director and program manager.
3,000+ DELEGATES
Ariete
Sorridete, che gli astri vi sono vicini e vi sosterranno nel prendere una decisione importante e che vi aprirà nuovi orizzonti. In questo mese non bisogna temere le novità, esse saranno infatti tutte positive soprattutto se relative al lavoro. Al gioco prudenza, fino al giorno 15.
Toro
Siete come sempre molto volitivi e vi servirà una quantità industriale di tenacia per riuscire nell’obiettivo professionale che vi siete prefissi prima delle vacanze estive. Sarete aiutati però anche da una dose di fortuna, che non guasta mai! Non al gioco, però. Lasciate stare per ora!
Gemelli
Non vi fidate troppo di chi vi promette mari e monti ma che in realtà non vi può assicurare neppure un piccolo orticello incolto. Siete buoni e pronti ad accogliere il prossimo, ma gli astri stavolta suggeriscono un pizzico di scetticismo. Li ringrazierete! Benissimo invece il gioco.
Cancro
Pungenti il giusto. Quando ci vuole, ci vuole! Avete dato prova di francescana pazienza, avete perdonato in quantità industriale, è ora il mese di togliervi tutti i sassolini, neanche tanto “ini”, dalle scarpe. Vedrete che l’amor proprio se ne gioverà! Prudenza al gioco se nati nella prima decade.
a cura di Nashira {astrologa e sensitiva} PER TENTARE LA FORTUNA
LOTTO
33, 43, 87 ambo, terno e su Tutte, Roma e Milano
SUPERENALOTTO
6/10/30/52/60/67 2/27/39/48/49/84
Smettetela di pensare sempre al lavoro e pianificate una vacanza che vi risollevi soprattutto sul lato “divertimento”, ultimamente troppo spesso trascurato. E coinvolgete nella pianificazione un partner che, a ragione, reclama tempo e attenzioni. Al gioco prudenza, fino al giorno 15.
State prendendo un po’ alla leggera dei malintesi e malumori in famiglia che potrebbero avere delle spiacevoli conseguenze. Non trascurate il partner e men che meno i vostri figli. Magari allentate un po’ sul lavoro, potete permettervelo. Al gioco bene specie nella prima decade.
Leone
Da zero a dieci, sarete amati undici dai vostri cari e il vostro charme si rivelerà irresistibile anche fuori dall’ambito familiare. Periodo davvero top, dunque, anche se è consigliabile una doccia di umiltà che vi renderà ancora più attraenti. Dea bendata innamorata di voi.
Vergine
Non parlate a vanvera, ma focalizzate la vostra attenzione su questioni realmente fondamentali, soprattutto per quanto attiene il vostro presente e futuro professionale. Gli astri vi suggeriscono fermezza e ponderazione in questo difficile giugno. Bene al gioco.
Bilancia
Equilibrio e ponderazione, in questo mese dove i fiori d’arancio profumano moltissimo e c’è infatti chi vorrebbe portarvi all’altare, o perlomeno spingervi a un solido impegno. Siete pronti? Valutate bene, certi del sostegno degli astri. Fortunatissimi al gioco.
Non siate cocciuti e non insistere a portare avanti un progetto che si è rivelato al di là della vostra portata e forse neanche troppo meritevole. Che ne direste di guardarvi un pochino attorno, a interessanti e forse romantiche occasioni più vicine? Al gioco il periodo è veramente fortunato.
Respirate a pieni polmoni e cercate di rilassarvi, prima di prendere decisioni che potrebbero avere effetti a catena, non necessariamente in senso negativo, sulla vostra vita. State vivendo un momento indimenticabile: fatene tesoro e capitalizzatelo. Benino al gioco, niente di più.
Pesci
Tutto quello che toccherete si tramuterà in oro e anche nei rapporti personali avrete un savoir faire davvero invidiabile. Che dire? Appartenete al segno più fortunato del mese e dunque approfittatene anche per giocare un po’, sarete baciati dalla fortuna almeno fino al giorno 20!