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Hotel Alpina: l’ambiente, una scelta vincente
Da più di 60 anni un punto di riferimento a Madonna di Campiglio
"abbiamo scelto l’ecosostenibilità come rispetto di noi stessi, dell’ambiente che ci circonda e degli ospiti”. È questo il biglietto da visita, dell’hotel Alpina a Madonna di Campiglio, che ha fatto del turismo sostenibile la propria filosofia imprenditoriale. Posto al centro di Madonna di Campiglio, nelle immediate vicinanze del Parco Adamello Brenta , l’albergo da più di 60 anni è un punto di riferimento, non solo per la qualità dei servizi e della struttura, ma anche e soprattutto per il calore umano, la cordialità e l’attenzione verso i propri ospiti. La struttura, del resto, gode di una posizione invidiabile: a pochi metri dagli impianti di risalita, punto di partenza ideale per escursioni e passeggiate nel parco e a diretto contatto con le attività del centro turistico. Gestito da Fausto Aldrighetti assieme alla sorella Cristina, che hanno raccolto l’eredità dei genitori Romeo ed Emma (furono infatti loro ad avviare l’attività alberghiera con la pensione “Alpina”) oggi l’hotel offre tutti i servizi che il turista può desiderare, in pieno stile “Eco friendly”.
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Ma come influisce il parco sull’attività dell’albergo?
Lo abbiamo chiesto a Fausto Aldrighetti. «Direi che ha una buona influenza sulla clientela - ci ha detto - soprattutto per quella estiva, che mostra di apprezzare e di godere delle bellezze naturali e delle attività del parco. La clientela invernale è invece più dedita allo sci.

Dal 2003 abbiamo scelto per l’hotel il marchio “Qualità parco”, una certificazione ambientale ottenuta dal Parco naturale Adamello Brenta che ci permette di abbracciare la filosofia “Eco friendly”.
Nel 2015 abbiamo ottenuto il certificato di adesione alla carta europea del turismo sostenibile, progetto realizzato da Federparchi Italia e Europarc (Federazione europea delle aree protette). Si tratta di una certificazione per le strutture ricettive (in tutto il Parco sono una sessantina) che osservano un preciso disciplinare, soggette a verifica ogni due anni da parte di ispettori. I parametri del disciplinare sono fondamentalmente le dell’attività alberghiera (smaltimento rifiuti, risparmio energetico, idrico, emissione in atmosfera), la valorizzazione delle tipicità del territorio e la valorizzazione e promozione del territorio nei confronti del turista.
Che cosa mostra di preferire il turista estivo?
Il cliente è molto sensibile alle attività del parco e al fatto che il territorio sia tutelato e che vi sia un ente che lo valorizzi. In questo senso noi collaboriamo col parco indicando all’ospite che cosa può fare: alcune in partnership con le guide alpine, altre con gli operatori del parco, altre ancora dando le dovute informazioni e tutta la strumentazione necessaria.
Ci sono proposte per rendere più incisiva l’azione del parco sul turismo?
Il Parco oggi rappresenta un polo attrattivo forte, molto più che in passato, anche grazie all’azione svolta dal responsabile Claudio Ferrari, che in questi ultimi 15 anni ha saputo valorizzare la riserva naturale in chiave tu a se stessa. Oggi, che è subentrata una nuova direzione, l’auspicio è che si mantenga alta l’attenzione nei confronti delle strutture ricettive e che riprenda vigore e slancio il progetto di coinvolgimento, oggi un po’ spento.
Lei socio Gestor, come giudica l’attività della cooperativa?
Sono soddisfatto, mi fido e se ci sono problemi loro me li hanno sempre risolti. Ci sono poi iniziative interessanti come le statistiche sugli acquisti con molti dati a disposizione. Gestor ci è stato di aiuto anche in questi ultimi tempi di fronte all’aumento dei costi, riuscendo a calmierare i prezzi.
Errata Corrige
A pagina 20 del numero di dicembre di GestorNews ci è sfuggita una i...ci scusiamo per l’errore con il nostro Socio Ristorante San Colombano di Rovereto.