Gestor News Dicembre 2024

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Con un vasto assortimento di articoli e con mezzi di nostra proprietà, garantiamo un servizio pensato per far crescere il tuo business. Immagina la tua cella frigo già rifornita di prima mattina. A tutto il resto ci pensiamo noi.

Tutto quel che serve. Proprio quel che serve. Esattamente quando serve.

Sommario

03.

Gestor: un 2024 di crescita, verso un futuro di inclusione e sostenibilità

07. Gli auguri del Presidente Danilo Moresco

08. FOCUS

Dopo una stagione con i ‘fiocchi’, la nuova si apre sotto i migliori auspici

11. FOCUS

L’acqua che rigenera fisico e spirito, l’offerta termale in Trentino

17. FOCUS

Tutti Nello Stesso Campo

23. AGENDA

Appuntamento a Hospitality 2025 per i professionisti di ospitalità e ristorazione

27. INTERVISTA

I primi 101 anni dell’Hotel America, punto d’incontro tra generazioni nel cuore di Trento

33. FOCUS

L’impatto della brand reputation e della gestione delle recensioni sulle vendite delle aziende turistiche

37. INTERVISTA

Le Dolomiti in scena, sfida tra accoglienza e tradizione

45. IL PRODOTTO

La cannella, una spezia orientale diffusa e apprezzata in tutto il mondo

48. LA RICETTA

Il Vin Brulè

Anno XI

N. 3 dicembre 20243

Quadrimestrale della Cooperativa GESTOR

Via Kufstein, 13 - 38121 Trento (TN)

Tel. 0461 826506

www.gestor.it – info@gestor.it

Direttore Responsabile: Lorenzo Basso

Registrazione n. 1358

7 maggio 2008

del registro stampa del Tribunale di Trento

Realizzazione e stampa:

Litografica Editrice Saturnia - Trento

In copertina: Foto di standret su Freepik

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Disponibile in svariati formati tra lunga, corta e specialità regionali

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Gestor: un 2024 di crescita, verso un futuro di inclusione e sostenibilità

Risultati, strategie e impegni per un biennio al servizio dei soci e del territorio

Cari soci,

Ci apprestiamo a chiudere un anno ancora di crescita per la cooperativa Gestor, in linea con le nostre attese. Nonostante le sfide, come i piovosi mesi primaverili che hanno influito sui flussi turistici, rallentando temporaneamente il settore, possiamo dirci soddisfatti per aver rispettato i margini e gli obiettivi che ci eravamo prefissati. I risultati ottenuti, perfettamente in linea con le attese, confermano la solidità della nostra visione strategica, che pone al centro il sostegno agli associati e la capacità di adattarsi alle condizioni mutevoli del mercato.

Nel corso dell’anno abbiamo perfezionato e ampliato la gamma di servizi offerti, seguendo quanto delineato nel piano di sviluppo della cooperativa. Gli interventi, volti a rispondere in modo sempre più puntuale alle esigenze della nostra base sociale, confermano la nostra vicinanza ai Soci e il nostro impegno verso il loro benessere. Ogni passo compiuto è stato orientato a rafforzare la relazione tra Gestor e i suoi associati.

Con la fine del 2024 e il conseguimento degli obiettivi prefissati, guardiamo ora ai prossimi due anni con ottimismo e determinazione. Il biennio 2025-2026 sarà cruciale per consolidare le attività, affinare ulteriormente le strategie aziendali e ottimizzare la nostra struttura organizzativa. Vogliamo costruire una Cooperativa sempre più efficace, vicina alle necessità dei Soci e proiettata verso il futuro. L’a-

spettativa è quindi quella di una crescita sostenibile e armonica, grazie alle politiche avviate negli anni passati e alla forza delle sinergie che abbiamo costruito con la nostra base sociale, vero patrimonio della Cooperativa.

Per il 2025, in particolare, ci concentreremo sul rafforzamento della nostra presenza territoriale, evitando nuove espansioni e privilegiando interventi che valorizzino i territori in cui siamo già radicati. Un altro aspetto per noi prioritario sarà il coinvolgimento attivo dei Soci nella vita cooperativa: continueremo a lavorare per rafforzare il senso di appartenenza, promuovendo una partecipazione diretta e consapevole alle scelte che guidano Gestor. Crediamo fermamente che il contributo di ciascun associato rappre-

GIANNI PANGRAZZI Direttore

senti un valore aggiunto indispensabile per la crescita della Cooperativa.

Per quanto riguarda i servizi e le attività, confermiamo l’impegno nel mantenere i budget già stanziati.

Tuttavia, il nostro obiettivo andrà ben oltre i numeri: vogliamo essere una Cooperativa che vive e opera in sintonia con il territorio, capace di sostenere e valorizzare anche le realtà sociali e di volontariato presenti nelle aree in cui lavoriamo. Del resto, siamo particolarmente orgogliosi di contare tra i nostri Soci

organizzazioni che lavorano ogni giorno per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità e per il rafforzamento della coesione sociale.

Colgo l’occasione per ringraziare i Soci per l’impegno e la fiducia che ogni giorno ripongono in Gestor. A loro, alle famiglie e a tutti i collaboratori rivolgo i miei più sentiti auguri di un buon Natale e di un felice anno nuovo, nell’auspicio che il 2025 porti serenità e soddisfazioni.

UN GRANDE BENVENUTO

alle strutture che negli ultimi mesi hanno aderito a !

Albergo Conturina Canazei (TN)

ENAIP Trentino (Ossana, Primiero, Riva del Garda, Tione, Tesero) Provincia di Trento

Gastronomia Cortina Cortina D'Ampezzo (BL)

Hotel Alpenrose Altopiano della Vigolana (TN)

Hotel Bouton d'Or Courmayeur (AO)

Hotel Breithorn Champoluc-Ayas (AO)

Hotel Collini Pinzolo (TN)

Hotel Dolomites Inn Canazei (TN)

Hotel Garden Andalo (TN)

Hotel La Noria Commezzadura (TN)

La Roccia Wellness Hotel Cavalese (TN)

Olympic Spa Hotel San Giovanni di Fassa (TN)

Perlage – Lounge Bar & Restaurant Canazei (TN)

Rifugio Baita Checco San Giovanni di Fassa (TN)

Ristorante La Casina Dro (TN)

Ristorante-Pizzeria Churen Champoluc (AO)

Sport Hotel San Vigilio Moena (TN)

Foto di Thimotius Timmy su Unsplash
Cena dei Soci presso lo Showroom Ceccato a Trento

Gli auguri del Presidente

Cari Soci,

con il 2025 alle porte, è il momento perfetto per fare un bilancio di un anno straordinario per la nostra Gestor: il 2024 si conclude con un traguardo che ci riempie di orgoglio: il fatturato supererà i 72 milioni di euro, segnando una crescita di oltre 10 milioni rispetto all’anno precedente. Questo risultato è frutto di una sempre più affermata collaborazione tra i Soci e della continua ricerca di innovazione che ha permesso al nostro Gruppo di rafforzare il suo ruolo di partner strategico per le strutture ricettive del territorio.

Poiché il principio di condivisione è intrinseco alla nostra natura di cooperativa, considerati gli ottimi risultati di quest’anno, con il Consiglio di Amministrazione è stato deciso di rafforzare il nostro impegno verso il benessere della comunità e del territorio. La Cena Sociale del 19 novembre scorso è stata un’occasione speciale, non solo di celebrazione e di autentica convivialità, ma anche di supporto a progetti locali di inclusione e di sostenibilità. La nostra collaborazione con la cooperativa La Rete di Trento e il progetto “Tutti nello stesso campo”, insieme ad altre iniziative solidali come quella con la Locanda dal Barba ed il suo Pastificio, testimoniano l’impegno concreto di Gestor nella costruzione di una comunità più unita ed inclusiva.

Guardando al 2025, l’obiettivo è proseguire lungo questa strada di crescita economica e di responsabilità sociale, con un focus costante sul miglioramento dei servizi digitali e sul rafforzamento della rete di collaborazione tra i Soci. Con oltre 540 strutture ricettive servite ed un ritorno economico tangibile di quasi 1.400.000 euro in ristorni per i Soci, siamo pronti ad affrontare il nuovo anno con rinnovata ambizione e determinazione.

In questo periodo di festività, desidero augurare a tutti voi un sereno Natale e un felice anno nuovo. Che il 2025 porti con sé nuove opportunità di crescita, collaborazione e successo per tutti noi. Grazie per il vostro continuo impegno e per far parte di questo nostro grande Gruppo.

DANILO MORESCO Presidente

Dopo una stagione con i ‘fiocchi’, la nuova si apre sotto i migliori auspici

Lo scorso inverno presenze in crescita, torna il turismo internazionale

Fa ben sperare la stagione invernale che si sta per aprire: i primi fiocchi di neve, che già a novembre hanno imbiancato le cime trentine, hanno preannunciato un periodo propizio per l’esercizio degli sport invernali. Chiusa la stagione estiva, che ha registrato un buon trend di arrivi - tanto che il Touring Club italiano ha eletto il Trentino Alto Adige una delle mete preferite dagli italiani - l’interesse è ora rivolto alla stagione turistica invernale 2024-25, nell’auspicio di superare

gli ottimi risultati di quella precedente e della quale l’Ispat (Istituto statistico della Provincia autonoma di Trento) ha diffusi i dati ai quali ci riferiamo per un resoconto significativo della buona salute di cui gode il turismo trentino, sia per quanto attiene al settore alberghiero, sia per l’extraberghiero.

Questo grazie agli ottimi servizi, alla facilità di accesso di molte aree e di un’offerta turistico alberghiera all’avanguardia.

Foto di Alessio Soggetti su Unsplash

FOCUS

La prima nevicata dello scorso novembre ha già permesso di metter in movimento gli impianti a Madonna di Campiglio, dove le prime sciate di stagione sono state anticipate al weekend del 23 e 24 novembre. Dolomiti Superski ha annunciato poi che dal 7 dicembre, tutte le dodici aree sciistiche delle Dolomiti saranno in funzione. Per quella data saranno completamente operativi anche tutti gli impianti Skirama Dolomiti Adamello-Brenta.

La scorsa stagione invernale in Trentino (tra dicembre 2023 e aprile 2024) ha chiuso con un bilancio decisamente positivo rispetto all’inverno precedente, con un incremento generale degli arrivi del 2,7% e una crescita delle presenze del 4,3%. Il settore alberghiero ha mostrato una variazione del movimento turistico più consistente, con +3,2 punti percentuali negli arrivi e +4,6 nelle presenze. I valori sono risultati comunque in crescita anche per l’extralberghiero (+0,8% negli arrivi e +3,3% nelle presenze). Positivo anche l’andamento per le provenienze; più consistente la crescita degli stranieri.

Nel complesso, i pernottamenti registrati nel corso dell’ultimo inverno hanno superato i 7.600.000, con una prevalenza di turisti italiani (il 55%), aumentati dell’1,5%. Ancora migliore il trend di crescita dei turisti stranieri, con un incremento dei pernottamenti dell’8%. In termini strutturali, le presenze alberghiere rappresentano l’80,5% del totale dei pernottamenti rilevati nel complesso delle strutture ricettive.

La dinamica delle presenze a livello mensile mostra valori in netta crescita per tutto il periodo, con variazioni a due cifre (+11,4%) per dicembre e marzo. Solamente il mese di aprile ha registrato un calo nelle presenze (-28%), che si spiega in gran parte con il posizionamento della Pasqua.

Il tasso di occupazione dei posti letto, pari al 64,1%, è risultato migliore negli alberghi a tre stelle superior e quattro stelle (76,8%); il più alto tasso di occupazione lordo si è riscontrato nelle strutture a tre stelle superior (60%). La permanenza media provinciale si è attestata sulle quattro notti.

Anche i risultati per il settore extralberghiero, che pesa per il 19% sulle presenze complessive, sono state superiori all’anno precedente. Nelle tipologie affitta-

camere, case e appartamenti per vacanze e Bed and breakfast, che costituiscono il 59,5% dell’extralberghiero, i pernottamenti sono cresciuti del 4,8%. Sostanzialmente stabili gli arrivi nei campeggi, agriturismi ed esercizi rurali (0,4%).

Le principali regioni italiane di provenienza si confermano essere Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Veneto e Toscana. Si segnala in particolare l’incremento di turisti dal Lazio (+6,8%, circa 620.000 pernottamenti totali) e dalla Toscana (+4,9%, per un totale di più di 400.000 presenze).

Per quanto riguarda gli stranieri, i flussi maggiori provengono da turisti polacchi, tedeschi, cechi, inglesi e belgi. Le presenze di turisti dalla Polonia vedono una crescita notevole (+19,5%, per un totale di quasi 900.000 pernottamenti). Sopra la media anche l’incremento di turisti dalla Repubblica Ceca (+13,8%, per quasi 470.000 presenze).

In merito ai singoli territori, si evidenzia una forte attrattività generale, in particolare negli ambiti a vocazione sciistica. Ottimi i risultati di Val di Fassa, Val di Sole e Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, Giudicarie centrali e Valle del Chiese. Nel complesso i tre ambiti turistici hanno totalizzato un volume di presenze pari al 52,8% del totale dei pernottamenti invernali, con incrementi superiori a quello medio provinciale. In flessione, invece, è stato l’andamento della zona del Garda trentino, della valle di Ledro, delle terme di Comano e della valle dei Laghi.

Infine, il numero dei passaggi negli impianti a fune, dove si è registrato un ulteriore aumento del 3,2% rispetto all’anno precedente (del 6,1% rispetto all’ultimo inverno pre-Covid).

L’acqua che rigenera fisico e spirito, l’offerta termale in Trentino

Un’esperienza di cura millenaria riproposta in percorsi all’avanguardia per un benessere a tutto tondo

Le acque termali sono una delle risorse di cui il Trentino è particolarmente ricco, sia per la sua configurazione geografica, sia per la natura geologica dei suoi terreni. Conosciute ed apprezzate sin dall’antichità per i loro benefici terapeutici, queste acque sono ricche di minerali e di altre sostanze che possono apportare numerosi vantaggi alla salute e al benessere psico fisico. In genere, si tratta di sorgenti che provengono dalla profondità del sottosuolo, dove entrano in contatto

con rocce calde. Questo processo, oltre a riscaldare le acque, le arricchisce di minerali come zolfo, calcio, magnesio e altri elementi benefici.

A seconda della composizione minerale, le acque termali hanno diverse proprietà terapeutiche. Esistono diversi tipi di acque termali, ognuno con una composizione chimica unica che determina proprietà terapeutiche specifiche. Ad esempio, le acque sulfuree, dal caratteristico odore, sono particolarmente consi-

Foto di Sergey Torbik su Pexels

gliate nel trattare problemi dermatologici, respiratori e articolari, le acque cloruro-sodiche sono spesso utilizzate per il loro effetto benefico sulla pelle e sul sistema respiratorio, le acque bicarbonate sono indicate per problemi digestivi e per la cura della pelle, mentre le acque salsobromoiodiche (ricche di iodio e di bromo) hanno proprietà disinfettanti e sono spesso usate per trattamenti respiratori e ginecologici. A queste si aggiungono le conosciutissime acque ferruginose, utilizzate principalmente per trattare anemie e altre carenze di ferro e quelle oligominerali (a bassa concentrazione di sali minerali), che sono ricercate per le loro proprietà disintossicanti e diuretiche.

In Trentino come in ogni parte d’Italia, i centri termali si sono specializzati per esaltarne i benefici terapeutici offrendo una vasta gamma di trattamenti a seconda della composizione delle acque della zona in cui si trovano. Ad accrescere gli effetti benefici delle acque, poi, è sicuramente il connubio che si viene a creare fra terapia, natura e relax. In ciò il Trentino è sicuramente avvantaggiato, rappresentando, con le sue vaste aree naturali coperte da boschi pascoli e sorgenti, un ambiente ideale per la cura. Sono sei i centri termali che operano in provincia di Trento, ciascuno con un’acqua diversa con peculiari capacità curative, e ognuno con servizi mirati e percorsi benessere.

Le Terme di Comano

Tra le Dolomiti di Brenta e il lago di Garda, sono incastonate le Terme di Comano, un moderno e attrezzato centro di cure, massaggi, trattamenti di bellezza e attività all’aria aperta. Conosciute in tutta Europa per la loro eccellenza nel campo della dermatologia, offrono una vasta gamma di trattamenti per la cura della pelle e del sistema respiratorio, oltre a percorsi giornalieri, trattamenti benessere e attività di fitness e “Natural Wellness”.

Il parco termale del centro, che si estende per 14 ettari, è un vero gioiello di biodiversità e offre una varietà di attività aperte a tutti. Dal percorso sensoriale, allo yoga in volo, dal Nordic walking al Forest bathing, per arrivare fino al Mindful walking e alle attività di fitness, il centro offre esperienze uniche e fuori dall’ordinario, con un’attenzione particolarissima al benessere psicologico, oltre che a quello fisico. Del resto, le terme offrono un’esperienza di relax a ritmo lento, immersi nella splendida cornice della Riserva della

biosfera delle Alpi di Ledro e della Judicaria, riconosciuta dall’Unesco.

L’acqua bicarbonato-calcio-magnesiaca, che sgorga naturalmente a una temperatura costante di 27 gradi centigradi, è il cuore pulsante dell’offerta delle Terme di Comano. Questa acqua, conosciuta già in epoca romana, possiede straordinarie proprietà benefiche, particolarmente efficaci per la cura naturale della pelle grazie anche al suo microbiota unico. Il cosiddetto “Metodo Comano”, una filosofia sviluppata dalle terme, combina acqua termale, esperienza medica e ricerca scientifica con il potere benefico della natura. Completa l’offerta un centro benessere specializzato in percorsi giornalieri, trattamenti estetici e massaggi e il centro sanitario Comano Med, con oltre trenta specialisti della salute.

Le Terme di Levico

Le Terme di Levico, nell’omonimo centro della Valsugana, sono ubicate in un ambiente naturale particolarmente favorevole fra laghi, montagna, boschi e ampie aree verdi. Qui troviamo le sorgenti dell’Acqua forte, un’acqua ferruginosa che sgorga dalle montagne del Lagorai, che si arricchisce di minerali quali ferro, solfati, rame e arsenico attraversando i giacimenti metalliferi della zona.

Foto di Ivan Samkov su Pexels

L’acqua viene convogliata direttamente dalla sorgente del Monte Panarotta allo stabilimento termale, dove viene utilizzata a scopo terapeutico per trattare in modo naturale lo stress, l’ansia, le malattie artroreumatiche, respiratorie e dermatologiche. Gli elementi che la caratterizzano, infatti, producono un effetto sedativo sul sistema nervoso.

In questo contesto naturale, i percorsi riarmonizzanti delle Terme di Levico e Vetriolo sono ideali per ritrovare equilibrio e benessere. Le attività olistiche, come lo yoga in riva al lago, il Pranayama e la meditazione a contatto con la natura, sono proposte come antistress naturali per concentrarsi sul respiro e prendere consapevolezza del corpo. Il centro termale offre poi una gamma di servizi per la salute e il benessere, tra cui la crioterapia elettrica e il galleggiamento asciutto in vasca. Si tratta di trattamenti innovativi a cui si affiancano la massoterapia, fisioterapia, kinesiterapia, ginnastica in acqua e percorsi flebologici.

Le

Terme di Rabbi

Situate a 1.200 metri di altitudine nel cuore del Parco dello Stelvio, le Terme di Rabbi sono circondate dalla bellezza naturale dell’omonima valle, famosa per le spettacolari Cascate di Saent e i larici monumentali. L’acqua delle terme, che sgorga dalle montagne del gruppo Ortles-Cevedale, è ricca di anidride carbonica ed è nota per la sua efficacia nel trattamento di malat-

tie artroreumatiche, vascolari, otorinolaringoiatriche, gastrointestinali e negli stati di anemia, sia nei bambini, sia negli adulti. Quest’acqua può essere bevuta o utilizzata per bagni, aerosol e percorsi flebologici, ideali anche per trattamenti di bellezza. Maria Teresa d’Austria, che frequentò queste terme nei primi anni dell’Ottocento, la descrisse come “un elisir naturale”.

Il Parco dello Stelvio offre inoltre un ambiente ideale per nuove forme di Park Therapy guidate da esperti, che combinano le cure termali con camminate a piedi nudi nei boschi, abbraccio degli alberi e attività di movimento armonico e respirazione. Inoltre, la nuova stanza del sonno è progettata per allenare la mente a un riposo rigenerante e ristoratore. All’interno delle Terme di Rabbi si trova una completa area benessere.

Le Terme Dolomia

Le terme Dolomia sono un centro terapeutico termale e un centro benessere posto nel suggestivo scenario delle Dolomiti di Fassa, dove trova ospitalità l’unica sorgente sulfurea del Trentino, la fonte di Alloch, da cui sgorga un’acqua con eccellenti proprietà curative. L’acqua, la cui composizione è sulfureo-solfato-calcico-magnesiaca-fluorata, mantiene una temperatura costante di 9,5 gradi centigradi durante tutto l’anno e una portata regolare e stabile nel tempo. Le acque sulfuree sono indicate per il trattamento delle malattie delle prime vie respiratorie.

Foto di Freepik
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Il potere curativo dell’acqua, combinato con il rigenerante ambiente naturale della Val di Fassa, rende le Terme Dolomia il luogo ideale per il benessere fisico e mentale. Ai trattamenti termali si affiancano attività all’aperto, che favoriscono una profonda connessione con sé stessi, come gli esercizi di Qui Gong con operatori kinesiologi, passeggiate o brevi tour in e-Mtb. Nell’area wellness con piscina sono offerti trattamenti estetici e massaggi rilassanti. Le Terme Dolomia, come quasi tutte le terme trentine, vantano anche una propria linea cosmetica a base di acqua termale della sorgente Alloch.

Le Terme di Pejo

Le Terme di Pejo si trovano ad un’altitudine di 1400 metri nel parco nazionale dello Stelvio. Le sue sorgenti termali sgorgano ai piedi del Monte Viòz, (che con i suoi 3645 metri è fra le vette più alte del Trentino)

In questo ambiente montano si trovano tre sorgenti dalle caratteristiche uniche: la fonte alpina che offre un’acqua oligominerale leggera con proprietà diuretiche, l’antica fonte con un’acqua medio minerale ferruginosa, utile per curare le anemie; infine, la fonte medio minerale dalla quale scaturisce un’acqua effervescente naturale, ricca di anidride carbonica, efficace per il trattamento dell’apparato digestivo, del fegato, della calcolosi biliare e dell’ipercolesterolemia.

Per la loro particolare pozione e per l’ambiente naturale che le circonda le Terme di Pejo sono il luogo ideale per trascorrere una vacanza rigenerante unendo trattamenti wellness ai benefici della natura. Un luogo insomma di cura, ma anche di pace e benessere per ritrovare l’equilibrio psico-fisico attraverso un coinvolgimento emotivo e sensoriale.

Il centro termale dispone infatti di un’area wellness collegata direttamente con la zona solarium, l’area fitness, la piscina e la zona riservata ai massaggi e ai trattamenti di bellezza. La linea cosmetica e i prodotti utilizzati nei trattamenti estetici sfruttano le proprietà lenitive e idratanti dell’acqua minerale della Fonte Alpina, arricchiti con estratti di piante e prodotti locali.

Il centro termale Borgo Salute-Terme Val Rendena si trova a pochi chilometri da Madonna di Campiglio e Pinzolo. È ospitato in antichi edifici immersi nella natura dello splendido scenario delle Dolomiti di Brenta. L’acqua oligominerale ferruginosa proviene dalla fonte di Sant’Antonio ed è raccolta dal centro termale per trattamenti respiratori e vascolari. Questa acqua può essere bevuta, utilizzata in aerosol o impiegata in bagni e idromassaggi.

Le terme offrono poi attività all’aperto attraverso il programma “Dolomiti Natural Wellness”, negli spazi del Parco Adamello-Brenta. Gli esercizi, progettati per il movimento, la respirazione e la meditazione, includono camminate a piedi nudi, abbraccio degli alberi e il percorso Kneipp naturale nell’acqua del fiume Sarca. Il Borgo Salute, inoltre, dispone di un percorso spa relax e detox, con saune, bagno turco e piscina.

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Tutti Nello Stesso Campo

Dove l’agricoltura riscopre la sua natura più profonda, il suo essere sociale

Un luogo dove le braccia coltivano, le mani trasformano, la natura accompagna. Un luogo dove le persone con disabilità, i volontari e gli educatori sperimentano abilità, attitudini, desideri. Un luogo dove selezionare semi antichi, scegliere coltivazioni biologiche, accogliere i tempi di ognuno significa prendersi cura.

Tutti Nello Stesso Campo è il progetto di agricoltura sociale di comunità della Cooperativa sociale La Rete di Trento, nato

nel 2018 grazie alla sinergia con l’Azienda Agricola Mario Leonardi, a Seregnano, con l’obiettivo di coinvolgere persone con disabilità in attività agricole, agrituristiche e di trasformazione dei prodotti. Si tratta di un percorso dalla forte vocazione sociale e ambientale.

Agricoltura come valore sociale

Attraverso Tutti Nello Stesso Campo, ventisei persone con disabilità sperimentano una relazione reciproca di aiu-

Crea la migliore

Experience per i tuoi ospiti.

to e di lavoro manuale in un contesto inclusivo in cui ognuno trova una sua dimensione: da chi preferisce lavorare la terra, a chi si dedica alla trasformazione o al confezionamento dei prodotti, fino alla vendita e distribuzione.

Il progetto è il tentativo di dimostrare che la tutela della fragilità, la promozione della buona alimentazione e della sostenibilità, il valore della dignità del lavoro e la vita di comunità, non solo possono convivere, ma si alimentano a vicenda. Alla base di tutto, vi è la convinzione che investire sulle potenzialità di ogni persona, anche fragile, sia un’opportunità e un’azione significativa di cittadinanza attiva e di sensibilizzazione.

Un progetto di rete, con e per il territorio

Il progetto si sviluppa in un’ottica non solo inclusiva e produttiva, ma anche con un forte radicamento comunitario, attraverso una rete di partner che hanno nell’attivazione di comunità una delle loro ragion d’essere, tanto da rendere la dimensione di rete uno degli elementi fondanti del progetto.

Tutti Nello Stesso Campo abbraccia e accompagna la diversità del territorio attraverso un sistema di servizi rivolti alla comunità, con laboratori, percorsi didattici per le scuole, “experience” per aziende e settore turistico. A partire dalla primavera 2023 si è sperimentato un pacchetto di attività per accompagnare organizzazioni in una giornata al campo – o in un programma di attività su misura – in risposta a molti obiettivi: essere coinvolti in un progetto dalla forte vocazione sociale e comunitaria, ricevere servizi innovativi in un’ottica di welfare allargato (che rispon-

da alle esigenze di molteplici fragilità con percorsi individualizzati e specifici), incrementare un senso di partecipazione sociale e di comunità e ampliare le possibilità commerciali nel comparto turistico e dei servizi.

6 anni di attività, crescita e trasformazioni

26 persone con disabilità coinvolte

40 volontari, ragazzi in servizio civile, richiedenti asilo

1 ettaro di terreno coltivato

20+ diversi prodotti realizzati nel laboratorio di trasformazione

10 eventi di sensibilizzazione, formazione, didattica

5500+ pacchi natalizi

15 associazioni, enti, cooperative che hanno partecipato alle Experience

120 bambini e ragazzi coinvolti nelle attività didattiche scolastiche

Video del progetto Tutti Nello Stesso Campo della Cooperativa sociale La Rete

Numeri

Cura e sostenibilità: una scelta concreta per un omaggio solidale

I prodotti del progetto di agricoltura sociale della Rete “Tutti Nello Stesso Campo” hanno dato vita, negli ultimi anni, a due nuove linee biologiche e solidali, con una forte attenzione al processo educativo, alla qualità del prodotto, alla bellezza del risultato. “Respiri” è il brand di cosmesi sociale, sviluppato in collaborazione con Areaderma, che sposa l’alta qualità, l’attenzione all’ambiente e il sostegno a nuove opportunità sociali. “Tutti Nello Stesso Campo” è la linea dedicata ai prodotti trasformati dal Campo. Per maggiori informazioni su tutti i prodotti: www.cooplarete.org

Una varietà di gusti e miscele si svela nel mondo degli infusi e delle tisane di Tutti Nello Stesso campo, creando un’esperienza sensoriale avvolgente e suggestiva. Le tisane, con le loro combinazioni di erbe biologiche selezionate, come melissa, camomilla, menta piperita, lavanda, fiordaliso avvolgono in un abbraccio di calma e serenità. Gli infusi sono una sinfonia di sapori in purezza; menta marocchina, verbena odorosa e malva, protagoniste assolute, regalano esperienze aromatiche uniche per il palato e la mente.

Dalla linea Tutti Nello Stesso Campo Tisane e infusi di montagna

Una scelta solidale, di cura, a sostegno di nuove opportunità sociali per le persone con disabilità. Scegli un omaggio per i tuoi ospiti!

Un pensiero di benvenuto o un saluto di ringraziamento: da erbe di montagna e secondo una filiera biologica, una coccola di valore e significato.

CATALOGO LINEA “TUTTI NELLO STESSO CAMPO”

Appuntamento a Hospitality 2025 per i professionisti di ospitalità e ristorazione

Dal 3 al 6 febbraio 2025, il mondo Ho.Re.Ca. si incontra al quartiere fieristico di Riva del Garda per la 49a edizione di Hospitality - Il Salone dell’Accoglienza, la fiera internazionale leader in Italia per l’hotellerie e la ristorazione.

Hospitality 2025 si conferma un evento imperdibile per i professionisti del settore che, per la varietà della proposta espositiva che abbraccia tutti i segmenti del comparto, in fiera possono trovare le

ultime tendenze e le soluzioni più adatte al loro business: in Italia l’Ho.Re.Ca. conta circa 330.000 pubblici esercizi e 1.400.000 addetti, pari al 6,1% della forza lavoro nazionale, al centro anche della prossima edizione dedicata proprio a “The People Industry”. Un comparto che ha un ruolo fondamentale nell’economia del nostro Paese e costituisce un valore imprescindibile per il turismo, che vale il 13% del Pil nazionale.

“Il ruolo di Hospitality è quello di supportare gli operatori nel fare impresa ma l’importanza della manifestazione è riconosciuta anche per il grande valore economico, sociale e culturale che genera sul territorio - commenta Alessandra Albarelli, Direttrice Generale di Riva del Garda Fierecongressi. - L’evento si distingue per la quantità e varietà dei contenuti e per la qualità della proposta espositiva, perché l’obiettivo è quello di offrire una panoramica completa sul settore, intercettando e anticipando le tendenze del mercato con idee concrete e utili per il business degli operatori professionali che visitano la fiera. Ogni anno ne accogliamo circa 20.000, il pubblico ideale per le aziende espositrici che presentano prodotti e servizi in un periodo strategico, poco prima dell’inizio della stagione estiva.”

Confermato il format espositivo suddiviso nelle quattro aree tematiche (Beverage, Contract & Wellness, Food & Equipment e Renovation & Tech) a cui si aggiungono le tre aree speciali dedicate alla birra artigianale, all’arte della miscelazione e all’enoturismo che animeranno il padiglione B4 fino a mercoledì 5 febbraio.

Sostenibilità, inclusione e accessibilità restano tematiche centrali che ispirano anche le attività formative. Continua l’attenzione per uno dei segmenti più vivaci e dinamici dell’intera filiera italiana, il turismo openair: la proposta espositiva all’interno dell’Outdoor Boom Pavilion anche quest’anno è realizzata in collaborazione con Faita FederCamping.

Il ricco programma formativo di Hospitality Academy offre numerose occasioni di aggiornamento professionale e grazie al contributo di esperti, opinion leader e associazioni di categoria che si alterneranno sul main stage e sui palchi delle 8 arene tematiche sarà possibile approfondire temi dedicati a hotellerie, ristorazione, ospitalità outdoor, turismo del vino, mixology e settore brassicolo. Quest’anno, ampio spazio sarà riservato alle iniziative esperienziali per coinvolgere maggiormente i visitatori.

I concorsi e la startup competition

A Hospitality 2025 non mancheranno i concorsi, pensati anche per gli studenti degli istituti alberghieri e professionali.

Inoltre, durante la giornata inaugurale della manifestazione andranno in scena le premiazioni della competition Startup for Hospitality, l’iniziativa organizzata in collaborazione con WMF - We Make Future per sostenere progetti e soluzioni innovative nel settore Ho.Re.Ca., con particolare interesse a quelli improntati su sostenibilità, accessibilità e inclusività dei servizi volti a migliorare l’efficienza operativa e l’esperienza del cliente.

La certificazione internazionale e il potenziamento delle attività di incoming di buyer esteri con il Buyer Programme

Hospitality si riconferma manifestazione internazionale certificata, uno status che garantisce qualità e af-

fidabilità oltre ad offrire agli espositori l’opportunità di richiedere contributi per la partecipazione, grazie agli incentivi e i finanziamenti di Simest.

Inoltre, favorisce l’incoming di operatori esteri, con un ricco Buyer Programme, ulteriore occasione per ampliare gli orizzonti di business.

“La nostra attività di scouting e la rinnovata collaborazione con l’Agenzia ICE (ITA - Italian Trade Agency) ci permettono di potenziare la rappresentanza di selezionati buyer provenienti da diversi Paesi e creare maggiori opportunità di business per i nostri esposi-

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tori. A Hospitality 2025 saranno numerose le attività formative ed esperienziali, tra le quali non mancheranno concorsi e progetti speciali sviluppati insieme a partner d’eccezione” - conclude Giovanna Voltolini, Exhibition Manager di Hospitality.

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I primi 101 anni dell’Hotel America, punto d’incontro tra generazioni nel cuore di Trento

Tra tradizione e innovazione, oltre un secolo di ospitalità a conduzione familiare

Nel centro di Trento sorge da ormai oltre un secolo l’Hotel America, una struttura che non è solo un albergo, ma un simbolo di storia e di tradizione. Fondato nel 1923, l’hotel ha attraversato momenti difficili, come i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, sapendo comunque risollevarsi e rinnovarsi continuamente senza perdere il suo spirito familiare originario. Oggi, vicino alla quinta generazione di gestori, rappresenta un punto di riferimento per i viag-

giatori e la comunità locale, continuando ad evolversi per rispondere alle esigenze di un turismo sempre più esigente e dinamico. Abbiamo intervistato la titolare, Maria Teresa Lanzingher, per scoprire di più sulla storia e i valori di questa realtà unica.

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L’hotel è da diversi anni un punto di riferimento per la città di Trento e per i trentini. Ma come nasce, e quali sono le origini di questa attività?

La nostra storia è innanzitutto una storia di famiglia. Tutto ebbe inizio nel 1910, quando mio nonno, Domenico Giovannini, originario di San Mauro Pinè, emigrò in America, precisamente in Wyoming. Era un emigrante economico, non per fame, ma spinto dal sogno americano e dalla possibilità di lavorare - ben retribuito - nelle miniere di carbone della zona. Rimase lì per circa dieci anni, anche perché lo scoppio della Prima guerra mondiale non gli permise di tornare per diverso tempo, sia per le avversità del viaggio, sia per il fatto di essere un cittadino austroungarico in una città contesa. Quando rientrò nell’allora Regno d’Italia, si stabilì a Trento, dove sposò mia nonna Teresa, che all’epoca faceva la maestra. Al suo rientro ebbe inizio la nostra avventura, con l’acquisto di un’antica locanda, inizialmente gestita dalle suore e poi venduta.

L’hotel America nacque ufficialmente nel 1923. Inizialmente si trattava di una piccola realtà, che però crebbe con il tempo, attraversando momenti storici complessi, come il fascismo. Proprio durante il fascismo, l’hotel, che prendeva il nome dall’esperienza statunitense del nonno, dovette cambiare nome, e fu chiamato “Hotel al Sole”.

Durante la Seconda guerra mondiale, nel 1944, una bomba americana, che mirava a distruggere il Grand

Hotel Trento, all’epoca collocato nei pressi della stazione ferroviaria, centrò e distrusse completamente l’edificio che ospitava il nostro albergo, e fu così necessario ricostruire tutto da zero. Da quel momento, però, l’hotel ha continuato a crescere, tramandandosi di generazione in generazione.

Cosa significa per voi portare avanti questa tradizione familiare?

Per noi l’hotel non è solo un lavoro, è casa. Non abitiamo più qui, come accadeva in passato, ma l’Hotel America rimane il nostro rifugio e il centro della nostra vita. Essere una realtà familiare significa accogliere con valori che ci rappresentano: calore, tradizione e senso di appartenenza. Lavorare in un hotel è un impegno continuo, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. Certo, ci sono le difficoltà, ma anche la soddisfazione di vedere ospiti che tornano e apprezzano la nostra ospitalità.

Per noi accoglienza significa ancora umanità. Al di là delle tecnologie, dei servizi e delle innovazioni, ciò che conta davvero è far sentire ogni ospite a casa. È un valore che non cambierà mai, anche in un mondo in continua evoluzione.

Parliamo proprio di questo: come sono cambiate le richieste e le aspettative degli ospiti nel corso degli anni?

Le esigenze della clientela sono cambiate enormemente. Negli anni Ottanta e Novanta, ad esempio, la comunicazione avveniva tramite lettere e un centralino telefonico. Il fax era una novità costosa, e le prenotazioni spesso arrivavano “a sorpresa”, con gli ospiti che si presentavano direttamente alla reception.

Oggi, invece, tutto è digitale. Gli ospiti controllano recensioni e confrontano prezzi su vari portali online, e poi magari chiamano per confermare. È un sistema complesso, in cui i prezzi variano quotidianamente, e bisogna essere sempre aggiornati. Anche i servizi richiesti sono cambiati: camere con bagno privato (un tempo avevamo le stanze con bagno condiviso, ora scomparse), aria condizionata, connessione Wi-Fi veloce. E poi c’è il boom dell’extralberghiero, che rappresenta una nuova sfida per il settore.

Possiamo dire che gli hotel rappresentano un’avanguardia: le soluzioni introdotte dagli alberghi vengono poi adottate anche nelle case private e diventano quindi servizi essenziali, anche quando si viaggia.

Come è rimasto al passo con i tempi l’Hotel America?

Negli ultimi anni abbiamo investito molto nella ristrutturazione delle stanze e degli spazi comuni. Abbiamo aggiornato i nostri servizi, cercando di mantenere quell’atmosfera familiare che ci caratterizza, ma con un occhio alle esigenze moderne. Abbiamo terminato da poco una profonda rivisitazione degli spazi, per aggiornali e renderli più confortevoli e adeguati ai tempi.

Bisogna dire però che noi siamo anche molto legati alla città. L’hotel non è solo un luogo per turisti, ma un punto di incontro per la comunità locale. Spesso ospitiamo conferenze, eventi e mostre, e il nostro bar è aperto anche ai trentini. Vogliamo rappresentare un pezzo della storia cittadina, ma senza dimenticare l’importanza di evolversi. Ad esempio, abbiamo collaborato con il Comune durante i mercatini di Natale, un evento che coinvolge tutta la città e porta visitatori da tutta Italia.

Quanto conta il supporto della cooperativa Gestor per una realtà come la vostra?

Moltissimo. Far parte di una cooperativa significa poter contare su una rete di supporto, sia per i servizi, come lavanderia e forniture, sia per la formazione e il confronto con altri albergatori. È un’opportunità per imparare e migliorare continuamente. La cooperativa ti permette di esplorare soluzioni che, da solo, faresti fatica a individuare. È un supporto prezioso per restare competitivi e aggiornati in un settore così dinamico.

Ora quali sono i progetti per il futuro?

Il nostro obiettivo è continuare a crescere, mantenendo la nostra identità familiare. Speriamo che le prossime generazioni continuino questa avventura, con la stessa passione che ha caratterizzato i nostri primi 101 anni. L’hotel è una storia che non finisce mai: vogliamo restare un punto di riferimento per Trento, offrendo ai nostri ospiti un’esperienza che unisce tradizione e modernità.

L’impatto della brand reputation e della gestione delle recensioni sulle vendite delle aziende turistiche

Nell’era digitale, le recensioni online e la gestione della brand reputation rivestono un ruolo cruciale per il successo delle aziende turistiche. Per albergatori e ristoratori, controllare la percezione pubblica è fondamentale per attrarre nuovi clienti, mantenere quelli attuali e garantire una crescita sostenibile. In un mercato sempre più competitivo, le recensioni non solo influenzano le decisioni di acquisto, ma riflettono anche l’effetto “go with the crowd”, in cui i consumatori ten-

dono a seguire le opinioni della massa per ridurre il rischio di errore.

Ricerche hanno dimostrato l’importanza di questo fenomeno. Uno studio condotto da TrustYou e Donna Quadri-Felitti della New York University ha evidenziato come le recensioni abbiano un impatto significativo sui tassi di conversione degli hotel. I viaggiatori sono 3,9 volte più propensi a scegliere un hotel con punteggi elevati, anche a fronte di un prezzo più alto. Inoltre, un’indagine di PhoCu-

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sWright per TripAdvisor ha rivelato che oltre la metà dei viaggiatori non prenoterebbe una stanza senza aver letto prima le recensioni online, e l’87% ritiene che una risposta adeguata a una recensione negativa possa migliorare l’immagine dell’hotel.

Non è solo la quantità o la qualità delle recensioni a contare, ma anche il modo in cui un’azienda risponde ai feedback. La gestione proattiva delle recensioni è essenziale: una risposta educata e mirata a una recensione negativa può trasformare un potenziale cliente indeciso in un cliente convinto. Questo approccio dimostra l’attenzione dell’azienda verso le esigenze dei clienti e si allinea con l’euristica di pensiero, che consente di formarsi un’opinione su un’azienda senza sprecare troppe energie. L’attenzione alla reputazione influisce non solo sulle vendite, ma contribuisce a creare un senso di fiducia tra i consumatori.

Oggi, viviamo nell’economia delle esperienze, dove i consumatori cercano momenti che vadano oltre il semplice prodotto o servizio. Questo concetto si ricollega alla piramide di Maslow, che mostra come, una volta soddisfatti i bisogni fondamentali, le persone aspirino a esperienze significative. Nel settore turistico, gli ospiti cercano esperienze che li facciano sentire realizzati; una reputazione solida consente alle aziende di posizionarsi come punti di riferimento capaci di offrire esperienze che soddisfano questi bisogni superiori.

Per costruire una reputazione forte, è essenziale avere una presenza digitale efficace. Un sito web intuitivo e accattivante rappresenta il biglietto da visita virtuale dell’azienda, mentre una presenza attiva sui social media alimenta la brand reputation, creando canali di comunicazione diretti con i clienti. Esistono piattaforme specializzate che aiutano le aziende a raccogliere, monitorare e rispondere rapidamente alle recensioni, semplificando l’analisi del feedback e consentendo un miglioramento costante del servizio. Questi strumenti non solo facilitano la gestione della reputazione online, ma possono anche trasformare ogni interazione in un’opportunità per fidelizzare i clienti.

In un contesto turistico altamente competitivo, la gestione della brand reputation e delle recensioni è cruciale per il successo. Gli imprenditori che costruiscono una reputazione solida e garantiscono esperienze gratificanti ottengono un vantaggio competitivo significativo. Con una presenza digitale efficace e l’uso di piattaforme per la gestione del feedback, le aziende turistiche possono aumentare non solo le vendite, ma anche creare legami duraturi con i clienti, trasformando ogni soggiorno o pasto in un’esperienza memorabile.

Stefano Zilio e Roberta Lauria Keep in Tourism®
Foto di Marek Levak su Pexels

Le Dolomiti in scena, sfida tra accoglienza e tradizione

Quattro hotel raccontano il Trentino tra sostenibilità, arte e benessere

La bellezza delle Dolomiti ha incontrato l’ospitalità di quattro strutture uniche in una delle puntate nel programma televisivo di “4 Hotel”, andato in onda recentemente e dedicato a due delle valli più apprezzate del Trentino: la Val di Fiemme e la Val di Fassa. Il celebre chef e conduttore televisivo, Bruno Barbieri ha accompagnato gli spettatori alla scoperta di alberghi selezionati non solo per l’ambiente spettacolare in cui si trovano, ma anche perché in grado di offrire esperienze capaci di emozionare. La

puntata, parte di un format televisivo conosciuto nel settore dell’ospitalità per la capacità di raccontare storie di passione e impegno al di là della competizione, ha esplorato la vacanza romantica di coppia tra le vette dolomitiche, mettendo in scena quattro strutture con personalità distintive e filosofie uniche di accoglienza. Da rilevare, come tutte e quattro le strutture ricettive siano associate alla cooperativa Gestor

In Val di Fiemme, La Roccia Wellness Hotel Cavalese rappresenta un’oasi di relax

Foto di Oleksandr Ryzhkov su Freepik

e modernità. Aperto nel 1990 da Paolo Gilmozzi e sua moglie, oggi è un gioiello di famiglia grazie al contributo dei loro tre figli. Le 48 camere, arredate con materiali naturali che richiamano la tradizione alpina, si combinano perfettamente con uno stile moderno. Ma il vero punto di forza è la spa, una delle più grandi della zona, che regala agli ospiti momenti di relax con vista sulle Dolomiti.

“Sono stato contattato più volte dalla redazione di ‘4 Hotel’, ma avevo sempre risposto in maniera negativa: il programma era lontano dal mio modo di pensare la ricettività. Quello che poi mi ha colpito in maniera positiva è stato che non si sarebbe parlato più solo di hôtellerie, ma che sarebbe stato proposto un focus più ampio: la vacanza romantica di coppia. Questo ha permesso di far emergere un prodotto qualitativamente elevato. Un messaggio che credo sia effettivamente passato, a beneficio di tutto il sistema turistico e ricettivo del Trentino”, spiega il titolare.

Le sue parole rispecchiano un approccio all’ospitalità che non si limita ai servizi, ma vuole trasmettere un’idea, un sentimento. Questa idea si riflette anche in Gestor. “Credo che l’idea alla base della cooperativa non sia solamente il miglior prezzo, ma un sostegno condiviso allo sviluppo del nostro territorio”, precisa.

Proseguendo lungo le Dolomiti, cambiamo atmosfera e ci troviamo immersi nell’arte e nella creatività. La Locanda degli Artisti - Art Hotel a Canazei, nel cuore della Val di Fassa, non è solo un albergo, ma un viaggio culturale. Sergio Rossi e sua moglie Emanuela, insieme al figlio, hanno trasformato la loro visione in realtà, arricchendo ogni angolo delle venti camere con opere d’arte della loro collezione privata. Ogni spazio racconta una storia, ogni pezzo è stato scelto con cura per suscitare emozioni nei visitatori. La locanda, infatti, è molto più di un semplice luogo di soggiorno: è un punto di incontro tra arte e ospitalità

“La partecipazione al programma di Barbieri è nata sulla base di una richiesta della stessa produzione. Non tutti si mettono in gioco, noi ci siamo sentiti di farlo. Alla fine, è stato un piacere. La nostra struttura è decisamente diversa dalle altre e noi facciamo respirare lo spirito, non tanto il corpo. L’esperienza è stata arricchente e una grande occasione per promuovere il nostro territorio”, racconta il titolare.

L’Hotel Garden Moena ci riporta a un’accoglienza più tradizionale, ma non per questo meno innovativa. Gestito dalla famiglia Deville, l’hotel ha una lunga storia che parte da una vecchia autofficina trasformata in struttura ricettiva. Oggi l’hotel è un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza autentica nel cuore della

La Roccia Wellness Hotel Cavalese
Locanda degli Artisti - Art Hotel

Val di Fassa. La loro filosofia mette al centro l’ospite, ma anche il legame con il territorio, in un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione.

“La partecipazione al programma tv – racconta Jenny Deville - ci è sembrata un’ottima occasione per mostrare la nostra struttura. Cinque giorni di registrazioni sono stati impegnativi, anche per le richieste della produzione. Hanno chiesto di valorizzare non solo i nostri servizi, ma anche benefit specifici legati al tema del romanticismo. Crediamo di aver fatto un buon lavoro, anche se essere gli ultimi della giornata non è stato semplice: alla fine si è tutti più agguerriti. Noi cerchiamo sempre di valorizzare il territorio, anche attraverso la cooperativa Gestor, che ci aiuta a promuovere il meglio del nostro Trentino”.

Spostandoci a San Giovanni di Fassa, l’X ALP Hotel ci accoglie con un’atmosfera dinamica e moderna. La struttura è il sogno di ogni appassionato di sport invernali: situato a pochi passi dagli impianti di risalita, offre una base perfetta per gli amanti della neve e della natura. Le camere dal design contemporaneo riflettono un approccio giovane e vivace. Ma l’impegno del team della struttura va oltre la semplice offerta di un soggiorno nella natura, dimostrando una particolare attenzione alla sostenibilità coniugata con il comfort e la modernità. La filosofia dell’hotel, del resto, parla chiaro: un’ospitalità che guarda al futuro, rispettando l’ambiente e

valorizzando il territorio, come precisato dal direttore, Pietro Baio. “Noi siamo un hotel aperto tutto l’anno e, nella trasmissione televisiva, abbiamo cercato di passare al naturale, così come siamo. Abbiamo scelto fin da subito di coinvolgere il team dell’hotel, chiedendo loro se se la sentivano di partecipare alla sfida. Essendo poi fortemente radicati sull’offerta per le coppie, ci siamo detti che la cosa poteva fare per noi”, chiarisce.

“L’esperienza è stata molto significativa, impattante e piacevole allo stesso tempo. Siamo contenti che l’hotel sia passato per quello che è realmente, e che sia stato possibile valorizzare la squadra di persone giovani, dinamiche e capaci che lavora quotidianamente affinché l’ospite sia accolto al meglio”, chiosa Baio, che spiega inoltre di riconoscere nella cooperativa Gestor “un network rilevante, con buon portafoglio clienti e fornitori; una spalla forte per il controllo dei costi”.

La puntata dedicata alle Dolomiti è stata un omaggio al fascino di queste montagne e alla passione per l’ospitalità che caratterizza i loro abitanti. Attraverso le storie di questi quattro hotel, è emerso come ogni struttura abbia contribuito a raccontare non solo il proprio impegno, ma anche l’essenza di un territorio unico. Dai paesaggi mozzafiato alla cura per i dettagli, ogni esperienza raccontata ha contribuito a creare un mosaico di emozioni e di autenticità.

Hotel Garden Moena
X ALP Hotel

Attrezzatura professionale e assistenza su misura: Silmar, il tuo partner ideale per il settore Ho.Re.Ca.

Da oltre 40 anni, Silmar Technical Solutions è un punto di riferimento in Trentino-Alto Adige nel settore delle attrezzature per la pulizia professionale. L’azienda è specializzata nell’offrire soluzioni avanzate per soddisfare le esigenze di professionisti di diversi settori, inclusi quelli dell’Ho.Re.Ca. Grazie alla sua esperienza consolidata, Silmar guarda al futuro con un’identità rinnovata e una missione che, nel 2025, si concentrerà su soluzioni a 360°, unendo innovazione e assistenza per i professionisti del cleaning. Silmar è da sempre il Centro Assistenza Ufficiale Kärcher per il Trentino-Alto Adige, offrendo prodotti della linea Professional, riconoscibili per il colore grigio, ideali per l’utilizzo intensivo in ambienti ad alto traffico come hotel e ristoranti. La gamma include macchine a vapore, aspiratori, attrezzature per il giardinaggio, lavasciuga, spazzatrici, lavamoquette, fino a macchine robotizzate. Presso la sede di Egna (BZ), l’azienda offre una selezione di macchine visionabili e in pronta consegna. Oltre alla gamma Kärcher, Silmar fornisce assistenza plurimarca, con un team tecnico altamente qualificato che si occupa di manutenzione e riparazioni, garantendo interventi rapidi e preventivi trasparenti. Questo approccio permette agli operatori del settore Ho.Re.Ca. di mantenere elevati standard di pulizia senza interruzioni operative.

I tecnici commerciali di Silmar coprono l’intero territorio regionale, offrendo un servizio personalizzato, ascoltando le esigenze dei clienti e proponendo soluzioni su misura. Ogni cliente viene trattato con un approccio dedicato, consentendo di visionare e di testare i prodotti in prima persona.

Silmar si distingue non solo come rivenditore, ma come partner strategico, fornendo un servizio completo che va dalla consulenza pre-vendita all’assistenza post-vendita. L’obiettivo è garantire ai clienti soluzioni di alta qualità e un supporto costante, contribuendo al successo quotidiano delle imprese con risposte rapide, preventivi puntuali e assistenza personalizzata.

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La cannella, una spezia orientale diffusa e apprezzata in tutto il mondo

Il suo profumo inconfondibile richiama immediatamente i mesi invernali

Èforse la spezia più nota a causa del suo profumo inconfondibile e penetrante che la distingue da ogni altro odore, capace di evocare ricordi e immagini. Parliamo della cannella, una pianta sempre verde originaria dell’Oriente, appartenente alla famiglia delle Lauraceae che può raggiungere i 15 metri di altezza. Le varietà sono diverse perché, al contrario di quanto avviene con altre spezie, non si ricava da un seme o da un frutto, ma dalla parte interna di una corteccia che quando viene essiccata si arrotola su se stessa, formando i caratteristici bastoncini.

La cannella è una spezia antichissima, le cui origini si perdono nel passato più antico. È una delle spezie più apprezzate e utilizzate nella cucina globale, sia per il suo aroma inconfondibile che per le sue proprietà benefiche. Esistono due principali varietà di cannella: quella di Ceylon, anche detta cannella vera, e la Cassia, di origine cinese.

Foto di Racool_studio su Freepik

La differenza principale tra le due risiede nel sapore: la cannella di Ceylon è più dolce e delicata, mentre la Cassia ha un gusto più forte e pungente.

La raccolta della cannella è un processo particolare e complesso, frutto di esperienza e di tecniche raffinate. La corteccia degli alberi di cannella viene rimossa manualmente con grande cura, per poi essere essiccata e arrotolata in bastoncini che vengono utilizzati interi o macinati in polvere. La qualità della cannella dipende molto dal metodo di raccolta e dal periodo dell’anno in cui viene effettuata.

Dal punto di vista storico, la cannella ha avuto un ruolo di grande rilievo nel commercio delle spezie. Già nell’antico Egitto veniva utilizzata nei processi di imbalsamazione, mentre gli antici Romani la consideravano un bene prezioso, spesso utilizzato come dono riservato alle classi più abbienti. Durante il Medioevo, il controllo delle rotte commerciali delle spezie, inclusa la cannella, divenne una questione di primaria importanza per le potenze europee. Venezia, in particolare, ne trasse grande profitto, divenendo punto di riferimento di questo commercio che aveva il suo apporto al mercato di Rialto, dove si pagava il dazio, prima di es-

sere rivendute in tutta Europa. La Serenissima detenne per secoli il monopolio di questo commercio grazie ad una rete di convogli navali e di scali disseminati in tutti i principali porti del Mediterraneo e del Nord Africa, dove la cannella era particolarmente ambita tra i tanti tipi di spezie vendute dai mercanti orientali. Il monopolio venne mantenuto per secoli, fino a quando i Portoghesi, soprattutto a partire dal XVIII secolo, immisero nel mercato europeo grandi quantità di spezie, che ne fecero crollare il prezzo.

La cannella, un tempo come oggi, è famosa anche per le sue proprietà medicinali. Ricca di antiossidanti, questa spezia è stata utilizzata nella medicina tradizionale per trattare una varietà di disturbi, come problemi digestivi, infezioni e infiammazioni. Studi recenti hanno dimostrato che la cannella può aiutare a regolare i livelli di zucchero nel sangue, rendendola una spezia utile per chi soffre di diabete di tipo due.

In cucina, la cannella è incredibilmente versatile. È un ingrediente chiave in numerose ricette dolci, come torte, biscotti e ciambelle soprattutto nei mesi invernali e in prossimità delle feste natalizie.

Fra questi i famosi biscotti di pan di zenzero - preparati in casa o già confezionati - che si trovano sempre nei nostri mercatini di Natale, assieme ad altri prodotti dal profumo di cannella, come i tipici Vanillekiprferl, biscotti di origine austriaca dalla forma di mezzaluna, stella o cornetto. Soprattutto nei Paesi nordici, i biscotti profumati con la cannella sono un simbolo caratteristico del Natale, tanto che talvolta vengono usati per decorare l’albero.

Ma l’utilizzo della cannella non si limita ai dolci. La Spezia è un elemento fondamentale in molte cucine etniche, specialmente nelle ricette mediorientali e indiane, dove viene utilizzata in piatti di carne, riso e verdure e zuppe. La cannella è anche utilizzata nella produzione di liquori e bevande calde. Ad esempio, durante l’inverno, il vin brulé speziato con cannella è una delizia che riscalda corpo e anima. Un infuso alla cannella può essere un ottimo modo per beneficiare delle proprietà di questa spezia. Basta aggiungere un bastoncino di cannella in una tazza di acqua calda e lasciare in infusione per qualche minuto. Il risultato è una bevanda profumata e salutare, perfetta per rilassarsi.

Ma la cannella la troviamo anche come ingrediente fondamentale in bevande fresche ed estive come la Sangria, bevanda spagnola largamente diffusa, che prevede l’impiego, accanto a vino e frutta, anche di spezie come la vaniglia, chiodi di garofano e, appunto, cannella. Anche molti cocktail moderni sfruttano l’aroma della cannella per aggiungere un tocco esotico e raffinato.

E che dire delle Zirèle, caratteristiche caramelle arti gianali trentine al gusto di cannella e chiodi di garofa no? Una specialità tutta nostrana che si tramanda di generazione in generazione.

Per la sua versatilità, la popolarità della cannella non accenna a diminuire. È sempre più comune trovare prodotti a base di cannella sugli scaffali dei super mercati, dai cereali per la colazione ai dolciumi, per sino nelle gomme da masticare. Anche nella cosmesi, la cannella è apprezzata per le sue proprietà antibat teriche e il suo profumo inebriante, trovando spazio anche in lozioni e profumi. Un impiego interessante e peculiare riguarda la sua capacità di eliminare odori sgradevoli e sostituire, con il suo profumo, l’atmosfera degli ambienti. Questo deodorante naturale si pre

para facendo bollire in un pentolino ricolmo d’acqua: chiodi di garofano, bastoncini di cannella, anice stellato e mezzo limone.

Nonostante la sua diffusione e largo impiego è importante fare attenzione alla quantità di cannella consumata. Purtroppo, non sempre le etichette dei negozi riportano la provenienza e il tipo di cannella (dovrebbe essere specificato il nome e la provenienza: Ceylon o Cassia). Se non specificato, si tratta quasi sempre della qualità Cassia, meno pregiata e più economica. Questa contiene più alte quantità di cumarina, una sostanza che può essere tossica se assunta in grandi quantità. Per questo motivo, è consigliabile limitare il consumo, preferendo in ogni caso la più pregiata cannella di Ceylon.

Sotto il profilo terapeutico la cannella, come detto, può essere utile al nostro organismo nel favorire la digestione, a ridurre i livelli di zucchero nel sangue, ma aiuta anche nelle diete aumentando il senso di sazietà e inducendo quindi a mangiare meno, soprattutto dolci.

Foto di YuliiaKa su Freepik

La ricetta

Il Vin Brulè

Con l’arrivo del freddo e delle festività, il vin brûlé si trasforma in un vero e proprio simbolo delle atmosfere invernali. Questa bevanda calda, avvolgente e ricca di aromi, è perfetta per riscaldarsi dopo una passeggiata tra i mercatini di Natale o per concludere una serata in compagnia. La sua preparazione, che unisce il vino rosso a una selezione di spezie fragranti e un tocco di dolcezza, rende ogni sorso un’esperienza sensoriale unica.

Ingredienti

‐ 1 litro di vino rosso

‐ 150 gr di zucchero

‐ 1 stecca di cannella sbriciolata

‐ 8 chiodi di garofano

‐ La scorza di un’arancia

Procedimento

In una pentola, unisci tutti gli ingredienti e scaldali a fuoco lento, mescolando di tanto in tanto. Quando il composto inizierà a bollire, fiammeggia delicatamente l’alcol con un accendino per farlo evaporare. Filtra il vin brûlé per rimuovere le spezie e servi la bevanda ben calda.

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