GestorNews Agosto 2020

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quadrimestrale di informazione della cooperativa trentina di acquisti alberghi e ristoranti

insieme PER ESSERE PIĂ™ FORTI



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EDITORIALE GESTOR EWS  [ 1 ]

Sommario 02 Resoconto assemblea Assemblea ordinaria dei soci 05 Rubrica Bonus vacanze 09 Intervista SAT, un patrimonio collettivo di storia,valori e cultura 14 18 22 26

La Cooperativa mette a disposizione dei propri soci tutte le informazioni per gestire al meglio l’impresa

Hotel Lupo Bianco Hotel Eccher

Gestorbar Il Caffè, una bevanda, un rito sociale

Il personaggio Focus Cosa ci possiamo aspettare dal turista che trascorrerà le vacanze in Italia?

Il prodotto

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Dolce come un fico

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La ricetta

Spaghetti di patate al Teroldego

Crema al Trentingrana e finferli

Da Gestor l’indispensabile ‘cassetta degli attrezzi’per ripartire

Parola agli albergatori

Quando un sorriso fa la differenza

Anno VII – N. 2 agosto 2020 Quadrimestrale della Cooperativa GESTOR via Kufstein, 23 - 38121 Trento (TN) Tel. 0461 826506 www.gestor.it – info@gestor.it Direttore Responsabile: Franco Delliguanti Registrazione n. 1358 – 7 maggio 2008 del registro stampa del Tribunale di Trento Realizzazione e stampa: Saturnia - Trento In copertina: Shutterstock - di May_Chanikran

GIANNI PANGRAZZI Direttore

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rare, mantenendo gli uffici operativi in presenza ed in telelavoro, allo scopo di garantire il passaggio ai propri soci di tutte le informazioni necessarie per fronteggiare al meglio l’emergenza. Sono stati messi a disposizione dati ed analisi in merito agli acquisti, così come monitoraggi completi dell’andamento del fatturato di ciascuna azienda. L’obiettivo è stato quello di fare in modo che i soci potessero contare, in ogni momento, su un servizio adeguato e puntuale, in grado di fornire il quadro esatto della situazione dei consumi e delle uscite al fine di permettere interventi mirati di risparmio e di contenimento della spesa.

ari Soci la pandemia ha colpito duramente anche il nostro territorio, cagionando significative perdite di fatturato nei mesi di chiusura totale delle attività, con strascichi che potrebbero comportare una riduzione delle entrate per buona parte dell’anno. Questo evento, che ha travolto molto di noi come uno tsunami, ci pone di fronte ad una incertezza nuova, sconosciuta. Ciò che è accaduto nei mesi passati deve indurci a mantenere un’analisi costante della nostra azienda, per comprendere appieno lo stato dell’arte dei processi ed evitare che eventi di questo genere possano nuovamente trovarci impreparati e vulnerabili.

Come Gruppo d’Acquisto stiamo lavorando in questi giorni per mettere a disposizione dei Soci le nostre banche dati, complete degli andamenti statistici degli acquisti. Avere il pieno controllo dell’azienda, poter effettuare in qualsiasi istante l’inventario dei prodotti a disposizione e conoscere l’ammontare esatto delle uscite è indispensabile per ogni imprenditore intenzionato a consolidare il posizionamento sul mercato. In breve tempo, metteremo i nostri soci nelle condizioni di effettuare da soli i controlli di merito, fornendo all’interno dell’area riservata dei nostri portali, i dati necessari, completi di analisi e di statistiche.

Dall’approfondimento dell’area di business alla riorganizzazione interna, dall’inventario allo studio della contabilità, tutte le aziende - alberghi, bar e ristoranti in questo non fanno eccezione - hanno il compito di rivedere le proprie politiche di gestione interna, ottimizzando i processi e le strategie, per evitare di farsi cogliere nuovamente alla sprovvista. In questi difficili mesi, Gestor ha continuato a lavo-

Da sempre vicina ai propri soci, Gestor permette di avere a portata di mano tutti i dati sulla propria azienda. È in questo momento che dobbiamo fare in modo che l’emergenza lasci spazio all’imprenditore, perché l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Ed è bene che i soci sappiano di avere al proprio fianco un Gruppo come Gestor, in grado di mettere nelle loro mani le leve per un futuro di crescita comune.


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Resoconto assemblea ordinaria dei Soci Gestor

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uest’anno l’Assemblea generale dei Soci Gestor è stata convocata avvalendosi della cosiddetta modalità del Delegato unico. La situazione di emergenza sanitaria e le disposizioni da introdurre per garantire la gestione della riunione in sicurezza hanno fatto propendere, seppur a malincuore, per questa scelta. La prima parte del 2020 ha lasciato tutti scioccati ed esausti ma in sede di Assemblea il Presidente ha avuto il piacere di ripercorrere gli ottimi risultati del 2019. I dati dell’Istituto

della Provincia di Trento riferiscono come “i numeri del 2019 confermano il trend crescente del movimento turistico e il risultato in serie storica costituisce la miglior performance degli ultimi 10 anni.” Tale trend positivo lo si è potuto riscontrare negli stessi dati di fatturato Gestor che, nel 2019, hanno fatto registrare un +2,56% rispetto al 2018. L’anno passato ha rappresentato per il Gruppo di Acquisto un periodo di grande crescita e di trasformazione. La Società, sotto l’attenta gestione del Direttore Gianni Pangrazzi, è

riuscita in un grande passaggio: da Società Cooperativa trentina ha saputo aprirsi all’esterno, trasferendo il know how acquisito e maturato in questo ventennio, dimostrando di saper essere un punto di riferimento per le Associazioni di Categorie che, anche se distanti geograficamente, desiderano sfruttare forza e competenza del Gruppo. I Soci di ADAVA, l’Associazione Albergatori della Valle d’Aosta, che a partire da Agosto 2019 hanno iniziato ad aderire numerosi a Gestor, sono, oggi, 37 (insegne). Le prospet-


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tive che si sono aperte con questo nuovo intreccio di collaborazioni tra fornitori locali e nazionali, oltre che con strutture ricettive e della ristorazione dai tratti e dai valori simili a quelli del territorio trentino, rappresentano per Gestor una notevole nuova ed importante fonte di ricchezza di idee, di iniziative e di fatturati. La stretta collaborazione e la condivisione di intenti tra Gestor e ADAVA si sono tradotti in un gesto concreto: la nomina a Consigliere Gestor del Socio Filippo Gérard, Presidente dell’Associazione Albergatori della Valle d’Aosta e Amministratore delegato della Cogne Vacanze Srl con due hotel a Cogne. Se da una parte lo scopo principale di Gestor resta quello, invariato nel tempo, di garantire ai soci il prezzo più basso alle condizioni migliori, da un paio d’anni a questa parte il Gruppo di Acquisto si è posto l’obiettivo di andare più a fondo per diventare un reale punto di riferimento per il settore dell’ospitalità e della ristorazione, non solo per i territori più vicini ma anche per quelli più lontani. La chiave per far girare tutto questo complesso ingranaggio rimane però sempre lo stesso: la fiducia dei Soci nel condividere la filoso-

fia e le iniziative del Gruppo. Con questo obiettivo chiaro in mente e con altrettanta precisa consapevolezza che la fiducia sia un bene da guadagnare a colpi di buoni esempi e di ottimi risultati, la struttura di Gestor si è riorganizzata per rafforzare e per potenziare il rapporto diretto con i Soci: nel corso del 2019 si è messo in moto un sistema di visite sul territorio finalizzate ad incontrare i Soci per raccogliere, direttamente dalle loro voci, le opinioni, le richieste, le necessità e le osservazioni sul lavoro di Gestor e, al contempo, poter offrire consulenze personalizzate per ottimizzare gli acquisti e per incrementare i premi di fine anno. Senza timore di smentita, si può affermare che tali nuove modalità di incontro con i Soci hanno saputo favorire l’incremento dei premi diretti ai Soci: quest’anno sono stati distribuiti più di 295.000 euro, con un incremento del 14,2% rispetto ai premi 2018. L’aiuto, la collaborazione, la vicinanza e le segnalazioni dei Soci restano uno degli strumenti più efficaci che lo Staff ha a disposizione per risolvere le problematiche più nocive per Gestor; sulla base di questa affermazione, il

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Presidente Moresco ha rinnovato l’invito ad essere disponibili e tempestivi nel riferire eventuali anomalie ai collaboratori di Gestor affinché possano intervenire a vantaggio della Cooperativa. Anche il 2020 aveva tutte le prerogative per seguire il trend e raggiungere, se non addirittura superare, i risultati di un anno d’oro quale è stato il 2019. Nei mesi di gennaio e di febbraio 2020, è stato registrato un incremento di oltre il 3,5%, con un fatturato di quasi 7.500.000 euro. Il lockdown, purtroppo, ha spazzato via le ottime previsioni ma i positivi dati pre-emergenza sanitaria sono segnali da leggere in chiave ottimistica. Gestor, in questi mesi di incertezze e di paure per il futuro ha saputo farsi carico delle difficoltà di molti Soci favorendo la dilazione dei pagamenti; ciononostante si è fatta garante nei confronti di tutti i Fornitori onorando puntualmente tutte le scadenze. Mai, come in questi ultimi mesi di epocale emergenza, è apparso più chiaro il come essere uniti significhi anche essere salvi. La potenza, il vantaggio, di essere parte di questo Gruppo, stanno proprio tutti qui dentro, in questa idea, che è poi la realtà, che INSIEME SIAMO PIÙ FORTI.


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Consiglio di Amministrazione ESITI VOTAZIONI Gli esiti delle votazioni per il Consiglio di Amministrazione hanno portato alla riconferma di cinque dei Consiglieri in scadenza di mandato (Moresco Danilo, Cemin Peter Nicola, Venco Giorgio, Bettega Matteo, Menardi Alberto) e la nomina del nuovo Consigliere Filippo Gérard subentrato al Consigliere uscente Giambattista Chiocchetti. Il Signor Danilo Moresco è stato rinominato Presidente di Gestor per un nuovo mandato.

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE È COSÌ COMPOSTO: I Consiglieri: Bertolini Alberto (Hotel Luise di Riva del Garda), Bettega Matteo (Rist. Il Caminetto di Transacqua), Botto Walter (Bar Pasi di Trento), Cemin Peter Nicola (Hotel Cant del Gal di Tonadico), Filippo Gérard (Cogne Vacanze di Aosta), Dantone Sebastian (Hotel Albolina di Alba di Canazei), Dossi Ivano (Locanda D&D di Nogaredo), Alberto Menardi (Hotel Menardi di Cortina d’Ampezzo), Nicola Molignoni (Rist. Il Giardino di Cles), Danilo Moresco (Rist. Da Pino di San Michele A/A), Mottes Fausto (Hotel Paganella di Fai della Paganella), Sartori Sandro (Sartori’s Hotel di Lavis), Venco Giorgio (Rist. San Colombano di Rovereto). I Sindaci: Cozzio Marco, Demozzi Fausto e Sebastiani Franco.

L’intero Consiglio di Amministrazione, insieme al Direttore Pangrazzi, rinnova i ringraziamenti al collega Giambattista Chiocchetti, titolare del Hotel La Serenella di Moena, per la partecipazione, la collaborazione e l’impegno dimostrati durante gli anni da Consigliere Gestor.

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Dersut Caffè S.p.A. info@dersut.it - www.dersut.it Responsabile Trentino Alto Adige: De Monte Giuliano tel. 348.4523979 Agenti Alto Adige: Cicconi Sandro tel. 335.7907484; Dal Magro Luca tel. 338.5679870; Panetta Pasquale tel. 338.9991903 Agente Trentino: Fedrigoni Dario tel.349.5377348 Agente Trentino/Lago di Garda: Becchi Paolo tel. 339.5254332 Agente Primiero: Brandalise Amos tel. 348 6965942 Agente Cortina d’Ampezzo: Paier Rolando tel. 340.5210373


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RUBRICA GESTOR EWS  [ 5 ]

© Shutterstock - di Viktoriia Hnatiuk

Bonus vacanze Gestor accetta la cessione dei crediti d’imposta

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GIOVANNA PARENTERA Responsabile Amministrativa Gestor

ttivo dal 1° luglio, in meno di un mese sono stati emessi in Italia più di 900 mila bonus vacanze, per un controvalore di oltre 400 milioni di euro. Si tratta di un’importante misura di sostegno alle famiglie, che può tradursi in uno stimolo alla domanda e quindi determinare ricadute positive anche per il settore turistico. Infatti, il Bonus Vacanze o Tax Credit Vacanze incentiva dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2020 la fruizione di servizi turistico-ricettivi in strutture alberghiere (e non solo) collocate sul territorio italiano. La misura introdotta nell’art.176 D.L. n.34/2020 è rivolta a tutte quelle fa-

miglie con un ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore ad € 40.000. Le strutture che possono aderire al Bonus Vacanze devono essere in possesso dei titoli prescritti dalla normativa nazionale e, soprattutto, regionale per l’esercizio dell’attività turistico ricettiva. Di conseguenza è utile verificare, sulla base delle specifiche normative applicabili, la qualificazione della struttura in una di quelle di cui sopra indicate, con particolare attenzione all’ampio concetto di “Imprese turistiche-ricettive”. Più nello specifico, per la corretta qualificazione nazionale delle strutture ricettive del turismo occorre


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fare riferimento al c.d. “Codice del Turismo”, D.Lgs. n. 79 del 23 maggio 2011, che prevede le differenti tipologie di strutture e si occupa anche di altri aspetti, come ad esempio la classificazione in base agli standard qualitativi offerti, la pubblicità o altri elementi. Il comma 3 dell’articolo 176 D.L. n. 34/2020 introduce delle ulteriori specifiche condizioni propedeutiche per l’accesso alla norma agevolativa. In particolare, è previsto che “Il credito di cui al comma 1 è riconosciuto alle seguenti condizioni, prescritte a pena di decadenza:

© Shutterstock - di qoppi

1. le spese debbono essere sostenute in un'unica soluzione in relazione ai servizi resi da una singola impresa turistico ricettiva, da un singolo agriturismo o da un singolo bed & breakfast; 2. il totale del corrispettivo deve essere documentato da fattura elettronica o documento commerciale ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, nel quale è indicato il codice fiscale del soggetto che intende fruire del credito; 3. il pagamento del servizio deve essere corrisposto senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator.” Tutto ciò per le strutture turistiche

può diventare un problema, in sostanza con questa gestione accade che l’operatore anticipa, di fatto, i soldi del bonus, e non è ancora chiaro se sarà spendibile già con le prime scadenze fiscali di luglio e agosto. Per chi ha dimensioni e giro d’affari modesti diventa più pesante. Nell’ambito di questa iniziativa nazionale e per ovviare ai problemi innanzi esposti, Gestor è stata la prima cooperativa in Trentino ad accettare il credito d’imposta del “Bonus Vacanze” dai propri soci a pagamento delle forniture ed a “zero” commissioni. Questa agevolazione ha permesso ai fruitori di accorciare i tempi per il recupero della liquidità e questo vantaggio è stato ben riconosciuto da molti associati. L’obiettivo, infatti, dell’iniziativa da parte di Gestor è quello di rendere il credito d’imposta immediatamente “liquido” e dare un supporto alla ripresa del nostro Paese che si affianca alle altre numerose iniziative che in questi mesi sono state attivate da parte degli enti locali e non per contrastare gli effetti economici della diffusione del COVID19. Cosa deve fare la struttura ricettiva (gestore) Per riscuotere il Bonus, la struttura ricettiva dovrà verificarne la validità inserendo il codice univoco

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o il QR-code, il codice fiscale del cliente, il n. della fattura ovvero del documento commerciale o dello scontrino/ricevuta fiscale e l’importo del corrispettivo dovuto in una procedura web dedicata, disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, accessibile con le ordinarie modalità di accesso ai servizi telematici dell’Agenzia (SPID, CIE, credenziali Entratel/Fisconline). Attraverso la procedura web di cui al punto precedente, sulla base delle informazioni trasmesse all’Agenzia delle entrate da PagoPA S.p.A. il gestore verifica lo stato di validità dell’agevolazione e l’importo massimo dello sconto applicabile. In caso di esito positivo, il gestore può confermare a sistema l’applicazione dello sconto e da questo momento l’agevolazione si intende interamente utilizzata. Con la stessa procedura web il gestore dichiara, ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, di essere un’impresa turistico ricettiva, un agriturismo o un bed & breakfast in possesso dei


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RUBRICA GESTOR EWS  [ 7 ]

© Shutterstock - di Boyloso

titoli previsti dalla normativa nazionale e regionale per l’esercizio dell’attività turistico ricettiva. A decorrere dal giorno lavorativo successivo alla conferma dell’applicazione dello sconto , il gestore recupera lo sconto effettuato mediante un credito d’imposta di pari importo fruibile esclusivamente in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241 e successive modificazioni. A tal fine, il modello F24 è presentato esclusivamente attraverso i servizi telematici resi disponibili dall’Agenzia delle en-

trate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento. Il credito d’imposta utilizzato in compensazione non può eccedere l’importo disponibile, tenuto conto delle fruizioni già avvenute o in corso. In alternativa all’utilizzo in compensazione, sempre a decorrere dal giorno successivo alla conferma dello sconto, il credito d’imposta può essere ceduto, anche parzialmente, a soggetti terzi anche diversi dai propri fornitori di beni e servizi, nonché ad istituti di credito o intermediari finanziari, attraverso la piattaforma disponibile in un’ap-

posita sezione dell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate. I cessionari utilizzano il credito d’imposta esclusivamente in compensazione, previa conferma della cessione da comunicare attraverso la medesima piattaforma di cui al periodo precedente. Il Bonus Vacanze è quindi un’opportunità per far scoprire ai turisti italiani il nostro territorio Trentino ma anche un’opportunità per gli albergatori per far conoscere i propri servizi e per ripartire in questo periodo di incertezze.

Consulente SUL TERRITORIO

Egidio Bertolini è il consulente Gestor per le zone delle Valli di Sole, di Non, di Fassa, di Fiemme e dell’alta Rendena. Il Signor Bertolini fornirà ai Soci consulenze personalizzate per ottimizzare gli acquisti, informandoli direttamente di ogni novità ed iniziativa della Cooperativa; sarà inoltre a disposizione degli operatori che vorranno avvicinarsi al mondo del nostro Gruppo d’Acquisto, fornendo loro tutte le informazioni e le modalità per entrare a far parte della realtà di Gestor. Egidio potrà essere contattato direttamente all’indirizzo e-mail consulente@gestor.it



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INTERVISTA GESTOR EWS  [ 9 ]

© Shutterstock - di canadastock

SAT, un patrimonio collettivo di storia, valori e cultura La Presidente Anna Facchini: “Il segreto per un turismo sostenibile sta nel creare sinergie”

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ANNA FACCHINI Presidente SAT

arlare dei sentieri del Trentino vuol dire parlare di SAT. Forse nessuna associazione è legata alla storia, al territorio, alla cultura e alle consuetudini locali come questa. Sin dalla sua fondazione, avvenuta nel settembre del 1872 a Madonna di Campiglio, la Società degli alpinisti tridentini - nei primi anni di vita denominata Società alpina del Trentino - ha mantenuto fede ai principi ispiratori, promuovendo la conoscenza delle montagne locali,

lo sviluppo turistico delle vallate e “l’italianità‘” del Trentino, legandosi indissolubilmente anche al movimento irredentista d’inizio Novecento. Attraverso la costruzione di rifugi, la realizzazione di sentieri, il finanziamento degli albergatori, l’organizzazione delle guide alpine, l’attività esplorativa e cartografica, la pubblicazione di scritti specialistici, la società ha tuttavia saputo aggiornarsi continuamente, divenendo un vero e proprio punto di riferimento per appassionati, ricer-


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catori e per tutta la società civile. Oggi la SAT è fortemente radicata nel tessuto sociale e culturale del Trentino, e rappresenta un’eccellenza nell’offerta dell’ospitalità e nell’immagine della nostra provincia. Non solo alpinismo (con le sue 56 strutture in alta quota ed i 5.500 chilometri di sentieri), ma anche sempre più motore di accoglienza e di incontro sociale. Attraverso una rete di 26.800 i soci, la società promuove iniziative sociali e culturali di grande interesse, con l’obiettivo di far conoscere e sensibilizzare la popolazione sui temi del rispetto nei confronti dell’ambiente naturale, sulla tutela del patrimonio paesaggistico, sulla salvaguardia degli ecosistemi alpini. Per la prima volta dalla sua fondazione, da qualche anno a guidare il sodalizio trentino è una donna: Anna Facchini. Presidente, la SAT è una delle più antiche e importanti associazioni di questa nostra terra, che cosa rappresenta oggi nel tessuto sociale, economico e culturale del Trentino? Se guardiamo alla storia della SAT, documentata attraverso i verbali, le testimonianze, gli aneddoti, ritratti

nei volumi redatti dai nostri storici in occasione dei 130 anni dalla fondazione, rimaniamo colpiti per come il sodalizio rappresenti la storia stessa del Trentino. Oggi la società rimane un punto di riferimento sociale e culturale, non soltanto per gli amanti della montagna e delle escursioni, ma per tutti coloro che riconoscono un valore irrinunciabile nella cura, nello studio e nella tutela dell’ambiente alpino. La SAT, con i suoi volontari, le sezioni, le commissioni, i rifugi (la più grande catena di ospitalità del settore ricettivo Trentino), la cura dei sentieri, la Biblioteca della montagna, rappresenta patrimonio collettivo che ancora oggi vive ed opera in Trentino, con la stessa motivazione di 150 anni fa. E questo è di per sé un fatto straordinario. Non solo promozione dell’alpinismo, conoscenza e studio delle montagne dunque, ma anche tutela dell’ambiente e solidarietà. Due temi attuali: come si esplicano? Per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, in SAT operano commissioni tecnico-consultive della

sede centrale con elevate competenze ed esperienze, mi riferisco alla Tam (Tutela ambiente montano), alla Commissione glaciologica ed alla commissione speleologica. L’approccio parte sempre da studi specifici, i quali confluiscono in documenti di indirizzo, in convegni, attraverso i quali la SAT individua una propria posizione, che poi pone all’attenzione degli organi decisionali. In ambito solidarietà abbiamo gruppi che operano su diversi fronti, quali ad esempio “Montagna per tutti”, anche a supporto delle categorie più fragili. Sulla solidarietà internazionale abbiamo un forte impegno sia da parte della sede centrale (Progetto “Rarahil memorial school”, in Nepal), sia in molte sezioni, le quali spesso devolvono una quota delle iscrizioni delle loro iniziative a sostegno di progetti di solidarietà nazionale e internazionale. Si lamenta spesso l’eccessivo affollamento dei sentieri, dei rifugi e i loro conseguenti ampliamenti. Cosa pensa al riguardo? Credo che si debba puntare sempre di più verso una promozio-


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INTERVISTA GESTOR EWS  [ 11 ]

ne del territorio che valorizzi aree meno conosciute rispetto agli “hub” turistici più noti, vallate egualmente belle e fruibili in tutte le stagioni. In questo modo si potrebbero mitigare situazioni di sovraffollamento delle montagne più gettonate. È giusto, a suo avviso, pensare ad un limite (dal traffico sui passi ai sentieri, dai rifugi agli impianti) nell’uso della montagna? Il concetto di limite è molto caro alla SAT, ma va coniugato con intelligenza, creando quella cultura del territorio che possa orientare le decisioni politiche verso alternative e servizi in grado di gratificare i nostri ospiti. Mi spiego meglio: se un turista arriva in Trentino e trova un territorio fiero della propria politica di rispetto ambientale, di buone pratiche e di valorizzazione culturale dei luoghi, sarà a sua volta fiero della propria scelta di vacanza, perché avrà partecipato ad un progetto collettivo per il bene comune. E sarà per noi la migliore promozione possibile. Nell’attività della società sul territorio (rifugi, sentieri e iniziative culturali) si è creata una sinergia con gli albergatori e i ristoratori nelle zone di montagna? Ci sono zone ed esempi molto positivi in tal senso, soprattutto tra settore alberghiero e rifugi. Magari non per tutti e non ovunque. Un

albergatore lungimirante è consapevole dell’importanza di far conoscere ai propri clienti anche i rifugi. Credo che lo stesso discorso possa valere per i ristoratori. Il segreto per un turismo sostenibile, sotto tutti i punti di vista, sta nel saper creare sinergie e avere la forza di guardare avanti e non soltanto alla prossima stagione. Ritiene sia importante il ruolo dei rifugi nell’ambito della sicurezza e più in generale della conoscenza e del godimento della montagna? Il rifugio è un presidio molto importante, sia in termini di vigilanza che di sicurezza in caso di emergenza maltempo e soccorso. I gestori conoscono il territorio, spesso sono guide alpine, sanno dare indicazioni su percorsi, sentieri, ferrate, vie alpinistiche. Un tempo fungevano da base di partenza per le scalate, oggi il rifugio è più che altro la meta di una escursione, ma l’atmosfera che si vive, le relazioni che si intrecciano, non hanno eguali nel comparto dell’ospitalità. In questo momento abbiamo limitazioni sulle presenze e protocolli igienico-sanitari da rispettare, ma io credo che l’esperienza di un soggiorno in rifugio rimanga comunque unica. Si potrebbero maggiormente coinvolgere nell’ambito dell’offerta turistica? I rifugi sono già a pieno titolo anelli

della catena ricettiva del Trentino; ma non si limitano a questo. Ospitano serate musicali, di approfondimento su temi legati all’ambiente, al territorio, alla storia, all’arte, creando occasioni per serate vive dove conoscenza e emozioni si mescolano e creano atmosfere uniche e indimenticabili. L’orso: una risorsa o un pericolo? La commissione per la Tutela dell’ambiente montano (Tam) ha svolto negli anni decine di serate informative e incontri sui grandi carnivori, ritenendo che la tutela della biodiversità del nostro un territorio rappresenti una sfida che vale la pena affrontare. Tutto ciò comunque non ci esime dal considerare che in natura esistano esemplari di orsi problematici. La SAT ha da sempre compreso, condiviso e appoggiato il ricorso a misure gestionali anche drastiche, quali la captivazione o l’abbattimento. Tuttavia, è altrettanto convinta che a tali misure gestionali estreme, previste dal Piano d’Azione interregionale per la conservazione dell’Orso Bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace), si dovrebbe ricorrere eccezionalmente e solo in casi di comprovata pericolosità. Quali ripercussioni ha prodotto l’emergenza Covid-19 nell’attività della SAT? Un impatto fortissimo. Le nostre


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[ 12 ]  GESTOR EWS INTERVISTA

sezioni che da sempre organizzano gite sociali, escursioni, iniziative didattiche e culturali si sono fermate, come è ferma tutta l’attività culturale in presenza negli spazi della sede centrale. Sulla manutenzione dei sentieri abbiamo potuto intervenire soltanto a partire dai primi giorni di giugno, per non parlare dei vincoli nell’ospitalità sui rifugi. La SAT però guarda avanti, cercando di cogliere un insegnamento da ogni esperienza e in linea di massima siamo impegnati a non farci sopraffare dalle difficoltà del momento. Programmi per il futuro? Abbiamo avviato un grande lavoro di rinnovamento e di ampliamento del settore comunicazione, con un nuovo sito, la presenza di una collaboratrice per i canali digitali e “social”, in aggiunta all’Ufficio stampa, istituito nel 2017 allo scopo di comunicare meglio cosa facciamo. Un altro forte impegno riguarda l’avvio di un processo di aggiorai15834803587_GESTOR MEZZA Aprile2020 .pdf

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namento dello Statuto per permettere ai soci di essere protagonisti delle loro scelte e di utilizzare tutti gli strumenti di democrazia partecipativa che sarà possibile attivare. Questo percorso ci consente un dialogo costante con il corpo sociale e le sezioni, iniziato concretamente nel 2019, che oggi, per 06/03/20

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cause di forza maggiore, è soltanto sospeso, non interrotto. La vita di tutti oggi è più difficile, anche la vita della SAT è più difficile, ma ciò che ci rafforza è che tra i nostri volontari possiamo vantare competenza, motivazione e passione, tre prerogative che rassicurano il nostro cammino.


insieme. PER ESSERE PIÙ FORTI

Selezione mirata dei fornitori

Fatturazione Unica mensile

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Gestor garantisce il servizio delle consegne e la qualità dei prodotti scelti. Individua i punti di risparmio attraverso il confronto dei listini dei fornitori. Offre nuove opportunità commerciali attraverso un costante monitoraggio del mercato

Gestor fornisce un servizio di fatturazione unica mensile degli acquisti rendendo più chiaro e snello il lavoro di contabilità e di archiviazione dei documenti garantendo un risparmio anche sul costo del commercialista

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[ 14 ]  GESTOR EWS PAROLA AGLI ALBERGATORI

Voglia di libertà: è tempo di “Walking Hotel” Talmon, hotel “Lupo Bianco”: «Facciamo innamorare gli ospiti del Trentino»

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BRUNA TALMON Titolare

opo mesi di reclusione in casa, a causa dell’emergenza coronavirus, sono molti i turisti che quest’anno hanno scelto la cosiddetta vacanza attiva, un modo di trascorrere le ferie differente della villeggiatura per riposare, all’insegna dell’avventura, del dinamismo e a diretto contatto con la natura. Escursioni, gite, trekking e, per i più preparati, scalate in quota sono alcune delle attività più ricercate da chi sceglie la montagna quale alternativa alla riviera. In Trentino ci sono sedici strutture alberghiere specializzate nell’offri-

re questo tipo di vacanza. Si tratta dei “Dolomiti Walking Hotel”, nati dall’intraprendenza e dalla lungimiranza di un gruppo di albergatori che si è proposto di promuovere le caratteristiche, non solo ambientali, ma anche culturali e naturalistiche del Trentino. L’hotel “Lupo Bianco” di Canazei è uno di questi. Come ci spiega la titolare Bruna Talmon, che gestisce la struttura assieme al marito, l’obiettivo è quello di «far innamorare l’ospite del Trentino, attraverso una vacanza che lo porti a diretto contatto con il territorio, le sue bellezze, i suoi prodotti».


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PAROLA AGLI ALBERGATORI GESTOR EWS  [ 15 ]

Spesso strutture di fascia alta (a più di tre stelle), i “Walking hotel” vantano un marchio riconosciuto dalla Provincia autonoma di Trento. Oltre ad offrire un’ospitalità di qualità, queste strutture coniugano una posizione invidiabile con “tour” escursionistici per ogni livello. Per entrare a far parte del ristretto club, gli alberghi devono trovarsi in un luogo tranquillo e immerso nella natura, caratterizzarsi per servizi di alto livello e promuovere attività in mezzo alla natura. Inoltre, è bene che dispongano di un ricco programma di camminate e “trekking”, di un’attrezzatura professionale per il noleggio e di una biblioteca specializzata sugli itinerari e le mappe del Trentino. I proprietari, poi, sono spesso guide esperte o istruttori di “Nordic Walking”, in ogni caso in grado di garantire consulenza specifica per escursioni individuali o di gruppo alla scoperta dei segreti del territorio. L’idea delle strutture specializzate – ci racconta Talmon - è partita da un gruppo di albergatori locali, ispirandosi a quanto già avveniva da qualche tempo in Alto Adige. Ne è nato, così, un marchio di prodotto riconosciuto dalla Provincia (con una successiva legge, tutti gli albergatori

possono accompagnare gli ospiti). «La nostra filosofia - aggiunge la gestrice - è quella di affidare i nostri ospiti a degli esperti di montagna, quali accompagnatori del territorio o guide alpine. La nostra offerta, ad esempio prevede un pacchetto di escursioni di “trekking” panoramico nel corso del quale gli accompagnatori di montagna spiegano la geologia del territorio, le caratteristiche della flora e della fauna locale. Conoscere il territorio con una guida è tutt’altra cosa che andare da soli: è un po’ come visitare un museo dove la guida sa indicare gli aspetti più interessanti e preziosi». Uno dei punti di forza dell’hotel è il “trekking” sul Sellaronda, un tracciato attorno al massiccio del Sella che d’inverno diventa meta di moltissimi sciatori, mentre nella bella stagione regala panorami mozzafiato. L’albergo è infatti un ottimo punto di partenza per cimentarsi nel giro dei Quattro passi a piedi, un percorso lungo il passo Sella, il passo Pordoi, il passo Campolongo e il passo Gardena, che prevede l’impiego anche di alcuni impianti di risalita a fune. Come avete affrontato l’emergenza coronavirus e quali sono state

le ripercussioni? «A parte la stagione invernale, devo dire che grosse ripercussioni nella stagione estiva sino ad ora non ne abbiamo avute. Sarà per il tipo di clientela (in genere coppie di mezza età), o per la natura della nostra offerta, rivolta a soddisfare il desiderio di libertà, di vivere all'aperto, di muoversi. Credo che dopo mesi di chiusura sia proprio questo che l’ospite oggi stia cercando. Le procedure ed i protocolli messi in atto garantiscono poi la massima sicurezza sia negli spazi comuni (con il distanziamento e con percorsi circolari) sia nella sala da pranzo, dove tutto è sigillato o servito al tavolo». Qual è il valore aggiunto di una cooperativa come Gestor in un momento come questo? «Essendo una delle portabandiera della cooperativa non posso che dirmi molto soddisfatta. Mi sono sempre data da fare e, in questi anni, sono riuscita a fare molti proseliti in valle. Gestor è un servizio utilissimo ed ora, con l'istituzione del referente di valle, si può instaurare un contatto diretto con tutti i soci e far capire loro l'importanza e la convenienza di far parte di un Gruppo d’Acquisto».


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[ 16 ]  GESTOR EWS PAROLA AGLI ALBERGATORI

Hotel Eccher di Mezzana, coniugare ospitalità e territorio Elisabetta Eccher: “Nella pandemia, l’unico aiuto concreto arriva da Gestor”

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ELISABETTA ECCHER Titolare

i fronte ad una clientela, sempre più esigente, la scommessa dell’offerta turistica è oggi quella di coniugare l’ospitalità con le bellezze paesaggistiche e ambientali del territorio. Non bastano, insomma, la comodità dell’hotel, i servizi e la buona cucina (che rimangono irrinunciabili). Ci vuole qualcosa in più, come ad esempio organizzare il soggiorno all’ospite, o mettere a sua disposizione una rete di iniziative che gli permettano di conoscere e di go-

dere del territorio, con tutte le sue risorse. È quanto sta facendo da anni Elisabetta Eccher, titolare con il fratello dell’Albergo Eccher” di Mezzana, in Val di Sole. L’albergo si trova vicino agli impianti sciistici di Marilleva e Folgarida, ai piedi del parco nazionale dello Stelvio, a pochi metri da una lunga pista ciclabile e a portata di mano per ogni tipo di sport, compresi il “downhill” e il “rafting”, il “trekking” naturalistico, fotografico e storico. Dal parco nazionale dello Stelvio, lungo


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PAROLA AGLI ALBERGATORI GESTOR EWS  [ 17 ]

le Valli di Pejo e di Rabbi, alle uscite sulla pista ciclabile, fino al giro delle malghe a ridosso dei nostri paesi, per arrivare all’uscita sul Lago dei Caprioli, le possibilità sono molteplici e adatte a tutti. «Possiamo contare sulla grande offerta del territorio – conferma Elisabetta - svolgendo un ruolo da “registi” per la clientela, proponendo l’attività migliore in base alle esigenze di ciascuno. L’Azienda per la promozione turistica locale, in questo senso, ci ha aiutato molto, ed è stata brava nell’organizzare un fitto calendario di iniziative. Ogni giorno vi sono cinque o sei escursioni di varia difficoltà, organizzate in collaborazione con gli accompagnatori di media montagna, le guide alpine e gli istruttori di “mountain-bike”. Quest’anno poi, a causa del distanziamento sociale imposto dal Covid-19, è stata introdotta una simpatica ed utile iniziativa: a ciascun partecipante viene offerto (al costo di dieci euro per gli adulti e otto per i ragazzi) un cestino per il pranzo contenete prodotti della strada dei sapori della mela, tipico prodotto locale». In altre parole, in Val di Sole è possibile contare su una rete di supporto già organizzata e ben rodata, gestita da professionisti dell’accoglienza e della montagna. Per chi, invece,

vuole muoversi in autonomia? «Noi siamo a disposizione, anche in questo caso, per consigliare al meglio il cliente. Se è un appassionato di “mountain-bike”, offriamo, come albergo, biciclette e indicazioni puntuali. Si può, ad esempio, imboccare la vicinissima pista ciclabile, una tra le più belle del Trentino. Lunga 35 chilometri, il tracciato costeggia il fiume Noce, passando attraverso piccoli paesi di montagna, al limitare del bosco e tra verdi prati. Un percorso adatto anche alle famiglie, che possono pedalare in tranquillità assieme ai bambini e all’occorrenza usare il trenino o il bus per rientrare a Mezzana. Le famiglie con i figli più grandi avranno l’imbarazzo della scelta tra tour in “mountain-bike” su strade sterrate, nei boschi o tra le Dolomiti. Per i più allenati sono tanti i sentieri segnalati per “enduro” e “all mountain”, e poi abbiamo il “downhill”. Quest’anno poi si è registrato il boom delle “e-bike”, che stanno registrando un successo enorme per i noleggiatori». Quali sono state le ripercussioni prodotte dall’emergenza coronavirus? «Siamo partiti con una aspettativa molto bassa, ma poi le prenotazioni sono arrivate. Certo non sono più come quelle di prima, anzi: sono diminuite significativamente, e bisogna stare molto attenti nel formulare i prezzi. Si risente

molto della situazione, i pensionati hanno spesso paura e non vogliono rischiare, anche se - va detto - gli alberghi sono stati messi in sicurezza. I nostri clienti sono in generale coppie e famiglie, mentre gli sportivi (specie per il “rafting” e altre attività fisiche particolarmente impegnative) vengono nel fine settimana. Un colpo considerevole arriva dalla mancanza dei motociclisti - il nostro albergo è una tappa apprezzata negli itinerari dei “bikers”, e per questo è anche ben attrezzato soprattutto tedeschi, svizzeri, austriaci». Avete potuto usufruire degli aiuti messi in campo dall’ente pubblico? «No. Mi sono attivata per capire cosa si potesse fare, ma, essendo la mia un’azienda sana, è stato impossibile rientrare nei parametri stabiliti dallo Stato e dalla Provincia. Gli unici aiuti concreti li abbiamo avuti dalla cooperativa Gestor che si è attivata per consentire a tutti i Soci di gestire i bonus vacanza. Mi preme dire che la Cooperativa è stata molto brava nell’appoggiare gli albergatori, trovando il modo di usufruire di questa opportunità senza incorrere nella solita burocrazia. Sono socia da più di 10 anni, e sono entusiasta di fare parte del Gruppo d’Acquisto. Ho un solo rammarico: non sfrutto al massimo le offerte messe a disposizione per gli albergatori».


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© Shutterstock - di Antonio Guillem

Il Caffè, una bevanda, un rito sociale Andreis (Torrefazione Bontadi): “Gestor rappresenta il futuro"

© Foto Torrefazione Bontadi

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STEFANO ANDREIS Amministratore Delegato

opo il tè, è la bevanda più consumata nel mondo. Celebrato dalla letteratura, dal teatro, dalla musica e dall’arte in generale, il caffè rappresenta qualche cosa di più di una semplice bevanda: è un’abitudine, un modo di vivere, per certi versi un rito che si ripete sotto diverse forme in tutte le latitudini del mondo. Dal gusto inconfondibile e del profumo gradevolissimo, il caffè si è diffuso in Europa nel XVII secolo, diventando subito un prodotto di largo consumo. Già nel Settecento non c’era città europea che non avesse la sua bottega del caffè, un luogo di socializzazione -

spesso frequentato da letterati, politici e filosofi, ma soprattutto dalla media borghesia, che ne fece di fatto il simbolo del progresso sociale ed economico, in alternativa alla bevanda aristocratica, la cioccolata, e a quella popolare, il vino. La sua diffusione non ha avuto limiti, oggi si trova in ogni angolo del mondo e si può gustare nei modi più diversi, oppure come ingrediente fondamentale di dolci, dessert, gelati. La preparazione più diffusa in Italia, conosciuta e apprezzata ovunque, è l’espresso, ottenuto tramite l’infusione sotto pressione e poi declinata in varie forme: ristretto, lungo,


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nicchia, di eccellenza, perché lavoriamo i caffè più preziosi del mondo, tanto da rappresentare oggi un marchio leader nazionale con un’ottima penetrazione quasi ovunque». La Bontadi vanta un’antica tradizione, che vede la propria origine nell’intuizione del suo fondatore, un grande proprietario terriero e importatore di sementi che aveva individuato Rovereto come succursale di appoggio nella commercializzazione delle sementi verso il Brennero. I successori si dedicarono, poi, alla sola lavorazione attraverso un procedimento basato sulla scelta della migliore materia prima. Bontadi è oggi la più antica torrefazione d’Italia ancora in attività. «Il caffè – ci spiega Andreis - è un prodotto facilmente deperibile e corruttibile. Mi spiego: il vino, entro certi limiti, può essere corretto nella lavorazione, il caffè no. Dalla sua coltivazione al raccolto, dal trasporto alla torrefazione, non ammette errori, perché ogni sbaglio arriva sino alla tazzina, senza la possibilità di poter intervenire». Il caffè è entrato a tal punto nelle abitudini dei consumatori, italia-

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ni in testa, che non c’è un periodo dell’anno dove si registrano particolari picchi di vendita. La richiesta è regolare, sia in inverno, sia in estate. A fare la differenza, è la qualità. E in questo ambito, Gestor può fare la differenza. Ne è convito Andreis che, soprattutto in questo momento vede nel Gruppo di Acquisto un’attività di grande impatto per i Soci. «Avere oggi un punto di riferimento serio ed efficiente, che offre una servizio di guida mirata agli acquisti, è la risposta più giusta ad ogni esigenza, e sicuramente rappresenta il mercato del futuro», afferma il dirigente. «Al giorno d’oggi - aggiunge - l’esercente, soprattutto il più piccolo, deve avere alle spalle un gruppo forte, in grado di selezionare i prodotti per la loro qualità, di spuntare il miglior prezzo e di curare i rapporti commerciali. Solo così è possibile ridurre i costi, aumentare la disponibilità e contare su consegne rapide e sicure. Gestor è fondamentale anche nel caso di contestazioni o di difficoltà aziendale, per proteggere il socio e garantirne la stabilità (o la stessa sopravvivenza) nei momenti più difficili». © Foto Torrefazione Bontadi

decaffeinato, macchiato. Altrove, soprattutto nelle Americhe, è più affermato il filtrato, che avviene per semplice infusione della polvere di caffè in acqua bollente. Nata per tradizione come una bevanda calda, esiste anche una grande quantità di preparazioni fredde, che si consumano prevalentemente nel periodo estivo. Tra tutte, la più diffusa è il caffè shakerato, una bevanda a base di caffè, ghiaccio e zucchero agitati in uno “shaker”. Molto richiesta anche la crema al caffè, dove, fra gli ingredienti, accanto al caffè, compare la panna. Differente, è invece “l’Ice coffee”, un caffè lungo americano, raffreddato attraverso una generosa quantità di cubetti di ghiaccio. E sempre in tema di caffè freddo, la fantasia ha prodotto una lunga serie di varianti, come il “Nuvola” (formato da caffè, ghiaccio e zucchero passati al frullatore), l’“Aromatizzato” (con ghiaccio e l’aggiunta di aromi), in ghiaccio (una specie di granita al caffè con l’aggiunta di latte di mandorla), il caffè freddo vietnamita, ed il classico caffè “Moka” freddo, dalla preparazione semplicissima e molto diffusa nell’Italia meridionale (preparato come tradizioni e quindi riposto a raffreddare in frigorifero). In Trentino vi è un prodotto di alta qualità, una nicchia di eccellenza che da oltre due secoli è sinonimo nel mondo di dedizione, professionalità e cura nella lavorazione. Stiamo parlando del caffè artigianale Bontadi, prodotto da un’azienda tutta locale attiva dal 1790. Puntando sulla qualità e sulla superiorità del prodotto, Bontadi ha saputo inserirsi fra i grandi gruppi del settore rappresentando oggi un punto di riferimento importante, nel mercato del caffè. «Si tratta di un prodotto di prima qualità – conferma Stefano Andreis amministratore delegato – molto apprezzato dalle persone, anche se non sempre sono preparate e consapevoli. Il caffè ha infatti molti più aspetti qualitativi del vino: ve ne sono vari tipi, ma data la mancanza di una norma specifica, ai grandi gruppi risulta conveniente mettere sul mercato prodotti di bassa qualità. La nostra è una posizione di

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[ 20 ]  GESTOR EWS CURIOSITÀ

E SE OTTIMIZZASSIMO

I CONSUMI?

Nella progettazione di cucine per ambienti pubblici, siano essi bar, gastronomie, ristoranti o alberghi, si devono tenere presenti molteplici fattori, tra i quali il bilancio energetico delle varie fonti di alimentazione delle macchine, che incide sui costi di produzione ed è responsabile delle performance delle attrezzature. Ecco i quattro preziosi consigli per ottimizzare i consumi nelle vostre strutture.

SCEGLIERE LA FONTE ENERGETICA PIÙ FAVOREVOLE Una cucina ad uso professionale è composta di attrezzature esclusivamente elettriche (frigoriferi, macchine di preparazione ausiliarie, lavastoviglie, cappe o impianti aspiranti, climatizzazione) mentre le cotture possono essere alimentate con energia elettrica (piani cottura a induzione o forni), oppure a gas (GPL o metano). Fino a qualche anno fa, considerate le problematiche

di approvvigionamento e i costi del kW/h, si allestivano prevalentemente cucine alimentate a gas. Oggi invece si può sicuramente valutare l’alternativa elettrica, con sistemi che, di volta in volta, possono essere completamenti elettrici o, se opportuno, misti gas/ elettrico. Teniamo presente che vi sono potenziali rischi di sicurezza nell’impiego del gas (intossicazione, incendio o esplosione) nonché limitazioni e divieti di utilizzo in casi segnalati da parte dei

Vigili del Fuoco (laboratori interrati o attigui a zona vendita o sale ristorante); possono venire dunque imposte porte e serrande tagliafuoco, fori di aerazione permanente, pareti isolanti e sistemi antincendio (pareti e porte REI), nonché maggiori volumi di aerazione nell’ambiente, al fine di eliminare i dannosi gas combusti. Oggi vi è un utilizzo diffuso, e alla portata di tutti, di sistemi di ottimizzazione dell’energia elettrica: consentono di ri-

Un servizio completo per le vostre attrezzature di cucina e lavanderia! CONSULENZA E FORNITURA Progettazione di impianti di cucina e lavanderia, arredamenti ambienti pubblici Guida all’acquisto di attrezzature Consulenza per la gestione virtuosa, analisi ed efficienza degli impianti e rispetto delle normative HACCP Progettazione e fornitura di impianti di ottimizzazione dell’energia elettrica

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CURIOSITÀ GESTOR EWS  [ 21 ]

VUOI ESSERE SEMPRE INFORMATO SULLE MIGLIORI OFFERTE? È arrivato GESTOR BOT! CHE COS’È Un nuovo ed innovativo strumento di comunicazione che consentirà ai soci di approfittare, direttamente dal proprio smart-phone, di vantaggiosissime offerte commerciali. COME FUNZIONA Il socio riceverà le notifiche relative alle offerte sottoforma di messaggio sul telefono e potrà inoltrare l’ordine direttamente rispondendo alla chat.

chiedere un impegno energetico contrattuale molto inferiore alla somma teorica della potenza necessaria per far funzionare in sicurezza operativa tutte le apparecchiature allacciate alla rete, senza comprometterne il regolare funzionamento. L’energia, però, non si crea e non si distrugge (principio di conservazione dell’energia): com’è possibile allora che il sistema funzioni? È dimostrato che la maggior parte delle apparecchiature elettriche può svolgere efficacemente il proprio lavoro anche con quantità di energia inferiore rispetto a quella massima richiesta, sfruttando per esempio l’inerzia termica e un preciso e accurato sistema di controllo e gestione delle temperature. Si può inoltre prevenire il cattivo o distratto utilizzo delle macchine da parte del personale, stabilendo a priori sia i tempi di uso, sia la quantità di energia da impiegare. Il sistema di gestione agisce solo sui circuiti di potenza, lasciando sempre inalterati i circuiti ausiliari (spie, segnalazioni, ecc.): di fatto, il personale che lavora in cucina non si accorge dell’ottimizzazione delle apparecchiature e continua a lavorare normalmente. È governato da un computer di tipo industriale dotato di CPU: tali computer vengono definiti PLC “programmable logic controller”, ovvero logica di controllo programmabile. Attraverso il software vengono impartite le istruzioni per il corretto impiego dell’energia: a seconda degli

COME FARE PER AVERLO Comunica il tuo numero di telefono cellulare scrivendo a info@gestor.it; 1. Scarica l’app TELEGRAM sul tuo smartphone; 2. Cerca “GESTOR VENDE” oppure scansiona il QR Code del box che trovi qui sotto; 3. Segui le indicazioni che ti fornirà il chatbot per autenticarti; 4. Approfitta delle imperdibili offerte che Gestor ti invierà periodicamente su questo strumento. Tutte le proposte commerciali inviate attraverso ChatBot saranno disponibili ESCLUSIVAMENTE su questo canale di comunicazione.

utilizzi e dei tempi di lavoro, è possibile effettuare assistenza da remoto, raccogliere i dati relativi all’energia consumata per le verifiche ed effettuare regolazioni ottimali. Facciamo un esempio: se disponiamo di svariate macchine, il cui impegno energetico teorico totale è di kW 100, normalmente dovremmo chiedere all’ente erogatore una potenza di allacciamento di circa kW 85 (grazie al calcolo del fattore di contemporaneità). Installando invece un ottimizzatore di energia possiamo chiedere un impegno di soli kW 45/50.

TELEGRAM:

@GESTORCHATBOT

qualità dell’acqua impiegata: altro importante fattore nell’abbassamento dei consumi elettrici, idrici e di detergenti, è la decalcificazione delle resistenze elettriche delle lavastoviglie o similari. Si tenga presente che una macchina incrostata di calcare può avere cali di rendimento fino al 50%.

DOTARSI DI ATTREZZATURE MODERNE E IDONEE Nella ricerca dell’ottimizzazione delle risorse, conta molto dotarsi sempre delle macchine più moderne e performanti, virtuose nei consumi, ben coibentate e costruite con materiali all’avanguardia. Su questo punto gioca un ruolo fondamentale il concetto di “costo reale di possesso” dell’attrezzatura, che non è dato solo dalla spesa iniziale di acquisto, ma da tutti i costi che verranno generati durante tutto il ciclo di vita, fino alla sua dismissione. Nella scelta, va tenuta in considerazione l’effettiva esigenza del locale, evitando l’acquisto di apparecchi sovradimensionati rispetto all’effettiva utilità nel contesto.

EFFETTUARE LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI FRIGORIFERI Consigliamo di valutare con un esperto di settore come scegliere, allestire e mantenere gli impianti frigoriferi. In primis, è importante decidere se utilizzare frigoriferi e celle frigo indipendenti (dove ogni apparecchio è dotato di un proprio gruppo compressore), oppure realizzare delle centrali frigorifere che ottimizzino i consumi e generino acqua calda “gratis”. Attenzione alla scelta del giusto tipo di gas refrigerante, che deve rispondere alle attuali normative, con caratteristiche di ultima generazione, ecologiche e un’alta resa frigorifera. Effettuare infine periodicamente la pulizia dei condensatori (il componente esterno all’apparecchio, atto allo scambio di calore), rimuovendo polveri e grassi depositati, per non rischiare la riduzione dell’efficienza frigorifera o la rottura del gruppo compressore.

CONTROLLARE L’ACQUA UTILIZZATA È essenziale prestare attenzione alla

A cura di Stefano Tonini, titolare di TONINI GRANDI IMPIANTI


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[ 22 ]  GESTOR EWS IL PERSONAGGIO

Quando un sorriso fa la differenza Il successo dell’albergo “La Campagnola” di Moena

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RECH NIKY Titolare

iò che sorprende, parlando dell’albergo “La Campagnola” di Moena, sono le recensioni - tutte estremamente positive che appaiono sui vari siti di prenotazione “online”. Pur trattandosi di una struttura lontana dal lusso sfrenato e vistoso, questo hotel, in cui si recupera la semplicità e il calore degli edifici di montagna, sembra rimanere nel cuore dei suoi ospiti, soprattutto grazie alla simpatia e alla disponibilità di Niki Rech, che, assieme alla mamma Rosalba e alla sorella Petra (vere colonne portanti di tutta l’attività), gestisce quello che è ormai diventato uno dei più rinomati alberghi della Valle di Fassa. Pur non essendo un albergatore di, come si suole dire, consolidate tradizioni fa-

migliari - i genitori gestivano un campeggio a Lavarone, prima di trasferirsi in valle di Fiemme e acquisire l’albergo nel 2004 - il giovane si è trovato immediatamente a proprio agio dietro il bancone, scoprendo all’indomani del diploma un’innata propensione all’ospitalità. Da qui è iniziata un’avventura che ha portato uno degli storici alberghi di Moena (la struttura risale al 1936) a diventare un punto di riferimento importante nell’offerta turistica della zona. Sorriso, disponibilità e semplicità sembrano essere la chiave di questo successo. Noi aggiungeremo anche franchezza, perché l’albergatore non nasconde le difficoltà, come le piccole carenze della struttura o i disagi collegati all’ emergenza Covid-19, e


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IL PERSONAGGIO GESTOR EWS  [ 23 ]

cerca sempre di instaurare con l’interlocutore un rapporto basato su empatia, fiducia e rispetto. «Quello che mi pace di più - ci confida il giovane - è passare un po’ di tempo a chiacchierare con i miei ospiti, magari la sera al bar. Mi piace prendermi cura di loro, creare un’intesa, trasformare il cliente in amico, come è successo con un gruppo di clienti sardi. Con loro si è creata un’intesa che ci porta ad incontraci anche al di fuori della stagione turistica». Il target dei clienti de La Campagnola è dei più vari: si va dalle coppie, anziane e non, in cerca di relax e di tranquillità, ai gruppi sportivi, soprattutto ciclisti e, nella stagione invernale, sciatori. Con tutti, il giovane riesce a mantenere un forte collegamento, fatto di amicizia e di stima reciproca. «Non ho mai trovato - dice - persone con le quali non si potesse ragionare e parlare, anche di fronte alle situazioni più difficili. Anzi è proprio di fonte a qualche difficoltà, lamentela o altro che cerco di esercitare al meglio la mia professionalità, cercando di capire, di correggere, di aiutare ribaltando la situazione, trasformandola

in un’opportunità per istaurare un più stretto rapporto di collaborazione». Niky dedica il suo tempo quasi esclusivamente all’albergo ed ai suoi ospiti, coltiva l’hobby della fotografia, ma confessa di essere poco inserito nella realtà sociale locale. «Coltivo i rapporti con i colleghi e con altri il giusto necessario sul piano professionale, anche se amo molto Moena e la valle di Fassa», chiosa al riguardo. E la Cooperativa Gestor, in questo, è stata di fondamentale importanza, per favorire l’inserimento della famiglia nella nuova realtà e permettere alla struttura di sviluppare tutte le potenzialità. L’albergatore è socio della cooperativa dal 2008, e quando affronta l’argomento usa parole lusinghiere. «Dire di essere contenti di Gestor - ammette - è poco: sono soddisfattissimo e la difenderò con i denti, perché oggi fare l’imprenditore vuol dire stare assieme. Lo dico sempre ai miei colleghi, ripentendo continuamente che fare parte di un Gruppo come Gestor significa trarre solo dei benefici. Non mi riferisco solamente all’aspetto economico, che pure è importan-

te, ma all’ambito di costruzione di comunità e di visione condivisa per un territorio come il nostro, dalle grandi potenzialità turistiche. Gestor è vicina alle esigenze degli albergatori e dei gestori, dispone delle potenzialità per rispondere alle emergenze e alle criticità improvvise, permette di dare prospettiva al proprio lavoro. E poi, non si può tacere, è pronta ad aiutare in caso di bisogno. Il mio voto è dieci, anzi, undici». In merito, il rammarico di Rech è la scarsa partecipazione. «L’unica critica che mi sento di fare - confida - non è tanto alla Cooperativa, ma si riferisce alla scarsa coesione tra i soci. Una maggiore unità di intenti ci permetterebbe di essere più forti». Sul futuro, il giovane si dice ottimista, anche se la vetustà della struttura e la crisi provocata dal Covid-19 desta non poche preoccupazioni. «Finirà anche questa prima o poi - conclude - ma guardo ai prossimi mesi con fiducia: credo che l’ottimismo non debba mai mancare in un albergatore. Certo che, se le istituzioni e le banche ci fornissero una mano, sarebbe meglio».

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Fassa Coop Ingross raddoppia In crescita fatturato e vendite, a novembre l’inaugurazione del nuovo stabilimento

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prevista entro il prossimo mese di novembre 2020 l’inaugurazione del nuovo magazzino alimentari “Fassa Coop Ingross” situato a Pozza di Fassa. I lavori, avviati in settembre dello scorso anno, stanno procedendo nel rispetto dei tempi e la nuova struttura dovrebbe diventare operativa ancora all’inizio della stagione turistica invernale. L’esigenza di ampliare lo stabilimento - la nuova struttura sarà infatti in collegamento con quella esistente - si è resa necessaria dal progressivo lievitare delle referenze che hanno portato, nel giro di poco più di un decennio, al raddoppio del fatturato.

«Quattordici anni fa quando ho assunto la direzione - ci racconta Luca Giongo - “Fassa Coop Ingross” fatturava sei milioni di euro (su un totale di 18 milioni dell’intera azienda), oggi, con l’ultimo bilancio, la società è arrivata a 13 milioni (sui 28 complessivi). Un ampliamento era quindi inevitabile, considerato che entro le stesse mura non è possibile gestire un’attività che ha più che raddoppiato il proprio fatturato». La nuova struttura sorgerà nel prato adiacente al “Fassa Coop”, a fianco dell’attuale magazzino “C+C” (che da solo copre una superficie di 2.400 metri quadrati e tratta più di ottomila referenze di tutti i generi). La nuova struttura

si estenderà su una superficie di 1.600 metri quadrati, di cui per metà dedicata a nuove celle frigorifere, il restante per lo stoccaggio delle merci. Sarà inoltre collegata all’attuale “C+C Ingross” da due corridoi comuni. Dato che l’attuale magazzino di trova sotto il centro commerciale, il collegamento con l’edificio in via di realizzazione avverrà allo stesso livello. Ciò permetterà di sfruttare la parte sovrastante dell’ampliamento come parcheggi a disposizione del centro commerciale. Dei 5 milioni di investimento previsti per la nuova costruzione, 500mila euro sono destinati alla costruzione dei posti auto. Oltre ad inserirsi armoniosamente nel


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NOVITÀ GESTOR EWS  [ 25 ]

contesto urbanistico nel rispetto di tutte le norme ambientali, la nuova struttura presenta alcune caratteristiche tecniche di avanguardia, come la produzione di acqua calda per i bisogni del centro e il suo recupero per alimentare un sistema di collettori che consente alle strade di accesso al magazzino di non gelare mai, agevolando così le operazioni di manovra e di carico e scarico dei camion anche in inverno. «Un investimento importante - conferma Giongo - che ci consentirà di ampliare il nostro mercato. Al momento, copriamo il 35 per cento delle referenze richieste in tutta la valle di Fassa, aggredendo il mercato su due fronti: i surgelati in crescita esponenziale e la carne fresca. Per questo, l’ultimazione dei lavori permetterà di ottimizzare il lavoro del magazzino alimentari, rendendolo più efficiente e veloce al servizio della clientela. Abbiamo incaricato delle società che opereranno in due diverse direzioni: la prima per la riorganizzazione generale delle strutture, fra cui anche il personale. La seconda, l’adeguamento del pacchetto informatico. Una volta a regime

tutta la merce, dal momento in cui viene scaricata fino all’uscita merci, sarà controllata in tempo reale. Ciò significa che in ogni istante sapremo con precisione lo stato della merce: arrivo, ubicazione, quantità». Il nuovo “Fassa Coop Ingross” sarà operativo con la prossima stagione invernale. Una volta ultimato il collegamento delle due strutture (l’attuale e il nuovo edificio), il centro si caratterizzerà per una superficie di oltre 4.000 metri quadri. Verrà sistemata anche l’area di carico e scarico e le strade di accesso.

Anche l’attuale “Cash and carry”, che a differenza dei tradizionali è aperto anche ai clienti privati senza partita Iva, sarà messo in relazione con quello nuovo. L’ampliamento del magazzino “Fassa Coop Ingross” consentirà un ulteriore passo in avanti di questa struttura che già oggi vanta risultati lusinghieri riuscendo da sola (anche grazie alla sua pozione centrale nella valle) a servire gran parte delle attività turistico alberghiere della Valle di Fassa, confermandosi un protagonista importante nell’economia della zona.


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[ 26 ]  GESTOR EWS FOCUS

Cosa ci possiamo aspettare dal turista che trascorrerà le vacanze in Italia?

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GIULIANO TRENTI Fondatore e Presidente di Neurexplore

li italiani non rinunceranno alle tanto agognate vacanze estive. Emerge chiaramente da una ricerca di NeurExplore che ha realizzato una CAWI (computer-assisted web interviewing) su 350 soggetti italiani maggiorenni, 50% maschi e 50% femmine, distribuiti equamente su tutta la Penisola. Il 54,29% non ha ancora prenotato le proprie ferie (dato rilevato il primo giugno 2020), ma afferma di essere fortemente intenzionato a farlo. Solo il 9,77% dei soggetti dichiara esplicitamente che non andrà in vacanza quest’anno proprio a causa della pandemia: principalmente si ha timore del contagio e

di trovarsi in situazioni poco sicure per la propria salute (34,85%), seguono le ragioni economiche e lavorative, come la mancanza di ferie accumulate (28,79%); in minima parte si preferisce attendere e osservare l’evoluzione dell’emergenza o addirittura procrastinare le vacanze alla stagione invernale. È significativo notare che il 26,86% del campione ha già prenotato e che le ragioni alla base di questa scelta risiedano nella necessità percepita di “concedersi una vacanza” (73,40%), ovvero rilassarsi, dedicarsi un momento off, staccare dalla quotidianità o dalla “nuova” quotidianità per riappropriarsi di benessere e positività.


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FOCUS GESTOR EWS  [ 27 ]

L’estate 2020 sarà all’insegna dell’Italia e delle sue coste. Aldilà delle più ovvie argomentazioni legate alle complicazioni connesse all’uscita dai confini nazionali, si percepisce una diffusa volontà di contribuire all’economia del Paese (il 25,70% del campione, infatti, non avrebbe altrimenti scelto destinazioni italiane). Le preferenze ricadono sulle destinazioni marittime per il 58,45%, su quelle montane per il 17,25% e, in coda, sulle città d’arte per il 12,32%. L’indagine ha poi approfondito i requisiti essenziali per una struttura ricettiva al fine di mantenersi attrattiva per il turista italiano. Può sembrare scontato, ma risulta imprescindibile continuare a comunicare attentamente quali misure di sicurezza vengono adottate (37,68%), nonostante si possa pensare che le persone già lo sappiano o se lo aspettino. Al secondo posto – e a braccetto con il tema della sicurezza – ci sono il poco affollamento (13,38%) e la tranquillità (10,92%) che ne deriva, garanzia di potersi rilassare senza stress. Sorprendentemente, solo al quarto posto, con una percentuale del 9,86%, arriva l’elemento economico ovvero la convenienza dell’offerta. Gli italiani prima di tutto vogliono sentirsi ras-

Le prime 10 caratteristiche ricercate sono:

% totale

Le prime 10 paure e preoccupazioni sono:

% totale

Sicurezza

37,68

Contagio

33,80

Poco affollamento

13,38

Sicurezza sanitaria

10,92

Tranquillità

10,92

Affollamento

9,15

Convenienza

9,86

Ritorno epidemia

5,99

Relax

5,28

Stressante / Restrizioni

5,28

Bella

4,93

Aumento prezzi

4,58

Mare

4,93

Irresponsabilità degli altri ospiti

2,82

Vicinanza

4,58

Limitazioni spostamenti

1,41

Divertimento

4,23

Non poter andare in vacanza

1,76

Spazi aperti

3,52

Utilizzo di mezzi pubblici

0,35

sicurati e tranquilli e solo dopo valutano l’offerta in termini monetari. Il turismo italiano non deve quindi dimenticarsi di continuare a comunicare tutte le norme di sicurezza adottate e di farlo promuovendo emozioni a basso arousal (termine con cui si indica l’impatto emotivo inconscio), ovvero emozioni e sensazioni di rilassatezza, riposo, benessere, atmosfere soft e rassicuranti. Di contro, appare evidente che le soluzioni più entusiasmanti, ad alto impatto energetico, che mirano a intercettare la clientela della

Hai già pensato se quest'anno andrai in vacanza?

No, non andrò in vacanza

Non l'ho valutato ancora ma vorrei andarci

Sì, quest'anno andrò in vacanza

movida, con proposte di divertimento e contenuti più festaioli, otterranno mediamente un più basso riscontro in termini di scelta. Ma quale sarà il tipo di struttura preferita dai turisti? L’indagine rivela un incremento nella scelta di appartamenti, agriturismi e seconde case, a sfavore degli hotel. La preferenza rispecchia le volontà espresse poco sopra: sicurezza legata a una minore possibilità di incontrare altre persone e maggiori tranquillità e relax, oltre che (sempre ai margini della classifica) un prezzo di soggiorno minore. L’indagine si chiude con una domanda che mira a indagare il sentiment emotivo degli italiani nei confronti della vacanza: quasi metà del campione (47,18%) riferisce di sentirsi serena e tranquilla pensando alle vacanze; a seguire, il panel dichiara di sentirsi in ansia (22,54%) al pensiero del contagio, ma anche in riferimento alle misure di contenimento da seguire. Solo il 3,52% dichiara apertamente di avere paura. NeurExplore (www.neurexplore. com), dal 2013 elabora ricerche comportamentali sul consumatore per indagare desiderata e aspettative e conoscere i comportamenti di acquisto in modo scientifico e oggettivo. Si occupa inoltre di consulenza e formazione di neuromarketing e test sulla comunicazione, affiancando realtà italiane, dalle PMI alle grandi multinazionali, e sviluppando progetti di ricerca.


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GESTOR EWS

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© Shutterstock - di Gajus

RUBRICA ASSICURATIVA

GbSapri, assicurarsi contro i rischi da virus è possibile Il futuro delle aziende dipenderà anche dalla protezione degli investimenti

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NICOLA GIULIANI Amministratore GBSAPRI

tiamo affrontando con grande coraggio una stagione estiva particolare che ci ha posto nuove sfide e ci ha costretto a rivedere processi e attività per far fronte ad una emergenza sanitaria che purtroppo persiste in tutto il mondo. Ma al contempo abbiamo potuto constatare la grande capacità di riorganizzazione e gli sforzi di tutti gli operatori per continuare ad offrire servizi di elevata qualità a chi ha deciso di fare le proprie ferie in Italia, pur in un contesto eccezionale.

Infatti, ben l’83% di chi è partito quest’anno, secondo i dati Enit, ha scelto di rimanere in Italia, partendo soprattutto con la propria famiglia (40,2%) o in coppia (46,2%), e addirittura c’è chi si è concesso due momenti di ferie (41,4%): dati che in parte confortano e che rappresentano di fatto una buona opportunità per le strutture che sono riuscite a riaprire in sicurezza. Ciò nonostante, è chiaro a tutti che anche sul piano assicurativo sono intervenuti cambiamenti notevoli e le


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imprese ricettive dovranno cautelarsi rispetto ad una serie di nuovi rischi. In particolare, l’operatore della struttura ricettiva può e deve tutelarsi rispetto alla responsabilità penale per contagio da COVID, responsabilità che a differenza di quelle civile non è trasmissibile a terzi, pensando a tutte le ingenti spese da sostenere in caso di denuncia. Abbiamo anche visto che disponiamo già di alcune risposte efficaci e complete proposte dalle Compagnie più affidabili. La protezione dell’attività può, quindi, essere strutturata adeguatamente e con un costo appropriato ed esistono molte scelte per proteggere anche il vostro Ospite. Ad esempio, troviamo ottime soluzioni per assicurare la prenotazione e la vacanza avvalendoci di Compagnie solide che stanno adattando le proprie offerte proprio in funzione delle nuove necessità. In un clima generale di incertezza, infatti, è utile offrire ai Clienti un pacchetto assicurativo, un plus che aumenta la competitività della struttura in quanto rappresenta un servizio aggiuntivo che permette di far vivere la fase della prenotazione con maggiore tranquillità. Questo è ancora più rilevante se pensiamo in prospettiva alla prossima stagione invernale: anticipiamo i desideri degli Ospiti che non vorrebbero rinunciare alla settimana bianca, ma che tentennano o rimandano in quanto assaliti da dubbi e incertezze di carattere economico e sanitario. Oltre ad una politica di prezzi vantaggiosa diventa, quindi,

fondamentale “alleggerire” psicologicamente il potenziale Cliente nel momento della prenotazione proponendogli subito una soluzione assicurativa che possa rasserenarlo rispetto alla decisione che sta prendendo ed all’eventuale cancellazione, oltre che a quanto può essergli di sostegno durante il soggiorno. Infine, come anticipato nei miei precedenti contributi editoriali, presto potremo valutare la disponibilità del mercato assicurativo rispetto ai rischi meteorologici, non per i danni alla struttura - già assicurabili adeguatamente con la Polizza dell’attività - ma per proteggere le fluttuazioni del fatturato e per incentivare gli Ospiti con programmi di fidelizzazione che possono indurli a ritornare nello stesso posto e a prenotare una nuova vacanza. In questo scenario è evidente che

la serenità di tante strutture dipenderà anche da una corretta e completa analisi dei rischi e dalle scelte fatte in ambito assicurativo per tutelare al meglio il proprio business e gli investimenti sostenuti per ripartire in sicurezza. Potersi, quindi, avvalere di consulenti preparati ed affidabili per muoversi nella nuova normativa di settore e per trovare la soluzione assicurativa più adeguata alle proprie necessità rispetto alle molteplici offerte delle Compagnie diventa una scelta strategica che aiuterà a superare questo straordinario momento con maggiore tranquillità Determinanti, infatti, sono le idee e le soluzioni sviluppate dal vostro Partner assicurativo di fiducia per coinvolgere più efficacemente le Compagnie nei rischi che l’impresa ricettiva sta scoprendo in questa nuova epoca.

© Shutterstock - di Amnaj Khetsamtip

© Shutterstock - di Drazen Zigic

[ 30 ]  GESTOR EWS PAROLA AGLI ALBERGATORI


GBSAPRI ED IL MONDO GESTOR L'evoluzione normativa del settore turistico-alberghiero intervenuta negli ultimi 30 anni accanto al diffondersi dei viaggi "tutto compreso" hanno posto l'esigenza di adeguati strumenti assicurativi a garanzia dei pesanti rischi a carico di Albergatori e Ristoratori e a tutela degli utenti. GBSAPRI ha saputo interpretare queste esigenze approfondendo tutti gli aspetti del settore e predisponendo pacchetti ad hoc in grado di fornire coperture prima inesistenti. Professionalità , indipendenza, competenza ed esperienza hanno consentito, dunque, a GBSAPRI di diventare il principale player nel settore alberghiero a livello italiano anche grazie all’offerta di soluzioni sempre nuove e differenziate per soddisfare le complesse esigenze di tutti gli operatori di questo mercato.

G B S A P R I S p a n i c o l a . g i u l i a n i @ g b s a p r i . i t - m o b i l e 3 4 7 3 3 3 7 4 1 5 - w w w. g b s a p r i . i t


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[ 32 ]  GESTOR EWS AGENDA

L'agenda DE G LI AP P U NTA M ENTI IN T REN TIN O

Pro Loco, ripartono gli eventi sul territorio Viola: “Rendiamo i nostri territorio più belli per noi e per chi viene in visita”

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MONICA VIOLA Presidente Federazione Pro Loco del Trentino

causa del Coronavirus, anche l’attività delle Pro Loco trentine si è ridotta, mentre la preoccupazione per il persistere dello stato di emergenza ha comportato una programmazione a breve termine che non permette di conoscere cosa sarà possibile organizzare nei prossimi mesi. La presidente della Federazione delle Pro Loco del Trentino, Monica Viola, da poco nominata alla carica di rappresentanza dell’organismo di coordinamento delle 194 associazioni di promozione territoriale del Trentino, si dice positiva, rilevando come, anche nelle effettive difficoltà, l’attività, completamente annullata in primavera, stia lentamente riprendendo. «Ovviamente - commenta - le iniziative stanno riprendendo molto lentamente, dopo l’interruzione obbligata dei mesi scorsi, ma il nostro territorio si dimostra ancora una volta un fermento di idee, e gli eventi, con nuove regole ed ac-

corgimenti, per questa estate non mancano. Si tratta di piccoli appuntamenti, pensati per poche persone e spesso su prenotazione». Da anni le Pro Loco del Trentino si occupano di favorire la conoscenza di alcuni degli angoli più belli del nostro territorio, contribuendo in modo determinante al turismo. «La Federazione - conclude la Presidente - cercherà sempre più di dare unità e coesione ad un movimento sorto spontaneamente dall’amore e dall’attaccamento dei cittadini trentini al proprio territorio, alle perle, spesso sconosciute, che si nascondono in ogni piccolo paese. L’obiettivo rimane quello di sempre: rendere i nostri territori più belli, appetibili, vivibili, sia per noi, sia per chi viene in visita». Considerando il periodo particolare, la programmazione si ferma all’estate. Gli eventi tradizionale dell’autunno non sono ancora certi. Di seguito riportiamo una breve selezione degli eventi promossi dalle pro loco.


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AGENDA GESTOR EWS  [ 33 ]

NOI DELL’ALPE, MOSTRA IN QUOTA NELLO SPAZIO ARCAICO DELL’ALPE Tutti i martedì, giovedì, sabato e domenica, fino al 30 agosto

Promossa dalla pro loco di Vigo Rendena, una mostra fotografica che conferirà un’atmosfera d’altri tempi gli ambienti di Malga Calvéra. La mostra, a cura di Roberta Bonazza, è visitabile tutti i martedì, giovedì, sabato e domenica solo su prenotazione. “Noi dell’Alpe” ci accompagna a scoprire la quotidianità di chi vive e viveva la montagna, facendoci entrare in una comunità fatta di riti e di conoscenze arcaiche, in cui si intrecciano storie di uomini, di montagne e di animali. Ad arricchire la proposta anche un documentario a cura della stessa Roberta Bonazza e Luciano Stoffella dedicato ai “vacher”, gli allevatori e pastori della Val Rendena. Info: http://www.prolocovigorendena.it.

I MAGICI VENERDÌ DI BORGO Tutti i venerdì di agosto

In centro a Borgo Valsugana, tutti i venerdì sera di luglio e agosto si inaugura il “weekend” con una passeggiata sotto le stelle con la possibilità di fare shopping e di degustare i tipici canederli lungo i portici e le corti del fiume Brenta. Non mancheranno animazioni musicali e teatrali che allieteranno la serata. Il progetto “Accelera il borgo” ha inoltre dedicato uno spazio ad appassionati arte, sport e moda visitabile in corso Ausugum (Civico 7,11,43). Info: www.visitvalsugana.it.

TREKKING SUMMER TOUR 30 agosto e 27 settembre

La pro loco di Amblar propone delle passeggiate in montagna lungo i percorsi più affascinanti della zona. Il 30 agosto e il 27 settembre si avrà la possibilità di fare un’escursione in compagnia passando da laghi suggestivi e godendo di viste mozzafiato. Non mancheranno occasioni di socialità e momenti di riposo, con pranzi in rifugio o al sacco. Gli itinerari delle singole giornate e le informazioni sull’orario di partenza e arrivo saranno svelati nei giorni precedenti alle singole uscite sulla pagina facebook della Pro Loco di Amblar. Info: www. facebook.com/pg/prolocoamblar/.

PESCA CUCINA MANGIA 20 agosto

Una cena a base di pesce e patate “en bronzon” è ancora più succulenta se il pesce è appena pescato. La pro loco di Vigo Rendena aspetta tutti gli iscritti alle ore 18 al parco al Sarca. Dopo essersi cimentati nella pesca si godrà di un’ottima cena e una serata in compagnia. Info: www.facebook.com/proloco. vigorendena/.

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CACCIA AL TESORO 4.0 Fino al 15 settembre

Nata dalla collaborazione delle pro loco dell’alta Val di Non, un’iniziativa che mira a far scoprire le peculiarità del territorio. Tutti i giorni presso gli uffici delle pro loco di Amblar, Cavareno, Don Castelfondo, Fondo, Malosco, Romeno, Ronzone, Ruffrè Mendola, Sarnonico e Seio, si potrà ricevere la mappa e il primo indizio per partecipare ad una caccia al tesoro tra i luoghi più belli della zona. La passeggiata percorribile a piedi, in bici o in auto, permetterà di ammirare le bellezze paesaggistiche che saranno parte integrante dell’attività da immortalare con il proprio cellulare. Info: www.altavaldinon.cacciaaltesoro@ gmail.com; https://www.facebook.com/proloco.cavareno/.

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[ 34 ]  GESTOR EWS IL PRODOTTO

© Shutterstock - di Marian Weyo

Dolce come un fico Un frutto di stagione ottimo e dalle mille risorse

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ipico frutto della stagione estiva (nei nostri climi matura da fine maggio a ottobre), il fico rappresenta una tentazione alla quale è difficile resistere. La sua polpa carnosa e dal sapore intenso e zuccherino ben si accompagna a molte pietanze, ma anche consumato al naturale rappresenta una dolce gratificazione del palato. Tipico dell’area mediterranea, il fico è una pianta ubiquitaria, si trova infatti a tutte le latitudini, e vegeta anche in montagna sui pendii ben esposti al sole ed asciutti. Sino a pochi decenni fa non c’era casa colonica che non avesse nell’aia una pianta di fico, sia per gustarne i frutti, sia per godere,

sotto le larghe foglie che la caratterizzano, della sua fresca ombra. Originaria delle regioni asiatiche (si hanno testimonianze della sua coltivazione in Mesopotamia), la pianta si è diffusa rapidamente in tutto il bacino del Mediterraneo, trovando presso gli antichi greci e romani dei convinti estimatori. Nell’età classica, il fico era considerato un frutto dalle proprietà afrodisiache, facendo così nascere attorno a sé molti miti. Si narra che Platone ne fosse particolarmente ghiotto, tanto da essere soprannominato il “mangiatore di fichi”. Il filosofo era altresì convinto che, fra le numerose proprietà, il frutto avesse anche


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IL PRODOTTO GESTOR EWS  [ 35 ]

quella di stimolare l’intelligenza e la creatività. Dello stesso avviso, gli antichi romani che ne erano particolarmente ghiotti, e non c’era banchetto - ma anche mensa frugale - che non prevedesse i fichi come antipasto (da soli o insaporiti con sale, aceto e salse). Al fico, poi, si attribuiva una proprietà di prosperità e di buon augurio, come racconta Publio Ovidio Nasone, che parla dell’usanza di offrire i frutti con il miele come segno di buon auspicio nella notte di Capodanno. L’albero del fico presenta generalmente un tronco corto e ramoso che può raggiungere altezze anche di dieci metri di altezza. Le foglie sono grandi, scabre, oblunghe, grossolanamente lobate, di colore verde scuro sulla parte superiore, più chiare ed ugualmente scabre sulla parte inferiore. Il frutto è in realtà una grossa infruttescenza carnosa, ricca di zuccheri quando maturo. A differenza degli alberi da frutto, i fiori del fico sbocciano all’interno del baccello.

Ogni fiore produce un singolo frutto a guscio duro, chiamato achene, mentre l’unione di più acheni costituisce il prodotto che mangiamo. Esistono molte varietà di fichi, ma i più diffusi nei nostri climi sono: il fico nero, quello viola e quello verde Tutte le varietà possono essere consumate al naturale oppure accompagnare preparazioni di vario tipo. La tradizione culinaria italiana è ricca di ricette con questo frutto, in particolare nella preparazione di antipasti, abbinandolo ai formaggi o agli insaccati, o come insaporitore di carni. Particolarmente gustose sono poi le confetture di fico, che trovano larga diffusione nella produzione di marmellate, sia domestiche, sia industriali. Sotto il profilo fitoterapico il fico, ricco di minerali, presenta varie caratteristiche benefiche, malgrado, per la grande quantità di zuccheri, lo renda sconsigliato a chi soffre di diabete. La sostanza lattiginosa che si trova nel gambo del frutto, un tempo ve-

niva usata per le malattie della pelle, essendo tuttavia una sostanza irritante, oggi se ne sconsiglia ogni contatto. Un discorso a parte merita il prodotto essiccato, del quale si fa largo uso nei periodi invernali e nella preparazione di dolci o dessert. Ingrediente molto affermato negli impasti che si rifanno alle tradizioni locali, spesso accompagnato con altra frutta secca (mandorle, noci, nocciole, pinoli), l’uva passa e le spezie. Tra questi, ricordiamo l’altoatesino “Zelten”, il “Bucellato” della Sicilia, il “Pan dei morti” lombardo, la “Pitta ‘mpigliata” calabrese e la “Pinza” tipica del Veneto. Trattandosi di un frutto molto antico e diffuso, il fico è entrato, nella parlata popolare, nei proverbi e nei modi di dire. Molto noti sono proverbi radicati nella cultura popolare che mostrano il fico, per via della sua abbondanza e facilità nella coltivazione, come un frutto povero; basti pensare al detto “far le nozze coi fichi secchi” o al “non vali un fico”.


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[ 36 ]  GESTOR EWS LA RICETTA

ALESSANDRO BERTASO Chef Ristorante da Pino

Spaghetti di patate al Teroldego Crema al trentingrana e finferli •

4/5 patate trentine grosse (preferibilmente a pasta bianca)

400 gr panna fresca

Trentingrana

1 lt di Teroldego

400 gr di finferli freschi

Spaghetti di patate al Teroldego

q.b. sale

Crema al Trentingrana e finferli

Con l’apposita attrezzatura, realizzare gli spaghetti di patate e cuocerli

La ricetta

Procedimento per pochi minuti nel Teroldego; saltarli con del burro. Nel frattempo, lavare i finferli, tagliarli e cuocerli in poco olio. Portare a bollore la panna e aggiungere il Trentingrana fino ad ottenere la densità desiderata; aggiustare di sale.

Composizione del piatto Adagiare al centro del piatto la fonduta, gli spaghetti e completare con i finferli, decorare a piacere.


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