GESTORNEWS AGOSTO 2018

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EDITORIALE GESTOR EWS [ 1 ]

Sommario 02 Intervista all’Assessore

Dallapiccola

Sempre più turisti attratti dal fascino dei laghi alpini

04 Intervista a Maurizio Rossini Anche quest’anno si conferma la vocazione turistica del Trentino

LA NOSTRA FORZA È NELLA FIDUCIA DEI NOSTRI SOCI

08 Il personaggio

Marcello Manna, dalla passione

per la cucina alla scoperta

dell’arte contemporanea 10 Intervista a Daniele Celentin

Social network: un’occasione per

lo sviluppo del mercato 24 Intervista all’avvocato

Giacomo Bernardi

GIANNI PANGRAZZI Direttore

Responsabilità delle società e responsabilità dei soci

32 La ricetta Orzo risottato con profumo di camomilla, caprino ed erbe

Anno V – N. 2 agosto 2018 Quadrimestrale della Cooperativa GESTOR via Kufstein, 23 - 38121 Trento (TN) Tel. 0461 826506 – Fax 0461 976068 www.gestor.it – info@gestor.it Direttore Responsabile: Franco Delliguanti Registrazione n. 1358 – 7 maggio 2008 del registro stampa del Tribunale di Trento Realizzazione e stampa: Saturnia - Trento In copertina: Adobe Stock - grapestock

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ari soci, a tre mesi dal mio insediamento quale direttore di Gestor, voglio anzitutto esprimervi il mio ringraziamento per aver reso nel corso del tempo la cooperativa un soggetto importante nel panorama economico locale, un ente solido e qualificato, in grado di fare la differenza in ambito commerciale. Le passate settimane sono state fondamentali per comprendere appieno il funzionamento della società, per pianificare e realizzare alcuni interventi di bilancio e per stringere i primi accordi, in vista di una maggiore competitività sul mercato e di un’ottimizzazione del lavoro interno.

Ho trovato una cooperativa in buono stato di salute, affermata sul territorio e capace di contare sulla fiducia della propria base, forte di un’offerta decisamente vantaggiosa e dotata di personale tecnico amministrativo all’altezza del compito intrapreso. Ho avuto modo di confrontarmi con una realtà dall’importantissimo ruolo economico e sociale, in grado di crescere ancora molto se saprà coniugare a proprio vantaggio la forza e la coesione.

Tra le principali novità introdotte, mi preme porre in evidenza l’importante accordo stretto con Confidi Trentino Imprese, per l’emissione delle fideiussioni a garanzia delle forniture. Un’innovazione che consentirà ad esercenti

ed albergatori di disporre di un meccanismo snello, semplificato e a condizioni estremamente convenienti. Inoltre, sono state operate alcune riforme interne, in modo tale da ridurre i costi di esercizio e semplificare le procedure laddove era possibile, al fine di rendere ottimale la gestione. Ciò, ovviamente, è stato effettuato senza rinunciare all’alto livello di competitività e standard di servizio raggiunti.

Sono della convinzione che ora ci attendano sfide importanti - dall’allargamento del numero di associati all’incremento del fatturato, dalla razionalizzazione e al rinnovo degli accordi con i fornitori, per arrivare alla stipula di nuovi contratti - che dovranno inderogabilmente passare per un maggiore coinvolgimento degli associati. A tale scopo, dal prossimo settembre verrà avviato un nuovo programma di visite e consulenza ai soci, nella convinzione che lo sviluppo di Gestor non possa che partire dalla conoscenza delle esigenze della base, da un continuo allineamento sinergico delle strategie e da una forte condivisione della “mission” della cooperativa. Verranno pianificati incontri capillari nell’ottica di raggiungere costantemente e più volte all’anno ogni singola realtà.

Il rafforzamento commerciale della cooperativa passerà inevitabilmente da un miglioramento dell’azione comune, ed è nostra intenzione non trascurare nessuno. Chiediamo fin da ora la disponibilità ad incontrarci per un’analisi specifica sugli acquisti effettuati, sul funzionamento della nostra azienda, sul mercato in cui ci troviamo ad operare e sugli accordi in essere. Vogliamo che ogni imprenditore si senta fortemente partecipe della realtà Gestor, con la costante attenzione a monitorare i propri acquisti, migliorare e a beneficiare delle opportunità economiche e di scontistica a lui riservate .

La condivisione degli obiettivi, il senso di appartenenza e la coesione dei soci sono gli elementi essenziali per ottenere risultati di successo ed affermare con forza il ruolo di Gestor nel mercato locale.

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[ 2 ] GESTOR EWS INTERVISTA

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Sempre più turisti attratti dal fascino dei laghi alpini Dallapiccola: “La promozione del nostro territorio corre sul web attraverso le attività acquatiche e i paesaggi incontaminati”

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MICHELE DALLAPICCOLA Assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca

ebbene l’immagine del Trentino sia associata principalmente al paesaggio alpino, alla presenza delle Dolomiti ed all’escursionismo in quota, una parte importante del turismo estivo sul territorio è dettato dalla presenza dei laghi di montagna, destinazione privilegiata per chi ama una vacanza immersa nella natura. Incastonati in un territorio unico, gli specchi d’acqua locali rappresentano infatti una delle mete più gettonate da parte di visitatori di provenienza nazionale e internazionale.

Alberghi pieni e località invase da una folla di turisti non sono più da tempo prerogativa di alcune zone rinomate ed esclusive, quali quelle dell’Alto Garda oppure dell’altipiano

della Paganella, ma anche di località meno conosciute benché altrettanto suggestive.

Seguendo la progressiva crescita del comparto turistico degli ultimi anni, che in alcune zone ha registrato un incremento di visitatori annuo considerevole, con picchi che in alcuni mesi arrivano anche a superare il 10% in più dello stesso periodo dell’anno precedente, tutte le località lacustri hanno infatti visto crescere il numero di arrivi e presenze.

«In Trentino si contano all’incirca 300 laghi alpini, che, oltre rendere unico il nostro paesaggio, invitano ad un turismo lento, più attento alle specificità e alle ricchezze culturali dei luoghi», commenta l’assessore provinciale al turismo Michele

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INTERVISTA GESTOR EWS [ 3 ]

Dallapiccola. «Non ci sono - precisa - solo i laghi balneabili per il relax e la “tintarella”, ma anche quelli dove effettuare sport acquatici, immersioni, agonismo o quelli che fanno da sfondo a eventi culturali di ogni tipo. Senza contare poi i fiumi, i torrenti e le cascate, che contribuiscono ad una biodiversità rara e preziosa».

A farla da padrone - con oltre il settanta per cento delle presenze complessive registrate sul territorio, in particolare quelle di provenienza estera - è soprattutto il territorio del Garda trentino, dove lo scorso anno si è raggiunto il numero record di oltre 3,5 milioni di presenze turistiche. Tuttavia, vi sono altre località lacustri assorbono buona parte delle presenze internazionali.

Tra queste i laghi di Levico e di Caldonazzo, in Alta Valsugana, che, pur richiamando solo una piccola percentuale dei turisti della bella stagione, si confermano di anno in anno come una delle destinazioni più amate da chi è alla ricerca di una vacanza balneare. Nello specifico, la zona è stata eletta da ormai da diversi anni quale luogo di villeggiatura per persone originarie dai Paesi Bassi, mentre da qualche tempo richiama anche vacanzieri provenienti dall’Est Europa.

Il lago di Molveno, collocato ad altitudine ben diversa (864 metri sul livello del mare), è privilegiato invece dagli appassionati di attività all’aria aperta in ambienti di montagna. Anche in questo caso, si registra una crescita annua considerevole (stimata tra il 3 ed il 4% annua). Ultimamente, poi, nella zona vi è un vero e proprio boom della mountain-bike, con un raddoppio dei “bike-pass” venduti rispetto agli anni passati.

Forse meno conosciuto all’estero, ma preso d’assalto da

campeggiatori provenienti da tutta Italia, in particolare dalla Lombardia, è invece il lago di Tenno, rinomato per le acque cristalline e l’ambiente da favola, al pari del laghetto di Tovel, in Val di Non, noto la colorazione rossa che assumeva fino al 1964 (a causa della fioritura di un’alga).

In ultimo, rimangono i piccoli specchi d’acqua alpini della Valle dei laghi, in cui la bellezza del paesaggio naturale si mescola alla presenza di numerosi manufatti storici di pregio. Nonostante si trovino lungo uno delle arterie più battute per raggiungere il Garda, sono meno gettonati rispetto a quelli più grandi o in quota.

Eppure, dalla panoramica passeggiata di Santa Massenza fino all’incantevole residenza vescovile del lago di Toblino, per giungere poi agli incontaminati laghetti di Lamar passando per il tracciato archeologico prossimo al lago di Cavedine, la zona è praticamente principalmente da trentini, alla ricerca di un breve periodo di pace lontano dal caos della vita cittadina. Gli arrivi di massa, insomma, qui lasciano il passo ad un turismo a filiera corta, agevolato anche dalla presenza della vicina montagna della città, il Monte Bondone.

«Il crescente interesse per turismo legato ai laghi - conclude Dallapiccola - è dimostrato anche dalla vastissima diffusione dei “post” sui social-network che coniugano il tema dell’acqua con il nostro territorio. Di fatto, osserviamo come il passaparola digitale, fondamentale per promuovere il nostro territorio, si concentri soprattutto sulle opportunità di svago, divertimento e crescita personale presenti in prossimità o sui nostri specchi d’acqua».

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[ 4 ] GESTOR EWS INTERVISTA

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Anche quest’anno si conferma la vocazione turistica del Trentino In aumento le presenze dall’Italia e dall’Estero. Crescono anche le opportunità e culturali, sportive e ricreative dei territori

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MAURIZIO ROSSINI Amministratore unico di Trentino Marketing

na stagione al di sopra delle più rosee aspettative, con centinaia di migliaia di arrivi da tutta Italia, ma anche da diversi Paesi europei e non comunitari. Un successo straordinario che pare bissare il record di presenze raggiunto lo scorso anno, il più alto mai raggiunto in Trentino. I dati sono ancora parziali, e per avere un quadro completo sarà necessario attendere che la stagione volga definitivamente al termine, tuttavia i primi risultati sembrano confermare le attese, e mostrano un conso-

lidamento del mercato turistico territoriale. Per avere un quadro più completo della situazione nel comparto, e per avere qualche indicazione su cosa ci aspetta nell’immediato futuro, ci siamo rivolti a Maurizio Rossini, amministratore unico di Trentino Marketing, la società di scopo nata per promuovere e sostenere lo sviluppo turistico a livello locale.

Dottor Rossini, partiamo subito dalla situazione attuale: cosa si può dire della stagione turistica

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INTERVISTA GESTOR EWS [ 5 ]

ancora in corso, in uno degli anni più caldi dell’ultimo decennio?

Ancora non abbiamo in mano i numeri, ma più che a riconfermare la performance della scorsa stagione estiva che è stata eccezionale sotto ogni punto di vista, l’obiettivo è di replicare il dato dell’estate 2016 altrettanto positivo. Con le sue località di montagne, dove il clima è decisamente fresco e gradevole, così come i laghi da poco riconfermati al vertice nazionale per la qualità di spiagge e servizi, il Trentino si sta riconfermando anche in questa estate come la destinazione ideale per chi vuole fuggire dall’afa delle grandi città.

Quali sono le mete consolidate e maggiormente frequentate dai turisti italiani e internazionali che scelgono di trascorrere le proprie vacanze in Trentino? E quali quelle emergenti?

L’ospite italiano preferisce maggiormente le località di montagna, ai piedi delle vette dolomitiche proclamate Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Gli ospiti stranieri, invece, scelgono anche la città, ma in particolare amano i nostri laghi, Garda e Valsugana in testa. Il Garda si conferma come la meta straniera per eccellenza.

Chi sono i turisti estivi e da dove vengono?

Quanto pesa la presenza di cittadini stranieri?

Prendiamo come riferimento l’estate 2017, quella che ha fatto registrare per il turismo Trentino il miglior risultato di sempre con oltre 9 milioni e mezzo di pernottamenti.

La regione italiana che fa registrare il maggior numero di pernottamenti nel complesso delle strutture ricettive continua ad essere la Lombardia, seguita dal Veneto: queste due regioni insieme superano i 2 milioni e mezzo di presenze estive.

Il mercato tedesco invece si conferma come prima provenienza straniera nel periodo estivo, seguito da Paesi Bassi ed Austria. Il peso degli ospiti internazionali oggi sfiora il 40% sul totale delle presenze certificate, ma che rispetto all’inverno si concentrano soprattutto sul Garda trentino, in Val di Ledro e in Valsugana. Da qui l’impegno particolare, nelle azioni di Trentino Marketing, finalizzato a conseguire una maggiore internazionalizzazione della nostra offerta.

Oltre a montagna e laghi, principali mete locali, in che modo si articola l’offerta turistica estiva?

Una proposta particolarmente forte è sicuramente quella legata alla vacanza attiva e che ruota sulle decine di spe-

cialità outdoor che qui si possono praticare nella natura, dai trekking alle escursioni in mountain bike, agli sport velici su laghi e fiumi. Vi è poi un’offerta piuttosto articolata legata alle reti culturali sul territorio. Parliamo in particolare dei Musei con alcune importanti mostre temporanee allestite da Mart, Muse, Castello del Buonconsiglio e Gallerie; i castelli con le iniziative del cartellone “dicastelincastello” e l’apertura al pubblico di nuovi manieri privati. E infine il Circuito trentino dei forti e di altre testimonianze della Grande Guerra, valorizzate grazie ad iniziative come “Sentinelle di Pietra”.

La vacanza è anche l’occasione per conoscere le tradizioni più autentiche di un territorio e il Trentino ha individuato alcuni elementi identitari da promuovere e valorizzare in chiave di proposta turistica: il primo è il mondo dell’alpeggio e delle produzioni lattiero casearie, il secondo è il mondo del vino e delle cantine, entrambi collegati alla proposta dei nostri agriturismi per far vivere agli ospiti un’esperienza del territorio nuova e sicuramente autentica.

La parola d’ordine degli ultimi tempi è destagionalizzare: la stagione turistica estiva si è effettivamente allungata?

Oggi in Trentino non esistono più due stagioni turistiche, quella estiva e quella invernale, ma quattro. La primavera e l’autunno, infatti, non sono più la “coda” dell’inverno e dell’estate, ma sono in grado di offrire specifiche opportunità di vacanza grazie a nuove proposte che sono state individuate insieme agli ambiti territoriali.

Con loro abbiamo condiviso un nuovo modo di costruire “l’esperienza Trentino” declinandola per tutte e quattro le stagioni attraverso uno strumento denominato Piano Strategico dei Contenuti dove sono stati individuati, in primis, alcuni macro trend tradotti in altrettanti temi, ovvero motivi e occasioni di vacanza.

Per ogni trend sono stati individuati una serie di prodotti e sono state create proposte commerciali o esperienze sul territorio che sono quindi oggetto di una specifica attività di promozione e di comunicazione. In occasione del test sull’autunno 2017 (settembre – ottobre) c’è stato un incremento di +1,4% di presenze certificate, mentre nella primavera 2018 (periodo maggio – giugno) la crescita rispetto allo stesso periodo 2017 è stata del 5%.

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[ 6 ] GESTOR EWS

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Scuole alberghiere trentino, una risorsa per il territorio Formazione di alto livello, garanzia di professionalità e facilità di impiego

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GIANNI BATTAIOLA Presidente dell’Associazione Albergatori ed imprese turistiche della provincia di Trento

onsiderate in passato quale l’ultima spiaggia per i giovani poco propensi allo studio, nel corso degli ultimi anni le scuole alberghiere del Trentino sono diventate dei veri e propri poli di eccellenza, dove vengono formati i professionisti dell’accoglienza e della ristorazione. Ad una crescita del livello formativo, che ha portato gli istituti di Rovereto, Levico Terme e Ossana ad essere dei centri di riferimento per il settore, sono infatti aumentate anche le iscri-

zioni di giovani interessati ad intraprendere una carriera in ambito turistico alberghiero, anche in relazione alle opportunità che si offrono - in Trentino, fuori provincia e nei Paesi dell’Unione europea - agli operatori qualificati del settore ed ai diplomati.

Dalla gastronomia all’arte bianca, dall’ospitalità agli specializzati nel servizio di reception, per arrivare alla qualifica di assistente alla direzione di unità ricettiva, in aggiunta agli esperti di servizio in cucina ed in sala, le due scuole offrono un ampio

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ventaglio di percorsi di formazioni in aula ed in laboratorio, pensati per andare incontro alle attitudini di ciascun studente ed alle richieste del mercato turistico. Inoltre, proprio per le caratteristiche altamente professionalizzanti dell’offerta didattica, gli istituti svolgono un’azione di contrasto alla dispersione scolastica, in sinergia con le reti locali ed in collaborazione con diversi enti del territorio.

«Le scuole professionali - spiega il Presidente dell’Associazione Albergatori ed imprese turistiche della provincia di Trento, Gianni Battaiola - rappresentano un’enorme ricchezza per il nostro territorio: non solo garantiscono una formazione di alto livello ai ragazzi, permettendo loro di possedere qualifiche e competenze per spendersi facilmente sul mercato del lavoro, ma consentono alle strutture ricettive locali di poter contare su del personale preparato ed in grado di fronteggiare le sfide quotidiane del lavoro nella ristorazione e negli hotel».

Nel triennio, gli istituti prevedono diverse qualifiche e diplomi, a seconda della durata del corso. Già nel triennio, i percorsi si differenziano in filoni differenti, a seconda del tipo di specializzazione prevista, quali operatore in accoglienza (servizio in sala e reception) e ospitalità o di gastronomia (servizio in cucina e arte bianca).

Con il quarto anno, si ha accesso ai diplomi tecnici (sempre in gastronomia e arte bianca ed in accoglienza e ospitalità), mentre il corso di alta formazione biennale, rivolto a diplomati provenienti da percorsi di formazione professionale, da scuole superiori ad indirizzo turistico oppure da giovani già inseriti nel mondo del lavoro, permette di accedere al diploma di tecnico superiore in qualità di assistente alla direzione di unità ricettiva. Ogni ambito formativo si completa con stage in aziende del territorio.

Attualmente sono circa 800 i giovani iscritti ad uno dei percorsi di formazione professionale offerto dai due isti-

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GESTOR EWS

tuti, di cui circa 500 nel triennio, 250 nelle classi quarta e solamente una cinquantina nel quinto anno. A questi, si aggiungono circa 300 ragazzi nel corso di alta formazione tecnico turistico. Il corpo docenti, invece, è composto da circa 112 persone, tra cui vi sono professionisti affermati ed esperti di ogni ambito.

«I numeri degli iscritti, purtroppo, rimangono bassi - ha commentato in merito Battaiola. - Nonostante l’altissimo livello formativo raggiunto, queste scuole rimangono ancora penalizzate da uno stigma presente nel senso comune, che le vede come scelta ultima per chi non riesce a studiare. Non si tiene invece di giusto conto le opportunità che questi istituti offrono in termini di occupazione e di crescita professionale. Come albergatori oggi facciamo fatica a trovare collaboratori preparati».

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[ 8 ] GESTOR EWS IL PERSONAGGIO

Marcello Manna, dalla passione per la cucina alla scoperta dell’arte contemporanea Il cuoco del locale “Da Silvio” di San Michele ripercorre la storia di un’opera dal valore inestimabile, a cui è legata buona parte della sua vita

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uoco raffinato, amante e custode di un’ora d’arte unica nel suo genere, Marcello Manna è uno dei professionisti più conosciuti ed apprezzati del Trentino, una vera e propria eccezione del mondo della ristorazione. Rinomato per la sua riservatezza, ma anche per la meticolosità e la ricercatezza della sua cucina, Manna è da oltre quarant’anni il titolare, assieme al fratello Nicola, del risto-

rante “Da Silvio”, a San Michele all’Adige, un locale la cui straordinarietà è stata riconosciuta una decina di anni fa da parte della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia di Trento.

Punto di ritrovo da diversi decenni per la popolazione locale, il ristorante è stato infatti pensato interamente dall’architetto. Riccardo Schweizer e dalla moglie e musa Dina, figure centrali della vita artistica e culturale

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IL PERSONAGGIO GESTOR EWS [ 9 ]

trentina e italiana del Secondo dopoguerra. Oggi, il luogo è un vero e proprio gioiello d’arte contemporanea, un’opera, ci assicura lo stesso proprietario, che “conserviamo con grande cura a beneficio dell’intera comunità”.

La storia e la singolarità del locale, assieme all’inedita passione del titolare per i prodotti di qualità e di alta cucina, ci è stata raccontata, nell’ambito di un’intervista che riportiamo per esteso, dallo stesso Manna, che ora conduce il ristorante assieme al fratello, alla moglie Laura ed ai figli Mara e Andrea.

Quando ha iniziato la sua carriera professionale e in che modo?

Il mio primo impiego quale apprendista risale al 1970, in un albergo di Venezia. All’epoca, avevo poca propensione per lo studio, ma ero intenzionato a diventare cuoco.

L’ingaggio avvenne che ero ancora quindicenne, in un hotel chiamato Europa, che contava un numero di professionisti in cucina impensabile per i nostri giorni, una brigata di 28 addetti.

Terminata l’esperienza in Veneto, durata pochi mesi, ho deciso con i miei fratelli di aprire un locale tutto nostro, nella cantina di casa (uno dei classici volti ancora presenti in tanti paesi del trentino), a Levico. Quella fu per noi la rampa di lancio per il mondo della ristorazione: iniziammo come semplice bar, per poi diventare una trattoria, dove si cucinavano molti piatti a base di pesce.

In che modo è venuto in possesso dell’attuale locale?

Nel 1972 decidemmo di cercare qualcosa che potesse

Perché decise di affidare ad un artista le sale del ristorante?

Fu una scelta quasi casuale. Tra il ’74 ed il ’76 cercavamo di capire in che modo ristrutturare il locale. Una sera prenotò l’allora senatore Bruno Kessler, che nel corso della cena chiese quando avremmo messo mano a quella che definì “una bettola”.

Gli parlammo delle nostre intenzioni e ci suggerì di contattare direttamente Schweizer. Così facemmo: lui e la moglie Dina progettarono tutto, dalle luci alle ceramiche, rendendo il locale l’attuale opera d’arte, tutelata dalla Soprintendenza dal 2008.

Un’ultima domanda: perché ritiene importante far parte di Gestor?

Ho sempre creduto nella cooperativa, di cui sono anche uno dei soci fondatori. Purtroppo, il lavoro continuo non mi permette di essere presente come vorrei, ma ogni mio acquisto passa tramite la società.

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assicurarci delle entrate anche nei mesi invernali, perché il ristorante di Levico era in attività unitamente nella bella stagione. Attraverso alcuni clienti venimmo a conoscenza della vendita dei locali in cui ci troviamo ora, aperto come ristorante nei primi anni ’60.

All’epoca eravamo tuttavia già indebitati per 15milioni di lire, e non avevamo le risorse per effettuare l’acquisto. Ci venne incontro il fornitore locale della birra, che, attraverso un contratto di acquisto quinquennale, ci anticipò la somma per saldare la caparra e bloccare lo stabile. Il lavoro iniziò da subito.

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[ 10 ] GESTOR EWS INTERVISTA

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Social network: un’occasione per lo sviluppo del mercato Sono il cardine di qualsiasi attività di promozione per le aziende

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DANIELE CELENTIN Consulente per il marketing digitale

lla ribalta delle cronache per il loro ruolo sempre più incisivo nella formazione e talvolta nella manipolazione della coscienza di massa, i social-network sono diventati nel corso degli ultimi anni una presenza costante nella vita di ciascuna persona.

Ineguagliabili in tema di comunicazione veloce e diffusione di conoscenza, se ben utilizzati questi strumenti digitali rappresentano da tempo un’occasione unica di sviluppo del mercato turistico e di crescita imprenditoriale, nonché un fatto-

re determinante nell’orientamento delle decisioni dei villeggianti per mete vacanziere e luoghi di villeggiatura. Affermatisi prima tra i giovani, sono oggi diffusi in tutte le fasce della popolazione, e, malgrado permanga una certa differenziazione in relazione all’età degli utilizzatori, con nuovi strumenti in fase di affermazione tra i giovanissimi, le informazioni veicolate attraverso le più affermate tra queste reti riescono ancora a raggiungere tutti. Si stima, del resto, che all’incirca un italiano su due possegga un profilo “social”

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INTERVISTA GESTOR EWS [ 11 ]

www.klarelinie.de

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in uno dei tanti mezzi di comunicazione istantanea presenti sul mondo del web.

«Oggi i social-network sono il cardine di qualsiasi attività di promozione per le aziende del territorio, delle piattaforme indispensabili per farsi conoscere sul mercato locale, nazionale ed internazionale», spiega Daniele Celentin, consulente per il marketing digitale. «Per il settore dell’accoglienza, e per i ristoratori - aggiunge l’esperto - la cosa migliore è affidarsi ad un reparto marketing, che sia specializzato nella produzione di contenuti adatti ad essere divulgati. Fare da sé, in questi casi, potrebbe infatti non portare ai risultati sperati, soprattutto in ragione degli ultimi studi di settore, che mostrano un interesse crescente non tanto per immagini o post statici, quanto per le immagini in movimento».

In termini di diffusione, in effetti, il

social-network più utilizzato dagli utenti rimane YouTube, mentre Facebook si pone al secondo posto, pur rimanendo affermato tra un pubblico di adulti, in età compresa tra i 30 ed i 40 o 45 anni. Sotto i vent’anni, invece, il più diffuso è Instagram, la cui immediatezza si dimostra più adatta ad un pubblico di nativi digitali. In rapidissimo declino, invece Twitter, un tempo utilizzato soprattutto dai professionisti ed oggi appannaggio unicamente di esponenti politici o di personaggio dello spettacolo oppure particolarmente in vista.

«Le statistiche - continua Celentin - mostrano che ad attrarre l’attenzione sono soprattutto i video, che rimangono il modo più semplice per veicolare un numero maggiore di informazioni. In questo senso, YouTube è il secondo motore di ricerca più utilizzato, dopo quello di Google. La scelta di cosa veicolare, poi,

www.klarelinie.de

deve essere fatta attentamente: anche un piccolo albergo oppure un ristorante può ottenere ottimi risultati attraverso l’utilizzo di un canale video, su cui i contenuti vengono postati in modo costante. A far cornice al tutto, poi, vale la pena che vi sia una pagina Facebook, in moda da attrarre ed interessare nuovi utenti».

In merito ai pericoli che si annidano all’interno dei social, il consulente ha invece specificato come non vi siano particolare problemi per esercenti ed albergatori, a patto di tenere a mente alcune regole base delle conversazioni online. «Lavorare bene online - conclude Celentin significa attirarsi anche delle critiche da utenti che, in qualità di clienti, si dichiarano insoddisfatti per i servizi ricevuti. In questo caso, è bene ricordarsi di rispondere sempre gentilmente a chi lascia un commento costruttivo, anche se non positivo, e cercare di disinnescare chi invece si pone su un piano di sterile polemica. A volte è sufficiente commentare con un’espressione di semplice ringraziamento per calmare gli animi, tenendo a mente che sul web, come del resto nella vita reale, non si vede di buon occhio chi mente oppure chi cerca di scaricare le colpe sugli altri pur di non riconoscere i propri errori».

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[ 12 ] GESTOR AR

Il caffè Gestor

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SINONIMO DI QUALITÀ

LE MISCELE Il lavoro di tostatura del caffè Gestor, come anticipato, viene effettuato a Rovereto, Stefano Andreis ci spiega come: «Ogni Torrefazione ha il suo mastro, una sorta di enologo del caffè che compone le miscele in base alla sua esperienza.

Come in molti sapranno le qualità sono due, ossia il robusta, che ha una maggiore caffeina e serve per dare consistenza e crema, e l’arabica che è a basso contenuto di caffeina perché si coltiva a 2500 metri». Dopo aver creato la miscela il caffè viene subito confezionato in sacchetti microforati, che permettono la traspirazione. Solitamente con 1 chilogrammo si riescono a servire circa 140 tazzine». Il caffè Gestor, come gli altri della Torrefazione di Rovereto, è di eccellente qualità, garantita dalla freschezza, poiché viene tostato in base al consumato. Viene proposto in tre miscele di buona qualità: la selezione rossa dal gusto dolce e della forma corposa in tazza, la selezione verde dal gusto marcato, dotata di una cremosità particolare, che agevola

CAFFÈ MADE IN TRENTINO Per avere la garanzia di un prodotto di qualità la Cooperativa si è avvalsa di una delle più antiche torrefazioni italiane con sede in Trentino, che ha saputo offrire la migliore miscela di caffè ad una attenta commissione appositamente costituita all’interno dei soci Gestor. Sono state così selezionate tre combinazioni: prodotti di qualità ad un prezzo conveniente.

Con Stefano Andreis, titolare della Torrefazione Bontadi di Rovereto, dove nasce il caffè Gestor, andiamo a scoprire qualche segreto su questo nuovo prodotto: «Anzitutto esso arriva dalla fascia equatoriale e in particolare dal Centro America, la zona qualitativamente migliore. – ci spiega – Da sempre la nostra Torrefazione punta sulla qualità, decidendo di acquistare il prodotto direttamente dalle piantagioni». Come funziona l’acquisto? «Noi anticipiamo il 50% del valore e questo permette a chi gestisce la piantagione di predisporre tutto il necessario per una produzione di

qualità, a partire dall’approvvigionamento idrico, passando per il rinnovamento delle piante e chiudendo con l’adeguata procedura di raccolta».

Come viene effettuata? «È indispensabile che si proceda manualmente, perché solo così si garantisce una qualità superiore attraverso la scelta di frutti di caffè di dimensione e maturazione opportuna. Succede che il caffè verde (ossia quello crudo) viene preso dalla pianta e poi segue un lavoro accurato che prevede la spolatura, l’essicazione all’aria e il tradizionale imbustamento nei sacchi di juta». Quindi si passa alla fase di trasporto: «Per contenere i costi – continua Andreis – esso viene effettuato via mare. Il nostro caffè approda al porto di Trieste. Il frutto che giunge nella nostra torrefazione è crudo, esso viene portato nei nostri magazzini dove viene conservato a temperatura costante in un clima secco, per evitare che subisca umidità e condense prima della lavorazione».

una lunga permanenza al palato dell’aroma, la selezione decaffeinato dal gusto delicato e persistente al palato per lungo tempo grazie ai valori prevalenti dei caffè Indiani che caratterizzano questa miscela.

espresso protegge infatti il fegato da malattie gravi come la cirrosi epatica e il tumore, soprattutto quando il soggetto è ad alto rischio per queste patologie perché, ad esempio, consuma molti alcolici. La buona notizia arriva dalla revisione di una serie di studi che hanno avuto, negli anni, come protagonista la bevanda più amata dagli italiani.

Un compendio di risultati presentato durante l’incontro «La terapia delle malattie epatiche» da Alessandra Tavani, che ha condotto lo studio con Carlo La Vecchia, entrambi dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano.

LA REGOLA DELLE 5M «Per avere un caffè di qualità – spiega Andreis - non basta avere un’ottima miscela. È indispensabile che il barman abbia una minima conoscenza delle procedure da seguire. Vale la regola delle 5 M, ossia una buona miscela, giusta mano nella creazione della miscela, una macinatura, una macchina funzionale, anche un’opportuna manutenzione della macchina, altrimenti si rischia di rovinare tutto il lavoro a monte». Aspetto da sottovalutare per quanto riguarda Gestor è il servizio di assistenza, che permette agli acquirenti di poter avere le stesse tutele e garanzie di un cliente di torrefazione.

PROTETTORE DEL FEGATO Il caffè non fa male, anzi fa addirittura bene. Una tazzina di

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[ 14 ] GESTOR EWS

Gestormarket: istruzioni per l'uso La piattaforma e-commerce della cooperativa Gestor è ora online a disposizione di soci e di utenti

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rmai da qualche settimana il portale GestorMarket è disponibile online e offre ai soci l’opportunità di raggiungere con un click i negozi dei fornitori Gestor, garantendo loro la convenienza di sempre unita all’innovazione e alla praticità di uno strumento tecnologico e all’avanguardia.

Dalla piattaforma www.gestormarket.it, accedendo con le stesse credenziali personali utilizzate per scaricare abitualmente i documenti contabili, il socio può fare i suoi acquisti individuando i prodotti attraverso mol-

teplici criteri di ricerca: per gruppo merceologico, per fornitore, per nome del prodotto, per codice articolo. I prodotti possono essere aggiunti al carrello virtuale selezionandone la quantità direttamente dal box di visualizzazione rapida; per conoscerne le specifiche, è sufficiente cliccare sull’immagine ed entrare nella scheda tecnica dell’articolo.

Il carrello, che può essere riempito con prodotti selezionati da negozi diversi, automaticamente fornirà un subtotale per ogni fornitore e invierà, al termine della sessione di shop-

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GESTOR EWS

ping, una copia dell’ordine divisa per azienda fornitrice.

Il sistema di e-commerce fornisce al socio un puntuale riepilogo della spesa affettivamente sostenuta evidenziando sia il prezzo unitario che il prezzo per confezione di ogni singolo articolo; messaggi di allert, dove previsti, compariranno per chiarire gli eventuali minimi d’ordine imposti e le possibili spese di spedizione applicate; al socio verranno fornite anche le informazioni relative ai tempi di consegna.

Per facilitare e snellire il processo legato agli acquisti, GestorMarket offre agli utenti registrati l’opportunità di creare liste personalizzate con gli articoli preferiti e, ipotizzando l’esigenza di programmare una spesa ricorrente e sempre uguale, il sistema consente di replicare un ordine passato già evaso senza la scomodità di ricercare ogni volta gli stessi prodot-

ti, semplicemente utilizzando la funzione “copia gli articoli nel carrello”.

GestorMarket propone le funzionalità tipiche di un e-commerce evoluto offrendo agli utenti le innegabili facilitazioni che derivano dal suo utilizzo e in più mette a disposizione dei soci tutti i vantaggi che sono prerogativa della Cooperativa stessa, in un unico spazio virtuale, articolato ma intuitivo e user-frindly.

Se da un lato, attualmente, GestorMarket si rivolge principalmente ai soli soci Gestor, dall’altro lato rappresenta una vetrina di prodotti estesa e ricchissima anche per tutti gli utenti non soci che potranno consultarla -senza visualizzare i listini e

Da sempre al vostro servizio

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le offerte riservate- e sfogliarla come un vero e proprio catalogo di prodotti e di servizi.

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GESTOR EWS

HOTEL STAGING Una opportunità per piccole e medie strutture

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mercato turistico alberghiero è oggi più che mai contraddistinto da una elevata competitività e gli operatori si trovano a fronteggiare, da un lato una clientela sempre più complessa ed esigente, dall’altro una crisi economica del settore, con flussi di turisti sia stranieri che domestici in calo. La gestione delle strutture ricettive richiede sempre più una raffinata preparazione alberghiera ed una sapiente gestione delle leve del marketing.

Cosa può fare l’HOTEL staging per valorizzare gli asset alberghieri? Innanzitutto: cos’è l’HOTEL staging?

Come per l’home staging, si tratta di un efficace strumento di marketing, ovviamente non l’unico, utilizzato per migliorare la percezione dell’azienda alberghiera. Azienda intesa come complesso di beni, spazi, strutture, risorse umane, ecc. in grado di produrre servizi legati all’ospitalità, al fine di ottenere un miglior ROI (return on investment). Per valorizzare un albergo bisogna intervenire sul complesso dei beni atti a produrre i “servizi di ospitalità”. Questi dovranno risultare vendibili per attrarre il maggior numero di potenziali clienti, al fine di incrementare il tasso di occupazione (e possibilmente di soddisfazione!) ed il margine di contribuzione dei singoli servizi (incremento di prezzo legato ad un incre-

mento della qualità). Vendere meglio i servizi alberghieri porterà ad un incremento del fatturato e di conseguenza del valore dell’albergo.

Un elemento determinante sarà la percezione che il cliente finale ha dell’albergo al momento della scelta, (che di norma avviene a distanza tramite catalogo, agenzia viaggi, web, raccomandazioni e segnalazioni...) percezione che scaturirà sia da fattori razionali, (tipicamente analisi del rapporto qualità-prezzo dei servizi offerti) che da fattori emozionali. E’ proprio su questi ultimi che l’HOTEL staging può intervenire con efficacia, spostando l’attenzione dal prodotto “albergo” al “consumatore finale”, progettando e creando per lui una positiva e globale esperienza di consumo, che inizia con il momento della PRENOTAZIONE e si conclude con il check-out dall’hotel.

Il secondo fondamentale step al quale l’hotel stager dovrà prestare grande attenzione è quello di non creare un disallineamento tra la qualità comunicata, (fotografie e descrizioni di luoghi e servizi offerti) e la qualità percepita al momento dell’effettivo consumo dei servizi alberghieri.

L’ospite in base a quanto visualizzato sul web, o su qualsiasi altro veicolo pubblicitario, crea nel suo immaginario delle precise aspettative che non

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devono essere disattese al momento dell’erogazione del servizio alberghiero. Un cliente non soddisfatto, con ogni probabilità, andrà ad incrementare le recensioni negative, in particolare sul web (social network, siti comparatori di prezzi, ...) con tutte le conseguenze facilmente immaginabili in termini di caduta di immagine e di appetibilità della struttura alberghiera.

L’intervento di HOTEL staging deve seguire un progetto coerente con gli obiettivi di valorizzazione prefissati ed il budget economico destinato e possibilmente coinvolgere l’intera struttura. Seguendo una sorta di “percorso ideale” il progetto analizzerà i differenti ambienti dell’HOTEL, (sia di uso comune che privato) dalla hall di ingresso alle camere, senza trascurare corridoi, ascensori, locali di passaggio e sale comuni. Il coinvolgimento del personale addetto potrebbe essere un ulteriore tassello per un’ottimale valorizzazione.

In questo quadro il coinvolgimento del personale addetto alle pulizie nel mantenere la presentazione degli ambienti simile a quella rappresentata nei mezzi pubblicitari risulta essenziale: asciugamani e welcome kit disposti sul letto o nel bagno, coperture effettuate secondo un disegno preciso, luci sapientemente posizionate ed accese, tendaggi opportunamente drappeggiati per incorniciare scorci o panorami piacevoli, profumazione degli ambienti... il tutto per fornire un’esperienza multisensoriale.

Un intervento di HOTEL staging deve operare soprattutto a livello emozionale per produrre non solo il cosiddetto “colpo di fulmine”, ma quello che gli esperti chiamano engagement. L’engagement è la creazione di legami e vincoli “emozionali” positivi con gli ospiti ed opera al fine di far ricordare al cliente l’esperienza del soggiorno, trasformandolo in un ulteriore elemento di promozione della struttura ricettiva.

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[ 18 ] GESTOR EWS FOCUS

© Adobe Stock - slavun

L’auto elettrica è il futuro: si prevede una forte espansione del settore 20 milioni di euro dalla Provincia per il finanziamento all’acquisto di veicoli e alla sistemazione di colonnine della auto “plug-in”

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ING. PAOLO SIMONETTI Energy manager

razie al nuovo Piano per la mobilità sostenibile provinciale, approvato lo scorso settembre, si moltiplicano le opportunità per privati e aziende che intendono avvicinarsi al mondo dell’elettrico, acquistando nuovi veicoli ad impatto ambientale nullo oppure contribuendo ad ampliare la rete delle colonnine di ricarica sul territorio. In pochi mesi, diversi cittadini, tra cui diversi esercenti ed albergatori locali, hanno approfittato degli incentivi per abbandonare una

volta per tutti le auto a combustibile fossile oppure per proporre alla propria clientela un servizio aggiuntivo, in vista della grande diffusione dei mezzi elettrici tra i turisti provenienti dal Nord Europa.

Sebbene il mercato dell’elettrico sia ancora agli albori, e per il momento i veicoli ibridi sembrano raccogliere maggiore adesione tra la popolazione, l’amministrazione trentina prevede un’espansione significativa del mercato nell’arco di pochi anni, soprattutto in relazione all’immissione di

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FOCUS GESTOR EWS [ 19 ]

Simonetti, in che modo la Provincia intende promuovere la mobilità elettrica nel corso dei prossimi anni?

Attualmente ci si sta muovendo su diversi piani, che riguardano rispettivamente il finanziamento all’acquisto di veicoli, alla sistemazione di colonnine o “wall-box” per la ricarica della auto “plug-in” (ovvero dotate di presa per la ricarica senza l’ausilio di motore termico). L’obiettivo dichiarato è spostare progressivamente gli automobilisti dai motori a combustione interna a quelli elettrici, abbattendo le emissioni inquinanti in atmosfera. Per fare ciò, sono stati stanziati 20milioni di euro.

Come funzionano i finanziamenti e chi può richiederli?

L’incentivo può essere richiesto da

privati e aziende nel momento in cui avviene l’acquisto dell’automobile o del motoveicolo. Per l’auto a motore elettrico viene concesso un contributo di 4mila euro, a cui se ne aggiungono duemila nelle concessionarie convenzionate. Per i veicoli ibridi, invece, si parla di 4mila euro di finanziamento complessivi per i privati, 6mila per le aziende. Per i “wall-box” domestici, invece, la questione è differente, ed il contributo viene erogato contattando direttamente gli uffici dell’Apiae (Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche).

Nel corso degli ultimi mesi, alcuni albergatori e ristoratori hanno istallato delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Chi è interessato può contribuire a migliorare la rete provinciale?

Sì, decisamente. La Provincia conta di quadruplicare nell’arco di pochi anni il numero di stalli per la ricari-

HOTEL 4.0

© Adobe Stock - electriceye

nuovi modelli da parte delle principali case automobilistiche internazionali. Ne è convinto anche l’ingegnere Paolo Simonetti, coordinatore del settore dell’energia della Provincia di Trento specializzato in materia di risorse energetiche.

ca elettrica, portandoli dalle attuali 70 a circa 300 unità. Gli investimenti nel settore avvengono soprattutto da parte di alcune aziende specializzate nell’energia elettrica, che forniscono apparecchiature apposite a chi è interessato. Alcune case automobilistiche, come Tesla, provvedono a consegnare gratuitamente le colonnine a chi ne fa richiesta. Recentemente è stata approvata, infine, una delibera che prevede per le aziende trentine incentivi similari a quelli per i privati, con aumento progressivo del contributo in relazione al numero di veicoli acquistati.

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NOVITÀ GESTOR EWS [ 21 ]

Parliamo di ... Manutenzione in cucina

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na cucina professionale, per essere sempre al top delle prestazioni, al pari di una autovettura deve essere regolarmente sottoposta a manutenzioni e revisioni periodiche. Questo non solo per motivi di efficienza, ma anche per precisi obblighi di carattere igienico sanitario e di sicurezza. Ecco quindi dei suggerimenti per alcuni controlli da eseguire almeno annualmente da sé o tramite personale tecnico specializzato.

gradi di protezione da polveri ed acqua che è sempre necessario conoscere (grado di protezione IP) Riguardo ai forni trivalenti, fare molta attenzione, nelle versioni a gas, a controllare la camera di combustione (che inevitabilmente dopo qualche anno necessita di essere sostituita). Ad esempio, mai cuocere alimenti utilizzando alcool, come le pere al teroldego , perché esiste, in un forno difettoso, il pericolo di esplosione.

Impianti frigoriferi • Pulizia dei condensatori (il componente esterno all'apparecchio atto allo scambio di calore) da polvere e grassi per non perdere efficienza frigorifera e non rischiare la rottura del gruppo compressore.

• Controllo delle guarnizioni delle porte, per evitare dispersioni di temperatura e continua formazione di brina sull'evaporatore interno. Questo causa perdita economica e calo prestazioni.

• Ricordarsi di effettuare, dove necessario per le caratteristiche dell'impianto, le comunicazioni di legge al registro F Gas.

Macchine ausiliarie Capitolo molto importante perché alcune giuste informazioni salvano le macchine nel tempo e non producono costosi fermi macchina. Alcuni esempi : Nella confezionatrice Sottovuoto, controllare almeno mensilmente e sostituire regolarmente l'olio della pompa idraulica, che durante l'uso si mescola a liquidi e farine dei prodotti. L'inosservanza causa la costosa sostituzione della pompa stessa.

Sulla affettatrice, eseguire dei controlli di affilatura della lama (quanti conoscono davvero la corretta procedura?), di oliatura (mai con olio ad uso alimentare!), di tensionamento della cinghia e non ultimo, sul corretto funzionamento della manopola di regolazione dello spessore di taglio.

Ricordarsi di controllare e cambiare l'olio degli ingranaggi del tritacarne, per evitare di dover portare la macchina in manutenzione con gli ingranaggi usurati prima del tempo.

Impianto aspirazione aria Importantissimo tenere l'impianto (cappa, filtri, canali e motore) regolarmente puliti per evitare catastrofici incendi.

Una fiamma che si genera in un condotto sporco di grassi diventa difficilmente arrestabile. Esistono a riguardo dei sistemi per pulire gli impianti senza smontare le tubazioni.

Inoltre, le pale del ventilatore, se unte, perdono efficienza e riducono anche del 50 % la portata d'aria. Effettuare il tensionamento delle cinghie del motore e verificare che l'estrazione di aria sia bilanciata con una quasi pari immissione di aria dall'esterno (preventivamente riscaldata).

© Adobe Stock - Elnur

Tavoli e altri arredi Tavoli e lavatoi vanno sempre sanificati con detergenti adatti, per evitare danni irreparabili (vedi ad esempio erronea pulizia dei pavimenti con acido muriatico che causa arrugginimento delle superfici inox). Mai pulire con prodotti abrasivi e strofinare sempre nel senso della satinatura.

Controllare la stabilità regolando i piedini o lo scorrimento di porte e cassetti lubrificando le guide telescopiche degli stessi, e verificare la tenuta della rubinetteria sostituendo le guarnizioni.

Cottura I piani cottura, siano essi alimentati a gas oppure elettrici, vanno puliti e controllati quantomeno all'inizio di ogni stagione. Un guasto in utenza può causare costi elevati ed improvvisi, quanto spiacevoli, cambi di menù. Evitare l'uso scorretto di dannosissimi getti d' acqua durante le pulizie, perché la maggioranza degli apparecchi è costruita con

Ultimo punto, ma non per importanza, riguarda le manutenzioni ordinarie e straordinarie, tanto care se legate a contratti di affitto di immobili, da tenere in considerazione, se non specificate, per evitare malintesi tra locatore e conduttore.

A cura di Stefano Tonini Tonini Grandi Impianti - Trento

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[ 22 ] GESTOR EWS

RistorEs - L'economia Solidale al Ristorante

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razie a una collaborazione con il Tavolo dell'Economia Solidale Trentina (vedi box) per i soci di Gestor è ora possibile acquistare, tramite la piattaforma GestorMarket, prodotti dell'Economia Solidale trentina, ossia prodotti alimentari di filiera trentina che coniugano sostenibilità ambientale e sociale. Nell'apposita sezione di GestorMarket dedicata all'Economia Solidale, i soci Gestor possono infatti acquistare prodotti di filiera trentina certificati biologici (verdure, latticini, pollame, uova, gelati, amari, vini, erbe aromatiche, peperoncini, trasformati di frutta e verdura...) e della cooperazione sociale (trasformati di verdure e sciroppi di frutta).

I PRODUTTORI DI RISTORES

La ristorazione sostenibile in Provincia di Trento Anche se più lentamente, anche nella ristorazione la richiesta da parte dei consumatori, e l'attenzione dei ristoratori, verso l'uso di prodotti locali ambientalmente e socialmente responsabili sta crescendo, in un'ottica di offrire una ristorazione legata ai prodotti e alla socialità del territorio.

Nel tentativo di incentivare una ristorazione sostenibile, la Provincia di Trento nel 2011 ha dato vita a uno dei primi esempi in Italia di accordo volontario “di sistema” tra ristoratori “sostenibili”, denominato "Ecoristorazione Trentino" (www.ecoristorazionetrentino.it). Il progetto mira a incrementare e a evidenziare la qualità ambientale della ristorazione trentina, assegnando un marchio a quelli che dimostrano di attuare azioni per la riduzione del loro impatto sull'ambiente. Nell'ottica di rafforzare questo percorso sulla ristorazione sostenibile la Cooperativa Gestor e il Tavolo dell'Economia Solidale Trentina nel 2018 hanno avviato un progetto sperimentale volto a facilitare l'acquisto di prodotti trentini, principalmente biologici, da parte di alberghi e ristoratori, tramite l'utilizzo della piattaforma di e-commerce GestorMarket.

PRODUTTORE

PRODOTTI

SEDE

Ecoidea Sas di Loris Cimonetti & C

Amari, sciroppi e acque aromatiche

Mori

Az. Agr. Recchia Stefano

Uova di gallina e anatra

Segonzano

Az. Agr. Maso Redont

Farine di mais, frumento, farro e patate

Lomaso

Az. Agr. Maso Stablum

Formaggi vaccini

Vermiglio

TREBI sas

Gelati artigianali certificati AIC

Trento

Biotrota Dolomiti di Dellantonio Renato

Trote e salmerini, sviscerati, filetto e affumicati

Predazzo

Az. Agr. Maso al Sole

Uova di gallina e polli

Civezzano

Az. Agr. La Sorgente

Succhi di frutta, aceti, composte

Spormaggiore

Az. Agr. Fattoria Rendena

Latte, formaggi e yogurth vaccini

Giustino

Az. Agr. Giuliano Micheletti

Vini

Trento

Baldensis

Erbe aromatiche e fiori eduli essiccati, infusi di erbe officinali, insaporitori, oli e sali aromatizzati alle erbe

Brentonico

Az. Agr. Maurizio Zanghielli

Peperoncini essiccati, mostarde e composte piccanti

Mori

Az. Agr. Ivo Gelmini

Crauti, creme vegetali, verdure sott’olio, succhi d’uva, bevande frizzanti, sciroppi, girdiniere

Mori

Terre Altre Società cooperativa sociale agricola

Mostarde, sciroppi e creme di verdura

Castello di Fiemme

Orticoltura Pedergnana Patrizia

Verdure

Pejo

GestorMarket e l'Economia Solidale Trentina Grazie a questa collaborazione, il Tavolo dell'Economia Solidale Trentina ha potuto inserire tra i fornitori presenti in GestorMarket una nuova referenza dedicata esclusivamente ad aziende trentine che aderiscono volontariamente a un percorso di responsabilità sociale di impresa coordinato dal Tavolo dell'Economia Solidale Trentina.

Attualmente sono presenti nella sezione dedicata all'Economia Solidale una quindicina di aziende trentine (vedi box), che aumenteranno nel corso dei prossimi mesi per assicurare una sempre più ampia offerta di prodotti.

La collaborazione con Slow Food Quando si parla di ristorazione “sostenibile” non è possibile non ricordare il lavoro che Slow Food (www.slowfood.it) sta svolgendo da diversi anni su tale argomento. Ecco perché il Tavolo dell'Economia Solidale ha voluto coinvolgere nel progetto “RistorES” anche Slow Food Trentino-Alto Adige: ai cuochi che utilizzeranno la piattaforma GestorMarket per acquistare prodotti dell'Economia Solidale trentina verrà offerta una formazione gratuita sulla ristorazione sostenibile, e su come utilizzare prodotti di stagione locali, a opera dei cuochi di Slow Food

L'ECONOMIA SOLIDALE TRENTINA La Provincia di Trento ha approvato, e finanzia, una legge volta a promuovere l'Economia Solidale e la Responsabilità Sociale d'Impresa (LP 13/2010). Si tratta di una legge volta a promuovere quelle attività economiche che hanno un'attenzione particolare verso l'ambiente e la persona: agricoltura biologica, finanza etica, welfare di comunità, mobilità sostenibile, commercio equo e solidale, software libero, bioedilizia, risparmio energetico e turismo responsabile. Dal 2014 la legge è operativa grazie all'istituzione del Tavolo dell'Economia Solidale Trentina e della sua Segreteria, che ha fissato i criteri per la partecipazione a tale percorso: uso di prodotti ecologici, inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, acquisto reciproco di prodotti dell'Economia Solidale... Maggiori informazioni su www.economiasolidaletrentina.it Per maggiori informazioni sul progetto “RistorES – L'Economia Solidale al Ristorante”: segreteria@economiasolidaletrentina.it

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[ 24 ] GESTOR EWS RUBRICA LEGALE

© Adobe Stock - Monkey Business

Responsabilità della società e responsabilità dei soci Ecco cosa prevede la legge

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GIACOMO BERNARDI Avvocato

a disciplina sulla responsabilità patrimoniale in ambito societario è tema di grande interesse per piccoli e grandi imprenditori, considerate le ricadute sia di carattere privato, sia sul patrimonio personale che possa comportare l’assunzione di determinate obbligazioni a seconda della tipologia societaria utilizzata.

Ci siamo rivolti all’avvocato Giacomo Bernardi, esperto in diritto societario, recupero crediti ed appalti, per comprendere nel dettaglio quanto previsto in merito alla responsabilità individuale, cui possano incorrere i soci in relazione alla diverse forme

societarie. «Anzitutto - precisa il professionista - va definito esattamente il fondamento di ogni società: ovvero la presenza di un contratto attraverso cui una o più persone conferiscono beni e servizi per l’esercizio in comune di un’attività economica allo scopo di dividerne gli utili».

Avvocato, definiamo il perimetro in cui ci muoviamo.

Parlando ad imprenditori, ovvero, secondo la definizione del Codice civile, a coloro che esercitano professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi e che, per

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RUBRICA LEGALE GESTOR EWS [ 25 ]

quanto qui di interesse, tale attività la esercitano in forma societaria, si considerano qui le società che, aventi ad oggetto un'attività commerciale, devono necessariamente costituirsi nelle forme regolate dai Capi III e seguenti del Titolo V, Libro V del Codice civile: società di persone e società di capitali.

In genere, è utile sottolineare come vi sia un diverso regime di responsabilità patrimoniale dei soci a seconda dell’appartenenza ad un tipo di società, piuttosto che ad un altro. I soci delle società di persone (quali le Snc o le Sas), ad esempio, rispondono in modo differente rispetto alle società di capitali (Spa, Srl, Sapa). Questa è un’importante precisazione, in quanto a seconda delle diversa tipologia di società possono dipendere tutta una serie di conseguenze.

per contro la responsabilità dei soci accomandanti limitata alla quota conferita. Vale qui la pena sottolineare come i soci accomandanti, per evitare di assumere una responsabilità piena, debbano evitare di ingerirsi nella gestione sostanziale della società (assumere decisioni, trattare con terzi, prestare garanzie, etc).

Un comportamento differente potrebbe invece assimilarli ad un accomandatario di fatto, esponendoli dal punto di vista della aggredibilità del loro patrimonio personale.

Ci faccia qualche esempio.

Per le Società in nome collettivo (Snc), il concetto fondamentale circa il regime di responsabilità è tutto racchiuso nell’articolo 2291 del Codice civile, in cui si specifica come tutti i soci rispondano solidalmente ed illimitatamente per le obbligazioni sociali. Ciò significa che i soci rispondono anche con i beni personali dei debiti contratti dalla società e che ogni diversa regolamentazione interna non incide rispetto a terzi. Gli eventuali creditori sociali, tuttavia, prima di agire nei confronti dei soci debbono procedere ad escutere il patrimonio sociale.

Nella Società in accomandita semplice, i principi detti sopra (valevoli per i soci delle società di persone) si riferiscono unicamente ai soci accomandatari, rimanendo

Le società di capitali, essendo dotate di personalità giuridica, rispondono invece delle proprie obbligazioni tramite il patrimonio dell’ente e non dei singoli associati. Pertanto si dice che godano di autonomia patrimoniale perfetta. Un’eccezione all’autonomia patrimoniale perfetta si ha nel caso di insolvenza di una Srl, qualora le obbligazioni sociali siano sorte in un periodo in cui tutte le quote siano appartenute ad un’unica persona e non siano stati regolarmente effettuati i conferimenti o le prescritte comunicazioni e pubblicità sul registro imprese. Un’altra eccezione la si ha nella Società in accomandita per azioni (Sapa), in cui i soci accomandatari rispondono alla stessa stregua degli accomandatari della società in accomandita semplice.

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Responsabile Trentino Alto Adige: De Monte Giuliano tel. 348.4523979 Agenti Alto Adige: Cicconi Sandro tel. 335.7907484, Dal Magro Luca tel. 338.5679870, Panetta Pasquale tel. 338.9991903 Agente Trentino: Fedrigoni Dario tel.349.5377348 Agente Trentino/Lago di Garda: Becchi Paolo tel. 339.5254332 Agente Primiero: Scopel Marino tel. 338.6057230 Agente Cortina d’Ampezzo: Paier Rolando tel. 340.5210373

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[ 26 ] GESTOR EWS ANGOLO FISCALE

© Adobe Stock - Andrey Popov

La scheda carburante e la fatturazione elettronica

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on il 1° gennaio 2019 i soggetti passivi IVA che effettuano rifornimento presso gli impianti stradali di distribuzione potranno documentare gli acquisti solo attraverso la fatturazione elettronica, così come previsto dal D.l. n. 79/2018.

Ricordiamo che per fattura elettronica intendiamo un documento digitale che mantiene tale formato dall’emissione fino alla conservazione e deve possedere i seguenti requisiti: • autenticità dell’origine; • integrità del contenuto; • leggibilità nel tempo.

A CURA DI Claudio Della Pietra

Ma fino al 31 dicembre 2018 come possiamo procedere?

Finalmente hanno chiarito che fino al 31 dicembre 2018, per la deducibilità dei costi e la detraibilità dell’IVA, farà fede ancora la scheda carburante oppure gli estratti conto rilasciati dagli operatori (ad esempio ENI) mediante le loro carte elettroniche, fermo restando l’obbligo del pagamento attra-

verso mezzi tracciabili che il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 4 aprile 2018 ha elencato, e sono: • assegni bancari e postali, circolari e tradizionali, nonché vaglia cambiari e postali; • addebito diretto (SDD); • bonifico bancario o postale; • bollettino postale; • carte di debito (impropriamente chiamate in Italia carte bancomat), carte di credito; • tutti gli altri strumenti elettronici disponibili che consentano l’addebito in conto corrente.

Gli strumenti di pagamento sopra riportati se in un primo momento sembravano valere solo per la detraibilità dell’IVA, con il provvedimento del 4 aprile 2018 sono stati ritenuti idonei sia per la deducibilità del costo che per la detraibilità dell’IVA, sempre nei limiti che riportiamo nelle tabelle sottostanti:

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ANGOLO FISCALE GESTOR EWS [ 27 ]

• Deducibilità costi

100%

80%

Società e ditte indiviAgenti e rappresentanti duali, per autocarri pari di commercio o maggiori di 35 quintali e veicoli strumentali all’attività*

70%

20%

Veicolo affidato a un dipendente per la maggior parte del periodo di imposta

Professionisti società e ditte individuali che utilizzano il veicolo in modo promiscuo

* Ricordiamo che il mezzo usato dagli albergatori per il trasporto dei turisti da e per gli aeroporti o sulle piste da sci rientrano nella deduzione del 20%, così come chiarito dalla Commissione Finanze relativamente all’interrogazione parlamentare del 5-09338 del 3.8.2016 (vedere articolo Gestor News 2° quadrimestre 2016).

• Detraibilità IVA

100%

40%

Per autocarri pari o maggiori di Uso promiscuo (per attività e 35 quintali e agenti e rappresen- uso personale) tanti

40% Veicolo affidato a un dipendente per la maggior parte del periodo di imposta

Potrebbe capitare il caso in cui l’autoveicolo sia utilizzato dall’amministratore o dal dipendente in nome e per conto dell’azienda e che ne sostenga i costi per il rifornimento; in questi casi è possibile che si verifichino le seguenti situazioni: 1° caso - L’amministratore o il dipendente paga direttamente con i mezzi di pagamento dell’azienda (carta di credito, di debito o carta del distributore): in questa ipotesi non ci sono problemi. La normativa fa riferimento a quanto previsto per le aziende; 2° caso – L’amministratore o il dipendente paga direttamente con mezzi propri e poi chiede il rimborso all’azienda: in questa ipotesi (vedere circolare n. 8/E del 2018) l’amministratore o il dipendente devono utilizzare mezzi di pagamento tracciabili personali e l’impresa dovrà restituire il danaro all’amministratore o al dipendente sempre con mezzi tracciabili, ad esempio bonifico bancario: nel caso questo non accadesse, il costo diventa indeducibile e l’IVA indetraibile.

Esonero dalla tenuta della scheda carburante I soggetti passivi IVA che effettuano i rifornimenti unicamente con mezzi di pagamento elettronici e, riteniamo, anche con i mezzi di pagamento tracciabili, elencati nel provvedimento n. 73203 del 4 aprile 2018, sono esonerati dalla tenuta della scheda carburante (vedere D.l. n. 70/2011). A tal proposito è utile riportare quanto scritto nella circolare Assonime n.

17/2018 in cui si evidenzia che: ” in ragione dell’obbligo di pagamento del carburante con strumenti tracciabili, in vigore dalla scorso 1° luglio, l’utilizzo della scheda carburante ai fini della deducibilità e detraibilità fiscale viene considerato superfluo”.

Riferimenti normativi

• Decreto legge n. 70 del 13 maggio 2011 (abolizione compilazione scheda carburante); • Provvedimento direttore Agenzia Entrate del 4 aprile 2018 (individuazione dei mezzi di pagamento ritenuti idonei ai fini della detrazione di imposta); • Circolare n. 8/E del 30 aprile 2018 (novità in tema di fatturazione e pagamento delle cessioni di carburante); • Decreto legge n. 79 del 28 giugno 2018 (proroga dei termini della fatturazione elettronica per le cessioni di carburante); • Circolare n. 13/E del 2 luglio 2018 (ulteriori chiarimenti in tema di fatturazione elettronica); • Circolare n. 17/2018 Assonime (associazione fra le società italiane per azioni) (cessioni di carburante e fatturazione elettronica).

Siti di interesse

• https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Normativa+e+Prassi/Provvedimenti/2018/Aprile+2018+Provvedimenti/ • https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/nsilib/nsi/normativa+e+prassi/provvedimenti/2018/aprile+2018+provvedimenti/provvedimento+04042018+mezzi+pagamento/PROVVEDIMENTO+N_73203+DEL+04-04-2018.pdf • https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/4317cf9a-72d6-43ff-8517-eec5a10da1fe/Circolare_N_8_30042018.pdf • https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/nsilib/nsi/normativa+e+prassi/circolari/archivio+circolari/circolari+2018/luglio+2018/circolare+n+13+del+02+luglio+2018/Circolare_13_02072018.pdf

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IL PRODOTTO GESTOR EWS [ 29 ]

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La riscoperta dell’orzo apre nuovi orizzonti Una vera e propria miniera d’oro di benefici per la salute, ma anche di sapori, di tradizioni e di mercato

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he sia perlato oppure integrale, decorticato o solubile, negli ultimi anni l’orzo è diventato uno dei prodotti più ricercati sul mercato alimentare, grazie alle molteplici proprietà benefiche che lo contraddistinguono e per il bassissimo contenuto lipidico.

Il più antico tra quelli presenti ancora oggi nella nostra dieta - conosciuto ed elogiato addirittura da Ippocrate - il cereale è stato protagonista di un vero e proprio boom di mercato, ed è spesso consigliato per un’alimentazione salutare ed equilibrata. Con l’estate, inol-

tre, l’orzo rappresenta non solo una gustosa e salutare alternativa al riso ed alla pasta nelle giornate più afose, da gustare assieme a verdura di stagione, ma anche una preziosa fonte di sali minerali, potassio, calcio e ferro.

Per quanto concerne, invece, gli effetti sull’organismo, il cereale è una vera e propria miniera d’oro di benefici, contrastando il gonfiore addominale e aiutando la regolazione dell’intestino, favorendo l’abbassamento della glicemia e il controllo del colesterolo, aiutando a contrastare le infiammazioni dell’apparato

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gastrointestinale e di quello urinario e favorendo la digestione nei bambini e negli anziani. Il suo impiego è consigliato anche per riprendersi da una convalescenza e, grazie all’alto contenuto di minerali, anche per reintegrare le forze dopo dell’attività fisica intensa.

Le tipologie reperibili in commercio sono differenti, anche se l’orzo perlato, maggiormente raffinato, reperibile in commercio e riconoscibile, dato il colore bianco perla.

Negli ultimi tempi, tuttavia, in risposta alla grande richiesta da parte della popolazione, si è diffuso nei negozi e nelle botteghe specializzate anche il cereale integrale, che necessita un ammollo di un’intera giornata prima di essere impiegato in cucina. In larga crescita anche il decorticato - blandamente raffinato a livello industriale - quale via di mezzo tra la variante perlata e quella integrale.

Ottimo per insalate e zuppe, in Trentino l’orzo, ingrediente base del tipico piatto invernale, l’orzotto, sta vivendo una stagione di rinascita, dopo essere caduto in disuso.

Negli agricoltori locali, in particola-

re quelli di montagna, si sta infatti diffondendo un certo interesse, assieme ad altri cereali un tempo diffusi su larga parte del nostro territorio. In Valle del Laghi come in Primiero, alcuni giovani imprendi-

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Ingredienti per 2 persone: • ½ cipolla piccola • ½ carota • 1 gamba sedano • 1 foglia alloro • ¼ bicchiere vino bianco MATTIA PIFFER Chef dello Scrigno del Duomo

• 20 g pancetta • 2 cucchiai olio extravergine del Garda • 1 dado burro • Trentingrana • Caprino morbido • Camomilla in polvere • Orzo 200 g

Orzo risottato con profumo di camomilla, caprino ed erbe

Procedimento: Tagliare a cubetti carote, sedano e cipolla. Dorare in pentola con olio extravergine e pancetta, aggiungere l’orzo e sfumare con vino bianco.

Aggiungere gradualmente brodo vegetale e far cuocere per 30 minuti fino a quando risulterà asciutto. Togliere dal fuoco e mantecare con burro e Trentingrana.

Disporre sul piatto, spolverare di polvere di camomilla. Guarnire con fiocchi di caprino e ciuffi di erbe aromatiche come aneto, dragoncello, erba cipollina.

© foto Tonina

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