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Un problema… scottante

Dalla fine del mese di giugno un gruppo di elicotteri HH-3F del 15° Stormo opera in teatro iracheno, nell’area indicata quale “the hottest spot in the world”. In effetti, le capacità di uomini e mezzi ivi rischierati sono messi a dura prova da temperature frequentemente al di sopra dei 50°C all’ombra. Fortunatamente il personale ormai non ci fa più caso, tanto è preso dalle delizie del luogo (sandstorm, topi, scorpioni, pipistrelli, ecc.: il classico villaggio vacanze!). Anche i gloriosi “Pelican” si comportano bene, a loro agio come dieci anni or sono tra le dune somale. Stavolta però, nel vano elettronico degli HH–3F si superano abitualmente i 70°C, e qualche apparato ha mostrato di non gradire… E’ il caso delle radio multibanda SRT651- HQ, apparato largamente diffuso in F.A., che, superati gli 85°C va in protezione, impedendo di fatto le comunicazioni. Tale condizione, anche a causa del normale riscaldamento dell’apparato durante il proprio funzionamento, è raggiunta talmente spesso da costringere i piloti a minimizzare le comunicazioni radio, e ad effettuare continui spegnimenti e riaccensioni degli apparati nel tentativo di farli “raffreddare”. Poteva questa situazione perdurare a lungo? Certo che no: ecco l’italico ingegno, personificato nel Maresciallo 2^ Classe Elettronico Impianti di Bordo Antonino Cecala da Trapani – 82° Centro Combat S.A.R.. Egli, quale addetto alla manutenzione della Sezione Efficienza Aeromobili del 6° R.O.A. di Tallil, ideava e realizzava un

semplice ma risolutivo provvedimento: a cosa servono sei bocchette di areazione in cabina piloti quando queste non forniscono altro che aria alla temperatura esterna, ovvero intorno ai 50°C? A nulla, ma la stessa aria, convogliata nel vano elettronico, consente alle “black box” di subire una caduta termica anche di 30°C: una vera tramontana! Avuto l’entusiastico consenso dell’Ufficiale Tecnico, ecco il nostro Antonino trasformarsi in trovarobe, a caccia per il conpound di tubazioni idonee per le derivazioni…Presto fatto, trovato un rotolo di corrugato di dimensioni sufficienti, ecco la “posa in opera”: sacrificate le due bocchette vicino le pedaliere (i piloti ringraziano…), con la collaborazione del collega M.llo 2^ cl. El. Avionico Romolo Lamanna, venivano stesi due tubi in fronte e sul retro degli apparati “sofferenti”, opportunamente fissati con delle fascette “ty-rap”. Il momento della verità è al ritorno dal volo dell’elicottero “prototipo”: “Felix, come sono andate le radio?” chiede con ansia l’U.T. al capo equipaggio. “Fossi riuscito ‘na volta a parlare con la SOR!” risponde, ma, prima che l’U.T. facesse in tempo a suicidarsi col milleusi d’ordinanza, continua: ”Flà, nun te preoccupà, c’avevano un problema co’ la stazione di terra. Con la TWR tutto OK, nessuna failure durante il volo!”. E’ vero, fa ancora tanto caldo, ma questo è un bel problema in meno……

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-Gli autori della modifica: Cap Russo, M.llo Cecala, M.llo Lamanna.

Cap. Flavio Russo

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