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licei del Nordmilano Scritti e orali Le voci dei maturandi
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di Ippazio Carbone
Volti provati e carichi di emozione quelli dei maturandi che si apprestano a concludere gli studi liceali, prima di intraprendere il proprio percorso di vita. Gli ultimi momenti, carichi di ansie e aspettative, da affrontare ‘con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro’, come canterebbe Bertoli. E gli sguardi di ragazzi e ragazze del liceo Casiraghi di Cinisello dopo la prima prova non fanno eccezione: «Ho superato le mie aspettative, ho scelto la traccia sull’attesa ed è andata molto bene», confida Roberto Quintini, maturando dello Scientifico e futuro studente di Scienze statistiche ed economiche. Ma le aspettative dei maturandi, che contavano di trovare Svevo, l’Intelligenza Artificiale e questioni riguardanti le donne in Iran o la guerra, sono state tutte disattese. «Non è uscito nulla di quello che ci aspettavamo, per questo ho svolto la tipologia C2 che non avrei scelto a prescindere», commenta a caldo Eleonora Bollani, studentessa del Linguistico e futura matricola dell’indirizzo Moda del Politecnico. «Ho trovato tanti spunti interessanti sul testo di Oriana Fallaci: una riflessione sulla storia che mi ha particolarmente ispirato», dice Giovanni Luisotti, studente del Classico e tra i pochi ad aver scelto questa tipologia. Dall’altro lato della cattedra i professori hanno seguito con attenzione il lavoro dei maturandi, come la professoressa Monica Testi , docente del De Nicola di Sesto e presidente di commissione al Casiraghi «Qui la percentuale di non ammessi è stata dell’1,33%: 3 studenti su 226 - spiega la professoressa
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-. Ho visto i maturandi piuttosto tranquilli. Nelle mie classi le tracce più gettonate sono state la C2 e il testo di Piero Angela». Le voci dell’atto conclusivo, ovvero il colloquio orale, le abbiamo raccolte invece dal liceo Erasmo da Rotterdam di Sesto. Emozione palpabile e un senso di liberazione non indifferente per Rebecca Longo, studentessa dell’indirizzo Scienze Umane: «Mi è stata sottoposta l’immagine dell’Urlo di Munch e da lì ho fatto i collegamenti che ritenevo opportuni: sono molto felice di come l’ho affrontato», commenta. La compagna di classe, Elisa Micu, era ancora provata dopo il colloquio, nonostante fosse andato bene: «Ho trovato facilmente i collegamenti con il tema proposto riguardante l’inettitudine, commentando alcune opere di Svevo, Petronio e Nietzsche».