GATEmag n°56

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METE EUROPEE SLOVENIA D’AUTUNNO / EUROPEAN DESTINATIONS AUTUMN IN SLOVENIA / SLOW TOUR CERVETERI AND TARQUINIA / BRAND AT WORK RUBINACCI / EVERYTHING THAT IS TRENDING NOAH / FASHION LAYERS OF DESIRE / DA NON PERDERE ROMA SEGRETA NEI MUSEI / NOT TO BE MISSED ROME’S SECRET MUSEUMS

Mensile n.56/2025 5,00

MADONNA DI CAMPIGLIO

LA MONTAGNA DEL FUTURO

THE MOUNTAIN OF THE FUTURE

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N. 56 - 2025 – PERIODICITÀ MENSILE/MONTHLY PERIODICITY DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE/DIRECTION AND ADMINISTRATION

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NOVEMBRE IN VIAGGIO

Novembre è un mese sospeso, un tempo di transizione che invita a rallentare. Lontano dalla frenesia estiva e dal bagliore delle feste di dicembre, questo periodo regala al viaggiatore attento l’opportunità di scoprire un turismo diverso: più silenzioso, più intimo, più autentico. In Italia e in Europa i colori dell’autunno sono protagonisti assoluti. Le città d’arte si spogliano dei grandi flussi turistici e si lasciano visitare con calma: passeggiare per Firenze o Venezia in questo periodo significa poter ascoltare il suono dei passi sull’acciottolato, osservare i palazzi che si riflettono nei canali o nei fiumi con una luce diversa, quasi dorata, che il sole di novembre regala soltanto a chi sa fermarsi. È anche il mese in cui i borghi si riempiono di profumi: castagne arrostite, funghi appena raccolti, vini novelli che raccontano il lavoro dell’anno passato. La cultura gastronomica diventa esperienza di viaggio, con festival e sagre che restituiscono al turista la dimensione più autentica dell’incontro con il territorio. Novembre, con i suoi cieli più bassi e le giornate più brevi, invita al turismo lento. È il momento ideale per scegliere un percorso diverso: un itinerario tra le colline del Chianti, una camminata lungo i sentieri del Trentino già imbiancati dalla prima neve, un weekend termale nelle città del benessere. Il clima invita a cercare calore: quello delle acque, delle cucine tradizionali, degli incontri che si fanno davanti a un camino acceso. Ma questo mese non è solo contemplazione. È anche il preludio al viaggio invernale: nelle grandi capitali europee iniziano a comparire i mercatini di Natale, le prime luminarie si accendono nelle piazze, e il turismo si prepara a una nuova stagione. Novembre è dunque un ponte, una soglia: da un lato custodisce il fascino malinconico dell’autunno, dall’altro apre le porte alla festa, all’attesa, alla voglia di ripartire.

Per chi viaggia, novembre rappresenta una scelta consapevole: è il mese di chi ama muoversi fuori dalle rotte scontate, di chi cerca l’autenticità di una città meno affollata o di un paesaggio che cambia volto. È il mese che premia il viaggiatore curioso, capace di cogliere la bellezza nel dettaglio, nella luce, nella lentezza.

NOVEMBER TRAVELS

November is a suspended month, a time of transition that invites us to slow down. Far from the frenzy of summer and the sparkle of December’s festivities, this period offers travelers the chance to discover a different kind of tourism: quieter, more intimate, more authentic. Across Italy and Europe, the colors of autumn take center stage. The great art cities shed the weight of massive tourist flows and can be explored at leisure: walking through Florence or Venice in this season means hearing the sound of footsteps on cobblestones, watching palaces reflect on canals and rivers under a softer, golden light that only November’s sun can provide to those who know how to pause. This is also the month when villages fill with scents: roasted chestnuts, freshly picked mushrooms, and new wines that tell the story of the past year’s labor. Gastronomy becomes part of the journey, with festivals and fairs that return to visitors the truest sense of connection with a place. With its low skies and shorter days, November invites us to embrace slow travel. It is the perfect time to choose different routes: winding roads through the Chianti hills, walks along Trentino’s trails already dusted with the first snow, or a wellness weekend in one of Italy’s spa towns. The season inspires a search for warmth: that of thermal waters, of traditional kitchens, of encounters by a lit fireplace. Yet November is not only about contemplation. It is also the prelude to winter journeys: Christmas markets begin to appear in Europe’s capitals, the first lights switch on in town squares, and tourism prepares for a new season. November is, therefore, a bridge, a threshold: on one side, it holds the melancholic charm of autumn; on the other, it opens the doors to festivity, anticipation, and the desire to set out again. For travelers, November is a deliberate choice: the month for those who love moving off the beaten paths, who seek the authenticity of a less-crowded city or a landscape in transformation. It rewards the curious, those able to perceive beauty in detail, in light, in slowness.

DESTINAZIONI DA SOGNO

DREAMING DESTINATIONS

METE EUROPEE

EUROPEAN DESTINATIONS

VIAGGI NEL MONDO

TRAVELING IN THE WORLD

VIAGGI SLOW

SLOW TOUR

DOVE E COME

WHERE AND HOW

BRAND AT WORK

BRAND AT WORK

BRAND AT
LUCA RUBINACCI

MADONNA DI CAMPIGLIO

La montagna del futuro

MADONNA DI CAMPIGLIO | The mountain of the future

di Rajan Gualtieri

A Madonna di Campiglio l’inverno 2025/2026 si apre con una promessa: vivere la neve in modo nuovo, senza rinunciare al fascino delle Dolomiti di Brenta ma con lo sguardo rivolto al futuro. Il più grande comprensorio sciistico del Trentino non è soltanto un paradiso per gli amanti dello sci, ma un laboratorio a cielo aperto dove innovazione, sostenibilità e qualità dell’esperienza ridisegnano il concetto stesso di vacanza alpina.

Piste sempre perfette

In un’epoca in cui l’inverno non è più scontato, Madonna di Campiglio garantisce discese impeccabili grazie a un sistema di innevamento programmato tra i più avanzati al mondo. Ben 1600 generatori ad alta efficienza, tre bacini d’accumulo e squadre di esperti snowmaker permettono di offrire neve naturale al 100%, prodotta solo con acqua e aria compressa, restituendo poi le risorse idriche ai bacini originari in primavera. I mezzi battipista, guidati da sistemi GPS che rilevano in tempo reale lo spessore della neve, intervengono solo dove serve, riducendo sprechi e consumi.

EN. In Madonna di Campiglio, the 2025/2026 winter season opens with a promise: to experience snow in a new way, without giving up the charm of the Brenta Dolomites but with eyes set firmly on the future. The largest ski area in Trentino is not only a paradise for snow lovers, but also an open-air laboratory where innovation, sustainability, and quality experiences redefine the very concept of an alpine holiday.

Slopes Always Perfect

At a time when winter is no longer a certainty, Madonna di Campiglio guarantees impeccable runs thanks to one of the most advanced snowmaking systems in the world. As many as 1,600 high-efficiency snow generators, three storage reservoirs, and teams of expert snowmakers provide 100% natural snow, produced only with water and compressed air, and returned to the original basins in spring. Grooming machines, guided by GPS systems that detect snow depth in real time, intervene only where needed, cutting waste and energy use. A brand-

Una novità assoluta di quest’anno è la pista Vagliana “ri-battuta” a mezzogiorno: chiusa per un’ora, viene preparata come di notte, pronta alle 13 a regalare il piacere di una discesa su un manto immacolato.

La nuova Nube d’Argento

Tra le novità più attese, la sostituzione della storica seggiovia con una moderna cabinovia a dieci posti. Il nuovo impianto “Nube d’Argento” porta con sé non solo comfort e rapidità, ma anche inclusività: accesso facilitato per famiglie, persone con disabilità e persino per chi viaggia con il proprio cane. Contestualmente è stata migliorata la pista “Pozza Vecia”, ora più ampia e scorrevole, con un impianto di innevamento di ultima generazione. E il progetto guarda avanti: nei prossimi anni nascerà una vera e propria Family Land a Campo Carlo Magno, con servizi e spazi dedicati ai più piccoli.

Mobilità dolce

Arrivare in pista senza toccare l’auto è realtà grazie al Dolomiti Express. In poco più di un’ora da Trento si raggiunge la stazione di Daolasa, dove parte la telecabina diretta sulle piste a quota duemila

The New Nube d’Argento

new feature this season is the Vagliana slope, freshly re-groomed at midday: closed for an hour, it is prepared as if overnight and reopened at 1 p.m. to give skiers the thrill of descending on a flawless surface.

Among the most anticipated novelties is the replacement of the historic chairlift with a modern 10-seat gondola. The new “Nube d’Argento” not only brings comfort and speed, but also inclusivity: easy access for families, people with disabilities, and even those traveling with their dogs. At the same time, the “Pozza Vecia” slope has been widened and made smoother, now equipped with a nextgeneration snowmaking system. And the project looks further ahead: in the coming years, a new Family Land will be created at Campo Carlo Magno, with services and areas designed specifically for children.

Soft

Mobility

Reaching the slopes without touching the car is now a reality thanks to the Dolomiti Express. In just over an hour from Trento, you can arrive at Daolasa station, where a gondola whisks you directly to the pistes at 2,000 meters. A rare case in Italy of a direct train-to-

metri. Un caso rarissimo in Italia di connessione treno-sci, completato da una fitta rete di skibus che collega le località di fondovalle. Una scelta che abbatte il traffico, riduce le emissioni e rende il viaggio parte integrante dell’esperienza.

ski connection, complemented by a widespread Skibus network linking valley towns to the ski lifts. A choice that cuts traffic, reduces emissions, and makes the journey an integral part of the experience.

Numero Ideale - Sciare all’alba, vivere il silenzio

Madonna di Campiglio ha introdotto un’idea rivoluzionaria: il “numero ideale”. Nei giorni di massimo afflusso – Natale, Capodanno e Carnevale – saranno presenti in pista al massimo 14-15mila sciatori, per garantire piste vivibili e code ridotte. La limitazione riguarda solo la vendita di Skipass giornalieri SkiArea,acquistabili online fino ad esaurimento, nessuna limitazione per Skipass Plurigiornalieri, Tessere Stagionali e Pay per Use. Una decisione coraggiosa che tutela non solo l’ambiente, ma anche la qualità della vacanza. A completare questa filosofia torna l’iniziativa “Scia Prima”, che permette di partire all’alba e godersi la neve appena battuta, immersi nel silenzio delle prime ore del giorno.

Cultura e natura sul Doss del Sabion

Non solo sport: la montagna diventa anche luogo di conoscenza. A Pinzolo, sul Doss del Sabion, ha preso forma “Il Tempio del Tempo”, un parco tematico a 2100 metri che racconta la storia geologica delle Dolomiti con installazioni multimediali e artistiche. Un percorso che invita a rallentare, osservare e riscoprire la dimensione più autentica del rapporto con la natura.

The Ideal Number – Skiing at Dawn, Embracing Silence

Madonna di Campiglio has introduced a revolutionary idea: the “ideal number.” On peak days – Christmas, New Year’s, and Carnival – no more than 14–15,000 skiers will be on the slopes, ensuring more space, fewer queues, and a better overall experience. The restriction applies only to daily SkiArea passes, available online while supplies last; multi-day passes, seasonal passes, and pay-per-use cards remain unaffected. A bold decision that safeguards not only the environment but also the quality of the holiday. Complementing this philosophy is the return of the “Scia Prima”initiative, which lets skiers set off at dawn and savor the silence of freshly groomed snow under the first morning light.

Culture and Nature on the Doss del Sabion

It’s not just about sport: the mountain also becomes a place of knowledge. In Pinzolo, on the Doss del Sabion, the new “Temple of Time” has taken shape – a thematic park at 2,100 meters telling the geological story of the Dolomites through multimedia and artistic installations. A unique path that invites visitors to slow down, observe, and rediscover a more authentic connection with nature.

Sapori in alta quota

Chi scia a Campiglio conosce bene l’importanza della sosta nei rifugi. I 31 punti ristoro del comprensorio offrono un viaggio tra tradizione e innovazione: dal rifugio Doss del Sabion, completamente rinnovato, allo Chalet Malghet Aut, inaugurato da poco a Folgarida con un ristorante panoramico dalle grandi vetrate. E quando il sole tramonta, l’atmosfera continua con après-ski, musica e convivialità.

Grandi eventi

La stagione sarà scandita da appuntamenti imperdibili. A dicembre Pinzolo ospiterà la Coppa del Mondo di Telemark, disciplina elegante e antica. A gennaio tornerà la magia della 3Tre, lo slalom speciale in notturna sul Canalone Miramonti, tappa leggendaria del circo bianco. Infine, a marzo, l’Ursus Snowpark sarà teatro delle World Rookie Freeski Finals, con i migliori talenti under 18 del freeski internazionale. Madonna di Campiglio si conferma così come una destinazione in grado di unire sport, innovazione e rispetto per l’ambiente, offrendo esperienze sempre nuove a chi sceglie di viverla, stagione dopo stagione.

Flavors at High Altitude

Regular skiers in Campiglio know how important mountain huts are. The ski area’s 31 dining spots offer a journey between tradition and innovation: from the fully renovated Doss del Sabion hut to the newly opened Chalet Malghet Aut in Folgarida, with a panoramic restaurant framed by wide glass walls. And when the sun sets, the atmosphere carries on with après-ski, music, and conviviality.

Major Events

The season will be punctuated by unmissable events. In December, Pinzolo will host the FIS Telemark World Cup, an elegant and historic discipline. In January, the magic of the 3Tre returns with the legendary night slalom on the Canalone Miramonti, one of the icons of the Alpine Ski World Cup. Finally, in March, the Ursus Snowpark will stage the World Rookie Freeski Finals, featuring the best under-18 freeski talents from around the world.

Madonna di Campiglio thus reaffirms itself as a destination capable of combining sport, innovation, and environmental respect, offering ever-new experiences to those who choose to enjoy it, season after season.

CIGALA'S

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SLOVENIA D’AUTUNNO

Natura, città e sapori tra Alpi e Mediterraneo

AUTUMN IN SLOVENIA | Nature, cities and flavors between the Alps and the Mediterranean

d’a
di Rajan Gualtieri
Solkan Bridge

Piccola e sorprendente, la Slovenia è un paese che si attraversa facilmente in poche ore, ma che riesce a racchiudere mondi diversi: vette alpine, foreste incontaminate, grotte spettacolari, città dal fascino mitteleuropeo e tratti di costa bagnati dall’Adriatico. In autunno diventa una destinazione particolarmente affascinante, quando le temperature miti permettono di muoversi tra montagne, laghi e borghi senza l’affollamento dei mesi estivi. Il cuore più suggestivo è senza dubbio Lubiana, capitale vivace e raccolta, attraversata dal fiume Ljubljanica e animata da caffè, mercati e ponti pittoreschi. L’autunno colora i viali alberati, i giardini e le colline che circondano la città. Una passeggiata lungo il lungofiume permette di cogliere l’anima della capitale, tra architetture barocche, tocchi liberty e il celebre castello che domina dall’alto. I locali offrono cucine innovative accanto a piatti tradizionali come lo štruklji, rotolo di pasta ripiena che varia in mille versioni stagionali. Non distante da Lubiana, il Lago di Bled è una delle icone della Slovenia: un’isola con una piccola chiesa che si raggiunge in barca a remi, un castello medievale che si affaccia dalle rocce e intorno le Alpi Giulie che in autunno si accendono di tonalità intense. Qui si può passeggiare lungo il perimetro del lago, percorrere i sentieri che salgono verso punti panoramici o semplicemente fermarsi in una pasticceria per assaggiare la famosa kremšnita, la torta di crema tipica. Accanto a Bled, il Lago di Bohinj è meno conosciuto ma altrettanto affascinante. Più selvaggio e circondato

EN. Small yet full of surprises, Slovenia is a country you can cross in just a few hours, but it contains an extraordinary variety of landscapes: alpine peaks, pristine forests, spectacular caves, cities with Central European charm and a stretch of coastline washed by the Adriatic. In autumn, it becomes a particularly fascinating destination, when mild temperatures make it possible to move between mountains, lakes and villages without the summer crowds. At the heart of it all lies Ljubljana, a lively yet intimate capital crossed by the Ljubljanica River and animated by cafés, markets and picturesque bridges. Autumn colors the tree-lined avenues, gardens and surrounding hills. A walk along the river reveals the city’s soul, between Baroque architecture, Art Nouveau touches and the iconic castle overlooking from above. Local restaurants offer creative cuisine alongside traditional dishes such as štruklji, a rolled pastry filled with seasonal ingredients. Not far from Ljubljana, Lake Bled is one of Slovenia’s most iconic sights: a tiny island with a church reachable by rowboat, a medieval castle perched on the cliffs, and the Julian Alps glowing with autumn shades. You can stroll around the lake, hike up to scenic viewpoints, or simply stop in a pastry shop to taste the famous kremšnita, the local cream cake. Close to Bled, Lake Bohinj is less well known but equally captivating. Wilder and embraced by Triglav National Park, it offers trails for hiking, cycling and exploring untouched corners. In autumn, the silence of the woods and golden reflections on the water turn the scenery into a perfect painting. Slovenia is also a land

Vineyards near Maribor, close to the Austrian border in Slovenia

dal Parco nazionale del Triglav, offre sentieri per escursioni, passeggiate in bici e possibilità di scoprire angoli ancora intatti. In autunno, il silenzio dei boschi e i riflessi dorati sull’acqua trasformano il paesaggio in un quadro perfetto. La Slovenia è terra di grotte e fenomeni carsici. Le più famose sono le Grotte di Postumia, tra le più grandi d’Europa, visitabili a bordo di un trenino che si addentra tra gallerie e stalattiti. Poco distante, il Castello di Predjama, incastonato in una parete rocciosa, sembra uscito da una fiaba medievale. Per chi ama percorsi meno battuti, il sistema sotterraneo delle Grotte di Škocjan, patrimonio UNESCO, regala un’esperienza unica grazie ai canyon sotterranei attraversati da ponti sospesi. Il paesaggio sloveno è anche quello delle vigne. Le regioni del Brda e della Stiria offrono colline dolci coperte di filari, borghi di pietra e cantine dove degustare vini sempre più apprezzati. L’autunno è il momento perfetto per esplorare questi territori, partecipando a feste della vendemmia e scoprendo etichette che raccontano l’identità di un paese ancora giovane come destinazione enoturistica. Un’altra sorpresa è la costa slovena, breve ma suggestiva. Solo una quarantina di chilometri affacciati sull’Adriatico, tra Trieste e la Croazia, che racchiudono città di mare dal carattere veneziano

of caves and karst landscapes. The best known are the Postojna Caves, among the largest in Europe, explored by a small train winding through galleries and stalactites. Nearby, the Predjama Castle, built into a cliff, looks as if it belongs in a medieval legend. For those seeking less-traveled paths, the Škocjan Caves, a UNESCO World Heritage Site, offer a unique experience with underground canyons crossed by suspended bridges. The Slovenian countryside is equally defined by vineyards. The Brda and Styria regions boast gentle hills covered with rows of vines, stone villages and wineries where increasingly appreciated wines are produced. Autumn is the perfect time to explore these areas, joining harvest festivals and discovering labels that reflect the identity of a young yet promising wine destination. Another surprise is the Slovenian coast, short but enchanting. Just forty kilometers along the Adriatic between Trieste and Croatia, it includes seaside towns with a Venetian flavor such as Piran, with its narrow alleys and square dedicated to the violinist Tartini. Further south, Portorož displays an elegant seaside character, while the Seč ovlje salt pans tell the ancient story of salt harvesting. In autumn, the light becomes softer and the absence of beach crowds creates a slower rhythm, ideal for enjoying walks and sun-

Skocjan Caves
Lubiana
Predjama Castle

come Pirano, con le sue calli strette e la piazza dedicata al violinista Tartini. Più a sud, Portorose offre un volto elegante e balneare, mentre le saline di Se č ovlje raccontano la storia antica della raccolta del sale. In autunno, la luce si fa più morbida e il turismo balneare lascia spazio a un ritmo lento, ideale per godersi passeggiate e tramonti sul mare. Per chi ama le attività all’aria aperta, la Slovenia è un paradiso di percorsi escursionistici e cicloturistici. Dalle Alpi Giulie al fiume Soča, celebre per il suo colore turchese, non mancano itinerari da percorrere in uno o due giorni. In questa stagione i sentieri sono meno affollati e il clima fresco accompagna camminate e pedalate. Gli sportivi trovano anche pareti per l’arrampicata, percorsi di rafting e possibilità di kayak nei tratti più tranquilli.Infine, la Slovenia sorprende con la sua capacità di unire tradizione e modernità.

Nei piccoli borghi si conservano antiche usanze, feste popolari e mercati locali; nelle città, invece, l’attenzione alla sostenibilità e alla qualità della vita è evidente. Lubiana è stata una delle prime capitali europee a puntare con decisione sulla mobilità verde e ancora oggi si distingue per la vivibilità e per il legame stretto con l’ambiente naturale che la circonda.

sets by the sea. For outdoor lovers, Slovenia is a paradise of hiking and cycling trails. From the Julian Alps to the turquoise waters of the Soča River, countless itineraries can be enjoyed over one or two days. In this season, trails are quieter and the fresh air makes hikes and bike rides especially pleasant. Adventurers can also find climbing walls, rafting routes and kayaking opportunities along calmer river stretches. Ultimately, Slovenia fascinates with its ability to balance tradition and modernity. In small villages, ancient customs, folk festivals and local markets are preserved; in the cities, sustainability and quality of life take center stage. Ljubljana was one of the first European capitals to embrace green mobility and remains today a model of livability and a city deeply connected to the natural environment that surrounds it.

Bled Lake

ISOLE VERGINI

Il sogno caraibico: spiagge, natura e segreti tra acque turchesi

VIRGIN ISLANDS | The Caribbean dream: beaches, nature and secrets among turquoise waters

di Rajan Gualtieri
St. John US Virgin Island

Le Isole Vergini sono un arcipelago che sembra racchiudere l’essenza stessa dei Caraibi: mare cristallino, spiagge candide, baie nascoste e una natura rigogliosa che si alterna a porticcioli eleganti. Situate tra il Mar dei Caraibi e l’Oceano Atlantico, sono divise in due territori distinti: le Isole Vergini Britanniche e le Isole Vergini Americane. Insieme formano un mosaico di oltre un centinaio di isole, isolotti e scogli, di cui solo una ventina abitati. Un viaggio qui significa scegliere tra scenari molto diversi: da un lato la tranquillità raffinata delle isole britanniche, dall’altro l’atmosfera più vivace di quelle americane, con località turistiche attrezzate e un’offerta culturale variegata.

Tortola e le Isole Vergini Britanniche

La più grande delle Isole Vergini Britanniche è Tortola, punto di arrivo principale grazie al porto di Road Town. Qui si respira l’anima caraibica tra mercati colorati, case coloniali e piccoli ristoranti di pesce. Le spiagge di Cane Garden Bay e Long Bay sono cartoline viventi, con acque trasparenti e palme che sembrano piegarsi fino a toccare la sabbia. Un vero gioiello sono le Baths di Virgin Gorda, un labirinto naturale di enormi massi granitici che creano piscine, grotte e tunnel in riva al mare: un luogo perfetto per chi ama esplorare e nuotare in scenari unici. A Jost Van Dyke, la più piccola delle isole principali, la vita scorre lenta tra beach bar celebri per i cocktail al rum e spiagge immacolate. Curiosità: le Isole Vergini Britanniche sono

EN. The Virgin Islands are an archipelago that seems to embody the very essence of the Caribbean: crystal-clear waters, white sandy beaches, hidden bays and lush nature alternating with elegant marinas. Located between the Caribbean Sea and the Atlantic Ocean, they are divided into two distinct territories: the British Virgin Islands and the U.S. Virgin Islands. Together they form a mosaic of over a hundred islands, islets and rocks, of which only about twenty are inhabited. A journey here means choosing between very different atmospheres: the refined tranquility of the British side, and the livelier spirit of the American side, with busy resorts, cultural events and vibrant nightlife.

Tortola and the British Virgin Islands

The largest of the British Virgin Islands is Tortola, the main gateway thanks to Road Town’s harbor. Here the Caribbean spirit is everywhere: colorful markets, colonial houses and small seafood restaurants. Beaches such as Cane Garden Bay and Long Bay are living postcards, with transparent waters and palm trees leaning gracefully over the sand. A true jewel is the Baths of Virgin Gorda, a natural labyrinth of massive granite boulders that form pools, grottos and tunnels right by the sea—an extraordinary playground for swimmers and explorers. On Jost Van Dyke, the smallest of the main islands, life slows down to the rhythm of beach bars known for their rum cocktails and pristine beaches. Curiosity: the British Virgin

considerate la “capitale mondiale della vela”. Ogni anno ospitano regate internazionali che richiamano appassionati da tutto il mondo. Noleggiare una barca, anche solo per un giorno, è uno dei modi più autentici per scoprire le baie nascoste e le spiaggette raggiungibili solo via mare.

Le Isole Vergini Americane

Tra le isole americane, St. Thomas è la più vivace, con Charlotte Amalie che unisce shopping, locali notturni e una baia che accoglie navi da crociera provenienti da tutto il mondo. Le spiagge di Magens Bay e Sapphire Beach sono tra le più famose, ideali per chi cerca comodità e servizi. St. John, al contrario, è la più selvaggia: gran parte del suo territorio è protetto dal Virgin Islands National Park, che offre sentieri panoramici immersi nella foresta tropicale, rovine di antiche piantagioni e spiagge appartate come Trunk Bay e Cinnamon Bay, considerate tra le più belle dei Caraibi. St. Croix, la più grande, conserva un fascino storico particolare con i resti delle piantagioni di canna da zucchero e le città coloniali di Christiansted e Frederiksted, dove si ritrovano le tracce della presenza danese.

Islands are considered the “sailing capital of the world.” International regattas are hosted every year, drawing enthusiasts from across the globe. Renting a sailboat, even just for a day, is one of the most authentic ways to explore hidden bays and beaches accessible only from the sea.

The U.S. Virgin Islands

Among the American islands, St. Thomas is the most lively, with Charlotte Amalie offering shopping, nightlife and a bay that welcomes cruise ships from around the world. Magens Bay and Sapphire Beach are among the most famous stretches of sand, perfect for those looking for comfort and services. St. John, on the other hand, is the wildest: much of the island is part of the Virgin Islands National Park, with panoramic trails through tropical forest, ruins of old plantations and secluded beaches such as Trunk Bay and Cinnamon Bay, often listed among the most beautiful in the Caribbean. St. Croix, the largest, holds a special historical charm with the remnants of sugar plantations and the colonial towns of Christiansted and Frederiksted, still marked by their Danish heritage.

Waterlemon Cay with the North Shore of St. John in the distance
In order from the top: Old red fort on green coast of St Croix
St. Thomas sunset Baths beach

Consigli per il viaggio

• Quando andare: il periodo migliore va da dicembre ad aprile, stagione secca e meno soggetta a uragani. L’autunno è più economico ma più piovoso.

• Come muoversi: tra le isole ci si sposta in traghetto o in barca privata. Molti turisti scelgono il charter nautico, con o senza skipper.

Travel Tips

• Best time to visit: December to April, during the dry season and outside hurricane risks. Autumn is cheaper but wetter.

• Getting around: ferries and private boats connect the islands. Many travelers choose yacht charters, with or without a skipper.

• Documenti: per le Isole Vergini Americane valgono le regole d’ingresso degli Stati Uniti; per quelle Britanniche è necessario passaporto valido e, in alcuni casi, visto.

• Moneta: dollaro statunitense (USD) per le isole americane, dollaro dei Caraibi orientali (XCD) per quelle britanniche, ma spesso accettano entrambi.

• Lingua: inglese ovunque, con inflessioni locali e creolo nelle conversazioni informali.

• Cibo da provare: pesce alla griglia, aragosta fresca, johnny cake (frittelle locali), patelle e il tipico “rum punch”.

Curiosità e dettagli insoliti

• Nelle Isole Vergini Britanniche si trova Anegada, un atollo corallino diverso dal resto dell’arcipelago, famoso per le

• Documents: U.S. entry requirements apply for the American islands; a valid passport (and sometimes visa) is needed for the British ones.

• Currency: U.S. dollar (USD) in the American islands; Eastern Caribbean dollar (XCD) in the British ones, though USD is widely accepted.

• Language: English everywhere, with local accents and Creole in informal contexts.

• Food to try: grilled fish, fresh lobster, johnny cakes (local fried bread), limpets and the famous “rum punch.”

Fun Facts and Hidden Details

• In the British Virgin Islands lies Anegada, a coral atoll unlike the rest of the archipelago, known for its endless

Beagle Channel
Jost Van Dyke

spiagge chilometriche e i fenicotteri rosa.

• L’arcipelago fu così chiamato da Cristoforo Colombo, che nel 1493 lo battezzò “Santa Ursula e las Once Mil Vírgenes”, in onore di Sant’Orsola e delle undicimila vergini.

• Le barriere coralline intorno alle isole sono tra le meglio conservate dei Caraibi e offrono immersioni spettacolari, tra relitti storici e giardini sottomarini.

• A Jost Van Dyke si trova il celebre bar “Soggy Dollar”, così chiamato perché i clienti arrivavano a nuoto con i dollari bagnati per pagare i drink.

L’esperienza

Visitare le Isole Vergini significa lasciarsi avvolgere dal ritmo lento del mare, alternando giornate di relax in spiaggia a escursioni in barca, passeggiate nei parchi naturali e serate nei bar sulla sabbia. È una destinazione che unisce il lusso dei resort internazionali al fascino semplice di piccoli villaggi, dove il tempo sembra sospeso e il rumore più forte resta quello delle onde.

beaches and flocks of pink flamingos.

• The islands were named by Christopher Columbus in 1493, as “Santa Ursula y las Once Mil Vírgenes,” in honor of Saint Ursula and her 11,000 virgins.

• The coral reefs surrounding the islands are among the best preserved in the Caribbean, offering spectacular dives among historic shipwrecks and underwater gardens.

• On Jost Van Dyke stands the legendary “Soggy Dollar Bar,” named because patrons used to swim ashore with wet dollar bills to pay for their drinks.

The

Experience

Visiting the Virgin Islands means embracing the slow rhythm of the sea, alternating days of relaxation on the sand with sailing trips, hikes through natural parks and evenings in barefoot beach bars. It is a destination where international luxury resorts coexist with the simple charm of small villages, where time feels suspended and the loudest sound remains the steady music of the waves.

Tortola

CERVETERI & TARQUINIA

dalla Banditaccia alla Roccaccia

CERVETERI & TARQUINIA | From La Banditaccia to La Roccaccia

di di Patrizio Roversi e Syusy Blady

Si fa presto a dire “Slow”. Ma cosa significa concretamente un itinerario turistico “lento”? Piuttosto che inoltrarsi in definizioni che rischiano di essere generiche, meglio partire da un esempio concreto. Noi recentemente siamo stati in una zona facilmente raggiungibile, da Roma e non solo: la Maremma Laziale, e la zona archeologica tra Cerveteri e Tarquinia. L’approccio al paesaggio l’abbiamo avuto affacciandoci dal Belvedere della Forra di Barbarano Romano, una visione emozionante, un profondo taglio nella roccia tufacea che è anche uno spaccato storico della zona. Il CAI (Club Alpino Italiano) offre al turista che abbia la voglia e l’energia di percorrere il Sentiero 103 (un percorso che si dipana in 7 possibili tappe) la possibilità di godersi il pae-

EN. It’s easy to say “Slow”. But what does “slow” really mean when it comes to travel? Rather than getting lost in vague definitions, it’s better to start from a real example. Recently, we visited an area that’s quick and convenient to reach — not only from Rome: the Lazio Maremma and the archaeological zone between Cerveteri and Tarquinia. Our first glimpse of the landscape was from the Belvedere overlooking the gorge (Forra) of Barbarano Romano: a breathtaking view, a deep cut into the tufa rock that also reveals the history of the region. The Italian Alpine Club (CAI) offers visitors the chance to enjoy the landscape and its archaeological treasures at a leisurely pace by walking Trail 103, a route divided into seven stages. In this area you’ll find the Tomb of the Queen, the Necropolis of San Giovenale, and above all, the mysterious vie cave: pathways carved into the tufa. What were they for? Perhaps they had a sacred purpose, or maybe they were routes of devotion to the Earth – the experts still debate it. But it’s in nearby Tarquinia that the veil is lifted on the Etruscan philosophy of life – paradoxically revealed through their tombs, the places of death. These tombs are full of paintings that actually celebrate life: dancers, feasts, banquets. The Tomb of the Lionesses, for instance, is imagined as a festive pavilion, a tent full of joyful people.

While in Tarquinia the tombs are underground, in Cerveteri dozens of them rise above the surface – imposing tufa structures, some up to 50 meters wide. The Banditaccia Necropolis stretches across 20 hectares, filled with tombs that testify to Cerveteri’s ancient importance: it once counted up to 20,000 inhabitants. Here, too, the Etruscan spirit emerges. It all began in the mid-1800s when Marquis Campana discovered the Tomb of the Reliefs, decorated with bas-reliefs of everyday objects – knife holders, household figures, even the owner’s dog. The whole area has been transformed into a true archaeological park, where natural beauty and historical wonder can be enjoyed together. But could the descendants of the Etruscans ever betray their ancestors’ philosophy? What remains today of that Etruscan spirit? With a little stretch, we could say: a deep practicality and an impressive ability to make the most of the land’s potential. Recent history offers plenty of examples – starting with the culture and traditions of the Maremma, in this case Lazio Maremma. For many of us, “Maremma” evokes a romantic image of a semi-wild land –

saggio e le sue preziose sorprese archeologiche, in modo “slow”. In zona c’è la Tomba della Regina, la Necropoli di San Giovenale ma soprattutto c’è il mistero delle “Vie cave”: percorsi scavati nel tufo. A cosa servivano? Forse avevano una motivazione sacrale, forse erano itinerari di devozione alla Terra, e ancora gli esperti ne discutono. Ma è nella vicina Tarquinia che si squarcia il velo sulla filosofia di vita degli Etruschi, che paradossalmente emerge dai luoghi della morte, le tombe. Che sono piene di decorazioni che raccontano appunto scene di vita: danzatrici, feste e banchetti. La Tomba delle Leonesse, ad esempio, è immaginata come se fosse una tenda, un padiglione pieno di gente gaudente. Se a Tarquinia le Tombe sono sotterranee, a Cerveteri ci sono decine di Tombe fuori-terra, sollevate, costruite nel tufo, con un diametro che arriva anche a 50 metri. La Banditaccia rappresenta appunto una zona di 20 ettari ricchissimi di tombe, a testimoniare che Cerveteri fu una città molto importante, che al tempo è arrivata ad avere 20.000 abitanti. Anche qui emerge lo spirito degli Etruschi. Tutto è cominciato a metà ‘800 quando il Marchese Campana scopre la Tomba dei Rilievi, piena appunto di bassorilievi con oggetti d’uso comune: portacoltelli e figure familiari, persino il cane del proprietario. La zona è stata davvero trasformata in un vero “Parco”, in cui le meraviglie archeologiche si possono fruire assieme a quelle paesaggistiche. Ma potevano i discendenti degli Etruschi tradire la filosofia dei loro antenati? Cosa è rimasto dello spirito etrusco? Con qualche forzatura potremmo dire che è rimasta una concretezza e una grande

the home of the butteri (local cowboys) who ride untamed horses, and of the great Maremman cattle: in short, our own Italian Far West. And indeed, it was once a harsh, tormented land. Dante himself described it as infernal – but later, reclamation and human care transformed it into a paradise: fertile, biodiverse, and blessed by the sea’s influence. An unmissable stop is the large agricultural estate of La Roccaccia, headquarters of the Agrarian University – a “university” without classrooms. Its

Tarquinia, University
Tarquinia

capacità di valorizzare le potenzialità del territorio. La storia recente offre molti spunti: prima di tutto la cultura e le tradizioni della Maremma, in questo caso la Maremma Laziale. Per noi Maremma significa romanticamente un territorio ancora semi- selvaggio, la terra dei Butteri che cavalcano cavalli indomiti, il territorio delle grandi vacche Maremmane, in pratica il nostro Far-West. Ed effettivamente è stata una terra difficile e tormentata, Dante ai suoi tempi la descrive con l’Inferno, ma poi le Bonifiche e la cura dell’uomo l’hanno trasformata in un Paradiso: una zona fertile, biodiversa, baciata dall’influsso benefico del mare. Una tappa imperdibile è la grande Azienda Agricola (e agrituristica) della Roccaccia. Sede dell’Università Agraria, una università senza aule scolastiche. La storia è affascinante: siamo attorno al 1400 e la Corporazione degli Ortolani e quella dei Coltivatori del frumento si alleano e in pratica decidono che la proprietà delle terre doveva essere gestita dall’intera collettività. Una legge tuttora valida: la Roccaccia gestisce circa 300 ettari di bosco, pascoli e terreni agricoli, all’interno zona di 6.600 ettari di “proprietà collettiva indivisa e inalienabile” dell’Università, laddove il termine deriva da “universalità”, da quando nel 1894 si aggiungono i terreni dell’ex Stato Pontificio. I dirigenti dell’Università Agraria di Tarquinia vengono regolarmente eletti dai residenti, che possono prendere in affitto terreni a prezzi calmierati e godere del legnatico del bosco. In questo modo l’Università diventa motore di sviluppo ma

story is fascinating: around 1400, the Guild of Gardeners and the Guild of Wheat Growers joined forces and decided that land ownership should be managed collectively. That principle still stands today. The Roccaccia manages about 300 hectares of woods, pastures, and farmland within a 6,600-hectare area of collective, indivisible, and inalienable property belonging to the Agrarian University. The term “university” comes from “universality” – since 1894, when lands from the former Papal States were added. The leaders of the Agrarian University of Tarquinia are still elected by residents, who can rent land at controlled prices and use the forest’s firewood. In this way, the institution drives development while preserving the environment – keeping an area that could easily have been overexploited completely intact. At La Roccaccia we met Domenico, a buttero, and especially Giggetto, a massive Maremman bull with an incredible story: rejected by his mother, he was raised and bottle-fed by the butteri and he is now (almost) as gentle as a puppy – though weighing several hundred kilos. Maremman cattle have always been used both for farm work and for their meat – a special, flavorful, lean meat, low in marbling, and one of the local specialties. Another is acquacotta, a traditional “poor man’s soup” with countless variations. Everyone made it with whatever was on hand: bread, plenty of vegetables, an egg, maybe a bit of wild boar sausage. We tried Miss Vilma’s version, with a touch of chili pepper and… a lot of patience. Acquacotta carries the salt of history – a story of

Cerveteri
Cerveteri
Tarquinia

soprattutto c’è un assoluto rispetto dell’ambiente e una zona che sarebbe stata facile preda di speculazioni, appare intatta. Alla Roccaccia abbiamo conosciuto Domenico il buttero e soprattutto Giggetto, un imponente toro maremmano con una storia incredibile: rifiutato dalla madre è stato allevato e allattato dai butteri e adesso è (quasi) docile come un cagnolino, sia pure di svariati quintali. Le vacche maremmane sono state sfruttate sia per lavorare la terra, sia per la carne. Una carne particolare, molto saporita e poco “marezzata”, cioè magra, che rappresenta uno dei piatti tipici del luogo. Assieme alla Acquacotta, una ricetta tradizionale, un piatto poverissimo, di cui non esiste un’unica ricetta: ognuno lo faceva con quel che c’era a disposizione, pane, molte verdure, un uovo, magari un pezzo di salsiccia di cinghiale. Noi abbiamo gustato la versione della signora Vilma, che ci mette anche un po’ di peperoncino e… tanta pazienza. Nell’Acquacotta c’è il sale della storia, una storia fatta di grande povertà, ma adesso il territorio si è molto sviluppato, e qui agricoltura vuol dire anche preziose tipicità: per esempio l’olio extravergine d’oliva che qui ha due DOP, Tuscia e Canino. Senza contare lo sviluppo del settore vitivinicolo, che approfittando del clima e della composizione ricchissima dei terreni ci regala altre due DOP, che guarda caso si chiamano Cerveteri e Tarquinia. E tutto questo – la storia, il paesaggio, le tradizioni, la cucina – adesso è patrimonio collettivo anche di… noi turisti. Che possiamo goderne con gran soddisfazione. Buon Tour, purché sia slow.

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poverty turned into nourishment. Today, the land has developed beautifully, and agriculture means not just survival but excellence. The area produces two PDO olive oils – Tuscia and Canino – and two PDO wines, appropriately named Cerveteri and Tarquinia, taking advantage of the climate and the rich soil. All of this – the history, the landscape, the traditions, the cuisine – is now part of a collective heritage, shared also with us travelers. Something we can enjoy to the fullest. Have a good trip, just make sure it’s slow.

VIAGGI
Laos, Luang
Cerveteri - La Banditaccia

PARIGI VAL SEMPRE UN VIAGGIO

Ogni momento è giusto per visitare Parigi, una città bellissima in qualunque stagione. Facile da raggiungere in aereo, ma anche con i collegamenti ferroviari dell’alta velocità ripresi da pochi mesi, bastano pochi giorni per scoprire nuovi quartieri, nuovi palazzi, nuovi musei e monumenti. Per chi viaggia con il TGV è partita anche un’interessante iniziativa che durerà fino a 2026 che prevede sconti fino al 20% per visitare i Monuments nationaux, che in tutta la Francia sono cento e dieci solo a Parigi. Tra questi monumenti ci sono alcuni luoghi meno noti e quindi anche meno affollati. Come L’Hôtel de la Marine, affacciato su Place de la Concorde. Aperto solo nel 2021, fu per più di due secoli la sede della Marina francese, poi abbandonato e completamente restaurato per essere aperto al pubblico. Non solo l’architettura, ma anche le decorazioni, l’arredamento originale e gli oggetti conservati nelle sontuose sale del XVIII e XIX secolo mostrano lo stretto legame tra l’arte decorativa, l’arte di intrattenere, le arti e i mestieri, l’eccellenza francese e l’espressione del potere. Tra appartamenti privati e sale di Stato non ha nulla da invidiare

EVERY MOMENT IS THE RIGHT TIME TO VISIT PARIS

EN. There’s never a wrong time to visit Paris—a city that shines in every season. Easily accessible by plane, and now once again by high-speed train thanks to the recently reinstated routes, just a few days are enough to discover new neighborhoods, new buildings, new museums, and monuments. For travelers arriving by TGV, an interesting initiative running until 2026 offers up to 20% discounts on visits to France’s “Monuments Nationaux”—a network of 110 heritage sites across the country, with many right in the heart of Paris. Among these are some lesser-known and therefore less crowded gems. One such treasure is L’Hôtel de la Marine, overlooking Place de la Concorde. Opened to the public only in 2021, it served as the headquarters of the French Navy for more than two centuries before being abandoned and later fully restored. Today, visitors

alla Reggia di Versailles. Un’ala del palazzo ospita Le Cordon Bleu, il rinomato istituto di arti culinarie e di gestione alberghiera di Parigi, con laboratori di cucina e pasticceria dove si può prenotare una degustazione o un corso di haute cuisine francese. Tra i Monuments nationaux, ne troviamo uno meraviglioso anche nel celebre quartiere del Marais: l’Hôtel de Béthune-Sully. Con la sua splendida corte e il giardino (entrambi ad accesso libero) e il passaggio segreto verso la Place des Vosges, è una vera chicca. Costruito nel 1600, questo hôtel particulier appartenne al Duce di Sully, ministro delle Finanze sotto re Enrico IV, e alla sua famiglia fino alla Seconda guerra Mondiale. Restaurato nel 2023, oggi è la sede del Centre des monuments nationaux e la sua sontuosa facciata merita sicuramente una tappa parigina. Se siete già stati mille volte a Parigi, forse questi luoghi vi sono ancora sconosicuti.

Info: https://www.monuments-nationaux.fr/ SiViaggia: https://siviaggia.it/notizie/promozione-trenomilano-torino-parigi-2025/556701/

can admire not only its grand architecture but also the original furnishings, decorative arts, and carefully preserved objects that bring to life the opulent salons of the 18th and 19th centuries. The rooms reveal the close connection between decorative art, the art of hospitality, craftsmanship, French excellence, and the expression of power. With its private apartments and state rooms, it rivals even the Palace of Versailles. An entire wing of the building now hosts Le Cordon Bleu, Paris’s world-renowned culinary and hospitality institute, where visitors can book a tasting experience or a hands-on class in haute French cuisine or pâtisserie. Another splendid example among the Monuments Nationaux can be found in the famous Marais district: the Hôtel de Béthune-Sully. With its beautiful courtyard, peaceful garden (both open to the public), and a secret passage leading directly to Place des Vosges, it’s a true hidden gem. Built in the 1600s, this hôtel particulier belonged to the Duke of Sully—Minister of Finance under King Henry IV—and remained in his family’s possession until World War II. Restored in 2023, it now houses the Centre des Monuments Nationaux, and its sumptuous façade alone is worth a stop on any Paris itinerary.

If you’ve already been to Paris a thousand times, chances are these enchanting places still remain undiscovered.

Info: www.monuments-nationaux.fr SiViaggia: https://siviaggia.it/notizie/promozione-treno-milanotorino-parigi-2025/556701/

SCAN ME

Amaca Pangkor Malesia @Malaysia Tourism
in the previous page Montmartre on the top Sacré-Coeur on the right Bouquiniste

ITALIA: TRA VINO E DESIGN

L’Italia è il Paese del vino, ma è anche il Paese del design e per chi è appassionato di entrambi ci sono cantine progettate da archistar da visitare e dove degustare dell’ottimo nettare. Tra le più celebri, Ca’ del Bosco in Franciacorta, Cantine Antinori nel Chianti Classico, l’Azienda Vitivinicola Ceretto nelle Langhe, La Raia a Novi Ligure, Castello di Perno a Barolo, Tenuta Castel Giocondo a Montalcino e molte altre. Veri e propri musei all’aperto e diffusi in cui arte e vitivinicoltura si fondono, generando esperienze rigenerative e multidisciplinari. Periodicamente, Metodo Contemporaneo organizza delle aperture speciali con itinerari guidati.

Info: https://metodocontemporaneo.com/ SiViaggia: https://siviaggia.it/notizie/metodocontemporaneo-cantine-aperte-17-18-ottobre-2025/559240/

ITALY: WHERE WINE MEETS DESIGN

Italy is the land of both wine and design. Across the country, world-renowned architects have created stunning wineries where visitors can enjoy exceptional wines surrounded by contemporary art and architecture. Among the most iconic are Ca’ del Bosco in Franciacorta, Cantine Antinori in Chianti Classico, Ceretto in the Langhe, La Raia in Novi Ligure, Castello di Perno in Barolo, and Castel Giocondo in Montalcino. These open-air museums blend art, landscape, and winemaking into unforgettable experiences. Metodo Contemporaneo also offers special openings and guided tours throughout the year.

Info: https://metodocontemporaneo.com/

SiViaggia: https://siviaggia.it/notizie/metodocontemporaneo-cantine-aperte-17-18-ottobre-2025/559240/

In order from this page:

Archea Associati - Antinori nel Chianti Classico

©Leonardo Conti

ArnaldoPomodoro - Tenuta di Castelbuono

©Tenuta Castelbuono

Bolzano, Christmas train

Ninfeo delle Fontane - Villa GiuliaFerrara, Porta Paola

Ninfeo delle Fontane - Cariatidi

I MERCATINI DI NATALE DI BOLZANO

Dal 28 novembre al 6 gennaio 2026, la città più magica

dell’Alto Adige torna a vestire i panni della regina delle feste. Luci, profumi, musica e tradizione si fondono in un unico grande spettacolo: il Mercatino di Natale di Bolzano, il più antico d’Italia e uno dei più amati in Europa, accende la città di magia. Ma non aspettatevi solo bancarelle e vin brûlé: le feste riescono a unire arte, sapori, musica e quella scintilla speciale che trasforma le giornate d’inverno in pura meraviglia.

Info: https://www.mercatinodinatalebz.it/calendario-eventi-bolzano.htm

SiViaggia: https://siviaggia.it/idee-di-viaggio/natale-bolzano-2025/559243/

BOLZANO CHRISTMAS

MARKET

From November 28 to January 6, 2026, Bolzano—the most magical city in South Tyrol—once again becomes the queen of the holidays. Lights, scents, music, and traditions blend into one enchanting celebration: the Bolzano Christmas Market, the oldest in Italy and among the most beloved in Europe. But it’s not just about stalls and mulled wine—here, art, flavors, and music come together to turn winter days into pure wonder.

Info: https://www.mercatinodinatalebz.it/calendario-eventi-bolzano.htm

SiViaggia: https://siviaggia.it/idee-di-viaggio/natale-bolzano-2025/559243/

ROMA, LA MERAVIGLIA DEL NINFEO

DI VILLA GIULIA

Finalmente è da poco possibile varcare i cancelli del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma, dove il Ninfeo scenografico e rinascimentale è finalmente rinato. L’accurato lavoro di restauro iniziato a ottobre 2024 ha permesso di far ritrovare l’anima originaria al complesso: le fontane tornano a zampillare e il suolo dell’acqua danza tra le arcate. Durante il periodo rinascimentale, il Ninfeo svolgeva il ruolo di teatro delle acque, incantando i visitatori. Le fontane non si limitavano a decorare, ma facevano parte della coreografia e, grazie al restauro, sono tornane all’antico splendore. L’antico impianto idrico, alimentato dall’Acquedotto Vergine, lo stesso che ancora oggi serve la Fontana di Trevi, è stato completamente ripristinato, riportando le fontane alla loro funzione originaria. Da vedere.

Info: https://artbonus.gov.it/ SiViaggia: https://siviaggia.it/notizie/ninfeo-villa-giulia-riapre-roma/559252/

ROME: THE WONDER OF THE NINFEO AT VILLA GIULIA

The gates of Rome’s National Etruscan Museum of Villa Giulia have reopened, revealing the rebirth of its magnificent Renaissance Nymphaeum. A meticulous restoration, begun in October 2024, has brought this theatrical “water garden” back to life: fountains now flow again, and reflections dance beneath the arches. In the Renaissance, the Nymphaeum served as a stage for water displays that enchanted visitors. Thanks to the restoration—and the revival of its ancient hydraulic system, once fed by the same Acqua Vergine aqueduct that supplies the Trevi Fountain—it has regained its original splendor. A must-see masterpiece of art, water, and history.

Info: https://artbonus.gov.it/ SiViaggia: https://siviaggia.it/notizie/ninfeo-villa-giulia-riapre-roma/559252/

In
Stelvio road ©Enrico Bigno Pozzi, olive trees in Sabina, Castle of Corese Terra in Sabina

RRD, L’ALCHIMISTA DEI TESSUTI

Incontro con Roberto Ricci il fondatore di un brand che ha inventato il termine tecno-sartoriale e cambiato il concetto di outerwear.

Tutto nasce dal vento, non quello che piega gli alberi e spalanca le finestre ma quello capace di spingere le persone a muoversi e cambiare direzione. Roberto Ricci ragazzo con il mare negli occhi e nelle vene, nel 1989 a Grosseto in Toscana decise che lo sport e il design non dovevano stare in due mondi separati, la tavola da surf è il suo grande amore che costruisce con abilità e passione non doveva essere solo uno mezzo per praticare uno sport, ma poteva diventare una estensione del corpo umano, un modo alternativo per dialogare con la natura e il mare, da lì successivamente la domanda nacque spontanea “e se anche i vestiti potessero avere lo stesso spirito?”. Iniziò così la vita del brand RRD in un percorso unico dove la sartorialità italiana incontra la leggerezza dei materiali tecnici, quelli che resistono alla salsedine, al vento e alla vita vera, ogni capo RRD porta con sé lo spirito della libertà delle onde e viene pensato anche per muoversi tra i grattacieli o le strade delle nostre metropoli che corrono veloci esattamente come i surfisti tra le onde del mare, da questa nuova interpretazione della moda nasce il termine tecno-sartoriale che contraddistinguerà per sempre lo stile di questo originale e innovativo brand. RRD non racconta una moda da vivere in passerella, ma uno stile di vita che insegna a vivere gli abiti affinché vengano vissuti sino in fondo, il nero profondo delle giacche, i tessuti elastici e resistenti, le linee pure del suo stile sono come vele di un windsurf, essenziali, funzionali e bellissime nella loro semplicità, chi indossa questo brand non porta soltanto un capo d’abbigliamento ma vive una vera e propria filosofia dove la fluidità, il movimento e l’adattabilità diventano protagonisti indiscussi di uno stile unico. Il marchio toscano inizialmente nasce come un brand legato al mondo del windsurf, delle tavole da surf e degli sport acquatici in generale per poi evolversi in breve tempo in un marchio di abbigliamento tecnico e lifestyle capace di mantenere sempre saldo quel legame forte con il mare e l’oceano, facendo dell’innovazione, della sperimentazione e del design un proprio segno distintivo. RRD sin dai suoi albori investe moltissimo nella ricerca di nuove tecnologie adattabili ai tessuti tecnici, la svolta sarà nel 1994 con la creazione della prima collezione lifestyle composta di T-shirt e bermuda pensata per trasferire lo spirito d’innovazione delle tavole da surf ai capi d’abbigliamento, sarà nel 1995 che Roberto Ricci fonderà la Montecristo S.n.c (adesso l’etichetta fa capo a RRD S.p.A) insieme al Direttore creativo Roberto Bardini società che cambierà radicalmente il concetto di outerwear, i tessuti sono performanti, lo stile pulito e una grande attenzione alla funzionalità, giacche tecniche, capispalla, pantaloni e maglieria diventano parte inte -

RRD, THE ALCHEMIST OF FABRICS |

A conversation with Roberto Ricci, founder of a brand that coined the term “techno-tailoring” and redefined the concept of outerwear.

EN. Everything begins with the wind—not the one that bends trees and slams windows open, but the kind that pushes people to move and change direction. Roberto Ricci, a young man with the sea in his eyes and in his veins, decided in 1989 in Grosseto, Tuscany, that sport and design should not belong to two separate worlds. His great love, the surfboard—built with skill and passion—was never meant to be just a piece of sporting equipment. It could become an extension of the human body, an alternative way to converse with nature and the sea. From there came the question: “And what if clothes could carry the same spirit?”

This is how the life of the RRD brand began, in a unique journey where Italian tailoring meets the lightness of technical materials—resistant to salt, wind, and real life. Every RRD garment carries with it the freedom of the waves, yet is also designed to move among skyscrapers and the fast-paced streets of modern cities. From this reinterpretation of fashion was born the term techno-tailoring, a signature that would forever define the style of this original and innovative brand.

RRD does not tell the story of fashion meant only for the catwalk, but of a lifestyle—one that teaches us to live our clothes fully. The deep black of its jackets, the stretchy and resistant fabrics, the clean lines of its style are like the sails of a windsurf: essential, functional, and beautiful in their simplicity. Wearing this brand means embracing a philosophy in which fluidity, movement, and adaptability are the undisputed protagonists of a unique style. Born in Tuscany as a label dedicated to windsurfing and watersports, RRD quickly evolved into a technical and lifestyle clothing brand, always keeping its strong bond with the sea. Innovation, experimentation, and design became its distinctive mark. Since its origins, RRD has invested heavily in research for new technologies adaptable to technical fabrics. The turning point came in 1994 with the creation of the first lifestyle collection of T-shirts and bermuda shorts, designed to transfer the innovative spirit of surfboards to apparel. In 1995, Roberto Ricci founded Montecristo S.n.c.(now RRD S.p.A.) together with Creative Director Roberto Bardini, launching a company that would radically change the concept of outerwear. Technical fabrics, clean design, and careful attention to functionality made jackets, outerwear,

di Paolo Gelmi

grante del guardaroba RRD, nel tempo si aggiungeranno anche gli accessori per chiudere il cerchio su uno stile di vita contemporaneo dove il DNA sportivo sposa il design e la sartorialità tipica dell’eccellenza italiana. Per questa occasione Gate Magazine ha incontrato Roberto Ricci fondatore del brand per farsi raccontare l’evoluzione di un marchio capace di cavalcare l’onda della moda, senza mai perdere di vista la propria identità e capace di mettere d’accordo gli sportivi e gli amanti di uno stile raffinato ma dal carattere deciso.

Il brand nasce nel 1989 dalla sua passione per il surf, ci racconta qualche particolare di questa sua passione e delle leve che l’hanno portata a lanciare un marchio di moda sportswear?

trousers, knitwear—and later accessories—an integral part of a contemporary lifestyle where sporty DNA meets Italian design excellence. For this occasion, Gate Magazine met Roberto Ricci to talk about the evolution of a brand capable of riding the wave of fashion without ever losing sight of its identity, bringing together athletes and lovers of refined yet bold style.

The brand was born in 1989 from your passion for surfing. Can you tell us about this passion and what led you to launch a sportswear label?

It all started in 1981 when I began practicing windsurfing. At the time, I was also diving. Navigating the sea on a board allowed me to discover the ocean and experience the joy of

Tutto è cominciato nel 1981 quando ho iniziato a praticare il windsurf, in quel periodo facevo anche immersioni, navigare con la tavola mi ha permesso di conoscere il mare, di divertirmi a cavalcare le onde, mi sentivo parte di questo stile di vita, quando il tempo era brutto con un vento forte saltavo sulla tavola e mi abbandonavo alla corrente, mi faceva provare delle sensazioni di libertà e felicità, quando il mare invece era calmo mi immergevo nelle sue acque con una leggera serenità. Con il passare del tempo la passione per il windsurf diventava sempre più intensa, ho cominciato a lavorare a Perugia con un’azienda che progettava e produceva tavole da vela, li ho imparato i segreti di un arte/mestiere davvero unico, qualche anno dopo ed esattamente nel 1989 fondai la mia società con sede a Maui nelle Hawaii e Grosseto in Toscana, due località molto diverse tra loro ma con un comune denominatore, il mare. Progettavo e costruivo tavole realizzate a mano, erano pezzi unici, successivamente ho cominciato anche a produrle in serie, con il trascorrere del tempo ho sentito nascere in me l’esigenza di unire il mondo tecnico del windsurf a una linea di abbigliamento che soddisfacesse le esigenze degli amanti e professionisti di questo sport, le mie origini toscane mi vedevano nascere in una famiglia dove mio padre era carrozziere e mia mamma una camiciaia, due mondi in apparenza lontani tra di loro che furono per me fonte d’ispirazione, portandomi a creare oltre alle tavole da surf anche la mia prima linea d’abbigliamento composta da bermuda e T-shirt dedicate a questo magnifico sport, fu così che prese vita il brand RRD, da un’intuizione e un esigenza.

riding waves. I felt part of a lifestyle: when the weather was rough and windy, I would jump on the board and surrender to the current, feeling freedom and happiness. When the sea was calm, I would dive into its waters with a sense of serenity. Over time, my passion for windsurfing grew stronger. I worked in Perugia for a company that designed and produced sailboards, where I learned the secrets of a truly unique craft. A few years later, in 1989, I founded my company with offices in Maui, Hawaii, and in Grosseto, Tuscany—two very different places, united by the sea. I designed and built handcrafted boards, later moving to series production. Gradually, I felt the need to combine the technical world of windsurfing with a clothing line tailored to the needs of lovers and professionals of the sport. My Tuscan roots also played a role: my father was a car body repairer and my mother a seamstress—two worlds that might seem distant but became sources of inspiration. Alongside surfboards, I created my first apparel line of bermuda shorts and T-shirts dedicated to this magnificent sport. That is how RRD came to life—from intuition and necessity.

In 1994 came the turning point with the launch of your total look collection. What are the unique features of your brand? The journey to a total look was long. I started with bermuda shorts and T-shirts, then in 1995 I founded Montecristo SRLwith our current CEO and Creative Director, Roberto Bardini. We began experimenting with materials, blending them to best meet the

Roberto Ricci

Nel 1994 la grande svolta con il lancio della sua collezione total look, quali sono le caratteristiche uniche del suo brand?

Il percorso per arrivare ad un total look è stato lungo, sono partito con bermuda e magliette, poi nel 1995 fondo la Montecristo SRL insieme all’attuale Ceo e Direttore Creativo Roberto Bardini, abbiamo cominciato a studiare i materiali e mescolarli tra di loro, cercavamo quelli che potessero soddisfare al meglio le esigenze di performance del nostro consumatore, abbiamo sperimentato e successivamente abbiamo cominciato a creare e produrre giacche e pantaloni che potessero avere uno spirito sportivo, performance importanti e avessero un stile tipico del nostro made in Italy.

L’uso dei materiali e le performance di questi sono un elemento fondamentale per il suo marchio, come si muove nella scelta e selezione di questi?

Essendo partiti da una da una collezione beachwear abbiamo dovuto fare tanta ricerca sul tipo di materiali, nel 2012 ho iniziato anche a produrre mute da sub e da li sono nate delle idee, abbiamo notato che la Lycra che componeva parte dell’interno e dell’esterno delle mute aveva delle qualità e caratteristiche particolari, che se assemblate in modo corretto con altri materiali come le membrane anti vento e anti pioggia poteva essere utilizzata anche per creare capi d’abbigliamento come giacche e pantaloni, da qui la nascita della nostra giacca iconica “Winter Storm” e la creazione del “Surflex” una speciale versione di Lycra creata al 95% da un mix di fibre riciclate. Per RRD mettere insieme materiali sintetici o naturali e contaminarli tra loro è fondamentale per poter creare dei capi che siano confortevoli, dalle alte performance e allo stesso tempo con uno stile elegante, ci sentiamo degli alchimisti del tessuto. L’innovazione è parte integrante del nostro modus operandi cosi come il design, facciamo tanta ricerca e sperimentiamo nuovi metodi che possano offrirci la possibilità di avere prestazioni uniche.

performance needs of our customers. Eventually we developed jackets and trousers that embodied a sporty spirit, high performance, and a style true to our Italian DNA.

Materials and performance are key elements of your brand. How do you select and develop them?

Starting from a beachwear collection, we invested heavily in material research. In 2012 we also began producing wetsuits, which sparked new ideas. We realized that Lycra used in wetsuits had particular qualities, and when combined with windproof and waterproof membranes, it could be adapted for clothing like jackets and trousers. From this came our iconic “Winter Storm” jacket and the creation of “Surflex,” a special Lycra blend made 95% from recycled fibers. At RRD, combining synthetic and natural materials is fundamental. It allows us to create garments that are comfortable, high-performing, and elegant. We see ourselves as fabric alchemists. Innovation is an integral part of our approach, alongside design. We conduct constant research and experiment with new methods to achieve unique performance.

Can functionality, style, design, and performance coexist?

This is the fil rouge of our company and our know-how. These four elements are fundamental and must live together in perfect balance. Our garments can be worn on any occasion—from work to leisure, from formal settings to dinners with friends. Their style is contemporary and elegant, their comfort unique, and their performance top level.

Design is a central element of your brand. Who creates your collections?

Design is the cornerstone of our brand—it’s even embedded in our name. We are a design label born from sailboard production.

Funzionalità, stile, design e performance possono convivere?

Questo è il fil rouge della nostra azienda è il nostro know-how, per noi sono quattro elementi fondamentali senza i quali non potremmo creare le nostre collezioni e devono assolutamente vivere insieme in perfetto equilibrio e armonia. I nostri capi possono essere indossati per tutte le occasioni dal lavoro al tempo libero, da una situazione formale ed elegante a una cena con amici, il loro stile è contemporaneo ed elegante e il comfort davvero unico e alte le performance.

Il design è un elemento fondamentale per il vostro marchio, chi disegna le vostre collezioni?

Il design è il primo dei nostri elementi, d’altronde è inserito anche nel nome del brand, noi siamo un marchio di design nato dalla produzione di tavole da vela, non produciamo moda ma capi d’abbigliamento con delle caratteristiche di performance e comfort uniche e dal design esclusivo. Per quanto riguarda la Direzione Creativa abbiamo a capo Roberto Bardini che copre anche il ruolo di CEO, poi ci sono 2 stilisti, ricercatori, modellisti e designer che seguono passo dopo passo il flusso della progettazione e creazione dei nostri capi.

Sul tema della sostenibilità come vi state muovendo? Oggi non si fa altro che parlare di sostenibilità nel settore moda, io credo che la sostenibilità abbia un valore etico importantissimo, che passa dal rapporto con le persone, all’ambiente e all’uso di materiali riciclati e riciclabili, anche la creazione di capi d’abbigliamento che abbiano una lunga durata è un valore importante in termini di sostenibilità, per noi questo concetto esiste anche nel privilegiare una distribuzione dei nostri capi in piccoli negozi o boutique, piuttosto che in questi enormi centri commerciali e Department Store. RRD è molto sensibile a tutti questi fattori

We don’t create “fashion,” but clothing with unique performance, comfort, and design features. Our Creative Direction is led by Roberto Bardini, who also serves as CEO. Alongside him are two designers, researchers, modelers, and pattern makers who oversee every step of our creative process.

How are you addressing sustainability?

Sustainability in fashion has enormous ethical value. It concerns relationships with people, the environment, the use of recycled and recyclable materials, and the creation of garments with long durability. For us, sustainability also means preferring distribution through small shops and boutiques rather than huge department stores. RRD is highly sensitive to these factors. We comply with all regulations, avoid waste, and produce garments with exceptional longevity—for the benefit of both the environment and our customers’ wallets.

Is there one garment that best represents the RRD style?

Every garment has its own unique qualities, but if I had to choose one, it would be the Surflex Tech-Chino trousers. They have extraordinary performance, comfort, and a distinctive style. They are cut with laser technology to eliminate excess fabric, assembled with ultrasonic bonding to avoid seams and stitch holes. The fabric is wrinkle-free, stretch, breathable, lightweight, with a smooth and soft touch. Once worn, they create a flawless silhouette. This is truly our signature garment.

Who are the men and women that wear your brand?

Our target ranges from 20 to 70 years old, with a strong concentration between 40 and 50. They are men and women who love Italian style, elegance, design, and comfort, and who also value technical details as an essential plus. Our customer is a “metropolitan athle-

che coinvolgono le persone, l’ambiente e il prodotto, rispettiamo tutte le normative vigenti e stiamo attenti a non avere alcun tipo di spreco, i nostri capi hanno una durabilità davvero alta per la gioia dell’ambiente e del portafogli.

C’è un capo che più di altri rappresenta in pieno lo stile RRD?

Direi che ogni capo ha le sue caratteristiche che lo rendono unico, ma se devo privilegiarne uno direi il pantalone Surflex tech-chino perché ha delle caratteristiche uniche, performance importanti, comfort e stile davvero esclusivo, viene tagliato con tecniche innovative al laser in modo da eliminare il tessuto superfluo (Laser Cutting) viene trattato con gli ultrasuoni in fase di incollaggio e confezione, un tessuto che non si stropiccia e non ha fori creati dalle cuciture, una volta indossato dona una silhouette davvero bellissima. Posso dichiarare con certezza che questo è il nostro capo per eccellenza, un pantalone costruito senza cuciture, con un tessuto stretch fresco e traspirante, leggero e dal touch liscio e morbido.

te”—attentive to quality and with the constant need to feel at ease. You recently participated in Milan’s Fuori Salone during Design Week. What other events are important to you?

Participating in the Fuori Salone this year was a stimulating and exciting experience that we will repeat in the future. It allowed us to feel perfectly at home in the design segment, which is crucial for us. As I often say, we don’t do fashion—we do design applied to clothing. A designer creates with functionality and performance in mind. That is the RRD way.

What are your main reference markets?

Chi sono gli uomini e le donne che vestono il suo brand?

Abbiamo un target che spazia dai 20 sino ai 70 anni con una forte concentrazione tra i 40 e 50, uomini e donne che amano lo stile italiano, la sua eleganza, ma anche il design e il confort, senza tralasciare poi i dettagli tecnici che sono per il nostro consumatore un valore aggiunto imprescindibile, il nostro consumatore è uno sportivo metropolitano, attento alla qualità con la necessita di sentirsi sempre a proprio agio.

Avete partecipato in modo importante al Fuori Salone di Milano durante la Design Week quali sono gli altri eventi o fiere che per voi sono fondamentali?

Abbiamo iniziato quest’anno con la partecipazione al Fuori Salone durante la Design Week ed è stata un’esperienza stimolante e molto interessante che si ripeterà negli anni a venire, un evento importante e internazionale che ci ha permesso di stare a nostro agio in un segmento quello del design che per noi è importantissimo, d’altronde come ho già affermato in precedenza noi non facciamo moda, ma design declinato all’abbigliamento, un designer è colui che progetta un qualcosa che deve avere come punto di riferimento la funzionalità e le prestazioni, questo è il modus operandi della RRD.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?

In primis l’Italia che è il nostro punto di riferimento, ma anche i paesi del nord d’Europa, stiamo crescendo in modo organico senza affanni, puntiamo nei prossimi anni a conquistare in modo importante anche altri mercati.

Italy remains our home and primary market, but we are also growing in Northern Europe. Step by step, without rushing, our goal in the coming years is to expand significantly into other international markets.

RUBINACCI , L’ARTE DELLA LEGGEREZZA

Incontro con Luca Rubinacci terza generazione di un importante brand di sartoria napoletana

Tutto ebbe inizio a Napoli nel 1932, quando Gennaro Rubinacci intuì che il concetto di abito andava rivoluzionato, non più giacche pesanti e ingessate tipiche dello stile inglese, ma linee morbide, spalle naturali, tessuti leggeri che permettessero agli uomini una libertà di movimento, da questo modus operandi nacque la “giacca napoletana” oggi simbolo di disinvoltura e raffinatezza che da Napoli ha conquistato tutto il mondo. Rubinacci non veste semplicemente gli uomini, li aiuta a esprimere al meglio una nuova identità, fatta di eleganza quotidiana e charme mediterraneo, artisti, aristocratici e uomini di mondo varcavano la sua sartoria attratti da quel tocco unico che solo Gennaro riusciva a realizzare, un tocco che univa tradizione sartoriale e spirito contemporaneo. Con il tempo la famiglia ha saputo custodire e rinnovare l’eredità di Gennaro, prima con il figlio Mariano e successivamente con il nipote Luca Rubinacci, questi maestri della sartorialità sono stati capaci di trasformare il marchio in un punto di riferimento internazionale, senza mai tradire l’essenza originaria fatta di spontaneità, libertà e tradizione, la giacca Rubinacci non è soltanto un capo d’abbigliamento ma una concreta idea di stile, un manifesto di cultura napoletana portata con fierezza in tutti i continenti, entrare oggi in una sartoria Rubinacci significa respirare un rituale antico fatto di tessuti pregiati e selezionati con cura, di carta modelli tracciati a mano, di gesti precisi mentre vengono cucite storie ad ogni impuntura, entrare in questi spazi vuol dire vivere un presente capace di reinterpretare l’eleganza maschile, che generazione dopo generazione è alla ricerca di autenticità.

Oggi Rubinacci non è soltanto un brand sartoriale ma un linguaggio universale di eleganza disinvolta radicata nel passato ma capace di reinventarsi, Napoli resta la sua anima principale, Londra, Milano e NY i suoi palcoscenici internazionali, per questo marchio la “bellezza della leggerezza è l’arte di essere sé stessi con stile”, la sua tecnica sartoriale è fatta di gesti antichi tramandati con maestria, linee moderne e dettagli innovativi realizzati da chi è capace di sviluppare il “saper fare a mano”, con un occhio attento alle proporzioni e all’innovazione, per un eleganza senza tempo.

La collezione FW 25/26 conferma la sua visione distintiva, un’eleganza che coniuga innovazione e tradizione, pensata per un uomo moderno che ricerca qualità e autenticità. Per questa occasione Gate Magazine ha incontrato Luca Rubinacci terza generazione del brand per farsi raccontare storie, aneddoti e novità di un marchio sartoriale che rappresenta al meglio il nostro Made

RUBINACCI, THE ART OF LIGHTNESS |

A conversation with Luca Rubinacci, third generation of a legendary Neapolitan tailoring brand

EN. It all began in Naples in 1932, when Gennaro Rubinacci realized that the concept of the suit needed to be revolutionized. No longer the heavy, rigid jackets of English style, but softer lines, natural shoulders, and lightweight fabrics that would allow men freedom of movement. From this new approach was born the “Neapolitan jacket”, now a symbol of nonchalance and refinement, which from Naples went on to conquer the world. Rubinacci does not simply dress men—he helps them express a new identity, one of everyday elegance and Mediterranean charm. Artists, aristocrats, and cosmopolitan gentlemen flocked to his atelier, drawn to that unique touch only Gennaro could achieve: a blend of sartorial tradition and contemporary spirit. Over the years, the family has preserved and renewed Gennaro’s legacy, first with his son Mariano and later with his grandson Luca Rubinacci. These masters of tailoring transformed the brand into an international benchmark, without ever betraying its original essence of spontaneity, freedom, and tradition. The Rubinacci jacket is not just a garment, but a concrete idea of style, a manifesto of Neapolitan culture proudly carried across continents. Entering a Rubinacci atelier today means breathing in an ancient ritual: precious fabrics carefully selected, hand-drawn paper patterns, precise gestures where every stitch sews a story. It is a present that reinterprets masculine elegance, generation after generation, in the pursuit of authenticity. Today Rubinacci is not only a sartorial brand, but a universal language of effortless elegance, rooted in the past yet capable of reinventing itself. Naples remains its beating heart, with London, Milan, and New York as international stages. For this brand, “the beauty of lightness is the art of being oneself with style.” Its tailoring technique is made of ancient gestures handed down with mastery, modern lines, and innovative details realized by those who embody the art of handmade excellence. With an attentive eye to proportion and innovation, Rubinacci creates a timeless elegance.

The FW 25/26 collection confirms this distinctive vision: an elegance that blends innovation and tradition, designed for the modern man seeking quality and authenticity. On this

in Italy, attraverso un servizio su misura che celebra la tradizione sartoriale napoletana con una visione moderna, rimanendo fedele al proprio DNA.

Siete alla terza generazione di sarti, come è cambiato con il passare del tempo il modo di costruire un abito?

Il modo di costruire un abito è cambiato molto meno di quanto si pensi. La vera differenza la fa il cliente: se una volta l’abito era un “must” quotidiano, oggi è diventato un oggetto di scelta, legato al piacere e al gusto personale. La tecnica sartoriale rimane immutata, ma il nostro compito è stato quello di alleggerirla e adattarla a una società che vive e si muove più velocemente.

Quali sono i concetti e i valori che ha ereditato dai suoi predecessori nella sua attività?

Ho ereditato il rispetto per il cliente e la responsabilità di garantire qualità assoluta. Mio nonno ci ha insegnato la serietà del mestiere, mio padre la capacità di innovare senza mai tradire l’eleganza classica. Io cerco di portare avanti entrambi i valori, traducendoli in un linguaggio contemporaneo.

Quale è il vostro concetto di eleganza?

L’eleganza è sentirsi a proprio agio in qualsiasi contesto. Non significa solo “vestirsi bene”, ma avere la naturalezza di adattarsi alla situazione, con consapevolezza e stile personale

Quali sono i tessuti che usate principalmente per la creazione dei vostri abiti?

Utilizziamo tessuti naturali e nobili: lane leggere, cashmere, lino, cotone, seta. Siamo molto legati anche a tessuti esclusivi che sviluppiamo con i migliori lanifici italiani e inglesi, pensati per interpretare il nostro concetto di leggerezza e comfort.

occasion, Gate Magazine met Luca Rubinacci, third generation of the family, to share stories, anecdotes, and news of a sartorial brand that best represents Italian excellence through bespoke service—a celebration of Neapolitan tailoring heritage with a modern vision, always faithful to its DNA.

You are the third generation of tailors. How has suitmaking changed over time?

Far less than one might think. The real difference lies in the client: once, the suit was an everyday “must,” today it is a matter of choice, tied to pleasure and personal taste. The tailoring technique remains the same, but our role has been to make it lighter and adapt it to a society that lives and moves faster.

What values and principles have you inherited from your predecessors?

I inherited respect for the client and the responsibility to ensure absolute quality. My grandfather taught us the seriousness of the craft, my father the ability to innovate without ever betraying classic elegance. I try to carry both forward, translating them into a contemporary language.

What is your concept of elegance?

Elegance is feeling at ease in any context. It doesn’t just mean “dressing well,” but adapting naturally to any situation, with awareness and personal style.

Which fabrics do you mainly use for your suits?

We work with noble, natural fabrics: lightweight wools, cashmere, linen, cotton, silk. We also develop exclusive

Luca Rubinacci

Avete reinterpretato il concetto di ready-to-wear ci spiega come?

Per noi il ready-to-wear non è un prodotto di massa, ma un capo pronto che conserva la stessa anima del su misura. Ogni capo è costruito con la stessa attenzione artigianale, con spalle e linee destrutturate, pensato per essere immediatamente indossato senza perdere quella naturale eleganza sartoriale. Un concetto moderno di “ casual chic “.

La giacca destrutturata è uno dei vostri punti di forza, vogliamo approfondire l’argomento?

La giacca destrutturata è la nostra firma. Significa eliminare tutto ciò che è superfluo: spalline, fodere, rigidità. Rimane solo la purezza della linea, che accompagna il corpo senza costringerlo. È un’idea che mio nonno ha introdotto negli anni ’30 per soddisfare quella clientela Napoletana che viveva la “ dolce vita “ e che oggi continua a rappresentare il nostro stile più riconoscibile.

Si parla tanto di sostenibilità, come si muove in questo senso il vostro brand?

La sostenibilità per noi non è uno slogan, ma un fatto naturale. Un abito Rubinacci dura decenni: non segue la logica dell’usa e getta, ma del tramandare. In più lavoriamo solo con fibre naturali e produzioni artigianali, evitando sprechi e privilegiando una filiera corta e consapevole. Un capo sostenibile è quello che dura

fabrics with the best Italian and English mills, designed to reflect our concept of lightness and comfort.

You have reinterpreted the idea of ready-to-wear.How? For us, ready-to-wear is not mass-produced clothing, but garments that retain the soul of bespoke. Each piece is crafted with the same artisanal attention, with unstructured shoulders and soft lines, designed to be worn immediately without losing natural sartorial elegance. A modern concept of “casual chic.”

The unstructured jacket is one of your hallmarks. Can you tell us more?

The unstructured jacket is our signature. It means eliminating everything superfluous: padding, linings, rigidity. What remains is pure line, which follows the body without constraining it. It was an idea my grandfather introduced in the 1930s to satisfy Neapolitan clients who embraced the “dolce vita,” and it continues today as our most recognizable style.

Sustainability is widely discussed today. How does your brand approach it?

For us, sustainability is not a slogan but a natural fact. A Rubinacci suit lasts decades: it doesn’t follow the throwaway logic, but the idea of something to be passed down. We also use only natural fibers and artisanal production, avoiding waste and favoring a short, conscious supply chain. A sustainable garment is one that lasts over time and never goes out of style.

nel tempo e non passa mai di moda. Chi è l’uomo che veste Rubinacci?

È un uomo curioso, internazionale, libero. Non cerca l’apparire ma il sentirsi bene in ciò che indossa. Può essere un giovane imprenditore come un collezionista di arte, ma quello che li accomuna è la voglia di un’eleganza non convenzionale.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?

Siamo molto forti in Europa e negli Stati Uniti, ma anche in Asia e Medio Oriente. In realtà il nostro mercato è il mondo: chiunque si riconosca nei nostri valori è un potenziale cliente Rubinacci.

Avete un archivio importante, come pensate di usarlo? Il nostro archivio è una miniera. Non lo consideriamo nostalgia, ma un laboratorio creativo: ci ispira, ci dà idee, ci ricorda che l’innovazione parte sempre da solide radici. Ogni nuova collezione dialoga con quell’eredità e gli dedichiamo ogni stagione una collezione chiamata “ Vintage Archive” dove capi in serie limitatissima vengono prodotti con tessuti antichi.

Cosa proponete per questo autunno/inverno?

Puntiamo molto su capi versatili, che uniscono calore e leggerezza. Cappotti in cashmere destrutturati, giacche morbide sfoderate che si possono portare sopra un dolcevita o una camicia. I colori sono caldi e rassicuranti, con qualche tocco inaspettato per sorprendere chi li indossa.

Who is the Rubinacci man?

He is curious, international, free. He does not seek appearance, but to feel good in what he wears. He can be a young entrepreneur or an art collector, but what unites them is the desire for a nonconventional elegance.

What are your reference markets?

We are very strong in Europe and the United States, but also in Asia and the Middle East. In reality, our market is the world: anyone who identifies with our values is a potential Rubinacci client.

You have an important archive. How do you use it?

Our archive is a treasure trove. We don’t treat it as nostalgia, but as a creative laboratory: it inspires us, gives us ideas, reminds us that innovation always begins with solid roots. Each new collection dialogues with that heritage, and every season we dedicate a line called “Vintage Archive”, with extremely limited pieces produced using historic fabrics.

What are you proposing for this Fall/Winter?

We are focusing on versatile garments that combine warmth and lightness: unstructured cashmere coats, soft unlined jackets to wear over a turtleneck or a shirt. The colors are warm and reassuring, with unexpected touches to surprise the wearer.

EMBARK

ON AN UNFORESEEN JOURNEY

With each sip, the harmonious blend of Saharan-inspired flavors whisks you to the endless horizons of the desert's boundless dunes.

NOAH , STREETWEAR CON COSCIENZA

NOAH: CONSCIOUS STREETWEAR

New York – si sa - non dorme mai. Eppure, qualcuno a Brooklyn, nel 2015, sceglie di rallentare. Brendon Babenzien, dopo aver contribuito a scrivere la grammatica visiva di Supreme, decide che lo streetwear può — anzi, deve — avere un’anima. Così prende vita Noah, un marchio che non parla solo di stile, ma di scelte, di coscienza, di come riconquistare il tempo perduto. In un mondo che corre, Babenzien preferisce camminare, osservare, costruire con un’intenzione. L’idea è semplice, quasi radicale: riportare l’umanità in un sistema che ne ha perso il senso. Dopo anni trascorsi a definire i codici di una moda basata sull’hype, Babenzien sceglie invece la sottrazione: Noah diventa il suo laboratorio etico, un punto d’incontro tra estetica e valori, dove ogni capo è pensato per durare, non per consumarsi. Si tratta sì di streetwear, ma con una consapevolezza nuova: quella di chi riconosce che la vera rivoluzione di oggi è fare meno, ma farlo meglio. Le prime collezioni sono un manifesto silenzioso: t-shirt dal taglio preciso, giacche che mescolano workwear e sartoria, felpe pulite come uniformi contemporanee. Non c’è bisogno di loghi urlati o slogan stampati a caratteri cubitali — ogni cucitura è già una dichiarazione contro l’osbolescenza. Noah parla sottovoce, ma arriva lontano, partendo da chi ha visto la cultura street trasformarsi in un’industria, e ora cerca un modo per restituirle dignità. Babenzien conosce infatti entrambi i mondi. Cresciuto tra surf e skate, con un’estetica che guarda tanto al punk quanto al mare, ha imparato presto che lo stile non è una superficie, ma un linguaggio profondo. Da Supreme ha portato la disciplina del dettaglio e la comprensione dei codici della strada, ma anche la consapevolezza dei propri limiti. Noah nasce proprio da lì: dal bisogno di ridefinire la libertà creativa, di dimostrare che la moda può ancora essere un territorio di pensiero, non solo di tendenza. Lo dimostrano le collaborazioni con Converse, Vans, Levi’s o Barbour, non semplici operazioni commerciali, ma conversazioni tra mondi affini. Babenzien le concepisce come esercizi di coerenza, momenti in cui due realtà si incontrano per affermare dei valori comuni: qualità, durevolezza, autenticità. Ogni progetto

EN. New York, as we know, never sleeps. Yet in 2015, someone in Brooklyn decided to slow things down. Brendon Babenzien, after helping define the visual grammar of Supreme, began to believe that streetwear could — and should — have a conscience. That’s how Noah was born: a brand that speaks not only through style, but through values, choices, and the desire to reclaim time. In a world obsessed with speed, Babenzien prefers to move deliberately — to watch, to think, to build with purpose.

The concept was simple, almost radical: bring humanity back into a system that had lost its sense of it. After years shaping a fashion culture driven by hype, Babenzien chose restraint. Noah became his ethical laboratory — a meeting point between aesthetics and integrity, where every piece is designed to last, not to expire. It’s still streetwear, but with a new kind of awareness: the belief that the real revolution today is doing less, but doing it better. The first collections were a quiet statement of intent: perfectly cut T-shirts, jackets blending workwear and tailoring, sweatshirts with the clean lines of modern uniforms. There was no need for loud logos or oversized slogans — every stitch was already a stand against obsolescence. Noah spoke softly, but it resonated widely, appealing to those who had watched street culture turn into an industry and were now searching for a way to give it its dignity back. Babenzien knows both worlds. Raised between surf and skate, with an aesthetic shaped as much by punk as by the sea, he learned early that style isn’t just a surface — it’s a language. From Supreme, he carried the discipline of detail and a deep understanding of street codes, but also the awareness of creative limits. Noah emerged from that tension: the need to redefine freedom and prove that fashion can still be a space for

diventa un racconto condiviso, un gesto di resistenza contro la cultura dell’usa e getta. Ma la forza di Noah non sta solo nei capi: sta nella comunità che li indossa. I flagship store di New York e Tokyo sono spazi che funzionano come estensioni del brand, gallerie urbane dove musica, arte e moda si contaminano naturalmente; dentro si respira la stessa energia dei luoghi che li circondano: il ritmo di chi vive la città come ispirazione continua. È qui che Noah diventa davvero un movimento culturale, una piattaforma fondativa per una nuova forma di appartenenza: più riflessiva, umana e reale. Nel tempo, Babenzien e Noah hanno dimostrato che la coscienza può essere cool, e che la sostenibilità non deve per forza essere una predica, ma può tradursi in scelte quotidiane, in un’estetica sobria ma allo stesso tempo potente. Le sue campagne parlano di oceani da proteggere, di diritti civili, di inclusione. Non come esercizio di immagine, ma come presa di posizione reale. In un panorama dominato da algoritmi e collezioni effimere, Noah resiste come un’eccezione necessaria, ricordando

ideas, not just for trends. Collaborations with Converse, Vans, Levi’s and Barbour reinforced that vision. These weren’t simple commercial moves, but thoughtful exchanges between like-minded worlds. Babenzien treats them as exercises in coherence — moments where two realities meet to affirm shared values: quality, durability, authenticity. Each project becomes a story told together, a small act of resistance against disposable culture.

But Noah’s real strength lies not only in its clothes, but in the community that wears them. The brand’s flagship stores in New York and Tokyo function as living extensions of its philosophy — urban spaces where music, art, and fashion flow naturally together. They carry the same pulse as the streets outside: the rhythm of people who see the city as an endless source of inspiration. It’s here that Noah becomes more than a label — a cultural movement, a new kind of belonging: more thoughtful, human, and grounded.

Over time, Babenzien and Noah have shown that consciousness can be cool, and that sustainability doesn’t have to

Brendon Babenzien of Noah
Noah x Adidas

che la moda non deve per forza gridare per farsi sentire e che il lusso può nascere anche solo dalla coerenza. In fondo, forse è proprio questa la sua forza: l’eleganza della calma, la capacità di trasformare il quotidiano in un gesto politico. Noah non vuole cambiare il mondo, ma cambiare il modo in cui lo abitiamo. E nel farlo, dimostra che anche nella frenesia della metropoli si può ancora scegliere di rallentare, con stile.

come as a lecture. It can live in everyday choices, in an understated yet powerful aesthetic. The brand’s campaigns speak of oceans to protect, of civil rights, of inclusion — not as marketing gestures, but as genuine commitments. In a landscape ruled by algorithms and fleeting drops, Noah stands as a necessary exception — a reminder that fashion doesn’t need to shout to be heard, and that true luxury can come from consistency. Maybe that’s its quiet power: the elegance of calm, the art of turning the everyday into an intentional act. Noah doesn’t set out to change the world — just the way we live in it. And in doing so, it proves that even in the chaos of the city, slowing down can still be the boldest move of all.

Noah x Puma
Noah x New Order

LAYERS OF DESIRE

ART DIRECTION AND STYLING: GIULIA RISALITI

PHOTOGRAPHER: ANDREA BENEDETTI

Maglie a righe PIERRE MANTOUX
trucker jacket and jacquard knit polo sweater MCM
Collier e anello assoluto, bracciali vinctum PIANEGONDA
Calze EMILIO CAVALLINI
Sandalo in suede linette JEFFREY CAMPBELL
Pelliccia ZADIG&VOLTAIRE Maglione
Pantalone a pois JEAN PAUL GAUTIER found on Vinted
Anelli CLEMESTUDIOS
Borsa new toys small LA MILANESA
Calze EMILIO CAVALLINI
Collana VALENTINA FERRAGNI STUDIO
Mules “Lohan “ slip on SCAROSSO

T-shirt viola OBEY

Camicia bianca COMPAÑÍA FANTÁSTICA

Dolcevita grigio SILVIAN HEACH

Gonna godet 1A CLASSE DESTINATION

Anelli assoluto e scripta PIANEGONDA

Collant FALKE

Felpa blouson 1A CLASSE DESTINATION

Bloomers corti oro SIRIVANNAVARI

Orecchini e bracciale clipea PIANEGONDA

Portachiavi orso MCM

Calze EMILIO CAVALLINI

Decollette in suede truth-or JEFFREY CAMPBELL

T-shirt viola OBEY

Camicia bianca COMPAÑÍA FANTÁSTICA

Dolcevita grigio SILVIAN HEACH

Gonna godet 1A CLASSE DESTINATION

Anelli assoluto e scripta PIANEGONDA

Collant FALKE

MAKEUP AND HAIR : LAURA MONTICCIOLO

MODELS : ZARA GELL, VALENTINA MISSORI - WONDERWALL MGMT

STYLIST ASSISTANT: GIORGIA MAESTRI, LEONARDO MARIANI, AMBRA MARIA FIERARU

PHOTOGRAPHY ASSISTANT: FUSETTI DANILO

MAKEUP ASSISTANT : ALICE ROSSI

Maglia SCAGLIONE
Giacca blu HALO
Anelli assoluto PIANEGONDA
Reggicalze di pizzo INTIMISSIMI
Portachiavi cane MCM
Calze EMILIO CAVALLINI Sandalo in piume shopaholic JEFFREY CAMPBELL

the theatre is woman/ IL TEATRO È DONNA

La rassegna Il teatro è donna al Teatro Franco Parenti di Milano, si annuncia come un evento di grande rilevanza, un vero e proprio mosaico dedicato alla complessità dell’esperienza femminile in tutte le sue sfumature.

In collaborazione con il partner culturale Grazia e Cristalfarma, il ciclo offre sei spettacoli che esplorano la donna tra maternità, arte, solitudine e l’eterno dilemma delle relazioni. Il tema unificante è l’invito a riconoscere, sul palco e nella vita, la forza e la complessità dell’essere donna.

Le grandi interpreti in scena spaziano dai classici ai testi contemporanei, utilizzando linguaggi diversi:

• 7/10 - 2/11 Ambra Angiolini e Ivana Monti in La reginetta di Leenane: Un crudo e spietato thriller psicologico di Martin McDonagh. Le due attrici portano in scena un legame tossico tra madre e figlia, un gioco perverso di rancore, dipendenza e manipolazione, che interroga i ruoli di vittima e carnefice.

• 18/11 – 23/11 Sonia Bergamasco in La Principessa di Lampedusa: Un monologo onirico, che lei stessa dirige, dedicato a Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò, la madre di Tomasi di Lampedusa. Attraverso la musica e il sogno, la Bergamasco restituisce la modernità, il carisma e il vitalismo di un’anima che dialoga con i fantasmi della sua vita sotto le bombe del ‘43.

• 16/12 – 11/1 Milena Vukotic in Lezione d’amore: Diretta da Andrée Ruth Shammah, la Vukotic, con la sua inconfondibile grazia, interpreta Madame A., un’insegnante di pianoforte che stabilisce un profondo legame con un Giovane Svogliato. Più

EN. The festival Theatre is Woman at Teatro Franco Parenti in Milan is announced as an event of great significance, a true mosaic dedicated to the complexity of the female experience in all its nuances.

In collaboration with cultural partner Grazia and Cristalfarma, the cycle offers six performances exploring womanhood through motherhood, art, solitude, and the eternal dilemma of relationships. The unifying theme is an invitation to recognize, both on stage and in life, the strength and complexity of being a woman. The great actresses on stage range from classics to contemporary texts, employing different languages:

• 7 Oct – 2 Nov: The Beauty Queen of Leenane with Ambra Angiolini and Ivana Monti. A raw and ruthless psychological thriller by Martin McDonagh. The two actresses portray the toxic bond between mother and daughter, a perverse game of resentment, dependence, and manipulation that questions the roles of victim and executioner.

• 18 Nov – 23 Nov: La Principessa di Lampedusa with Sonia Bergamasco. A dreamlike monologue, directed and performed by Bergamasco herself, dedicated to Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò, mother of Tomasi di Lampedusa. Through music and dream, she brings to life the modernity, charisma, and vitality of a soul conversing with the ghosts of her existence under the bombs of 1943.

• 16 Dec – 11 Jan: Lezione d’amore with Milena Vukotic. Directed by Andrée Ruth Shammah, Vukotic, with her

che una lezione, è una potente educazione sentimentale, che celebra l’importanza della cura e il potere trasformativo di un incontro autentico.

• 8/1 – 11/1 L’illusione coniugale con Rosita Celentano: Una commedia brillante e tagliente sull’incomunicabilità e la crisi di coppia, dove, tra tradimenti e menzogne, la donna (Giovanna) si rivela lucida e sempre “un passo avanti” ai due uomini.

• 17/3 – 22/3 Non si fa così con Lucrezia Lante della Rovere: Un’altra commedia intensa che, partendo da un tentativo di suicidio del marito, apre una notte di confronto tra due persone che si interrogano sul senso dell’amore e della vita insieme, alternando dramma e umorismo.

• 17/3 -22/3 Giuliana De Sio ne Il gabbiano di echov: L’attrice interpreta Arkadina, una madre egocentrica e tormentata, in questa opera lirica e crudele. La regia di Filippo Dini sottolinea la contemporaneità di questo affresco di “umanità alla fine”, dove ogni amore è un’illusione e le passioni sono destinate alla frustrazione.

La rassegna è un invito a riflettere sulla vita attraverso l’ottica femminile, esplorando con linguaggi diversi le eterne domande sull’amore, la libertà e il desiderio.

unmistakable grace, plays Madame A., a piano teacher who establishes a deep bond with a “Reluctant Young Man.” More than a lesson, it is a powerful sentimental education, celebrating the importance of care and the transformative power of an authentic encounter.

• 8 Jan – 11 Jan: L’illusione coniugale with Rosita Celentano. A brilliant and sharp comedy on miscommunication and marital crisis, where— amid betrayals and lies—the woman (Giovanna) proves clear-sighted and always “one step ahead” of the two men.

• 17 Mar – 22 Mar: Non si fa così with Lucrezia Lante della Rovere. Another intense comedy that, beginning with the husband’s suicide attempt, opens a night of confrontation between two people questioning the meaning of love and life together, alternating drama and humor.

• 17 Mar – 22 Mar: The Seagull by Chekhov with Giuliana De Sio. The actress plays Arkadina, an egocentric and tormented mother, in this lyrical and cruel work. Directed by Filippo Dini, the staging emphasizes the contemporary resonance of this portrait of “humanity at its end,” where every love is an illusion and passions are doomed to frustration.

The festival is an invitation to reflect on life through a female perspective, exploring with diverse languages the eternal questions of love, freedom, and desire.

Queen of Leenane
Lezione d’ amore

the artist MARCO SANNA

Marco Sanna è una figura professionale che sfugge a una singola definizione, un vero e proprio maestro trasversale che ha fatto della fusione tra creatività e artigianato il suo tratto distintivo. La sua carriera, lunga oltre venticinque anni, lo ha posizionato come un punto di riferimento nel settore del Visual Merchandising e della Visual Consulting per i brand di lusso e design più prestigiosi a livello mondiale. Il suo percorso inizia nella sua Alghero, in Sardegna, ma l’ambizione lo porta a lasciare la sua terra subito dopo il diploma classico; questo distacco precoce segna l’inizio di una crescita professionale e personale itinerante che si è sviluppata attraverso cinque continenti. Vivere e lavorare in diverse metropoli del mondo ha arricchito in modo esponenziale le sue visioni creative, infondendo in ogni progetto un inconfondibile appeal internazionale.

Ciò che rende Sanna un professionista unico è la sua capacità di unire l’emisfero della progettazione strategica con l’acquisizione di una profonda manualità artigianale. Questo equilibrio gli consente di servire i brand non solo come ideatore e Art Director – spaziando dalla moda all’interior design, dall’arte al visual merchandising e all’event planning – ma anche come esecutore e conoscitore delle tecniche produttive. Questa identità trasversale gli ha aperto le porte a collaborazioni di altissimo profilo, definendolo come versatile e adattabile a molteplici realtà. Tale versa-

EN. Marco Sanna is a professional figure that defies a single definition—a true multidisciplinary master who has made the fusion of creativity and craftsmanship his distinctive hallmark. With a career spanning over twenty-five years, he has established himself as a benchmark in the field of Visual Merchandising and Visual Consulting for the world’s most prestigious luxury and design brands. His journey began in his hometown of Alghero, Sardinia, but ambition soon led him to leave his homeland right after graduating from high school. This early departure marked the start of a professional and personal growth that unfolded across five continents. Living and working in different world capitals exponentially enriched his creative vision, infusing every project with an unmistakable international appeal.

What makes Sanna unique is his ability to combine strategic design with a profound mastery of artisanal skills. This balance allows him to serve brands not only as a creator and Art Director—ranging from fashion to interior design, from art to visual merchandising and event planning—but also as an executor and connoisseur of production techniques. This transversal identity has opened doors to high-profile collaborations, defining him as versatile and adaptable to multiple realities. Such versatility enables him to approach both global luxury leaders and large-scale retail brands with equal effectiveness, always guided by innovation and research.

tilità gli permette di affrontare con la stessa efficacia sia le eccellenze del lusso mondiale sia i brand di grande distribuzione, mantenendo sempre come parole d’ordine innovazione e ricerca. La sua metodologia lavorativa, sintetizzata nella Visual Consulting Agency, è sempre a passo con le nuove tecnologie del settore. L’approccio combina l’esperienza decennale nel display vetrina e nel visual merchandising con lo studio progettuale per il layout di interni commerciali e privati, dosando sapientemente passione e cultura per il dettaglio.

Marco Sanna non è solo un tecnico dell’estetica, ma un filosofo dell’immagine. Il suo credo è che “L’immagine non è l’apparire, come spesso si crede. L’immagine è esattamente l’essere”. Questa affermazione è il cuore pulsante della sua consulenza: per un brand, l’immagine non deve essere un mero rivestimento superficiale, ma il riflesso autentico della sua identità. In un’epoca dominata dall’”artefatto” e dagli stereotipi di perfezione imposti dal mondo dei social media, Sanna sottolinea come la professionalità, l’esperienza e l’empatia siano gli unici elementi in grado di fare la vera differenza. Il suo lavoro si concentra sul costruire un’immagine che sia un progetto di verità, piuttosto che una semplice facciata estetica. Per quanto riguarda la moda, pur riconoscendo le sue trasformazioni (dagli anni ‘50 al dominio del fast fashion), il suo invito non è a emulare il passato, ma a distinguersi sempre, scegliendo capi e accessori con onestà verso la propria fisicità e personalità. Il futuro, secondo Sanna, non è solo una questione di cosa si vende, ma di come si sceglie di essere percepiti.

Il successo di questa visione è stato suggellato da importanti riconoscimenti, tra cui lo Starlight Award 2023 come Best Visual Merchandising and Art Director; il premio ottenuto al Festival del Cinema di Venezia 2023, dove la sua Visual Consulting è stata annoverata tra le eccellenze italiane nel ramo design retail; il recente premio del 2025 come Best Italian Retail Acency. www.visualconsulting.eu

His working methodology, embodied in the Visual Consulting Agency, is always aligned with the latest sector technologies. The approach combines decades of experience in window display and visual merchandising with project design for both commercial and private interiors, blending passion and a culture of detail in a refined way.

Marco Sanna is not just an aesthetic technician but a philosopher of image. His credo is that “Image is not appearance, as is often believed. Image is exactly being.” This statement lies at the heart of his consulting: for a brand, image should never be a superficial veneer, but the authentic reflection of its identity. In an era dominated by “artifice” and the stereotypes of perfection imposed by social media, Sanna highlights how professionalism, experience, and empathy are the only true differentiators. His work focuses on building an image that is a project of truth, rather than a simple aesthetic façade. Regarding fashion, while recognizing its transformations (from the 1950s to the dominance of fast fashion), his invitation is not to emulate the past but to always stand out, choosing garments and accessories with honesty toward one’s body and personality. The future, according to Sanna, is not only about what is sold but about how one chooses to be perceived.

The success of this vision has been sealed by significant accolades, including the Starlight Award 2023 as Best Visual Merchandising and Art Director; recognition at the Venice Film Festival 2023, where his Visual Consulting was listed among Italian design retail excellences; and the 2025 award as Best Italian Retail Agency. www.visualconsulting.eu

COMO TATTOO CONVENTION

La prima edizione di un evento dedicato al tatuaggio, musica e food truck

Nella splendida cornice del lago di Como si è tenuta il 3/4/5 ottobre 25 la prima edizione di un evento organizzato dalla Olcelli Farmaceutici la “COMO TATTOO CONVENTION®” esattamente nella località di Erba dove oltre 400 tatuatori da tutto il mondo si sono riuniti per una tre giorni unica nel suo genere, una manifestazione non solo dedicata all’arte del tatuaggio, ma alla musica, al food e alla convivialità.

La Como Tattoo Convention è stata fortemente voluta da Maria Elena Olcelli (titolare di Olcelli Farmaceutici), l’organizzatrice dell’evento ha sviluppato anche una Linea Tatto dedicata a chi sul proprio corpo ha tatuaggi da curare e valorizzare, coloro che sono intervenuti alla manifestazione non solo hanno potuto tatuarsi scegliendo fra oltre 400 professionisti, ma hanno anche usufruito di un servizio di stencil per vedere e valutare temporaneamente l’effetto di un possibile tatuaggio, la manifestazione prevedeva anche spettacoli e una grande area all’esterno della Fiera dedicata al food truck dove i visitatori hanno potuto assaporare il meglio dei prodotti del nostro Made in Italy, all’esterno della struttura per i più coraggiosi uno skate park e una posta-

COMO TATTOO CONVENTION | The first edition of an event dedicated to tattoo art, music, and food trucks

EN. Against the stunning backdrop of Lake Como, the first edition of the COMO TATTOO CONVENTION® took place on October 3–5, 2025, in the town of Erba. The event, organized by Olcelli Farmaceutici, gathered more than 400 tattoo artists from all over the world for three unique days dedicated not only to the art of tattooing, but also to music, food, and conviviality. The Como Tattoo Convention was strongly desired and promoted by Maria Elena Olcelli (owner of Olcelli Farmaceutici), who also developed a tattoo care line specifically designed to treat and enhance tattooed skin. Participants at the convention not only had the chance to get tattooed by over 400 professionals, but also to use a stencil service to preview and evaluate the temporary effect of a potential tattoo. The program included live shows and a large outdoor food truck area where visitors could enjoy the very best of Made in Italy cuisine. For the more adventurous, there was also a skate park and a booth by the official Police Motor Club aimed at raising awareness about cyberbullying and road safety. On Saturday and Sunday, the organizers even offered a babysitting service so families could fully enjoy the convention in total peace of mind—all accompanied by the music of Renée La Bulgara, a DJ icon of girl empowerment. The event also featured tattoo contests with prizes created by artist Filippo Borella, who also contributed to TrATTO at Pavilion C, a project exploring the connection between body and art. Body Art, in fact, uses the human body as a medium of free personal expression. Thanks to Olcelli Farmaceutici, the most talented artists—awarded the Mariuccia Prize, named after the grandmother who inspired the company’s origins—received well-deserved recognition. Among the 400 tattoo artists showcasing their techniques to the public, the Como Tattoo Convention® hosted international guest stars such as Spanish tattoo artist Cristian Casas, who designed the poster and the entire visual identity of this first edition; Lars Krutak, anthropologist of tattoos, photographer and writer internationally known for his studies and documentaries on ancient tattoo traditions; the Fercioni family, pioneers of tattooing in Italy and founders of the Tattoo

di Paolo Gelmi

zione del moto club ufficiale della Polizia di Stato per la sensibilizzazione al cyber-bullismo e all’educazione stradale, a tutto questo bisogna aggiungere anche che nelle giornate di sabato e domenica è stato fornito un servizio di baby sitter – offerto dagli organizzatori - affinché anche le famiglie potessero usufruire della Convention in una totale tranquillità, tutto con il sottofondo musicale di Renée La Bulgara, dj simbolo del girl empowerment. Non sono mancati i contest per i tatuatori con premi creati dall’artista Filippo Borella, lo stesso che al Padiglione C ha contribuito con TrATTO alla connessione tra corpo e arte, la Body Art è l’utilizzo del corpo come mezzo di libera espressione personale, grazie alla Olcelli Farmaceutici i migliori talenti (a cui è andato il premio Mariuccia - dal nome della nonna da cui nasce la Olcelli Farmaceutici) hanno avuto il loro giusto riconoscimento. Alla Como Tattoo Convention® tra i 400 tatuatori che hanno potuto mostrare al pubblico le loro tecniche abbiamo incontrato guest stars come: l’artista-tatuatore spagnolo Cristian Casas che ha creato il manifesto e tutta l’immagine coordinata di questo primo happening, Lars Krutak, antropologo dei tatuaggi, fotografo e scrittore, conosciuto a livello internazionale per i suoi studi e documentari sulle antiche tradizioni del tatuaggio, la famiglia Fercioni pionieri del tatuaggio in Italia e fondatori del Museo del Tatuaggio di Milano, la famiglia Razzouk, discendenti di una delle più antiche dinastie di tatuatori al mondo, attivi a Gerusalemme dal 1300, rappresentano un ponte tra spiritualità, pelle e memoria, per arrivare a Stefano Alcantara artista-tatuatore di origini peruviane che vive e tatua fra NY e LA, uno dei più grandi tatuatori latino/americani, Yomico Moreno venezuelano che vive e tatua a NY ed è specializzato in iperrealismo, famoso tra le altre cose per aver tatuato ‘The Rock’, tutti artisti che rappresentano la tradizione e il presente di questa arte antica, artisti che dal nulla hanno reso fruibile a tutti l’arte del tatuaggio.

Museum in Milan; the Razzouk family, descendants of one of the oldest tattoo dynasties in the world, active in Jerusalem since the 1300s, embodying the bridge between spirituality, skin, and memory; Stefano Alcantara, a Peruvian-born tattoo artist based between New York and Los Angeles, considered one of the greatest Latin American tattoo masters; and Yomico Moreno, Venezuelan hyperrealism specialist living and tattooing in New York, known, among other things, for tattooing The Rock. These artists represent both the tradition and the present of this ancient art—masters who, starting from nothing, have made tattooing an accessible art form for everyone.

All the photos are works of Yomico Moreno

Il Natale 2025 si annuncia come una stagione brillante per il mondo degli smartphone: tra modelli pieghevoli di nuova generazione, chip potenziati dall’intelligenza artificiale, batterie più efficienti e proposte modulari, il mercato offre una varietà capace di soddisfare ogni tipo di appassionato di tecnologia.

Pixel 10 e Pixel 10 Pro

Google arricchisce la sua gamma con Pixel 10 e Pixel 10 Pro, pensati per chi cerca un’esperienza Android pura e aggiornata nel tempo. Le fotocamere restano uno dei punti di forza, con sensori migliorati e funzioni di editing intelligente che sfruttano l’AI. Il modello base si posiziona nella fascia medio-alta, mentre la versione Pro, con display più ampio e memoria potenziata, supera la soglia dei mille euro.

EN. Christmas 2025 is shaping up to be a remarkable season for smartphones. Foldable devices are evolving, AI-powered chips are becoming standard, batteries are more efficient, and modular designs are emerging for those who value sustainability as much as performance.

Pixel 10 and Pixel 10 Pro

Google expands its lineup with Pixel 10 and Pixel 10 Pro, designed for those who want a pure Android experience with long-term updates. Cameras remain the star feature, now enhanced with improved sensors and AI-driven editing tools. The base model targets the mid-high range, while the Pro version, with a larger display and boosted memory, sits comfortably above €1,000.

SMARTPHONE 2025 SOTTO L’ALBERO

INNOVAZIONE, DESIGN E TECNOLOGIA

PER IL REGALO PERFETTO

SMARTPHONES FOR CHRISTMAS 2025: INNOVATION, DESIGN AND TECHNOLOGY TO UNWRAP

di Rodolfo Mangiagalli

iPhone 17 Pro e Pro Max

Apple rinnova la sua offerta con iPhone 17 Pro e Pro Max, dotati del nuovo chip A19 Pro e di un design affinato. La fotocamera principale raggiunge 48 MP, accompagnata da un teleobiettivo con zoom fino a 8x e da una nuova camera frontale ad alta definizione. I prezzi si mantengono nella fascia premium, con il modello Pro che parte da circa 1.200 euro, mentre il Pro Max si spinge più in alto, anche in base alla capacità di memoria scelta.

Galaxy Z Fold 7

Nel settore dei pieghevoli, il protagonista è il Samsung Galaxy Z Fold 7. Lo smartphone si apre come un libro, trasformandosi in un piccolo tablet. Il display interno ultra definito, le funzioni ottimizzate per la produttività e l’integrazione delle ultime novità AI lo rendono uno dei modelli più avanzati sul mercato. Il prezzo rimane in linea con la categoria, intorno ai 1.800-2.200 euro.

Galaxy S25+

Accanto ai foldable, Samsung propone il nuovo Galaxy S25+, che concentra gran parte delle innovazioni tecnologiche della casa coreana in un formato più tradizionale. Prestazioni elevate, fotocamere versatili e display ad alta frequenza di aggiornamento lo posizionano sopra i mille euro, confermandolo come uno dei top di gamma più richiesti.

Per chi guarda al segmento medio-alto, il Galaxy A56 5G rappresenta un equilibrio tra prestazioni e prezzo. Monta un display AMOLED da 120 Hz, una batteria capiente e il

Fairphone 6

iPhone 17 Pro and Pro Max

Apple refreshes its flagship line with iPhone 17 Pro and Pro Max, powered by the new A19 Pro chip and featuring a refined design. The main camera reaches 48 MP, supported by an 8× telephoto lens and a high-resolution front camera. Pricing remains premium: the Pro model starts around €1,200, while the Pro Max climbs higher depending on storage capacity.

Galaxy Z Fold 7

In the foldable arena, the standout is Samsung Galaxy Z Fold 7. Opening like a book, it transforms into a compact tablet. Its high-definition internal display, productivity-oriented functions, and advanced AI integration make it one of the most cutting-edge devices available. Prices range between €1,800 and €2,200. Galaxy S25+

Alongside foldables, Samsung introduces the Galaxy S25+, bringing the brand’s latest innovations to a more traditional form factor. High performance, versatile cameras, and a smooth high-refresh display place it firmly in the over-€1,000 range.

supporto alla rete 5G. Il prezzo, compreso tra i 350 e i 450 euro, lo rende un modello accessibile ma con caratteristiche di livello.

Fairphone 6

Il nuovo Fairphone 6 si distingue per filosofia: uno smartphone modulare e riparabile, con batteria sostituibile e componenti progettati per durare. Dotato di 8 GB di RAM e 256 GB di memoria, si colloca nella fascia medio-alta, rivolto a chi cerca tecnologia sostenibile e attenzione etica alla filiera produttiva.

Moto G86 5G e Redmi Note 14 Pro

Nella fascia media, il Moto G86 5G offre un buon equilibrio tra prezzo e prestazioni, adatto a un uso quotidiano e multimediale senza compromessi eccessivi. Lo affianca il Redmi Note 14 Pro, che continua la tradizione di Xiaomi nel proporre dispositivi dal forte rapporto qualità/prezzo, con fotocamere solide, batteria generosa e display luminoso a un costo inferiore ai 200 euro.

Galaxy A56 5G

In the mid-upper segment, the Galaxy A56 5G balances performance and affordability. With a 120 Hz AMOLED display, a long-lasting battery, and 5G connectivity, it is expected in the €350–450 range, appealing to those seeking value without sacrificing features.

Fairphone 6

The new Fairphone 6 takes a different path, focusing on sustainability. Modular and repairable, with a replaceable battery and ethical sourcing, it comes with 8 GB RAM and 256 GB storage. Positioned in the higher midrange, it is aimed at consumers seeking a more responsible choice.

Moto G86 5G and Redmi Note 14 Pro

For the midrange market, the Moto G86 5G offers reliable performance for everyday use, while the Redmi Note 14 Procontinues Xiaomi’s tradition of excellent value, combining solid cameras, strong battery life, and a bright display—all for under €200.

Redmi Note 14 Pro

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FROM ROME TO MILAN | Music, art and

DA ROMA A MILANO

LINECHECK MUSIC MEETING AND FESTIVAL

Da oltre dieci anni, Linecheck è molto più di un semplice festival: è un ecosistema culturale che fonde sperimentazione artistica e confronto professionale. Con la sua formula ibrida – Music Meeting di giorno, Festival di sera – trasforma Milano in un laboratorio diffuso dove si incontrano nuove visioni sonore e si ridisegnano le geografie musicali contemporanee. Dal 17 al 22 novembre 2025, Linecheck torna a BASE Milano e si espande in altre venue cittadine, coinvolgendo anche Bologna, come già avvenuto nell’edizione precedente. Il tema di quest’anno, “a beautiful presence”, invita a riflettere sulla musica come forza viva e trasformativa, capace di scuotere, ascoltare, generare connessioni e immaginare futuri alternativi. La line-up 2025 si arricchisce con nuovi nomi appena annunciati, che si affiancano a prime italiane, progetti inediti e contaminazioni radicali. Tra talk, showcase, performance e networking, Linecheck si conferma come punto di riferimento per chi vive la musica come linguaggio globale e strumento di cambiamento.

Dove

Milano e Bologna

Quando 17–22 novembre 2025

Sito e biglietti www.linecheck.it

LINECHECK MUSIC MEETING AND FESTIVAL

For over a decade, Linecheck has been more than a festival—it’s a cultural ecosystem blending artistic experimentation and professional exchange. With its hybrid format—Music Meeting by day, Festival by night—it turns Milan into a dynamic lab where new sonic visions emerge and musical geographies are redefined. From November 17 to 22, 2025, Linecheck returns to BASE Milano and expands across multiple city venues, including Bologna, continuing last year’s successful cross-city format. This year’s theme, “a beautiful presence,” explores music as a living, transformative force—one that shakes, listens, connects, and envisions alternative futures. The 2025 lineup grows with newly announced artists, joining Italian premieres, original projects, and radical crossovers. Through talks, showcases, performances, and networking, Linecheck remains a key destination for those who see music as a global language and a tool for change.

Where Milan and Bologna

When 17–22 November 2025

WEBSITE

www.linecheck.it

cinema Musica, arte e cinema

PELLIZZA DA VOLPEDO

A più di cent’anni dall’ultima monografica milanese dedicata a Giuseppe Pellizza da Volpedo, allestita nel 1920 presso la Galleria Pesaro, Milano torna a rendere omaggio all’artista piemontese (Volpedo, 1868 – 1907) con una mostra alla Galleria d’Arte Moderna, museo che custodisce non solo il suo capolavoro, Il Quarto Stato, ma anche altre opere di grande rilievo della sua produzione. Curata da Aurora Scotti e Paola Zatti, l’esposizione Pellizza da Volpedo (1868-1907) è organizzata dal Comune di Milano – GAM Galleria d’Arte Moderna insieme a METS Percorsi d’Arte, con la collaborazione dei Musei Pellizza da Volpedo.

Dove

GAM Galleria d’Arte Moderna, Via Palestro 16, Milano

Quando fino al 25 gennaio 2026

Orari

martedì – domenica: 10:00 – 17:30 (ultimo accesso alle 16:30) / Lunedì chiuso.

Sito

https://www.gam-milano.com/mostre/200/pellizza-da-volpedo-i-capolavori

Biglietti

https://www.ticket.it/mostre/evento/pellizza-da-volpedo.aspx

PELLIZZA DA VOLPEDO

More than a century after the last Milanese monographic exhibition dedicated to Giuseppe Pellizza da Volpedo, held in 1920 at the Galleria Pesaro, Milan once again

pays tribute to the Piedmontese artist (Volpedo, 1868–1907) with a major exhibition at the Gallery of Modern Art. This museum not only houses his masterpiece Il Quarto Stato, but also several other significant works from his artistic career. Curated by Aurora Scotti and Paola Zatti, the exhibition Pellizza da Volpedo (1868–1907) is organized by the Municipality of Milan – GAM Gallery of Modern Art in collaboration with METS Percorsi d’Arte and the Pellizza da Volpedo Museums.

Where

GAM Galleria d’Arte Moderna, Via Palestro 16, Milano

When until January 25, 2026

Opening hours

Tuesday – Sunday: 10am – 5:30pm (last admission at 4.30pm)

/ Closed on Monday

Website

https://www.gam-milano.com/mostre/200/pellizza-da-volpedo-i-capolavori

Tickets https://www.ticket.it/mostre/evento/pellizza-da-volpedo.aspx

BEATO ANGELICO

La mostra “Beato Angelico”, in programma fino al 25 gennaio 2026 tra Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco, rappresenta un evento straordinario: è la prima grande retrospettiva fiorentina dedicata al celebre frate pittore dopo settant’anni. Curata da Carl Brandon Strehlke e Angelo Tartuferi, l’esposizione ripercorre l’evoluzione artistica e l’influenza di Beato Angelico, figura centrale del primo Rinascimento.In mostra oltre 140 opere, tra dipinti, disegni, sculture e miniature, provenienti da prestigiosi musei internazionali come il Louvre, il MET di New York e i Musei Vaticani. Il percorso espositivo mette Angelico in dialogo con maestri come Masaccio, Filippo Lippi e Lorenzo Monaco, offrendo un confronto ricco e stimolante. Frutto di quattro anni di lavoro, la mostra include

anche importanti restauri e ricomposizioni di pale d’altare smembrate. Con la sua straordinaria sensibilità per la luce, la prospettiva e la spiritualità, Beato Angelico viene riscoperto come uno dei padri del Rinascimento italiano. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Palazzo Strozzi, dal Ministero della Cultura e dal Museo di San Marco, e si presenta come un’occasione imperdibile per ammirare l’arte sacra in tutta la sua bellezza e profondità.

Dove

Palazzo Strozzi, Piazza Strozzi, Firenze Quando fino al 25 gennaio 2026

Orari

tutti i giorni dalle 10 alle 20, giovedì fino alle 23. Sito e biglietti www.palazzostrozzi.org

BEATO ANGELICO

The exhibition “Beato Angelico” marks the first major Florentine retrospective dedicated to the artist in seventy years. Curated by Carl Brandon Strehlke and Angelo Tartuferi, it traces the evolution and influence of this Renaissance master. Featuring over 140 works—including paintings, drawings, sculptures, and illuminated manuscripts—the show brings together pieces from prestigious institutions such as the Louvre, the MET, and the Vatican Museums. The exhibition creates a rich dialogue between Angelico and fellow artists like Masaccio, Filippo Lippi, and Lorenzo Monaco. The result of four years of research and preparation, it also includes restorations and reconstructions of fragmented altarpieces.

Beato Angelico, a Dominican friar and painter, is celebrated for his mastery of light, perspective, and spiritual expression. Promoted by Fondazione Palazzo Strozzi, the Italian Ministry of Culture, and the Museo di San Marco, this is a rare opportunity to rediscover one of the founding figures of the Italian Renaissance.

Where Palazzo Strozzi, Piazza Strozzi, Firenze

When until January 25, 2026

Opening hours every day from 10am to 8pm, Thursday until 11pm Website and tickets www.palazzostrozzi.org

NITTO ATP FINALS

Le Nitto ATP Finals tornano a Torino dal 9 al 16 novembre 2025, portando in città i migliori otto tennisti del mondo. L’evento si svolge all’Inalpi Arena, trasformata per l’occasione in un tempio del tennis. Oltre alle partite, il programma include eventi collaterali, installazioni artistiche e attività per famiglie. Le Finals rappresentano il culmine della stagione tennistica e offrono uno spettacolo di altissimo livello tecnico e agonistico. Torino si veste a festa, con allestimenti tematici e una forte partecipazione cittadina.

Dove

Inalpi Arena, Torino

Quando

9–16 novembre 2025

Sito www.nittoatpfinals.com

NITTO ATP FINALS

The Nitto ATP Finals return to Turin from November 9 to 16, 2025, featuring the world’s top eight tennis players. Held at the Inalpi Arena, the venue becomes a temple of tennis. Beyond matches, the program includes side events, art installations, and family activities. The Finals mark the peak of the tennis season, offering top-tier technical and competitive spectacle. Turin celebrates with themed decorations and strong local engagement. Where Inalpi Arena, Torino

When 9–16 novembre 2025

Website www.nittoatpfinals.com

TORINO FILM FESTIVAL

Il Torino Film Festival torna dal 21 al 29 novembre 2025 con la sua 43ª edizione. Nato come Festival Internazionale Cinema Giovani, fin dall’inizio si contraddistingue per l’attenzione alle nuove forme e tendenze del cinema sostenendo le produzioni indipendenti, le opere prime e seconde, i documentari e la sperimentazione, ma anche portando avanti il lavoro di ricerca sulla storia del cinema. Tra gli ospiti più attesi, l’attrice francese premio Oscar® Juliette Binoche, che porterà al 43° Torino Film Festival in anteprima italiana il documentario In-I in Motion, di cui non solo è protagonista, ma veste anche un ruolo inedito: per la prima volta è la regista. Per onorare una lunga carriera costellata da grandi successi, l’interprete di pellicole indimenticabili come L’insostenibile leggerezza dell’essere, Il paziente inglese e Chocolat, solo per citarne alcuni, riceverà anche il premio Stella della Mole. Ciò che rende unico il Torino Film Festival è la sua attenzione per la diversità, la collaborazione e l’innovazione, che attirano una comunità appassionata di autori e di cinefili accomunati dalla volontà di celebrare il potere del cinema di unire e ispirare.

Dove Museo Nazionale del Cinema, Torino Quando 21–29 novembre 2025

Sito www.torinofilmfest.org

TORINO FILM FESTIVAL

The Torino Film Festival returns from November 21 to 29, 2025, for its 43rd edition. Originally founded as the Festival Internazionale Cinema Giovani, it has always stood out for its focus on new cinematic forms and trends, supporting independent productions, debut and sophomore films, documentaries, and experimental works, while also advancing research into film history. Among the most anticipated guests is Oscar®-winning French actress Juliette Binoche, who will present the Italian premiere of the documentary In-I in Motion at the 43rd Torino Film Festival. Not only does she star in the film, but she also takes on a new role—as director—for the very first time. To honor her long and celebrated career, marked by unforgettable performances in films such as The Unbearable Lightness of Being, The English Patient, and Chocolat, Binoche will also receive the prestigious Stella della Mole award. What makes the Torino Film Festival truly unique is its commitment to diversity, collaboration, and innovation—values that attract a passionate community of filmmakers and cinephiles united by the desire to celebrate cinema’s power to connect and inspire.

Where

Museo Nazionale del Cinema, Torino

When 21–29 November 2025

Website www.torinofilmfest.org

ARRIVA IL FREDDO?

Nuovi rituali per la pelle e i capelli

Con l’arrivo dell’autunno, la pelle affronta nuove sfide: aria più secca, sbalzi termici, diminuzione dell’azione del sole. È il momento giusto per cambiare la routine di bellezza e prendersi cura del viso, del corpo e dei capelli in modo più consapevole. La nuova routine non può dimenticare una buona alimentazione ricca di antiossidanti (frutta, verdura, semi) che aiuta a sostenere la pelle e l’organismo durante il cambio stagionale e… dormire bene, praticare attività fisica moderata e gestire lo stress completano il quadro di una bellezza sana e duratura.

Per continuare a osservare il passare del tempo con uno sguardo luminoso, i Laboratoires Dermatologiques d’Uriage hanno arricchito la gamma Age Absolu con un trattamento dedicato al contorno occhi che aiuta ridensificare e perfezionare questa delicata area. Per offrire un supporto mirato e risultati sia immediati che nel tempo, il balsamo contiene un complesso innovativo - Eye Complex Booster di Collagene - e una selezione di attivi altamente performanti per rinforzare la struttura della pelle, stimolando la sintesi di collagene. Per uno sguardo più giovane e più luminoso! La linea completa la trovi in farmacia, parafarmacia e sui principali siti e-commerce

IS THE COLD COMING? NEW RITUALS FOR SKIN AND HAIR

EN. With the arrival of autumn, the skin faces new challenges: drier air, sudden temperature changes, and reduced exposure to the sun. It’s the right moment to update your beauty routine and take care of face, body, and hair with greater awareness.

A seasonal routine cannot overlook a balanced diet rich in antioxidants (fruit, vegetables, seeds), which helps support both skin and the body during this transitional phase. Restful sleep, moderate physical activity, and stress management complete the framework of a healthy, longlasting beauty.

To continue observing the passage of time with a luminous gaze, Laboratoires Dermatologiques d’Uriage have enriched the Age Absolu range with a treatment dedicated to the eye contour, designed to help densify and perfect this delicate area. To provide targeted support with both immediate and long-term results, the balm contains an innovative complex – the Eye Complex Collagen Booster – and a selection of highly performing actives that strengthen the skin structure by stimulating collagen synthesis. The promise: a younger, brighter look. The full line is available in pharmacies, parapharmacies, and on major e-commerce platforms.

Il trucco della stagione ha nuance calde e sofisticate, e vuole un make up che rispetta la pelle

Yves Rocher presenta una nuova versione della Cipria in Polvere e della Terra Abbronzante. Le nuove polveri dalle formule rinnovate, naturalità e performance senza compromessi, con il 98% di ingredienti di origine naturale, offrono performance visibili, mantenendo un’estrema delicatezza sulla pelle. Due elementi essenziali

E il nuovo fondotinta Siero Teint Radiance, la luminosità di un fondotinta unita al potere di un trattamento. L’ultima innovazione make-up sviluppata dai Laboratori Yves Rocher. Ispirata ai meccanismi di ibridazione osservati nel mondo vegetale, questa formula unisce la luminosità di un fondotinta al potere della skincare, per valorizzare l’incarnato e migliorare la qualità della pelle. Una nuova generazione di prodotti make-up, pensata per offrire risultati visibili in un solo gesto che darà una pelle radiosa ogni giorno.

This season’s make-up embraces warm, sophisticated shades, with formulas that respect the skin.

Yves Rocher presents a new version of its Loose Powder and Bronzing Powder. With renewed formulas and an uncompromising balance of naturalness and performance, these powders are made with 98% ingredients of natural origin. They deliver visible results while remaining extremely gentle on the skin—two essentials that blend effectiveness and respect, for an impeccable, natural finish.

And then comes the new Teint Radiance Serum Foundation, the radiance of make-up combined with the power of skincare. The latest innovation developed by the Yves Rocher Laboratories is inspired by hybridization mechanisms observed in the plant world. This formula merges the luminosity of a foundation with the effectiveness of skincare, enhancing the complexion while improving skin quality. A new generation of hybrid make-up designed to deliver visible results in one simple step, for radiant skin every day.

La bellezza audace che riflette le luci della città è nella nuova collezione Fall 2025 di Wycon Cosmetics: BRAT IN THE CITY

In una notte d’autunno, tra i neon vibranti di una metropoli piena di promesse, nasce l’ispirazione per la nuova collezione di Wycon Cosmetics. Brat In The City, la collezione che segna il lancio della linea Fall 2025, è un inno alla libertà d’espressione e alla bellezza che osa. Una celebrazione della femminilità contemporanea, forte e ironica, che non ha paura di farsi notare. Questa collezione si presenta come la risposta make-up alle tendenze moda della prossima stagione, con una proposta accattivante pensata per dare colore e personalità a tutte le sfaccettature dello urban style.

Per uno sguardo effetto lifting in 30 secondi, Clarins presenta il nuovo Total Eye Lift con [RETINOL-LIKE TECHNOLOGY]: lo sguardo è più aperto ed espressivo, effetto lifting; la pelle è levigata e i segni d’espressione sono subito meno visibili; le rughe sono visibilmente ridotte, giorno dopo giorno. Al cuore della nuova formula ad alta tecnologia, due potenti attivi di origine vegetale: estratto di harungana bio retinol-like associato a un nuovo estratto di jania rossa attivata. Il nuovo Total Eye Lift è racchiuso in un flacone ricaricabile in alluminio airless. Grazie al sistema push & pull, si ricarica in modo rapido e intuitivo: basta un clic e il flacone è subito pronto per le successive applicazioni.

The bold beauty that reflects the lights of the city shines through the new Wycon Cosmetics Fall 2025 collection: BRAT IN THE CITY.

On an autumn night, among the neon lights of a metropolis full of promise, the inspiration for Wycon’s new collection is born. Brat In The City, the launch line for Fall 2025, is an anthem to freedom of expression and daring beauty. A celebration of contemporary femininity—strong, ironic, and unafraid to stand out. The collection offers a vibrant response to next season’s fashion trends, with bold proposals designed to add color and personality to every facet of the urban style.

For an eye-lifting effect in just 30 seconds, Clarins introduces the new Total Eye Lift with [RETINOL-LIKE TECHNOLOGY]. The gaze appears wider and more expressive, with a lifted effect; the skin looks smoother, fine lines are immediately less visible, and wrinkles are visibly reduced day after day. At the heart of the advanced formula lie two powerful plant-based actives: organic harungana extract with retinol-like properties, paired with a new activated red jania extract. The new Total Eye Lift is housed in a refillable aluminum airless bottle. Thanks to the push & pull system, refilling is quick and intuitive: just one click and the bottle is ready for the next application.

HOUSE OF ROCEM ,

L’ AUTENTICITÀ DELLA COSMESI

Incontro con Elizabeth Oladele creatrice di prodotti di cosmesi per carnagioni afrodiscendenti e sensibili.

House of Rocem è un brand autentico che nasce dall’armonia della cosmesi 100% naturale, innovazione e Made in Italy, il brand nasce da un’idea e un esigenza personale di Elizabeth Oladele, il marchio punta a celebrare la diversità e la bellezza naturale in tutte le sue forme, fornendo un’esperienza di benessere che faccia sentire le persone di colore sicure e forti della propria pelle, grazie a prodotti naturali e di alta qualità, etica, sostenibilità, inclusività e artigianalità sono i valori alla base dei prodotti House of Rocem, formulati nel rispetto del pianeta, appositamente per le carnagioni sensibili come quelle afrodiscendenti, che necessitano di un particolare nutrimento e di prodotti che rispondano alle esigenze specifiche della loro pelle. Il brand ha formulato dei trattamenti che valorizzano le diverse carnagioni e celebrano la bellezza multiculturale, non solo nutrendo la pelle, ma rispecchiando una varietà di bisogni e identità culturali.

HOUSE OF ROCEM, THE AUTHENTICITY OF COSMETICS | Meeting with Elizabeth Oladele, creator of skincare products for Afro-descendant and sensitive complexions

EN. House of Rocem is an authentic brand born from the harmony of 100% natural cosmetics, innovation, and Made in Italy excellence. The brand originates from both a personal idea and need of Elizabeth Oladele. Its mission is to celebrate diversity and natural beauty in all its forms, offering a wellness experience that empowers people of color to feel confident and strong in their own skin. Thanks to natural, high-quality products, House of Rocem is built on values of ethics, sustainability,

di Paolo Gelmi

Incontrando Elizabeth nel suo ufficio, ci dice con molta naturalezza: “Ho iniziato questa avventura perché ero alla ricerca di prodotti che potessero andare bene sulla mia pelle, avendo vissuto molto tempo a Londra dove ci sono moltissime donne di colore, mi sono resa conto che non ero la sola ad avere l’esigenza di trovare delle creme adatte a una pigmentazione particolare e che diventava sempre più una priorità risolvere questo problema, decisi di provare a crearle personalmente e con l’aiuto di un produttore della provincia di Torino ho sperimentato e trovato le formule giuste”.

Attraverso due linee biologicamente certificate e dermatologicamente testate, House of Rocem vuole assicurarsi che ogni persona si senta rappresentata e valorizzata, promuovendo un’immagine di bellezza inclusiva e autentica, grazie all’accurata selezione di ingredienti naturali, genuini, locali e pregiati, le linee di prodotti House of Rocem sono riconosciute come biocosmesi naturale, la cura è stata rivolta anche verso il packaging dei prodotti, che è certificato nel rispetto dei più elevati standard europei e garantisce un’ottimale conservazione dei cosmetici, permettendone l’uso in un equilibrio tra funzionalità, praticità ed eleganza. La gamma House Of Rocem si divide in due linee specifiche: la Linea 3R e La linea ELIXIR, la prima è composta da cinque referenze per la cura di viso e collo, creata per valorizzare ed esaltare naturalmente la pelle favorendo il naturale processo di rigenerazione cellulare, la seconda linea nasce per valorizzare e nutrire la pelle, rafforzando la barriera cutanea e contrastando l’invecchia-

inclusivity, and craftsmanship. Its formulas, created with respect for the planet, are specifically designed for sensitive complexions such as Afro-descendant skin, which requires particular nourishment and products that address its specific needs. The brand has developed treatments that enhance different skin tones and celebrate multicultural beauty, not only by nourishing the skin but also by reflecting a variety of needs and cultural identities. Meeting Elizabeth in her office, she tells us very naturally: “I started this adventure because I was looking for products that could work on my skin. Having lived in London for a long time, where there are many women of color, I realized I wasn’t the only one struggling to find creams suited for a specific pigmentation. It became increasingly important to solve this problem, so I decided to try creating them myself. With the help of a manufacturer in the province of Turin, I experimented and finally found the right formulas.” Through two lines that are both biologically certified and dermatologically tested, House of Rocem ensures that everyone feels represented and valued, promoting an image of inclusive and authentic beauty. Thanks to a meticulous selection of natural, genuine, local, and refined ingredients, the brand’s products are recognized as natural biocosmetics.

Special attention has also been given to product packaging, which is certified according to the highest European standards, ensuring optimal preservation of cosmetics while balancing functionality, practicality, and elegance. The House of Rocem range is divided into two specific lines: the 3R Line and the ELIXIR Line. The first consists of five products dedicated to face and neck care, designed to naturally enhance and highlight the skin while supporting its natural cell regeneration process. The second line was created to nourish and strengthen the skin, reinforcing the cutaneous barrier and helping prevent premature skin aging.

Elizabeth Oladele

BENESSERE D’AVANGUARDIA Trattamenti innovativi e luoghi esclusivi in Italia

Il benessere, in Italia, è un’arte antica che si rinnova. Alle terme di epoca romana e ai centri termali storici si affiancano oggi spa e resort che propongono trattamenti innovativi, capaci di unire scienza e natura, tecnologia e tradizione. L’esperienza del relax diventa così un viaggio tra metodi all’avanguardia, luoghi esclusivi e rituali pensati per rigenerare corpo e mente.

Cryotherapy: il freddo che rigenera Tra i trattamenti più innovativi c’è la crioterapia, che utilizza temperature bassissime (fino a -130 °C) per pochi minuti. Questo shock termico stimola la circolazione, riduce infiammazioni e dona una sensazione di energia immediata. La si può provare a Milano, in centri wellness specializzati, ma anche in strutture di lusso come l’Armani/SPA. È una pratica amata da sportivi e celebrities, sempre più diffusa anche in Italia.

Floating Therapy: il galleggiamento sensoriale

Nelle vasche di floating therapy, il corpo fluttua in acqua arricchita di sali di Epsom, che garantiscono assenza di peso e una sensazione simile a quella dello spazio. Questo stato favorisce rilassamento profondo, concentrazione e creatività. In Italia è possibile sperimentarla in spa urbane come la Float Room di Firenze o in centri specializzati a Roma e Torino.

CUTTING-EDGE WELLNESS

INNOVATIVE TREATMENTS AND EXCLUSIVE DESTINATIONS IN ITALY

EN. Wellness in Italy is an ancient art constantly renewed. Alongside historic thermal baths and Roman-inspired spas, today’s resorts offer innovative treatments that combine science and nature, technology and tradition. Relaxation becomes a journey through pioneering methods, exclusive settings, and rituals designed to restore body and mind.

Cryotherapy: the power of cold

Among the most innovative treatments is cryotherapy, which exposes the body to extremely low temperatures (down to -130 °C) for a few minutes. This thermal shock stimulates circulation, reduces inflammation, and leaves you feeling energized. Available in Milan at specialized wellness centers and luxury locations such as the Armani/SPA, cryotherapy is increasingly popular among athletes and celebrities.

Floating Therapy: weightless relaxation

In floating therapy tanks, the body floats effortlessly in Epsom salt-enriched water, creating a sensation of weightlessness si-

Vinoterapia: il potere dell’uva

Dal cuore delle colline toscane e piemontesi arriva la vinoterapia, trattamento che sfrutta le proprietà antiossidanti del vino e dei polifenoli dell’uva. Bagni in mosto, scrub con vinaccioli e impacchi nutrienti rigenerano la pelle e favoriscono la circolazione.

A Castel Monastero, vicino Siena, e nelle Langhe, alcuni resort hanno reso questa esperienza un vero e proprio rituale di benessere.

Haloterapia: il respiro del sale

L’haloterapia consiste in sessioni in stanze rivestite di cristalli di sale, con aria ricca di microparticelle benefiche per le vie respiratorie e la pelle. È un trattamento naturale che rilassa e migliora il respiro, ideale per chi vive in città.

Centri specializzati si trovano a Roma, Milano e Bologna, spesso integrati in spa moderne che uniscono sale therapy a massaggi e percorsi sensoriali.

Forest Bathing: il contatto con la natura

Dalla tradizione giapponese dello shinrin-yoku nasce il forest bathing, pratica che invita a immergersi consapevolmente nella natura. In Italia si può sperimentare in parchi naturali come il Trentino-Alto Adige, le Dolomiti Bellunesi e l’Appennino tosco-emiliano, spesso accompagnati da guide specializzate. Alcuni resort di montagna propongono programmi che integrano passeggiate nei boschi con meditazioni e trattamenti spa.

milar to space. This deep state of relaxation boosts focus and creativity. In Italy, you can try it at urban spas like Float Room in Florence or at dedicated centers in Rome and Turin.

Wine therapy: the power of the grape

From the vineyards of Tuscany and Piedmont comes wine therapy, harnessing the antioxidant properties of wine and grape polyphenols. Treatments include baths in must, grape seed scrubs, and nourishing wraps that revitalize the skin. Resorts such as Castel Monastero near Siena or exclusive retreats in the Langhe offer this indulgent ritual.

Halotherapy: the healing breath of salt

Halotherapy sessions take place in salt rooms, where micro-particles in the air benefit the respiratory system and skin. Natural, calming, and rejuvenating, this therapy is ideal for urban dwellers. Spa centers in Rome, Milan, and Bolognaoften combine salt therapy with massages and sensory journeys.

Forest Bathing: reconnecting with nature

Inspired by the Japanese practice of shinrin-yoku, forest bathing encourages mindful immersion in nature. In Italy, it can be experienced in natural parks such as Trentino-Alto Adige, the Dolomiti Bellunesi, and the Tuscan-Emilian Apennines, often guided by trained practitioners. Mountain resorts now integrate forest walks with meditation and spa treatments.

Massaggi high-tech e rituali personalizzati

Accanto ai rituali classici, oggi molte spa italiane offrono massaggi con tecnologie avanzate, come lettini ad acqua, cromoterapia e vibroterapia, che amplificano i benefici del trattamento manuale. Nei centri di Merano, Abano e Montegrotto Terme, la tradizione termale incontra innovazioni che rendono ogni percorso unico. Alcuni resort, come le Terme di Saturnia, propongono programmi personalizzati, studiati su misura da medici e specialisti del benessere.

Consigli pratici

• Prenotare in anticipo: molti trattamenti innovativi sono disponibili in resort esclusivi con posti limitati.

• Integrare più esperienze: combinare crioterapia, massaggi e percorsi termali amplifica i benefici.

• Scegliere il contesto: la cornice naturale – dalle Dolomiti alla Toscana – rende l’esperienza ancora più intensa.

• Durata ideale: anche un weekend può bastare per rigenerarsi, ma le strutture offrono programmi settimanali per un benessere profondo.

In Italia, il benessere è molto più di una pausa: è un viaggio che unisce avanguardia e tradizione, natura e ricerca, portando il relax a un livello superiore.

High-tech massages and tailored rituals

Many Italian spas now offer massages enhanced with advanced technology: water beds, chromotherapy, and vibrotherapy heighten the benefits of manual techniques. In destinations such as Merano, Abano, and Montegrotto Terme, tradition meets innovation. Resorts like Terme di Saturnia even design customized wellness programs supervised by medical professionals.

Practical tips

• Book in advance: many innovative treatments are offered in exclusive resorts with limited availability.

• Combine experiences: alternating cryotherapy, massages, and thermal baths maximizes results.

• Choose the setting: natural surroundings— from the Dolomites to Tuscany—enhance the impact.

• Ideal stay: a weekend can refresh you, but week-long programs provide deeper benefits. In Italy, wellness is more than a break—it is a journey blending innovation and tradition, nature and science, taking relaxation to the next level.

TIME OF BEAUTY

PHOTOGRAPHER: MATTEO PIRRONE

STYLIST: FEDERICO TORETTI PRODUCTION: FASHIONART

Blackberry e Bay CANDELA JO MALONE Campagne CANDELA MAISON SISLEY
Serum En Brune N1 DE CHANEL Hair rituel Le Parfum SISLEY PARIS

IL RESPIRO CHE GUIDA LA VITA

Mindfulness e l’arte di ritrovare equilibrio nel quotidiano

Respiriamo ogni giorno, migliaia di volte, senza quasi accorgercene. Eppure il respiro è la radice stessa della vita: ci accompagna dalla nascita fino all’ultimo istante, scandisce i ritmi del corpo e, quando lo ascoltiamo davvero, diventa bussola per la mente. La mindfulness ha riportato al centro questo gesto semplice e potente, insegnandoci che nel respiro non c’è solo fisiologia, ma anche possibilità di presenza, di calma e di consapevolezza.

UN PONTE TRA CORPO E MENTE

Il respiro è il filo invisibile che unisce dimensione fisica ed emotiva. Quando siamo agitati, diventa rapido e superficiale; quando ci rilassiamo, si fa lento e profondo. Imparare a osservare il proprio ritmo respiratorio significa accorgersi di come stiamo davvero, riconoscere stati d’animo che spesso ignoriamo. È un linguaggio silenzioso che il corpo utilizza per dialogare con noi.

IL RESPIRO NELLA VITA QUOTIDIANA

Non serve isolarsi in un ritiro o avere molto tempo per iniziare a portare attenzione al respiro: si può fare in qualunque momento della giornata. Seduti alla scrivania, in coda nel traffico, prima di una riunione o in attesa di un volo, bastano pochi secondi per fermarsi e sentire l’aria che entra e che esce. Questo gesto riduce l’ansia, aiuta a schiarire la mente e favorisce scelte più lucide.

TECNICHE SEMPLICI DI CONSAPEVOLEZZA

Una delle pratiche più diffuse consiste nel seguire mentalmente ogni fase del respiro: inspirazione, pausa, espirazione, pausa. Non bisogna modificarlo, solo osservare. Un’altra tecnica è la respirazione diaframmatica, che coinvolge l’addome e permette un’ossigenazione più profonda. Inspirando dal naso, l’addome si espande; espirando, si rilassa. È un esercizio che riduce lo stress, regola la frequenza cardiaca e dona un senso immediato di stabilità.

IL RESPIRO COME ANCORA

Nei momenti di difficoltà, il respiro diventa un’ancora. Quando ci sentiamo travolti da emozioni forti, possiamo scegliere di tornare

THE BREATH THAT GUIDES LIFE |

Mindfulness and the art of finding balance in daily life

EN. We breathe thousands of times every day, often without noticing. Yet breath is the very root of life: it accompanies us from birth to our last moment, it sets the body’s rhythms and, when we truly listen to it, becomes a compass for the mind. Mindfulness has brought this simple yet powerful act back to the center, showing us that breath is not just physiology but also presence, calm, and awareness.

A BRIDGE BETWEEN BODY AND MIND

Breath is the invisible thread connecting our physical and emotional states. When we are anxious, it becomes shallow and fast; when we relax, it slows down and deepens. Observing our breathing rhythm means noticing how we really feel, recognizing emotions we often ignore. It is the body’s silent language.

BREATH IN EVERYDAY LIFE

You don’t need a retreat or extra time to focus on breathing: it can be done anytime, anywhere. Sitting at a desk, stuck in traffic, before a meeting or while waiting for a flight—just a few seconds of attention to the inhale and exhale can reduce anxiety, clear the mind, and support wiser decisions.

SIMPLE AWARENESS PRACTICES

One of the most common techniques is to mentally follow each phase of the breath: inhalation, pause, exhalation, pause. No need to control it—just observe. Another practice is diaphragmatic breathing, engaging the abdomen for deeper oxygenation. Inhale through the nose, letting the belly expand; exhale, letting it relax. This reduces stress, regulates heart rate, and brings an immediate sense of stability.

BREATH AS AN ANCHOR

In challenging moments, breath becomes an anchor. When overwhelmed by strong emotions, simply choosing to inhale

di

semplicemente a inspirare ed espirare con attenzione. Questo ci restituisce una distanza salutare dall’impulso del momento, ci fa ritrovare un punto fermo da cui ripartire. È come ricordarsi che, anche nelle tempeste, c’è sempre un ritmo stabile dentro di noi.

BENEFICI

SUL CORPO E SULLA MENTE

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la consapevolezza del respiro abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, migliora la concentrazione e favorisce il sonno. Ma oltre agli effetti misurabili, c’è un beneficio più sottile: l’esperienza di sentirsi presenti, pienamente vivi. Portare l’attenzione al respiro significa abitare il qui e ora, riconnettersi con se stessi senza bisogno di altro.

PICCOLI RITUALI QUOTIDIANI

Si può iniziare con esercizi semplici:

• Tre respiri consapevoli: in qualsiasi momento della giornata, fermarsi e seguire tre respiri profondi.

• La pausa prima di parlare: un respiro lento prima di rispondere a qualcuno, per dare più spazio alle parole.

• Il respiro della sera: prima di addormentarsi, portare attenzione al ritmo naturale del respiro, lasciando andare i pensieri della giornata.

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and exhale with awareness restores a healthy distance from impulses, giving us a steady point to return to. Even in life’s storms, breath offers a rhythm that is always within us.

BENEFITS FOR BODY AND MIND

Scientific studies confirm that breath awareness lowers cortisol (the stress hormone), improves focus, and supports better sleep. Beyond measurable effects, there is also a subtler gift: the experience of being present, fully alive. Focusing on breath means inhabiting the here and now, reconnecting with ourselves without needing anything else.

SMALL DAILY RITUALS

You can start with simple exercises:

• Three conscious breaths: at any moment, pause and follow three deep breaths.

• The pause before speaking: one slow breath before answering someone, creating space for clearer words.

• The evening breath: before sleep, observe your natural

Sono pratiche che non richiedono tempo aggiuntivo, solo la volontà di riportare l’attenzione al gesto più naturale che abbiamo.

IL RESPIRO COME GUIDA

In una società che corre veloce, il respiro ci invita a rallentare. Ci ricorda che la vita non è fatta solo di fare, ma anche di essere. Prestargli attenzione significa coltivare la capacità di ascolto, non solo verso noi stessi ma anche verso gli altri. Perché chi sa respirare sa anche accogliere, aspettare, comprendere. Il respiro, alla fine, non è soltanto un automatismo biologico: è una porta sempre aperta alla consapevolezza, un invito costante a ritrovare equilibrio e serenità nella vita di ogni giorno.

rhythm and let go of the day’s thoughts. These practices don’t require extra time, only the willingness to return attention to our most natural act.

BREATH AS A GUIDE

In a society that moves fast, breath invites us to slow down. It reminds us that life is not only about doing but also about being. Paying attention to breath nurtures listening— towards ourselves and others. For those who know how to breathe also know how to welcome, to wait, to understand. Ultimately, breath is more than a biological function: it is an open doorway to mindfulness, a constant invitation to restore balance and serenity in everyday life.

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CUPRA FORMENTOR 2025: POTENZA E DESIGN PER IL SUV COUPÉ CHE

GUARDA AL FUTURO / Cupra Formentor

2025: power and design for a coupé SUV looking to the future

La Cupra Formentor si conferma come uno dei modelli più rappresentativi della giovane casa spagnola, nata per unire sportività e innovazione. L’ultima versione del SUV coupé introduce aggiornamenti mirati che ne rafforzano il carattere, con un design ancora più affilato e soluzioni tecnologiche all’avanguardia.

Design e personalità

La nuova Formentor conserva la silhouette dinamica che l’ha resa inconfondibile: linee tese, proporzioni muscolose e un profilo coupé che sfugge alle geometrie tradizionali dei SUV. Il frontale è stato rivisto con gruppi ottici a matrice LED dalla firma luminosa inedita, mentre il posteriore si arricchisce della striscia continua che collega i fanali, enfatizzando la larghezza della vettura. I cerchi in lega da 19 e 20 pollici accentuano la sportività, così come la tavolozza di colori metallizzati e opachi, tra cui spiccano nuove tinte esclusive.

Interni e tecnologia

L’abitacolo è il regno della modernità. La plancia digitale, con schermo centrale da oltre 12 pollici, integra un sistema infotainment intuitivo e compatibile con le più recenti piattaforme con-

EN. The Cupra Formentor stands as one of the most distinctive models of the young Spanish brand, created to merge sportiness with innovation. The latest version of this coupé SUV introduces targeted updates that reinforce its character, with sharper design lines and cutting-edge technology.

Design and personality

The new Formentor retains the dynamic silhouette that made it instantly recognizable: taut lines, muscular proportions, and a coupé profile that breaks away from traditional SUV geometry. The front end now features updated LED matrix headlights with a new light signature, while the rear adds a continuous strip connecting the taillights to emphasize the car’s width. Alloy wheels in 19- and 20-inch sizes highlight its sporty spirit, complemented by metallic and matte paint finishes, including exclusive new shades.

Interior and technology

Inside, modernity takes center stage. A digital dashboard with a central display over 12 inches houses an intuitive infotainment system, fully compatible with the latest connected platforms.

nesse. I materiali sono di livello premium, con rivestimenti in pelle e microfibra riciclata, dettagli in rame e illuminazione ambientale configurabile. L’ergonomia resta curata: i sedili sportivi avvolgenti garantiscono comfort anche nelle lunghe percorrenze, mentre il bagagliaio conserva la capacità di un SUV versatile.

Motorizzazioni

La gamma motori offre un ventaglio ampio, con propulsori a benzina ad alte prestazioni, versioni ibride plug-in e le nuove motorizzazioni mild-hybrid. Il top di gamma rimane la versione spinta dal 2.0 TSI da oltre 300 cavalli con trazione integrale 4Drive e cambio DSG a doppia frizione, capace di prestazioni da vera sportiva. Le varianti ibride plug-in, con batteria potenziata, garantiscono un’autonomia elettrica più estesa, rendendo la Formentor adatta anche alla mobilità quotidiana a zero emissioni.

Dinamica di guida

Su strada, la Formentor mantiene quell’impronta sportiva che la distingue da qualsiasi altro SUV compatto. Lo sterzo è diretto e preciso, le sospensioni adattive regolano la rigidità in base alle modalità di guida e il telaio ribassato rispetto ai SUV tradizionali

Premium materials dominate, with leather and recycled microfiber upholstery, copper accents, and customizable ambient lighting. Ergonomics are carefully considered: the wraparound sports seats ensure comfort even on long journeys, while the luggage compartment maintains the practicality of a versatile SUV.

Powertrains

The engine lineup remains broad, with high-performance petrol units, plug-in hybrids, and new mild-hybrid solutions. The flagship version continues to be the 2.0 TSI delivering over 300 horsepower, paired with 4Drive all-wheel drive and a dual-clutch DSG transmission—performance worthy of a true sports car. The upgraded plug-in hybrid versions now offer extended electric range, making the Formentor well-suited for daily zero-emission commuting.

Driving dynamics

On the road, the Formentor retains the sporty DNA that sets it apart from any other compact SUV. Steering is direct and precise, adaptive suspension adjusts stiffness according to

restituisce una sensazione di maggior controllo. Nei tratti veloci si apprezza la stabilità, mentre nei percorsi misti il comportamento resta agile, quasi da berlina sportiva. La presenza delle modalità selezionabili consente di passare da un’impostazione confortevole a una marcatamente performante.

Sicurezza e assistenza

Il pacchetto tecnologico include i più recenti sistemi di assistenza alla guida: cruise control predittivo, mantenimento di corsia evoluto, riconoscimento dei segnali stradali e frenata automatica d’emergenza. I sensori a 360 gradi e le telecamere ad alta definizione rendono più semplici le manovre, mentre i software di aggiornamento over-the-air assicurano che le funzioni rimangano costantemente aggiornate.

the driving mode, and the lower chassis height compared to traditional SUVs ensures enhanced control. Stability is remarkable on fast stretches, while agility shines on winding roads, delivering an experience closer to that of a sports saloon. Selectable modes allow drivers to shift from comfort-oriented settings to more performance-focused ones.

Safety and assistance

The technological package includes the latest driver-assistance systems: predictive cruise control, advanced lane-keeping assist, traffic sign recognition, and automatic emergency braking. Surround sensors and high-definition cameras make maneuvering effortless, while over-the-air software updates guarantee that safety features and functions remain current.

Whyyoudon't speakEnglish?

It doesn’t take much time to really learn; it takes time spent well.

That’s why we call ourselves Fast English: we don’t skip the steps, we put them in the right order. What is the point of starting from verbs and pronouncing if you do not know the words yet?

It would be like putting on shoes before wearing tight pants. a useless waste of time.

Let me ask you a question: do you know why English sounds complicated? You will not believe it.

Perchè non parliInglese?

Per imparare davvero, non serve tanto tempo: serve tempo speso bene.

Perché ci chiamiamo Velocemente Inglese: non saltiamo i passaggi, li mettiamo nell’ordine giusto.

Che senso ha partire da verbi e pronuncia se ancora non conosci le parole?

Sarebbe come mettere le scarpe prima di indossare pantaloni attillati.. una inutile perdita di tempo.

Ti faccio una domanda: sai perché l’inglese sembra complicato?

Non ci crederai mai..

www.velocementeinglese.com

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La nostra esperienza ci ha insegnato che le persone non imparano per mancanza di tempo, per paura di fare figuracce, o perché qualcuno le ha fatte sentire “non portate”.

Basta tornare a quel modo naturale con cui da bambino imparavi senza sforzo.

Sbaglierai?

Sì, certo! È parte del gioco!

Quante volte hai ripetuto “precipitevolissimevolmente” prima di impararla?

Ma tranquillo: nessuna parola inglese è così difficile.

..èimpossibile! 1

Our experience has taught us that people don’t learn because of lack of time, fear of making a mess, or because someone made them feel "not carried".

Just go back to that natural way you learned as a child without effort.

Will you miss?

Yes, of course! It’s part of the game!

Con il nostro metodo inneschiamo una “reazione a catena” nella tua mente, e le parole si fissano nella memoria… e ci restano.

How many times did you repeat "precipitevolissimevolmente" before learning it?

But don’t worry: no English word is that difficult.

Non ti chiediamo di fidarti, ma solo di provare.

Prenota una lezione gratuita su velocementeinglese.com e scopri come anche tu puoi imparare l’inglese… proprio come 1,5 miliardi di persone nel mondo stanno facendo ora.

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Una tempesta di ricordi, emozioni, suoni, immagini e… la tua voce che si esprime in inglese con una naturalezza sorprendente. Siccome lo strumento perfetto non esisteva, ce lo siamo creato: 3000 Parole

Velocissime, uno strumento smart e intuitivo che ti insegna l’essenziale, anche se pensi di non essere portato, anche se dubiti di farcela o ti senti un caso disperato.

With our method we trigger a "chain reaction" in your mind, and the words are fixed in memory... and remain there.

A storm of memories, emotions, sounds, images and... your voice that is expressed in English with an amazing naturalness.

Because the perfect tool did not exist, we created it: 3000 Fast Words, a smart and intuitive tool that teaches you the essentials, even if you think you are not good at it, even if you doubt you will succeed or feel like you are hopeless.

https://velocementeinglese.com/abb-gate/

LIFE ON THE GROUND

OLTRE IL VIAGGIO: I SERVIZI PIÙ PARTICOLARI DEGLI AEROPORTI

ITALIANI / BEYOND THE JOURNEY: THE MOST UNUSUAL SERVICES IN ITALIAN AIRPORTS / ROMA IN TAVOLA / ROME ON THE TABLE / ROMA SEGRETA NEI MUSEI / ROME’S SECRET MUSEUM

OLTRE IL VIAGGIO

I servizi più particolari degli aeroporti italiani

BEYOND THE JOURNEY | The most unusual services in Italian airports

Gli aeroporti non sono più soltanto luoghi di passaggio: negli ultimi anni hanno saputo reinventarsi come spazi da vivere, capaci di offrire comfort, esperienze e servizi spesso sorprendenti. In Italia, alcuni scali hanno sviluppato proposte che vanno ben oltre il semplice imbarco, trasformando l’attesa in occasione di scoperta. Dai centri benessere alle gallerie d’arte, dagli spazi gourmet ai servizi su misura per famiglie e viaggiatori business, ecco i servizi più particolari che rendono gli aeroporti italiani protagonisti a pieno titolo del viaggio

Relax e benessere tra un volo e l’altro

All’aeroporto di Roma Fiumicino, più volte premiato come miglior hub europeo, l’esperienza non si limita ai gate. Qui è possibile trovare aree benessere con spa e centri massaggi, pensati per chi desidera rigenerarsi prima di un volo intercontinentale. Ci sono anche cabine per il riposo, dotate di luci regolabili e insonorizzazione, che permettono di schiacciare un pisolino in totale tranquillità.

L’arte prende il volo

Gli aeroporti italiani hanno fatto dell’arte un tratto distintivo. Fiumicino ospita mostre temporanee in collaborazione con grandi musei romani, mentre l’aeroporto di Venezia Marco Polo valorizza il legame con la città lagunare attraverso esposizioni e installazioni dedicate al vetro e al design veneziano.

A Milano Malpensa, un vero e proprio spazio espositivo accompagna i passeggeri alla scoperta di artisti contemporanei italiani, trasformando i corridoi in gallerie d’arte.

Esperienze gourmet

Se la cucina è parte integrante della cultura italiana, non poteva mancare negli aeroporti. A Bologna Guglielmo Marconi, capitale della gastronomia emiliana, si trova uno spazio che celebra la tradizione locale con degustazioni di mortadella, parmigiano reggiano e aceto balsamico. All’aeroporto di Napoli Capodichino, pizzerie storiche hanno portato le loro specialità direttamente in terminal, offrendo al viaggiatore la possibilità di assaggiare una vera pizza napoletana

EN. Airports are no longer just places of transit. In recent years, they have reinvented themselves as spaces to be experienced, offering comfort, entertainment, and sometimes even surprising services. In Italy, several airports have gone far beyond simple boarding, turning waiting time into an opportunity for discovery. From wellness centers to art galleries, gourmet dining to tailor-made services for families and business travelers, here are the most unusual features that make Italian airports destinations in themselves.

Relax and wellness between flights

At Rome Fiumicino, repeatedly awarded as one of Europe’s best hubs, the experience goes far beyond the gates. Passengers can access spa and massage areas, designed for those seeking to recharge before a long-haul flight. There are also sleeping cabins with adjustable lighting and soundproofing, perfect for a restful nap in total privacy.

When art takes off

Italian airports have made art part of their identity. Fiumicino hosts temporary exhibitions in collaboration with major Roman

museums, while Venice Marco Polo celebrates its lagoon heritage with displays dedicated to glassmaking and Venetian design. At Milan Malpensa, contemporary Italian artists are showcased in dedicated spaces, transforming terminals into open galleries.

Gourmet experiences

Food is central to Italian culture, and airports reflect this. At Bologna Guglielmo Marconi, travelers can sample local delicacies such as mortadella, Parmigiano Reggiano, and balsamic vinegar. At Naples

prima di partire. A Milano Linate, recentemente rinnovato, l’area food propone firme stellate e street food gourmet, in un mix che riflette la vitalità gastronomica della città.

Shopping esclusivo

Il viaggio può iniziare con lo shopping: Roma Fiumicino è diventato un punto di riferimento internazionale con la sua “Luxury Hall”, dove si trovano boutique dei grandi marchi italiani della moda. Milano Malpensa non è da meno, con un’offerta che spazia dall’alta gioielleria al design. L’aeroporto di Firenze Peretola, invece, mette in risalto le eccellenze toscane, dalle pelletterie artigianali alle etichette vinicole pregiate.

Servizi insoliti e curiosità

In alcuni scali si trovano servizi davvero fuori dall’ordinario. A Torino Caselle, ad esempio, è disponibile un servizio di

Capodichino, historic pizzerias bring authentic Neapolitan pizza right into the terminal. At Milan Linate, recently renovated, the dining area combines Michelin-starred chefs with gourmet street food, mirroring the city’s dynamic food scene.

Exclusive shopping

Travel can begin with shopping: Rome Fiumicino has become an international reference point with its Luxury Hall, home to leading Italian fashion brands. Milan Malpensa also offers high-end jewelry and design boutiques, while Florence Peretola highlights Tuscan excellence, from artisan leather goods to prestigious wines.

Curious services

Some airports offer truly unique experiences. At Turin Caselle, a personal shopper service helps travelers with tailored purchases. Venice provides water taxi con-

personal shopper che accompagna i passeggeri nelle scelte di acquisto. A Venezia è attivo un servizio di taxi acquei direttamente collegati all’aeroporto, un unicum al mondo che permette di raggiungere il centro città navigando nella laguna. All’aeroporto di Olbia Costa Smeralda, in estate, viene allestito un cinema sotto le stelle per chi desidera attendere il volo in modo insolito, respirando già l’atmosfera vacanziera della Sardegna.

Attenzione alle famiglie e ai business traveller

Gli aeroporti italiani si distinguono anche per i servizi mirati. In diversi scali, come Milano Linate e Roma Fiumicino, sono presenti aree gioco dedicate ai bambini, con spazi sicuri e attività interattive. Per chi viaggia per lavoro, invece, ci sono business lounge attrezzate con sale riunioni e connessioni ad alta velocità, veri uffici temporanei sospesi tra un volo e l’altro.

Consigli per il viaggiatore

• Verificare sempre in anticipo i servizi offerti dallo scalo di partenza: molti sono inclusi nel biglietto o disponibili con tariffe ridotte.

• Alcune esperienze, come i taxi acquei di Venezia o il cinema di Olbia, hanno disponibilità stagionale o limitata.

• I musei e le esposizioni negli aeroporti cambiano con frequenza: consultare i siti ufficiali permette di programmare al meglio la visita.

• L’Italia è uno dei pochi paesi in cui gastronomia e arte trovano spazio anche in aeroporto, trasformando il viaggio in un’esperienza continua.

Gli aeroporti italiani, dunque, non sono solo porte d’ingresso ma veri e propri luoghi da vivere: spazi in cui l’attesa diventa parte integrante del viaggio, tra relax, cultura e sapori.

nections directly from the airport—a one-of-a-kind service worldwide that allows passengers to reach the city center by sailing through the lagoon. At Olbia Costa Smeralda, in summer, travelers can even enjoy an open-air cinema under the stars, perfect to start soaking up the Sardinian holiday atmosphere.

Families and business travelers

Italian airports also pay attention to specific needs. At Milan Linate and Rome Fiumicino, there are children’s play areas, with safe and interactive spaces. For business travelers, fully equipped lounges with meeting rooms and high-speed connections function as temporary offices between flights.

Traveler tips

• Always check your departure airport’s services in advance: many are included in the ticket or available at reduced rates.

• Some experiences, like Venice’s water taxis or Olbia’s cinema, are seasonal or limited.

• Museum spaces and exhibitions inside airports change frequently: consult official websites to plan your visit.

• Italy is among the few countries where art and gastronomy are integral even in airports, making travel itself a continuous experience.

Italian airports are not just gateways—they are spaces where waiting becomes part of the journey, enriched by culture, flavors, and relaxation.

ROMA IN TAVOLA

I secondi piatti che raccontano la tradizione

ROME

ON THE TABLE |

Traditional second courses that tell the city’s story

Roma non vive solo di storia e monumenti: la città eterna si esprime anche attraverso i sapori, con una cucina che ha saputo trasformare ingredienti semplici, spesso umili, in piatti iconici. Dopo la fama mondiale dei primi – carbonara, amatriciana, gricia, cacio e pepe – resta da esplorare il cuore della gastronomia romana: i secondi piatti, che raccontano la vita popolare, la convivialità e l’ingegno della tradizione capitolina.

Abbacchio alla scottadito

Piatto simbolo della Pasqua romana ma presente tutto l’anno nelle trattorie, l’abbacchio alla scottadito propone costolette di agnello giovane grigliate e condite con olio, sale e rosmarino. Il nome allude al fatto che si mangiano caldissime, tanto da “scottare le dita”. È una preparazione che testimonia il legame profondo della città con la pastorizia del Lazio.

Coda alla vaccinara

Emblema del cosiddetto “quinto quarto”, la coda alla vaccinara è uno dei piatti più identitari della cucina romana. La coda di bue cuoce a lungo in un ricco sugo di pomodoro, sedano, pinoli e uvetta, fino a diventare morbida e saporita. È un piatto di pazienza e intensità, dove dolce e salato si incontrano in un equilibrio sorprendente.

EN. Rome is not only experienced by walking among its ruins and piazzas: its soul also lives at the table, where recipes handed down for generations speak of a popular history made of simplicity, resourcefulness, and the ability to transform humble ingredients into unforgettable flavors. After the world-famous first courses – carbonara, amatriciana, gricia, and cacio e pepe – the culinary journey continues with the secondi piatti, the heart of Roman tradition.

Abbacchio alla scottadito

A symbol of the Roman Easter but loved all year long, abbacchio alla scottadito is one of the city’s signature dishes. These are young lamb chops grilled and seasoned simply with oil, salt, and rosemary. The name comes from the fact that they should be eaten piping hot, so much so that they can “burn your fingers.”

Coda alla vaccinara

Perhaps the most iconic expression of the so-called quinto quarto (the “fifth quarter,” or the less noble cuts and offal), coda alla vaccinara is a slow-cooked oxtail stew. Simmered for hours in a rich tomato

Trippa alla romana

Tra i più popolari piatti domenicali del passato, la trippa alla romana viene preparata con pomodoro, menta romana e pecorino. È un piatto che racconta l’anima popolare della città: robusto, diretto, senza mezze misure. Oggi si trova soprattutto nelle trattorie storiche di quartiere, come a Testaccio, il rione che più di tutti incarna la cucina del quinto quarto.

Saltimbocca alla romana

Forse il più celebre secondo romano nel mondo, i saltimbocca alla romana sono fettine di vitello insaporite da prosciutto crudo e salvia, cotte velocemente con vino e burro. Il nome stesso racconta la loro bontà: così buoni da “saltare in bocca”. Raffinati e leggeri, hanno conquistato anche la ristorazione internazionale.

Carciofi alla giudia

Nella tradizione ebraico-romana, i carciofi alla giudia rappresentano un piatto tanto semplice quanto spettacolare. Il carciofo, fritto intero fino a diventare dorato e croccante, è un secondo vegetariano che non ha bisogno di altro per stupire. Nato nel Ghetto ebraico, è oggi uno dei simboli della cucina romana e può essere gustato da tutti, vegani compresi.

Puntarelle alla romana

Altro piatto che rispetta la sensibilità vegana sono le puntarelle alla romana, germogli di cicoria catalogna tagliati sottili e conditi con una salsa di acciughe, aglio e aceto. Nella versione tradizionale non è vegana, ma moltissimi ristoranti la propongono oggi anche senza acciughe, sostituite da condimenti vegetali. Croccanti, fresche e amarognole, le puntarelle raccontano l’anima più semplice e stagionale della tavola romana.

Seppie con piselli

Un piatto che unisce terra e mare: le seppie con piselli, cotte lentamente con cipolla, pomodoro e vino bianco. L’incontro tra il sapore deciso del mare e la dolcezza dei piselli ha fatto di questa ricetta uno dei grandi classici della cucina casalinga romana.

sauce with celery, pine nuts, and raisins, it becomes tender and flavorful, balancing sweet and savory notes in a way that is uniquely Roman.

Trippa alla romana

Another classic of the fifth quarter, trippa alla romana is tripe prepared with tomato, fresh mint, and pecorino cheese. Once a staple of Sunday family lunches, it is now a dish for those seeking authenticity in the city’s trattorias, especially in the Testaccio neighborhood, cradle of Rome’s offal-based cuisine.

Saltimbocca alla romana

Perhaps the most internationally famous of Roman second courses, saltimbocca alla romana are thin slices of veal topped with prosciutto and sage, quickly cooked with butter and white wine. Their name, meaning “jump in the mouth,” captures their irresistible flavor. Refined and light, they remain a symbol of Roman elegance at the table.

Carciofi alla giudia

From the Jewish-Roman tradition comes one of the city’s most beloved dishes: carciofi alla giudia. Whole artichokes are fried until golden and crispy, a preparation that is both simple and spectacular. Originally born in the Ghetto, they are today a Roman icon – and completely vegan.

Puntarelle alla romana

A seasonal specialty, puntarelle alla romana are tender shoots of chicory, finely sliced and served with a tangy dressing. Traditionally prepared with anchovies, garlic, and vinegar, many trattorias now offer a vegan version without anchovies, focusing on the vegetable’s crunch and pleasant bitterness. Light, refreshing, and rooted in Roman seasonality, puntarelle are perfect for those looking for a plant-based option.

Seppie con piselli

The sea is also present in Roman cuisine with seppie con piselli, a comforting stew of cuttlefish cooked with onion, tomato, and white wine, sweetened by the addition of peas. It’s a dish that bridges the flavors of the countryside with those of the nearby Tyrrhenian coast.

Palatine Hill

Polpette al sugo

Le polpette al sugo sono la quintessenza della cucina di casa. Piccole, morbide, immerse in un denso sugo di pomodoro, rappresentano il piatto della domenica e dei ricordi d’infanzia. Non c’è trattoria che non le proponga, spesso servite con abbondante pane per raccogliere il condimento.

Curiosità e consigli

• La cucina romana dei secondi nasce dal quinto quarto, ovvero le parti meno nobili degli animali, che il popolo imparò a cucinare con inventiva.

• I piatti “di pazienza”, come la coda alla vaccinara, raccontano la convivialità: servono ore di cottura lenta, durante le quali si condivide il tempo.

• Trattorie e osterie nei rioni storici, come Trastevere, Testaccio e il Ghetto ebraico, restano i luoghi migliori dove scoprire la vera anima di questi piatti.

• Oggi molti chef romani stanno reinterpretando i classici con attenzione a chi segue diete vegetariane e vegane, proponendo carciofi e puntarelle in versioni innovative ma sempre fedeli alla tradizione.

Roma, dunque, non è solo storia e arte: è anche un banchetto di sapori intensi, autentici e inclusivi, che raccontano l’identità profonda della città.

Polpette al sugo

Polpette al sugo, meatballs in tomato sauce, are perhaps the most homely of Roman dishes. Small, tender, and simmered in a dense tomato sauce, they embody Sunday tradition and family warmth. They remain a staple in trattorias, always served with plenty of bread for savoring the sauce.

Practical notes and curiosities

• Roman second courses were born out of resourcefulness: the quinto quarto made use of cuts others discarded, transformed into deeply flavorful recipes.

• Dishes like coda alla vaccinara are slow food in the truest sense, requiring hours of patient cooking, perfect for long convivial meals.

• The best places to experience them are still the city’s authentic trattorias, especially in Testaccio, Trastevere, and the Jewish Ghetto.

• Today, many Roman chefs reinterpret tradition with attention to modern tastes, offering vegetarian and vegan-friendly versions of classics like artichokes and puntarelle, without losing their soul.

Rome, then, is not only a capital of art and history. It is also a banquet of bold, authentic, and inclusive flavors, telling the story of a city where food is memory, identity, and joy.

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ROMA SEGRETA NEI MUSEI

Un viaggio tra collezioni insolite e capolavori nascosti

ROME’S SECRET MUSEUMS | A journey through unusual collections and hidden masterpieces

Roma è una città che non finisce mai di stupire. Accanto ai grandi nomi come i Musei Vaticani, i Capitolini e la Galleria Borghese, esiste un universo parallelo di musei meno noti, piccole gemme spesso trascurate dai circuiti turistici tradizionali. Visitandoli, si entra in contatto con storie sorprendenti, collezioni eccentriche e atmosfere intime che rivelano un volto diverso della città eterna.

Museo Barracco

In pieno centro, a due passi da Campo de’ Fiori, il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco custodisce una collezione unica. Donata alla città dal barone Barracco a fine Ottocento, comprende reperti egizi, ciprioti, assiri, etruschi e romani. Il fascino del museo sta anche nel palazzetto rinascimentale che lo ospita, una piccola architettura di pregio che regala al visitatore la sensazione di trovarsi in una collezione privata. L’ingresso, inoltre, è gratuito.

Centrale Montemartini

Forse il più sorprendente dei musei romani. La Centrale Montemartini si trova in un’ex centrale termoelettrica degli anni ’30, con turbine e caldaie rimaste al loro posto. Tra queste macchine industriali sono stati collocati marmi antichi provenienti

EN. Rome never ceases to amaze. Alongside the great names—the Vatican Museums, the Capitoline Museums, the Borghese Gallery—there exists a parallel world of lesser-known institutions, small gems often overlooked by mainstream tourism. Visiting them means stepping into surprising stories, eccentric collections and intimate atmospheres that reveal another side of the Eternal City.

Museo Barracco

Right in the city center, a stone’s throw from Campo de’ Fiori, the Giovanni Barracco Museum of Ancient Sculpturehouses a unique collection. Donated to the city by Baron Barracco in the late 19th century, it includes Egyptian, Cypriot, Assyrian, Etruscan and Roman artifacts. The charm lies also in the Renaissance palazzo hosting it, which gives visitors the impression of entering a private collection. Admission is free.

Centrale Montemartini

Perhaps the most surprising museum in Rome, the Centrale Montemartini is located in a 1930s power plant, with turbines and boilers still in place. Ancient

Vatican museum, Rome

dai Musei Capitolini: una combinazione ardita che mette in dialogo la classicità e l’archeologia industriale. Statue, mosaici e frammenti si stagliano tra pistoni e tubi metallici, creando un’atmosfera che non ha eguali.

Museo Napoleonico

A pochi passi da piazza Navona, il Museo Napoleonico raccoglie cimeli, arredi e ritratti legati alla famiglia Bonaparte. Non molti sanno che diversi discendenti dell’imperatore vissero a Roma, contribuendo alla vita culturale e politica della città. Le sale del palazzo raccontano queste vicende attraverso ritratti ufficiali, abiti e oggetti quotidiani che ricostruiscono un’epoca di splendore e declino.

Museo delle Mura

Le Mura Aureliane che ancora circondano parte della città ospitano al loro interno un piccolo museo dedicato alla loro storia. Il Museo delle Mura, situato presso Porta San Sebastiano, illustra l’evoluzione delle fortificazioni di Roma con plastici, disegni e pannelli didattici. Dal camminamento superiore si gode una vista inusuale sulla città, che permette di immaginare Roma come immensa fortezza.

Museo Pietro Canonica

All’interno di Villa Borghese, poco lontano dai grandi musei, si nasconde la casa-museo di Pietro Canonica, scultore e musicista vissuto tra Otto e Novecento. L’artista donò la sua abitazione-studio alla città: oggi vi si ammirano statue, bozzetti e arredi originali, in un’atmosfera intima che sembra sospendere il tempo.

Museo delle Anime del Purgatorio

Un museo decisamente insolito si trova nella chiesa del Sacro Cuore del Suffragio, sul lungotevere. Il Museo delle Anime del Purgatorio espone una piccola collezione di oggetti che, secondo la tradizione, recano tracce lasciate dalle anime: impronte bruciate su tessuti e libri, segni misteriosi interpretati come manifestazioni ultraterrene. Una curiosità che fonde devozione popolare e suggestione.

marbles from the Capitoline Museums are displayed among these industrial machines, creating a daring contrast between classical art and industrial archaeology. Statues and mosaics stand out against pistons and pipes, in an atmosphere like no other.

Museo Napoleonico

Just steps from Piazza Navona, the Napoleonic Museum preserves relics, furnishings and portraits of the Bonaparte family. Few know that several of Napoleon’s descendants lived in Rome, contributing to its cultural and political life. The museum’s rooms tell this story through portraits, garments and objects that recall an age of splendor and decline.

Museo delle Mura

The Museum of the Walls, inside the Aurelian Walls near Porta San Sebastiano, illustrates the evolution of Rome’s fortifications with models, drawings and didactic panels. From the upper walkway visitors enjoy an unusual view of the city, evoking Rome as a vast fortress.

Museo Pietro Canonica

In Villa Borghese lies the house-museum of Pietro Canonica, a sculptor and musician of the late 19th and early 20th centuries. The artist donated his home-studio to the city: today it preserves statues, sketches and original furnishings in an intimate atmosphere that seems frozen in time.

Museo delle Anime del Purgatorio

One of the most unusual museums is found inside the Church of the Sacred Heart of Suffrage, on the Tiber. The Museum of the Souls in Purgatory displays a curious collection of objects that, according to tradition, bear the marks left by souls: burned handprints on books and fabrics, mysterious signs interpreted as supernatural manifestations. A blend of popular devotion and fascination.

Museo Andersen

In Trastevere, the Hendrik Christian Andersen Museum

Capitoline museum, Rome

Museo Andersen

A Trastevere, il Museo Hendrik Christian Andersen conserva le opere dello scultore norvegese che visse a Roma tra fine Ottocento e inizio Novecento. La sua “casa-studio” è un edificio eclettico in stile liberty che ospita statue monumentali ispirate a un’utopia di città ideale. Visitandolo, si entra nel mondo visionario di un artista cosmopolita e affascinante.

Museo di Casal de’ Pazzi

Per chi ama la preistoria, il Museo di Casal de’ Pazzi racconta un frammento remoto della Roma di 200.000 anni fa. Qui fu rinvenuta una zanna di elefante preistorico, e oggi il museo illustra la vita sul fiume Aniene nell’età del Pleistocene, con resti fossili e ricostruzioni ambientali.

Museo di Roma in Trastevere

Nell’ex convento di Sant’Egidio, il Museo di Roma in Trastevere è dedicato alla vita quotidiana della città tra Ottocento e Novecento. Le ricostruzioni di ambienti popolari, le fotografie storiche e le collezioni di abiti mostrano il volto autentico di una Roma meno monumentale, fatta di tradizioni, feste popolari e volti comuni.

Consigli pratici e curiosità

• Molti di questi musei hanno ingresso gratuito o biglietti ridotti, un dettaglio che li rende ancora più interessanti.

• Le sale sono spesso poco affollate: è possibile osservare opere e ambienti con calma, senza la pressione delle code.

• Sono mete ideali per un weekend diverso a Roma, da combinare con passeggiate nei quartieri circostanti: Trastevere, Villa Borghese, San Giovanni.

• Alcuni musei, come il Canonica e il Barracco, danno davvero l’impressione di entrare nella casa di un collezionista o di un artista, offrendo un’atmosfera intima che raramente si trova nei grandi complessi museali.

• Per i curiosi, il Museo delle Anime del Purgatorio è tra le attrazioni più singolari della città: non tanto per il valore artistico quanto per il suo fascino misterioso. Roma, dunque, non è solo la città delle grandi icone: i suoi musei meno conosciuti offrono viaggi paralleli nel tempo e nello spirito, piccoli scrigni che attendono di essere scoperti.

preserves the works of the Norwegian sculptor who lived in Rome at the turn of the 20th century. His eclectic Liberty-style villa houses monumental statues inspired by his utopian vision of an ideal city. Visiting it means stepping into the imaginative world of a cosmopolitan artist.

Museo di Casal de’ Pazzi

For prehistory lovers, the Casal de’ Pazzi Museum recounts a fragment of Rome 200,000 years ago. Here a prehistoric elephant tusk was discovered, and today the museum illustrates life along the Aniene River during the Pleistocene, with fossils and environmental reconstructions.

Museo di Roma in Trastevere

Housed in the former convent of Sant’Egidio, the Museum of Rome in Trastevere is dedicated to everyday life in the city between the 19th and 20th centuries. Reconstructions of domestic settings, historic photographs and collections of clothing reveal a Rome of traditions, popular festivals and common faces.

Practical tips and curiosities

• Many of these museums have free admission or reduced tickets, making them even more attractive.

• Their rooms are rarely crowded, allowing visitors to enjoy the collections at leisure.

• They are perfect stops for a different kind of weekend in Rome, combined with walks in the surrounding neighborhoods: Trastevere, Villa Borghese, San Giovanni.

• Museums like Canonica and Barracco truly feel like entering the home of an artist or collector, with an intimacy that large institutions rarely offer.

• For the curious, the Museum of the Souls in Purgatory is one of the city’s most peculiar attractions—not for artistic value, but for its mysterious aura.

Rome, then, is not only the city of great icons: its lesser-known museums are parallel journeys through time and spirit, small treasure chests waiting to be discovered.

Vatican museum, Rome

UN libro DA LEGGERE

A BOOK TO READ

Alessia Gazzola, Miss Bee e il principe d’inverno, Mondadori (euro 14,90)

Il libro è il secondo capitolo della serie di Alessia Gazzola, che ci riporta nella Gran Bretagna degli anni Venti. La protagonista, l’italiana Beatrice Bernabò (Miss Bee), si ritrova ad Alconbury Hall per Natale. Il suo compito è fare da segretaria all’eccentrica Lady Millicent, ma l’atmosfera festiva viene presto interrotta da una serie di misteri: un furto (di cui viene ingiustamente accusata) e la scomparsa del misterioso cugino russo, il “principe d’inverno”.

Il libro è un riuscito mix di giallo leggero e romanzo storico/ sentimentale, con una forte atmosfera che ricorda le vicende in stile Downton Abbey o Agatha Christie. La narrazione è scorrevole e divertente, ed è molto apprezzata l’evoluzione di Miss Bee come eroina curiosa e con la tendenza a finire nei guai. Non mancheranno batticuori, fantasia e romanticismo: gli intrighi di cuore con l’affascinante Visconte Julian Lennox, lasceranno il lettore impaziente di scoprire cosa succederà nel prossimo volume. Insomma, è una lettura piacevole e rilassante per chi ama i misteri ambientati nell’alta società d’epoca con un tocco di ironia.

EN. Alessia Gazzola, Miss Bee and the Winter Prince, Mondadori (€14.90)

This book is the second installment in Alessia Gazzola’s series, which takes us back to 1920s Great Britain. The protagonist, the Italian Beatrice Bernabò (Miss Bee), finds herself at Alconbury Hall for Christmas. Her task is to work as secretary to the eccentric Lady Millicent, but the festive atmosphere is soon disrupted by a series of mysteries: a theft (for which she is unjustly accused) and the disappearance of the enigmatic Russian cousin, the so-called “Winter Prince.”

The novel is a successful blend of light mystery and historical/ romantic fiction, with a strong atmosphere reminiscent of Downton Abbey or Agatha Christie. The narrative is smooth and engaging, and readers particularly appreciate Miss Bee’s growth as a curious heroine with a knack for getting into trouble. There is no shortage of thrills, imagination, and romance: her entanglements with the charming Viscount Julian Lennox will leave readers eager to find out what happens in the next volume. In short, it is a delightful, relaxing read for those who love mysteries set in high society of the past, with just the right touch of irony.

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