METE EUROPEE MERCATINI DI NATALE 2025 / EUROPEAN DESTINATIONS CHRISTMAS MARKET 2025 / SLOW TOUR PREMIO LETTERARIO DI VIAGGIO / SLOW TOUR TRAVEL LITERARY PRIZE / BRAND AT WORK CHRISTOPHER, TRA TRADIZIONE E MODERNITÀ / BRAND AT WORK CHRISTOPHER, BETWEEN TRADITION AND MODERNITY
Mensile n.57/2025 5,00
MADONNA DI CAMPIGLIO
COSÌ LA REGINA DELLE DOLOMITI RIPENSA L’ESPERIENZA
DELLO SCI / THIS IS HOW THE QUEEN OF THE DOLOMITES IS REDEFINING THE SKIING EXPERIENCE
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N. 57 - 2025 – PERIODICITÀ MENSILE/MONTHLY PERIODICITY
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NATALE IN VIAGGIO
Ci sono periodi dell’anno in cui il viaggio assume un significato diverso, più ampio, quasi simbolico. Il Natale è uno di questi. Mentre le città si accendono di luci e le giornate si fanno brevi, la possibilità di partire diventa più di uno spostamento: è un gesto che ci ricorda che il mondo resta aperto, vivo, capace di stupire anche quando l’inverno sembra rallentare tutto. Gli aeroporti, in queste settimane, diventano un crocevia speciale. Non sono solo luoghi di passaggio, ma scene di attese, ritorni e nuove partenze. Famiglie che si ricongiungono, coppie che inseguono un caldo diverso sotto altre latitudini, viaggiatori solitari che cercano silenzio o ispirazione. Ognuno con la propria storia, ognuno con la propria idea di festa. E forse è proprio questa varietà a raccontare meglio il turismo di fine anno: un mosaico di desideri che si incastra senza mai somigliarsi del tutto. C’è chi sceglie la montagna, attratto dal bianco che attutisce i rumori e invita alla calma. C’è chi preferisce il mare, un mare fuori stagione che ha colori più intimi, meno turistici, più sinceri. Altri seguono le luci dei mercatini, i profumi delle città del Nord, la promessa di un calore che non viene dal clima, ma dai gesti. E poi ci sono i viaggiatori che decidono di regalarsi tempo in una spa, in un borgo silenzioso, in una capitale europea che nel mese di dicembre rallenta e si lascia osservare con più chiarezza. Il turismo delle feste è fatto di scelte diverse, ma accomunate da uno stesso desiderio: trovare un ritmo che assomigli al proprio. La stagione natalizia, spesso circondata da attese e frenesie, può diventare un momento di esplorazione lenta, di connessione con ciò che ci circonda.
È un’occasione per guardare il mondo con occhi nuovi, ma anche per guardarsi dentro, con lo stesso senso di curiosità che accompagna ogni partenza. In un’epoca in cui il viaggio è diventato sempre più accessibile, ma allo stesso tempo più consapevole, il Natale ci offre la possibilità di scegliere con attenzione. Non solo un luogo sulla mappa, ma un modo di essere presenti a ciò che viviamo.
E forse è proprio questo il regalo più prezioso del viaggiare a dicembre: la possibilità di fermarsi, anche mentre ci muoviamo. In qualunque direzione si scelga di andare, il viaggio di Natale è un ponte: tra un anno che si chiude e uno che inizia, tra ciò che è stato e ciò che sarà. Un invito a continuare a scoprire, a lasciarsi sorprendere, a ritrovare — nei luoghi, negli incontri, nelle attese — quel senso di meraviglia che resta il motore più autentico del turismo.
CHRISTMAS IN MOTION
There are moments of the year when travel takes on a different meaning, broader and almost symbolic. Christmas is one of them. As cities switch on their lights and the days grow shorter, the act of leaving becomes something more than movement: it becomes a reminder that the world remains open, vibrant, ready to surprise us even when winter seems to slow everything down.
Airports, during these weeks, become special crossroads. They are not just transit spaces, but stages of anticipation, reunions and new beginnings. Families coming back together, couples chasing a different kind of warmth under new latitudes, solo travellers searching for quiet or inspiration.
Each with their own story, each with their own idea of what the season should feel like. Perhaps this variety is what best describes end-of-year travel: a mosaic of desires that fit together without ever truly resembling one another. Some travellers choose the mountains, drawn to the silence that snow creates, an invitation to breathe more slowly.
Others prefer the sea — a winter sea, with its gentler colours and quieter rhythms. Many follow the glow of Christmas markets, the scents of northern cities, the warmth that comes not from temperature but from gestures. And then there are those who decide to gift themselves time in a spa, in a quiet village, or in a European capital that in December softens its pace and allows itself to be seen more clearly. Holiday travel is shaped by different choices, yet united by a common wish: to find a rhythm that feels personal. The Christmas season, often surrounded by expectations and busyness, can become a moment of slower exploration, a chance to reconnect with what surrounds us. It’s an invitation to see the world with renewed eyes — and, just as importantly, to look inward with the same curiosity that accompanies every departure.
At a time when travel is more accessible yet also more thoughtful, Christmas offers the opportunity to choose with intention. Not just a point on the map, but a way of being present in what we experience. And perhaps this is the most precious gift of travelling in December: the possibility of pausing, even while on the move.
Wherever one decides to go, Christmas travel becomes a bridge — between one year and the next, between what has been and what is about to begin. It is an invitation to keep discovering, to remain open to wonder, to find — in places, in encounters, in moments of waiting — that sense of awe which remains the most authentic driving force of travel.
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METE EUROPEE
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TRAVELING IN THE WORLD
VIAGGI SLOW
SLOW TOUR
DOVE E COME
WHERE AND HOW
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BRAND AT WORK
MADONNA DI CAMPIGLIO
Qualità della neve, gestione intelligente dei flussi e un nuovo impianto che rivoluziona l’accessibilità: così la regina delle Dolomiti ripensa l’esperienza dello sci.
MADONNA DI CAMPIGLIO | Snow quality, smart crowd management and a new lift that transforms access: this is how the Queen of the Dolomites is redefining the skiing experience.
di Rajan Gualtieri
Madonna di Campiglio si prepara a un inverno che segna un’evoluzione tangibile nel modo di vivere la montagna. Per chi ama lo sci, l’aria rarefatta dell’alta quota e i panorami aperti sulle Dolomiti di Brenta, il comprensorio più grande del Trentino mette in campo un pacchetto di novità che unisce comfort, sostenibilità e tecnologia.
Nel cuore della SkiArea Madonna di Campiglio Dolomiti di Brenta – 155 chilometri di piste collegate sci ai piedi e 60 impianti moderni – le innovazioni della stagione 2025-2026 hanno un filo conduttore chiaro: ottimizzare l’esperienza di ogni sciatore, dal principiante alla famiglia, dall’appassionato dei grandi dislivelli al curioso delle prime sciate all’alba. Il comprensorio si conferma un laboratorio alpino di gestione consapevole del territorio. Le tre società funiviarie lavorano in un’ottica di sostenibilità certificata con report ESG, adottano mezzi battipista ibridi e generatori di neve ad alta efficienza, installano fotovoltaico sulle stazioni e investono nell’innevamento programmato più avanzato delle Alpi. Elementi che riducono consumi e impatti mantenendo standard elevatissimi di qualità delle piste. Ma sono tre le novità che cambieranno realmente la quotidianità sulla neve: il “Numero Ideale”, l’iniziativa “Scia Prima” e l’arrivo della nuova cabinovia Nube d’Argento.
EN. Madonna di Campiglio is preparing for a winter season that marks a tangible evolution in the way the mountains are experienced. For those who love skiing, high-altitude air and the sweeping views over the Brenta Dolomites, the largest ski area in Trentino is launching a series of innovations that combine comfort, sustainability and technology. At the heart of the SkiArea Madonna di Campiglio Dolomiti di Brenta—155 kilometres of ski-in/skiout runs and 60 modern lifts—the 2025–2026 novelties follow a clear guiding principle: optimise the experience for every skier, from beginners and families to altitude lovers, early birds and thrill-seekers. The ski area continues to position itself as a leading Alpine model for responsible land management. The three lift companies operate under certified ESG guidelines, use hybrid snow groomers and high-efficiency snowmaking systems, install solar panels on lift stations and invest in one of the most advanced programmed snowmaking networks in the Alps. These elements reduce consumption and environmental impact while maintaining exceptional slope quality. But three innovations will truly change everyday life on the snow: the “Ideal Number”, the “Scia Prima” early-access programme and the new Nube d’Argento gondola.
Numero ideale: meno affollamento più montagna La prima grande scelta riguarda la gestione dei flussi nelle giornate di massima affluenza. Madonna di Campiglio sarà la prima destinazione sciistica italiana a introdurre un tetto massimo di sciatori presenti contemporaneamente in pista. Un cambio di visione che nasce da un dato: secondo lo studio internazionale Best Ski Resorts, oltre le 14.000 presenze la soddisfazione degli sciatori diminuisce drasticamente. Da qui, la decisione di definire un “Numero Ideale ” nei periodi dal 28 dicembre al 5 gennaio 2026 e dal 14 al 22 febbraio 2026. La misura riguarda solo gli skipass giornalieri della SkiArea, senza sovrapprezzo, mentre non ci saranno limitazioni per stagionali, plurigiornalieri da due o più giorni e tessere payper-use. Una scelta che tutela chi soggiorna in valle e garantisce un equilibrio migliore sulle piste, evitando code lunghe o punti critici sovraffollati. L’obiettivo non è ridurre l’accesso, ma proteggere la qualità dell’esperienza nei momenti in cui la località è più gettonata. Per una destinazione che accoglie un pubblico ampio – sciatori sportivi, famiglie, appassionati di panorami e di après-ski – significa offrire una montagna più vivibile, più sicura e più vicina all’idea di benessere che molti cercano.
Scia prima: l’emozione delle prime luci
A questa nuova gestione si affianca “Scia Prima”, un’iniziativa de-
Ideal number: less crowding, more mountain The first major change concerns peak-season crowd management. Madonna di Campiglio will be the first ski destination in Italy to introduce a maximum number of skiers allowed simultaneously on the slopes. The idea stems from a key finding: according to the international Best Ski Resorts study, skier satisfaction drops drastically beyond 14,000 people. Hence the decision to define an Ideal Number during the periods 28 December–5 January 2026 and 14–22 February 2026. The measure applies only to daily skipasses, without any surcharge. Seasonal passes, multi-day passes (two days or more) and payper-use tickets are unaffected. The aim is to protect slope quality, avoid bottlenecks and guarantee shorter queues for those staying in the valley. The objective is not to limit access but to enhance skier experience during the busiest weeks of the season. For a destination that welcomes a diverse audience—sporty skiers, families, panorama lovers and après-ski enthusiasts—this means a more enjoyable and safer mountain environment.
Scia prima: the magic of first light Complementing this new crowd-management strategy is “Scia
Doss del Sabion
Photo
dicata a chi ama la magia della neve appena battuta. Negli stessi periodi di punta – 28 dicembre/5 gennaio e 14/22 febbraio – impianti e piste apriranno in anticipo rispetto all’orario tradizionale (condizioni meteo permettendo). È un invito ai mattinieri, agli sciatori esperti e a chi desidera vivere un momento più silenzioso e contemplativo, quando la luce è ancora radente e le piste scorrono veloci sotto gli sci. Anticipare l’apertura significa però anche distribuire meglio i flussi sull’arco della giornata. La SkiArea ha sviluppato negli ultimi anni un sistema di gestione intelligente delle code: telecamere diffuse su tutto il comprensorio monitorano in tempo reale la situazione agli impianti, mentre il sito SKI.IT mostra tempi d’attesa con icone intuitive che vanno dal verde al rosso. Una “cabina di regia digitale” che permette di orientarsi verso le zone meno frequentate, rendendo la sciata più scorrevole, rilassata e personalizzata. “Scia Prima” rappresenta così uno dei tasselli di un progetto più ampio che combina tecnologia, logistica e qualità della neve per migliorare il comfort degli sciatori. Un modo per vivere la montagna in una dimensione più intima o semplicemente più fluida.
Nube d’argento: una cabinovia per un nuovo modo di salire in quota L’altra novità destinata a fare la differenza è la sostituzione della storica seggiovia biposto Nube d’Argento con una moderna cabinovia a 10 posti. Un intervento che aggiorna radicalmente l’esperienza di risalita in una delle zone più panoramiche dell’intero comprensorio. Le nuove cabine offrono più spazio, maggiore protezione dalle condizioni meteo e una fruibilità molto più ampia: famiglie con bambini piccoli, persone con disabilità, sciatori carichi di attrezzatura e perfino chi viaggia con un cane troveranno una soluzione più semplice e comoda. L’intervento fa parte di un progetto che guarda avanti: nei pressi del Campo Carlo Magno nascerà nei prossimi anni una Family Land, un grande polo dedicato ai servizi per famiglie. Una vecchia malga verrà trasformata nel cuore del nuovo parco, creando un collegamento ideale tra facilità di accesso, ambienti protetti e attività didattico-ludiche sulla neve. In parallelo è stata rivista la pista “Poza Vecia”, punto
Prima”, an early-opening initiative designed for those who love the magic of freshly groomed snow. During the same peak periods—28 December to 5 January and 14 to 22 February—lifts and slopes will open earlier than usual (weather permitting). It is an invitation to early birds, expert skiers and anyone seeking a quieter, more contemplative moment on the mountain, when the light is still soft and the slopes run fast under your skis. Early opening also helps distribute skiers more evenly throughout the day. In recent years, the SkiArea has implemented an intelligent queuemanagement system: cameras positioned throughout the area monitor lift lines in real time, while the website SKI. IT displays waiting times with intuitive green-to-red icons.
A “digital control room” that guides skiers toward less crowded zones, making the experience smoother, calmer and more customised. “Scia Prima” is therefore a key element of a broader strategy that combines technology, logistics and snow quality to boost skier comfort.
A way to enjoy the mountains in a quieter or simply more fluid dimension.
Nube d’argento: a gondola that redefines access to the heights
Another major improvement is the replacement of the historic two-seater Nube d’Argento chairlift with a modern 10-seater gondola. This upgrade completely transforms the ascent in one of the most scenic areas of the ski domain. The new cabins offer more space, better protection from the weather and improved accessibility for everyone: families with small children, people with disabilities, skiers carrying equipment—and even those travelling with a dog—will find it easier and far more comfortable. The intervention is part of a forward-looking plan: near Campo Carlo Magno, a large Family Land will be built in the coming years, a hub offering multiple services for families. An old mountain hut will become the heart of this new park, linking easy access, safe spaces and educational winter activities. At the same time, the Poza Vecia slope—one of the main return routes to the
Nube d’argento
di rientro verso valle dalla zona Grostè. Il tracciato è stato reso più fluido: il tratto iniziale è stato ampliato e inclinato in modo più regolare, eliminando zone piatte che rallentavano la sciata. Lungo i suoi 1.200 metri è stato installato un nuovo impianto di innevamento con 8 generatori a lancia, garanzia di neve compatta e ben distribuita anche nelle settimane più delicate della stagione. Un miglioramento che inciderà sia sul comfort sia sulla sicurezza, soprattutto per sciatori di livello intermedio e famiglie.
Una montagna che si trasforma senza perdere la sua identità
Il volto di Madonna di Campiglio continua così a evolversi, mantenendo però intatta la sua essenza: una località capace di affascinare con la purezza delle sue piste, la qualità dell’accoglienza e la forza dei panorami dolomitici. Nel complesso della SkiArea, dove piste perfettamente preparate convivono con rifugi gourmet, aree family, snowpark di livello internazionale e un sistema di mobilità green che permette di raggiungere la neve anche in treno, l’inverno 2025-2026 porta cambiamenti concreti, studiati e percepibili. Il “Numero Ideale”, “Scia Prima” e la nuova Nube d’Argento non sono interventi isolati: sono i segni di una montagna che vuole essere più accogliente, più ordinata, più moderna, ma soprattutto più vicina alle esigenze di chi la vive.
valley from the Grostè area—has been redesigned to be smoother. The upper section has been widened and reshaped to eliminate flat areas that slowed down skiers. Along its 1,200 metres, a new snowmaking system with eight lance generators ensures compact, consistent snow even during the most delicate weeks of the season. A significant improvement both in comfort and safety, especially for intermediate skiers and families.
A mountain that evolves without losing its soul Madonna di Campiglio continues to evolve while preserving its essence: a destination capable of enchanting with the purity of its slopes, the quality of its hospitality and its majestic Dolomite scenery.
Throughout the SkiArea—where perfectly groomed runs coexist with gourmet mountain huts, family areas, worldclass snowparks and a green mobility system allowing travellers to reach the snow even by train—the winter of 2025–2026 brings concrete, carefully planned and clearly perceptible changes. The Ideal Number, Scia Prima and the new Nube d’Argento are not isolated initiatives: they are the expression of a mountain that seeks to be more welcoming, more organised, more modern and—above all—closer to the needs of those who live it.
Monte Vigo Skiarea
M ERCATINI DI NATALE 2025
Tradizione, luci e piccoli riti d’inverno: quattro destinazioni da scoprire, tra suggestioni nordiche e città che diventano fiabe
CHRISTMAS MARKETS 2025 | Tradition, lights and small winter rituals: four places to discover, between Nordic suggestions and cities that turn into fairy tales
di Rajan Gualtieri
Christmas market in Prague
Strasburgo (Francia)
Strasburgo non è solo uno dei mercatini più famosi d’Europa: è un luogo dove il Natale sembra nascere per davvero. Le vie del centro storico si trasformano in un villaggio diffuso, con oltre trecento chalet in legno che si snodano fra la Cattedrale gotica, la Place Broglie e la Place Kléber. L’impatto è immediato: case a graticcio illuminate, profumo di spezie, vetrine decorate come piccoli set teatrali. È la versione più classica e fiabesca dei mercatini, ideale per chi ama la montagna ma cerca anche un’atmosfera urbana elegante, densa di luce e tradizione. Qui il Natale è un intreccio di storia, artigianato e calore. Il grande albero della piazza centrale – uno dei simboli della città – racconta ogni anno un tema diverso, interpretato in modo scenografico. Si passeggia senza fretta, tra artigiani alsaziani, cori spontanei e scorci che si prestano a fotografie da cartolina.
Vilnius (Lituania)
Chi desidera qualcosa di meno prevedibile trova a Vilnius una proposta sorprendente. La capitale baltica, già affascinante per la sua architettura barocca e l’atmosfera raccolta dell’Old Town, durante l’Avvento si trasforma in un paesaggio luminoso, moderno e poetico allo stesso tempo. La piazza della Cattedrale ospita un albero di Natale tra i più scenografici del continente: strutture geometriche, giochi di luce sospesi, riflessi che avvolgono bancarelle, igloo e piccole casette in legno. Vilnius è perfetta per chi ama i climi invernali, la luce radente dei pomeriggi del Baltico, l’idea di una città meno esplorata. Qui si respirano atmosfere nordiche senza la frenesia dei mercatini più celebri; la
EN. Strasbourg (France)
Strasbourg is not just one of Europe’s most famous Christmas markets: it is a place where Christmas truly seems to take shape. The streets of the historic centre transform into a widespread festive village, with more than three hundred wooden chalets stretching between the Gothic Cathedral, Place Broglie and Place Kléber. The effect is immediate: illuminated timber-framed houses, the scent of spices, shop windows decorated like miniature theatre sets. It is the most classic, fairy-tale version of Christmas markets, perfect for those who love the mountains but also enjoy an elegant urban atmosphere rich in lights and tradition. Here, Christmas becomes a blend of history, craftsmanship and warmth. The giant Christmas tree in the main square — one of the city’s iconic symbols — takes on a different scenographic theme each year. Visitors stroll slowly among Alsatian artisans, spontaneous choirs and postcard-like corners.
Vilnius (Lithuania)
Anyone looking for something less predictable will find Vilnius surprisingly captivating. The Baltic capital, already charming for its Baroque architecture and the intimate feel of its Old Town, becomes a luminous, modern and poetic landscape during Advent. Cathedral Square hosts one of the most spectacular Christmas trees in Europe: geometric structures, suspended light installations and reflections that envelop the stalls, igloos and small wooden huts. Vilnius is ideal for those who love winter climates, the slanted light of Baltic afternoons, and the allure of a city that is still relatively unexplored. Here, Nordic atmospheres are present without the frenzy
Christmas market in Bavaria
dimensione è raccolta, il ritmo lento, la sensazione di autenticità molto forte. È un luogo che sorprende chi arriva senza aspettative e conquista per la sua delicatezza.
Bruges (Belgio)
Bruges sembra nata per l’inverno. I canali, gli edifici medievali, i ponti in pietra e il silenzio ovattato delle vie del centro rendono questa città un vero presepe fiammingo. Durante “Winter Glow”, l’evento che accompagna tutto il periodo natalizio, gli chalet in legno convivono con percorsi luminosi lungo l’acqua, piste di pattinaggio e installazioni che cambiano ogni anno. Il mercatino non è solo un luogo dove acquistare prodotti artigianali, ma un invito a vivere la città come un’esperienza sensoriale: ci si muove tra riflessi, musica soft, tazze di cioccolata fumante e profumo di wafel appena cotti. Perfetta per chi ama la montagna come atmosfera più che come altitudine: Bruges offre luci, quiete, freddo secco e un paesaggio urbano che si fa intimo e accogliente. È uno dei posti migliori dove vivere un Natale “di atmosfera”, senza eccessi.
Riga (Lettonia)
Riga custodisce uno dei mercatini più autentici del Nord Europa. In piazza Doma la tradizione lettone emerge con forza: piccoli chalet in legno, artigiani locali, tessuti, manufatti in lana, oggetti in legno intagliato, spezie e prodotti tipici che richiamano le radici nordiche del Paese. L’ambiente è meno turistico rispetto alle capitali dell’Europa centrale e proprio per questo più genuino. La neve spesso arriva presto e aggiunge un tocco montano che molti viaggiatori apprezzano: un bianco silenzioso che amplifica i suoni, gli odori, le piccole luci delle bancarelle. Riga è ideale per chi cerca un Natale diverso, più essenziale, dove il centro è l’artigianato e non
typical of more famous markets; the scale is intimate, the pace slow, and the sense of authenticity very strong. It is a place that surprises those who arrive without expectations and wins them over with its delicate charm.
Bruges (Belgium)
Bruges feels as though it was created for winter. Its canals, medieval buildings, stone bridges and the soft silence of the historic centre turn the city into a Flemish nativity scene. During Winter Glow, the event that accompanies the entire Christmas season, wooden chalets coexist with illuminated paths along the water, ice-skating rinks and installations that change every year. This market is not just a place to shop for handicrafts; it is an invitation to experience the city as a sensory landscape. Visitors wander through reflections, soft music, steaming mugs of hot chocolate and the aroma of freshly baked waffles. It is perfect for those who love the “atmosphere” of the mountains more than altitude itself: Bruges offers lights, quiet, dry cold and an urban landscape that becomes intimate and welcoming. One of the finest settings in which to experience an atmospheric Christmas without excess.
Riga (Latvia)
Riga hosts one of the most authentic Christmas markets in Northern Europe. In Doma Square, Latvian tradition is front and centre: small wooden chalets, local artisans, textiles, woollen goods, carved wooden objects, spices and typical products that reflect the country’s Nordic heritage. The atmosphere is less touristy than in Central European capitals, making it even more genuine. Snow often arrives early and adds a mountain-like touch that many travellers appreciate: a silent, white layer that softens sounds, enhances scen-
Aachen Christmas Market
Predjama Castle
Christmas decorations in the streets of Strasbourg
l’effetto scenico. Perfetta anche come tappa per un viaggio che unisce città e natura, grazie alle foreste e ai paesaggi del Baltico facilmente raggiungibili.
Consigli per vivere al meglio i mercatini europei
Visitare al mattino presto o al tramonto garantisce un’atmosfera più tranquilla e foto più morbide. È utile prenotare con anticipo, soprattutto in città molto richieste come Strasburgo o Bruges. Infine, ricordare che il freddo del Nord Europa è pungente: guanti, cappello e sciarpa non sono accessori, ma strumenti di sopravvivenza elegante.
ts and amplifies the gentle glow of the stalls. Riga is ideal for those looking for a different kind of Christmas, more essential and centred on craftsmanship rather than scenic effects. It also works beautifully as a stop on a trip combining city and nature, thanks to the forests and Baltic landscapes located just beyond the urban area.
Tips
for enjoying Europe’s Christmas
markets
Visit early in the morning or at sunset for a more peaceful atmosphere and softer photos. Booking in advance is wise, especially in highly popular destinations like Strasbourg or Bruges. And remember: Northern Europe’s cold can be sharp — gloves, a hat and a scarf are not accessories, but elegant tools for survival.
Wien, Austria
NATALE AL MARE
Dove l’inverno diventa luce liquida, tra spiagge tropicali, isole inattese e piccoli segreti che trasformano la fuga natalizia in un’esperienza speciale
CHRISTMAS BY THE SEA | Where winter turns into liquid light: tropical beaches, unexpected islands and little secrets that make a festive escape unforgettable
di Rajan Gualtieri
Muttrah Corniche, Muscat, Oman
Quando l’inverno europeo diventa più corto, più grigio e più frenetico, la voglia di un Natale al mare cresce come un richiamo naturale. Il periodo natalizio, con i suoi giorni sospesi e il tempo che rallenta, si presta alla fuga verso destinazioni dove la sabbia sostituisce la neve e i tramonti diventano il vero albero illuminato. Tra mete celebri e piccoli tesori meno conosciuti, ecco alcune proposte per trasformare le feste in un viaggio caldo, sorprendente e decisamente diverso dal solito.
Isole Canarie (Spagna) – Dove l’inverno non arriva mai
Le Canarie sono l’eterna certezza del Natale al sole. Temperature miti, mare balneabile, scenari vulcanici e una luce che, a dicembre, sembra accarezzare tutto. Ogni isola ha la sua identità: Tenerife è perfetta per chi vuole unire relax e natura, con la possibilità di salire sul Teide al mattino e bere un cocktail in spiaggia al tramonto; Lanzarote affascina con i suoi paesaggi lunari e i vigneti nella cenere vulcanica; Fuerteventura è il paradiso per chi ama le spiagge infinite e il vento che scompiglia i pensieri. La chicca: a Gran Canaria il 24 dicembre si celebra una tradizione singolare: molti abitanti si recano in mare all’alba per un bagno rituale che “porta fortuna” per l’anno nuovo.
Oman – Mare turchese e deserti che sembrano un pianeta a parte
Negli ultimi anni il Sultanato dell’Oman è diventato una delle destinazioni più affascinanti e sicure del Golfo. A dicembre le temperature sono perfette: 27 gradi, mare
EN. When winter in Europe becomes short, grey and hectic, the desire for a Christmas by the sea rises like an instinct. December, with its suspended days and slower rhythms, is ideal for escaping to places where sand replaces snow and sunsets become the real Christmas lights. Here are some destinations — including lesserknown gems — for a warm, surprising and undeniably different holiday season.
Canary Islands (Spain) – Eternal spring and volcanic horizons
The Canary Islands are a timeless certainty for sunny holidays. Mild temperatures, swimmable seas, volcanic scenery and a soft December light make them perfect for a winter break. Each island has its identity: Tenerife blends beaches and high-altitude landscapes; Lanzarote captivates with lunar terrain and ash-grown vineyards; Fuerteventura is all about endless beaches and windshaped dunes. Hidden gem: on Gran Canaria, locals dive into the sea at dawn on December 24th — a ritual believed to bring good fortune for the year ahead.
Oman – Turquoise seas and deserts that feel otherworldly
The Sultanate of Oman has become one of the Gulf’s most intriguing and welcoming destinations. December brings ideal temperatures: around 27 degrees, calm waters, clear skies. Salalah, in the far south, offers palmlined tropical beaches that few travellers expect. Hidden gem: from December to February, dolphins often swim close to the coast — most frequently at sunrise.
Beach Teresitas in Tenerife - Canary Islands
calmo, cieli trasparenti. La zona di Salalah, in particolare, offre un mare tropicale inatteso per la Penisola Arabica: spiagge bianche, palme, acqua color giada.
La chicca: tra dicembre e febbraio è possibile avvistare i delfini che nuotano vicino alla costa, soprattutto nelle prime ore del mattino. Un’esperienza che molti viaggiatori raccontano come “un regalo di Natale anticipato”.
Zanzibar (Tanzania) – Spezie, mare caldo e tramonti che sembrano dipinti
Zanzibar è un crocevia di profumi e culture. Le spiagge di Nungwi e Kendwa offrono un mare caldissimo a dicembre, mentre Stone Town racconta la storia dell’isola tra vicoli dove si mescolano influenze omanite, portoghesi e swahili. Ma è il ritmo lento a decretarne il fascino natalizio: giornate che scorrono tra snorkeling, musica taarab e mercati locali. La chicca: a sud dell’isola, nella foresta di Jozani, vive una delle specie più rare dell’Africa orientale: la scimmia rossa colobo, endemica di Zanzibar. Un’escursione breve, ma dal sapore unico.
Zanzibar (Tanzania) – Spices, warm waters and painterly sunsets
Zanzibar is a tapestry of cultures and fragrances. Nungwi and Kendwa boast warm waters in December, while Stone Town narrates the island’s layered history. Hidden gem: in the Jozani Forest, travellers can encounter the rare red colobus monkey, an endemic species found only on Zanzibar.
Maldives – The festive season in postcard-perfect waters
December is one of the Maldives’ best months: calm seas, surreal transparency and ideal temperatures. Even the more accessible islands offer exceptional marine life and idyllic beaches. Hidden gem: on certain islands — such as Vaadhoo — visitors may witness the glowing “Sea of Stars”, a bioluminescent phenomenon created by plankton.
Manuel Antonio national park beach and peninsula, Costa Rica
In order from the top: Phangnga Bay with mangrove forest, Thailand
A resort in Maldive
Waterfront of Muscat, Oman
Maldive – Il paradiso come sfondo naturale delle feste
Dicembre è uno dei mesi migliori per le Maldive: mare calmo, trasparenze irreali e temperatura ideale. Anche le isole meno costose o i resort di fascia media offrono acque strepitose, perfette per chi cerca un Natale di puro relax.
Qui il ritmo è dettato dal mare: ci si sveglia con il colo -
Southern Thailand – A tropical Christmas full of colour
Thailand remains unbeatable for variety: lively Phuket, dramatic Krabi, tranquil Koh Lanta. December is the perfect moment — dry season, calm seas, ideal weather for island hopping. Hidden gem: on Koh Yao Noi, a handful of families still cultivate natural pearls in hidden coves, preserving an artisanal tradition.
re dell’oceano e si va a dormire dopo un tramonto lento che galleggia sull’orizzonte. La chicca: alcune isole – tra cui Vaadhoo – mostrano di notte la straordinaria “Sea of Stars”, un fenomeno bioluminescente creato dal plancton. Una magia che trasforma una semplice passeggiata sulla spiaggia in un’esperienza quasi extraterrestre.
Thailandia del Sud – Dove il Natale profuma di frutta tropicale
Tra le mete più amate per un Natale al mare, la Thailandia rimane imbattibile per varietà: Phuket per la vita vivace, Krabi per le scogliere che scendono a picco nel mare, Koh Lanta per chi cerca silenzio e mare cristallino.
Dicembre è il periodo perfetto per tutte queste destinazio -
Costa Rica – Ocean, wildlife and a wild tropical Christmas
For travellers who love both the sea and nature, Costa Rica is an extraordinary blend of biodiversity and beaches. Hidden gem: between December and January, on Ostional Beach, thousands of olive ridley turtles arrive together for the ancient nesting ritual known as the arribada.
Khasab castle, Oman
ni: stagione secca, mare placido, clima ideale per escursioni e snorkeling. La chicca: sull’isola di Koh Yao Noi si possono incontrare ancora pescatori che allevano perle naturali in piccole baie nascoste. Un’attività antica che continua in equilibrio tra tradizione e ambiente.
Costa Rica – Oceano, natura e un Natale tropicale ma selvaggio
Per chi ama il mare ma non rinuncia al contatto con la natura, la Costa Rica è un capolavoro di biodiversità. Le spiagge del Pacifico – come Manuel Antonio e Santa Te -
resa – offrono onde per il surf, sabbia chiara e tramonti incendiati. Dicembre segna l’inizio della stagione secca: foreste più luminose, animali facilmente osservabili, mare perfetto. La chicca: sulla spiaggia di Ostional, proprio tra dicembre e gennaio, è possibile assistere alla “arribada”, l’arrivo notturno di migliaia di tartarughe olive che depongono le uova insieme, come un antico rito naturale.
Areal view of Zanzibar
PREMIO LETTERARIO DI VIAGGIO
TRAVEL LITERARY PRIZE
Ad agosto 2025 è nata la Per Caso TV, il nostro canale televisivo digitale dedicato al viaggio, tra cultura e curiosità, e pensato per voi, instancabili viaggiatori. Una TV digitale, nata dalla collaborazione con Digital United Studios, che oggi ci rende orgogliosi, perché ci permette di mostrarvi più di cento ore dei nostri viaggi: viaggi del passato, in Italia e nel mondo, e viaggi del presente, con i quali desideriamo continuare a ispirarvi, a muovervi la curiosità di andare lontano, ma anche vicino o vicinissimo. Invitarvi a essere viaggiatori curiosi e attenti.
Questa volta però ci spingiamo oltre con l’invito, perché per festeggiare insieme la Per Caso TV vorremmo chiedervi di fare un altro passo: di prendere voi in mano la penna per raccontarci di un viaggio che avete fatto nell’ultimo anno. Abbiamo pensato, infatti, a un premio letterario di diari di viaggio, il primo Premio “Per Caso TV”.
EN. In August 2025, Per Caso TV came to life – our new digital television channel devoted to travel, blending culture and curiosity, created especially for you, tireless travellers. A digital channel born from our collaboration with Digital United Studios, which makes us truly proud today, because it allows us to share over a hundred hours of our journeys: adventures from the past, across Italy and the world, and stories from the present, through which we hope to keep inspiring you – to spark your curiosity to explore faraway places, or perhaps those just around the corner. To invite you to travel with curiosity and awareness.
This time, however, our invitation goes a step further. To celebrate the launch of Per Caso TV, we’d like to ask you to take another step too: to pick up your pen and tell us about a journey you made in the past year. That’s why we’ve created a travel diary literary award – the very first Per Caso TV Prize.
di Redazione di Italia Slow Tour
I diari dovranno rientrare in una di queste cinque categorie: un viaggio slow responsabile e sostenibile su tre ambiti: sociale, economico, ambientale (a piedi, in bici, in barca, in auto, con mezzi pubblici); un viaggio accessibile: sia essa accessibilità fisica – in strutture prive di barriere architettoniche –, accessibilità sensoriale – grazie a servizi e strumenti per persone con disabilità visive o uditive –, accessibilità cognitiva – informazioni semplici, chiare e facilmente comprensibili per persone con disabilità intellettive – e accessibilità sociale, per mezzo di offerte e servizi pensati anche per chi dispone di risorse economiche limitate o ha esigenze particolari; un viaggio enogastronomico, alla scoperta di prodotti dop e locali tipici, di sagre, mercati, vini, itinerari rurali; un viaggio compiuto da over 65 anni: qualsiasi diario di viaggio realizzato da persone nate prima del 1960; un viaggio Pet: una qualsiasi esperienza di viaggio che abbiate vissuto in compagnia del vostro animale domestico. Accetteremo anche diari scritti in lingua inglese, purché siano viaggi in Italia. Sulla Homepage di Italia Slow Tour trovate il bando del Premio, con tutte le altre indicazioni per partecipare. E naturalmente, potete scoprire quali sono i premi! I premiati, uno per categoria, saranno quelli che hanno ottenuto il punteggio più alto. Leggete attentamente il regolamento per sapere come sono calcolati i punteggi. Ci teniamo già a dirvi che, se non tutti saranno premiati, tutti saranno però pubblicati sul nostro sito e potranno ispirare i nostri autori. Nel qual caso, oltre a essere citati nei crediti di eventuali nuovi filmati, potrete anche essere coinvolti nel processo di scrittura!
La scadenza per l’invio dei vostri testi è il 23 gennaio. Ecco qui allora, per incoraggiarvi, invitarvi, ispirarvi il testo di un amico fidato: il viaggiatore seriale sui social, Alessio Cantarella. Che ci ha gentilmente anticipato un inizio di diario su un suo viaggio recente in Cambogia, di cui abbiamo mandato in onda il filmato in una delle ultime edizioni del TG del turismo.
Travel diaries can fall into one of these five categories: a slow, responsible and sustainable journey, focusing on one or more of three areas: social, economic, or environmental (on foot, by bike, by boat, by car, or using public transport); an accessible journey: whether that means physical accessibility – in facilities without architectural barriers –, sensory accessibility – with services and tools for people with visual or hearing impairments –, cognitive accessibility – clear and easy-to-understand information for people with intellectual disabilities – or social accessibility, through offers and services designed for those with limited financial resources or special needs; a food and wine journey, discovering PDO products, local specialities, food festivals, markets, wines, and rural routes; a journey by travellers over 65: any travel diary written by those born before 1960; a pet-friendly journey: any travel experience shared with your animal companion. We’ll also accept diaries written in English, as long as the trip took place in Italy. On the homepage of Italia Slow Tour you’ll find the full call for entries, with all the details on how to take part. And of course, you can also see what the prizes are! The winners — one for each category – will be those who achieve the highest score. Read the rules carefully to find out how scores are calculated. We’d like to tell you straight away that, even if not everyone wins, every diary will be published on our website and may inspire our authors. In that case, in addition to being credited in any new videos, you could even be involved in the writing process!
The deadline for submitting your texts is January 23.
So here it is, to encourage, invite, and inspire you – the words of a trusted friend: serial traveller Alessio Cantarella, who kindly shared with us the opening of a diary about a recent trip to Cambodia, whose video we featured in one of the latest editions of the Syusy & Patrizio News.
«Cambodia is a journey that stays with you. You realise it the moment you arrive, climbing into a tuk-tuk bound for Siem Reap: an hour along bumpy roads and shantytowns. Then, at
«Quello in Cambogia è un viaggio che ti resta addosso. Lo capisci già all’arrivo, quando sali su un tuk-tuk diretto a Siem Reap: un’ora tra strade dissestate e baraccopoli. E poi, in hotel, la gentilezza spontanea di chi ti accoglie senza troppe parole. È il primo assaggio di un Paese dove l’ospitalità non è un gesto, ma una cultura. La sveglia alle tre del mattino è parte del rito per raggiungere Angkor Wat prima dell’alba. Nel buio silenzioso, il tempio appare come un’ombra immensa, poi prende forma. Le torri a fiore di loto si riflettono nell’acqua e il cielo cambia colore minuto dopo minuto. Camminare tra bassorilievi e corridoi di pietra significa attraversare secoli di storia khmer, come se ogni parete raccontasse un frammento d’impero. Poco distante, Ta Prohm offre un’emozione diversa. Le radici giganti avvolgono le rovine in un abbraccio eterno. Qui il confine tra natura e architettura svanisce, e tutto pare sospeso nel tempo. Il film “Lara Croft: Tomb Raider” lo ha reso celebre, ma la realtà supera l’immaginazione: è un luogo che affascina, inquieta e incanta allo stesso tempo. Quando si torna a casa, oltre ai templi, resta un’esperienza umana profonda: gli occhi della gente, i sorrisi e i gesti semplici lungo la strada.»
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the hotel, the spontaneous kindness of those who welcome you with few words. It’s your first taste of a country where hospitality isn’t just a gesture, but a way of life. The 3 a.m. alarm is part of the ritual to reach Angkor Wat before dawn. In the silent darkness, the temple emerges like a vast shadow, then takes shape. The lotus-shaped towers reflect in the water, and the sky shifts colour minute by minute. Walking among bas-reliefs and stone corridors feels like crossing centuries of Khmer history, as if every wall told a fragment of the empire.
Not far away, Ta Prohm offers a different kind of emotion. Giant roots envelop the ruins in an eternal embrace. Here, the boundary between nature and architecture disappears, and everything seems suspended in time. The film Lara Croft: Tomb Raider made it famous, but reality outshines imagination – it’s a place that fascinates, unsettles, and enchants all at once. When you return home, beyond the temples, what remains is a deeply human experience: people’s eyes, smiles, and the simple gestures along the road.»
SCOPRITE LA TOSCANA DIFFUSA CON SYUSY BLADY
EXPLORE TUSCANY OFF THE BEATEN PATH WITH SYUSY BLADY
Che la Toscana sia incredibile tutti lo sanno. In Italia e nel mondo. Ma a togliere il fiato non ci sono solo Firenze, le colline del Chianti, la Maremma. Fuori dai percorsi turistici più affermati, e affollati, esiste una Toscana Diffusa, la Toscana di una rosa di comuni-gioiello di grande interesse storico, architettonico, artistico. E che spesso sono anche immersi in ambienti di grande pregio paesaggistico e naturalistico. Paesaggi e luoghi, anche questi, mozzafiato.
Questa Toscana alternativa sono andata a scoprirla e l’ho raccontata – facendomela raccontare da chi la vive – in una nuova web serie di Italia Slow Tour realizzata in collaborazione con la Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica. Dimenticavo, non sono andata sola, in questo viaggio mi ha accompagnata anche Dante. Un Dante reso un po’ smemorato dagli anni di sonno, ma che si è rivelato un’ottima guida! Voglio darvene un assaggio… e le coordinate per mettervi in viaggio anche voi se questo itinerario discosto vi conquista.
EN. Everyone knows Tuscany is beautiful. Ask anyone in Italy or around the world. But it’s not just Florence, the rolling Chianti hills, or the wild Maremma that leave you breathless. Beyond the most popular – and crowded – tourist routes, there is a Tuscany Off the Beaten Path, a Tuscany made up of a constellation of lesser-known towns, rich in history, architecture, and art. Places that often lie in areas of remarkable natural beauty.
These landscapes and places, too, are breathtaking. This is the alternative Tuscany I went looking for – and found. I told its story in a new web series by Italia Slow Tour, produced in partnership with the Region of Tuscany and Toscana Promozione Turistica. And I almost forgot: I wasn’t alone on this journey. Dante came along for the ride! A little hazy after centuries of sleep, perhaps, but still a brilliant travel guide. Let me give you a preview… and the coordinates to set off yourselves, if this offbeat route captures your heart. My journey
di Syusy Blady
Camaldoli surrounded by Parco Foreste Casentinesi
Sono partita dal Mugello, a cui mi sono affacciata percorrendo un tratto della celebre Via degli Dei, il percorso progettato, e segnato, dal CAI che unisce Bologna a Firenze passando per l’Appennino Tosco-Emiliano. Sono all’altezza della quarta tappa suggerita della Via quando entro a Sant’Agata, la prima perla di questo territorio tutto da scoprire! Passate dalla Pieve, una chiesa antica, documentata dal 984, ma forse sorta su un edificio precedente.
A 5 minuti d’auto da Sant’Agata meritano una visita Ponzalla, la località attraversata dalla Linea Gotica in cui è nato il Museo Gotica. E Scarperia, il borgo del Palazzo dei Vicari – che tanto ricorda Palazzo Vecchio a Firenze – e delle mozzette, i coltelli senza punta. Perché le mozzette?
Perché a Scarperia, dove forse i viandanti si procuravano il coltello prima di affrontare gli Appennini, fu fatto divieto di produrre coltelli con la punta, troppo pericolosi. Più a sud, a venti minuti d’auto, ci sono Borgo San Lorenzo e… l’agriturismo Palazzo Vecchio di Simone Grossi, dove viene prodotto il Latte Mugello, e dove ho assaggiato gli imperdibili tortelli di patate – mi sono fatta passare la ricetta e nella serie la racconto anche a voi!
Bisogna scendere ancora in auto e addentrarsi nel verde per andare a vedere la Barbiana di Don Lorenzo Milani, il paese isolato nel quale ha preso forma la scuola alternativa di questo grande maestro del Novecento. Barbiana sorge nel territorio del comune di Vicchio, dove nacque Giotto! Ve lo dicevo che qui c’è tanto da scoprire! Nella Pieve di Borgo San Lorenzo non perdetevi la Madonna col Bambino, dipinta da Giotto in gioventù ma già distante dal linguaggio artistico medievale, che questo artista ha così profondamen-
began in the Mugello, a region I reached by walking a small stretch of the famous Way of the Gods, the route marked by the Italian Alpine Club (CAI) that connects Bologna and Florence through the Tuscan-Emilian Apennines. I was at the fourth suggested stage of the trail when I arrived in Sant’Agata, the first of many hidden gems. Make sure to stop by the Pieve, an ancient parish church mentioned in records as far back as 984, though it may have older roots.
Just five minutes by car from Sant’Agata, Ponzalla is well worth a visit – a hamlet crossed by the Gothic Line during WWII, and home to the Gotica Museum (MuGot). Then there’s Scarperia, known for the Palazzo dei Vicari – which closely resembles Florence’s Palazzo Vecchio – and for its mozzette, knives without a pointed tip. Why blunt knives? Because in Scarperia, where travelers might have picked up a knife before crossing the Apennines, it was forbidden to produce pointed blades, considered too dangerous. A little farther south, about twenty minutes by car, you’ll find Borgo San Lorenzo and… Simone Grossi’s Palazzo Vecchio farm, where Latte Mugello is produced, and where I tasted the unmissable potato-filled tortelli. I even got the recipe – and shared it in the series!
A drive deeper into the green takes you to Barbiana, the remote village where Don Lorenzo Milani, a great 20th-century educator, founded his alternative school. Barbiana lies within the municipality of Vicchio – Giotto’s birthplace. Told you there was a lot to discover! In the Pieve of Borgo San Lorenzo, don’t miss the Madonna and Child, painted by a young Giotto, already moving away from the medieval artistic style he would go on to transform so profoundly. From Mugello, I headed into the Casentino, with its National Park of the Casentino Forests,
Arezzo
te innovato. Dal Mugello proseguo alla volta del Casentino, con il suo Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, cominciando una discesa verso Arezzo. Lungo la strada Statale Stia-Londa ho visitato un antico mulino, il Molin di Bucchio, vecchio di mille anni, e proseguendo, sono arrivata al Sacro Eremo di Camaldoli. Un luogo incredibile, remoto, la cui storia di luogo designato di una comunità monastica è legata a doppio filo a quella della Foresta circostante. E poi, ancora nel Casentino, per me è stata la volta di Poppi, in cui sorge il castello medievale per eccellenza, e di un altro eremo, l’eremo di San Francesco a La Verna, dove San Francesco giunse in cerca di solitudine. Qui le persone arrivano soprattutto a piedi: sono pellegrini spirituali o semplici camminatori, e tutti vengono accolti nella Foresteria. Ma soprattutto, ognuno all’arrivo incontra un luogo sacro, che incanta e sorprende.
Concludo il mio itinerario ad Arezzo. Una città magnifica, con le sue antiche mura e una storia affascinante. Se visitate il Museo della Giostra del Saracino, dedicato alla rievocazione storica medievale che ancora si tiene ad Arezzo due volte all’anno, sentirete parlare dell’eroina Ippolita degli Azzi, la nobildonna che riscattò i suoi concittadini da Campaldino. Tutto questo e altro ancora, da scoprire, un borgo alla volta, è la Toscana diffusa.
Monte Falterona and Campigna, beginning a descent towards Arezzo. Along the Stia-Londa state road, I visited an ancient mill, the Molin di Bucchio, over a thousand years old, and continued on to the Sacred Hermitage of Camaldoli. An incredible, remote place, whose story as the home of a monastic community is deeply entwined with that of the surrounding forest. Then still within the Casentino, I arrived in Poppi, with its quintessential medieval castle, and another hermitage – La Verna, where Saint Francis came in search of solitude. People mostly arrive here on foot: spiritual pilgrims or simple walkers, all welcomed in the guesthouse. But above all, each visitor finds a sacred place that enchants and surprises.
I concluded my journey in Arezzo. A magnificent city, with ancient walls and a fascinating history.
If you visit the Giostra del Saracino Museum –dedicated to the medieval reenactment still held in Arezzo twice a year – you’ll hear the story of the heroine Ippolita degli Azzi, the noblewoman who ransomed her fellow citizens after the Battle of Campaldino.
All this, and so much more, to discover one village at a time. This is Tuscany Off the Beaten Path.
Inquadrando il QR Code avete accesso a Per Caso TV, con 100 ore di intrattenimento e di viaggi. Non perdetevi Velisti per Caso, che nella quarta puntata del Ritorno fa tappa proprio in Thailandia.
Scan the QR Code to dive into Per Caso TV, with 100 hours of travel and entertainment waiting for you. And don’t miss Velisti per Caso — in the fourth episode of The Return they drop anchor right here in Thailand.
Cerveteri - La Banditaccia
In this page from the top
Agriturismo Borgo Nuovo of Mulinelli and Hendel
Giotto at Borgo San Lorenzo pieve - Vicchio statue - with Pescio and Sindaco di Vicchio
CIGALA'S
5062 - CIGALA’S
BARCELLONA, CITTÀ MODERNISTA
Ridisegnata completamente a cavallo tra Ottocento e Novecento dagli architetti modernisti (la versione catalana del nostro Liberty), Barcellona è oggi una delle città più amate e visitare al mondo. A partire da Antoni Gaudí, che ne è l’esempio più celebre, anche Lluís Domènech i Montaner, Josep Puig i Cadafalch, Enric Sagnier, il suo collaboratore Josep Maria Jujol, il suo allievo Joan Rubió i Bellver e Pere Falqués hanno contribuito, ognuno a modo suo e con un suo stile, a progettare la città catalana nei minimi dettagli. C’è chi ha rifatto le facciate di edifici già esistenti per conto delle famiglie benestanti dell’epoca, chi ha creato parchi cittadini, chi ha contribuito a progettare i lampioni che oggi illuminano le strade e chi ha ideato chiese decisamente originali (ebbene sì, non ce n’è una sola…). Il tour della Barcellona modernista è il modo migliore per scoprire questi luoghi bellissimi, anche da fotografare, e non tutti così famosi. Se, infatti, alcuni edifici, quelli di Gaudí, sono tra le attrazioni più visitate della città, altri, opere dei colleghi modernisti, spesso passano in secondo piano, quando invece meritano assolutamente di essere visti. Casa Batlló, La Pedrera, Park Güell e Palau Güell, Casa Vicens e, soprattutto, la Sagrada Família sono tra le mete top di Barcellona, tutte attribuite a un
BARCELONA, THE MODERNIST CITY
EN. Completely redesigned between the late 19th and early 20th centuries by modernist architects (the Catalan counterpart to Italian Liberty), Barcelona is today one of the most beloved and visited cities in the world. Starting with Antoni Gaudí, its most iconic figure, but also thanks to Lluís Domènech i Montaner, Josep Puig i Cadafalch, Enric Sagnier, his collaborator Josep Maria Jujol, his pupil Joan Rubió i Bellver, and Pere Falqués, the Catalan capital was shaped in every detail by a constellation of creative minds. Some redesigned the façades of bourgeois family residences, some created public parks, some conceived the lampposts that now illuminate the city, and others designed highly original churches (yes—there’s more than just one…). A tour of Modernist Barcelona is the best way to discover these beautiful, photograph-worthy places— many of them surprisingly under the radar. While Gaudí’s works are among the most visited attractions in the city, those by his colleagues are often overshadowed, despite
unico architetto. Non tutti, però, conoscono altri edifici in stile modernista che lasciano di stucco. Primo fra tutti, Casa Amatller, nel portone di fianco a Casa Batlló, opera di Josep Puig i Cadafalch. Si tratta di una palazzina progettata per la famiglia Amatller, importante nel settore del cioccolato, che si fece costruire un’abitazione come fosse una cattedrale. Così come Casa Lleó Morera, anch’essa a due passi dalle altre due, nel centralissimo Passeig de Gràcia (dove i lampioni-seduta sono opera di Pere Falqués), progettata dall’architetto Lluís Domènech i Montaner per la famiglia Morera, in quella che già allora era stata soprannominata Manzana de la Discordia, isolato della discordia, perché si faceva a gara a chi aveva la casa più bella e originale. Sembra un castello Casa de les Punxes (Casa delle punte) di Puig i Cadafalch lungo la Avinguda Diagonal, costruita nel 1905 su incarico delle sorelle Terrades che volevano fare di tre edifici uno, riconoscibile per le sei torri, sormontate da guglie di forma conica. E, non lontana, nel quartiere Eixample, c’è anche Casa Garriga Nogués, dell’architetto Enric Sagnier, realizzata su incarico del finanziere Rupert Garriga-Nogués i Miranda. Oggi ospita una grande sala d’esposizioni dedicata alla pittura e alla fotografia. Nel centro storico (la Ciutat Veilla) merita una visita il Palau de la Música Catalana, opera di Lluís Domènech, una sorta di giardino della musica aperto ai visitatori tutto l’anno, con colonne decorate, una super vetrata colorata al posto del tetto e splendidi dettagli modernisti. Non lontano, c’è poi Casa Martí, firmata Cadafalch, costruita nel 1896 su incarico dell’industriale tessile Francesc Vilumara, famosa per le sculture esterne ma anche perché,
SCAN ME
being absolutely worth seeing. Casa Batlló, La Pedrera, Park Güell, Palau Güell, Casa Vicens and, above all, the Sagrada Família are Barcelona’s top modernist landmarks, all attributed to one architect. Yet not everyone knows other modernist buildings that are just as astonishing. First among them, Casa Amatller, right next door to Casa Batlló, designed by Josep Puig i Cadafalch. Built for the Amatller family—prominent chocolate manufacturers—it was conceived almost like a small cathedral. Nearby, along Passeig de Gràcia (where the bench-lampposts were designed by Pere Falqués), stands Casa Lleó Morera, created by Lluís Domènech i Montaner for the Morera family. The block was already known at the time as the Manzana de la Discordia—“the Block of Discord”—because wealthy families competed to have the most beautiful and original home. Further along Avinguda Diagonal rises Casa de les Punxes (“House of Spikes”) by Puig i Cadafalch, built in 1905 for the Terrades sisters who wanted three buildings transformed into a single one, recognizable by its six towers topped with conical spires. Not far away, in the Eixample district, stands Casa Garriga Nogués, designed by Enric Sagnier for financier Rupert Garriga-Nogués i Miranda. Today it houses a major exhibition space dedicated to painting and photography. In the old town (Ciutat Vella), the Palau de la Música Catalana, by Lluís Domènech i Montaner, is a true modernist jewel: a “garden of music” open to visitors yearround, complete with decorated columns, a spectacular stained-glass skylight and exquisite artistic details. Nearby is Casa Martí, created by Cadafalch in 1896 for textile industrialist Francesc Vilumara. Famous for its sculptural exterior, it also houses Els Quatre Gats, the legendary meeting place of modernist artists—and the venue where a young Picasso exhibited his works. Today, it’s a restaurant filled with period décor and photographs. Another must-see is the vast complex of the Recinte Modernista de Sant Pau, designed by Domènech, an entire hospital district in the Guinardó area featuring pavilions, operating theatres and dormitories that are true masterpieces. Lastly, overlooking the city from Tibidabo hill stands the Templo Expiatorio del Sagrado Corazón, by Enric Sagnier, combining Neo-Byzantine, Neo-Romanesque and Neo-Gothic styles. Its construction took sixty years, completed eventually by his son Josep Maria. A sort of “second Sagrada,” which few visitors actually know about.
al pian terreno, è ubicato Els Quatre Gats (“I quattro gatti”), il più famoso luogo d’incontro degli esponenti del modernismo catalano. Proprio qui, espose le sue opere un giovane Picasso. Oggi è un ristorante dove si possono ammirare le decorazioni e le foto dell’epoca. Assolutamente da non perdere è anche il grande complesso che ospita il Recinte Modernista de Sant Pau realizzato da Domènech, un intero quartiere ospedaliero nella zona di Guinardò, con padiglioni, sale operatorie e dormitori che sono delle vere e proprie opere d’arte. Infine, domina la città dalla collina del Tibidabo il Templo Expiatorio del Sagrado Corazón, una chiesa progettata da Enric Sagnier che combina stile neobizantino, neoromanico e neogotico. Per costruirla ci vollero sessant’anni, tanto che fu ultimata dal figlio Josep Maria. Una sorta di Sagrada, di cui pochi, però, conoscono l’esistenza.
Nel periodo delle festività natalizie, il borgo di Chiusa, in provincia di Bolzano, si trasforma nel borgo di Natale. Non soltanto un mercatino, ma un intero villaggio si addobba, si illumina e si trasforma in un autentico borgo natalizio. I vicoli medievali illuminati dai caldi lampioni, gli zampognari che suonano arie natalizie e il vischio sugli usci di legno rendono questo piccolo abitato della Valle Isarco un presepe vivente. Dal 28 novembre al 23 dicembre 2025, ogni venerdì, sabato e domenica, oltre ai giorni 8, 22 e 23 dicembre, si può fare un salto nella più bella fiaba di Natale.
During the Christmas season, the village of Chiusa in the province of Bolzano transforms into a true Christmas village. Not just a market, but an entire town becomes decorated, illuminated and turned into a living nativity. Medieval alleys lit by warm lanterns, bagpipe players, mistletoe on wooden doors—everything contributes to an enchanting alpine atmosphere.
From November 28 to December 23, 2025, every Friday, Saturday and Sunday—plus December 8, 22 and 23—you can step into one of the most magical Christmas experiences in Italy.
Da trent’anni è un Patrimonio dell’UNESCO, un riconoscimento internazionale che ne consacrava il valore storico, architettonico e sociale. Il villaggio operaio di Crespi d’Adda, in provincia di Bergamo, è un esempio eccezionale di un fenomeno che vide la luce in Europa e nell’America del Nord tra il XIX ed il XX secolo, espressione della filosofia predominante tra gli industriali illuminati nei riguardi dei loro collaboratori. Crespi d’Adda è passato da una situazione di decadenza industriale e degrado sociale alla ribalta internazionale, affermandosi come uno dei più importanti siti di turismo industriale ancora abitati.
A UNESCO World Heritage Site for thirty years, the workers’ village of Crespi d’Adda in the province of Bergamo is an exceptional example of a phenomenon that emerged between the 19th and 20th centuries in Europe and North America—an expression of enlightened industrial philosophy toward workers. Crespi d’Adda has gone from industrial decline and social deterioration to international recognition, becoming one of the most significant still-inhabited industrial heritage sites.
Tra il XVI e XVII secolo, la dinastia sabauda creò attorno a Torino un imponente sistema di dimore progettate dai più importanti architetti dell’epoca. Dal Palazzo Reale alla Reggia di Venaria, dal Castello di Racconigi alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, ogni residenza narra una storia di innovazione e bellezza. Per scoprire le splendide Residenze Sabaude è nato un circuito turistico che coinvolge i Comuni piemontesi di Torino, Agliè, Bra, Govone, Moncalieri, Racconigi, Rivoli, Venaria Reale e Nichelino (per la Palazzina di Caccia di Stupinigi). Itinerari urbani a piedi, accompagnati da guide turistiche professioniste, che includono l’incontro con ambassador locali che trasformano i cittadini nei veri protagonisti del turismo culturale.
Between the 16th and 17th centuries, the House of Savoy created an extraordinary network of royal residences around Turin, designed by the most important architects of the era. From the Royal Palace to the Reggia di Venaria, from Racconigi Castle to the Stupinigi Hunting Lodge, each site tells a story of innovation and beauty. A dedicated tourist circuit now connects the municipalities of Turin, Agliè, Bra, Govone, Moncalieri, Racconigi, Rivoli, Venaria Reale and Nichelino (for Stupinigi). Guided walking tours include encounters with local ambassadors who bring cultural tourism to life through first-hand stories.
Incontro con Karan Agrawal, Presidente di un nuovo brand del lusso Made in Italy
C’è un nuovo nome che risuona tra le eleganti vie del quadrilatero della moda a Milano, un nome che fonde l’anima cosmopolita dell’imprenditoria internazionale con il cuore dell’artigianato italiano, questo è il brand Christopher nato nel 2025 da un’idea del Gruppo Sahakar realtà guidata dalla famiglia indiana Agrawal, che da decenni opera con successo in diversi settori industriali, con la fondazione di questo marchio la società entra di diritto anche nel settore del lusso con una visione ben chiara: celebrare la maestria degli artigiani italiani dandogli un respiro internazionale. Il progetto prende vita in un periodo di grande trasformazione per il mercato del fashion, Christopher sceglie di distinguersi puntando non soltanto sulla quantità, bensì sulla qualità, sulla lentezza, sulla cura dei dettagli, il debutto ufficiale è arrivato nel 2025 con l’apertura della prima boutique in Via della Spiga a Milano simbolo indiscusso di un lusso sobrio e raffinato.
La filosofia del brand si fonda su un principio semplice ma allo stesso tempo rivoluzionario, un lusso non più costruito per apparenza ma per sostanza, ogni creazione nasce dall’incontro tra un design contemporaneo e la tradizione manifatturiera italiana, nei laboratori dell’azienda mani esperte lavorano pellami pregiati e tessuti selezionati, ogni cucitura diventa una dichiarazione di autenticità, gli accessori firmati Christopher sono calzature, borse, piccola pelletteria, occhiali da sole e fragranze, sia per uomo che per donna - una collezione completa pensata per chi non si vuole accontentare solo di un oggetto bello, ma desidera indossare e vivere un emozione unica, ogni pezzo racconta una storia, quella dell’artigiano che l’ha costruito, del materiale scelto con rispetto, del design che non rincorre tendenze ma le anticipa.
Anche se parte di un gruppo internazionale, Christopher ha scelto di radicare la sua produzione in Italia riconoscendo nel “saper fare artigiano” la vera essenza del lusso, tutto è rigorosamente Made in
CHRISTOPHER, BETWEEN TRADITION AND MODERNITY | Conversation with Karan Agrawal, President of a new Made-in-Italy Luxury Brand
EN. There is a new name echoing through the elegant streets of Milan’s Quadrilatero della Moda — a name that blends the cosmopolitan spirit of international entrepreneurship with the heart of Italian craftsmanship. This name is Christopher, a brand founded in 2025 from an idea by the Sahakar Group, led by the Indian Agrawal family, a longstanding presence in multiple industrial sectors. With this new venture, the company officially enters the luxury segment with a clear vision: to celebrate the mastery of Italian artisans while giving it global resonance.
The project takes shape during a moment of profound transformation in the fashion market. Christopher chooses to stand out by focusing not on quantity, but on quality, slowness, and meticulous attention to detail. The official debut came in 2025 with the opening of the brand’s first boutique in Via della Spiga — an undisputed symbol of understated, refined luxury.
The brand’s philosophy is built on a principle that is simple yet revolutionary: a luxury no longer created for appearance, but for substance. Each creation is born from the encounter between contemporary design and Italian manufacturing tradition. In the brand’s workshops, expert hands craft fine leathers and selected fabrics; every stitch becomes a declaration of authenticity. Christopher’s accessories include footwear, bags, small leather goods, sunglasses and fragrances — for both men and women. A complete collection designed for those who want more than a beautiful object: they seek to wear and experience a unique emotion. Each piece tells a story: the story of the artisan who made it, of the material chosen with care, of a design that does not chase
di Paolo Gelmi
Italy nel senso più autentico della parola, tutto viene creato, cucito, rifinito nei distretti storici della pelletteria e della calzatura italiana, dove il tempo è ancora una forma di rispetto, il brand non vuole essere considerato solo un marchio ma un simbolo: un ponte tra culture, tra passato e futuro, tra il rigore della manifattura e la libertà della creatività, un omaggio alla bellezza che non si consuma nel tempo ma si rinnova ogni giorno, per l’occasione QF Lifestyle ha incontrato Karan Agrawal Presidente del brand Christopher, per farsi raccontare qualche dettaglio su questo nuovo riferimento del lusso.
Come mai un gruppo Indiano ha scelto che la produzione e la manifattura delle proprie calzature e accessori siano italiane?
L’Italia rappresenta la massima espressione dell’artigianato della pelle, un patrimonio che rispecchia profondamente la nostra passione nel creare un marchio che ha avuto origine proprio in Italia. La collaborazione con i fornitori italiani ci permette di preservare le tradizioni artigianali e, al contempo, di creare accessori che rispecchiano la purezza del design e la raffinatezza dell’esecuzione.
Quali sono i punti di forza del vostro brand?
La forza di Christopher risiede nell’armonia tra tradizione e modernità. Ogni creazione è 100% Made in Italy, caratterizzata da un’eleganza sobria e contemporanea che trascende le stagioni: un lusso espresso attraverso la raffinatezza piuttosto che l’eccesso.
Che cosa è il lusso per la vostra azienda?
Per noi il lusso è molto più che esclusività: è creare una comunità. È mettere in contatto le persone attraverso l’apprezzamento condi-
trends but anticipates them. Although part of an international group, Christopher has chosen to root its production in Italy, recognising in Italian craftsmanship the true essence of luxury. Everything is rigorously Made in Italy in the most authentic sense of the term: created, sewn and finished in the historic districts of Italian leatherworking and shoemaking, where time is still considered a form of respect. The brand does not aim to be just a label, but a symbol — a bridge between cultures, between past and future, between the discipline of manufacture and the freedom of creativity. A tribute to beauty that does not fade but renews itself every day. On this occasion, QF Lifestyle met with Karan Agrawal, President of Christopher, to explore the vision behind this new luxury reference.
Why has an Indian group chosen to produce its footwear and accessories in Italy?
Italy represents the highest expression of leather craftsmanship — a heritage that deeply reflects our passion in creating a brand that was born here. Working with Italian suppliers allows us to preserve artisanal traditions while creating accessories that embody purity of design and refinement of execution.
What are the strengths of your brand?
Christopher’s strength lies in the harmony between tradition and modernity. Every creation is 100%
viso per l’artigianato, il design e le esperienze che portano tutti a far parte di quella comunità.
Chi disegna le vostre collezioni?
Il nostro team creativo interno, con sede in Italia, lavora fianco a fianco con maestri artigiani e concerie. Insieme reinterpretano il savoir-faire tradizionale con un’estetica moderna, dando vita a collezioni che sono allo stesso momento senza tempo e all’avanguardia.
Quali sono i pellami con cui amate confrontarvi?
Ci riforniamo dalle concerie più rinomate d’Italia, lavorando con materiali nobili come la pelle di vitello pregiata e pelli esotiche come coccodrillo e pitone. Ciascun materiale viene scelto per la sua consistenza e capacità di invecchiare magnificamente nel tempo.
Made in Italy, defined by a sober, contemporary elegance that transcends seasons: luxury expressed through refinement rather than excess.
What does luxury mean to your company?
For us, luxury goes far beyond exclusivity — it means building a community. It means connecting people through a shared appreciation for craftsmanship, design and the experiences that bring them into that community.
Who designs your collections?
Our in-house creative team, based in Italy, works side by side with master artisans and tanneries. Together they reinterpret traditional savoir-faire through a modern aesthetic, giving life to collections that are both timeless and forward-thinking.
Which leathers do you prefer to work with?
We source from Italy’s most renowned tanneries, working with noble materials such as premium calfskin and exotic leathers like crocodile and python. Each material is selected for its texture and its ability to age beautifully over time.
Are you planning new openings after the Milan boutique in Via della Spiga?
Yes, we are planning further openings. Via della Spiga is our flagship store — marking both our debut and our manifesto, expressing how and where we intend to position the brand by selecting the most important shopping streets in the world’s
Dopo il negozio di Milano in via della Spiga sono previste nuove aperture?
Sì, abbiamo in programma di aprire altri negozi. Via Della Spiga è il nostro flagship store, che segna sia il nostro debutto che un manifesto delle nostre intenzioni, ovvero di come e dove vogliamo posizionare il brand, selezionando le più importanti vie dello shopping nelle capitali della moda. Ogni nuova apertura sarà attentamente curata, riflettendo la filosofia del nostro marchio, siamo entusiasti di espanderci in altri mercati internazionali con la stessa attenzione ai dettagli e dovizia.
Chi è il vostro consumatore?
Il nostro cliente è una persona che ama lo stile intramontabile, la qualità e il comfort. Apprezza l’artigianato e il design, ma desidera anche capi che si adattino facilmente alla sua vita quotidiana.
La vostra collezione ha un’essenza Made in Italy e un profumo internazionale, quali sono i prossimi traguardi all’estero?
Il nostro prossimo obiettivo all’estero è quello di costruire una presenza globale ponderata, rimanendo fedeli all’integrità dell’arte italiana del saper fare. Puntiamo a una presenza costante alla Milano Fashion Week e a creare esperienze coinvolgenti legate al marchio rivolte ad una clientela internazionale che apprezza l’autenticità e l’eccellenza.
A cosa è dovuto il nome Christopher?
Il nome Christopher evoca esplorazione e coraggio, simbolo di scoperta e raffinatezza. Si ispira a Cristoforo Colombo, riflettendo il nostro desiderio di esplorare e creare. Per noi questo nome rappresenta un viaggio dalla tradizione alla modernità, dall’Italia al mondo, sempre guidato dall’artigianalità e dall’autenticità.
fashion capitals. Each new opening will be carefully curated, reflecting Christopher’s philosophy. We are excited to expand into other international markets with the same attention to detail and precision.
Who is your customer?
Our customer loves timeless style, quality and comfort. They appreciate craftsmanship and design, yet also look for pieces that fit seamlessly into their daily life.
Your collection carries an Italian soul with an international feel. What are your next goals abroad?
Our next objective abroad is to build a thoughtful global presence while remaining faithful to the integrity of Italian craftsmanship. We aim for a consistent presence at Milan Fashion Week and to create immersive brand experiences for an international clientele that values authenticity and excellence.
Why the name “Christopher”?
The name Christopher evokes exploration and courage — a symbol of discovery and refinement. Inspired by Christopher Columbus, it reflects our desire to explore and create. For us, this name represents a journey from tradition to modernity, from Italy to the world, always guided by craftsmanship and authenticity.
LODENFREY, L’EREDITÀ BAVARESE
CHE VESTE LA MODERNITÀ
Incontro con Leonard von Pfister CEO di uno storico brand maschile che si divide tra tradizione, stile e innovazione
Tutto ebbe inizio nel lontano 1842 nel cuore di Monaco di Baviera, quando un giovane tessitore di nome Johann Georg Frey decise di creare il brand Lodenfrey e di dare forma al proprio sogno, quello di creare un tessuto capace di unire funzionalità e raffinatezza in un’epoca in cui la montagna e la città sembravano lontanissime tra di loro, Johann ne immaginò uno che potesse attraversare entrambe le località, da questo suo grande e pioneristico desiderio nacque il tessuto del loden, caldo, resistente e impermeabile, la sua invenzione segnò un punto di svolta per la sua attività, dal laboratorio bavarese iniziarono a partire i primi rotoli di tessuto che in breve tempo conquistarono i gusti di moltissimi viaggiatori, ufficiali e gentiluomini dell’Ottocento, il loden idrorepellente varrà al giovane Johann Georg Frey una medaglia d’oro per questa sua creazione stilistica dall’importanza a livello globale, medaglia che gli sarà consegnata durante l’Esposizione Universale di Parigi nel 1855. Lodenfrey divenne presto sinonimo di qualità tedesca e sartorialità autentica, un brand capace di fondere la concretezza alpina con un gusto sobrio e nobile, con il passare del tempo e delle generazioni l’azienda di famiglia trasformò il loden in un simbolo di eleganza duratura, rinnovandolo nei tagli, nei colori e nelle interpretazioni senza mai tradire il proprio spirito, il celebre cappotto verde un tempo destinato alle fredde vallate bavaresi divenne un’icona del guardaroba maschile europeo.
Oggi Lodenfrey conserva la sua anima figlia della Baviera, ma parla un linguaggio contemporaneo e internazionale: capi essenziali, materiali naturali e lavorazioni che uniscono tradizione, ricerca e innovazione, ogni collezione è il risultato di una perfetta armonia tra passato e presente con un occhio vigile al futuro, un equilibrio che si divide tra la memoria di un tessitore visionario e la sensibilità di chi ancora oggi crede che la vera eleganza non abbia bisogno di grande clamore. Dal 2022 a capo della Lodenfrey troviamo la sesta generazione con la figura di Leonard von Pfister sia per il Menswear che per i suoi marchi collegati, uomo
LODENFREY: THE BAVARIAN HERITAGE THAT DRESSES
MODERNITY | A conversation with Leonard von Pfister, CEO of a historic menswear brand balancing tradition, style and innovation
EN. Everything began in 1842 in the heart of Munich, when a young weaver named Johann Georg Frey decided to create the Lodenfrey brand and give shape to his dream: to produce a fabric that combined functionality and refinement in an era when the mountain and the city seemed worlds apart. Frey envisioned a textile capable of travelling between both worlds, and from this bold and pioneering desire the loden fabric was born — warm, resistant and water-repellent. His invention marked a turning point: from the small Bavarian workshop, the first rolls of fabric began to travel, quickly winning over travellers, officers and gentlemen of the 19th century. The water-repellent loden earned young Frey a gold medal at the 1855 Exposition Universelle in Paris — international recognition for a stylistic creation with global impact. Lodenfrey soon became synonymous with German quality and authentic tailoring: a brand capable of merging Alpine pragmatism with understated, noble elegance. Over generations, the company transformed the loden into a symbol of enduring style, reinterpreting it through new cuts, colours and silhouettes without ever betraying its identity. The iconic green coat — once intended for the cold Bavarian valleys — eventually became a cornerstone of the European menswear wardrobe. Today, Lodenfrey retains its Bavarian soul while speaking a contemporary, international language. Essential garments, natural materials and craftsmanship that blends tradition, research and innovation. Each collection reflects a perfect harmony between past and present, with an eye firmly set on the future. A balance rooted in the
di Paolo Gelmi
e imprenditore capace dalle idee ben chiare, fedele al proprio DNA con una visione precisa che va oltre al mero successo economico della sua azienda, una visione che punta ad avere un impatto sociale ed ecologico positivo, salari superiori alla media, nuovi posti di lavoro e utilizzo di energie rinnovabili, per l’occasione QF Lifestyle ha incontrato Leonard von Pfister per farsi raccontare storia, valori e novità di uno dei più longevi marchi maschili al mondo.
Cento ottanta anni di storia, quali sono i valori che da sempre fanno parte della vostra azienda?
In Lodenfrey, tradizione e artigianalità sono sempre stati al centro della nostra identità. Sono valori che definiscono chi siamo, ma non sono statici: evolvono con il tempo. Per me e per la mia generazione in particolare, innovazione e capacità di adattamento hanno un ruolo fondamentale, perché permettono di rispettare le radici traducendole in un linguaggio contemporaneo. Credo che la vera continuità risieda proprio in questo equilibrio: preservare lo spirito del brand mantenendolo vivo e rilevante, oggi e in futuro.
Quali sono i 3 momenti cruciali per Lodenfrey? Il primo è sicuramente la creazione dello “Strichloden”, un loden veramente idrorepellente, che vinse una medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi del 1855. Un riconoscimento ottenuto da Johann Georg Frey, il fondatore. Poi l’invenzione del modello Hubertus, declinato sempre nel densamente follato Strichloden, divenuto un’icona del guardaroba maschile europeo. Un capo nato a fine 800 per assecondare le esigenze tecniche di vestibilità durante la caccia, l’attività preferita dall’imperatore d’Austria, Francesco Giuseppe, uno dei nostri più famosi clienti nella storia. Il terzo, più recente, è sicuramente, almeno per me, il passaggio alla nuova generazione, la mia: ho accettato la sfida di guidare Lodenfrey come marchio di abbigliamento maschile verso il futuro, con un’identità più internazionale e sostenibile.
memory of a visionary weaver — and in the belief that true elegance needs no excess. Since 2022, the company has been led by the sixth generation, Leonard von Pfister, who oversees menswear and the associated brands.
A leader with clear intentions, true to the company’s DNA yet driven by a broader vision that goes beyond economic success: a vision committed to positive social and ecological impact, higher-than-average wages, new jobs, and the use of renewable energy. For this feature, QF Lifestyle spoke with Leonard von Pfister to learn more about the history, values and future of one of the world’s longest-standing menswear brands.
180 years of history: what values have always defined your company?
At Lodenfrey, tradition and craftsmanship have always been at the core of our identity. These values define who we are, but they’re not static — they evolve with time. For my generation in particular, innovation and adaptability play a key role, because they allow us to honour our roots by translating them into a contemporary language. True continuity lies in this balance: preserving the brand’s spirit while keeping it alive and relevant, today and in the future.
What are the three defining moments for Lodenfrey?
The first is certainly the creation of Strichloden, a truly water-repellent loden fabric that won a gold medal at the 1855 Exposition Universelle in Paris — awarded to our founder, Johann Georg Frey. The second is the invention of the Hubertus coat, made in densely fulled Strichloden, which became an icon of the European menswear wardrobe. Developed in the late 1800s to meet the technical needs of hunting — the favourite
Leonard von Pfister
Lodenfrey è anche un negozio molto famoso a Monaco di Baviera...
Sì, quasi fin dalla nascita di Lodenfrey, c’è sempre stato un negozio. Inizialmente situato a Schwabing, proprio come la sede di produzione, in seguito trasferito in centro città, dove si trova ancora oggi. Nella seconda metà del XX secolo, l’azienda fu divisa: un ramo della famiglia continuò a sviluppare il marchio di abbigliamento e la produzione, mentre l’altro ramo trasformò il negozio in un grande department store di fama internazionale.
Si vocifera che il vostro modello Hubertus sia il capostipite del Loden, vogliamo approfondire?
Il cappotto Hubertus, al di fuori dei paesi di lingua tedesca, è solitamente chiamato “Loden”, il che è fuorviante, poiché il loden è in realtà il tessuto di cui è fatto il cappotto. Lodenfrey
pastime of Emperor Franz Joseph of Austria, one of our most famous historical clients — it remains a cornerstone of our heritage. The third moment, more recent but personally significant, is the transition to my generation. I accepted the challenge of guiding Lodenfrey into the future with a more international and sustainable identity.
Lodenfrey is also a very famous store in Munich… Yes. From the early days, Lodenfrey has always had a store. It was initially located in Schwabing, near the production site, and was later moved to the city centre, where it still stands today. In the second half of the 20th century, the company split: one branch of the family continued developing the clothing brand and production, while the other transformed the store into a renowned international department store.
Rumour has it that your Hubertus coat is the original Loden. Can you explain?
Outside German-speaking countries, the Hubertus coat is often simply called “a Loden”, which is misleading: loden is actually the fabric used to make the coat. Lodenfrey did not invent loden itself, but we did invent Strichloden, the base material of the authentic loden coat — so yes, ours is the
non ha inventato il loden in sé, ma ha inventato lo Strichloden, che è la base del cappotto in loden, quindi è vero: il nostro è l’Originale. Hubertus o ”Loden”, come lo si chiama in Italia, è il modello che ha definito il cappotto in loden così come lo conosciamo oggi. È nato per la caccia, con dettagli funzionali come il piegone sulla schiena per indossarlo a cavallo, le aperture sotto le ascelle per mantenere a lungo la posizione di puntamento e le aperture laterali per accedere alla cartuccera senza slacciarlo. Oggi coniuga quell’eleganza pratica delle origini con un gusto urbano e contemporaneo. È un pezzo senza tempo che Lodenfrey ama rinnovare ogni stagione.
Linee pulite e uno stile classico, quali sono i vostri modelli più iconici?
Oltre a Hubertus, direi le nostre giacche sfoderate e a taglio vivo che citano la tradizione con il caratteristico collo verticale e i cappotti corti in lana cotta che richiamano il guardaroba alpino, ma sono perfetti per la città. Ogni capo ha una costruzione impeccabile, ma quello che ci distingue è il modo in cui restiamo fedeli a noi stessi, pur innovando.
Dove producete i vostri capi?
La nostra sede produttiva principale è a Oradea, in Romania, dove lavorano circa 150 persone. Abbiamo costruito un modello produttivo moderno, sostenibile, altamente qualificato, con impianti solari e stipendi sopra la media. È lì che prendono forma tutte le nostre collezioni.
Quali sono le novità per questo inverno?
Abbiamo lavorato su pesi più leggeri, volumi fluidi, combinazioni materiche che danno profondità ai look. C’è anche un ritorno al verde foresta più scuro e molto moderno, oltre a restare fedeli ai classici toni del blu navy intenso e del beige più chiaro, colori che evocano l’outdoor ma con un appeal metropolitano. Un equilibrio che racconta molto del nostro stile.
Original. Hubertus — or “Loden”, as it’s commonly known in Italy — defined the loden coat as we recognise it today. Born for hunting, it features functional elements: a pleat on the back for riding, underarm vents for holding the rifle in position, and side slits for reaching the cartridge belt. Today it blends that practical origins’ elegance with a contemporary urban spirit. It is a timeless piece that Lodenfrey continues to reimagine every season.
Clean lines and classic style: what are your most iconic models?
Beyond the Hubertus, I would say our unlined raw-edge jackets featuring the traditional stand-up collar, and our short boiledwool coats inspired by the Alpine wardrobe yet perfect for the city. Each piece is impeccably constructed, but what sets us apart is the way we remain true to ourselves while continuing to innovate.
Where do you produce your garments?
Our main production site is in Oradea, Romania, where about 150 people work. We have created a modern, sustainable and highly skilled production model, with solar power and aboveaverage wages. This is where all our collections take shape.
What’s new for this winter?
We worked on lighter weights, fluid volumes and material combinations that add depth to the looks. There is also a return to a darker, very modern forest green, while remaining faithful to classic deep navy and light beige — colours that evoke the outdoors but with a metropolitan appeal. This balance expresses our style perfectly.
EMBARK
ON AN UNFORESEEN JOURNEY
With each sip, the harmonious blend of Saharan-inspired flavors whisks you to the endless horizons of the desert's boundless dunes.
In tema di sostenibilità come vi state muovendo?
Per noi sostenibilità significa prima di tutto durata: per i nostri prodotti, la nostra azienda e la nostra forza lavoro. Usiamo energie rinnovabili, promuoviamo la durata dei capi e dal 2003 sosteniamo progetti educativi per i bambini bisognosi in Romania con l’associazione no-profit KIRU E. V. fondata da mia zia Sabine Frey e da suo marito, Klaus Faust. Quindi sostenibilità significa fare le cose bene, evitare gli sprechi, attenersi a prodotti naturali, farli durare a lungo e non inseguire ogni tendenza. Anche questo è un modo per essere sostenibili.
Chi è il vostro consumatore?
Il nostro cliente è un uomo che apprezza la qualità, ma senza ostentazione. Un professionista che ama l’heritage, ma non disdegna l’innovazione. Ultimamente, vediamo crescere una nuova generazione che riscopre il loden come capo simbolico: lo reinterpreta con ironia, lo mixa, lo rende proprio. Ed è bellissimo.
Quali sono i mercati che rispondono in modo importante al vostro prodotto?
Germania e Austria sono ovviamente mercati storici, ma stiamo crescendo molto in Italia, dove la tradizione sartoriale incontra la nostra estetica con naturalezza. Anche il Giappone e alcuni paesi del Nord Europa stanno mostrando grande interesse, proprio per la combinazione di radici forti e spirito moderno.
Pitti Immagine Uomo è per voi una fiera importante?
Assolutamente si. Pitti è la piattaforma internazionale più autorevole per l’abbigliamento maschile. Essere presenti ci permette non solo di dialogare con buyers da tutto il mondo, ma soprattutto di consolidare il nostro posizionamento in Italia, uno dei nostri mercati strategici. E poi... è sempre uno stimolo creativo.
How are you approaching sustainability?
For us, sustainability primarily means durability — of our products, our company and our workforce. We use renewable energy, promote long-lasting garments and, since 2003, we have supported educational projects for children in need in Romania through the non-profit organisation KIRU E.V., founded by my aunt Sabine Frey and her husband, Klaus Faust. Sustainability means doing things properly, avoiding waste, sticking to natural materials, creating garments that last, and not chasing every trend. That too is a way to be sustainable.
Who is your customer?
Our customer is a man who appreciates quality without ostentation. A professional who values heritage yet welcomes innovation. Recently, we’ve seen a new generation rediscover the loden coat as a symbolic garment — reinterpreting it with irony, styling it freely, making it their own. And it’s wonderful to witness.
Which markets respond most strongly to your product?
Germany and Austria are of course historical markets, but we are growing significantly in Italy, where tailoring tradition blends naturally with our aesthetic. Japan and some Northern European countries are also showing strong interest, drawn by the combination of deep-rooted heritage and modern sensibility.
Is Pitti Immagine Uomo an important fair for you?
Absolutely. Pitti is the most authoritative international platform for menswear. Participating allows us not only to connect with buyers from all over the world, but also to consolidate our positioning in Italy — one of our strategic markets. And… it’s always a creative inspiration.
OUR LEGACY: LA CALMA DOPO L’HYPE
OUR LEGACY: CALM AFTER THE HYPE
di Andrea Bertolucci
Prima del design, viene il tempo. È la regola non scritta dietro ogni capo di Our Legacy, il brand svedese fondato da Jockum Hallin e Cristopher Nying che ha trasformato la moda in un archivio di memorie, in un linguaggio fatto di materia e durata. Le loro collezioni non nascono per stupire, ma per sedimentare; non cercano di imprimersi nella memoria con la forza di un’immagine, ma di restarci dentro lentamente.
In un mondo che brucia tutto alla velocità di uno scroll, Our Legacy ci invita a rallentare, a osservare il passare del tempo come un alleato, non come un nemico, e a riscoprire la bellezza dell’usura, della durata, di ciò che resta quando ogni rumore si dissolve.
Our Legacy nasce nel 2005 a Stoccolma, in un momento in cui la Svezia stava ridefinendo la propria identità estetica tra il minimalismo ereditato dagli anni Novanta e la crescente influenza della cultura street globale. Hallin, con un background legato alla scena skate e musicale, e Nying, formatosi tra grafica e design, decidono di fondere quelle due anime in un linguaggio nuovo: un menswear sperimentale, pulito ma intriso di vita vera, che parla la lingua del Nord ma guarda verso il mondo. All’inizio producono semplici t-shirt con stampe concettuali, quasi oggetti editoriali più che capi di moda, ma il progetto cresce in fretta: dalle prime capsule alla costruzione di un vero e proprio universo estetico. Nel 2008 arriva la prima collezione completa; da lì, il marchio comincia a dialogare con l’idea di “uniforme contemporanea”, reinterpretando classici del guardaroba maschile con un occhio attento alla materia e alla memoria. Tessuti italiani, tagli fluidi, palette neutre: tutto parla di sobrietà, ma di una sobrietà abitata, vissuta e imperfetta. Our Legacy è il contrario dell’algoritmo, e proprio per questo, lentamente, diventa un punto di riferimento. La sua filosofia rimane chiara: less trend, more soul. Invece di inseguire il ritmo vertiginoso delle stagioni, Hallin e Nying costruiscono un archivio vivo, un guardaroba che cresce per accumulazione, non per cancellazione. Ogni collezione è un capitolo aggiunto, mai una pagina strappata. Una moda che non impone, ma accompagna e si adatta a chi
EN. Before design comes time. This is the unwritten rule behind every garment by Our Legacy, the Swedish brand founded by Jockum Hallin and Cristopher Nying that has transformed fashion into an archive of memories — a language made of materiality and duration. Their collections are not created to astonish but to settle; they do not seek to imprint themselves with the force of an image, but to remain within us slowly.
In a world that burns through everything at the pace of a scroll, Our Legacy invites us to slow down, to view the passing of time as an ally rather than an enemy, and to rediscover the beauty of wear, longevity and what remains when all noise dissolves.
Our Legacy was born in 2005 in Stockholm, at a moment when Sweden was redefining its aesthetic identity between the minimalism inherited from the 1990s and the rising influence of global street culture. Hallin, with a background in the skate and music scenes, and Nying, trained in graphic design, decided to fuse those two worlds into a new language: experimental menswear — clean, but infused with real life; Nordic in tone, but looking outward to the world. In the beginning, they produced simple T-shirts with conceptual prints, almost editorial objects more than fashion pieces, but the project expanded quickly: from small capsules to the construction of an entire aesthetic universe.
In 2008 came their first full collection; from there, the brand began to engage with the idea of a “contemporary uniform,” reinterpreting menswear staples with careful attention to material and memory. Italian fabrics, fluid cuts, neutral palettes: everything speaks of sobriety, yet a lived-in, imperfect sobriety. Our Legacy is the opposite of the algorithm — and for that very reason, it slowly becomes a point of reference. Its philosophy remains clear:
la indossa; una seconda pelle che si modifica nel tempo, come fanno le persone e le città, con le loro storie. Chi entra in contatto con Our Legacy lo capisce subito: non è un brand da colpo di fulmine, ma da innamoramento lento, da scoperta progressiva. Camicie sbiadite, jeans lavati a sale, blazer destrutturati, silhouette che oscillano tra rigore e libertà. Tutto sembra provenire da un passato indefinito, da un ricordo condiviso che non sappiamo collocare esattamente, ma che riconosciamo istintivamente. C’è qualcosa di familiare e insieme di misterioso, una malinconia calma che attraversa ogni cucitura. Forse è proprio questa ambiguità, questa sottile indefinitezza, a rendere Our Legacy così potente: la capacità di restare reale in un mondo di simulazioni, di apparire autentico senza bisogno di dichiararlo, di essere presente senza urlare.
Negli anni, il brand ha trovato una voce ancora più definita attraverso WORK SHOP, il suo progetto parallelo dedicato al riuso e alla sperimentazione. Lì, i capi vengono decostruiti, ricomposti, reinterpretati, come se la moda potesse tor-
less trend, more soul. Instead of chasing the frantic rhythm of seasons, Hallin and Nying build a living archive — a wardrobe that grows by accumulation, not by erasure. Each collection is an added chapter, never a torn-out page. A fashion that does not impose, but accompanies; that adapts to the wearer like a second skin, transforming over time as people and cities do, carrying their stories. Anyone who encounters Our Legacy recognises it immediately: it is not a love-at-first-sight brand, but one that inspires slow affection, gradual discovery. Faded shirts, salt-washed denim, deconstructed blazers, silhouettes oscillating between rigour and freedom. Everything seems to come from an undefined past, from a shared memory we cannot quite place, yet instinctively recognise. There is something familiar yet mysterious, a calm melancholy that runs through every seam. Perhaps it is this ambiguity, this gentle indeterminacy, that makes Our Legacy so powerful: the ability to remain real in a world of simulations, to appear authentic without needing to declare it, to be present without raising its voice. Over the years, the brand has carved out
Our Legacy’s Richardos Klaren, Jockum Hallin, and Christopher Nying - Photo: Sanna Dahlén from Vogue
Our Legacy Deck T-Shirt
Runway fall 25 Runway
nare un gesto artigianale e riflessivo, una pratica di cura anziché un esercizio di consumo. In un panorama in cui la sostenibilità è spesso uno slogan da campagna pubblicitaria, Our Legacy la vive come un’abitudine, una naturale conseguenza di un pensiero coerente.
Infine, la collaborazione con Stüssy ha portato il marchio svedese al centro del dialogo globale, ma senza alterarne l’essenza. È stato un incontro organico, una fusione di energie complementari: la calma rarefatta del Nord che incontra il sole californiano, la precisione sartoriale che si intreccia con la libertà dello skate e del surf. Due mondi lontani che parlano la stessa lingua — quella di uno streetwear maturo, consapevole e capace di riflettere su sé stesso.
an even more distinctive voice through WORK SHOP, its parallel project dedicated to reuse and experimentation. Here, garments are deconstructed, recomposed, reinterpreted — as if fashion could once again become a reflective, artisanal gesture, an act of care rather than consumption. In an industry where sustainability is often a marketing slogan, Our Legacy lives it as a habit, the natural consequence of a coherent philosophy. Finally, the collaboration with Stüssy brought the Swedish brand into the centre of global conversation — without altering its essence. It was an organic meeting, a fusion of complementary energies: the rarefied calm of the North meets Californian sun; sartorial precision intertwines with the freedom of skate and surf culture. Two distant worlds speaking the same language — that of a mature, thoughtful streetwear capable of reflecting on itself.
Our Legacy WORK SHOP x Stüssy
CIVITAS TEMPORE
FASHION ART DIRECTOR GAIA STELLA VITALE PHOTOGRAPHER ANDREA BENEDETTI MAKEUP AND HAIR LAURA MONTICCIOLO
Pantalone e camicia GAIAVITTORIA Orecchini RÉVELI Bracciale OZ OBJECTS
Borsa KILESA Ballerine ODISSI
Abito BABYLON
Cappotto DAVII POET
Collana OZ OBJECTS
Borsa AKINNA
Stivale alto VINTAGE
Top e gonna MAREA
Gonna fucsia vintage UGO BOSS
Scarpe MARSÈLL A PUNTA
Maglia a maniche lunghe e cintura pon pon ARTHUR ARBESSER
Cuffie BEATS
Calze a rete CALZEDONIA
Cappellino e borsa usati WEGAN
Top bianco con rouches ALMA SANCHEZ
Occhiali da vista ROMEO GIGLI
Gonna in ecopelle AEMONA
CIintura nera WILDCHILD
Borsa KILESA
Scarpe MARSÈLL
Collant velati neri CALZEDONIA
Camicia GAIAVITTORIA Cravatta vintage SISLEY Orecchini e anello VINTAGE
Gonna ARTHUR ARBESSER
Stivaletti MARSÈLL
Trench in ecopelle nero AEMONA
Occhiali CH ESSENTIAL
Camicia nera ALMA SANCHEZ
Gonna nera paillettes ALMA SANCHEZ
Borsa AKINNA
Stivali neri VINTAGE
Trench bianco in ecopelle PROJECT HOPE
Camicia GAIAVITTORIA
Abito trasparente AEMONA
Gonna in pelle nera PENCE 1979
Chocker fiocchetto WEGAN
Srivale nero VINTAGE
FASHION ASSISTANTS ALESSIA GALLIANI, ALICE COZZANI
PHOTO ASSISTANT DANILO FUSETTI
the artist ROSALINDA CELENTANO
di Enza Pietrangelo
.Rosalinda Celentano, figlia d’arte e volto noto del cinema e della televisione, rivela da anni un’anima profondamente votata alle arti visive, portando avanti una ricerca pittorica e scultorea di grande intensità. Lungi dall’essere un passatempo, la sua attività artistica è una componente essenziale e vitale del suo percorso esistenziale.
La pittura di Rosalinda è stata definita espressionista, un termine che ne cattura perfettamente l’essenza. Non si tratta di opere che cercano la mera rappresentazione, quanto piuttosto l’espressione di un mondo interiore complesso, a volte tormentato. Il suo tratto è spesso “violento” ed emotivamente carico, con un uso del colore e del segno che non teme di affrontare le zone d’ombra dell’animo umano. L’artista stessa considera l’arte una “vera conseguenza di Dio”, un atto di comunicazione profonda e necessaria, prima di tutto con se stessa.
Al centro della sua produzione artistica, che spazia dalla pittura alla scultura e al disegno, vi sono i grandi temi della condizione umana. Celentano indaga la fragilità e la tenacia dell’essere, il dramma esistenziale che ognuno di noi vive. Le sue opere sono spesso una denuncia, un richiamo visivo alla necessità di ritrovare un equilibrio, di confrontarsi con la sofferenza e la speranza. A volte, le sue tele si tingono di una “commedia nera”, un’ironia amara che stempera, senza
EN. Rosalinda Celentano, daughter of artists and a familiar face in cinema and television, has long revealed a deeply rooted vocation for the visual arts, carrying forward a pictorial and sculptural exploration of remarkable intensity. Far from being a pastime, her artistic practice is a vital and essential component of her personal journey.
Celentano’s painting has often been described as expressionist — a definition that captures its essence with precision. Her works do not seek mere representation; instead, they give form to a complex, sometimes tormented inner world. Her stroke is often “violent” and emotionally charged, with a use of colour and line that does not shy away from confronting the darker zones of the human psyche. The artist herself considers art a “true consequence of God,” an act of deep and necessary communication, first and foremost with herself. At the centre of her artistic production — which spans painting, sculpture and drawing — lie the great themes of the human condition. Celentano investigates both fragility and resilience, the existential drama that each of us lives. Her works are often a denunciation, a visual call to the need for balance, for confronting suffering and hope. At times, her canvases are tinged with a kind of “dark comedy,” a bitter irony that softens, without diminishing, the emotional weight of her subjects. Despite her fame as an actress — she won Best New Actress
sminuire, il peso emotivo dei soggetti. Nonostante la sua notorietà come attrice — premiata, tra l’altro, come miglior attrice rivelazione per Paz! nel 2002 — Rosalinda Celentano ha sempre coltivato parallelamente la sua vocazione per le arti visive. Le sue mostre personali, come quella a Milano nel 2024 presso la galleria Federico Rui, testimoniano una ricerca costante, un’evoluzione continua del suo linguaggio espressivo. La sua arte è un rifugio e, al contempo, un megafono, attraverso il quale l’artista condivide con il pubblico la sua visione del mondo, segnata da un’esperienza di vita intensa, che include anche periodi di salute precaria e depressione. Rosalinda Celentano non è solo un’attrice prestata all’arte, ma un’artista poliedrica che ha trovato nella pittura e nella scultura il suo canale espressivo più autentico e potente, capace di emozionare e far riflettere chi osserva le sue opere.
in 2002 for Paz! — Rosalinda Celentano has always nurtured her vocation for the visual arts in parallel. Her solo exhibitions, such as the one held in Milan in 2024 at the Federico Rui gallery, testify to a constant research and a continuous evolution of her expressive language. Her art is both a refuge and a megaphone through which she shares her vision of the world — a vision marked by a life of intensity, including periods of fragile health and depression. Rosalinda Celentano is not merely an actress who happens to make art, but a multifaceted artist who has found in painting and sculpture her most authentic and powerful expressive channels, capable of moving and making those who encounter her work reflect.
a new way of experiencing events/ UN NUOVO MODO DI VIVERE GLI EVENTI
di Enza Pietrangelo
A Cremona nasce un nuovo modo di vivere gli eventi: Infinity1-Event Space e Gran Teatro, uno spazio innovativo, versatile, capace di trasformare ogni avvenimento in un evento indimenticabile, sfruttando una tecnologia che poche altre volte è entrata in un polo fieristico. Infinity 1 è il nuovo padiglione eventi e progetto di valorizzazione territoriale di CremonaFiere, guidato da AD Management in collaborazione con Provincia di Cremona, Comune di Cremona e Camera di Commercio di Cremona, Mantova e Pavia, e concepito per incentivare il settore turistico cremonese in grande espansione. Il palinsesto strategico aggiunge un nuovo motore al percorso di sviluppo di CremonaFiere, rafforzando il ruolo del polo come luogo sempre più aperto e connesso alla comunità. Radio Bruno sarà la radio mediapartner della stagione che informerà attraverso interviste ai protagonisti e notizie sempre aggiornate. Info, programma e biglietti su www.infinity1.it
• 6 DICEMBRE ORE 20.30
ROBERTA BRUZZONE - DELITTI ALLO SPECCHIO
• 7 DICEMBRE ORE 17.00- ORE 21.00
PAOLO RUFFINI - DIN DON DOWN
• 8 DICEMBRE ORE 17.00
CRUCIANI E PARENZO - LA ZANZARA
• 12 DICEMBRE ORE 20.30
NEGRITA TOUR 2025
• 13 DICEMBRE ORE 20.30
EDOARDO BENNATO - SONO SOLO CANZONETTE
• 20 DICEMBRE ORE 17.00
ANDREA PUCCI - 30 ANNI E NON SENTIRLI
• 26 DICEMBRE ORE 20.30
CHRISTMAS CAROL - IL MUSICAL
• 31 DICEMBRE ORE 22.15
VALENTINA PERSIA - MA CHE ‘TE RIDI?
• 6 GENNAIO 17.00
ALADIN IL MUSICAL
• 10 GENNAIO ORE 20.30
MORRICONE FILM HISTORY
• 23 GENNAIO 20.30
ANGELO BRANDUARDI - TOUR 2026
• 24 GENNAIO 20.30
NOMADI IN CONCERTO
• 25 GENNAIO
WE WILL ROCK YOU
• 30 GENNAIO ORE 20.30
GIOVANNI STORTI E STEFANO MANCUSO ALBERI
• 31 GENNAIO ORE 20.30 THE BEATBOX - OMAGGIO AI BEATLES
• 6 FEBBRAIO ORE 20.30
SYMPHONICA ON THE ROCK LIVE SHOW
• 7 FEBBRAIO ORE 20.30
GIUSEPPE GIACOBAZZI - OSTERIA GIACOBAZZI
• 13 FEBBRAIO 20.30
ABBA DREAM TOUR 2026
• 14 FEBBRAIO ORE 18.00
LUDOVICA E AURORA IN TOUR
• 20 FEBBRAIO ORE 20.30
NUZZO E DI BIASE - NUOVO SHOW
• 21 FEBBRAIO ORE 20.30
UMBERTO GALIMBERTI - NUOVO SPETTACOLO
• 27 FEBBRAIO 20.30
PINK FLOYD HISTORY - NUOVO SHOW
• 28 FEBBRAIO ORE 18.00
VINCENZO SCHETTINI - LA
EN. A new, innovative way of living events has arrived in Cremona: Infinity1 – Event Space and Grand Theatre, a versatile and technologically advanced hub capable of transforming any occasion into an unforgettable experience. The project introduces technologies rarely seen within a trade fair centre, marking a significant step forward for the region. Infinity1 is the new event pavilion and territorial enhancement initiative by CremonaFiere, developed by AD Management in collaboration with the Province of Cremona, the Municipality of Cremona, and the Chamber of Commerce of Cremona, Mantua and Pavia. Designed to support the rapidly growing tourism sector, the strategic programme adds fresh momentum to the development of CremonaFiere, reinforcing its role as a space increasingly open and connected to the community.
Radio Bruno will be the media partWner of the season, offering interviews with the main guests and continuous updates. Info, programme and tickets: www.infinity1.it
• 6 DECEMBER – 8:30 PM
ROBERTA BRUZZONE – DELITTI ALLO SPECCHIO
• 7 DECEMBER – 5:00 PM & 9:00 PM
PAOLO RUFFINI – DIN DON DOWN
• 8 DECEMBER – 5:00 PM
CRUCIANI E PARENZO – LA ZANZARA
• 12 DECEMBER – 8:30 PM
NEGRITA TOUR 2025
• 13 DECEMBER – 8:30 PM
EDOARDO BENNATO – SONO SOLO CANZONETTE
• 20 DECEMBER – 5:00 PM
ANDREA PUCCI – 30 ANNI E NON SENTIRLI
• 26 DECEMBER – 8:30 PM
CHRISTMAS CAROL – THE MUSICAL
• 31 DECEMBER – 10:15 PM
VALENTINA PERSIA – MA CHE ’TE RIDI?
• 6 JANUARY – 5:00 PM
ALADIN – THE MUSICAL
• 10 JANUARY – 8:30 PM
MORRICONE FILM HISTORY
• 23 JANUARY – 8:30 PM
ANGELO BRANDUARDI – TOUR 2026
• 24 JANUARY – 8:30 PM
NOMADI – LIVE IN CONCERT
• 25 JANUARY
WE WILL ROCK YOU
• 30 JANUARY – 8:30 PM
GIOVANNI STORTI & STEFANO MANCUSO – ALBERI
• 31 JANUARY – 8:30 PM
THE BEATBOX – TRIBUTE TO THE BEATLES
• 6 FEBRUARY – 8:30 PM
SYMPHONICA ON THE ROCK – LIVE SHOW
• 7 FEBRUARY – 8:30 PM
GIUSEPPE GIACOBAZZI – OSTERIA GIACOBAZZI
• 13 FEBRUARY – 8:30 PM
ABBA DREAM TOUR 2026
• 14 FEBRUARY – 6:00 PM
LUDOVICA E AURORA – IN TOUR
• 20 FEBRUARY – 8:30 PM
NUZZO E DI BIASE – NEW SHOW
• 21 FEBRUARY – 8:30 PM
UMBERTO GALIMBERTI – NEW PERFORMANCE
• 27 FEBRUARY – 8:30 PM
PINK FLOYD HISTORY – NEW SHOW
• 28 FEBRUARY – 6:00 PM
VINCENZO SCHETTINI – LA FISICA CHE CI PIACE
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Il Natale è alle porte e se quest’anno vuoi puntare su regali tecnologici che facciano davvero effetto, ecco cinque proposte selezionate — dai gadget audio al gaming, dallo smart-device per casa al wearable d’élite. Ogni idea risponde a un bisogno concreto, a un pubblico diverso, e porta con sé un valore che va oltre l’oggetto. Ecco le cinque proposte:
1, Apple AirPods Pro 3 – per chi ama l’audio e la mobilità Le nuove AirPods Pro di Apple rappresentano un regalo “sicuro” per chi ama ascoltare musica, podcast o video in mobilità. Con cancellazione attiva del rumore, modalità trasparenza migliorata e custodia con ricarica wireless, sono perfette per viaggi, palestra o momenti di tranquillità. Prezzo indicativo: circa 249 €. L’audio di qualità, la compatibilità con l’ecosistema Apple e l’eleganza del design le rendono un dono desiderabile che durerà nel tempo.
EN. Christmas is approaching, and if this year you want to choose tech gifts that truly impress, here are five devices worth considering — from audio gadgets to gaming tools, from smart-home gear to high-end wearables. Each one fits a specific need and a different type of user, making these gifts both practical and exciting.
1. Apple AirPods Pro 3
The new AirPods Pro are a safe bet for anyone who loves listening to music, podcasts or videos on the go. With improved active noise cancellation, enhanced transparency mode and a wireless charging case, they’re perfect for travel, commuting or relaxing. Their premium audio quality, seamless integration with the Apple ecosystem and elegant design make them a long-lasting, highly appreciated gift. Approx. €249
5 REGALI TECH DA NON PERDERE PER IL NATALE 2025
5 MUST-HAVE TECH GIFTS FOR CHRISTMAS 2025
di Rodolfo Mangiagalli
2. Sculptor OLED Wireless 4K Portable Monitor 15,6 –per il lavoro, lo streaming e il gaming in movimento Un monitor portatile OLED 4K da 15,6″ con connessione wireless: ideale per chi lavora da remoto, per chi gioca su console o PC in spazi ridotti, o semplicemente per chi ama avere la flessibilità di uno schermo di qualità ovunque.
Prezzo stimato: circa 546 €.
Un dispositivo che unisce efficacia e versatilità: ottimo per chi trascorre molto tempo fuori casa o desidera un upgrade “smart” del proprio setup.
3. Apple AirPods Max – il must per audiofili e “tech lovers” esigenti
Vuoi fare un regalo top? Le AirPods Max offrono una qualità audio di fascia alta, design premium, materiali di pregio e funzioni avanzate. Ideali per chi ascolta musica seriamente, apprezza il dettaglio sonoro e ama i prodotti “wow”. Prezzo indicativo: circa 579 €.
Perfette per un regalo significativo, magari per un partner, un appassionato o chi considera l’audio una passione.
4. Elgato Stream Deck – per creativi, streamer e professionisti “dal computer”
Questo “pannello di controllo” permette di personalizzare tasti, macro, scorciatoie per streaming, editing, lavoro o anche per la casa smart. Un regalo utile per chi produ-
A 15.6-inch wireless 4K OLED portable display ideal for remote workers, gamers, or anyone needing a flexible second screen. Whether for streaming, presentations, editing or gaming away from home, this monitor adds high-level convenience and stunning visual quality. It’s the ultimate upgrade for people who split their time between home, office and travel.
Approx. €546
3. Apple AirPods Max
If you want to give a premium, unforgettable gift, the AirPods Max are the answer. Combining top-tier audio performance, high-quality materials and advanced features, these over-ear headphones are perfect for audiophiles and demanding tech lovers. A gift suited for a partner, a music enthusiast, or anyone who values exceptional sound immersion.
Approx. €579
4. Elgato Stream Deck
An essential tool for creators, streamers and anyone who works with multiple apps or tasks. The Stream Deck allows users to program shortcuts, macros, scene changes, controls for editing software, streaming platforms and even
ce contenuti, lavora su più applicazioni o semplicemente ama ottimizzare produttività e divertimento.
Prezzo indicativo: circa 107 €. Un’idea tech che non si limita ai gadget più comuni, ma punta all’efficienza e all’innovazione nell’uso quotidiano.
5. Google Pixel Buds Pro – ottima alternativa audio, budget medio
Per chi non è totalmente immerso nell’ecosistema Apple, le cuffie Google Pixel Buds Pro sono una valida alternativa: buona qualità audio, cancellazione del rumore, design discreto e prezzo più contenuto.
Prezzo stimato: circa 265 €. Un regalo smart e ragionato, perfetto per un amico o membro della famiglia che desidera upgrade audio senza spendere un budget “top”.
smart-home automations.
It’s a unique tech gift that goes beyond entertainment: it enhances productivity and creativity in everyday digital life.
Approx. €107
5. Google Pixel Buds Pro
For those not fully invested in the Apple ecosystem, the Pixel Buds Pro offer excellent audio, noise cancellation and a clean, discreet design at a more moderate price.
A smart choice for friends or family members looking to upgrade their listening experience without moving into premium price tiers.
Approx. €265
Google Pixel Buds Pro
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GATE srl è la prima società italiana specializzata nella consulenza alle aziende all'interno degli aeroporti italiani.
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• EVENTI: in spazi comuni aeroportuali o in lounge (degustazioni, esposizione prodotto, presentazioni, etc.)
FROM ROME TO MILAN | Music, art and cinema
DA ROMA A MILANO
Musica, arte e cinema
FIERA DEGLI “OH BEJ! OH BEJ!”
Con l’arrivo di dicembre, Milano si accende di luci e profumi grazie alla tradizionale fiera degli “Oh Bej! Oh Bej!”, in programma dal 7 al 10 dicembre 2025. Come ogni anno, l’appuntamento immancabile dedicato a Sant’Ambrogio trasforma i dintorni del Castello Sforzesco in un vivace villaggio natalizio, dove si incontrano artigiani, sapori autentici e atmosfere d’altri tempi. Tra le bancarelle colorate si possono trovare decorazioni natalizie fatte a mano, giocattoli in legno, dolci della tradizione lombarda, vin brulé, caldarroste e specialità regionali. Un luogo dove milanesi e turisti si mescolano tra profumi di miele, spezie e cioccolato, alla ricerca di un regalo unico o semplicemente di un momento di calore invernale. L’origine della fiera risale al 1510, quando i cittadini accolsero con entusiasmo (“Oh bej! Oh bej!”, cioè “Oh belli! Oh belli!” in dialetto milanese) i doni portati da Giannetto Castiglione, inviato papale. Da allora, la tradizione si rinnova ogni anno, mantenendo intatto il suo fascino. Un appuntamento perfetto per chi ama artigianato, tradizione e spirito natalizio nel cuore di una Milano che non smette mai di sorprendere.
Dove
Milano, zona Castello Sforzesco
Quando 7–10 dicembre 2025
LINECHECK MUSIC MEETING AND FESTIVAL
With the arrival of December, Milan lights up with lights and scents thanks to the traditional Oh Bej! Oh Bej! Fair, scheduled from December 7 to 10, 2025. As every year, this unmissable event dedicated to Saint Ambrose transforms the area around the Castello Sforzesco into a lively Christmas village, where you can find artisans, authentic flavors, and an atmosphere of times gone by. Among the colorful stalls, you can find handmade Christmas decorations, wooden toys, traditional Lombard sweets, mulled wine, roasted chestnuts, and regional specialties. It is a place where Milanese locals and tourists mingle amid the scents of honey, spices, and chocolate, looking for a unique gift or simply a moment of winter warmth. The fair dates back to 1510, when the citizens enthusiastically welcomed (“Oh bej! Oh bej!”, meaning “Oh beautiful! Oh belli!” in Milanese dialect) the gifts brought by Giannetto Castiglione, the papal envoy. Since then, the tradition has been renewed every year, keeping its charm intact.
A perfect event for those who love crafts, tradition, and the Christmas spirit in the heart of Milan, a city that never ceases to amaze.
Where Milan, Castello Sforzesco area
When December 7–10, 2025
ARTIGIANO
IN FIERA
Dal 6 al 14 dicembre il mondo dell’artigianato si dà appuntamento a Milano, alla Fiera di Rho. Oltre 3.000 espositori provenienti da più di 100 Paesi raccontano le proprie storie attraverso oggetti unici, realizzati con tecniche antiche e materiali autentici. Dalle ceramiche portoghesi ai tessuti africani, dai gioielli siciliani alle spezie indiane, ogni stand è una finestra aperta su un modo diverso di intendere la bellezza e la manualità. Accanto ai prodotti d’eccellenza, non mancano i profumi irresistibili delle cucine del mondo: un’occasione unica per degustare specialità regionali e internazionali, in un’atmosfera vivace e accogliente. Artigiano in Fiera non è solo un mercato, ma un’esperienza sensoriale completa: un luogo dove scoprire tradizioni, incontrare persone e lasciarsi ispirare da storie di passione e talento. Ideale per chi cerca idee regalo originali, ama viaggiare con la mente o semplicemente desidera vivere un Natale diverso, fatto di autenticità e calore umano.
Dove Fieramilano Rho, Milano Quando 6-14 dicembre 2025
Orari
tutti i giorni dalle 10 alle 22,30
Sito www.artigianoinfiera.it
ARTIGIANO IN FIERA
From December 6 to 14, the world of craftsmanship will gather in Milan at the Rho Exhibition Center. Over 3,000 exhibitors from more than 100 countries will tell their stories through unique objects, made with ancient techniques and authentic materials. From Portuguese ceramics to African fabrics, Sicilian jewelry to Indian spices, each stand is a window onto a different way of understanding beauty and craftsmanship. Alongside these outstanding products, there will be the irresistible aromas of world cuisines: a unique opportunity to taste regional and international specialties in a lively and welcoming atmosphere. Artigiano in Fiera is not just a market, but a complete sensory experience: a place to discover traditions, meet people, and be inspired by stories of passion and talent. Ideal for those looking for original gift ideas, who love to travel with their minds, or simply want to experience a different kind of Christmas, one of authenticity and human warmth.
Where
Fieramilano Rho, Milan
When
December 6-14, 2025
Opening hours every day from 10 a.m. to 10:30 p.m.
Website www.artigianoinfiera.it
MARRA STADI 25 – MARRACASH TOUR
A Milano è previsto un appuntamento imperdibile per gli amanti del rap e della musica dal vivo: lunedì 8 e martedì 9 dicembre 2025, il re della scena italiana, Marracash, si esibisce sul palco del Forum di Assago con il suo show intenso e spettacolare. La serata è costruita come un viaggio visivo e narrativo: la trilogia degli ultimi album è inserita al centro di un racconto scenico, capace di unire musica, parole e atmosfere forti. Lo spettacolo è articolato in sei capitoli e costruito come un vero racconto dal vivo, con brani scelti da tutta la Trilogia che ha segnato questi ultimi anni: Persona, Noi, Loro, Gli Altri ed È Finita la Pace. Lo spettacolo è arricchito da una produzione visiva curatissima, firmata dallo studio Ombra e diretta da Lorenzo De Pascalis e Giulia De Paoli. Robot giganti, ballerini, performer e la voce di Matilda De Angelis si intrecciano con le rime di Marra in un racconto che alterna visioni e realtà, con il celebre MIND Industries a fare da “voce narrante” surreale. In un contesto milanese — città alla quale Marracash è particolarmente legato — l’evento assume un significato ancora più forte. Il tour proseguirà poi a Roma (12 e 13 dicembre), Padova (17 dicembre) e Torino (20 dicembre).
Dove
Unipol Forum (via G. di Vittorio, 6 Assago, Milano)
Quando 8 e 9 dicembre 2025
Sito e biglietti www.ticketone.it
MARRA STADI 25 – MARRACASH TOUR
An unmissable event for lovers of rap and live music is coming to Milan: on Monday 8 and Tuesday 9 December 2025, the king of the Italian scene, Marracash, will perform on stage at the Forum in Assago with his intense and spectacular show. The evening is structured as a visual and narrative journey: the trilogy of his latest albums is at the heart of a scenic narrative that combines music, words, and powerful atmospheres. The
show is divided into six chapters and constructed like a real live story, with songs chosen from the entire trilogy that has marked recent years: Persona, Noi, Loro, Gli Altri and È Finita la Pace. The show is enriched by a meticulously crafted visual production, created by the Ombra studio and directed by Lorenzo De Pascalis and Giulia De Paoli. Giant robots, dancers, performers, and the voice of Matilda De Angelis intertwine with Marra’s rhymes in a story that alternates between visions and reality, with the famous MIND Industries acting as the surreal “narrator.” In a Milanese context—a city to which Marracash is particularly connected —the event takes on even greater relevance. The tour will take place also in Rome (12 and 13 December), Padua (17 December) and Turin (20 December).
Where
Unipol Forum (via G. di Vittorio, 6 Assago, Milan)
When December 8 and 9, 2025
Website and tickets www.ticketone.it
ORAZIO GENTILESCHI. UN PITTORE IN VIAGGIO
La mostra Orazio Gentileschi è un invito a riscoprire uno dei protagonisti più raffinati del Seicento, un artista che ha trasformato il linguaggio drammatico del caravaggismo in un racconto di armonie e malinconie sottili.
Il percorso espositivo si apre come un romanzo visivo: dalle prime opere romane ai soggiorni a Genova, Parigi e Londra, ogni sala restituisce l’eleganza di un pittore cosmopolita ante litteram, capace di portare con sé l’eco della pittura italiana nel cuore delle corti europee.
Le sue Annunciazioni, le Giuditte, i San Francesco in estasi vibrano di luce dorata e silenzio interiore: è una bellezza che non urla, ma sussurra.
Dove
Musei Reali Torino (Sale Chiablese)
Quando
fino al 3 maggio 2026
Orari
dal giovedì al martedì dalle 9,30 alle 19,30.
Mercoledì chiuso
Sito e biglietti
www.ticketone.it/artist/musei-reali-torino/
ORAZIO GENTILESCHI. UN PITTORE IN VIAGGIO
The Orazio Gentileschi exhibition is an invitation to rediscover one of the most refined protagonists of the 17th century, an artist who transformed the dramatic language of Caravaggism into a tale of subtle harmonies and melancholy. The exhibition opens like a visual novel: from his early Roman works to his stays in Genoa, Paris, and London, each room reflects the elegance of a cosmopolitan painter ahead of his time, capable of bringing the echo of Italian painting to the heart of European courts. His Annunciations, Judiths, and St. Francis in Ecstasy vibrate with golden light and inner silence: it is a beauty that does not scream, but whispers.
Where Musei Reali Torino (Sale Chiablese)
When until May 3, 2026
Opening hours
Thursday to Tuesday from 9:30 a.m. to 7:30 p.m. Closed on Wednesdays.
DEI PRIMI ITALIANI. RITRATTO DI UNA NAZIONE APPENA NATA
Attraverso una ottantina di capolavori eseguiti dai primi anni sessanta dell’Ottocento al primo decennio del Novecento da alcuni dei maggiori protagonisti della nostra cultura figurativa, la mostra si propone di illustrare a tutto tondo la nostra nazione appena nata, il suo variegato territorio e la sua popolazione nel corso di decenni che sono stati testimoni di profonde trasformazioni, politiche, economiche, culturali e sociali; trasformazioni che avrebbero lentamente condotto il Paese verso la modernità dandogli un volto nuovo e modificando per sempre gli usi e costumi dei suoi abitanti. Il percorso espositivo si articola in sezioni tematiche che accompagneranno i visitatori attraverso il succedersi delle suggestive sale del Castello presentando loro opere provenienti da prestigiose collezioni, sia pubbliche sia private.
Dove
Castello di Novara
Quando
fino al 6 aprile 2026
Orari
Martedì – domenica 10.00 – 19.00 (la biglietteria chiude alle 18.00)
Sito e biglietti
www.novaramusei.vivaticket.it
L’ITALIA DEI PRIMI ITALIANI. RITRATTO DI UNA NAZIONE APPENA NATA
Through around eighty masterpieces created between the early 1860s and the first decade of the 20th century by some of the leading figures of our figurative culture, the exhibition aims to provide a comprehensive portrayal of our newly born nation, its varied territory, and its population during decades that witnessed profound political, economic, cultural, and social transformations. These changes would gradually lead the country toward modernity, giving it a new face and forever altering the customs and traditions of its inhabitants.
The exhibition route is organized into thematic sections that will guide visitors through the evocative halls of the Castle, presenting works from prestigious collections, both public and private.
Where
Castello di Novara
When until April 6, 2026
Opening hours
Tuesday – Sunday, 10:00 am – 7:00 pm
(ticket office closes at 6:00 pm)
Website and tickets
www.novaramusei.vivaticket.it
L’ITALIA
CIRA LOMBARDO,
HA CELEBRATO I SUOI 20 ANNI
DI CARRIERA TRA SOGNI, BELLEZZA E CREATIVITÀ
L’evento di una delle più eleganti e importanti protagoniste del wedding italiano
di Paolo Gelmi
A Napoli, il 14 novembre 2025 si è svolto l’evento di Cira Lombardo per festeggiare i suoi venti anni di carriera da protagonista del wedding italiano, la festa si è divisa tra eleganza, emozione e visione creativa, Cira Lombardo event creator e imprenditrice ha voluto celebrare il suo ventennale nel cuore di Napoli, facendosi accompagnare dalle voci e dall’energia del Coro Gospel Angap Collective, con la straordinaria vocalist Nicole Thalìa, una serata di festa e gratitudine che ha ripercorso la storia di una professionista che ha trasformato la sua passione in un modello di riferimento per un intero settore, dal primo matrimonio organizzato alla nascita del brand Cira Lombardo Events, fino ai progetti editoriali e formativi come Weddings Luxury e Accademia del Wedding, Cira ha contribuito a ridefinire l’immaginario del wedding italiano, unendo rigore organizzativo, arte, design e sentimento. L’evento si è tenuto presso il rinnovato e rinomato Caffè ScottoJonno, luogo simbolico della Napoli più vivace e creativa, che per l’occasione ha fatto da cornice a un racconto fatto di musica, parole e immagini, le atmosfere dello storico Café Chantant si sono fuse con quelle contemporanee, per celebra-
CIRA LOMBARDO CELEBRATES 20 YEARS OF CAREER: A JOURNEY THROUGH DREAMS, BEAUTY AND CREATIVITY | The event honouring one of the most elegant and influential figures in the Italian wedding industry
EN. In Naples, on 14 November 2025, Cira Lombardo celebrated her twenty-year career as a leading force in the Italian wedding world. The event unfolded through elegance, emotion and creative vision. Event creator and entrepreneur, Lombardo chose to mark her anniversary in the heart of Naples, accompanied by the voices and vibrant energy of the Angapē Collective Gospel Choir, featuring the extraordinary vocalist Nicole Thalìa. It was an evening of celebration and gratitude that retraced the journey of a professional who transformed her passion into a benchmark for an entire industry—from the first wedding she organised, to the creation of the Cira Lombardo Eventsbrand, and the development of editorial and educational projects such as Weddings Luxury and Accademia del Wedding. Over the years, Cira has helped redefine the imagery of the Italian wedding, blending organisational
re il legame profondo tra la città e la sua bellezza. «Questo anniversario rappresenta per me un momento di sincera gratitudine – racconta Cira Lombardo –. Ogni evento realizzato, ogni coppia e ogni collaboratore incontrato in questi vent’anni fanno parte di un viaggio che continua, sempre animato dalla stessa passione e dal desiderio di creare emozioni autentiche», la serata ha visto la partecipazione di ospiti, collaboratori, amici e stampa che hanno condiviso con Cira il percorso professionale e umano, in un’atmosfera di gioia e celebrazione.
Un evento che siamo sicuri è stato solo un primo passo verso ulteriori traguardi, Cira Lombardo ha già delle nuove idee nella testa, che porteranno la sua attività verso nuovi orizzonti, grazie anche all’impegno e alla dedizione delle sue figlie che stanno ereditando le redini dell’azienda, garantendone un futuro radioso.
precision, art, design and emotion. The event took place at the newly renovated and renowned Caffè ScottoJonno, a symbolic venue of Naples’ creative and lively spirit, which for the occasion became the perfect backdrop for a narrative made of music, words and images. The atmosphere of the historic Café Chantant blended with contemporary touches, celebrating the deep bond between the city and its beauty.
“This anniversary represents a moment of sincere gratitude for me,” says Cira Lombardo. “Every event, every couple and every collaborator encountered over these twenty years is part of a journey that continues, always driven by the same passion and the desire to create authentic emotions.” The evening welcomed guests, collaborators, friends and members of the press, who gathered to share Cira’s professional and personal path in an atmosphere of joy and celebration.
An event that marks only the first step toward new achievements: Cira Lombardo already has new ideas in mind—projects that will lead her activity toward new horizons, thanks also to the commitment and dedication of her daughters, who are now taking the reins of the company and ensuring a bright future.
Elizabeth Oladele
Cira Lombardo
LA MAGIA SI ACCENDE SULLA PELLE
di Vanna Greggio
L’aria profuma di cannella e luci dorate illuminano le vetrine: è arrivato il momento più scintillante dell’anno, e con lui la voglia di coccolarsi. Il Natale è la stagione ideale per riscoprire il piacere dei piccoli rituali di bellezza, quelli che fanno bene alla pelle e all’anima.
Luminosità sotto l’albero
Dopo mesi di freddo e stress, la pelle chiede idratazione e comfort. Le maschere viso illuminanti, i sieri e le creme ricche diventano alleati preziosi per ritrovare radiosità e morbidezza. Regalare (o regalarsi) un cofanetto skincare significa donare un momento di benessere autentico.
Rosso, oro e bagliori: il make-up delle feste
Il trucco natalizio è un inno alla luce. Labbra rubino, ombretti dorati e un tocco di highlighter sono i protagonisti di look sofisticati ma festosi. Che sia un pranzo in famiglia o una serata elegante, basta un accento di colore per sentirsi subito speciali.
Beauty sotto l’albero: il lusso del prendersi cura
Che si tratti di un cofanetto make-up, di un trattamento spa o di un semplice balsamo per le labbra, ogni gesto di cura diventa un messaggio d’amore. Perché la vera bellezza del Natale è brillare — dentro e fuori.
THE MAGIC LIGHTS UP ON THE SKIN
EN. The air smells of cinnamon and warm lights glow in the shop windows: the most sparkling time of the year has arrived, along with the desire to indulge in some self-care. Christmas is the perfect season to rediscover the pleasure of small beauty rituals — the ones that nurture both skin and soul.
Radiance Under the Tree
After months of cold weather and daily stress, the skin craves hydration and comfort. Brightening face masks, serums and rich creams become precious allies to restore softness and luminosity. Gifting (or treating yourself to) a skincare set means offering a truly authentic moment of well-being.
Red, Gold and Glow: the Make-Up of the Season
Holiday make-up is an ode to light. Ruby lips, golden eyeshadows and a touch of highlighter define sophisticated yet festive looks. Whether it’s a family lunch or an elegant evening out, sometimes just a hint of colour is enough to feel instantly special.
Beauty Under the Tree: the Luxury of Self-Care
From make-up sets to spa treatments or even a simple lip balm, every gesture of care becomes a message of affection. Because the true beauty of Christmas is shining — inside and out.
Per il Natale 2025, Yves Rocher riscopre le sue radici. Il filo conduttore della collezione natalizia è infatti il villaggio di La Gacilly, che si prepara a celebrare il Natale. È un invito a entrare nella casa di Monsieur Yves Rocher, dove tutto ha avuto inizio. Fedele allo spirito della Maison, la collezione di Natale 2025 perpetua questa eredità, ispirandosi a ciò che la natura ha di più bello da offrire: dal MANDARINO agli AGHI DI PINO e alle BACCHE D’INVERNO, declinazioni olfattive di stagione, tra calore vanigliato e freschezza legnosa.
Rimanendo molte ore al chiuso, magari al calore del camino con un bicchiere di vino in mano, la pelle è esposta a una moltitudine di fattori che ne alterano l’equilibrio: accumulo di impurità, eccesso di sebo, esposizione a particelle inquinanti, stress ossidativo. Tutti questi elementi aggrediscono la barriera cutanea, disturbano il rinnovamento cellulare e, soprattutto, compromettono la buona salute della pelle riducendo l’efficacia dei trattamenti applicati. Forte della sua esperienza anti-età e della sua ricerca avanzata, EISENBERG ha sviluppato un rituale di pre-trattamento estremamente preciso, pensato per detergere, preparare e idratare in profondità la pelle.
È sempre festa con un buon profumo
GOURMET significa raffinato inteditore, buongustaio, appassionato. Questo sono i profumi che hanno la capacità di evocare senzazioni di confort e di piacere, grazie alle note che ricordano ingredienti piacevoli e golosi come Ficus, ciliegia, biscotto, cappuccino e champagne…
For Christmas 2025, Yves Rocher reconnects with its roots. The central theme of the holiday collection is the village of La Gacilly, preparing to celebrate Christmas. It’s an invitation to step into the home of Monsieur Yves Rocher, where everything began. True to the Maison’s spirit, the 2025 holiday collection honours this legacy by drawing inspiration from nature’s finest offerings: MANDARIN, PINE NEEDLES and WINTER BERRIES — seasonal olfactory variations that blend vanilla warmth with woody freshness.
Spending long hours indoors — perhaps by the fireplace with a glass of wine — exposes the skin to several stressors: build-up of impurities, excess sebum, pollutants, oxidative stress. All these factors weaken the skin barrier, disrupt cellular renewal and, above all, compromise the effectiveness of skincare treatments. Drawing on its anti-ageing expertise and advanced research, EISENBERG has developed a highly precise pre-treatment ritual designed to deeply cleanse, prepare and hydrate the skin.
It’s Always Holiday Time With a Good Fragrance
Gourmet means refined, indulgent, pleasure-seeking. These are the fragrances capable of evoking comforting, delightful sensations through notes reminiscent of tempting ingredients like fig, cherry, biscuit, cappuccino and champagne…
Dear Santa… quest’anno desidero brillare
La neve cade lentamente, la notte è illuminata da qualche luce e nell’aria si respira l’energia delle feste. L’irrefrenabile voglia di sentirsi impeccabili, sicuri e super glam è palpabile. Nella make-up routine ognuno ritrova sé stesso ed esprime i propri desideri che si materializzano attraverso un rossetto rosso, un tocco di mascara o una carezza di highlighter. Wycon Cosmetics questo Natale raccoglie questa magia e invita a riscoprire il piacere delle feste con la nuova holiday collection My Christmas Wish.
Lip Comfort Oil Set
per un Natale Glossy, l’idea perfetta è Lip Comfort Oil Set 5 tonalità golose e luminosissime dell’iconico
Lip Comfort Oil, racchiuse in una pochette rossa Clarins. Lip Comfort Oil è un olio labbra che assicura idratazione, nutrimento, protezione, nato dall’expertise Clarins nella formulazione di prodotti a base di oli. Con il 93% di ingredienti naturali, la formula iconica è un mix di oli vegetali: olio di nocciola per proteggere le labbra dalla disidratazione; olio di jojoba bio per nutrirle; olio di rosa rubiginosa bio per assicurare omfort all’epidermide. La texture sensoriale, profumata, leggera e non sticky avvolge le labbra con un finish super glossy. Risultato make-up: le labbra sono luminose, golose… da baciare!
Dear Santa… This Year I Want to Shine Snow falls softly, the night is lit by scattered lights, and the festive energy fills the air. The irresistible desire to feel flawless, confident and super-glam is palpable. In one’s make-up routine, everyone finds themselves — expressing wishes through a red lipstick, a swipe of mascara or a touch of highlighter. This Christmas, Wycon Cosmetics embraces this magic and invites everyone to rediscover the joy of the season with the new holiday collection My Christmas Wish.
Lip Comfort Oil Set
For a glossy Christmas, the perfect idea is the Lip Comfort Oil Set: five delicious, ultra-luminous shades of the iconic Clarins Lip Comfort Oil, presented in a red pouch. Lip Comfort Oil is a lip oil that guarantees hydration, nourishment and protection, born from Clarins’ expertise in oil-based formulations. With 93% natural ingredients, this iconic formula blends vegetable oils: hazelnut oil to prevent dehydration, organic jojoba oil to nourish, and organic dog-rose oil to comfort the lips. The sensory texture — fragrant, lightweight and non-sticky — envelops the lips with a super-glossy finish. Make-up result: luminous, luscious… kiss-ready lips!
ADVICE ON THE FLY
Terraviva di Agatho Parfum - La divina dualità di Hera
Ispirato al mitico giardino degli Hesperides, Terraviva è una fragranza lussuosa che cattura l’equilibrio divino tra tenerezza e tempesta. Al suo cuore si trova l’albero arancione, nato da Gaea, che trasuda una miscela accattivante di agrumi dorati e fiori inebrianti. Questa radiosa apertura si arrende a un cuore di Jasmine, Ylang Ylang e Rose - simboli della grazia rilassante di Hera - prima di rivelare il lato feroce e appassionato della dea, acceso da Cassis e radicato in una base comandante di vetiver, oud, vanilla ed ebonia
Terraviva by Agatho Parfum — The Divine Duality of Hera
Inspired by the mythical Garden of the Hesperides, Terraviva is a luxurious fragrance capturing the divine balance between tenderness and storm. At its heart lies the orange tree, born from Gaea, releasing an alluring blend of golden citrus and intoxicating blossoms. This radiant opening gives way to a heart of jasmine, ylang-ylang and rose — symbols of Hera’s soothing grace — before revealing the goddess’s fierce, passionate side, driven by cassis and anchored in a commanding base of vetiver, oud, vanilla and ebony.
LE SPA PIÙ BELLE PER UN NATALE DI BENESSERE
Dove l’inverno diventa silenzio, acqua calda e rituali unici tra Italia ed Europa
di Rajan Gualtieri
Il Natale è un momento che invita a rallentare. E quale luogo meglio di una spa — magari immersa nella neve, circondata da montagne, racchiusa in un palazzo storico o sospesa sul mare — può trasformare dicembre in un tempo dedicato al corpo e alla mente? Tra Italia ed Europa, ecco alcune delle destinazioni più affascinanti dove trascorrere le feste in un’atmosfera rigenerante, con trattamenti originali che rendono l’esperienza davvero speciale.
QC Terme Dolomiti – Trentino, Italia
Nel cuore della Val di Fassa, circondata da alcune delle vette più iconiche delle Dolomiti, QC Terme Dolomiti offre il piacere dell’acqua calda all’aperto mentre attorno tutto è bianco. La struttura è pensata per la lentezza: vasche panoramiche, sale relax con grandi vetrate, giardini termali che in inverno sembrano un paesaggio fiabesco.
Trattamento originale: il “Percorso degli Aromi Alpini”, ispirato alle erbe officinali delle Dolomiti, che alterna bagni di vapore, nebbie profumate, impacchi alle resine montane e momenti di respirazione guidata.
Tivoli Palácio de Seteais Spa – Sintra, Portogallo
Una spa elegante e quasi surreale, ospitata in un palazzo settecentesco sulle colline di Sintra. Le luci di dicembre si riflet-
THE BEST SPAS FOR A CHRISTMAS OF PURE WELL-BEING | Where winter becomes silence, warm water and unique rituals across Italy and Europe
EN. Christmas is the perfect moment to slow down. And what better place than a spa — perhaps surrounded by snow, nestled in the mountains, set inside a historic palace or overlooking the sea — to turn December into time devoted entirely to body and mind? Across Italy and Europe, here are some of the most fascinating destinations where you can spend the festive season in a deeply relaxing atmosphere, enriched by original treatments and exceptional wellness experiences.
QC Terme Dolomiti – Trentino, Italy
In the heart of Val di Fassa, surrounded by some of the most iconic Dolomite peaks, QC Terme Dolomiti offers the pleasure of open-air thermal baths while everything around is blanketed in white. The structure is designed for a slow pace: panoramic pools, relaxation lounges with floor-to-ceiling windows, and outdoor gardens that in winter look like a fairy-tale landscape. Original treatment: the Alpine Aromas Path, inspired by Dolomite herbs, alternating steam baths, scented mists, resin-based wraps and guided breathing.
QC Terme Dolomiti
tono sui giardini geometrici, mentre all’interno regnano silenzio e profumi delicati.
Trattamento originale: “Seteais Gold Experience”, un rituale di 90 minuti che utilizza polveri d’oro e oli caldi per una purificazione profonda ispirata ai rituali reali lusitani.
Terme di Saturnia Natural Destination – Toscana, Italia
Uno dei luoghi termali più iconici d’Europa. L’acqua termale sulfurea sgorga naturalmente a 37°C e mantiene la sua temperatura anche nelle giornate più fredde. La spa del resort abbina tradizione e tecnologia, sfruttando le proprietà terapeutiche dell’acqua più famosa d’Italia.
Trattamento originale: il celebre “Fango Termale Attivo Bioaerosol”, applicato secondo un metodo esclusivo che sfrutta la micro-diffusione termale per ossigenare la pelle.
Aqua Dome – Tirolo, Austria
Una struttura futuristica immersa nella valle dell’Ötztal. Le vasche esterne sospese, le cupole di vetro, il contrasto fra acqua calda e neve che cade lenta: tutto fa sentire in un paesaggio quasi nordico. Trattamento originale: il “Glacier Deep Massage”, un massaggio ispirato ai movimenti dei ghiacciai, che alterna pietre calde e fredde per sciogliere tensioni profonde.
Lefay Resort & SPA Dolomiti – Pinzolo, Italia
Una delle spa più premiate in Europa, dove il design contemporaneo incontra la potenza del paesaggio alpino. Qui il Natale è fatto di luce soffusa, piscine scenografiche e percorsi dedicati all’energia vitale.
Palácio de Seteais Spa – Sintra, Portugal
An elegant, almost surreal spa inside an 18th-century palace on the hills of Sintra. December light reflects on the geometric gardens while inside everything is soft, quiet and fragrant.
Original treatment: the Seteais Gold Experience, a 90-minute ritual using gold powders and warm oils, inspired by ancient Portuguese royal purifying practices.
Terme di Saturnia Natural Destination – Tuscany, Italy
One of Europe’s most iconic thermal sites. The sulphurous water springs naturally at 37°C and retains its temperature even on the coldest days. The resort spa blends tradition and advanced technology, using the therapeutic properties of Italy’s most famous thermal source.
Original treatment: the renowned Active Thermal Mud Bioaerosol, applied using an exclusive micro-diffusion method that oxygenates and revitalises the skin.
Aqua Dome – Tyrol, Austria
A futuristic complex set in the Ötztal valley. Suspended outdoor pools, glass domes and the contrast between hot water and slow-falling snow create a Nordic, dreamlike feel. Original treatment: the Glacier Deep Massage, inspired by glacial movement, combining hot and cold stones to release deep muscular tension.
Lefay Resort & SPA Dolomiti – Pinzolo, Italy
One of Europe’s most awarded spas, where contemporary design meets the power of the Alpine landscape. Christmas here means soft lights, spectacular pools and energy-focused wellness paths.
Original treatment: the Energy Exchange Ritual, inspired by Chinese medicine, working on meridians with aromatic oils and personalised acupressure.
Tivoli
Tivoli Palácio de Seteais Spa, Sintra
Trattamento originale: il “Rituale Scambi di Energia”, ispirato alla medicina cinese, che lavora sui meridiani con oli aromatici e digitopressioni personalizzate.
Euphoria Retreat – Peloponnes, Grecia
Un luogo fuori dal tempo: immerso in una foresta mediterranea, tra monasteri bizantini e percorsi silenziosi. È la spa ideale per chi desidera un Natale contemplativo, tra calore, aromi e rituali meditativi.
Trattamento originale: il “Euphoria Byzantine Hammam”, un percorso che unisce vapore, scrub naturali e tecniche di massaggio ispirate alle antiche tradizioni termali orientali.
Preidlhof Luxury Spa Resort – Alto Adige, Italia
Un tempio del benessere premiato con la “Six Star Spa Award”. L’ambiente è curato in ogni dettaglio, dall’aromaterapia agli spazi dedicati al silenzio. In inverno, l’atmosfera è calda e raccolta, perfetta per rigenerarsi.
Trattamento originale: la “Deep Sea Room”, una stanza multisensoriale che riproduce luce, suoni e vibrazioni del fondo marino per indurre uno stato di profondo rilassamento.
Vair Spa, Borgo Egnazia - Puglia, Italia
Non una spa, ma un laboratorio di benessere che unisce psicologia, tecniche somatiche, arti antiche e rituali mediterranei. A Natale il borgo si riempie di candele e silenzi.
Trattamento originale: “Taranta”, un percorso emozionale ispirato alle danze tradizionali pugliesi, che libera tensioni e riattiva vitalità attraverso il movimento consapevole.
Euphoria Retreat – Peloponnese, Greece
A timeless place immersed in Mediterranean forest, near Byzantine monasteries and peaceful walking paths. Ideal for a contemplative Christmas, rich in warmth, scents and meditative rituals.
Original treatment: the Euphoria Byzantine Hammam, a journey of steam, natural scrubs and massage techniques inspired by ancient Eastern bath traditions.
Preidlhof Luxury Spa Resort – South Tyrol, Italy
A temple of wellness awarded the “Six Star Spa Award”. Every detail is curated — aromatherapy, silent rooms, panoramic relaxation areas. In winter the atmosphere becomes warm, intimate and deeply restorative. Original treatment: the Deep Sea Room, a multisensory space recreating the light, sound and vibrations of the ocean floor to induce deep relaxation.
Vair Spa – Borgo Egnazia, Puglia, Italy
More than a spa — a wellness atelier combining psychology, somatic practices, ancient arts and Mediterranean rituals. At Christmas, the entire borgo glows with candlelight and stillness.
Original treatment: Taranta, an emotional ritual inspired by traditional Apulian dance, designed to release tension and reactivate inner vitality through mindful movement.
Aqua Dome, Tirolo
Preidlhof Luxury Spa Resort – Alto Adige
NATALE SENZA STRESS
Mindfulness e piccoli gesti per vivere le feste con più calma e presenza
di Rajan Gualtieri
Le feste di Natale arrivano ogni anno con la stessa promessa: pause, atmosfera, coccole, tempo per sé e per gli altri. Ma spesso, tra impegni familiari, aspettative alte, ritmi intensi e sensazione di dover “fare tutto”, dicembre diventa uno dei periodi più stressanti dell’anno. La Mindfulness, con il suo invito a rallentare e tornare al momento presente, può diventare una bussola preziosa: non stravolge le giornate, ma cambia il modo in cui le viviamo.
IL RITMO DELLE FESTE: RICONOSCE-
RE LO STRESS PRIMA CHE
CRESCA
Gran parte della tensione natalizia nasce dall’accumulo di piccole pressioni: organizzare cene, scegliere i regali, conciliare famiglia e lavoro, rispettare tradizioni che a volte non sentiamo pienamente nostre. La Mindfulness propone un primo passo semplice: riconoscere. Prendersi un minuto, anche in mezzo alla frenesia, per chiedersi: “Come sto adesso? Dove sento la tensione nel corpo? Cosa sto cercando di forzare?”. Questo gesto interrompe l’automatismo della corsa. Non risolve il problema, ma lo rende più gestibile.
IL RESPIRO COME ANCORA NEI GIOR-
NI PIÙ PIENI
Il respiro è il punto d’accesso più immediato alla consapevolezza. Non serve sedersi in meditazione formale: basta un gesto di ritorno. Inspirare lentamente, espirare con calma, seguire l’aria per qualche ciclo. Nei giorni che precedono Natale, quando gli impegni sembrano moltiplicarsi, dedicare anche 30 secondi al respiro trasforma la qualità della giornata. La Mindfulness ci ricorda che non è il tempo che manca, ma la nostra presenza mentre lo attraversiamo.
Esercizio pratico: 1 minuto di respiro consapevole
• Inspira per 4 secondi, trattieni 1, espira per 6.
• Ripeti 6 volte.
• Nota come cambia la tensione del viso, delle spalle, dell’addome.
È un esercizio da fare ovunque: in coda, sui mezzi, prima di entrare a un pranzo di famiglia.
A STRESS-FREE CHRISTMAS
| Mindfulness tools and simple practices to navigate the holidays with calm and presence
EN. The Christmas season arrives every year with the same promise: rest, atmosphere, warmth, time for ourselves and the people we care about. And yet, between family commitments, high expectations, tight schedules and the feeling of having to “do it all”, December often becomes one of the most stressful months of the year. Mindfulness, with its gentle invitation to slow down and return to the present moment, can become a practical compass: it doesn’t change what we have to do, but it changes how we experience it.
RECOGNISING STRESS BEFORE IT BUILDS
Much of holiday tension comes from the accumulation of small pressures: organising dinners, choosing gifts, balancing work and family, honouring traditions that sometimes feel heavy. Mindfulness suggests a first essential step: recognise. Take one minute — even in the middle of a crowded shop or a hectic morning — and ask yourself: How am I right now? Where do I feel tension in my body? What am I trying to force? This simple pause interrupts the automatic rush and creates space for clarity.
BREATH AS AN ANCHOR DURING BUSY DAYS
The breath is the quickest way back to calm. You don’t need formal meditation; a short reset is enough. Inhale slowly, exhale with intention, and follow the movement of the air for a few cycles. During the days leading up to Christmas, even 30 seconds of mindful breathing can shift the quality of your entire day. Mindfulness reminds us that it’s not time we lack — it’s presence.
Practical Exercise: 1-Minute Breathing Reset
• Inhale for 4 seconds
• Hold for 1
• Exhale for 6
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ASPETTATIVE, CONFRONTI E GENTILEZZA VERSO SÉ STESSI
Uno dei grandi generatori di stress è l’idea di “come dovrebbe essere” il Natale. La Mindfulness invita ad accogliere ciò che c’è, senza giudizio: forse il periodo non è perfetto, forse alcune dinamiche familiari faticano, forse non abbiamo l’energia che vorremmo. Accettare non significa rinunciare: significa riconoscere la realtà e agire con meno tensione. Un approccio di autocompassione –trattarsi con la stessa gentilezza che useremmo con un amico – alleggerisce la pressione interiore e aiuta a vivere con più autenticità.
LA PRESENZA: IL MIGLIOR REGALO DA FARE (E DA FARSI)
Durante le feste, spesso si è fisicamente presenti ma mentalmente altrove. Pensieri sul passato, preoccupazioni per il futuro, liste mentali infinite. La Mindfulness ribalta la prospettiva: invita a esserci davvero. Ascoltare una conversazione senza preparare la risposta. Gustare un cibo senza correre al piatto successivo. Camminare guardando le luci e non il telefono. Sono gesti minuscoli, ma costruiscono un’esperienza più piena, che riduce lo stress perché sostituisce la reattività con la scelta.
Esercizio pratico: 3 minuti di presenza nei sensi
Per tre minuti osserva:
• Vista: colori, luci, movimenti.
• Udito: suoni vicini e lontani.
• Tatto: temperatura dell’aria, dei vestiti sulla pelle.
• Gusto o olfatto: un dettaglio, anche minimo, da cogliere. È un mini-reset che riporta il corpo nel qui e ora.
DIRE
DI NO SENZA SENSI DI COLPA
Le festività possono diventare un labirinto di inviti, obblighi e consuetudini. La Mindfulness invita a riconoscere i propri limiti e a comunicarli con chiarezza e gentilezza. Dire “non posso”, “non me la sento”, “quest’anno scelgo diversamente” non è egoismo: è cura.
• Repeat 6 times
Notice how the shoulders, face and stomach soften.
EXPECTATIONS, COMPARISON AND SELF-KINDNESS
A major source of stress is the idea of how Christmas “should” be. Mindfulness encourages us to meet the season as it is — with its imperfect family dynamics, moments of tiredness, or the emotional weight that holidays can bring. Self-compassion is a core part of this approach: treating ourselves with the same gentleness we would offer a friend. This softens internal pressure and allows us to navigate the holidays with more authenticity.
PRESENCE: THE MOST MEANINGFUL GIFT
During the holidays, many of us are physically present but mentally elsewhere. Worrying about the next event, multitasking, replaying old memories or planning ahead. Mindfulness invites us to show up fully for what is happening now. Listening to someone without preparing our answer. Tasting food without rushing. Walking through festive lights without staring at a screen.
These small choices replace reactivity with intention — and reduce stress naturally.
Practical Exercise: 3 Minutes of Sensory Awareness
Spend one minute each on:
• Sight – colours, lights, shapes
• Sound – near and distant noises
• Touch – temperature, textures on your skin
• Smell/Taste – choose one detail to notice
This brief practice brings the body back into the present moment.
@rajan_mindfulness
Ridurre il sovraccarico sociale permette di vivere meglio ciò che resta.
CREARE PICCOLE ISOLE DI PAUSA
Un Natale più consapevole non richiede grandi rivoluzioni, ma micro-momenti ripetuti: cinque minuti al mattino per respirare, una passeggiata lenta dopo pranzo, un tè bevuto senza scrollare lo smartphone. Sono spazi che nutrono la mente e impediscono allo stress di accumularsi. La Mindfulness non elimina gli impegni: li rende più morbidi.
Esercizio pratico: routine di 5 minuti al giorno
1. Siediti comodo.
2. Appoggia i piedi a terra.
3. Fai 10 respiri profondi.
4. Nota un pensiero che arriva e lascialo andare senza seguirlo.
5. Apri gli occhi lentamente.
Ripetuto ogni giorno di dicembre, crea un campo di calma che accompagna tutto il periodo festivo.
SAYING NO — KINDLY AND CLEARLY
Holiday stress often comes from overcommitting. Mindfulness encourages setting boundaries with kindness: “I’d love to, but I can’t this time.” Saying no is not selfish — it’s care. Reducing overload makes the commitments we keep more enjoyable and meaningful.
CREATING SMALL ISLANDS OF CALM
A mindful Christmas doesn’t require big changes, only micro-moments of pause. Five minutes of breathing in the morning, a slow walk after lunch, a cup of tea enjoyed without scrolling. These small rituals prevent stress from accumulating and create an inner space that supports the entire holiday season.
Practical Exercise: 5-Minute Daily Reset
1. Sit comfortably
2. Place your feet on the ground
3. Take 10 deep breaths
4. Notice one thought and let it pass without following it
5. Open your eyes slowly
Repeating this throughout December builds a steady, reliable sense of calm.
SCAN ME AND RELAX
Se vuoi maggiori informazioni, puoi contattarmi If you want more information you can contact me
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ITALY CAR RENT, CRESCERE RESTANDO AFFIDABILI
di Rajan Gualtieri
Negli ultimi anni Italy Car Rent è diventata una delle realtà più solide e riconosciute del noleggio auto in Italia, con una crescita costante che ha accompagnato l’evoluzione del turismo nazionale. Una rete radicata negli aeroporti, servizi sempre più orientati alla trasparenza e un’offerta pensata tanto per i viaggiatori leisure quanto per i clienti business: è questa la formula che ha permesso all’azienda di attraversare anni complessi e presentarsi al 2026 con nuove ambizioni. In un contesto segnato da concorrenza crescente, prenotazioni last minute e un mercato spesso privo di regole chiare, Italy Car Rent punta su ciò che fa la differenza: presidio negli scali, processi snelli, prodotti realmente “senza pensieri” e investimenti mirati che guardano al futuro. Ne parliamo con Andrea Lo Faso, direttore commerciale, che ci racconta come sta cambiando il mondo del noleggio, quali sono i desideri dei nuovi viaggiatori e quali novità attendono i clienti nel prossimo anno.
Italy Car Rent è cresciuta molto negli ultimi anni. Quali sono oggi i vostri punti di forza più riconosciuti dai viaggiatori?
Ormai Italy Car Rent è tra le compagnie nazionali più importanti per rete e per volumi, la nostra affidabilità è certificata dalla fiducia dei nostri clienti che in questi 13 anni di attività sono cresciuti in numero esponenziale. Il nostro maggiore punto di forza è sicuramente il fatto che tutti i nostri uffici sono situati sempre all’interno dei terminal aeroportuali, riuscendo a garantire il noleggio auto a prezzi accessibili ma con un livello di servizio all’altezza della situazione.
Il 2026 sarà un anno importante per il turismo italiano. Quali trend state osservando nel noleggio auto?
Purtroppo veniamo da due annate pesanti, sia il 2024 che il 2025 sono stati anni difficili per l’intero settore dovuto ad una concorrenza spesso sleale ed una totale assenza di regolamentazione con un’offerta spesso superiore alla domanda. Il noleggio auto in Italia non è molto incline alle novità e quindi se devo indicare un trend l’unica cosa che si nota adesso è il perdurare delle prenotazioni last minute a discapito dell’advance booking, speriamo comunque in un’annata migliore e soprattutto che il cliente effettui una scelta più consapevole senza guardare solo l’aspetto economico.
Come state migliorando l’esperienza del cliente nei principali aeroporti italiani ?
Innanzi tutto cerchiamo sempre di garantire la migliore esperienza possibile al cliente, nel 2026 avremo degli uffici nuovi e più grandi negli aeroporti di Roma Fiumicino e Palermo. Investiremo ancora di più nella clientela “Business” che già adesso può usufruire dell’unica tariffa realmente all inclusive del settore. Inoltre in molti dei nostri uffici sono già presenti aree Kids e corsie preferenziali per le famiglie e passeggeri PRM. Cerchiamo di fare il nostro meglio soprattutto per ridurre e migliorare i tempi di attesa che in alcuni momenti sono inevitabili.
Molti viaggiatori cercano soluzioni rapide e senza imprevisti. Quali servizi offrite per rendere il noleggio più semplice e trasparente?
ITALY CAR RENT: GROWING WHILE STAYING RELIABLE
EN. In recent years, Italy Car Rent has become one of the most solid and recognised car rental companies in Italy, with steady growth that has accompanied the evolution of national tourism. A network firmly rooted in airports, increasingly transparent services and an offer designed for both leisure travellers and business clients: this is the formula that has allowed the company to navigate challenging years and approach 2026 with renewed ambitions.
In a context marked by rising competition, last-minute bookings and a market often lacking clear regulation, Italy Car Rent focuses on what truly makes a difference: a strong presence inside airport terminals, streamlined processes, genuinely worry-free products and targeted investments with a forward-looking vision. We discuss all this with Andrea Lo Faso, Commercial Director, who explains how the car rental sector is changing, what today’s travellers are looking for and what new developments customers can expect in the coming year.
Italy Car Rent has grown significantly in recent years. What are your strongest assets as recognised by travellers today?
Italy Car Rent is now among the most important national companies in terms of network and volume. Our reliability is proven by the trust of our customers, whose numbers have grown exponentially over 13 years of activity. Our greatest strength is undoubtedly the fact that all our offices are located inside airport terminals, allowing us to offer accessible prices while maintaining a service level that meets travellers’ expectations.
The year 2026 will be important for Italian tourism. What trends are you observing in the car rental market? Unfortunately, the 2024 and 2025 seasons were difficult for the entire sector, due to unfair competition and a total lack of regulation, with an offer often exceeding demand. Car rental in Italy is not particularly quick to embrace change, so if I had to indicate a trend, the most evident one is the persistence of last-minute bookings, to the detriment of advance booking. We remain hopeful for a better season and, above all, for customers to make more informed choices rather than focusing solely on price.
How are you improving the customer experience in major Italian airports?
First and foremost, we always strive to guarantee the best possible customer experience. In 2026, we will open new, larger offices at Rome Fiumicino and Palermo airports. We will also invest more in Business clients, who already benefit from the only truly all-inclusive rate in the industry. In many of our branches, we have added Kids Areas, priority lanes for families and PRM passengers. Above all, we work hard to reduce waiting times, which in certain peak moments are unavoidable.
Uno dei nostri punti di forza è il nostro prodotto “Italy Car Zero”, il noleggio realmente senza pensieri che evita spiacevoli incomprensioni ed addebiti a fine noleggio dovuti a danni. Inoltre offriamo ai nostri clienti del sito la possibilità anche di acquistare “Italy Car Fast” in modo da effettuare tutte le registrazioni da casa e saltare la fila ritirando l’auto direttamente al parcheggio. Sulla trasparenza inoltre siamo molto attenti alle normative vigenti e cerchiamo sempre di offrire la massima chiarezza ai nostri clienti.
State lavorando a nuovi progetti o investimenti per il 2026? Può anticiparci qualcosa?
Sicuramente nel Q1 avremo l’apertura di un nuovo ufficio in un aeroporto del nord e nel Q2 un’importante novità in una delle città turistiche più importanti d’Italia. Non vogliamo anticipare nulla per non rovinare la sorpresa.
Secondo voi, cosa cercano oggi i travel lover quando prenotano un’auto in viaggio?
I travel lover rappresentano i clienti più qualificati, perché sono quelli con più esperienza e spesso tramite i loro canali riescono a spiegare realmente come funziona il noleggio auto. Loro cercano soluzioni chiare e senza rischi ovviamente guardando anche il prezzo!
Un consiglio a chi quest’inverno noleggerà un’auto per scoprire l’Italia: quali accorgimenti non devono mancare?
Il consiglio principale è di scegliere una compagnia seria e presente all’interno degli aeroporti al fine di evitare spiacevoli sorprese spesso indicate in maniera poco precisa in fase di prenotazione, basta controllare nei siti degli aeroporti le reali compagnie presenti ed effettuare una scelta consapevole. Inoltre diffidate da offerte economiche troppo vantaggiose, spesso poi ci si ritrova con compagnie lontane dagli aeroporti e con standard qualitativi effettivamente bassi.
Many travellers look for fast, hassle-free solutions. What services do you offer to make rental easier and more transparent?
One of our main strengths is our Italy Car Zero product— car rental with complete peace of mind, avoiding misunderstandings and end-of-rental charges linked to damage. We also offer customers on our website the option to purchase Italy Car Fast, allowing them to complete all registration steps from home and skip the queue, collecting their vehicle directly in the car park.
As for transparency, we pay great attention to existing regulations and always strive to offer maximum clarity.
Are you working on new projects or investments for 2026? Can you share anything in advance?
In Q1, we will open a new office in a Northern Italian airport, and in Q2 we are planning an important launch in one of Italy’s major tourist cities. We prefer not to reveal more so as not to spoil the surprise.
In your opinion, what are travel lovers looking for today when renting a car?
Travel lovers are the most knowledgeable customers: they have more experience and often use their platforms to explain how car rental really works. They look for clear, risk-free solutions, while naturally considering price as well.
A tip for those renting a car this winter to explore Italy: what should they keep in mind?
Matteo Zanuso, Brand Director ETONIC
The main advice is to choose a serious company located inside airport terminals, to avoid unpleasant surprises that are sometimes presented vaguely at the time of booking. Just check the list of official operators on the airport website and make an informed choice.
Also, be wary of offers that seem too cheap—this often means companies located far from the airport with very low service standards.
La Hyundai Ioniq 5 è uno dei modelli più significativi della nuova generazione elettrica: una vettura che combina estetica futuristica, architettura avanzata e una piattaforma ad alta efficienza. Costruita sulla base della piattaforma E-GMP (Electric-Global Modular Platform), la Ioniq 5 punta su tre elementi chiave: ricarica ultraveloce, abitabilità superiore alla media e comportamento dinamico equilibrato.
Design e aerodinamica
La carrozzeria è caratterizzata da linee nette, superfici pulite e riferimenti rétro che ricordano la Pony degli anni ’70, reinterpretati con un linguaggio contemporaneo. I gruppi ottici a pixel LED e le proporzioni da crossover compatto (4,63 m di lunghezza, passo di 3 metri) enfatizzano un’aerodinamica curata, con un coefficiente Cx contenuto e gestione intelligente dei flussi d’aria a beneficio dell’efficienza complessiva.
Piattaforma e motorizzazioni
La E-GMP permette di alloggiare pacchi batteria piatti, garantendo centro di gravità basso e buona rigidità strutturale. La Ioniq 5 è disponibile con configurazioni a trazione posteriore o integrale, con potenze da circa 170 a oltre 300 CV. La gestione termica della batteria è avanzata e consente prestazioni costanti anche in contesti climatici più rigidi, mentre la distribuzione dei pesi risulta equilibrata grazie al layout “skateboard”.
Ricarica e autonomia
Uno dei punti tecnici più rilevanti è il sistema a 800 Volt, raro in questa fascia di mercato. Ciò permette ricariche estremamente rapide: la vettura può passare dal 10 all’80% in circa 18 minuti
EN. The Hyundai Ioniq 5 is one of the most relevant models of the new EV generation: a vehicle that combines futuristic design, advanced architecture and a highly efficient platform. Built on the E-GMP (Electric-Global Modular Platform), it focuses on three core elements: ultra-fast charging, superior interior space and balanced driving dynamics.
Design and aerodynamics
The exterior features sharp lines, clean surfaces and retro-inspired elements reminiscent of the 1970s Pony, reinterpreted through a modern minimalist language. LED pixel headlights and the crossover-like proportions (4.63 m length, 3 m wheelbase) contribute to refined aerodynamics with a low drag coefficient and optimised airflow management.
Platform and powertrains
The E-GMP platform allows for flat battery packs, resulting in a low centre of gravity and strong structural rigidity. Available in rear-wheel or all-wheel drive setups, the Ioniq 5 offers outputs from roughly 170 to over 300 hp. The advanced battery thermal management ensures consistent performance even in colder environments, while the skateboard layout delivers a well-balanced weight distribution.
Charging and range
A key technical highlight is the 800-Volt architecture — still uncommon in this segment — enabling extremely fast charging: 10 to 80% in about 18 minutes on ultra-fast chargers. Depending on the version, real-world range varies between 380 and
presso colonnine ultra-fast. La capacità del pacco batteria, a seconda della versione, consente autonomie reali variabili tra 380 e 480 km in ciclo misto, con consumi che restano competitivi per un crossover di queste dimensioni.
Interni e infotainment
L’abitacolo è progettato come uno spazio modulare: pavimento piatto, sedili anteriori reclinabili quasi completamente, console scorrevole e ottima luminosità grazie ai vetri laterali ampi. Il doppio display da 12,3” gestisce infotainment e strumentazione, con un’interfaccia reattiva e supporto aggiornato ai sistemi di connettività più diffusi. La qualità costruttiva è solida, con utilizzo di materiali sostenibili e ottimizzazione acustica efficace.
Sistemi di assistenza
Il pacchetto ADAS è tra i più completi nel segmento: mantenimento attivo di corsia, cruise adattivo con sensori radar, monitoraggio degli angoli ciechi con telecamere dedicate, assistenza all’uscita sicura e guida assistita di livello avanzato nelle situazioni autostradali. Il comportamento complessivo restituisce una guida rilassata e prevedibile, con interventi progressivi e mai invasivi.
480 km, with competitive efficiency for a vehicle of this size.
Interior and infotainment
Inside, the Ioniq 5 is designed as a modular living space: flat floor, highly reclining front seats, sliding centre console and excellent brightness from large windows. Dual 12.3” screens handle cluster and infotainment functions with a responsive interface and updated connectivity. Build quality is solid, with sustainable materials and effective noise insulation.
Driver assistance systems
The ADAS package is among the most complete in the category: lane-keeping assistance, adaptive cruise with radar sensors, blind-spot cameras, safe-exit assist and advanced highway driving support. Overall behaviour is smooth and predictable, enhancing long-distance comfort.
On the road
The chassis prioritises comfort without compromising stability. It absorbs bumps effectively and remains composed at
La Ioniq 5 offre un assetto confortevole senza perdere rigore: assorbe bene le irregolarità, soprattutto con cerchi di diametro contenuto, e mantiene buona stabilità alle alte velocità. Lo sterzo non è sportivo ma preciso, mentre la spinta delle versioni più potenti garantisce accelerazioni brillanti grazie alla coppia immediata dei motori elettrici. L’insonorizzazione è di livello elevato, soprattutto su tratti autostradali.
Valutazione finale
La Hyundai Ioniq 5 si distingue nel panorama elettrico per qualità tecnica, ricarica ultrarapida e spazi interni realmente superiori alla media. È una vettura matura, progettata con attenzione e capace di coniugare comfort, efficienza e innovazione. Un riferimento solido per chi cerca un crossover elettrico moderno e tecnologicamente avanzato.
speed. Steering is accurate rather than sporty, while the more powerful versions deliver quick, immediate torque-driven acceleration. Highway noise levels are impressively low.
Final assessment
The Hyundai Ioniq 5 stands out in the EV landscape for its technical quality, ultra-fast charging capability and truly spacious interior. It is a mature, well-engineered electric crossover that blends comfort, efficiency and innovation — a strong contender for anyone seeking a modern, highly advanced EV.
Su strada
Whyyoudon't speakEnglish?
It doesn’t take much time to really learn; it takes time spent well.
That’s why we call ourselves Fast English: we don’t skip the steps, we put them in the right order. What is the point of starting from verbs and pronouncing if you do not know the words yet?
It would be like putting on shoes before wearing tight pants. a useless waste of time.
Let me ask you a question: do you know why English sounds complicated? You will not believe it.
Perchè non parliInglese?
Per imparare davvero, non serve tanto tempo: serve tempo speso bene.
Perché ci chiamiamo Velocemente Inglese: non saltiamo i passaggi, li mettiamo nell’ordine giusto.
Che senso ha partire da verbi e pronuncia se ancora non conosci le parole?
Sarebbe come mettere le scarpe prima di indossare pantaloni attillati.. una inutile perdita di tempo.
Ti faccio una domanda: sai perché l’inglese sembra complicato?
Non ci crederai mai..
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La nostra esperienza ci ha insegnato che le persone non imparano per mancanza di tempo, per paura di fare figuracce, o perché qualcuno le ha fatte sentire “non portate”.
Basta tornare a quel modo naturale con cui da bambino imparavi senza sforzo.
Sbaglierai?
Sì, certo! È parte del gioco!
Quante volte hai ripetuto “precipitevolissimevolmente” prima di impararla?
Ma tranquillo: nessuna parola inglese è così difficile.
..èimpossibile! 1
Our experience has taught us that people don’t learn because of lack of time, fear of making a mess, or because someone made them feel "not carried".
Just go back to that natural way you learned as a child without effort.
Will you miss?
Yes, of course! It’s part of the game!
Con il nostro metodo inneschiamo una “reazione a catena” nella tua mente, e le parole si fissano nella memoria… e ci restano.
How many times did you repeat "precipitevolissimevolmente" before learning it?
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Una tempesta di ricordi, emozioni, suoni, immagini e… la tua voce che si esprime in inglese con una naturalezza sorprendente. Siccome lo strumento perfetto non esisteva, ce lo siamo creato: 3000 Parole
Velocissime, uno strumento smart e intuitivo che ti insegna l’essenziale, anche se pensi di non essere portato, anche se dubiti di farcela o ti senti un caso disperato.
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PASSION SUCCESS
LIFE ON THE GROUND
AEROPORTI D’INVERNO: LE NOVITÀ CHE ACCENDONO IL VIAGGIO / WINTER AIRPORTS: THE HOLIDAY UPGRADES THAT LIGHT UP YOUR JOURNEY / SAPORI DI NATALE A ROMA / ROME’S CHRISTMAS FLAVOURS / NATALE A ROMA / CHRISTMAS IN ROME
AEROPORTI D’INVERNO: LE NOVITÀ
CHE ACCENDONO IL VIAGGIO
Servizi smart, nuove lounge e iniziative speciali: così gli scali si trasformano nel periodo più festoso dell’anno
WINTER AIRPORTS: THE HOLIDAY UPGRADES THAT LIGHT UP YOUR JOURNEY | Smart services, new lounges and festive experiences: airports reinvent the travel mood for Christmas 2025
Il periodo natalizio è il momento in cui gli aeroporti si riempiono di viaggiatori, rituali e attese che profumano di partenza. Con l’aumento dei flussi e la richiesta di servizi più rapidi, gli scali italiani ed europei si presentano al Natale 2025 con un’offerta rinnovata, pensata per rendere il viaggio più fluido, accogliente ed emozionante. Dalle nuove aree dedicate alle famiglie alle tecnologie biometriche di ultima generazione, passando per shopping curato e allestimenti che trasformano i terminal in piccoli villaggi natalizi, il viaggio comincia molto prima di salire a bordo.
Check-in e controlli diventano più veloci
In diversi aeroporti europei — tra cui Milano Malpensa, Fiumicino, Monaco, Amsterdam Schiphol e Madrid-Barajas — il 2025 segna un salto avanti importante nella gestione dei flussi. La grande novità è l’estensione della tecnologia security check CT, che permette di non togliere liquidi e laptop dalle borse.
A Roma Fiumicino, la completa digitalizzazione della gestione dei controlli riduce notevolmente i tempi di attesa nei giorni di picco, mentre Malpensa introduce nuovi varchi biometrici che consentono all’utente registrato di attraversare tutte le fasi — dal check-in al gate — senza presentare documenti. È un cambiamento che alleggerisce la pressione nei momenti di massimo afflusso tipici delle feste, facilitando famiglie e viaggiatori occasionali.
Lounge più grandi e confortevoli
Le feste sono anche il momento in cui molti passeggeri cercano spazi tranquilli in cui lavorare, riposare o fare una pausa tra un volo e l’altro. Nel 2025 diversi scali hanno investito in nuove lounge:
• Fiumicino inaugura un’area business ampliata, con zone relax e cabine private per le videochiamate.
• Bergamo Orio al Serio lancia una lounge che guarda direttamente sul piazzale, pensata anche per le famiglie.
• Zurigo e Vienna hanno rinnovato le proprie sale con materiali
EN. The holiday season is when airports become stages of movement, rituals and sparkling departures. With growing passenger flows and a rising demand for smoother processes, Italian and European airports welcome Christmas 2025 with upgraded services designed to make the journey easier, warmer and more engaging.
From family-dedicated areas to next-generation biometric systems, and from curated shopping to festive installations, the journey now begins long before boarding.
Faster check-in and security
Across major European hubs — including Milan Malpensa, Rome Fiumicino, Munich, Amsterdam Schiphol and Madrid-Barajas — 2025 brings major improvements in passenger flow management. One of the biggest upgrades is the widespread use of CT security scanners, allowing liquids and laptops to remain inside bags. Fiumicino has fully digitalised its control process, significantly cutting waiting times, while Malpensa introduces new biometric lanes enabling registered passengers to move from check-in to boarding without showing documents.
Bigger, better lounges
Airports are investing heavily in quieter, more comfortable spaces.
• Fiumicino introduces an expanded business lounge with relaxation areas and private call cabins.
• Bergamo opens a family-friendly lounge overlooking the apron.
• Zurich and Vienna renew their lounges with sustainable materials, warm lighting and an upgraded food selection.
sostenibili, illuminazione calda e un’offerta gastronomica più ampia che valorizza prodotti tipici.
L’obiettivo è chiaro: trasformare l’attesa in un momento piacevole, non in un semplice passaggio obbligato.
Shopping e food: esperienze che diventano festa
La stagione natalizia porta con sé aperture e temporary store dedicati ai regali dell’ultimo minuto. Nel 2025 crescono gli spazi dedicati ai brand locali — cioccolaterie, artigianato, design — accanto alle grandi firme internazionali. A Monaco e Copenaghen, veri e propri “Christmas Market Terminal Edition” animano le aree post-security con stand tematici, degustazioni e musica dal vivo. In Italia, Bologna e Venezia introducono aree food rinnovate, con cucine regionali reinterpretate in chiave contemporanea e spazi dedicati agli chef del territorio.
Aree family e servizi speciali per chi viaggia con bambini
Le famiglie sono tra i principali target del traffico natalizio. Per questo molti scali hanno introdotto Family Fast Track, varchi dedicati, e nuovi spazi gioco immersivi.
A Firenze Peretola debutta una piccola “Kids Lounge” con book corner e attività interattive, mentre Torino Caselle propone laboratori creativi a tema natalizio negli orari di punta del weekend.
Shopping and food dressed for Christmas
Seasonal pop-ups and last-minute gift boutiques multiply in 2025. Munich and Copenhagen launch “Terminal Christmas Markets”, featuring tasting corners and live performances, while Italian hubs such as Bologna and Venice refresh their food courts with regional specialties and chef-led menus.
Accoglienza e atmosfera: gli aeroporti diventano scenografie di Natale Ghirlande, luci calde, installazioni artistiche e persino presepi contemporanei: gli aeroporti chiariscono un punto, sempre più, ogni anno. Il viaggio non inizia alla porta d’imbarco, ma appena si entra nel terminal. A Barcellona-El Prat, un grande albero multimediale proietta immagini tridimensionali ispirate alla città. A Vienna, un’orchestra giovanile esegue concerti nei giorni più vicini alle feste, mentre Heathrow ospita performance pop-up nelle aree commerciali.
Mobilità green e servizi on-demand
Una parte consistente delle novità riguarda la sostenibilità.
Nel 2025 molti scali integrano nuovi shuttle elettrici per i collegamenti interni e ampliano le colonnine di ricarica nei parcheggi. Intanto cresce il numero di aeroporti che introducono baggage delivery a domicilio o presso hotel e prenotazione anticipata dei controlli di sicurezza, utile per evitare le code nei giorni più affollati.
Un viaggio che inizia con più comfort e meno stress
Il Natale 2025 segna quindi un passo avanti nel modo in cui gli aeroporti interpretano il viaggio: meno attese, più servizi personalizzati, un’accoglienza curata e scenografica. Perché, soprattutto nel periodo delle feste, la vera magia è far sentire ogni passeggero già in viaggio ancor prima del decollo.
Family services on the rise
Family Fast Tracks, immersive playrooms and kids’ corners spread across many airports. Florence unveils a new “Kids Lounge”, while Turin offers creative Christmas workshops during peak weekends.
Festive atmosphere and immersive installations
Airports embrace Christmas with artistic lights, trees, concerts and themed decorations. Barcelona’s giant multimedia tree and Vienna’s seasonal live orchestra performances set the tone for a journey that begins the moment travellers step inside the terminal.
Greener mobility and new on-demand services
Electric shuttles, expanded EV charging stations and baggage delivery services represent some of the most relevant sustainability upgrades, along with bookable security slots for a smoother holiday travel experience.
A smoother, warmer way to travel
Christmas 2025 marks a shift toward a more comfortable and fluid airport experience: fewer queues, more personalised services, and a festive atmosphere that turns every departure into something special — even before take-off.
SAPORI DI NATALE A ROMA
Dai piatti rituali alle ricette “di casa”: il lato più autentico delle feste romane
ROME’S CHRISTMAS FLAVOURS | Traditional dishes, ancient rituals and culinary secrets of the festive season
A Roma il Natale non è soltanto luci, presepi e passeggiate in centro: è soprattutto tavola. Una tavola che cambia da quartiere a quartiere, da famiglia a famiglia, ma che conserva alcuni riti gastronomici antichi, resistenti al tempo. Nel periodo delle feste la Capitale si racconta attraverso ricette che profumano di tradizione giudaico-romanesca, cucina popolare, gesti ripetuti per generazioni. Un viaggio che parte dalla Vigilia e arriva all’Epifania, tra sapori intensi, storie curiose e piccole chicche che non tutti conoscono.
La Vigilia: pesce, magro e rituali familiari
Secondo tradizione, la cena della Vigilia è “di magro”, senza carne. A Roma però il concetto prende una piega tutta sua: ricca, saporita, quasi opulenta. Nelle case si preparano spaghetti con le vongole, bollito di rana pescatrice, fritture miste di paranza, broccoli e pastella. Ma è il capitone il vero protagonista. Anguilla femmina, arrostita o fritta, portata in tavola con alloro e aceto. Un tempo si acquistava viva ai banchi del pesce nei rioni popolari: si dice che tenerla “in movimento” scacciasse il male. Oggi è meno diffusa, ma resta uno dei simboli gastronomici più profondi del Natale romano.
La chicca: nei mercati storici come Testaccio o Trionfale alcune famiglie comprano ancora la capitone “intera”, scegliendo personalmente l’esemplare come si faceva un secolo fa.
EN. A In Rome, Christmas is not just lights and nativity scenes: it is a feast. A living tradition that shifts from neighbourhood to neighbourhood but keeps its roots firmly in home cooking, family rituals and centuries-old flavours.
Christmas Eve: fish and Roman rituals
The Roman Christmas Eve table is rich despite being “meatless”: fried seafood, broccoli in batter, monkfish soups and the iconic capitone, grilled or fried eel — once bought alive in local markets as a symbolic gesture to ward off evil. Hidden gem: in a few historic markets, some families still choose their capitone the old-fashioned way.
Christmas Day: broths, roasts and pasta ripiena
December 25th revolves around cappelletti in broth, followed by roast
Il pranzo di Natale: carni, brodi e pasta ripiena
Il 25 dicembre il tono cambia. La tavola diventa più solenne, con piatti costruiti per scaldare e riunire. È il giorno dei cappelletti in brodo, piccoli scrigni ripieni di carne o di magro, spesso preparati a mano dalle nonne. Accanto ai cappelletti, il brodo di gallina o di cappone è il vero segreto della cucina natalizia romana: intenso, ricco, profumato, considerato “ricostituente” naturale nel cuore dell’inverno. Come secondo, l’abbacchio al forno è un classico: tenero, profumato al rosmarino, servito con patate croccanti. In alternativa compaiono il bollito misto con salse, o la coratella, testimonianza della tradizione popolare dei “quinti quarti”.
abbacchio with potatoes or traditional boiled meats. Hidden gem: in some households near the Castelli Romani, the old “fake lean roast” — a rustic loaf of bread, cheese and eggs — is still prepared.
Festive sweets: Rome’s hidden treasure
The city’s Christmas sweets are a world of their own: pangiallo, panpepato, sweet Christmas pizza, and artisanal Roman nougats. Hidden gem: bakeries in the Jewish Ghetto still produce small decorative sweets called uccelletti di Sant’Antonio, traditionally gifted to children.
La chicca: in alcune famiglie dei Castelli Romani si prepara ancora il “magro finto”, un polpettone di pane, formaggio e uova nato in epoca di ristrettezze, oggi riscoperto come piatto vintage dalle trattorie più creative.
Dolci delle feste: un patrimonio nascosto Il Natale romano brilla nei dolci più che in ogni altra fase dell’anno. Oltre ai classici panettone e pandoro – ormai adottati ovunque –Roma custodisce quattro dolci identitari, spesso poco conosciuti fuori dalla città. Il pangiallo, antico dolce imperiale, è un impasto di frutta secca, miele e spezie ricoperto da una glassa gialla allo zafferano. Il panpepato, più scuro e speziato, unisce cacao, pepe, noci, mandorle e arancia candita; una bomba aromatica nata nelle famiglie del centro storico. Poi c’è la pizza dolce, preparata tra Natale e Santo Stefano: soffice, profumata di agrumi e uvetta, sfornata all’alba dai forni di quartiere. Infine i torroni romani: alla nocciola, al pistacchio, al cioccolato, ancora prodotti artigianalmente in piccolissimi laboratori.
La chicca: alcune pasticcerie del Ghetto producono ancora gli “uccelletti di Sant’Antonio”, dolcetti decorati che un tempo si regalavano ai bambini durante le feste invernali.
Il Capodanno: tradizione che porta fortuna Il 31 dicembre è la sera delle lenticchie, simbolo di prosperità per l’anno nuovo. A Roma si mangiano con il cotechino o lo zampone, ma molte famiglie mantengono una tradizione più antica: le lenticchie stufate con erbe aromatiche e servite come contorno all’abbacchio o al bollito. Nei quartieri popolari, fino agli anni ’70, il Capodanno era il momento dei brindisi in strada, delle frittelle preparate al volo e del “sacrificio” delle stoviglie vecchie: si gettavano via per salutare il passato. La chicca: alcune osterie storiche servono ancora il “brodo rinforzato”, piatto che si consumava a mezzanotte per iniziare l’anno con energia.
L’Epifania: Roma e la sua Befana
A Roma l’Epifania ha un’identità tutta sua, legata a Piazza Navona e alla tradizione della Befana romana. È il giorno della polenta con le spuntature o del pollo alla romana, piatti ricchi che chiudono le feste. Ma il vero simbolo del 6 gennaio è la calza della Befana, colma di torroncini, carbone di zucchero, cioccolata e biscotti alla cannella. La chicca: in alcune famiglie di Trastevere si prepara ancora la “focaccia della Befana”, un dolce semplice ma profumatissimo con anice e scorza d’arancia, che un tempo segnava l’ultimo giorno festivo prima del ritorno al lavoro.
New Year’s traditions
Lentils — symbols of luck — are paired with cotechino or eaten as a stew. Hidden gem: some old taverns prepare the “brodo rinforzato”, a hearty broth enjoyed at midnight.
Epiphany and the Roman Befana
The 6th of January brings polenta with pork ribs, roast chicken and the ritual Befana stocking filled with sweets. Hidden gem: in Trastevere, a few families still bake the “Befana focaccia”, scented with anise and citrus.
Guida Monaci dal 1870 il punto di riferimento del Sistema Italia
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NATALE A ROMA
La città eterna tra luci, rituali antichi e sorprese inaspettate
CHRISTMAS IN ROME |The Eternal City wrapped in lights, rituals and unexpected wonders
Roma a Natale non è solo una città illuminata: è un tempo sospeso. Una pausa dorata in cui la Capitale sembra rallentare, come se il fruscio della storia diventasse più udibile tra luci, presepi e profumi di strada. Per chi arriva in città nel periodo delle feste, il Natale romano è un intreccio di tradizione, grandiosità e dettagli inattesi che rendono l’esperienza più ricca di quanto si immagini.
Le luci nel cuore della città
Dal 1° dicembre Via del Corso si accende come un fiume luminoso che scorre tra palazzi storici e vetrine scintillanti. È il percorso più iconico, ma non l’unico: Via dei Condotti, con le decorazioni raffinate e il brusio elegante, è un piccolo spettacolo a cielo aperto. Piazza Venezia, dove il grande albero di Natale domina la scena a pochi passi dall’Altare della Patria, diventa il punto di orientamento per chi passeggia nel centro storico alla ricerca dell’atmosfera perfetta.
Piazza Navona e la tradizione del mercato
Il mercatino di Natale di Piazza Navona non è un mercatino qualsiasi: è un rito tutto romano. Qui si intrecciano storia barocca, dolciumi colorati, giostre d’epoca e banchi che espongono statuine artigianali per il presepe. È uno dei luoghi dove il Natale sente ancora l’eco del passato, quando le famiglie romane qui acquistavano giochi e leccornie per la Befana. La chicca: negli scorci meno affollati della piazza, nelle prime ore del mattino, è possibile ascoltare piccoli ensemble che provano brani natalizi davanti alle fontane del Bernini, trasformando l’aria fredda in una colonna sonora improvvisata.
EN. Rome at Christmas isn’t just a decorated city: it is a suspended moment. A golden pause where the capital seems to slow down, as if history’s whisper became more audible among lights, nativity scenes and street aromas. For travellers arriving during the festive season, Christmas in Rome is a blend of grandeur, tradition and small surprises.
Lights in the heart of the city
From early December, Via del Corso glows like a river of lights running between historic buildings and sparkling shop windows. Via dei Condotti is equally enchanting, refined and bright, while Piazza Venezia shines under the great Christmas tree beside the Altare della Patria.
Piazza Navona and its iconic market
The Christmas market in Piazza Navona is a uniquely Roman ritual. Baroque architecture frames stalls of sweets, toys, decorations and handcrafted nativity figures. Hidden gem: at dawn, small ensembles often rehearse Christmas melodies near Bernini’s fountains — an intimate soundtrack for early-morning wanderers.
La Roma dei presepi: un museo a cielo aperto
A Roma il presepe non è soltanto una tradizione: è arte diffusa. Il più celebre è quello dei Santi Cosma e Damiano, con una ricostruzione della Roma imperiale in miniatura, completa di scene di vita quotidiana. Ma ci sono presepi meno conosciuti che vale la pena cercare: quello di Santa Maria in Via, minuscolo e prezioso; il presepe dei Netturbini, custodito all’interno della sede AMA, creato negli anni ’60 da Giuseppe Ianni e alimentato da lucine che ricordano un piccolo borgo vivo; quello nella chiesa di Santa Maria dell’Anima, con figure in legno intagliato di tradizione tedesca. Ogni presepe racconta un Natale diverso, attraversando secoli e culture senza mai perdere il suo centro simbolico.
Natale nelle chiese: riti antichi in scenari maestosi
La Messa di mezzanotte nelle basiliche romane ha un fascino difficile da descrivere. San Pietro, naturalmente, è la celebrazione più nota, ma altre chiese offrono esperienze più intime: Santa Sabina sull’Aventino, immersa nel silenzio del colle; Santa Maria in Trastevere, con il suo mosaico dorato che riflette la luce delle candele; San Giovanni dei Fiorentini, dove voci e organo riempiono la navata con un’eco perfetta. La chicca: poche persone conoscono il rito del “canto della Kalenda” nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, un’antica proclamazione del Natale che apre la liturgia in un crescendo musicale solenne.
Passeggiate d’inverno: Roma quando il turismo si assottiglia
Dicembre regala una Roma diversa, più lenta. I Fori Imperiali nelle prime ore del giorno sembrano sospesi tra luce fredda e silenzio, mentre Castel Sant’Angelo riflette le sue luci dorate nel Tevere. Trastevere, solitamente affollato, diventa più autentico nella settimana natalizia, con le sue botteghe che
Rome’s nativity scenes: an open-air museum
In Rome, nativity scenes are a true art form. From the monumental display at Santi Cosma e Damiano to the tiny yet precious crib of Santa Maria in Via, every church hides a story. Hidden gem: the “Presepe dei Netturbini”, created in the 1960s by a city sanitation worker, is a miniature world of lights and moving figures — still lovingly preserved today.
Christmas in the basilicas
Midnight Mass in Rome’s basilicas carries a unique solemnity. Beyond St Peter’s, smaller churches like Santa
St Peter Basilica in Rome at Christmas
Fireworks over Santa Maria maggiore, Rome
profumano di cannella, miele e dolci ebraici della tradizione. La chicca: nel Ghetto, alcune pasticcerie preparano a dicembre i recchiu, dolci fritti a forma di rosa con miele e zucchero, una specialità antica della comunità giudaico-romanesca.
Roma per chi ama il gusto
Nelle feste la città porta in tavola tradizioni gastronomiche precise: l’abbacchio, i carciofi, il capitone, la pizza di Pasqua “fuori stagione”. Ma per i viaggiatori, il vero tesoro è la Roma dei piccoli locali: osterie che servono rigatoni alla pajata anche a Natale, pasticcerie storiche che preparano pangiallo e panpepato secondo ricette secolari, ristoranti contemporanei che organizzano menu festivi con vista sui tetti del centro storico. La chicca: il 26 dicembre, all’alba, alcuni forni del rione Monti sfornano la “pizza dolce” di tradizione romanesca, con uvetta e scorza di arancia. Arriva presto e finisce in fretta.
Il Natale dei romani: piccoli riti quotidiani Per capire davvero il Natale a Roma bisogna osservare i suoi abitanti: famiglie che si incontrano a Campo de’ Fiori la mattina della Vigilia; anziani che giocano a carte nei bar riscaldati; bambini che corrono sulle giostre di Piazza Navona; cori improvvisati nei cortili dei palazzi storici. Sono dettagli che non si trovano nelle guide, frammenti di un Natale semplice e vissuto, che rendono la città eterna anche nel modo in cui celebra l’inverno.
Sabina, Santa Maria in Trastevere or San Giovanni dei Fiorentini offer intimate and resonant celebrations.
Hidden gem: the ancient “Kalenda chant” at San Paolo fuori le Mura, an evocative musical proclamation of Christmas.
Winter walks in a quieter Rome
In December, Rome becomes gentler. The Imperial Forums at dawn seem almost timeless, while Castel Sant’Angelo mirrors its golden lights on the Tiber.
Hidden gem: in the Jewish Ghetto, bakeries prepare recchiu, rose-shaped fried pastries glazed with honey — a centuries-old seasonal treat.
A taste of Roman Christmas
From abbacchio to pangiallo, Roman festive food is a journey through memory. Small osterias and historic pastry shops reveal the city’s warmest side.
Hidden gem: at dawn on December 26th, bakeries in Monti bake the traditional “sweet pizza” with raisins and citrus — arriving early is essential.
The Romans’ Christmas
The charm of Christmas in Rome lies in its people: families meeting at Campo de’ Fiori, elders playing cards in cafés, children spinning on the Piazza Navona carousel, choirs echoing in hidden courtyards.
It is in these small rituals that Rome reveals its most authentic festive spirit.
Piazza Navona, Rome
UN libro DA LEGGERE A BOOK TO READ
di Enza Pietrangelo
Andrea Foriglio, Il mal di schiena fa schifo se non sai come “curarlo”, Hoepli, 18 euro
Andrea Foriglio, osteopata e dottore in scienze motorie, esperto di cervicale e mal di schiena, è già stato autore di un best seller nel 2022. Il libro Il mal di schiena fa schifo se non sai come “curarlo”, è una guida per risolvere il mal di schiena, con metodi pratici e naturali, senza farmaci, punture o rischiosi interventi chirurgici. Un vero e proprio trattato su una delle patologie di cui Foriglio è un professionista riconosciuto. Il titolo è provocatorio, diretto e non convenzionale perché tutto il libro parla in modo chiaro e schietto su come agire per eliminare il mal di schiena in modo definitivo, partendo dalla sua storia personale. Osteopata preferito da tanti personaggi del mondo dello spettacolo, della tv e dello sport, Andrea Foriglio mette nero su bianco ancora una volta un vero e proprio manuale per un malessere di cui tutti prima o poi soffrono. E che come hanno dichiarato di recente alcune fonti mediche internazionali, il mal di schiena entro il 2050 diventerà più invalidante dell’Alzheimer.
<<E’ il libro sul mal di schiena che nessuno, fino ad oggi, ha avuto il coraggio di scrivere>>, ha dichiarato l’osteopata.
EN. Andrea Foriglio, Back pain sucks if you don’t know how to “fix it”, Hoepli, €18
Andrea Foriglio — osteopath, graduate in motor sciences, and specialist in cervical pain and back disorders — is already the author of a 2022 bestseller. His new book, Back Pain Sucks If You Don’t Know How to “Fix It”, is a guide to resolving back pain through practical and natural methods, without medication, injections or risky surgical procedures.
It is a true treatise on one of the conditions in which Foriglio is a recognised expert. The title is provocative, direct and unconventional, reflecting the tone of the entire book, which speaks clearly and straightforwardly about how to eliminate back pain for good, starting from the author’s own personal experience.
A favourite osteopath of many figures in entertainment, television and sports, Andrea Foriglio once again puts on paper a genuine manual addressing a problem that sooner or later affects everyone — and which, according to recent statements from international medical sources, is expected to become more disabling than Alzheimer’s disease by 2050.
“This is the book on back pain that no one, until now, has had the courage to write,” the osteopath has stated.
Non possiamo cambiare
il passato di tutti, ma il loro futuro sì.
Ogni giorno, al canile UAI, arrivano cani abbandonati, feriti o spaventati. Li accogliamo, li curiamo, li nutriamo e restituiamo loro fiducia. Non riceviamo fondi pubblici: viviamo solo grazie ai volontari e alle persone che decidono di crederci con noi. Dietro ogni ciotola piena, ogni cuccia pulita e ogni coda che torna a muoversi, c’è una piccola grande donazione.
Il tuo aiuto può diventare cibo, cure veterinarie, calore. Può diventare una nuova vita.
sostieni uai
Dona, adotta, racconta la loro storia.
CODICE FISCALE: 97061160152
CODICE IBAN: IT92C0623001627000044664575
U.A.I. RIFUGIO ANIMALI ABBANDONATI ODV
BANCA CARIPARMA CREDIT AGRICOLE VIA ARMORARI 4 - 20123 MILANO