Giornalino Trasta 31

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LE FOGLIE DI TRASTA

TRIMESTRALE VOCE DELLA
COMUNITÀ DI TRASTA - CEIS GENOVA
N.ro 47 - NOVEMBRE 2022

Cari Lettori, per la redazione degli articoli di questo numero, abbiamo introdotto i nostri ragazzi al tema delle migrazioni, e in particolare alla specificità dei minori stranieri non accompagnati, con l’ausilio del film “Tutto il giorno davanti”, di Luciano Manuzzi. La pellicola è ispirata all’esperienza di Agnese Ciulla, assessore alle attività sociali del comune di Palermo dal 2014 al 2017 che ha preso in carico come tutore legale oltre 900 minori stranieri non accompagnati sbarcati nel capoluogo siciliano. Al film, è succeduto un dibattito aperto propedeutico all’attività di scrittura. Portare la questione su un piano romanzato – e romantico – in cui la protagonista viene eletta a «grande madre» dai cittadini di Palermo, i quali, imitando il suo esempio, si attivano e diventano tutori volontari, organizzando corsi di lingua e offrendo ospitalità, è stato utile a trattare un tema – quello dei MSNA – di non facile lettura per i non addetti ai lavori. Dietro il freddo linguaggio burocratico si nascondono le storie di chi ha lasciato tutto per costruirsi un futuro in Europa, e ancor prima della categorizzazione dei «non accompagnati», vi è il termine «minore» a costituire da solo un interno cosmo educativo: conduce ad una dimensione anagrafica negativa, ove non si è ancora acquisita la capacità legale di agire, sottende una mancanza e trasporta la minore età nel contenitore delle minorità – in cui non rientrano i nostri minori, o i post-minorenni (minori mantenuti tali), che rientrano nella porzione di mondo avvantaggiata, progredita e bianca.

A voi i nostri lavori, buona lettura.

Marco Ciccone (Responsabile della Comunità Terapeutica)

Idealizzazione e realizzazione: i ragazzi della Comunità di Trasta

Direttori: Luca Pellegrini, Marco Ciccone e Federico Vulcanile

Caporedattore: Alessandro Censi Buffarini

Coordinatore: Marco Ciccone

Critico e correttore di bozze: Marco Ciccone, Alessandro Censi Buffarini e Federico Vulcanile

Fotografie: Immagini libere da copyright

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EDITORIALE

DEL FUTURO

Sono immigrato all’età di vent’anni, sognavo un paese di libertà ed ho deciso di partire per l’Italia. Sono un tunisino e mi sono trovato in un mondo nuovo, diverso dal mio. Qui trovi la legge che ti protegge e ti dà un aiuto perché negli anni 80 e 90 ti metteva in regola, non come ora. I trafficanti di esseri umani mettono in difficoltà i Paesi; non c’è legge che metterà fine a questo problema e l’Italia è divenuta la porta dell’Europa. L’immigrazione è un problema per l’Italia e per l’Europa. Lo Stato dovrebbe aiutare chi ha bisogno di lavorare e metterlo in regola mentre chi delinque dovrebbe essere mandato via. Lo Stato deve punire chi sfrutta l’immigrato con pene severe.

ACCOGLIERE

Accoglienza si basa sul fatto di leggi rigide, lavoro, integrazione, rispetto, e maggiori controlli per gli immigrati. P.S.

ACCOGLIERE GLI STRANIERI

Per accogliere gli stranieri, ci vorrebbero prima delle leggi. Prima cosa bisogna essere sicuri che siano stranieri scappati dalla guerra, sia civile che di stato. Devono mandare via le persone arrivate in Italia senza un senso. Ci vogliono subito maggiori controlli prima di inserirli nella nostra società. Prima accoglienza, poi indirizzarli in varie città, appena arrivati nelle città trovare un luogo dove abitare, mettersi in regola con i documenti e trovare un lavoro, imparare la nostra lingua, rispettarsi l’uno con gli altri però fare da parte delle forze dell’ordine molti più controlli per far sì che non si delinqui. M.C.

ACCOGLIENZA È PERMETTERE LEGGI UMANITARIE E NON BASARSI SU LEGGI RAZZIALI

GIÀ DA PICCOLI

Per una buona accoglienza si dovrebbe rispettare il tempo a portata di mano e rispettare il territorio; come principio fondamentale, per un minorenne è importante il tempo scolastico e per un maggiorenne l’integrazione lavorativa soddisfacente, per poter creare una famiglia. Come principi umanitari sono importanti i principi di “libertà razziale”, rispetto per le donne e bambini. Accogliere deve essere associato a una possibilità lavorativa, visto che la maggioranza di minori arriva legalmente o illegalmente e lascia un territorio, espatriando già dalla sua minore età.

IL
PAESE
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L’IMMIGRAZIONE SIAMO NOI!

Da tanto tempo ormai esiste questo fenomeno detto immigrazione. Fa parte, oltre che degli esseri umani, anche delle specie animali. Infatti, gli uccelli per esempio da millenni emigrano in posti caldi per depositare le uova, i pesci scelgono acque calde e così via ogni specie animale. È toccato, poi, all’uomo all’inizio per colonizzare nuove terre, mano a mano spostandosi semplicemente, come avvenuto nel territorio italiano, dal sud dove c’era poco lavoro e, in alcuni casi, anche a causa della mafia, per andare al nord in cerca di “fortuna” dove sono stati discriminati, offesi e ignorantemente denominati terroni che, per chi non lo sapesse, significa lavorante della terra. Ad oggi le cose sono cambiate, le persone, o meglio, le popolazioni sono costrette spesso senza neanche volerlo a scappare dalla loro terra natia a causa di guerre, violenze, ribelli o per fame. A causa di tutto ciò ne risentono le nuove generazioni rimaste spesso orfane e semplicemente in cerca di pace e, perché no, di una famiglia. Chi siamo noi per dire se tutto questo è giusto? Essendoci passati dovremmo essere compassionevoli e più protesi nell’aiuto. Invece pensiamo solo che questa è casa nostra e loro ce la stanno portando via. Ma questo durante la I° e la II° guerra mondiale, durante le invasioni alla conquista del territorio, non accadeva. Dovremmo, invece, aiutare questa gente ma, soprattutto, i minori stranieri, accompagnati e non, ad integrarsi, regolarizzarsi e ad avere una vita! Anche perché altrimenti più della metà di loro (adulti compresi) finiscono nelle mani della malavita e noi siamo complici dell’incremento della criminalità. Per questo dovremmo dire Sì all’immigrazione controllata!

L’IMMIGRAZIONE SECONDO ME

Credo che qui in Italia sia andata un po’ fuori controllo il tema dell’immigrazione. Le cooperative per i migranti a Lampedusa ci guadagnano con i fondi che mette a disposizione lo Stato. Ci sono tre tipi di immigrati: quelli europei, quelli richiedenti asilo e i profughi irregolari. Non trovo giusto che lo Stato italiano lasci i profughi irregolari girare e delinquere a loro piacimento.

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CHE COSA E’ L’ACCOGLIENZA?

Cos’è l’accoglienza? Spiegatemelo…

Permettere a persone senza documenti che si indebita con le proprie mani, convenzionalmente per vivere nell’illegalità, come vivere in case occupate, senza servizi e nel totale abbandono. Tutto questo perché si presentano senza documenti perché nel loro paese sono magari ricercati. Secondo me, Accoglienza significa soprattutto legalità, accettazione culturale, apertura mentale per le usanze, costumi, religioni di altri paesi. Il volersi confrontare per integrarsi più velocemente possibile perché il sapere di ogni etnia è un tesoro per tutti noi, per tutto il mondo. Per fare questo, servono leggi chiare e soprattutto che vengano applicate in tutte le nazioni, quindi un unico binario da seguire, percorso da un solo treno che porta verso la libertà e l’unione dei popoli. Ma questo bisogna volerlo, non solo predicarlo a voce, perché purtroppo l’informazione pubblica spesso è guidata e non fanno vedere il vero problema né la gravità reale, addirittura certe volte sdrammatizzano, mentre altre accentuano. Io penso che volere e potere, la domanda adesso è: “Vogliamo accogliere?” Scavate nel vostro animo e rispondete.

LIBERI DI SCEGLIERE

Premetto che provengo da una famiglia veneta che nel 1946 tentò di partire per il brasile in cerca di “fortuna”, avendo parenti già lì. Purtroppo, non andò così, tornarono indietro e si trasferirono in Piemonte, dove nacqui. Nella mia esperienza personale ho avuto a che fare con “immigrati” fin da ragazzo e non ho mai notato differenze tra persone, al di fuori di quelle culturali. Negli anni è sicuramente cambiata la situazione perché i flussi migratori, soprattutto verso l’Italia, sono aumentati. Prima con l’avvento dei sudamericani aiutati dalla chiesa perché cristiani e praticanti, perciò una risorsa… Ultimamente arabi purtroppo a causa di guerre, fame e povertà, costretti a fare viaggi assurdi. Ho notato in prima persona, facendo le pulizie nei C.P.A. per una cooperativa sociale, che risorse e volontà da parte delle istituzioni non sono sufficienti per soddisfare la richiesta e, perciò, tanti ragazzi sono costretti anche a delinquere. Non so cosa si potrebbe fare. Io non ho alcun tipo di pregiudizio e penso che, immigrato o no, ognuno ha la capacità di farcela. Ora mi trovo due splendide bambine avute con una ragazza peruviana che, anche se cresciuta in mezzo a mille difficoltà, ce l’ha fatta.

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F.S.

Nei secoli l’accoglienza è stata modificata, nei giorni nostri accogliere un migrante viene messo sul palmo di mano, a loro è concesso quasi subito la casa, che al giorno d’oggi e molto difficile per troppa burocrazia. Si ci sono centri d’accoglienza dove vengono curati, sfamati e poi le portano in molti centri o strutture abilitate alla situazione. Questo e quello che fa l’Italia per profugo o emigrante a voi il modo di chiamarli. Noi ci mettiamo cuore e amore per aiutare il prossimo, ma purtroppo a noi, quasi se ne fregano; ad Aquila vivono ancora nei container, come dove ci sia stato un’alluvione, la gente viene accolto nei tendono e mi domando perché l’emigrante o profugo che sia, sono più agevolati rispetto a chi ci è nato, ma noi abbiamo l’obbligo di accogliere gente che non hanno rispetto da chi ti accoglie questa e l’accoglienza che nei loro stati non è vita.

IMMIGRAZIONE, IL MIO PENSIERO

Secondo me, l’immigrazione è solo una questione di propri interessi politici e del vaticano. Queste persone scappano per fame e guerre e, quando sbarcano, vengono messi dentro edifici sequestrati e, giorno dopo giorno, ne arrivano a migliaia: sbarcano in Sicilia e poi vengono smistati da altre città e tanti vengono presi per lavori pesanti. Gli danno delle case che poi, in realtà, sono baracche in cui stanno in dieci o più persone e vengono sfruttati in maniera crudele e lo Stato non fa niente per rimediare allo sfruttamento e all’immigrazione. Tanti scappano quando arrivano in Sicilia e cominciano a spacciare, rubare e le donne vengono prese per la prostituzione. Secondo me a tante persone, specialmente bambini e donne che hanno figli, gli dovrebbero dare case e aiuti. Credo che tante persone che vengono nel nostro Paese se ne approfittano molto perché gli viene dato tutto quello che chiedono e, per me, sono persone che non si accontentano di quello che gli offrono. A tante persone, come me, non vengono dati aiuti necessari e vivono con difficoltà. Io credo che se lo Stato italiano desse gli aiuti necessari a questi Paesi sarebbe meglio per tutti, per loro che ricevono aiuti nella loro terra natia e per noi che avremmo più risorse a disposizione.

L’ACCOGLIENZA
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V.M.

“GLI IMMIGRATI CI RUBANO ANCHE LA TOSSICODIPENDENZA OLTRE

CHE IL LAVORO! FATE I TOSSICI A CASA VOSTRA, IL SERT E’ NOSTRO!”

Quali sono i motivi per cui le persone scelgono di abbandonare la terra natia per un futuro incerto in luoghi dove culture, società e lingue sono così diverse dalle loro? Fondamentalmente i motivi sono la fame, la guerra e le idee politiche in contrasto con il sistema politico che guida il loro Paese. Chi sceglie, quasi sempre non ha scelta, di emigrare vive, quindi, un dramma così grande che lo costringe a provare ogni strada possibile (spesso strade illegali, pericolose, umilianti) per costruirsi un futuro o, almeno, darsi una possibilità. Oggi, essenzialmente per questi tre motivi c’è un enorme flusso migratorio di persone che cercano sogni e speranze in quelli che sono i paesi più ricchi e democratici. Questa marea di individui, di esseri umani che “invade” terre, nazioni già popolosissime e con sistemi socioeconomici entrati in crisi a causa di un imbarbarimento del modello capitalista (modello cieco, non più capace di pensarsi in un futuro prossimo, incapace di rinnovarsi, incapace di riumanizzarsi) viene a creare una tensione sociale, culturale ed ambientale senza precedenti nella storia dell’umanità. L’ignoranza di questo complesso argomento e la paura da parte di chi “accoglie” gli immigrati nel proprio paese di perdere ciò che all’orizzonte già si è fatta minaccia tangibile, cioè, il benessere, la pace ed infine i diritti, getta le persone nel panico. Molti, per primi i politici di questi ricchi Paesi, semplificano e distorcono le vere ragioni, i veri motivi che sono cause dell’immigrazione, mettendo in evidenza i soli aspetti negativi di quest’ultima, creando con una precisa e studiata propaganda, una vera e propria guerra tra poveri. In questo modo non si dà la possibilità alle diverse culture di incontrarsi, ascoltarsi e mescolarsi, creando una società senza razze, confini, differenze sociali e diritti. Sia chi è “invaso” che chi “invade” vive nella paura e questo è funzionale a chi ci governa e che decide la politica finanziaria ed economica. Dobbiamo, invece, pensare ad un futuro già inevitabile ed inarrestabile in cui l’immigrazione andrà, cominciando subito, facilitata, guidata, resa sicura e dove chi verrà “qui” potrà lavorare, vivere, educare e dare ai propri figli diritti e doveri, contribuendo così al benessere loro e di tutti gli altri cittadini dei Paesi in cui sceglieranno di vivere. Fare in modo che queste persone abbiano la possibilità, un giorno, di poter tornare al proprio Paese d’origine per restarvi con gli strumenti, le competenze, l’istruzione, la formazione ed una conoscenza politico-sociale-civile tale da poter concretamente migliorare le condizioni drammatiche che li avevano costretti a partire. Non basta, oggi, sostenere i paesi più poveri e arretrati solo economicamente. Non credo che questa missione si possa svolgere là dove i politici sono spessissimo corrotti, dove non c’è istruzione, sanità, cibo, dove non funzione praticamente nulla, dove le società sono impregnate di credenze religiose e non c’è una reale divisione tra poteri, dove spesso si governa nel nome di Dio e, quindi, non ci sono le basi per la democrazia. Qui in Europa e nei Paesi più liberi si può dare il tempo necessario, generazione dopo generazione, a questi umani fratelli di formarsi come singoli e come comunità e che possono così scegliere, come figliol prodighi, come tornare a casa e fermare l’emigrazione dei loro conterranei. Solo così si può ristabilire l’ordine delle cose, l’equilibrio così caro alla Natura.

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LE FOGLIE DI TRASTA

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