Brazzera n° 38 - novembre 2014

C.O.N.I. - F.I.V.

Notiziario Sociale Trimestrale • N. 38 Novembre 2014

Triestina della Vela

Associazione Sportiva Dilettantistica Stella d‘oro al merito sportivo

“Città di Trieste” “Per Paolo”

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abb. Postale - 70% - DCB Trieste

Trofeo Insiel e altre regate Collaborazione con la Barcolana Mare & Vino: solo assaggi Nastro Giallo Orate in fuga Amarcord I Mejorini

un buon bilancio nonostante gli scherzi del vento la stagione 2014 si è conclusa con un buon successo delle nostre classiche regate di fine estate e d’autunno. I trofei “Insiel”, “Alesani“ - “Finozzi” e il trofeo “Città di Trieste per Paolo” sono stati disputati con buone condizioni meteo e, seppur tutti con aria leggera, hanno richiamato un gran numero di partecipanti.

La bora forte invece ha caratterizzato l’One Design Sailing Day e ha inoltre impedito lo svolgimento della prova velica nella divertente combinata Mare & Vino.

I nostri ragazzi stanno crescendo! Infatti Diana, Federico, Giulia, Irene, Samuele e Silvia, componenti della squadra di Optimist, nel corso della stagione hanno cambiato classe, facendo vedere, alle prime uscite, delle prove interessanti.

Abbiamo, inoltre, avuto il piacere di vedere nuovamente navigare “Digestimola”, lo splendido FJ costruito dal cantiere Galetti nel 1976, di proprietà di Romolo Gessi, a trent’anni dall’ultima regata!

Una considerazione personale: nel ‘76 mi sembrava bellissimo… adesso non posso che confermare il giudizio di allora: è una barca bellissima e di rara eleganza!

Chiude il numero 38 del notiziario un Amarcord dolceamaro in ricordo della famiglia Mejorini, dedicato al nostro Roberto che ci ha prematuramente e improvvisamente lasciati.

Aspettandovi in mare.

Triestina della Vela NOVEMBRE 2014

Egregi Soci, gentili Socie,

Fabio Zlatich fotografato da Max Ceschia.

Notiziario Sociale Trimestrale • N. 38

Fabio Zlatich

in questo numero La nota del Presidente 2 Barche d’epoca - Albo d’oro 3 “Città di Trieste - Per Paolo” 4-5 Trofeo Cral Insiel 6-7 “Frixxx” alla Centomiglia 7 “Finozzi“ - “Alesani” / “Per Due” 8-9 Monotipi 10 Trieste - San Giovanni - Trieste 11 Collaborazione con la SVBG 12-13 Il F.J. di Gessi 14 Match Race U 19 15 News 16-17 Spazio ai giovani 18 Libri 19 Mare & Vino 20 I lettori ci scrivono 21 Nastro giallo 22 L’angolo della cucina 23 Amarcord 24 Triestina della Vela Pontile Istria, 8 - 34123 Trieste Segreteria Tel. 040306327 - Fax 040313257 Bar Ristorante 040305999 www.stv.ts.it - info@stv.ts.it Direttore Responsabile Pino Bollis Tel. e Fax 040415535 - Cell. 3472692972 giuseppe.bollis@gmail.com Autorizzazione del Tribunale di Trieste n. 1059/24.10.02 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abb. Postale 70% - DCB Trieste Fotocomposizione e stampa Luglio Fotocomposizioni - Trieste Questo numero è stato chiuso per la stampa il 5 novembre 2014.

In copertina “Janega” di Nico Trani e Ugo Traversa (foto Alberto Lucchi).

LA CENA SOCIALE DELLA STV è STATA SPOSTATA A SABATO 20 DICEMBRE

ALTURA “Un sogno” di Giorgio Brezich (Foto Lucchi).

classiche o d’epoca sempre magnifiche Ottimi risultati ottenuti dalle imbarcazioni STV alle regate che hanno preceduto la Barcolana.

A

inizio ottobre gli armatori di barche classiche e d’epoca hanno preso parte agli appuntamenti più importanti della stagione: il 17° Raduno “Città di Trieste” nel week end 4-5 ottobre e la Barcolana Classic l’11 ottobre.

Molti gli iscritti battenti guidone STV, ben dodici al raduno “Città di Trieste”, ma soprattutto ottimi i risultati.

Le difficili condizioni nel primo week end (bora con raffiche superiori ai 20 nodi) hanno messo a dura prova le imbarcazioni ma al contempo esaltato le loro caratteristiche marine.

Epoca: 1) “Ciao Pais”, Massimo Fonda.

Passere: 1) “Nirvana”, Dani De Grassi; 2) “Koala”, Andrea Bernardi; 8) “Janega”, Nico Trani; 14) “Nababbo II”, Giulio Stagni.

Veteran Olimpic Boats: 1) “Un sogno”, Giorgio Brezich.

Sciarrelli B: 2) “Shaharazad”, fratelli Barbarossa; 4) “Janega”; 7) “Nababbo II”.

Classici B: 1) “Darling III”, Enrico Pellegrini.

Ben diversa la Barcolana Classic. Il Comitato ha dato la partenza con vento praticamente

assente. Poi l’aria è aumentata fino ai 5/6 nodi, permettendo di portare a termine la regata pur con riduzione del percorso, ma penalizzando le imbarcazioni più pesanti.

Anche in questa occasione si sono registrati molti podi per la STV. Epoca: 1) “Ciao Pais”.

Passere: 1) “Koala”, 2) “Nirvana”, 3) “Nibbio” Piero Barcia, 4) “Janega”.

Passatore: 3) “Mops”, Mauro Antonelli.

Veteran Olimpic Boats: 2) “Un Sogno”.

Sciarrelli B: 2) “Janega”.

Classici A: 10) “Al Nair II”, Gaetano Cielo.

Classici B: 3) “Darling III”.

ALBO D’ORO Per il 2014 l’Albo d’oro della Triestina della Vela è così aggiornato: Campione europeo ORC classe B, L. Bodini.

Campione mondiale ORC classe C, L. Bodini.

Campione italiano assoluto ORC, P. Pinelli.

paolo zlatich sarebbe contento Lo ricordano con affetto in mare 174 concorrenti su 147 derive. I trofei a YCA, Sirena, SVBG e STV.

S

Fotoservizio Max Ceschia.

e dal cielo potesse arrivare un applauso sarebbe sicuramente fragoroso. La regata “Città di Trieste” che ricorda Paolo Zlatich, a quattordici anni dalla scomparsa di un nostro valoroso regatante, continua a richiamare una moltitudine di velisti. L’affetto per Paolo è testimoniato dal gran numero di imbarcazioni viste in mare nelle giornate di sabato 18 e domenica 19 ottobre: ben 147 per un totale di 174 concorrenti.

Alla cerimonia di premiazione il Presidente Zlatich, visibilmente commosso, ha dato il benvenuto ai numerosi ospiti e ha ringraziato quanti hanno partecipato attivamente all’organizzazione della manifestazione, dai Soci ai componenti del Direttivo e naturalmente gli Ufficiali di regata: Roberto Sponza presidente, Nicoletta Dovi, Claudio Norbedo, Davide Favretto, Ferruccio Cavazzon, Michela Benedetti, Rossano Mastrangelo, Lorenzo Savio, Gino Costantini.

La Giuria era composta da Mario Chiandussi presidente, Gino Costantini e Roberto Sponza.

Dopo aver ricordato gli sponsor Adria Marine, Gu,Yachting Sport, Ullman Sails, Utilgraph, Veleria Olimpic Sails, Wave Sailing Point, la famiglia Dipiazza sempre presente, e sua madre, Zlatich ha avuto parole di ringraziamento anche per l’onnipresente fotografo Max Ceschia, per Nicola Matschnig autore del logo “4 Paolo”, per Stefano Longhi elaboratore classifiche e

per i regatanti perché, ha detto, “sono convinto che tutti scendono in campo per onorare la memoria di mio fratello”.

“Abbiamo vissuto - ha concluso Zlatich giorni piuttosto belli. Con un po’ più di vento ci saremmo divertiti ancora di più”.

Le autorità che hanno aderito all’invito della STV: Andrea Dapretto, Assessore ai lavori pubblici e delegato del Sindaco; Antonella Grim, assessore comunale Area Educazione Università e Ricerca; Renato Milazzi Delegato Coni provinciale, Stelio Borri Past Presidente Coni provinciale; Giorgio Brezich Commodoro STV; Sauro Bacherotti Presidente Panathlon Club; Marina Simoni Presidente Comitato XIII Zona; Roberto Dipiazza qui con noi sempre in veste di amico.

Borri ha detto che occasioni come questa sono molto belle in quanto si vede quanto impegno ci mette il circolo a rinverdire gli allori del passato e a richiamare tanti giovani che sono la linfa vitale di questo sport.

Bacherotti, ricordando una recente cerimonia svoltasi a Lussino per onorare la figura di Agostino Straulino, forse il più grande velista italiano di tutti i tempi, ha rivolto ai giovani un augurio di poter seguirne l’esempio.

Parole commoventi quelle pronunciate dalla Simoni: “Io con Paolo, oltre ad aver solcato i campi di regata, ho anche lavorato. Ho lavorato

assieme a lui con i ragazzi. Posso dire che sono stati anni veramente molto belli”.

Milazzi, che ha portato i saluti dell’on. Giorgio Brandolin Presidente del Comitato regionale del Coni, ha fatto i complimenti alla STV per questa regata tanto significativa.

Dipiazza, ricordando con commozione la sorella Luisa scomparsa 13 anni fa (a lei è dedicato uno dei trofei), ha rivolto ai giovani auguri per il loro futuro.

Si è regatato solo sabato 18 ottobre, con Ponente e Maestro sui 4-5 nodi. Due prove con quattro arrivi.

Nessuna prova domenica per mancanza di vento.

I primi tre di categoria e i piazzamenti della STV: 420 - 1) Omari Carlotta - Russo Cirillo Francesca, Sirena. 2) Zerbin Matteo - Maccarone Giulio, SVOC; 3) Omari Matteo Carlo Fedel Cecilia, Sirena; 5) Penso Silvia - Distefano Matilde; 9) Distefano Leonardo - Tosi Samuele; 10) Picciotto Andrea - Borghi Ilaria; 12) Napolitano Diana - Ceballos Valentina.

Contender - 1) Schaffer Fabio, YCA; 2) Scherl Gianni, SVBG. Finn - 1) Savio Andrea, CDVM; 2) Savio Matteo, CDVM; 3) Grigolon Francesco, Ausonia: 4) Catalan Bruno; 5) Giugni Umberto Maria; 6) Costantini Manuel.

F.J. - 1) Gessi Romolo - Gessi Beatrice, STV. Laser 4.7 - 1) Cocco Pietro, SVBG; 2) Borghi Federico, STV; 3) Michelini Irene, STV. Optimist Cadetti - 1) Antoniazzi Massimiliano,YCA; 2) Pagnini Anna,YCA; 3) Coslovich Luca, Pietas Julia; 15) Bison Giorgia; 17) Blin Mael; 22) Vicig Christian; 42) Steffè Gabriele.

Optimist juniores - 1) Del Re Lorenzo, STV; 2) Menis Matthias, SVBG; 3) Padoan Stefania, YCA; 9) Martinolli Alessandro; 20) Predonzani Samuele.

Star - 1) Paoletti Diego - Bassi Dean, SVBG; 2) Planine Maurizio - Planine Daniel, Pietas Julia; 3) Pipan Michele - Bommarco Giampaolo, STV. Snipe - 1) Rochelli Fabio - Semec Daniela, SVBG; 2) Longhi Stefano - Gianolla Alessandra, STV; 3) Penso Marco - Perini Annarosa, STV; 4) Irredento Sergio - Senni Marina, STV; 8) Sciancalepore Felice - De Reya Luca/Apollonio Chiara, STV. I trofei sono stati così assegnati - “Per Paolo”, challenge perpetuo al primo in generale: Massimiliano Antoniazzi; “Luisa Dipiazza”, challenge perpetuo al primo equipaggio femminile in classifica generale: Carlotta Omari e Francesca Russo Cirillo; “Elio Russo”, al primo classificato STV: Federico Borghi; “Città di Trieste”, challenge perpetuo al circolo primo classificato: SVBG Sabato sera, alla fine della prima giornata in mare, si è tenuta in sede una lotteria per i ragazzi con premi messi a disposizione dagli sponsor e dalla STV.

Da sinistra a destra e dall’alto in basso: Stefano Borghi col Commodoro Brezich; Massimiliano Antoniazzi accanto al Presidente Fabio Zlatich; Carlotta Omari e Francesca Russo Cirillo con Roberto Dipiazza; la squadra della SVBG.

ALTURA

l’arcobaleno dei miracoli In 202 al Trofeo Insiel nonostante le avverse previsioni meteo. Vento dai 6 nodi in giù.

I

l tempo piovoso dei giorni precedenti non autorizzava ottimistiche previsioni, invece si sono allineate alla partenza ben 202 barche.

Un numero ragguardevole che ha entusiasmato gli organizzatori. Chiamatelo pure miracolo, incorniciato dallo splendido arcobaleno che ha accolto i concorrenti sul campo di regata salutando le ultime gocce di pioggia.

Miracolosamente si è avuta anche un po’ di aria dai sei nodi in giù, dal quarto quadrante, accontentando quasi tutti. Nel dopo regata parecchi, quelli che stavano per arrivare dopo il tempo massimo, hanno mugugnato osservando che il Comitato avrebbe potuto ridurre il percorso.

Non si è potuto lamentare il nostro Michele Teghini, giunto al traguardo col suo “Horus” a

cinque secondi dal salpamento delle boe. “Il nostro obiettivo - aveva detto il Presidente Zlatich alla conferenza stampa tenuta il 3 settembre da Roberto Ragogna - è di poter organizzare una giornata di vela che possa soddisfare le aspettative di tutti”.

Non più obbligati come in passato a dover osservare alcuni le norme di regata, altri le Nipam, tutti hanno regatato tranquillamente con il regolamento di regata, i “senza limiti” su un più tecnico percorso a bastone, le vele bianche a triangolo. In complesso una bella manifestazione.

Ha presieduto il Comitato Paolo Crozzoli, coadiuvato da Michela Benedetti, Adriano Suban, Susi Chivilò, Claudio Norbedo, Ferruccio Cavazzon.

ALTURA Le classifiche sono sul sito web del trofeo Cral Insiel. Qua diciamo solamente che tra i senza limiti ha vinto “Sayonara” di Roberto Bertocchi. Fra le vele bianche il primo posto è andato a “Vipera” di Michele Spangaro che ha preceduto “Thalia” del nostro Gaetano Romanò e “Ypsilon” di Stefano Busechian pure STV. “Pioniere” di Marco Penso ha trionfato tra le vele bianche per barche d’epoca, mentre tra gli

scafi d’epoca in vetroresina l’ha spuntata “Lola” di Stefano Michelazzi.

Essendo la nostra pur ampia sede inadeguata a ospitare la prevista marea di concorrenti (nel 2013 si erano viste circa 500 persone!), la cerimonia di premiazione si è tenuta alla Stazione marittima, gentilmente messa a disposizione da Trieste Terminal Passeggeri per interessamento del nostro socio Franco Napp.

centomiglia del garda a “frixxx” bastano 15 ore Adriano Condello ci racconta l’entusiasmante regata.

I

l nostro Adriano Condello sta vivendo momenti entusiasmanti. Dopo aver conquistato un bellissimo secondo posto alla Centomiglia del Garda col suo “Frixxx”, ha trionfato (ed è questa la terza volta) anche alla Barcolana 2014 in categoria 9.

Adriano ci parla oggi della Centomiglia, massacrante regata corsa assieme a Diego Paoletti e a Marco Spangaro (entrambi SVBG). Com’è logico che sia, è entusiasta della sua barca, e comincia parlando propria di essa.

“Si tratta di uno Share, progettista Paolo Bua, costruita da me assieme ad Antonio Scarpa e varata nel 2012. E’ un 6 metri e 40, a spigolo.

“Siamo partiti il 6 agosto alle 8.30 da Gargnano con un Peler sui 10-15 nodi. Fino alla boa di Malcesine è stata tutta bolina, poi ritornando verso Gargnano il vento è calato progressivamente, fino alla bonaccia.

“Piuttosto dura, quasi un’agonia, la discesa verso Desenzano, in quanto il famoso vento gardesano Ora ha dato forfait. Nel raggio di un miglio abbiamo incontrato strane arie provenienti da direzioni diverse, ma, avendo scelto la parte destra del lago, che ha pagato, siamo andati sempre in ricupero... non abbastanza però da riuscire a battere un Open 750 che si era preso un

bel vantaggio a Gargnano quando il vento era diminuito.

“Siamo arrivati alle 23.30, precedendo di 30 minuti il terzo arrivato (un metro più lungo di noi).

“Logicamente siamo molto contenti dell’esperienza. Sul Garda ritorneremo il prossimo anno, per il Trofeo Gorla e la Centomiglia”.

Bravo Adriano, aspettiamo tue notizie.

“Frixxx” fotografato da Marco Vascotto.

VELE D’AGOSTO

“finozzi” - “alesani” e circuito per due Ventunesima edizione dei nostri tradizionali trofei.

In gara IRC, ORC, monotipi e vele bianche.

Fotoservizio Max Ceschia.

C’

è stata ampia partecipazione a metà settembre alla ventunesima edizione dei trofei “Finozzi” - “Alesani” e all’ultima tappa del Circuito “Per due” giunto alla terza edizione e alla cui organizzazione dal 2012 partecipa anche la STV. In gara IRC, ORC, monotipi, vele bianche, con tre partenze separate, di cui la prima annullata giustamente per salto di vento. L’intelligenza era stata ammainata all’arrivo di un ponentino sui 6-8 nodi, piuttosto incostante.

Nel salutare gli ospiti intervenuti numerosi alla premiazione sulla terrazza della STV, il Presidente Zlatich ha ricordato le figure di Plinio Alesani, avvocato, grande animatore della vita sociale, armatore di uno splendido Arpege sul quale nel 1978 egli, a 13 anni, ha potuto fare la sua prima Barcolana, e di Mario Finozzi, grande

direttore sportivo, indimenticato e indimenticabile organizzatore dei primi storici trofei come la “Barbanera” e l’“Olandese volante”, regate internazionali che si svolgevano nella baia di Sistiana non ancora banchinata.

Zlatich ha rivolto un ringraziamento agli Ufficiali di gara e i collaboratori che hanno assicurato l’ottimo svolgimento della regata, nonché ad Alessandro Finozzi, figlio di Mario, autore del logo riportato sulle targhe (ben 34).

Comitato di regata e proteste: presidente Fabio Bassan, con Paolo Benigni, Paolino Mancuso, Ferruccio Cavazzon, Alberto De Caro e Luigi Gaudino.

Primo sul traguardo è arrivato “Sayonara” di Roberto Bertocchi (CDVM), davanti a “Megaenergije” (Zvan Uros, Maribor) e a “Oniak 9400” (Alex Peresson, Ausonia Grado).

ALTURA

Queste le posizioni delle barche STV. Overall: 10) “Ypsilon” (Busechian), 16) “Fra Diavolo”, Giugni), 17) “Testarda” (Coretti), 20) “Frixxx” (Condello), 36) “Tainà” (Levantini), 39) “Aries” (Cosenzi).

Open Overall: 4) “Stregonia” (Sambo, STV), 6) “Pioniere” (Penso), 10) “Asterope II (Cibibin), 20) “Koala” (Bernardi), 27) “Kimezuka” (Godini), 30) “Birba2” (Mosco), 33) “Shaharazad” (Fiorito).

Zero: 3) “Zeroincondotta” (Irredento), 4) “Km0” (Matschnig).

Open Crociera: Charlie: 4) “Shaharazad” . Delta: 2) “Asterope II”, 6) “Birba2”. Echo: 1) “Pioniere”, 3) “Kimezuka”. Golf: 1) “Koala”.

Open “Finozzi” - “Alesani” - Alfa: 2) “Ypsilon”. Charlie: 4) “Tainà”, 5) “Aries”. Delta: 2) “Fra’ Diavolo”. Echo: 3) “Testarda”. Hotel: 1) “Frixxx”.

Vele bianche - Alfa: 1) “Thalia” (Romanò).

Bravo: 1) “Simun Cinque” (Longhi). Charlie: 1) “White Flint” (Ulcigrai). Delta: 1) “Seconda Luna” (Trani), 2) “Sagitta” (Rinaudo), 3) “Principessa di Zara” (Zavaldi).

I premiati al Circuito Per Due: Crociera - Bravo, “Giochi di vento” (Malossi, YCA). Charlie, “Sciuscià” (Tomaz, Cupa).

Delta,“Bilbao New” (Depase, SNL). Echo,“Pioniere” (Penso, STV). Foxtrot, “Zogatolo” (Favretto, CDVM). Golf, “Koala” (Bernardi, STV).

Regata - Alfa, “J One Milligor”. Delta, “Andersen” (Simeoni, Sistiana 89). Foxtrot, “Esco

Matto”. Golf, “Italienne”.

Ufo: “Alien” (Jenko, SVBG).

IRC: “Stregonia”.

Gli altri premi. IRC - 1) “Jack Sparrow”, 2) “2R nel vento”, 3) Lady Day). Open - 1) “Sayonara”, 2) “Megaenergije”, 3) Lady Day”.

Ufo - 1) “Cattivik”. Zero - 1) “Diablo”.

Libera primi classificati di categoria Libera: Zero, “Wops”. Alfa, “Megaenergije”.

Bravo, “Sayonara”. Charlie, “Columbia”. Delta, “Infosistemi”. Echo, “Oniak 9400”. Foxtrot, “Tiburon”. Golf, “Odalisca”. Hotel, “Frixxx”.

Vele bianche: Alfa, “Thalia”. Bravo, “Simun Cinque”. Charlie, “White Flint”. Delta, “Seconda Luna”. Foxtrot, “Polvere di stelle”.

ALTURA

ZERO E METEOR con BORA sostenuta Tre prove. Parecchi i ritiri a causa di avarie.

Bene Momic (secondo) e Irredento (quarto).

Momic con Faggiani alla premiazione (Foto Orciuolo).

U

ndici Zero e otto Meteor sono stati i protagonisti di una difficile regata organizzata sabato 4 ottobre dalla Triestina della Vela. In presenza di bora sostenuta, che non ha mai mollato, il Comitato ha potuto fare svolgere tutte e tre le previste prove su un

percorso a bastone. Ma gli equipaggi dei monotipi hanno avuto vita dura e parecchi si sono dovuti ritirare per avarie varie.

Fra i Meteor, il nostro Nevio Momic si è classificato secondo, grazie a tre secondi posti, alle spalle di Mauro Brescagin (Conegliano A.S) e davanti a Giulio Luciani (Nautica Grignano).

In classe Zero il più bel risultato per la STV l’ha colto Francesco Irredento, quarto classificato alle spalle di Stefano Campanacci (LNI Trieste), Giulio Fornasaro (YCA) e Mauro Bailo (LNI Trieste).

Circa le difficoltà incontrate in mare dagli iscritti le sigle la dicono tutta. Meteor - Due dnc per Giulio Trani (SVBG); un dns e due dnc per Stefano Nursi (SVBG);tre dnc ciascuno per Giorgio Raimundo (SVBG) e Fabrizio Nadalin (Laguna). Zero – Un dnf per Andrea Pecile (Marina San Giusto); un dnf e un dnc per Fabio Zlaltich (STV); un dnf e due dnc ciascuno Francesco Faggiani (STV), Fabio Rochelli (SVBG) e Davide Sirotich (STV).

IL TROFEO BERNETTI VISTO DA IRREDENTO Domenica 5 ottobre è stata una giornata indimenticabile per i tanti velisti che hanno preso parte al Trofeo Bernetti per IRC, ORC e Open. Una giornata contraddistinta da bora forte alla partenza.

Come ogni anno, il nostro circolo ha collaborato con uomini e mezzi alle operazioni di partenza della regata organizzata dalla Pietas Julia.

Vediamo come l’ha vissuta un nostro socio.

Un lasco come quello della domenica della Bernetti non lo avevo mai fatto. La nostra barca è piccola (uno Zero), ma con quelle condizioni in quell’andatura era tutta una planata.

Non si poteva commettere nessun errore pena una straorza, i nostri avversari che straorzavano rimanevano coricati sull’acqua per un’eternità con il gennaker che sventolava impazzito. Ma tutto è andato bene e siamo arrivati alla prima boa con attorno le barche più grandi. Il resto

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era una bella regata con vento, ma il primo tratto...

Ci siamo sentiti bene, ci siamo sentiti capaci di gestire la nostra barca con vento forte, il risultato è stato buono (siamo arrivati secondi) ma la navigazione adrenalina è stata indimenticabile.

Sergio Irredento Fra i Soci STV premiati: “Testarda”, Coretti (2.a in C Echo); “Tainà”, Levantini (1.a in C Charlie); “Zeroincondotta”, Irredento (3.a in R Hotel).

Poi, da Open C Alfa a Open R Zero: 20) “Ypsilon”, Busechian (3.o R Alfa); “Thalia”, Romanò (5.o R Alfa, ); 91) “Babajaga”, Possega (13.o C Bravo); 101) “Birba2”, Mosco (14.o X Delta).

ALTURA

sulla rotta delle vacanze La “lunga” Trieste-S. Giovanni in Pelago-Trieste nel racconto nostalgico di un regatante fedele.

La Trieste-San Giovanni in Pelago–Trieste è la regata lunga per antonomasia del nostro mare, organizzata dall’YCA, giunta quest’anno alla 53 esima edizione.

Ricordo molte edizioni diventate mitiche cui ho pertecipato o di cui ho anche solo sentito parlare. Edizioni con tanta di quella bora da permettere a pochi di arrivare, con recuperi di naufraghi, con naufragi e barche in secca e con innumerevoli altre storie.

Ma a rendere speciale la regata è forse il suo percorso che ricalca la strada delle vacanze lungo coste cui siamo affettivamente legati.

Solo nominare e verificare l’esistenza di luoghi modesti e insignificanti sulla carta, ma con nomi bellissimi, come l’isolotto Altese o la secca dei Marmi, è cosa che ogni volta mi stupisce e mi emoziona.

Ogni anno mi riprometto di non partecipare più l’anno successivo per ovvie questioni di fatica, di sonno, di mal di mare o di piazzamenti deludenti. Quest’anno è stato come tutti gli anni. Mi è stata carpita la conferma di partecipazione in un attimo di romanticismo del quale mi sono poi pentito, a momenti alterni, fino alla partenza.

Le previsioni atmosferiche portavano a trovare una scusa qualsiasi per non partecipare: bonaccia e pioggia. Si parte nel bacino davanti a piazza dell’Unità, pochissimo vento. Fino a Pirano è un partire e fermarsi. Poi il vento rinforza appena per abbandonarci nuovamente a Salvore.

Piano piano il vento riprende e le barche cominciano a correre. Passiamo la seconda parte della nottata e la mattina a bolinare lungo l’Istria con lo scirocco a quasi 20 nodi e pioggia, a tratti torrenziale, per quasi undici ore.

Tra Orsera e Leme, incominciamo ad incrociare i primi che tornano verso Trieste galoppando sotto spi o gennaker con 20 nodi in poppa. Come sempre, abbiamo perso di vista le barche della nostra categoria e non

sappiamo come siamo posizionati in regata.

L’incrocio delle prime barche che ritornano è sempre il momento della verità e sotto la pioggia ci sforziamo di identificare quelli che ritornano.

Gli ultimi bordi per avvicinarci a San Giovanni sono serrati. L’arrivo al faro è bellissimo: vento a quindici nodi, la pioggia che scema e fa posto ai primi timidi raggi di sole, le barche davanti a noi che volano sotto spi.

Giriamo larghi, memori di tutti i racconti di scogli toccati, e alziamo anche noi lo spi. Il sole ha ormai vinto sulla pioggia. Incominciamo a spogliarci per asciugare i vestiti bagnati e a rifocillarci. Purtroppo il vento continua a calare e, in breve, ci restano il sole e solo sei nodi di vento.

Le distanze rispetto a chi ha girato prima di noi non saranno più colmate. Inseguiamo in una lunga impoppata lungo l’Istria nel poco vento con solo una strambata a Salvore per puntare verso Trieste. Nel vallone di Capodistria il sole tramonta e il vento ci abbandona.

Dovremo aspettare la brezza notturna per risalire. Occorre molta pazienza per avvicinarsi al traguardo.

Cominciamo a sentire via radio i messaggi di chi, troppo indietro, si ritira perché non arriverebbe entro il tempo limite. Finalmente arriviamo, marcati e marcando altri concorrenti, stanchi, stufi e soddisfatti.

E’ passata un’altra edizione della San Giovanni, non una delle più fortunate. Resta sempre la soddisfazione di aver partecipato e di averla portata a termine. Abbiamo navigato per più di 24 ore lontano di nostri soliti impegni: questo è già molto.

Il prossimo anno? Come ogni anno ho deciso che non farò più questa regata, troppo tempo buttato via, ma già so che, ai primi del prossimo settembre, volentieri accetterò il solito imbarco.

J.C.

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COLLABOAZIONE

in area BARCOLANA INTENSE GIORNATE DEL “VELA 1923” Este 24 al largo di Punta Sottile.

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uest’anno la Triestina della Vela ha prestato collaborazione con uomini e mezzi alla Società Velica di Barcola e Grignano nella gestione di avvenimenti collaterali alla Barcolana e nella giornata di domenica 12 ottobre che ha visto iscritte ben 1878 imbarcazioni.

Venerdì 10 il “Vela 1923” al comando di Ferruccio Cavazzon è stato impegnato prima al largo di Punta Sottile nella gestione di due prove del Challenge Medot - avvenimento presentato alla STV giovedì 9 ottobre - con in gara su Este 24 i vincitori di categoria della Barcolana 2013 e poi anche in serata nel Bacino di San Giusto prospiciente piazza dell’Unità per la terza prova conclusiva del Medot e per una regata delle mini 2.4.

La sede della Triestina della Vela si prestava infatti in modo ottimale a dare ospitalita alle minuscole imbarcazioni sia per il facile accesso dalle Rive sia per la disponibilità in soletta di una gruetta che abbiamo ricevuto in dono a suo tempo dalla Fondazione Cassa di Risparmio.

COLLABOAZIONE

BARCOLANA

Un momento della regata delle 2.4 (Foto Gubertini).

Nella giornata della Barcolana il “Vela 1923” ha raggiunto di bonora lo specchio acqueo sotto il Faro della Vittoria per controllare dapprima che le imbarcazioni al “via” non avessero esposti l’ancora o il fuoribordo e quindi che non ci fossero barche oltre la linea di partenza.

Allo start, il “Vela 923” si è diretto a tutta velocità verso Punta Sottile con il compito di controllare eventuali salti della prima boa e di prendere gli arrivi nell’ipotesi di un accorciamento del percorso alla seconda boa.

Invece, come sappiamo, data la scarsità di vento il CdR ha deciso di accorciare il percorso già alla prima boa e quindi il “Vela 1923” ha collaborato con le unità di Capitaneria di Porto, Polizia, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco per tenere distanti dall’area di arrivo le numerose imbarcazioni di spettatori e gli stessi concorrenti una volta che concluso il percorso giravano la boa con il rischio di ostacolare la visuale agli Ufficiali di regata che da un motoscafo controllavano gli arrivi assieme ai colleghi imbarcati sul rimorchiatore “Pegasus II”.

L’arrivo di “Esimit” a Punta Sottile.

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REVISIONE

tornato a nuova vita il f. j. di Romolo gessi “Digestimola”, restaurato da Massimo Fonda, accolto con ammirazione da tanti regatanti.

Romolo Gessi col suo “Digestimola”.

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a guarda chi si rivede: “Digestimola” è tornato a navigare! Qui si parla del Flying Junior 3376, costruito dal Cantiere Galetti a Peschiera del Garda nel 1976.

Il suo primo proprietario, Furio Gelletti, lo armò con grande cura, utilizzando i migliori materiali disponibili allora sul mercato. La barca, da sempre ammirata per la sua eleganza costruttiva, prese parte a diverse regate, con Gelletti al timone e Lorenzo Patti a prua (o, in qualche occasione, con Anzellotti come prodiere) gareggiando con il guidone dello Yacht Club Adriaco e dimostrandosi subito molto competitiva.

Nel 1978 Gelletti, deciso a cambiare classe, mise la barca in vendita e il “Digestimola” venne acquistato da Romolo Gessi, passando a gareggiare per la Società Triestina della Vela.

In equipaggio con il prodiere Massimo Flaminio, Gessi colse diversi successi con il FJ 3376, piazzandosi nei primi dieci ai campionati italiani del 1979 (4°) e del 1980 (8°).

Il 1981 segnò un anno di svolta per la barca: Gessi affrontò la nuova stagione in equipaggio con il prodiere Alessandro Bisso. L’intesa a bordo era perfetta e il “Digestimola” vinse il campionato italiano, svoltosi a Sistiana, con vento medio leggero. Nell’anno seguente, il 1982, la coppia Gessi-Bisso dominò ancora la scena, conquistando il titolo italiano per la seconda volta con il FJ 3376 (con quattro primi e un secondo di giornata) a Talamone, con vento forte, vincendo il Flying Junior d’oro a Peschiera del Garda e piazzandosi al quarto posto al Campionato europeo, svoltosi a Travemünde.

Nel 1983, durate lo svolgimento del Campionato del mondo, l’imbarcazione disalberò.

Dopo le riparazioni, effettuate dal cantiere Galetti, la barca rimase inattiva per un lungo periodo, a causa dei nuovi e sempre più frequenti impegni artistici di Romolo Gessi, come direttore d’orchestra.

Dopo una trentina d’anni, il Flying Junior è tornato a navigare, grazie anche al prezioso lavoro di revisione affidato da Romolo Gessi alle cure di Massimo Fonda.

Al Trofeo “4 Paolo”, al quale il “Digestimola” ha partecipato recentemente, la barca è stata accolta con grande ammirazione e affetto da parte di molti regatanti, che ben ricordavano l’emozione di veleggiare sul Flying Junior, quando questa era una delle classi più diffuse e apprezzate del nostro Golfo.

Una sensazione che non si dimentica e che forse potrà portare a un nuovo interesse, anche nella nostra zona, verso questo magnifico tipo di imbarcazione.

DERIVE

match race U-19 a marina di ravenna

Samuele in azione agli Italiani Match Race a Marina di Ravenna.

Il Campionato nazionale prima importante esperienza per Leonardo Distefano e Samuele Tosi.

I

l Campionato nazionale Match Race U19 di Grado 3, in programma dal 12 al 14 settembre, ha accolto gli skipper selezionati dalla Federazione Italiana Vela in corsa per il titolo tricolore U-19. Ogni equipaggio era formato da cinque persone.

Dopo le prove in mare del giovedi, al venerdi sono entrate nel vivo le regate con la disputa del primo round robin, al termine del quale il vincitore ha scelto l’avversario da affrontare per le semifinali.

Dieci i timonieri italiani che hanno staccato il pass per le sfide tricolori al termine dell’affollato raduno nazionale di Scarlino – condotto dai tecnici federali sotto la supervisione del giudice internazionale Luciano Giacomi – e che hanno disputato i duelli uno contro uno a bordo dei Tom 28 Max, monotipo firmato dal progettista ravennate Giovanni Ceccarelli con la consulenza dei migliori specialisti della disciplina.

Il nuovo modello, che porta la sigla Max, si differenzia per il bulbo più pesante rispetto al

primo prototipo, realizzato per il Trofeo Trombini. La barca è una delle più apprezzate per il Match Race pure negli Stati Uniti, dove è stata scelta anche quest’anno per la tappa di Chicago dell’Alpari Match World Racing Tour.

Vittoria sul filo di lana per Francesco Palazzo (CV Ondabuena) e il suo equipaggio al termine di una finale davvero molto combattuta contro Matteo Pincherle (CC Aniene). Il team dello skipper tarantino l’ha spuntata con un 2-1 contro l’avversario, conquistando il titolo tricolore U-19 e l’ammissione all’assoluto di Gaeta.

I nostri Leonardo Distefano e Samuele Tosi facevano parte dell’equipaggio triestino al comando di Elia Cunjal.

Con tre vittorie all’attivo, ma potevano essere di più, complice qualche decisione arbitrale, va in archivio un altro bel math race di Grado 3 per questo giovane equipaggio che, alla sua prima importante esperienza, ha dimostrato di avere tutte le doti necessarie per poter migliorare in fretta.

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NEWS NEWS NEWS mercatino in soletta I ragazzi crescono, mute, stivaletti e spray top diventano piccoli e inservibili, poco usati o magari ancora da usare... Nel frattempo nuovi ragazzi si avvicinano alla vela con stesse esigenze per i genitori di comprare costosi capi di abbigliamento tecnico.

Perché, finché si può, non scambiarci questi capi tecnici? È nata così l’idea di organizzare periodicamente il mercatino delle cose usate.

Due volte l’anno i genitori e i ragazzi si incontrano in soletta per scambi a modico prezzo.

L’11 ottobre si è svolta la seconda edizione, con buona partecipazione dei ragazzi della squadra di Optimist, Laser e 420. È anche un momento prezioso per i genitori dei nuovi arrivati per ricevere informazioni pratiche su cosa è utile comprare per i propri ragazzi.

Riconoscimento a MD Arredamenti

panatleti da pordenone La Triestina della Vela ha ospitato il Panathlon di Pordenone in visita a Trieste in occasione del centenario della nascita di Straulino. Niki Orciuolo ha tenuto una breve conferenza sul grande velista e ha poi accompagnato gli ospiti alla visita della mostra allestita nella sede dello YCA.

c’È anche benjamin in casa dekleva

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Un doveroso riconoscimento (foto di Franco Pace) ha assegnato la Triestina della Vela a MD Arredamenti presente in tutte le cinque edizioni di Sailing For Children.

Il Direttivo è al lavoro per conferire altri riconoscimenti ai fedeli sostenitori della manifestazione.

Grande festa in casa del nostro allenatore Sandi Dekleva per la nascita del secondogenito Benjamin, che il 23 ottobre è venuto a far compagnia alla sorellina Izabela. Felicitazioni a Sandi e alla sua compagna Martina.

NEWS NEWS NEWS “baron banfield” per... pionieri

Foto ricordo del Trofeo “Baron Banfield”, appuntamento per velisti ultrassessantenni organizzato dall’Adriaco. Qui vediamo quelli del “Pioniere” di Marco Penso classificatosi al primo posto fra le barche sotto gli 8 metri al galleggiamento, con un’età media di 65 anni. Con Penso sono Sergio Riccobon, la moglie di Marco Annarosa, Giorgio Brezich (timoniere) e Piero Barcia.

Nella stessa categoria secondo posto per il “Finalmente due” di Egidio Vodiska (media 77 anni). DNF “Bateau d’Ivre” di Fulvia Di Stefano.

Sopra gli 8 metri secondo anche il “Fra’ Diavolo” di Umberto Maria Giugni (media 74 anni). Settimo Fabio Apollonio su “Jo Laury Due” (media 68 anni).

Il “Baron Banfield” è un impegno sportivo ma specialmente sociale che si rinnova da lungo tempo. Peccato che il numero delle barche partecipanti si vada riducendo. La Baronessa de Banfield, i suoi collaboratori e lo YCA cercheranno di apportare delle modifiche alla formula in modo da attrarre un maggior numero di equipaggi. Non dovrebbe essere troppo difficile, visto che il tempo passa e l’età degli uomini e delle barche conseguentemente aumenta.

Partecipare, specialmente in questo caso, è più importante che vincere. La STV contribuisce al successo della manifestazione partecipando

con un bel numero di barche che si sono sempre fatte valere vincendo spesso il primo posto.

La strada è stata segnata fin dalle origini dai successi di “Circe” di Laboranti, “Lola” dei Michelazzi e tanti altri. Anche nel 2014 si è ripetuta questa lodevole tradizione.

laseristi in primo piano In provincia di Venezia si è tenuta l’ultima tappa del Campionato zonale Laser. La flotta della STV era ben nutrita, con sette ragazzi della squadra giovanile e quattro membri dei “Salty Dogs” capitanati dal socio Pietro Riavez.

Complimenti ad Alessandro Fulvio e a Federico Borghi che hanno concluso al primo e al secondo posto, rispettivamente in categoria Radial e 4.7.

Alessandro Fulvio è un veterano della nostra squadra e da tempo sta affinando i suoi risultati in categoria Radial.

Federico invece è un “nuovo acquisto” dalla classe Optimist, infatti insieme ad Irene Michelini è solo da agosto che regata in Laser 4.7, ma già promette bene.

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GIOVANI

QUANTE EMOZIONI IN MARE!

Le impressioni di tre promettenti atleti

Il passaggio di categoria da una classe all’altra, su banche più grandi e più veloci, emoziona i giovani atleti e li spronta a impegnarsi sempre di più nello sport della vela, uno dei più belli che esistano. Leggiamo oggi le impressioni di tre ragazzi sui quali abbiano grandi speranze.

Diana Napolitano Il mio cambio di classe è avvenuto per una strana coincidenza. Mia madre ha dato un passaggio ad un suo collega Udr, Gabriele, mio attuale allenatore, e parlando del più e del meno è venuto fuori che io stavo smettendo Optimist; guarda caso c’era proprio una ragazza che cercava un timoniere e... dettofatto, nel giro di un paio di giorni ho iniziato ad allenarmi con la squadra dei 420. Di là ad un mese è capitata l’occasione di prendere una barca usata e i nostri genitori l’hanno colta al volo.

Il 420 è una barca molto più complicata rispetto a un Optimist: infatti non sono più da sola e pertanto non posso nemmeno ragionare da sola; inoltre è cambiata completamente la struttura con tutte le sue vele, quindi il modo di armarla, disarmarla e di portarla: qualsiasi manovra dobbiamo farla all’unisono. È una barca che mi piace e con cui vorrei raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissate io e la mia prodiera. Certo, ho già visto che lei punta più in alto di me, ma anche questa è una sfida nuova e interessante.

Laser in regata (foto Ceschia).

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Valentina Ceballos Anche se è da poco che sono entrata nella squadra 420, posso dire che mi è servito molto: nell’ambito sportivo, sociale e culturale.

Sportivo perché ho appreso come comportarmi in una squadra, con i compagni e quanto bisogna prepararsi per avere dei buoni risultati.

Sociale perché ho conosciuto tantissime persone, simpatiche e altre non tanto, però siamo in una società dove tutti dobbiamo rispettarci.

E per ultimo ma non meno importante: l’ambito culturale, ma perché? Mi sono trasferita quasi un anno fa dalla Spagna e dell’Italia e della lingua non sapevo niente, e grazie ai compagni, allenatori e altri soci ho imparato molto più velocemente la lingua e ovviamente il linguaggio in barca.

Mi piacerebbe ringraziare gli allenatori che hanno fatto un ottimo lavoro formando nuovi equipaggi, allenandoci e sopportandoci.

Federico Borghi La prima impressione sul Laser è stata positiva dato che mi emoziona veleggiare su una barca veloce e che non sia piccola come l’Optimist.

Spero che la squadra laser cresca e porti soddisfazioni agli allenatori e alla STV.

CULTURA

se il nostromo è uno Stradivari “La musica del mare” di Roberto Soldatini, direttore d’orchestra che ha deciso di mollare gli ormeggi.

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lla presenza di numerosi soci e simpatizzanti è stato presentato in sede, da Niki Orciuolo, il libro “La musica del mare” (Ed. Nutrimenti) del velista ma anche direttore d’orchestra, compositore e violoncellista Roberto Soldatini, gradito ospite alla Triestina della Vela dove per alcuni giorni ha ormeggiato il suo Moody 44 “Denecia” che da un po’ di tempo ha assunto il ruolo di imbarcazione-casa e con cui per almeno sei mesi all’anno percorre in lungo e in largo il Mediterraneo fermandosi spesso in luoghi solitari e incontaminati e in piccole isole dimenticate dove la rumorosa e invadente civiltà non è riuscita ancora a coprire “la musica del mare”.

Graditissima dai presenti l’esibizione musicale con il suo prezioso violoncello Stradivari, fedele compagno di bordo nelle lunghe navigazioni in solitario.

vele da leggenda sui banchi di terranova Giulio Stagni presenta il suo libro sugli Schooner.

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rganizzato da Niki Orciuolo con la preziosa collaborazione tecnica di Gabriella Cibibin, ha avuto luogo l’evento di novembre: “Schooner, pesca e competizione, viaggio alle dure origini della vela sportiva americana”. L’autore del libro Giulio Stagni, recente socio della STV, ha proiettato alcuni degli originali disegni da lui creati commentandoli con grande competenza ed entusiasmo e trasportando i numerosi presenti in un mondo lontano lungo le coste del New England e i pescosissimi banchi di Terranova.

I disegni, con tratti efficaci ed essenziali, hanno mostrato la dura vita dei pescatori e l’audacia dei coraggiosi e leggendari capitani degli schooner sempre condotti con orgoglio e sprezzo totale del pericolo in un oceano quasi sempre terribile e imprevedibile.

Giulio Stagni ha poi, sempre con l’ausilio dei suoi piacevoli disegni, raccontato ai presenti l’evoluzione di quelle tipiche barche che da robusti pescherecci si sono via via trasformate in veloci velieri protagonisti della nascente vela sportiva e competitiva.

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MARE & VINO

a causa della bora solamente assaggi Ancora una volta traditi dal vento: raffiche a oltre 30 nodi - Vittorioso “Sorcetto” davanti a “Wops”.

Cristina Orlando festeggiata dal suo equipaggio e da amici; l’assaggiatore Alberto Piasentier è il primo a destra.

Accanto e sotto altri momenti della manifestazione (Foto Ceschia).

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ncora una volta traditi dal vento. Le raffiche di bora a oltre 30 nodi hanno consigliato il Comitato ad annullare la prova sulle onde della “Mare & Vino”. A dire la verità si sperava che con la marea in calo sarebbe diminuito anche il vento, ma non è stato così.

Intelligenza a terra, un motoscafo è uscito per controllare “sul campo” com’era la situazione e al suo ritorno, alle 13,45, la decisione: “faremo solo gli assaggi”.

Già in precedenza alcune imbarcazioni avevano avvisato via radio che si ritiravano.

Così, skipper e assaggiatori si sono ritrovati alla STV nel pomeriggio per la “prova del bicchiere”. Un assaggiatore designato all’atto dell’iscrizione doveva degustare cinque diversi vini fra quelli indicati su un modulo. Un minuto e 15 secondi il tempo a disposizione per tutti gli assaggi.

Quattro assaggiatori su 43 concorrenti hanno individuato tutti e cinque i vini, per cui è stato necessario ricorrere a uno spareggio con un altro giro di degustazioni, dove bastava individuare almeno due vini. Due assaggiatori (Carlo Mosco e Maurio Sambo) non ne hanno indovinato alcuno, due ne hanno identificato uno. Per la classifica è stato quindi determinante il tempo impiegato nell’assaggio dagli altri due.

Alberto Piasentier ci ha messo 9 secondi e 28, portando alla vittoria il “Sorcetto” di Cristina Orlando; secondo il “Wops” di Bruno Spangaro il cui esperto Vinicio Cabrelli ha impiegato 13 secondi e 49.

Con la STV hanno collaborato gli sponsor Toros, Sfreddo Salumificio e Zazzeron Supermercati per i vini delle aziende Scubla, Subida di Monte e Sancin.

Alla prossima.

LA POSTA

marinaresca: proteste e auspici Giulio Trani trovatosi suo malgrado “legato“ alla banchina invoca: “Non imbrogliate!”

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ono Giulio Trani, vostro consocio e atleta. Quest’anno durante la Marinaresca, issando l’ancora è venuta su anche l’ancora dell’imbarcazione che mi era a fianco.

Sono cose che succedono quando siamo tutti ancorati a pochi metri l’uno dall’altro, ma a causa del comportamento antisportivo del nostro vicino di partenza (che si è ancorato dopo di noi), che aveva legato al molo l’altra estremità dell’ancora pianificando di recuperarla successivamente, la mia barca si è ritrovata improvvisamente… legata al molo.

C’era pochissimo vento e la barca pesa solo 2 tonnellate per cui non c’è stato vero pericolo, ma sappiamo tutti quanto sia “spiacevole” ritrovarsi con la barca in abbrivo e

una cima improvvisamente bloccata. Non faccio qui il nome del mio vicino, lo scopo non è questo.

Vorrei porgere un invito ai nostri consoci e ai vicini del YCA che ogni anno partecipano a questa manifestazione (che io faccio ancora fatica a non chiamare regata) a prendere sul serio quella norma non scritta di ogni competizione che è “non imbrogliare”.

Proviamo tutti, il prossimo anno, non dico a iniziare a issare le vele al segnale di partenza, ma almeno a mollarci dal molo allo start, a non correre lungo il molo Audace trainando la barca, a tirare su le ancore. Se poi ci sarà bonaccia, potremo trasformarla in una gara di remi, pinne e timonella.

420 e laser impegnati a loano e a gaeta Due occasioni per fare tanta esperienza Risultati in linea con le nostre aspettative sia da Loano sia da Gaeta, dove nei giorni scorsi nostri atleti erano impegnati rispettivamente nel Campionato nazionale femminile classe 420 e nella Coppa dei campioni classe Laser.

Regate con poco vento a Loano. Silvia Penso e Matilda Distefano in 420 hanno chiuso al 25 posto su 35 concorrenti con i piazzamenti 20, 24, 18, (27). Le compagne di squadra Diana Napolitano e Valentina Ceballos hanno combattuto come meglio potevano

ma purtroppo l’ultima piazza è stata loro (30, 34, (35), 31.

Nel frattempo a Gaeta si è corsa la Coppa dei campioni in classe Laser. In Radial, nella flotta Gold, Alessandro Fulvio ha riportato risultati altalenanti, totalizzando due piazzamenti entro i primi dieci (4 e 8) e gli altri 24, 25 e (43).

Le esperienze in queste due impegnativa trasferte sono state comunque proficue e si confida in un futuro più roseo per i nostri volonterosi giovani.

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Orate in fuga dal nastro giallo Solo in pochi a pulire suri, riboni e menole.

I trofei vanno a Fulvio Laska e a Massimo Fonda.

M Sotto, la corvina portata a bordo di “Ciao Pais”.

Nelle altre foto la pulizia dei pesci tra barbottii di protesta.

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are liscio come l’olio, non un alito di vento, temperatura mite: le condizioni ideali per una battuta di pesca.

Domenica 2 novembre sarà ricordata invece per un Nastro Giallo... da dimenticare.

In sette ore di pesca il bottino portato al peso da 16 barche ha raggiunto appena 24 kg. scarsi (272 pesci). Data l’abbondanza di orate nel golfo dei giorni precedenti, tutti avrebbero giurato che la nostra gara di pesca avrebbe registrato un record in fatto di catture del pregiato sparide.

Invece sono state pescate solamente due, diconsi due, oratelle insignificanti. Colpa dei delfini presenti in golfo?

Il pesce più grosso? Una corvina di kg 0,505.

Il resto suri, sgombri, riboni, menole.

Il regolamento prevede che ogni barca deve assicurare la presenza di un pescatore alla pulizia del pescato. Dovevate sentire le imprecazioni di quei pochi che si sono dovuti sobbarcare anche il lavoro degli altri.

Per risolvere il problema che si ripete ogni anno potrebbe essere contemplata una penalizzazione, rapportata al peso del pescato, all’imbarcazione che non rispetta la regola.

La Lisca d’oro (maggior punteggio pro capite) va a Massimo Fonda (“Ciao Pais”) con un peso totale di gr. 3895. Secondo Livio Lonzar (“Majorette”) e terzo Pino Terdoslavich (“Catrin”).

“Conero” di Fulvio Laska si aggiudica ancora una volta il Nastro Giallo con 24 pesci per un peso di gr 4650.

L’A NG OLO DEL L A CUC INA a cura di Lucetta Giurco

“fritole” Si stanno avvicinando le giornate di festa di fine anno e ai più golosi viene già l’acquolina in bocca pensando a panettoni, “titole” e quant’altro. Oggi vi proponiamo una ricetta di “fritole” dettataci da Lucetta Giurco, di cui sono ben note le capacità culinarie..

Ingredienti 3 etti di ricotta 3 etti di farina 1 etto di zucchero 3 uova intere Profumi (scorza di limone, nonché rum e vaniglia che si trovano anche in fiale) Uva sultanina Pinoli Arancini e cedrini 1 bicchierino di rum 1 bustina di lievito Pane Angeli Preparazione Sbattere assieme uova e zucchero.

Aggiungere la ricotta, i profumi e la farina Quindi l’uva sultanina, pinoli, arancini e cedrini Sbattere ancora l’impasto

Frittura Nell’ olio bollente versare l’impasto in piccole quantità alla volta, proprio la punta di un cucchiaio.

Per non fare assorbire l’ olio alle “fritole” Lucetta raccomanda di sbattere l’impasto ogni volta che vi si prelevano le dosi.

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AMARCORD

I FRATELLI MEJORINI SU “SNOOPY” ROSA MUTANDA Purtroppo in questi giorni è venuto a mancare improvvisamente anche Roberto Mejorini che per tanti anni ha regatato con il fratello Giorgio.

I fratelli erano particolarmente bravi e veloci con vento leggero, mentre con aria forte trovavano sempre delle scuse per non partire o per defilarsi dall’impegno gravoso.

I migliori risultati li hanno sicuramente ottenuti con il loro magnifico FJ in lamellare di legno denominato “Snoopy” di colore rosa. Il costruttore Galetti di Desenzano del Garda emise una fattura con questa descrizione: “1 F J di colore rosa mutanda”.

Per me è rimasta storica la loro marachella che impedì la loro partecipazione al Campionato italiano. Le selezioni si svolgevano a Trieste organizzate dalla Triestina della Vela e in una prova con l’arrivo in poppa i due fratelli erano primi con ampio margine sul secondo e si stavano avvicinando alla linea di traguardo, però bisticciando tra loro, quasi sicuramente per futili motivi.

La situazione era facilmente percepibile dall’esterno tanto che a un certo momento il nostro Presidente prof. Marsilio Vidulich chiese a mamma Mejorini se avesse già prenotato l’albergo nella località del campionato. Logicamente mamma Edda rispose di sì e Vidulich commentò: “peccato perché i tuoi figli a furia di litigare urteranno la boa d’arrivo e verranno squalificati perdendo così la qualificazione al Campionato”.

Malauguratamente Vidulich fu profetico poiché i fratelli toccarono la boa e persero la regata e le selezioni.

Allora non esisteva la regola della penalità con la quale si può rimediare all’errore di aver toccato una boa.

Tralascio di riportare cosa dissero la madre, Vidulich e gli altri.

Per la cronaca ed a completamento dei ricordi preciso che il Comitato di regata era imbarcato sulla nostra barca sociale “Vela” (nella foto) la ex scialuppa di salvataggio in acciaio.

Giorgio Brezich