Teatro di guerra
R a c c o n t o d e l p e r c o r s o r e a l i z z a t o c o n i r a g a z z i e l e r a g a z z e d e l l a S c u o l a S e c o n d a r i a d i P r i m o g r a d o d e l l ’ I . C . M a r c e l l o C a n d i a
Attività arteducative presso la Scuola Secondaria di Primo grado dell’I.C. Marcello Candia 23 febbraio 2023 - 6 giugno 2023 Corvetto 16 ragazzi e ragazze teatro, musica, scrittura P e r i o d o T e r r i t o r i o N u m e r o p a r t e c i p a n t i L i n g u a g g i a r t i s t i c i
I N D I C E
1 . P e r u n i n i z i o
2 . S c r i v e r e c o n l a m a t i t a d e l l ' e s p e r i e n z a
3 . T e a t r o d i g u e r r a
4 . A C a n d i a c ' e r a l a g u e r r a
5 . L a g u e r r a è u n a s c o n f i t t a . F i n e d e l b a l l o .
Il tema al centro del processo educativo è emerso dai primissimi incontri con i ragazzi e le ragazze. Da un classico della letteratura classica - l'Iliade - ad una serie divenuta cult in breve tempo - Mare Fuori - si è discusso insieme sulla GUERRA, sul come emerge la violenza e su come affrontarla.
Respiri profondi e pause hanno scandito i tempi. Giochi cooperativi hanno allenato il corpo che sa stare nelle geometrie di linee che nascono dall'incontro con il gruppo.
Riconoscere, nominare, esprimere e gestire le proprie emozioni e il proprio universo; sentire la libertà nelle punta delle dita; scoprirsi nei limiti che non isolano nè inibiscono ma nella sana reciprocità definita dal rispetto dei tempi e degli spazi altrui.
Questi gli obiettivi di un viaggio che è stato importante e significativo non solo per chi l'ha compiuto camminando sulle proprie gambe, ma anche per chi l'ha condotto.
1
. P e r u n i n i z i o Lotte e conflitti.
2 . S c r i v e r e c o n l a m a t i t a d e l l ' e s p e r i e n z a
La costruzione dello spettacolo è stata realizzata attraverso un processo creativo basato sul contributo di tutti i ragazzi, a partire dagli elementi emersi dalle improvvisazioni, dalle discussioni di gruppo e dal dialogo che ha attraversato ogni incontro.
" L o s p e t t a c o l o , g r a z i e a l l a s o p p r e s s i o n e d e l l a s c e n a , s i e s t e n d e r à a l l a s a l a i n t e r a d e l t e a t r o e , p a r t i t o d a l s u o l o , s i a r r a m p i c h e r à s u i m u r i m e d i a n t e l e g g e r e p a s s e r e l l e , a v v o l g e r à f i s i c a m e n t e l o s p e t t a t o r e , l o t e r r à i n u n a a t m o s f e r a i n i n t e r r o t t a d i l u c e , d i i m m a g i n i e d i r u m o r i . "
A n t o n i n A r t a u d
3. Teatro di guerra
Sedie rovesciate sparse.
I ragazz* entrano alla spicciolata, scelgono una sedia e siedono. Ognuno come vuole.
Colpo di tamburoà si alzano in piedi Colpo di tamburoàprendono la sedia, la usano come scudo Colpo di tamburoà indietreggiano lentamente
Scena: ACHILLE E LA GUERRA
Musica: rumore mare
Achille rimane in scena seduto
P: Achille, dobbiamo andare in guerra, ci hanno chiamato. Perché non ti stai preparando?
A: Non ci voglio venire, voglio stare con i miei figli.
P: Ma non puoi perderti la guerra! Sei anche il più forte.
A: Non posso rischiare la mia vita. Non voglio che anche loro crescano senza un papà.
P: Così moriremo tutti, anche la tua famiglia morirà.
A: La guerra è distante da casa mia.
P: Come faccio a convincerti? Devo pregarti in ginocchio?
A: Perché volete proprio me? Chiedi a qualcun altro, qualcuno a cui importi…
P: Andiamo insieme Achille, ti aiuto io….
A: Vattene. Io non voglio morire, non voglio sprecare la mia vita.
P: Ma abbiamo sempre contato su di te.
A: Perché?
Scena Video: PERCHÉ LA GUERRA
Perché devo essere sempre il più forte?
perché devo sempre combattere?
perché anch’io non posso piangere?
Perché nessuno mi chiede di cosa ho bisogno?
Perché ho paura?
Perché non posso fare un passo indietro?
perché devo fare sempre quello che mi dicono gli altri?
perché non posso dire di no?
perché devo diventare qualcuno?
perché devo essere come gli altri?
perché devo essere forte?
perché non posso scappare?
perché volete la guerra?
Scena: VESTIZIONE
Ogni attore sceglie un oggetto, vestito e lo indossa come fosse un’armatura.
Scena: SCHIERA
Descrizione esercito (schiera avanti giro, tornano indietro e arrivano a metà, rimangono di spalle,Ettore chiama Patroclo si gira e torna in proscenio)
Al microfono: Tutto iniziò in un giorno di violenza con la rabbia nascosta nel cuore.
I passi dei nostri eserciti sollevarono una polvere che come una nebbia, come una notte, si divorò tutto del testo
Scena: MORTE DI PATROCLO
Tutti sussurrato di spalle: Rissa sangue sarà
Entra Ettore: si affrontano guardandosi negli occhi, Ettore prende Patroclo con una mano sulla gola e lo strozza.
Patroclo steso a terra, l’esercito fa un semicerchio attorno a lui. Lo guardano tristi, il loro compagno è morto.
Al microfono: La guerra è una forza odiata che rovina ogni vita che tocca. E’ il destino di tutti; quello dei guerrieri, greci e troiani, quello delle donne catturate e di quelle amate, quello di coloro che sono troppo giovani e di quelli che sono troppo vecchi per combattere, dei vittoriosi e dei vinti, dei feriti, dei morenti e dei morti.
Entra Achille
Scena: BATTAGLIA FINALE
Semicerchio, Achille guarda Patroclo
Achille:
E’ questo, quello che succede?
I vecchi vogliono la guerra e noi moriamo
Ettore! (urlo)
Io, adesso, ti devo uccidere
Io, adesso, mi prendo la tua vita
Ettore:
Avanti, colpiscimi
Achille:
Tu, mi costringi, a combattere (prova un pugno)
Questo vuol dire diventare grandi?
Combattere, uccidere?
…e poi?
Ettore:
E poi morte
Sempre morte
È la guerra, giusto?
Achille:
Non sono io ad aver scelto la guerra Morire da eroe? Tutti parleranno di me, del mio coraggio, della mia forza
Ettore:
Ma tu non li sentirai…
Achille:
Ho la rabbia nascosta nel cuore ma non sono pronto…
Tutti: Fermati Achille (anche Patroclo lentamente si alza e torna nel semicerchio)
Al microfono: I due eserciti si trovarono uno di fronte all’altro, improvvisamente in silenzio, quasi immobili: sembravano il mare quando soffia il primo vento e si increspa appena.
Non avevo mai visto la pace così vicina. Allora mi voltai e cercai gli occhi dei soldati. Volevo guardarli negli occhi e nei loro occhi vedere morire la guerra, l’arroganza di chi la vuole e la follia di chi la combatte.
Ballo/Lotta Les Indes Galantes
4
Quanti sguardi per un laboratorio?
Alle voci dei ragazzi e delle ragazze che hanno partecipato al percorso, si sono sommate quelle dell'educatrice, Thabata, e della drammaturga, Alice, che ha curato anche la regia della performance finale.
Ai loro sguardi si è aggiuno quello degli insegnanti che hanno lavorato per creare le condizioni migliori per permettere a ciascun minore di esprimersi, anche nelle situazioni di maggior disagio.
Il confronto con gli insegnanti, in alcuni casi ha fatto emergere letture e strategie differenti, rinnovando la comprensione reciproca e dando continuità e supporto al percorso basato sulla collaborazione e il coinvolgimento di differenti professionalità.
. A C a n d i a c ' e r a l a g u e r r a
"In Candia c’era la guerra.
Questa la sensazione quando si entrava e si passeggiava per i corridoi. Una tensione continua, a tratti tossica.
Io e Thabata, l’educatrice abbiamo molto faticato, e inizialmente pensavamo che non saremmo riusciti ad andare in scena.
Ci siamo abbracciate prima e dopo ogni incontro, supportate e motivate I primi tempi per farci consegnare i telefoni ci mettevamo 20 minuti ma Thabata, come una goccia d’acqua che batte sullo stesso punto non ha desistito, ha continuato, i minuti sono diventati 10 e verso la fine quasi non c’era bisogno di chiederlo, li consegnavano e basta.
Thabata ha marcato i ragazz* uno a uno, li ha ascoltati e capiti ma non ha mai permesso che le difficoltà del singolo, per quanto accolte, potessero distruggere il gruppo che piano piano si stava costruendo. Ha sempre vinto il gruppo e il gruppo è andato in scena, con emozione ed entusiasmo.
Hanno portato in scena l’Iliade ma dentro la loro Iliade c’era Mare Fuori, lo Sturdy e la violenza che vivono nel quartiere.
Thabata e io abbiamo la sensazione che raccontare la violenza e prenderne le distanze sia un passo verso la pace."
A l i c e , l o s g u a r d o d e l t e a t r o
T h a b a t a , l o s g u a r d o e d u c a t i v o
"Il laboratorio teatrale è stata un'esperienza professionale grandiosa, intensa e bella.
Penso che il teatro, insieme a una proposta educativa, abbia dato un grande contributo ai ragazzi che hanno partecipato al laboratorio teatrale.
Abbiamo avuto alcuni seri problemi legati ai comportamenti. Ma alla fine penso che il risultato sia stato positivo, i ragazzi hanno sviluppato una maggiore concentrazione, incoraggiamento, gestione delle emozioni e hanno imparato il lavoro di squadra.
È stato bello accompagnare questo processo da parte loro."
Teatro di guerra Martedì 6 giugno ore 10.00 P e r f o r m a n c e f i n a l e d e l p e r c o r s o r e a l i z z a t o c o n i r a g a z z i e l e r a g a z z e d e l l ’ I s t i t u t o M a r c e l l o C a n d i a ( M i )
L A G U E R R A E ’ U N A
S C O N F I T T A
f i n e d e l b a l l o .
U n p r o g e t t o a c u r a d i
F o r M a t t A r t e L a S t r a d a