super power band

lab Rhythm And Poetry

Scuola PrimariA
I.C. Marcello Candia

raccontodelpercorsorealizzato conibambinielebambinedellascuola primariadell’I.c.marcellocandia(mi)


lab Rhythm And Poetry
Scuola PrimariA
I.C. Marcello Candia
raccontodelpercorsorealizzato conibambinielebambinedellascuola primariadell’I.c.marcellocandia(mi)
15 febbraio - 6 giugno
Corvetto
17 bambini e bambine
disegno, teatro, drammaturgia
Il corpo al centro e la performance teatrale, fatta di gesti e parole, come mezzo espressivo.
Gli incontri del laboratorio Rhythm and Poetry sono stati suddivisi in appuntamenti incentrati sulla dimensione della persona e il linguaggio corporale, oltre che sul linguaggio e l’uso della parola.
Inizialmente i bambini hanno dimostrato molta difficoltà nella comprensione e nell’ascolto delle diverse consegne, erano inibiti per quanto riguarda l’uso del loro corpo per il timore di apparire inadeguati agli occhi dei coetanei.
Negli incontri più incentrati sulla capacità di linguaggio e applicazione della parola, i partecipanti hanno riscontrato difficoltà nella comprensione delle parole e nella composizione di frasi corrette adeguate ai diversi giochi e attività svolte.
Le azioni sono state sviluppate per passi:
La scrittura è intervenuta sin da subito, insieme ad esercizi di attivazione corporale, a creare la trama del gioco teatrale. A mano a mano che si avanzava negli incontri, i bambini e le bambine davano forma al personaggio principale, Demonio, e alla sua trasformazione.
La creazione di una iconografia del supereroe attraverso l'immaginazione: i bambini e le bambine sono partiti/e dal proprio ritratto fotografico che hanno arricchito con colori e segni in un'ottica di trasformazione attraverso il gioco.
La performance finale ha integrato i loro "passaporti da super-eroi", i disegni e, in particolare, la mappa delle emozioni, una sagoma a grandezza naturale dove ognuno/a ha potuto dare spazio alla propria emozione, rendendola esplicita ed evidente a se stesso/a e agli altri
"Come prima cosa ci sedevamo in cerchio e chi voleva raccontava una cosa che gli era successa in quei giorni o un pensiero che gironzolava in testa e che aveva bisogno di essere condiviso."
"Ci sono stati racconti divertenti, paurosi a volte dolorosi. Di fronte al dolore dei bimbi mi trovo in difficoltà. Per fortuna c’era la Vale. Ogni volta che il peso era troppo bastava uno sguardo e il peso veniva condiviso. Ho visto all’opera l’occhio esperto di un’educatrice che comprendeva, accoglieva le fragilità con fermezza e con cura. Mi ha spiegato alcuni comportamenti dei bimbi che non capivo, mi ha regalato strumenti perché il mio intervento diventasse sempre più efficace e per tutto il tempo mi sono sentita al sicuro."
molto forte a causa delle difficoltà comportamentali ed emotive dei minori partecipanti.
Spesso mi sono dovuta allontanare dal gruppo per relazionarmi individualmente con un bimbo in particolare. In alcuni momenti la gestione è stata difficile a causa delle diverse età dei bambini ma sono orgogliosa dei loro miglioramenti."
"È stata un'esperienza
"All'inizio l'ascolto e l'attesa erano molto difficili da gestire da parte loro, hanno imparato a lavorare tra loro e a creare un gruppo di lavoro."
"Ognuno mi ha lasciato un pezzetto delle loro vite. È stata un'esperienza arricchente sicuramente, anche se non la prima a cui ho partecipato rispetto alla parte Teatrale e spero si possa ripetere in futuro."
"Alice e Marco mi hanno colpito molto, sono competenti, intelligenti e riescono a gestire le situazioni di difficoltà, crisi e disagio senza fatica.
Sono riusciti ad applicare sicuramente la capacità di improvvisare alle situazioni che si sono create all'interno del Laboratorio."
Demonius era un bambino simpatico e divertente.
Era alto come i bambini della sua età, poco di più o poco di meno, pesava come i bambini della sua età, poco di più o poco di meno, studiava come i bambini della sua età, poco di più o poco di meno e aveva i capelli come i bambini della sua età…. Invece no!
Aveva dei bellissimi e lunghi capelli blu che sembravano onde del mare. Tutti gli dicevano che avrebbe dovuto tagliarseli, erano troppo lunghi!
Glielo diceva la nonna, il fratello, il suo miglior amico e anche la maestra.
E lui ogni volta rispondeva che non ci pensava proprio. Non li avrebbe mai e poi mai tagliati.
Poi, una notte, mentre Demonius dormiva e i suoi capelli blu gli facevano sognare tuffi tra le onde, nella stanza entrò il suo dispettoso fratello e senza fare alcun rumore tagliò tutti i bellissimi capelli di Demonius.
Fu così da quel giorno Demonius divenne cattivissimo.
Crebbe e divenne un adulto molto arrabbiato che non voleva stare con nessuno. Andò a vivere in un palazzo che avevano iniziato a costruire ma poi, chissà perché, avevano abbandonato.
Tutto il giorno guardava il muro corrucciato, solo la notte usciva di casa per cercare qualcosa da mangiare. E cosa mangiava? I capelli!
Cercava i capelli più belli e più lunghi, i suoi preferiti erano quelli biondi che sapevano di buono, come il miele. E ne mangiava così tanti che non solo gli tornarono i capelli in testa ma cominciarono a crescergli anche dalle dita.
Nella città si era sparso il panico, nessuno aveva più il coraggio di uscire di casa. Chi avrebbe potuto aiutarci?
può crescere come un gigante, diventa talmente grande che nessuno ha mai visto fin dove può arrivare.
è in grado di viaggiare nel tempo, conosce dinosauri e abitanti del futuro.
un
più veloce di un razzo, il suo potere è la super velocità.
Travis: diventa gigante e lo schiaccia con un piede
Mia: lo trasforma in cioccolato poi ne dà un pezzo a ciascuno dei suoi compagni
Yulia: lo trasforma in arcobaleno
Mohamed: gli lancia un fulmine e gli fa prendere la scossa
Aya: lo trasforma in gelato, un po’ lo mangia un po’ lascia che si sciolga
Zishan: ferma il tempo e lui rimane una statua, per sempre
Lamar: chiama i suoi compagni gatti, insieme si attaccano sulla schiena del cattivo e con le unghie lo graffiano giù fino alle caviglie
Jenan: corre tantissimo finché è molto stanco poi trasforma la stanchezza in forza e lottando sconfigge demonius
Adel: diventa molto molto piccolo, entra nell’orecchio del cattivo, poi cresce tutto di colpo e lo fa scoppiare
Ahmed: pensa di sconfiggere il mostro e lui scompare
Stiven: corre attorno al mostro così veloce che perde l’equilibrio, cade
Ashley: diventa invisibile e gli fa il solletico finchè il cattivo non resiste più
Christine: si avvicina così lenta che il cattivo non la vede, quando è vicina gli fa uno spavento
Ammir: tira un pugno così forte che lo manda nello spazio
Yadel: crea un cerchio di fuoco e il cattivo rimane intrappolato
Antonio: aspetta che si addormenti sotto un albero di banane, tocca una banana la fa diventare grandissima e quando cade schiaccia il cattivo
Ines: colpisce il cattivo con un pugno d’amore.
Performance finale del Percorso realizzato coN i bambini e le bambine dell’istituto Marcello Candia (mi)
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