Diario di bordo_Cartoline dalla mia stanza_Candia

Cartoline dalla mia stanza

I.C. MARCELLO CANDIA MILANO

Un viaggio tra ricordi, sogni e mattoni

Cartoline dalla mia stanza il diario di bordo I.C. Marcello Candia di Milano Numero di ragazzi/e coinvolti/e: 26 Numero di laboratori realizzati: 3 Numero di ore di laboratorio: 27 ore Periodo di realizzazione: 11 gennaio 2021 - 29 marzo 2022

Perche' un diario di bordo?

Il diario laboratori "quanto", Zavalloni,

di bordo nasce come di ARTvocacy®, per ma il "come" e maestro della scuola

strumento di narrazione qualitativa dei curare "non tanto il "che cosa" e il il "chi", come affermava Gianfranco lenta e non violenta.

I laboratori di ARTvocacy®, attraverso l'arte favoriscono la partecipazione di tutti gli alunni, nessuno escluso; offrono l’opportunità di sperimentare linguaggi artistici entro cui dare forma, sostanza e spazio alle parole; danno voce ai desideri e ai silenzi.

Partendo dall'ascolto (di se stessi, dell'altro, dell'educatore) il percorso realizzato ha navigato due concetti chiave per ogni essere umano: CASA e DESIDERIO.

CASA A cosa serve la casa? Cosa ci offre? Quanti e quali tipi di case esistono?

Uno dei due poli intorno a cui è ruotato il laboratorio "CARTOLINE DALLA MIA STANZA. Un viaggio tra ricordi, sogni e mattoni" è quello della casa intesa come spazio intimo, fatto di ricordi, memorie personali e luoghi in cui tornare.

Nel percorso laboratoriale di ARTvocacy® realizzato con i/le ragazzi/e a neo arrivati/e in Italia o provenienti da un'altra lingua e un'altra cultura, la narrazione è il filo rosso che tiene insieme il micro della stanza (dimensione personale) e il macro della città (dimensione collettiva).

desiderio Parola composta, dal significato affascinante: dal latino de-sidera, mancanza (de) di stelle (sidera, da sidus, sideris), nel senso di “avvertire la mancanza delle stelle, cioè dei segni augurali”, e perciò “appetire qualcosa che manca”.

Il desiderio è la seconda parola chiave scelta per stimolare le narrazioni autobiografiche dei ragazzi e delle ragazze che hanno partecipato al laboratorio. Inteso come spazio tra il sé e la meta,il desiderio è un vedere in potenza, l'espressione di ciò che siamo e ciò che vorremmo raggiungere. Nel contesto educativo, ha permesso di dar voce ai loro desideri ai loro ricordi nel complesso e difficile processo di ricongiungimento con le famiglie d'origine.

PARTE I

DRAMMATURGIA

RICORDI Drammaturgia

Tre parole per raccontare lo spazio personale, intimo, la "stanza".

Tre immagini per descrivere lo spazio collettivo.

Dopo aver analizzato il tema della casa attraverso il dire (drammaturgia) e il fare (costruzione), i ragazzi e le ragazze dell'I.C. Candia di Milano hanno indagato il tema dell’identità a partire dalla casa e dal rapporto spazio comune/spazio privato.

La trama di si è arricchita dei loro racconti, immagini tenute insieme da un filo rosso.

fatti

di

parole

e

Cosa c'è nella tua città?

- Marrakech è piena di case rosse.

- A Casablanca sono bianche.

- In Pakistan si va in go kart.

Chiudere gli occhi, aprire la scatola dei ricordi per raccontare la propria "AUTOGEOGRAFIA".

#CartolinA_1 Del mio paese, ricordo il calcio con gli amici.

#CartolinA_2 Una volta, nel mio paese, ho visto una tigre da vicino.

#CartolinA_3 Ricordo che in Colombia sono andato alle acque termali. Ricordo che sono andato al mare a Selinas e mi sono divertito e sono stato lì due giorni.

Ricordo il cortile dove giocavo a basket con i miei amici. Ricordo i miei amici e che ero felice quando ero con loro.

PARTE Ii

COSTRUZIONE

MATTONI Costruzione

Dopo aver analizzato il tema della casa attraverso il dire (drammaturgia), i ragazzi e le ragazze dell'I.C. Candia di Milano hanno indagato il tema dell’identità attraverso il fare (costruzione.

Scatole per mattoni, città per ricordi.

Ed è cominciata così la lunga lista delle città di provenienza, una fila di nomi, di lingue, di cibi e culture che tutti e tutte abbiamo imparato a conoscere. Insieme.

QUANTE CITTA' IN UN'ARENA?

Asmera Batangas City Brahmanbaria Cairo Colombo El Mansoura El Sharkia Guayas Gugrawalla Jejal Keianiya Khouribga Lima Lloret de Mar Mandi Bahauddin Marrakesh Meknes Shkoder Trujillo

Un viaggio tra ricordi, sogni e mattoni

VIVA MAROCCO!

"Nella mia città, vado in Go Kart."

"Della mia città ricordo il fiume che l'attraversa."

PARTE III

ARTI VISIVE

VIAGGI E SOGNI Lettura per immagini

Tre parole ciascuno, per raccontare lo spazio personale, intimo, la "stanza". Tre immagini per descrivere lo spazio collettivo.

L'ultima parte del percorso laboratoriale ha fatto affiorare ricordi di mercati, di passeggiate, di giochi all'aperto. Ha disegnato mappe dei ricordi cucite con l'ago e il filo rosso del presente. i fili rossi sono i loro percorsi, le strade che hanno deciso di segnare sul loro paese. Tutti i loro percorsi personali formano un'unica grande strada comune.

Muhammad si sente a casa quando va a comprare del CIOCCOLATO al MERCATO. Gli ricorda il suo paese, lontano km e km di filo rosso.

#cartolina_4 ▪️VIDEOGAME ▪️PAKISTAN ▪️CASA Nella "CARTOLINA" di Ahmad ci sono queste tre parole.

Ahmad con i videogames può giocare con i suoi cugini che vivono in Pakistan e che non ha mai incontrato di persona.

Può sentirsi a CASA anche dall'altra parte del mondo.

La cartolina di dell'esperienza

Ahmad

è

uno

dei

racconti-cuciti

sulla

trama

Cartoline dalla mia stanza

PERFORMANCE FINALE

Audio collettivo

performance CARTOLINE DALLA MIA STANZA Benvenuti. Questa è la nostra casa.

Qui abbiamo portato tutti i nostri ricordi.

Sono del Marocco.

Ricordo che quando ero piccolo ho preso una candela e ho acceso una fiamma.

Un giorno invece ho preso la mia gatta l’ho messa sulla finestra e l’ho buttata giù.

Mi piace il Marocco. Ricordo il cibo del Marocco.

Mi manca il mare. Mi manca la mia famiglia in Marocco.

Ricordo la mia scuola in Marocco e gli insegnanti.

Mi manca la mia scuola.

Ricordo Ricordo giorni.

Ricordo Ricordo

che in Colombia sono andato alle acque termali che sono andato al mare a Selinas e mi sono divertito e sono stato lì due il cortile dove giocavo a basket con i miei amici. i miei amici perché sono felice quando sono con loro.

Amo la scuola e gli insegnanti in Egitto.

Mi manca la mia famiglia in Egitto.

Amo così tanto la mia casa.

Ricordo i miei giorni con mia nonna e la mia famiglia: erano i giorni più belli Ricordo che giocavo a calcio nel Al Ahix.

Mi piaceva molto El Sharawy Giocavo a basket e con gli amici in piscina Mi ricordo che giocavo a calcio in Egitto.

Il mio giocatore preferito è Mohamed Salah.

Mi ricordo che mangiavo al ristorante con la mia famiglia.

Ricordo i miei mari e le isole che visitiamo durante le vacanze Ricordo i posti in cui andiamo con la mia famiglia e i miei amici Mi ricordo la bicicletta verde blu, gialla e bianca.

La mia prima bicicletta era molto alta!

C’erano molti animali nel mio paese ma mi piace molto la tigre perché la tigre è cattiva Io ho visto una tigre da vicino!

Sono di Colombo, Sri Lanka Mi piace andare a scuola Mi piace mangiare tutto Mi piace parlare italiano Mi piace la mia bicicletta Mi piace l’orologio Sono di Sharkiz, in Egitto.

La mia squadra di football preferita è Al-Ahly e amavo moltissimo un giocatore, il suo nome è Mohammed Abu Trike Mi alzavo presto per andare a scuola dopo la scuola andavo allo stadio per fare sport come il calcio e il basket Mi ricordo che una volta sono andato a Huarez e ho visto il Huascaran, la montagna più alta del Perù.

Quella città è tra le colline.

ADESSO SONO QUI

COMPOSIZIONE COLLETTIVA Ho fatto un lungo viaggio Mi piace chiacchierare Mi annoio Amo il cibo piccante Mi piacciono i vestiti alla moda Parlo una lingua diversa dall’italiano Ballo come un rapper Mi piace cantare Porto un peso enorme Mi scappa da ridere Ho paura Voglio abbracciarti ma non ci riesco

Devo arrivare dall’altra parte Salto con te Il mio cuore batte fortissimo Mi nascondo per la vergogna Mi piace la matematica Mi piace uscire con gli amici Mi piace disegnare Gioco a Fortnite Gioco a Fifa Prego con la mia famiglia prima di mangiare Mi sento perso Vivo a Corvetto Non riesco a stare lontano dal mio cellulare Ho paura dei giudizi degli altri Ho incontrato dei nuovi amici Arrivo sempre in ritardo Voglio diventare famoso Ho nostalgia di casa Chiudo gli occhi e comincio a ballare

Manifesto per l'arte

pe(E)r non concludere Pe(e)r concludere. Con l'intenzione di lasciare aperto il processo di scoperta e apprendimento - nostro tanto quanto degli alunni coinvolti - occupiamo quest'ultima pagina di diario con una domanda.

Come coinvolgere gli e le adolescenti nel processo di accoglienza dei pari attraverso meccanismi di influenza sociale?

L'esperienza appena conclusa ci ha portati a riflettere sulla possibilità di innescare delle dinamiche di peer education in cui l’educazione tra pari riconosca negli/nelle adolescenti i primari attori nella promozione del proprio benessere e di quella dei propri pari.

La creazione di un "gruppo di accoglienza", costituito da studenti/esse che accompagnano i/le propri/e compagni/e nel percorso educativo attraverso una "mediazione sociale" che favorisca l'apprendimento cooperativo e incentivi l'insegnamento reciproco, potrebbe essere una strada?

ForMattArt Associazione Promozione Sociale Via Calabiana, 10 – 20139 Milano Resp.le Iris Caffelli formattart@gmail.com phone +39 3421472268 CF/PI 07593370963