Fondazione San Carlo - La casa della cultura

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LA CASA DELLA CULTURA


Presidente Fondazione San Carlo

LINGUAGGI

Roberto Franchini

DISCIPLINE

La brochure che avete tra le mani intende mostrare una fotografia nuova della Fondazione Collegio San Carlo di Modena. Siamo una istituzione antica, eppure ancora molto vitale: abbiamo le radici ben piantate in un territorio fertile e allo stesso tempo teniamo vive le relazioni con istituzioni e con università in molti paesi, non solo europei. Le attività di ricerca e di elaborazione ci apparentano al lavoro degli atenei, le iniziative di diffusione della cultura ci rendono un punto di riferimento nella comunicazione culturale, la nostra cura del patrimonio storico-artistico, e in particolare del palazzo seicentesco, del Portico del Collegio e della Chiesa, contribuisce alla bellezza e alla socialità del cuore della città di Modena. Ma la Fondazione è oggi anche qualcosa di più: siamo un motore di formazione permanente o, come si dice, di long life learning, perché assumiamo come valore l’allargamento della conoscenza critica a un numero sempre maggiore di cittadini, anche grazie alle risorse del web. Allo stesso tempo, pensiamo che la conoscenza debba supportare un’attiva partecipazione etica dei cittadini stessi, e che il seme di tale consapevolezza debba essere gettato quando i bambini cominciano a sviluppare pensieri e comportamenti. Riteniamo, infatti, che una democrazia sia tanto più ricca quanto più possa godere di una classe dirigente diffusa e partecipe.

PERSONE

LA FONDAZIONE COLLEGIO SAN CARLO


PERSONE

La Fondazione Collegio San Carlo di Modena è un istituto privato di ricerca e formazione che svolge funzioni di rilevanza pubblica in ambito accademico e culturale, con particolare attenzione alla filosofia, alle scienze umane e sociali e alle scienze religiose. A livello universitario la Fondazione promuove attività di ricerca nelle discipline umanistiche con la propria Scuola Internazionale di Alti Studi, che organizza corsi di dottorato e di specializzazione post-laurea per studenti europei sostenuti da borse di studio. A livello pubblico la Fondazione promuove percorsi di formazione e discussione attraverso conferenze, seminari, workshop, letture, spettacoli teatrali, pubblicazioni a stampa e web che, in un progetto autonomo e integrato di proposte culturali, mirano a costruire uno spazio di riflessione teorica e di dibattito pubblico sui principali temi della modernità. La missione istituzionale della Fondazione è da sempre dedicata alla formazione civile e intellettuale dei giovani, anche oltre il compimento del corso degli studi, e all’elaborazione e alla diffusione della cultura per l’intera cittadinanza. Per i bambini vengono realizzati i progetti Piccole ragioni e

FilosoFare che mirano allo sviluppo della riflessione etica e critica – intesa come forma di educazione all’autonomia e alla cittadinanza – attraverso gli strumenti del pensiero filosofico. Lo sviluppo di una riflessione autonoma attraverso il confronto diretto con i classici della letteratura filosofica caratterizza anche le attività seminariali che, in workshop svolti annualmente, coinvolgono gli studenti delle scuole superiori della provincia di Modena. Agli studenti universitari del proprio Collegio la Fondazione offre servizi e attività formative che accompagnano il loro percorso di studio, mentre la Scuola di Alti Studi sviluppa un autonomo progetto di formazione, con apertura internazionale, per studenti di dottorato in filosofia, scienze umane e scienze religiose. Il Centro Culturale e il Centro Studi Religiosi organizzano cicli di conferenze pubbliche – aperte a insegnanti, professionisti, funzionari e più in generale a tutti i cittadini – dedicate all’approfondimento critico sui problemi della modernità. La Fondazione mette inoltre a disposizione dei ricercatori, degli studenti e dei cittadini il patrimonio della propria Biblioteca specializzata in filosofia, scienze umane, scienze sociali e scienze religiose.


DISCIPLINE

Le attività accademiche e culturali della Fondazione sono caratterizzate da percorsi interdisciplinari e multidisciplinari che mirano a connettere diversi campi di ricerca e di esperienza intorno ad alcune parole chiave della modernità: tra queste, bene comune, democrazia, lavoro, ospite, progresso, scienza, utopia. Tali temi sono analizzati soprattutto grazie agli strumenti offerti dalla filosofia, attraverso cui si mira a far emergere i punti critici della modernità, anche allo scopo di sottolineare i rischi legati a un uso conformistico e rassicurante delle pratiche tradizionali e del linguaggio comune. La filosofia non viene pertanto intesa solo come sapere specialistico su questioni centrali dell’esistenza umana, ma anche come strumento di riflessione critica sulla realtà, che non è mai «necessaria», ma frutto di scelte, decisioni e stratificazioni compiute nel tempo. In questa prospettiva emerge così la convinzione del ruolo intrinsecamente educativo del sapere filosofico nella costruzione di nuove forme di discussione pubblica e di cittadinanza attiva. Caratteristica fondamentale delle attività della Fondazione è anche l’attenzione nei confronti delle scienze

religiose – dalla teologia alla storia delle religioni e alla sociologia religiosa – considerate non come discipline settoriali, ma come «lente» privilegiata attraverso cui indagare le più ampie trasformazioni culturali, sociali e politiche del mondo attuale. Integrando i contributi delle diverse scienze religiose nel più ampio terreno delle scienze umane e sociali, con particolare attenzione per l’antropologia e la storia, la Fondazione mira a condurre un’analisi delle problematiche più significative sia del rapporto tra società, culture e religioni nella sfera pubblica, sia dei fenomeni religiosi intesi come forme centrali dell’esperienza moderna individuale e sociale. Un terzo asse di ricerca e formazione della Fondazione è rintracciabile negli studi storici, soprattutto in ottica antropologica, attraverso cui è possibile dare profondità e prospettiva agli studi sul contemporaneo, altrimenti cristallizzati in un presente «assoluto». La conoscenza del passato, la ricostruzione dei processi di lungo periodo e l’individuazione dei momenti di snodo più significativi – se intesi come un sapere non puramente erudito e antiquario – costituiscono infatti una dimensione imprescindibile per la comprensione del presente e per l’apertura verso il futuro.


LINGUAGGI

È la parola, nelle sue molteplici declinazioni, lo strumento privilegiato delle attività della Fondazione. In primo luogo, attraverso le conferenze, i seminari e i workshop che intrecciano una riflessione interdisciplinare e multidisciplinare di lungo periodo. In secondo luogo, attraverso i convegni dedicati alla discussione dei più recenti risultati della ricerca specializzata a livello nazionale (per esempio, in occasione del convegno che coinvolge, a cadenza annuale, i dottorati di ricerca in filosofia) e internazionale (per esempio, in occasione dei convegni organizzati in collaborazione con il Max-Weber-Kolleg di Erfurt e l’Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi). Infine, le ricerche svolte in Fondazione trovano spesso concretizzazione nella pubblicazione di numerosi volumi, saggi e articoli su riviste scientifiche specializzate – molti dei quali realizzati dagli studenti della Scuola di Alti Studi – oltre che nella realizzazione di una vera e propria biblioteca virtuale liberamente disponibile sul sito web istituzionale e sui principali social network. In molte occasioni, però, la ricerca e la riflessione sulla parola si coniugano anche con il carattere performativo dell’attività intellettuale. I progetti di

filosofia con i bambini, in particolare, mettono in relazione la parola filosofica con il disegno, la rappresentazione scenica e il racconto allo scopo di «costruire» un contesto in cui realtà e fantasia non sono in opposizione, ma in dialogo. La filosofia con i bambini non è infatti una disciplina da insegnare ma una pratica dialogica e un momento di confronto tra adulti e bambini, in cui questi ultimi sono protagonisti attivi e non meri ascoltatori che, mentre esplorano un mondo sconosciuto, conoscono loro stessi. Tale carattere performativo emerge anche nelle attività, promosse in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, in cui si incontrano teatro, filosofia e letteratura. Grazie a questa collaborazione sono stati messi in scena testi classici tratti da Platone (Leggi – Repubblica – Sofista), Senofonte (Ierone, o la tirannide), Tucidide (La guerra del Peloponneso), Stephen Crane (Il segno rosso del coraggio) e Jaroslav Hasek (Le vicende del bravo soldato Svejk): qui il teatro ha cercato di farsi ospite del pensiero e della parola scritta per esserne cassa di risonanza, così da farne vibrare nuovamente le interrogazioni di lungo periodo.

1973

Paolo Monti. Portico del Collegio, Modena Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti, Modena © Fondazione BEIC, Milano


LA CASA DELLA CULTURA

Patrimonio materiale La Fondazione ha sede nel centro storico di Modena, in un palazzo seicentesco di grande rilievo artistico e architettonico, accessibile al pubblico e tutelato attivamente per preservarne la storia e la vitalità. Il palazzo è impreziosito dal Portico del Collegio e dalla Chiesa di San Carlo. Progettata in stile barocco dall’architetto Bartolomeo Avanzini, quest’ultima è coeva all’avvio della costruzione del palazzo: l’altare maggiore è incorniciato da un imponente apparato decorativo a stucco che rappresenta il trionfo della Fede e le tele che sovrastano i sette altari sono dei più importanti artisti - non solo locali – operanti nel periodo a Modena. All’interno del palazzo si trovano la Galleria d’onore, la Sala dei Cardinali (con pareti riccamente dipinte a trompe-l’oeil), l’unico teatro settecentesco della città, la preziosa cappella ottocentesca e un’imponente collezione di dipinti che comprende sia i ritratti dei personaggi illustri che hanno frequentato il Collegio lungo tre secoli di vita dell’istituzione, sia una raccolta di quadri di carattere

Patrimonio immateriale religioso di notevole importanza, non soltanto in ambito locale. L’intero patrimonio è oggetto di una costante opera di restauro. Al patrimonio artistico e architettonico si aggiunge il patrimonio in continuo arricchimento costituito dal fondo bibliotecario. Il fondo moderno comprende oltre 50.000 volumi, italiani e stranieri, e una raccolta di oltre 1.300 riviste, di cui circa 450 attive, con una larga presenza di titoli internazionali e interdisciplinari. La Biblioteca della Fondazione, aperta al pubblico,

conserva inoltre un fondo antico composto da circa 5.000 volumi dell’antico Studio Pubblico in San Carlo (con opere risalenti al XVII e al XVIII secolo, oltre a un centinaio di cinquecentine) e tutela l’Archivio storico della Fondazione, accessibile al pubblico e consultabile in rete. Dichiarato nel 2005 di “notevole interesse storico” dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Archivio storico conserva documenti dal XV secolo ai nostri giorni, testimonianza dell’attività della Congregazione della Beata Vergine e di San Carlo prima, del Collegio e della Fondazione San Carlo poi.

La presenza sul web della Fondazione costituisce una delle più importanti linee di sviluppo dell’attività recente, che si propone di ampliare la proposta culturale in una potenziale ricchezza condivisa trasversalmente e di costruire un nuovo spazio di dibattito pubblico meditato e partecipato, non colonizzato dalla frammentazione e dalla spettacolarizzazione. Il sito web della Fondazione è così diventato uno spazio di interazione con materiali di approfondimento e di discussione (testi, registrazioni audio e video delle conferenze, recensioni, bibliografie ecc.) in grado di strutturare e consolidare percorsi di studio e di ricerca non legati alla mera dimensione dell’evento culturale. In particolare l’Archivio conferenze, presente nel sito istituzionale della Fondazione fin dal 2009, rappresenta un patrimonio culturale gratuitamente disponibile che conta oltre 300 testi, files audio e video delle conferenze e dei seminari. Ulteriori 150 documenti video sono disponibili nel canale che la Fondazione ha creato su YouTube nel 2010, costantemente aggiornato come

l’Archivio conferenze. Insieme allo spazio dedicato alle recensioni e alle bibliografie, oltre che al programma di trasmissione in diretta web delle conferenze, avviato nel 2010 con la possibilità di interagire con il relatore in tempo reale, questo patrimonio multimediale costituisce una «biblioteca virtuale» messa gratuitamente a disposizione per consentire un coinvolgimento attivo e un percorso di formazione continua. La diversificazione della presenza della Fondazione sul web, con l’introduzione e l’uso dei social network, rappresenta infatti la volontà di differenziare i linguaggi di comunicazione e di riconoscere l’importanza di ogni singolo interlocutore e di ogni linguaggio di scambio: i social network sono oggi per la Fondazione

ulteriori forme di dialogo e di trasmissione di un sapere che non può e non deve rimanere bene esclusivo. Consapevole delle nuove modalità di diffusione dei saperi rese possibili da un utilizzo integrato del web, la Fondazione intende pertanto promuovere un’interazione aperta, allo scopo di creare nuove forme di argomentazione, dialogo e comunicazione all’altezza delle trasformazioni del tempo presente e in grado di coinvolgere persone lontane (per età, estrazione sociale, luogo geografico) ma allo stesso tempo vicine, perché accomunate da identiche passioni per la discussione pubblica e per la cultura civile.


Consiglio di amministrazione Presidente Roberto Franchini

Direttore scientifico Carlo Altini Direttore Collegio universitario Don Luca Balugani Direttore amministrativo Edith Barbieri

www.fondazionesancarlo.it

Grafica: tracce.com - Foto: studio129.com (a eccezione della foto “Portico del Collegio�)

Alda Baldaccini Antonella Battilani Massimo Jasonni Giovanna Morini Massimo Vellani


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