Bilancio sociale - 2 Presentazione e attività della Fondazione

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Sezione 2 Presentazione della Fondazione Collegio San Carlo



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L’identità

Breve storia della Fondazione Fase 1 - La genesi degli studi universitari Fondazione è la denominazione recente di un’antica istituzione nata a Modena ai primi del Seicento dall’impulso di una Congregazione di laici devoti, “umili artieri”, guidata dal sacerdote conte Paolo Boschetti. Con l’intento di fornire la necessaria cultura di governo al ceto nobiliare, nel 1626 l’istituzione diviene Collegio dei Nobili di San Carlo, aperto ai rampolli delle famiglie nobiliari italiane e di altri paesi europei, secondo un modello educativo che collocava gli studi scientifici e giuridici accanto a quelli teologici, letterari e filosofici. Grazie anche alle risorse reperite dal Boschetti e a cospicui lasciti, il decollo del Collegio è rapidissimo: nel 1662 riprende le Letture universitarie dell’antico Studium modenese che diviene Studio Pubblico in San Carlo che, a sua volta, nel 1685 diviene Università con piena facoltà di addottorare. Numerosi e prestigiosi i docenti: tra gli altri, lo storico Ludovico Vedriani, il fisico Lazzaro Spallanzani, il medico Bernardino Ramazzini. Insigni gli allievi, tra cui l’umanista Ludovico Antonio Muratori e il poeta Ippolito Pindemonte.

Ritratto del fondatore del Collegio San Carlo, Paolo Boschetti (1585-1627)

Fase 2 - L’attività delle scuole Per quasi un secolo il Collegio coincide con l’Università finché, nel 1772, il duca Francesco III separa le due realtà: le lezioni universitarie escono dal Collegio, assieme alle consistenti dotazioni librarie, per andare a costituire l’Università del Ducato. Il Collegio conserva quindi solo le scuole basse e il suo raggio d’azione si restringe. È la prima grande interruzione di continuità nella vita istituzionale del Collegio che dal 1626 aveva tenuto fermi i propri scopi, i destinatari, gli organismi direttivi e gli orientamenti di valore. Nella tarda estate del 1797, con l’arrivo dei francesi, il Collegio è travolto dall’ondata giacobina e diviene in rapida successione Collegio Civico, poi Collegio Municipale con la Repubblica Cisalpina e, infine, Collegio Nazionale con il napoleonico Regno d’Italia. Soppressa la Congregazione, nel 1805 la direzione del Collegio viene affidata al Rettore e a due cittadini nominati dal Governo. Viene così inaugurato il sistema di conduzione che sarebbe rimasto immutato, pur nei cambiamenti di regime e di Enti di nomina, fino ai nostri giorni. Nonostante il ritorno dei Duchi, è ormai superata l’idea di cultura che aveva retto il Collegio dei Nobili: le porte vengono aperte ai figli della borghesia e calano nella prassi pedagogica le nuove idee che rivendicano per un altro ceto la


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funzione di riferimento e di guida. Così il Collegio assume preminenti finalità di istruzione che si accentuano, con la transizione al Regno d’Italia, quando le Scuole del Collegio divengono parificate e recepiscono i programmi governativi, pubblici e laici. Il tratto distintivo del Collegio si concentra allora nella “educazione”, che ha i suoi punti di forza nell’internato, negli insegnamenti integrativi e soprattutto nella formazione religiosa. Luogo di formazione dei ceti dirigenti, il San Carlo entra anche a far parte del cursus honorum dei nuovi amministratori locali curandone selezione e formazione. Attentamente vigilato dai poteri pubblici, il Collegio vede progressivamente assottigliarsi la propria autonomia col trapasso al regime fascista, quando vengono preparati nuovi progetti di nazionalizzazione.

Foto di gruppo dei collegiali nei primi anni del Novecento

Fase 3 - La costituzione della Fondazione Nel 1954 il Collegio assume la natura giuridica di Fondazione di diritto privato. Prende così avvio una nuova fase che, nei decenni successivi, culminerà con la riconversione del San Carlo da Istituto di istruzione a Fondazione culturale. La dismissione delle Scuole parificate viene avviata nel 1963 con le Medie inferiori e culmina nel 1970 con la fuoriuscita del Liceo ginnasio. Un nuovo Statuto reinterpreta le finalità formative originarie secondo una rinnovata idea di cultura e di formazione che fa appello diretto alle scienze sociali e religiose: sono istituiti il Centro Culturale e il Centro Studi Religiosi che, sorretti dalla nuova Biblioteca San Carlo, hanno il preciso intento di promuovere incontri interdisciplinari, seminari di studio, dibattiti, ricerche e pubblicazioni. L’attività dei due Centri si rivolge agli studenti del Collegio universitario ma anche alla città. Ciò allo scopo di favorire la formazione di una “coscienza critica” delle questioni che attraversano la società presente e orientarne il processo di modernizzazione. Contemporaneamente, l’imponente restauro dell’edificio storico offre spazi più adeguati allo sviluppo di tale attività. Nell’anno accademico 1995/96 prende avvio la Scuola Internazionale di Alti Studi “Scienze della cultura”, che si dota di un Comitato Scientifico internazionale e di un originale progetto di formazione e ricerca residenziale per 15 allievi


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post-laurea sostenuti da borsa di studio. Dall’anno accademico 1998/99 il suo diploma di perfezionamento viene riconosciuto equipollente al titolo di dottore di ricerca rilasciato dalle università italiane, coronando il nuovo corso dell’Ente che torna a gestire autonomi studi di livello universitario.

Una conferenza con il prof. Hans-Georg Gadamer (in primo piano sulla destra) tenuta nel 1985

La missione istituzionale L’Ente dispone di un proprio patrimonio che ne garantisce la completa autonomia gestionale. Attinge a finanziamenti pubblici in minima parte e solo a fronte di attività e servizi gestiti in regime di convenzione. Le funzioni di vigilanza sono attribuite al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il Consiglio di Amministrazione gestisce il patrimonio e fissa gli indirizzi generali mentre il Comitato Scientifico, di carattere internazionale, garantisce la qualità della proposta culturale. La nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione da parte di istituzioni pubbliche nazionali e locali testimonia la rilevanza pubblica dell’attività dell’Ente, mentre i criteri privatistici di gestione e progettualità permettono agilità ed efficienza nella proposta dei servizi. Da questo binomio trae forza l’autonomia dell’Istituzione. La Fondazione opera senza fini di lucro, ispirando la sua conduzione a criteri di efficienza gestionale, economica e finanziaria orientati all’autonomo perseguimento delle finalità culturali e istituzionali individuate nello Statuto. Dal testo normativo si legge che la Fondazione si propone la formazione civile, intellettuale, professionale e religiosa dei giovani, anche oltre il compimento del corso degli studi, e l’elaborazione e la diffusione della cultura con particolare riferimento alle scienze sociali e religiose.

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Gli obiettivi di ricerca scientifica, comunicazione culturale e formazione dei giovani sono sviluppati dalle attività organizzate dalla Scuola Internazionale di Alti Studi, dal Centro Culturale, dal Centro Studi Religiosi e dal Collegio universitario. Da un lato, agli studenti della Scuola di Alti Studi e del Collegio vengono forniti servizi e attività didattiche integrative sulla base di un autonomo progetto formativo. Dall’altro lato, vengono organizzate attività dirette all’educazione permanente dei cittadini e iniziative culturali per l’approfondimento e l’aggiornamento sui problemi della società contemporanea, rivolte principalmente ai funzionari della Pubblica Amministrazione, agli insegnanti, ai professionisti, agli studenti universitari e delle scuole superiori. La Fondazione mette a libera disposizione dei ricercatori, degli studenti e dei cittadini il patrimonio della propria Biblioteca, specializzata in filosofia, scienze umane e sociali e scienze religiose. Ciò in un articolato e coerente quadro di iniziative (corsi, convegni, seminari, conferenze, pubblicazioni a stampa e online) a carattere nazionale e internazionale, svolte anche in collaborazione con altre istituzioni, come nel caso delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia che, nel 2011, ha visto a Modena e provincia lo svolgimento di numerose iniziative a cura di un Comitato promotore tra i cui membri vi era anche la Fondazione. Il recupero, la tutela e la valorizzazione del proprio patrimonio bibliografico, storico, artistico e architettonico avviene attraverso attività di conservazione e restauro, iniziative culturali e pubblicazioni, nella convinzione che il ruolo della Fondazione sia anche quello di custode di un patrimonio d’arte, conoscenza e cultura che non le appartiene in via esclusiva, essendo di vocazione universale. Da qui un costante sforzo di mantenimento, valorizzazione e qualificazione. In questo modo la Fondazione – centro di eccellenza nella ricerca umanistica e garante di una straordinaria eredità storicoartistica – diviene veicolo di diffusione delle conoscenze e del patrimonio, a vantaggio sia della città che della comunità nazionale e internazionale.

La sede Sin dal 1626, la Fondazione ha sede nel cuore di Modena, in via San Carlo, in un palazzo barocco recentemente oggetto di un’attenta opera di ristrutturazione. La Chiesa di San Carlo, situata accanto alla sede della Fondazione, è stata più volte restaurata, sino ad essere adattata ad auditorium. In essa si trovano numerose tele dei più importanti artisti locali del Settecento. Il palazzo, acquistato dal Collegio nel 1639, venne progettato e seguito, nel corso degli anni, da tre architetti: Bartolomeo Avanzini, a cui si deve il progetto originale, Gaspare Vigarani e Giovan Pietro Piazza. Del palazzo fa parte anche il Portico del Collegio, composto da ben 32 archi, poggianti su eleganti colonne in marmo, la cui costruzione, avviata nel 1664, terminò cento anni più tardi, nel 1764. Il Teatro settecentesco della Fondazione


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Al primo piano del palazzo, accessibile dall’ingresso di via San Carlo attraverso lo Scalone d’Onore, si trova la Galleria d’Onore, interamente decorata da affreschi a trompe l’oeil riemersi a seguito di un recente restauro. Si giunge quindi alla Sala dei Cardinali, la più rinomata del Collegio, affrescata in stile barocco e arricchita da ritratti di allievi divenuti cardinali, ai quali la stessa deve il nome. Qui si tenevano le cerimonie di laurea, ma anche riunioni dei docenti, balli, recite. La Sala dei Cardinali è collegata al Teatro e alla Cappella dal Corridoio dei Rettori, che in origine era completamente decorato ed affrescato. Il Teatro è il più antico della città e risale al Settecento. Ha sempre rappresentato un centro importante della vita del Collegio e della città. Alle pareti del palazzo è esposto un considerevole numero di dipinti, frutto di lasciti e donazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli. L’insieme dei ritratti dei personaggi illustri che hanno frequentato il Collegio costituisce una preziosa testimonianza storica e di costume lungo tre secoli di vita dell’Istituzione. Un’altra parte considerevole dei dipinti, conservati nei locali di rappresentanza, è costituita da quadri di carattere religioso che formano un nucleo di notevole importanza in ambito non soltanto locale. L’intero patrimonio è oggetto di una costante opera di restauro.

Come perseguiamo la missione istituzionale La Fondazione Collegio San Carlo è un’Istituzione privata senza fini di lucro che svolge funzioni di rilevanza pubblica in ambito formativo e culturale, con particolare attenzione alle scienze umane, sociali e religiose. Dalla sua origine, la Fondazione ha sede nel centro storico di Modena, nel palazzo barocco che, con l’annessa Chiesa di San Carlo, costituisce uno dei complessi di maggior pregio della città, recentemente restaurato ed adeguato alle nuove esigenze di utilizzo. Per svolgere le sue funzioni la Fondazione si è dotata di alcuni “strumenti operativi”. La Scuola Internazionale di Alti Studi “Scienze della cultura” La Scuola di Alti Studi costituisce l’impegno più significativo della Fondazione che traduce la propria esperienza secolare e le finalità statutarie di formazione e ricerca nella realizzazione di una scuola dottorale internazionale. La Scuola, che ha per fine la formazione post-laurea secondo programmi di ricerca interdisciplinari (filosofia, sociologia, antropologia, scienze religiose), prevede due distinti percorsi formativi, cui si accede per concorso: il corso di perfezionamento triennale (equipollente al dottorato di ricerca) e il corso di specializzazione annuale. Sono ammessi alla Scuola, sulla base di un concorso internazionale, cittadini europei in possesso di laurea. Tutti gli allievi della Scuola sono sostenuti da borsa di studio. Il Centro Culturale Il Centro Culturale promuove la riflessione critica sulle dinamiche culturali, sociali e politiche che caratterizzano la realtà contemporanea, di cui viene ricostruita la traiettoria storica e teorica di lungo periodo attraverso molteplici apporti disciplinari. Su questa base, a partire dall’anno accademico 2009/2010, ha preso avvio un’indagine interdisciplinare su alcune parole-chiave del lessico filosofico-politico della modernità, attraverso cui si mira a far emergere le radicali trasformazioni del tessuto sociale e culturale. Tale prospettiva teorica è sviluppata attraverso modalità diverse e complementari: cicli di conferenze, seminari di cultura europea, spazi di discussione web, spettacoli teatrali, workshop, videoinstallazioni, laboratori di filosofia con i bambini. Di particolare rilievo il progetto plurale e integrato di condivisione del sapere attraverso lo spazio web, realizzato tramite la trasmissione in livestream delle conferenze, la creazione di un archivio multimediale relativo a tutte le attività della Fondazione degli ultimi anni e la presenza costante nei social network allo scopo di attivare nuove forme di comunicazione culturale.

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Il Centro Studi Religiosi In modo affine al Centro Culturale, il Centro Studi Religiosi si propone come luogo di riflessione scientifica sui temi religiosi, affrontando le problematiche salienti relative al rapporto tra culture e religioni nella sfera pubblica. L’osservazione concentrata sulla realtà del mondo contemporaneo non esclude ma, al contrario, rende necessaria una riflessione storica, di carattere sincronico e multireligioso, da cui trae equilibrio e solidità l’analisi sui fenomeni religiosi dell’attualità. Questi ultimi devono essere intesi come forme centrali dell’esperienza moderna degli individui e delle società, soprattutto alla luce del rinnovato ruolo pubblico delle religioni. Frutto di questa impostazione – che mira a integrare i contributi delle diverse scienze religiose nel più ampio terreno delle scienze umane e sociali – è l’interesse per le connessioni tra l’esperienza religiosa e le altre forme dell’agire individuale e sociale. La Biblioteca La Biblioteca ha sede nel palazzo monumentale della Fondazione Collegio San Carlo. È aperta al pubblico, senza limitazione di accesso, e offre servizi gratuiti (consultazione, studio, prestito locale, reference), con catalogo disponibile anche online. La Biblioteca vuole fornire strumenti per lo studio approfondito e la ricerca nel campo della filosofia, antropologia, sociologia, storia e scienze religiose. Oltre al fondo moderno – dotato di volumi, riviste internazionali e di importanti risorse elettroniche – ha in dotazione un fondo antico – che conserva il patrimonio librario dell’antico Collegio – e l’Archivio storico della Fondazione, accessibile anche online. Il fondo moderno comprende oggi oltre 43.000 volumi, italiani e stranieri. La dotazione di periodici rappresenta uno degli elementi di eccellenza, vantando una raccolta di oltre 1.300 collezioni e di circa 450 abbonamenti attivi, con una larga presenza di titoli internazionali e interdisciplinari. Il Collegio Il Collegio è l’impegno più antico dell’Istituzione, nata agli inizi del Seicento come Collegium Nobilium. Attualmente coniuga la sua originaria fisionomia di Collegio universitario, riservato a studenti e studentesse dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, con la strutturazione di un progetto formativo di eccellenza. Attraverso tale progetto il Collegio sostiene e completa gli specifici curricula di ciascun studente, avendo come obiettivo la crescita complessiva della persona e la formazione di un ceto dirigente all’altezza delle complessità del mondo attuale. Dal 2001 è entrato a far parte della Conferenza permanente dei Collegi Universitari legalmente riconosciuti (di cui ha assunto la Presidenza nell’anno accademico 2009/2010) dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.


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L’assetto istituzionale e organizzativo

L’assetto istituzionale Gli organi della Fondazione, ciascuno con le proprie autonomie e competenze, sono: • il Consiglio di Amministrazione, composto da sei membri, nominati dal Ministero dell’Università (2 membri), dal Comune di Modena (2 membri), dalla Provincia di Modena (1 membro) e dalla Curia di Modena (1 membro); rimane in carica cinque anni e determina l’indirizzo generale dell’attività e della gestione della Fondazione; • il Presidente, eletto dal Consiglio fra i suoi componenti, rappresenta la Fondazione e ne ha la firma; convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione; cura l’esecuzione delle delibere del Consiglio medesimo; resta in carica fino alla scadenza del Consiglio; • il Collegio Sindacale (o dei Revisori dei Conti), composto da tre membri in possesso dei requisiti professionali per l’esercizio del controllo legale dei conti, vigila sul rispetto delle norme legali e statutarie e sulla trasparenza e veridicità contabile; è nominato dal Consiglio di Amministrazione e rimane in carica tre anni. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione nomina, inoltre, definendone le competenze: • il Comitato Scientifico di carattere internazionale, che guida e verifica le attività culturali e di ricerca della Fondazione, garantendo la qualità della proposta culturale; • i Direttori d’Area, responsabili dei diversi settori di attività. Il Consiglio di Amministrazione Spetta al Consiglio: a. determinare gli indirizzi generali delle attività della Fondazione, dando le opportune indicazioni agli organi preposti alle stesse, nel rispetto della professionalità dei responsabili dei singoli settori di attività; b. provvedere alla nomina del Collegio Sindacale (o dei Revisori dei Conti); c. provvedere alla nomina del responsabile del Collegio universitario, che deve essere un sacerdote, secolare o religioso, o un diacono, o un laico insignito di un ministero ecclesiale e dei responsabili dei diversi settori di attività; d. provvedere alla nomina del Comitato Scientifico per le attività culturali e di ricerca dell’Ente; e. definire le attribuzioni e le competenze del Comitato Scientifico e dei responsabili dei diversi settori di attività tramite appositi regolamenti interni; f. deliberare sul bilancio di previsione e sul conto consuntivo; g. deliberare su contratti di qualsiasi natura, sulle azioni da promuovere o sostenere in giudizio, sulla contrazione di finanziamenti, sulla concessione di ipoteche o di qualsiasi altra garanzia personale o reale, su acquisti e vendite di beni mobili o immobili, sull’assunzione del personale di ogni categoria e grado e sui provvedimenti concernenti lo stesso, infine su ogni altro atto e operazione sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione.

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Il Consiglio ha facoltà di delegare le proprie attribuzioni al Presidente, a uno o più Consiglieri, nonché ad uno o più responsabili dei settori di attività, per singoli atti o per categorie di atti, prestabilendo i limiti massimi di valore e la durata della delega. In casi particolari e per oggetti o periodi di tempo determinati, può inoltre conferire, quando ciò torni a vantaggio della Fondazione, speciali incarichi al Presidente o ai Consiglieri. Il Presidente rappresenta la Fondazione e ne ha la firma; convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione; cura l’esecuzione delle delibere del Consiglio stesso.

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Collegio San Carlo

Il Presidente Roberto Franchini Modenese, 59 anni, è sposato, con due figli. Laureato in Storia moderna a Bologna, negli anni Settanta è stato direttore del centro culturale “A.F. Formiggini” e della rivista «Quaderni Modenesi» Giornalista professionista, è attivo da trent’anni nel campo dell’informazione e della comunicazione. Attualmente è Direttore dell’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Regione EmiliaRomagna. Dal marzo 2002 all’aprile 2006 è stato Consigliere d’Amministrazione dell’Azienda di Promozione Turistica (APT) dell’Emilia-Romagna. Approda alla Fondazione San Carlo nel 1986, in qualità di Consigliere d’Amministrazione, e ne diviene Presidente nel 1998. In questa veste è stato Presidente del Comitato organizzatore del festivalfilosofia negli anni 2001-2008. È autore di numerosi e apprezzati saggi culturali e storici, tra cui il recente L’ombra della torre (Modena, 2011). I Consiglieri d’Amministrazione Alda Baldaccini - Segretario Nata a Pavullo, 62 anni, risiede a Modena dal 1964 ed è sposata con due figli. Laureata in Lettere classiche all’Università di Bologna, si è dedicata per molti anni all’insegnamento presso il Liceo Classico San Carlo di Modena. Successivamente ha continuato il suo lavoro nella scuola superiore come Dirigente Scolastico negli istituti modenesi. Negli anni ha svolto attività di formazione e aggiornamento rivolte a tutti i soggetti della scuola, in collaborazione con l’Irsae, con il Provveditorato


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e con altri enti del territorio. È stata presidente del CFA (Centro Formazione e Aggiornamento), associato all’OPPI di Milano. Da tempo è impegnata nel campo dell’editoria con la produzione di testi scolastici per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Antonella Battilani Nata a Modena, 53 anni, è sposata con una figlia. Ha compiuto studi artistici presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 1982 insegna progettazione all’Istituto Superiore d’Arte “A. Venturi” di Modena e si occupa di illustrazione e grafica, prevalentemente per le istituzioni pubbliche del territorio. Come docente ha curato e prodotto i quaderni di ricerca didattica Lasciate una traccia del vostro passaggio, Immagine>parola (in collaborazione con la Biblioteca d’arte e architettura “Poletti”) e Molteplice, che raccoglie i lavori di un progetto interculturale. Ha girato alcuni video documentari per la collana Voci della memoria, prodotti dalla Provincia di Modena. Dalla sua apertura cura inoltre la grafica del Museo della Figurina di Modena, con il quale ha collaborato per la produzione di alcuni volumi a stampa. Giovanni Boschini Nato a Modena, 50 anni, è sposato con due figli. Laureato in Filosofia presso l’Università di Bologna, dal 1991 è docente di Filosofia e Storia, Pedagogia e Psicologia nella scuola secondaria di secondo grado. Dal 1993 è docente di Storia della filosofia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “C. Ferrini” di Modena e dal 2002 è Preside del Liceo Scientifico, Liceo Classico e Istituto Tecnico Commerciale “Sacro Cuore” di Modena. È stato membro del Consiglio di Amministrazione di Modena Formazione e del Consiglio Scolastico Provinciale. È stato inoltre Presidente della Federazione Universitaria Cattolica Italiana dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola e membro del Consiglio nazionale della medesima associazione, oltre che fondatore del “Centro Accoglienza Studenti Stranieri” di Modena. Luigi Vallini Nato a La Spezia, 82 anni, sposato con due figlie, risiede a Modena da molti anni. Ha svolto la sua attività professionale con aziende multinazionali della farmaceutica, con incarichi di responsabilità nell’ambito del marketing e dell’informazione scientifica. È stato Presidente del Consiglio dell’Istituto Magistrale “C. Sigonio” e componente del Distretto Scolastico n. 18 di Modena. Ha coordinato il Comitato per il restauro della Chiesa di S. Domenico a Modena. È stato Consigliere Comunale di Modena dal 1980 al 2000, ricoprendo l’incarico di Capogruppo, e ha fatto parte del Comitato di Gestione dell’USL n. 16 di Modena. Collabora con la Fondazione Città del Libro di Pontremoli, promotrice dei Premi Letterari Bancarella, ed è membro del Consiglio Direttivo del Premio di Poesia “Val di Magra” e del Premio Letterario “Lunigiana Storica”. Massimo Vellani Nato a Modena, 58 anni, è avvocato penalista con studio professionale a Modena. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Modena nel 1977, si è successivamente abilitato davanti alla Corte di Cassazione e alle Superiori Giurisdizioni: dal 1981 è iscritto all’Albo degli AvvocatiProcuratori di Modena. Attualmente svolge la sua qualificata attività in associazione professionale. Da settembre 2007 è membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Collegio San Carlo. In passato è stato componente della Commissione Amministrativa dell’Azienda Municipalizzata del Comune di Modena (AMCM). Tra i suoi interessi culturali si segnala la storia locale, con particolare riguardo alle vicende politiche ed economiche del territorio.

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Il Collegio Sindacale La gestione contabile della Fondazione è anche soggetta al controllo di un Collegio di Revisori dei Conti, composto di tre membri, nominato dal Consiglio con un mandato di tre anni. Il Presidente del Collegio deve risultare iscritto nel Registro dei Revisori Contabili costituito presso il Ministero della Giustizia. Il Collegio, nella sua attività, vigila sul rispetto delle norme legali e statutarie e sulla trasparenza e attendibilità contabile. Procedendo anche a verifiche di cassa con cadenza trimestrale, applica i principi e le tecniche previste dalla legge per il Collegio Sindacale delle società per azioni in quanto applicabili. Esso formula una relazione di accompagnamento al bilancio consuntivo annuale, che viene acclusa allo stesso. Giovanni Belluzzi - Presidente Modenese, 69 anni, sposato con tre figli. Laureato in Economia e Commercio a Bologna, è specializzato in management d’impresa presso l’American Management Association. È Dottore Commercialista e Revisore Contabile con studio professionale a Mirandola, Modena e Bologna. Consulente e componente del Collegio Sindacale in aziende, società e fondazioni di rilievo nazionale ed internazionale, è consulente tecnico del Tribunale di Modena. È stato membro del Consiglio d’Amministrazione di Unicredit, sistemista (EDP) all’ufficio studi speciali della Esso Italiana, dirigente del servizio pianificazione e controllo della Dasco spa e direttore amministrativo presso la Calderini spa e la società editrice il Mulino spa. È professore a contratto di Tecnica Professionale presso l’Università di Ferrara. Claudio Malagoli Modenese, 67 anni, è Ragioniere Commercialista e Revisore dei Conti. Svolge la sua attività a Modena in associazione professionale. È socio fondatore e tesoriere del Centro Studi di Diritto Fallimentare. Lorenzo Rutigliano Nato a Gorizia, 46 anni, vive a Modena ed è sposato, con tre figli. Dottore Commercialista e Revisore dei Conti svolge la sua qualificata attività in associazione professionale (con base a Mirandola, Modena e Bologna).

Il Collegio Sindacale della Fondazione Collegio San Carlo


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Il Comitato Scientifico Il Comitato Scientifico è nominato dal Consiglio di Amministrazione ed è composto da un minimo di cinque a un massimo di undici esperti, italiani e stranieri, aventi riconosciuta competenza e prestigio in campo scientifico. All’atto della nomina il Consiglio di Amministrazione determina la composizione del Comitato Scientifico, la durata in carica dello stesso, comunque non superiore al mandato del Consiglio, e l’entità del compenso spettante ai suoi membri per l’attività svolta. In relazione al dettato statutario e alle indicazioni del documento programmatico approvato dal Consiglio di Amministrazione per la durata del suo mandato, il Comitato Scientifico, quale garante delle attività culturali nei confronti del Consiglio, approva – avendoli elaborati in stretta collaborazione con il Direttore Scientifico della Fondazione e in correlazione con l’attività precedentemente svolta, nonché con le nuove esigenze e prospettive della Fondazione – i programmi culturali e di ricerca dei diversi settori di attività, verificandone lo svolgimento e la conformità agli indirizzi generali definiti dal Consiglio di Amministrazione. Fino all’inizio del 2009 i membri del Comitato Scientifico – che ringraziamo per la loro preziosa opera, a lungo svolta a tutela della qualità scientifica delle attività culturali della Fondazione – sono stati i proff. Remo Bodei (University of California, Los Angeles), Giovanni Filoramo (Università di Torino), Tullio Gregory (Università di Roma “La Sapienza”), Francisco Jarauta (Universidad de Murcia), Maurice Olender (École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris) e Wolfgang Schluchter (Universität Heidelberg). In qualità di Direttore Scientifico, il coordinamento dei lavori del Comitato Scientifico era affidato, fino a dicembre 2008, alla dott.ssa Michelina Borsari, che ringraziamo per aver svolto un importante lavoro di direzione e coordinamento delle attività culturali della Fondazione. I membri del Comitato Scientifico in carica dal 2009 sono: Dario Antiseri È stato professore di Metodologia delle scienze sociali presso l’Università LUISS di Roma. Studioso di filosofia della scienza, le sue ricerche si sono concentrate sulla metodologia delle scienze sociali e hanno approfondito i temi relativi alla fallibilità della conoscenza e alla teoria unificata del metodo. Ha inoltre dedicato particolare attenzione ai rapporti tra ragione filosofica e fede religiosa, oltre che ai fondamenti della libertà. Michele Ciliberto Socio dell’Accademia dei Lincei, è professore di Storia della filosofia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e presidente dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento di Firenze. Nei suoi studi si è occupato principalmente di filosofia del Rinascimento (in particolare di Giordano Bruno) e della storia della cultura filosofica italiana contemporanea. Arnold I. Davidson È professore di Filosofia presso l’Università di Chicago e di Filosofia della religione e di Storia dell’ebraismo presso la Divinity School della stessa università. Studioso del pensiero filosofico-politico contemporaneo e curatore delle edizioni dei testi di Foucault in Francia e negli Stati Uniti, la sua attività di ricerca spazia dall’indagine sugli stili di vita filosofica all’uso politico del corpo e delle passioni nelle forme di biopotere.

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Anne Fagot-Largeault Cavaliere della Legione d’Onore nel 1997, medico e psichiatra, è professoressa di Filosofia delle scienze biologiche e mediche presso il Collège de France (Parigi). Nelle sue ricerche ha affrontato molteplici questioni di filosofia e storia della scienza, dalla fisica alle scienze biologiche e alla medicina, approfondendo le questioni deontologiche in materia di bioetica e lo statuto filosofico del concetto di vivente. Elio Franzini È professore di Estetica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Milano, di cui è stato Preside, assumendo anche l’incarico di Presidente della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Lettere e Filosofia. Nelle sue ricerche ha studiato le connessioni tra le sfere del filosofico, dell’estetico e dell’artistico attraverso l’analisi dei rapporti tra ragione ed esperienza, con riguardo ai temi della sensazione e dell’immagine. Alfonso M. Iacono È professore di Storia della filosofia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa, di cui è Preside. Nelle sue ricerche ha indagato criticamente la formazione dei sistemi di pensiero e di rappresentazione sociale, cruciali nello sviluppo dell’ideologia e dell’identità politica moderna: tra di essi, il rapporto tra autonomia e minorità, le teorie della complessità, i concetti di feticismo, mimesis e rappresentazione. Antonello La Vergata È professore di Storia della filosofia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Studioso dei rapporti fra la filosofia, le scienze della vita e le scienze sociali, ha dedicato particolare attenzione alle teorie dell’evoluzione, soprattutto in chiave storica. Ha inoltre condotto ricerche sulle teorie dell’aggressività, sulle dottrine della guerra, sulle dottrine eugenetiche, sulle teorie della sostenibilità ecologica. Wolfgang Reinhard È professore emerito di Storia moderna della Albert-Ludwigs-Universität Freiburg e docente presso il Max-Weber-Kolleg di Erfurt. Utilizzando una prospettiva interdisciplinare che connette storia politica, sociologia economica, antropologia storica e teoria della cultura, si è dedicato alla storia del colonialismo e ad un’ampia ricostruzione comparata della storia delle istituzioni politiche e religiose nell’Europa moderna e contemporanea. Jörg Rüpke È professore di Religioni comparate presso l’Università di Erfurt. Visiting professor presso l’Université Paris I e la Stanford University, è redattore delle riviste «Zeitschrift für Religionswissenschaft», «Archiv für Religionsgeschichte» e «Historia Religionum». Le sue ricerche vertono sulla storia delle religioni in età classica e tardoantica, in particolare sulle relazioni tra pratiche religiose e autorità politiche nella Roma repubblicana e imperiale. Pierangelo Sequeri È professore di Teologia fondamentale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, di cui è Vicepreside, e presso l’Accademia di Brera. Compositore di canti di uso liturgico, è autore di un programma di educazione musicale per bambini con difficoltà psichiche. La sua ricerca è percorsa dal confronto tra le scienze religiose e le scienze umane, attraverso cui indaga il rapporto tra percezione estetica e conoscenza simbolica.


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Gabriella Zarri È professoressa di Storia moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze e membro del Comitato Scientifico dell’“Archivio per la memoria e la scrittura delle donne”. Nei suoi studi di storia di vita religiosa tra il tardo Medioevo e la prima età moderna, innervati di sapere storico-antropologico, ha ricostruito le forme della santità, le pratiche di direzione spirituale e le esperienze monastiche femminili. Tra i membri del Comitato Scientifico, all’inizio del 2009, era stato nominato anche il compianto Franco Volpi (1952-2009), successivamente rimasto vittima di un gravissimo incidente stradale. Per quanto breve, la sua presenza nel Comitato Scientifico della Fondazione è stata significativa e questo breve ricordo è a testimonianza della nostra profonda e sincera riconoscenza nei confronti dell’amico e dello studioso. Già professore ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di Padova, Volpi è stato editorialista del quotidiano «la Repubblica» e consulente della casa editrice Adelphi. Studioso di ontologia e di filosofia morale, aveva dedicato numerose ricerche alla riabilitazione della filosofia pratica aristotelica nel dibattito contemporaneo. Successivamente aveva affrontato il problema del nichilismo, inteso non come corrente di pensiero, ma come espressione di un più generale malessere della cultura contemporanea.

Un momento di una riunione del Comitato Scientifico della Fondazione

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( Bilancio Sociale 2007|2012 r Sezione 2. Presentazione della Fondazione Collegio San Carlo

L’assetto organizzativo La Fondazione Collegio San Carlo è strutturata secondo l’organigramma di seguito riportato.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Roberto Franchini

DIRETTORE AREA AMMINISTRATIVA Edith Barbieri

RESPONSABILE UFFICIO TECNICO Massimo Clò

DIRETTORE COLLEGIO Don Luca Balugani

ASSISTENTE COLLEGIO Lorenzo Ferrante

MANUTENTORE E ASSISTENTE SALA Fernando Gaspari

SEGRETARIA AMMINISTRATIVA Ljiljana Vujicic

DIRETTORE SCIENTIFICO Carlo Altini

EDUCATRICE COLLEGIO Anna Federzoni

ASSISTENTE BIBLIOTECARIO Sandra Zetti

ASSISTENTE AMMINISTRATIVO Luca Rubbiani

BIBLIOTECA Anna Festi

SEGRETARIO ATTIVITÀ CULTURALI Gabriele Pollastri

ASSISTENTE BIBLIOTECARIO Lella Grenzi

PROG. SPOGLIO PERIODICI Giovanna Bonazzi

TUTOR CENTRI E SAS Stefano Suozzi

SEGRETARIA CENTRI Francesca Fagioli

UFFICIO STAMPA Giovanna Silingardi


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( Bilancio Sociale 2007|2012 r Sezione 2. Presentazione della Fondazione Collegio San Carlo

I Direttori d’Area Il conseguimento dei risultati nelle diverse Aree di attività della Fondazione è stato possibile grazie al coordinamento e alla professionalità dei Direttori d’Area. Carlo Altini - Direttore Scientifico Nato a San Miniato (Pisa), 47 anni, vive a Modena con la moglie e due figli. Laureato in Filosofia a Firenze, dottorato a Pisa e alla Fondazione San Carlo (dove lavora dal 1997, con l’incarico di direzione scientifica dal 2009), ha insegnato Storia della filosofia presso le università di Siena e Modena. Ha tenuto relazioni a convegni presso università italiane (Bari, Firenze, Milano, Padova, Roma, Torino, Venezia) e straniere (Cordoba, Jerusalem, Tilburg, Uppsala). Membro di redazione della rivista «Filosofia politica», ha svolto attività di consulenza per Rai Educational e per la casa editrice La Nuova Italia. Nei suoi studi si occupa di storia della filosofia politica, su cui ha pubblicato volumi per case editrici quali Laterza, il Mulino, Carocci, Giuntina e Marietti, oltre che saggi su riviste (tra cui «Rivista di filosofia», «Iride», «Intersezioni», «La cultura», «il Ponte», «Hobbes Studies», «Interpretation», «Philosophy and Social Criticism»). Don Luca Balugani - Direttore Collegio universitario Modenese, 41 anni, è presbitero della Diocesi di Modena dal 1995 ed è Direttore del Collegio universitario della Fondazione San Carlo dal 2004. Dopo aver svolto attività pastorale, è ora impegnato nella formazione. Attualmente è Vicedirettore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “C. Ferrini” di Modena, assistente diocesano dell’Azione Cattolica e Vicepresidente di CeisFormazione. Insegna psicologia e pedagogia presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia, la Facoltà Teologica di Bologna e l’Istituto Superiore per Formatori, dove è anche responsabile della sezione Nord-Italia. Dirige, dal 2006, il corso promosso dalla Fondazione e dall’Università di Modena e Reggio Emilia “Seminari di etica professionale”. È inoltre membro della redazione di «Tredimensioni. Psicologia Spiritualità Formazione» (editrice Ancora).

I Direttori della Fondazione Collegio San Carlo


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( Bilancio Sociale 2007|2012 r Sezione 2. Presentazione della Fondazione Collegio San Carlo

Edith Barbieri - Direttore Area amministrativa Modenese, 53 anni, sposata con tre figli. Dopo una pluriennale esperienza nelle attività di amministrazione e controllo maturata in aziende private del territorio, arriva alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena nel 1997. Dal suo ingresso nella Fondazione contribuisce alla razionalizzazione e allo sviluppo del sistema informativo dell’Ente e al miglioramento dell’amministrazione. Oltre alle incombenze specifiche della rilevazione contabile e degli adempimenti del personale in merito all’intera area tecnico-amministrativa, gestisce le attività di programmazione e controllo, di pianificazione finanziaria e di definizione dei contenziosi, anche fiscali. Inoltre, coordinando il team interno con le professionalità esterne, si occupa della contrattualistica e degli aspetti tributari della gestione della Fondazione. Lo staff completo Il conseguimento dei risultati nelle diverse Aree di attività della Fondazione è stato possibile anche in virtù della preziosa collaborazione da parte di tutto il personale dell’Ente che, con dedizione e passione, ha contribuito fattivamente ai lavori della Fondazione. Complessivamente la Fondazione si avvale di uno staff operativo che, contando anche i Direttori di Area, si compone di 18 persone: tutte estremamente preziose, considerando la quantità e la qualità delle attività svolte ed in corso di realizzazione.


( Bilancio Sociale 2007|2012 r Sezione 2. Presentazione della Fondazione Collegio San Carlo

Il modello gestionale e le performances economico-finanziarie

L’amministrazione del patrimonio immobiliare all’insegna dell’economicità, della trasparenza e del controllo La missione istituzionale della Fondazione può essere perseguita con grande varietà di iniziative: la Fondazione, per il raggiungimento delle proprie finalità, può promuovere la costituzione di enti, comitati, consorzi e società o assumervi partecipazioni, nonché porre in essere convenzioni con istituzioni pubbliche e private, anche estere. Tuttavia tale elasticità di azione e di mandato deve coniugarsi con un rigoroso rispetto del vincolo posto dalle risorse disponibili: infatti, le attività funzionali al raggiungimento degli scopi possono essere promosse e mantenute solo in quanto compatibili con le possibilità economico-finanziarie. In applicazione dello Statuto, la rendicontazione contabile delle attività svolte si avvale di un sistema basato su bilancio preventivo e bilancio consuntivo. Il bilancio consuntivo si compone di un conto economico e di uno stato patrimoniale. Tali prospetti vengono compilati seguendo criteri di analiticità, prudenza e verità, nel rispetto dei principi contabili di prudenza e competenza. Il bilancio viene illustrato e commentato da un’apposita relazione che deve essere formulata sulla falsariga della nota integrativa prevista dal legislatore civilistico. La contabilità consta di almeno una scrittura cronologica generale e dei conti di mastro e viene tenuta in coordinamento con le norme tributarie applicabili. A garanzia del rispetto delle norme statutarie sulla oculata e corretta amministrazione del patrimonio, è previsto un meccanismo di duplice controllo. Da una parte è previsto che le funzioni di controllo e di vigilanza sull’amministrazione della Fondazione siano esercitate dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica secondo le disposizioni del Codice Civile concernenti le persone giuridiche di diritto privato. Dall’altra si dispone che la gestione contabile della Fondazione sia anche soggetta al controllo di un Collegio Sindacale (o dei Revisori dei Conti) composto di tre membri, nominato dal Consiglio con un mandato di tre anni. Al Collegio Sindacale è imposta la vigilanza sul rispetto delle norme legali e statutarie e sulla trasparenza e verità contabile, procedendo anche a verifiche di cassa con cadenza trimestrale; inoltre, è tenuto ad operare secondo i principi e le tecniche previste dalla legge per il Collegio Sindacale delle società per azioni in quanto applicabili. A conclusione della sua attività il Collegio Sindacale formula una relazione di accompagnamento al bilancio consuntivo annuale. La Fondazione dispone di un proprio patrimonio che ne garantisce la completa autonomia gestionale; per tale ragione essa attinge a finanziamenti pubblici in minima parte e solo a fronte di attività e servizi gestiti in regime di convenzione. In particolare, l’Ente dispone di spazi, strutture e servizi (Chiesa, Teatro, Sala Conferenze, Sala Cardinali e salette per riunioni) che, subordinatamente alle attività interne, è possibile affittare per la realizzazione di incontri, convegni, mostre ed altri eventi. A norma di Regola-

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( Bilancio Sociale 2007|2012 r Sezione 2. Presentazione della Fondazione Collegio San Carlo

mento possono essere ospitate unicamente iniziative coerenti con le finalità culturali proprie dell’Ente (in tal senso è esclusa qualsiasi attività avente finalità commerciale, politica o di proselitismo). L’Area amministrativa della Fondazione Collegio San Carlo riveste un ruolo nevralgico. Le molteplici attività organizzate nei vari settori sono realizzabili solo grazie a una prudente ed efficiente gestione del patrimonio e a un attento impiego delle risorse da essa ricavate. Per questo, una competente ed esperta azione amministrativa, unita ad un sofisticato sistema di pianificazione e controllo, sono elementi determinanti per garantire prospettiva e vitalità alle iniziative della Fondazione.

Come sosteniamo le nostre attività. I ricavi e i costi Nel quinquennio 2007-2011, i ricavi della Fondazione Collegio San Carlo tendono a mantenersi pressoché costanti fatta eccezione per una lieve contrazione nell’anno 2009, per lo più riconducibile ad una sensibile riduzione dei contributi in conto esercizio provenienti dalle Pubbliche Amministrazioni. I ricavi fanno registrare il loro valore massimo nel 2011, grazie alla dinamica dei proventi da locazioni di immobili e dei contributi in conto esercizio. La maggior parte dei ricavi deriva dalla gestione economica del patrimonio, ovvero dalla locazione degli immobili di proprietà, che genera mediamente il 59% del totale dei ricavi (fa eccezione il 2009 dove l’incidenza di tale posta di ricavo è pari al 70%). Come evidenziato dalla tabella, i proventi per affitti di immobili subiscono nel corso del quinquennio in esame una lieve contrazione, pur con una netta ripresa tra il 2010 ed il 2011. Tale andamento lo si deve prevalentemente alla perdita degli affitti erogati dall’Università di Modena. Tuttavia, essa è stata tempestivamente compensata da un’attenta ed efficace politica di ricontrattazione delle locazioni esistenti. I RICAVI DELLA FONDAZIONE COLLEGIO SAN CARLO 2007

2008

2009

2010

2011

2.071.719

2.108.771

2.079.637

1.954.838

2.020.064

377.535

367.842

386.687

357.235

308.316

45.532

43.181

0

0

0

Altri ricavi

163.861

113.714

104.567

105.162

114.471

Contributi in conto esercizio

906.246

895.132

337.676

922.069

1.185.556

65.534

54.130

56.902

51.015

35.109

8.468

7.403

7.251

3.191

77.365

Locazioni immobili Rette Ricavi di vendita per gadget festivalfilosofia

Ricavi finanziari Ricavi straordinari

Oltre alle locazioni di immobili, una parte cospicua dei proventi della Fondazione è ricavata dalle rette del Collegio (circa il 10%) e dai contributi in conto esercizio, che rappresentano in media il 25% dei ricavi totali (si passa infatti da un 11% nel 2009 ad un 32% nel 2011, grazie al contributo erogato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena). In merito ai ricavi di vendita dei gadget del festivalfilosofia, si osserva come nell’ultimo triennio tale voce economica si sia completamente azzerata. Il fenomeno delineato è conseguenza della recente esternalizzazione del festival che, di fatto, non costituisce più un’attività istituzionale della Fondazione.


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( Bilancio Sociale 2007|2012 r Sezione 2. Presentazione della Fondazione Collegio San Carlo

I RICAVI DELLA FONDAZIONE COLLEGIO SAN CARLO 2.500.000

2.000.000

1.500.000

1.000.000

500.000

0

2007

2008

2009

2010

Locazioni immobili

Altri ricavi

Rette

Contributi in conto esercizio

Ricavi di vendita per gadget festivalfilosofia

Ricavi finanziari

2011

Ricavi straordinari

I costi della Fondazione Collegio San Carlo mostrano, nel primo biennio (2007-2008), un andamento sostanzialmente costante. A partire dal 2009, invece, si assiste ad una loro progressiva contrazione – che tuttavia non penalizza lo svolgimento delle attività – principalmente riconducibile alla razionalizzazione gestionale, attuata per contrastare gli effetti della crisi economica generale, e all’esternalizzazione di attività in precedenza gestite direttamente. A fronte di tali riduzioni, si evidenzia un aumento dei costi del personale imputabile alla stabilizzazione di alcune risorse umane. Nel 2011 si registra un lieve incremento dei costi, dovuto soprattutto a spese per servizi essenziali al miglioramento delle prestazioni erogate e ad un prudenziale accantonamento a fronte di potenziali rischi futuri, quanto mai opportuno visto il periodo di forte instabilità economica che sta attraversando il Paese.


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( Bilancio Sociale 2007|2012 r Sezione 2. Presentazione della Fondazione Collegio San Carlo

I COSTI DELLA FONDAZIONE COLLEGIO SAN CARLO 2007

2008

2009

2010

2011

189.022

214.025

153.745

115.928

107.165

2.002.149

1.801.122

1.338.897

1.308.631

1.545.622

Godimento beni di terzi

120.699

121.964

22.940

25.351

168.642

Personale

788.940

1.013.347

776.757

821.426

721.254

Ammortamenti

258.459

251.948

226.266

222.095

214.268

0

0

0

0

250.000

448.189

408.674

649.179

491.198

305.728

52.489

68.726

108.925

106.623

81.207

275

73.657

44.299

5.794

193

35.094

34.009

31.881

51.403

84.398

Acquisto mat. prime, sussidiarie, merci Servizi

Accantonamenti per rischi Oneri diversi di gestione Costi finanziari Costi straordinari Costi fiscali

I COSTI DELLA FONDAZIONE COLLEGIO SAN CARLO 2.500.000

2.000.000

1.500.000

1.000.000

500.000

0

2007

2008

2009

2010

Acquisto materie prime, sussidiarie, merci

Accantonamenti per rischi

Servizi

Oneri diversi di gestione

Godimento beni di terzi

Costi finanziari

Personale

Costi straordinari

Ammortamenti

Costi fiscali

2011


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( Bilancio Sociale 2007|2012 r Sezione 2. Presentazione della Fondazione Collegio San Carlo

Come si compone il nostro patrimonio e come ci finanziamo. Gli impieghi e le fonti La parte più consistente degli impieghi della Fondazione Collegio San Carlo è costituita da immobilizzazioni (o impieghi fissi) che rappresentano, per l’intero quinquennio, più del 90% del patrimonio considerato nel suo complesso. La maggior parte del capitale dell’Istituzione, infatti, è formato da immobili di proprietà, tra i quali il principale è di grande pregio storico e artistico. La dotazione del patrimonio immobiliare cresce nel quinquennio esaminato, così come il patrimonio complessivo. Questo andamento crescente non può che essere valutato positivamente poiché espressivo dell’attenzione che la Fondazione ripone non solo nella conservazione ma anche, e soprattutto, nella valorizzazione del proprio patrimonio. GLI IMPIEGHI DEL CAPITALE

Impieghi fissi Impieghi circolanti

2007

2008

2009

2010

2011

38.396.121

38.328.073

38.617.861

39.901.527

39.713.803

2.971.760

3.611.607

2.516.004

2.198.904

2.206.627

GLI IMPIEGHI DEL CAPITALE 45.000.000 40.000.000 35.000.000 30.000.000 25.000.000 20.000.000 15.000.000 10.000.000 5.000.000 0

2007

2008

2009

2010

2011

Impieghi fissi Impieghi circolanti

Rispetto alle fonti di finanziamento, la Fondazione Collegio San Carlo si caratterizza per un considerevole livello di autonomia finanziaria: più del 90% delle fonti, infatti, è costituita da mezzi generati dalla stessa Istituzione (fonti proprie). Per contro, la Fondazione si avvale di finanziamenti esterni per meno del 10% della propria dotazione finanziaria. Questa politica appare appropriata sia dal punto di vista dell’equilibrio patrimoniale e finanziario, sia in prospettiva economica. Il contenimento dell’esposizione debitoria, infatti, oltre a diminuire la dipendenza dell’Istituzione da finanziatori terzi, riduce considerevolmente l’incidenza degli oneri finanziari sui risultati di gestione.


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( Bilancio Sociale 2007|2012 r Sezione 2. Presentazione della Fondazione Collegio San Carlo

Negli ultimi anni, inoltre, la Fondazione si è avvalsa dei finanziamenti erogati a norma della legge 338/2000 per i collegi, gli alloggi e le residenze universitarie. In base a tale normativa, la Fondazione ha potuto godere di un finanziamento con contributi a fondo perduto. Tale erogazione ha supportato finanziariamente i principali e piĂš recenti interventi di recupero, restauro e miglioramento delle strutture dell’Istituzione destinate agli studenti. LE FONTI DI FINANZIAMENTO 2007

2008

2009

2010

2011

Fonti proprie

39.207.952

38.810.654

38.430.485

38.675.546

38.937.948

Fonti di terzi

2.159.929

3.129.026

2.703.380

3.424.885

2.982.482

LE FONTI DI FINANZIAMENTO 45.000.000 40.000.000 35.000.000 30.000.000 25.000.000 20.000.000 15.000.000 10.000.000 5.000.000 0

2007 Fonti proprie Fonti di terzi

2008

2009

2010

2011




Sezione 3 Risultati per Aree di attivitĂ



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( Bilancio Sociale 2007|2012 r Sezione 3. Risultati per Aree di attività

Le attività

Note metodologiche per la lettura dei risultati d’Area In apertura, per agevolare la lettura dei risultati presentati in questa sezione, si riportano brevemente alcune note metodologiche. All’interno di ogni Area, dopo una breve presentazione, vengono chiariti il tipo di attività e gli stakeholders (ovvero i soggetti interessati). Nell’elenco dei risultati si distingue tra quelli raggiunti e quelli in corso di conseguimento, con l’attribuzione a ogni risultato della lettera identificativa dell’Area e di un numero progressivo. Nello sforzo di miglioramento metodologico, i molti micro-risultati sono stati accorpati in pochi ma significativi macro-risultati, secondo omogeneità degli obiettivi. Ogni risultato viene descritto e misurato tramite indicatori di performance, illustrato con immagini evocative e/o tabelle e grafici esplicativi. Al termine di ogni Area, una novità è costituita dalla valutazione degli stakeholders, ovvero dai giudizi sulla qualità dei nostri servizi ottenuti tramite indagini di customer satisfaction degli utenti. Alla fine di ogni Area, dopo la quantificazione delle risorse (umane, strumentali e finanziarie) utilizzate per conseguire i risultati, vengono sintetizzati i trend contabili.

Struttura Area • Presentazione • Le tipologie di attività • Gli stakeholders • L’elenco dei risultati • I risultati • La valutazione degli stakeholders • Le risorse utilizzate • I nostri conti

Si portano all’attenzione del lettore alcuni chiarimenti in merito all’intervallo temporale di rendicontazione dei risultati: • la rendicontazione parte dal 2007, per tenere conto dell’entrata in carica del nuovo Consiglio di Amministrazione (negli ultimi tre mesi dell’anno), e dunque in molti passaggi sono stati utilizzati anche i dati relativi a quel periodo, ma nelle tabelle comparative è stato utilizzato il criterio dell’omogeneità, dunque utilizzando solo i dati relativi alle annualità intere (2008-2011); • la rendicontazione arriva fino al termine del 2011 poiché oggi, ovviamente, i dati del 2012 non sono ancora disponibili in forma completa e statisticamente significativa. Tuttavia, al fine di dare contezza dei primi mesi del 2012 si descrivono brevemente di seguito le principali attività in corso e i primi risultati del 2012.


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( Bilancio Sociale 2007|2012 r Sezione 3. Risultati per Aree di attività

Le principali attività del 2012 Relativamente alle iniziative culturali, sono state programmate le attività plurali del progetto Utopia, avviato a ottobre 2011 a cura del Centro Culturale. Si sono dunque tenuti i seminari di cultura europea, trasmessi anche in diretta web nelle biblioteche della Provincia aderenti a Livestream. Inoltre si è nuovamente realizzata l’esperienza di collaborazione con la Fondazione Fotografia della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con l’esposizione della rassegna video Esercizi di utopia di Luz Maria Bedoya. Infine, in aprile si è tenuta la terza edizione del workshop con le scuole superiori della Provincia di Modena. La Scuola di Alti Studi ha proseguito la propria programmazione, sia con la consueta attività didattica, sia con la pubblicazione dei nuovi bandi di concorso per l’anno accademico 2012/2013. Anche il programma su Bene comune, realizzato dal Centro Studi Religiosi, si è sviluppato secondo le linee stabilite, con le conferenze e i seminari, trasmessi anche in diretta web sul sito della Fondazione. Tutte queste attività hanno costituito i materiali con cui sono stati aggiornati e implementati il sito web della Fondazione – in particolare l’Archivio conferenze – e le pagine della Fondazione presenti sui canali Youtube e Facebook. La Biblioteca ha continuato il suo piano di lavoro ordinario, cui si è aggiunta l’organizzazione, nel mese di maggio, del seminario di studio Le biblioteche producono conoscenza. Periodici e archivi di dati per la circolazione pubblica del sapere, in collaborazione con l’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna e l’Associazione Italiana Biblioteche - Sezione Emilia-Romagna. Sono state inoltre avviate tre nuove iniziative in collaborazione. Sul piano della ricerca accademica si è strutturato un primo accordo di collaborazione con il Centro di Filosofia della Scuola Normale Superiore di Pisa, che ha portato all’organizzazione del convegno Tramonto dell’Occidente? Riflessioni filosofiche e politiche.


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( Bilancio Sociale 2007|2012 r Sezione 3. Risultati per Aree di attività

C I C LO D I CO N F E R E N Z E | m a r zo -A PR I L E 2 0 12

Sul piano della comunicazione pubblica e della formazione permanente è stata programmata – insieme all’Assessorato a «Scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro» della Regione Emilia-Romagna – la realizzazione del progetto Polis, dedicato all’analisi di alcune parole-chiave del pensiero filosofico e politico contemporaneo, da tenersi in nove scuole delle diverse province della Regione, tutte collegate in rete attraverso la diretta web.

una nuova cultur a civile

I primi 4 appuntamenti di un ciclo di 9 conferenze per discutere alcune parole-chiave di un lessico culturale e politico che si confronti con i mutamenti della società contemporanea. Obiettivo di Polis, realizzato nell’ambito di Una scuola grande come la regione in collaborazione con la Fondazione San Carlo di Modena, è promuovere nelle scuole un nuovo modo di “fare comunità”, cercando di ricostruire un discorso pubblico meditato e condiviso, aperto alla dimensione “critica”.

Requisiti di ammissione

Lunedì 12 marzo 2012, ore 10 Istituto professionale per i servizi alberghieri “P. Artusi”- Forlimpopoli (FC)

Mercato Patrizio Bianchi Università di Ferrara Assessore Scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro - Regione Emilia-Romagna

Lunedì 19 marzo 2012, ore 10 Istituto tecnico-industriale “L. Nobili”- Reggio Emilia

Ideologia Ermanno Bencivenga University of California, Irvine

Lunedì 2 aprile 2012, ore 10 Liceo scientifico “E. Fermi”- Bologna

Democrazia Maria Laura Lanzillo Università di Bologna

Martedì 17 aprile 2012, ore 10 Istituto d’arte “P. Toschi”- Parma

Europa Marco Gestri Università di Modena e Reggio Emilia

in diretta web su www.scuolaer.it Per informazioni Regione Emilia-Romagna Assessorato Scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro

tracce.com

Sempre sul piano formativo la Fondazione partecipa, in qualità di ente promotore, alla realizzazione della terza edizione della Summer School “Renzo Imbeni” – organizzata dal Comune di Modena in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e con il Consiglio Italiano del Movimento europeo, con l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio di Parlamento europeo, Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Regione Emilia-Romagna e Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna – volta a offrire a laureati e laureandi un percorso avanzato di studio e approfondimento sull’Unione europea.

Un lessico per

Viale Aldo Moro 38 - 40127 Bologna Tel. 051/5273029 lavoroform@regione.emilia-romagna.it www.scuolaer.it

Con il patrocinio di

ò Essere cittadini dell’Unione europea o di un paese

La Fondazione ha avuto parte attiva anche nell’attuazione del progetto Italy&Iraq. Musica per la pace – elaborato dal CUBEC Accademia di Belcanto Mirella Freni e dalla Iraqi National Symphony Orchestra – ospitando all’interno della struttura del Collegio 16 giovani musicisti iracheni giunti a Modena per partecipare, tra gennaio e giugno, a un programma di alta formazione musicale. ò

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candidato all’adesione all’Unione europea. Aver conseguito il diploma di laurea magistrale (o specialistica o di Vecchio Ordinamento) da non più di 18 mesi o di essere in possesso di titoli equipollenti conseguiti in altri paesi europei. Essere studenti laureandi di laurea magistrale (o specialistica o di Vecchio Ordinamento) che conseguano la laurea entro il 31/07/2012. Essere laureati o laureandi in discipline economiche, giuridiche, socio-politiche o umanisticoletterarie. Aver superato esami in almeno uno dei seguenti ambiti: diritto dell’Unione europea e/o diritto internazionale; lingue e culture dei paesi dell’Unione europea; storia e/o economia dell’integrazione europea. Conoscere la lingua italiana e la lingua inglese a un livello pari o superiore al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue messo a punto dal Consiglio d’Europa.

Rappresentanza in Italia

Assessorato scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro

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Infine, relativamente alle attività di tutela e valorizzazione del paDomanda di partecipazione trimonio storico, artistico e architettonico, è stato programmato un importante lavoro di restauro del Portico del Collegio, il cui termine è programmato per il mese di settembre. Scadenza del bando La domanda di partecipazione dovrà essere compilata utilizzando i moduli pubblicati sul sito www.comune. modena.it/summerschool seguendo le indicazioni del bando.

Per i partecipanti effettivi la documentazione deve pervenire entro le ore 12:00 del giorno 7 maggio 2012. Per gli uditori la scadenza è il 16 luglio 2012.

Borse di tirocinio Al termine del corso verranno erogate n. 2 borse di tirocinio a Bruxelles, presso il Parlamento europeo, della durata di mesi quattro e dell’ammontare di € 5.000,00 cadauna, al lordo di oneri fiscali e contributivi.

Modena, 3 - 8 settembre III edizione www.comune.modena.it/summerschool

Segreteria Summer School Renzo Imbeni Via Scudari, 20 – 41121 Modena, Italia Tel. +39 059 2032667 Fax. +39 059 2032687 summer.school@comune.modena.it www.comune.modena.it/summerschool

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