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milano :nuovo piano r egola_ tor e;el'Ortica?
from L'Ortica25
NOTIZIE DAL CONSIGL ÌO DI
Zona 12
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Ritornando ai discorso di cui sopra, consce tata l'esclusione dell'Ortica dalle zone di salvaguardia, il Consiglio di Zona 12 ha fatto proprie le richieste presentate dal Co mitato di Quartiere Ortica e dai gruppi politici rappresentati in Consiglio di Zona, ed ha inoltrato all'Amministrazione Comunale le seguenti richieSté: richiesta massima.i. che tutto il territo. rio dell'Ortica sia inserito nella zona di massima salvaguardia prevista dal piano che l'Amministrazione sta approvando;
Nelle riunioni del 24 aprile e 16 maggio il Consiglio di Zona 12 si è occupato anche delle richieste relative alla futura sistema zione urbanistica del Quartiere Ortica.
Come molti cittadini sapranno avendo avuto notizie dalla stampa cittadina, l'Allumini strazione Comunale, in previsione del rifa cimento dei vecchio Piano Regolatore Gene rale di Milano del 1953, sta approntando Un piano, cosiddetto di salvaguardia, relativo ad alcune grosse zone della nostra città.
Questo piano 'aovrebbe" servire a salvaguardare dalla edificazione indiscriminata, voluta dalla edilizia speculativa privata, parte delle ultime aree libere e parte delle zone da ristrutturare su cui si trovano vecchie case.
Naturalmente, come tante volte è capitato, l'Amministrazione Comunale_ non sí è ricor data dell'Ortica e tutto il nostro quartiere non rientra nelle previste zone di salvaguardia; cioè il nostro territorio, secondo il piano in preparazione, è considerato zona ove l'edilizia speculativa privata può edificare sugli ultimi fazzoletti di terreno libero o ristrutturare nelle parti vecchie dell'Ortica senza incrementare i servizi sociali tanto carenti (scuole, verde, etc. ) richiesta di minimo irrinunciabile: che le due parti vecchie dell'Ortica, una compresa fra: via Villa, via Amadeo, via Tirone, terrapieno ferroviario lato est, terrapieno ferroviario lato ovest e Cavalcavia Buacari, e l'altra compre- sa fra: via Cima, via Zambaldi, via Nka.5torelli, via Tretitacoste, via Pitteri, via Rubattino e tangenziale est, non sia no considerate come zone regolate dalla' licenza edilizia singola, ma siano conci derate come zona ove è comunque obbii gatorio il ricorso ad uno strumento di pianificazione esecutiva quale la lotizza zione convenzionata o il Piano Particolareggiato.
Per quanto riguarda la ristrutturazione del le parti vecchie del nostro quartiere, per evitare equivoci vogliamo precisare che noi non siamo contrari al risanamento; noi vogliamo che una eventuale ristrutturazione del nostro quartiere tenga conto delle due seguenti condizioni: evitare l'allontanamento dei cittadini meno abbienti residenti nel quartiere (con affitti o costi adeguati alle possibilità dì chi già vive nel quartiere) e realizzare quei servizi sociali previ sti dalla legge.
In altre parole si vuole, come minimo, die nel nostro quartiere si possa costruire solo nell'ambito di un programma urbanistico che i cittadini, attraverso il loro Comitato di Quartiere, si apprestano a definire; non ptiii come in passato (case senza servizi sociali), ma case con. scuole, verde, campi giochi, come si addice ad un quartiere più civile e più umano.
Ricordiamo inoltre che le richieste di cui sopra sono anche state presentate direttamente dai Consiglieri di Zona dell'Ortica alla Commissione Consiliare per l'Urbanistica nell'ambito dell'incontro con il Consiglio di Zona 12 avvenuto a Palazzo Marino il 17 maggio 1974.
Allo scopo di fare cosa utile non avendo dimenticato cosa accad de con il riscaldamento lo scorso anno è bene che gli inquilini sae piano che per la prossima gestione di riscaldamento, ai sensi del-. la legge 841/1973, debbono chiedere alla proprietà la convocazio ne dell'assemblea di tutti gli in quilini per concordarne i costi, forme e modalità (la richiesta deve essere Fatta da almeno 3 inquilini per caseggito),

Se lo stabile è in condominio l'inquilino deve chiedere di partecipare all'assemblea condominio le e intervenire sulle modalità di gestione del riscaldamnnto.
Alle assemblee gli inqUilini devono chiedere di comparare i. co sti e modalità di gestione di que sto servizio sulla base dei pre'-en tivi richiesti autonomamente con quelli della proprietà o degli, ari ministratori af2inchè la scelta sia indirizzata verso costi mino ri e maggiori garanzie.
Brevemente informiamo, avendo avuto molte richieste, in merito, che il deposito cauzionale per o. gni tipo di locazione deve essere pari a due mensilità del canone pattuito e deve essere versato su libretto vincolato con l'accre dito degli interessi maturati. Il versamento del deposito cauzionale è una facoltà che il propietario può chiedere all'atto della stipulazione di un contratto di locazione, se non l'ha chiesta non può assolutamente ottenerla successivamente.
Per ogni chiarimento i lettori possono rivolgersi al S.U.N.I.A. o presso il Centro Sociale Ortica.
Un apposito incaricato è a loro disposizione sia per le pratiche dí Patronato INCA che per que stioni inerenti le locazioni. Ferrere Giuseppe.
Non si può fingere di non vedere che lo schieramento per il SI (DC l e MSI) ha perso,sulla base delle ultime elezioni politiche, ben 1'11 % dei voti; cosa come non si ;può ignorare che questo 11 % ha 'Votato a fianco dei comunisti sopratutto naldilà" della legge: con un voto chiaramente antifasci- onrrit< n 24 costituzionale sulla tutela dei figli nati fuori del matrimonio che finalmente vengono equiparai
In secondo luogo bisogna rilevare che siamo l'unica forza politica che si è impegnata in un contatto quotidiano con la gente del rione; con riunioni di caseggiato, con m2 streedibattito, cori interviste teA, denti a capire e a risolvere le perplessità della popolazione, tut te iniziative, quest'ultime, che molto hanno contribuito alla sensi billtà e serenità del voto a dimostrazione della grande forza che siamo in grado di esprimere ed esprimiamo.
Una forza che non è mai intervenuta nella campagna elettorale nei confronti delle formazioni politiche e sociali minori dimostrando come l'autonomia e la libertà d'e. spressione non siano mai messe in gioco quando si tratta di lottare a fianco del P.C.I.
Registriamo con piacere la nuova presa di posizione della Direttrice della Scuola elementare di Cima,dopo il nostro articolo delle scorso numero.
Ripetiamo; nostro intendimento- è il colloquio e la collaborazione con tutti i veri democratici,per la risoluzione dei problemi reali della popolazione.
La professoressa. Ros si dichiara d'accordo con questo principio. Non resta altro che confrontare le rispettive posizioni per arrivare ad un accordo sulla linea da seguire e cominciare a lavorare nell'interesse della popolazione del quartiere.
Come preannunciato sull'ultimo nu mero de l'ORTICA, ritorniamo sull'argomento del "diritto di famiglia" anche alla luce della recen te vittoria dei NO al Referendum che ha dimostrato come il popolo italiano intende respingere ogni tentativo di far cadere il paese in una situazione di oscurantismo e di arretratezza civile.
Questa vittoria ci dimostra anche un'altra verità che il PCI ha sem pre indicato e cioè la ormai indi lazionabile necessità che il Seria to approvi quella Legge di riforma del diritto di famiglia che approvata in Parlamento il 18 ottobre 1972, è stata poi boicottata dalla parte più reazionaria della D.C.
Ora che è stato dimostrato come la nazione crede in una rinnovata concezione della famiglia, si ha maggior bisogno di questa legge che finalmente muterebbe profondamente il rapporto tra famiglia e società non più a sé stanti e chiuse in vecchi e superati conti ni, ma strettamente legate per un giusto sviluppo.

Vi avevamo già parlato dei primi articoli che riguardavano l'età matrimoniabile, la visita prematrimonialel ece. Ora vorremmo illustrarvi, anche se brevemente, altri articoli di questa legge.
"Per quanto riguarda il regime patrimoniale della famiglia,l'art. 40 stabilisce che esso è costitui to dalla comunione dei beni( cioè sia degli utili che degli acquisti) e di conseguenza viene tutelata anche la situazione economica e morale della donna casalinga ( mentre attualmente essendo la regolamentazione fondata sulla separazione dei beni, la casalinga rimane in una situazione di mi norità maggiormente sentita quando si tratta per esempio, di mo glie che presta attività in azien de a conduzione familiare).
Per quanto riguarda i figli, la legge attua pienamente '1a norna