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LA COSTITUZIONE E I GIOVANI Un dibattito tutt'altro che rituale

Ho voluto ricordare la Costituzione perchè a mio parere se ne parla poco nelle assemblee, nei congressi, nei partiti democratici, nelle organizzazioni sindacali e nei movimenti giovanili. Ma anche in Parlamento e nel Governo non c'è quell'impegno ad attuare integralmente sia nello spirito che nella lettera tutti quei princìpi che furono alla base della gloriosa Resistenza.

A mio avviso, la nostra Costituzione è, sempre che venga attuata, l'unica garanzia per risolvere tutti quei problemi del nostro Paese per la cui realizzazione le masse popolari si battono da anni. Problemi che vanno dagli ospedali ad una casa dignitosa per tutte le famiglie, alla scuola, al posto di lavoro per tutti i cittadini, come prescrive la nostra Costituzione e le altre riforme cui aspira da anni la classe lavoratrice. I giovani devono sentire la Costituzione come una cosa loro, devono difendere questa legge fondamentale dei diritti e dei doveri di tutti i cittadini che dovrebbero essere uguali davanti alla legge. Come dice con chiarezza la Costituzione: difenderla dagli attacchi di segno eversivo, perchè questo è il vero obiettivo del terrorismo, ricostituire con il vecchio marciume un regime di stampo fascista. Non con la violenza o lo scontro fisico, ma nella democrazia, nel pluralismo, e soprattutto nell'unità di tutte le forze (giovani e anziani) democratiche e antifasciste

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Qui vorrei rivolgermi ai grossi industriali e agrari e anche al Governo perchè non dimentichino i sacrifici di sangue di operai, intellettuali, donne e giovani; non dimentichino gli scioperi patriottici del '43-'45 che, unitamente alla lotta dei partigiani, hanno salvato da un nemico in fuga, che distruggeva tutto, sia le fabbriche, che gli ospedali, che le centrali elettriche, che il patrimonio culturale delie nostre città. Ricordo che questi obiettivi erano sempre presenti nelle no stre discussioni nella clandestinità perchè essi erano indispensabili per porre le basi della nostra vita nel dopoguerra, per un futuro migliore del nostro popolo.

La Costituzione, che è nata dalla Resistenza antifascista, le lettere dei condannati a morte, devono essere fatte conoscere ai nostri giovani, nelle scuole, perchè essi sappiano scegliere una volta per tutte se stare dalla parte di chi ha scritto con il proprio sangue le pagine più luminose della nostra storia o con chi invece mira a distruggere queste libertà democrati che con gli attentati, le rapine, i sequestri di persona, con il terrorismo e la violenza.

È con i giovani che dobbiamo, secondo me, preoccuparci di mantenere i contatti, parlare, sapere cosa vogliono e cosa pensano di questa società. Nelle scuole si dovrebbe cominciare ad insegnare cosa ha significato la lunga Resistenza al fascismo, cosa hanno significato gli scioperi del '43-'45, i gloriosi episodi della guerra partigiana, ma anche il sacrifi cio di tanti soldati ed ufficiali dell' Esercito di Liberazione che, per esempio caddero nella difesa di Cefalonia. E poi la vicenda degli eroici fratelli Cer vi, i drammi di Marzabotto, Boves, delle Fosse Ardeatine, di Piazzale Loreto. E anche dei 30 caduti della nostra zona si do vrebbe parlare ai giovani. lo credo che se ai giovani fosse dato di riflettere su questi avvenimenti, si renderebbero subito conto quanto di umano, di civile, di altruista ci vuole per costruire una coscienza veramente democratica, una coscienza che è antitetica a qualsiasi espressione violenta. Ecco perchè sia a scuola che nelle organizzazioni giovanili dobbiamo andare a vincere alla democrazia tutti quei ragazzi che sono vicini a noi, ma che qualcuno tenta di emarginare con la disoccupazione, tenta di mandare alla deriva fino alla disperazione.

Ecco, voglio rivolgermi a tutti i giovani, in questo momento di travaglio e minacce per la Repubblica e le istituzioni democratiche: dobbiamo agire con fermezza, senza paura, contro il terrorismo e la violenza. Abbiamo un'arma che può essere decisiva : l'arma dell'unità di tutti gli antifascisti e dei democratici che si riconoscono nella Costituzione che è la nostra, e la vostra, bandiera. Portatela sempre avanti e difendetela.

È stata la caratteristica dominante del XXV Congresso della sezione «I. Fantoni» del PCI

Dal 2 al 4 febbraio la Sezione «I. Fantoni» del Partito Comunista Italiano ha tenuto il suo 25° Congresso.

Aperto venerdì dalla relazione del segretario uscente, il 25° Congresso della «I. Fantoni» è stato animato da una nutrita serie di interventi decisamente «non rituali», come d'altro canto aveva sollecitato il segretario, V. Savino, aprendo il dibattito. Le conclusioni, domenica 4 sono state affidate ad Andreini del Comitato regionale del PCI. Ultimo atto atto del 25° Congresso, l'elezione del nuovo Comitato Direttivo della Sezione.

Se il Congresso della «I. Fantoni» poteva essere un'occasione per conoscere i reali umori della base comunista, si può dire che dai vari iscritti si identificano senza riserve con l'attuale linea politica portata avanti dal PCI a livello sia nazionale che internazionale, confermando in questo la relazione del segretario uscente. Più acceso è stato invece il dibattito sull'attività del PCI a live! L/

Porta

TICINESE G.Galeazzo ol di Lana lo locale ed in particolare nella Zona 16. Gli interventi hanno generalmente lamentato una «insufficiente presenza• del PCI nelle varie istanze di gestione democratica, quali la scuola, il Consultorio Familiare ecc. ed una mancanza di coordinamento tra l'azione dei militanti impegnati nella sezione, nel gruppo consigliare e negli altri organismi territoriali.

Una delle cause principali di questi aspetti negativi del lavoro del 1978 è stata senza dubbio l'insufficiente numero di militanti, malgrado gli iscritti siano oltre 400..

Molti interventi hanno sollecitato misure organizzative quali la costituzione di una nuova sezione e la «ristrutturazione» dell'attuale Comitato PCI della Zona 16; ed unanimemente è stata sollecitata la esigenza «di andare ad un rafforzamento del Comitato Direttivo di Sezione». In quest' ottica va quindi visto l'inserimento del Comitato Direttivo della « I Fantoni » del capo- gruppo A. Dodovichetti. Lodovichetti è stato poi eletto segretario politico in occasione della prima riunione del nuovo Direttivo, martedì 6 febbraio. orario: 8 -12 13,30 -17,30 sabato: 8-12

Al 25° Congresso della Sezione «I. Fantoni» del PCI sono intervenuti anche Cavuoto, che ha portato il saluto del PSI della Zona 16, e Piccolini a nome della Lega dei Pensionati della Barone.

Un discorso a parte merita la presenza al Congresso della Sezione «l. Fantoni» di una delegazione dell'MLS, sezione «l' Maggio... Con la partecipazione per tutta la durata dei lavori e con l'ampio e costruttivo intervento di Scevola, i giovani del Movimento Lavoratori per il Socialismo hanno infatti confermato di seguire con attenzione il dibattito interno ai partiti della «sinistra storica», accettando la logica di un confronto democratico che potrà contribuire a rendere meno te si e più costruttivi i rapporti tra le varie forze della sinistra.

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