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Vietato parlare di politica

Un antiquato regolamento vieta agli anziani ospiti discussioni politiche e sindacali — Come è possibile che una istituzione così poco democratica possa aprirsi agevolmente alla realtà della nostra zona?

Venerdì 16 febbraio si è tenuta una Conferenza di Servizio alla Casa di Riposo Famagosta, con la partecipazione dell'assessore, compagno Cuomo, dei rappresentanti sindacali dei pensionati, del CdZ 16, degli ospiti e dei lavoratori della «Casa».

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L'assessore Cuomo illustrava i problemi che le case di riposo per anziani comportano e senz'altro ci sono molte difficoltà a raggiungere quegli obiettivi sociali, e non solo di assistenza, che la vita stessa dell'anziano comporta.

Comunicava una serie di dati che si possono riassumere in:

Casa di Riposo «Trivulzio», retta giornaliera per ospite lire 14.300. 59 lavoratori ogni cento assistiti;

Casa di Riposo «Viale dei Cinquecento», retta giornaliera per ospite lire 14.300. 59 lavoratori ogni cento assistiti.

Casa di Riposo «Famagosta», retta giornaliera per ospite, lire 16.000. 49 lavoratori ogni cento assistiti.

Casa di Riposo «Via Panigarola», retta giornaliera per ospite lire 14.700. 47 lavoratori ogni cento assistiti.

Tra i programmi dell'Assessorato è la formazione quanto prima di un Comitato per la raccolta dei dati e delle richieste per le Case di Riposo, affinchè i ricoveri, l'ambiente interno, il territorio, il tempo libero, insomma tutto il complesso dei problemi venga coordinato in modo da rendere possibile una completa apertura alle Zone. Altro indirizzo è una maggior libertà per l'ospite, con lo svolgimento di attività culturali interne ed esterne e forse, quale elemento di novità, il lavoro a gruppi collegati con l'esterno (questo mi pare, ma spero di sbagliarmi, un progetto che rischia di restare una utopia nel nostro Bel Paese).

Collegato con la Delibera Quadro, dovrà poi procedersi alla formazione del Comitato di Gestione, che sarà così compo- sto: il direttore, i rappresentanti dei lavoratori, i rappresentanti degli ospiti, del sindacato dei pensionati e del CdZ 16.

Credo dì essere stato un po' sintetico sulle informazioni fornite dal compagno Cuomo; comunque ci sarebbe piaciuto anche avere dall'Assessore la conferma della data di inizio del servizio domiciliare sanitario per gli anziani con un centro operativo all'interno del «Famagosta», che precedentemente ci era stata comunicata essere il 30 marzo, al più tardi, e forse qualche puntualizzazione in meno su chi doveva rappresentare i lavoratori, dato che c'erano alla Conferenza sia i membri del Consiglio di Sede che quelli del Comitato di Lotta (che in definitiva sono sempre le stesse persone!).

Gli interventi iniziavano con il saluto dei rappresentanti del Sindacato Unitario Pensionati (a proposito, a parte i compagni Temati e Corradi, gli altri non li ho mai visti nella nostra zona per i problemi dell'anziano pensionato), del Sindacato Enti Locali e del Presidente del CdZ 16, signor P. Marchetti.

I rappresentanti dei lavoratori facendo la cronistoria della Casa di Riposo « Famagosta » mettevano in risalto quello che in questi anni, anche con sacrifici da parte del personale interno, è stato fatto per modificare e migliorare i servizi, senza mai tralasciare o diminuire l' assistenza all' anziano ospite. E va confermato che spesso i lavoratori mi hanno dichiarato, con una punta di orgoglio, che sopra ogni cosa, problema, anche di carattere sindacale, e perfino nel periodo più «caldo» (quello del passaggio dalla Abetina al Comune) l'anziano è stato sempre considerato il primo soggetto di attenzione, mai che si sia mancato al proprio dovere verso «l'ospite», come lo chiamano i lavoratori del Famagosta.

A testimonianza di ciò, uno degli anziani ospiti ha lodato

Malattia molto diffusa, ancora oggi sconosciuta nei più intimi meccanismi eziopatogenetici Ottimi risultati con la mesoterapia la buona volontà dei lavoratori interni.

Quando si parla di acne si intende parlare per lo più dell'•acne volgare giovanile• ossia di quella dermatosi che inizia all'epoca delle pubertà, raggiungendo il massimo tra i 18 e i 25 anni e si attenua per scomparire gradatamente verso i 30 o i 35 anni.

Interveniva poi la compagna Corradi della CGIL-Pensionati che invitava una maggiore partecipazione e responsabilità, da parte dei figli degli anziani ricoverati, sui problemi citati; delegare le istituzioni significa abbandonare completamente i propri genitori. I figli devono essere perciò chiamati ad impegnarsi nei Comitati di Gestione che verranno formati.

Ma forse l'intervento più interessante è stato quello del compagno Tortorella, uno degli ospiti. Interessante perchè ha fatto capire qual'è la vita solitaria dell'anziano abbandonato... «Il trattamento è buono, — ha detto, e poi rivolto allo assessore e agli invitati — ma provate voi a passare una settimana in coabitazione con gente che per una vita intiera è vissuta in modo diverso, con le sue abitudini, i pregi ed i difetti... Gente con salute precaria che dorme nella vostra stessa cameretta... Il regolamento per cui anche chi ha svolto un'attività politica o sindacale, qui non ne può più parlare, non dico essere attivi, ma non si può nemmeno parlare!...

La nostra nuova virtù deve essere la sopportazione reciproca... Sulla proposta del lavoro a gruppi? No, ho già lavorato troppo... Gli anziani al mare? Sì, ma anche d'estate, d'inverno ci può andare chi è sano...

Tra le richieste: una copia del bollettino di accredito della pensione, perchè vogliamo almeno sapere quanto prendia: mo, e la tessera del tram per andare a far quattro passi in centro, visitare qualche mostra... E la presenza di un Assistente Sociale all'interno della «Casa».

Al termine della manifestazione è stato annunciato che nel mese di marzo, il CdZ 16 indirrà un convegno su «I problemi dell'Anziano» presso il Centro Civico di via S. Paolino n. 18.

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