Io Vivo Qui - Dolomiti Friulane 2021/22

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Motivazioni alla base del percorso progettuale e finalità

L’argomento da trattare è stato scelto in base alla necessità di approfondire gli aspetti della flora e della fauna del territorio circostante, caratterizzato anche dalle Dolomiti Friulane e considerando soprattutto l’età degli alunni coinvolti e il periodo in cui è stato svolto il progetto.

L’incertezza di poter effettuare uscite mirate ha sicuramente influito sulla scelta del percorso da attuare. La scelta dell’argomento è stato apprezzato da tutti gli studenti.

Fasi di lavoro e loro articolazione

1 La prima attività svolta è stato l’intervento degli esperti, Antonio Cossutta e Lisetta Totis, nelle classi prima e seconda sugli argomenti scelti, con l’ausilio di immagini e piccoli animali imbalsamati.

2 Uscita a Forni di Sopra con approfondimenti in loco sulle caratteristiche ambientali del territorio nonché osservazione delle piante trovate lungo la passeggiata.

3 Uscita a Caprizi, camminata tra i faggi verso Malga Grasia, osservazione di piante e attività nel greto del fiume Tagliamento.

4 Attività di produzione del prodotto finale “Una finestra sulle Dolomiti”, con il contributo delle tre classi, ciascuna realizzando una parte del lavoro.

ISTITUTO

COMPRENSIVO

“Val Tagliamento” Ampezzo (Ud)

SCUOLA

Primaria di Ampezzo-Mediis

CLASSI

I, II e III

INSEGNANTI

Katia Tolazzi

Domizia Picotti

Annarosa Tortolo

Mirka Vecile

Gabriella Severino

Ruth Casati

Note di valutazione sul percorso realizzato

Il tempo a disposizione per le uscite e per la realizzazione del progetto, causa limitazioni per emergenza sanitaria, non è stato molto; questo ha purtroppo limitato gli approfondimenti e le possibilità di uscita e quindi di strutturazione di un progetto ben compiuto.

Alcuni piccoli della classe prima hanno espresso alcuni giudizi sul percorso svolto:

«ci hanno mostrato i ghiaioni, la diga e la fornace dove veniva fatta la calce, a Caprizi abbiamo visto uno scorpione e imparato a fare gli omini»;

«mi sono piaciute le piante nuove che non conoscevo e gli animali che abbiamo visto»;

«abbiamo accarezzato gli animali imbalsamati»;

«è stato bello vedere le corna degli animali».

UNA FINESTRA SULLE DOLOMITI
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UNA FINESTRA SULLE DOLOMITI

Motivazioni alla base del percorso progettuale e finalità

L’obiettivo iniziale che ha guidato la progettazione è stato quello di avvicinare i bambini alle numerose risorse del nostro territorio montano utili al benessere psicofisico. Così alcune attività, riconducibili soprattutto alle scienze e all’educazione motoria, sono state indirizzate alla comprensione dell’importanza dell’esercizio fisico in ambiente naturale, attraverso la sperimentazione di alcune attività motorie e l’approfondimento del tema degli sport invernali ed estivi realizzabili nel nostro territorio.

Inoltre, si è assegnata rilevanza alla riscoperta dei giochi di una volta, eseguiti all’aperto, per sviluppare numerose abilità: grosso motorie, fini motorie e oculo manuali. Si è anche deciso di procedere a riprese e servizi fotografici per la realizzazione di un e-Book finale che potesse illustrare ad altri le grandi potenzialità del territorio nel

COMPRENSIVO

“Val Tagliamento” Ampezzo (Ud)

SCUOLA

Primaria di Ampezzo-Mediis

CLASSI IV e V

INSEGNANTI

Romina Pivotti

Silvia Petris

Fasi di lavoro e loro articolazione

A vantaggio dei bambini delle classi quarta e quinta: un percorso di conoscenza e valorizzazione del territorio di appartenenza e degli ambienti naturali della sub-regione montana dell’Alta Val Tagliamento, attraverso:

1 l’utilizzo di strumenti cartacei e digitali;

2 le uscite didattiche nel Parco Naturale Dolomiti Friulane: la ciaspolata sulla neve, con osservazione del paesaggio e delle caratteristiche invernali; l’e scursione a Forni di Sopra, nella stagione primave rile, per accrescere la conoscenza delle Dolomiti e del fiume Tagliamento, nonché le trasformazioni del paesaggio naturale;

3 giochi interattivi con il supporto di un sito per l’ac quisizione del lessico specifico in lingua friulana;

4 l’avvio alla costruzione del lapbook sulle Dolomiti Friulane.

In particolare ad indirizzo della sola classe quinta:

1 prosecuzione della produzione del lapbook sulle Dolomiti Friulane;

2 realizzazione del prodotto finale: book digitale sulle attività sportive invernali ed estive nel Parco Natu rale Dolomiti Friulane e in Carnia. Il prodotto finale comprende anche le attività sportive svolte nei due anni scolastici precedenti.

Note di valutazione sul percorso realizzato

Il percorso è stato molto utile per permettere agli alunni di conoscere ancora meglio il proprio territorio. I pareri dei bambini e dei ragazzi coinvolti nel progetto sono stati tutti positivi e gli alunni hanno partecipato in prima persona a tutte le attività.

Buona parte degli alunni ha richiesto la possibilità di svolgere anche il prossimo anno scolastico le uscite sul territorio circostante.

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TRA SPORT, GIOCHI E BENESSERE NELLE NOSTRE MONTAGNE
TRA SPORT, GIOCHI E BENESSERE NELLE NOSTRE MONTAGNE
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Motivazioni alla base del percorso progettuale e finalità

Le motivazioni che hanno portato alla scelta di questo percorso progettuale è sicuramente dovuto alla necessità di favorire la conoscenza del patrimonio geologico, naturalistico ed etnografico del contesto delle Dolomiti.

Il percorso è stato scelto, tra i vari proposti, tenendo in considerazione anche il contesto classe in cui sarebbe stato presentato. In particolare, tra i diversi aspetti, l’attenzione è stata posta a quelli floristici e faunistici del territorio. Con l’esperto esterno, Lisetta Totis, c’è stato un intervento in classe che ha permesso ai piccoli studenti di svolgere delle esperienze dirette con gli elementi naturali del territorio relativi per l’appunto al patrimonio geologico, naturalistico ed etnografico del contesto delle Dolomiti (rocce, fossili, reperti relativi a fauna e flora). Il giorno 22 aprile c’è stata anche un’uscita su un sentiero, individuato dall’esperto esterno, per osservare direttamente alcuni elementi naturali della flora e della fauna dell’altopiano di Lauco, modificati anche dall’azione degli agenti atmosferici.

Note di valutazione sul percorso realizzato

Il percorso realizzato è risultato arricchente e ha permesso l’osservazione e l’approfondimento degli elementi naturali del territorio, non noti alla quasi totalità degli alunni.

Gli alunni hanno espresso interesse e forte motivazione per le attività proposte, la curiosità ha scatenato un susseguirsi di quesiti posti all’attenzione dell’esperto esterno, in modo particolare nell’osservazione di elementi naturalistici ed etnografici.

Gli alunni, a conclusione del percorso, hanno realizzato dei disegni personali sulle attività svolte e poi consegnati all’esperto esterno.

ISTITUTO

COMPRENSIVO

“Val Tagliamento” Ampezzo (Ud)

SCUOLA

Primaria

“Dante Alighieri” di Lauco

CLASSI I e II (pluriclasse)

INSEGNANTI

Loredana Landi Marina Grassi

Motivazioni alla base del percorso progettuale e finalità

La partecipazione al percorso Io vivo qui, nelle Dolomiti Friulane nasce dalla volontà di favorire negli allievi la conoscenza del proprio territorio, delle sue peculiarità e delle sue ricchezze, con lo scopo di evidenziare la necessità di preservarlo e difenderlo.

La flora e la fauna presenti, nonché le caratteristiche geomorfologiche del territorio posto a tutela, sono stati gli aspetti principali presi in esame. Il percorso si è strutturato in due incontri con una guida esperta del Parco Naturale Dolomiti Friulane: un primo, tenutosi in aula, è servito a illustrare l’area del sistema 4 del sito Dolomiti UNESCO unitamente alle sue finalità e caratteristiche; un secondo, realizzatosi all’esterno dell’edificio scolastico, è consistito nel compiere uno dei percorsi tracciati nell’ambito del territorio montano che fa da cornice al paese di Lauco.

Fasi di lavoro e loro articolazione

1 Esposizione degli elementi geomorfologici, floristici e faunistici del territorio delle Dolomiti friulane: introduzione, presentazione di elementi dimostrativi e riflessioni.

2 Escursione nel territorio locale, percorrendo un sentiero, e successiva esposizione orale e grafica degli aspetti geografici che hanno particolarmente suscitato la curiosità dei bambini.

Note di valutazione sul percorso realizzato

Le attività svolte sono risultate particolarmente coinvolgenti ed hanno stimolato una buona interattività tra gli alunni. Gli allievi gradirebbero poter visitare i Centri Visita del Parco, ma anche i luoghi più caratteristici dell’area delle Dolomiti Friulane riconosciuta come Patrimonio mondiale.

ISTITUTO

COMPRENSIVO

“Val Tagliamento” Ampezzo (Ud)

SCUOLA

Primaria

“Dante Alighieri” di Lauco

CLASSI

III, IV e V INSEGNANTE

Michelangelo De Maddis

ROCCE, PIANTE E ANIMALI DELLE DOLOMITI FRIULANE ROCCE, PIANTE E ANIMALI DELLE DOLOMITI FRIULANE
GLI ELEMENTI NATURALI DELLE DOLOMITI
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GLI ELEMENTI NATURALI DELLE DOLOMITI

ALLA SCOPERTA DELLA VAL PICCOLA E DEL NOSTRO TERRITORIO

Motivazioni alla base del percorso progettuale e finalità

COMPRENSIVO

“Margherita Hack” di Maniago (Pn)

Abbiamo deciso di aderire al progetto Io vivo qui, nelle Dolomiti Friulane per diversi motivi. Principalmente in ragione del fatto che riteniamo sia molto importante per gli alunni conoscere il territorio in cui vivono e le sue peculiarità storico-geografico-naturalistiche. Inoltre, vogliamo sensibilizzare i bambini sul tema della salvaguardia dell’ambiente e infine anche perché crediamo profondamente alla valenza didattica di percorsi laboratoriali / esperienziali al fine di coinvolgere profondamente i bambini e produrre apprendimenti significativi.

Si è deciso di affrontare un percorso di conoscenza del territorio limitrofo alla scuola (colli di Maniago, Val Piccola, centro storico) che gli alunni già frequentavano con le proprie famiglie, per conoscerne le peculiarità naturalistiche e geografiche, portando i bambini a comprendere che esso è contiguo a una realtà più ampia e diversificata che è il Parco delle Dolomiti Friulane, in buona parte coincidente con l’area interessata dal sistema IV del sito Dolomiti Unesco. In modo particolare si è deciso di porre l’accento sulla conoscenza della flora locale e sull’importanza degli insetti impollinatori.

Dato che il progetto didattico è stato immaginato in un’ottica interdisciplinare, sono stati progettati differenti percorsi:

• in ambito scientifico si sono voluti approfondire gli argomenti legati alla flora e alla fauna, sia in ambito locale che all’interno delle aree protette e oggetto di salvaguardia, potenziando negli alunni le capacità percettive, stimolando l’interesse e la curiosità;

• in ambito geografico si è dato spazio all’osservazione delle componenti naturali e antropiche del paesaggio e alla riproduzione dei percorsi su carta;

• in ambito linguistico si è lavorato sull’arricchimento del lessico e sulla capacità di narrare le esperienze vissute;

• in ambito tecnologico si è lavorato per migliorare la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale;

• in ambito musicale, abbiamo ascoltato e riprodotto suoni dell’ambiente e cantato canzoni legate al tema;

• in ambito storico si è parlato dei mestieri di una volta strettamente connessi alle risorse del territorio.

Fasi di lavoro e loro articolazione

Il progetto è stato articolato nei seguenti sette differenti momenti:

1 una lezione svolta in classe per presentare il progetto assieme all’esperta Lisetta Totis, che ha parlato ampiamente e in modo dettagliato del Parco e del sito Unesco e della loro importanza, mostrando anche vari oggetti e reperti. Usando i cinque sensi, i bambini hanno potuto conoscere da vicino rocce particolari, legni e pigne, corna di animali e uccelli impagliati, hanno osservato immagini suggestive e hanno anche immaginato di essere rapaci in volo;

SCUOLA

Primaria

“Alessandro Manzoni” di Maniagolibero

CLASSE I

INSEGNANTE

Patrizia Bertoncello

2 una visita guidata in Val Piccola, sempre accompagnati dalla dott.ssa Totis, per scoprire e osservare in modo diretto le peculiarità naturalistiche e geografiche del territorio.

I bambini hanno camminato nel bosco, tra gli alberi, osservando le differenti specie di piante e fiori, ascoltando i versi degli animali, e poi sono stati coinvolti in attività ludiche divertenti e motivanti al fine di osservare legni, piante, fiori ed erbe;

3 la scrittura collettiva di un testo che raccoglieva in sintesi le osservazioni e le impressioni dei bambini rispetto all’esperienza vissuta;

4 una visita guidata al centro storico di Maniago per osservare gli antichi edifici, le piazze e i monumenti, la biblioteca comunale;

5 un laboratorio di intreccio del midollino, svolto in aula in due appuntamenti con la guida dell’esperta di intreccio Patrizia Torresini, per parlare dell’antico mestiere del cestaio e scoprire uno dei tanti possibili utilizzi dei materiali vegetali;

6 un incontro con un apicoltore locale, il signor Giuseppe nonno di un’alunna, che ha mostrato ai bambini un’arnia e i vari oggetti legati al mestiere, parlando approfonditamente del mondo delle api e della loro fragilità;

7 la realizzazione di un libretto pop up dedicato appositamente alle api.

Note di valutazione sul percorso realizzato

Il percorso si è rivelato altamente motivante, in quanto si è inserito in una realtà vicina al mondo dei bambini, allacciandosi gradualmente alle conoscenze pregresse e stimolando la loro curiosità attraverso l’osservazione e la sperimentazione diretta. I bambini hanno vissuto in prima persona esperienze molto concrete e coinvolgenti, che hanno mantenuto sempre viva l’attenzione e alto l’interesse.

I bambini hanno espresso molte volte lo stupore per la bellezza del loro territorio, sia in riferimento alla parte naturalistica che a quella antropica, affermando di non essersene mai accorti prima.

Si sono dimostrati molto sensibili alle tematiche ambientali, esprimendo fortemente la volontà di difendere il territorio per preservarlo dalle minacce che possono comportare condizioni di degrado.

In generale, tutti si sono dichiarati entusiasti e profondamente coinvolti da tutte le iniziative.

ALLA SCOPERTA DELLA VAL PICCOLA E DEL NOSTRO TERRITORIO
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RUMORE E SILENZIO… SUL SENTIERO PER VAL PICCOLA

Motivazioni alla base del percorso progettuale e finalità

La motivazione didattica alla base del percorso progettuale scelto e realizzato è stata quella di condurre i bambini alla conoscenza dell’ambiente di montagna del territorio maniaghese in cui vivono, con la finalità, allo stesso tempo, di avvicinarli alla scoperta del patrimonio naturalistico delle Dolomiti Friulane.

La tematica scelta è legata alla conoscenza del ciclo dell’acqua e dei suoi diversi stati, considerata l’importanza dell’acqua per tutti gli esseri viventi, con l’approfondimento degli aspetti relativi alla sua presenza nel terreno, tra foglie, fiori e piante e nel contempo l’arricchimento del bagaglio di conoscenze per quanto riguarda la presenza floro-faunistica nella montagna maniaghese.

Fasi di lavoro e loro articolazione

In successione qui di seguito vengono riportate le principali tappe dell’attività condotta:

1 approfondimento di alcune tematiche relative all’acqua come risorsa indispensabile per l’uomo;

2 conoscenza di fiumi e torrenti presenti nel territorio locale;

3 riflessioni sulla presenza dell’acqua nell’uomo e nella natura, nel terreno, nelle foglie, nei fiori e nelle piante;

COMPRENSIVO

“Margherita Hack” di Maniago (Pn)

SCUOLA

Primaria

“Alessandro Manzoni” di Maniagolibero

CLASSE

IIIB

INSEGNANTI

Natalia Francesca Russo

Costantina Turco Civer

4 escursione nel territorio maniaghese, in Val Piccola, con la guida dell’esperta del Parco Dolomiti Friulane, dott.ssa Lisetta Totis; si è trattato di un’uscita finalizzata alla scoperta del legame dell’uomo al proprio territorio e alle risorse che l’ambiente montano offre, con una particolare attenzione rivolta agli elementi idrici;

5 raccolta delle considerazioni espresse dai bambini sull’esperienza effettuata e sul materiale da essi prodotto;

6 organizzazione del materiale ai fini della costruzione di una presentazione multimediale.

Note di valutazione sul percorso realizzato

Il percorso ha avuto una ricaduta positiva perché ha permesso ai bambini di esplorare il territorio in cui vivono, di conoscere le risorse che esso offre e comprenderne l’utilità.

Al termine del percorso gli alunni in una conversazione si sono così espressi:

«abbiamo capito che l’acqua è presente anche nel nostro territorio; dalla Croce si poteva vedere il greto del Cellina»;

«il Cellina era in secca e quindi l’acqua è un bene prezioso»;

«il Cellina era in secca perché gli uomini hanno costruito la diga di Ravedis per produrre energia elettrica utilizzando l’acqua»;

«abbiamo ipotizzato la presenza dell’acqua quando piove in quantità elevata poiché nella strada l’uomo ha costruito “grigliati” e canalette per farla confluire ai lati della strada»;

«abbiamo capito che per attraversare i corsi d’acqua l’uomo ha avuto la necessità di costruire i ponti»;

«la signora Lisetta ha raccontato che tanto tempo fa il ponte veniva attraversato a piedi»;

«oggi i ponti permettono il passaggio dei mezzi di trasporto: auto, camion, biciclette, ma anche il treno; anzi il ponte della ferrovia è più vecchio di quello utilizzato dalle auto»;

«l’acqua è indispensabile alla vita dell’uomo: per bere, cucinare, coltivare, lavare, curare, produrre energia»;

«l’acqua è un bene prezioso per le piante e gli animali»;

«l’acqua è un bene esauribile; non sprechiamola!»;

«l’acqua è presente nelle piante e nel terreno»;

«nella nostra passeggiata abbiamo visto: alberi –faggi – edera – quercia – cespugli di rovi – cespugli di pungitopo – asparago selvatico – anemoni di montagna – ortiche - picchio, merli, farfalle – scoiattolo – e anche la mappa del Parco delle Dolomiti Friulane con i sentieri».

RUMORE E SILENZIO… SUL SENTIERO PER VAL PICCOLA
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ISTITUTO

Motivazioni alla base del percorso progettuale e finalità

La motivazione didattica alla base del percorso progettuale scelto e realizzato è stata quella di avvicinare i bambini alla conoscenza del territorio circostante, in particolare del patrimonio della flora locale.

La tematica scelta è legata al più ampio obiettivo relativo alla conoscenza del territorio, distinguendo gli elementi antropici da quelli naturali. In particolare, durante l’intero percorso ci si è soffermati sul riconoscere l’intervento dell’uomo nell’ambiente naturale e su come, con modalità e forme diverse in relazione al periodo storico, abbia potuto sfruttare le risorse che si trovano in natura.

Fasi di lavoro e loro articolazione

In breve si riportano le tappe essenziali dell’intero iter progettuale:

1 riflessioni sulle azioni che l’uomo ha fatto per modificare l’ambiente;

2 uscita didattica con l’esperta del Parco Naturale Dolomiti Friulane, Lisetta Totis; grazie a lei abbiamo potuto scoprire diverse peculiarità della vegetazione tipica del nostro territorio. L’esperienza si è svolta nel territorio di Val Piccola: nello specifico siamo partiti dalla scuola e abbiamo raggiunto la Croce di Maniagolibero;

3 conversazione sull’esperienza e composizione di un testo collettivo;

4 realizzazione di una presentazione PowerPoint riassuntiva.

Note di valutazione sul percorso realizzato

Il percorso effettuato è stato molto significativo. I bambini hanno apprezzato l’esperienza a contatto con la natura. Hanno inoltre potuto osservare e conoscere tanti tipi di piante che hanno stimolato in loro la curiosità verso gli elementi naturali. Tutte le attività si sono svolte in un’ottica di conoscenza del territorio e di rispetto del patrimonio naturalistico.

Da rimarcare come i bambini durante la conversazione guidata e la produzione del testo abbiano espresso il loro apprezzamento per l’esperienza svolta.

COMPRENSIVO

“Margherita Hack” di Maniago (Pn)

SCUOLA

Primaria

“Alessandro Manzoni” di Maniagolibero

CLASSE IVA

INSEGNANTI

Lucia Trevisanuto

Vanessa Del Ben

SCOPRIAMO LA NATURA CON TUTTI I NOSTRI SENSI…

Motivazioni alla base del percorso progettuale e finalità

Quest’anno, dopo due anni di restrizioni per la pandemia, si è reso ancora più necessario aderire al progetto Io vivo qui, nelle Dolomiti Friulane ma le motivazioni che ci inducono ogni anno a partecipare sono diverse.

In primis ci dà l’opportunità di avere a scuola personale esperto e preparato sia sul piano delle conoscenze specifiche che di quelle metodologiche.

Secondariamente l’esperto, essendo una persona esterna alla scuola, è più stimolante e coinvolgente per ragazzi che amano interagire con fonti diverse di informazione. Il terzo fattore motivante fa riferimento al fatto che abbiamo sempre trovato tra gli esperti interlocutori molto disponibili a concordare la tipologia degli interventi e la loro calendarizzazione.

Infine i progetti a cui aderire sono importanti perché sollevano gli insegnanti da una importante parte del lavoro, quella di proporre le conoscenze specifiche e così al corpo docente rimane solo quella di rielaborazione dei contenuti e di sintesi. Ultima ragione, non per importanza, l’esperienza consente agli studenti di entrare nel territorio di appartenenza in modo più attivo, con guide esperte che ottimizzano l’escursione come momento di condivisione, occasione di acquisizione di conoscenze e di approfondimento delle stesse.

COMPRENSIVO

SCUOLA

Primaria

“Alessandro Manzoni” di Maniagolibero

CLASSE V INSEGNANTI

Patrizia Spadon

Sheila Corona

TRACCE DELL’UOMO TRA IL MONTE JOUF E IL CELLINA
“Margherita Hack” di Maniago (Pn)
IL MONTE JOUF E IL CELLINA 17 16
TRACCE DELL’UOMO TRA

Nello specifico i temi oggetto di attenzione e le occasioni di apprendimento possono essere riassunti nelle seguenti considerazioni:

• l’approccio olistico nel bosco: l’uomo e il bosco visti come un tutt’uno in un rapporto di interdipendenza e non separati;

• rafforzamento di buone pratiche durante l’escursione: il valore del silenzio;

• la capacità di soffermarsi su elementi apparentemente estranei al motivo dell’escursione: un’opera artigianale come la panchina trovata sul sentiero, costruita per fermarsi e lasciar scritti pensieri e riflessioni e un muretto a secco;

• utilizzare tutti gli organi di senso, anche il sesto, per osservare il bosco con attenzione e conoscere il paesaggio;

• apprendere la particolarità di alcuni fiori e piante: riconoscerli per la bellezza e per le modalità di utilizzo da parte dell’uomo;

• il beneficio dell’attività all’aperto e in movimento.

La ricchezza del percorso non sarebbe risultata possibile senza il fondamentale ausilio della guida Lisetta Totis la quale ci ha proposto una lezione frontale ma interattiva all’aperto, nel mese di aprile. L’intervento, che ha dato anche l’opportunità ai ragazzi di vedere e toccare materiali e reperti di vario genere, è stato molto interessante e coinvolgente ed ha avuto una notevole ricaduta sugli studenti, a livello di apprendimento di conoscenze e anche di stimolazione della curiosità nei riguardi delle tematiche proposte.

A fine maggio siamo stati guidati, sempre dalla stessa guida, durante un’escursione nel bosco sui colli limitrofi alla scuola di appartenenza.

Fasi di lavoro e loro articolazione

Di seguito si riassumono i momenti salienti dell’intero percorso:

1 a inizio anno, progettazione delle insegnanti e contatto con l’esperto per la condivisione delle tematiche e della calendarizzazione degli interventi;

2 realizzazione dei due momenti programmati;

3 rielaborazione in classe dei contenuti e delle tematiche affrontate mediante conversazioni, peer learning e produzione di lavori scritti: resoconti, cronache, articoli per il giornale di classe, testi poetici e canzoni.

Note di valutazione sul percorso realizzato

L’intervento del personale del Parco è stato indispensabile poiché si è sempre dimostrato molto preparato e capace di interagire e stimolare gli studenti a porsi delle domande e a cercare risposta anche da altre fonti. Inoltre va rimarcato come gli studenti siano sempre attratti da persone “nuove” ed esperte che non siano sempre i docenti di classe.

Le tematiche (caratteristiche del parco, loro operatori, animali presenti…), le modalità di lezione (intervento all’aperto a scuola, un laboratorio ad hoc) e il luogo dove fare l’attività didattica sul territorio (escursione con trasferimento solo a piedi e quindi nei pressi della scuola di frequenza) è stato concordato dal personale del Parco con le insegnanti tenendo conto dei limiti imposti dall’emergenza sanitaria.

Con le seguenti parole i ragazzi giudicano l’esperienza condotta:

«noi ragazzi abbiamo considerato che è molto bello e utile avere l’esperto a scuola e fare lezione all’aperto. Siamo rimasti affascinati dalle tante cose che abbiamo ascoltato riguardo al Parco e ai suoi animali e quelle che abbiamo potuto toccare come gli animali impagliati, le corna di diversi ungulati, il calco dell’impronta di dinosauro, e dei racconti sui comportamenti molto particolari di alcuni animali del parco come l’aquila e la marmotta. Sapere che il Parco delle Dolomiti Friulane è stato insignito del titolo di patrimonio dell’umanità ci dà vanto e sollievo perché abbiamo capito che molte persone hanno a cuore la natura come bene inestimabile»;

«l’intervento dell’esperto è stato per noi anche da stimolo per programmare una visita nel parco con i nostri familiari»;

«durante la visita guidata nei “Coi” di Maniagolibero, ci hanno affascinato diversi elementi antropici, in particolare un apparentemente semplice muretto a secco (com’è fatto, a cosa serve e cosa nasconde) e la panchina costruita su un tronco bifido fatto per la sosta dei camminatori e tante altre informazioni sugli elementi naturali, come scoprire che ci sono molti fiori commestibili e certi altri velenosi»;

«ci siamo ricordati di quando eravamo in classe prima quando in dicembre eravamo andati ad Andreis nel Centro visite a fare il laboratorio sulle impronte degli animali del Parco (che buona la tisana calda ai frutti di bosco mentre fuori c’era la neve!); di quando in seconda abbiamo preso il trenino della

Valcellina per un bel percorso dal piccolo centro abitato lungo la forra della Molassa. Che peccato! In terza avremmo dovuto andare lungo il sentiero del Dint»;

«è stato bellissimo, siamo stati capaci di fare silenzio! Siccome poco prima eravamo troppo rumorosi, eccitati dalla gita, ci ha sorpreso quanto è stato bello e utile stare zitti per cogliere elementi che di solito ci sfuggono»;

«abbiamo concluso che non è stato necessario percorrere tanti chilometri per visitare un bosco così inaspettatamente ricco di elementi interessanti, ce l’abbiamo dietro casa nostra».

SCOPRIAMO LA NATURA CON TUTTI I NOSTRI SENSI… 19 18

HO IMPARATO A…

Motivazioni alla base del percorso progettuale e finalità

Far conoscere il territorio in cui vivono i bambini ha rappresentato la principale finalità che ha indotto le insegnanti ad accogliere l’idea di realizzare un percorso di approfondimento nell’ambito del progetto Io vivo qui, nelle Dolomiti Friulane.

Oltre agli aspetti geologici del territorio dolomitico, tra i principali temi presi in esame si ritrovano la flora e la fauna che caratterizzano paesaggi delle Prealpi Carniche e dei territori del Parco delle Dolomiti Friulane, con una attenzione particolare rivolta al mondo dei rapaci.

Fasi di lavoro e loro articolazione

Tre sono state le principali tappe che hanno contraddistinto l’intero percorso:

1 intervento in aula dell’esperto, la guida naturalistica Antonio Cossutta, grazie al quale si è trattato in particolare l’aspetto della fauna del Parco;

ISTITUTO

COMPRENSIVO

“Padre David Maria Turoldo”

Montereale Valcellina (Pn)

SCUOLA

Primaria di Vajont CLASSE IV

INSEGNANTI

Daniela Cartelli Massimiliano Cossutta

I rapaci notturni volano silenziosamente perché hanno piume particolari e più leggere: è stato bello sentire la differenza dei “suoni” prodotti dal fruscio delle diverse piume!

2 costruzione, utilizzo e ricerca sui temi di interesse scelti ricorrendo al materia le proposto dal lapbook Educare con le Dolomiti. Natura e cultura;

3 uscita didattica ad Andreis con l’esperto: attività al centro visite, visita alle vo liere, passeggiata tra i boschi per arrivare al torrente Susaibes e osservare la fa glia periadriatica.

Note di valutazione sul percorso realizzato

L’esperienza è risultata positiva, i bambini si sono dimostrati entusiasti nel vedere dal vivo i rapaci e ritrovare durante l’escursione gli aspetti trattati in classe e al centro visite.

La nostra classe ha avuto anche il privilegio di usufruire del lapbook Educare con le Dolomiti. Natura e cultura. Tale strumento oltre ad essere apprezzato, si è rivelato utile per scoprire aspetti presenti anche nel nostro territorio e che abbiamo avuto modo di riconoscere durante l’uscita ad Andreis.

In relazione all’intera esperienza, quella svolta a scuola, anche con il supporto del lapbook, e quella condotta in occasione dell’escursione, i bambini hanno sottolineato che:

«è stato interessante capire i messaggi che il territorio ci manda…»;

«il centro visite è pieno di cose interessanti…»;

«è bello che il Parco aiuti questi rapaci feriti, altrimenti sarebbero morti…»;

«anche le impronte lasciate sul sentiero ci raccontano qualcosa del territorio…»”;

«…sai che il papà non sapeva che ad Andreis c’è la faglia!…»;

«…ho fatto vedere ai miei genitori il lapbook e gli ho raccontato tante cose interessanti».

HO IMPARATO A…
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Motivazioni alla base del percorso progettuale e finalità

Usufruendo del percorso esperienziale riguardante diversi aspetti dell’Alta Val Tagliamento e in particolare del suo fiume, si desiderava porre i bambini nelle condizioni di comprendere l’interdipendenza tra i viventi e i non viventi nei diversi contesti ecosistemici, conoscere la composizione del suolo e le sue caratteristiche, scoprire le risorse del territorio e le sue peculiarità, con lo scopo anche di maturare consapevolezza e responsabilità utili ad attuare azioni di salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale.

Le attività di approfondimento, che hanno visto il coinvolgimento di più campi del sapere, hanno riguardato da un lato vari aspetti della geografia fisica del contesto territoriale oggetto di attenzione, esaminando le rocce, la composizione dei suoli, i processi di erosione e di trasformazione dei suoli stessi studiando le relazioni tra acqua e suolo e tra aria e suolo. Quindi i bambini sono stati avvicinati agli aspetti vegetazionali, floristici e faunistici dell’ambiente alpino, per poi svolgere un esame più puntuale di alcune caratteristiche delle Dolomiti, fisiche ma anche antropologiche, ad esempio soffermandosi su alcune leggende e sulle attività di trasformazione operate dall’uomo per usufruire delle risorse suolo e acqua.

Fasi di lavoro e loro articolazione

Le attività hanno visto un’alternanza di momenti di studio e soprattutto laboratoriali in aula con le uscite sul campo per prendere contatto diretto con alcuni dei fenomeni oggetto di approfondimento, usufruendo anche del patrimonio museale locale. Così:

1 uscita lungo il corso del Tagliamento e alla confluenza con il torrente Degano con l’esperto Adriano Pellizzari del CAI sez. Tolmezzo;

2 lezione sul ciclo dell’acqua;

3 attività sulla presenza dell’acqua sul pianeta Terra e realizzazione di areogrammi (acqua e terre emerse, acqua dolce e salata, acqua in superficie, ghiacciai, falde sotterranee, pioggia e umidità);

4 costruzione di un filtro;

5 attività sull’acquedotto;

6 sorgente e acqua minerale: attività di lettura e analisi delle etichette di alcune bottiglie di acqua minerale;

7 principio dei vasi comunicanti e pressione dell’acqua: attività laboratoriale in classe;

Note di valutazione sul percorso realizzato

L’esperienza interdisciplinare è stata condotta durante tutto l’anno scolastico ma in particolare nel secondo quadrimestre. La valutazione complessiva è molto positiva: interesse e motivazione alti, partecipazione e curiosità buoni, arricchimento con approfondimenti personali.

Le uscite e le attività condotte dagli esperti sono state un pretesto utile agli alunni per avviare la pratica dell’annotazione per appunti della terminologia specifica.

COMPRENSIVO

“Val Tagliamento” di Ampezzo (Ud)

SCUOLA

Primaria di Villa Santina

CLASSE IV

INSEGNANTI

Simona Conte

Valentina Matiz

Paola Morocutti

Chiara Picco

8 esperimento per scoprire miscugli eterogenei e omogenei;

9 lezione sulle rocce, condotta dal dott. Antonio Cossutta, esperto del Parco delle Dolomiti Friulane: classificazione e osservazione di campioni;

10 lezione sull’erosione delle rocce, trasporto del materiale e formazione del conoide di deiezione;

11 uscita sul territorio al Conoide di deiezione di Rivoli Bianchi (Geoparco Transfrontaliero delle Alpi Carniche) con la guida di Antonio Cossutta e l’intervento da parte della dott.ssa Daniela De Prato;

12 attività sulle leggende di “Monti Pallidi”, “Melaur”, “Re Laurino” e sintesi nel lapbook “Educare con le Dolomiti - natura e cultura”;

13 visita virtuale al museo geologico di Ampezzo, condotta dalla dott.ssa Cristiana Agostinis;

14 esperimento sulla stratificazione del suolo in un vaso di vetro;

15 lezioni sulla flora e fauna del territorio alpino: attività sul testo e sul lapbook;

16 uscita sul territorio alle sorgenti del Tagliamento ed escursione nel Parco delle Dolomiti Friulane, sempre con la guida di Antonio Cossutta;

17 lezioni sul Tagliamento in friulano: alto, medio e basso corso;

18 esperimento sulla permeabilità del suolo;

19 lezioni sull’utilizzo dell’acqua: dalle attività produttive alle buone pratiche contro lo spreco;

20 esperimenti sulla presenza dell’aria e sue caratteristiche;

21 attività di sintesi sugli argomenti trattati;

22 attività di verifica finale.

La possibilità di uscite sul territorio dopo due anni di restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ha permesso di calare le pratiche del metodo scientifico sulla realtà oltre al laboratorio in aula. Questo è molto importante soprattutto per quanto riguarda lo studio degli esseri viventi e la loro osservazione.

Il lapbook è stato uno strumento di documentazione e verifica degli apprendimenti nonché un collante tra discipline per evidenziare agli alunni come la conoscenza si costruisca con esperienze di vario genere, collaborazione e condivisione; è risultato coinvolgente e divertente per tutti i bambini.

Le riflessioni sulla salvaguardia e le buone pratiche di comportamento hanno permesso agli alunni di dimostrare durante le uscite che sta maturando in loro una consapevolezza ecologica.

Da annotare come le uscite sul territorio siano state molto apprezzate e ripetute da alcuni alunni con le famiglie; di particolare interesse il geosito di Rivoli Bianchi. Anche la lezione sulle rocce ha destato molta curiosità stimolando gran parte degli alunni alla ricerca di rocce minerali, fossili o di minerali da collezione.

DOLOMITI ACQUA & SUOLO
DOLOMITI ACQUA & SUOLO
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CONTROCORRENTE AI PIEDI

DELLE NOSTRE DOLOMITI

ISTITUTO

Motivazioni alla base del percorso progettuale e finalità

In classe terza, abbiamo colto la proposta formativa rivolta alle alunne e agli alunni, con la finalità di promuovere, valorizzare e prenderci cura dell’ambiente naturale in cui viviamo.

Obiettivo principale del percorso di apprendimento è la possibilità di scoprire e conoscere, già da piccoli, i vari aspetti ambientali, geologici, culturali e antropologici che i nostri territori offrono. Nello specifico le attività di approfondimento hanno riguardato gli aspetti geomorfologici (i processi di orogenesi e il ciclo delle rocce) e culturali del patrimonio universale delle Dolomiti e il corso del Tagliamento, dalla sorgente alla foce, con l’intento di avvicinare le bambine e bambini al territorio in cui vivono e di accrescere in loro il desiderio di conoscere e promuovere l’ambiente naturale.

Si fa presente che tutti gli argomenti hanno offerto l’opportunità di lavorare in modo trasversale coinvolgendo le diverse discipline: scienze, storia, geografia, lingua italiana e tecnologia.

Al fine di procedere in modo corretto, ci siamo avvalsi della collaborazione del Geoparco/Carnia Musei e del dott. Cossutta, già coinvolto dalla classe terza.

COMPRENSIVO

“Val Tagliamento” di Ampezzo (Ud)

SCUOLA

Primaria di Villa Santina

CLASSE V

INSEGNANTI

Giuliana Flamia

Giulia Mora

Fasi di lavoro e loro articolazione

In sintesi cinque sono risultate le principali tappe del percorso: presentazione iniziale; ricerche individuali ed in piccolo gruppo anche con l’uso di mezzi digitali; approfondimenti tematici; realizzazione del lapbook; costruzione dell’eBook.

Di seguito in dettaglio le azioni avviate e concluse:

1 uscita in ambito locale, seguiti dal dott. Cossutta, alla scoperta di rocce ed aspetti dell’ecosistema del torrente Degano, affluente del Tagliamento; attività realizzata in classe quarta;

2 approfondimento pratico/teorico in classe da parte dell’esperto in relazione alla classificazione delle rocce e alla loro costituzione;

3 visita virtuale al Museo Geologico della Carnia di Ampezzo, in collegamento diretto dalla scuola su piattaforma Google Meet;

4 un percorso dedicato ai fossili e alla lunga storia geologica della Carnia;

5 geoescursione al geosito di importanza sovranazionale del Conoide dei Rivoli Bianchi (Tolmezzo);

6 intervento in classe sul Geoparco Transfrontaliero delle Alpi Carniche per capire che cosa sia un geoparco e quale sia la sua funzione;

7 visita nei pressi della sorgente del Tagliamento e passeggiata nei territori del Parco delle Dolomiti Friulane.

Note di valutazione sul percorso realizzato

Ci riteniamo complessivamente soddisfatti per le tematiche proposte, gli argomenti hanno consentito a noi insegnanti di proporre le attività in modo diversificato.

Le bambine e i bambini hanno partecipato con vivo interesse: in particolare hanno apprezzato le uscite come momento di aggregazione tra pari e hanno attribuito al territorio il valore naturalistico e geologico che esso esprime, concordando con gli adulti la necessità di impegno e cura nel preservarlo. Hanno collaborato attivamente all’interno e all’esterno dell’ambiente scolastico, concludendo il lavoro del lapbook e con la pubblicazione dell’eBook (il link a piè di pagina).

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…CONTROCORRENTE AI PIEDI DELLE NOSTRE DOLOMITI
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Link https://bit.ly/Ampezzo_Controcorrente

ISTITUTO

Motivazioni alla base del percorso progettuale e finalità

Il progetto si è prefissato lo scopo di rendere consapevoli gli alunni dell’importanza di due tra i più notevoli aspetti geomorfologici del territorio dell’Alta Valcellina, il fenomeno del carsismo e quello di fossilizzazione.

Entrambi caratterizzano e si possono osservare e approfondire nell’area gravitante intorno a Casera Casavento, nel territorio comunale di Claut. In particolare la grotta del “Landre Scur” e “L’impronta del dinosauro” costituiscono due esempi molto rappresentativi.

Il percorso didattico si è strutturato in uscite sul territorio, incontri teorici con l’esperto di geologia Antonio Cossutta e la realizzazione di disegni come produzione di sintesi conclusiva.

Fasi di lavoro e loro articolazione

Per punti lo svolgimento dell’intero progetto può essere così riassunto:

1 visione di foto relative ai due siti;

2 due incontri teorici (uno sul carsismo e uno sui fossili) a cura dell’esperto geologo;

3 selezione delle informazioni a partire dagli appunti degli studenti;

4 uscita a piedi sul territorio con escursione didattica presso il Landre Scur e l’impronta del dinosauro di Casera Casavento, accompagnati da Antonio Cossutta;

5 disegni dal vivo dell’impronta del dinosauro;

6 sistemazione e perfezionamento dei disegni e realizzazione di un cartellone con i disegni stessi.

COMPRENSIVO

“Padre David Maria Turoldo” di Montereale Valcellina (Pn)

SCUOLA

Secondaria di Claut

CLASSI

I e II (pluriclasse)

INSEGNANTI

Andrea Comina

Adriano Rizzitello

Note di valutazione sul percorso realizzato

Il progetto è stato apprezzato, sia nella sua parte teorica che per quanto concerne l’escursione ai due luoghi oggetto dell’approfondimento.

Purtroppo i continui contrattempi dovuti alla situazione emergenziale non hanno consentito di realizzare il progetto nelle modalità prefissate. Nonostante ciò il gradimento da parte dei giovani studenti è risultato significativo come si può leggere nelle seguenti note di valutazione:

«mi è piaciuta la lezione sui fossili, perché mi ha permesso di capire come la natura è riuscita a conservarli»;

«più di tutto mi è piaciuta l’escursione Al Landre Scur perché non ci ero mai stata. È veramente un luogo magico del nostro territorio»;

«mi è piaciuto entrare con la pila frontale all’interno del Landre Scur. Mi sembrava di essere un esploratore»;

«mi è piaciuto realizzare il disegno dal vivo dell’impronta di dinosauro anche se era difficile perché non avevo un appoggio stabile. Però il disegno mi è riuscito bene»;

«sono stata contenta di aver fatto un’uscita con la mia classe dopo tanto tempo dall’ultima volta. Mi sono divertita molto anche se la camminata è stata lunga e un po’ faticosa».

CARSISMO E FOSSILI NELLE MONTAGNE DI CLAUT
CARSISMO E FOSSILI NELLE MONTAGNE DI CLAUT
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I LANDRIS TRA MUSICA E AGANE

Motivazioni alla base del percorso progettuale e finalità

Al termine di questi due anni molto particolari a scuola si è ritenuto importante cogliere la possibilità che veniva offerta e partecipare al progetto Io vivo qui, nelle Dolomiti Friulane.

Abbiamo colto l’occasione di riscoprire un luogo significativo del nostro territorio, accompagnati da una guida speciale come Lisetta Totis, che ha saputo presentare elementi di geologia, di storia e di botanica in modo semplice e chiaro.

Le discipline coinvolte sono state musica e italiano: i ragazzi dovevano esibirsi con degli strumenti, in sintonia con il luogo naturale che li ospitava; relativamente all’italiano dovevano drammatizzare un brano tratto da “Storie friulane, di genti, di acque e di Agane” di Anna Maria Breccia Cipolat.

Il percorso doveva condurre ad una consapevolezza personale e al raggiungimento di un obiettivo non solo a livello contenutistico, ma anche fisico.

Tematiche scelte e aspetti approfonditi

Le insegnanti in prevalenza hanno lavorato singolarmente in classe portando avanti il proprio programma. In particolare per quanto concerne l’italiano sono state affrontate alcune letture sulle Agane, figure misteriose e antiche del territorio; inoltre sono stati visti i video di Paolo Paron e si sono confrontate esperienze che i ragazzi avevano effettuato anche alla scuola primaria.

ISTITUTO

COMPRENSIVO

“Margherita Hack” di Maniago (Pn)

SCUOLA

Secondaria di I grado

“Guglielmo Marconi”

CLASSE IIF

INSEGNANTI

Stefania Antoniazzi

Barbara Pavani

Note di valutazione sul percorso realizzato

La valutazione del percorso è positiva; il progetto ha dato la possibilità di uscire dopo mesi di restrizioni. I ragazzi hanno affrontato con impegno la strada che li separava dalla meta. Infatti “Abbiamo riscontrato curiosità e la voglia di esplorare realtà vicine a noi, ma spesso dimenticate”.

I ragazzi più deboli hanno provato un senso di grande soddisfazione a raggiungere una meta con fatica, trascorrere del tempo assieme ai propri compagni in modo spensierato; quelli più determinati hanno sostenuto gli altri. Da annotare come “Suonare in un luogo così particolare ha invitato alla concentrazione e leggere delle nostre Agane ci ha dato l’impressione di sentirle ridere vicino al torrente”.

I LANDRIS TRA MUSICA E AGANE
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IO VIVO

© 2022

Regione Friuli Venezia Giulia Servizio biodiversità

Ringraziamenti

Un ringraziamento a tutti coloro che, a diverso titolo, hanno collaborato alle realizzazione dei progetti, in particolare alle guide Lisetta Totis e Antonio Cossutta, ai Dirigenti scolastici e a tutti gli Insegnanti.

Immagini

Foto di Denis Scarpante

In copertina: Dolomiti Friulane, Cimolais

Seconda di copertina: Dolomiti Friulane, Forni di Sotto

Pagina 32: Dolomiti Friulane, Forni di Sotto

Quarta di copertina: Dolomiti Friulane, Forni di Sopra

Le foto dei progetti sono state fornite dagli Istituti Comprensivi.

Progetto grafico

Interattiva, Spilimbergo (PN)

Questa pubblicazione è stata stampata su carta naturale certificata FSC.

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Parco Naturale Dolomiti Friulane
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