TEMPO PRESENTE N. 478-480 - OTTOBRE-DICEMBRE 2020 INTEGRALE

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L’ultima firma Questo numero di «Tempo Presente», cui tanto tenevamo e del quale a lungo abbiamo parlato in redazione, è l’ultimo firmato da Angelo G. Sabatini. Il Direttore è morto. Ci ha lasciati – serenamente, nel sonno – la mattina dell’8 dicembre. Poco prima avevamo chiuso questo fascicolo in redazione e avevamo siglato insieme, come di consueto, l’editoriale. Le pagine che seguono, titolate al solito In questo numero… sono l’ultima cosa che Angelo ha firmato in vita. La copertina è listata a lutto, come sempre più raramente si usa in un tempo che elude la morte e non ama praticare la memoria come esercizio di virtù e di affetto. È listata come tributo a una persona straordinaria e alla sua straordinaria avventura, più che quarantennale, di direttore. Due righe nere perché per ricordarlo non ci sono, in questo momento, le parole giuste. Quelle parole che tuttavia noi, per dovere civile e per mestiere di giornalista, dobbiamo comunque trovare. Angelo non era soltanto il Direttore. Di «Tempo Presente» è stato l’anima, l’artefice, il mentore. Era stato lui, nell’ormai lontano 1980, che aveva inaugurato la Nuova Serie riportando in vita la gloriosa testata fondata nel 1956 da Ignazio Silone e da Nicola Chiaromonte che nel ’68 aveva cessato le pubblicazioni, non senza avere lasciato un’orma indelebile nella cultura di quegli anni travagliati. All’editoriale del n. 1 del febbraio del 1980 il Direttore della Nuova Serie affidava il suo progetto culturale, che era anche il suo programma di intellettuale, uomo di cultura e testimone del proprio tempo: […] si propone la vecchia questione del rapporto tra politica e cultura, risolto sempre dalla cultura di ispirazione laica, liberaldemocratica e socialista riformista in termini di autonomia della cultura […] Ci si rende conto sempre di più che il maggior contributo contro l’utopia messianica delle ideologie totalizzanti e totalitarie può venire da una cultura che, difendendo lo spirito critico dai condizionamenti generati dalla persuasione occulta dei mezzi di informazione, lavora a rafforzare i valori della ragione, unica base di una società vissuta nel consenso […] Tempo Presente esprime questa volontà di revisione di concetti e di forme di pensiero senza tradire, ma rafforzando lo spirito delle cultura occidentale la quale ancora una volta può indicare i valori di una società del futuro […]. Per questa via alla cultura resta affidato il compito di illuminare la politica…


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