Ritrovarci n.2 2010

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Albania: speriamo di riuscirci volte penso che non siamo noi a prendere decisioni e ad intraprendere un cammino, ma è il gioco della vita a prenderci per mano, a portarci e ad impegnarci dove non pensavamo nemmeno di mettere piede. Così è stata l'Albania per me. Sapevo che vi manca un'associazione stomizzati e immaginavo che chi, come noi, ha bisogno dei sacchetti se la dovesse passare male; ma avevo altro a cui pensare, ad esempio, ad un'associazione greca, tanto per restare in quei paraggi, che dopo un anno e mezzo di tentativi è sempre tornata al punto di partenza. A prendermi per mano è stato il mio vecchio amico Claudio Rusinenti di Brescia. Un “battitore libero”, come lo chiamo io, sempre pieno di nuove idee per sviluppare la nostra associazione e aiutare stomizzati che probabilmente non conoscerà mai. Nello

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scorso dicembre, al ritrovo natalizio dell'ALSI, Associazione Lombarda Stomizzati e Incontinenti, mi parlò di un albanese che abita a Brescia e che gli chiede da tempo protesi per suo zio che abita in Albania. Il mio “battitore libero” col tempo gli ha chiesto se c'è un'associazione in Albania, che forniture ricevono e le risposte ricevute erano tutte negative. Ma alla domanda se si poteva tentare di far nascere un'associazione albanese, la risposta non fu un rifiuto assoluto. Claudio mi mise in contatto con Artur, l'albanese di Brescia, ed Artur mi diede il numero di telefono del dottor Leka Papa di Berat (sud dell'Albania). Un medico che lui conosce, che ho conosciuto anch'io e del quale ho apprezzato la bontà, la semplicità e la capacità organizzativa. Il 29 e 30 maggio sono andato a Berat, dopo che il terreno era stato ben

Stomizzati, medici e infermiere albanesi.

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preparato con varie e-mail e telefonate. Prima di tutto voglio dirvi che ho incontrato delle persone molto serie tra i medici, gli stomizzati e le infermiere che ho conosciuto. Con la diretta partecipazione della FAIS, dell'AIOSS l'associazione degli enterostomisti, degli amici albanesi e l'accordo e l'augurio dell'EOA, l'associazione europea stomizzati, abbiamo pensato di procedere in questo modo. 1. La FAIS e l'AIOSS organizzeranno un corso base per due infermiere laureate di Berat nel prossimo autunno in Italia. Il problema della lingua non esiste perchĂŠ una delle due parla molto bene l'italiano ed abbiamo a Milano una stomaterapista albanese che sarebbe felicissima di aiutare gli stomizzati del suo paese. A fine corso verrebbe rilasciato un attestato.


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