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Per la storia di Bagni di Lucca
oggi e domani
Per la storia di Bagni di lucca
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La Fondazione culturale michel de montaigne di Bagni di lucca fu costituita dall’amministrazione comunale nel 2008, sindaco giancarlo donati, ed è stata sempre diretta dal professor marcello cherubini, riconfermato presidente del consiglio di amministrazione al rinnovo di ogni scadenza triennale fino al 2019. Sotto la guida di cherubini, solitamente affiancato da un consiglio composto da un vice presidente e quattro membri effettivi, nominati dal sindaco, la Fondazione montaigne da dodici anni svolge un ruolo importante nello specifico campo culturale, ricevendo molti riconoscimenti per i progetti e le ricorrenti attività realizzate per la promozione del territorio di Bagni di lucca. dal 2017 è stata ammessa a far parte della prestigiosa associazione delle istituzioni di cultura italiane (aici), è oggi una istituzione ben radicata nel contesto del comune di Bagni di lucca, conosciuta e apprezzata a livello nazionale e internazionale. ne sono testimonianza i numerosi studiosi e accademici che, dal 2008, hanno portato i propri contributi di sapere e conoscenza ai quattordici convegni internazionali che, con la partecipazione di autorevoli relatori provenienti dalle università di tutto il mondo (non solo dall’europa, ma anche dalla lontana repubblica di cina e dal Sudafrica), si sono svolti puntualmente ogni anno in settembre nella prestigiosa sede della ex chiesa anglicana. tra le molteplici attività il ‘fiore all’occhiello’ è rappresentato dal progetto pensato e portato avanti dalla Fondazione in collaborazione con la sezione di Bagni di lucca dell’istituto Storico lucchese, mirato al recupero e alla valorizzazione del cimitero inglese di Bagni di lucca. il progetto di recupero dei monumenti funebri, molti dei quali di pregevole valenza artistica e storica, è stato possibile grazie al contributo elargito della Fondazione cassa di risparmio di lucca, nonché da altri sponsor privati e da diversi cittadini, che hanno partecipato all’operazione ‘adottando’ le tombe e facendosi caMarco Nicoli
La Fondazione Michel de Montaigne rappresenta l’anima culturale di un territorio ricco di storia e tradizione
rico dei finanziamenti necessari ai lavori di restauro. non va dimenticata la gestione della Biblioteca comunale «adolfo Betti», all’interno della quale è custodito il prezioso Fondo librario della donazione ian greenlees, oggi riordinato e in via di catalogazione. e, con esso, anche l’archivio greenlees, finalmente inventariato e catalogato.
CIMITERO INGLESE nel 2012, quando il comune di Bagni di lucca ne affidò la gestione alla Fondazione michel de montaigne e alla locale sezione dell’istituto Storico lucchese, il cimitero inglese versava in uno stato di assoluto abbandono e degrado, ricoperto di vegetazione che nascondeva quasi del tutto il complesso dei monumenti funebri. come primo intervento fu iniziata una operazione di completa bonifica e di ricucitura del muro di recinzione, lungo il quale nel 2013 furono messi a dimora i cipressi. la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le provincie di lucca e massa carrara, autorizzò nel contempo il progetto di restauro di tutti i monumenti funebri; il progetto venne elaborato, su incarico della Fondazione montaigne, dalla ditta massimo moretti di lucca e la presidenza si impegnò fin da subito nella ricerca dei contributi economici per dare inizio al restauro delle tombe. Fra i primi monumenti restaurati, il sepolcro delle sepolte tre donne che negli anni della Prima guerra mondiale si distinsero come benefattrici di Bagni di lucca, nel dare aiuto agli orfani di guerra, ai rifugiati e poi, nel 1918, a chi fu colpito dalla terribile epidemia spagnola. evangeline Whipple, rose elizabeth cleveland, nelly erickens, giacciono oggi qui, sormontate da due grandi croci in marmo bianco di carrara, ben visibili anche da lontano. Quello fu l’inizio del complesso lavoro di restauro del sito ricco di memorie, che oggi, grazie all’iniziativa e alla sensibilità della Fondazione michel de montaigne, ha ritrovato la sua dignità di luogo sacro e la sua testimonianza di carattere artistico e storico.
1. giuseppe Pardini, chiesa anglicana 2. cimitero inglese
in seguito furono restaurati altri monumenti funebri molto significativi, fra cui la tomba dei coniugi Henry ed elizabeth Sisted, animatori della comunità inglese che risiedeva a Bagni di lucca nella seconda metà dell’ottocento, fautori della costruzione della chiesa anglicana, su licenza di carlo ludovico di Borbone, granduca di lucca, e progetto del famoso architetto lucchese giuseppe Pardini, e promotori della nascita dello stesso cimitero inglese (1842). altri monumenti funebri di notevole fattura, che raccolgono le spoglie di importanti personaggi, sono quello di Henry
1 Haliday, famosissimo ontomologo; di Benjamin gibson, opera del fratello John, insigne scultore, allievo di canova; la tomba di ouida, al secolo maria luise de la ramè (18391908), famosa scrittrice inglese di romanzi e novelle, il cui sarcofago ricorda quello di ilaria del carretto, con tanto di canino ai piedi; poi lo scienziato russo george gryzanowski. infine, altro recupero straordinario, troviamo la cappellina gentilizia della famiglia Pisani, che nel 2012 era completamente distrutta e avvolta da rampicanti. il complesso progetto di restauro fu elaborato nel 2016 da una stu-

dentessa della Facoltà di architettura dell’università di Firenze e portato a compimento nel giro di un paio di anni. complessivamente, fino a oggi, sono stati restaurati cinquantuno monumenti funebri per un impegno economico di circa 90mila euro. ma il restauro va conservato nel tempo, per cui già da qualche anno sono iniziati di pari passo anche gli interventi di manutenzione e conservazione dei singoli monumenti. il microclima del luogo favorisce infatti il formarsi sui marmi di alghe e licheni che vanno subito rimossi. anche questo intervento comporta un costo elevato di cui finora se n’è fatto carico la Fondazione montaigne. ma il progetto più innovativo è stato quello di utilizzare gli spazi liberi da tombe storiche per la conservazione e il deposito di urne cinerarie. Questa possibilità viene data a tutti, non soltanto ai cittadini inglesi, ma anche a tutti coloro che esprimono la volontà di scegliere il luogo per il proprio riposo, in modo aconfessionale, vale a dire appartenenti a qualsiasi religione o atei. il cimitero è oggetto di visite da parte di numerosi turisti, specie stranieri, come testimo-
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3. giuseppe norfini, monumento funerario di ouida, cimitero inglese 4. giuseppe norfini, monumento funerario di ouida, particolare 5. cimitero inglese, monumento funerario di elisabeth goodwin Kingsbury


niano i registri delle firme, su cui vengono lasciati commenti di vivo apprezzamento per il recupero e il mantenimento di questo piccolo gioiello di memoria storica.
IL FONDO LIBRARIO IAN GREENLEES E L’ARCHIVIO il «Fondo ian greenlees» è costituito da una donazione libraria di oltre ventimila volumi pervenuta al comune di Bagni di lucca quale lascito testamentario di greenlees, deceduto nel 1988, che nella seconda metà del secolo scorso aveva scelto la cittadina termale come sua patria di adozione. nel 1991, dopo che robin chanter, già bibliotecario del British institute of Florence, aveva dato seguito al legato testamentario, accettato dal consiglio comunale, l’ingente mole libraria venne sistemata nella chiesa anglicana, oggi sede della Biblioteca comunale. nel panorama delle biblioteche della Provincia di lucca e dell’intera rete documentaria lucchese, il Fondo greenlees rappresenta un unicum in termini di ricchezza, rarità e quantità. nel 2008, a seguito del passaggio di competenze dal comune di Bagni di lucca alla Fondazione michel de montaigne, è iniziato il riordino integrale dei volumi, con una prima separazione del fondo antico da quello moderno. il fondo librario greenlees può considerarsi una vera e propria biblioteca d’autore e il suo studio non si riduce a una mera catalogazione, che pure costituisce un significativo strumento di reperimento dell’informazione, ma rappresenta altresì un importante strumento di studio e di ricerca, offrendo agli studiosi anche un quadro chiaro di riferimento in cui si è formato il possessore. molti sono i volumi ancora in via di catalogazione, mentre, a partire dal 2013, la Fondazione montaigne ha promosso e finanziato anche le operazioni di riordino, inventariazione e valorizzazione dell’archivio di greenlees e di chanter, che fino a quell’anno era depositato presso l’archivio storico del comune di Bagni di lucca. la documentazione risulta oggi suddivisa in quattro serie archivistiche,

nello specifico: corrispondenza, British institute of Florence, attività culturali e amministrazione. l’attività culturale si riferisce soprattutto alle carte prodotte in occasione di convegni, eventi e manifestazioni. nella serie British institute of Florence trovano posto tutte quelle carte riguardanti l’attività di ian greenlees nel ruolo di direttore dell’istituto Britannico di Firenze, carica che ricoprì dal 1958 al 1981. nell’amministrazione è inserita, invece, tutta quella documentazione prodotta nell’ambito della gestione e del controllo del patrimonio personale. greenlees non era solo un abile diplomatico, ma un vero e proprio collezionista, un esteta, con una ricca collezione di opere d’arte con quadri di assoluto valore, fra cui numerose tele fiamminghe del Seicento, e una superba collezione di antiche porcellane cinesi. la serie più corposa è quella della corrispondenza, comprendente 2.138 fascicoli per un totale di ben 11.671 lettere scambiate da ian greenlees con i suoi numerosi colleghi e conoscenti in un periodo compreso tra l’8 luglio 1927 e il 20 maggio 1988, che testimoniano anche le fitte relazioni che intrattenne con le più importanti personalità culturali del novecento.
I CONVEGNI I NTERNAZIONALI Proseguendo una tradizione ormai consolidata, che ogni anno vede giungere a Bagni di lucca ricercatori italiani e stranieri per tre giornate di studio, confronto e scambio culturale, la Fondazione michel de montaigne, avvalendosi della collaborazione di alcuni docenti del dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica dell’università di Pisa e dell’associazione italiana di anglistica, ha promosso e organizzato quattro convegni internazionali. convegni che, oltre a confermarsi polo di attrazione per studiosi di tutto il mondo, hanno sempre attirato un pubblico numeroso e attento, affrontando tematiche di ampio respiro, la cui scelta è sempre stata dettata dalla volontà, da un lato, di illustrare i più recenti sviluppi del dibattito critico e teorico intorno a fenomeni culturali e letterari di sicuro rilievo e, dall’altro, di valorizzazione del patrimonio storico e culturale del territorio di Bagni di lucca, anche attraverso visite guidate a luoghi come il cimitero inglese, la stessa Biblioteca comunale adolfo Betti, il casinò municipale. il primo convegno del 2016 si tenne nella splendida cornice del casinò municipale sul tema Celesti e armoniose sorelle, voce e poesia: le interconnessioni fra musica e scrittura. l’anno successivo il convegno fu invece dedicato a Immaginario letterario e ambiente e si svolse presso la sede della biblioteca all’ex chiesa anglicana. il convegno del 2018 ha spostato l’attenzione dall’ambiente al luogo per eccellenza della cultura interpretandola come «crocevia e connessione di mondi». infine nel 2019, l’ultimo convegno intitolato Alla ricerca del Ben-essere: luoghi e paradisi della salute nella tradizione artistico-letterario si è svolto in parte presso lo stabilimento delle terme di Bagni di lucca. ogni convegno, suddiviso in tre giorni di studio, ha visto alternarsi relatori provenienti dalle maggiori università italiane e straniere. la Fondazione montaigne, nella persona del suo presidente marcello cherubini e le docenti dell’università di Pisa, ha sempre garantito, oltre all’altissimo profilo scientifico dei convegni, una organizzazione impeccabile e una piacevolissima atmosfera di convivialità.
LE ATTIVITÀ MUSICALI il primo evento musicale organizzato dalla Fondazione michel de montaigne fu nel 2008, anno della sua costituzione, in occasione della ricorrenza del 150° della nascita di giacomo Puccini. in collaborazione con la Fondazione Festival Pucciniano si tenne un concerto al teatro accademico interamente dedicato al grande compositore, che sin da giovane era solito frequentare Bagni di lucca e le sue terme. da allora la Fondazione montaigne si è impegnata particolarmente nel dar vita a varie attività musicali che hanno riscosso grande successo di pubblico e di critica.
6. Veduta dei Bagni di lucca, alla Villa
Presso il teatro accademico, negli anni che vanno dal 2011 al 2014, si svolsero diverse edizioni della «Piccola Stagione lirica», che presentavano selezioni narrate e in forma semiscenica di opere tra le più importanti del repertorio lirico, con la partecipazione della compagnia lirica livornese. in occasione della presentazione dei restaurati monumenti funebri, al cimitero inglese sono stati proposti piccoli concerti affidati a in-

siemi di archi, violoncelli, fisarmoniche e ottoni. altri concerti sono svolti all’interno della ex chiesa anglicana, dove dal 2013 si tiene il concerto Jazz di Primavera, nell’ambito dell’unesco international Jazz day, diventato un evento molto atteso e ben radicato nel tessuto culturale di Bagni di lucca. dal 2014 in occasione delle festività natalizie, sempre nei locali della biblioteca, si svolge il concerto di natale, che si conclude con un brindisi
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offerto dalla Fondazione al pubblico per il tradizionale scambio di auguri di Buone Feste. altre attività musicali sono state offerte dalla Fondazione in occasione, ogni anno, della settimana dedicata alla donna al casinò municipale.
LE GIORNATE DI STUDIO dall’anno 2010 la Fondazione michel de montaigne organizza una serie di giornate di studio dedicate a personaggi di varie epoche i quali, nativi della Val di lima, dettero lustro nel mondo a Bagni di lucca, facendosi riconoscere e apprezzare in vari campi della scienza, dell’arte e della cultura in genere. la prima giornata trattò la nascita del movimento scoutistico italiano, avvenuta proprio a Bagni di lucca il 12 luglio 1910, a opera del maestro remo molinari e del baronetto inglese Sir Francis Vane, sui principi fondativi di Baden Powell, proprio per celebrare il centenario di quell’avvenimento. Si proseguì con il ricordo e lo studio di due personaggi contemporanei: adolfo Betti, insigne violinista e primo sindaco del paese nel periodo repubblicano dopo guerra e il professor Bruno cherubini, cultore, ricercatore e scrittore della storia di Bagni di lucca, dalle cui opere nessuno studioso di storia locale può prescindere. Visti i buoni risultati di pubblico ottenuti, la Fondazione montaigne decise di proseguire il percorso delle giornate di studio, itineranti in tutti i paesi della Valle del lima, parlando dei personaggi del posto. in questo modo la Fondazione ha ottemperato anche al suo mandato statutario di promuovere la conoscenza diretta del territorio del comune di Bagni di lucca. in tutto hanno partecipato alle giornate di studio 27 studiosi e sono state stampate
8 34 relazioni, andate ad arricchire la storia del territorio di Bagni di lucca. molte sono anche le iniziative che la Fondazione montaigne ha promosso a favore degli alunni e degli insegnanti del locale istituto comprensivo «matteo trenta»; dai seminari sul bullismo ai corsi di sensibilizzazione sulle tematiche più urgenti interessanti il mondo dei giovani e delle famiglie. infine una consuetudine, ormai diventata tradizione, la giornata del laureato, un riconoscimento dedicato a tutti i giovani, residenti nel comune di Bagni di lucca, che nel corso dell’anno accademico abbiano conseguito una laurea triennale o specialistica presso una qualsiasi facoltà universitaria.
IL CINECLUB un’iniziativa che ha goduto e gode tutt’ora di buona salute e dei favori di un grosso pubbli-
8. il casinò municipale 9-11. Pubblicazioni della Fondazione montaigne
9 co, che ha preso il via nel gennaio del 2010, è il cineclub, realizzato con la collaborazione del cineforum ezechiele 25,17, associazione che da anni si occupa della promozione del cinema di qualità in provincia di lucca, coordinata da Pier dario marzi. il cineclub, che giunge quest’anno alla sua Xi edizione, si è snodato attraverso dieci cicli di dieci film ciascuno. ogni ciclo ha avuto un filo rosso che lo ha caratterizzato, raccogliendo film uniti da un motivo dominante, fosse esso tematico, di genere e di un particolare periodo della storia del cinema. anche il format del cineclub è ormai assodato e rodato. le proiezioni si svolgono da gennaio a marzo con cadenza settimanale nelle sere del giovedì, ore 21.
LE PUBBLICAZIONI oltre venti sono le pubblicazioni curate dalla Fondazione montaigne e date alla stampa in
10 dodici anni di attività, che iniziano nel 2008 con Bruno cherubini, Giacomo Puccini ai cari e quieti Bagni di Lucca per proseguire nel 2009 a lucca, con L’esperienza di Michel de Montaigne ai Bagni della Villa, 7 maggio – 21 giugno 1581 e 14 agosto – 12 settembre 1581 dal «Giornale di Viaggio in Italia», a cura di marcello cherubini e Vittorio landucci. tra le altre più significative possiamo indicare: … Altezze reali di Bagni di Lucca. Insigni compaesani che nel corso dei secoli hanno illustrato con il loro ingegno molteplici rami del sapere, Atti delle giornate di studio 2010-2015, Borgo a mozzano 2015. Poi L’archivio di Ian Greenlees (1913-1988). Inventario della serie «Corrispondenza», Borgo a mozzano 2015; Bagni di Lucca, terra di sovrane attenzioni, di valori, di arti e di saperi, a cura di marcello cherubini e tommaso maria rossi, Borgo a mozzano 2016.
11 Poi ancora La libertà italiana nella libertà del mondo. Note olografe di Benedetto Croce al discorso di apertura del Congresso di Bari (28-29 gennaio 1944), custodite nella Biblioteca comunale «Adolfo Betti» di Bagni di Lucca, Bagni di lucca 2017. un prezioso ritrovamento, perché si tratta delle bozze del discorso inaugurale che Benedetto croce tenne a Bari nel gennaio del 1944, in occasione del primo congresso dei partiti politici all’indomani della caduta del fascismo. le bozze, che contengono annotazioni e correzioni di mano del grande critico letterario, storico, filosofo e ideologo, furono regalate dallo stesso croce a ian greenlees, e furono rinvenute proprio fra i circa 20.000 volumi del fondo librario. e per finire gli atti dei convegni internazionali organizzati dalla Fondazione montaigne, pubblicati in numeri speciali della rivista «anglistica Pisana».