4 minute read

Intervista all’on. Paragone

EtCetera Majorana V - Febbraio 2020 Attualità

8 Intervista al senatore Carola Nava, 3bb Giovanni Colombo, 3D Francesco Vaccaro, 4aa

Advertisement

Gianluigi Paragone

Quarantotto anni, di Varese, nato da famiglia sannita, Gianluigi Paragone ha intrapreso una lunga carriera di giornalista e conduttore televisivo prima di entrare nel complesso mondo politico. Il suo primo incarico è stato quello di seguire come inviato del quotidiano varesino “La Prealpina” i comizi e gli incontri della Lega Nord ai tempi di Umberto Bossi. I rapporti con i principali esponenti della Lega si fanno sempre più forti fino a quando nel 2005 viene nominato direttore del quotidiano “La Padania” , l’organo ufficiale del partito. Successivamente diventa vicedirettore di “Libero” per poi slanciarsi nel mondo della TV pubblica nazionale, conducendo talk shows come “Malpensa Italia”, “L’ultima parola” e “La gabbia” e venendo anche nominato vicedirettore di RAI 1 prima e di RAI 2 poi. Col passare del tempo si avvicina politicamente sempre più al M5s fino all’anno della svolta: a settembre 2017, durante la festa “Italia a 5 Stelle”, viene nominato da Luigi Di Maio candidato premier. Da questo momento Paragone archivia la sua esperienza giornalistica per lanciarsi nel mondo della politica: il

4 gennaio 2018 annuncia la sua candidatura con il movimento alle politiche dell stesso anno, dove viene eletto Senatore della Repubblica. In questo ultimo periodo è al centro di un feroce scontro politico con quello che è ormai il suo ex partito: Paragone infatti, dopo essersi astenuto dalla fiducia al governo Conte II e aver votato contro la legge di Bilancio 2020, è stato espulso per aver violato il regolamento dello Statuto M5s.

Perché ha deciso di entrare in politica? Rifarebbe questa scelta abbandonando la carriera di giornalista? Dopo aver raccontato per tantissimi anni le ingiustizie nel Paese, ho ritenuto opportuno, in questa fase della mia vita, provare a lavorare nelle Istituzioni al fine di affrontare le cause e correggerne gli effetti. Rifarei questa scelta senza per questo ritenere archiviata la mia attività giornalistica.

Ripercorriamo il suo trascorso nel Movimento 5 Stelle dagli inizi. Cosa l’ha spinta a candidarsi con loro? E poi cos’è successo?

EtCetera Majorana V - Febbraio 2020 Attualità

9

Ho scelto la candidatura nel Movimento dopo aver condiviso alcuni pezzi di strada rispetto a battaglie molte radicali in tema di potere finanziario e di disequilibri dentro l’Unione europea. Proprio la scarsa incisività rispetto a tali battaglie - che considero essenziali - mi ha posto in contrasto con la linea dominante all’interno del Movimento. Tanto da arrivare a non votare la fiducia al nuovo governo con il Pd e contestarne la manovra economica.

Potrebbe descriverci l’evoluzione del suo rapporto con Luigi Di Maio? La mia radicale visione politica non presuppone alcuna arretratezza sulla battaglia versus il neoliberismo. Il logoramento del rapporto con Di Maio è il logoramento con colui che a quel tempo era il capo politico del M5S.

Tra lei e Alessandro Di Battista c’è sempre stata una grande sintonia. Avete progetti per il futuro? Fonderete un nuovo gruppo politico? Alessandro è colui che più di altri rappresenta la mia visione antisistema, pertanto era naturale che vi fosse una convergenza politica oltre che un rapporto di amicizia. Al momento non è previsto nulla di programmatico.

Come giudica l’attuale governo e il suo operato? Durerà a lungo? Si tratta di un governo che cammina su una strada che considero pericolosa, una strada che rischiava di percorrere anche il precedente governo (il cui ministro dell’Economia era stato da me duramente criticato in più di una occasione).

Cosa consiglia ad un giovane liceale che desidera mettersi a disposizione del bene comune? Di credere al concetto di bene comune e di difenderlo.

In questi due anni ha maturato un’esperienza politica importante. Può dirci quali sono le tre caratteristiche che un buon politico deve assolutamente avere? La formazione, la passione e la coerenza.

10 Avviso scuola

Asso di cuori

Gli uccellini cinguettano, i fiori sbocciano e un dolce profumo si spande nell’aria. È anche il periodo di una festa che molti (i single schifati) demonizzano e altri (i dolci innamorati) adorano, e allora il Majo quel giorno cambierà faccia: diventerà come il programma della De Filippi: “C’è posta per te”.

Dal 5 febbraio in biblioteca ci sarà la solita scatola per i bigliettini: siete dei gran timidoni e non riuscite a cogliere l’attimo sfuggente per esprimere i vostri sentimenti alla fanciulla/al fanciullo tanto amato? potrete lasciare qua un biglietto anonimo con scritti i vostri sentimenti e la persona a cui dedicate il biglietto (anche la classe, per evitare omonomie).

Invece per chi ha più coraggio abbiamo trovato un piano incredibile, stupefacente, geniale, ma classico e funzionale. Dovete venire da uno di noi rappresentanti d’istituto e dirci a chi volete che noi recapitiamo una delicatissima rosa, sia in maniera anonima (in questo caso ci direte nome, cognome e classe del destinatario) sia facendo sapere chi è il mittente (in questo caso ci dovrete far sapere nome, cognome e classe sia del mittente sia del destinatario).

Sì, lucriamo sui vostri sentimenti!

P.S.: Sconsigliamo il metodo “alla Dante”. Non scrivete opere che diventeranno i capisaldi della letteratura italiana da oggi fino alla fine dei tempi soltanto perché un baldo giovane o una dolce fanciulla vi ha salutato in corridoio.

Si ringraziano i majutanti.

This article is from: