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Ricordo di un’insegnante

Scuola

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Giovanni Colombo, 3D

Ricordo di un’insegnante

“Al caro, vecchio liceo Majorana, dove questo libretto ha visto la sua genesi. Con affetto, da una Vecchia Prof.!” Questa è la dedica contenuta nella prima pagina dell’interessante volume Piccolo repertorio di curiosità etimologiche scritto dalla professoressa Gabriella Haeffely pochi anni fa e da lei stessa donato alla biblioteca del nostro liceo. Nell’ultima settimana ho raccolto informazioni e aneddoti sulla sua figura e non ho faticato a trovare testimonianze di colleghi ed ex studenti che mi hanno guidato nel comprendere chi questa persona sia stata. L’aspetto rigoroso, autorevole e severo, la passione per lo studio, per l’istruzione e l’attenzione alla crescita dei ragazzi, coltivata anche attraverso il volontariato, ne delineano una figura di grande spessore umano oltre che culturale. Lo scritto che ci ha lasciato, incentrato su un tema così specifico come quello delle etimologie, del resto, ci suggerisce la sua sensibilità nel ricercare la radice delle cose sia negli studi sia nelle relazioni umane.

Mi ha colpito in particolare la definizione della parola metodo, che significa letteralmente, scriveva la professoressa, “dopo il cammino”, a indicare il risultato di una riflessione operata dopo un’esperienza che permette di individuare i criteri dell’agire. Il metodo quindi non è una teoria studiata a tavolino da applicare alla realtà, ma un procedimento che deriva dall’esperienza dentro la realtà. Ritengo sia questo uno dei più importanti insegnamenti che quest’insegnante è stata in grado di trasmettere ai suoi studenti.

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