EtCetera Majorana
Attualità 9
III | Novembre 2020
Giovanni Colombo, 4D
Considerazioni virali Covid, pandemia, contagiati, morti: queste le parole chiave degli ultimi giorni... ieri più di 26.000 casi, e c’è chi ancora non comprende. La crisi si fa grave e l’esigenza di una nuova chiusura generalizzata temo non potrà essere evitata. Siamo tutti un po’ angosciati da questo clima di incertezza. Ieri mia sorella ha ricevuto una comunicazione dalla scuola sulla possibile imminente DAD (già in vigore da lunedì 26 per noi liceali) a cui avrebbe dovuto rispondere comunicando la presa visione. Notando il tono bellico delle parole della circolare le ho consigliato di scrivere: “Winston Churchill è stato un grande uomo e raccoglieremo il suo testimone immolandoci in questa guerra!” Chissà cosa succederà domani, chissà cosa succederà nei prossimi mesi... oltre al timore di ammalarsi c’è un problema superiore: il danno che tutto questo avrà su di noi, corpo e psiche e su ciò che ci circonda. Puntualmente, come si fa con tutte le generazioni di giovani, almeno negli ultimi trent’anni, anche noi siamo
sempre stati bollati come ragazzi senza ambizioni che vivono in una bambagia di cotone dalla quale non riescono a districarsi per cercare una propria indipendenza, un vero scopo. Ebbene, questa è la resa dei conti: vediamo cosa ne sarà di noi. I nostri genitori, negli anni ‘70, ‘80, ‘90, così come anche i nostri insegnanti hanno vissuto una gioventù libera: c’erano sì convenzioni da cui allontanarsi, ma da dopo la fine delle proteste del ‘68 e dei tragici anni di piombo permaneva un senso di sicurezza e libertà. E’ ai nostri nonni che dobbiamo pensare: persone che hanno visto e ricordano il succedersi di gran parte degli avvenimenti dei primi anni ‘40: alleanze, guerra, armistizio, occupazione e liberazione. Non è certo opportuno paragonare questa pandemia a una guerra, ma in questo caso gli effetti sulla gioventù consapevole, di chi non segue il Dpcm di turno ma è sempre attento alla situazione ed evita costantemente ormai da molti mesi il rischio contagio,