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MOVIMENTO INTERNAZIONALE DI CROCE ROSSA
di Davide Tremante
Croce Rossa è un’organizzazione internazionale che ormai siamo abituati a vedere e riconoscere, ma quanto la conosciamo davvero? Molti la limitano alla sola ambulanza o al solo ambito sanitario quando in realtà è una realtà dalle mille sfaccettature che coprono una vastissima gamma di temi e realtà. Il movimento nasce nella seconda metà del 1800, dall’idea di Henry Dunant che il 24 giugno 1859 si reca a Solferino per discutere di affari con Napoleone III. Qui assiste alla battaglia di Solferino, una delle più violente del secolo e di fronte a quello scenario Dunant decide di aiutare e coordinare gli abitanti locali nel soccorso dei feriti lasciati sul campo, indipendentemente dal loro schieramento. In seguito, da quell’idea, con la conferenza di Ginevra del 1863 nascerà il movimento che vedrà la sua consolidazione con la firma della prima convenzione di Ginevra nel 1864. Il movimento si è poi evoluto, e continua ad evolversi, per mantenere il passo con le sfide sorte nel tempo e nonostante gli innumerevoli cambiamenti Croce Rossa è sempre rimasta fedele ai suoi principi e alla sua natura. Il movimento guida le sue scelte e le sue attività sulla base di sette principi: Umanità: Il movimento si adopera per prevenire e lenire in ogni circostanza le sofferenze degli uomini, per far rispettare la persona umana e proteggerne la vita e la salute; favorisce la comprensione reciproca, l’amicizia, la cooperazione e la pace duratura fra tutti i popoli. Imparzialità: Il Movimento non fa alcuna distinzione di nazionalità, razza, religione, classe o opinioni politiche. Si sforza di alleviare le sofferenze delle persone unicamente in base ai loro bisogni, dando la priorità ai casi più urgenti. Neutralità: Al fine di continuare a godere della fiducia di tutti, il Movimento si astiene dal partecipare alle ostilità di qualsiasi genere e alle controversie di ordine politico e religioso. Indipendenza: Il Movimento è indipendente. Le Società Nazionali, quali ausiliari dei servizi umanitari dei loro governi e soggetti alle leggi dei rispettivi Paesi, devono sempre mantenere la loro autonomia in modo che possano essere in grado in ogni momento di agire in conformità con i principi del Movimento. Volontarietà: Il Movimento è un’istituzione di soccorso volontario non guidato dal desiderio di guadagno. Unità: Nel territorio nazionale ci può essere una sola associazione di Croce Rossa, aperta a tutti e con estensione della sua azione umanitaria all’intero territorio nazionale. Universalità: Il Movimento internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in seno al quale tutte le società nazionali hanno uguali diritti e il dovere di aiutarsi reciprocamente. Ma quindi, cosa fa Croce Rossa? Questa è una domanda che in pochi si pongono perché in molti pensano di conoscerne già la risposta. Potremmo dire “un po’ di tutto” perché dove c’è bisogno, c’è Croce Rossa. Essa, infatti, spazia dal soccorso agli sportelli di ascolto ed ogni comitato ha la possibilità di scegliere quali attività e quali progetti proporre e in che modo sulla base delle necessità
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e delle risorse del caso. Quindi il volontario di Croce Rossa avrà modo di scegliere le attività che gli sono più affini e le cause che gli stanno più a cuore. La Croce Rossa organizza decine di attività e servizi in vari ambiti, come gli sportelli digitali che aiutano le persone meno avvezze con la tecnologia a sbrigare le pratiche online, o le misurazioni gratuite di parametri come glicemia, pressione e colesterolo; la spesa per persone che hanno difficoltà negli spostamenti, l’accompagnamento di persone con esigenze particolari; interventi in caso di calamità, il classico servizio di ambulanza, supporto ad iniziative e progetti locali, centri antiviolenza, sportelli di ascolto e molto altro! Di certo non ci si annoia! Seppure io faccia da poco parte di questo mondo ho avuto già il piacere di prendere parte ad alcuni progetti, per esempio nel comitato di Valpolicella (in provincia di Verona) è stato avviato il progetto “Rigiochiamo CRI” che ha come obiettivo quello di raccogliere giocattoli e libri da donare ai bambini che purtroppo si trovano in condizioni difficili. E potrebbe sembrare una cosa semplice ma no, non lo è. La parte più semplice è la raccolta delle donazioni ma poi ci si ritrova con migliaia di giocattoli nelle condizioni più disparate! E così devi pulire i giochi (e buona fortuna con le costruzioni, da sanificare una ad una!) controllare che siano integri, che siano funzionanti e che siano ancora utilizzabili. Una volta che il giocattolo passa la valutazione va smistato e inserito nell’inventario: Si deve capire la fascia di età a cui potrebbe piacere, il tipo di giocattolo e riporlo nella scatola dei giochi di quel tipo e per quell’età. Questo con tutti i giocattoli. Poi arriva la lista dei bambini che beneficeranno dei regali e così bisogna scegliere un giocattolo tenendo conto dell’età e dei possibili interessi del bambino o della bambina che lo riceveranno. Il dono va impacchettato e finché si tratta di fare un pacchetto per un libro, tutto ok, ma il bello viene quando devi impacchettare quel giocattolo che ha una forma improbabile e fai il pacchetto più brutto mai visto sulla faccia della Terra (fino a quel momento). Nonostante tutto i giochi sono impacchettati (qualcuno un po’ meglio degli altri) e pronti alla consegna, entri con la divisa nel reparto di pediatria e li vedi. Sono piccoli. Ammetto che la prima reazione sia un misto fra tristezza e incredulità e ti blocchi per un secondo, poi però pensi al motivo per cui sei lì e tiri fuori il sorriso migliore che tu possa fare in quel momento. Tutto cambia quando li vedi sorridere, vedi le facce dei genitori che per un attimo si rilassano, capisci che in quel momento non c’è più niente se non il bambino che è felice di ricevere un giocattolo, sorride e capisci di averli distratti per un po’. E ti senti bene, molto bene. Ma entrare in Croce Rossa non significa solo fare volontariato, significa anche investire su sé stessi perché grazie alla formazione che CRI mette a disposizione si ha sempre modo di imparare qualcosa di nuovo e non solo sotto al profilo sanitario, perché esistono corsi di diverso tipo e diverso livello, così che ognuno possa specializzarsi nell’ambito che preferisce! In fin dei conti entrare a far parte di Croce Rossa è un’esperienza unica che consente di conoscere gente, imparare cose e fare esperienze che solo un ambiente come questo può vantare. E richiederà sacrifici, non c’è dubbio, ma sono sacrifici che farai sempre con un sorriso e in ottima compagnia. Provare è semplice, basta collegarsi al portale online, iscriversi al primo corso base disponibile e fare una prova; già con le prime lezioni ti renderai conto del potenziale che questo movimento ha e sono pronto a scommettere che anche tu, come me, una volta provata questa esperienza, non vorrai più smettere.

