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RUBRICA - PILLOLE DELL’AVVOCATO LEGGE DI BILANCIO 2023: I PRINCIPALI PUNTI IN MATERIA FISCALE

LEGGE DI BILANCIO 2023: I PRINCIPALI PUNTI IN MATERIA FISCALE
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dell’Avv. Simone Facchinetti
La Legge di Bilancio prevede per il 2023 misure economiche per 35 miliardi di euro. Al netto dell’ammontare complessivo della manovra, 21 miliardi di euro sono stati stanziati per interventi contro il caro energia (circa il 60%) e ulteriori 4 miliardi di euro per finanziare il taglio del cuneo fiscale (circa il 12%); i restanti 10 miliardi sono stati predisposti al fine di sostenere ulteriori interventi economico-finanziari, tra cui la Flat tax per il lavoro autonomo e la tregua fiscale. Nello specifico, per quanto riguarda i privati cittadini, la Legge di Bilancio 2023 innalza all’80% l’indennità per il congedo parentale ad entrambi i genitori e, sul fronte pensioni, conferma la possibilità di accedere alla pensione anticipatamente con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (cd. Quota 103). Altresì, per i lavoratori dipendenti, è stato previsto uno sgravio fiscale (con aliquota al 5%) in ordine ai premi produttività fino a 3.000 euro e, come anticipato ampiamente dagli organi di stampa, dal 1° gennaio scorso è stata innalzata la soglia per l’uso del contante (da 1.000 a 5.000 euro). Da ultimo, al fine di favorire l’acquisto di immobili da parte dei giovani, è stata prorogata anche per il 2023 l’agevolazione per l’acquisto della prima casa per gli under 36. Per quanto riguarda le imprese, invece, è stata rifinanziata la misura riguardante l’acquisto di beni strumentali (cd. “Nuova Sabatini”), ovvero quell’agevolazione già messa a disposizione nelle annualità precedenti con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. Tale agevolazione per le imprese sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. Sono state altresì prorogate al 2023 le agevolazioni in favore delle imprese localizzate nel Mezzogiorno e nelle Zone economiche speciali. In ordine alla tanto discussa misura economica del cd. Superbonus, invece, a decorrere dal 1° gennaio 2023, il bonus sarà rimodulato dal 110% al 90%. Per ciò che attiene alle misure fiscali, la Legge de quo prevede plurime misure di sostegno ai contribuenti, tra le quali spicca indubbiamente la cd. tregua fiscale, la quale si pone, tuttavia, in netta contraddizione con la parte strutturale delle raccomandazioni sulle quali si fondavano le precedenti Leggi di Bilancio (così come il predetto innalzamento del tetto del contante). Ciò nonostante, a partire dal 31 marzo 2023 è concessa la cancellazione delle cartelle esattoriali che presentino importi non superiori a 1.000 euro, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Parimenti, i contribuenti potranno accedere alla rateizzazione quinquennale dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di
sanzioni e interessi. Prevista, da ultimo, una sanzione ridotta del 3% sui debiti del biennio 2019-2020. Di particolare importanza risulta poi essere l’inserimento di una Flat tax incrementale (al 15%) per i lavoratori autonomi con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro. A livello pratico, tale misura permetterà ai lavoratori autonomi e titolari di partita Iva di pagare per il 2023 un’aliquota fissa (il 15%) sull’incremento dei propri ricavi, cioè sui ricavi in più rispetto agli anni precedenti. Nello specifico, infatti, i contribuenti (non appartenenti al regime forfetario) potranno applicare un’imposta sostitutiva del 15% su una base imponibile, pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il maggiore reddito dichiarato nei tre anni precedenti, ridotta di un importo pari al 5% di tale ultimo ammontare. Riducendo ai minimi termini la misura analizzata, fornendo così un esempio pratico della sua applicazione concreta, si consideri un lavoratore autonomo che abbia realizzato nel 2020 un reddito di 50mila euro, nel 2021 di 100mila euro e 75mila nel 2022. Qualora nel 2023 realizzerà un fatturato di 125mila euro, pagherà una tassa ridotta sull’incremento di fatturato realizzato, determinato tenendo conto della differenza tra il fatturato 2023 (125mila euro) e il più alto dei fatturati realizzato nei tre anni precedenti (nel caso in esempio, i 100mila euro del 2021). La differenza (base imponibile) sul quale dovrà essere calcolato l’importo della Flat tax incrementale è di 25mila euro. Sempre in tema di Flat tax, in tal caso con specifico riguardo ai contribuenti aderenti al regime forfettario, è stata prevista l’estensione della soglia di tale regime a 85mila euro con una tolleranza estesa fino ai 100mila euro. Tuttavia, in caso di superamento del precedente tetto massimo è prevista l’immediata cessazione degli effetti dell’agevolazione (cd. Clausola antielusione). Di assoluta novità e di estrema importanza, soprattutto per i numerosi investitori del settore, nasce la tanto auspicata disciplina fiscale per le criptoattività, che permette di eliminare quel velo di incertezza che aleggiava intorno a dette attività di investimento. Con l’inizio del nuovo anno, dunque, le plusvalenze e i proventi realizzati tramite criptovalute, che presentino un valore non inferiore complessivamente a 2mila euro, sono ricondotte, a livello di dichiarazione fiscale, alla categoria dei redditi diversi. Tuttavia, è stato parimenti previsto che le componenti positive e negative, frutto dalla valutazione delle cripto-attività, non concorrano alla formazione del reddito ai fini IRES e IRAP. Più nel dettaglio, per ciò che attiene al calcolo inerente alla tassazione delle operazioni su cripto-attività, deve essere considerato il valore di acquisto di quest’ultime possedute alla data del 1° gennaio 2023 a condizione che il predetto valore sia assoggettato ad una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, nella misura del 14 per cento.

A sx: l’Avvocato Simone Facchinetti In basso: lo staff dello Studio Legale Facchinetti
