4 minute read

GIARDINI IDROPONICI: INNOVAZIONE NEL SETTORE AGROALIMENTARE

GIARDINI IDROPONICI: INNOVAZIONE NEL SETTORE AGROALIMENTARE

di Davide Tremante

Advertisement

L’idroponica è una delle ultime innovazioni nel settore agroalimentare, si tratta di coltivazioni che non necessitano di terreno ma solo di acqua e soluzioni nutritive. Questo nuovo metodo risulta molto più sostenibile ed efficiente rispetto alle coltivazioni tradizionali in termini di spazio e rendita, ma non solo: non essendo coltivate a terra queste piante non necessitano di pesticidi o fertilizzanti e sì, avete capito bene, non sono coltivate a terra! Di fatti cresceranno con le radici immerse in acqua (acqua che viene arricchita con i nutrienti di cui la pianta necessita). Non tutte le piante si prestano a questo tipo di coltivazione alberi ed altre piante di grandi dimensioni, purtroppo, non possono beneficiare di questa tecnica innovativa ma finché si tratta di piccole piante questa tecnica consente di ottenere risultati incredibili, con tempi e sforzi di gran lunga inferiori rispetto alle classiche coltivazioni. Ma in che modo ci permette di risparmiare spazio? Semplicemente ci permette di coltivare in verticale, di fatto il tipico impianto idroponico si presenta sotto forma di “colonna” o a parete permettendo di coltivare fino a 25 piante (di piccole dimensioni) in un solo metro quadro. Quali sono i vantaggi e le possibilità che offre nel concreto? Questo nuovo metodo consente a chiunque, con una spesa minima, di cominciare a coltivare piccoli ortaggi a casa (ed è adatto anche a chi, come me, non ha esattamente il pollice verde) perché dovunque viviate, sia essa una regga o un monolocale, potrete munirvi di un impianto idroponico e cominciare a coltivare le vostre verdure in casa. Tra l’altro non necessitando di fertilizzanti, pesticidi o si tratta di prodotti biologici, privi di nichel e di altre sostanze derivanti dal suolo il che si traduce in una soluzione ottimale per tutte quelle persone che soffrono di allergie o intolleranze! In ogni caso quest’innovazione torna particolarmente utile a chi vive in luoghi come le città, dove lo spazio è limitato ma non vuole privarsi della possibilità di autoprodurre parte del suo consumo. Inoltre, i sistemi idroponici sono in grado di fornire una maggiore qualità dei prodotti agricoli poiché le piante crescono più velocemente e in modo più uniforme. Avrete quindi la possibilità di coltivare piccoli ortaggi ed erbe direttamente nel vostro salotto, tra l’altro alcuni modelli di impianti idroponici sono particolarmente gradevoli dal punto di vista estetico, diventando così anche un bell’elemento di design. Esistono diversi tipi di sistemi idroponici, tra i più comuni trovia-

mo sono i seguenti: • Sistemi a circolazione forzata: in questo sistema, l’acqua nutritiva viene pompata costantemente attraverso un sistema di tubazioni per nutrire le piante. Questo è uno dei sistemi più efficienti in termini di consumo di acqua. • Sistemi a goccia: in questo sistema, l’acqua nutritiva viene trasportata direttamente alle radici delle piante attraverso un sistema di tubazioni. Questo sistema è ideale per le piante che hanno una grande necessità di acqua. • Sistemi a nebulizzazione: in questo sistema, l’acqua nutritiva viene nebulizzata sulla superficie delle piante. Questo sistema è particolarmente utile per le piante che non hanno bisogno di grandi quantità di acqua. • Sistemi di flusso e riflusso: in questo sistema, l’acqua nutritiva viene pompata nella vasca e poi rifluisce nella vasca dopo essere stata utilizzata per nutrire le piante. Questo sistema consente di massimizzare l’efficienza della soluzione nutritiva. Ma come si compone un impianto di questo genere? Molto semplicemente avremo tre elementi: serbatoio dell’acqua, sistema di circolo e alloggi per le piante: Il primo ovviamente servirà ad immagazzinare l’acqua arricchita dai nutrienti prima che venga rimessa in circolo, il secondo a mettere l’acqua in circolazione tramite l’uso di una pompa mentre il terzo può avere forme diverse a seconda del dove e del come deve essere installato ma in genere è una struttura con dei “buchi” che andranno ad accogliere i vasi con le piante. Ovviamente non essendoci terreno le piante necessiteranno comunque di una base in cui mettere radici, saranno quindi adagiate nella fibra di cocco o nell’argilla espansa che permetteranno alla pianta di assorbire tutti i nutrimenti di cui necessita. Questa soluzione si dimostra veramente alla portata di tutti anche in termini di “competenza” non potrete dimenticarvi di annaffiare le piante, sbagliare terriccio o altro, dovrete solo occuparvi di mantenere il serbatoio pieno e, ogni tanto, aggiungere le sostanze nutritive e avrete i vostri prodotti direttamente in casa! In conclusione, potremmo dire che questo metodo di coltivazione potrebbe aiutarci a risolvere innumerevoli problemi che purtroppo oggi sono all’ordine del giorno come lo sfruttamento delle risorse e del terreno; se riuscissimo a sfruttare questa nuova tecnica potremmo diminuire sensibilmente la superficie destinata al consumo alimentare e le risorse impiegate per mantenere le vaste aree agricole costantemente fertili e ricche di sostanze nutritive. Inoltre, seppure le piante siano coltivate in acqua, la quantità di quest’ultima necessaria è di gran lunga minore rispetto alle tradizionali tecniche per via della minore dispersione nell’ambiente. Tutto questo senza calcolare che potremmo coltivare anche in casa, autoproducendo una parte di quel che ci serve come piante aromatiche o altro e tutto con un costo iniziale decisamente contenuto se si punta ad una soluzione fai-da-te. Ricapitolando, produrremmo di più, ovunque, in minor tempo, con meno risorse, in modo sano ed in meno spazio, meglio di così, non si può!

Atlas Magazine rispetta l’ambiente ed è stampata su carta FSC (Forest Stewardship Council) via Varesche, 46 - 37010 Costermano sul Garda (VR) www.atlasmagazine.it - info@atlasmagazine.it

This article is from: