Un convegno per san Bonfilio Due giorni di studio in occasione del IX centenario dalla morte del Vescovo eremita Monaco, vescovo ed eremita: questo fu il “poliedrico” san Bonfilio e la Diocesi di Macerata- Tolentino-Recanati-CingoliTreia assieme al Comune di Cingoli (oltre a quelli di Osimo e di Filottrano) celebra la sua esemplare figura, tra storia e culto, con un convegno di studio in programma per il 25 e 26 settembre presso il Palazzo Municipale del Balcone delle Marche, città di cui è compatrono, in occasione del decimo centenario della morte. L’evento - che vanta anche il patrocinio del ministero per i Beni e le attività culturali, della Regione Marche e della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata – è realizzato in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università di Macerata, il Centro italiano di studi sull’Alto Medioevo di Spoleto e Studia Picena. Secondo la tradizione, Bonfilio morì il 27 settembre 1115, nell’eremo di Santa Maria della Fara: le sue spoglie sono oggi custodite nella chiesa cingolana di san Benedetto e a scrivere la sua prima biografia fu san Silvestro Guzzolini, fondatore della Congregazione Monastica Benedettina Silvestrina. Vale la pena menzionare che, nato ad Osimo da nobile famiglia, Guzzolini, dopo aver intrapreso gli studi di giurisprudenza, tra il 1231 e il 1248, fondò monasteri, caratterizzati tutti da povertà, solitudine, lectio divina e predicazione al popolo. Il 27 giugno 1248, papa Innocenzo IV gli concesse il Privilegio di Conferma, ossia la risposta a critici malevoli che l’avevano accusato di aver istituito «un nuovo ordine ed abito», contravvenendo a quanto disposto dal Concilio Lateranense IV. La Bolla Pontificia menziona quattro monasteri: Montefano,
Grotta Fucile, S. Marco di Ripalta e S. Bonfilio di Cingoli, dove, appunto, san Silvestro scrisse la vita del santo omonimo, monaco e Vescovo di Foligno, vissuto tra l’XI e il XII secolo. Non risulta dunque difficile intuire la ragione per cui, per ricordare l’eredità spirituale del Santo, arrivino in città illustri nomi del panorama ecclesiale e culturale italiano. Ad aprire la due giorni, infatti, dopo i saluti delle autorità locali, sarà l’introduzione, alle ore 16.45, da parte di Nicolangelo D’Acunto e mons. Claudio Giuliodori, rispettivamente docente e Assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica. Sarà poi il cardinale Angelo Comastri, vicario del Papa per la Città del Vaticano, a tenere la prolusione «Camminare sulla via della santità in compagnia dei santi», cui seguirà, alle 18, la relazione di Franco Cardini su «Vescovi ed eremiti alla prima Crociata»: in programma per il venerdì sera, inoltre, l’inaugurazione di una mostra (alle ore 19) e il concerto del «Salvadei Brass», alle 21.30 presso la collegiata di Sant’Esuperanzio. La giornata di sabato, dopo la relazione di Francesca Bartolacci e Francesco Pirani, dell’Università di Macerata, su «Osimo e Cingoli al tempo di san Bonfilio: spazi e dinamiche del potere», prevede ulteriori contributi di qualificati esperti, quali: Ugo Paoli, del monastero di san Silvestro, a Montefano, Massimiliano Bassetti, dell’Università di Verona, Giuseppe Cucco, delegato per i Beni culturali della Conferenza episcopale marchigiana, e Giuseppe Avarucci (vedi servizio a pagina 14), dell’Istituto storico dei Cappuccini di Roma, chiamati ad intervenire sulla vita e sul culto del Santo eremita.
emmaus 35 | 26 settembre 2015
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