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Una comunità che si rinnova

parrocchie a Unità Pastorali e per stimolare le comunità alla consapevolezza delle proprie vocazioni. Il Vescovo con tre articoli proposti nei mesi scorsi da Emmaus ha indicato l’obiettivo: realizzare la Chiesa del Concilio. Una Chiesa che prima di tutto sia «un mistero di unità. Unità che non esclude la varietà – unità tipica di un corpo vivo e non di una fabbrica ben organizzata; l’unità che vive un popolo in cammino, non un esercito in marcia – dove il Battesimo che tutti ci unisce all’unico Signore vale più di tutti gli altri sacramenti».

L’ente di formazione Centro Studi Missione Emmaus, coinvolto per supportare la progettualità, ha invitato le comunità a sperimentare un cambio di mentalità attraverso quattro passi coordinati e successivi: interrogare la comunità e il territorio; costruire e consolidare relazioni; costruire nuovi significati; realizzare la vocazione della comunità. Accogliendo ed ascoltando ciascuna realtà, si sono incontrate le diverse

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Unità Pastorali e insieme anche ai loro sacerdoti si sta costruendo un percorso di ascolto, consapevolezza e discernimento che aiuti ciascuno a riconoscere i propri talenti per capire dove si è arrivati e dove si vuole andare. Prendendo sempre le parole del Vescovo: «la Parrocchia non è il pezzo di una macchina, né la succursale di una multinazionale, ma un gruppo di fedeli particolarmente significativo per chi in un luogo concreto voglia incontrare la Chiesa –una chiesa che è un corpo – che nasce dalla sinergia libera e positiva in cui ogni membro è valorizzato e contribuisce al cammino comune». Si sono scelte proprio ascolto e cura come parole che sostengono ed identificano questo accompagnamento, perché elementi fondanti l’Amore di Cristo, la Carità. Solo vivendo e sperimentando per primi questo Amore, che affonda le sue radici nella Fede, nella Speranza e nella Carità, sarà possibile diventare una Chiesa capace di essere faro per tutti: i vicini e i lontani.

Come sostenere le azioni della Caritas

Dopo il Covid, molte celebrazioni e momenti di festa si stanno recuperando, ma per chi era in difficoltà già prima del 2020, le condizioni sono ancora peggiorate e allora, chi vuole, può contribuire ad aiutarli acquistando le “bomboniere solidali”. Altre forme di aiuto sono le donazioni in denaro rivolte a sostenere l’Emporio della Solidarietà di Macerata o a pagare delle bollette a famiglie indigenti. Chi dona riceverà, secondo le indicazioni che ci fornirà, una pergamena con l’attestazione di ciò a cui sta contribuendo. La Carità è un circolo virtuoso, dove ciascuno, mettendo il suo pezzettino, è un aiuto per la comunità.

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