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Settimanale online delle Marche - Direttore Elpidio Stortini

Anno II - N. 18 Venerdì 25 Aprile 2014

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L’ENAV DECLASSA L’AEROPORTO

SERVIZIO A PAGINA 3

IL MARE ADRIATICO RACCHIUDE IL FUTURO

SERVIZIO A PAGINA 5


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LA REGIONE

LA CRISI

Occupazione in forte difficoltà In tre mesi nelle Marche 26mila domande di indennità di disoccupazione e mobilità ANCONA - Se per il lavoro il 2013 è stato un anno drammatico, con una disoccupazione che nelle Marche ha raggiunto il 12,4%, il 2014 è iniziato nel peggiore dei modi. Nel primo trimestre dell’anno, alle ore di cassa integrazione richieste, prepotentemente salite a 13,9 milioni, equivalenti al mancato lavoro di 28.000 persone a tempo pieno, si sommano i numeri ancora più drammatici di coloro che un lavoro lo hanno già perso. Da gennaio a marzo 2014 sono già pervenute all’INPS 26.200 richieste di indennità di ASPI (assicurazione sociale per l’impiego che ha sostituito l’indennità di disoccupazione), disoccupazione e mobilità. Si tratta in particolare di 19.500 domande di ASPI e domande residue di indennità di disoccupazione ordinaria, ben 7.400 in più rispetto all’anno scorso (+62,0%). L’incremento ha interessato l’intero territorio marchigiano ed è stato particolarmente significativo nelle zone di Ancona, Fermo, Tolentino, Urbino e Jesi. A queste si aggiungono oltre 4.900 domande di Mini ASPI (900 nel 2013, ma il dato non è raffrontabile tra le due

annualità), la misura che ha parzialmente sostituito l’indennità di disoccupazione a requisiti ridotti. Ai numeri di coloro che perdono il lavoro a causa di licenziamenti individuali o per la scadenza del termine del contratto, si aggiungono quelli di coloro che sono stati licenziati a seguito di licenziamenti collettivi secondo la Legge 223/91: hanno richiesto l’indennità di mobilità oltre 1.800 lavoratori e lavoratrici, in calo rispetto al 2013 ma comunque superiori al 2012. “Questi numeri descrivono un sistema produttivo in forte difficoltà e massacrato dagli effetti della crisi; numeri che ci parlano della condizione ormai insostenibile per migliaia di lavoratori e lavoratici” – dichiara Daniela Barbaresi della Segreteria della CGIL Marche - . Numeri destinati a peggiorare ulteriormente se il Governo non provvede tempestivamente a rifinanziare gli ammortizzatori in deroga; infatti, il mancato o tardivo finanziamento della cassa integrazione in deroga potrebbe determinare un ulteriore aggravamento della disoccupazione che nella nostra regione ha raggiunto livelli record”.

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LA REGIONE

IL CASO

La denuncia della Cisl Marche “Mentre Aerdorica investe l’Enav razionalizza e declassa l’aeroporto Raffaello Sanzio” FALCONARA L’ENAV (Ente Nazionale Assistenza al Volo) in ottica di razionalizzazione degli aeroporti minori, ha deciso di non fornire il servizio di controllo ai voli di notte dal 1° giugno e di ridurre il servizio di manutenzione tecnica degli apparati tecnologici aeroportuali. L’aeroporto di Falconara è classificato di tipologia “E” ( in una tipologia che va da “A” (Roma Fiumicino) a “F” ( Rieti, Pantelleria, Salerno, ecc.) insieme agli altri aeroporti non radarizzati; questa c l a s s i f i c a z i o n e penalizzerebbe le ambiziose aspettative di crescita, e sembrerebbe non tener conto del fatto che Falconara è il nono scalo italiano per movimento merci (6.656 t) ed effettua un numero di movimenti ( 11.339 tra decolli e atterraggi) maggiore rispetto a quello di Trieste (radarizzato) e lo stesso numero di Alghero (non radarizzato) entrambi in categoria D. “Questo ridimensionamento, se portato a termine - afferma Roberto Ascani della Fit Cisl Marche -, contrasterebbe con il nuovo piano industriale 2014-18 della società di gestione dell’aeroporto l’Aerdorica s.p.a, che prevede finanziamenti per 20 milioni di euro per lo sviluppo della parte cargo e commerciale con obiettivo in cinque anni~di raddoppiare il traffico passeggeri e merci. Il d e c l a s s a m e n t o dell’aeroporto e conseguente chiusura di notte precludono oltremodo qualsiasi tipo di sviluppo,

soprattutto della parte cargo e non tiene assolutamente conto delle gravi conseguenze sullo sviluppo del progetto legato alla macro regione adriatico ionica, e a tutte quelle sinergie di collegamenti e scambi culturali e commerciali per le quali la Regione Marche si sta tanto impegnando. Il percorso naturale per uscire da questa situazione di declino si identificherebbe con la tutela e soprattutto il potenziamento delle infrastrutture aeroportuali. “Significherebbe, in primo luogo convincere ENAV a non

dismettere ma investire, implementando il servizio di controllo radar agli aeromobili affinché l’aeroporto venga inserito nella tipologia “D” che più gli appartiene. “In secondo luogo, agevolare il percorso virtuoso imboccato dalla società Aerdorica che prevede di acquisire la tecnologia di avanguardia che consente il decollo e l’atterraggio degli aerei con qualsiasi condizione meteo. L’ installazione di un servizio radar (attualmente la Torre di controllo controlla il traffico a

vista) per fornire un servizio di sorveglianza adeguato alle necessità di gestione del traffico aereo attuale e futuro è di estrema importanza per una gestione ottimale del traffico aereo, per consentire profili di voli diretti con conseguente risparmi di tempo e di costi per le spese di carburante da parte delle compagnie, riduzione di CO2 e conseguente riduzione dell’inquinamento nell’atmosfera, per un aumento qualitativo degli standard di sicurezza. “Esempi lungimiranti di investimenti nel trasporto

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aereo da parte delle amministrazioni regionali si sono avuti nei primi anni 2000 quando la regione Friuli Venezia Giulia e Calabria hanno finanziato, avvalendosi anche del contributo della Comunità Europea, l’installazione del servizio radar negli aeroporti di Trieste e Lamezia Terme, che tra l’altro hanno un numero di passeggeri annuo analogo all’aeroporto delle Marche, rendendo più appetibili quegli aeroporti per le compagnie aeree, creando di conseguenza importanti prospettive di crescita per

quelle aeree geografiche. “Oggi - afferma sempre Roberto Ascani della Fit Cisl Marche - la tecnologia è progredita a tal punto che con investimenti minimi si consentirebbe l’installazione del servizio radar con costi irrisori rispetto i benefici che tutto il sistema aeroporto potrebbe ottenere. Per tutti questi motivi la Fit Cisl Marche chiede un intervento urgente e fattivo alla politica e a tutte le istituzioni locali a salvaguardia di una infrastruttura che senza tale intervento sarebbe destinata ad un inevitabile declino”.


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LA REGIONE

LA STORIA

Per troppi anni il mare Adriatico è stato una sorta di prolungamento del muro di Berlino Adesso racchiude il nostro futuro ANCONA E’ entrata nel vivo la m a n i f e s t a z i o n e internazionale “Le Marche e l’Europa: storie di Resistenza a 70 anni dalla Liberazione” organizzata dal Forum permanente tra le Associazioni Antifasciste e Partigiane e gli Istituti di Storia delle Città Adriatiche e Ioniche in collaborazione con la Regione Marche. Tre giorni intensi, con 40 presenze internazionali dall’Ungheria, dal Belgio, dalla Slovenia, dalla Croazia, dalla Serbia, dal Montenegro, dall’Albania e dalla Grecia, per celebrare il 70° anniversario della Liberazione delle Marche e rendere una visione europea del movimento di Liberazione dal nazifascismo, coinvolgendo le istituzioni, il mondo della scuola e della formazione e tutta la comunità della Macroregione Adriatico Ionica rispetto ad un patrimonio di memoria e valori condivisi. Oggi si è svolta la giornata clou al Teatro delle Muse. “L’Adriatico – ha affermato il presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca - è il mare su cui si è formata la storia della nostra comunità. Esso, nello scorso secolo, a lungo, ha separato l’Est dall’Ovest divenendo una sorta di prolungamento del muro di Berlino. Nel 1989 con la caduta di quel muro, l’Adriatico si è nuovamente aperto, riproponendosi da linea di frontiera a comunità. E’ su questa ritrovata unità e riscoperta delle comuni origini che oggi la strategia della Macroregione adriatico ionica voluta dall’Unio ne

Europea fonda le proprie radici. Nel segno della pace, del rispetto del valore della persona, della democrazia, della solidarietà. Di quei valori, cioè, che la Resistenza ha saputo affermare con una storia che, 70 anni fa, è

risultata decisiva per sconfiggere il nazifascismo e rendere liberi e democratici tutti i popoli europei. Valori sui quali l’Europa oggi fa nascere la Macroregione. "La Macroregione adriatico ionica - ha quindi affermato il

presidente Spacca a conclusione del suo intervento - è un'opportunità straordinaria per la crescita e lo sviluppo di quest'area, la realizzazione del processo di costruzione di una comune cittadinanza europea. Un

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percorso forte di una potente spinta dal basso. Ancor prima degli Stati, sono stati infatti l'associazionismo e le reti a dare l'input per la nascita della Macroregione". Nicola Kardos figlio dello scomparso Ante Kardoš,

eroico partigiano croato ha invece raccontato la storia del padre, che il 18 gennaio del 1942 si unisce ai gruppi partigiani nascosti sulle Alpi Dinariche, ma dopo solo due giorni il villaggio che li ospita è sottoposto a rastrellamento. Destinato all’internamento, Ante Kardoš inizia una lunga e dolora odissea che si conclude nelle Marche, dove nei pressi di Comunanza, aiutato da una famiglia, si nasconde nei boschi, con lui i compagni di fuga ed alcuni soldati inglesi fuggiti dal vicino campo di prigionia di Servigliano. Oggi il presidente dell’International Federation of Resistence Fighters, Vilmos Hanti, ha anche consegnato la "Torcia della Pace" al presidente della Regione Spacca. La torcia sta facendo il giro dell'Europa: mercoledì era in Vaticano, consegnata a Papa Francesco, la settimana prossima andrà in Israele e continuerà a viaggiare fino all'anno prossimo, quando, dopo aver toccato 29 Stati, arriverà a Berlino. Partecipano all'iniziativa, oltre a Vilmos Hanti, presidente dell’International Federation of Resistence Fighters, Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi, Claudio Maderloni, presidente regionale dell’Anpi, Leonardo Animali, presidente del Forum Antifascista Adriatico Ionico, Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona, l'ambasciatore Fabio Pigliapoco, segretario Iniziativa adriatico ionica ed ovviamente il presidente della Regione Gian Mario Spacca.


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LA REGIONE

LA PROMOZIONE

Le eccellenze dell’artigianato saranno presenti a Expo 2015 per mettere in vetrina il meglio del saper fare marchigiano ANCONA Le eccellenze artigiane delle Marche protagoniste a Expo 2015. Confartigianato, la principale Organizzazione dell’artigianato e delle piccole imprese, sarà protagonista nel Padiglione Italia con un’area permanente di rappresentanza, uno spazio espositivo di due settimane dedicato alle eccellenze dell’artigianato . Expo 2015 rappresenta, per gli artigiani e i piccoli imprenditori, un’eccezionale vetrina internazionale per valorizzare la qualità dei prodotti e dei servizi. Competere nell’eccellenza è il terreno proprio dell’artigianato e per questo Confartigianato sarà all’Esposizione Universale di Milano. Per dare ai nostri associati, ha ribadito Giorgio Cippitelli segretario di Confartigianato Marche, una occasione di visibilità straordinaria ed offrire a milioni di visitatori

l’esperienza magica del made in Italy autentico. Confartigianato porterà nel Padiglione Italia di Expo 2015 il pregio della nostra manifattura, la creatività, la tradizione e la capacità innovativa dell’artigianato. Expo 2015 è una sfida per rilanciare agli occhi del mondo i valori del nostro sistema produttivo, fondato sulle piccole imprese, e per riaffermare con orgoglio la

qualità e lo stile del nostro saper fare . Il contratto di partecipazione è stato sottoscritto da Giorgio Merletti presidente nazionale di Confartigianato. In vista di Expo 2015, Confartigianato ha organizzato una serie di iniziative per promuovere la partecipazione delle imprese all’evento che costituisce opportunità di valorizzazione del territorio e delle attività imprenditoriali e di rilancio

dell’economia italiana. L’ Expo 2015 sara’ uno straordinario evento universale che dara’ visibilita’ alla tradizione, alla creativita’ e all’ innovazione dell’imprenditoria artigiana. Rappresentera’ una vetrina particolarmente prestigiosa per la promozione dell’imprenditoria, della ricerca, del Made in Italy d’eccellenza, del turismo, della cultura. Per questi

motivi Confartigianato Marche ha organizzato l’incontro “EXPO 2015, LE OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE” che si terrà venerdì 9 maggio alle ore 17 presso la sala congressi dell’ hotel Cosmopolitan a Civitanova Marche in via Alcide De Gasperi, 2. L’incontro servirà per illustrare le opportunità del Catalogo fornitori di Expo 2015, in tema di appalti di lavoro e servizi,

promuovere e valorizzare la piccola imprenditoria, illustrare le azioni di incoming delle delegazioni commerciali estere che saranno presenti durate l’evento e quelle programmate dalla Regione Marche e dal sistema camerale nei vari Territori delle nostre Province. All’incontro prenderanno parte: Giorgio Cippitelli, Segretario Regionale della Confartigianato Marche Interventi programmati: Gian Mario Spacca, Presidente della Regione Marche, Aldo Bonomi, Direttore Consorzio A.A. Ster srl, Raimondo Orsetti, dirigente Servizio Attività Produttive, Lavoro, Turismo, Cultura ed internazionalizzazione e coordinatore per la Regione Marche di Expo 2015, Walter Andreazza, responsabile di EXPO 2015 per Confartigianato Nazionale. ( per informazioni Confartigianato Imprese Marche 071 2900134)

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LA REGIONE

SANITA’

Federfarma chiede di essere coinvolta nell’organizzazione delle Case della Salute D’Avella: “Pronti a collaborare” correttamente i farmaci nei tempi e nei dosaggi prescritti, massimizzando così l’efficacia delle cure, limitando gli errori ed evitando sprechi. Per garantire il monitoraggio delle terapie, Federfarma nazionale sta lavorando al Dossier farmaceutico, una scheda informatica condivisa in rete da tutte le farmacie, dove il farmacista registra i medicinali (con ricetta o senza) assunti dal paziente. Tale strumento si integrerà nel ‘Fascicolo sanitario elettronico’, la cartella clinica informatizzata in cui confluiranno tutti i dati sanitari del cittadino. “La farmacie marchigiane sono un partner propositivo del servizio sanitario e, con le loro competenze, potranno garantire servizi di qualità a tutte e tre le tipologie di Case della Salute previste dalla Regione Marche”, assicura D’Avella.

ANCONA Le farmacie marchigiane chiedono di essere coinvolte nella riforma delle cure primarie, avviata nei giorni scorsi dalla Regione con l’approvazione delle Linee Guida per l’organizzazione delle Case della Salute. “Con la farmacia dei servizi”, dice Pasquale D’Avella, presidente di Federfarma Marche, “possiamo dare un grandissimo contributo all’assistenza territoriale attraverso una serie di prestazioni anche domiciliabili (come il recapito dei farmaci) e attraverso la cosiddetta pharmaceutical care, ossia un nuovo modello di farmacia, capace di fornire assistenza di altissima qualità ai cittadini e di accompagnarli in ogni passo del loro percorso medico.” La farmacia infatti può monitorare l’aderenza delle terapie, ossia vigilare affinché il paziente assuma

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AZIENDE/1

Loriblu spinge ancora sul retail Restyling delle boutique di Dubai e Forte dei Marmi PORTO SANT’ELPIDIO Dopo la recente apertura di Riccione e in attesa di inaugurare il prestigioso flagship store di Londra al numero 99 di New Bond Street, Loriblu continua a spingere sul retail, con l’apertura di uno spazio all’interno del Designer Outlet di Castel Romano, il restyling delle due boutique di Dubai e Forte dei Marmi ed un nuovo shop-in-shop al Dubai Mall. Per l’azienda guidata da Annarita Pilotti e Graziano Cuccù, leader nel settore delle calzature di lusso made in Italy per donna e uomo, si tratta di importanti investimenti che consolidano la strategia di distribuzione e internazionalizzazione che ha permesso all’azienda di crescere fortemente negli ultimi anni. La boutique di Dubai all’interno del Mall of the Emirates è stata completamente rinnovata, con il trasferimento in un nuovo spazio all’interno di quello che è il più grande centro commerciale del Medio Oriente (oltre 600.000 metri quadri complessivi in cui si trovano circa 350 negozi dei marchi più prestigiosi al mondo, cinema, ristoranti, parchi a tema e Ski Dubai, una delle più grandi piste da sci al coperto). Una boutique elegante e scintillante, che al party di inaugurazione ha visto la presenza di tante prestigiose personalità, ospiti della titolare Loriblu Annarita Pilotti, che ha tagliato il nastro.

Sempre a Dubai, Loriblu ha aperto recentemente uno shop in shop anche al Dubai Mall, all’interno delle Galeries Lafayette. Nuova veste anche per la boutique di Forte dei Marmi, in via Spinetti 10: un accurato restyling ha permesso di valorizzare ancora di più gli spazi, linee geometriche essenziali ed arredi votati ad un elegante design in linea con il posizionamento del brand Loriblu. Al Designer Outlet di Castel Romano il nuovo spazio ha una superficie di circa 100 mq, ed è ispirato al concept che caratterizza tutte le boutique Loriblu nel mondo: le calzature sono le protagoniste principali, valorizzate da ambienti minimal votati al total white, che ne fa risaltare i colori e le forme. Loriblu è uno dei brand di calzature di lusso leader in Italia e nel mondo, con una produzione interamente made in Italy nel proprio stabilimento di Porto Sant’Elpidio (FM). Negli ultimi anni l’azienda marchigiana guidata da Annarita Pilotti e Graziano Cuccù ha investito fortemente nella propria struttura retail: nel 2013 ha infatti inaugurato sette boutique monomarca a Venezia, Kuwait City (Kuwait), Kiev (Ucraina), Minsk (Bielorussia), Shenyang (Cina), Sochi e Blagoveschensk (Russia) e propri shop-in-shop a Mosca (presso Crocus e Lotte Plaza) e Breslavia (Polonia, all’interno del Mall Sky Tower Mall). redazione@laltrogiornale.it


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LA REGIONE

AZIENDE/2

Nando Muzi apre il primo shop-in-shop a Dubai Il corner ospita esclusive calzature e accessori di lusso SANT’ELPIDIO A MARE Nando Muzi, brand leader nel settore delle calzature da donna e accessori di lusso made in Italy, ha r e c e n t e m e n t e inaugurato il suo primo shop-in-shop negli Emirati Arabi. Per questo importante traguardo, che si inserisce nella strategia di internazionalizzazione del brand, l’azienda ha scelto Dubai, capitale commerciale del Medio Oriente e meta dei più rinomati marchi fashion a livello mondiale. Una location d’eccezione all’interno di Galeries Lafayette nel Dubai Mall, un corner esclusivo nel department store che ospita le più importanti boutique di moda e si estende su tre piani. Disponibili nel nuovo shop-in-shop tutti i best sellers dell’attuale collezione estiva: un universo glam con colori unici e luccichii da sogno. Per l’azienda marchigiana – che nel 2013 ha festeggiato il proprio 50esimo anniversario di attività nel settore – il recente opening di Dubai rappresenta un nuovo importante obiettivo raggiunto, nonché un’ulteriore riconferma della crescita che Nando Muzi sta vivendo a livello nazionale ed

internazionale, in particolar modo nei mercati russi, cinesi, asiatici e mediorientali. “Il crescente interesse nei confronti del nostro brand ci spinge sempre più ad investire e scommettere su questi mercati – svela Benedetta Muzi, Ceo d e l l ’ a z i e n d a marchigiana –. In particolar modo il mercato asiatico sta rispondendo molto bene alle nostre proposte di prodotti made in Italy”. Le calzature firmate Nando Muzi sono opere d’arte, veri e propri sogni da vivere intensamente. Ciò viene reso possibile da un’azienda che da sempre si serve di materiali di altissima qualità e spesso inediti, valorizzati e resi ancora più ricchi dall’applicazione di pietre preziose a sottolineare la volontà di ornare la figura femminile per accrescerne la forza seduttiva. L’utilizzo di pellami pregiati come il vitello d a l l ’ a s s o l u t a morbidezza e preziosità, il camoscio e nuovi effetti stilistici resi possibili dall’uso di un materiale “invisibile” all’occhio, quale il plexi, sono esempi di come la sapienza e la tradizione calzaturiera made in Italy si uniscano al talento dello stilista.

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L’INIZIATIVA

“Mai più tragedie nella filiera mondiale della moda” La Cna lancia un programma di sensibilizzazione dedicato alle giovani generazioni ambientali sono per noi elementi imprescindibili nel contesto della competizione economica – dichiara Emanuela Pulcinelli, presidente provinciale Federmoda Cna – e per questo chiediamo alle istituzioni e alle organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti di condividere con noi un programma di sensibilizzazione rivolto alle nuove generazioni. Così come riteniamo debbano essere promosse azioni, anche legislative, tese a premiare quelle aziende che mettono in trasparenza i propri modelli organizzativi e certificano le diverse fasi del processo produttivo”. “Attraverso l’organizzazione della tavola rotonda dal titolo “Cucire, Tramare, Ordire, Tessere … Etica !!!”, promossa a Roma proprio a un anno dalla tragedia del Bangladesh – continua la Pulcinelli – abbiamo voluto chiedere alla politica di farsi interprete di iniziative legislative che vadano in questa direzione, ai sindacati di condividere la

ANCONA In occasione della ricorrenza (24 aprile) del primo anno della tragedia del Rana Plaza a Dhaka in Bangladesh, appello della Cna per sensibilizare le giovani generazioni. Nel disastro del crollo della fabbrica tessile morirono 1138 persone e altre 2000 rimasero ferite. Cna Federmoda da sempre sostiene azioni tese a mettere in risalto la responsabilità sociale d’impresa e da sempre si batte affinché i percorsi di delocalizzazione non diano luogo ad azioni di dumping sociale e ambientale. Oggi, Cna Federmoda ritiene indispensabile mantenere viva l’attenzione sulle problematiche legate alla globalizzazione, al rispetto dei diritti, garantire una equa e trasparente competizione internazionale e soprattutto promuovere verso le giovani generazioni l’attenzione verso un consumo consapevole. “L’attenzione verso il benessere dei consumatori, verso modelli di produzione attenti all’utilizzo delle risorse umane e attenti agli aspetti

pubblicazione di un avviso comune che evidenzi quelle che sono le basi economiche su cui si basa il rispetto delle normative e dei contratti di lavoro per esplicitare verso il consumatore le condizioni minime, anche di costo, per un prodotto realizzato nel rispetto delle regole. Al ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca chiediamo di costruire insieme un programma di informazione e formazione che prepari i giovani ad un consumo consapevole”. Questi aspetti sono, secondo Federmoda Cna, la base per garantire un mantenimento della filiera produttiva del sistema moda italiano, per sostenere un processo di trasferimento delle competenze utili affinché il made in Italy possa avere un futuro e continuare a svolgere quel ruolo di valore economico e sociale che tanta importanza rappresenta per il nostro Paese. -----------------Nella foto: Emanuela Pulcinelli

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LA PROVINCIA DI ANCONA

ARTIGIANATO

Una forza per affrontare la crisi Cresce la Confartigianato che si conferma associazione leader in provincia con 17.750 soci ANCONA 17.750 associati, più di 4 mila aziende usufruiscono dei suoi servizi. Questa è la forza di Confartigianato Imprese Ancona, Associazione leader in Provincia e Regione. Aderiscono infatti a Confartigianato 8.950 imprenditori, tra artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e professionisti, e 8.800 pensionati: in tutto 17.750 soci - dichiara Valdimiro Belvederesi, presidente della Confartigianato della Provincia di Ancona - Siamo una realtà in costante espansione. Le nuove adisioni hanno superato le 1.300 unità con un saldo attivo di 350 tra soci e pensionati nonostante la crisi che purtroppo ha causato la chiusura di moltissime imprese. Aderendo alla Confartigianato il piccolo imprenditore non è solo e con l’aiuto della struttura e dei tanti suoi colleghi che vi si riconoscono è in grado di avere sostegni utili alla sua attività imprenditoriale.

Per affrontare la crisi Confartigianato ha infatti messo in campo tante iniziative e una pluralità di servizi tradizionali e innovativi per aiutare a competere ( analisi aziendali, marketing, internazionalizzazione, agevolazioni per acquisto di beni e servizi, sostegno all’innovazione, formazione manageriale e di mestiere grazie al fondamentale apporto dell’Università Politecnica delle Marche, accesso al credito con l’attività della Cooperativa Rabini). Nel campo della r a p p r e s e n t a n z a Confartigianato si è distinta per l’impegno nell’ottenimento della normativa sui tempi di pagamento, lo sblocco dei debiti della Pubblica Amministrazione, la legge sul made in Italy, l’impegno per evitare l’inasprimento della pressione fiscale locale e nazionale, il confronto con le Amministrazioni sui bilanci comunali, gli appalti a portata di piccola impresa, la semplificazione burocratica, il contrasto a provvedimenti

come il Sistri. Numeri che rendono evidente come Confartigianato sia un punto di riferimento autorevole e realmente rappresentativo per la categoria artigiana e per l’universo delle micro e piccole imprese in genere. Siamo una forza a disposizione delle imprese, che, in questo difficilissimo momento, hanno più che mai bisogno del sostegno di una grande Organizzazione. Abbiamo cercato di meritare questa fiducia – dichiara il Presidente Belvederesi – con una azione sindacale sempre più incisiva e con la qualificazione dei servizi che gli oltre 200 collaboratori del sistema Confartigianato erogano quotidianamente nei 24 uffici territoriali alle imprese della provincia. Ogni imprenditore sa di poter trovare in Confartigianato le risposte che servono per operare in questo momento di estrema difficoltà. -----------------Nella foto: il presidente di Confartigianato Ancona Valdimiro Belvederesi

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IL CASO

Violenza sulle donne, anconetani sempre più divisi anche dopo un sondaggio sull’opera “Violata” di Floriano Ippoliti

ANCONA “Violata” divide le opinioni in città. Piace al 45% degli anconetani, non la apprezza il 55%. I dubbi riguardano la capacità dell’opera di r a p p r e s e n t a r e adeguatamente il dramma della violenza sulle donne. Le critiche maggiori vengono dagli intervistati di sesso femminile e da coloro che hanno un titolo di studio elevato. Ma per 7 cittadini su 10 la statua deve rimanere al suo posto. L’ultimo sondaggio di Sigma Consulting analizza le percezioni dei cittadini

sull’opera voluta dalla Commissione per le pari opportunità della Regione marche. Violata: un’opera che fa discutere e divide; fin dalla sua installazione non ha mancato di raccogliere critiche e consensi. Sigma Consulting, istituto pesarese di studi socio-economici, ha sondato l’opinione degli anconetani sulla scultura dell’artista Floriano Ippoliti, voluta dalla Commissione per le pari opportunità della Regione Marche per simboleggiare la lotta contro la violenza sulle donne.

“Violata è un opera molto nota in città - afferma Alberto Paterniani, direttore di Sigma Consulting – conosciuta da circa i 3/4 dei cittadini interpellati. Le opinioni sul gradimento della scultura però si dividono quasi esattamente in due, con una leggera prevalenza di cittadini che non la apprezzano (55%). I nostri dati, poi, indicano che sono le donne (il 59%) a gradire di meno quest’opera e, più in generale, le persone con un elevato titolo di studio (62%)”. I giudizi positivi e negativi sulla scultura si concentrano principalmente sulla sua capacità/incapacità di r a p p r e s e n t a r e adeguatamente il dramma della violenza sulle donne. Sia tra coloro che apprezzano “Violata”, sia tra coloro che non l’apprezzano, questo elemento rappresenta il primo motivo di soddisfazione o insoddisfazione verso l’opera. I detrattori della scultura di Ippoliti, inoltre, aggiungono che “Violata” non è posta in un luogo adeguato (26%), che sembra celebrare, piuttosto che denunciare, la violenza sulle donne (22%) e che rappresenta un’immagine che crea turbamento (19%). Coloro che la giudicano positivamente, invece, dimostrano di apprezzare lo sguardo artistico dello scultore (34%) e soprattutto il pregio di far discutere (20%) attorno a un tema a volte dimenticato (16%). “Le valutazioni degli anconetani su Violata – continua Paterniani – non sono legate a meri criteri

estetici ma incorporano un giudizio che tiene conto delle finalità dell’opera che, per coloro che l’apprezzano, sono raggiunte mentre per quanti non la amano rimangono disattese”. Sigma Consulting, con un’apposita domanda, ha

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sondato anche l’opinione dei cittadini in merito alla ricollocazione della scultura (motivo di non apprezzamento per il 26% dei suoi detrattori). Per 7 anconetani su 10 “Violata” deve rimanere dov’è (il 59% è “per niente favorevole” alla sua

ricollocazione), mentre 3 su 10 la vorrebbero posizionata in un luogo più consono. Inoltre, è interessante notare come una quota significativa di rispondenti che non apprezza l’opera (il 39%) è comunque contraria alla sua ricollocazione.


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LA PROVINCIA DI ANCONA

LA MOSTRA

Con “Le maschere della vita” continua la doppia personale di Stroli e Massimo Nesti alla Rotonda del Gigolè di Chiaravalle CHIARAVALLE Continua con successo “Le maschere della vita”, la doppia personale degli artisti Stroli e Massimo Nesti. La mostra pittorica ha saputo attrarre interesse e curiosità da parte del numeroso pubblico accorso alla Rotonda del Gigolè di Chiaravalle per vedere le opere e incontrare gli artisti. E per rinnovare e arricchire con nuove “maschere” la mostra, da oggi, e fino alla chiusura prevista per il prossimo 27 aprile, sono state esposte altre opere dedicate al mondo della musica e a J.F. Kennedy. “Le Maschere della vita” propone una caleidoscopica e sorprendente rappresentazione dell’uomo. Il nucleo centrale dell’esposizione è rappresentato dagli enigmatici volti trasposti su ceramica da Stroli e dalle infernali, terrigne battaglie di corpi disegnati da Nesti. In ogni caso la mostra colpisce per l’originalità e l’audacia nell’affrontare problemi e angosce esistenziali dell’uomo in un mix espressivo di indubbia forza ed efficacia. La mostra gioca sul

contrasto che caratterizza la storia e le forme espressive, dei due artisti. Stroli e Nesti un percorso da autodidatta per il primo, il Liceo Artistico e l’Accademia di Brera per il secondo - interpretano il “cammino” dell’Uomo, la sua coscienza, il mutamento prodotto da oppressioni fisiche e psicologiche, le lotte esterne e quelle interiori. Stroli lo fa con una sfrangiata istintualità gestuale, espressa in parte a penna, che si ricompone nella sorprendente grammatica delle sue opere. Massimo Nesti propone, invece, la figura dell’uomo colta nel suo cammino fitto di ostacoli e difficoltà di ogni genere. Masse e corpi in trasformazione nella natura e perizia tecnica sono peculiarità che si riflettono nella sua ricerca artistica e danno una personalissima impronta e stile alla sua opera. La mostra continua fino al 27 aprile con orario 9,30 -13 e 16,15 – 20. Chiuso domenica mattina e lunedì mattina. Info - www.gigole.it -----------------Nella foto: Stroli e Massimo Nesti davanti ad alcune loro opere

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LA MANIFESTAZIONE

Il Premio Nobel Dario Fo ed un’orchestra di bambini aprono a Serra San Quirico la 32^ Rassegna nazionale del Teatro della Scuola

SERRA SAN QUIRICO Il premio Nobel per la letteratura Dario Fo sarà protagonista della 32esima RASSEGNA NAZIONALE TEATRO DELLA SCUOLA di Serra San Quirico, con uno spettacolo-concerto per voce narrante assieme all’Orchestra Giovanile Archistorti di Reggio Emilia, una orchestra di bambini che suona con il metodo del

Maestro venezuelano José Antonio Abreu, importato in Italia da un altro grande nome: Claudio Abbado. Domenica 4 maggio alle ore 17 presso il teatro/palestra di Serra San Quirico (ingresso libero su prenotazione), la celebre rassegna di teatro educazione incontrerà dunque il personaggio guida delle attività 2013/2014 dell’Associazione Teatro

Giovani. L’artista che “seguendo la tradizione dei giullari medioevali, ha saputo dileggiare il potere restituendo la dignità agli oppressi” è stato scelto quale simbolo della dis/ educazione, dell’anarchico desiderio di utopia, di un teatro dal profondo significato etico. Per l’evento che lo vedrà ospite, Dario Fo ha voluto accanto i 31 piccoli musicisti dell’Orchestra Giovanile Archistorti, una compagine nata nell’ambito di un progetto di formazione musicale che viene da lontano, dal Venezuela, quel Sistema Abreu che emancipa i giovani dalla strada e dalla criminalità offrendo loro la possibilità gratuita di accedere alla musica. La 32esima Rassegna Nazionale del Teatro della Scuola si terrà dal 3 maggio al 24 maggio 2014: nei 22 giorni della manifestazione, circa 3000 studenti ed insegnanti di 40 gruppi e scuole di ogni ordine e grado, provenienti da 11 regioni d’Italia, presenteranno i loro spettacoli, vedranno il lavoro delle altre classi, parteciperanno a laboratori, animazioni, attività di formazione, giornate speciali dedicate a temi quali la Memoria, l’Europa, la Legalità, l’Integrazione, l’Ambiente, e si confronteranno con ospiti importanti ed emblematiche

t e s t i m o n i a n z e . Parteciperanno inoltre alla rassegna oltre 60 operatori teatrali, esperti di teatro educazione, stagisti di scenografia e di scienze della comunicazione di tutte le regioni. Tutto sotto il segno del Teatro Educazione, un fenomeno ‘’carsico’’ molto diffuso in Italia che ogni anno trova la sua principale vetrina nelle Marche, a Serra San Quirico, nel magico scenario di una tra le più belle città di pietra dell’Appennino marchigiano, con le sue torri e la cinta muraria medievale, a pochi passi dal celebre complesso ipogeo delle

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Grotte di Frasassi. La Rassegna Nazionale del Teatro della Scuola è una manifestazione realizzata dall’Associazione Teatro Giovani con il sostegno dei soci: Comune di Serra San Quirico, Comunità Montana dell’Esino e di Frasassi, A.M.A.T. – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Provincia di Ancona, e con il patrocinio della Regione Marche (Presidenza dell’Assemblea Legislativa, Presidenza della Giunta, Assessorato alla Cultura) e del Comune di Serra San Quirico (Assessorato alla Cultura, Assessorato alla

Pubblica Istruzione). Gli Sponsor che contribuiscono alla realizzazione della Rassegna sono Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, Acqua Frasassi e Goccia Blu, Banca di Credito Cooperativo di Ostra Vetere, Parco Naturale Gola della Rossa e Frasassi. L’illustrazione de Lo Zanni, immagine della Rassegna 2014, è stata realizzata e donata da Dario Fo. INFO E PRENOTAZIONI: Associazione Teatro Giovani, via Roma 11, Serra San Quirico - tel. 0731/86634 organizzazione@teatrogiovani.eu


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LA NUOVA EUROPA

Il senigalliese Enzo Monachesi presidente del Consiglio comunale tra i candidati al nuovo Parlamento Europeo SENIGALLIA Tra i candidati alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo c’è anche un senigalliese: Enzo Monachesi, presidente del Consiglio comunale, in lista con Scelta Europea. Enzo Monachesi è nato nel 1969, a Torino, da genitori senigalliesi. Ha vissuto nel capoluogo piemontese fino all’età di 16 anni, prima di tornare a Senigallia. Diplomatosi come perito elettrotecnico all’ITIS di Ancona, ha maturato importanti esperienze professionali a Ginevra presso l’Omm ( Organizzazione Mondiale della Meteorologia) e l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità). Ha ricoperto l’incarico di Area Manager Centro e Nord Europa per la Tecno, multinazionale dell’arredamento. Enzo Monachesi parla correntemente francese e inglese. Dal 2000 è tornato stabilmente a Senigallia, acquistando una concessione balneare (di cui è tuttora titolare) ed entrando così nel settore dell’imprenditoria turistica. Nel 2003 è stato eletto presidente del S.I.B. Confcommercio (Sindacato Italiano Balneari) locale di Senigallia. Nel 2008 è quindi diventato presidente regionale dello stesso Sindacato Italiano Balneari, del quale è anche componente della giunta nazionale Nella politica senigalliese è al secondo mandato come consigliere comunale e dal 2010 ricopre la carica di presidente del Consiglio. Sposato con la signora Patrizia, Enzo Monachesi ha due figlie: Veronica e Federica.

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VERSO IL VOTO

“Un albero piantato per ogni bambino nato o adottato nel Comune”. Una proposta della lista civica Nuova Senigallia SENIGALLIA Dalla lista civica Nuova Senigallia riceviamo: “Ad un anno dalle Elezioni Amministrative della “Spiaggia di Velluto” “Nuova Senigallia” inizia ad elencare le proposte e le idee che andranno nel Programma Elettorale e che ovviamente diventeranno operative dal giorno dopo “l’eventuale” elezione della nostra Lista Civica. “Questa che comunichiamo oggi è la prima di una lunga serie di progetti pensati e studiati ad arte per il nostro territorio e per i cittadini tutti. “Un albero piantato per ogni bambino nato o adottato nel Comune di Senigallia”! In realtà, la legge esiste da oltre vent’anni. “L’obbligo di piantare un albero per ogni neonato era stato introdotto in Italia con la legge Cossiga-Andreotti n.113 del 29 gennaio 1992, ma non è mai stato applicato alla lettera. “La Legge ha subito delle modifiche che sono entrate in vigore lo scorso 16 febbraio 2013, si applicherà a tutti i Comuni con popolazione sopra i 15mila abitanti, e non interesserà solamente le nascite, ma anche i bambini adottati. “Non solo, la piantumazione

dovrà avvenire entro sei mesi, e non più di dodici, dalla nascita o dall’adozione. Una norma che, a quanto sembra, è rimasta programmatica, perché nessun ente locale sembra essersi, ad oggi, ancora adeguato. “Ricordiamo che dovevano essere poi le Regioni e le Province a individuare le specie arboree più consone alle caratteristiche del clima, tipo di terreno e paesaggio dei luoghi. Le nuove misure, volte a incentivare lo sviluppo di spazi verdi urbani, hanno anche istituito la “Giornata nazionale degli alberi” fissata per il 21 novembre di ogni anno. “E se il Comune non adempie all’obbligo? Entro il 31 dicembre di ogni anno l’ente territoriale dovrà disporre delle varianti urbanistiche per assicurare il rispetto delle quantità minime di spazi pubblici riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi in rapporto agli insediamenti residenziali e produttivi. “A controllare il rispetto della legge sarà il Comitato per lo Sviluppo del verde pubblico, istituito presso il Ministero dell’Ambiente.

Gli alberi non sono solo elementi di arredo delle nostre città. Per quanti fossero al “verde” di nozioni ambientalistiche, ricordiamo infatti che un singolo albero è in grado di fornire ossigeno per 10 persone e di assorbire, a seconda delle dimensioni, da 7 a 12 kg di emissioni di CO2 all’anno. Gli alberi, inoltre, riducono l’inquinamento acustico. Il nostro Paese perde suolo verde alla velocità di 8 metri quadrati al secondo! Un dato davvero allarmante. Il ritmo degli ultimi cinque anni è il più veloce di quelli registrati negli ultimi 50. Il picco però è stato negli anni ’90, in cui si sfiorarono i 10 mq al secondo. I risultati sono stati resi noti dallo studio dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). “Fatta questa premessa ecco quindi che “Nuova Senigallia”, se avrà la possibilità di amministrare questa città, seguirà immediatamente i dettami della Legge, che ad oggi nessun Comune pare che abbia seguito, e pianterà “un albero per ogni bambino nato o adottato nel Comune di Senigallia” andando anche a creare nuovi spazi verdi per piantare i nuovi alberi. “Fatti, non parole”!”

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LA MANIFESTAZIONE

Corinaldo pronta per la “Festa dei Folli” un evento capace di richiamare visitatori in uno dei borghi più belli d’Italia CORINALDO Due giorni di spettacoli a Corinaldo per la seconda edizione della “Festa dei Folli”, prevista per oggi e domani (venerdì 25 e sabato 26 aprile). In concomitanza, è stato presentato pure il “Palio per la miglior Compagnia under 18” della Lega Italiana Sbandieratori, che avrà luogo all’interno della due giorni di festa. Considerati sia l’ottimo esordio dello scorso anno sia il ricco programma che questa seconda edizione si porta in dote, c’è da scommettere che tale manifestazione, nel tempo, saprà ritagliarsi un suo preciso spazio per assurgere a uno dei simboli di Corinaldo. “La realizzazione della “Festa dei Folli” è un evento tutto corinaldese – ha commentato al riguardo il sindaco Matteo Principi – e coincide con un momento davvero importante per l’intera comunità, ribadendo, una volta di più, uno dei nostri dogmi: la precisa volontà di collaborare con le associazioni, fondamentale, in prospettiva futura, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto turistico– economico”. La manifestazione, infatti, è organizzata dal gruppo storico “Combusta Revixi”, supportato, anche, da altre associazioni quali “Pozzo della Polenta” e locale Pro Loco. “L’ entusiasmo di chi ci ha sempre incoraggiato – ha proseguito il presidente di “Combusta Revixi” Riccardo Massimi – ci ha permesso di concretizzare questa

seconda edizione. Che, tengo a sottolinearlo, si porta in eredità momenti dedicati sia al divertimento sia, pure, al settore sociale. Mi riferisco, ad esempio, a “The Crazy Color Run”, “pazza” e colorata corsa lungo la cinta muraria di Corinaldo (in programma venerdì 25 aprile a partire dalle ore 15: prima della partenza, i circa 400 atleti in gara verranno forniti di un sacchetto di mais colorato da gettare in aria al momento del via, vivacizzando ancora di più, se possibile, il clima della festa). O, ancora, alla azione benefica denominata “In

ricordo di Saccio”: parte dei guadagni verranno devoluti, su precisa indicazione di Vittorio Saccinto e Simonetta Pelliccia, i genitori dello sfortunato Francesco, a favore dell’associazione onlus “I Giardini degli Angeli” di Senigallia (lo scorso anno, lo ricordiamo, parte dei ricavi erano stati devoluti per contribuire alle cure mediche di Chanel Bocconi)”. Ma il programma non si esaurisce certo qui. “Nel corso della due giorni di festa – spiega Francesco Spallacci, presidente della Lega Italiana Sbandieratori (LIS) – avrà luogo la III Parata

Nazionale della Bandiera Under 18 (inizio venerdì 25 alle ore 16, conclusione sabato 26 alle ore 19): un autentico momento di sana competizione, che vedrà un lungo e variopinto corteggio storico sfilare per le vie di Corinaldo. Per assicurarsi, alla fine, il Gonfalone, realizzato anche con il contributo della nostra Emanuela Tarsi. Inoltre, come già anticipato da Riccardo Massimi, anche ai bambini, grazie ad appositi spazi ludici e Laboratori, verrà tributato il giusto spazio”. L’animazione sarà assicurata anche da “Peter

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Pan, il risveglio”, spettacolo teatrale del Gruppo Sbandieratori di Corinaldo. “La “Festa dei Folli” – è stato il commento dell’assessore alla Cultura Giorgia Fabri – è una iniziativa che si origina da Corinaldo ma, al contempo, porterà sicuramente in dote una ricaduta positiva su tutto il territorio limitrofo”. “Il settore eno–gastronomico – ha invece specificato Federico Piersanti, neo presidente dell’associazione “Pozzo della Polenta” – sarà interamente appannaggio dell’associazione “Pozzo della Polenta”. Ultimissima annotazione: la due giorni di manifestazione, che sarà a ingresso libero, avrà luogo nel piazzale della Liberazione (Borgo di Sotto: in caso di maltempo, iniziative e spettacoli saranno ospitati nell’attiguo Palazzetto dello Sport) ed entrambe le serate verranno concluse con il contributo di discoteca e animazione con Radio Arancia Network e Billy dj. Il programma Venerdì 25 Aprile · dalle 15.00 | spazio ludico dedicato ai bambini e ragazzini a cura di Riciclattoli: per tutto il pomeriggio, laboratori di costruzione di giocattoli d’un tempo, con materiali naturali e riciclati; · 15.00 | The Crazy Color Run, la pazza e divertente corsa colorata lungo la cinta muraria di Corinaldo; · 16.00 | Festa in musica per tutti i partecipanti della Crazy Color Run con Carletto DJ.

· 16.00 | Apertura della III Parata Nazionale della Bandiera Under18, Campionato della Lega Italiana Sbandieratori (LIS): Corteggio Storico per le vie principali di Corinaldo; · 16.45 | Campionato LIS – Singolo di bandiera; · 17.00 | Apertura Stand Gastronomico; · 18.00 | Campionato LIS – Coppia Tradizionale; · 21.30 | ”Peter Pan, il risveglio”, spettacolo teatrale del Gruppo Sbandieratori di Corinaldo; · 22.30 | Discoteca ed Animazione con Radio Arancia Network Sabato 26 Aprile · 11.00 | Campionato LIS – Preliminari gara Musici; · 12.00 | apertura Stand Gastronomico fino a fine serata; · 15.00 | spazio ludico dedicato ai bambini e ragazzini a cura di Riciclattoli: per tutto il pomeriggio, laboratori di costruzione di giocattoli d’un tempo, con materiali naturali e riciclati; · 14.30 | Campionato LIS – Piccola squadra; · 16.30 | Campionato LIS – Finale Assolo Musici; · 17.00 | Campionato LIS – Grande Squadra; · 19.00 | Premiazioni e conclusione III Parata Nazionale della Bandiera Under18; · 21.00 | Spettacolo di Danza del Orientale con la compagnia di danza Aynin. · 21.30 | Disco Stu in concerto, Musica secondo l’antica ricetta; · 24.00 | Discoteca ed Animazione con DJ


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LA RISCOPERTA

Al via l’itinerario robbiano di Arcevia, un progetto che coniuga la tutela del patrimonio monumentale con la valorizzazione degli itinerari territoriali ARCEVIA Prende il via l’itinerario robbiano di Arcevia, un progetto del Comune e cofinanziato dalla Regione Marche. Arcevia custodisce preziosi arredi invetriati e dipinti del XVI secolo, un unicum nella vicenda delle robbiane marchigiane per la straordinaria concentrazione. Questo ha permesso di realizzare un itinerario culturale e turistico sulle otto sculture robbiane presenti ad Arcevia (collegiata di S. Medardo e chiesa di S. Maria del Soccorso) e Avacelli (chiesa di S. Lorenzo). Soddisfatto l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini: “Il progetto del Comune di Arcevia coniuga tutela del patrimonio monumentale, alquanto prezioso e delicato, come nel caso delle maioliche robbiane, con la catalogazione e la valorizzazione di itinerari territoriali in chiave culturale e turistica. Un esempio da seguire che premia anche la volontà di fare squadra con la vicina Senigallia, anch’essa città d’arte sede nello stesso periodo di una mostra dedicata alle maioliche del XV secolo. Un territorio tutto da scoprire che apre la strada al

L’Itinerario è il compimento di un lavoro partito anni fa e che oggi diventa realtà grande evento del 17 e 18 maggio, il Grand Tour Musei dove tutto il patrimonio regionale dei musei sarà interessato da aperture straordinarie per permettere a tutti di conoscerlo e visitarlo”. “L’Itinerario – dichiara il sindaco di Arcevia, Andrea Bomprezzi - è il compimento di un lavoro partito anni fa e che oggi grazie al cofinanziamento regionale diventa realtà. Un esempio di collaborazione esemplare, che dimostra come si possano fare eventi culturali di rilievo in perfetta sinergia e

con costi contenuti. La valorizzazione dei beni culturali a fini turistici, la tutela del paesaggio e d e l l ’ a m b i e n t e , l’implementazione di un’agricoltura di qualità, sono le linee guida per lo sviluppo futuro del nostro territorio”. Grazie al concorso regionale sono stati realizzati gli interventi di riposizionamento dell’altare di Giovanni Della Robbia intorno al quale ruota tutto l’itinerario robbiano. L’altare in terracotta invetriata fu commissionato da due eremiti senesi per l’Eremo di S. Girolamo de saxo rubeo di

Rocca Contrada (antico nome di Arcevia) nel 1510, alla bottega fiorentina di Giovanni della Robbia. Terminato nel 1513 e posizionato nell’eremo, dopo varie vicissitudini nel 1870 l’altare venne collocato presso la collegiata di S. Medardo, dove tuttora si può ammirare in una nuova sede espositiva. Si tratta dell’unico altare di Giovanni Della Robbia nelle Marche, ed è considerato una delle tappe fondamentali della carriera dell’artista fiorentino. L’intervento ha permesso una sistemazione più idonea dell’altare, in posizione più elevata ed arretrata, con un nuovo sfondo e una nuova balaustra che garantirà al meglio fruibilità e sicurezza. Connesse alla valorizzazione del monumentale altare sono tutta una serie di azioni come la realizzazione della segnaletica e una guida con le schede delle opere robbiane, con una contestualizzazione storica e artistica sul panorama culturale arceviese del ‘500. Realizzata anche una campagna fotografica di tutte le opere robbiane delle Marche, che saranno archiviate nel sito regionale www.beniculturali.marche.it e

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che sono la base fondamentale per la Guida dell’itinerario regionale con schede sui comuni interessati e sulle opere (circa 20 comuni interessati) di opere robbiane nelle Marche. Fino al 28 settembre 2014 si potranno visitare le tre sedi dove sono collocate le opere: nel centro storico la chiesa di S. Maria del Soccorso, che ospita un monumentale altare invetriato raffigurante l’Annunciazione, opera di Mattia Della Robbia, che negli anni ’20 del ‘500 per realizzare tutte le sue opere arceviesi, utilizzò una fornace per la cottura delle terracotte che gli eremiti di San Girolamo fecero costruire nell’eremo; seconda tappa è la collegiata di San Medardo, dove sono esposti oltre al maestoso altare di Giovanni Della Robbia, due statue dipinte di Santa Caterina e della Maddalena, rare opere robbiane non invetriate, un paliotto e un bel Crocifisso invetriato di Mattia Della Robbia, un presepe delizioso, forse opera della bottega del valente pittore arceviese Ercole Ramazzani, di cui si sono scoperti negli ultimi anni documenti che ne attestano l’attività di plasticatore.

La terza tappa dell’itinerario è la chiesa di S. Lorenzo, nel castello di Avacelli, dove si possono ammirare un Crocifisso e soprattutto uno spettacolare altare in terracotta dipinta rappresentante la Madonna del Rosario e della Misericordia, opera di una bottega marchigiana influenzata dai Della Robbia, che ha lavorato in questa area appenninica lasciando altri soli tre manufatti sul territorio. La realizzazione del progetto è frutto del lavoro del comune di Arcevia e l’Accademia Misena, con il sostegno della Regione Marche, in collaborazione con le parrocchie e le diocesi di Senigallia e di Camerino, la Soprintendenza di Urbino, la Pro Loco di Arcevia e il Comitato di Avacelli”. Informazioni: Collegiata di San Medardo: tutti i giorni 1012; 16-19 - Chiesa di S. Maria del Soccorso: tutti i giorni 1011.30; 15.30-18 - Chiesa di San Lorenzo di Avacelli: sabato 17-20; domenica 1013; 17-20 Per informazioni e aperture su prenotazione: 0731 984561/0731 9127; www.arceviaweb.it; www.musei.marche.it


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L’INIZIATIVA

“Chiudi gli occhi”, alla Galleria Expo-Ex la bella mostra fotografica di Silvia Simonetti

di VINCENZO PREDILETTO SENIGALLIA Nel ricco cartellone di eventi culturali ed iniziative di richiamo allestito quest’anno dal Comune di Senigallia e dalle attivissime Associazioni del Territorio in occasione delle festività pasquali e delle celebrazioni del prossimo 25 aprile, un occhio di riguardo – con invito alla visita- va riservato alla sorprendente mostra fotografica “Chiudi gli occhi” di Silvia Simonetti negli spazi suggestivi della Galleria Expo-Ex, in esposizione fino al 28 aprile. A tale proposito, niente di più vero del celebre detto “la classe non è acqua” : lo affermiamo, senza alcun timore reverenziale, per il precoce e già apprezzato talento della ventenne fotografa luinese che dagli estremi lembi della Lombardia è approdata in questi giorni con il suo progetto di 20 inediti ed originalissimi scatti all’ExpoEx di fianco alla Rocca Roveresca di Senigallia, riconosciuta Città della

Fotografia a livello internazionale. L’assessore alla cultura, prof. Stefano Schiavoni e il direttore del Musinf, professor Carlo Emanuele Bugatti, hanno presentato – sabato pomeriggio alle 18 – di fronte ad un pubblico selezionato di intenditori, quali gli stessi docenti-fotografi del Musinf ed alcuni corsisti ed appassionati dell’arte fotografica, questa giovanissima e valida promessa mettendone in risalto le indubbie capacità tecniche e la particolare sensibilità interpretativa nel lavoro di indagine sulla realtà e sul mondo interiore personale. Silvia si è poi a lungo soffermata con i relatori ed i presenti illustrando attraverso la lettura di alcuni scatti il modo di lavorare sul proprio vissuto ed il processo necessario per rappresentare i sogni onirici, leggere con sguardo diverso e reinventare la realtà in relazione all’immagine di sé e del soggetto rappresentato.

Silvia Simonetti, nata nel 1993, durante gli anni di studi presso un liceo artistico di Milano ha sviluppato un forte interesse per l’ immagine fotografica, sperimentando sia la tecnica analogica sia quella digitale. Nel 2011 ha esposto allo “Exquisite Shu cafè” a Milano e alla Biblioteca Civica di Luino (VA). Nel 2012 ha partecipato ad un workshop diretto dal fotografo Stefano Pèrez Tonella in Varese per l’uso di strumenti digitali nella rielaborazione fotografica. Nel 2013 ha esposto per la prima volta il progetto fotografico “Chiudi gli occhi” presso l’Auditorium di Maccagno (VA) e nelle settimane scorse, prima di decidere di farsi conoscere fuori dalla Lombardia in giro per l’Italia puntando con acume ed intelligenza su Senigallia, lo ha proposto presso la Biblioteca Comunale di Laveno. Se è vero che “il buon giorno si vede dal mattino”, non si può che augurare alla giovane , sensibile e

talentuosa artista luinese di proseguire con costante passione e ferma determinazione il percorso di crescita artistica e professionale. Siamo peraltro certi e convinti che Silvia Simonetti avrà davanti

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a sé un sicuro avvenire, costellato di successi lusinghieri e di ampi consensi critici, per poter brillare di luce propria nel poliedrico ed intricato panorama nazionale della fotografia e della poesia

visiva. La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta – per essere gustata ed apprezzata con calma nel magico silenzio delle Sale dell’ExpoEx – fino al 28 aprile dalle ore 17 alle 20.


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LA MOSTRA

Il Maestro Elio Marchegiani scruta il mondo che ci circonda e spiega l’avventura dell’arte dalle finestre della Rocca Roveresca SENIGALLIA Salita su un’antica colonna, la scimmia con il cannocchiale e la selce scruta il mondo circostante dalle finestre della Rocca Roveresca. In un frastornante spazio bianco il pipistello apre le ali, fronteggiando una forma bianca di squisita fattura. Nei quadri il cerchio, come forma geometrica, ma anche come simbolo della perfezione pregressa viene esaminato nelle variabili auree della sua necessitata quanto inattesa frammentazione. I dipinti vedono la gomma sostituirsi alla tela. Il colore è misurato nelle sue grammature attraverso strisce cromatiche, che percorrono e misurano lo spazio bianco dei muri e quello nero delle pietre di Lavagna. Preziosi cristalli e rare conchiglie sporgono dalle vaste superfici. Così Elio Marchigiani, il direttore emerito dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, seguito da una schiera dei suoi ex allievi, oggi, quasi tutti, attempati leader delle arti visive, venerdì pomeriggio alla Rocca Roveresca ha spiegato al pubblico, attraverso le sue opere, il presente e forse anche il futuro prossimo dell’arte, intesa come sperimentazione del vedere continua e inarrestabile. Il suo agire in arte è un fare per far pensare. La gente che numerosissima è convenuta alla Rocca Roveresca per l’inaugurazione della mostra si affeziona subito all’eloquio semplice ed alto di questo

maestro, capisce e sostituisce l’emozione alla sorpresa. Per incontrare l’arte di Elio Marchegiani si sono spostati in tanti artisti di rilievo. Nelle sale della rocca spiccano le barbe bianche di Mangiaterra e Agrà ed il codino, rigorosamente bianco di Antonio D’Agostino , promotore della rassegna di artisti concettuali, inseriti in una splendida catalogazione, intitolata “Struttura, pittura”. Anche

l’assessore alla cultura Stefano Schiavoni è un ex allievo di Marchegiani e percorre l’itinerario espositivo estasiato ed orgoglioso, accompagnato un’altra ex allieva di prestigio, Chiara Diamantini, esponente di spicco della poesia visiva. Per espressione di affetto, stima e rappresentanza alla Rocca Roveresca c’è pure l’attuale direttore dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, il prof. Sebastiano

Guerrera. Tanti i flash perché Senigallia è la città della fotografia e nessun bravo fotografo vuole farsi sfuggire l’occasione di fotografare Marchegiani di fronte alle sue opere. In azione ci sono gli obiettivi di Giorgio Pegoli, Marco Mandolini, Alberto Polonara, Alfonso Napolitano, Patrizia Lo Conte. Ad aprire ufficialmente l’evento espositivo è stato il Sindaco Maurizio Mangialardi, che ha

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preceduto nei saluti e nel ringraziamento a Marchegiani l’assessore Schiavoni ed il direttore del Musinf, prof. Bugatti, che ha detto di attendere per una nuova iniziativa le fotografia del viaggio in Cina, scattate da Marchegiani. Dal prof. Bugatti è venuto anche il rapporto sulle prestigiose presenze senigalliesi di questi giorni con la citazione della mostra omaggio a Mario Giacomelli al palazzo ducale di Zara, curata da

Katiuscia Biondi, inaugurata dall’assessore Schiavoni e con la visita del sindaco Mangialardi alla mostra di Frida Khalo, alle scuderie del Quirinale, in preparazione della mostra estiva di Leo Matiz a Senigallia, che vedrà, tra l’altro, allineate proprio le fotografie di Frida Khalo, scattate da Matiz. ----------------------------Nella foto: Elio Marchegiani con il sindaco Maurizio Mangialardi e l’assessore alla Cultura Stefano Schiavoni


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LA PROVINCIA DI PESARO E URBINO

LA QUALITA’

Illuminazione pubblica, nuove luci nella città: approvato il progetto di riqualificazione elaborato da Marche Multiservizi PESARO Pubblica illuminazione più potente nelle strade di competenza comunale. E’ stato infatti approvato dal Comune di Pesaro il progetto di riqualificazione elaborato da Marche Multiservizi che vedrà completata, da qui a tre anni, la riqualificazione e conversione di circa 15.000 punti luce, di cui circa 6000, ora cablati con lampade a vapori di mercurio, verranno sostituiti con punti luce dotati di lampada a LED ( circa 4.000) o sodio alta pressione con alimentatore elettronico dimmerabile D.A., per i restanti si provvederà alla modifica dei cablaggi prevedendo l’installazione di alimentatore biregime con autoregolazione. Oltre a garantire una migliore qualità della illuminazione, gli interventi in programma r i g u a r d e r a n n o l’ammodernamento e l’adeguamento degli impianti dal punto di vista tecniconormativo con un miglioramento della sicurezza stradale (uniformità di illuminamento della sede stradale), in quanto non si avrà più l’alternanza delle accensioni nelle ore notturne. Gli effetti positivi di questa operazione si tradurranno anche in risparmi sui consumi energetici e in una riduzione dell’inquinamento luminoso, in linea con la normativa vigente (Legge regionale 10/ 02 sulle misure in materia di risparmio energetico e di c o n t e n i m e n t o dell’inquinamento luminoso).

L’Amministrazione comunale di Pesaro ha approvato la realizzazione di questo progetto del valore complessivo di circa 5 milioni di euro che si articola su tre tipologie di interventi riqualificazione energetica, adeguamento degli impianti, servizi smart city, con i seguenti obiettivi 1. Miglioramento della

qualità e capacità illuminotecnica; 2. R i d u z i o n e inquinamento luminoso: 3. Ammodernamento impiantistico; 4. Contenimento consumi energetici; 5. R i d u z i o n e emissione CO2 Un progetto, quindi, di grande cambiamento per

l’illuminazione pubblica che la renderà più efficiente e smart. In vista della ormai prossima stagione turistica, è stata data priorità alla r i q u a l i f i c a z i o n e illuminotecnica di Viale Trieste (tratto riviera di Ponente), dove verranno sostituiti i vecchi apparecchi con lampade a vapori di

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mercurio con apparecchi a LED e alla riqualificazione artistica-illuminotecnica di Piazzale Collenuccio. Quest’ultimo intervento prevede la sostituzione dei pali esistenti con pali artistici e relativi corpi illuminanti, verranno installati proiettori mirati alla valorizzazione del monumento dei caduti e del Crocifisso posizionato sulla

parete laterale del Duomo, saranno inoltre installati corpi illuminanti a LED sotto ogni albero della piazza come illuminazione artistica ed abbellimento del sito. -------------------Nella foto: un momento della presentazione in Comune del progetto di r i q u a l i f i c a z i o n e dell’illuminazione pubblica


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L’INTERVENTO

Anna Maria Mattioli: “Impegnata a portare con la lista civica Solidarietà Liberi X Pesaro una sana politica partecipata” di ANNA MARIA MATTIOLI* PESARO È la coscienza che spinge l’azione. Sono cresciuta in una famiglia in cui la politica era molto presente, mio padre ne faceva un’integrazione della sua attività lavorativa e ci ha insegnato ad intenderla come libera espressione di opinione sugli avvenimenti sociali e morali. Io l’ho sempre vista, alla luce delle successive degenerazioni (tangentopoli, collusioni ed avvenimenti di stampo mafioso), come un qualcosa da non avvicinare, anche se inevitabilmente ha condizionato il mio vivere quotidiano. Seguo da tanti anni l’operato socio-politico della dott.sa Giuseppina Catalano e della sua lista civica

Anna Maria Mattioli candidata al Consiglio comunale con la lista civica Solidarietà Liberi X Pesaro

SOLIDARIETÀ LIBERI x PESARO, e mi ha sempre colpito questo modo di far politica a contatto diretto con i problemi dei cittadini, mettendo in atto strategie che hanno portato concreti benefici negli assistiti. Ho maturato così l’idea che il “far politica” può avere anche degli aspetti che producono risultati positivi in ambito sociale, ed ho aderito a questo pensiero politico di SOLIDARIETÀ. La lista civica SOLIDARIETÀ LIBERI x PESARO è un gruppo di lavoro molto variegato, ma con un denominatore comune, l’attenzione ai problemi sociali ed assistenziali verso chi vive situazioni di disagio e difficoltà; sono persone che, come me, si sono accostate per la prima volta

sulla scena politica, portando in campo la propria esperienza lavorativa, familiare e sociale che ci pone al pari degli elettori. È accaduto che nel gruppo nascesse qualche dissapore per visioni diverse ed ideologie più o meno liberali, e che qualche figura si è distaccata. Ma le crisi portano sempre al seguito: le rinascite! Dopo il momentaneo sconcerto, ora finalmente respiro di nuovo all’interno del gruppo serenità, coesione, libertà di espressione e la riscoperta di sincerità vera, collante indispensabile per andare avanti insieme. La collaborazione anche da parte di persone esterne alla lista che ci sostengono e ci incoraggiano, nasce proprio

grazie al clima che oggi qui si respira. Ora non mi fermo, sento forte ciò che abbiamo costruito lavorando giorno per giorno “con e per la gente” e la grinta esplosiva dell’assessore Giuseppina Catalano, che col suo sorriso ed entusiasmo proprio del suo essere medico premuroso, ci trasmette sempre tanta saggezza. Ringrazio anche tutte le figure che con me stanno proseguendo con l’obiettivo di contribuire a portare nella nostra città una sana politica partecipata, volta al m i g l i o r a m e n t o amministrativo e quindi sociale. *Candidata al Consiglio comunale di Pesaro per la lista civica Solidarietà Liberi x Pesaro

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VERSO IL VOTO/1

La Sinistra per Urbino si propone di fermare la decadenza economica commerciale e culturale della città URBINO Conferenza stampa della lista “Sinistra per Urbino/Agorà” tenuta dal candidato a sindaco prof. Gualtiero De Santi e Bruno Malerba, candidato al Consiglio comunale e capolista. Presenti anche alcuni esponenti del Comitato promotore, tra cui il coordinatore Antonio Santini. De Santi ha illustrato le motivazioni che hanno portato alla costituzione della lista: la volontà di arrestare la decadenza economica, commerciale e culturale della città sfigurata da ecomostri e in mano ad una oligarchia politico-amministrativa rappresentata dal PD il quale, piuttosto che segnali di discontinuità, come promesso dal suo segretario, si è invece ritirato, dilaniato da drammatiche divisioni, nel fortino di un’ autoreferenzialità

che si identifica nella difesa di interessi corporativi e clientelari, fiancheggiato da alleati che ricercano solo

qualche posto al sole. Questa Amministrazione, inoltre, non si è mai preoccupata di ascoltare i bisogni dei

cittadini e incentivare la partecipazione dal basso alla vita della città. La nostra lista è una lista civica, formata da cittadini, ognuno con la sua storia politica alle spalle, ma uniti nella difesa dei valori fondamentali della nostra Costituzione: lavoro, cultura, ambiente, diritti, welfare. De Santi spiega anche che il programma è un programma aperto, un work in progress che accetterà i contributi di tutti i cittadini. Specifica, nel merito alcuni obiettivi: creazione di nuove figure lavorative e sostegno alle attività di artigianato e di agricoltura biologica; valorizzazione delle attività culturali e progettazione di un importante evento di rilievo nazionale e l’istituzione di una biblioteca pubblica comunale; chiusura della discarica di Ca’ Lucio, riappropriazione dell’acqua come bene

pubblico e recupero e rivitalizzazione del centro storico; potenziamento e r i q u a l i f i c a z i o n e dell’accoglienza turistica, in collegamento con il progetto di distretto culturale evoluto, e tutela e recupero dall’area dell’ex-stazione ferroviaria con l’impegno per la realizzazione di una metropolitana di superficie collegata alla costa ; diminuzione dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie e potenziamento dei Pronto soccorso e dei reparti ospedalieri nella logica dell’ospedale di rete. Bruno Malerba, ha spiegato il percorso che l’ha determinato a unire la sua lista “Agorà” a “Sinistra per Urbino”: si è trattato di un approdo iscritto nel comune obiettivo unitario su base programmatica e dalla presenza in “Sinistra per Urbino” di persone la cui

biografia politica e ideale è tracciabile in relazione alla moralità e preparazione culturale. Rammarico è stato espresso per la scelta di Piero Demitri di andare da solo e per la decisone di Rifondazione Comunista di confermare un’alleanza col PD che risulta incomprensibile dopo cinque anni di critiche e di opposizione, all’interno del centrosinistra, ai progetti delle Giunte guidate da Corbucci. Quanto a Sgarbi ed ai Verdi è stato ricordato che l’ecomostro di S.Lucia, che Sgarbi vorrebbe far saltare con la dinamite, è stato voluto anche dai Verdi i quali hanno condiviso tutte le scelte sbagliate di questa Amministrazione. (e.g.) ---------------------Nella foto: il candidato sindaco Gualtiero De Santi

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VERSO IL VOTO/2

Piero Demitri torna a mordere “Sotto silenzio e in gran fretta approvate a Urbino numerose varianti al Piano regolatore” URBINO “Sotto assoluto silenzio e in gran fretta, questi giorni – dichiara Piero Demitri - ci sono stati due consigli comunali in cui sono state approvate numerose varianti al piano regolatore, ormai sono centinaia quelle permesse da questa amministrazione, e alcune vendite. Lunedì 31 marzo hanno approvato una variante in località tiro a segno (nuovi appartamenti o centro commerciale?), a Cavallino e altro. Il 9 aprile nuovo consiglio comunale e nuove variante, una in zona stazione (Benelli armi?), una al parco delle vigne. Dove sono tutte le associazioni ambientaliste della zona, pronte ad attaccare i deboli e a defilarsi di fronte alle devastazioni contro cui non hanno fatto mai nulla? Vergognosi loro, i politici corrotti che approvano tali disastri e i cittadini che li rivotano. La città è sotto assedio da parte di tutti coloro che l’hanno resa, in questi ultimi quindici anni, irriconoscibile. “Nel consiglio comunale di giugno 2013, mentre si cercava di approvare una mozione in favore della

chiusura della discarica di Cà Lucio, venivano venduti, da parte del Comune di Urbino terreni alla Benelli Armi e a Terra Bio di Gambini,

prossimo candidato sindaco”. Tutto questo per assicurare “i miei elettori che la nostra lista è assolutamente apartitica e

che fino alla fine rimarrà coerente alla scelta fatta già dal mio primo incontro pubblico di un anno e mezzo fa.

“Ci sono stati, in questi mesi, tentativi di tutte le liste, che mi hanno anche offerto assessorati e altro, ma io non ho mire politiche e il solo

interesse che ho è verso Urbino, il suo territorio e il futuro dei nostri figli che sono seriamente a rischio se saranno ancora gli stessi a governare la città. La nostra lista correrà da sola fino in fondo e i cittadini che hanno a cuore Urbino avranno una scelta credibile e fermamente convinta che con il rispetto e la qualità, questa meravigliosa città possa ripartire e offrire un futuro ai nostri figli”. Fin dal primo giorno di questa tornata elettorale? “Ho sempre sostenuto che mi sarei fatto volentieri da parte se i partiti avessero proposto persone nuove e all’altezza di governare Urbino ma invece hanno ripresentato gli stessi che sono al governo della città da dieci, quindici e vent’anni e che sono direttamente responsabili dell’estremo degrado in cui si trova oggi la città senza più cittadini in centro storico, senza artigiani, commercianti, turisti (quelli veri) e, oggi, anche con la metà degli studenti universitari di un tempo”. (e.g.) --------------------Nella foto: Piero Demitri con David Selbourne

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L’APPELLO

“La sfida che attende coloro che amano Urbino è grande Riusciremo a creare una nuova e vera cultura della partecipazione sostanziale?” URBINO Riceviamo da Alfredo Sparaventi e gentilmente pubblichiamo: “Si sta discutendo da molte parti della scomparsa degli urbinati da ‘sotta l’orlog’, dai luoghi storici della città; vorrei provare a fare in merito alcune riflessioni. Io credo che con la generazione dei nostri padri, quella per intenderci degli anni ’30 e seguenti, si sia persa quella ‘urbinità diffusa’, spontanea e scanzonata, che si ritrovava in ‘piassa’ dopo il lavoro nei tavolini del Bar Basili. La piazza, per quella generazione non era il luogo in primis del confronto politico, bensì il luogo della filia (amicizia), dove si intrecciavano i racconti della vita cittadina, come un grande palcoscenico dove la vita accadeva e andava raccontata arricchendola dell’immaginario collettivo. Chi ha conosciuto quei volti o è stato fatto partecipe di quei racconti si ricorda come essi servivano a cementare l’appartenenza ad un popolo, ad un sentire comune senza tante riflessioni. Il maestro Mancini, Amleto, Banton (Paolo), Filo (Piergiovanni), Nando, Gigin Caretta, l’Avv. Paleani, Giorgio, Bruno erano solo alcuni dei recettori e megafoni delle storie della città. L’identità cittadina vissuta anche con il sostegno ai

colori della squadra locale e nella partecipazione alle processioni religiose,

cominciava a scricchiolare sotto il peso di una cultura moderna che aveva reciso le

radici e corroso quella socialità spontanea. Quella generazione finì per

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ragioni anagrafiche e di residenza, ma non fu sostituita da quelle successive nella capacità di ricostruire l’identità cittadina. I figli si trasferirono nei nuovi quartieri o in altre città ma erano oramai permeati da una nuova cultura individualista e narcisista, che aveva tagliato ogni legame con il passato e con i valori della tradizione; quella cultura che Pasolini con lucidità disarmante definiva ‘la scomparsa delle lucciole’, ossia la mutazione genetica del popolo italiano. In realtà i valori rimanevano come forme ma erano vuoti di contenuti esistenziali. In Urbino la cultura che ha predominato in questi anni, non è riuscita a salvare la vera dimensione sociale della città (anche la cultura di sinistra) anch’essa sopraffatta dal nuovo potere consumistico, ma anzi ha utilizzato il potere politico per legare a sé i singoli individui isolati secondo il noto motto ‘divide et impera’, contribuendo in questo modo a distruggere l’idea di un possibile vivere comune. L’esempio dei Paesi dell’Est nella loro rivoluzione di velluto è eloquente per farci comprendere che il popolo si salva solo con la cultura delle responsabilità e della partecipazione: questo è possibile se si ha una visione sussidiaria del

potere. Solo un popolo che ritorni ad essere protagonista della costruzione del proprio futuro può occupare gli spazi sociali e sentirli come propri. L’unica istituzione, pur con tutti i limiti dei suoi uomini, che ha fatto da argine a questo nuovo potere culturale è stata la Chiesa che ha continuato ad educare l’humanum nell’uomo e a creare una socialità senza la quale verrebbe meno qualsiasi forma di convivenza. La sfida che attende coloro che amano Urbino è grande: riusciremo a creare una nuova e vera cultura della partecipazione sostanziale? Solo se i cittadini diventeranno protagonisti del destino di questa città torneranno in ‘piassa’ contenti di ‘veder chi c’ha la testa più grossa’”. Indubbiamente una disamina geniale. Un raccontino di “come eravamo” con la speranza mai sopita di “quel che saremo” con un’impepata di politica. Alla domanda riusciranno i nostri prodi “a creare una nuova e vera cultura della partecipazione” ad Urbino? Secondo il nostro modesto parere, no. E’ troppo invasiva l’indifferenza di ciascuno. Potrebbero cadere i torricini e nessuno si sposterebbe di un millimetro, contento di far veder chi ha la testa più dura. (e.g.)


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LA PROMOZIONE

La 1/2 Notte Bianca dei Bambini evento della stagione turistica pesarese presentata a Milano

MILANO Presentata a Milano la 1/2 Notte Bianca dei Bambini, in

occasione del press day organizzato dal Comune di Pesaro (Unità organizzativa

turismo), per illustrare l’evento ai media nazionali. L’incontro a cui hanno partecipato oltre cento giornalisti di circa 60 testate tra on line e cartacee, del

settore turismo, tempo libero che si rivolgono a bambini e famiglie, si è svolto nella sede milanese dell’agenzia Columbus/BB. E’ stata un’occasione

straordinaria per promuovere uno degli eventi di punta della stagione turistica pesarese - giunto quest’anno alla quinta edizione -, con l’obiettivo di attrarre potenziali

turisti da tutto il territorio nazionale e produrre così positive ricadute economiche in città e in tutto il comprensorio.. Tra le testate raggiunte Vogue Bimbi, Style Piccoli (mensile del Corriere della Sera), Donna Moderna, Vanity Fair, D-Repubblica e Russmedia, gruppo di testate russe. Al press day sono intervenuti anche Cristina Parodi, Federica Fontana (showgirl e giornalista) e Angelo Pisani comico di Pali e Dispari. L’agenzia Columbus/BB è stata scelta in quanto particolarmente accreditata presso i media di moda e tempo libero che si rivolgono a famiglie poiché cura da anni l’ufficio stampa di noti marchi del settore abbigliamento bambini. -----------------------------------Nelle foto: Cristina Parodi e Davide Venturi, responsabile dell’Unità organizzativa turismo del comune di Pesaro e alcuni gadget della 1/2 Notte Bianca dei Bambini

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L’APPUNTAMENTO

Al via a Urbino il 2° Festival del Giornalismo culturale Apertura con Beppe Severgnini URBINO Dove cercano le informazioni culturali gli italiani, cosa si intende per Cultura in senso lato e il ruolo degli intellettuali nella divulgazione delle informazioni culturali, in considerazione del fatto che oggi la ricerca di cultura è legata ormai indissolubilmente ai viaggi, al turismo culturale e all’enogastronomia e come tale viene concepita dalla maggioranza dei connazionali. A queste riflessioni e a molti altri stimoli di dibattito, come l’economia della Cultura o un’identità culturale Europea, si orienta la 2° edizione del Festival del Giornalismo Culturale di Urbino, dal 25 al 27 aprile, il cui articolato programma è stato presentato in Regione dall’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini e dai direttori del festival Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini. Era presente anche Giannetto Rossetti, direttore della Scuola di Giornalismo di Urbino. E sarà Beppe Severgnini, editorialista del Corriere della Sera, opinion writer per The New York Times, con la Lectio “La vita è un viaggio (e gli italiani viaggiano soli)” ad aprire, venerdì 25 aprile la tre giorni del Festival. Tre giorni, appunto di incontri, lectio, dibattiti e confronti con giornalisti, scrittori e accademici provenienti dall’Italia e dall’estero, chiamati a discutere di informazione culturale. “La Direzione del Festival ha saputo creare attorno a questo evento un’accolita di personalità esperti e giornalisti tra i nomi di maggior rilievo nel panorama nazionale – ha evidenziato l’assessore Marcolini - e sono sicuro che sarà un momento di importantissima crescita culturale che parte

dalle Marche. Ciò che osservo - ha proseguito – è che un’informazione spalmata e diffusa dai mezzi di informazione e quindi “consumata” sulle specifiche iniziative culturali penalizza invece – tranne poche eccezioni – un’informazioni sulle politiche culturali in senso stretto e come queste incidano anche sull’economia dei territori. Ecco, il Festival del Giornalismo di Urbino con il taglio organizzativo scelto ha anche il pregio di supplire a questa carenza, dedicando spazio di riflessione a questo aspetto.” Una prima e interessante risposta agli interrogativi sull’informazione culturale è stata anticipata da Lella Mazzoli che guida da 4 anni l’ Osservatorio News-Italia . e ha condotto una ricerca su un campione di 1042 persone. E’ emerso che il 76% si inforam sui notiziari delle TV nazionali , il 64% nelle trasmissioni di approfondimento, il 57% su internet, il 56% sui notiziari delle Tv locali , il 52% sui

media cosiddetti Alll News e il 45% sulle pagine culturali dei quotidiani nazionali. Naturalmente le percentuali non raffigurano l’esclusività delle indicazioni, cioè non sono su base 100% perché molte persone utilizzano contemporaneamente i diversi mezzi di informazioni ma sono dati molto rappresentative di una situazione consolidata che offrono parecchi spunti di riflessione. Urbino, Patrimonio culturale dell’Umanità, dunque si appresta a vivere uno degli appuntamenti culturali più attesi: cultura ma anche divertissement, con le firme più interessanti e autorevoli del giornalismo italiano e internazionale, importanti protagonisti della scena letteraria, scrittori della nuova generazione e celebri studiosi e accademici. Il Festival prenderà avvio venerdì 25 aprile alle ore 16.30 all’interno dello splendido Salone del Trono di Palazzo Ducale con i direttori del Festival, Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini che

apriranno i lavori e presenteranno la ricerca sull’informazione culturale degli italiani. Sarà poi Stefano Pivato, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, a prendere parte con il suo intervento su “La cultura “consumata”. L’intermezzo musicale (Musiche di Bach e Piazzolla) a cura dell’Ente Concerti Pesaro, sarà eseguito da Simone Zanchini. Dopo la Lectio di Beppe Severgnini ci si sposterà, alle ore 19, nelle Grandi Cucine di Palazzo Ducale per Il buono, il gustoso e il sano con Davide Paolini (Gastronauta, Radio24, Il Sole 24 Ore) e Stefano Ciotti (Chef Urbino dei Laghi). Sabato 26 aprile avrà luogo la prima sessione dal titolo: Di cosa dovrebbe occuparsi il giornalismo culturale? La Lectio (ore 9.30) sarà di Marco Belpoliti con Il pulviscolo e la cornice. Come fare cultura nel prossimo futuro. Alle 10.15 dialogo tra Christian Raimo (scrittore) e Luca Mastrantonio (Corriere della Sera). Alle ore 11.30 seguirà la tavola

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rotonda con Giovanni Boccia Artieri (Università di Urbino Carlo Bo), Derrick de Kerckhove (MediaDuemila), Raffaella De Santis (La Repubblica), Piero Dorfles (giornalista e critico letterario), Anna Longo (Giornale Radio Rai), Luigi Mascheroni (Il Giornale), Marco Pivato (giornalista scientifico). (Il CTS Nazionale dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti riconosce 4 crediti formativi ai giornalisti che parteciperanno all’evento: Di cosa dovrebbe occuparsi il giornalismo culturale? Per saperne di più: info@odg.marche.it). La seconda sessione partirà alle ore 15: Gli intellettuali e il pubblico, la qualità e i mass media. Dialoghi difficili. La Lectio sarà di Italo Moscati con “Coccodrilli e sfere di cristallo. Il giornalismo culturale affascinato dalle commemorazioni e dal nuovismo anche senza futuro”. Alle 15.45 Dialogo tra Michele De Mieri (giornalista) e Mariarosa Mancuso (Il Foglio). Alle ore 16.45 Tavola rotonda con Massimiliano Panarari (La Stampa), Alberto Saibene (Doppiozero), Alessio Torino (scrittore, Università di Urbino Carlo Bo), Wu Ming 2 (scrittore). Il Festival quest’anno ospiterà uno Speciale Unione Europea: una Tavola rotonda sul rapporto tra cultura italiana e cultura europea (ore 18) con Lucio Battistotti (Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea), Raffaele Brancati (economista, Università di Perugia), Pietro Marcolini (Assessore alla cultura Regione Marche), Eric Jozsef (Libération). Seguirà il duo originalissimo tra David Riondino e Pietro Del Soldà (Rai Radio3) in un incontro dal titolo Chi la dice

e chi la canta. Incontro tra cronaca, comunicazione orale e improvvisazione (ore 19.15). Alle 21 verranno premiati i vincitori del concorso e si chiuderà alle 21.45 con il concerto lirico di Anna Maria Chiuri (mezzosoprano) a cura dell’Ente Concerti Pesaro. Domenica 27 aprile appuntamento a Legato Albani (Salone Raffaello) per la terza importante sessione dal titolo: La cultura come motore di sviluppo. Dopo il manifesto de Il Sole 24 Ore. Lectio di Armando Massarenti su Il ruolo degli intellettuali (ore 9.30). Alle 10.15 il dialogo sarà tra Giuseppe Laterza (editore) e Elena Stancanelli (scrittrice e giornalista). Alle ore 11.15 appuntamento con Isabella Donfrancesco (Rai Educational) e Renata Giannella (Direttrice della Biblioteca del Senato della Repubblica) per un incontro dal titolo: Le istituzioni e la cultura. Seguirà, alle 12 “Un millimetro più in là.” Flavio Soriga (scrittore), Alessandra Tarquini (storica), Alessandro Zaccuri (Avvenire) a confronto con Marino Sinibaldi (Rai Radio3) e la sua Intervista sulla cultura. L’ingresso a Palazzo Ducale e a tutte le sessioni è libero fino a esaurimento posti. Il Festival del giornalismo culturale gode del patrocinio del Senato della Repubblica. Tra i media partner dell’evento: il Domenicale de Il Sole 24 Ore, Rai Radio3, Rai Educational, TgR, Radio Città del Capo - Popolare Network, UniurbPost, Corriere Adriatico, Il Messaggero, Il Resto del Carlino. Il Festival del giornalismo culturale è un evento curato dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.


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L’APPUNTAMENTO

Nuovi itinerari tra arte e cibo al Festival della Casciotta Dop in programma sabato e domenica ad Urbino URBINO Brontolano i tegami in vista della IV edizione del “Festival della Casciotta d’Urbino Dop – Itinerari tra arte e cibo”, manifestazione in programma nella città Ducale il 26 e 27 aprile e organizzata dal Consorzio Casciotta d’Urbino Dop insieme al Comune di Urbino - Assessorato alle Attività Produttive, con il contributo della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino e della sua Azienda speciale “Terre di Rossini e Raffaello”, il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comunità Montana Alto e Medio Metauro, Museo Diocesano Albani, Legato Albani e la collaborazione dei caseifici che producono la Casciotta d’Urbino Dop. Il Festival è una manifestazione di grande richiamo turistico e culturale che, nella mattinata di mercoledì, presso il ristorante “Nenè” di Urbino, ha visto una coinvolgente anticipazione legata proprio al gusto così particolare di questo formaggio. Infatti, la Casciotta d’Urbino, primo formaggio Dop delle Marche, è stato l’ingrediente principe di un concorso diretto e coordinato dall’enogastronomo Giuseppe Cristini che ha visto la sfida tra i cuochi di alcuni fra i più rinomati ristoranti dell’Urbinate. Si è entrati nel vivo già dalle 9.30, quando i saloni del ristorante “Nenè” hanno ospitato il seminario “Giornalismo enogastronomico ed Expo 2015” tenuto da Vincenzo Bozzetti, già editorialista e direttore tecnico della rivista “Il Latte”, nonché apprezzato esperto di valutazioni sensoriali dei formaggi. E’ stata l’occasione per approfondire temi assai delicati che vanno dalle sofisticazioni alimentari alla corretta diffusione di notizie che riguardano i prodotti tipici e tutelati. Al termine del seminario c’è quindi stata la presentazione della IV edizione del Festival della Casciotta d’Urbino e, subito dopo, il via ufficiale al concorso tra ristoratori per la valorizzazione dei piatti a base del prelibato formaggio, in abbinamento ad un vino della provincia di Pesaro-Urbino. Cinque i ristoranti che hanno aderito al concorso: “La Casa dei Cuochi” (cuoco Alessandro Scotta), “Nenè” (cuoco Antinisco Rossi), “Osteria del Corso” (cuoco Paolo Bertinelli), “Taverna degli Artisti (cuoco Enrico Pontellini) e “Urbino Km 0” (cuoco Aldo Pasotto). Una giuria tecnica e una popolare hanno decretato il vincitore e le menzioni speciali: le premiazioni si svolgeranno sabato 26 aprile alle 16.30, in Piazza della Repubblica a Urbino. “Il Festival della Casciotta di Urbino si conferma una manifestazione di grande valore per il territorio sotto diversi punti di vista: culturale, gastronomico e turistico – afferma Gianluigi Draghi, Presidente del Consorzio di Tutela della Casciotta Dop–. È l’esaltazione di un vero e proprio “ambasciatore” della provincia pesarese e della stessa Regione Marche, dal momento che la Casciotta d’Urbino è la prima Dop marchigiana. La giornata del 23 aprile, dedicata al concorso culinario, è stata una interessante e simpatica anticipazione alle tante iniziative programmate per il week-end, quando il centro storico sarà animato dal Festival. Grazie al seminario di un esperto come Vincenzo Bozzetti e al confronto culinario tra alcuni dei

più rinomati cuochi dell’urbinate il Consorzio ha voluto proprio approfondire la storia e le origini di questo formaggio così amato da Michelangelo. Particolare attenzione è stata riservata alle tematiche collegate ai prodotti tipici tutelati e alle sofisticazioni e frodi alimentari che, troppo spesso, vanificano il lavoro di produttori seri e responsabili. L’obiettivo è diffondere

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il messaggio di qualità, attenzione al territorio e all’economia locale testimoniato dalla filiera della Casciotta d’Urbino Dop”. Nella mattina del 22 aprile, alla vigilia della sfida tra cuochi, le telecamere della trasmissione di Raiuno “La vita in diretta”, sono state nell’Urbinate per realizzare un servizio dedicato alla Casciotta d’Urbino e alla cultura che ruota attorno. (e.g.)


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LA PROVINCIA DI PESARO E URBINO

L’INIZIATIVA

A Pesaro Giuliano Del Sorbo interpreta dal vivo “La caduta dei giganti” di Guido Reni PESARO La ricca stagione di eventi dei Musei Civici di Pesaro prosegue con un’altra serata in dialogo tra percorsi tradizionali e performing arts, secondo la nuova filosofia che anima i Musei come spazi funzionali e aperti all’attualità e alla trasversalità delle arti. Dopo il successo di Show The Museum! con performance di danza contemporanea, è la volta di Giuliano Del Sorbo che sabato 26 aprile a Palazzo Mosca darà spazio alla sua creatività. Con il suo inconfondibile ed energico gesto, l’artista nato in Inghilterra e pesarese di adozione, reinterpreterà La caduta dei giganti di Guido Reni esposta ai Musei Civici, esibendosi in uno spettacolare live painting. Si inizia alle 18 con visita guidata ai Musei e in particolare al noto capolavoro eseguito da Reni intorno al 1637; acquisito grazie all'eredità di Gioachino Rossini e proveniente dalla collezione bolognese degli Hercolani. In questo grande dipinto la compostezza figurativa tipica del maestro emiliano lascia il posto ad una composizione vigorosa, dai tratti violenti, che evoca il mitico scontro fra i giganti e le divinità dell'Olimpo. Colpiti dall'ira di Zeus, rappresentato insieme all'aquila che gli porge i fulmini, i giganti, figli della terra, cadono travolti da massi enormi. Alle 18.45, nella sala dei Musei dedicata agli eventi, Giuliano del Sorbo per la prima volta nella sua carriera realizzerà una creazione a confronto con uno dei più grandi maestri della pittura italiana. La caduta dei giganti prenderà nuova vita attraverso il disegno, i colori e il gesto dinamico dell’artista in live painting. Come un musicista che interpreta con il suo sentimento una composizione classica, del Sorbo partirà dall’iconografia di Reni per una inedita interpretazione in chiave contemporanea, attraverso la sua tecnica singolare. In continuità con il segno vigoroso del maestro seicentesco, il tratto e l'energia trasmessa dal suo pennello evocheranno inaspettate suggestioni ed emozioni. A seguire un piacevole drink in collaborazione con Casetta Vaccaj, presso Palazzo Mosca Cafè. Nell’incantevole atmosfera dei sotterranei di Casetta Vaccaj, prosegue inoltre fino al 3 maggio la mostra personale di Giuliano del Sorbo, Human Figure 2014, con la sua più recente produzione pittorica dedicata alla figura umana (Piazzale Toschi Mosca – Pesaro, ingresso libero tutti i giorni dalle 16 alle 21). Oltre ad ospitare eventi ed iniziative, i Musei di Palazzo Mosca, nel periodo delle festività, resteranno aperti fino al 4 maggio tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30. Info e prenotazioni: telefono 0721 387541 Biglietteria Palazzo Mosca negli orari di apertura dei Musei (da martedì a domenica h 10 - 13; da venerdì a domenica e festivi h 10 – 13 / 15.30 – 18.30) www.pesaromusei.it - pesaro@sistemamuseo.it

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IL RECUPERO

Mondolfo, sarà presentato sabato il grande intervento di restauro all’altare dell’Abbazia di San Gervasio MONDOLFO Prosegue l’impegno dell’Amministrazione comunale per il recupero del ricco patrimonio culturale di Mondolfo, uno dei Borghi più Belli d’Italia. Sarà presentato sabato 26 aprile il grande intervento di restauro condotto

all’Altare maggiore dell’Abbazia di San Gervasio di Bulgaria, monumento nazionale ed annualmente meta di centinaia di visitatori. Il restauro, che ha visto intervenire insieme al Comune anche la Regione, ha riportato il manufatto

Settecentesco al centro della chiesa superiore allo stato originario, ed è stato condotto dalla ditta di restauro il Compasso di Urbino, e diretto dal dott. Daniele Diotallevi della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle

Marche. Sabato 26 ad intervenire all’inaugurazione, prevista alle ore 16.00, saranno l’assessore ai Lavori Pubblici Alvise Carloni insieme all’Assessore alla Cultura Corrado Paolinelli; prenderanno la parola anche

il dott. Daniele Diotallevi ed il restauratore Michele Papi per spiegare i lavori condotti. Al termine, seguirà alle ore 17.00 la celebrazione liturgica ricorrendo il 26 aprile la festa liturgica di San Gervasio con la successiva processione. Alle ore 18.00 circa., la

possibilità di visita all’Abbazia, uno dei monumenti romanici più importanti della regione, con la collaborazione dei volontari dell’Archeoclub d’Italia. Tutta la cittadinanza è invitata. Per informazioni: www.comune.mondolfo.pu.

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LA PROPOSTA

Barbieri: “A Marotta si sente il bisogno di una biblioteca” Il consigliere comunale lancia la sfida alla maggioranza per realizzare una Casa della Cultura MAROTTA Il consigliere comunale Nicola Barbieri presenterà in Consiglio comunale un’interpellanza per sollecitare la Giunta comunale alla realizzazione di una biblioteca/mediateca a Marotta. “La mia proposta – afferma il consigliere comunale Nicola Barbieri - deriva dalla necessità che è stata evidenziata dagli studenti e dalle associazioni del nostro territorio che hanno richiesto uno spazio culturale che possa essere utilizzato sia come sala lettura sia come centro culturale, una vera e propria “Casa della cultura” che può diventare per le nostre associazioni luogo di incontro, attività e promozione culturale. L’obiettivo è quello di proporre un progetto che è già stato attuato da altri Comuni anche della nostra Regione, e che deve essere complementare alla biblioteca già esistente a Mondolfo in modo da implementare l’offerta culturale ai nostri cittadini. Nella mia interpellanza ho richiesto alla Giunta comunale di valutare la possibilità di realizzazione di questa struttura iniziando a prendere in considerazione le strutture comunali già esistenti. “Per esempio la sala “Ciriachi” adiacente al

bocciodromo comunale, che assieme al beach stadium, allo stesso bocciodromo, alle scuole e al mercato

settimanale del venerdì andrebbe a sviluppare e a valorizzare ancora di più l’intera area.

Sarà necessario il coinvolgimento delle associazioni che potrebbero garantire in collaborazione

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con la già attiva biblioteca di Mondolfo, competenze e assistenza su base volontaria tanto da poter

tenere aperta la nuova struttura. Anche un valido progetto come “Nati per leggere” che la provincia ha avviato, ma che nel nostro Comune ha trovato difficoltà ad attuarsi, con una sede idonea potrebbe finalmente decollare. “Pensiamo - afferma sempre Nicola Barbieri - che una Giunta comunale che, qualche mese fa con la determinazione di impegno di spesa n.606, ha stanziato più di 11.000 euro per realizzare il servizio di ludoteca nella struttura scolastica di Via Fermi, non possa che accogliere queste istanze che i giovani e non solo richiedono a gran voce. “In questo periodo di recessione non solo economica ma anche culturale e di speranza per i giovani, un centro di aggregazione che metta al primo posto la cultura è l’unico investimento che oggi possiamo e dobbiamo realizzare e che deve diventare un investimento per una società più integrata e migliore. “La proposta è rivolta a tutti i consiglieri che hanno a cuore le sorti del nostro Comune, per evitare che il Consiglio comunale sempre più privo di idee si allontani ancor di più dalle necessità e dai bisogni della cittadinanza”.


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LA MANIFESTAZIONE

Fermignano festeggia i 50 anni del Palio della rana con un programma ancora più ricco e variegato FERMIGNANO Mezzo secolo per la storica e mitica “Rana” di Fermignano. Sembra ieri che la Pro Loco metteva in moto le carriole più trend del belpaese con la regina dello stagno a saltellare olimpicamente per la gioia dei molteplici curiosi che assiepavano i lati transennati del rettilineo a quattro corsie. Dal monumento ai caduti, gli scarriolanti, una specie di bolidi bipedi, portavano l’anfibio alla ribalta di piazza Garibaldi gremita di pubblico e dall’attesa ferma del veterinario di turno per la visita di rito delle ranocchie che, mano a mano, tagliavano il traguardo. Guai se planavano, alla fine della volata, sofferenti o in qualche modo menomate dal loro alter ego, uno degli atletici contradaioli ed ammaestratori di carriole e batraci. La leggenda racconta del “Castello” di Fermignano, avamposto di guardia finale per salire verso la rinascimentale Urbino. Un manipolo di case e fortezza feudale alle dipendenze del Municipio feltresco. Che noia e che barba! Il 28 settembre 1607, riferisce il racconto tradizionale, Francesco Maria II° Della Rovere, 15° Conte del Montefeltro ed ultimo rimpianto Duca di Urbino, istituisce il “consiglio civico” di Forum Fermini, appunto Fermignano. Non vi riveliamo come la presero gli abitanti del “Castello” e delle “ville” circostanti. Lo si può immaginare! Per celebrare l’evento, la domenica dopo Pasqua detta “Domenica in Albis”, si abbandonarono

spontaneamente a festeggiamenti popolari consistenti in corse coi sacchi, rottura delle pignatte, albero della cuccagna, corsa delle rane in carriola, ecc. E’ nel 1966 che l’Associazione Pro Loco nell’intento di far

rivivere alle presenti generazioni il clima dei festeggiamenti di allora, ripristina la gara ritenuta più originale, appunto, la corsa delle rane in carriola, inquadrandola nelle leggi di un regolamento dandole

l’appellativo ufficiale di “Palio Della Rana”, tanto per rifarsi un pochetto all’acronimo più stellare del “Palio di Siena”. Dal 1990, 25esima edizione del Palio, l’Associazione vista la partecipazione della cittadinanza, ha creduto

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opportuno allargare il numero delle contrade per meglio rappresentare tutto il paese. Grande bugia che farà crescere per altri 25 anni il naso alla Associazione Pro Loco metaurense. Infatti tra le contrade che si contendono

a suon di muscoli, creatività, pragmatismo e furberie varie il trofeo non è mai stata inserita la contrada di Furlo – Pagino, forse più antica di tutte le altre (Cà L’Agostina, Calpino, La Pieve, La Torre, San Lazzaro, San Silvestro, Santa Barbara) e non è giusto continuare a parlare di rioni che raffigurano tutto il borgo! Si è iniziato ieri (giovedì) con l’apertura del campo d’arme e d’onore con schermaglie storiche. Alle 20.00 avviamento delle taverne con menù pantagruelici che raccontano soprattutto la gastronomia locale. Infine, alle 21.00, apertura dei giochi con sbandieratori, armigeri, bombarde ed effetti speciali. Oggi (venerdì) è la giornata da non mancare, alle 21.00, l’assedio alla torre ed, un’ora dopo, il processo per stregoneria a donna Laura da Farneta, di cui si raccontano episodi di pratiche magiche inenarrabili. Sabato 26, alle 21.15, la competizione ha il sapore del revival: “grande sfida dei vecchi campioni del Palio” con Bramante Paoloni su tutti. Infine domenica: alle 11.00 messa solenne e benedizione delle rane (poverette non sanno cosa le attende!), alla 16.30 batterie eliminatorie del Palio e dalle 17.30 gran finali per Putti e scarriolanti. Alle 22.00 lo spettacolo pirotecnico dell’incendio della torre e del ponte con la speranza, che un focherello non discenda, come lo scorso anno sul parrucchino di un avventore curioso, il quale chiese i danni, puramente estetici, alla Pro Loco. Non sia mai. (e.g.)


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L’APPUNTAMENTO

Sabato e domenica a Fratte Rosa nel convento di Santa Vittoria è in programma il Festival della cucina sostenibile FRATTE ROSA Sabato 26 e domenica 27 aprile si svolgerà presso il Convento Santa Vittoria di Fratte Rosa il Festival della cucina sostenibile, due giorni di dibattiti e degustazioni dedicati alle eccellenze del territorio. Un festival che vuole coniugare cucina e tipicità locali alla sostenibilità ambientale, economica e sociale perché, come afferma Alfredo Taracchini Antonaros, la cucina sostenibile si fonda su una agricoltura che rispetta le risorse, la natura e l’ambiente. Nel linguaggio comune, “sostenibile” è sinonimo di “sopportabile” ma la traduzione corretta del termine inglese “sustainability” sarebbe “durevole”. Pertanto, quando parliamo di cucina, ma anche di agricoltura e, in genere, di una società o di un ecosistema sostenibili, intendiamo dire che hanno in sé la capacità di conservarsi e tramandarsi nel tempo di generazione in generazione, senza perdere identità e le proprie qualità. Questa possibilità di essere “durevole” e quindi sostenibile si fonda su una responsabile gestione di tre fronti che sono: economiche, ambientali e sociali. Queste tre istanze sono alla pari: nessuna è più importante delle altre, e ciascuna è legata e dipende dall’altra. Il fatto che l’ambiente (ossia il pianeta) sia l’elemento nel

quale tutto avviene e dal quale tutto dipende, viene però troppo spesso dimenticato. Una cucina sostenibile è pertanto quella che mette al primo posto la terra e l’agricoltura che sa rispettare l’ambiente. E’ una cucina fondata sul presupposto che viviamo in un mondo finito, all’interno di un sistema ecologico finito, con risorse limitate, e che, di conseguenza, sa fare una rivisitazione completa dei modelli e degli stili di consumo. La nuova gastronomia si deve ispirare ad una agricoltura sana, ad una strenua lotta dell’ambiente e alla difesa della natura, creando sistemi che siano autosufficienti, senza sprechi o perdite di energie. Per quanto possa sembrare strano, la storia della cucina, soprattutto della cucina povera, soprattutto in Italia, è stata solo la quotidiana riproposta di questo meraviglioso equilibrio che ha permesso a centinaia di generazioni di nutrirsi e preservare il proprio ambiente. Quello che sarebbe auspicabile è che questo impegno non si interrompesse. Programma delle giornate: SABATO 26 APRILE ore 15.30 Sostenibilità e filiera corta: alcune esperienze marchigiane “Emporio AE: esperienze del territorio e l’azione dei Gruppi di Acquisto Solidale” ore 17.30 La giovane agricoltura marchigiana “Il Rosso Pergola e gli

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autoctoni del nord delle Marche: quali mercati?” Intervengono: Alberto Mazzoni IMT, David Soverchia – enologo, Sara Bracci – sommelier, Ettore Franca – agronomo. Modera Alfredo Taracchini Antonaros. Al termine dei dibattiti degustazione di Rosso Pergola e Bianchello del Metauro abbinati ai prodotti dell’Emporio AE. Ore 20.00 Cena presso il Ristorante “La Graticola” di Fratte Rosa menù a base di prodotti locali abbinati a vini della Cantina Terracruda (su prenotazione, costo 30 euro) DOMENICA 27 APRILE 2014 ore 16.00 - Premiazione del Challenge Instagram #ilcoccioincucina ore 17.00 - "Lardo ai giovani", preparazione del lardo nel coccio, in collaborazione con IO NINO Al termine degustazione dei prodotti tipici e della filiera corta locale. Gli eventi sono organizzati dall’Associazione LIS_laboratorio di idee per la sostenibilità all’interno del progetto “Con la terra_rete culturale per il turismo sostenibile” con il contributo della Regione Marche e del Dipartimento della Gioventù e il Patrocinio del Comune di Fratte Rosa e della Provincia di Pesaro e Urbino. Hanno collaborato Habitiamo, CSV soc. coop, Banca Suasa, Alfredo Taracchini Antonaros, Cantina Terracruda, Emporio AE, IO NINO, Terrecotte Gaudenzi, Daniele Giombi, Terrecotte Bonifazi.


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LA PROVINCIA DI MACERATA

LA CERIMONIA

La Scuola civica di musica di Macerata è una bella realtà Inaugurato il nuovo spazio culturale e formativo intitolato a Stefano Scodanibbio MACERATA “Uno spazio della città, delle famiglie e dei ragazzi che amano la musica, una testimonianza del valore che è il lavorare insieme abbattendo le barriere” sono le parole del sindaco Romano Carancini sulla Scuola Civica di Musica “Stefano Scodanibbio”, inaugurata ieri con un concerto e il taglio del nastro dei nuovi locali. E’ stata una festa sulle note della chitarra del maestro Gianluca Gentili e dell’Orchestra Giovanile Marchigiana, una realtà nata

dal progetto Officine della creatività della Regione Marche e del Dipartimento della gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si sono esibiti davanti ad una folta platea tra cui tanti bambini de El Sistema, il questore Leucio Porto e rappresentanti delle scuole di musica che gestiranno la struttura: Francesco Amico, Silvia Santarelli e Gianluca Gentili . La scuola occupa il primo piano dell’ostello Asilo Ricci. “La scelta della sede non è casuale ha detto

l’assessore Stefania Monteverde - Si trova vicino all’arena, nostro luogo culturale d’eccellenza dedicato alla musica, in un’ottica di collaborazione con lo Sferisterio e con l’Ostello Ricci, che non perde la funzione ricettiva, svolta dalla cooperativa Meridiana.”. La scuola civica di Musica è gestita dalle associazioni Ut Re – Mi onlus, Associazione culturale Nuova Musica,

Centro di documentazione e studi sulla musicoterapia, individuate dal Comune attraverso un bando pubblico. La programmazione dell’offerta formativa annuale spetta al coordinamento che è composto dai rappresentanti delle associazioni e del Comune di Macerata. “L’idea di una scuola civica di musica nasce qualche anno fa con l’allora

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assessore Irene Manzi – ha spiegato Stefania Monteverde - che realizziamo grazie al coinvolgimento delle associazioni cittadine. Oggi gettiamo un seme affinché questa realtà possa crescere e dare i suoi frutti in un’ottica di collaborazione anche con altre eccellenze musicali della nostra città, in un settore importante sia sotto l’aspetto culturale che formativo per i giovani.

Siamo orgogliosi di intitolare ad un artista prestigioso della città, Stefano Scodanibbio, che abbiamo perso troppo presto e che ha lasciato a Macerata una rassegna musicale di livello internazionale, la Rassegna di Nuova Musica”. (a.p.) ---------------------Nelle foto: tre momenti dell’inaugurazione della Scuola di musica Stefano Scodanibbio


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La carta è una risorsa

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LE RUBRICHE

L’OCCASIONE

Al Furlo ad osservare l’aquila reale

ACQUALAGNA Nuovi interessanti appuntamenti, per le giornate

del 25 e 27 aprile, alla Riserva Naturale Statale “Gola del Furlo”.

Venerdì 25 aprile è prevista l’iniziativa “Osservatorio Aquila reale”, un pomeriggio

dedicato all’animale simbolo della Riserva: da una postazione sul Monte Pietralata un esperto mostrerà ai visitatori il nido prescelto dal maestoso rapace, raccontando le sue abitudini. Per arrivare al monte è previsto un bus navetta, con partenza dallo Iat

del Furlo (Via Flaminia, località Furlo, Acqualagna) ogni mezz’ora a partire dalle ore 14 e fino alle 18.30. Sia l’iniziativa che il bus sono gratuiti ma è necessario prenotarsi telefonando allo 0721.700041 o al numero verde 800.028.800. Sempre venerdì 25 Aprile,

VINO & JAZZ MARCHE

Degustazioni a ritmo di musica per promuovere le eccellenze JESI Parte il 28 aprile, con Enrico Rava, Barbari Casini e FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, Vino & Jazz Marche, l’iniziativa targata Istituto Marchigiano di Tutela Vini e Marche Jazz Network che unisce vino e musica, con degustazioni a ritmo di jazz. Il

doppio concerto (in programma lunedì 28 aprile al Teatro Pergolesi di Jesi e martedì 29 aprile al Teatro delle Api di Porto Sant'Elpidio) sancisce la ‘joint venture’ già annunciata a Vinitaly tra IMT 850 soci rappresenta il 90% dell'export vinicolo regionale – e MJN, la rete che vede

l’Altro giornale settimanale online di informazione attualità e cultura www.laltrogiornale.it Anno II Venerdì 25 Aprile 2014 Numero 18 Direttore responsabile: Elpidio Stortini Redazione Via Cesanense n. 50/A - Marotta (Pu) Telefono: 338.7899882 e-mail: redazione@laltrogiornale.it Editore Marche free press Via Cesanense n. 50/A - Marotta (Pu) Telefono: 338.7899882 e-mail: marchefreepress@laltrogiornale.it

protagoniste realtà come Ancona Jazz, Fano Jazz, Tam (Tutta un’Altra Musica) e Musicando Jazz, muovendo ogni anno circa 100 concerti e più 750 artisti italiani ed internazionali in 50 Comuni. Obiettivo della partnership è promuovere eccellenze enogastronomiche regionali

ma anche incrementare i flussi turistici attraverso il gemellaggio Jazz&Wine d'Italia - con lo Zola Jazz&Wine di Zola Predosa (BO), il Jazz&Wine in Montalcino (SI) e il Jazz&Wine of Peace Festival di Cormòns (GO) - e la collaborazione con la Europe Jazz Network.

Ricco programma di iniziative: dopo gli appuntamenti del 28 e 29 aprile, Vino & Jazz Marche prosegue domenica 18 maggio con Jacky Terrasson al Teatro Battelli di Macerata Feltria e dal 5 al 7 giugno con la XVIII edizione del concorso per solisti jazz al Teatro Marchetti di Camerino.

LA NOSTRA STORIA

l’Altro giornale è stato registrato presso il Tribunale di Pesaro in data 7 gennaio 2013 con numero 1/2013

Trasportatori di legna da ardere, nell’entroterra, su un carro trainato da un cavallo, alla metà del secolo scorso (Foto Archivio IVO SERRA) redazione@laltrogiornale.it

proposto dalla cooperativa “Il Ponticello”, con il patrocinio della Riserva del Furlo, è previsto “Col cantastorie alla Gola al Furlo”, itinerario accompagnati da un cantastorie, immersi in una natura fatta di profumi e colori. Una giornata dedicata al divertimento ma anche alla memoria grazie alle storie partigiane narrate con canzoni e letture e tradotte in musica da Andrea Vincenzetti (organetto) e Andrea Gattoni (chitarra). Il ritrovo è previsto alle ore 9 a Fano (via delle Querce) o alle ore 10 al Punto Iat del Furlo. Quattro ore di camminata per 11 km, con guida naturalistica al seguito ed escursione nella Riserva (quota 15 euro, iscrizioni allo 0721.482607 o cell. 338.7145465). Domenica 27 aprile, nell’ambito del progetto per famiglie “Il bosco di Pan”, la Riserva del Furlo in collaborazione con il “Consorzio Terre Alte” promuove “Il Furlo e la combinazione segreta”, un doppio appuntamento gratuito con partenza alle ore 10 o alle ore 15 dal Punto Iat del Furlo: una mappa e un itinerario da seguire, un misterioso codice da decifrare, uno scrigno da aprire ed un puzzle da ricostruire sono gli ingredienti di una divertente esperienza di gioco adatta a tutta la famiglia. Prenotazione obbligatoria (fino ad un massimo di 25 partecipanti) allo 0721.700041 o al numero verde 800.028.800 (g.r.)


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LO SPORT

PODISMO

Domenica mattina si corre a Numana la Conero Running Attesi tanti atleti da tutta Italia NUMANA Domenica 27 aprile sarà di nuovo Conero Running. Per la quinta volta consecutiva il lungomare di Numana, in provincia di Ancona, accoglierà partenza e arrivo della mezza maratona nazionale (21,097 km). Il via alle ore 9.00 sul collaudato percorso pianeggiante e scorrevole, che sfiora il santuario di Loreto e attraversa inoltre il territorio comunale di Porto Recanati. Anche quest’anno la manifestazione richiama podisti da ogni angolo d’Italia, che approfitteranno del ponte festivo per un fine settimana all’insegna dello sport e del turismo sulla Riviera del Conero. Sono infatti già pervenute centinaia di iscrizioni, con tante regioni rappresentate, e si attendono ancora grandi cifre di partecipazione per un evento che ha superato le mille presenze complessive in ognuna nelle precedenti edizioni. MARCIATORI TUTOR - Tra le novità del 2014 c’è l’inserimento di una tappa del Grand Prix regionale FIDAL di marcia e corsa giovanile all’interno della Conero Running. Anche per i più giovani nasce quindi l’opportunità di confrontarsi in gara a Numana, subito dopo l’arrivo della mezza maratona, su un tracciato di un chilometro (500 metri di andata e altrettanti di ritorno). Infatti alle ore 10.50 di domenica 27 aprile partirà la marcia esordienti (under 12) sui 1000 metri, poi le prove riservate alle categorie ragazzi (under 14) e cadetti (under 16), sia maschili che femminili: marcia ragazzi e ragazze (2 km), cadette (3 km), cadetti (4 km); corsa ragazzi e ragazze (2 km), cadette (2 km), cadetti (3 km). A fare da “tutor” per i più giovani ci saranno i

portacolori dell’Atletica Recanati che attualmente è in testa al Campionato italiano assoluto per società di marcia: non mancheranno Alessandro Maltoni, recente vincitore del bronzo tricolore nella 20 km under 23, insieme a Michele Antonelli, quarto ai campionati italiani promesse sui 5000 indoor, e a Federico Boldrini, quarto agli Assoluti della 50 chilometri. Un team altamente qualificato, che potrà spiegare i segreti di questa affascinante specialità ai giovanissimi atleti. PACE-MAKERS - Per la prima volta nella Conero Running saranno al via 8 pace-makers ufficiali, incaricati di tenere un ritmo prestabilito in modo da venire sempre più incontro alle esigenze di tutti i podisti. Due atleti terranno un’andatura che consentirà un tempo finale di 1h30’ (Mirco Pettinelli e Marco Campetti), altri due di 1h45’ (Claudio Balicchia e Mauro Mancinelli) e ben quattro per le 2h00’ (Marco Grucci, Fabrizio Ciccetti, Manuela Sabbatini e

Carmela Marseglia). RITORNO A NUMANA - Molti dei partecipanti alle scorse edizioni hanno scelto di tornare alla Conero Running, per vivere un’altra volta le emozioni di questa gara. Fra questi anche Fausto Meacci dell’Atletica Sinalunga, in provincia di Siena, che dodici mesi fa è stato l’ultimo degli atleti classificati sulla mezza maratona: al 553° posto in 2h39’42”. Non solo si presenterà di nuovo alla partenza, ma sarà accompagnato da un folto gruppo di 14 amici runners, con l’intenzione di migliorare il suo piazzamento. CORRI PER IL SALESI - Tutti correranno per un valido motivo. Anche quest’anno sarà devoluto 1 euro alla Fondazione dell’Ospedale Salesi Onlus di Ancona, a sostegno della struttura pediatrica, per ogni iscritto alla Conero Running, alla Conero TEN e alla Mini Conero. Nelle scorse edizioni, la raccolta ha sempre superato il tetto dei 1000 euro

e nell’ultima occasione furono 1466. Stavolta sarà dedicata alle malattie rare e troverà impiego nel laboratorio di citogenetica. Ad attendere i podisti ci sarà ancora il delfino Salesino, mascotte della Conero Running e della Fondazione Salesi, nato da un concorso di disegno nelle scuole elementari e medie delle Marche. GLI EVENTI - Come da tradizione, alla Conero Running si affiancherà la Mini Conero, corsa non competitiva di 4 km aperta a tutti, per unire e far partecipare le famiglie. Poi la Conero TEN, corsa non competitiva di 10,8 km, sempre domenica 27 aprile alle ore 9.00, ricalcando la parte iniziale e quella conclusiva della mezza maratona, interamente sulla costa. Il punto d’incontro per tutti sarà il Conero Village, vero e proprio cuore pulsante dell’evento nel porto turistico di Numana, che ospiterà gli stand espositivi e promozionali dei partner, le

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premiazioni e la segreteria organizzativa dove gli atleti potranno ritirare il pettorale, a partire dalle ore 15.00 di sabato pomeriggio, e il pacco-gara con vari gadget degli sponsor, tra cui Quota Cs Sport con New Balance, la pasta Giovanni Perna, il vino dell’azienda Conti degli Azzoni e la rivista Marathon, mentre a cura dello Studio Fisioterapico KDM verrà attivato un servizio di massaggi pre e post-gara. Radio Bunny garantirà invece l’animazione musicale al traguardo, diffusa pure su gran parte del lungomare. Per il secondo anno di fila la Conero Running viene abbinata al Mercato della Fondazione Campagna Amica, patrocinato dalla Coldiretti Ancona. Saranno presenti numerosi stand enogastronomici, allestiti direttamente dai produttori delle tipicità marchigiane. Durante l’intero week-end, il porto turistico di Numana accoglierà anche un evento di pattinaggio freestyle grazie

alla Conero Roller di Castelfidardo, che come avvenuto nelle ultime due edizioni ha scelto di unirsi alla manifestazione podistica. Si comincia nel pomeriggio di sabato 26 aprile alle ore 15.00, con esibizioni di professionisti e la possibilità per bambini e ragazzi di provare questa disciplina, per proseguire nella mattina di domenica 27 aprile al Conero Village. In questa edizione ci sarà spazio anche per il nordic walking, ovvero la camminata veloce utilizzando bastoni appositamente studiati, che implica l’uso dell’intero corpo per ottenere notevoli benefici a livello fisico. L’iniziativa vedrà i praticanti del nordic walking alla partenza di Conero TEN e Mini Conero. Continua poi il patrocinio del Rotary Club Ancona 25-35, che sarà presente in gruppo con i suoi soci al via della Mini Conero. Quest’anno insieme alla Conero Running corre inoltre l’associazione Teranga Loreto, che ha lo scopo di favorire l’incontro interculturale fra i popoli, il sostegno a distanza e il turismo responsabile e solidale, con progetti rivolti al Senegal e in particolare, per questa occasione, alla costruzione di un pollaio nel villaggio di Ndieye. La Conero Running, gara nazionale Fidal si svolge per iniziativa dell’Atletica Recanati, in collaborazione con il Comune di Numana e la Fondazione dell’Ospedale Salesi Onlus. Partner dell’evento sono la Regione Marche, le Province di Ancona e Macerata, i Comuni di Recanati, Loreto e Porto Recanati, il CONI Marche, il Parco del Conero, l’Associazione Riviera del Conero, Kòmaros Servizi, Conero Roller, Coldiretti Ancona e il Rotary Club Ancona 25-35.


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LO SPORT

BOCCE

I fortissimi Iacucci e Patregnani dell’Ancona 2000 dominano in Umbria il Memorial Bagnetti

IACUCCI E PATREGNANI DOMINANO IL MEMORIAL BAGNETTI La giornata di pasquetta si rivela proficua per Giovanni Iacucci e Federco Patregnani che vincono la prima edizione del Memorial Fabrizio Bagnetti di Torgiano (Pg), gara nazionale organizzata dalla bocciofila Gialletti con 166 individualisti di categoria A1-A-B. Il duo dell’Ancona 2000 domina (12-0) la finale contro Tognoloni – Pieggi (Cerbara, Pg), sesta piazza finale per Giacomo Iuliano e Alfio Giacomelli (Oikos Fossombrone), ottavo posto per Mario Luzi e Lamberto Tomassini (La Combattente Fano). 52ª COPPA CITTA’ DI PORTO SAN GIORGIO E’ di Pio Massi e Fabrizio Santarelli la firma sulla 52ª edizione della Coppa Città di Porto San Giorgio, gara regionale serale a coppia organizzata dalla Bocciofila Sangiorgese, diretta da Graziano Gattari. I portacolori della Bocciofila

Fermana vincono la categoria A1-A-B (91 formazioni complessive, 37 di A, 54 di B), superando in finale (10-6) Andrea Lelii e Cristiano Petraccia (Valtronto Spinetoli); terza posizione per Mario Giannini e Mariano Moscetta (Civitanovese - V. Gattafoni), quarta per Emanuele Mattiacci e Stefano Spernanzoni (Morrovalle). Nella categoria C-D (81 squadre di C, 42 di D), successo fatto in casa per Renato Carlorecchio e Antonio Petrini (Sangiorgese) che in finale hanno la meglio (10-5) su Angelo Cassarino e Enzo Gagliardi (La Sportiva Castel di Lama); al terzo posto Massimo Iachetti e Angelo Sarghini (Sangiorgese), quarto per Hiuliano Luciani e Luigi Pistolesi (Fermana). A SAN MARCELLO IL 3° TROFEO BOCCIOFILA DEI COLLI La Bocciofila Dei Colli di San Marcello ha mandato in scena la 3ª edizione dell’omonimo Trofeo, gara regionale serale individuale

diretta da Silvano Marinelli e suddivisa per categorie. Massimo Quercetti (Bar Cardelli Monsano) ha vinto la categoria A (70 partecipanti), superando in finale Lorenzo Feola Nisetto (Helvia Recina Villa Potenza); terza posizione per Silvano Girolimini (Montegridolfo, Rn), quarta per Maurizio Priori (Olimpia Marzocca). Nella categoria B (120) vittoria di Stefano Gobbi (Bar Cardelli Monsano), davanti ad Enzo Pigini (Loreto), Tommaso Tombari (Olimpia Marzocca) e Alberto Sbaffi (Serra de’ Conti). Nella categoria C (175) il successo è andato a Gabriele Marinelli (Ancona 2000) che in finale ha superato Diego Conti (Jesina Moncaro); al terzo posto Mario Donati (Acli Senigallia), al quarto Fortunato Giacona (R. Quercetti Falconara). Nella categoria D (103) ha vinto il portacolori della bocciofila di casa Armando Conigli, precedendo sul podio Italo Barchiesi (Cesanella Senigallia), Enzo Agostinelli (R. Quercetti) e Cesare

Vecchioni (Jesina). 39° TROFEO CITTA’ DI TOLENTINO Pasquetta al bocciodromo per il 39° Trofeo Città di Tolentino, gara regionale festiva per individualisti (suddivisi nelle quattro categorie), organizzata dalla locale società e diretta da Giulio Zampetti. Domenico Dari (Helvia Recina Villa Potenza) ha conquistato la categoria A (69 al via), superando in finale (12-2) Roberto Seghetta (Sangiustese); terza posizione per Massimo Quercetti (Bar Cardelli Monsano), quarta per Mattia Garofalo (Sambucheto). Nella categoria B (126) ancora un successo per l’Helvia Recina con Osvaldo Cavalieri, che con un grande rush finale ha battuto (12-10) Avelino Onofri (Castelfidardo); terza posizione per Aldo Minnetti (San Michele Lido di Fermo), quarta per Simone Garbuglia (La Pineta Civitanova). Andrea Cingolani (Fontespina) si è imposto

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nella categoria C (176): in finale ha avuto la meglio (128) su Maurizio Cassoni (Passo Ripe), terzo Tonino Bertaglia (La Pineta), quarta Laura Erbaccio (Città di Recanati). Nella categoria D (100) la vittoria è andata a Filomena Angelici (Sambenedettese) che in finale ha superato (1210) Remo Giganti (Helvia Recina); terzo posto per Lorenzo Biagioli (Ancona 2000), quarto per Bruno Bigioni (Fontespina). CAMPIONATI PROVINCIALI A MACERATA Assegnati i titoli provinciali di Macerata di terna per le categoria B, C e D. A Matelica (direttore di gara Carlo Santarelli) la formazione composta da Masiero Daro, Stefano Spernanzoni ed Emanuele Mattiacci (Morrovalle) ha vinto la categoria B, precedendo sul podio Gilberto Moschini, Osvaldo Cavalieri e Luciano Pigliapoco (Helvia Recina Villa Potenza), Giovanni Dari, Luca Sabbatini ed Enrico

Squadroni (Fontespina Civitanova) e Nazzareno Ercoli, Novello Pettinari e Graziano Pettinari (Tolentino). Il titolo della categoria C (finale a Montefano, direttore Silvio Giustozzi) è stato conquistato da Pierino Spalletti, Lanfranco Barcaioni e Pierino Erbaccio (Città di Recanati), che hanno preceduto Samuele Mosconi, Onorino Giampaolo e Silvano Francinella (Montesanto P.Picena), Nicola Gianfelici, Lino Crucianelli e Giammario Vitali (Pollentina), Alfeo Camacci, Stefano Bartoli e Franco Macchiati (Corridonia). Sulle corsie della bocciofila Civitanovese - V. Gattafoni (direttore Mario Petroselli) è stato assegnato il titolo di terna categoria D conquistato da Roberto Pistolin, Giulio Rogani e Pacifico Bonifazi (San Severino), secondi Bruno Bigioni, Gianfranco Melappioni e Sandro Mandolesi (Fontespina), terzi Luciano Montemarani, Valter Grappini e Benedetto Castelli (Fontespina).


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Venerdì 25 Aprile 2014

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